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01 dicembre 2009

Dr. Antonio Panasiti

PRESENTAZIONE REALIZZATA DA ST PRO.F.I.L.I. srl

Fondi Strutturaliprogrammazione 2007-2013

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Indice degli argomenti

1. La coesione economica e sociale e i Fondi strutturali

2. La struttura della programmazione 2007-2013

3. I Fondi strutturali in Piemonte, il POR FSE e il POR FESR

4. Il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), il Programma attuativo regionale del Piemonte e i Piani integrati territoriali

5. Il FEASR - fondo europeo per lo sviluppo rurale e il Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Piemonte

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La politica comunitaria di coesione economica e

sociale e i Fondi strutturali

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La coesione economica e sociale (1)

L'articolo 158 del Trattato prevede che, per rafforzare la coesione economica e sociale al suo interno, la Comunità mira a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo delle regioni meno favorite o insulari, comprese le zone rurali.

L'articolo 159 del Trattato prevede che tale azione sia sostenuta attraverso i Fondi strutturali, la Banca europea per gli investimenti (BEI) e gli altri strumenti finanziari esistenti.

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La coesione economica e sociale (2)

La politica di coesione dovrebbe contribuire a potenziare la crescita, la competitività e l'occupazione facendo proprie le priorità comunitarie per uno sviluppo sostenibile definite nel Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 e nel Consiglio europeo di Göteborg del 15 e 16 giugno 2001.

L’intervento della Comunità nell’attuazione della politica di coesione avviene nel rispetto del principio di sussidiarietà sancito dall'articolo 5 del Trattato e in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo: la coesione economica e sociale della Comunità non può, infatti, essere realizzata in maniera sufficiente dagli Stati membri a causa delle eccessive disparità e delle limitate risorse finanziarie delle regioni in ritardo di sviluppo.

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Riferimenti a politica di coesione

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Consiglio di Lisbona (Marzo 2000): al 2010 economia competitiva e dinamica basata sulla conoscenza

Consiglio di Nizza (Dicembre 2000): riduzione della povertà in una strategia coordinata di inclusione sociale

Consiglio di Goteborg (Giugno 2001): la strategia di Lisbona è stata ampliata, dando nuovo impulso alla protezione dell’ambiente e alla realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile

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I PRINCIPI CHIAVE DELLA POLITICA COMUNITARIA (1)

Complementarità, coerenza e conformità: gli interventi sono complementari alle priorità nazionali, regionali, locali e comunitarie; sono coerenti con il quadro strategico e conformi al Trattato.

La programmazione pluriennale garantisce la continuità.

Partenariato: riguarda gli aspetti operativi e strategici della politica e implica la partecipazione delle autorità regionali e degli enti locali, nonché delle parti economiche e sociali e della società civile, delle organizzazioni per la tutela dell’ambiente e delle pari opportunità.

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I PRINCIPI CHIAVE DELLA POLITICA COMUNITARIA (2)

Sussidiarietà e proporzionalità: gli interventi rispettano il sistema istituzionale dello Stato membro e la gestione è proporzionale al contributo comunitario per quanto riguarda il controllo, la valutazione e il monitoraggio.

Gestione condivisa: gli Stati membri e la Commissione condividono la responsabilità del controllo finanziario.

Addizionalità: i Fondi strutturali non possono sostituirsi alla spesa pubblica nazionale.

Pari opportunità per donne e uomini: in tutte le fasi della gestione dei Fondi.

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I PRINCIPI CHIAVE DELLA POLITICA COMUNITARIA (3)

Regole di ammissibilità nazionali

Mantenimento del principio del

disimpegno dei fondi non utilizzati (regola

del "n+2“).

Gestione finanziaria per assi prioritari

Valutazione ambientale

Monitoraggio e valutazione di efficienza e

di efficacia9

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L’obiettivo politico di Lisbona

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Il Consiglio Europeo di Lisbona del 23-24 maggio 2000, assume l’obiettivo politico di fare di quella europea l’economia basata sulla conoscenza più dinamica e competitiva del mondo e fissa obiettivi di carattere quantitativo da raggiungere entro il 2010;

Per il conseguimento degli obiettivi fissati a Lisbona (occupazione) o in successivi Consigli (istruzione e formazione), si opera un adeguamento della strategia europea per l’occupazione (SEO).

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Gli obiettivi generali della Strategia Europea per l’Occupazione (SEO)

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Piena occupazione obiettivo: raggiungere i tassi occupazionali definiti

Migliorare la qualità e la produttività sul posto di lavoro obiettivo: agire sulle caratteristiche intrinseche del posto del lavoro e sulla funzionalità dei mercati del lavoro: promozione apprendimento permanente e delle qualifiche in primis

Rafforzare la coesione e l’integrazione sociale obiettivo: operare affinché l’accesso al mercato del lavoro sia assicurato a tutti coloro che desiderino lavorare

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Principali indicatori di Lisbona e posizione del Piemonte

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Benchmark europei Obiettivo Definizione Anno Piemonte Italia

Tasso di occupazione generale

70%Incidenza degli occupati in età 15-64 anni sulla corrispondente popolazione

2007 64,9 58,7

Tasso di occupazione femminile

60%Incidenza delle occupate in età 15-64 anni sulla corrispondente popolazione

2007 56,3 46,7

Tasso di occupazione soggetti 55-64 anni

50%Incidenza degli occupati 55-64 anni sulla corrispondente popolazione

2007 29,4 33,8

Giovani che lasciano prematuramente la scuola

10%

% 18-24 con al più titolo di istruzione secondaria inferiore che non partecipano a percorsi educativi

2007 17,3 19,7

Tasso di scolarizzazione superiore

85%% giovani 20-24 anni che ha conseguito almeno diploma di secondaria superiore

2007 78,3 75,7

Partecipazione a Life long learning

12,5%% 25-64 anni che partecipano all'apprendimento permanente

2007 5,4 6,2

Pol

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educa

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La politica di coesione e i Fondi strutturali (1)

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I principali strumenti per l’attuazione della politica di coesione economica e sociale sono i Fondi strutturali.

I Fondi sono stati istituiti dal Trattato e sono programmati mediante cicli di programmazione pluriennale (attualmente siamo nella programmazione 2007-2013) .

Ogni anno con il Bilancio dell’Unione europea vengono stanziate delle risorse in relazione ai Fondi, sulla base degli accordi raggiunti tra gli Stati membri in sede di negoziazione della dotazione della Programmazione (l’accordo propedeutico all’avvio del ciclo di programmazione definisce l’ammontare di tutta la programmazione)

    

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La politica di coesione e i Fondi strutturali (2)

Ogni Stato Membro contribuisce al Bilancio dell’Unione europea sulla base di criteri concordati (il principio sotteso è che i Paesi più ricchi devono contribuire di più e quelli più poveri di meno, i criteri adottati sono, però, frutto di mediazioni al fine di accontentare un po’ tutti!)

Le risorse versate all’Unione europea vengono poi ridistribuite tra gli Stati membri secondo il principio per cui i Paesi più poveri devono ricevere di più e quelli più ricchi di meno (i criteri di distribuzione sono, in genere, faticosamente concordati tra gli Stati membri secondo questo principio).

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La politica di coesione e i Fondi strutturali (3)

Per semplificare, i Fondi strutturali :sono programmati dagli Stati e dalla Regioni sulla base

delle indicazioni dell’Unione europea (Orientamenti comunitari di significativa valenza politica);

gli Stati e le Regioni predispongono i Programmi che indicano come intendono utilizzare le risorse assegnate al fine di conseguire gli obietti posti e in cui cercano di quantificare i risultati attesi ;

i Programmi sono approvati dalla Commissione europea e sono gestiti dagli Stati e dalla Regioni sulla base di regole comuni a tutti gli Stati e definite dell’Unione europea (Regolamenti comunitari relativi ai Fondi);

gli Stati e le Regioni sono sottoposti al controllo e alla valutazione da parte della Commissione europea.

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I Fondi strutturali 2007-2013 (1)

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I Fondi strutturali 2007-2013 sono:Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

Finanziamenti per infrastrutture, interventi di sviluppo locale, contributi alle imprese, ricerca, innovazione, …

Fondo sociale europeo (FSE) Finanziamenti per attività formative, interventi di politica del lavoro (centri per l’impiego, servizi alla persona), conciliazione, pari opportunità, creazione di impresa,…

Fondo di coesione Finanziamenti di grandi interventi in alcuni limitate aree tematiche come l’ambiente, le grandi infrastrutture, ecc. (questo fondo non interessa l’Italia, ma i Paesi più poveri dell’Unione)

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I Fondi strutturali 2007-2013 (2)

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Altri strumenti che concorrono all’attuazione della politica di coesione ma che non sono considerati Fondi Strutturali sono:il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) Il Fondo europeo per la pesca (FEP)

Tali Fondi SONO inseriti e programmati nell’ambito della politica agricola comune (PAC) e della politica comune della pesca e sono SOLO coordinati con gli strumenti della politica di coesione (nella programmazione 2000-2006 erano inseriti nella programmazione dei Fondi strutturali)

I Fondi strutturali devono intraprendere azioni speciali e complementari in aggiunta a quelle del FEASR (agricoltura) e del FEP (pesca ) al fine di promuovere la diversificazione economica delle zone rurali e delle zone dipendenti dalla pesca.

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Contesto politico di riferimento dei Fondi strutturali 2007-2013 (1)

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Adesione di 10 nuovi Stati Membri (i Paesi membri passano da 15 a 25; ora sono 27), che ad oggi presentano un tasso di crescita più elevato (4% per anno in media contro 2,5% UE 15) e un reddito inferiore (diminuisce la media del PIL pro-capite);

La popolazione dell'Unione è passata da 380 a 454 milioni (UE 25);

Bisogna fare i conti con la globalizzazione e l’apertura dei mercati, con l’invecchiamento demografico, l’immigrazione crescente e la carenza di manodopera in settori chiave;

Occorre sviluppare l’economia e la società della conoscenza.

