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Regolamento del Dottorato di Ricerca Scienze agrarie, forestali e degli alimenti Agricultural, Forest and Food Sciences (Dottorato AFF) (Approvato nella seduta del Consiglio del 3 maggio 2017 n°4) Articolo 1 Ambiti di applicazione e finalità Il presente regolamento disciplina, in ottemperanza alle leggi vigenti in materia e al Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata, la struttura organizzativa, le modalità di funzionamento degli organi collegiali, gli obiettivi e l'iter formativo e valutativo del Dottorato di Ricerca "Scienze e tecnologie agrarie, forestali e degli alimenti - Agricultural, Forest and Food Sciences" (Dottorato AFF). Il Dottorato prepara a svolgere, presso università, enti pubblici o soggetti privati di ricerca, attività scientifica altamente qualificata, secondo i principi sanciti dallo "Spazio Europeo dell’Alta Formazione e della Ricerca"; e si propone di fornire competenze adeguate per l'esercizio di attività direttive e professionali di qualità nell’ambito delle Scienze Agrarie, Forestali, Ambientali, e delle Scienze delle Produzioni animali e delle Tecnologie Alimentari. I settori scientifico-disciplinari (SSD) interessati all’attività formativa e al progetto scientifico del Dottorato sono elencati nell'allegato 2. Articolo 2 Sede amministrativa e sedi di svolgimento delle attività formative La sede amministrativa del Dottorato è l’Università degli Studi della Basilicata. Il soggetto proponente è la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali (SAFE). Sono sedi di svolgimento delle attività formative: la Scuola SAFE; 1

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Regolamento del Dottorato di Ricerca

Scienze agrarie, forestali e degli alimentiAgricultural, Forest and Food Sciences

(Dottorato AFF)(Approvato nella seduta del Consiglio del 3 maggio 2017 n°4)

Articolo 1Ambiti di applicazione e finalità

Il presente regolamento disciplina, in ottemperanza alle leggi vigenti in materia e al Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata, la struttura organizzativa, le modalità di funzionamento degli organi collegiali, gli obiettivi e l'iter formativo e valutativo del Dottorato di Ricerca "Scienze e tecnologie agrarie, forestali e degli alimenti - Agricultural, Forest and Food Sciences" (Dottorato AFF).Il Dottorato prepara a svolgere, presso università, enti pubblici o soggetti privati di ricerca, attività scientifica altamente qualificata, secondo i principi sanciti dallo "Spazio Europeo dell’Alta Formazione e della Ricerca"; e si propone di fornire competenze adeguate per l'esercizio di attività direttive e professionali di qualità nell’ambito delle Scienze Agrarie, Forestali, Ambientali, e delle Scienze delle Produzioni animali e delle Tecnologie Alimentari.I settori scientifico-disciplinari (SSD) interessati all’attività formativa e al progetto scientifico del Dottorato sono elencati nell'allegato 2.

Articolo 2Sede amministrativa e sedi di svolgimento delle attività formative

La sede amministrativa del Dottorato è l’Università degli Studi della Basilicata. Il soggetto proponente è la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali (SAFE). Sono sedi di svolgimento delle attività formative:

la Scuola SAFE; altre strutture didattiche e scientifiche dell’Università degli Studi della

Basilicata, i cui docenti afferiscano al Collegio; altre strutture di elevata qualificazione scientifica, pubbliche o private,

nazionali, estere o internazionali, con le quali siano state stipulati accordi di collaborazione.

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Articolo 3Organi del corso

Sono organi del Dottorato il Coordinatore e il Collegio del Dottorato (di seguito denominato il Collegio).

Articolo 4Il Coordinatore

Il Coordinatore è un professore universitario di prima fascia a tempo pieno o, in sua assenza, un professore di seconda fascia sempre a tempo pieno, designato dal Consiglio della Scuola SAFE all'interno del Collegio del Dottorato. Il Coordinatore è nominato con decreto del Rettore. La durata del mandato del Coordinatore coincide con la durata del corso di Dottorato, ed è rinnovabile.Il Coordinatore nomina un Vice Coordinatore fra i membri del Collegio, che lo supplisce, in caso di impedimento o di assenza, in tutte le sue funzioni, e può attribuire compiti organizzativi specifici ad altri membri del Collegio.Il Coordinatore:

presiede il Collegio del Dottorato e provvede a convocarlo (tramite e-mail o posta ordinaria) con almeno 7 giorni di anticipo sulla data della seduta;

rappresenta in ogni sede le istanze del Collegio, ivi comprese le proposte di istituzione del corso di Dottorato;

cura il regolare svolgimento di corsi e seminari organizzati all’interno del Dottorato;

promuove e propone al Collegio la stipula di accordi e convenzioni con qualificate istituzioni, pubbliche o private, italiane straniere o internazionali, per il finanziamento di borse di studio, per lo svolgimento di attività didattiche e di ricerca comuni, e per quelle di tirocinio;

provvede a pubblicizzare le attività formative e di ricerca del Dottorato; compila i documenti di autovalutazione richiesti dall'ANVUR, dal Nucleo di

Valutazione di Ateneo e dal Consiglio della Scuola SAFE; cura, con l’assistenza della Segreteria Amministrativa del Dipartimento, la

rendicontazione economica delle attività del Dottorato, quando prevista nell’ambito di programmi cofinanziati o nell’ambito di convenzioni stipulate con enti finanziatori esterni;

autorizza direttamente le missioni dei dottorandi di durata non superiore a 15 giorni;

assume, nei casi di urgenza, provvedimenti in ogni materia di competenza del Collegio portandoli a ratifica nella prima seduta collegiale utile.

