02 approccio integrato di gordon

25
Rita Minello L’approccio integrato di Gordon I testi di riferimento Rogers C., La terapia centrata sul cliente, Ed. Martinelli, Firenze, 1970 Gordon Th., Insegnanti efficaci. Il metodo Gordon: pratiche educative per insegnanti genitori e studenti, Giunti Lisciani, Teramo, 1991

Transcript of 02 approccio integrato di gordon

Page 1: 02 approccio integrato di gordon

Rita Minello

L’approccio integrato di Gordon

I testi di riferimento

Rogers C., La terapia centrata sul cliente, Ed. Martinelli, Firenze, 1970

Gordon Th., Insegnanti efficaci. Il metodo Gordon: pratiche educative per insegnanti genitori e studenti, Giunti Lisciani, Teramo, 1991

Page 2: 02 approccio integrato di gordon

LA COMUNICAZIONE EFFICACE: L’EMPATIA

L'empatia nasce con Carl Rogers negli anni 5O. Rogers, psicologo umanista, notò che tre erano le condizioni necessarie e sufficienti per produrre un cambiamento positivo in una persona. Cambiamento positivo significa che se una persona vive una situazione di conflittualità, di confusione, di malessere, rispetto ad una certa situazione, queste tre condizioni che ora vedremo, sono capaci di far evolvere la persona verso il superamento della difficoltà e quindi verso la crescita.

Page 3: 02 approccio integrato di gordon

Per meglio definire l’empatia, possiamo operare una prima chiarificazione rispetto al termine simpatia.

La simpatia è diretta alla struttura esterna di riferimento della persona, alle sue caratteristiche esplicite.

Nella relazione simpatica si tende a formare categorie di persone, a classificarle, a uniformarle; a valutarle in relazione alle proprie affinità, al proprio modo di pensare; si attribuiscono agli altri le proprie emozioni e sensazioni, come fossero un’estensione della propria personalità.

La simpatia, importante nelle dinamiche delle relazioni umane dove c’è necessità di sentirsi emotivamente sostenuti anche se non si è compresi, è in effetti una modalità relazionale discriminante, tendente all’assimilazione o all’esclusione.

Page 4: 02 approccio integrato di gordon

Rogers parla invece di considerazione positiva incondizionata, dove le congruenze e le incongruenze del cliente non sono discriminate ma accolte.

Empatia non è però sinonimo di distanza/vicinanza emotiva.

Non significa essere più buoni. Si può essere empatici e allo stesso tempo mantenere la distanza.

L’empatia è inoltre diversa dal contagio emotivo; è un processo che implica l’esercizio della propria volontà.

L’empatia è intelligenza percettiva, modalità relazionale cognitiva di ordine sia verbale che non verbale.

Page 5: 02 approccio integrato di gordon

•L'empatia: capacità di mettersi nei panni dell'altro, pensare e sentire "come se" si fosse l'altro, mantenendo nel contempo il contatto con se stesso e con le proprie emozioni.

•La congruenza: stato di accordo interno.

•L'accettazione positiva dell'altro: presuppone una visione alterocentrica della vita, secondo la quale si dà per scontato che ogni persona è diversa dall'altra

Le tre condizioni:

Page 6: 02 approccio integrato di gordon

In proposito Rogers osservava:Ponendo che ci sia

a) una minima volontà da parte di due persone di relazionarsi;b) una capacità e una minima volontà di entrambi di ricevere informazioni dall'altro;c) un rapporto che esiste da un certo e per un certo periodo di tempo,

… allora si ipotizza come valida la seguente relazione:

Maggiore è la capacità di comunicazione in uno dei due individui, più la relazione con l'altro che ne deriva assumerà una tendenza alla comunicazione reciproca, che si caratterizzerà per una sempre maggiore congruenza, una tendenza alla comprensione più adeguata delle informazioni da parte di entrambi, un migliore adattamento psicologico, quindi un migliore funzionamento di tutti e due e una soddisfazione reciproca per la relazione intrattenuta.”

