tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl...

16
Introduzione alla psicologia dello sviluppo Prof.ssa Caterina Fiorilli Lezione 12 Dicembre [email protected] La metacognizione, come si sviluppa: fattori.....................1 La teoria della mente............................................ 2 Funzione della ToM:.............................................3 Funzione sociale e comunicativa...............................3 Funzione adattiva e protettiva................................3 Dimensioni Evolutive............................................. 4 La falsa credenza...............................................4 Esempio dello spostamento inatteso..............................5 Falsa credenza di I ordine......................................6 Scatola ingannevole........................................... 7 Test la teoria della mente: link youtube......................7 La falsa credenza di II ordine..................................7 Falsa credenza di primo e secondo ordine nella relazione con l’adulto per bambini con deficit uditivo........................8 Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.....................9 Il Caso Alessandro.............................................. 10 Forme di ragionamento........................................... 10 Ragionamento analogico.........................................10 Ragionamento induttivo.........................................11 Ragionamento deduttivo.........................................11 Ragionamento divergente, Ragionamento convergente..............11 Ragionamento riproduttivo......................................12 Ragionamento intuitivo/produttivo..............................12 La metacognizione, come si sviluppa: fattori Il modello di Flavell e Wellman aveva il limite di non spiegare come le persone collegassero le diverse conoscenze metacognitive. Per questo Flavell propose nel 1981 un secondo modello più 1

Transcript of tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl...

Page 1: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

Introduzione alla psicologia dello sviluppo

Prof.ssa Caterina Fiorilli

Lezione 12 Dicembre

[email protected]

La metacognizione, come si sviluppa: fattori......................................................................................................1La teoria della mente..................................................................................................................................................... 2

Funzione della ToM:.................................................................................................................................................. 3Funzione sociale e comunicativa....................................................................................................................3Funzione adattiva e protettiva........................................................................................................................ 3

Dimensioni Evolutive.................................................................................................................................................... 4La falsa credenza........................................................................................................................................................ 4Esempio dello spostamento inatteso.................................................................................................................5Falsa credenza di I ordine.......................................................................................................................................6

Scatola ingannevole.............................................................................................................................................. 7Test la teoria della mente: link youtube......................................................................................................7

La falsa credenza di II ordine................................................................................................................................ 7Falsa credenza di primo e secondo ordine nella relazione con l’adulto per bambini con deficit uditivo............................................................................................................................................................... 8Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.................................................................................................9

Il Caso Alessandro........................................................................................................................................................ 10Forme di ragionamento............................................................................................................................................. 10

Ragionamento analogico...................................................................................................................................... 10Ragionamento induttivo....................................................................................................................................... 11Ragionamento deduttivo......................................................................................................................................11Ragionamento divergente, Ragionamento convergente........................................................................11Ragionamento riproduttivo................................................................................................................................ 12Ragionamento intuitivo/produttivo...............................................................................................................12

La metacognizione, come si sviluppa: fattoriIl modello di Flavell e Wellman aveva il limite di non spiegare come le persone collegassero le diverse conoscenze metacognitive. Per questo Flavell propose nel 1981 un secondo modello più centrato sul controllo. A fondamento di questo modello l’autore pone quattro componenti in grado di favorire il controllo dei compiti cognitivi: - le mete cognitive ovvero gli obiettivi che ci si pone nell’agire, siano questi espliciti o impliciti; - le conoscenze metacognitive; - le esperienze metacognitive (il vissuto emozionale, le sensazioni legati all’esperienza di apprendimento); - gli atti cognitivi (le funzioni e le strategie specifiche in gioco nell’azione particolare che si intraprende). Anche Wellman (1983) presentò un modello rivisto nel quale si distinguevano cinque livelli di conoscenze metacognitive. A un primo livello c’è il riconoscimento dell’esistenza dei processi cognitivi, inteso come riconoscimento di stati