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Articolo 5Il Collegio del Dottorato

Il Collegio del Dottorato, fermi restando i requisiti di cui all’art. 4, comma 1, del D.M. 45/2013, è costituito da professori di I e II fascia, ricercatori universitari, primi ricercatori e dirigenti di ricerca, o ruoli analoghi, di enti pubblici di ricerca, nonché da esperti di comprovata qualificazione anche non appartenenti ai ruoli dei soggetti accreditati, in misura comunque non superiore al numero complessivo dei componenti appartenenti ai ruoli dei soggetti accreditati.Le domande di partecipazione al Collegio del Dottorato devono essere presentate al Coordinatore entro la scadenza fissata dal Collegio, che si esprime in merito.Tutti i membri del Collegio dovranno essere in possesso di documentati risultati di ricerca di livello internazionale negli ambiti disciplinari del corso, con particolare riferimento a quelli conseguiti nei cinque anni precedenti la data di richiesta di accreditamento del corso di dottorato.Per i professori e ricercatori universitari afferenti ad altri Atenei o ad altri Dipartimenti dell'Università degli Studi della Basilicata, la partecipazione al Collegio è subordinata al nulla osta da parte del Dipartimento/Scuola di appartenenza.Può partecipare alle sedute del Collegio del Dottorato, limitatamente alla discussione di problemi organizzativi e didattici, una rappresentanza dei dottorandi in misura non superiore al 15% dei componenti del Collegio.Il Collegio è convocato dal Coordinatore in via ordinaria almeno due volte durante ogni anno di corso ed in via straordinaria in qualsiasi momento, in rapporto a particolari esigenze, di propria iniziativa o su richiesta di almeno un terzo dei membri del Collegio. Per motivi di urgenza, dettati da particolare esigenza, il Coordinatore può convocare il Collegio con preavviso di due giorni. Il carattere di urgenza deve essere specificato nell’avviso di convocazione e la discussione verterà esclusivamente sul punto/sui punti che hanno determinato l’urgenza. La convocazione può essere effettuata tramite e-mail, fatta salva l’esigenza di informare per iscritto i componenti il collegio che non fruiscano di tale servizio. I componenti del Collegio che, per comprovate ragioni, non possano partecipare ad una seduta, sono tenuti ad inviare motivata giustificazione scritta, anche mediante e-mail o a mezzo fax, al Coordinatore. Le riunioni del Collegio possono svolgersi anche per via telematica.Il Collegio del Dottorato è preposto alla progettazione e alla realizzazione del corso di Dottorato. Sono compiti del Collegio del Dottorato:

formulare le proposte di istituzione del corso di Dottorato; determinare gli obiettivi e i programmi formativi del corso; organizzare le attività didattiche e indirizzare le attività di ricerca del corso; definire per ciascun dottorando il percorso formativo e l’argomento della tesi

di Dottorato, indicando chi debba svolgere le funzioni di tutore e di relatore; valutare le attività svolte dai dottorandi, deliberando sull’ammissione all’anno

successivo; proporre, in caso di giudizio negativo al termine dell'anno di corso,

l’esclusione dal Dottorato;

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autorizzare i dottorandi a trascorrere periodi di formazione e studio in altre istituzioni;

accordare la sospensione temporanea dal corso nei casi previsti e deliberare sulle modalità di recupero;

autorizzare i dottorandi a svolgere le attività didattiche sussidiarie o integrative;

autorizzare i dottorandi allo svolgimento di eventuali attività lavorative, valutandone la compatibilità con la frequenza al corso;

definire i criteri per l’accesso al corso e collaborare alla predisposizione dei bandi di ammissione;

indicare i nominativi dei componenti della commissione giudicatrice incaricata della valutazione comparativa per l’accesso al corso;

indicare i nominativi dei Docenti "valutatori" per l’attivazione della procedura finale di conseguimento del titolo.

indicare i nominativi dei componenti della commissione giudicatrice per la prova finale;

collaborare con i competenti organi dell’Ateneo alla definizione e all’applicazione di procedure di valutazione e autovalutazione delle attività del Dottorato;

promuovere i rapporti con Università, enti pubblici e privati per migliorare lo svolgimento delle attività formative dei dottorandi;

provvedere alla sostituzione o all’integrazione dei componenti del Collegio.La mancata partecipazione, nel corso dei cicli precedenti, ad oltre il 80% delle sedute del Collegio comporta l'esclusione dal Collegio per il ciclo successivo. Le assenze per comprovati motivi istituzionali sono escluse dal computo.Le sedute del Collegio sono valide quando sia presente la maggioranza assoluta dei componenti aventi diritto al voto. Le deliberazioni del Collegio sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità di voti prevale il voto del Coordinatore.Le deliberazioni sono assunte con voto palese. Le votazioni riguardanti persone saranno adottate a scrutinio segreto qualora anche un solo componente del Consiglio ne faccia richiesta.Delle riunioni viene redatto verbale firmato dal Coordinatore e dal segretario verbalizzante. I verbali sono custoditi dal Coordinatore; copia dei verbali viene inviata ai competenti uffici della sede amministrativa. I verbali e le deliberazioni assunte dal Collegio del Dottorato sono accessibili nei limiti delle norme vigenti.

Articolo 6Tutori di ricerca, relatori, controrelatori e correlatori

Possono essere tutori di ricerca professori e ricercatori universitari o ricercatori, anche facenti parte di altre istituzioni, che abbiano un'elevata qualificazione e una produzione scientifica di livello internazionale nei settori disciplinari che concorrono al progetto del Dottorato. Il /i tutore/i sono assegnati a ciascun dottorando dal Collegio, entro il primo anno di corso.

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Sono criteri preferenziali per la scelta del tutore: lo svolgimento di una qualificata attività di ricerca presso Università e Istituti di Ricerca, pubblici e privati; la partecipazione attiva alla gestione e organizzazione del Dottorato.Non possono svolgere la funzione di tutori i membri del Collegio del Dottorato che non siano stati presenti ad almeno il 20% delle sedute del Collegio nei cicli precedenti.Il tutore:

supervisiona l’attività formativa e di ricerca del dottorando, accertando l’adempimento degli impegni didattici e di ricerca assegnati, e informa il Collegio su specifiche esigenze che dovessero presentarsi;

esprime al termine di ogni anno un motivato giudizio sulle attività svolte dal Dottorando;

assiste il Dottorando nella scelta del percorso professionale più consono alle sue attitudini, capacità e conoscenze al termine del corso;

si fa garante verso il Collegio della disponibilità di adeguate disponibilità strumentali e finanziarie per supportare l'attività di ricerca del dottorando; in particolare, il tutore deve certificare, entro il termine del primo anno, la disponibilità di una somma non inferiore al 10% del valore di una borsa di studio.

