01-elettromagnetismo
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Richiami di teoria dell’elettromagnetismo
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 2-10-2010)
2
Equazioni fondamentali
Forma integraleForma locale
Equazioni diMaxwell
Equazioni didivergenza
VS
ˆ dVdt
ddS cnJ
dSdt
ddl
S
ˆˆ nBtE
SS
ˆˆˆ dSdSdt
ddl nJnDtH
VS
ˆ dVdS cnD
0ˆS
dSnB0 B
c D
JD
H
t
t
Β
E
tc
JEquazione dicontinuità
3
Carica elettrica
● I fenomeni elettromagnetici sono i fenomeni fisici riconducibili alle cariche elettriche
● La carica elettrica è una proprietà fondamentale della materia rappresentabile come una grandezza scalare(unità di misura coulomb, C)
● L’esperienza mostra che esistono due tipi di cariche
tra cariche dello stesso tipo si esercitano forze repulsive
tra cariche di tipo diverso si esercitano forze attrattive
● Convenzionalmente si attribuiscono valori positivi alle cariche di un tipo e negativi alle cariche dell’altro tipo
4
Densità di carica
● Se si considerano fenomeni osservabili su scala macroscopica si può prescindere dalla natura granulare della carica e assumere che la carica si a distribuita con continuità nello spazio
Densità volumetrica di carica (C/m3)
● In alcuni casi si hanno distribuzioni di carica che si sviluppano prevalentemente in una o due dimensioni
Densità superficiale di carica (C/m2)
Densità lineare di carica (C/m)
V
qV
c
0
lim
S
qS
c
0
lim
l
ql
c
0
lim
q = carica contenuta nel volume V
q = carica associata alla superficie S
q = carica associata al segmento l
5
Cariche libere e cariche di polarizzazione
● Cariche libere: cariche che possono compiere spostamenti macroscopici e dare luogo a separazioni macroscopiche di carica
● Cariche di polarizzazione: cariche legate alla struttura atomica o molecolare che possono compiere solo spostamenti microscopici (conseguenti a deformazione o orientamento di atomi o molecole)
● In seguito quando si parlerà di cariche senza altre specificazioni si farà riferimento alle cariche libere
6
Corrente elettrica
● La corrente elettrica è costituita da un flusso di cariche elettriche
● E’ descritta da una grandezza scalare che rappresenta la quantità di carica che attraversa una superficie orientata Sin senso concorde con la normale alla superficie nell’unità di tempo (unità di misura ampere, A)
● In generale si possono avere cariche dei due tipi e che si muovono sia in senso concorde sia in senso discorde con la normale
La carica che attraversa la superficie è valutata mediante una somma algebrica
Il segno del contributo di ciascuna carica dipende dal segno della carica stessa e dal verso del moto
7
Definizione della corrente elettrica
● Si indica con Q la carica che attraversa la superficie S in senso concorde con la normale nell’intervallo di tempo t
Contributo positivo (Q) cariche positive dirette in senso
concorde con la normale cariche negative dirette in senso
discorde con la normale
Contributo negativo (Q) cariche positive dirette in senso
discorde con la normale cariche negative dirette in senso
concorde con la normale
QQQ
n̂
8
Definizione della corrente elettrica
● La corrente, i(t), è definita dalla relazione
La corrente è la derivata della funzione Q(t) che rappresenta la quantità di carica transitata attraverso S a partire da un certo istante iniziale fino all’istante t
● Q(t) non si identifica necessariamente con la carica presente in qualche regione dello spazio all’istante t
è possibile che le stesse cariche (muovendosi lungo percorsi chiusi) forniscano più contributi a Q(t)
dt
d
tti
t
QQlim)(
0
9
Densità di corrente
● Si consideri una superficie orientata infinitesima dS attraversata da una corrente elettrica
● Si assuma che le cariche in moto abbiano densità c e velocità v