1

Page 2: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

interni e mentali; poi vi è la conoscenza dei diversi processi cognitivi, della loro natura e delle loro caratteristiche. Ad un terzo livello entrano in gioco i fattori influenzanti la prestazione, come il tipo di compito, le strategie che si utilizzano, le variabili di personalità, ecc.. Ad un quarto livello si iniziano a considerare le interazioni fra i processi, per arrivare, con il quinto livello, a controllare e monitorare l’intero corso, fino a valutare che cosa si conosce e distinguere i diversi atti mentali.Diversamente da Flavell e Wellman, la Brown (1987) intende la metacognizione proprio come il controllo dei processi e propone una precisa analisi di questi mecanismi. Evidenzia i seguenti aspetti come condizionanti il controllo metacognitivo: - rendersi conto dell’esistenza di un problema; - saper predire la propria prestazione; - pianificare l’attività cognitiva; - registrare e guidare l’attività cognitiva in relazione agli obiettivi. In primo luogo, quindi, vi è la capacità di problematicizzare le situazioni, di rendersi conto, ad esempio, della necessità di intervenire o di trovare una soluzione. In seguito entra in gioco il secondo aspetto del controllo, che consiste nella predizione, cioè nella capacità di riconoscere le proprie caratteristiche per poter anticipare possibili difficoltà. Vi è poi la capacità di pianificare la propria azione, organizzando le informazioni e le previsioni in relazione al tipo di compito e alle strategie utilizzabili. Questa organizzazione permette di avere sempre chiare le mete alle quali si deve arrivare; consente, inoltre, di avere un quadro generale del lavoro che si deve affrontare e di come organizzarlo. L’ultimo aspetto del controllo è rappresentato dalla capacità di effettuare un monitoraggio, di cogliere i feedback della prestazione e dell’ambiente (compagni, insegnanti, genitori, ecc.), di adattare il proprio comportamento a seconda dell’andamento dell’esecuzione e dei fini ai quali si intende pervenire.

La teoria della menteMolti anni di studi sulla metacognizione hanno evidenziato come, già in età prescolare, i bambini siano in grado di operare semplici riflessioni circa il funzionamento della propria attività cognitiva e gli eventi mentali più in generale. Avanzando con l’età, poi, essi maturano una propria teoria della mente ovvero una specifica sensibilità metacognitiva.Con il termine di teoria della mente si intende la capacità del bambino di attribuire a se stesso e agli altri credenze e stati mentali.Le ricerche in questo settore hanno preso lo spunto da un lavoro di Premack e Woodruff (1978) sulla capacità degli scimpanzé di attribuire stati mentali all'uomo e di prevederne il comportamento sulla base di tali stati.Come sottolinea la Camaioni (1998), l'aver individuato segni di una teoria della mente nei primati non umani ha portato ad un notevole interesse degli psicologi dello sviluppo per questo tipo di studi. Wimmer e Perner (1983) hanno elaborato un paradigma, denominato "compito della falsa credenza", che ha rappresentato la base per l'elaborazione di numerosi studi sperimentali. In tale situazione, conosciuta anche come “compito di Sally e Anne” dal nome dato ai personaggi, viene presentata ai bambini una scenetta con due bambole che giocano con un oggetto.

2

Page 3: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

Funzione della ToM:– Funzione sociale e comunicativa– Funzione adattiva e protettiva

Funzione sociale e comunicativaLa teoria della mente ha molteplici funzioni. Una prima funzione è quella sociale, infatti la capacità di compiere complesse attribuzioni di stati mentali permette di spiegare, di predire e di agire sul comportamento proprio e altrui (More, Frye, 1991). Da qui è possibile considerare due ulteriori specificazioni della funzione sociale della teoria della mente. Da un lato l’abilità di mentalizzazione permette di dare un senso al comportamento interpersonale (Astington, 2003; Baron-Cohen, 1995). Dall’altro, possedere una teoria della mente permette di essere partner comunicativi competenti, cioè di poter dare un senso alla comunicazione, dal momento che comprendere il messaggio comunicato significa cogliere l’intento comunicativo della persona.

