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Invitati a una festa senza fine Sussidio per la preghiera per i defunti con bambini e ragazzi e Veglie con i giovani Perché e per chi questo sussidio? Questo sussidio vuole essere un semplice strumento per aiutare a far pregare bambini e ragazzi, farli pregare per i defunti. Non è facile parlare con loro della morte e ancora meno facile annunciare loro il destino di vita e di risurrezione che il Signore ci promette. Però notiamo che bambini, ragazzi e giovani sempre più raramente seguono le celebrazioni parrocchiali tradizionali della novena dei morti. Non si può però tacere questo aspetto essenziale della fede (la vita eterna e la risurrezione) e non possiamo evangelizzare la pratica della preghiera per i morti, che comunque in famiglia viene richiamata, soprattutto nei giorni prima o dopo il 2 novembre. Perché non convocarli prima o dopo o durante l'incontro catechistico e aiutarli a pregare per i defunti? E' nata così l'idea di suggerire tre rapidi momenti di preghiera per bambini e tre per ragazzi. Possono essere usati durante la catechesi o in una visita al cimitero insieme con loro o per un triduo di preparazione al 2 novembre. In appendice vengono aggiunte due veglie. Anche i giovani in genere sono i grandi assenti dalla Novena o dall'Ottavario dei defunti. Perché non convocarli una sera e aiutarli a pregare la realtà della morte? Inoltre non è raro che le nostre comunità siano colpite dal lutto per la morte di un giovane. Un secondo schema di preghiera vuole essere un semplice suggerimento per una veglia di preghiera che raduni i giovani amici del defunto in chiesa, o in oratorio o dove è possibile nella stessa casa dell'amico defunto. 1

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Invitatia una festa senza fine

Sussidio per la preghiera per i defunticon bambini e ragazzi e

Veglie con i giovani

Perché e per chi questo sussidio?

Questo sussidio vuole essere un semplice strumento per aiutare a far pregare bambini e ragazzi, farli pregare per i defunti.Non è facile parlare con loro della morte e ancora meno facile annunciare loro il destino di vita e di risurrezione che il Signore ci promette.

Però notiamo che bambini, ragazzi e giovani sempre più raramente seguono le celebrazioni parrocchiali tradizionali della novena dei morti. Non si può però tacere questo aspetto essenziale della fede (la vita eterna e la risurrezione) e non possiamo evangelizzare la pratica della preghiera per i morti, che comunque in famiglia viene richiamata, soprattutto nei giorni prima o dopo il 2 novembre.

Perché non convocarli prima o dopo o durante l'incontro catechistico e aiutarli a pregare per i defunti?

E' nata così l'idea di suggerire tre rapidi momenti di preghiera per bambini e tre per ragazzi. Possono essere usati durante la catechesi o in una visita al cimitero insieme con loro o per un triduo di preparazione al 2 novembre.

In appendice vengono aggiunte due veglie. Anche i giovani in genere sono i grandi assenti dalla Novena o dall'Ottavario dei defunti. Perché non convocarli una sera e aiutarli a pregare la realtà della morte?

Inoltre non è raro che le nostre comunità siano colpite dal lutto per la morte di un giovane. Un secondo schema di preghiera vuole essere un semplice suggerimento per una veglia di preghiera che raduni i giovani amici del defunto in chiesa, o in oratorio o dove è possibile nella stessa casa dell'amico defunto.

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1.Per sempre

nella casa del PadrePreghiera per i defunti con i bambini

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1. Pasqua: morire per vivere ____________________________________________________________________

Canto

IntroduzioneG. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.T. Amen.

G. La pace e la gioia del Signore, morto e risorto per la nostra salvezza sia con tutti voiT. E con il tuo spirito

G. Per vivere occorre sempre che qualcosa muoia, lo sperimentiamo tutti: Per essere generosi e buoni bisogna far morire la pigrizia e l’egoismo; per essere amici di Gesù bisogna far morire il nostro peccato. Pensiamo per un istante che cosa deve morire in noi per vivere meglio.

Il raccontoL. C’era una volta un contadino che entrando una sera nel granaio disse al figlio: “Domani sarà una bella giornata molto adatta alla semina, ci alzeremo presto e faremo un buon lavoro”. Quando ebbero sentito questa frase alcuni semi chiesero cosa significava seminare e qualcuno più esperto rispose: “Significa essere gettati nelle zolle della terra, restare lì tutto l’inverno, morire e marcire e poi a primavera succederà una sorpresa”. Queste parole spaventarono alcuni semi tanto che si nascosero per non essere piantati, preferivano infatti passare l’inverno all’asciutto e al caldo del granaio e non marcire. Il mattino seguente il contadino prelevò i semi che invece avevano deciso di essere piantati e cominciò la semina. I semi piantati patirono il freddo e l’umidità dell’inverno e marcirono tutti, ma in primavera da essi spuntarono delle pianticelle che poi produssero spighe e tanti altri chicchi, mentre i semi che avevano preferito restare nel granaio passato l’inverno seccarono e morirono tutti senza lasciare nulla dopo di sè.

Lettura biblicaG. Ascoltiamo ora cosa ci dice Gesù (Gv. 12,23-26)

In quel tempo Gesù disse: "L'ora è venuta. Il Figlio dell'uomo sta per essere innalzato alla gloria. Se il seme di frumento non finisce sottoterra e non muore, non porta frutto. Se muore, invece, porta molto frutto. Ve l'assicuro. Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perdere la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire, mi segua, e dove sono io ci saranno anche quelli che mi servono. E chi serve me, sarà onorato dal Padre".

Traccia di riflessione:* Il non volersi sacrificare appaga al momento ma poi uccide* Solo un impegno fino al sacrificio produce qualcosa* Gesù non è vissuto per vincere ma per sacrificarsi* Perdere la vita come Gesù significa trovarla* Condividere il suo sacrificio significa condividere anche la gioia e la gloria di Pasqua

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* Nella vita l’importante è seminare, il raccolto lo garantisce Gesù, la morte è l’inizio di questo raccolto: la scarsità o l’abbondanza dipendono da noi.