● Nell’intervallo di tempo dt le cariche percorrono la distanza vdt
La carica che attraversa la superficie dSnell’intervallo dt è pari alla carica totale contenuta nel volume dV
La corrente attraverso dS è
dove
rappresenta la densità di corrente (A/m2)
dSdtdVd cc nv ˆQ
dtnv ˆ
n̂
v
dtv
dS
dV
dSdSdt
dd c nJnv ˆˆ
Qi
vJ c
10
Densità di corrente
● La densità di corrente J è un vettore definito in modo che la sua componente lungo la normale ad una superficie orientata S rappresenti la corrente per unità di superficie che fluisce attraverso S
La corrente attraverso una superficie orientata S è uguale al flusso del vettore J attraverso S
Nel caso più generale, in cui le cariche non si muovono tutte con la stessa velocità v e sono presenti sia cariche positive che negative (con densità e ), la densità di corrente si definisce mediante la relazione
vvJ
S
dSnJ ˆi
dS
d iˆ nJ
medie velocità vv ,
11
Forza di Lorentz
● Una carica puntiforme q in moto con velocità v in una regione sede di un campo elettromagnetico è soggetta ad una forza
● Questa relazione può essere assunta come definizione delle due funzioni vettoriali del punto e del tempo dette
campo elettrico E (unità di misura volt/metro, V/m)
induzione magnetica B (unità di misura tesla, T)
● Se si ha una distribuzione di carica con densità c in moto con velocità v, la forza per unità di volume f è
)( BvEF q Forza di Lorentz
BJEBvEf cc )(
12
Campo elettrico
● Si dice che una regione è sede di un campo elettrico se una carica di prova q puntiforme posta in quiete in un punto P della regione è soggetta ad una forza Fe proporzionale al valore della carica
● Il vettore campo elettrico nel punto P è definito come
Il passaggio al limite indica che la carica di prova deve esseresufficientemente piccola da non perturbare il campo presente nella regione considerata
qe
q
FE
0lim
13
Induzione magnetica
● Si dice che una regione è sede di un campo magnetico se una carica di prova q puntiforme in moto con velocità istantanea v in tale regione è soggetta (oltre alla eventuale forza Fe dovuta al campo elettrico) ad una forza
● Il vettore induzione magnetica B ha
direzione coincidente con la direzione della velocità in corrispondenza della quale la forza Fm è nulla
verso tale che v B e Fm formino una terna destra
modulo dato da
dove Fmmax indica il valore massimo del modulo di Fm(che si ottiene quando v è ortogonale a B)
BvF qm
vq
FB m
q
max
0lim
14
Dipolo elettrico
● Si considerano due cariche puntiformi uguali e opposte ±q poste a distanza d
● Si considera, quindi, la situazione limite:
● Il sistema che si ottiene con questo passaggio al limite è detto dipolo elettrico
● Il dipolo elettrico è caratterizzato mediante una grandezza vettoriale detta momento di dipolo elettrico (C·m)
= versore diretto dalla carica negativa alla carica positiva
0) (0
finitopqdd
q
ddp ˆˆ qdp
d̂
15
Dipolo magnetico
● Si considera una spira piana di forma arbitraria percorsa da unacorrente i
● S = area della superficie piana delimitata dalla spira● Si considera, quindi, la situazione limite:
● Il sistema che di ottiene con questo passaggio al limite è detto dipolo magnetico
● Il dipolo magnetico è caratterizzato mediante una grandezza vettoriale detta momento di dipolo magnetico (A·m2)
= versore normale alla superficie(correlato al verso della corrente come indicato in figura)
0) (i0
i
finitomSS
nnm ˆiˆ Sm n̂
16
Polarizzazione elettrica
● L’azione di un campo elettrico sulla materia può essere descritta dicendo che ogni elemento di volume dV diviene sede di un momento di dipolo elettrico dp
● Lo stato della materia polarizzata può essere descritto, punto per punto, mediante il vettore polarizzazione elettrica (C/m2)