Funzione adattiva e protettiva

Il possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino infatti, a partire dall’attribuzione di stati mentali ad altri il bambino, oltre a conferire un senso al comportamento altrui, lo rende anche prevedibile. Tutto ciò consente al bambino di mettere in atto delle condotte flessibili.Fonagy sostiene che il bambino, sulla base di esperienze precedenti di interazione con l’altro, crea una molteplicità di modelli rappresentazionali di Sé e dell’altro, che gli consentono di utilizzare in maniera adattiva il comportamento più appropriato alla situazione. L’abilità di mentalizzazione permette anche di sviluppare la consapevolezza e la riflessione su di sé

3

Page 4: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

(Howilin, Baron-Cohen, Hadwin, 1999). Il bambino diventa in grado di riflettere sui propri processi mentali, di comprendere le origini o le determinanti del suo comportamento, la fallibilità delle proprie credenze e la fonte delle proprie conoscenze. Secondo Fonagy (2001), la teoria della mente, oltre alla funzione adattiva, ha anche una funzione protettiva per soggetti con percorsi evolutivi critici o difficili. Ad esempio, nel caso del bambino abusato, l’abilità di mentalizzazione può portare il bambino a distinguere il proprio Sé dall’altro.

Dimensioni Evolutive

La falsa credenzaWimmer e Perner (1983) hanno elaborato un paradigma, denominato "compito della falsa credenza", che ha rappresentato la base per l'elaborazione di numerosi studi sperimentali. In tale situazione, conosciuta anche come “compito di Sally e Anne” dal nome dato ai personaggi, viene presentata ai bambini una scenetta con due bambole che giocano con un oggetto. Il primo personaggio colloca l'oggetto in un contenitore ed esce. In sua assenza il secondo personaggio sposta l'oggetto dal contenitore dove era stato sistemato ad un altro presente nella stanza. Successivamente il primo personaggio rientra dichiarando che andrà a prendere l'oggetto. A questo punto si chiede al bambino sottoposto al compito della falsa credenza di prevedere dove il personaggio andrà a cercare il proprio oggetto. La risposta corretta, ovvero che lo cercherà dove l'aveva collocato, rappresenta il riconoscimento della falsa credenza, in quanto il bambino dovrebbe rendersi conto che il protagonista della storia possiede una rappresentazione della realtà diversa dalla situazione effettiva e prevedere che il suo comportamento sarà guidato dalla sua credenza, piuttosto che dallo stato di cose (in altre parole, dovrebbe prevedere che cercherà l'oggetto dove crede che sia e non dove si trova attualmente). I bambini di tre anni falliscono in questo compito, che viene solitamente risolto in maniera brillante dai bambini di quattro anni. Esiste a questo livello una caduta prestativa

4

Page 5: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

molto forte nei bambini autistici, i quali come è documentato da una vasta letteratura, non riescono a risolvere il compito della falsa credenza, anche se possiedono un'età mentaledi sette anni o superiore. Dai risultati sembrerebbe che nel bambino normale la teoria della mente cominci a svilupparsi intorno ai quattro anni: Su tale posizione non tutti i ricercatori concordano. Alcuni studiosi fanno osservare che fra i due e tre anni i bambini possiedono già una considerevole conoscenza degli stati mentali e sono capaci di manipolare rappresentazioni che differiscono dalla realtà, come comprendere il gioco di finzione, creare nell'altro una falsa credenza per ingannarlo, riconoscere la differenza fra oggetti reali e immagini mentali di oggetti, prevedere il comportamento di altre persone sulla base di ciò che esse desiderano. I bambini sono in grado, pertanto, di attribuire agli altri pensieri, desideri e fantasie e questo li porta a poterne prevedere il comportamento. Tuttavia, a questa età, ancora non sono capaci di riconoscere l'esistenza di false credenze e dunque di risolvere le situazioni di conflitto in cui le conoscenze proprie ed altrui risultano discrepanti, in quanto forniscono rappresentazioni diverse della medesima realtà. Da questi studi, quindi, sembra evidenziarsi un progressivo sviluppo ed affinamento della capacità di rappresentazione e di meta-rappresentazione. In particolare quest'ultima capacità, che costituisce l'essenza stessa della teoria della mente, consente al sistema cognitivo di costruire descrizioni di eventi ipotetici, come le descrizioni di oggetti di finzione, di pensieri, di sogni, i quali, piuttosto che riferirsi alla realtà esterna, si rifanno ad altre rappresentazioni. La scoperta della mente propria ed altrui sarebbe una progressiva conquista evolutiva alla base delle successive acquisizioni di tipo metacognitivo.