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PAESI EUROPEI

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Stati membri dell'UEAustria LussemburgoBulgaria MaltaBelgio Paesi BassiCipro PoloniaDanimarca PortogalloEstonia Regno UnitoFinlandia Repubblica cecaFrancia RomaniaGermania SlovacchiaGrecia SloveniaIrlanda SpagnaItalia SveziaLettonia UngheriaLituania

Stati in pre-adesioneCroaziaEx Repubblica jugoslava di MacedoniaTurchia

Altri Stati EuropeiAlbania AndorraArmeniaAzerbaigianBielorussia Bosnia-Erzegovina Georgia Islanda Liechtenstein Moldova MonacoMontenegroNorvegia Russia San Marino SerbiaStato della Città del Vaticano Svizzera Ucraina

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PIL per abitante

20

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

140,0

160,0

180,0

200,0

LU IE DK NL AT UK BE FR SE FI DE IT ES CY EL PT MT SI CZ HU SK PL EE LT LV RO BG

Media UE 25

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Contesto politico di riferimento dei Fondi strutturali 2007-2013 (2)

Nell'Unione europea allargata sono aumentate le disparità economiche, sociali e territoriali a livello sia regionale che nazionale. Le azioni volte a favorire la convergenza, la competitività e l'occupazione devono essere, pertanto, rafforzate in tutta la Comunità.

L'aumento del numero delle frontiere terrestri e marittime della Comunità e l'estensione del suo territorio implicano la necessità di accrescere il valore aggiunto della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nella Comunità.

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Il nuovo “pacchetto legislativo”

    

Reg. (CE) 1083/06, regolamento generale (ex 1260)

Reg. (CE) 1080/06 relativo al FESR Reg. (CE) 1081/06 relativo al FSEOrientamenti Strategici Comunitari (6

ottobre 2006)Il quadro normativo è stato completato

con l’emanazione del Regolamento di attuazione 1828/2006

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Semplificazione di obiettivi e fondi

STRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVI

2000-200620002000--20062006 2007-201320072007--20132013OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI STRUMENTI DI

FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

FONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONE

FONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONE CONVERGENZA CONVERGENZA CONVERGENZA FONDO DI

COESIONE, FESR, FSE

FONDO DI FONDO DI COESIONE, FESR, COESIONE, FESR, FSEFSEOBIETTIVO 1OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1 FESR – FSE – FEOGA

– SFOPFESR FESR –– FSE FSE –– FEOGA FEOGA –– SFOPSFOP

OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2 FESRFESRFESR COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

COMPETITIVITÀ COMPETITIVITÀ REGIONALE E REGIONALE E OCCUPAZIONE OCCUPAZIONE

FESR E FSEFESR E FSEFESR E FSE

OBIETTIVO 3OBIETTIVO 3OBIETTIVO 3 FSEFSEFSE

INTERREGINTERREGINTERREG FESRFESRFESR

COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

COOPERAZIONE COOPERAZIONE TERRITORIALE TERRITORIALE EUROPEA EUROPEA

FESRFESRFESRURBANURBANURBAN FESRFESRFESR

EQUALEQUALEQUAL FSEFSEFSE

7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI 5 STRUMENTI5 STRUMENTI5 STRUMENTI 3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI 3 STRUMENTI3 STRUMENTI3 STRUMENTI

STRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVI

2000-200620002000--20062006 2007-201320072007--20132013OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI STRUMENTI DI

FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

FONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONE

FONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONE CONVERGENZA CONVERGENZA CONVERGENZA FONDO DI

COESIONE, FESR, FSE

FONDO DI FONDO DI COESIONE, FESR, COESIONE, FESR, FSEFSEOBIETTIVO 1OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1 FESR – FSE – FEOGA

– SFOPFESR FESR –– FSE FSE –– FEOGA FEOGA –– SFOPSFOP

OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2 FESRFESRFESR COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

COMPETITIVITÀ COMPETITIVITÀ REGIONALE E REGIONALE E OCCUPAZIONE OCCUPAZIONE

FESR E FSEFESR E FSEFESR E FSE

OBIETTIVO 3OBIETTIVO 3OBIETTIVO 3 FSEFSEFSE

INTERREGINTERREGINTERREG FESRFESRFESR

COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

COOPERAZIONE COOPERAZIONE TERRITORIALE TERRITORIALE EUROPEA EUROPEA

FESRFESRFESRURBANURBANURBAN FESRFESRFESR

EQUALEQUALEQUAL FSEFSEFSE

7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI 5 STRUMENTI5 STRUMENTI5 STRUMENTI 3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI 3 STRUMENTI3 STRUMENTI3 STRUMENTI

STRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVISTRUMENTI E OBIETTIVI

2000-200620002000--200620062000-200620002000--20062006 2007-201320072007--201320132007-201320072007--20132013OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI STRUMENTI DI

FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTOSTRUMENTI DI FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTOSTRUMENTI DI FINANZIAMENTOSTRUMENTI DI STRUMENTI DI FINANZIAMENTOFINANZIAMENTO

FONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONEFONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONE

FONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONEFONDO DI COESIONEFONDO DI FONDO DI COESIONECOESIONE CONVERGENZA CONVERGENZA CONVERGENZA CONVERGENZA CONVERGENZA CONVERGENZA FONDO DI

COESIONE, FESR, FSE

FONDO DI FONDO DI COESIONE, FESR, COESIONE, FESR, FSEFSE

FONDO DI COESIONE, FESR, FSE

FONDO DI FONDO DI COESIONE, FESR, COESIONE, FESR, FSEFSEOBIETTIVO 1OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1OBIETTIVO 1 FESR – FSE – FEOGA

– SFOPFESR FESR –– FSE FSE –– FEOGA FEOGA –– SFOPSFOPFESR – FSE – FEOGA – SFOPFESR FESR –– FSE FSE –– FEOGA FEOGA –– SFOPSFOP

OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2OBIETTIVO 2 FESRFESRFESRFESRFESRFESR COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

COMPETITIVITÀ COMPETITIVITÀ REGIONALE E REGIONALE E OCCUPAZIONE OCCUPAZIONE

COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

COMPETITIVITÀ COMPETITIVITÀ REGIONALE E REGIONALE E OCCUPAZIONE OCCUPAZIONE

FESR E FSEFESR E FSEFESR E FSEFESR E FSEFESR E FSEFESR E FSE

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COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

COOPERAZIONE COOPERAZIONE TERRITORIALE TERRITORIALE EUROPEA EUROPEA

COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

COOPERAZIONE COOPERAZIONE TERRITORIALE TERRITORIALE EUROPEA EUROPEA

FESRFESRFESRFESRFESRFESRURBANURBANURBANURBANURBANURBAN FESRFESRFESRFESRFESRFESR

EQUALEQUALEQUALEQUALEQUALEQUAL FSEFSEFSEFSEFSEFSE

7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI7 OBIETTIVI 5 STRUMENTI5 STRUMENTI5 STRUMENTI5 STRUMENTI5 STRUMENTI5 STRUMENTI 3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI3 OBIETTIVI 3 STRUMENTI3 STRUMENTI3 STRUMENTI3 STRUMENTI3 STRUMENTI3 STRUMENTI

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Gli obiettivi della programmazione 2007-2013

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Obiettivo CONVERGENZA: accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni meno sviluppate attraverso il miglioramento delle capacità di crescita e d’occupazione (finanziato dai tre Fondi) destinato alle regioni più povere

Obiettivo COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE: rafforzare la competitività e l’attrattività delle regioni non comprese nell’obiettivo Convergenza così come l’occupazione (finanziato da FESR e FSE) obiettivo che interessa anche la Regione Piemonte

Obiettivo COOPERAZIONE TERRITORIALE ED EUROPEA: di livello transfrontaliero e transnazionale (finanziato dal FESR) obiettivo che interessa anche la Regione Piemonte

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SCHEMA “Obiettivi, aree, fondi”

Obiettivi Finalità Specificazioni Ammissilità Fondi

PIL pro-capite < 75% (2000-2002) di quello medio comunitario a 25

Phasing outPIL pro-capite < 75% (2000-2002) di quello medio comunitario a 15

Aree non convergenza

Phasing inEx Regioni Ob. 1 non ammissibili a convergenza

Transfrontaliera Province di confineTransnazionale Macroaree geograficheInterregionale Tutti

Favorire la cooperazione nelle tre dimensioniCooperazione territoriale europea FESR

ConvergenzaFavorire la convergenza verso i livelli comunitari di

Stati e Regioni in ritardo di sviluppo

FESR, FSE

Rafforzare la competitività e l'attrattività delle Regioni, nonché promuovere l'occupazione

Competititività regionale e occupazione

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Regione Piemonte

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Obiettivo «Convergenza»L'obiettivo «Convergenza» riguarda gli Stati membri e le

regioni in ritardo di sviluppo. Le regioni oggetto di tale obiettivo sono quelle il cui prodotto interno lordo (PIL) pro capite, misurato in parità di potere di acquisto, è inferiore al 75 % della media comunitaria.

Le regioni che risentono dell'effetto statistico legato alla riduzione della media comunitaria a seguito dell'allargamento dell'Unione europea (molte regioni degli Stati UE15, tra cui l’Italia) beneficeranno a questo titolo di un aiuto transitorio considerevole al fine di completarne il processo di convergenza. Tale aiuto avrà termine nel 2013 e non sarà seguito da nessun altro periodo transitorio.

Gli Stati membri oggetto dell'obiettivo «Convergenza » il cui reddito nazionale lordo (RNL) pro capite è inferiore al 90 % della media comunitaria beneficeranno altresì del Fondo di coesione.26

    

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Obiettivo «Competitività regionale e occupazione»L'obiettivo «Competitività regionale e

occupazione» riguarda il territorio della Comunità che non rientra nell'obiettivo «Convergenza».

Sono ammissibili anche le regioni dell'obiettivo 1 del periodo di programmazione 2000-2006 che, non soddisfacendo più i criteri di ammissibilità regionale dell'obiettivo «Convergenza», beneficiano di un aiuto transitorio, così come tutte le altre regioni della Comunità.

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Europa

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Italia

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Obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (1)

L'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» riguarda:

le regioni aventi frontiere terrestri o marittime,

le zone di cooperazione transnazionale definite con riguardo ad azioni che promuovono lo sviluppo territoriale integrato,

il sostegno alla cooperazione interregionale e allo scambio di esperienze.

30

    

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Obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (2)

La Cooperazione Transfrontaliera sostiene lo sviluppo di attività economiche e sociali tra aree geografiche confinanti..

La Cooperazione Transnazionale, sostiene prevalentemente l´ innovazione tecnologica, l´ambiente e la prevenzione dei rischi, la mobilità, lo sviluppo urbano sostenibile..

La Cooperazione interregionale riguarda due temi: l´innovazione e l´economia della conoscenza; l´ambiente e la prevenzione dei rischi. Il programma riguarda tutto il territorio europeo.