● Si può dimostrare che la distribuzione di dipoli elettrici equivale ad una distribuzione volumetrica di carica con densità
● Se il campo elettrico varia nel tempo si ha una variazione di P che equivale alla presenza di una densità di corrente di polarizzazione elettrica
dV
dpP
P p
tpe
P
J
densità di carica di polarizzazione
17
Magnetizzazione
● L’azione di un campo di magnetico sulla materia può essere descritta dicendo che ogni elemento di volume dV diviene sede di un momento di dipolo magnetico dm
● Lo stato della materia magnetizzata può essere descritto, punto per punto, mediante il vettore magnetizzazione (A/m)
● Si può dimostrare che la distribuzione di dipoli magnetici equivale alla presenza nella materia di una densità di corrente di polarizzazione magnetica
dV
dmM
MJ pm
18
Vettori induzione elettrica e campo magnetico
● Si definisce induzione elettrica (C/m2) il vettore
La costante 0 ( 8.854·10-12 F/m) è detta permittivitàelettrica (o costante dielettrica) del vuoto
● Si definisce campo magnetico (A/m) il vettore
La costante 0 ( 4 ·10-7 1.256·10-6 H/m) è detta permeabilità magnetica del vuoto
Nel vuoto valgono le relazioni
PED 0
ED 0
HB 0
)(00
MHBMB
H
19
Equazioni fondamentali
JD
H
t
t
Β
E
tc
J
0 B
c D
Leggi secondarie
Leggi primarie
(Assunte come postulati)
(Derivano dalleleggi primarie)
20
Legge di conservazione della carica elettrica
● Forma locale
● Forma integrale
V regione delimitata da una superficie chiusa S Versore normale a S orientato verso l’esterno i corrente uscente dalla superficie S
● La corrente uscente da una superficie chiusa è uguale alla diminuzione nell’unità di tempo della carica elettrica contenuta all’interno della superficie stessaLa carica elettrica non può essere né creata né distrutta, ma
può essere solo spostata
tc
J
dt
dQdV
dt
d
i
dS c VS
ˆ
nJ
21
Legge di Ampere-Maxwell
● Forma locale
● Forma integrale
curva chiusa S generica superficie avente come contorno Versore tangente a e normale a S orientati come indicato in figura is corrente di spostamento concatenata con S ic corrente di conduzione concatenata con S iT corrente totale concatenata con S
● La circuitazione del vettore campo magnetico lungo una linea chiu-sa è uguale alla corrente totale concatenata con la linea stessa
JD
H
t
T
cs
i
i
dS
i
dSdt
ddl
SS
ˆˆˆ nJnDtH
22
Legge di Faraday-Neumann-Lenz
● Forma locale
● Forma integrale
curva chiusa S generica superficie avente come contorno Versore tangente a e normale a S orientati come indicato in figura e forza elettromotrice (f.e.m.) indotta
● La forza elettromotrice indotta in una linea chiusa è uguale all’opposto della derivata del flusso di induzione magnetica concatenato con la linea stessa
t
Β
E
dSdt
d
e
dl S
ˆˆ nBtE
23
Legge di Faraday-Neumann-Lenz
● A causa del segno del termine a secondo membro, la f.e.m. indotta èsempre tale da opporsi alla causa che la ha generata (legge di Lenz)
● Esempio:
Si considera il caso in cui la linea coincide con un conduttore
In presenza di f.e.m. indotta, nel conduttorecircola corrente
Un incremento del flusso di B dà origine a una corrente indotta che risulta positiva sesi assume il verso di riferimento indicato infigura
Questa corrente genera un campo magne-tico H’, diretto in modo tale da produrre unflusso di induzione magnetica negativo attraverso S
24
Legge di Gauss
● Si applica l’operatore divergenza al primo e al secondo membro dell’equazione di Ampere-Maxwell
● La divergenza di un rotore è nulla, quindi
● Utilizzando l’equazione di continuità si ottiene
● Se si ipotizza, come suggerisce l’esperienza, la possibilità di realizzare in una generica regione dello spazio la condizione D 0 e c 0, si deduce che la costante deve essere nulla
JD
Ht
0
JD
t
costt cc
DD 0
c D
25
Legge di Gauss