Preghiera G. Preghiamo insieme le beatitudini chiedendo al Signore che faccia morire in noi l’egoismo e il peccato per risorgere a sua immagine:

L. Beati i poveri in spirito,T. perchè di essi è il regno dei cieli.L. Beati gli afflitti.T. Perchè saranno consolati.L. Beati i miti.T. Perchè erediteranno la terra.L. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia.T. Perchè saranno saziati.L. Beati i misericordiosi.T. Perchè troveranno misericordia.L. Beati i puri di cuore.T. Perchè vedranno Dio.L. Beati gli operatori di pace.T. Perchè saranno chiamati figli di Dio.L. Beati i perseguitati per causa della giustizia.T. Perchè di essi è il regno dei cieli.G. Signore, vogliamo impegnarci a piantare quei semi di bene che tu ci hai consegnato, vogliamo coltivarli con costanza e fedeltà, anche se questo lavoro ci costa sacrificio. Noi speriamo che con il tuo aiuto il raccolto sia abbondante e ti preghiamo per tutti i nostri fratelli e sorelle defunti, perchè nella tua casa possano già partecipare alla gioia del raccolto. Per Cristo nostro Signore. T. Amen.

ConclusioneG. L'eterno riposo dona loro, o Signore.T. E splenda ad essi la luce perpetua.G. Riposino in pace.T. Amen.

Canto

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2. Per sempre nella casa del Padre___________________________________________________________________________________________

Canto

IntroduzioneG. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.T. Amen.

G. La comunione e l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito siano con tutti voi.T. E con il tuo spirito

G. Una delle cose più belle sono le feste di famiglia: un compleanno, un anniversario, un matrimonio. Anche per un funerale ci si trova, ci si sente uniti, si ha piacere a rivedere parenti e amici, ad ascoltarli, a scambiarci le nostre esperienze, non ci si sente soli, ma una grande famiglia.

Il raccontoL. C’era una volta uno sceicco che viveva felice con la sua famiglia in una piccola oasi del deserto. Un giorno per dimostrare la sua potenza decise di trasformare il deserto in un giardino e si buttò a capofitto in questa impresa. Spese ricchezze incalcolabii chiamando gli esperti più quotati e utilizzando i mezzi più sofisticati ma non riusciva a trasformare il deserto in giardino. La sua famiglia andava male: era sempre teso, nervoso, trattava male, si dimenticava perfino di avere moglie e figli tanto era immerso nel suo progetto. Ma non solo non riusciva, anzi il deserto mangiava sempre più la già piccola oasi. Un giorno stanco e deluso si sedette a riflettere e comprese che questa impresa lo aveva reso pazzo al punto da dimenticare la cosa più preziosa, la sua famiglia. Tornò alla sua tenda, cominciò a giocare con i suoi bambini, a parlare con sua moglie e passò così una serata meravigliosa. Il mattino dopo quando si alzò il deserto era diventato prodigiosamente un giardino.

G. Ascoltiamo ora cosa ci dice Gesù: (Mt. 25,31-46)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; eroforestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo vedutoaffamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi

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angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".

Traccia di riflessione:* Si possono usare le pagg. 177 e ss. del Cat. "Io sono con voi"La grande famiglia umana è una preparazione di quella che sarà la grande famiglia di Dio.* In essa Gesù ci ha promesso un posto.* Questo posto va anche costruito, esso è dono e impegno.* Il Paradiso è l’essere la famiglia di Dio.* L’inferno è l’esserne esclusi perchè non si è voluto farne parte.* Il purgatorio è la preparazione ad entrare nella famiglia di Dio.* La chiave per entrare nella casa del Padre è l’amore.

Professione di fede G. Bambini, Dio vuole farci abitare sempre insieme a lui, nella sua casa. Noi gli crediamo, ci fidiamo di lui, allora insieme recitiamo il "Credo":

Io credo in Dio, Padre onnipotente,creatore del cielo e della terra;e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,il quale fu concepito di Spirito Santo,nacque da Maria vergine,patì sotto Ponzio Pilato,fu crocifisso, morì e fu sepolto;discese agli inferi;il terzo giorno risuscitò da morte;salì al cielo, siede alla destra di Dio padre onnipotente;di là verrà a giudicare i vivi e i morti.Credo nello Spirito Santo,la santa Chiesa cattolica,la comunione dei santi, la remissione dei peccati,la risurrezione della carne, la vita eterna.Amen.

ConclusioneG. L'eterno riposo dona loro, o Signore.T. E splenda ad essi la luce perpetua.G. Riposino in pace.T. Amen.

Canto

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3. Una festa senza fine_____________________________________________________________________________________________

Canto

IntroduzioneG. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.T. Amen.

G. La gioia del Signore Risorto sia sempre con tutti voiT. E con il tuo spirito

G. Come siamo contenti quando ci fanno un regalo! Però dopo pochi giorni tutto ritorna come prima. Vorremmo regali sempre più grandi e alla fine non siamo mai contenti. Qual è quel regalo che ci fa vivere unaa festa che non ha più fine? Ce lo fa capire questa leggenda russa.

Il raccontoL. C’era una volta un povero pescatore che pescava quel tanto che bastava per sopravvivere. Un giorno prese un trota e la stava mettendo nella sacca per tornare a casa quando l’animale gli disse: “Se mi rigetterai in acqua, ti prometto che esaudirò in ogni desiderio. L’uomo confuso fece così e tornò alla sua capanna per chiedere consiglio alla moglie, che in un primo tempo lo sgridò per la sua ingenuità poi lo rimandò al fiume sperando che fosse vero. Infatti la trota chiamata si affacciò al pelo dell’acqua e l’uomo chiese di avere al posto della capanna una bella casetta. Tornato a casa trovò tutto nuovo e la moglie che lo sgridava, perchè invece della casetta non aveva chiesto un fattoria. L’uomo tornato al fiume chiese alla trota una fattoria e al ritornò trovò il desiderio esaudito ma la moglie ancora arrabbiata perchè invece della fattoria adesso voleva un palazzo. L’uomo tornò al fiume e chiese un palazzo, ma neppure il palazzo bastava più, la moglie voleva ora una reggia e il titolo di zarina, avuto anche tutto questo la moglie si mise a gridare ancora per chiedere...; ma il marito non volle più ascoltarla, tornò al fiume e richiese alla trota la sua vecchia capanna dove c’era tanta povertà e tanta serenità. Ritornato dove c’era stata la sontuosa reggia trovò la primitiva capanna e sua moglie che lo accolse con un grosso bacio.G: Ascoltiamo ora come la Parola di Dio descrive le festa che il Signore sta preparando:

(Io, Giovanni,) vidi un nuovo cielo e una nuova terra, - il primo cielo e la prima terra erano spariti e il mare non c'era più, - e vidi venire dal cielo, da parte di Dio, la santa città, la nuova Gerusalemme, ornata come una sposa pronta per andare incontro allo sposo. Una voce forte che veniva dal trono esclamò: "Ecco l'abitazione di Dio fra gli uomini; essi saranno suo popolo ed egli sarà 'Dio con loro'. Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto né pianto né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre". Allora Dio dal suo trono disse: "Ora faccio nuova ogni cosa" (Ap. 21,1-5).

