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PIANO REGOLATORE SOCIALE
MUNICIPIO XII
Presentazione
Il Piano Regolatore Sociale che presentiamo nasce dall’idea di passare da una cultura meramente assistenziale allo sviluppo di una
politica positiva di servizi, fra loro integrati e a favore della comunità locale.
Il Municipio XII è ricco di risorse come il Volontariato, la Cooperazione, i Servizi Sociali e Sanitari, che sono state accolte e valorizzate
come contribuito alla progettualità del Piano.
In tal senso i nostri cittadini sono parte di un tessuto sociale all’interno del quale è garantita la solidarietà per i più deboli, uno
sviluppo armonico per i bambini, la rimozione degli ostacoli per i disabili, più opportunità lavorative per gli adulti, più rispetto per le
diversità, maggiore considerazione per la persona anziana vista anche come risorsa.
In particolare è emerso l’ impegno di attuare i principi di solidarietà e sussidiarietà, in un’ottica di coordinamento cittadino, di riflessioni
comuni finalizzate a dare risposte calibrate e risolutive.
Nelle diverse fasi e nel rispetto delle specifiche competenze di ognuno, la realizzazione del Piano Regolatore Sociale ha coinvolto e
coinvolge le istituzioni pubbliche e private, le famiglie e i soggetti della solidarietà organizzata presenti nell'ambito territoriale e disponibili
a collaborare così come stabilisce la Legge Quadro per la realizzazione del Sistema integrato di Interventi e Servizi Sociali (L.328/00).
Crediamo che la stesura del Piano Regolatore sociale rappresenti l’occasione per leggere, valutare, programmare lo sviluppo del territorio
e realizzare insieme a tutti il funzionamento dei servizi in termini di efficacia, efficienza ed economicità.
Infine ringraziamo con gratitudine coloro che hanno collaborato con impegno e fattiva partecipazione.
2.INTRODUZIONE
2.1 Il Piano Regolatore Sociale del Municipio XII
La realizzazione deI Piano Regolatore Sociale si presenta come l’occasione per definire le “politiche sociali” quali strumenti indispensabili per
l’attuazione di un disegno globale di promozione del benessere, e per superare l’idea che esse siano solo l’insieme dei servizi e degli interventi che il
Comune realizza per rispondere ai bisogni più pressanti ed alle situazioni di disagio dei cittadini più fragili.
Le azioni di assistenza, cura e reinserimento sociale sono senza dubbio indispensabili, ma per essere efficaci devono far parte di un progetto
globale volto al miglioramento della qualità della vita urbana, che si sviluppa attraverso azioni di prevenzione e di sostegno sociale più ampie e
generali. Promuovere la salute sociale, infatti, non significa solo agire per la soddisfazione dei bisogni primari (assistenza sociale, socio-sanitaria,
abitazione, occupazione), ma vuol dire anche rispondere ad ulteriori bisogni come l’istruzione, la formazione, la cultura, la sicurezza, la socialità, nella
convinzione che i primi siano strettamente correlati ai secondi. E’ un’idea di prevenzione e promozione che non coinvolge solo i servizi sociali, ma
interessa l’insieme delle politiche alla collettività e con esse tutti gli altri servizi, di gestione sia pubblica che privata.
Sono passati più di cinque anni dall’approvazione del “vecchio” Piano di Zona, anni caratterizzati da importanti cambiamenti e sopraggiunte
trasformazioni (vedi l’immigrazione, i nuovi insediamenti urbani, l’allungamento della vita ecc.) che oggi richiedono una rinnovata ed adeguata
valutazione. Si tratta, innanzitutto, di individuare le domande che tali cambiamenti e trasformazioni hanno generato all’interno dei diversi settori: gli
asili nido, le scuole, il trasporto e la refezione scolastica, il diritto allo studio degli alunni diversamente abili, il tempo libero, il lavoro, il non lavoro, i
trasporti urbani, l’ambiente, i nomadi ecc., settori che inevitabilmente intersecano il piano regolatore sociale con il piano urbanistico. Di qui la necessità
di partecipare, attraverso una crescente influenza, alle decisioni del Piano Urbanistico, in particolare per quanto riguarda l’edilizia popolare e scolastica,
le strutture sanitarie e sociosanitarie, i centri sportivi, culturali e ricreativi, le strade ecc.
La realizzazione del PRS è stata condizionata da alcuni fattori determinanti:
Le indicazioni normative
L’esperienza trascorsa
Le specificità del nostro territorio
La realizzazione del PRS, quale strumento di programmazione partecipata, ha visto coinvolti diversi attori e organismi:
La Giunta municipale
I Dirigenti del municipio
Gli Uffici e Servizi del Municipio
L’Ufficio di Piano
I tavoli tematici
La realizzazione del PRS è stata portata a termine rispettando e valorizzando i seguenti criteri:
Trasparenza (obiettivi, mezzi, risultati)
Comunicazione interna
Comunicazione esterna
Partecipazione
Condivisione
Dopo gli incontri e i tavoli
tecnici, la mappatura delle
risorse territoriali, si sono
andati progressivamente
delineando i bisogni prioritari
che sono risultati sempre
trasversali alle aree di
intervento propriamente
socio/sanitarie
2.3 BISOGNI
PRIORITARI
TAVOLO/INCONTRO N° PARTECIPANTI
DATA
1 INCONTRO
PROGRAMMAZIONE SOCIALE DEL
MUNICIPIO XII E ISTITUZIONE DEL TAVOLO DI
CONCERTAZIONE
13 21/03/07
2 INCONTRO
PROGRAMMAZIONE SOCIALE DEL
MUNICIPIO XII E ISTITUZIONE DEL TAVOLO DI
CONCERTAZIONE
17 18/07/07
3 INCONTRO
PRESIDENTE,GIUNTA,DIRETTORE,DIREZIONE UO
SECS
15 30/10/07
4 INCONTRO
DIREZIONE UO SECS , PERSONALE UO
SECS, DIPARTIMENTO V
9 29/11/07
5 INCONTRO
DIRETTORE, DIREZIONE UO SECS E
POSIZIONI ORGANIZZATIVE DEL MUNICIPIO
9 06/12/07
6 INCONTRO PARTECIPATO SUL PIANO
REGOLATORE SOCIALE IN SALA CONSIGLIO
MUNICIPALE
197 20/12/07
7 TAVOLO TECNICO
RESPONSABILITA’ FAMILIARI E DIRITTI DEI
MINORI
26
10/01/08
1. Avere garantito il diritto di vivere nel proprio domicilio con il sostegno e cure domiciliari
2. Avere servizi integrati
Municipio/USL
Municipio/USL/Scuola
Municipio/USL/Scuola/Terzo Settore
3. Avere centri diurni
Alzheimer
Anziani
Minori
Handicap
4. Sviluppare lo spirito imprenditoriale per creare nuovi posti di lavoro con “auto-occupazione
5. Riqualificare il verde e l’arredo urbano e del Municipio attraverso la gestione partecipata
6. Eliminare le barriere architettoniche
7. 2.4 PROGETTI DEL PIANO DI ZONA
8.
9. Nel piano di zona erano stati inseriti progetti finalizzati a rispondere a bisogni già allora individuati come prioritari.
10. Come si può vedere dal prospetto riepilogativo sotto riportato si sono voluti privilegiare progetti che hanno consentito la
permanenza degli utenti nel proprio ambito familiare (centri diurni e laboratori).
11. Non sempre però si sono potuti realizzare progetti che erano stati individuati come prioritari. Nei casi in cui era necessario il lavoro
congiunto con il settore sanitario sono venuti a mancare, per diverse ragioni, le necessarie collaborazioni sinergiche. Ecco, allora,
che il Progetto integrato “Centro Diurno per Minori Disabili” non è stato attivato. In questo caso i finanziamenti che erano stati
previsti per questo servizio (€ 100.000,00 annualità 2001 e €. 50.000,00 annualità 2002) dedicato ai minori con disabilità, sono sta
ti finalizzati per garantire l’assistenza domiciliare ai minori con handicap che rischiava di non avere sufficienti finanziamenti a
coprire, per gli utenti già in assistenza, il servizio.
2.5 FINANZIAMENTI PROGETTI 328/00
segretariato sociale per informazioni e consulenza al singolo ed ai nuclei
familiari
A
servizio
sociale
professionale
B
servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza
personale e familiare
C
assistenza
domiciliare
D
strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti
con fragilità sociale
E
centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere
comunitario
F
Progetto LIVEAS ( * )
Macroarea
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Note
CENTRO DIURNO MINORI
E disabili € -
€ -
€ -
€ -
€ -
CENTRO DIURNO PER LA TERZA ETA'
E anziani € 217.000,00
€ 267.000,00
€ -
€ 267.000,
00
€ 267.000,
00
€ 200.000,0
0
€ 200.000,00
In fase di utilizzo
BREVI VACANZE - disabili € 25.037,83
€ 25.037,83
€ -
€ -
€ 25.000,0
0
€ 26.000,00
€ -
In fase di utilizzo
GIL ADOZIONI B minori € 15.000,00
€ 15.430,57
€ -
€ -
€ -
€ -
€ -
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'
B minori € 25.000,00
€ 25.000,00
€ -
€ -
€ -
€ -
€ -
DIMISSIONI PROTETTE
D anziani € 200.000,00
€ 5.000,00 € -
€ -
€ -
€ -
€ 40.000,00
In fase di utilizzo
FORMAZIONE INFORMATICA PER RAGAZZI DISABILI
- disabili € -
€ 15.000,00
€ -
€ -
€ -
€ -
€ -
LABORATORI RICREATIVI
E disabili € 113.000,00
€ 170.000,00
€ -
€ -
€ -
€ 170.000,0
0
€ -
In fase di utilizzo
VACANZE MINORI HANDICAP
- disabili € 500,00
€ 500,00
€ -
€ -
€ -
€ -
€ -
SEGRETARIATO SOCIALE
A area trasversal
e
€ 25.000,00
€ 125.500,00
€ -
€ -
€ 286.015,
20
€ -
€ 52.422,20
In fase di utilizzo
ASSISTENZA FASCE DEBOLI
C D E F area trasversale
€ -
€ -
€ -
€ 50.000,00
€ -
In fase di utilizzo
SAISH D disabili € 100.000,00
€ 50.000,00
€ 630.000,
00
€ -
€ -
€ -
€ -
RETTE PER MINORI IN ISTITUTI E CASE FAMIGLIA
E minori € -
€ - € 120.000,
00
€ 144.915,
96
€ -
€ -
€ 100.593,00
In fase di utilizzo
2.6 Inadeguatezza dei finanziamenti a disposizione del municipioNel corso degli anni non sempre i finanziamenti per i servizi legati ai liveas sono stati sufficienti a coprire le spese per utenti già in carico.
L’assistenza domiciliare, le rette per i minori in istituto e case famiglia, i contributi retta per le case di riposo, sono state garantite con la
scelta, da parte dell’amministrazione comunale, di ricorrere ai finanziamenti della legge 328/2000 (anni 2003, 2004 e 2007).
Alcuni altri progetti come ad esempio “le dimissioni prottette” finanziato originariamente con € 200.0000,00 nell’anno 2001, vive ancora di
quei fondi, ormai in esaurimento.
