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1 PERFETTA LETIZIA Bollettino Informativo dell’Ordine Francescano Secolare della Basilica di S. Francesco - Arezzo Marzo 2006 La cenere che ci viene versata sul capo è segno di pentimento, è segno di volontà di ripresa del dialogo con Dio, è segno di penitenza, è segno dell’amore espiatorio. Gesù, la Buona Novella, invita con delicatezza e discrezione a deciderci per Lui, Egli desidera che ci fermiamo per stare con Lui e vedendo credere in Lui. “Venite e vedete”…”e i discepoli cedettero in Lui”. Senza una pausa senza una sosta nel cammino quotidiano non è facile, anzi è molto difficile conoscere Gesù, ascoltare e vedere le sue opere. Il Signore che sa, ci offre ancora il tempo perché possiamo fare esperienza di Lui e credere e confidare nel Suo Amore. In questo mese ci vengono incontro due persone che con la loro vita hanno cambiato totalmente il mondo l’umanità: Giuseppe e Maria di Nazareth. Agli occhi degli uomini dicono poco o niente, ma agli occhi di Dio sono delle pietre miliari. La loro fiducia senza “se” e “ma” li ha portati ad essere collaboratori molto stretti del piano redentivo del Padre Celeste. Giuseppe modello di uomo saggio, di sposo premuroso, di padre affettuoso, di lavoratore capace onesto solerte, di “servo di Jahvè”. Maria: “eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Serva si proclama e Dio la ricopre della Sua Ombra e le fa gustare l’ebbrezza dell’amplesso divino che la corona con la gloria della maternità. Chi vuol essere grande si faccia piccolo, chi vuol assaporare la gioia vera accolga lo Spirito che bussa alla porta e chiede di entrare per preparare nell’intimo del cuore una degna dimora al Cristo, Fratello e Redentore. Padre Roberto 2 QUARESIMA Siamo ormai in Quaresima. Quale momento migliore per dire stop ai nostri affanni, alle nostre preoccupazioni, ai nostri problemi e rivolgere a Lui il nostro pensiero, a Lui che nell’agonia ha voluto accettare e offrire al Padre tutte le sue sofferenze per nostro amore. Quanto amore c’è nel suo cuore! Fermiamoci a riflettere su questo amore così grande, tanto grande da offrirsi vittima sul Calvario e ogni giorno nella Celebrazione Eucaristica. Senti la sua voce? Lui ti parla, bussa alla tua porta continuamente, ma sommerso nel groviglio delle passioni resti sordo al suo richiamo, Lui però è sempre lì, non ha versato il suo sangue inutilmente, Lui non si stancherà di bussare alla tua porta. Cosa aspetti, svegliati dal tuo torpore, apri questa porta, immergiti nell’abisso del Suo Amore, abbandonati a Lui, rifugiati nelle sue braccia amorose, lasciati avvolgere dal suo caldo abbraccio, lasciati cullare e accarezzare amorevolmente, tra le sue braccia dimenticherai i tuoi affanni, il tuo fardello sembrerà più leggero perché non lo porterai da solo, ma sarà Lui a sostenerlo. Noi con le nostre iniquità riapriamo quelle ferite inflitte sul suo corpo che sanguinano per i nostri peccati, per questo preghiamo anche il Padre, che ha consegnato il suo Figlio alla Passione e Morte per la nostra salvezza, di spezzare le catene che ci tengono prigionieri a causa delle nostre colpe, di guidarci alla libertà che Cristo ci ha conquistata, e renderci umili collaboratori del suo disegno d’amore. Cristina ORGANIZZAZIONE DELL'OFS L'OFS si articola in fraternità di vari livelli, con il fine di promuovere in forma ordinata l'unione e la collaborazione vicendevole tra i fratelli e la loro presenza attiva e comunitaria, sia nella Chiesa particolare, che nella Chiesa universale.