Il Collegio designa per ciascun dottorando uno o più relatori (ed eventuali correlatori), interni o esterni al Collegio con adeguate competenze specifiche, con il compito di valutare l’attività di ricerca svolta e fornire un giudizio complessivo sulla qualità della tesi di Dottorato. Il/I tutore/i può/possono essere contestualmente relatore/i della tesi di dottorato.

Articolo 7Modalità di accesso al corso

Le modalità di accesso al corso sono determinate dal regolamento dei corsi di dottorato di ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata.

Articolo 8Durata

La durata del corso di Dottorato è di anni 3.Per essere ammessi all’esame finale è necessario aver acquisito almeno 180 crediti (60 crediti per ciascun anno) secondo le modalità descritte nel successivo art. 9. La durata in ore di ciascun credito è convenzionalmente fissata a 25 ore di lavoro dello studente, così come definito dall’European Credit Transfer System (ECTS), comprendenti: frequenza a lezioni o seminari, esercitazioni in aula o in laboratorio, lavoro individuale o assistito per lo studio, preparazione dei progetti di ricerca e dei documenti di valutazione, svolgimento dell’attività di ricerca, partecipazione ad attività di tirocinio.La didattica dottorale non supera, di norma, il 20% dell’impegno complessivo nel triennio e i crediti relativi devono essere acquisiti, preferibilmente, entro i primi 18 mesi di corso. Il riconoscimento dei crediti eventualmente acquisiti durante il

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periodo di Dottorato al di fuori della programmazione didattica e scientifica del corso è di competenza del Collegio.L'anno di corso del Dottorato di ricerca decorre, di norma, dal 1° ottobre al 30 settembre dell’anno successivo.Per l’attività didattica frontale l’articolazione in ore del singolo credito è definita nel piano dell’offerta formativa di cui al successivo art. 9.Per comprovati gravi motivi, che non consentano ai dottorandi la presentazione della tesi nei tempi previsti, il Collegio del Dottorato può proporre al Consiglio della Scuola SAFE l’indizione di una sessione straordinaria o l’ammissione dei dottorandi a sostenere l’esame finale il ciclo successivo e, in caso di mancata attivazione del corso, anche in altra sede.

Articolo 9Obbiettivi formativi e attività didattica

Il Dottorato ha lo scopo di formare figure di elevata professionalità con una solida preparazione di base, capaci di progettare e condurre programmi di ricerca pura e applicata nel campo delle Scienze Agrarie, Forestali, Ambientali, delle Produzioni Animali e delle Scienze e Tecnologie Alimentari. I Dottori di ricerca dovranno inoltre essere in grado di operare nel settore dell’alta formazione e di svolgere attività di elevata qualificazione connesse alla ricerca e sviluppo e al management in aziende private, in istituzioni ed enti pubblici.Gli ambiti professionali nei quali si prevede la collocazione dei dottori di ricerca sono:

ricerca ed alta formazione in istituzioni accademiche e di ricerca pubbliche o private;

attività di management, consulenza, ricerca e sviluppo in istituzioni e aziende operanti nei settori delle produzioni primarie, della tutela dell'ambiente e della produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti.

Per raggiungere gli obiettivi formativi e permettere ai dottorandi di acquisire la professionalità descritta, l’attività formativa è articolata in:

attività formative volte a fornire le conoscenze di base comuni per il perseguimento degli obiettivi formativi del Dottorato, ad addestrare i dottorandi a “saper fare” ricerca scientifica e a fornire conoscenze e strumenti per la valorizzazione dei risultati della ricerca; (fra 9 e 12 CFU) (su questo punto v. anche l'allegato 1);

attività formative specifiche ed attività formative a scelta dello studente volte a fornire e/o completare le conoscenze e abilità dei dottorandi (fra 3 e 15 CFU);

attività formativa volta a creare e migliorare nel Dottorando attitudini e capacità a svolgere attività di alta formazione (fra 0 e 8 CFU);

attività di ricerca e attività per la preparazione dei documenti di valutazione in itinere di cui al successivo art. 11 (fra 145-168 CFU) che comprendono la stesura della tesi (18 CFU);

Il numero dei crediti per lezioni, seminari ed esercitazioni nel triennio non può comunque eccedere 36 CFU.