Traccia di riflessione:7

* Si possono utilizzare le pagg. da 176 in poi del Cat. "Venite con me".* La festa di Dio non sono le cose, la musica, gli spettacoli, i divertimenti.��* La vera festa è essere con il Signore e nel Signore* Dio è la festa eterna dell’uomo* Dio diventa festa per chi ha creduto, sperato, amato per Lui, con Lui e in Lui.��

Preghiera G. Preghiamo per tutti coloro che sono morti e ci hanno lasciato.L. Accetta, Signore, tutto il bene che hanno fatto quando erano tra noi.T. Accoglili nella vita eterna.

G. Preghiamo per tutti coloro che sono nel dolore per la morte dei loro cari.L. Vieni a confortarli, Signore.T. Il tuo amore renda meno forte il dolore della separazione.

G. Preghiamo per noi e per tutti gli uomini.L. Fa' crescere in noi l'amore verso i nostri fratelli.T. Raduna tutti gli uomini nella gioia della risurrezione.

ConclusioneG. L'eterno riposo dona loro, o Signore.

T. E splenda ad essi la luce perpetua.G. Riposino in pace.

T. Amen.

Schema di preghiera da fare al cimiteroo in altro luogo adatto.

Canto: Onore a te oppure un altro canto pasquale

P. Preghiamo insieme il Signore Gesù, Risorto dai morti, per tutti i nostri morti, e lo faremo con le parole che la Chiesa ci fa cantare nel giorno di Pasqua.

Tut. Alla Vittima Pasquale s’innalzi la preghiera di lode. L’agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col PadreNar. Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto, ma ora, vivo, trionfa.Bambini “Raccontaci, Maria, che hai visto sulla via?”Bambine “La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto e vi precede in Galilea”.Tut. Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.

P. Ascoltiamo ora la Parola di Gesù che è Parola di vita: (Lc. 24,13-35)��

Traccia di riflessione* Proviamo un senso di smarrimento e paura davanti alla morte* Gesù non ha scartato ma abbracciato la morte* Gesù è sempre con noi per darci speranza nella vita* In un mondo dove vibrano forti parole di morte siamo tutti chiamati a gridare forti parole di vita: il Vangelo

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* L’Eucarestia è il vincere la morte già qui e adesso.

Preghiera dei fedeli (si può utilizzare lo schema a pag. 95 del rito delle esequie oppure lasciare le intenzioni libere)Padre nostroOrazione (si può utilizzare quella a pag. 92 del rito delle esequie.

Si può concludere recitando 3 volte l’eterno riposo: una per i familiari e amici, una per tutti i defunti del cimitero, una per tutti i defunti specialmente i più dimenticati.

Canto: Signore, ci hai fatti per te, o Tu sei la mia vita.

2.Nascere, vivere, morire?

Preghiere per i defunti con i ragazzi

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1. Nascere pernon morire più

Canto

IntroduzioneG. Dio non ha creato la morte:T. Non vuole la morte degli uomini.G. Ha creato le cose perché esistano.T. Le forze presenti nel mondo sono per la vita.G. Sulla terra non sarà della morte l'ultima parola.T. Chi fa quel che piace a Dio, vive per sempre.

LetturaDal vangelo secondo Giovanni (11, 17 -28)

Betania era un villaggio distante circa tre kilometri da Gerusalemme: quando vi giunse Gesù, Lazzaro era nella tomba da quattro giorni. Molta gente era andata a trovare Maria e Marta per confortarle dopo la morte del fratello.Quando Maria sentì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece rimase in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu eri qui, mio fratello non moriva! E anche ora so che Dio ascolterà tutto quello che tu gli domandi».Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Marta rispose: «Sì, lo so; nell'ultimo giorno risorgerà anche lui». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà; anzi, chi vive e crede in me non morirà mai. Credi tu questo?». Marta gli disse: «Signore, sì! Io credo che tu sei il Messia, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».

- Nascere è meraviglioso. La festa del nostro compleanno ci ricorda il giorno in cui abbiamo iniziato la nostra avventura sulla terra. Siamo cresciuti. La vita è piena di tante cose, persone... Non siamo rimasti bambinetti piccoli, a poco a poco abbiamo imparato tante cose... Ma tutto questo un giorno finirà?

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- Abbiamo già visto che tutto comincia e finisce, anche la vita dell'uomo. Forse in casa nostra abbiamo avuto da poco una persona cara che ci ha lasciti.- Ma allora si nasce solo per morire? Dio ci sta prendendo in giro: ci da la vita e poi ce la porta via per sempre?- No. Dio vuole la vita. Noi siamo nati per non morire mai. L'amore di Dio è più forte della morte.

Il segno: l' acqua

G. Senza acqua non c'è vita. Nell'acqua siamo stati battezzati, Dio si è rivelato a noi come Padre e noi siamo diventati i suoi figli. E Dio vuole che i suoi figli non muoiano, ma attraverso la morte vivano per sempre. Quando salutiamo per l'ultima volta un fratello che è morto, il sacerdote durante il funerale gira attorno al corpo e lo asperge con l'acqua benedetta. L'acqua ci ricorda la vita che Dio ci ha donato, la vita battesimale che non muore mai. Ringraziamo il Padre e diciamo: Gloria a te, Signore.

T. Gloria a te, Signore.

- Noi ti lodiamo, o Dio creatore, che nell'acqua e nello Spirito alle origini hai creato l'uomo e tutte le cose.T. Gloria a te, Signore.- Noi ti benediciamo, o Cristo: dal petto squarciato sulla croce è uscito sangue e acqua, segno dei sacramenti della nostra salvezza.T. Gloria a te, Signore.- Noi ti glorifichiamo, o Spirito di vita, che dal grembo battesimale della Chiesa ci hai fatto rinascere come figli di Dio. T. Gloria a te, Signore.