Page 7: 02 approccio integrato di gordon

L'ascolto empatico rappresenta quindi una struttura psicologica di accoglienza, nel senso che l'empatia comporta il "sentire" e "l'essere consapevole" delle proprie emozioni, (congruenza), ma anche il "sentire " e "l'essere consapevole" delle emozioni dell'altro (empatia in senso stretto). Questo processo determina la capacità dell'io di relazionarsi e quindi è indice di maturità affettiva (posizione alterocentrica).

Il processo alterocentrico rappresenta il presupposto per la negoziazione dei reciproci punti di vista e quindi, di conseguenza, della prevenzione dei conflitti.

Empatia = struttura di accoglienza

Page 8: 02 approccio integrato di gordon

PRIVILEGIARE LO STILE DI COMUNICAZIONE ASSERTIVO

Lo stile di comunicazione ha a che fare con il modo in cui si dicono le cose. Infatti se il "come" piace si ascolterà anche il "che cosa".

Quando si comunica qualcosa è soprattutto importante dire ciò che si vuole dire in modo chiaro e comprensibile all'altro ed inoltre è importante esplicitare le proprie intenzioni in modo rispettoso verso l'altro, nel senso che, ciò che viene detto non deve sottintendere "manipolazioni".

Page 9: 02 approccio integrato di gordon

Tre sono gli stili di comunicazione principali:

- lo stile AGGRESSIVO che è quello che sottintende una minaccia (Es. "Se non fa questo lavoro non la mando in ferie"). Questo tipo di messaggio suscita nell'ascoltatore senso di frustrazione, quindi aggressività, che il soggetto può "esplodere" cioè indirizzare verso l'esterno, oppure "implodere", cioè rivolgere verso se stesso, con conseguenze di tipo depressivo o psicosomatico.- lo stile VITTIMISTICO è quello stile che il parlante adotta enfatizzando il proprio disagio come conseguenza del comportamento dell'altro. (Es. "Se non fa questo lavoro io sarò rovinato!"). Questo tipo di messaggio metacomunica ansia e pericolo e provoca come conseguenza nell'ascoltatore o senso di colpa o rabbia-disappunto, se percepisce la manipolazione.- lo stile ASSERTIVO consiste nel dire le cose con chiarezza attraverso l'uso del messaggio in prima persona. (Es. "Penso che sia necessario che lei faccia questo lavoro per poi poter andare in ferie"). Il messaggio in questo caso è trasparente e dettato dalle esigenze della realtà. Suscita senso di responsabilità, senza provocare sentimenti negativi.Lo stile di comunicazione assertivo rappresenta uno strumento di gestione e di superamento della resistenza al cambiamento, perché attraverso questo stile, il leader si pone in modo deciso e responsabile e come tale, affidabile e rassicurante. Questo atteggiamento è pertanto lenitivo rispetto all'ansia del dipendente.

Page 10: 02 approccio integrato di gordon

• Gli esseri umani sono dotati di una naturale tendenza a conoscere, a capire e ad apprendere (motivazione cognitiva);

• L’apprendimento è veramente significativo quando il “contenuto” è vissuto dallo studente come rilevante per la soddisfazione dei suoi bisogni e la realizzazione delle sue finalità personali;

• L’apprendimento che implica un cambiamento nella percezione di sé e nei propri atteggiamenti è avvertito come una minaccia e tende a suscitare resistenze;

• Quando le minacce dall’esterno sono ridotte al minimo, l’apprendimento avviene più facilmente ed efficacemente;

• L’apprendimento significativo nasce dall’esperienza e dal fare: quando lo studente è parte attiva del processo di insegnamento–apprendimento;

• L’apprendimento auto-promosso e auto–gestito, quello che coinvolge il sentimento oltre che l’intelletto, è più duraturo e pervasivo;

• L’auto-valutazione e l’autocritica facilitano molto di più lo sviluppo dell’autonomia, dell’auto-fiducia e della creatività che non la valutazione esterna;

• L’apprendimento più utile nel contesto socio–culturale attuale è quello che riguarda il processo stesso dell’apprendere: l’essere costantemente aperti all’esperienza e integrare il processo del cambiamento

Possiamo così sintetizzare i caratteri fondamentali della pedagogia rogersiana:

qualsiasi insegnamento può diventare interessante se viene proposto da “un insegnante che abbia appreso il modo corretto di rapportarsi con gli studenti, instaurando una relazione di reciproco rispetto

Page 11: 02 approccio integrato di gordon

Il problema della disciplina

Come mantenere una relazione educativa “naturale” anche in condizioni difficili?