Esempio dello spostamento inatteso• Al bambino viene raccontata una storia i cui protagonisti sono un bambino, di nome

Maxi, e la sua mamma. • Lo sperimentatore mette in scena una precisa sequenza di azioni:

– Maxi, in presenza della madre, ripone un pezzo di cioccolata in un determinato armadio della cucina e in seguito si allontana per giocare

– Durante la sua assenza la mamma, per cucinare, prende il cioccolato dall’armadio dove era stato riposto e lascia la parte rimanente in un altro armadietto

– Poi la madre si allontana dalla scena– A questo punto Maxi ritorna in cucina– Non ha assistito allo spostamento (inatteso) della cioccolata e quindi ignora la

nuova collocazione

5

Page 6: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

Al bambino sottoposto al compito di falsa credenza si pone a questo punto la domanda: Maxi dove cercherà la cioccolata? oppure Sally dove cercherà la sua biglia?Il compito è superato se il bambino indica il posto dove la cioccolata (biglia/palla) era originariamente stata riposta e non dove la mamma l’ha spostata

Falsa credenza di I ordineLe rappresentazioni mentali di primo ordine sono descrizioni di stati di fatto che derivano soprattutto dall’attività percettiva. Tali rappresentazioni funzionano come descrizioni letterali degli eventi della realtà e sono, secondo la definizione di Leslie 33 (1987) “sobrie”, in quanto comprendono informazioni di cui il sistema necessita per la sua sopravvivenza nel mondo reale.

Il bambino possiede la capacità di attribuire ad un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell’altro come diverso dal proprio.

Perner, Leekman, Wimmer (1987):o Elaborano un nuovo compito di falsa credenza allo scopo di far sperimentare al

bambino direttamente le credenze erronee o Compito della scatola ingannevole

6

Page 7: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

Scatola ingannevole• Il bambino, insieme ad un amico, viene condotto in una stanza con la promessa che il

ricercatore mostrerà loro il contenuto di una scatola• All’amico, però, viene anche detto di aspettare il suo turno fuori dalla porta• All’interno della stanza viene mostrata al bambino una scatola di Smarties • Si chiede al bambino che cosa pensa che ci sia nella scatola• Il bambino risponde Smarties• A questo punto gli si mostra che in realtà si sbaglia e che la scatola contiene una matita• Entra il suo amico a cui verrà mostrata la scatola: il bambino deve dire cosa si aspetta

che l’amico pensi ci sia nella scatola:– “Secondo te cosa penserà (nome dell’amico) che ci sia qui dentro?”

Test la teoria della mente: link youtube

https://www.youtube.com/watch?v=8hLubgpY2_w

False Belief Test (scatola ingannevole)http://www.youtube.com/watch?v=8hLubgpY2_w

Candle or Crayonhttp://www.youtube.com/watch?v=vNqr2iJ1vRQ&feature=endscreen&NR=1

Coin or Doll?http://www.youtube.com/watch?v=wwMZmjsCQ9w

Metacognitive Dev.https://www.youtube.com/watch?v=TJkB6nrk1CA

Spostamento inatteso e altro http://www.youtube.com/watch?v=YGSj2zY2OEM&feature=related

Autismohttps://www.youtube.com/watch?v=QjkTQtggLH4

La falsa credenza di II ordine

Le rappresentazioni di secondo ordine, o metarappresentazioni, sono strutture di dati che riguardano gli stati mentali propri e altrui; esse permettono al sistema di costruire descrizioni di eventi ipotetici e si riferiscono, non alla realtà, ma ad altre rappresentazioni. Secondo Leslie le meta rappresentazioni hanno la forma di “Agente-Relazione Informazionale-espressione”, in cui l’Agente è una o più persone, l’espressione è una qualsiasi rappresentazione distaccata, ossia la rappresentazione che si ha quando viene riprodotta una rappresentazione primaria e

7

Page 8: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

il normale riferimento alla realtà esterna viene sospeso e la Relazione Informazionale si riferisce a qualsiasi stato intenzionale (es. pensare, credere, fingere).