Tutti si fanno il segno della croce con l'acqua benedetta o vengono aspersi dal catechista.

PreghieraG. Signore, tu hai creato ogni cosa e l'uomo.T. Grazie per il dono della vita, conservala per la vita eterna.

G. Signore, tu ci hai fatto nascere per conoscere e amare te.T. Fa' che nessuno dei tuoi figli si allontani da te, che sei la vita.

G. Signore, chi crede in te non morirà mai.T. Fa' rinascere alla vita senza fine i nostri fratelli che sono morti.

ConclusioneG. L'eterno riposo dona loro, o Signore.T. E splenda ad essi la luce perpetua.G. Riposino in pace.T. Amen.

Canto

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2. Vivere èfar crescere in noi una vita che non finisce mai

Canto

Introduzione

G. Ci hai donato la vita, Signore.T. Benedetto sei tu, Signore, Dio dei viventi.G. Ci fai crescere e diventare uomini capaci di amare.T. Benedetto sei tu Signore, Dio dei viventi.G. Tu ci ami di un amore senza fine e ci porti verso la vita che non finisce.T. Benedetto sei tu, Signore, Dio dei viventi.

Lettura

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (5, 1-2. 11-13)Fratelli, chiunque crede che Gesù è il Cristo è diventato figlio di Dio. Chi ama un padre ama

anche i suoi figli. Di conseguenza, se amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti, siamo certi di amare anche i figli di Dio. Dio ci ha dato la vita eeterna, ce l'ha data mediante il Figlio suo, Gesù. Chi è unito al Figlio ha la vita; chi non è unito al Figlio di Dio non ha neppure la vita. Voi credete nel Figlio di Dio: perciò vi ho scritto queste cose, perché sappiate che avete la vita eterna.

Per la riflessione- La vita è una continua crescita. Se crediamo in Gesù la fede è un continuo passaggio (fare pasqua) per diventare come Gesù.

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- La vita per un cristiano diventa allora un cammino che lo porta fino a Gesù, fino alla vita eterna. - L'amore vero (e bisogna imparare ad amare) ci fa passare dalla morte alla vita: ci prepariamo così alla comunione senza fine con Dio e con i nostri fratelli.- Il tempo della nostra vita è come una salita che ci porta alla vita senza fine. Bisogna far crescere in noi la vita eterna, perché dal momento della nostra nascita, la vita non si spegnerà più. L'amore ci renderà più forti della morte, perché l'amore è come Dio: più si dona e più cresce, per questo non muore mai!

Il segno: l' incenso

G.. La nostra vita è destinata a crescere fino a diventare vita eterna. La nostra vita è la vera offerta che Dio gradisce. Se viviamo amando, come ha fatto Gesù fino alla croce, la nostra vita avrà successo, sarà riuscita. Così ci potremo presentare davanti al Signore con una vita ricca d'amore. Ora portiamo in mezzo a noi l'incenso. L'incenso è segno della preghiera della Chiesa che sale verso Dio. L'incenso è segno di onore. Con l'incenso onoriamo il corpo dei nostri defunti, quando li salutiamo per l'ultima volta, per indicare la loro dignità di figli di Dio, tempio dello Spirito Santo, eredi della vita eterna. Ora ciascuno di noi offra al Signore un po' d'incenso: possa la nostra vita crescere e salire verso di lui, diventare l'inizio della vita eterna.

Mentre si offre l'incenso si può eseguire un canto di lode.

Preghiera

G. Fa' crescere la nostra vita, Signore.T. Rendila degna della vita eterna.G. Rendici capaci di amare.T. Perché possiamo passare dalla morte alla vita.G. Sostieni coloro che soffrono.T. Fa' che amino come Gesù, per vivere eternamente con lui.

Padre nostro

ConclusioneG. L'eterno riposo dona loro, o Signore.T. E splenda ad essi la luce perpetua.G. Riposino in pace.T. Amen.

Canto

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3. Morire èrinascere alla vita senza fine

Canto

Introduzione

G. Gesù è vivo!T. La morte non ci fa più paura.G. Gesù è passato dalla morte alla vita!T. Tutti aspettiamo di attraversare con lui la morte e arrivare alla vita.G. Gesù verrà di nuovo!T. E ci farà risorgere in nuovi cieli e in nuove terre.

Lettura

Dal vangelo secondo Marco (15, 33-39; 16, 1-6)Quando fu mezzogiorno si fece buio su tutta la regione fino alle tre del pomeriggio. Alle tre

Gesù gridò molto forte: "Eloì, Eloì, lemà sabactàni?". che significa: Dio, mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Alcuni dei presenti udirono e dissero: "Sentite, chiama il profeta Elia". Un tale corse a prendere una spugna, la bagnò nell' aceto, la fissò in cima a una canna e cercava di far bere Gesù. Diceva: "Aspettate. Vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce!". Ma Gesù diede un forte grido e morì. L' ufficiale romano che stava di fronte alla croce, vedendo come Gesù era morto, disse: "Quest' uomo era davvero Figlio di Dio!".

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Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono olio e profumi per andare a ungere il corpo di Gesù. E la mattina presto del primo giorno della settimana, al levar del sole, andarono alla tomba. Mentre ancora dicevano tra loro: "Chi ci farà rotolar via la pietra che è davanti alla porta?". Ma quando arrivarono, guardarono e videro che la grossa pietra, molto pesante, era stata già spostata. Allora entrarono nella tomba. Piene di spavento, videro a destra un giovane seduto, vestito di una veste bianca. Ma il giovane disse: "Non spaventatevi. Voi cercate Gesù di Nazaret, quello che hanno crocifisso. E' risuscitato, non è qui. Ecco, questo è il posto dove l'avevano messo".

Per la riflessione- Dio non ha lasciato Gesù in potere della morte. La morte non può più farci paura, perché Dio si è rivelato più forte.- Per Gesù la morte è stata un passaggio. Come gli ebrei erano passati attraverso il Mar Rosso dalla schiavitù alla libertà, così Gesù attraverso la morte è passato alla vita.- Anche noi che crediamo in lui e lo seguiamo come discepoli siamo chiamati a passare attraverso la morte per arrivare alla vita.- E Dio realizzerà tutto questo alla fine dei tempi, quando tutti i morti risorgeranno e vivremo insieme con lui.

