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  • 7/25/2019 01 Card. Parolin

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    Intervento dellEm.mo Sig. Card. Pietro Parolin

    Segretario di Stato

    Eminenze,

    Eccellenze,

    Reverendi presbiteri,

    Fratelli e sorelle,

    Aprendo il Concilio Ecumenico Vaticano II, San iovanni !!III concludeva il

    suo "iscorso con #ueste parole$ %Il Concilio che inizia sorge nella Chiesa come un

    giorno fulgente di luce splendidissima. appena laurora: ma come gi toccano

    soavemente i nostri animi i primi raggi del sole sorgente! Tutto qui spira santit,

    suscita esultanza&'. "a #uel giorno sono passati cin#uantanni e, oggi, animati dalla

    stessa esultanza, ma anc(e dal desiderio di appro)ondire le istanze conciliari,

    celebriamo #uesto Convegno, dedicato a due "ocumenti$ Optatam Totius e

    Presbyterorum Ordinis. Essi (anno o))erto alla C(iesa un prezioso contributo sulla

    vocazione sacerdotale, e sullidentit* e la missione dei presbiteri.

    "esidero rivolgere un sentito ringraziamento alla Congregazione per il Clero

    c(e promuove #uesto evento, con un de)erente e cordiale saluto al Pre)etto, Cardinale

    +eniamino Stella, agli Eccellentissimi Arcivescovi Segretari, e a tutti coloro c(e

    (anno lavorato nellorganizzazione di #uesto avvenimento. Sono onorato per linvito

    a presiedere #uesta prima Sessione dei lavori e, mentre cerc(er di introdurre il tema

    c(e sar* in seguito ampiamente trattato, condivido con voi tutti, #ui convenuti da

    molte parti del mondo, la volont* di restare in ascolto di #uanto il Signore vorr*

    ancora suggerirci, nellattesa di accogliere il Santo Padre Francesco, C(e, nella

    giornata di domani, ci )ar* dono della Sua parola.

    'S. I-VAI!!III, iscorso per la olenne apertura del Concilio "cumenico #aticano II, ''ottobre '/01.

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    Al Convegno 2 stato dato il titolo Una vocazione, una formazione, una

    missione. Il cammino discepolare del presbitero nel 50 anniversario della Optatam

    Totius e della Presbyterorum Ordinis. Erano proprio gli ultimi mesi dellanno '/03

    #uando #ueste due %perle& della )ormazione sacerdotale )urono promulgate. Se ci

    ritroviamo insieme a rileggere #uanto i Padri Conciliari ci (anno tramandato, non 2

    per una commemorazione del tempo passato o per una nostalgica rivisitazione dei

    testi, #uanto, piuttosto, per appro)ondire il tesoro dellinsegnamento cristiano alla

    luce della storia c(e viviamo oggi. Il nostro discernimento, in)atti, 2 sempre c(iamato

    a coniugare limportanza della memoria del passato con limprescindibile esigenza

    della pro)ezia per lora presente.

    4a )ede cristiana, in)atti, (a la sua radice )ondamentale nellamore

    misericordioso c(e "io Padre ci o))re nel Suo Figlio es5 Cristo6 propriamente

    #uesta 2 per noi %la buona notizia&$ "io si 2 )atto vicino, 2 diventato nostro prossimo,

    2 venuto per liberarci e aprirci alla gioia dellincontro con 4ui e con i )ratelli.

    4annuncio del Vangelo, pertanto, lungi dallessere un deposito di de)inizionicristallizzate, 2 una sorgente viva, c(e sempre si rinnova. Ce lo ricorda Papa

    Francesco, allinizio dell"vangelii gaudium$ %Cristo $ il %#angelo eterno &'p (),*+,

    ed $ %lo stesso ieri e oggi e per sempre &" (-,+, ma la sua ricchezza e la sua

    ellezza sono inesauriili. "gli $ sempre giovane e fonte costante di novit. /a

    Chiesa non cessa di stupirsi per %la profondit della ricchezza, della sapienza e della

    conoscenza di io &0m ((,--+. 1es2 Cristo pu3 anche rompere gli schemi noiosi nei

    quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creativit

    divina. 4gni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza

    originale del #angelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di

    espressione, segni pi2 eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo

    attuale&1.