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A partire dal secondo anno di corso lo studente può svolgere attività didattica integrativa in corsi ufficiali dell’Università degli Studi della Basilicata, sotto la direzione e il controllo del proprio tutor. Il carico di lavoro massimo previsto è di 40 ore/anno di attività didattica integrativa, a cui sommare il lavoro autonomo necessario alla preparazione delle lezioni, esercitazioni o seminari.Per le attività formative a scelta dello studente, sentiti il tutore e il co-tutore e con l’approvazione del Collegio, lo studente può scegliere fino a 12 CFU di attività didattica formale, sotto forma di frequenza a corsi di alta specializzazione presso istituzioni italiane o estere, coerentemente con l’attività formativa generale o con il progetto di tesi prescelto.L’attività formativa didattica di ciascun dottorando, viene per ciascun anno concordata con il/i proprio tutore/i, che è/sono garante/i e responsabile/i dell’effettiva frequenza da parte del candidato dei necessari corsi, e quindi ratificata dal Collegio. Allo stesso modo, la frequenza dei laboratori viene concordata e stabilita a seconda delle esigenze specifiche del singolo percorso formativo e dell’attività di ricerca. Il programma didattico è strutturato in modo tale da consentire al dottorando di acquisire gli strumenti non solo cognitivi, ma soprattutto metodologici per svolgere in autonomia attività di ricerca scientifica.Durante lo svolgimento dell’attività di ricerca, il dottorando ha modo di affinare la sua preparazione culturale in senso più specialistico anche partecipando a convegni scientifici, giornate di studio, cicli di seminari monografici, organizzati da gruppi di ricerca in collaborazione con personalità del mondo scientifico italiano e straniero. Il Collegio incoraggia la partecipazione dei dottorandi a gruppi strutturati di ricerca, sia nazionali sia internazionali, e periodi di studio presso istituzioni italiane ed estere, ove si svolgono ricerche che rivestono particolare carattere di interesse in relazione all’argomento assegnato.Il prospetto delle attività formative, con i relativi crediti, distinte per anno è definito come segue:Primo annoIntegrazione della preparazione personale con frequenza di corsi di livello universitario (0-6 CFU)Corsi di preparazione generale (9-12 CFU)Attività formativa a scelta, inclusi convegni scientifici e giornate di studio (0-3 CFU)Attività di ricerca (42-48 CFU)Relazione e discussione dell’attività svolta (3 CFU)Secondo annoAttività formativa a scelta inclusi Convegni scientifici, giornate di studio (3-12 CFU)Attività di assistenza alla didattica (0-3 CFU)Attività di ricerca (41-50 CFU)Relazione e discussione dell’attività svolta (3 CFU)Terzo annoAttività di assistenza alla didattica (0-3 CFU)Attività di ricerca (32 CFU)Attività seminariale sullo stato di avanzamento della propria ricerca (6 CFU)Preparazione e discussione finale della tesi di Dottorato (18 CFU)

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Articolo 10Struttura e vocazione del Dottorato

Il dottorato è strutturato nei seguenti curricula:1) Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali - Agricultural, Forest and Environmental Sciences (di seguito curriculum AFE)2) Scienze e Ingegneria degli Alimenti - Food Sciences and Engineering (di seguito curriculum FSE)Entrambi i curricula fanno riferimento al principio dell'interdisciplinarietà e prevedono una chiara tematica centrale.L'interdisciplinarietà verrà prioritariamente ricercata attraverso il collegamento fra i diversi livelli di organizzazione dei sistemi indagati, sulla base della considerazione che: un fenomeno/risultato non collegato downscale può risultare meramente descrittivo; un fenomeno/risultato non collegato upscale può risultare di scarso significato generale.La tematica centrale fa riferimento ai meccanismi di base, ai processi di integrazione e alla sostenibilità ambientale delle produzioni agricole, forestali e alimentari, con particolare riguardo a quelle di maggior rilievo per la società, l'economia e i territori delle aree interne della regione mediterranea.Il Dottorato ha una vocazione internazionale, che può essere attuata, anche all'interno di uno specifico percorso curricolare, attraverso accordi con altre università europee che prevedano il soddisfacimento dei criteri necessari per il rilascio, in aggiunta al diploma di dottorato, della qualifica di European Doctorate/Doctor Europaeus, secondo quanto previsto dalla European University Association (EUA).Il Dottorato persegue, anche all'interno di uno specifico percorso curricolare, la collaborazione con imprese che svolgano attività di ricerca e sviluppo e quindi mira a una prospettiva intersettoriale. Come tale tende a iniziative che prevedano percorsi in collaborazione con le imprese, anche per singoli dottorandi, e periodi di formazione presso le imprese stesse.Con queste caratteristiche, il dottorato aspira a: i) attrarre candidati che abbiano seguito diversi percorsi di laurea magistrale; ii) utilizzare competenze e metodologie trasversali; iii) favorire collegamenti e integrazioni fra le diverse scale di organizzazione alle quali i sistemi e i loro processi vengono indagati; iv) favorire la mobilità internazionale degli studenti e garantire meccanismi di co-tutela e valutazione internazionale; v) favorire le attività di ricerca e sviluppo e il placing dei futuri dottori di ricerca nell'ambito delle realtà produttive.Le discipline e le metodologie che mirano ad integrarsi nelle attività di ricerca sono quelle che fanno riferimento: per il curriculum AFE: alle scienze e tecnologie degli agro-ecosistemi, delle produzioni vegetali e di quelle animali; alle scienze e tecnologie dei sistemi forestali, dei loro prodotti e della sostenibilità ambientale;

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per il curriculum FSE: alle scienze e tecnologie alimentari, con riferimento alla chimica, tecnologia, microbiologia e biotecnologia degli alimenti, nonché all' ingegneria alimentare e impiantistica.Nell'allegato 2 vengono riportati, per ciascuno dei curricula, i settori disciplinari coinvolti nel progetto di dottorato e un elenco degli ambiti i ricerca in cui le varie discipline possono indicativamente declinarsi.Il Collegio incoraggerà, nella sua attività di indirizzo e verifica, i progetti scientifici caratterizzati da obbiettivi e metodologie che concorrano al tema centrale del dottorato, alla sua interdisciplinarietà e alla vocazione internazionale.

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Articolo 11Valutazione in itinere dei dottorandi e disposizioni sugli obblighi di frequenza