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PERFETTA LET I Z I A Bollettino Informativo

de l l ’Ordine Francescano Seco lare

de l la Bas i l ica d i S . Francesco - Arezzo

Marzo 2006

La cenere che ci viene versata sul capo è

segno di pentimento, è segno di volontà di ripresa del dialogo con Dio, è segno di penitenza, è segno dell’amore espiatorio.

Gesù, la Buona Novella, invita con delicatezza e discrezione a deciderci per Lui, Egli desidera che ci fermiamo per stare con Lui e vedendo credere in Lui. “Venite e vedete”…”e i discepoli cedettero in Lui”. Senza una pausa senza una sosta nel cammino quotidiano non è facile, anzi è molto difficile conoscere Gesù, ascoltare e vedere le sue opere.

Il Signore che sa, ci offre ancora il tempo perché possiamo fare esperienza di Lui e credere e confidare nel Suo Amore. In questo mese ci vengono incontro due persone che con la loro vita hanno cambiato totalmente il mondo l’umanità: Giuseppe e Maria di Nazareth. Agli occhi degli uomini dicono poco o niente, ma agli occhi di Dio sono delle pietre miliari. La loro fiducia senza “se” e “ma” li ha portati ad essere collaboratori molto stretti del piano redentivo del Padre Celeste.

Giuseppe modello di uomo saggio, di sposo premuroso, di padre affettuoso, di lavoratore capace onesto solerte, di “servo di Jahvè”.

Maria: “eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Serva si proclama e Dio la ricopre della Sua Ombra e le fa gustare l’ebbrezza dell’amplesso divino che la corona con la gloria della maternità.

Chi vuol essere grande si faccia piccolo,

chi vuol assaporare la gioia vera accolga lo Spirito che bussa alla porta e chiede di entrare per preparare nell’intimo del cuore una degna dimora al Cristo, Fratello e Redentore.

Padre Roberto

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QUARESIMA Siamo ormai in Quaresima. Quale momento migliore per dire stop ai nostri affanni, alle nostre preoccupazioni, ai nostri problemi e rivolgere a Lui il nostro pensiero, a Lui che nell’agonia ha voluto accettare e offrire al Padre tutte le sue sofferenze per nostro amore. Quanto amore c’è nel suo cuore! Fermiamoci a riflettere su questo amore così grande, tanto grande da offrirsi vittima sul Calvario e ogni giorno nella Celebrazione Eucaristica. Senti la sua voce? Lui ti parla, bussa alla tua porta continuamente, ma sommerso nel groviglio delle passioni resti sordo al suo richiamo, Lui però è sempre lì, non ha versato il suo sangue inutilmente, Lui non si stancherà di bussare alla tua porta. Cosa aspetti, svegliati dal tuo torpore, apri questa porta, immergiti nell’abisso del Suo Amore, abbandonati a Lui, rifugiati nelle sue braccia amorose, lasciati avvolgere dal suo caldo abbraccio, lasciati cullare e accarezzare amorevolmente, tra le sue braccia dimenticherai i tuoi affanni, il tuo fardello sembrerà più leggero perché non lo porterai da solo, ma sarà Lui a sostenerlo.

Noi con le nostre iniquità riapriamo quelle ferite inflitte sul suo corpo che sanguinano per i nostri peccati, per questo preghiamo anche il Padre, che ha consegnato il suo Figlio alla Passione e Morte per la nostra salvezza, di spezzare le catene che ci tengono prigionieri a causa delle nostre colpe, di guidarci alla libertà che Cristo ci ha conquistata, e renderci umili collaboratori del suo disegno d’amore.

Cristina

ORGANIZZAZIONE DELL'OFS

L'OFS si articola in fraternità di vari livelli, con il fine di promuovere in forma ordinata l'unione e la collaborazione vicendevole tra i fratelli e la loro presenza attiva e comunitaria, sia nella Chiesa particolare, che nella Chiesa universale.

