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Il Test di RorschachCenni storici{

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnersommario

‣ Le origini del test di Rorschach;

‣ I sistemi di siglatura del test di Rorschach in America;

‣ Il sistema comprensivo di Exner;

‣ Critiche al sistema comprensivo.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnerle origini del test di Rorschach02

Svizzera

1. Zurigo 1884-18862. Schaffausen 1886-19043. Zurigo 1904-19094. Münsterlingen 1909-19125. Russia 1913-19146. Berna 19147. Herisau 1915-1922 (†)

Hermann Rorschach

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Le ragioni per le quali Hermann Rorschach decise di condurre i suoi esperimenti con le “macchie di inchiostro” non sono state mai completamente chiarite.

Diversi studiosi prima di lui tentarono di usare le “macchie” come test per misurare la creatività e l’immaginazione: Binet e Henri (1895-1896), Dearborn (1897,1898), Kirkpatrick (1900), Parsons (1917), Pyle (1913,1915), Rybakov (1911), Whipple (1914).

Il merito di Rorschach fu di ideare un metodo del tutto personale per la codificazione e interpretazione delle risposte dei soggetti.

Ad ogni modo, si sa che;

‣ il padre di Rorschach era una artista (in verità, di scarsa fama);

‣ Rorschach adolescente prediligeva un gioco basato sulle macchie chiamato Klecksographie, allora molto in voga nella Mitteleuropa, tanto da meritarsi il nomignolo di Klex tra i compagni di scuola a Schaffausen;

‣ Hermann stesso sviluppò nel corso della vita uno spiccato talento artistico per il disegno e gli acquerelli.

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Nel periodo 1909-1912, Rorschach lavorò come psichiatra all’ospedale della cittadina di Münsterlingen, dove ritrovò un amico di vecchia data - Konrad Gehring - che insegnava presso una scuola nei pressi del nosocomio.

Konrad usava regolarmente il gioco klecksographie con i propri studenti e ciò stimolò la curiosità di Rorschach che nel 1911 condusse una sperimentazione di poche settimane con gli alunni dell’amico.

Sempre in quel periodo, Rorschach decise di studiare le differenze tra le risposte dei pazienti psichiatrici dell’ospedale di Münsterlingen e gli studenti dell’ex-compagno Gehring al gioco klecksographie.

Queste prime ricerche non avrebbero avuto un seguito se in quegli anni Bleuler non avesse pubblicato il suo celebre trattato sulla Dementia Praecox, nel quale introduceva per la prima volta il concetto di schizofrenia.

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Come differenziare gli schizofrenici dagli altri pazienti psichiatrici (specialmente quelli con demenza organica)?

Intuizione di Rorschach

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Nel 1915, Rorschach ottenne la posizione di Psichiatra presso l’Ospedale Psichiatrico di Krombach a Herisau (per divenirne direttore successivamente).

Tra il 1917 e il 1918, Hermann decise di studiare il gioco Klecksographie in modo sistematico. Quasi sicuramente, venne spronato a ciò dalla pubblicazione di una tesi di dottorato (a opera di Szymon Hens, studente polacco di medicina) sull’uso di un test costituito da 8 “macchie” e somministrato a un campione di 1.000 bambini, 100 soggetti adulti sani e 100 pazienti psicotici.

Hens sviluppò un sistema classificatorio delle risposte su base contenutistica.

Per il suo nuovo esperimento, Rorschach predispose dozzine di “macchie” (almeno 40), provando diverse combinazioni di 15/20 per volta. Rorschach non le realizzò in modo del tutto casuale; sicuramente le modificò aggiungendo dettagli e cromatismi.

In un periodo di pochi mesi, Rorschach selezionò una serie costituita da 15-16 “macchie”, sperimentate nel corso del 1918 e fino agli inizi del 1919. Verso la fine della sua ricerca, ridusse però il numero a 10.

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Nel 1919, Rorschach si convinse che i tempi erano maturi per pubblicare i risultati del suo esperimento.