Al termine del primo e del secondo anno, ogni allievo presenta al Collegio una relazione scritta sull'attività formativa, sulle ricerche svolte e sui risultati conseguiti, sull’impegno didattico, sulla partecipazione a iniziative scientifiche, sulle pubblicazioni prodotte. I risultati vengono illustrati dal dottorando al Collegio in seduta pubblica. Sulla base dei risultati ottenuti e sentito il parere del/i tutore/i, il Collegio valuta l'assiduità e l'operosità dell'allievo e il grado di preparazione raggiunto, tenendo conto del programma di attività previsto per quell'anno. In base a tale valutazione, il Collegio del Dottorato ammette l'allievo all'anno successivo, ovvero propone la sua esclusione dal corso.Al termine dell'ultimo anno di corso, l'allievo presenta in forma scritta una sintesi dei risultati conseguiti nell'arco dei tre anni. Questi vengono illustrati dal dottorando al Collegio del Dottorato in seduta pubblica. Il Collegio del Dottorato, sentito il parere del/i tutore/i, relatore/i e controrelatore/i, formula un giudizio sull'attività svolta dall'allievo. Il giudizio viene allegato alla tesi e trasmesso alla commissione d'esame per il conseguimento del titolo.La frequenza dello studente è attestata da appositi registri forniti dall’Amministrazione e controfirmati da almeno uno dei tutori e dal coordinatore. Gli studenti devono dimostrare un’attività omnicomprensiva di almeno 1500 ore/anno, inclusive dei periodi trascorsi presso altre istituzioni, in Italia e/o all’estero.Le modalità di valutazione sono dettagliate all'allegato 3 del presente regolamento. Il Dottorato promuove e favorisce lo svolgimento da parte dei Dottorandi di periodi di ricerca presso qualificate istituzioni di ricerca straniere per una durata non inferiore a sei mesi e non superiore a 18 mesi. La frequenza presso altre istituzioni deve essere autorizzata dal Collegio.

Articolo 12Conseguimento del titolo

Il superamento dell’esame finale del Dottorato permette il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca, abbreviato con le diciture: "Dott. Ric." ovvero "Ph.D.", in "Scienze agrarie, forestali e degli alimenti - Agricultural, Forest and Food Sciences", accompagnato dall'indicazione del curriculum. Le modalità di formazione delle commissioni giudicatrici, gli adempimenti dei dottorandi e le modalità di svolgimento dell’esame finale sono regolate dagli artt. 21,22 e 23 del Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca.

Articolo 13.Inserimento nel mondo del lavoro e monitoraggio degli esiti occupazionali

Il Dottorato, tramite i singoli tutor, promuove l’inserimento nel mondo del lavoro dei Dottori di Ricerca:

favorendo le attività di tirocinio e di alto apprendistato in contesti formativi adeguati;

pubblicizzando sulla rete i contenuti delle tesi di dottorato;

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assistendo i dottorandi e i dottori di ricerca nell’individuazione del percorso di inserimento nel mondo del lavoro più adatto alle sue potenzialità ed aspirazioni professionali.

Il responsabile dell’autovalutazione provvede, con cadenza annuale, a raccogliere i dati sugli esiti occupazionali dei Dottori di Ricerca.

Articolo 14Autovalutazione delle attività formative e di ricerca

Al fine di valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi e scientifici del Dottorato di Ricerca il Collegio nomina un suo componente con funzione di autovalutatore.Il componente designato provvede all’inizio di ogni anno accademico, sentito il Collegio del Dottorato, a formulare in maniera quantitativa e verificabile gli obiettivi formativi e scientifici del Dottorato con particolare riguardo a:

quantità e qualità dell’attività formativa e frequenza dei dottorandi anche in relazione agli obiettivi formativi del Dottorato;

quantità e qualità della produzione scientifica dei Dottorandi; quantità e qualità dei periodi di frequenza all’estero o presso altre strutture

convenzionate; quantità e qualità dell’attività tutoriale erogata dai componenti del Collegio

del Dottorato; internazionalizzazione e rapporti con imprese e enti di ricerca; esiti occupazionali; livello di soddisfazione dei dottorandi.

Il Collegio del Dottorato è tenuto a discutere la relazione di autovalutazione entro il mese di dicembre di ogni anno e a tenere conto dei risultati del dibattito nella formulazione della proposta di rinnovo e dell'implementazione di misure correttive.

Articolo 15Diritti e doveri dei dottorandi

Il dottorando di ricerca è uno studente universitario iscritto ad un corso di studio di terzo livello. L’ammissione al Dottorato comporta un impegno esclusivo e a tempo pieno, salvo la possibilità di specifiche autorizzazioni da parte del Collegio del Dottorato per i soggetti di cui al comma 4 dell’art. 12 del D.M. 8.2.2013 n. 94.I dottorandi sono tenuti a svolgere con assiduità le attività di studio, collettive e individuali, e le attività di ricerca, secondo quanto indicato dal Collegio del Dottorato e dai tutori. A conclusione di ogni anno, devono presentare una relazione che illustri lo svolgimento dell’attività di ricerca, con i risultati conseguiti, le modalità di adempimento dell’impegno didattico, la partecipazione a iniziative scientifiche, le pubblicazioni prodotte, come previsto dall'art. 11, nonché, alla fine del corso, la tesi di Dottorato.I dottorandi devono tenere aggiornata, e se richiesto inviare tempestivamente al Coordinatore, la documentazione predisposta per l’attestazione delle proprie attività. In ogni caso, il dottorando deve presentare al Coordinatore, che provvederà all’inoltro agli Uffici preposti, un attestato di frequenza bimestrale firmato dal tutore.