Il segno: la luceSi prepari prima un candeliere adatto sul quale accendere dei ceri, uno per intenzione di preghiera.

G. Accanto al corpo dei nostri fratelli defunti in chiesa accendiamo il cero pasquale segno di Gesù risorto, che rischiara la nostra strada attraverso la morte e ci porta alla luce della vita. Sulle loro tombe accendiamo spesso dei piccoli ceri come segno di rispetto per i nostri cari defunti e come segno della nostra speranza nella risurrezione. Ricordiamo allora tutti i nostri fratelli che dormono nel Signore. Alcuni di voi, a nome di tutti, mentre pregheremo per loro accenderanno dei ceri: il Signore li porti alla pienezza della vita e doni a noi la speranza di risorgere.

L. Supplichiamo il Signore dicendo: Signore, pietà.T. Signore, pietà.

1. Possano tutti i nostri fratelli defunti stare per sempre con il Dio vivente.2. Possano i ministri della Chiesa lodare per sempre il Dio della gioia.3. Possano i papà e le mamme vivere con il Dio dell' amore.4. Possano i bambini innocenti vivere con il Dio della vita.5. Possano i poveri e i perseguitati vivere con il Dio della giustizia.6. Possano gli uccisi di ogni esercito e le vittime della violenza vivere con il Dio della pace.6. Possano quanti hanno peccato vivere con il Dio del perdono.7. Possano quanti abbiamo amato vivere con il Dio della fraternità.8. E possano tutti i defunti di ogni fede, popolo e razza vivere sempre nell'eterna luce.

Padre, tu vuoi che quanti ci hanno lasciato, siano oggi coloro che ci riuniscono. Le nostre occupazioni ci avevano dispersi: ora il pensiero della morte ci ha fatti sostare in preghiera per aprirci al dolore gli uni degli altri. Ricordati, Padre, che il tuo Figlio sulla croce ha preso su di sé la nostra morte e le nostre solitudini,per la sua risurrezione confermaci nella certezza che in lui noi pure vivremo. Egli vive regna nei secoli dei secoli.T. Amen.

ConclusioneG. L'eterno riposo dona loro, o Signore.

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T. E splenda ad essi la luce perpetua.G. Riposino in pace.T. Amen.

Canto

3.Veglie con i giovani

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PremessaSono offerti due schemi di preghiera abbastanza semplici, ma anche completi, destinati ad

adolescenti e giovani in occasioni diverse:

1. VEGLIA PER LE VITTIME: è pensata per riflettere e pregare sulla morte che accompagna il nostro vivere quotidiano. Ogni giorno passano davanti ai nostri occhi le scene della morte: per la guerra, la fame, le calamità naturali. Ad essi si aggiungono, senza particolari pubblicità, i “martiri” del nostro tempo uccisi per la fede e il loro impegno di testimonianza soprattutto nei luoghi di missione.

Sono questi momenti in cui i facili sentimenti di partecipazione non si aprono alla preghiera e si traducono poi, nel volgere di poco tempo, in abitudine o indifferenza: abitudine alle frequenti immagini che la TV ci offre, indifferenza verso un dolore che è, comunque, “lontano”.Tale preghiera può essere inserita, utilmente, nella Novena dei defunti.

2. VEGLIA PER UN AMICO: è pensata per l’eventualità, purtroppo nemmeno troppo remota, della morte di un/a giovane della propria comunità. E’ questa un’occasione pastoralmente molto delicata ma anche ricca della “provocazione” dell’esistenza: non si può evadere, in questi momenti, alle domande e alle attese che situazioni come queste creano.

Lo schema di ambedue le celebrazioni è abbastanza semplice:- introduzione alla preghiera,- la Parola,- il segno della pietà cristiana,- l’invocazione a Dio.

1. Veglia per tutte le vittimePuò essere posto al centro dell’assemblea il crocifisso adeguatamente illuminato e ai suoi piedi un segno della violenza e della sofferenza umana: un volto, immagini di guerra, di morte, di miseria. Essendo già previsto un inno iniziale, quando si porta la croce, è opportuno iniziare in silenzio la celebrazione. In un gruppo preparato si può suggerire di inginocchiarsi mentre celebrante e ministri si inginocchiano o si prostrano davanti all'altare come nei riti iniziali del Venerdì Santo.

1. INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA: La croce

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.T. Amen.

C. Il Signore della vita sia con tutti voi.T. E con il tuo spirito.

C. (può introdurre con queste o altre parole) Carissimi, il male e la sofferenza sono stati sconfitti ma non ancora in modo definitivo. La vittoria di Cristo si manifesterà totale solo alla fine dei tempi. Per questo siamo ancora avvolti dal mistero di iniquità che provoca tanta sofferenza e morte. Siamo radunati proprio per far nostre le sofferenze del mondo per essere solidali come Gesù. Questa solidarietà trova il suo momento più alto proprio nella preghiera che ci renderà capaci poi di non restare indifferenti. Soffriamo ma non siamo disperati perché Dio, il Dio dei vivi e non dei morti, lotta davanti a noi.

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Mentre viene portato (o anche solo illuminato) il crocifisso può essere recitata questa preghiera (o una parte) da un solista con un leggero sottofondo musicale o cantando sottovoce, da parte di tutta l’assemblea: Adoramus te, Christe... (vedi i canti di Taizé) o un altro ritornello alla croce.Invece della preghiera si può eseguire un inno alla croce

L. Signore Gesù,su questa nostra terra fu piantata la tua croce,strumento di violenza che ti ha reso eterna immaginedi ogni dolore e di ogni morte.Rifiutato come amico e come liberatore,assimilato a ribelli e criminali, spogliato della tua dignità,torturato nella carne e nell’anima,hai accettato tutto combattendo la tentazione di arrendertie sei sceso fino in fondo al baratro della sofferenza e dell’annullamento.Si sono incrociati nei bracci del tuo patibolo,la tua totale volontà di accettazione e di perdonoe l’ostinato rifiuto della pietà di cui è impastata la nostra condizione umana.E’ una storia che continua ancor ogginella litania quotidiana dei rifiuti di riconciliazione,nelle vicende, personali e sociali, di attaccamento alla violenza.