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I fratelli sono corresponsabili della vita di fraternità a cui appartengono e dell'OFS come unione organica di tutte le fraternità nel mondo. Il senso di corresponsabilità dei membri esige la presenza personale, la testimonianza, la preghiera, la collaborazione attiva di ciascuno e gli eventuali impegni nell'animazione della Fraternità. Le fraternità ai vari livelli sono animate e guidate dal Ministro o Presidente con il Consiglio in conformità con la Regola, la Costituzione e gli Statuti propri. Tali Uffici vengono conferiti mediante elezioni. Nota: «Dalla Regola e Costituzioni Generali dell'Ordine Francescano Secolare».

C.I.O.F.S.

ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

FRATERNITÀ DI AREZZOFRATERNITÀ DI AREZZOFRATERNITÀ DI AREZZOFRATERNITÀ DI AREZZO

«Dopo che il Signore mi diede dei fratelli, nessuno mi mostrò che cosa dovevo fare, ma l'Altissimo stesso mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del Vangelo...»

San Francesco, Testamento: FF116

Tra le famiglie spirituali, suscitate dallo Spirito Santo nella Chiesa, quella Francescana riunisce tutti quei membri del Popolo di Dio, laici, religiosi e sacerdoti, che si riconoscono chiamati alla sequela di Cristo, sulle orme di S. Francesco d'Assisi. In seno a detta famiglia, ha una sua specifica collocazione l'Ordine Francescano Secolare. Questo si configura come un'unione organica di tutte le fraternità sparse nel mondo, e aperte ad ogni ceto di

ORDINE FRANCESCANO

SECOLARE INTERNAZIONALE

FRATERNITA' NAZIONALE O.F.S.

FRATERNITA' REGIONALI O.F.S.

FRATERNITA' LOCALI O.F.S.

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fedeli, nelle quali i fratelli e le sorelle, spinti a raggiungere la perfezione della carità nel proprio stato secolare, con la Professione si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco e mediante l'apposita Regola autentica della Chiesa.

ASSISTENZA SPIRITUALE ALL'OFS

L'assistenza spirituale è assicurata dalla Chiesa attraverso il servigio dei padri del 1 ° Ordine nel segno di una fraterna spirituale e pastorale attenzione a tutti i fratelli ed ai loro Consigli.

FONDAMENTO DELL'ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

I francescani secolari cerchino di vivere in «comunione vitale reciproca» con tutti i membri della famiglia Francescana. Siano pronti a promuovere iniziative comuni, o a parteciparvi, con i religiosi e le religiose del Primo, Secondo e Terz'Ordine, con gli Istituti Secolari e con altri gruppi ecclesiali laici che riconoscono S. Francesco come modello ed ispiratore, per collaborare a diffondere il Vangelo, rimuovere le cause dell'emarginazione e servire la causa della Pace.

È impossibile catturare S. Francesco in un'analisi rigida e precisa di dettagli operativi perché, dove c'è una così particolare abbondanza di grazia c'è Mistero e, se vogliamo esaminare con i mezzi umani questo mistero, certamente gli elementi che la compongono portano all'interesse della verità di Cristo ed al vissuto del Vangelo. Ciò che Francesco intendeva per "Vangelo" era Gesù stesso, la parola di Dio vivente che quotidianamente si rinnova nell'Eucaristia.

Essere francescani oggi significa essere cristiani con la ricchezza della tradizione francescana che si traduce in uno stile di vita, che è un insieme di valori che penetrano in ciascun pensiero in ciascuna azione della vita quotidiana.

Luciana Ministra O.F.S. Arezzo

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25 MARZO: FESTA DELL’ANNUNCIAZIONE

“L’Angelo Gabriele fu mandato da Dio a Nazaret ad una vergine che si chiamava Maria. L’Angelo entrato da lei disse: << Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te!…concepirai un figlio e lo chiamerai Gesù >>!”. Da tutta l’eternità Dio ha scelto Maria ad essere Madre del Suo Figlio, perciò l’ha arricchita di doni degni di una così grande missione. Infatti, l’Angelo la saluta come “piena di grazia”. Maria è stata preservata da ogni macchia di peccato, le parole stesse di Dio, nell’Antico Testamento “io porrò inimicizia tra te e la donna” testimoniano l’inimicizia grandissima ed eterna fra Maria e il Diavolo, padre e causa di peccato. Maria è la Madre di Gesù, ma è anche la madre

di tutti noi che Egli è venuto a salvare.