● Forma locale
● Forma integrale
V = regione delimitata da una superficie chiusa S Versore normale a S orientato verso l’esterno
● Il flusso uscente da una superficie chiusa del vettore induzioneelettrica è uguale alla carica elettrica contenuta all’interno della superficie stessa
c D
QdVdS c VS
n̂D
26
Legge della solenoidalità dell’induzione magnetica
● Si applica l’operatore divergenza a primo e secondo membro dell’equazione di Faraday
● Dato che la divergenza di un rotore è nulla
● Se si ipotizza, come suggerisce l’esperienza, la possibilità di realizzare in una generica regione dello spazio la condizione B 0, si deduce che la costante deve essere nulla
t
ΒE
costt
BB 0
0 B
27
Legge della solenoidalità dell’induzione magnetica
● Forma locale
● Forma integrale
V = regione delimitata da una superficie chiusa S Versore normale a S orientato verso l’esterno
● Il flusso attraverso una superficie chiusa del vettore induzionemagnetica è nullo
0 B
0ˆS
dSnB
28
Significato del vettore D
● Legge di Gauss nel vuoto
● In presenza di materia, si può utilizzare l’espressione valida nel vuoto se si tiene conto anche della carica di polarizzazione (generalmente incognita)
● Si esprime la carica di polarizzazione in funzione di P
● Introducendo il vettore D, si ottiene un’espressione di validitàgenerale della legge di Gauss in cui compare solo la densità di carica libera c
c E0
pc E0
PE c0
c DPE0
29
Significato del vettore H
● Legge di Ampere - Maxwell nel vuoto
● Nella materia, per utilizzare la stessa espressione occorre tenere conto anche delle correnti di polarizzazione (generalmente incognite)
● Si esprimono le correnti di polarizzazione in funzione di P e M
● Introducendo i vettori H e D si ottiene un’espressione di validitàgenerale della legge di Ampere - Maxwell in cui compare solo J
J
EB
t0
0
pmpetJJJ
EB
)( 0
0
MP
JEB
tt
)( 0
0
J
DHJ
PEM
B
tt0
0
30
Equazione di continuità e cariche di polarizzazione
● Tenendo conto delle cariche e delle correnti di polarizzazione, l’equazione di continuità assume la forma
● Si esprimono le cariche e le correnti di polarizzazione in funzione di P e M
Anche in presenza di cariche e correnti di polarizzazione vale la relazione
t
pcpmpe
JJJ
ttt
c
P
MP
J
0
tc
J
31
Equazioni di legame materiale
● In generale J, P e M (e quindi anche D e B) dipendono sia da Eche da H
● Le equazioni che legano D, B e J a E e H dipendono dalle proprietà del mezzo in cui ha sede il campo elettromagnetico e sono dette equazioni di legame materiale o relazioni costitutive
● Nella maggior parte dei materiali di interesse pratico la dipendenza di P da H è trascurabile D D(E) la dipendenza di M da E è trascurabile B B(H) la dipendenza di J da H è trascurabile J = J(E)
● Le relazioni costitutive possono dipendere, inoltre, da altre grandezze fisiche che definiscono lo stato del materiale (es. temperatura, pressione, ecc. )
32
Equazioni di legame materiale
● Materiali omogenei: Le relazioni costitutive D(E), B(H) e J(E) non dipendono dal punto considerato
● Materiali isotropi: Le relazioni costitutive D(E), B(H) e J(E) non dipendono dalle direzioni dei vettori
● Materiali lineari: Le relazioni costitutive sono espresse da equazioni lineari del tipo
in cui [], [] e [] rappresentano delle matrici
● Materiali lineari isotropi: Le relazioni costitutive si riducono a relazioni di proporzionalità
in cui , e sono costanti scalari
EJHBED ][][][
EJHBED
33
Costante dielettrica
● In un materiale lineare isotropo P e D sono proporzionali a E
e suscettività elettrica del mezzo
r 1 e costante dielettrica relativa del mezzo
0r permittività o costante dielettrica del mezzo (F/m)
EEEPED
EP
re
e
000
0
1
34
Costanti dielettriche relative di alcuni materiali
1.0006Aria (1 atm)5.7 6.5Mica