Davanti alla tua croce,nuovo ed uguale segno di questa storia che non vuol cambiare,sentiamo oggi tutto il peso della tragedia dei popoli nei quali la tua passione continua e quasi aumentaper gli oltraggi e gli stupri, per le distruzioni e i crimini quotidiani,per le sofferenze inferte soprattutto ai più deboli e inermi.Il dolore subito dagli innocenti e la violenza sistematicamente organizzatasono i nuovi bracci della croce che si innalza oggi su questa terrae getta un’ombra di disperazione e di morte sul resto dell’Europa, sul mondo intero.

Davanti a te e a tutti i crocifissi del mondo,dopo l’ultimo colpo di lancia, dopo l’ultima azione bellica,dopo l’ultima violenza gratuita sugli innocentiimploriamo per tutti gli uomini,e specialmente per quelli in armi,la possibilità di volgere lo sguardo verso i trafitti,di aprire gli occhi sul male fatto, sui volti sfigurati, sui lutti e sulle rovine, sui popoli in preda alla disperazione.

E ti chiediamo, o Signore crocifisso, il coraggio del silenzio delle armi e del silenzio dentro di noiper riconoscere il male e chiamarlo per nome,per vedere nella tua croce la fine non dell’amore e della speranza, ma del peccato e della violenza:per una difficile ma possibile paceche deve pur esserci nel cuore di ogni uomo,per ritrovare il senso della pietà e i motivi per tornare a chiamarci fratelli.

____________________________________________________________________Se non si è recitata la preghiera, ma si è eseguito un canto alla croce il celebrante può concludere con un'orazione:

C. La realtà della morte ci ricordi, Padre,che siamo creature che a te ritornano;la croce del tuo Figlio, ci ricordi, Padre,che morire è passare da questo mondo a te;la sua sepoltura ci ricordi, o Padre, che ogni uomo deposto nella terraè un seme destinato alla risurrezione.Ti preghiamo per tutte le vittime e gli uccisi della terra:dona loro la speranza nella vita e nella risurrezionee preparali per il giorno della festa senza fine.Per Cristo nostro Signore.

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T. Amen.___________________________________________________________________________________________

2. LA PAROLA CHE SALVA

G La parola di Dio - dice la Scrittura - è come una lampada nella notte del mondo. A questa luce noi vogliamo avvicinarci per tentare di trovare nel buio del mondo la strada della vita, per tornare a credere e sperare, per non far mancare al mondo la presenza di Dio.

Dal secondo libro dei Maccabei

In quei giorni, fatta una colletta per circa duemila dramme d’argento, Giuda, capo d’Israele, la inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, compiendo così un’azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione. Se infatti non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti perché fossero assolti dal peccato.

Parola di Dio.

(oppure Lam. 3,17-26 E’ bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore)

Rit. Noi speriamo in te, o Signore

Dal profondo a te grido, o Signore;Signore ascolta la mia voce.Siano i tuoi orecchi attentialla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore,Signore chi potrà sussistere?ma presso di te è il perdono:perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore,l’anima mia spera nella sua parola.L’anima mia attende il Signorepiù che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore,perché presso il Signore è la misericordiae grande presso di lui la redenzione.Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Alleluia, Alleluia.Benedetto sei tu, Padre, Signore del cielo e della terra,perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.Alleluia.

Dal vangelo secondo Matteo

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In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola li ammaestrava dicendo:“Beati i poveri in spirito,perché di essi è il regno dei cieli.Beati gli afflitti,perché saranno consolati.Beati i miti,perché erediteranno la terra.Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia.Beati i puri di cuore,perché vedranno Dio.Beati gli operatori di pace,perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per causa della giustizia,perché di essi è il regno dei cieli.Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.

Parola del Signore.T. Lode a te, o Cristo.

Si può ripetere il canto dell'alleluia o un altra acclamazione adatta.

(oppure: Matteo 25, 31-46; Venite benedetti del Padre mio)

Omelia

3. IL SEGNO DELLA PIETA’ CRISTIANA

G La Chiesa invita, nelle esequie, a incensare la salma come venerazione del corpo fatto nel battesimo tempio di Dio. Vogliamo ripetere ora questo gesto per esprimere la nostra preghiera che si eleva al Signore e per onorare le vittime di ogni guerra, di ogni popolo e di ogni fede, coloro che sono gli amati da Dio.

(ognuno passa davanti alla croce e pone qualche granello di incenso nel braciere. Si può accompagnare con un canto di risurrezione o per i defunti o un salmo adatto)

4. L’INVOCAZIONE A DIO

C. Fratelli e sorelle carissime, siamo stati convocati per invocare la bontà del Signore sulle vittime della cattiveria dell’uomo e dei nostri peccati.

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1. Per i bambini innocenti che, a causa del rifiuto umano, non hanno visto la luce della vita:- possano cantare in eterno, o Signore, le tue lodi.

2. Per le vittime delle guerre che insanguinano la terra, da te pensata come un giardino:- possano ricevere dalla tua bontà, o Signore, ciò che è stato negato loro dalla violenza dell’uomo.

3. Per coloro che sono morti a causa della fame per una iniqua distribuzione dei beni della terra, per l’egoismo degli uomini e per la nostra indifferenza:- possano essere saziati, o Signore, dalla gioia che tu solo sai dare.

4. Per coloro che sono stati assassinati dalla criminalità e dalla mafia, nelle stragi del terrorismo e dalla violenza delle città:- possano gioire della felicità da te promessa ai perseguitati per la giustizia.

5. Per coloro che sono vittime della droga, dell'acool, di una vita disordinata:- possano entrare ora nella gioia piena che hanno cercato nelle illusioni del mondo.

6. Per i giovani, gli uomini e le donne che per disperazione si sono tolti la vita, per gli anziani uccisi dalla solitudine e dall'abbandono:- possano riposare nella quiete della tua paternità e gustare la dolce fraternità dei tuoi santi e amici.

7. Per coloro che sono stati uccisi a causa del vangelo:- possano godere ora, o Signore, della pace che tu assicuri a coloro che hanno sperato in te.

C. Hai liberato, o Padre, dai lacci della morte il tuo Figlio Gesù:aiutaci a vedere ogni cosa alla luce della sua risurrezione,perché la disperazione non prenda più il cuore dell'uomodavanti alla morte ingiusta di troppi tuoi figli.Converti il cuore di chi uccide con le armi o l'indifferenza;accogli nelle tue mani di Padre ogni vittima del mondo;asciuga le lacrime di coloro che le piangonoe fa' germogliare la giustizia sulla terra.Per Cristo nostro Signore.T. Amen.