31

    

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Transfrontaliero Italia-Francia

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Transnazionale Centro-Europa

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Transnazionale mediterraneo

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Transnazionale Spazio Alpino

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Italia-Svizzera Interreg

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Quadro finanziario: quanto attribuito all’Italia rispetto a quanto previsto in totale per l’UEObiettivi Specificazioni Risorse

% su Obiettivo

% su Totale Risorse % su

Obiettivo% su Totale

Regioni con PIL pro capite < 75%(Puglia-Sicilia-Campania-Calabria)

161.661.716.971 71 21.210.604.512 98

Regioni phasing out(Basilicata)

12.489.972.082 5 429.820.784 2

Fondo di coesione 53.639.859.443 24 Totale 227.791.548.496 100 21.640.425.296 100

Regioni non convergenza 38.645.586.994 79 5.352.501.872 85

Regioni phasing in (Sardegna)

10.359.333.941 21 972.388.235 15

Totale 49.004.920.935 100 6.324.890.107 100Cooperazione territoriale europea

6.777.602.848 2,38 846.453.517 3

770.102.500 0,27TOTALE 284.344.174.779 100,00 28.811.768.920 100Assistenza tecnica Commissione Europea

UE ITALIA

Convergenza 80,11 75

Competitività regionale eoccupazione

17,23 22

37

Le risorse attribuite alla Regione Piemonte per il POR FSE e il POR FESR provengono da qui

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Quadro finanziario delle Regioni italiane 2007-2013 (1)

13 NOVEMBRE 2006

Piemonte 827.416.159 15,46 972.126.859 14,05 624.549.753 11,97 2.424.092.772 13,86

Valle D'Aosta 52.768.229 0,99 58.535.692 0,85 29.166.643 0,56 140.470.563 0,80

Liguria 317.255.637 5,93 526.497.881 7,61 240.376.487 4,61 1.084.130.006 6,20

Lombardia 552.218.203 10,32 778.454.643 11,25 594.568.794 11,39 1.925.241.640 11,01

Bolzano 87.380.727 1,63 114.127.294 1,65 60.406.018 1,16 261.914.039 1,50

Trento 81.103.568 1,52 131.418.666 1,90 40.447.355 0,78 252.969.588 1,45

Veneto 560.484.959 10,47 587.481.488 8,49 427.623.768 8,19 1.575.590.215 9,01

Friuli V. G. 195.640.976 3,66 318.482.498 4,60 133.757.944 2,56 647.881.419 3,70

Emilia Romagna 427.026.277 7,98 729.372.720 10,54 200.881.284 3,85 1.357.280.281 7,76

Toscana 654.674.225 12,23 793.592.904 11,47 532.175.422 10,20 1.980.442.551 11,32

Umbria 249.959.816 4,67 330.233.670 4,77 178.179.082 3,41 758.372.568 4,34

Marche 225.587.869 4,21 280.444.109 4,05 169.082.252 3,24 675.114.230 3,86

Lazio 743.512.676 13,89 715.517.261 10,34 663.580.119 12,71 2.122.610.056 12,14

Regioni meno Abruzzo e Molise 4.975.029.321 92,95 6.336.285.685 91,58 3.894.794.921 74,63 15.206.109.927 86,94

Abruzzo 268.770.183 5,02 395.401.238 5,71 847.876.000 16,25 1.512.047.421 8,64

Molise 108.702.368 2,03 187.313.078 2,71 476.260.000 9,13 772.275.446 4,42

Regioni Abruzzo e Molise 377.472.551 7,05 582.714.316 8,4 1.324.136.000 25,37 2.284.322.867 13,06

100,0 5.352.501.872 100,0 6.919.000.000 5.218.930.921 100,0 17.490.432.794 100,0 TOTALE REGIONI

ACCORDO DEFINITIVO PROGRAMMAZIONE 2007-13

RegioniFS

FINALE% FS

FINALETOT

FINALE% TOTFINALE

COFINFINALE

% COFINFINALE

FASFINALE

% FASFINALE

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Quadro finanziario delle Regioni italiane 2007-2013 (2)

39

    

La tabella precedente mette in evidenza la dotazione prevista per ciascuna Regione italiana sia per il Fondi Strutturali che per il FAS (Fondo per le aree sottutilizzate), che riguarda, invece, risorse nazionali

in sede di negoziato tra le Regioni e lo Stato per la suddivisione dei Fondi Strutturali il FAS è stato utilizzato come parziale compensazione per le Regioni che hanno ottenuto nella programmazione 2007-2013 molte meno risorse rispetto alla precedente programmazione 2000-2006 … il negoziato non è stato semplice ma alla fine si è raggiunto un accordo …

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La struttura della programmazione 2007-

2013

40

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Schema della programmazione 2007-2013

41

    

Orientamenti strategici comunitari (OSC)

Quadro di riferimentostrategico nazionale (QSN)

Programmi operativi (PO) nazionali o regionali

Sono approvati dell’Unione europea

E’ approvato dallo Stato membro

I PO regionali sono approvati dalle Regioni

I PO nazionali sono approvati dagli Stati

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Programmazione 2007-2013

Orientamenti Strategici Comunitari (OSC)

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OSC (1)

1.1 Potenziare le infrastrutture di trasporto

1.2 Rafforzare le sinergie tra tutela dell’ambiente e crescita

1.3 Affrontare l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali in Europa

1 Rendere l’Europa e le regioni più attraenti per gli investimenti e l’occupazione

43

    

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OSC (2)

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2.1 Aumentare e indirizzare meglio gli investimenti nell’RST

2.2 Facilitare l’innovazione e promuovere l’imprenditorialità

2.3 Promuovere la società dell'informazione per tutti

2.4 Migliorare l’accesso al credito

2 Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita

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OSC (3)

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3.1 Far sì che un maggior numero di persone arrivi e rimanga sul MdL e modernizzare i sistemi di protezione sociale.

3.2 Migliorare l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese e rendere più flessibile il mercato del lavoro3.3 Aumentare gli investimenti nel capitale umano migliorando l’istruzione e le competenze

3.4 Capacità amministrativa

3.5 Contribuire a mantenere in buona salute la popolazione attiva

3 Posti di lavoro migliori e più numerosi

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ITALIA

Quadro Strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale

di sviluppo 2007-2013

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QSN 2007-2013: Processo di costruzione

Necessità di una politica di coesione unitaria e coordinata con quella “ordinaria”:

Programmazione congiunta dei Fondi strutturali e del FAS (Fondi nazionali)

Collegamento tra tali programmazioni e quelle afferenti le politiche sostenute da altri strumenti finanziari (FEASR –Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, FEP - Fondo europeo per la pesca , altro)

Lo logica di fondo si traduce in uno schema fortemente integrato.

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Schema di funzionamento

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Programmi Operativi Nazionali (PON)

Programmi Operativi Regionali(POR)

Programmi Operativi Nazionali (PON)

Programmi Operativi Regionali(POR)

FondiStrutturali

FondiStrutturali

Risorse finanziarieRisorse

finanziarie

• Fondi strutturali Europei•Cofinanziamento Statale•(Cofinanziamento regionale)

• Fondi strutturali Europei•Cofinanziamento Statale•(Cofinanziamento regionale)

Fonti di finanziamento

Fonti di finanziamento

Strumento operativo

Strumento operativo

FASFAS

QSN

QSN

• Fondo per le aree sottoutilizzate

• Fondo per le aree sottoutilizzate

• Intesa Istituzionale di programma• Accordo di programma quadro• Programma FAS (PAR)

• Intesa Istituzionale di programma• Accordo di programma quadro• Programma FAS (PAR)

Documento di programmazione strategico – operativa

Regionale (DPSO) e Documento unitario di programmazione (DUP)

Documento di programmazione strategico – operativa

Regionale (DPSO) e Documento unitario di programmazione (DUP)

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QSN – strategia (1)• Il Q.S.N. stabilisce priorità, obiettivi, strumenti,

responsabilità per tutte le Amministrazioni italiane interessate ai Fondi strutturali (Ministeri e Regioni) i contenuti del Q.S.N. sono stati concordati da tutti;

• Dopo l’approvazione del Q.S.N., ogni Amministrazione centrale e regionale si è dotata di un proprio documento di programmazione strategica La Regione Piemonte ha approvato un Documento di programmazione strategico – operativa Regionale (DPSO) e un Documento unitario di programmazione (DUP);

• Sulla base delle indicazioni del Q.S.N. e dei documenti strategici regionali sono stati predisposti gli strumenti di attuazione previsti: i Programmi operativi nazionali (P.O.N.) e regionali (P.O.R.), i Programmi attuativi Nazionali e Regionali FAS (PAR).

49

    

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QSN – strategia (2)

La strategia comprende quattro macro obiettivi, che esprimono le finalità della programmazione 2007-2013, a sua volta declinati in dieci priorità che costituiscono il fondamento del percorso strategico su cui si articola l'intera politica regionale unitaria.

Le priorità tematiche sono differenziate in funzione di:Le due aree geografiche principali del Paese: Centro

Nord e Mezzogiorno, I tre obiettivi comunitari della politica di coesione:

Convergenza, Competitività Regionale e Occupazione, Cooperazione Territoriale Europea.

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QSN: Macro-obiettivi e Priorità tematiche (1)

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a) Sviluppare i circuiti della conoscenza

1) Miglioramento e valorizzazione delle risorse

umane

2) Promozione, valorizzazione e diffusione

della Ricerca e dell’innovazione per la

competitività

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QSN: Macro-obiettivi e Priorità tematiche (2)

52

b) Accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale

3) Energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle

risorse per lo sviluppo

4) Inclusione sociale, servizi per qualità della vita e attrattività territoriale

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QSN: Macro-obiettivi e Priorità tematiche (3)

53

c) Potenziare le filiere produttive, i servizi e la

concorrenza

5) Valorizzazione delle risorse naturali e culturali

6) Reti e collegamenti per la mobilità

7) Competitività dei sistemi produttivi e occupazione

8) Competitività e attrattività di città e sistemi urbani

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QSN: Macro-obiettivi e Priorità tematiche (4)

54

d) Internazionalizzare e modernizzare

9) Apertura internazionale e attrazione di investimenti,

consumi e risorse

10) Governance, capacità istituzionali e mercati

concorrenziali ed efficaci

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QSN: Aspetti finanziari (1) Con riferimento alla sola quota comunitaria

inerente il cofinanziamento dei Fondi strutturali, l’Italia potrà disporre nel settennio di poco meno di 28 miliardi di euro, così ripartiti:

per circa il 75% alla CONVERGENZA (Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Basilicata,),

per circa il 22,5% alla COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE (le restanti Regioni italiane),

per il restante 2,5% alla COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

Le Regioni del Centro/Nord gestiscono direttamente la maggior parte delle risorse, mentre per le 5 Regioni del Mezzogiorno il Governo Centrale continua a gestire circa il 35% dei Fondi.55

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QSN: Aspetti finanziari (2)

Alle risorse dei Fondi strutturali indicate nella slide precedente, occorre aggiungere quelle del cofinanziamento nazionale che, a mezzo Delibera CIPE, include tanto la quota statale (Fondo di Rotazione) quanto quella regionale il Cofinanziamento da parte dello Stato membro è una condizione per ottenere i Fondi comunitari.