L’analisi dei dati gli consentì infatti di dimostrare che il metodo da lui proposto per la somministrazione, codifica e interpretazione delle risposte alle “macchie” possedeva un’accertata utilità diagnostica, specialmente nell’identificazione dei pazienti schizofrenici.Scoprì inoltre che certi tipi di risposte (es., cromatiche e di movimento) erano connesse con specifiche caratteristiche psicologiche e/o comportamentali non necessariamente patologiche.

Tuttavia, nessuno degli editori da lui contattati accettò il suo lavoro, soprattutto per i costi proibitivi legati alla stampa delle tavole.

Un collega e amico di Rorschach - Walter Morgenthaler - convinse l’editore svizzero Bircher a pubblicare la ricerca di Hermann.

Non senza difficoltà (es., chiaroscuro nelle prove di stampa), l’editore pubblicò l’opera con il titolo “Psicodiagnostica. Metodologia e risultati di un esperimento diagnostico basato sulla percezione (Interpretazione di forme casuali )”.

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La pubblicazione suscitò poco interesse presso la comunità scientifica, tanto che l’editore riuscì a vendere poche copie prima della morte improvvisa di Rorschach (avvenuta nel 1922) e prima che la casa editrice stessa fallisse.

Fortunatamente, i beni dell’editore Bircher furono rilevati dalla Verlag Hans Huber, rinomata casa editrice elvetica.

Il prestigio della Verlag Hans Huber riaccese l’interesse per l’opera di Rorschach.

Fu così compiuto il primo decisivo passo di un lungo percorso scientifico che porta ai nostri giorni.

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405 soggetti (231 M, 174 F)

Adulti sani: 117

Pazienti: 288

288 Pazienti

Psicopatici: 20 Alcolisti: 8 Deboli di mente: 12

Schizofrenici: 188 Maniaco-Dep.: 14 Epilettici: 20

Paralitici progressivi: 8 Dementi senili: 10 Dementi arteriosclerotici: 5

Korsakoff e simili: 3

Campione di ricerca e gruppo di controllo dello Psychodiagnostik

Fonte: A.M. Rosso, 2008, Manuale per l’uso del test di Rorschach in Psicopatologia, Piccin:Padova, pag. 3

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Negli anni immediatamente successivi alla scomparsa prematura di Rorschach, il test fu utilizzato da alcuni suoi colleghi ed, in particolare, da Walter Morgenthaler, Emil Oberholzer e Hans Behn-Eschenberg.

Mentre Behn-Eschenberg si concentrò nella realizzazione di una serie parallela di tavole, gli altri due studiosi si sforzarono di ampliare il metodo sviluppato da Rorschach attraverso l’analisi del contenuto delle risposte.

Oberholzer contribuì in modo fondamentale alla diffusione del test negli Stati Uniti. Di Oberholzer infatti fu allievo David Leavy che - dopo un soggiorno studio in Svizzera agli inizi degli anni ’20 - “importò” negli USA il test.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneri sistemi di siglatura del test di Rorschach in America10

Levy Beck

Hertz

Klopfer Piotrowski

Rapaport Schafer

Impostazione fortemente empirica con poche modifiche al sistema di siglatura originario

Impostazione razionale-empirica, con molte modifiche al sistema di siglatura originario

Impostazione psicoanalitica

1

Stati Uniti

2

3 4

5

12 34

5

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Beck Hertz Klopfer Piotrowski RapaportSchafer

1929-1932Studio empirico

1929-1932Studio empirico

1934Tiene seminari alla

Columbia

1934Partecipa al primo

seminario di Klopfer

1940Ricerca per la valutazione

efficacia di diversi test psicologici

entro il 19349 articoli sul test

1936-197060 pubblicazioni

1936 Fonda “The Rorschach Reserach Exchange”

1934-1950Ricerca con paz.

neurologici

19462 Vol. sul testing

psicologico(tra cui t.