Stesso discorso per i progetti “brevi vacanze” e “laboratori ricreativi”; questi, se pur non finanziati con i finanziamenti dell’anno 2007,
sono tuttora attivi.
Il contesto territoriale
Il Municipio è il secondo municipio romano per estensione territoriale con i suoi 184 Kmq (pari all’estensione del Comune di Milano); nello stesso territorio convivono quartieri e zone disomogenee fra loro con quartieri che, almeno al momento della loro realizzazione, si candidarono come esempio di accorta pianificazione urbanistica.
3.1 Quartieri modello e quartieri dormitorio
L’EUR può essere considerato il centro storico del Municipio, la cosiddetta città degli Uffici, non a caso considerata “Città Storica”, di grande
rilevanza non solo per il Municipio stesso ma anche per la Città, ove si concentrano numerosissime sedi di Enti ed Istituzioni di rilevanza cittadina e nazionale; tanto che, malgrado nella geografia cittadina l’EUR abbia una collocazione periferica, nella geografia “funzionale” della città ha, di fatto, una posizione di “centro”.
Accade, quindi, che il Municipio venga identificato con il suo quartiere più prestigioso, l’EUR, in realtà il Municipio presenta altri connotati urbanistici, controversi e intressanti, con quartieri sorti con le migliori intenzioni ed in ossequio alle correnti urbanistiche più avanzate dei tempi.
Come ad esempio Spinaceto, nato negli anni ‘60 quale grande esperimento urbano con un asse centrale dedicato alle cubature destinate a servizi e con le cubature residenziali disposte ai lati immediatamente a ridosso di una grande estensione di aree a verde (l’attuale parco-campagna).
Negli anni ’70 è la volta del quartiere Laurentino, che ricalca parzialmente l’idea di un asse centrale (di scorrimento veicolare), assi trasversali di cubature destinate a servizi, i “ponti”, e la zona residenziale ai lati (le “insulae”) il tutto inframmezzato da spazi verdi.
Quartieri che, nonostante le migliori intenzioni di pianificazione urbanistica, hanno poi conosciuto una stagione di degrado dalla quale solo recentemente si sta uscendo.
3.2 La stagione dei cambiamentiL’esplosione di cubature in questo quadrante sembra aver trascinato con sé, grazie anche a scelte politiche volte ad affrontare il problema del degrado di quei quartieri, una significativa ondata di rinnovamento.
Per il Laurentino si è avviato il processo di recupero grazie all’adozione dell’art.11, Legge 493/93, inoltre è stato inserito nella “centralità locale Laurentina” dal NPRG: il quartiere sarà al centro d’interventi pubblici e privati che riguarderanno la realizzazione di opere per la viabilità, un centro culturale, un centro civico, la sistemazione di piazze e percorsi ciclo-pedonali e aree verdi, la sistemazione del parco archeologico e la ristrutturazione di 4 edifici ponte mentre tre ponti, IX, X, XI, sono stati abbattuti.
La recente approvazione, da parte della Regione Lazio, del Programma di Recupero Urbano, finanziato dall’art. 11, con modifiche per quanto riguarda gli interventi che erano previsti per il Colle della Strega, dovrebbe consentire il definitivo decollo della riqualificazione del quartiere.
Una delle prossime realizzazioni, legate a quest’approvazione, è l’intervento di recupero di Piazza Elsa Morante, un’area di 20.000 metri quadrati che saranno destinati alla costruzione di un nuovo centro multimediale comprendente: biblioteca multimediale, teatro, aree verdi, ludoteca per i più piccoli, spazi espositivi, percorsi pedonali e ciclabili. Grandi schermi saranno inoltre installati in più punti strategici della Piazza e utilizzati in occasione di eventi culturali; da luglio 2007 si è aperta la procedura per l'affidamento dei lavori.
La piazza del Centro Multimediale sarà direttamente collegata – attraverso un percorso pedonale – alla sede dell'Incubatore d'impresa che sarà insediato sull’VIII ponte e realizzato, quest’ultimo, con i fondi provenienti dalla cosiddetta Legge Bersani (n. 266/1997, l’art.14).
Altri quartieri del Municipio presentano aspetti di pregio urbanistico, essendo sorti in virtù di un’accorta pianificazione ed inseriti anche in un pregevole contesto ambientale: Ferratella, Mostacciano, Vigna Murata, Fonte Meravigliosa, ecc.
Quartieri che, a loro volta, sono stati interessati da interventi di recupero degli spazi urbani nell’ottica di garantirne una migliore vivibilità.
Vanno in questa direzionei gli interventi, realizzati nel tempo ed ancora in itinere, relativi alla Piazza Fratelli Laurana (P.R.U., progetto definitivo), alla Piazza Mulino - Santa Felicola (progetto definitivo), alla Piazza Villaggio Azzurro (realizzata), a Largo Renzo Bertani (I lotto realizzato; II lotto in corso di realizzazione), a Falcognana (in corso di realizzazione), a Spregamore (in corso di realizzazione), alla Piazza Castello della Cecchignola (realizzata), al Largo Cecchignola - Viale Silone - Via Sapori (realizzata), alla Piazza Donnini Vannetti - Piazza Sabatini Chiesa (realizzata).
Nell’ambito del P.R.U. Laurentino è previsto anche un intervento sul quartiere Ferratella - Largo Ungaretti, ad oggi immenso parcheggio collocato su di un terreno sconnesso ai limiti della praticabilità. L’intervento prevede un centro culturale e teatrale, una cubatura di 15.000 mc destinata a terziario e la risistemazione dello slargo dotato di un parcheggio interrato di due piani, diventati 3 in seguito alle osservazioni delle associazioni.
Con Risorse per Roma è avviato lo studio per la trasformazione dell'impianto Acea di Via delle Testuggini(zona Vallerano-Castel di Leva). L’area potrà utilmente integrarsi con il quartiere di Trigoria grazie alla realizzazione della bretella che, da poco, collega il Campus Biomedico di Trigoria alla Via Laurentina passando per Via di Vallerano.
In collaborazione con il Dipartimento XIX è stato progettato un intervento di autorecupero del patrimonio edilizio relativo ad un edificio posto in Via F. De Grenet.
L'intervento consiste nell'ubicazione di 8 alloggi per 26 abitanti da inserire negli ex spazi didattici dell’edificio.
Inoltre, nell’ambito del concorso “MenoèPiù”, ideato dall’Assessorato all’Urbanistica e condotto dal Dipartimento VI, sono stati giudicati vincitori i
progetti relativi a: Prato Smeraldo
(realizzazione di un complesso scolastico costituito da una scuola materna ed un’elementare, ed un’area verde.), Pontina (Il programma di
trasformazione urbanistica localizzato tra la Via Pontina e via di Decima, prevede la realizzazione di una scuola materna, un asilo nido, un’area
verde ed un parcheggio pubblico, Divino Amore (realizzazione di un asilo nido, una scuola materna, una piazza con terminal bus, parcheggi
pubblici), Torrino Sud (realizzazione di un asilo nido per 60 bambini all’interno di un polo scolastico composto di scuola materna e asilo nido).
3.3 L’”Anima Verde” del MunicipioCon le aree densamente urbanizzate descritte in precedenza, convive l’Agro Romano, ancora molto vasto, sebbene l’erosione di vaste porzioni di territorio, dovute alla progressiva espansione edilizia, ne abbia progressivamente ridotto l’estensione.
Parte dell’Agro, grazie al suo grande pregio naturalistico, è inserito nel sistema delle riserve dell’ente Roma Natura, quale la Riserva di Decima-Malafede che, con i suoi 6145 ha (6.297 se a questi si aggiungono quelli del Parco Laurentino-Acqua Acetosa), rappresenta la più grande delle 13 aree gestite dall’Ente.
La Riserva di Decima-Malafede ospita anche una consolidata realtà economica del territorio, la “Cooperativa Agricoltura Nuova”, cooperativa agricola che ha saputo coniugare il rispetto dell’ambiente con la sua capacità di essere anche un’importante risorsa economica.
Inoltre, con 3.162.698 mq, il Municipio è il secondo per ampiezza di aree verdi gestite dal Dipartimento X – Servizio Giardini (dati Dipartimento X aggiornati a novembre 2006); il 55% delle aree verdi (1.171.400 mq) è costituito dai parchi urbani.
3.4 La vocazione sportivaLa dotazione di attrezzature pubbliche (verde, servizi e parcheggi) è decisamente buona e stimata in 57,4 mq/ab ma non distribuita omogeneamente sul territorio (Comune di Roma – Dipartimento VI - Relazione al PRG, pg.103), analogamente spiccano i 24,41 Km di piste ciclabili, erano 13,95 nel 2005 (dati Dip. X aggiornati al 2006), ed i 92 impianti sportivi, miglior dato cittadino (fonte: Comune Di Roma XV UO - Mosaico statistico n.1, Novembre 2004).
La vocazione sportiva del Municipio è messa in risalto anche dalla prossima conclusione della costruzione nel territorio del Bocciodromo – Centro Tecnico Federale (area Torrino), della prossima realizzazione della Casa del Rugby a Spinaceto - Tor de Cenci (esteso su un’area di 30 ha, per un investimento complessivo di 14 milioni di Euro, fonte: Risorse per Roma, “Roma Oggi” ottobre 2006, pg.48), dalla ristrutturazione dell’impianto polivalente “M. Melli” del Torrino, dalla costruzione della Casa del Ciclismo (zona Laurentino Fonte Ostiense) e del completamento dell’impianto sportivo comunale nella zona EUR Papillo.
Nell’ambito del progetto di valorizzazione degli impianti sportivi comunali attualmente in gestione al CONI, è prevista la ristrutturazione
del complesso “Tre Fontane”, all’EUR, esteso su 28.000 m2 per una spesa stimata di 50 milioni di Euro (fonte: Risorse per Roma, “Roma Oggi” ottobre 2006, pg.47).
Sempre il complesso delle “Tre Fontane” sarà luogo d’elezione per la realizzazione della “Cittadella dello Sport Paraolimpico” con strutture dedicate allo sport dei diversamente abili ma anche per la terza età ed una scuola calcio per bambini nell’ottica di offrire piena accessibilità a tutti gli utenti (fonte: RomaSport – anno 3 – numero 1 – Dicembre 2006, pgg 33 - 37 ).
3.5 Il Municipio oltre il GRAOltre il GRA (espressione dei tre quarti del territorio municipale), prevale la logica d’insediamenti di dimensioni più ridotte (ad eccezione del quartiere di Spinaceto di cui si è già detto) con peculiarità strettamente legate alla loro crescita abusiva (si pensi alla parte più vecchia di Trigoria, agli insediamenti lungo la Via Laurentina di Montemigliore e della Selvotta, la zona di Castel di Leva lungo la Via Ardeatina); anche per queste zone “O” il NPRG prevede la realizzazione dei piani particolareggiati.
Tuttavia anche questa porzione di territorio si segnala per la presenza di alcune importanti realtà: a ridosso dell’anello stradale è ormai presenza consolidata l’IFO (meglio conosciuto come S. Raffaele), polo ospedaliero con specializzazione per le malattie dermatologiche; nella zona di Trigoria si è altrettanto rinsaldata la presenza del Campus Bio-Medico “Alberto Sordi” importante struttura sanitaria di riferimento soprattutto per la Terza Età, ed infine vanno menzionati i centri di ricerca sulle biotecnologie a Castel Romano e il nuovo Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello promosso dalla Fondazione S. Lucia, che nell’insieme configurano, di fatto, un nuovo polo sanitario.
