La professione di poliziotto è in continua evoluzione e diventa sempre più difficile e complessa. La difficoltà sta nel riuscire ad adattarsi in maniera appropriata alle situazioni che si parano davanti e che possono variare parecchio. Dal prestare un sem-plice aiuto di routine quindi cortesia e disponibilità, al caso estremo, che ultimamente ab-biamo visto nei telegiornali di mezza Europa, al quale va con-trapposto determinazione e preparazione. La complessità è data da situazioni che si mostra-no nella stessa maniera ma non sono univoci e presentano sva-riate sfaccettature che le ren-dono uniche e non completa-mente risolvibili in maniera standardizzata. Al poliziotto è richiesta un’immediatezza di valutazione e comprensione del problema identificando una soluzione appropriata il tutto senza, possibilmente, commet-tere errori. Tutti sono ben con-sapevoli del ruolo che gli è at-tribuito. Per riuscire nell’inten-to di migliorare lo standard formativo, anche la FSFP ha contribuito a livello nazionale portando delle proposte per il conseguimento di titoli di stu-dio superiori, il tutto mante-nendo un equilibrio tra forma-zione teorica e pratica. In questi ultimi anni i carichi di lavoro per i poliziotti sono aumentati e diventati più pesanti, tra cam-biamenti di turno per emergen-ze, richieste sempre più perfor-manti in qualità e disponibilità sempre maggiore, deve essere un “tuttologo”, rispondere sempre in maniera corretta e appropriata. Guai sbagliare. E se guardo al futuro, la prospettiva tendenzialmente prosegue in questa direzione. Inoltre l’im-

prenditoria privata è divenuta più competitiva causando una riduzione numerica e, sulla quantità, anche qualitativa, delle persone che si propongono quale agente di polizia. Vi sono agenti che subito dopo essere stati assunti o con alcuni anni di servizio lasciano il corpo a favo-re dei privati o di altri enti di sicurezza pubblici. I sacrifici richiesti ai poliziotti devono in ogni caso avere una contropar-tita che sicuramente non è quella di vedersi tagliare, bloc-care gli stipendi o crescere i balzelli a loro carico, ma per-mettere alla famiglia di vivere in maniera dignitosa e indipenden-te da pressioni esterne. A inizio 2017, probabilmente, entrerà in vigore la recente scala salariale che apre nuove prospettive, per taluni vantag-giose per altri meno ma in ogni caso positive. L’importante sarà evitare ulteriori erosioni dello stipendio, riconoscendo al poli-ziotto l’impegno e l’abnegazione alla professione che chiede dei sacrifici ben al di sopra della media normale. Oltre a questo va anche mantenuta attrattiva e stimolante anche dal lato finan-ziario. In questo senso la FSFP sezione Ticino si è impegnata e s’impegnerà per difendere al meglio gli interessi di tutti i poliziotti.

Quest’anno abbiamo deciso, dopo l’usuale assemblea, che si svolgerà a Locarno il 18 no-vembre 2016, di proporre uno standing dinner. Spero di vedervi numerosi sia durante sia dopo l’assemblea.

Ivano Bodino presidente

Sommario:

Impegno e riconoscimento

1

Programma della giornata e menù

2

Ordine del giorno Assemblea 2016

3

Rapporto finanziario 2015

4

Fedeltà, pensionamenti e decessi

5

I cambiamenti, un moto perpetuo

6

Impegno e riconoscimento

Novembre 2016

FSFP - TI

Siamo su Internet: www.fsfp-ti.ch www.vspb.org/it Annuncia online la tua presenza all’assem-blea tramite la nostra pagina web fsfp-ti.ch/assemblea2016

Federnews

Numero 24

FEDERAZIONE

SVIZZERA FUNZIONARI

POLIZIA

Ore 15.00 Apertura delle porte, ritrovo dei partecipanti presso la sala della società elettrica sopracenerina di Locarno in Piazza Grande 5

Ore 15.30 Inizio dei lavori assembleari Ore 16.45 Pausa Ore 17.00 Ripresa dei lavori Ore 18.00 Termine assemblea e inizio della parte ricreativa Ore 18.15 Aperitivo e standing dinner presso il bar Sport a Locarno

Aperitivo / standing dinner

Cestino del fornaio focaccia tenera al rosmarino, pizza alla marinara, panini pugliesi e alle mandorle, zucchine e limone, grissini con salse casalinghe dello chef, tagliere di salumi misti con formaggi , crostini

misti.