Rorschach)

1937Manuale del metodo Beck

1942Manuale del

metodo Klopfer

1950Monografia “A

Rorschach Compendium”

1954Schafer amplia le

teorizz. di Rapaport

1944-19523 Vol. sul metodo

Beck

1954-19703 Vol. sul metodo

Klopfer

1957Manuale del

metodo Piotrowski

Fonte: J.E. Exner, 2003, The Rorschach. A Comprehensive System: Vol. 1, Wiley:New York, pagg. 12-19

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneri sistemi di siglatura del test di Rorschach in America

Uno studio comparativo dei 5 sistemi di siglatura americani pubblicato da Exner nel 1969 evidenziò i seguenti punti:

‣ nessuno dei sistemi usava le stesse istruzioni di somministrazione;

‣ solo 2 sistemi su 5 adottavano il medesimo setting (es., posizione delle sedie);

‣ ciascun sistema prevedeva una diversa raccolta dei dati del test;

‣ pur avendo in comune quasi tutti gli elementi della siglatura originaria di Rorschach (però con diverse modalità applicative), i 5 sistemi presentavano forti differenze nello scoring delle risposte;

‣ il maggiore disaccordo riguardava le determinanti di chiaroscuro e acromatiche;

‣ i 5 sistemi differivano sostanzialmente nel calcolo degli indici e attribuivano diversa importanza interpretativa alle relazioni tra gli indici medesimi;

‣ i 5 sistemi avevano in comune diversi postulati interpretativi (quelli derivati dal lavoro originario di Rorschach), ma li estendevano oltre gli intendimenti e le concettualizzazioni dello Psychodiagnostik.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneri sistemi di siglatura del test di Rorschach in America

Nel 1968, nacque la Rorschach Research Foundation con lo scopo di individuare quale dei 5 sistemi di siglatura americani possedesse le migliori caratteristiche psicometriche e quale invece avesse la maggiore utilità clinica.

Il primo importante lavoro della fondazione riguardò la conduzione di tre sondaggi rivolti ai professionisti clinici statunitensi per “scattare una fotografia” sull’uso del test di Rorschach.

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Uso del Rorschach nella pratica clinicaUso del Rorschach nella pratica clinica

30 item N=395

60% Klopfer, 50 % Beck, 20% Piotrowski, 10% Hertz o Rapaport60% Klopfer, 50 % Beck, 20% Piotrowski, 10% Hertz o Rapaport

75 % aveva personalizzato il metodo di scoring75 % aveva personalizzato il metodo di scoring

22 % non usava metodi di scoring22 % non usava metodi di scoring

Uso del Rorschach nella pratica clinicaUso del Rorschach nella pratica clinica

90 item N=131

75 % aveva ricevuto un training formale in almeno due sistemi (per lo più Beck e Klopfer)

75 % aveva ricevuto un training formale in almeno due sistemi (per lo più Beck e Klopfer)

56 % ammetteva di “mischiare” le procedure di somministrazione e di scoring

56 % ammetteva di “mischiare” le procedure di somministrazione e di scoring

Fonte: J.E. Exner, 2003, The Rorschach. A Comprehensive System: Vol. 1, Wiley:New York, pagg. 22-24

Difficoltà legate all’attività di ricercaDifficoltà legate all’attività di ricerca

55 item N=71

difficoltà nel reclutare soggetti o esaminatoridifficoltà nel reclutare soggetti o esaminatori

complessità delle analisi statistichecomplessità delle analisi statistiche

mancanza di tabelle normativemancanza di tabelle normative

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneri sistemi di siglatura del test di Rorschach in America

Parallelamente ai tre sondaggi, la Fondazione portò a compimento un lavoro di analisi sistematica della letteratura relativa alle ricerche sul test di Rorschach.

Lo scopo fu di categorizzare, valutare e confrontare le ricerche, con particolare riferimento alle procedure di somministrazione, siglatura e interpretazione dei protocolli. Alla fine del 1970, la banca dati comprendeva circa 4.000 articoli e 29 libri oltre allo Psychodiagnostik. Nonostante questo voluminoso corpus di pubblicazioni, la Fondazione rilevò che:

‣ il setting non era mai stato manipolato sperimentalmente;

‣ solo uno studio confrontava due diversi sistemi di somministrazione;

‣ nessuna ricerca era stata condotta su almeno 16 variabili di scoring;

‣ altre 6 variabili di scoring presentavano uno letteratura alquanto risicata;

‣ molti postulati interpretativi non erano stati validati;

‣ più di 1.400 ricerche presentavano gravi (o importanti) errori metodologici;

‣ solo 600 studi erano stati condotti seguendo una corretta metodologia (rispetto agli standard moderni) ed effettuando adeguate analisi statistiche.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneri sistemi di siglatura del test di Rorschach in America

Ad ogni modo, durante i primi due anni di attività, il lavoro più importante della Fondazione fu la creazione di una banca dati per confrontare direttamente i 5 sistemi.