Come praticare relazioni educative e dinamiche naturali ripensando gli elementi procedurali, le condizioni dell’interazione, il ruolo dell’insegnante?

In altre parole:

Che deve fare l’educatore quando le difficoltà relazionali di uno o più ragazzi si scontrano con le reali esigenze quotidiane della didattica e dell’insegnamento?Come relazionarsi per mantenere un’equilibrata disciplina, una sostanziale attenzione di classe, un’accettabile motivazione allo studio anche in contesti difficili?

Page 12: 02 approccio integrato di gordon

Un modello per il rapporto insegnante-studente

Page 13: 02 approccio integrato di gordon

C’è chi considera molti comportamenti degli studenti intollerabili. Altri invece ne considerano accettabili una grossa percentuale. La differenza tra questi due tipi di insegnanti è importante.

Page 14: 02 approccio integrato di gordon

Variabilità della linea di accettazione.

Pomeriggio Mattino

Page 15: 02 approccio integrato di gordon

Tre fattori fanno salire o scendere la linea che separa i comportamenti accettabili da quelli inaccettabili:

•cambiamenti in sé stessi (insegnanti);

•cambiamenti nell’altra persona (studenti)

•cambiamenti del contesto o nell’ambiente

Page 16: 02 approccio integrato di gordon

E’ perciò di fondamentale importanza che l’insegnante sappia porsi le domande:

-Questo comportamento chi danneggia?

-A chi impedisce di lavorare?

Se la risposta riguarda l’alunno si interviene usando l’ascolto attivo. Se la risposta riguarda l’insegnante si ricorre al messaggio-Io.

Saper identificare correttamente l’appartenenza del problema è essenziale per scegliere l’applicazione della tecnica adatta a risolvere le diverse situazioni che si vengono a determinare.

Page 17: 02 approccio integrato di gordon

Comportamentiaccettabili

Esprimono un problema per l’alunno (ma non recano danno: isolarsi, distrarsi, …)

Tecnica dell’ascolto attivo

Nessun problema

Non esprimono né causano problemi: è la situazione ideale per l’insegnamento-apprendimento

Comportamentiinaccettabili

Esprimono un problema per l’insegnante (impediscono un lavoro sereno)

Tecnica del messaggio-Io

Le tecniche da attivare

Page 18: 02 approccio integrato di gordon

LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE

Ci sono comportamenti umani e in particolare educativi che, mentre in condizioni normali sono accettabili, in situazioni critiche possono trasformarsi in "barriere", che non solo non sollevano la persona dal suo disagio, ma anzi non di rado, l'aggravano. E' importante notare che queste dodici reazioni tipiche sono barriere solo quando la persona ha un problema. Quando il rapporto si muove nell'area non problematica, molte di esse perdono quella qualità negativa e sono anzi appropriate e costruttive( ad esempio fare domande, scherzare, insegnare). Altre, come prendere in giro e canzonare sono sempre rischiose, essendo spesso fonte di problemi per la persona.