1.6 2.4Polietilene5.7 7Bachelite
2.1Teflon9.5Allumina
2 2.5Carta4 10Vetro
2.7 2.9Porcellana12Silicio
2 3Ebanite16Germanio
2.4 3Polistirene28Alcool etilico
3Gomma80Acqua distillata
4.3 5Quarzo86 173Ossido di titanio
3.7 5.5Nylon103 104Titanato di bario
rr
(Valori a 20 °C)
35
Permeabilità magnetica
● In un materiale lineare isotropo M e B sono proporzionali a H
m suscettività magnetica del mezzo
r 1 m permeabilità magnetica relativa del mezzo
0r permeabilità magnetica del mezzo (H/m)
HHHMHB
HM
rm
m
000 1
36
Diamagnetismo
● Materiali diamagnetici: in ogni atomo i momenti magnetici degli elettroni si compensano
gli atomi non hanno momento magnetico proprio
● In presenza di un campo magnetico, al moto degli elettroni si sovrappone un moto di rotazione intorno alla direzione del campo(precessione di Larmor)
Si ha un momento di dipolo magnetico indotto che tende ad opporsi al campo che lo ha generato
suscettività magnetica m 0(valori tipici dell’ordine di 105)
permeabilità magnetica relativa R (1+m) 1 (valori tipici leggermente inferiori a 1)
● m e R risultano indipendenti dalla temperatura
37
Paramagnetismo
● Materiali paramagnetici: atomi e molecole possiedono un momento magnetico proprio non si hanno interazioni significative tra i dipoli magnetici
● Un campo magnetico esterno, oltre all’effetto diamagnetico, produce un allineamento parziale dei dipoli magnetici
● Quest’ultimo effetto è prevalente e dà origine ad una magnetizzazione proporzionale al campo esterno
suscettività magnetica m 0 (valori tipici dell’ordine di 104÷105) permeabilità magnetica relativa R (1+m) 1
● Lo stato di magnetizzazione è il risultato dell’equilibrio tra l’azione del campo che tende ad orientare i dipoli magnetici e l’azione contraria dell’agitazione termica
m e R diminuiscono all’aumentare della temperatura T
T
Cm Legge di Curie(C = costante)
38
Esempi di materiali diamagnetici e paramagnetici
410-7Aria (1 atm)510-9Azoto (1 atm)
1.910-6Ossigeno (1 atm)9.110-6Acqua
7.210-6Sodio1.010-5Rame
1.210-5Magnesio1.410-5Cloruro di sodio
1.410-5Litio1.610-5Grafite
2.210-5Alluminio1.810-5Piombo
5.110-5Cesio2.110-5Diamante
6.810-5Tungsteno2.610-5Argento
2.610-4Platino2.910-5Mercurio
410-4Uranio1.710-4Bismuto
mMateriali paramagneticimMateriali diamagnetici
(Valori a 20 °C)
39
Ferromagnetismo
● Materiali ferromagnetici: atomi e molecole possiedono un momento magnetico proprio si hanno forti interazioni interne tra i dipoli magnetici
● Si ottengono forti livelli di magnetizzazione anche con campi magnetici relativamente deboli
● La relazione tra B e H è non lineare e non biunivoca (lo stato di magnetizzazione non dipende solo dal campo magnetico applicato, ma anche dagli stati di magnetizzazione precedenti)
● E’ possibile avere una magnetizzazione non nulla anche in assenza di campi esterni
● Il comportamento dipende dalla temperatura. Esiste un valore critico TCdella temperatura (temperatura di Curie) oltre il quale il comportamento del materiale è di tipo paramagnetico e la suscettività decresce con la temperatura secondo la legge
Cm TT
C
Legge di Curie-Weiss(C = costante)
40
Ferromagnetismo
● In un materiale ferromagnetico, per un effetto di tipo quantistico, i momenti di dipolo magnetico tendono ad allinearsi spontaneamente
● Un cristallo di materiale ferromagnetico risulta costituito di regioni (domini di Weiss) di dimensioni dell’ordine di 10-6-10-3 m, all’interno delle quali gli atomi hanno i momenti di dipolo magnetico allineati tra loro
● In un materiale allo stato nativo i momenti dei domini sono disposti in modo aleatorio (quindi a livello macroscopico la magnetizzazione ènulla)
● In presenza di un campo magnetico esterno H i domini si allineano con il campo dando origine ad un’intensa magnetizzazione