Come Gesù è venuto al mondo attraverso Maria, così anche le grazie ci giungono attraverso di Lei. Dal suo trono di gloria Maria è la Mediatrice e la dispensatrice di grazie.

A Lei dobbiamo guardare come esempio di fede cristiana; con il suo “Sì” Ella si è abbandonata totalmente alla volontà di Dio, Ella è il simbolo della fiducia piena in Dio, e a Lei dobbiamo affidare ogni preghiera perché a Lei, Dio nulla può negare, Ella tutto ottiene!

Maria è la speranza dell’umanità perché è Colei che ci ha ridato

quella grazia che Eva ci tolse…ci aiuti ad incarnare nei nostri cuori un “Sì” d’amore a Cristo!

Stefano e Virna

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SAN GIUSEPPE

Di San Giuseppe non sappiamo molto perché è l'uomo fatto silenzio e disponibile alla parola che si fa udire nell'intimo del suo cuore. Agisce senza pretendere garanzie per la propria azione, egli accetta innanzitutto di vivere i problemi e le domande giorno per giorno. I titoli di San Giuseppe sono quelli che gli attribuiscono i Vangeli; lo sposo di Maria, uomo giusto..ecc. E se è vero che "la donna è il futuro dell'uomo" (come diceva Argon) Giuseppe deve a Maria di aver saputo orientare la propria fedeltà verso una paternità spirituale nei confronti di un figlio che avrebbe ricevuto da Dio solo. Egli entra nella storia della salvezza non solo in quanto fidanzato e poi sposo di Maria ma riceve con essa un compito, una funzione: è il protettore e il custode del Figlio di Dio.

Abbraccia il suo lavoro di carpentiere e vive nella sua casa accanto

a Maria e a Gesù, senza far grande imprese. Si spaventa quando Gesù si perde nel tempio e vive tutte le preoccupazioni di un padre per il suo figlio. E' uno di noi, questa è la meraviglia della vita di san Giuseppe.

I suoi ma, lo fanno crescere nel suo amore verso Dio e verso la sua famiglia a cui si dona senza riserve. Ecco la modernità di San Giuseppe, l'esempio di padre e di lavoratore anche oggi a distanza di anni.

Simona

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La missione

Quando un'anima si appoggia alla mano del Signore, si accorge d'un tratto che la sua vita è accesa da una luce immensa. Il suo sorriso mostra, la preghiera è come un dialogo che non ha mai fine. Ci sono sensazioni che donano una pace nuova, ci sono tenere carezze che si posano nei volti di chi ha bisogno. Non ci sono momenti i cui vorresti non essere strumento, perché sai che se lo sei, sarai come un lume che potrà illuminare con la

volontà di Dio. Guardi il tuo cuore, non l'avevi mai visto così innamorato, senti la sua gioia, curi la sua voce e guardi la sua profondità. Se un giorno ti chiedevi il tuo domani, ora sai che non ci sono più domande, ma solo delle chiare risposte, che ti fanno salire una montagna senza sentire la fatica.

Ora sai che l'amore che dentro di te è nato è una goccia di una sorgente inestinguibile, ora sai osservare le tue ginocchia piegate. Sai consegnare le tue braccia come se fossero dei rami di un albero che vogliono raggiungere l'azzurro, ti accorgi che è bello, ti accorgi che vuoi servire, ti accorgi che vuoi essere umile, ti accorgi che vuoi vivere nell'eterno amore del tuo Signore.