    1FRACESC-, Esort. Ap."vangelii gaudium, n. ''.

    1

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    E in #uesto spirito c(e intendiamo ri)lettere sui due importanti "ecreti

    conciliari. Essi si preoccupano della promozione e )ormazione delle vocazioni al

    sacerdozio, e della )isionomia c(e i presbiteri devono assumere per vivere la missione

    c(e la C(iesa a))ida loro6 in #uesta prospettiva, essi delineano la )igura del pastore, la

    sua identit*, la sua spiritualit* e la sua missione. 7uesti tratti, di cui negli ultimi

    decenni la C(iesa intera (a potuto apprezzare la bellezza, rimangono certamente una

    pista importante anc(e oggi. -ccorre perci lasciarsi interrogare dai molteplici

    cambiamenti c(e sono avvenuti nel tempo.

    8anti, in)atti, sono i mutamenti e le s)ide c(e riguardano la C(iesa e, in

    particolare, i suoi pastori. 4a societ* e la cultura, in permanente evoluzione, (anno

    ric(iesto alla C(iesa di )arsi attenta interprete dei %segni dei tempi&, attraverso nuove

    )orme del suo %stare& nel mondo, mediante percorsi pi5 attuali di evangelizzazione e

    %capacit di esprimere le verit di sempre in un linguaggio che consenta di

    riconoscere la sua permanente novit&96 la stessa storia ecclesiale di #uesti ultimi

    anni, pur essendo talvolta segnata da )erite e oscurit*, (a vissuto intensi momenti dicomunione e di gioia, e (a potuto risplendere nella sua bellezza, grazie alla guida

    pastorale dei Ponte)ici e allazione apostolica di molti credenti. eppure pu essere

    taciuta, per, una crescente disa))ezione rispetto al messaggio cristiano e alla pratica

    cristiana, soprattutto da parte delluomo occidentale c(e, a )ronte di innegabili

    progressi in campo sociale, scienti)ico e tecnologico, risc(ia di c(iudersi nel

    secolarismo e : come (a ricordato +enedetto !VI : %va incontro a unatrofia

    spirituale, a un vuoto del cuore&;.

    7ueste e molte altre sono le s)ide c(e abbiamo davanti. Esse toccano da vicino

    il cuore dei presbiteri e ci invitano a impegnare tutte le nostre energie, umane e

    pastorali, a sostegno della promozione vocazionale e del rinnovamento dellidentit*

    presbiterale.

    9FRACESC-, Esort. Ap."vangelii gaudium, n. ;'.;+EE"E88-!VI,5essaggio 6ri et 4ri, atale 1

  • 7/25/2019 01 Card. Parolin

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    In #uesto cammino, siamo incoraggiati dalla incisivit* del =agistero di Papa

    Francesco, c(e ci invita costantemente a riscoprire la vicinanza compassionevole di

    es5 +uon Pastore e la sua disponibilit* al servizio )ino al dono totale di s>.

    4identi7itdel presbitero, c(e emerge dalle parole del Ponte)ice, riconduce il prete

    alla sua identit* )ondamentale$ egli non 2 e non deve essere un )unzionario del sacro,

    un burocrate avvolto nel narcisismo o c(iuso nella )ormalit*, e neanc(e una sorta di

    %capo& c(e spadroneggia sul gregge e si lascia abbagliare dalla %mondanit*

    spirituale&6 piuttosto, il popolo di "io (a bisogno di uomini unti dallo Spirito, abitati

    dalla consapevolezza c(e %lunzione non $ per profumare se stessi&3, ma per uscire e

    annunciare il Vangelo, in special modo )ra i poveri e i so))erenti, condividendo lo stile

    di Cristo, c(e si mette a servizio dellumanit*, lava i piedi ai discepoli e o))re

    gratuitamente la propria vita per tutti.