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Quale parte integrante del progetto formativo, i dottorandi possono svolgere, previo nulla osta del Collegio e senza che ciò comporti alcun incremento della borsa di studio, attività di tutorato degli studenti dei corsi di laurea e di laurea magistrale, nonché, entro il limite massimo di quaranta ore per anno accademico, attività didattica integrativa. Trascorso il terzo anno di dottorato, il limite è abrogato. Tale attività, facoltativa e senza oneri per l’Ateneo, verrà attribuita nei casi e con le modalità previste dal Regolamento per lo svolgimento di limitata attività didattica dei dottorandi di ricerca e non dà luogo a diritti in ordine all’accesso ai ruoli dell’Università.I dottorandi, previa autorizzazione del Collegio del Dottorato, possono svolgere periodi di studio e ricerca in altre istituzioni italiane e straniere. Il periodo di permanenza all’estero non può essere superiore alla metà dell'intera durata del Dottorato.La borsa di studio del Dottorato di ricerca è soggetta al versamento dei contributi previdenziali INPS a gestione separata ai sensi dell’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, e successive modificazioni, nella misura di due terzi a carico dell’amministrazione e di un terzo a carico del borsista. I dottorandi godono delle tutele e dei diritti connessi.I dipendenti pubblici ammessi ai corsi di Dottorato godono per il periodo di durata normale del corso dell’aspettativa prevista dalla contrattazione collettiva o, per i dipendenti in regime di diritto pubblico, di congedo straordinario per motivi di studio, compatibilmente con le esigenze dell’amministrazione, ai sensi dell’articolo 2 della legge 13 agosto 1984, n. 476, e successive modificazioni, con o senza assegni e salvo esplicito atto di rinuncia, solo qualora risultino iscritti per la prima volta a un corso di Dottorato, a prescindere dall’ambito disciplinare.Sono estesi ai dottorandi, con le modalità ivi disciplinate, gli interventi previsti dal decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68.Alle dottorande si applicano le disposizioni a tutela della maternità di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 12 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2007.L’interruzione della frequenza alle attività del Dottorato per lunghi periodi è permessa, sulla base della documentazione prodotta, solo nei casi di malattia, gestazione e puerperio. Nel caso l’interruzione abbia durata superiore a tre mesi, il dottorando ha diritto alla sospensione temporanea della frequenza del corso, con l’interruzione dell’eventuale borsa di studio, ed alla concessione di un adeguato periodo di recupero a fine corso.La disciplina dell'esclusione, della sospensione, della rinuncia e dell'incompatibilità è descritta nell'art. 23 del Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca.Le mozioni firmate da un numero minimo, rispettivamente, pari ad 1/3 dei dottorandi di ciascun corso di Dottorato e pari ad 1/3 dei dottorandi iscritti al corso di Dottorato di Ricerca devono essere messe, a cura del Coordinatore all'ordine del giorno della riunione successiva del Collegio.

Articolo 16Approvazione e modifica del Regolamento

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Ai sensi delle vigenti disposizioni il presente Regolamento, deliberato dal Collegio del Dottorato con la maggioranza assoluta degli aventi diritto, è sottoposto all’approvazione del Consiglio della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata. Il Regolamento può essere modificato con le stesse modalità prima dell’inizio di ogni ciclo.

Articolo 17Norme finali

Per tutto quanto non previsto nel presente Regolamento, si rinvia al Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università della Basilicata, all’art. 4 della legge 3.7.1998, n. 210, al D.M. 30.4.1999, n. 244, al D.M. 3.11.1999, n. 509, modificato ed integrato dal D.M. 22.10. 2004 n. 270 dal D.M. 8.2.2013 n. 45. Il presente regolamento si applica per gli studenti iscritti a partire dal XXXIII ciclo.

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Allegato 1Attività formative

Le Scienze Agrarie, Forestali, Ambientali, delle Produzioni animali e delle Scienze e Tecnologie Alimentari sono campi altamente interdisciplinari. L’esperienza scientifica e didattica del Collegio del Dottorato copre aspetti teorici e pratici delle discipline oggetto del corso. L’obiettivo del Collegio è quello di fornire agli studenti una solida preparazione sia in termini di conoscenze che di addestramento negli aspetti di base (metodo scientifico, capacità di espressione e presentazione, capacità di gestire progetti di ricerca, capacità di insegnamento, capacità di gestire gruppi di lavoro) e applicati per prepararli a condurre ricerca e attività di management ad alto livello.Sulla base dei “descrittori di Dublino” relativi alla EHEA (European Higher Education Area) gli obiettivi formativi sono così articolati:a) Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

all'avanguardia nel settore delle Scienze Agrarie, Forestali, Ambientali, delle Produzioni Animali e delle Scienze e Tecnologie Alimentari, con un particolare livello di approfondimento in uno o più sotto-settori specifici.

b) Capacità di applicazione delle conoscenze (applying knowledge and understanding) tali da permettere di definire, condurre e analizzare progetti di ricerca di base ed applicati nei settori predetti. Capacità di gestire risorse e personale nella ricerca pura e applicata in Università, Enti di Ricerca, Enti Pubblici ed Aziende.

c) Autonomia di giudizio (making judgements) e abilità comunicative (communication skills) tali da permettere lo svolgimento di una ricerca autonoma ed originale che possa essere pubblicata, in tutto o in parte, sulle riviste internazionali più qualificate del settore (almeno 1 lavoro pubblicato al termine del corso su riviste nazionali o internazionali, come primo autore o corresponding author) e di comunicare i risultati della ricerca in congressi scientifici nazionali e, soprattutto internazionali (almeno 2 poster o comunicazioni orali come corresponding author), oltre che di comunicare i risultati a platee di tecnici e amministratori.

d) Capacità di apprendere (learning skills) e di mantenersi aggiornati sugli sviluppi scientifici e tecnologici del settore di riferimento tali da permettere di promuovere, in contesti accademici e professionali, un avanzamento tecnologico, sociale o culturale nella società basata sulla conoscenza.

La formazione in termini di sapere e saper fare può essere definita come segue:1. essere capace di preparare e proporre progetti di ricerca a istituzioni locali,

nazionali o internazionali e industrie private1.1. essere capace di condurre un’analisi dello stato dell’arte delle conoscenze in

uno specifico settore1.1.1. essere in grado di parlare almeno due lingue dell’Unione Europea1.1.2. essere capace di condurre ricerche bibliografiche1.1.3. essere capace di riassumere risultati in una rassegna bibliografica

1.2. essere capace di identificare le necessità di ricerca in funzione del loro impatto scientifico, sociale ed economico

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1.2.1. essere capace di confrontare le priorità della ricerca con quelle della società o dei soggetti finanziatori

1.2.2. essere capace di prevedere i trend di sviluppo della ricerca scientifica1.2.3. essere capace di preparare un progetto di ricerca ben bilanciato e realistico1.2.4. essere capace di identificare chiaramente gli obiettivi della ricerca1.2.5. essere capace di organizzare coerentemente obiettivi e priorità1.2.6. essere capace di identificare pietre miliari e prodotti della ricerca