Agli inizi del 1970, la banca dati comprendeva 835 protocolli Rorschach, 204 relativi a soggetti sani e 631 a pazienti con disagio psicologico/psichiatrico.

Dall’analisi dei protocolli, emersero i seguenti punti:

‣ le differenze nei 5 sistemi producevano protocolli significativamente differenti (es., Klopfer mean(R)=23.9, Beck mean(R)=31.2, Hertz mean(R)=32.9, Piotrowski mean(R)=33.8, Rapaport mean(R)=36.4;

‣ ciascun sistema includeva indici, criteri di siglatura e postulati interpretativi privi di supporto empirico o con supporto empirico negativo;

‣ allo stesso tempo, ciascun sistema comprendeva diversi elementi empiricamente solidi.

Questi risultati, uniti ai sondaggi e all’analisi della letteratura, indussero un cambia-mento di rotta” negli obiettivi istituzionali della Rorschach Research Foundation.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exneril sistema comprensivo di Exner

Tra il 1972 e il 1974, la banca dati fu incrementata fino a contare circa 1.200 protocolli e più di 150 analisi statistiche furono condotte per individuare gli elementi dei 5 sistemi potenzialmente integrabili in un unico metodo.

Nelle fasi iniziali del progetto, l’attenzione fu concentrata su aspetti fondamentali quali il setting, le istruzioni di somministrazione, la raccolta dei dati, l’inchiesta, i codici da siglare e gli indici da calcolare.

Sin da subito, fu sollevata la questione dell’interscorer reliability in modo tale che furono escluse tutte le siglature che non raggiungevano un valore minimo di accordo di 0,85 per gruppi di almeno 10-15 esaminatori e in almeno 10-20 protocolli.

Nel sistema furono inclusi i soli indici (cui si legavano specifici postulati interpretativi) che avevano una credibile validazione empirica.

Gli ingredienti principali del Sistema Comprensivo furono così definiti e pubblicati ufficialmente nel 1974 nel volume “The Rorschach: A Comprehensive System , Vol. 1”, oggi arrivato alla sua quarta edizione.

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campione normativo 2001 - 600 adulti sani

campione normativo 2005 - 450 adulti sani

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnercritiche al sistema comprensivo

Gli autori che negli anni si sono dimostrati particolarmente critici verso il sistema comprensivo di Exner (e prolifici in termini di pubblicazioni) sono Howard Garb, James Wood, Scott Lilienfeld e Teresa Nezworski.La controversia che è scaturita dalla pubblicazione incrociata di lavori pro e contro il sistema comprensivo ha quasi assunto i toni di uno scontro ideologico.

Vale la pena di evidenziare, le considerazioni critiche che i citati autori hanno mosso e muovono al sistema comprensivo.

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Test di Rorschach - il sistema comprensivo di John Exnercritiche al sistema comprensivo

Le critiche riguardano due aspetti fondamentali (da un punto di vista psicometrico):

Dati Normativi (campione di 600 soggetti del 2001)

‣ campionamento di convenienza e non probabilistico;‣ dati obsoleti, riferiti agli anni ’70, ’80;‣ protocolli siglati con le prime versioni del sistema comprensivo;‣ sovra-patologizzazione degli individui sani.

Validità

‣ per diversi indici mancano studi di validità;‣ diversi studi di validità hanno usato campioni esigui;‣ gli studi di validità non soddisfano i criteri di replicabilità, indipendenza,

generalizzabilità;‣ critica al principio della “validazione informale”.

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