Acclamazione conclusiva

C. Cristo è risorto, alleluia!T. La nostra speranza è compiuta!C. Ai fratelli addormentati nella morte, dona, Signore, l'eterno riposo.T. E vivano nello splendore della tua luce.

Canto

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2. Veglia per un amicoLa veglia può essere celebrata sia nella casa del defunto, sia nella cappella dell’oratorio o ambiente adibito adeguatamente per l’occasione, sia nella Chiesa parrocchiale. Sarà necessario adattare la celebrazione nel caso della presenza o no della salma.

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Al centro dell’assemblea viene posta la croce; ai suoi piedi la fotografia della persona defunta; ad ogni partecipante sia dato un fiore e un cero.

1. INTRODUZIONE ALLA PREGHIERA

Si inizia in silenzio: due giovani portano processionalmente la croce e la depongono dietro la salma o una fotografia del defunto. Dopo aver collocato la croce si può eseguire un canto adatto alla circostanza.

Canto di meditazione Il celebrante introduce la preghiera con queste o altre parole richiamando l’avvenimento che è oggetto della preghiera:

C. Carissimi,siamo stati convocati nella preghiera e nel silenzio, ricco di pensieri, dalla morte del nostro fratello e amico (sorella e amica) N.. La morte sempre porta con sè pensieri e riflessioni che aprono ampi spazi alle domande più che alle risposte, soprattutto quando essa ferisce i nostri affetti e chiama persone giovani; preferiremmo il silenzio più che la parola perché ci è difficile ammettere la nostra incapacità ad essere vittoriosi sulla morte. Ma siamo qui anche per rendere presente in mezzo a noi il mistero della morte e della risurrezione del Signore Gesù che ha incrociato la vita del nostro fratello (sorella) N.; la sua Parola allora diventa necessaria: solo Gesù, che ha vinto la morte e il suo potere, può essere Parola che salva e Parola che ancora dona speranza.

L. O Cristo su questa terra hai piantato la tua croce di sofferenza e di amoreper condividere il nostro morire e renderci partecipi del tuo risorgereNoi ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,- perché con la tua santa croce hai redento il mondo.L. O Cristo a causa del peccato è stata piantata in questa nostra vitala croce della morte e del dolore.Noi ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,- perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

L. O Cristo, anche oggi la mortecrea in noi scandalo, paura e sofferenza:ma la tua croce è segno di vittoria e vince anche le nostre croci.Noi ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,- perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

L. O Cristo il nostro fratello (N.)condivide ora con te il mistero della morte:donagli di condividere anche la gioia della festa eternaNoi ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,- perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

L. O Cristo, con la tua morte hai vinto la nostra morte:noi innalziamo presso il nostro fratello la tua croce come segno per noi di speranza e per lui di vita senza fine.Noi ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,- perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

C. O Dio dei vivi e non dei morti,

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Tu vuoi che colui che ci ha lasciati sia oggi, per noi, colui che ci riunisce.La morte del nostro amico ha fermato i nostri pensieri e le nostre occupazionie ci ha condotto nel profondo di noi stessi, del nostro vivere e del nostro morire.Per motivi a noi misteriosi, hai chiamato accanto a te, nella vita che non tramonta, il nostro fratello N.:fai rifiorire la sua giovinezza nella tua dimora di luce e di pace,donagli di godere della tua presenzae di attenderci un giorno per la festa che non ha fine.Te lo chiediamo per Gesù, tuo Figlio,che hai liberato dalla mortee ora vive e regna con te nei secoli dei secoli.T.Amen.

___________________________________________________________________________________________Orazioni per diverse circostanze:Per un defunto, morto dopo lunga malattia: Con la morte il nostro fratello N. ha cessato di soffrire; ma per noi la sua fine è motivo di nuovo dolore.Noi ci rivolgiamo a te, Signore nostro Dio.Noi sappiamo che dopo l'agonia del tuo Figlio Gesùe dopo la sua morte di crocetu l'hai risuscitato dai morti.Facci scoprire, seguendo i suoi passi,che la via del calvario conduce tutti coloro che la percorronofino al sole del mattino di Pasqua.Per Cristo nostro Signore.T. Amen.

Per una morte che ha causato molta sofferenza:Signore Gesù, tu sai quanta sofferenza, quanta angoscia c'è in noi.Non capiamo più nulla: la morte di N. ci sembra un'ingiustizia.Ci rivolgiamo a te: tu ci conosci e tu stesso sei passatoattraverso lo scandalo della morte in croce.Aiutaci a riscoprire la profondità del tuo amoreche ci passare dalla morte alla vita per tutti i secoli dei secoli.T. Amen.

Per una morte improvvisa:Signore, noi piangiamo il nostro amico N. e la brutalità della sua morte aggiunge dolore al dolore.Fa' che il tuo amore ci doni di crederequanto i nostri cuori sono incapaci di capire,che tu l'hai chiamato a vivere con te nei secoli dei secoli.T. Amen.

Per chi ha lavorato al servizio del vangelo:Tu hai promesso, Signore, una felicità senza finea chi cerca sopra tutto il Regno dei cieli.Sulla tua parola noi ti preghiamo per N.,che ha consacrato la vita all' annuncio del Vangelo.Ora possa entrare nella gioia del suo Maestro,nel regno eterno di pace e d'amore e viva con te nei secoli dei secoli.T. Amen.

Per un handicappato mentale:Ti preghiamo, Signore nostro Dio, tu che non smetti di amarci anche quando siamo nella prova:accogli N. con tutta la tenerezza del tuo cuore di Padree fa' che viva nella tua luce e nella tua pace,là dove ciascuno è uguale al fratello e nessuno diverso.Guarda anche coloro che l'hanno amato, sorretto e curato:donaci il coraggio e la forza di combattere insieme contro ogni forma di male.Per Cristo nostro Signore.T. Amen.___________________________________________________________________________________________

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2. LA PAROLA DELLA VITA

C. Mettiamoci, fratelli e sorelle, in ascolto dell’unica Parola che salva, non ci chiude nel nostro dolore ma apre occhi e cuore a contemplare il mistero dell’amore di Dio anche nel doloroso passaggio della morte. La morte non è l’ultima parola della vita: l’ultima parola è l’amore e la festa che Dio pronuncia per ogni figlio (a) che torna a Lui.