Vi è poi il Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) che, grazie all’impegno settennale assunto in Finanziaria 2007 (comma 863-866), garantirà risorse aggiuntive per circa 64 miliardi (più residui) così ripartite: 85% Mezzogiorno, 15% Centro Nord

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QSN: Elenco dei Programmi Operativi regionaliObiettivi Convergenza e Competitività

REGIONE Macro-area Obiettivo POR FESR POR FSEEmilia Romagna X XFriuli-Venezia-Giulia X XLazio X XLiguria X XLombardia X XMarche X XP.A. Bolzano X XP.A. Trento X XPiemonte X XToscana X XUmbria X XValle d'Aosta X XVeneto X XAbruzzo X XMolise X XSardegna X XBasilicata X XCalabria X XCampania X XPuglia X XSicilia X X

Mezzogiorno

CRO

CONV

Centro Nord

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QSN: Elenco dei Programmi operativi nazionaliObiettivi Convergenza e Competitività

AMBITO Obiettivo PON FESR PON FSE FASSicurezza XIstruzione X X XRicerca e competitività X XReti e mobilità X XGovernance e AT X X XAzioni di sistema CRO XEnergia rinnovabili e risparmio ernergetico X XAttrattori culturali, naturali e turismo X X

PON

o PR

OGRA

MM

I NA

ZION

ALI

CONV

INTE

R

CONV

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QSN: Elenco dei PO dell’Obiettivo Cooperazione territoriale europea

COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

TRASNFRONTALIERAPO Italia-Francia Alpi (ALCOTRA)PO Italia-Francia frontiera marittimaPO Italia-SvizzeraPO Italia-AustriaPO Italia-GreciaPO Italia-MaltaPo Italia-Slovenia (*)ENPI-CBCPO Italia-TunisiaPO Bacino MediterraneoIPA-CBCPO AdriaticoTRANSNANZIONALEPO Spazio AlpinoPO Europa CentralePO Europa SudiorientalePO Meditteraneo

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QSN: Aspetti finanziari Mezzogiorno – obiettivo

Convergenza (solo quote Fondi

Strutturali) PO POR FESR POR FSE TOTALE Quota FSE

Basilicata 300.874.549 128.946.235 429.820.784 30,0Calabria 1.499.120.026 430.249.377 1.929.369.403 22,3Campania 3.432.397.599 559.000.000 3.991.397.599 14,0Puglia 2.619.021.978 639.600.000 3.258.621.978 19,6Sicilia 3.269.802.550 1.049.619.576 4.319.422.126 24,3Pon Istruzione 247.654.915 742.964.746 990.619.661 75,0Pon Ricerca 3.102.696.821 3.102.696.821 0,0Pon Sicurezza 579.040.437 579.040.437 0,0Pon Reti e mobilità 1.374.728.891 1.374.728.891 0,0Pon Governance AT 138.095.405 207.143.108 345.238.513 60,0Poi Energia 803.893.176 803.893.176 0,0Poi attrattori 515.575.907 515.575.907 0,0

TOTALE CONV 17.882.902.254 3.757.523.042 21.640.425.296 17,4

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QSN: Aspetti finanziari Centro-Nord

obiettivo Competitività (solo quote Fondi

Strutturali) PO POR FESR POR FSE TOTALE Quota FSE

Emilia Romagna 128.107.883 295.929.210 424.037.093 69,8Friuli-Venezia-Giulia 74.069.674 120.355.589 194.425.263 61,9Lazio 371.756.338 368.038.775 739.795.113 49,7Liguria 168.145.488 147.619.048 315.764.536 46,7Lombardia 210.887.281 338.017.613 548.904.894 61,6Marche 112.906.728 111.554.330 224.461.058 49,7P.A. Bolzano 26.021.981 60.745.159 86.767.140 70,0P.A. Trento 19.286.428 61.198.969 80.485.397 76,0Piemonte 426.119.322 397.283.869 823.403.191 48,2Toscana 338.466.574 313.045.574 651.512.148 48,0Umbria 149.975.890 98.984.087 248.959.977 39,8Valle d'Aosta 19.524.245 32.911.544 52.435.789 62,8Veneto 207.939.920 349.019.589 556.959.509 62,7Abruzzo 139.760.495 127.719.591 267.480.086 47,7Molise 70.765.241 37.665.371 108.430.612 34,7Sardegna 729.291.176 243.097.059 972.388.235 25,0Pon Azioni di sistema 28.680.066 28.680.066 100,0

TOTALE CRO 3.193.024.664 3.131.865.443 6.324.890.107 49,561

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QSN: Aspetti finanziari obiettivo Cooperazione

(solo quote Fondi Strutturali)

PO POR FESRTRANSFRONTALIERO 457.919.072

PO ALCOTRA 87.419.616 PO Italia-Francia mare 94.928.391 PO Italia-Svizzera 68.811.858 PO Italia-Austria 37.684.265 PO Italia-Grecia 57.538.575 PO Italia-Malta 19.106.204 Po Italia-Slovenia (*) 92.430.163

ENPI-CBC 61.582.966 PO Italia-Tunisia 12.595.744 PO Bacino Mediterraneo 48.987.222

IPA-CBC 117.145.966 PO Adriatico 117.145.966

TRANSNANZIONALE 209.805.513 PO Spazio Alpino 36.148.288 PO Europa Centrale 32.946.071 PO Europa Sudiorientale 43.050.642 PO Meditteraneo 97.660.512 TOTALE CTE 846.453.517

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I DOCUMENTI STRATEGICI REGIONALI

(DSR, DPSO, DUP)

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Il processo di programmazione

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QSN

DUP

Strumenti operativi

Individua la strategiaIndica obiettivi e prioritàDefinisce il percorso e le regole della politica regionale unitaria

DPSO

Indica gli obiettivi e le linee progettuali della Politica Regionale di coesioneDefinisce gli indirizzi per la programmazione integrata dei fondi europei nazionali e regionali

Orienta tutte le risorse a disposizione della Regione Piemonte su poche priorità e linee di intervento strategicamente selezionate

PAR FASPOR FESRPOR FSEPSR

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I documenti programmatici regionali (1)

Documento Strategico Preliminare – DSR – (approvato con DCR dell’11 ottobre 2005), con il quale si sono delineate gli obiettivi di livello macro e si è contribuito alla messa a punto del QSN;

Piano Territoriale Regionale (approvato con DGR dell’14 novembre 2005 e poi del 13 dicembre 2005), che costituisce lo strumento per integrare la programmazione economico-finanziaria con gli indirizzi territoriali regionali;

Documento di Programmazione Strategico-Operativa - DPSO – (DCR del 21 dicembre 2006), che stabilisce gli indirizzi generali per l’impiego delle risorse comunitarie (FESR e FSE) e del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS).

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I documenti programmatici regionali (2)

Programma Operativo Regionale – POR – FESR (approvato con Decisione comunitaria del 2 agosto 2007)

Programma Operativo Regionale – POR – FSE (approvato con Decisione comunitaria del 6 novembre 2007) e relativo Strumento di Attuazione Regionale – SAR - (DGR del 16 giugno 2008)

Programma di Sviluppo Rurale – FEASR - (approvato con Decisione comunitaria del 28 novembre 2007)

Documento di programmazione economica e finanziaria regionale - DPFER – , a mezzo del quale si procede all’allocazione disponibili nel triennio

67

    

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I documenti programmatici regionali (3)

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Documento Unico di Programmazione – DUP – (DGR del 21 luglio 2008, come modificata e integrata da DGR del 6 ottobre 2008), che fornisce una traduzione operativa degli indirizzi generali stabiliti dal DPSO e contiene il Piano unitario di Valutazione della Politica Regionale

Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate - PAR FAS - (DGR del 6 ottobre 2008), che identifica le priorità di intervento per il finanziamento della cosiddetto politica di coesione nazionale

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DPSO - I grandi assi strategici (priorità)

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• INNOVAZIONE E TRANSIZIONE PRODUTTIVA

• SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, EFFICIENZA ENERGETICA, SVILUPPO DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

• RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE

• VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

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DPSO – Obiettivi generali dei fondi

FESR

Rafforzare la coesione economica e sociale eliminando le principali disparità regionali attraverso il sostegno allo sviluppo e all'adeguamento strutturale delle economie regionali. Sostegno allo sviluppo economico sostenibile e integrato, a livello regionale e locale, e all'occupazione, mobilitando e rafforzando la capacità endogena tramite programmi operativi volti all'ammodernamento e alla diversificazione delle strutture economiche e alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro stabili.

FSERafforzare la coesione economica e sociale migliorando le possibilità di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro.

FASRafforzare la competitività del sistema regionale attraverso: l'incremento della sua capacità di produrre e assorbire nuove tecnologie; l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali, ambientali e culturali; lo sviluppo delle reti e dei nodi per l'accessibilità e la mobilità sostenibile; il miglioramento dei servizi pubblici.

Cooperazione interregionale

Aumentare l’efficacia della politica regionale. Si tratta in particolare di promuovere la creazione di reti e lo scambio di esperienze tra le autorità regionali e locali.

FEASR

Cooperazione transfrontaliera

Cooperazione transnazionale

Organizzare e sviluppare la cooperazione transnazionale, compresa la cooperazione bilaterale fra regioni marittime. Le priorità riguardano l'innovazione, l'ambiente, il miglioramento dell'accessibilità e lo sviluppo urbano sostenibile.

Sviluppare attività economiche e sociali transfrontaliere mediante strategie congiunte in favore dello sviluppo territoriale sostenibile. Si tratta ad esempio di incoraggiare l'imprenditorialità, la tutela e la gestione delle risorse naturali e culturali, nonché la collaborazione, le capacità e l'utilizzazione congiunta delle infrastrutture.

Migliorare la competitività dei settori agricolo e forestale, l'ambiente e la gestione dello spazio rurale nonché la qualità della vita e la diversificazione delle attività nelle zone rurali.