Primi Piatti Risotto zola, pere e noci, ravioli alla parmigiana con pomodorino fresco.

Dolci

Tiramisù al cioccolato bianco con granella di nocciole

Bibite Prosecco Valdobbiadene DOCG Cruner

Vino bianco Terre Alte 2014 Vino rosso La Murata 2013

Birra Carlsberg Acqua minerale

Caffè

Allo standing dinner offerto dalla FSFP-TI sono invitate/i mogli, mariti, compagne e compagni

Chi si annuncia entro l’11 novembre 2016, parteciperà automaticamente

alla lotteria che verrà sorteggiata nel corso della serata. Sul posto sarà possibile acquistare altri numeri.

Iscrivendoti in anticipo al seguente link faciliterai l’organizzazione

http://fsfp-ti.ch/assemblea2016

Programma della giornata di venerdì 18 novembre 2016

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Assemblea Annuale Ordinaria del la Federazione Svizzera

Funzionari di Pol izia - Sezione Ticino

Conformemente all’art. 8 dello statuto, è convocata la 101a Assemblea annuale ordinaria dei soci della FSFP - Sezione Ticino, per il pomeriggio di

v e n e r d ì 1 8 n o v e m b r e 2 0 1 6 a l l e o r e 1 5 : 3 0

p r e s s o la sala della società elettrica sopracenerina di Locarno in Piazza Grande 5

con il seguente ordine del giorno: 1. Saluto d’apertura.

2. Nomina del presidente del giorno.

3. Nomina degli scrutatori.

4. Annunci di eventuali richieste di modifica dell’ordine del giorno.

5. Approvazione del verbale dell’ultima assemblea, Lugano, 20 novembre 2015.

6. Relazione del presidente (Ivano Bodino).

7. Relazione finanziaria (Sara Savoldelli).

7.1 Stato delle finanze:

7.1.1 Presentazione conti anno 2015.

7.1.2 Rapporto revisione dei conti ed approvazione.

>>>>>>> Breve Pausa<<<<<<<

8. Relazioni:

8.1 CCS (Dr. Mattia Bosco).

8.2 del consulente legale (avv. Andrea Bersani).

9. Nomine statutarie - vice presidente, membri di comitato e revisore dei conti.

10. Prospettive 2017.

11. Ammissioni, dimissioni e pensionati.

12. Eventuali.

Alle 18:15 circa inizierà la parte ricreativa con l’aperitivo / standing dinner

Il Presidente: Il Segretario:

Ivano Bodino Edy Bruni

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Premiata la fedeltà alla FSFP Sezione Ticino

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Standing dinner

assemblea

Come tutti gli anni la FSFP Sezione Ticino premia i soci attivi, che festeggiano i 20, 25, 30, 35 e 40 anni di ap-partenenza. Per la loro fe-deltà, i presenti all’assemblea riceveranno un riconosci-mento.

20 anni di fedeltà: BELTRAMELLI Bruno FORA Sandro GAMBETTA Stefano 25 anni di fedeltà: BASSOLI Massimo 30 anni di fedeltà: BIAGGI Stefano SOVERA Giancarlo 35 anni di fedeltà: BURKHARD Peter FILIPPINI Enea GAETANI Amedeo GALLI Paolo LAFFRANCHINI Guido 40 anni di fedeltà: GAFFURI Edy

Durante l’anno trascorso sei no-stri soci hanno beneficiato del pensionamento. Si tratta di:

BELLOMETTI Moreno FRIGERIO Dario FRIGERIO Guido BELLATI Marco CRAMERI Gilberto MARTIGNOLI Pierangelo A loro vada il nostro augurio e già sin d’ora li invitiamo a presen-ziare all‘assemblea generale ed essere nostri graditi ospiti allo standing dinner.

Pensionamenti

Nel corso del 2015 e 2016 sono venuti a mancare 6 soci: RUSPINI Sanzio REGAZZONI Remo PELLEGRINI Ivo ZANETTI Aldo NÜNLIST Joseph BASSETTI Marzio Ai famigliari vadano le condo-glianze di tutta la FSFP-Ticino.

Decessi

Mappa Locarno

Nelle immediate vicinanze ci saranno dei po-steggi a nostra disposizione, ma comunque in numero limitato. Sarà possibile parcheggiare gratuitamente nei posteggi del palazzo Fevi. Nel nostro sito internet, al seguente link: http://fsfp-ti.ch/assemblea2016, trovate il logo del centenario valevole quale autorizzazione, da stampare ed esporre sul cruscotto. Oppure ritaglialo qui sotto.

