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N.86 MAGGIO 2011 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03 SEDE VIA E.FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 977273 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO TATTICA articolo 3 3 Cosa fare quando si perde malgrado la squadra stia esprimendosi bene. A cura di Stefan Chiancone Idee e mosse strategiche per risolvere la situazione. DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE A peggiorare la situazione c’è da aggiungere che l’avversario, che sta vincendo immeritatamente, può beneficiare di una importante spinta psicologica e potrebbe quindi iniziare proprio dopo aver segnato a giocare meglio e con maggiore sicurezza sulle ali del nuovo entusiasmo. Nell’articolo di questo mese andremo ad analizzare la situazione in cui la nostra squadra sta perdendo malgrado abbia in mano il pallino del gioco e stia giocando bene o quando, pur facendo la partita, un episodio ha consentito agli avversari di passare in vantaggio. Bisogna premettere che su questa situazione ha grande rilevanza l’aspetto psicologico. Infatti se la squadra sta esprimendo un buon calcio, sia in termini di possesso palla che di occasioni create, o comunque non merita di passare in svantaggio, i contraccolpi sul morale possono essere notevoli. Quindi, il fatto di aver fatto bene non ottenendo risultati sperati è un paradosso che può far perdere ai calciatori la convinzione nei propri mezzi, togliendo loro la forza di continuare a giocare come stavano facendo. Nonostante si sia più volte cercato di infondere nei calciatori il concetto che il risultato positivo è conseguenza del buon gioco, essi in questo momento, possono perdere la fiducia necessaria per continuare a giocare su alti livelli e vedersi sopraffatti dallo scoramento. Dal punto di vista tattico la situazione vede la nostra squadra con le redini del gioco in mano, padrona del campo e con un numero maggiore di occasioni da goal avute. A seguito dello svantaggio può però accadere che la squadra non riesca più ad attaccare con decisione e continuità, concedendo quindi all’avversario la possibilità di alzare il proprio baricentro e difendersi con maggiore ordine ed efficacia.

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RIV ISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TR IBUNALE D I LUCCA N° 785 DEL 15 /07/03

SEDE V IA E .FRANCALANCI 418 – 55054 BOZZANO (LU) TEL . 0584 976585 - FAX 0584 977273

D IRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZ IO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO

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33 Cosa fare quando si perde malgrado la squadra stia esprimendosi bene.A cura di Stefan Chiancone

Idee e mosse strategiche per risolvere la situazione. DESCRIZIONE DELLA SITUAZIONE A peggiorare la situazione c’è da

aggiungere che l’avversario, che sta vincendo immeritatamente, può beneficiare di una importante spinta psicologica e potrebbe quindi iniziare proprio dopo aver segnato a giocare meglio e con maggiore sicurezza sulle ali del nuovo entusiasmo.

Nell’articolo di questo mese andremo ad analizzare la situazione in cui la nostra squadra sta perdendo malgrado abbia in mano il pallino del gioco e stia giocando bene o quando, pur facendo la partita, un episodio ha consentito agli avversari di passare in vantaggio.

Bisogna premettere che su questa situazione ha grande rilevanza l’aspetto psicologico. Infatti se la squadra sta esprimendo un buon calcio, sia in termini di possesso palla che di occasioni create, o comunque non merita di passare in svantaggio, i contraccolpi sul morale possono essere notevoli. Quindi, il fatto di aver fatto bene non ottenendo risultati sperati è un paradosso che può far perdere ai calciatori la convinzione nei propri mezzi, togliendo loro la forza di continuare a giocare come stavano facendo. Nonostante si sia più volte cercato di infondere nei calciatori il concetto che il risultato positivo è conseguenza del buon gioco, essi in questo momento, possono perdere la fiducia necessaria per continuare a giocare su alti livelli e vedersi sopraffatti dallo scoramento.

Dal punto di vista tattico la situazione vede la nostra squadra con le redini del gioco in mano, padrona del campo e con un numero maggiore di occasioni da goal avute. A seguito dello svantaggio può però accadere che la squadra non riesca più ad attaccare con decisione e continuità, concedendo quindi all’avversario la possibilità di alzare il proprio baricentro e difendersi con maggiore ordine ed efficacia.

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Pur ritenendo l’aspetto psicologico conseguente allo svantaggio come il problema più impellente da risolvere occorre capire ed approfondire i motivi che hanno impedito alla squadra di segnare pur giocando meglio dell’avversario. E’ possibile che la squadra non sia riuscita a sfruttare al meglio le occasioni avute; significa quindi che la manovra offensiva pecca in efficacia e cinismo. Dal punto di vista atletico c’è da dire che, mano mano che i minuti passano, gli errori in fase offensiva e in fase difensiva possono aumentare e di conseguenza ciò può essere considerato come un logico effetto legato ad uno stato complessivo di forma non ottimale.

MOSSE PER RISOLVERE LA SITUAZIONE Per risolvere al meglio la situazione appena analizzata bisogna tenere conto anche del tempo che manca alla fine della partita.

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Nel momento della difficoltà occorre agire principalmente sul piano psicologico. Quindi bisogna far sì che la squadra non si arrenda e che cerchi all’interno del proprio spirito di gruppo la volontà e la forza di reagire. Il problema maggiore che potrebbe presentarsi è quello che i giocatori comincino a perdere la fiducia nelle richieste tattiche volute dal tecnico,

imputando proprio a lui la colpa del risultato negativo. Quindi i giocatori devono essere animati da una positiva voglia di riscatto e non di una negativa rassegnazione e perdita di convinzione nei propri mezzi. L’allenatore deve essere bravo nel risistemare questa situazione a prescindere da quando si verifica, ed è di conseguenza ovvio che se manca tanto tempo alla fine sarà più facile per l’allenatore applicarsi per risolvere il problema. Insieme a questi interventi psicologici l’allenatore deve vedere se sarà il caso di intervenire anche dal punto di vista tattico per agevolare il gruppo a risolvere le difficoltà. Bisogna però essere bravi a non mandare messaggi negativi alla squadra perché con l’applicazioni di determinate modifiche, il gruppo potrebbe imputare il risultato negativo solo agli errori dell’allenatore. In fase offensiva si potrebbe chiedere alla squadra di variare con più frequenza ma sempre con ordine gli schemi d’attacco. E’ inoltre possibile variare il sistema di gioco o immettere sul campo forze fresche, in grado, con l’entusiasmo e la convinzione, di poter far “girare la partita”. In fase difensiva invece si possono dare indicazioni sui meccanismi relativi all’applicazione di un pressing maggiormente organizzato e sulla tattica del fuorigioco, con lo scopo di aumentare l’aggressività e l’efficacia nella fase di riconquista della sfera. Bisogna cercare di valutare la presenza di qualche giocatore particolarmente demotivato e sostituirlo prima che contagi il recupero psicologico del gruppo squadra. Nel dopo partita occorrerà insieme al gruppo o a chi ne fa le veci, individuare le cause scatenanti questa situazione al fine di poter lavorare al fine di migliorare e cercare di non far verificare più questa difficile situazione.