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Documento Unitario di Programmazione (DUP) – (1)

Il Documento Unitario di Programmazione (D.U.P.), nasce dal Documento di programmazione strategico-operativa (D.P.S.O.), il quale stabilisce gli indirizzi per la programmazione integrata dei fondi europei, nazionali e regionali, nell'ambito della politica di coesione regionale per il periodo 2007-2013

Il DUP 2007-2013 si compone di quattro assi, inseriti in un quadro sinergico orientato verso l’integrazione tra fondi ordinari e fondi aggiuntivi in riferimento a comuni obiettivi di competitività, e della dimensione territoriale quale riferimento per una politica integrata della Regione Piemonte

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Documento Unitario di Programmazione (DUP) – (2)

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Con la trasmissione del D.U.P. al MISE-DPS, la Regione Piemonte ha attuato il primo momento di condivisione istituzionale della strategia di coesione unitaria e definito gli ambiti e gli elementi nei quali definire lo spazio di cooperazione interistituzionale nella fase di attuazione

La programmazione ed il trasferimento delle risorse F.A.S. subisce un radicale cambiamento rispetto al passato, trasformandosi da momento discontinuo ed episodico a elemento programmatorio pluriennale di completamento delle politiche di coesione comunitarie. Ne consegue che la programmabilità pluriennale delle risorse consente di realizzare una reale integrazione con la programmazione comunitaria

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Le linee generali di intervento (DUP)

a. Innovazione e transizione produttiva1. Piattaforme tecnologiche2. Poli innovativi3. Sistemi produttivi regionali4. ICT e infrastrutturazione informatica5. Internazionalizzazione, promozione, marketing territoriale

b. Sostenibilità ambientale, efficienza energetica, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili6. Risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili

c. Riqualificazione territoriale7. Un sistema rurale di qualità8. Riqualificazione ambientale e territoriale9. Paesaggi turistico-culturali10. Reti e circuiti turistico-culturali11. Sviluppo sostenibile del sistema montano12. La mobilità sostenibile: il sistema della logistica e delle reti infrastrutturali

d. Valorizzazione delle risorse umane13. Sviluppo del sistema dei servizi sociali a favore delle famiglie, dei minori, degli anziani e dell'inlcusione sociale14. Qualificazione e miglioramento dei servizi per l'impiego15. Formazione per tutta la vita e promozione dell'innovazione

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I documenti di programmazione

2007-2013della Regione Piemonte

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Struttura dei POR 2007-2013

I Programmi Operativi Regioni (POR) hanno tutti una strutturazione comune che discende da un confronto intervenuto in sede di Conferenza delle Regioni sulla base di un indice “consigliato” dalla Commissione Europea.

75

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Struttura POR 2007-2013:

Indice generale

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1) Analisi di contesto

2) Valutazioni propedeutiche alla strategia

3) Strategia di intervento

4) Priorità di intervento

5) Modalità di attuazione

6) Disposizioni finanziarie

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Risorse finanziarie dei POR FSE e FESR

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     51,5% 51,5% 48,5% 48,5%

P.O.R. FESRP.O.R. FESRP.O.R. FSEP.O.R. FSE

Quota FESR(€)

Quota Fdr(€)

Quota FR(€)

Totale(€)

426.119.322 500.645.332 150.193.600 1.076.958.254

DOTAZIONE FINANZIARIA DEI FONDI STRUTTURALI E

COFINANZIAMENTO NAZIONALE ASSEGNATA ALLA REGIONE

PIEMONTE

DOTAZIONE FINANZIARIA DEI FONDI STRUTTURALI E

COFINANZIAMENTO NAZIONALE ASSEGNATA ALLA REGIONE

PIEMONTEFS = 827.416.159 € Fdr = 972.126.859 €

Quota FSE(€)

Quota Fdr(€)

Quota FR(€)

Totale(€)

401.296.837 471.481.527 141.444.458 1.014.222.822

Quota (1%) FSE per PON

(€)

Quota (0,5%) Fdr per PON

(€)

4.012.968 2.357.408 6.370.376

397.283.869 469.124.119 141.444.458 1.007.852.446

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REGIONE PIEMONTE

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE(P.O.R.) FONDO SOCIALE EUROPEO

(F.S.E.)

OBIETTIVOOBIETTIVO

““COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONECOMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE

Approvato dalla Commissione Europea Approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2007)5464 del 06/11/2007con Decisione C(2007)5464 del 06/11/2007

78

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FSE COF. NAZIONALE

COF.REGIONALE TOTALE COSTO PUBBLICO

397.283.869 469.124.119 141.444.458 1.007.852.446

51,5% 51,5% 51,5% 51,5% 48,5% 48,5% 48,5% 48,5%

P.O.R. FESRP.O.R. FESRP.O.R. FESRP.O.R. FESR P.O.R. FSEP.O.R. FSEP.O.R. FSEP.O.R. FSE

RISORSE FINANZIARIE DEL POR FSE PERIODO 2007 - 2013

DOTAZIONE FINANZIARIA DI FONDI STRUTTURALI E COFINANZIAMENTO

NAZIONALE ASSEGNATA ALLA REGIONE PIEMONTEDOTAZIONE FINANZIARIA DI FONDI STRUTTURALI E COFINANZIAMENTO

NAZIONALE ASSEGNATA ALLA REGIONE PIEMONTE

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b) Sostenere l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro b) Sostenere l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro

OBIETTIVO GENERALE

OBIETTIVO GENERALE

Qualificare la popolazione e il lavoroQualificare la popolazione e il lavoro

obiettivi specifici

obiettivi specifici

ASSE IASSE IADATTABILITA’ASSE IASSE I

ADATTABILITA’

a) Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori a) Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori

ASSE IIASSE IIOCCUPABILITA’ASSE IIASSE II

OCCUPABILITA’

ASSE IIIASSE IIICOESIONE SOCIALE

ASSE IIIASSE IIICOESIONE SOCIALE

ASSE IVASSE IVCAPITALE UMANOASSE IVASSE IV

CAPITALE UMANO

c) Sviluppare servizi e politiche per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità c) Sviluppare servizi e politiche per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità

d) Aumentare l’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro d) Aumentare l’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro

e) Attuare politiche del lavoro attive e preventive …. e) Attuare politiche del lavoro attive e preventive ….

f) Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere f) Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere

g) Sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione sul MdLg) Sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione sul MdL

h) Elaborazione e introduzione dei sistemi di istruzione, formazione, lavoro, .. h) Elaborazione e introduzione dei sistemi di istruzione, formazione, lavoro, ..

i) Aumentare l’accesso a opportunità formative lungo tutto l’arco di vita… i) Aumentare l’accesso a opportunità formative lungo tutto l’arco di vita…

l) Creazione di reti tra Università, centri di ricerca, sistema produttivo, … l) Creazione di reti tra Università, centri di ricerca, sistema produttivo, …

ASSE VASSE VTRANSNAZIONALITA’

ASSE VASSE VTRANSNAZIONALITA’ m) Promuovere la realizzazione … di iniziative interregionali e transnazionali m) Promuovere la realizzazione … di iniziative interregionali e transnazionali

ASSE VIASSE VIASSISTENZA TECNICA

ASSE VIASSE VIASSISTENZA TECNICA n) Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei PO attraverso azioni e strumenti di supporto n) Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei PO attraverso azioni e strumenti di supporto

POR FSE 2007 - 2013

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ASSE IASSE IADATTABILITA’ASSE IASSE I

ADATTABILITA’

ASSE IIASSE IIOCCUPABILITA’ASSE IIASSE II

OCCUPABILITA’

ASSE VI ASSE VI ASSISTENZA TECNICA

ASSE VI ASSE VI ASSISTENZA TECNICA

25 %25 %

4 %4 %

8 %8 %

26 %26 %

251.963.112 €251.963.112 €251.963.112 €251.963.112 €

262.041.636 €262.041.636 €262.041.636 €262.041.636 €

80.628.196 €80.628.196 €80.628.196 €80.628.196 €

40.314.098 €40.314.098 €40.314.098 €40.314.098 €

ASSE IIIASSE IIICOESIONE SOCIALEASSE IIIASSE III

COESIONE SOCIALE

ASSE IVASSE IVCAPITALE UMANOASSE IVASSE IV

CAPITALE UMANO

ASSE VASSE VTRANSNAZIONALITA’

ASSE VASSE VTRANSNAZIONALITA’

342.669.832 €342.669.832 €342.669.832 €342.669.832 €

30.235.574 €30.235.574 €30.235.574 €30.235.574 €

34 %34 %

3 %3 %

DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE PER ASSE

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ASSE IAssi Obiettivi specifici N° Attività

1 Progetti di formazione continua di iniziativa aziendale connessi con le scelte di investimento delle imprese

2Programmi di formazione continua proposti da soggetti formatori accreditati, rivolti a lavoratori e datori di lavoro e destinati a sostenerne l'adattabilità, la competitività e i processi di sviluppo

3 Predisposizione di metodologie innovative e flessibili per assicurare l'accesso alla formazione

4Piani Formativi di Area o interventi analoghi volti a sostenere attraverso l'azione formativa specifici programmi di sviluppo regionale

5 Formazione per la qualificazione sul lavoro (apprendistato professionalizzante) e per il conseguimento di una qualifica, di un diploma o di un titolo di formazione superiore da parte degli apprendisti

b) Favorire l'innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro

6 Progetti di active ageing , empowerment e diffusione della responsabilità sociale delle imprese

7 Progetti di ricollocazione a prevenzione e contrasto di situazioni di crisi aziendale e/o settoriale

8 Percorsi formativi finalizzati all'occupazione

9 Incentivi per l'inserimento-reinserimento al lavoro e la stabilizzazione occupazionale

10 Percorsi integrati per la creazione d’impresa

11 Formazione per l'imprenditorialità

I) Ad

atta

bilità

a) Sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l'adattabilità dei lavoratori

c) Sviluppare politiche e servizi per l'anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la

competitività e l'imprenditorialità

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ASSE IIAssi Obiettivi specifici N° Attività

1 Azioni intese ad assicurare il governo e il coordinamento delle politiche del lavoro

2 Interventi per il potenziamento del sistema informativo lavoro

3 Azioni per la promozione del raccordo tra i CPI e Agenzie per il lavoro

4 Formazione degli operatori dei servizi al lavoro

5Azioni per la qualificazione del sistema regionale dei servizi al lavoro (autorizzazione/accreditamento, "quadro delle competenze", ecc)