3.6 Il Nuovo Piano Regolatore urbanistico e le centralità del territorio.Negli ultimi anni, la forte espansione edilizia, che interessa questo quadrante della Città ed il Municipio in particolare, ha riguardato e riguarda sia la parte più a ridosso del GRA (Tor Pagnotta, realizzata ed in via di continuo popolamento, Mezzocammino, in fase di realizzazione, dove è previsto un afflusso di 12 mila cittadini, Vallerano, Casal Fattoria, Ardeatino Millevoi, Papillo), sia i confini del Municipio (Santa Palomba) con standard che creano le premesse per altrettanto validi insediamenti sotto il profilo urbanistico.
Il nuovo PRG, nell’intento di riaggregare aree eccessivamente frammentate, ha introdotto il concetto di “centralità” per definire sistemi urbani organici ed integrati con il tessuto esistente prevedendo infrastrutture per la mobilità e per i servizi che abbiano il compito di precedere (e non seguire) le nuove edificazioni.
Il NPRG, quindi, nell’identificare specifiche vocazioni di alcune aree della città, assegna all’EUR “Il ruolo di vera e propria città congressuale” e sede d’elezione per “la realizzazione del nuovo Centro Congressi Italia, (la “nuvola” di Fuksas), per il quale si stimano affluenze tra le 600.000 e le 900.000 persone l’anno, in accordo con l’originaria vocazione espositiva del quartiere.
La struttura congressuale sorgerà su un’area di 5 ettari, di cui il 50% destinati ad attività congressuali ed espositive ed il 50% ad attività commerciali, direzionali e alberghiere e sarà in grado di ospitare eventi anche molto diversi tra loro per una capienza complessiva di 9.500 posti.
Con una cubatura complessiva di 320.000 metri, il polo congressuale comprenderà al suo interno anche un albergo servito da spazi commerciali e per la ristorazione, inoltre completeranno l’opera un parcheggio interrato di 600 posti auto ed uno esterno di 200.
Dopo una gestazione piuttosto travagliata, è stata aggiudicata la gara per la scelta del soggetto attuatore in project financing (fonte: Risorse per Roma, “Roma Oggi” ottobre 2006, pg. 57).
A completamento dell’area, che aspira a diventare il più grande polo congressuale d’Italia, si sta definendo il progetto di abbattimento delle torri di Ligini, dell’ex Ministero di Finanze, per far posto ad un nuovo edificio, progettato da Renzo Piano.
L’edificio a forma di “C”, costruito con tecniche di bioarchitettura all’avanguardia e utilizzo di energie alternative, avrà funzione prevalentemente residenziale e ospiterà circa 400 appartamenti.
Il completamento della viabilità, con la realizzazione del nuovo ponte dei Congressi, e la previsione della nuova centralità dell’Eur-Castellaccio, “posizioneranno l’area al centro di un processo di riorganizzazione qualitativa che riguarderà sia le aree ancora libere sia il patrimonio esistente” (Comune di Roma – Dipartimento VI - Relazione al PRG, pg.69).
In particolare, l'area della nuova centralità di Castellaccio (di circa 60 ettari), delimitata a nord-est da Viale Oceano Pacifico, ad est dalla Via Cristoforo Colombo all'altezza dell'innesto con la Via Pontina e ad ovest da Via di Decima, accoglierà un grande centro commerciale, Euroma2, uffici privati e pubblici, tra cui quelli del ministero della Salute, e due grandi edifici a torre, di cui uno destinato ad ospitare
nuovi alloggi e l'altro, progettato da Franco Purini, destinato a hotel e a spazi congressuali affacciati su una grande piazza pedonale.Sulla vicina collina il Casale del Castellaccio sarà trasformato in Museo archeologico.Una nuova linea di trasporto pubblico su ferro, il tram Eur - Tor de Cenci, percorrerà il corridoio di trasporto pubblico previsto lungo il nuovo asse che da viale Oceano Pacifico raggiunge via di Decima e Mostacciano, garantendo collegamenti rapidi con i quartieri circostanti.
Il Museo Nazionale dell’Audiovisivo e del Multimediale sarà invece ospitato al Palazzo della Civiltà del Lavoro.
L’Eur-Castellaccio avrà un suo svincolo stradale (cosiddetto “Svincolo degli Oceani”) e un tunnel sotto la Colombo, già in fase avanzata di realizzazione, che riunirà la zona Laurentino con Torrino sud e Decima.
Altri importanti intereventi di ristrutturazione riguarderanno l’impianto del Velodromo, con piscine per la pratica sportiva e per la riabilitazione fisioterapica (fonte: “RomaSport”, n°1, Dicembre 2004 – Dipartimento IV politiche dello sport, pgg. 4/5 e 27/29).
La struttura ospiterà inoltre un centro commerciale, uffici, parcheggi, aree verdi, una biblioteca, un asilo ed una scuola materna, una ludoteca con la previsione di un collegamento ciclabile con lo svincolo del Tintoretto e la stazione Metro B della Magliana.
All’opera si collegherà la Nuova Casa del Ciclismo, per manifestazioni sportive di ciclismo su pista, da realizzare nel sistema di aree a parco attrezzato nel quartiere Laurentino e a completamento della viabilità di collegamento, è prevista la realizzazione della nuova rotatoria all’intersezione con Viale della Tecnica.
Le altre due centralità locali, individuate dal NPRG, sono quelle di Mostacciano e Trigoria interessate anch’esse da profondi interventi di riqualificazione urbana e di “cucitura” funzionale con i territori adiacenti.
In sostanza un territorio che ha tutti i crismi per attirare investitori ed essere da volano per un ulteriore sviluppo economico cittadino e municipale.
Territorio che sarà al centro di importanti ed ingenti investimenti sulla viabilità con le già dette realizzazioni dello Svincolo degli Oceani e del sottopasso Colombo Via Levi, entrambi a servizio e sostegno della centralità Eur Castellaccio.
Queste opere si aggiungeranno al già realizzato sottopasso Mezzocammino – Casal Brunori e sono prossimi all’avvio i lavori per il raddoppio della Laurentina che collegherà Roma ad Ardea, per un tratto di 19 Km. E' stato infatti finalmente aggiudicato l'appalto per i lavori, che si prevede termineranno nel 2009. Con l'ampliamento della Provinciale, si realizzerà una nuova arteria alternativa alla Pontina.
E’ all’attenzione del Consiglio Municipale, che ha avviato un serrato confronto con i comitati di quartiere e le associazioni di cittadini, la
realizzazione della rete di 38 km di filobus binodali che, articolata su due direttrici principali, Metro Laurentina - Tor Pagnotta e
Palalottomatica - Tor de’Cenci, servirà buona parte dei quartieri del Municipio XII attraverso cinque nuove linee che viaggeranno in
gran parte su sede protetta, circa 25 Km.
3.7 POPOLAZIONE
A. Il dato complessivo
L’Anagrafe del Comune di Roma ha completato, nel corso del 2006, le operazioni di revisione dei propri registri.
Le operazioni di revisione sono obbligatorie per ogni anagrafe comunale, e disposte dall’art. 46 del DPR 223/89, Regolamento anagrafico, e vanno compiute, a seguito di ogni censimento generale della popolazione al fine di accertare la corrispondenza quantitativa e qualitativa dei dati in anagrafe con le risultanze del censimento.
In linea generale, il processo di revisione anagrafica è preceduto dalle operazioni di confronto tra le persone censite, come dimoranti abitualmente, e quelle iscritte in anagrafe risultanti dalle schede anagrafiche di famiglia e di convivenza corrispondenti.
Questa attività spiega anche l’altissimo numero di cittadini cosiddetti “non localizzati”, cittadini residenti nel Municipio ma che non è stato possibile collocare nella propria zona urbanistica, riportati nello schema che poi segue.
Il dato pre-revisione anagrafe, aggiornato al 30 giugno 2006, riportava una popolazione di 170.150 abitanti con un saldo ancora attivo, anche se minimo, rispetto al 2005, di 522 abitanti.
(fonte: Comune di Roma – Ufficio Statistica e Censimento – SISTAN “Annuario Statistico 2005/2006”, pg. 6).
Il dato “revisionato” è pari a 164.761abitanti, va detto che tutti i Municipi, per effetto della revisione, hanno un analogo saldo negativo.
Per questo motivo si è scelto di non comparare il dato “revisionato” 2006, con i dati “non revisionati” degli anni precedenti se non in pochissimi casi.
La densità abitativa è pari a 9 abitanti per ettaro, contro una media cittadina di 22 abitanti per ettaro; dato, questo, che riferisce di una forte potenzialità del territorio a crescere ancora.
La popolazione è pari a 164.761 abitanti, come importanti città quali Parma o Cagliari (dati Anagrafe aggiornati al 31/12/2006) ed è
così distribuita sul territorio:
Zone Urbanistiche Denominazione
Popolazione iscritta in
anagrafe al 31/12/2006
12° Eur 9.97612b Villaggio Giuliano 9.94112c Torrino 39.28512d Laurentino 24.44312e Cecchignola 14.58612f Mezzocammino 6.180
12g Spinaceto 25.142
12h Vallerano Castel di Leva 18.095
12i Decima 4.65012l Porta Medaglia 1.697
12m Castel Romano 19212n Santa Palomba 28012x Tor di Valle 4
non localizzati 10.290tot. Municipio 164.761
(Fonte: elaborazione su dati Ufficio Statistica e popolazione iscritta all’Anagrafe al 31/12/2006).
La crescita della popolazione è desumibile anche da un altro indicatore, quello relativo alla produzione di rifiuti urbani non differenziati: il Municipio registra un incremento, nell’arco temporale 2000 – 2005, del 23,5% (fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV - Mosaico Statistico, n° 1, Aprile 2007, pg.130 su dati AMA).
B) Gli stranieri.
Un fenomeno che continua a registrate un ininterrotto trend di crescita è quello dell’aumento della popolazione straniera: dei 164.761 cittadini, 9.874 sono stranieri (14° dato cittadino):
Stranieri residenti nel Municipio XII
2006 9.874
2005 9.603
Saldo 2006-2005 271
% Saldo 2,74%
% sulla popolazione del Municipio
5,99%
(Fonte: elaborazione su Dati Istat e popolazione iscritta all’Anagrafe al 31/12/2006).
Il Municipio registra un incremento, rispetto al 2005, del 2,7% (nel 2005, rispetto al 2004 è stato del 7,2%).
In termini assoluti, dal 1997 (4.784 cittadini stranieri) al 2006 (9.874 cittadini stranieri), si è registrata una crescita del 106,4% (4° dato cittadino).
Nazionalità prevalenti
Valore Assoluto
% su totale
stranieri
Romania 1391 14,1%
Filippine 1212 12,3%
Polonia 496 5,0%
(fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV - Mosaico Statistico, n° 1, Aprile 2007, pg.28).
Ad oggi la popolazione straniera residente ammonta al 5,7% del totale.