Page 19: 02 approccio integrato di gordon

1) Dirigere, dare ordini: Smetti di compiangerti...Comunica una mancanza di accettazione o scarsa stima nei confronti della persona. Suscita resistenze e sfida.2) Minacciare, ammonire: Non ti farai mai degli amici se... Devi smetterla di preoccuparti tanto, se no...Comunica mancanza di accettazione. Può alimentare paura o sottomissione.Può suscitare risentimento, rabbia, disaffezione.3) Predicare, moraleggiare: La vita non è tutta rose e fiori... Non dovresti reagire così.... La pazienza è una virtù che dovresti imparare...Fa sentire "in obbligo" e suscita sentimenti di colpa. Può alimentare nella persona un atteggiamento difensivo e indurla a trincerarsi sulle sue posizioni. Provoca chiusura, disaffezione e contromoralismo.4) Consigliare, offrire soluzioni: Io farei così... Perché non provi a comportarti diversamente?...Può suggerire che la persona non è in grado di risolvere i suoi problemi. Le impedisce di ragionare sul problema, valutare le possibili soluzioni e verificarle. Può alimentare la dipendenza o suscitare resistenze.5) Discutere, cercare di persuadere: E' qui che ti sbagli... Il fatto è...Si, ma...Suscita una posizione difensiva di contro-argomentazione; spesso induce la persona a "tapparsi le orecchie", a interrompere l'ascolto. Può farla sentire inferiore, inadeguata.6) Giudicare, criticare, condannare: Non sei ragionevole, sei soltanto pigro... Forse sei tu che hai cominciato...Sottintende incompetenza, stupidità, sconsideratezza da parte della persona. Tronca la comunicazione perchè suscita timore del giudizio negativo.7) Elogiare, assecondare: Te la stai cavando egregiamente... Hai ragione quel lavoro è molto complicato...Suggerisce grosse aspettative da parte dell'ascoltatore e la possibilità di una valutazione futura. Può essere recepito come condiscendenza o come un tentativo manipolatorio di incoraggiare il comportamento desiderato dall'ascoltatore. 8) Interrogare, inquisire: "Perché... Che cosa... Come..."Dato che, rispondere alle domande le espone a critiche, spesso le persone imparano a replicare con false risposte, elusioni, mezze verità o bugie.9) Cambiare argomento, fare del sarcasmo, chiudersi: "Parliamo di cose piacevoli... Vorresti rifare il mondo..."Suggerisce che le difficoltà della vita vanno scansate, piuttosto che affrontate. Può sottintendere che i problemi della persona sono irrilevanti, puerili o inesistenti: Blocca la sua apertura nel momento in cui sperimenta una difficoltà.

LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE

Page 20: 02 approccio integrato di gordon

1. di ascolto attivo, ovvero quel comportamento relazionale che considera l'ascolto come momento privilegiato per facilitare la relazione con l'utente, aiutandolo ad esplorare gli aspetti psicologici della propria comunicazione, a verbalizzare i propri sentimenti e le emozioni.

2. di ascolto empatico. Ascolto empatico significa abbassare il volume della propria soggettività, reprimere per qualche istante le nostre attese, le nostre aspettative su quello che l’interlocutore ci dirà, i nostri prorompenti modelli valutativi, il nostro insindacabile giudizio, per offrire una maggiore attenzione, entrare nell’ottica dell’altro, calarsi nel suo punto di vista senza pregiudizi.

competenze prioritarie richieste in una valida relazione formativa:

Page 21: 02 approccio integrato di gordon

L'ideogramma cinese per "ASCOLTARE".

Componenti: l'orecchio, naturalmente, ma anche l'occhio per "vedere" l'atteggiamento, lo sguardo del "tu", l'alterità che ci sta davanti, che non è lo specchio di me stesso, non è quello che io vorrei l'altro fosse, ma è proprio "un altro". Infine vi è il cuore perché, parodiando "Il piccolo principe“, si vede (e si sente) bene solo col cuore.E tutto questo deve essere sempre presente (unitarietà) per "ascoltare" bene l'altro. Se

l'educazione e l'insegnamento è anche ascolto, forse questo ideogramma ha qualcosa da dirci.