6 Interventi per l'emersione del lavoro nero

7 Percorsi integrati e personalizzati per l'inserimento e il reinserimento al lavoro

8 Servizi di sostegno alla domanda di lavoro espressa dalle imprese

9 Progetti rivolti agli inattivi

10 Interventi per la promozione della stabilizzazione occupazionale (in particolare dei giovani e delle donne)

11 Incentivi per l'inserimento-reinserimento al lavoro e la stabilizzazione occupazionale

12 Percorsi formativi finalizzati all'inserimento lavorativo di giovani e adulti

13 Interventi a favore dell'invecchiamento attivo

14 Progetti integrati intesi a favorire l'acquisizione di competenze di base e specialistiche da parte dei migranti

15 Interventi per l'aumento e la qualificazione dell'occupazione femminile

16 Interventi di conciliazione tra vita familiare e professionale

17 Progetti per la condivisione delle responsabilità tra i generi

18 Azioni per la promozione della cultura di parità

II) O

ccup

abilit

à

f) Migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere

e) Attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all'invecchiamento attivo, al lavoro

autonomo e all'avvio di imprese

d) Aumentare l'efficienza, l'efficacia, la qualità e l'inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro

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ASSE IIIAssi Obiettivi specifici N° Attività

1 Progetti integrati intesi a favorire l'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati

2Progetti integrati per la riduzione della devianza giovanile e il recupero dei drop out ai fini dell'inserimento lavorativo

3 Progetti integrati per il collocamento mirato dei soggetti affetti da disabilità

4 Progetti integrati volti al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti

5 Progetti integrati per il recupero dei soggetti affetti da dipendenze al fine della loro occupabilità

6 Interventi formativi per l'integrazione socio-lavorativa dei soggetti svantaggiati

7 Incentivi per l'inserimento-reinserimento al lavoro e la stabilizzazione occupazionale

8 Azioni per il rafforzamento del terzo settore

9Misure di accompagnamento per il raccordo tra istituzioni, attori che hanno in carico i soggetti deboli e beneficiari finali

III) I

nclus

ione

socia

le

g) Sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei

soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro

84

    

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ASSE IVAssi Obiettivi specifici N° Attività

1 Formazione degli operatori e dei docenti del sistema educativo

2 Azioni per la qualificazione del sistema educativo (accreditamento, standard, qualifiche)

3 Interventi per la stabilizzazione dell’offerta di istruzione e formazione professionale

4 Interventi per l’integrazione tra politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro

5 Azioni per l’accertamento, la leggibilità e la fruibilità delle competenze

6 Interventi per il potenziamento del sistema informativo della formazione professionale

7 Analisi dei fabbisogni formativi e professionali

8 Interventi per la riorganizzazione del sistema educativo

9 Studi e ricerche in materia di sistema educativo

10 Azioni di orientamento tese a favorire scelte individuali consapevoli

11Percorsi e progetti sperimentali connessi alla riforma del secondo ciclo del sistema educativo e finalizzati all'occupabilità

12 Percorsi di formazione permanente a carattere professionalizzante

13Progetti di istruzione degli adulti finalizzati all’acquisizione di competenze di base e trasversali funzionali all'inserimento e reinserimento lavorativo

14 Percorsi per il rientro nel sistema educativo formale ai fini dell'occupabilità

15 Azioni di sistema per l’innovazione didattica della formazione per adulti

16Percorsi formativi finalizzati al conseguimento di competenze di livello medio-alto coerenti con l'evoluzione della domanda di lavoro e realizzati anche in forma integrata

17 Azioni di sistema per la riorganizzazione dell'offerta formativa (Poli formativi e simili)

18 Sostegno ai ricercatori per la diffusione dell'innovazione in impresa

h) Elaborazione e introduzione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per

migliorarne l’integrazione e sviluppare l’occupabilità, con particolare attenzione all’orientamento

i) Aumentare la partecipazione alle opportunità formative lungo tutto l’arco della vita e innalzare i

livelli di apprendimento e conoscenza

l) Creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale con

particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione

IV) C

apita

le u

man

o

85

    

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ASSE V-VIAssi Obiettivi specifici N° Attività

1 Progetti per la definizione e l’attuazione di politiche di active ageing

2 Progetti per il coordinamento delle politiche europee in materia di immigrazione

3Progetti per il confronto di modelli, l’individuazione e la disseminazione di buone pratiche in relazione ai principali campi di intervento del FSE (lifelong learning, servizi per il lavoro, inclusione sociale, pari opportunità di genere)

1 Azioni di assistenza tecnica all'attuazione del programma operativo

2 Azioni per la valutazione dei progetti e del Programma

3 Azioni per l'implementazione del sistema di monitoraggio regionale dedicato al FSE

4 Audit, valutazione, controllo, ispezione e rendicontazione delle attività ammesse a finanziamento

5 Azioni per lo sviluppo e la razionalizzazione del sistema informativo regionale e provinciale

6Azioni per il funzionamento del Comitato di Sorveglianza e di altre sedi di confronto e concertazione istituite tra AdG dei PO o all'interno della Regione

7 Piano di comunicazione e pubblicità

8 Studi, ricerche, seminari, convegni e pubblicazioni in materia di politiche in favore delle risorse umane

9 Rafforzamento delle risorse tecniche e delle dotazioni di personale coinvolto nella programmazione, gestione, sorveglianza e controllo del POR

V) T

rans

nazio

nalità

e int

erre

giona

litàVI

) Ass

isten

za te

cnica

n) Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei Programmi Operativi attraverso azioni e strumenti di supporto

m) Promuovere la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti su base interregionale e

transnazionale, con particolare attenzione allo scambio delle buone pratiche

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QUADRO FINANZIARIO (1)

Annototale centrale regionale altro

2007 135.568.204 135.568.204 53.439.430 82.128.774 63.102.803 19.025.971 - - 2008 138.279.568 138.279.568 54.508.219 83.771.349 64.364.859 19.406.490 - - 2009 141.045.159 141.045.159 55.598.383 85.446.776 65.652.156 19.794.620 - - 2010 143.866.062 143.866.062 56.710.351 87.155.711 66.965.199 20.190.512 - - 2011 146.743.384 146.743.384 57.844.558 88.898.826 68.304.503 20.594.323 - - 2012 149.678.252 149.678.252 59.001.449 90.676.803 69.670.594 21.006.209 - - 2013 152.671.817 152.671.817 60.181.479 92.490.338 71.064.005 21.426.333 - -

TOTALE 1.007.852.446 1.007.852.446 397.283.869 610.568.577 469.124.119 141.444.458 - -

Controparte nazionale

REGIONE PIEMONTE

Totale contributo

Contributo comunitario

TOTALE CONTRIBUTO

ELEGIBILE

Contributo elegibile privato

CONTRIBUTO PUBBLICO

Piano finanziario del Programma Operativo per anno

87

    

quota FSE(€)

quota Fdr(€)

quota FR(€)

Totale (€)

397.283.869 469.124.119 141.444.458 1.007.852.446

39,42% 46,55% 14,03% 100,00%

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QUADRO FINANZIARIO (2)

ASSITotale Centrale Regionale Altro

I - Adattabilità 251.963.112 251.963.112 99.320.967 152.642.145 117.281.030 35.361.115 - - 39,42% 25%

II - Occupabilità 262.041.635 262.041.635 103.293.806 158.747.829 121.972.271 36.775.558 - - 39,42% 26%

III - Inclusione sociale 80.628.197 80.628.197 31.782.710 48.845.487 37.529.930 11.315.557 - - 39,42% 8%

IV - Capitale Umano 342.669.830 342.669.830 135.076.515 207.593.315 159.502.199 48.091.116 - - 39,42% 34%

V - Transnazionalità e interregionalità

30.235.574 30.235.574 11.918.516 18.317.058 14.073.724 4.243.334 - - 39,42% 3%

VI - Assistenza tecnica 40.314.098 40.314.098 15.891.355 24.422.743 18.764.965 5.657.778 - - 39,42% 4%

TOTALE 1.007.852.446 1.007.852.446 397.283.869 610.568.577 469.124.119 141.444.458 - - 39,42% 100%

REGIONE PIEMONTE

Piano finanziario del Programma Operativo per asse prioritario

TOTALE COSTO ELEGIBILE

CONTRIBUTO PUBBLICO Contributo elegibile privato

Tasso di cofinanziamento

FSE

Peso Assi

Totale costo pubblico

Partecipazione comunitaria (FSE)

Partecipazione pubblica nazionale

88

    

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Dotazioni finanziarie a confronto

DOTAZIONE FINANZIARIA POR 2000-2006

TOTALE FSE FDRBilancio

regionale

100% 45% 44% 11%

1.054.213.533 474.396.090 463.853.955 115.963.489

DOTAZIONE FINANZIARIA POR 2007-2013

TOTALE FSE FDRBilancio

regionale

100% 39,42% 46,55% 14,03%

1.007.852.446 397.283.869 469.124.119 141.444.458

89

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REGIONE PIEMONTE

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE(P.O.R.) FONDO EUROPEO DI SVILUPPO

REGIONALE (F.E.S.R.)

OBIETTIVOOBIETTIVO

““COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE”COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE”

Approvato con Decisione C(2007) 3809 dell’8 Approvato con Decisione C(2007) 3809 dell’8 agosto 2007agosto 2007

90

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FESR COF. NAZIONALE COF.REGIONALE TOTALE COSTO PUBBLICO

426.119.322 500.645.332 150.193.600 1.076.958.254

51,5% 51,5% 48,5% 48,5%

P.O.R. FESRP.O.R. FESRP.O.R. FSEP.O.R. FSE

RISORSE FINANZIARIE DEL POR FESR PERIODO 2007 - 2013

DOTAZIONE FINANZIARIA DI FONDI STRUTTURALI E COFINANZIAMENTO

NAZIONALE ASSEGNATA ALLA REGIONE PIEMONTEDOTAZIONE FINANZIARIA DI FONDI STRUTTURALI E COFINANZIAMENTO

NAZIONALE ASSEGNATA ALLA REGIONE PIEMONTE

91

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OBIETTIVO GENERALE

OBIETTIVO GENERALE

Sviluppare le capacità di adattamento del sistema regionale ai repentini cambiamenti indotti dall’interdipendenza dei sistemi economici, potenziando quindi la capacità di innovare ed agevolando l’aggancio alle aree europee con standard di vita più elevati

Sviluppare le capacità di adattamento del sistema regionale ai repentini cambiamenti indotti dall’interdipendenza dei sistemi economici, potenziando quindi la capacità di innovare ed agevolando l’aggancio alle aree europee con standard di vita più elevati

obiettivi specifici

obiettivi specifici

ASSE IASSE IINNOVAZIONE E TRANSIZIONE

PRODUTTIVA

ASSE IASSE IINNOVAZIONE E TRANSIZIONE

PRODUTTIVA

Rafforzare la competitività del sistema regionale attraverso l’incremento della sua capacità di produrre ricerca ed innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie, con particolare riferimento a tematiche di frontiera, alle innovazioni in campo ambientale e allo sviluppo della Società dell’Informazione