2. essere capace di condurre ad alto livello ricerche in uno o più dei settori specifici del dottorato2.1. essere aggiornato negli ultimi sviluppi della letteratura scientifica2.2. essere capace di comprendere ed utilizzare le più comuni tecniche di base

nella ricerca2.3. essere capace di pianificare ed eseguire esperimenti2.4. essere capace di analizzare i risultati degli esperimenti2.5. avere esperienza pratica nell’uso di tecniche statistiche univariate e

multivariate3. essere capaci di presentare i dati

3.1. essere capace di comunicare e disseminare i risultati della ricerca3.2. essere capace di presentare i risultati in comunicazioni orali per uditori tecnici

e non tecnici3.3. essere capace di presentare i risultati in comunicazioni scritte per destinatari

tecnici e non tecnici3.4. essere capace di pubblicare i risultati della ricerca in riviste ad alto impatto

4. essere capace di trasferire la conoscenza con attività didattica4.1. in istituzioni accademiche4.2. nell’industria4.3. verso il pubblico

5. essere capace di trasferire i risultati della ricerca in ambito pubblico e privato5.1. saper gestire gruppi di lavoro5.2. conoscere le problematiche relative agli Intellectual Property Rights5.3. saper progettare uno spin-off

Per raggiungere questi obiettivi formativi, il Dottorato, anche in collaborazione con altri Dottorati dell’Università degli Studi della Basilicata o di altri Atenei italiani o stranieri, propone annualmente nel piano dell’offerta formativa corsi e seminari e/o propone ai dottorandi la frequenza ad attività formative attivate presso altre istituzioni in rapporto di partenariato attivo con il Dottorato. Annualmente verranno proposte attività formative nei seguenti ambiti previsti dal D.M. 45 del 8.02-2013.

Perfezionamento linguistico: Corso di lingua inglese per livello “proficiency” (3-6 CFU).

Perfezionamento informatico: Corsi di statistica di base e applicazioni informatiche (2-9 CFU).

Gestione della ricerca, della conoscenza dei sistemi di ricerca e dei sistemi di finanziamento: Corsi/seminari su progettazione e gestione della ricerca, accesso a banche dati bibliografiche, fonti di finanziamento (2-4 CFU).

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Valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale: Corsi/seminari su tutela della proprietà intellettuale, brevettazione, valorizzazione dei risultati della ricerca (2-6 CFU).

L’accertamento finale del livello di conoscenza della lingua può essere sostituito dall’esibizione di idonea certificazione rilasciata da organi riconosciuti a livello internazionale. I dottorandi stranieri devono dimostrare una conoscenza della lingua italiana corrispondente almeno al livello B2 (upper intermediate) del Common European Framework of Reference for Languages.La formazione comune è completata dalla frequenza a corsi o seminari relativi alle conoscenze di base necessarie a fornire al singolo dottorando le capacità di condurre ricerca di elevata qualificazione. La tipologia dei corsi che ogni dottorando dovrà seguire sarà stabilita in base alla preparazione in ingresso che ciascun dottorando dimostrerà di possedere e che sarà accertata tramite un colloquio di valutazione con il tutor e il co-tutor immediatamente dopo l’ammissione al dottorato.

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Allegato 2.Settori disciplinari e ambiti di ricerca

Al Dottorato AFF concorrono i seguenti settori disciplinari:Economia ed estimo rurale (AGR/01), Agronomia e Coltivazioni Erbacee (AGR/02), Orticoltura e Floricoltura (AGR/04), Assestamento Forestale e Selvicoltura (AGR/05), Tecnologia del Legno (AGR/06), Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali (AGR/08), Meccanica Agraria (AGR/09), Costruzioni rurali e territorio agroforestale (AGR/10), Entomologia agraria e applicata (AGR/11), Patologia Vegetale (AGR/12), Chimica Agraria (AGR/13) Scienze e Tecnologie Alimentari (AGR/15), Microbiologia agraria (AGR/16), Zootecnia generale e miglioramento genetico (AGR/17), Nutrizione e alimentazione animale (AGR/18), Zootecnia speciale (AGR/19), Zoocolture (AGR/20).I progetti di ricerca di questi settori potranno declinarsi in ambiti di ricerca che prefigurino approcci integrati a competenze trasversali, come quelli qui indicativamente elencati:Curriculum AFE:

biologia, morfo-fisiologia e patologia delle piante di interesse agrario e forestale, degli animali allevati e selvatici, biologia degli insetti di interesse agrario e difesa integrata;

ecofisiologia degli stress biotici e abiotici, relazioni pianta-suolo-atmosfera; servizi ecosistemici dei sistemi agrari e biorecupero dell’ambiente dagli inquinamenti;

metodi e sistemi colturali per le produzioni agrarie; allevamenti zootecnici, qualità dei prodotti di origine animale, valutazione del benessere animale; allevamenti e gestione faunistica;

pianificazione ecologica del territorio, economia dello sviluppo rurale e valorizzazione del paesaggio; ingegneria per la tutela delle risorse idriche, territoriali ed ambientali;

gestione e pianificazione forestale, monitoraggio ambientale e processi di desertificazione; ecologia forestale, selvicoltura, protezione dagli incendi boschivi, tutela e gestione delle aree protette; tecnologia del legno, industria del legno e derivati, utilizzazioni forestali.

Curriculum FSE biologia dei microrganismi di interesse agro-alimentare; processi per la produzione di ingredienti per l’industria alimentare, chimica e

farmaceutica mediante l’uso di microrganismi; processi innovativi per la produzione di alimenti nutraceutici e funzionali;

idoneità di materie prime e dei fattori di produzione nelle trasformazioni alimentari; chimica e farmaceutica mediante l’uso di microrganismi;

proprietà dietetico-nutrizionali delle produzioni alimentari di origine animale e vegetale;

ottimizzazione e controllo dei processi tecnologici e biotecnologici di produzione, conservazione e condizionamento nelle industrie agro-alimentari; sviluppo di processi produttivi sostenibili.