G. L’alleluia, canto tipico della Pasqua del Signore, inno di lode e di vittoria, trova il suo spazio anche nella sofferta preghiera che facciamo per il nostro fratello (la nostra sorella): non cancella la fatica e il dolore di una momentanea separazione. E’ anzi annuncio del destino a cui ciascuno di noi è chiamato.

Dall’Apocalisse di san Giovanni apostoloAllora io vidi un nuovo cielo e una nuova terra - il primo cielo e la prima terra erano spariti e il

mare non c’era più - e vidi venire dal cielo, da parte di Dio, la santa città, la nuova Gerusalemme, ornata come una sposa pronta per andare incontro allo sposo. Una voce forte che veniva dal trono esclamò: “Ecco l’abitazione di Dio fra gli uomini; essi saranno suo popolo ed egli sarà “Dio con loro”. Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più nè lutto nè pianto nè dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre.Responsorio (o canto)Padre infinitamente buono, noi ora affidiamo colui che giunge alle soglie della tua casa: *noi lo amiamo, Signore, prendilo con te.R. Noi lo amiamo, Signore, prendilo con teMentre a notte della morte lo nasconde ai nostri occhi, si illumini per lui il tuo giorno senza tramonto.R. Noi lo amiamo, Signore, prendilo con teEgli non è più tra noi: sia vicino a te, Signore! Noi che conosciamo la tua bontà, ti preghiamo di accoglierlo e di perdonarlo. R. Noi lo amiamo, Signore, prendilo con te

Silenzio

Dal Vangelo secondo Giovanni.Gesù disse ancora ai suoi discepoli: “Non siate tristi: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche

in me. Nella casa del Padre mio c’è molto posto. E se vado e ve lo preparo, tornerò e vi prenderò con me. Così anche voi sarete dove io sono.Non vi lascerò orfani, tornerò da voi. Fra poco il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete, perché io ho la vita e anche voi vivrete quel giorno conoscerete che io vivo unito al Padre e voi siete uniti a me e io a voi.

Responsorio o cantoDal giorno in cui le acque del Battesimo gli hanno dato la tua vita, egli è tuo figlio.R. Noi lo amiamo, Signore, prendilo con teEgli già ti appartiene nell’amore del tuo Figlio. Fa’ che viva alla tua presenza e condivida la tua gloria.R. Noi lo amiamo, Signore, prendilo con teN., fratello nostro, noi ti diciamo “A Dio”, fino al giorno glorioso in cui ti potremo rivedere.

Silenzio

Dagli scritti di Sant’AgostinoDio è tutto per te, è tutto quello che ami. Se consideri le cose visibili, nè il pane è Dio, nè

l’acqua è Dio, nè il vestito, nè la casa. Dio è tutto per te: se hai fame, è il tuo pane; se hai sete, è la tua acqua; se sei nelle tenebre, è la tua luce, perché rimane incorruttibile; se sei nudo, egli è per te

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la veste d’immortalità, quando ciò che è corruttibile rivestirà l’incorruttibilità e ciò che è mortale rivestirà l’immortalità.Giungerai alla fonte da cui sei stato appena irrorato, vedrai la luce di cui appena un raggio ha colpito il tuo cuore immerso nelle tenebre. Egli sarà il porto dove termineranno le nostre fatiche.Godremo fratelli di una visione mai contemplata dagli occhi, mai udita dalle orecchie, mai immaginata dalla fantasia: una visione che supererà tutte le bellezze terrene.

Silenzio

3. IL SEGNO DELLA PIETA’ CRISTIANA

G. Da sempre i cristiani hanno vissuto nella fede della risurrezione la preghiera per i fratelli defunti e, nel corso del tempo, hanno accompagnato con segni esteriori la speranza nella vita eterna. Poniamo davanti alla fotografia e alla croce del Signore Gesù un fiore e un cero: con il fiore vogliamo esprimere la ricchezza dell’affetto e la bellezza della vita in cui il nostro fratello è entrato; con il cero vogliamo professare la nostra fede nella risurrezione per ogni morte unita alla morte di Gesù.

Ciascuno dei presenti pone un fiore e un cero davanti alla fotografia e alla croce. Intanto si esegue un canto o si recita il salmo 26.

Dal salmo 26R. il Signore è mia luce e mia salvezza

Il Signore è mia luce e mia salvezza,di chi avrò paura?Il Signore è difesa della mia vita,di chi avrò timore?

Una cosa sola ho chiesto al Signore,questa sola io cerco:abitare nella casa del Signoretutti i giorni della mia vita,per gustare la dolcezza del Signoreed ammirare il suo santuario.

Ascolta Signore la mia voce.Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.Di te ha detto il mio cuore:“Cercate il suo volto”;il tuo volto, Signore, io cerco:non nascondermi il tuo volto.

4. L’INVOCAZIONE A DIO

C. Carissimi fratelli e sorelle, prima di concludere questa nostro breve momento di preghiera e riflessione eleviamo a Dio la nostra preghiera.

Ti preghiamo Signore per il nostro amico: tu l’hai chiamato accanto a te nella tua casa:- donagli di gustare in eterno la dolcezza del tuo amore.

Ti preghiamo Signore per la chiesa: l’hai chiamata ad essere nel mondo segno della tua vittoria,- rendila fedele e gioiosa annunciatrice della vita eterna.

Ti preghiamo Signore per i familiari che portano il peso di questo distacco:- dona a loro la consolazione della fede.

Ti preghiamo Signore per ciascuno di noi che hai radunato attorno al nostro fratello e in ascolto della tua parola:- rendici capaci di vivere nel mondo con gli occhi sempre rivolti alla tua casa.

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C. Noi sappiamo Signore, che i tuoi pensieri non sono i nostri pensieri e il tuo sguardo supera infinitamente il nostro. Ma crediamo anche che tu sei con noi: con noi contro la morte, con noi per la vita. Tu Padre, sei la Vita: e anche noi rivivremo. Incoraggiati da tutti coloro che ci hanno preceduto e vivono con te, con l’immenso corteo di tutti i santi, come fratelli osiamo dire:

Padre nostro

ConclusioneC. L'eterno riposo donagli(le), Signore.T. E splenda a lui (lei) la luce perpetua.C. Riposi in pace.T. Amen.

Canto

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