Rafforzare la competitività del sistema regionale attraverso l’incremento della sua capacità di produrre ricerca ed innovazione, di assorbire e trasferire nuove tecnologie, con particolare riferimento a tematiche di frontiera, alle innovazioni in campo ambientale e allo sviluppo della Società dell’Informazione

ASSE IIASSE IISOSTENIBILITA’ ED

EFFICIENZA ENERGETICA

ASSE IIASSE IISOSTENIBILITA’ ED

EFFICIENZA ENERGETICA

Promozione dell’eco-sostenibilità di lungo termine della crescita economica perseguendo una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse naturaliPromozione dell’eco-sostenibilità di lungo termine della crescita economica perseguendo una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali

ASSE IIIASSE IIIRIQUALIFICAZIONE

TERRITORIALE

ASSE IIIASSE IIIRIQUALIFICAZIONE

TERRITORIALE

Promozione dell’integrazione tra valorizzazione del patrimonio ambientale - storico - culturale e le attività imprenditoriali ad essa connesse e riqualificazione delle aree urbane attraverso l’inclusione sociale, lo sviluppo economico e la rigenerazione delle aree degradate

Promozione dell’integrazione tra valorizzazione del patrimonio ambientale - storico - culturale e le attività imprenditoriali ad essa connesse e riqualificazione delle aree urbane attraverso l’inclusione sociale, lo sviluppo economico e la rigenerazione delle aree degradate

ASSE IVASSE IVASSISTENZA TECNICA

ASSE IVASSE IVASSISTENZA TECNICA

Sviluppare un’attività di assistenza per la struttura tecnico-amministrativa della Regione, al fine di garantire una miglioramento nei livelli di efficienza del processo di programmazione ed implementazione del Programma e delle iniziative correlate

Sviluppare un’attività di assistenza per la struttura tecnico-amministrativa della Regione, al fine di garantire una miglioramento nei livelli di efficienza del processo di programmazione ed implementazione del Programma e delle iniziative correlate

POR FESR 2007 - 2013

92

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ASSE IASSE IINNOVAZIONE E TRANSIZIONE PRODUTTIVA

ASSE IASSE IINNOVAZIONE E TRANSIZIONE PRODUTTIVA

ASSE IIASSE IISOSTENIBILITA’ ED

EFFICIENZA ENERGETICA

ASSE IIASSE IISOSTENIBILITA’ ED

EFFICIENZA ENERGETICA

ASSE IIIASSE IIIRIQUALIFICAZIONE

TERRITORIALE

ASSE IIIASSE IIIRIQUALIFICAZIONE

TERRITORIALE

ASSE IV ASSE IV ASSISTENZA TECNICA

ASSE IV ASSE IV ASSISTENZA TECNICA

46,2 %46,2 %

3,5 %3,5 %

25,1 %25,1 %

25,1 %25,1 %

497.985.496 €497.985.496 €497.985.496 €497.985.496 €

270.639.610 €270.639.610 €270.639.610 €270.639.610 €

270.639.610 €270.639.610 €270.639.610 €270.639.610 €

37.693.538 €37.693.538 €37.693.538 €37.693.538 €

DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE PER ASSE

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OBIETTIVI OPERATIVIOBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ ATTIVITÀ

I.1I.1Promuovere l’innovazione attraverso il rafforzamento dei processi di conoscenza tecnologica, la diffusione e la realizzazione di investimenti di natura innovativa favorendo la cooperazione tra Università, Centri di ricerca e imprese

I.1.1I.1.1

PIATTAFORME INNOVATIVEPIATTAFORME INNOVATIVESostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale promossi da raggruppamenti di operatori (privati e pubblici) in ambiti scientifici e produttivi ad altro contenuto di conoscenza e tecnologia, anche sperimentando esperienze di aree regionali maggiormente avanzate

I1.2I1.2

POLI DI INNOVAZIONEPOLI DI INNOVAZIONEPromozione e sostegno a network e strutture per organizzare e diffondere innovazione presso le PMI, filiere e distretti (aree con elevata specializzazione); le azioni promosse si focalizzano sulla promozione del trasferimento di tecnologie …

I.1.3I.1.3

INNOVAZIONE E PMI INNOVAZIONE E PMI Sostegno a progetti e investimenti in innovazione e ricerca in modo da agevolare la produzione di beni a contenuto tecnologico e orientati a soddisfare le esigenze del mercato di riferimento per la crescita delle PMI e delle loro rete

ASSE I INNOVAZIONE E TRANSIZIONE

PRODUTTIVA

94

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OBIETTIVI OPERATIVIOBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ ATTIVITÀ

I.2I.2Promuovere processi di innovazione finalizzati all’introduzione di tecnologie pulite nell’ambito del sistema produttivo delle PMI e delle istituzioni

I.2.1I.2.1

ECOINNOVAZIONEECOINNOVAZIONEPromozione degli investimenti delle PMI attive nel campo dell’eco-innovazione attraverso il sostegno dell’attività di RST nell’ambito dell’ideazione e sperimentazione di macchinari, processi e procedure capaci di minimizzare l’impatto ambientale delle attività umane e in particolare produttive

I.2.2I.2.2

ADOZIONE DI TECNOLOGIE AMBIENTALIADOZIONE DI TECNOLOGIE AMBIENTALISostegno alle PMI nell’adozione di beni strumentali, procedure e processi per limitare le esternalità negative nei confronti delle componenti ambientali

I.3I.3Sostenere e rafforzare l’offerte di servizi informatici e il loro migliore utilizzo da

parte delle PMI finalizzato all’efficienza dei metodi di produzione e di organizzazione

delle funzioni aziendali

I.3.1I.3.1

SERVIZI INFORMATICI INNOVATIVISERVIZI INFORMATICI INNOVATIVISostegno alle PMI operanti nel settore informatico per promuovere e sviluppare servizi da destinare al supporto dell’efficienza aziendale

I.3.2I.3.2

ADOZIONE TICADOZIONE TICSostegno alle PMI ed alle istituzioni per l’adozione e l’utilizzazione delle TIC per promuovere innovazione nei processi produttivi e nell’erogazione di servizi al fine di realizzare efficienza, competitività e crescita

ASSE I INNOVAZIONE E TRANSIZIONE

PRODUTTIVA

95

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OBIETTIVI OPERATIVIOBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ ATTIVITÀ

II.1II.1Ridurre l’uso intensivo delle fonti energetiche tradizionali attraverso l’incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili e promuovere l’efficienza ed il risparmio energetico nella produzione e consumo di energia

II.1.1II.1.1

PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI Interventi finalizzati a rafforzare la filiera produttiva delle energie rinnovabili attraverso il sostegno ad investimenti in strutture che producono energia derivante da fonti rinnovabili

II.1.2II.1.2

BENI STRUMENTALI PER L’ENERGIA RINNOVABILE BENI STRUMENTALI PER L’ENERGIA RINNOVABILE Sostenere il rafforzamento delle PMI nella produzione di sistemi, beni strumentali e tecnologie innovative per la produzione di energia rinnovabile il risparmio e l’efficienza energetica negli usi finali e nell’edilizia

II.1.3II.1.3

EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA ENERGETICA Sostenere le PMI e le istituzioni nei processi volti a migliorare i sistemi di risparmio energetico attraverso l’utilizzo efficiente delle risorse energetiche tradizionali, l’adozione di sistemi di razionalizzazione dei consumi e di minimizzazione delle emissioni inquinanti

ASSE II SOSTENIBILITA’ ED EFFICIENZA

ENERGETICA

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OBIETTIVI OPERATIVIOBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ ATTIVITÀ

III.1III.1Promuovere e rafforzare le sinergie potenziali tra tutela, valorizzazione dell’ambiente e dei beni naturali e crescita del sistema produttivo

III.1.1III.1.1

TUTELA DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI TUTELA DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI Sostegno a iniziative di carattere infrastrutturale di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale a supporto dello sviluppo socioeconomico e in particolare del turismo sostenibile valorizzando il patrimonio storico, culturale, architettonico e naturale attraverso in particolare il recupero e la rivitalizzazione di attrattori di valenza regionale

III.1.2III.1.2

IMPRENDITORIALITÀ E VALORIZZAZIONE CULTURALE IMPRENDITORIALITÀ E VALORIZZAZIONE CULTURALE Sostegno alle PMI e alle microimprese operanti nei settori connessi ai beni culturali e ambientali per migliorarne la fruizione

III.2III.2Promuovere la riqualificazione urbana in un’ottica di sviluppo sostenibile e realizzare più elevata competitività territoriale

III.2.1III.2.1

RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE DISMESSE RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE DISMESSE Sostegno agli investimenti per il recupero di siti dismessi e loro riconversione finalizzata alla localizzazione di attività e iniziative produttive e in particolare dei servizi avanzati inclusi quelli per la mobilità sostenibile (trasporti puliti)

III.2.2III.2.2

RIQUALIFICAZIONE AREE DEGRADATE RIQUALIFICAZIONE AREE DEGRADATE Sostegno a interventi di riqualificazione di quartieri urbani caratterizzati da elevati livelli di degrado sociale….

ASSE III - RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE

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OBIETTIVI OPERATIVIOBIETTIVI OPERATIVI ATTIVITÀ ATTIVITÀ

IV.1IV.1Facilitare i processi di implementazione del Programma operativo e ampliare la base di conoscenze per la gestione e la valutazione delle attività del Programma

IV.1.1IV.1.1

ASSISTENZAASSISTENZA

IV.1.2IV.1.2

VALUTAZIONE VALUTAZIONE

IV.1.3IV.1.3

MONITORAGGIO MONITORAGGIO

IV.1.4IV.1.4

COMUNICAZIONE COMUNICAZIONE

IV.1.5IV.1.5

STUDI E RICERCHESTUDI E RICERCHE

ASSE IV - ASSISTENZA TECNICA

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REGIONE PIEMONTE

PROGRAMMA ATTUATIVO REGIONALE FONDO AREE SOTTOUTILIZZATE

(FAS 2007-2013)

Approvato con con DGR n. 10-9736 del 6 ottobre 2008Approvato con con DGR n. 10-9736 del 6 ottobre 2008

Aggiornato in relazione al negoziato avviato con il DPS-Aggiornato in relazione al negoziato avviato con il DPS-MISEMISE

99

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Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS)

Il Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) è lo strumento nel quale, in attuazione dell’art.119, comma 5, della Costituzione Repubblicana, viene data unità finanziaria e programmatica agli interventi aggiuntivi nazionali che, insieme con i fondi strutturali di origine comunitaria e con il fondo nazionale che cofinanzia questi ultimi, agiscono in favore del riequilibrio economico e sociale fra le diverse aree del Paese.