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Allegato 3Valutazioni in itinere, ammissioni annuali, accesso all'esame finale

La formazione del dottore di ricerca comprensiva di eventuali periodi di studio all’estero e stage presso soggetti pubblici e privati, è finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione.L’attività del Dottorando comprende:• attività didattiche comuni e a scelta, e qualsiasi altra attività che, dopo

approvazione del collegio, sia ritenuta utile per la formazione del Dottorando; • attività di ricerca, per la produzione di una tesi di ricerca, originale e innovativa, che verrà valutata dalla commissione giudicatrice per il conferimento del titolo di Dottore di Ricerca;

• attività didattica comprendente supporto alle lezioni ed esercitazioni nei corsi ufficiali.

I crediti relativi alle attività didattiche comuni o a scelta dello studente si intendono acquisiti sulla base della frequenza alle lezioni, seminari, esercitazioni e workshop. I docenti responsabili dei corsi possono richiedere, ove lo ritengano opportuno, la valutazione mediante prova di esame. Al termine di ogni anno di corso i dottorandi dovranno sottoporre al Collegio del Dottorato, vistata dal tutore e dal co-tutor, una relazione sull’attività formativa (corsi, seminari ed esercitazioni) alla quale hanno partecipato, mostrandone analiticamente la coerenza con il piano di studi presentato.Allo scopo di consentire una valutazione oggettiva dell’attività di ricerca del dottorando, quest’ultimo è tenuto a sottoporre al collegio, entro il mese di giugno del 1° anno di corso una relazione in cui vengono indicate le linee progettuali dell’attività di ricerca. La relazione deve essere strutturata come segue: Parte A (in Inglese e in Italiano)TitoloNome del DottorandoNome del TutoreRiassunto breve (max 1000 char.)Obbiettivi (max 1000 char.)Descrizione dell’attività di ricerca (max. 2000 char.)Risultati attesi (max 500 char.)Parte B (in Italiano)IndiceObbiettivi e risultati attesi: ca. 1 pagina in cui vengono descritti, in modo quantificabile e verificabile, gli obbiettivi scientifici e tecnologici del lavoro di tesi. Conformità della tesi con gli obiettivi formativi del dottorato: ca. 1 pagina, in questa sezione dovrebbe essere descritta la relazione fra la tesi e gli obbiettivi formativi del Dottorato e se possibile gli aspetti economici e sociali del problema. Stato dell’arte e aspetti innovativi: ca. 3 pagine, con descrizione dello stato dell’arte nell’ambito scientifico del progetto di tesi e dell’originalità e del grado di innovazione del lavoro di tesi. In particolare deve essere ben evidenziato in che modo la tesi produrrà avanzamenti rispetto allo stato dell’arte.

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Descrizione dell’attività di ricerca proposta: max 6 pagine. L’attività di ricerca, se complessa deve essere divisa in sottoattività, logicamente correlate da un punto di vista funzionale e temporale. Questa sezione deve essere articolata nelle seguenti sottosezioni: Introduzione: descrizione generale dell’approccio di ricerca.Pianificazione temporale: piano temporale delle attività (diagramma di Gantt) con indicazione delle principali pietre miliari e dei risultati concreti attesi.Descrizione dettagliata delle attività: per ogni sottoattività descrivere in ca. 1 pagina gli obbiettivi, il lavoro che si intende svolgere, i prodotti (si tratta di prodotti materiali, come rapporti, prototipi, ceppi selezionati, metodiche, pubblicazioni, etc.) che si intende ottenere, i risultati attesi e le relative pietre miliari (risultati complessivi importanti da cui dipende il proseguimento del progetto o di parte delle sue attività). Per prodotti e pietre miliari è necessario fornire anche le scadenze entro le quali si pensa di presentarli.Il progetto di tesi deve essere vistato dal tutor e verrà sottoposto all’approvazione del Collegio, previa valutazione da parte di un referee esterno nominato dal Collegio. Il referee, a sua discrezione, può richiedere al Dottorando di apportare modifiche al progetto di ricerca. Al progetto di ricerca deve essere allegata una rassegna bibliografica, che deve essere approvata dal tutor e dal referee. L’approvazione del progetto avverrà entro il mese di settembre, consentirà l’acquisizione dei relativi crediti e costituirà il documento essenziale con il quale verrà confrontata la successiva attività di ricerca del dottorando.La valutazione dell’attività del Dottorando si svolgerà a vari livelli e consisterà sempre nella verifica del grado di raggiungimento degli obbiettivi proposti nel progetto di tesi. Con una frequenza almeno trimestrale il dottorando eseguirà delle verifiche informali con il proprio tutore o co-tutore. A queste si aggiungeranno verifiche annuali (entro e non oltre il mese di settembre di ciascun anno) in cui i dottorandi saranno tenuti ad esporre i risultati conseguiti (indicando anche il grado di scostamento dagli obbiettivi inizialmente proposti e le eventuali azioni correttive) sotto forma di una relazione e di una presentazione orale al Collegio del Dottorato. Le relazioni costituiranno la base per la valutazione annuale espressa dal Collegio ai fini del proseguimento della frequenza al corso.Scostamenti significativi e ripetuti dall’attività di ricerca proposta nel primo anno, senza giustificati motivi, non consentiranno l’acquisizione dei crediti di attività di ricerca e non permetteranno l’accesso all’anno successivo di corso o all’esame finale per il conseguimento del titolo.E’ un requisito essenziale per l’ammissione all’esame finale il fatto che l’attività di ricerca del dottorando sia stata oggetto di presentazione a convegni internazionali, sotto forma di poster o comunicazioni orali, e/o di pubblicazione su riviste nazionali e internazionali.Il Dottorato promuove per i propri studenti lo svolgimento periodi di frequenza presso qualificate istituzioni di ricerca estere per un periodo non superiore a 18 mesi (o tre semestri) e non inferiore a 6 mesi. Nel corso della verifica annuale sull’attività di ricerca il dottorando è tenuto a presentare una breve relazione sulle attività svolte all’estero.

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