Falsa credenza di primo e secondo ordine nella relazione con l’adulto per bambini con deficit uditivo

Questa è la storia di un bambino goloso, Mario, e della sua mamma.La nonna ha portato a Mario un sacchetto di caramelle e Mario inizia a mangiarle.

Quando la mamma si accorge che ne ha mangiate tante, prende il sacchetto, lo mette nella credenza e dice: “Hai mangiato già troppe caramelle, adesso basta! Quelle che avanzano le metto nella credenza”.

8

Page 9: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

Mario se ne va nella sua cameretta e la mamma sposta il sacchetto di caramelle dalla credenza al cassetto del tavolo e dice alla nonna: “È meglio toglierle dalla credenza e nasconderle nel cassetto del tavolo, così siamo sicure che non ne mangia più e non fa indigestione”.Mario torna per salutare la nonna e vede la mamma che sposta il sacchetto di caramelle. La mamma e la nonna però non vedono Mario, che torna nella sua cameretta.

Arriva la sorellina di Mario e gli dice: “La nonna mi ha detto che ha portato delle caramelle: dove sono?”.

Domanda di memoria (controllo)1. Mario ha visto la mamma spostare le caramelle?

Domanda di realtà (controllo)2. Mario in che posto pensa sia il sacchetto di caramelle?Domanda di falsa credenza di I ordine

1. La mamma pensa che Mario l’abbia vista mentre spostava le caramelle?Domanda di falsa credenza di II ordine

1. La mamma in che posto pensa che Mario manderà la sorellina a cercare le caramelle?Domanda di giustificazione (controllo)5. Perché la mamma pensa che Mario manderà la sorellina lì?

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (2003) è un romanzo di Mark Haddon che è stato tradotto in oltre venti paesi, rimanendo per lungo tempo in testa alle classifiche di libri più venduti.La voce narrante è del protagonista, il quindicenne Christopher Boone affetto dalla sindrome di Asperger: una forma di autismo a causa della quale manifesta disturbi comportamentali (l'odio nell'essere toccato, la difficoltà a comprendere gli esseri umani, l'odio per il marrone e il giallo in contrapposizione al suo amore per il rosso). La sindrome gli ha donato straordinarie capacità logiche e matematiche: nel libro, sono infatti riportati dei famosi

9

Page 10: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

quesiti matematici. L'isolamento dalle emozioni e la sua naturale predisposizione rendono Christopher un grande appassionato della matematica.

Il Caso Alessandro

Analisi di un caso tramite la diagnosi funzionale portata da un nostro collega. Rimando alle slide sulla piattaforma

Forme di ragionamento

Ragionamento analogico• Operazione più economica

10

Page 11: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

• Consiste nel cercare nell’esperienza passata degli elementi che possano essere trasferiti (transfer) al caso presente

• Si basa sull’applicazione di conoscenze relative ad una situazione nota verso un’altra nuova

• Si attiva un processo che permette di individuare corrispondenze tra la prima situazione e la seconda

Ragionamento induttivo• Consiste nel mettere insieme più “fatti” e nel trovare il principio generale che li

accomuna• Questo ragionamento è quello che porta alla formazione dei concetti• Il concetto è infatti una entità che riassume tutti gli elementi che condividono proprietà• Tale ragionamento consente anche di formulare ipotesi

Ragionamento deduttivo• Dal principio generale al particolare • Ne è un esempio il ragionamento condizionale, che si attiva quando occorre stabilire se

un enunciato generale è applicabile ad un caso particolare

Ragionamento divergente, Ragionamento convergente

11

Page 12: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

Ragionamento riproduttivo

Ragionamento intuitivo/produttivo

12

Page 13: tfalumsa.altervista.orgtfalumsa.altervista.org/wp-content/uploads/2015/12/Prof... · Web viewIl possesso della teoria della mente riveste una cruciale funzione adattiva per il bambino

13