Page 22: 02 approccio integrato di gordon

Le competenze dell’insegnante che realizza ascolto attivo e empatico

Competenze personali

Consapevolezza di séComporta la conoscenza dei propri stati interiori, preferenze, risorse e intuizioni

oConsapevolezza emotiva: riconoscimento delle proprie emozioni e dei loro effettioAutovalutazione accurata: conoscenza dei propri punti di forza e dei propri limitioFiducia in se stessi: sicurezza nel proprio valore e nelle proprie capacità

Padronanza di séComporta la capacità di dominare i propri stati interiori, i propri impulsi e le proprie risorse

oAutocontrollo: dominio delle emozioni e degli impulsi distruttivioFidatezza: mantenimento di standard di onestà e integritàoCoscienziosità: assunzione delle responsabilità per quanto attiene alla propria prestazioneoAdattabilità: flessibilità nel gestire il cambiamentooInnovazione: capacità di sentirsi a proprio agio e di avere un atteggiamento aperto di fronte a idee, approcci e informazioni nuovi

MotivazioneComporta tendenze emotive che guidano o facilitano il raggiungimento di obiettivi

oSpinta alla realizzazione: impulso a migliorare o a soddisfare uno standard di eccellenzaoImpegno: adeguamento agli obiettivi del gruppo o dell’organizzazioneoIniziativa: prontezza nel cogliere le occasionioOttimismo: costanza nel perseguire gli obiettivi nonostante ostacoli e insuccessi

Page 23: 02 approccio integrato di gordon

Le competenze dell’insegnante che realizza ascolto attivo e empatico

Competenze sociali

EmpatiaComporta la consapevolezza dei sentimenti, delle esigenze e degli interessi altrui

oComprensione degli altri: percezione dei sentimenti e delle prospettive altrui; interesse attivo per le preoccupazioni degli altrioAssistenza: anticipazione, riconoscimento e soddisfazione delle esigenze del clienteoPromozione dello sviluppo altrui: percezione delle esigenze di sviluppo degli altri e capacità di mettere in risalto e potenziare le loro abilitàoSfruttamento della diversità: saper coltivare le opportunità offerte da persone di diverso tipooConsapevolezza politica: saper leggere e interpretare le correnti emotive e i rapporti di potere in un gruppo

Abilità socialiComportano abilità nell’indurre risposte desiderabili negli altri

oInfluenza: impiego di tattiche di persuasione efficientioComunicazione: invio di messaggi chiari e convincentioLeadership: capacità di ispirare e guidare gruppi e personeoCatalisi del cambiamento: capacità di iniziare o dirigere il cambiamentooGestione del conflitto: capacità di negoziare e risolvere situazioni di disaccordooCostruzione di legami: capacità di favorire e alimentare relazioni utilioCollaborazione e cooperazione: capacità di lavorare con altri verso obiettivi comunioLavoro in team: capacità di creare una sinergia di gruppo nel perseguire obiettivi comuni

Page 24: 02 approccio integrato di gordon

Competenze di procedure

L’ascolto attivo Comporta capacità di ascolto empatico

oAscoltare la comunicazione complessiva: verbale e non verbaleoRi-definire nella propria esperienza interna quello che l’altro dice (utilizzo dell’empatia ed analisi della domanda) mantenendo un atteggiamento di ‘sospensione’ e ‘provvisorietà’oFormulare una risposta contestualizzata

L’ascolto differenziatoComporta uso consapevole delle modalità comunicative verbali e non-verbali

oUno dei processi fondamentali dell’ascolto è il mantenimento dell’equilibrio tra le diverse possibili tipologie dell’ascolto e le aree da esplorareoChiarire qual è l’obiettivo dell’ascolto e attenersi al ‘contratto’oDifferenziare tra contenuto, relazione e richiestaoConsiderare le modalità (verbali e non verbali) utilizzate nella comunicazione e iocanali sensorialioLe tipologie d’ascolto

Procedure per esplorare le comunicazioni dell’altroComporta capacità di riformulazione contestualizzata

oChiarire: esaminare il contenuto (domande per specificare seguite da feedback)oParafrasare: distinguere contenuto ed emozioneoRispecchiare le emozioni: livello minimo dell’empatiaoTematizzare: cogliere e riassumere il tema portante della comunicazione e comunicarlo all’altro

Procedure per orientare in senso positivo le modalità di rispostaComporta capacità di accettazione e di riconoscimento di atteggiamenti negativi

oAccettazioneoRifiutooSqualifica: è indirizzata ai contenuti delle proprie o altrui comunicazionioDisconferma: è indirizzata al soggetto

Le competenze dell’insegnante che realizza ascolto attivo e empatico