Il FAS, istituito con la L. 289/02 (Legge finanziaria per il 2003), è stato successivamente modificato con la L. 296/06 (Legge finanziaria per il 2007); con tale ultimo provvedimento legislativo, nell’ambito del QSN è stata prevista una dotazione finanziaria per il fondo con riferimento al periodo 2007-2013, in modo da rendere l’orizzonte temporale di suo riferimento coerente con l’arco di programmazione della politica comunitaria di coesione.

100

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Fondo Aree Sottoutilizzate (FAS) - Risorse

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Programma Attuativo Regionale (PAR) del FAS

Le risorse del FAS sono programmate a livello regionale mediante un Programma attuativo regionale (PAR).

Il Programma attuativo regionale (PAR) del FAS è stato adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione del 6 ottobre 2008, n. 10-9736

Tale documento di programmazione contiene:i profili operativi/attuativi della strategia definita nel

DUP;l’esplicitazione degli obiettivi e delle azioni;l’esplicitazione delle relative modalità di attuazione;il quadro complessivo delle risorse programmate

102

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FAS – assi strategici e risorse

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Assi Risorse %

Asse I - Innovazione e transizione produttiva

137.200.000,00 13,72

Asse II - Sostenibilità ambientale, efficienza energetica, sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili

160.500.000,00 16,05

Asse III - Riqualificazione territoriale 603.900.000,00 60,39

Asse IV - Valorizzazione delle risorse umane

78.400.000,00 7,84

Asse V - Assistenza tecnica, governance e Conti pubblici territoriali

20.000.000,00 2,00

Totale 1.000.000.000,00 100,00

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FAS – Piani Territoriali Integrati (1)

I Piani Territoriali Integrati (PTI) rappresentano uno degli strumenti per mezzo del quale viene perseguito quel principio alla programmazione unitaria che ispira il DPSO.

Condividendone gli Assi di intervento (Innovazione e transizione produttiva, Ambiente ed energia, Sviluppo territoriale e Risorse umane), il Bando 2006-2007 sui Piani Territoriali Integrati stabilisce la necessità, per gli enti partecipanti, di presentare progetti che:siano accompagnati da un’analisi preliminare del contesto

socio-economico ed ambientale, che individui le potenzialità locali in funzione dello sviluppo strategico del territorio;

rappresentino una progettualità integrata, con un respiro di medio-lungo termine proprio della strategia comunitaria e la ricerca di sinergie e complementarietà fra i diversi fondi e le altre politiche comunitarie;

rispondano ai criteri di coerenza con il Programma.

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FAS – Piani Territoriali Integrati (2)

FASE 1 – approvazione delle idee progettuali – proposte di candidatura pervenute:

Sono pervenuti 30 PTI e, a seguito della valutazione, con Deliberazione della Giunta regionale 12-7010 del 27 settembre 2007 si è proceduto all’approvazione della graduatoria dei “Programmi territoriali integrati ” per gli anni 2006 – 2007” e all’assegnazione dei contributi (Euro 4.097.480,9) per la redazione di un programma operativo relativo a ciascuna idea progettuale, nello specifico la DGR ha stabilito ……

105

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FAS – Piani Territoriali Integrati (3)

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Graduatoria PTI

Enti Proponenti Punteggio Ivrea 94,5 Casale Monferrato 93 Torino (infrastrutture) 89,5 Alessandria 88,5 Cuneo 84,5 Alba 82 CC Tra Langa e Monf.to 80 Torino (sostenibilità energetica) 79 CM Val Lemme Alto Ovadese 76,5 Settimo Torinese 74,5 Unione Fossanese 74 CM Valli di Lanzo 72 Asti 71,5 Carmagnola 70,5 Borgomanero 70 Verbania 69,5 CM Valli Gesso e Vermenagna 66 Venaria 65,5 Rivoli 64,5 Vercelli 64,5 Chieri 62 Biella 61 Moncalieri 59,5 Novara 58,5 Saluzzo 57,5 Pinerolo 56 CM Val Sesia 53,5 Villafranca 51,5 CM Valli Monregalesi 50 CM Langa Astigiana Val Bormida 50

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Approvazione finanziamento

ALLEGATO N. 3 Ripartizione del finanziamento per la redazione del programma operativo.

Posizione in graduatoria

Ente Capofila Contributo assegnato Percentuale rispetto al contributo richiesto

Risorse FAS Risorse Regionali

Totale

1 Ivrea € 160.000,00 € 160.000,00 80%

2 Casale € 160.000,00 € 160.000,00 80%

3 Torino (infrastrutture) € 160.000,00 € 160.000,00 80%

4 Alessandria € 160.000,00 € 160.000,00 80%

5 Cuneo € 160.000,00 € 160.000,00 80%

6 Alba € 160.000,00 € 160.000,00 80%

7 CC Tra Langa e Monf.to € 160.000,00 € 160.000,00 80%

8 Torino (sostenibilità energetica) € 87.000,00 € 46.000,00 € 133.000,00 67%

9 CM Alta Val Lemme Alto Ovadese € 133.000,00 € 133.000,00 67%

10 Settimo € 133.000,00 € 133.000,00 67%

11 Unione Fossanese € 133.000,00 € 133.000,00 67%

12 CM Valli di Lanzo € 133.000,00 € 133.000,00 67%

13 Asti € 133.000,00 € 133.000,00 67%

14 Carmagnola € 133.000,00 € 133.000,00 67%

15 Borgomanero € 133.000,00 € 133.000,00 67%

16 Verbania € 133.000,00 € 133.000,00 67%

17 CM Valli Gesso e Vermenagna € 133.000,00 € 133.000,00 67%

18 Venaria € 133.000,00 € 133.000,00 67%

19 Rivoli € 133.000,00 € 133.000,00 67%

20 Vercelli € 133.000,00 € 133.000,00 67%

21 Chieri € 133.000,00 € 133.000,00 67%

22 Biella € 133.000,00 € 133.000,00 67%

23 Moncalieri € 133.000,00 € 133.000,00 67%

24 Novara € 133.000,00 € 133.000,00 67%

25 Saluzzo € 133.000,00 € 133.000,00 67%

26 Pinerolo € 133.000,00 € 133.000,00 67%

27 CM Val Sesia € 133.000,00 € 133.000,00 67%

28 Villafranca € 133.000,00 € 133.000,00 67%

29 CM Valli Monregalesi € 133.000,00 € 133.000,00 67%

30 CM Langa Astigiana Val Bormida (*) € 51.480,92 € 51.480,92 67%

TOTALE € 2.347.480,92 € 1.750.000,00 € 4.097.480,92

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FAS – Piani Territoriali Integrati (4)

FASE 2 – presentazione di un Programma per ciascun PTI e valutazione della Regione dei Programmi

FASE 3 – approvazione dei Programmi dei PTI, finanziamento degli interventi previsti nei PTI e attuazione degli stessi.

I singoli interventi dei Programmi sono finanziati dai Fondi strutturali, dal FAS o da altri strumenti finanziari, comunque nel rispetto delle procedure di affidamento propri di ciascuna fonte finanziaria

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Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale nella programmazione

2007-13

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Gli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo

rurale (1)Gli OSC per lo sviluppo rurale (decisione

2006/144/CE) sono: migliorare la competitività dei settori agricolo e

forestale (tramite l’Asse 1);

con priorità per: modernizzazione, introduzione di innovazioni e

qualità nella catena alimentare trasferimento delle conoscenze investimenti in capitale umano e fisico

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Gli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo

rurale (2)Gli OSC per lo sviluppo rurale (decisione

2006/144/CE) sono: migliorare l’ambiente e il paesaggio rurale

(tramite l’Asse 2)

con priorità per: conservazione della biodiversità e

preservazione/sviluppo dell’attività agricola e di sistemi forestali ad elevata valenza naturale

regime delle acque cambiamento climatico

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Gli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo

rurale (3)Gli Osc per lo sviluppo rurale (decisione

2006/144/CE) sono: migliorare la qualità della vita nelle zone rurali

e promuovere la diversificazione (tramite l’Asse 3)

con priorità per: creazione di opportunità di lavoro e delle

condizioni per la crescita

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Gli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo

rurale (4)Gli OSC per lo sviluppo rurale (decisione

2006/144/CE) sono: costruire la capacità locale di occupazione e

diversificazione (tramite l’Asse 4 Leader)

con priorità per: miglioramento della governancemobilitazione del potenziale di sviluppo

endogeno delle zone rurali

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Il piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale (PSN)

Sulla base degli orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale l’Italia ha predisposto un Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale (PSN) .

Il PSN realizza un’analisi della situazione socio-economica e ambientale relativa alla realtà rurale e definisce una strategia adattando alla situazione italiana le priorità comunitarie.

Dalla strategia nazionale derivano:per l’Asse 1 l’individuazione di una priorità relativa alle

produzioni di qualitàper l’Asse 2 l’inserimento di una priorità di tutela del territorio per l’Asse 3 la definizione di due obiettivi, uno relativo

all’occupazione e uno all’attrattività dei territoriIl PSN definisce la complementarietà e la demarcazione

con gli altri Fondi comunitariIl PSN individua quattro macro-tipologie di aree territoriali.

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Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

REGIONE PIEMONTE (1) Azioni nel campo della formazione professionale e

dell’informazione, compresa la diffusione di conoscenze scientifiche e pratiche innovative, rivolte agli addetti del settore forestale

Avviamento di servizi di consulenza per le imprese silvicole

Accrescimento del valore economico delle foresteAccrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli

e forestali Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi

e tecnologie nel settore forestaleInfrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento

dell’agricoltura e della selvicolturaIndennità a favore degli agricoltori delle zone montane Primo imboschimento dei terreni agricoli Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di

interventi preventivi 117

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Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013

REGIONE PIEMONTE (2)Sostegno agli investimenti non produttiviSostegno alla creazione e allo sviluppo di

microimprese Incentivazione di attività turistiche connesse alla

fruizione sostenibile del territorio ruraleServizi essenziali per l'economia e la popolazione

ruraleSviluppo e rinnovamento dei villaggiTutela e riqualificazione del patrimonio ruraleAcquisizione di competenze e animazioneCompetitivitàGestione dell’ambiente/gestione del territorioQualità della vita/diversificazioneCooperazione interterritoriale e transnazionaleGestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di

competenze e animazione118