E' dolce correre ora verso un prato dove sono stati posati fiori, ora immagina che siano dei fratelli, chiamali, amali, perché nell'amare sentirai il loro cuore, le loro mani si avvicineranno alle tue per disegnare un giorno nuovo."

Valentina

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Preghiera semplicePreghiera semplicePreghiera semplicePreghiera semplice

OOOO Signore,Signore,Signore,Signore,

fa' di me uno strumento della Tua pace fa' di me uno strumento della Tua pace fa' di me uno strumento della Tua pace fa' di me uno strumento della Tua pace:::: dov'è odio, fa ch'io porti amore; dov'è odio, fa ch'io porti amore; dov'è odio, fa ch'io porti amore; dov'è odio, fa ch'io porti amore; dov'è offesa, ch'io porti il perdono; dov'è offesa, ch'io porti il perdono; dov'è offesa, ch'io porti il perdono; dov'è offesa, ch'io porti il perdono;

dov'è dubbio, ch'io porti la fede; dov'è dubbio, ch'io porti la fede; dov'è dubbio, ch'io porti la fede; dov'è dubbio, ch'io porti la fede; dov'è errore, ch'io porti la verità; dov'è errore, ch'io porti la verità; dov'è errore, ch'io porti la verità; dov'è errore, ch'io porti la verità;

dov'è disperazione, ch'io porti la speranza; dov'è disperazione, ch'io porti la speranza; dov'è disperazione, ch'io porti la speranza; dov'è disperazione, ch'io porti la speranza; dov'è tristezza, ch'io porti la gioia; dov'è tristezza, ch'io porti la gioia; dov'è tristezza, ch'io porti la gioia; dov'è tristezza, ch'io porti la gioia;

dove sono le tenebre, ch'io porti la luce. dove sono le tenebre, ch'io porti la luce. dove sono le tenebre, ch'io porti la luce. dove sono le tenebre, ch'io porti la luce. O Maestro, fa' ch'io non ceO Maestro, fa' ch'io non ceO Maestro, fa' ch'io non ceO Maestro, fa' ch'io non cerchi tantorchi tantorchi tantorchi tanto

di essere consolato, quanto di consolare;di essere consolato, quanto di consolare;di essere consolato, quanto di consolare;di essere consolato, quanto di consolare; di essere compreso, quanto di comprendere;di essere compreso, quanto di comprendere;di essere compreso, quanto di comprendere;di essere compreso, quanto di comprendere;

di essere amato, quanto di amare. di essere amato, quanto di amare. di essere amato, quanto di amare. di essere amato, quanto di amare. Poiché è donando che si riceve, Poiché è donando che si riceve, Poiché è donando che si riceve, Poiché è donando che si riceve, perdonando che si è perdonati perdonando che si è perdonati perdonando che si è perdonati perdonando che si è perdonati, , , , morendo che si resuscita a vita eterna.morendo che si resuscita a vita eterna.morendo che si resuscita a vita eterna.morendo che si resuscita a vita eterna.

AVVISI mese Marzo 2006 Segnaliamo alcune date da ricordare:

INCONTRI DI PREGHIERA E FORMAZIONE

Orario S.Messe Feriale: ore 10, 11, 18 Orario S.Messe Festivo: ore 9, 11, 12, 18

1 marzo 2006 Mercoledì delle ceneri:inizio quaresima. Digiuno e Astinenza

5, 12, 19,26 marzo 2006 Domeniche di Quaresima 19 marzo 2006 San Giuseppe 25 marzo 2006 Annunciazione del Signore

ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

Tutti i giovedì del mese alle ore 16.30

2 Marzo 2006: adorazione e S. Messa

9, 16, 30 Marzo 2006: incontro di formazione

MILIZIA DELL’IMMACOLATA

2° e 4° martedì del mese alle 16.30

14 Marzo 2006: rosario meditato 28 Marzo 2006: formazione

Gruppo Giovani AMICI DI SAN FRANCESCO

2° e 4° lunedì del mese alle 21.00

14 e 28 Marzo 2006 : rosario meditato e formazione