I dati riportati riguardano gli stranieri regolarmente iscritti all’Anagrafe e non includono quindi gli stranieri irregolari.
Significativa anche la presenza nomade con un totale di circa 1500 presenze distribuite principalmente nei campi di Tor de’ Cenci e Castel Romano.
Di questi, 368 sono bambini in età scolare che dovrebbero fruire del relativo servizio di trasporto.
C) La famiglia
Un’indicazione utile per l’attuazione di politiche di gestione e programmazione d’interventi, può venire dall’analisi dei dati statistici relativi alla composizione delle famiglie.
Altre interessanti indicazioni provengono dall’analisi del numero medio di componenti per famiglia nel Municipio:
1 Componente 2 Componenti 3 Componenti 4 Componenti
5 o più Componenti Totale
2006
Valore assoluto
% Valore assoluto
% Valore assoluto
% Valore assoluto
% Valore assoluto
% Valore assoluto
23.852 35,9 15.811 23,8 13.154 19,8 10.596 15,9 3.061 4,6 66.474
Roma 41,7 23,8 17,5 13,1 3,9
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Rapporto Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 23).
In controtendenza rispetto al dato percentuale cittadino, va notato come nel Municipio il 57,8% delle famiglie ha 3 o più componenti, contro un dato cittadino pari al 34,5% (e sul dato molto probabilmente influisce la presenza dei minori e degli anziani, presenza sempre più spesso contemporanea).
Molto interessante è l’analisi delle statistiche riferite alla distribuzione delle famiglie in base al numero dei figli:
2006
% Municipio
% Cittadina
Famiglie senza figli 52,1 58,2
Famiglie con un figlio 24,9 23
Famiglie con due figli 19,4 15,9
Famiglie con tre o più figli
3,6 2,8
Le nazionalità prevalenti sono le seguenti:
A. Il dato complessivo
L’Anagrafe del Comune di Roma ha completato, nel corso del 2006, le operazioni di revisione dei propri registri.
Le operazioni di revisione sono obbligatorie per ogni anagrafe comunale, e disposte dall’art. 46 del DPR 223/89, Regolamento anagrafico, e vanno compiute, a seguito di ogni censimento generale della popolazione al fine di accertare la corrispondenza quantitativa e qualitativa dei dati in anagrafe con le risultanze del censimento.
In linea generale, il processo di revisione anagrafica è preceduto dalle operazioni di confronto tra le persone censite, come dimoranti abitualmente, e quelle iscritte in anagrafe risultanti dalle schede anagrafiche di famiglia e di convivenza corrispondenti.
Questa attività spiega anche l’altissimo numero di cittadini cosiddetti “non localizzati”, cittadini residenti nel Municipio ma che non è stato possibile collocare nella propria zona urbanistica,
riportati nello schema che poi segue.
Il dato pre-revisione anagrafe, aggiornato al 30 giugno 2006, riportava una popolazione di 170.150 abitanti con un saldo ancora attivo, anche se minimo, rispetto al 2005, di 522 abitanti.
(fonte: Comune di Roma – Ufficio Statistica e Censimento – SISTAN “Annuario Statistico 2005/2006”, pg. 6).
Il dato “revisionato” è pari a 164.761abitanti, va detto che tutti i Municipi, per effetto della revisione, hanno un analogo saldo negativo.
Per questo motivo si è scelto di non comparare il dato “revisionato” 2006, con i dati “non revisionati” degli anni precedenti se non in pochissimi casi.
La densità abitativa è pari a 9 abitanti per ettaro, contro una media cittadina di 22 abitanti per ettaro; dato, questo, che riferisce di una forte potenzialità del territorio a crescere ancora.
La popolazione è pari a 164.761 abitanti, come importanti città quali Parma o Cagliari (dati Anagrafe aggiornati al 31/12/2006) ed è così distribuita sul territorio:
Zone Urbanistiche Denominazione
Popolazione iscritta in
anagrafe al 31/12/2006
12° Eur 9.976
12b Villaggio Giuliano 9.941
12c Torrino 39.285
12d Laurentino 24.443
12e Cecchignola 14.586
12f Mezzocammino 6.180
12g Spinaceto 25.142
12h Vallerano Castel di Leva 18.095
12i Decima 4.650
12l Porta Medaglia 1.697
12m Castel Romano 192
12n Santa Palomba 280
12x Tor di Valle 4
non localizzati 10.290
tot. Municipio 164.761
(Fonte: elaborazione su dati Ufficio Statistica e popolazione iscritta all’Anagrafe al 31/12/2006).
La crescita della popolazione è desumibile anche da un altro indicatore, quello relativo alla produzione di rifiuti urbani non differenziati: il Municipio registra un incremento, nell’arco temporale 2000 – 2005, del 23,5% (fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV - Mosaico Statistico, n° 1, Aprile 2007, pg.130 su dati AMA).
B) Gli stranieri.
Un fenomeno che continua a registrate un ininterrotto trend di crescita è quello dell’aumento della popolazione straniera: dei 164.761 cittadini, 9.874 sono stranieri (14° dato cittadino):
(Fonte: elaborazione su Dati Istat e popolazione iscritta all’Anagrafe al 31/12/2006).
Il Municipio registra un incremento, rispetto al 2005, del 2,7% (nel 2005, rispetto al 2004 è stato del 7,2%).
In termini assoluti, dal 1997 (4.784 cittadini stranieri) al 2006 (9.874 cittadini stranieri), si è registrata una crescita del 106,4% (4° dato cittadino).
Stranieri residenti nel Municipio XII
2006 9.874
2005 9.603
Saldo 2006-2005 271
% Saldo 2,74%
% sulla popolazione del Municipio
5,99%
Le nazionalità prevalenti sono le seguenti:
Nazionalità prevalenti
Valore Assoluto
% su totale
stranieri
Romania 1391 14,1%
Filippine 1212 12,3%
Polonia 496 5,0%
(fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV - Mosaico Statistico, n° 1, Aprile 2007, pg.28).
Ad oggi la popolazione straniera residente ammonta al 5,7% del totale.
I dati riportati riguardano gli stranieri regolarmente iscritti all’Anagrafe e non includono quindi gli stranieri irregolari.
Significativa anche la presenza nomade con un totale di circa 1500 presenze distribuite principalmente nei campi di Tor de’ Cenci e Castel Romano.
Di questi, 368 sono bambini in età scolare che dovrebbero fruire del relativo servizio di trasporto.
C) La famiglia
Un’indicazione utile per l’attuazione di politiche di gestione e programmazione d’interventi, può venire dall’analisi dei dati statistici relativi alla composizione delle famiglie.
Altre interessanti indicazioni provengono dall’analisi del numero medio di componenti per famiglia nel Municipio:
1 Componente 2 Componenti 3 Componenti 4 Componenti
5 o più Componenti Totale
2006
Valore assoluto
%Valore
assoluto%
Valore assoluto
%Valore
assoluto%
Valore assoluto
%Valore
assoluto
23.852 35,9 15.811 23,8 13.154 19,8 10.596 15,9 3.061 4,6 66.474
Roma 41,7 23,8 17,5 13,1 3,9
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Rapporto Mosaico Statistico Municipale – Novembre
In controtendenza rispetto al dato percentuale cittadino, va notato come nel Municipio il 57,8% delle famiglie ha 3 o più componenti, contro un dato cittadino pari al 34,5% (e sul dato molto probabilmente influisce la presenza dei minori e degli anziani, presenza sempre più spesso contemporanea).
Molto interessante è l’analisi delle statistiche riferite alla distribuzione delle famiglie in base al numero dei figli:
23.267 11.687 14.391 88.164 43.937 22.959 204.405
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Rapporto Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 28).
In questo caso i dati del Municipio appaiono più allineati a quelli cittadini (a differenza dei precedenti che riguardavano le famiglie cosiddette “tradizionali”).
Nel complesso, si conferma la tendenza rilevata negli ultimi anni secondo cui la composizione media delle famiglie può essere interpretata come un riflesso della struttura di popolazione del territorio: a famiglie “minime” corrispondono famiglie residuali in ciclo declinante e forte denatalità, a famiglie “grandi” corrispondono famiglie in crescita e/o mature e aumento della natalità, fenomeni, questi, tipici di un territorio in continua crescita come quello del Municipio XII.
C.I bambini e gli adolescenti.
L’analisi si concentra sullo studio delle dinamiche di questa porzione di popolazione (i bambini e gli adolescenti) fruitrice di servizi obbligatori, vedi soprattutto quelli scolastici, particolarmente onerosi per il Municipio, oggetto di considerevoli richieste di finanziamento e fonte di grandi attese per le famiglie.
Crescita che, ad esempio, ha portato il Municipio ad aumentare la diposnibilità di posti nei nidi e nelle strutture convenzionate dai complessivi 438 posti del 2002 ai 981 posti del 2006 con una crescita complessiva del 123,9% (3° dato cittadino) ed una crescita del 31,1% se si analizza la variazione tra 2005 e 2006 (1° dato cittadino - fonte Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 90).
La progressiva urbanizzazione del territorio ha avuto come effetto la crescita della popolazione nella classi d’età più giovani ed anche in quelle più mature.
Al 31/12/2006 la distribuzione della popolazione nelle fasce d’età 0/17 anni è la seguente (aggregando i dati dei bambini e degli adolescenti anche secondo la fruizione delle strutture educative e scolastiche):
Da 0 a 3
Da 0 a 5
Da 6 a 13
Da 6 a 14
Da 0 a 14
2006 4.998 6.668 12.850 14.569 21.237
Sul totale della popolazione del Municipio 3,03% 4,05% 7,80% 8,84% 12,89%
(elaborazione dell’Ufficio Bilancio e Programmazione del Municipio sui dati della popolazione risultanti in Anagrafe al 31/12/2006).
Il 2006 segnala un sostanziale consolidamento degli indici di crescita, analoghe considerazioni per lo scaglione dei 14enni e per lo scaglione 15-19 anni.
14 15-19 Totale
2006 1.719 7.784 9.503
Sul totale della popolazione del Municipio 1,04% 4,72% 5,77%
(elaborazione dell’Ufficio Bilancio e Programmazione del Municipio sui dati della popolazione risultanti in Anagrafe al 31/12/2006)
Pertanto la popolazione giovanile è pari a 30.740 abitanti (da 0 a 19 anni) e rappresenta il 18,6% della popolazione.
Confrontando i diversi scaglioni, si nota una forte prevalenza dello scaglione 6-13 anni, scaglione che non sembra avere adeguato ricambio da parte di quello 0-5, che conta una popolazione complessiva attualmente quasi dimezzata rispetto allo scaglione 6-13.
Lo scaglione 6-13 anni andrà invece ad ingrossare significativamente quello successivo degli adolescenti, scaglione 14 e 15-19 anni.