● All’aumentare di H si raggiunge una condizione di saturazione quando tutti i domini sono allineati
● Un ulteriore incremento di H produce un incremento di B uguale a quello che si otterrebbe nel vuoto: B H
41
Curva di prima magnetizzazione
● A partire dallo stato H 0, B 0,inizialmente si osserva un trattocaratterizzato da valori elevati del rapporto
● Quindi si raggiunge la saturazionee l’andamento diviene rettilineo conpendenza
)()( 0 HHH
Br
0dH
dB
42
Isteresi magnetica
● I domini di Weiss tendono a rimanere allineati anche se il campoesterno viene rimosso
Riportando H a zero B non si annulla ma si porta ad un valore BR(induzione residua)
● Per annullare B occorre applicare un campo magnetico inverso HC (campo magnetico coercitivo)
● Se H viene fatto variare ciclicamente tra due valori ±HM
l’andamento di B è rappresentato da una curva chiusa detta ciclo di isteresi
43
Ciclo di isteresi
44
Materiali ferromagnetici
● I materiali ferromagnetici si distinguono in
Materiali dolci elevati valori di permeabilità e basso valore del campo coercitivo
Materiali duri elevati valori di induzione residua e campo coercitivo
Materialeduro
Materialedolce
45
Caratteristiche di alcuni materiali ferromagnetici
2.5104
105
104
500
70
200
104
400
10
riniziale
1.20.61.5105Mumetal (Fe, Ni 77%, Cu 5%, Cr 2%)
0.40.63105Supermalloy (Ni, Fe 15%, Mo 5%, Mn 0.5%)
40.65104Permalloy (Ni, Fe 22%)
400.87000Ferro-silicio 4%
5001.4600Ghisa
801.25000Ferro commerciale
41.22105Ferro puro
1300.331100Nichel
10000.31175Cobalto
HC(A/m)
BR (T)rmassima
Materiali dolci
(Valori a 20 °C)
46
Caratteristiche di alcuni materiali ferromagnetici
440.54 Cunife (Cu, Ni 20%, Fe 20%)
1700.43Ferrite di bario (BaFe12O19)
8801.23Neodimio-ferro-boro (Nd2Fe14B)
6400.87Samario-cobalto (SmCo5)
1201.05Alnico 9 (Fe, Al 7%, Ni 15%, Co 35%, Cu 4%, Ti 5%)
511.28Alnico 5 (Fe, Al 8%, Ni 14%, Co 24%, Cu 3%)
5.61.05Acciaio al tungsteno (Fe, C 0.7%, W 5%)
HC (kA/m)BR (T)Materiali duri
(Valori a 20 °C)
47
Legge di Ohm
● Per una vasta classe di materiali il legame tra la densità di corrente e il campo elettrico è lineare e isotropo ed è espresso dalla legge di Ohm (in forma locale)
conducibilità (Siemens/metro, S/m) resistività (Ohmmetro, m)
● Buoni conduttori dell’ordine di 10-7÷10-8 m
● Conduttore ideale 0, ● Isolanti dell’ordine di 107÷1018 m
● Isolante ideale , 0
JEEJ
48
Dipendenza della resistività dalla temperatura
● La resistività e la conducibilità sono in generale funzioni della temperatura
● Per variazioni di temperatura di ampiezza limitata (in genere dell’ordine di alcune decine di gradi) la dipendenza può essere considerata praticamente lineare
0 resistività valutata alla temperatura di riferimento T0
T T0 variazione di temperatura rispetto a T0
coefficiente di temperatura
)1()( 0
49
Resistività di alcuni materiali
-510-4310-5610-4Grafite
8.910-49.610-7Mercurio
1.510-54.810-7Manganina (Cu-Ni-Mn)
210-54.910-7Costantana (Cu-Ni)
3.910-32.210-7Piombo
4.310-31.210-7Stagno
4.510-31.010-7Ferro
4.510-35.610-8Tungsteno
3.910-32.8210-8Alluminio
3.410-32.3610-8Oro
3.910-31.7310-8Rame
3.810-31.5910-8Argento
(C-1)(m)Conduttori
(Valori a 20 °C)
50
Resistività di alcuni materiali
1018Quarzo fuso
1016Ebanite
1012 1014Gomma
1012 1014Mica
1010 1014Vetro
1013Polietilene
109 1013Porcellana
109 1010Bachelite
107 1010Carta
(m)Isolanti
-7.510-26.4102Silicio
-4.810-20.47Germanio
(C-1)(m)Semiconduttori
(Valori a 20 °C)
51
Campo elettrico impresso
● Oltre alle forze elettromagnetiche, sulle cariche possono agire anche forze di natura non elettrica (ad es. meccanica o chimica)
● In questo caso la forza per unità di carica viene detta campo elettrico impresso, Ei