    Come si pu vivere #uesta con)igurazione a Cristo +uon Pastore? Come

    imparare da 4ui #uella carit* c(e renda i nostri cuori pronti alla missione, nella

    prospettiva del servizio e del dono? E se il +uon Pastore, unto dal Padre perannunciare ai poveri la buona notizia dellamore del Padre, 2 )igura e modello

    dellidentit* sacerdotale, #uali percorsi )ormativi o))rire allinizio e durante il

    cammino? 7ueste sembrano essere le )ondamentali domande c(e il Convegno

    intende porsi. Esse mani)estano lesigenza, emersa in #uesti ultimi anni, di

    considerare la )igura e la missione del prete alla luce di un unico e integrale cammino

    discepolare, c(e va dalla cura iniziale della vocazione alla )ormazione permanente.

    In)atti, come (a ricordato Papa Francesco, rivolgendosi allAssemblea Plenaria della

    Congregazione per il Clero, il 9 ottobre dello scorso anno, la )ormazione sacerdotale

    2 la cura di #uel %diamante grezzo&, c(e 2 la vocazione6 non si tratta di essere istruiti

    in alcune nozioni, bens@ di poter vivere unesperienza discepolare di intimit* con il

    =aestro.

    Pertanto, (a a))ermato il Santo Padre, %la formazione non pu3 essere un

    compito a termine, perch8 i sacerdoti non smettono mai di essere discepoli di 1es2,3FRACESC-, 4melia anta 5essa del Crisma, 1 marzo 1

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    di seguirlo. ' volte procediamo spediti, altre volte il nostro passo $ incerto, ci

    fermiamo e possiamo anche cadere, ma sempre restando in cammino. 9uindi, la

    formazione in quanto discepolato accompagna tutta la vita del ministro ordinato e

    riguarda integralmente la sua persona, intellettualmente, umanamente e

    spiritualmente. /a formazione iniziale e quella permanente vengono distinte perch8

    richiedono modalit e tempi diversi, ma sono le due met di una sola realt, la vita

    del discepolo chierico, innamorato del suo ignore e costantemente alla sua

    sequela&0.

    E signi)icativo, perci, c(e al Convegno si sia voluto dare #uesto titolo. In)atti,

    i sacerdoti non sono scelti in base a meriti o capacit* personali, n> i )rutti del loro

    ministero sono direttamente proporzionali alla loro attivit* e alle metodologie

    pastorali6 essi, invece, possono essere resi partecipi della missione di Cristo nella

    misura in cui il loro cammino 2 cadenzato, come #uello dei primi discepoli, sulle

    orme del =aestro6 allo stesso modo, il seme sparso nelle loro )atic(e apostolic(e,

    germoglia e porta )rutto solo se #uesto cammino discepolare continua nel tempo,nutrendosi di unintima relazione con il Signore, coltivando le necessarie virt5

    umane e spirituali, restando aperti al dono dello Spirito, c(e a))ina il cuore

    allincontro con "io e alla carit* verso Suo il popolo. 6na vocazione, perci, perc(>

    la scelta 2 di "io6 una formazione, c(e investe e tras)orma la persona dallinizio del

    suo percorso, mantenendola nel discepolato permanente6 e, in)ine, una missione,

    perc(> %4gni vocazione $ per la missione e la missione dei ministri ordinati $

    levangelizzazione, in ogni sua forma&B

    E cos@ c(e lares;terorum 4rdinisaveva gi* parlato dei presbiteri$ %presi fra

    gli uomini e costituiti in favore degli uomini stessi nelle cose che si riferiscono a

    0FRACESC-,iscorso alla lenaria della Congregazione per il Clero, 9 ottobre 1

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    io&, essi, prima di ogni attivit* e di ogni apprendimento, sono c(iamati a )arsi

    discepoli del =aestro, e vivere la missione di annunciatori della Parola, ministri della

    santi)icazione e guide premurose del popolo di "io, senza dimenticare c(e %il fine cui

    tendono i presiteri con il loro ministero e la loro vita $ la gloria di io adre in

    Cristo. " tale gloria si d quando gli uomini accolgono con consapevolezza, con

    liert e con gratitudine l