Inoltre si è voluta analizzare anche l’incidenza dei bambini stranieri in età scolare:
Da 0 a 4
Da 5 a 9
Da 10 a 14 Totale
2006 483 400 375 1.258
Sul totale della popolazione straniera 4,89% 4,05% 3,80% 12,74%
Sul totale della popolazione del Municipio 0,29% 0,29% 0,23% 0,76%
(elaborazione dell’Ufficio Bilancio e Programmazione del Municipio sui dati della popolazione risultanti in Anagrafe al 31/12/2006)
D. Gli anziani.
Gli indicatori della popolazione anziana confermano il dato che riguarda la predominanza d’altre fasce d’età, ma riferisce anche di una popolazione anziana anch’essa in crescita sia in termini percentuali che assoluti benché la revisione anagrafica comporti, di solito, un assestamento in basso dei valori:
60-64 65-69
70-74
75-79
80-84 oltre Da 60 a
Oltre
2006 9.448 9.321
7.259
5.634
3.749
2.603 38.014
Peso % sul totale della popolazione del Municipio
5,73%
5,66%
4,41%
3,42%
2,28%
1,58% 23,07%
60-64 65-69
70-74
75-79
80-84 oltre Da 60 a
Oltre
2005 9.531 9.439
7.227
5.657
3.623
2.424
37.901
Peso % sul totale della popolazione del Municipio
5,62%
5,56%
4,26%
3,33%
2,14%
1,43% 22,34%
(elaborazione dell’Ufficio Bilancio e Programmazione del Municipio sui dati della popolazione
risultanti in Anagrafe).
In totale le fasce d’età considerate rappresentano il 23% della popolazione del Municipio (0,7% in più rispetto al 2005); l’andamento negli aumenti all’interno dei singoli scaglioni d’età ben rispecchia la tendenza nazionale ad un innalzamento generale dell’età e delle aspettative di vita con un deciso incremento degli ultrasettantacinquenni.
E’ interessante notare, inoltre, che gli aumenti più significativi (si veda ad esempio la fascia degli ultraottantenni, pari a 6.652 cittadini) si registrano in fasce per le quali più alta si fa la richiesta di servizi d’assistenza alla persona anch’essi molto onerosi per l’Amministrazione.
Il dato statistico conferma la crescita degli ultraottantenni (e la conseguente ricaduta in termini di maggior richiesta di strutture adeguate come i Centri Diurni per Anziani Fragili, Centri Alzheimer, RSA, case di riposo).
A proposito di questa popolazione appare utile analizzare il dato statistico di due aspetti salienti per la vita di un anziano: il vivere da solo o all’interno di un nucleo familiare.
Per quanto riguarda il numero di anziani soli si ottiene il riscontro seguente:
Valore assoluto% di incidenza sul
totale delle famiglie
2006 7.744 11,6
65-70 71-75 76-80 da 81 in poi
Totale
2006 2.124 1.672 1.318 2.630 7.744
Peso % sul totale degli anziani soli 27,4 21,6 17,0 34,0 100,0
Media Roma 23,8 20,4 16,7 39,2 100,0
Peso % sul totale della popolazione del Municipio 1,29% 1,01% 0,80%
1,60%
4,70%
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Rapporto sull’economia romana 2006/2007, pg. 113 e Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 29).
Il dato che più colpisce è quello relativo alla fascia dagli 81 anni in poi: oltre ad essere quello numericamente più rappresentato è anche quello che rappresenta quasi la metà del numero assoluto di anziani ultraottantenni del Municipio.
A proposito degli anziani che vivono in un nucleo familiare, a livello cittadino è consolidato il dato secondo il quale una famiglia su 3 ha nel proprio nucleo un anziano con più di 64 anni (in termini assoluti 439.225 nuclei pari al 34,1% del totale delle famiglie di Roma), è se è comunque vero che questo dato non deve essere necessariamente interpretato come segnale di emergenza sociale, è pur vero che deve comunque far riflettere su famiglie che sempre più spesso si trovano a dover sostenere problemi e dinamiche di natura anche complessa e con inevitabili ricadute in termini di richieste di servizio alle strutture pubbliche.
Se si analizza il numero di famiglie con almeno un anziano, al 2006, e la sua incidenza sul totale delle famiglie del Municipio si ottiene il riscontro seguente:
Valore assoluto % Municipio % Roma
2006 20.360 30,6 34,4
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Rapporto sull’economia romana 2006/2007, pg. 112 e Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 29).
Anche qui si registra una lenta ma costante crescita di questo indicatore che, in termini di valore assoluto, esprime la presenza, sul territorio, di 20.360 famiglie con almeno un anziano.
L’indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione oltre i 65 anni e la popolazione fino a 14 anni) segnala la tendenza ad “invecchiare”, peraltro comune a tutta la Città, anche in un Municipio tra i più “giovani” del panorama cittadino (che peraltro si mantiene ancora su valori prossimi al 100 e cioè quasi alla pari nel rapporto tra cittadini giovani e non):
% Municipio % Roma
2006 116,3 160,7
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 19).
E. Le altre fasce di popolazione
La fascia di popolazione che rappresenta la parte attiva è quindi “stretta” da una parte, da una popolazione giovane sempre crescente e dall’altra da una popolazione anziana anch’essa consistente e portatrice, come la precedente, d’innumerevoli esigenze.
Per completare l’analisi della popolazione del Municipio si propongono i dati disaggregati per
fasce di età:
20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 Da 20 a 59
2006 7.821 8.837 12.128 14.570
15.560
13.010
11.531
10.937 94.394
Peso % sulla totale
della popolazione
del Municipio
4,75% 5,36% 7,36% 8,84%
9,44%
7,90%
7,00%
6,64% 57,29%
(elaborazione dell’Ufficio Bilancio e Programmazione del Municipio sui dati della popolazione risultanti in Anagrafe)
Le fasce di popolazione abitualmente identificate con i giovani in cerca di prima occupazione o ancora studenti, oppure già occupati ma con famiglie ancora in formazione (range 20-39), sembrano aver rallentato il proprio afflusso presso il Municipio anche se ne rappresentano, nel totale, il 26,3% della popolazione (contro il 30,9% della fascia 40-59 anni).
Altresì, anche nel 2006, va evidenziato come l’aumento si concentri soprattutto nelle fasce d’età tradizionalmente corrispondenti al consolidamento dei nuclei familiari (tenendo anche conto delle attuali tendenze che riferiscono di un “allungarsi” dell’età nella quale si formano nuove famiglie), con la segnalazione di significativi (tanto più indicativi se si considera che sono depurati delle revisioni anagrafiche) anche se minimi indici di crescita nelle fasce d’età 40/49 anni quando,
tendenzialmente, la famiglia è consolidata e/o si amplia con l’arrivo di un altro figlio (o l’accoglienza di un anziano) e la conseguente ricerca d’abitazioni più idonee.
Anche qui sembra di poter affermare che il Municipio tende a diventare più “maturo” accogliendo in prevalenza famiglie consolidate con predominanza, nella composizione, di bambini e/o adolescenti e anziani.
Questa analisi trova un sostegno nella lettura dell’indice di ricambio (rapporto % tra la popolazione in età 60/64 anni e la popolazione in età 15/19 anni):
% Municipio % Roma
2006 121,4 140,3
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 20).
Anche l’indice di struttura (rapporto % tra la popolazione in età 40/64 anni e la popolazione in età 15/39 anni) riferisce di una discreta predominanza della prima sulla seconda:
% Municipio % Roma
2006 118,3 116,2
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 20).
E’ indubbio che in un territorio con queste caratteristiche saranno paganti tutte le iniziative volte a rafforzare le infrastrutture richieste soprattutto dalla “istituzione famiglia” (nidi, strutture scolastiche e sanitarie, trasporti, presidi sociosanitari e servizi d’assistenza alla persona) per non lasciare questa da sola ad affrontare un ventaglio di richieste il cui peso, anche solo economico, non è più sostenibile.
Questi rapporti tra le diverse fasce di popolazione hanno riflessi anche sull’indice di dipendenza economica (rapporto % tra la popolazione con più di 64 anni, sommato alla popolazione 0/14 anni, e la popolazione 15-64 anni), indice che in sostanza “pesa” il rapporto tra popolazione attiva e popolazione non attiva:
% Municipio % Roma
2006 47,6 51
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 20).
3.8PROFILO ECONOMICO
Per la considerevole presenza di aree ancora edificabili, per il prossimo sviluppo di un vero e proprio polo direzionale all’interno dell’EUR, con la realizzazione della centralità urbana di Eur-Castellaccio e del nuovo Centro Congressi, il Municipio si candida come un partner privilegiato per chi intende investire nel settore del commercio e dei servizi.
Peraltro anche le attività industriali e artigiane possono avere prospettive di sviluppo per la presenza dei poli industriali per i quali sono stati approvati i rispettivi piani particolareggiati: quello di Castel Romano, lungo la Via Pontina, per una superficie complessiva di 326 ettari, e quello di Santa Palomba, tra la via Ardeatina ai confini del municipio, per 352 ettari (fonte: Mosaico Statistico Municipale – Febbraio 2006, pg 66 su dati del Dipartimento VI).
Per queste zone sono previsti programmi integrati per la riqualificazione complessiva del tessuto territoriale in particolare per l’area di Castel Romano dove è prevista la realizzazione di un Tecnopolo.
Il Tecnopolo di Castel Romano si estenderà su 52 ettari e l’obiettivo sarà quello di creare un’area di sviluppo nei settori della ricerca, progettazione, ingegnerizzazione e processing dei metalli, materiali speciali e loro applicazioni industriali; si prevede un investimento complessivo di 6 milioni di Euro (fonte: Risorse per Roma, “Roma Oggi” ottobre 2006, pg. 63).
Il Dipartimento VI, in collaborazione con STA, ha prodotto una relazione tecnica di fattibilità della
rete infrastrutturale a supporto del Comprensorio identificando numerosi interventi sulla viabilità riguardanti le arterie che gravitano intorno al comprensorio stesso (Ardeatina, Laurentina, Pontina, Risaro, Vallerano, Porta Medaglia).
La vocazione “tecnologica” del Municipio; o almeno della zona a più alta concentrazione di attività terziarie quali il quadrante dell’EUR, è desumibile anche dalla disponibilità di servizi di connessione ad Internet in banda larga ed in particolare gli accessi (hot spot) in modalità wireless.
In questo il XII Municipio vanta il II° dato cittadino (dopo il Municipio I) con 11 punti di collegamento (fonte: Comune di Roma - Rapporto sull’economia romana 2005/2006, pgg. 171/172).
Questa “vocazione” la si ritrova anche nella percentuale di utenti registrati ai servizi del portale del Comune di Roma, con il 7,9% (sul totale degli utenti registrati) il Municipio è al I posto (fonte: Comune di Roma - Rapporto sull’economia romana 2005/2006, pg. 198).
A questi poli, che si giovano della pianificazione prevista dal NPRG, si aggiungono i nuclei produttivi spontanei caratterizzati dalla prevalente presenza di magazzini e depositi.
A. Le imprese.
Per tracciare il profilo del Municipio la fonte principale è costituita dalle edizioni del “Rapporto sull’economia Romana”, e del “Mosaico Statistico” del Dipartimento XV.
Il Municipio XII si colloca a metà tra i Municipi con una densità imprenditoriale elevata (I, XVII, XI, VII, II) e quelli con un tessuto imprenditoriale più rarefatto (XV, X, V, VI, XX, XVI).