● Ei è dimensionalmente omogeneo a un campo elettrico, ma a rigore non è un campo elettrico (non agisce sulle cariche in quanto tali, ma sul loro supporto materiale)
● In presenza di campi impressi la legge di Ohm assume la forma
da cui si ottiene anche
avendo posto: Ji Ei (densità di corrente impressa)
)( iEEJ
)( iJJE
52
Effetto Joule
● Si considera una densità di carica c in moto con velocità v in un mezzo di conducibilità
densità di corrente J cv
● In presenza di un campo elettrico E e di un campo impresso Ei, la forza per unità di volume che agisce sulla carica è
● La legge di Ohm indica che se la forza dovuta a E ed Ei ècostante, la velocità delle cariche è costante
sulle cariche devono agire delle forze frenanti (analoghe a forze di attrito viscoso)
dissipazione di energia
)( ic EEf
53
Effetto Joule
● Il lavoro per unità di volume compiuto nell’intervallo dt dalle forze del campo elettrico e del campo impresso vale
● Questo lavoro deve essere uguale all’energia dissipata per unitàdi volume
● In effetti l’esperienza mostra che in un conduttore di conducibilità, in presenza di una densità di corrente J, nell’intervallo di tempo dt viene prodotta per unità di volume la quantità di calore
dt
JdtdtdtL icic
2
/
)()(
J
EE
J
vvEEvf
dtJ
Q
2
Legge di Joule
54
● In molti casi di interesse pratico il mezzo in cui ha sede il campo e.m. può essere suddiviso più in regioni omogenee
● Si vuole esaminare il comportamento dei vettori E, H, D, B, e J in corrispon-denza delle superfici di separazione
● S superficie di separazione tra due mezzi lineari isotropi omogenei
● P punto generico sulla superficie S
● versore normale in P alla superficie
● versore tangente in P alla superficie giacente in un generico piano passante per la normale
● versore che forma con i precedenti una terna ortogonale destra
Condizioni di interfaccia
ntk ˆˆˆ
111 ,,
222 ,,
t̂
n̂
P
S
2
1
n̂
t̂
k̂
55
● Si considera la linea chiusa che circonda il punto P formata da due segmenti infinitesimi dl due segmenti , infinitesimi di
ordine superiore
Condizioni di interfaccia - vettori E e H
dl
t̂
k̂
111 ,,
222 ,,
S
2
1
56
Condizioni di interfaccia - vettore E
● Si applica a la legge di Faraday
(gli indici 1 e 2 distinguono il campo nel mezzo 1 e nel mezzo 2)
● Il contributi dei lati alla circuitazione e il termine a secondo membro sono trascurabili perché infinitesimi di ordine superiore, quindi
● Dato che la precedente relazione vale per ogni piano passante per si ottiene
(E1, E2 componenti di E tangenti alla superficie S)
0ˆˆˆ21
dlt
dl kB
tEtE
tEtE ˆˆ21
21 EE
n̂
dl
t̂
k̂
111 ,,
222 ,,
S
2
1
57
Condizioni di interfaccia - vettore H
● In modo analogo, applicando alla curva la legge di Ampere - Maxwell si ottiene che la componente del campo magnetico tangente alla superficie ècontinua
(H1, H2 componenti di H tangenti alla superficie S)
0ˆˆˆ21
dlt
dl kJD
tHtH
21 HH
dl
t̂
k̂
111 ,,
222 ,,
S
2
1
58
Condizioni di interfaccia - vettori B, D e J
● Si considera un superficie cilindrica che racchiude il punto P con
area di base infinitesima dS altezza tale che l’area laterale sia
infinitesima di ordine superiore
111 ,,
222 ,, n̂
dS
S
2
1
59
Condizioni di interfaccia - vettore B
● Si applica la legge della solenoidalitàdell’induzione magnetica
● Il flusso di B attraverso la superficie laterale è trascurabile perchè è un infinitesimo di ordine superiore, quindi
(B1n, B2n componenti di B normali alla superficie S)
0ˆˆ 21 dSnBnB
nn BB 2121 ˆˆ nBnB
111 ,,
222 ,, n̂
dS
S
2
1
60
● Si applica la legge di Gauss alla superficie
● Se sulla superficie S non è presente una densità superficiale di carica si ottiene che la componente normale di D ècontinua
(D1n, D2n componenti di D normali alla superficie S)
● Se invece è presente una densitàsuperficiale di carica si ha discontinuità