Posteggi

FSFP-TI

Presidente: BODINO Ivano

Gendarmeria Biasca

ivano.bodino@polca.ti.ch

Segretario: BRUNI Edy

Gendarmeria Bellinzona

edy.bruni@polca.ti.ch

I cambiamenti, un moto perpetuo

Cassiere:

SAVOLDELLI Sara Commissariato

Locarno sara.savoldelli@polca.ti.ch

Vicepresidente:

MARIETTA Alberto Reparto Giudiziario III

Bellinzona alberto.marietta@polca.ti.ch

La nuova violenza gratuita contro le perso-ne e contro i funzionari dello Stato. Lo sfruttamento psicologico e fisico di dispe-rati e diseredati. Gli incrollabili principi di dominio e onnipotenza delle mafie. I traffici illegali di ogni tipo come ideale di realizza-zione di sé. Le derive mentali e i pregiudizi veicolati per annichilire il senso di carità verso chi soffre. Al fronte, per parare questo “bailame” de-gradante, è l’agente di polizia con la sua formazione, la sua struttura mentale e fisi-ca, la sua morale, il suo senso del dovere oltre le proprie convinzioni e sensibilità. Da un giorno all’altro donne e uomini in uniforme sono confrontati a persone che non capiscono la lingua nella quale si parla loro e che a sua volta il rappresentante delle istituzioni non capisce. Usa i gesti di sempre quest’ultimo, appresi o anche prodotto istintivo della sua educa-zione sia quella ancestrale suggerita dall’in-conscio miscelata a quella appresa dalla scuola della vita. Si pone così, a fronteggia-re un mondo che cambia in fretta. Negli anni ’90 la Polizia Cantonale, immaginò un nuovo agente di polizia. Un uomo meglio attrezzato per capire ed interloquire con gli individui che avesse incontrato sul pro-prio cammino. Nacque così il corso TACT (Transactional Analysis Communication Tehory) poi se-guito da un nutrito numero di adattamenti (prof. Psi. Eric Berne, USA). Come per ogni cambiamento se ne dissero peste e corna, del tipo: - “na paiasciada, inventada dai american” – “Sctag a tent che mo ghem da offrire l’altra guancia”. Oppu-re “ma che TACT, na bela pesciada in dal cü e fö di ball”, e via di seguito. Ora imma-ginatevi la delicatezza di alcuni tipi di inter-vento che non sono la conseguenza della commissione di un fatto criminale da parte di un individuo. Sono l’applicazione di rego-le decise dal popolo per proteggere se

stesso e il proprio territorio in favore di una convivenza rispettosa e in sicurezza, come per esempio il divieto di dissimulare il volto. Ve lo immaginereste un interven-to del tipo, come ai cosiddetti “bei tempi”, -. Dess lözza tö giò quel strasc li da la tesc-ta se da no ta l-sctrepi giò mi”. E a quel marito che tentasse di opporsi si dicesse -”Ti tas voncion che nisün ta interogaa” il tutto accompagnato da gesticolazioni e “manipolazioni” conseguenti. E giù una pioggia di interrogazioni parlamentari, se non addirittura un “increscioso” incidente diplomatico. No! Le e gli agenti delle polizie comunali soprattutto che in questi ultimi tempi sono intervenuti proprio per i casi appena de-scritti, hanno dimostrato una buona padro-nanza di queste tecniche di approccio. Un programma portato avanti nel corso degli ultimi 15 - 20 anni che ha prodotto degli indubbi benefici. Una formazione di base forte, imperniata sulla diversità e le tecni-che per interagire con essa, ha prodotto delle donne e degli uomini delle Istituzioni pronti ad ogni nuova evenienza con misura e proporzionalità adeguate. Il mondo della polizia ticinese è viepiù integrato tra le sue parti – polizia cantonale, polizie comunali, guardie di confine – viepiù preparato, per-ché non è estraneo al moto perpetuo dei cambiamenti. Adesso manca solamente una ancor più stretta aggregazione ed interazio-ne tra le federazioni sindacali di polizia dal momento che tutte perseguono un mede-simo obiettivo di dignità e sicurezza delle e degli agenti di polizia nell’esercizio delle loro funzioni. I cambiamenti non devono fare paura, sono solo delle grandi opportunità di crescita. Mario Ritter Socio onorario

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