Nel dettaglio il numero d’imprese così si distribuisce tra i diversi settori d’attività:
Artigiani % sul Commercia % sul Produzion % sul TOTALE
totale nti totale e e servizi totale Imprese
2004
Municipio 1240 18,2% 2278 33,5% 3286 48,3% 6804
Roma (media) 2221 24,9% 3094 34,7% 3610 40,4% 8925
2001
Municipio 1252 22,6 2224 40,1 2070 37,3
Roma (media) 2178 30,5 2987 41,9 1969 27,6
(Fonte: elaborazione dell’Ufficio Bilancio e Programmazione del Municipio sui dati Comune di Roma – Dipartimento XV Mosaico Statistico Municipale – Febbraio 2006, pg su elaborazione su dati CNA di Roma – Infocamere al 31/12/2004 relativi alle imprese attive).
Con un dato complessivo che registra 41 imprese ogni 1.000 residenti (erano 34,5 nel 2001), il Municipio si situa in posizione intermedia tra le 146 imprese del I municipio e le 23 imprese del X (media cittadina pari a 69).
In termini di macrotendenza, va rilevato come il settore terziario (Produzione e servizi) ha la prevalenza nel profilo economico del territorio, trainato probabilmente anche dalla presenza del polo direzionale dell’EUR, e sottolineando una volta di più il ruolo di “centro funzionale” dell’EUR e del Municipio anche per la città.
Rispetto al 2001, è interessante notare come il settore “Artigiani” perde circa 4 punti percentuali in analogia, comunque, con l’andamento cittadino (5,6 punti in meno), il settore “Commercianti”
perde circa 7 punti percentuali (anche qui ancora più aderente all’andamento cittadino con 7,2 punti in meno), cresce invece decisamente il settore “Produzione e servizi” con 11 punti percentuali in più (crescita cittadina 12,6 punti in più).
L’analisi dell’andamento dei canoni medi d’affitto può essere un indice del “valore” del territorio anche sotto il profilo economico; anche in questo caso va rilevato che il tessuto urbanistico non è per nulla omogeneo e l’apprezzamento maggiore riguarda soprattutto la porzione di territorio municipale all’interno del GRA soprattutto le zone che gravitano attorno al polo dell’EUR.
La cintura intorno all’EUR registra un incremento di transazioni immobiliari del 14,2% (2004/2005), 6° dato cittadino.
Questa capacità trainante del territorio riguardo, almeno, alla propria appetibilità si può dedurre dall‘analisi dei prezzi media di vendita di uffici e negozi:
Prezzi media di vendita di uffici e negozi (€/mq) Dicembre 2006
Residenziale Terziario Commerciale
Municipio XII 3.478 2.811 3.264
Graduatoria Roma 10° 7° 11°
(Elaborazione su dati Scenari Immobiliari istituto indipendente di studi e ricerche, 2007)
Un mercato che ha anche l’effetto di “selezionare” residenti e nuovi arrivi, a favore dei ceti medi anche se la situazione non è omogenea sul territorio, e che spiega da un lato il progressivo incremento della popolazione soprattutto nella porzione di territorio oltre il GRA (mercato
immobiliare più “accessibile”) e il concentrarsi dell’incremento della popolazione soprattutto nei range d’età 40/59 per i quali s’ipotizza una disponibilità economica migliore rispetto alle famiglie di prima formazione.
Il mercato immobiliare continua a rappresentare uno dei settori economici trainanti e non solo a livello municipale; l’analisi dell’andamento dei prezzi su una serie temporale significativa rende conto di questa progressiva crescita:
Andamento dei prezzi di vendita del mercato immobiliare residenziale. (€/mq)
Variazioni % rispetto l’anno precedente anni 1999-2003
XII1999 2000 2001 2002 2003
5,3 6,1 7,6 6,2 8,5
(Elaborazione su dati Scenari Immobiliari istituto indipendente di studi e ricerche)
Se si prende il 1995 come riferimento-indice (100), si scopre che nel 2003 lo stesso indice è pari a 130,2 e in altre parole uno degli aumenti più alti tra Municipi della cosiddetta Città in espansione (fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV Mosaico statistico municipale – Febbraio 2006, pg 175).
L’analisi del mercato immobiliare residenziale mostra valori notevolmente sovradimensionati (quasi “fuori mercato” se non fosse per un mercato che invece ancora resiste) e comunque fortemente penalizzante per le capacità di spesa delle famiglie, soprattutto di nuova formazione; dato, questo, che sembrerebbe scoraggiare, come detto anche in precedenza, l’ingresso nel
Municipio delle famiglie di nuova formazione.
Rispetto al 2004, le variazioni dei volumi di compravendita nel 2005 sono risultate piuttosto eterogenee, con valori positivi particolarmente elevati in zone con bassi valori di mercato e in forte espansione, come Castel di Leva, Castel di Decima, Trigoria e Divino Amore (+72% nella macroarea Fuori GRA-Sud).
Peraltro il Municipio XII, con il 3,8%, si colloca in posizione mediana (9°) tra i Municipi con presenza di immobili ad uso abitativo del patrimonio del Comune di Roma (fonte: Comune di Roma - Rapporto sull’economia romana 2005/2006, pg. 247).
Anche il turismo appare come un settore degno d’attenzione, almeno a quanto emerge dai dati sulla capacità ricettiva e le presenze turistiche; aggiornati alle rilevazioni del periodo gennaio-dicembre 2005 sono gli arrivi e le presenze negli alberghi della Città:
Arrivi e presenze negli alberghi – 2005
Arrivi Presenze
Municipio XII 332.284 816.812
Graduatoria Roma 5° 5°
(fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV Mosaico statistico municipale – Febbraio 2006, pg 172).
Da considerarsi comunque il primo Municipio se si escludono quelli della cosiddetta Città Storica.
Come segnala anche il Mosaico statistico municipale (Comune di Roma – Dipartimento XV Mosaico statistico municipale – Febbraio 2006, pg 132) nel settore alberghiero una consistente quota della relativa domanda è raccolta proprio dal Municipio che con 28 esercizi alberghieri censiti (fonte: Comune di Roma – Ufficio Statistico, “Annuario Statistico 2004”, pg. 177) e che appare come uno dei più attrezzati per questo tipo d’accoglienza, inoltre con il decollo del Centro Congressi Italia e dell’EUR Castellaccio, non è difficile prevedere un altro balzo in avanti.
La vocazione attrattiva del Municipio è testimoniata anche da un’interessante analisi contenuta nel Rapporto 2004-2005 sull’economia romana (Comune di Roma – Dipartimento XV “Rapporto sull’economia Romana” – Anno 2004/2005, pg. 230) che analizza il numero di giornate di riprese nel 2004, nell’ambito dell’appeal che esercita la città nel suo insieme; oltre alla schiacciante presenza del I Municipio con 8.967 giornate di riprese (pari al 56,1% del totale), si segnalano le 1.240 giornate di riprese del Municipio XII (8% del totale) preceduto solo dal XVII Municipio (1.372 giornate).
B. L’occupazione
Nel 2006 nella provincia di Roma l'occupazione è aumentata dell'1,5% rispetto al 2005, pari a circa 23mila unità in più. Il tasso di occupazione delle persone fra 15-64 anni è del 61,4%, contro il 58,4% del totale. In aumento il tasso di occupazione maschile (15-64) che raggiunge il 72,5% e stabile al 51% il tasso di occupazione femminile (15-64), contro il 46,3% della media nazionale (“I numeri di Roma” n° 2, aprile/giugno 2007 pg. 1).
Questi dati incoraggiano a considerare che anche per il Municipio si possa registrare un trend analogo.
Peraltro solo i Municipi nei quali si è registrato il più alto tasso di crescita della popolazione hanno indici sotto o di poco superiori al 100 per quanto riguarda la struttura della popolazione attiva (rapporto tra la popolazione 40/64 anni e la popolazione 15/39 anni) ed il ricambio di questa popolazione (rapporto tra coloro che sono in uscita dalla vita lavorativa, popolazione 60/65 anni e coloro che vi entrano, 15-20 anni), indici già citati nell’analisi della popolazione ma che si ritiene
utile riproporre:
Indice di ricambio (rapporto % tra la popolazione in età 60/64 anni e la popolazione in età 15/19 anni):
% Municipio % Roma
2006 121,4 140,3
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 20).
Indice di struttura (rapporto % tra la popolazione in età 40/64 anni e la popolazione in età 15/39 anni):
% Municipio % Roma
2006 118,3 116,2
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 20).
Indice di dipendenza economica (rapporto % tra la popolazione con più di 64 anni, sommato alla popolazione 0/14 anni, e la popolazione 15-64 anni:
% Municipio % Roma
2006 47,6 51
(fonte: elaborazione su Comune di Roma - Mosaico Statistico Municipale – Novembre 2007, pg 20).
Questi indici esprimono un maggiore dinamismo e ricambio della popolazione per quanto riguarda lo specifico del mercato del lavoro (anche se il superamento della soglia di 100 indica un rallentamento nella proporzione della popolazione attiva su quella non in età lavorativa e sul relativo ricambio).
Arrivando all’analisi di rilevazione più recenti, va detto che il mercato del lavoro romano, nel suo complesso, si è rivelato molto più dinamico di quello nazionale, nel periodo 2001-2004 gli occupati sono cresciuti del 10,3%, il tasso di occupazione è cresciuto del 5,7% e la disoccupazione è diminuita del 2,3% (fonte: Comune di Roma – Assessorato alle politiche economiche e di Bilancio “Bilancio sociale di mandato 2001-2005”, pg. 80).
L’aumento dell’occupazione riguarda soprattutto la popolazione femminile che ora ha raggiunto il 46% del totale degli occupati (fonte: Comune di Roma – Ufficio Statistica “I numeri di Roma”, n° 1, anno 2006).
L’aumento dell’occupazione è legato alla cosiddetta terziarizzazione del lavoro che trova riscontro anche nei dati Municipali che registrano, nel settore “Produzione e servizi”, 11 punti percentuali in
più (crescita cittadina 12,6 punti in più) nello stesso periodo 2001-2004.
L’aggregazione su dati municipali del Censimento Industria e Servizi dell’ISTAT (benché riferiti al 2001 e comparati con il 1991) dà conto delle dinamiche economiche dei territori.
Un fenomeno emergente è stato quello della forte diffusione dei centri commerciali e della grande distribuzione che ha inevitabilmente sposato i territori periferici dove vi è stata un maggiore disponibilità di grande aree e la possibilità di un raccordo più immediato con la grande viabilità.
Con i dati aggiornati al 30 aprile 2007, il XII Municipio conta 4 grandi strutture di vendita per una superficie complessiva di 39.350 mq (4° dato cittadino) con positive ricadute, quindi anche sull’occupazione (Comune di Roma – Dipartimento XV “Rapporto sull’economia Romana” – Anno 2006/2007, pg. 269).
Si auspica che lo stesso effetto trainante lo abbia l’apertura del Centro Euroma2, nella centralità Eur-Castellaccio; non ha caso il Municipio si è proposto come collettore delle domande di impiego al fine di far incontrare domanda e offerta di lavoro.
Nell’analisi complessiva dei dati, si rileva che il Municipio XII è secondo, per numero di addetti, al solo Municipio I (che conta 194.451 addetti), con 94.424 addetti; dato questo che conferma la forte vocazione di area direzionale, produttiva e terziaria con la localizzazione di numerose grandi aziende della Capitale (fonte: Comune di Roma – Dipartimento XV Mosaico statistico municipale – Febbraio 2006, pg 131) soprattutto nel campo delle telecomunicazioni (Wind, Albacom, Colt, Fastweb, Omnitel, H3G).