Condizioni di interfaccia - vettore D
0ˆˆ 21 dSdS cnDnD
nn DD 2121 ˆˆ nDnD
dSdS c nDnD ˆˆ 21
cnn DD 12
111 ,,
222 ,, n̂
dS
S
2
1
61
Condizioni di interfaccia - vettore J
● In modo analogo, dall’equazione di continuità si ottengono le condizioni per la componente normale di J
● Se sulla superficie non è presente una densità superficiale di carica variabile nel tempo, la componente normale di Jè continua
● Se è presente una densità superficiale di carica variabile nel tempo si ha discontinuità
111 ,,
222 ,, n̂
dS
0ˆˆ 21
dSt
dS cnJnJ
nn JJ 2121 ˆˆ nJnJ
dSt
dS c
nJnJ ˆˆ 21
dt
dJJ c
nn
21
S
2
1
62
Teorema di Poynting
● Si considera una regione V, delimitata da una superficie chiusa S● Si orienta la normale alla superficie verso l’esterno
● Si assume che V sia sede di un mezzo lineare isotropo e di un campo elettrico impresso Ei
● Dalla legge di Ampere-Maxwell, moltiplicando scalarmente per E primo e secondo membro si ottiene
● Dalla legge di Faraday-Neumann, moltiplicando per H, si ottiene
● Si sottrae la seconda equazione dalla prima
JD
EHEt
tΒ
HEH
tt
ΒH
DEJEEHHE
63
Teorema di Poynting
● Utilizzando la relazione vettoriale
la precedente equazione si può porre nella forma
● Utilizzando le relazioni costitutive del mezzo si ricava
● Integrando sul volume V, e facendo uso del teorema della divergenza, si ottiene la relazione di Poynting
tt
ΒH
DEJEHE
222
2
1
2
11H
tE
tJi JEHE
dSdVHdVEdt
ddVJdV
SVVVV
i
nHEJE ˆ
1 2212
212
baabba
64
Teorema di Poynting
● La relazione di Poynting esprime un bilancio di potenze
PG potenza fornita dai campi impressi
PD potenza dissipata per effetto Joule
WEM energia elettromagnetica immagazzinata nel volume V(WEM WE WM )
PS potenza uscente attraverso la superficie S
S
S
EM
VV
D
V
G
V
i
P
dS
W
dVHdVEdt
d
P
dVJ
P
dV
nHEJE ˆ
1 2212
212
V
E dVEW 221 energia del campo elettrico
dVHWV
M 221 energia del campo magnetico
65
Teorema di Poynting
● Vettore di Poynting (W/m2)
● Il flusso del vettore di Poynting uscente da una superficie chiusa S è uguale alla potenza elettromagnetica che fluisce dal volume racchiuso da S allo spazio circostante
● Con le convenzioni indicate
è positivo se si ha un flusso dienergia da V verso l’esterno
è negativo si ha un flusso di energia dall’esterno verso V
HES
S
S dSP nS ˆ
66
Fenomeni stazionari
● Fenomeni elettromagnetici stazionari: fenomeni nei quali le grandezze elettromagnetiche non variano nel tempo
tutte le derivate rispetto al tempo nelle equazioni fondamentalisono identicamente nulle
● Equazioni fondamentali in condizioni stazionarie
0ˆ0
ˆ
0ˆ0
ˆˆ
0ˆ0
S
VS
S
S
dS
dVdS
dl
dSdl
dS
cc
nBB
nDD
tEE
nJtHJH
nJJ
Le equazioni relative al campo elettrico e al campo magnetico sono “disaccoppiate”
67
Quadro generale dell’elettromagnetismo
● Elettrostatica studio dei fenomeni stazionari in assenza di moto di cariche J = 0 ovunque
● Elettromagnetismo stazionario studio dei fenomeni stazionari in presenza di moto di cariche J 0 almeno in qualche regione del sistema considerato
● Elettromagnetismo non stazionario studio dei fenomeni elettromagnetici non stazionari
● Elettromagnetismo quasi stazionario studio approssimato di fenomeni nei quali le grandezze
elettromagnetiche variano lentamente nel tempo si assume che alcune delle derivate rispetto al tempo siano
praticamente trascurabilioccorre specificare cosa significa “lentamente” e in base a
quale criterio una derivata rispetto al tempo può essere trascurata
68
Quadro generale dell’elettromagnetismo
Elettrostatica 0,0
Jt
Elettromagnetismo stazionario
0,0
Jt
Elettromagnetismo quasi stazionario
0
0
t
Elettromagnetismo non stazionario
0
t
Ele
ttro
mag
net
ism
o
Campo elettricostazionario
Campo magneticostazionario
Campo di correntestazionario