L’esternalizzazione dei servizi da parte delle grandi aziende, pubbliche e private, con commesse orientate in modo privilegiato ai servizi informatici, ha determinato la nascita di nuove esperienze imprenditoriali, alcune delle quali si sono poi conquistate sul mercato un ruolo autonomo (ad esempio Datamat, che ha sede a Laurentino).
4. Domande, bisogni e servizi
4.1 Premessa
In questi ultimi anni l’azione dell’Amministrazione Comunale ha sempre più inteso costruire un sistema di servizi mirando a tutelare la
totalità degli abitanti del proprio territorio.
Con costruzione del Piano Regolatore Sociale Municipale si avvia un nuovo e più maturo percorso; quello di operare
in un univoco quadro di interventi. In via prioritaria sui servizi alla persona, ma anche interventi relativi alle politiche del
lavoro, del territorio e della riqualificazione urbana, della salute, della formazione e dell’educazione, della cultura e
dell’intercultura.
Il Piano Regolatore Sociale Municipale riconosce come fondamentale la collaborazione “di” e “tra tutti”: i soggetti
istituzionali, i cittadini, le famiglie, gli operatori dei servizi sociali, sanitari ed educativi, il mondo del volontariato e
dell’associazionismo, il sindacato, la cooperazione sociale, l’impresa, il mondo della ricerca e della formazione.
Per questo motivo sono stati promossi dei tavoli tecnici con uno sguardo al Regolamento del Decentramento
Amministrativo, approvato con Del.ne del C.C. n. 10 dell’ 8/2/99, e s.m.i., ai dettami della legge quadro 328/2000, alle linee
programmatiche del Sindaco approvate con deliberazione n. 124 del 3 luglio 2006.
Alcuni tavoli di concertazione sono stati convocati secondo la riorganizzazione del Servizio Sociale Professionale,
che prevede la suddivisione del lavoro in aree tematiche, sulla base di una rielaborazione degli obiettivi prioritari, per la
promozione del ben-essere sociale, già individuati dalla normativa di riferimento:
Segretariato Sociale
Terza età
Responsabilità familiari e diritti dei minori
Contrasto alla povertà
Disabilità
Altri tavoli tematici sono stati convocati secondo una precisa volontà politica amministrativa, tesa a salvaguardare la visione
globale del bisogno, utilizzando le molteplici risorse presenti ed attive nel territorio del Municipio Roma XII:
Servizi educativi e scolastici
Scuola
Cultura e intercultura
Sport
Terzo Settore
Sindacati
Ambiente ed Innovazione Urbanistica
Bilancio e Programmazione
Da tali occasioni di confronto si è potuto constatare che l’impianto metodologico ed organizzativo per la costruzione del
PRS scelto dall’Ufficio di Piano andava a ricalcare da un lato i macrosettori di intervento individuati dalla L. 328/00,
dall’altro alcuni ambiti nei quali più forte si è manifestata l’esigenza di confronto e di porre in essere interventi su bisogni
degli abitanti del Municipio.
Per tali motivi nel presentare le domande ed i bisogni del territorio, le risorse sociali del e nel Municipio e per prospettare gli
obiettivi e le priorità individuate (che verranno schematicamente sintetizzate successivamente) si è scelto di procedere
attraverso una presentazione di ogni macro area nella quale vengano evidenziati tutti gli elementi necessari alla definizione
del PRG.
4.2 Segretariato Sociale
Il Servizio Sociale Professionale del Municipio Roma XII ha riorganizzato i servizi sociali presenti sul territorio partendo dal modello
organizzativo delineato dalla legge nazionale 328/00 e dagli indirizzi regionali.
L’Ufficio di Segretariato Sociale è un servizio d’informazione, consulenza e accompagnamento del cittadino ai servizi del territorio,
nonché di promozione di iniziative in maniera integrata all’interno della rete dei servizi stessi; costituisce quindi la base tecnico-operativo
della rete d’accesso e comunicazione a diretto contatto col pubblico e programma gli interventi sociali d’ambito. (Orari d’apertura al pubblico: lun-mart- giov 9-12; giov 15-17)
L’apertura del Segretariato Sociale garantisce su tutto il territorio un’omogeneizzazione delle prestazioni sociali di base dando
l’opportunità ai cittadini di usufruire di servizi specifici. La presenza di tutti gli operatori del Servizio Sociale permette di dare risposte
adeguate alle esigenze, ai bisogni e alle richieste dell’utenza oltre che supportare il Municipio nelle attività di programmazione e gestione
delle risorse.
Più specificatamente gli assistenti sociali svolgono lavoro d’accoglienza, consulenza e presa incarico delle persone che vi si
rivolgono, e, oltre a seguire direttamente alcune situazioni in quanto figure professionali specifiche, svolgono anche lavoro di raccordo,
collaborazione e integrazione con altri servizi del territorio al fine di fornire al cittadino interventi e soluzioni idonee al superamento del suo
stato di bisogno semplice o complesso.
Per il superamento del bisogno complesso ci si avvale della collaborazione e dell’integrazione di esperte figure professionali dei
servizi socio-sanitari e specialistici del territorio (Consultorio Familiare, TSMREE, DSM, SER.T., Sportello Handicap).
Allo stato attuale possiamo, quindi, dire che l’attività del Segretariato Sociale all’interno del Municipio XII svolge preminentemente ruolo di
funzione informativa e di orientamento indicando e spiegando ai cittadini i vari servizi e le prestazioni che il Municipio o gli altri Servizi
territoriali offrono, e promuovendo le iniziative del Comune o di altri Enti siano pubblici e/o privati.
Nel corso dell’anno 2006, come obiettivi prioritario si è individuato un “piano di monitoraggio ed indagine statistica sull’attività di
Segretariato Sociale quale strumento per ideazione progetti del nuovo Piano Regolatore Sociale . In relazione a ciò ,avvalendosi anche
di un volontario del servizio civile (David DI MEO) impegnato, presso il Municipio , per il modulo “Porte Sociali” ed a seguito di
predisposizione di una scheda di rilevazione giornaliera, si sono potuti studiare i servizi maggiormente richiesti dall’utenza, ma anche
rilevare la domanda e la risposta data.
Il periodo preso in esame è stato giugno/ottobre 2006 .
Risultati:
Non è da trascurare il dato relativo al COL, cioè il Centro di Orientamento al Lavoro, al quale diversi utenti, che ne ignorano l’esistenza,
vengono inviati grazie al Segretariato Sociale; i servizi ASL sono un altro ambito al quale viene orientato il cittadino, il più delle volte per
esigenze inerenti all’invalidità civile.
Orientamento
65
8
12
44
24
9
3 2
0
10
20
30
40
50
60
70
A.S. diriferimento
URP COL Altri ServiziComune
Servizi ASL CAAF INPS/Patronati ForzeOrdine/A.G.
47
51
33
5860
0
10
20
30
40
50
60
Informazioni
Serie1
Serie1 47 51 33 58 60
giugno luglio agosto settembre ottobre
Talvolta le informazioni assumono una struttura più complessa e tendono alla risoluzione immediata della problematica dell’utenza
con l’attivazione di un intervento a breve termine (es. breve colloquio di sostegno) o con invio al colloquio professionale, che in una fase
successiva verrà verificata e presa in carico con un approccio globale dall’Assistente Sociale di riferimento. Nel caso invece che già da
una prima analisi della situazione risulti la mancanza totale dei requisiti per accedere all’assistenza sociale, si dà una risposta di diniego
alla richiesta effettuata.
Accoglimento Servizi
0
10
20
30
40
50
60
70
Servizi
mino
ri
Mensa
Dorm
itorio
Del 27
8/93
Del 16
3/98
SAISA
C.D.A
nzian
i
Strutt.R
es.A
nz.
SAISH
C.D.D
isabil
i
Serie1
Il SAISA, ossia l’assistenza domiciliare per gli anziani, è il servizio maggiormente richiesto al Segretariato Sociale. Il servizio è
molto efficiente e la domanda viene accolta nell’immediatezza, qualora il richiedente abbia la necessaria documentazione, tramite un
apposito modulo che viene compilato dall’operatore sociale. Hanno una rilevante richiesta anche la Mensa e il Dormitorio, un servizio che
viene offerto al Segretariato Sociale stesso, qualora vi siano i requisiti. I servizi per minori sono di vario genere e rappresentano un dato
importante, se si tiene conto che la maggior parte di essi non passa per il Segretariato Sociale.
Il numero di utenti al Segretariato Sociale è decisamente vasto, anche nei mesi estivi seppure diminuisca di molto, resta sempre
un dato di grande impatto.
Le colonne degli interventi sono sempre maggiori rispetto a quelle dei cittadini in quanto un singolo utente può richiedere più servizi al
Municipio. E’ notevole come al mese di Settembre si abbia una forte impennata nella richiesta di aiuti al Servizio Sociale.
174
139
165
138
120
98
202
169177
144
0
50
100
150
200
250
Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre
Interventi e cittadini
Interventi Cittadini
11
38
31
10
8
0 0 00
5
10
15
20
25
30
35
40
Utenza
F - Famigliae minori
C -Contrasto
alla povertà
A - Anziani D - Disabili CF CA CD Non rilevato
Domanda
C
CF= Contrasto alla povertà Famiglia e minori
CA= Contrasto alla povertà Anziani
CD= Contrasto alla povertà Disabili
Si evidenzia come il contrasto alla povertà sia l’area di maggiore rilievo all’interno del Segretariato Sociale: nei grafici si può notare
anche una particolare rilevazione del contrasto alle voci CF, CA e CD. Nel caso CF si tratta di contrasto ove rileva una situazione di
disagio economico all’interno di un nucleo familiare con presenza di minori, mentre il CA rappresenta un situazione di povertà nell’ambito
di una problematica legata all’anzianità, mentre nel CD siamo di fronte alla problematica della disabilità con necessità di assistenza
economica.
33
41
38
20
10
10
10
5
10
15
20
25
30
35
40
45
F - Famigliae minori
C -Contrasto
alla povertà
A - Anziani D - Disabili CF CA CD Non rilevato
Area domanda
e1Seie2Serie3
33
18
9
0
29
16
30
41
11
00
55
37
10
41
10
10
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
giugno luglio agosto settembre ottobre
Contrasto CF CA CD
Un dato che non passa inosservato è la grande esigenza di servizi richiesti dagli anziani nei mesi estivi, che presuppone una
situazione di maggiore difficoltà. È un dato da non sottovalutare in quanto ci invita a riflettere su possibili situazioni di isolamento cui gli
anziani versano in tali periodi e sul ruolo del Municipio nel fornire loro assistenza.
21
2
18
0
16
4
48
7
28
0
0
10
20
30
40
50
60
giugno luglio agosto settembre ottobre
Appuntamenti
Appuntamenti Primi contatti
Gli appuntamenti con gli Assistenti Sociali vengono assegnati dal Segretariato Sociale dopo un’attenta valutazione delle condizioni
socio – economiche. Al momento essi sono assegnati solo per l’area del Contrasto alla Povertà e in taluni casi alle problematiche legate
alle ragazze madri. I grafici mostrano anche i primi contatti ossia gli appuntamenti dati a utenti che si rivolgono per la prima volta ai Servizi
Sociali del Municipio XII. In tale caso la valutazione sull’opportunità dell’ appuntamento viene registrata su una apposita scheda di primo
contatto. C’è da considerare che se tale ultimo dato non pare molto rilevante è perché sono molte le persone che richiedono un intervento
economico, senza averne però i presupposti, delineati dalla Delibera Comunale 154/97.
Colloquio
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
giugno luglio agosto settembre ottobre
Serie1
Importante agevolazione per gli utenti è quella di effettuare un colloquio di sostegno con l’Assistente Sociale direttamente al
Segretariato Sociale, prescindendo da un eventuale appuntamento. Il colloquio può trattare qualunque tipo di situazione a impatto sociale,
quindi sia su minori che anziani, disabili o contrasto alla povertà. E’ scrupolo di tutti gli operatori sociali assicurare la massima
riservatezza a tali colloqui, nel rispetto della privacy e della dignità umana.
SPORTELLO H
(Interventi di semplificazione amministrativa per il miglioramento della qualità dei servizi rivolti alle persone disabili)
Lo sportello dedicato all’handicap è organizzato secondo le attività di:
front office per fornire al pubblico (tramite contatto diretto, telefonico e telematico) ascolto, informazione e orientamento; (apertura lun 9-12 / mart. e giov.9.-12 e 14.30 - 16.30)
back office per effettuare le necessarie ricerche, la schedatura dell’utenza, l’aggiornamento della bacheca, la raccolta di materiale e il monitoraggio del servizio.
Lo Sportello H è un servizio creato dall’Amministrazione per dare ascolto, fornire informazioni dettagliate, orientare ai servizi per tutto ciò che attiene al mondo dell’handicap a 360° e rispetto alla normativa in materia, a partire da quella nazionale fino ad arrivare alle circolari dell’INPS, dare possibilità di autoconsultazione tramite la bacheca dello Sportello che viene continuamente aggiornata sulla base delle informazioni raccolte su internet e da quelle ottenute con il confronto con i colleghi degli altri municipi, raccogliere dati relativi alle esigenze della cittadinanza, fornire la modulistica a seconda delle esigenze e della reperibilità. In particolare gli argomenti trattati sono relativi a: mobilità, agevolazioni fiscali, barriere architettoniche, orientamento al lavoro, assistenza, settore sanitario e previdenziale, varie ed eventuali.
Obiettivi
Semplificare la vita della persona diversamente abile rappresentando da un lato un punto di riferimento per facilitare l’accesso ai servizi e alle agevolazioni dei vari enti dislocati sul territorio municipale e comunale e dall’altro un punto di ascolto;
Raccogliere le istanze della cittadinanza destinataria del progetto per poter potenziare eventuali servizi esistenti e crearne di nuovi.
INFORMAZIONI RICHIESTE DALL’UTENZA
SETTORE SANITARIO - Ausili sanitari- Esenzione del ticket - Cambio del medico- Legge 104/92 ed invalidità civile (procedure e documentazione)- Punteggi dell’invalidità civile (tabelle)- Categorie per servizio- Commissione ciechi civili- Copia del verbale- Richiesta di informazioni sullo stato della pratica dell’invalidità civile
LAVORO - Permessi ottenibili con l’invalidità civile - Permessi ottenibili con la L. 104/92 - Congedo straordinario- Iscrizione alle liste speciali per il collocamento (categorie protette)- Agenzia per il lavoro interinale
FORMAZIONE - Tasse universitarie- Agevolazioni per l’asilo nido- Corsi per computer per persone diversamente abili
BARRIERE ARCHITETTONICHE
- Contributo abbattimento barriere architettoniche - Agevolazioni fiscali per l’effettuazione di lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche- Posto auto disabili- Segnalazione eventuali barriere architettoniche nel territorio- Turismo accessibile
AGEVOLAZIONI FISCALI - ICI: - AMA - TELECOM - RAI - Rimborso spese ASL per le modifiche alla macchina- L. 104/92 nei seguenti settori:
settore dell’automobile (bollo, IVA agevolata, passaggi di proprietà, trascrizione al pubblico registro); mezzi necessari all’accompagnamento, sollevamento ecc. sussidi tecnici ed informatici spese mediche generiche assistenza specifica spese mediche e paramediche in caso di ricovero figli a carico barriere architettoniche
MOBILITA’ - Metrebus card agevolata: - Tessera over 70 - Carta blu - Tessera Cotral - + Bus - Contrassegno invalidi- Patente speciale - Mobility card - Pony della solidarietà – Casa del volontariato- Rimborso benzina per recarsi a fare la dialisi
- Trasporto tramite pulmino per recarsi a fare la dialisi- Sconto 30% sul trasporto in ambulanza con la croce rossa (100%)- Trasporti scolastici per minorenni- Motorizzazione
PREVIDENZA - Pensione di invalidità - Pensione di inabilità - Assegno di assistenza - Indennità frequenza minori - Indennità di accompagnamento - Assegno sociale - Maggiorazione sociale
ASSISTENZA - Assistenza domiciliare sociale- Assistenza domiciliare sanitaria- AEC- Dimissioni protette- Badante- Centri diurni- Teleassistenza Farmacap- Amministratore di sostegno - Assistenza odontoiatrica- Precedenza nella fila agli sportelli- Casa popolare
ORIENTAMENTO LEGALE - Consulta dell’handicap- Sportello di consulenza sulla disabilità al I Ponte- Tribunale per i diritti del malato - Sportello anti-mobbing
SVAGO - Cinema
NORMATIVA - L. 118/71- L. 104/92- DLgs 509/88- L 295/90- Circolari INPS (1/89; 90/07; 133/06; 32/06; 107/05; 128;03; 211/96; 138/01)- Circolari INPDAP (34/00; 35/00)- Normativa nazionale previdenziale (L. 124/98; L. 335/95; L. 289/90)- Normativa sui ciechi civili (L 138/01; L. 429/91; L. 382/70)- Normativa nazionale sulle barriere architettoniche (L. 13 /89; D.P.R. 384/78)- Diritto al lavoro (L. 68/99; L 482/68; L 686/61; l. R. 19/03; Circ. Min. Lavoro 40/05; Circ. INPS 29/02; riferimenti vari per le terapie
salvavita)- Istruzione (L. 423/93; L. 517/77)- Assistenza (C.c.; L 6/04; D.M.L.P.S. 470/01; L.R. 41/03; D.G.C. 4373/95; D.G.C. 171/94; D.G.C. 25/04)- Contrassegno invalidi e posto auto (d.c.c. 21/07; Ordinanza 300/98)- Dialisi (D.G.R. (1614/01)- Pensioni di guerra (L 388/00; L. 236/00; D.P.R. 377/99; L. 448/98; l. 94/94; L. 261/91; D.P.R. 834/81; L. 648/50)
REALTA’ DEL TERRITORIO - Consulta dell’handicap- Banca del tempo- Associazionismo (Associazione “Che l’erba cresce” - ANMIC – Club Amici – Capodarco – L’ancora ’95…)- Strutture residenziali
DATI DELLO SPORTELLO H
Anno 2005 (188 aperture al pubblico – media: 4,77 persone al giorno)
Domanda Mobilità Agevol. fiscali
Orientam.
al lavoro
Barriere architett.
Assistenza Sanità e
previdenza
Varie Totale
91 106 14 25 135 141 366 878
Anno 2006 (102 aperture al pubblico – media: 7,26 persone al giorno)
Domanda Mobilità
Agevol fiscali
Orientam
al lavoro
Barriere architett.
Assistenza Sanità e
previdenza
Varie Totale
TOTALE 81 121 13 24 119 156 227 741
Anno 2007 (93 aperture al pubblico – media: 7,45 persone al giorno)
Domanda Mobilità Agevol. fiscali
Orientam.
al lavoro
Barriere architett.
Assistenza Sanità e
previdenza
Varie Totale
Mese
Gennaio 0
Febbraio 16 4 1 5 9 9 72 116
Marzo 6 2 0 2 3 10 24 47
Aprile 18 11 4 3 7 14 48 105
Maggio 11 7 3 2 7 15 69 114
Giugno 2 4 0 1 3 7 23 40
Luglio 12 7 2 4 3 18 71 117
Agosto 2 4 3 0 3 8 22 42
Settembre 0 0 1 0 1 0 7 9
Ottobre 3 1 3 0 1 3 12 23
Novembre 11 2 0 1 6 8 20 48
Dicembre 7 1 1 0 3 0 20 32
TOTALE 88 43 18 18 46 92 388 693
2008 (20 aperture al pubblico – media: 9,6 persone al giorno)
Domanda Mobilità Agevol. fiscali
Orientam.
al lavoro
Barriere architett.
Assistenza Sanità e
previdenza
Varie Totale
Mese
Gennaio 7 5 2 2 5 15 42 78
Febbraio 4 7 8 2 8 16 69 114
TOTALE 11 12 10 4 13 31 111 192
OBIETTIVI SEGRETARIATO SOCIALE
Al fine di trovare l’accesso ai servizi ed evitare la dispersione di energie e di tempo dei cittadini, tutto il personale
impegnato nel Segretariato Sociale ha necessità di una formazione e aggiornamento permanente.
Alla luce di ciò è stato effettuato dal personale un corso di auto-formazione per dare maggiormente “corpo” agli
interventi effettuati, mettendo in comune, in maniera organica, una serie di informazioni sullo specifico lavoro di ognuno.
Questo con l’obiettivo di rendere tutti in grado di rispondere ai cittadini in maniera più precisa ed esauriente. Ogni area ha
preparato un elaborato con lo stato dell’arte dell’area stessa con tutte le varie attività che si svolgono nello specifico servizio.
Da questo è emersa la volontà di realizzare un vademecum per la pubblicazione del lavoro svolto, obiettivo ancora da
raggiungere.
Il Segretariato Sociale può essere definito un lavoro di squadra, dove ciascuno degli operatori interessati (assistenti
sociali, educatore professionale, impiegati amministrativi) contribuisce all’accoglienza, all’ascolto e all’avvio del processo di
aiuto al cittadino. E’ necessario come secondo obiettivo valorizzare l’aggiornamento in itenere di tutto il personale. Il terzo obiettivo si colloca nell’area della comunicazione interna, attraverso una stretta relazione tra i soggetti
incaricati di monitorare le domande ed i bisogni, come ad esempio gli operatori sociali della Consulta Socio Sanitaria,
quelli del Servizio Sociale Professionale al fine di poter realizzare uno Sportello Unico di Segretariato Sociale Integrato ASL/Municipi.
4.3 Terza età
“I Comuni sono titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e concorrono alla
programmazione regionale….ai Comuni spetta….nell’ambito delle risorse disponibili…l’esercizio delle seguenti attività: programmazione,
progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete, indicazione delle priorità e dei settori di innovazione attraverso la
concertazione delle risorse umane e finanziarie locali…” l. 328/2000 art. 6 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali”
“Ferme restando le competenze del Servizio Sanitario Nazionale in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché le
disposizioni in materia di integrazione socio-sanitaria di cui al Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n°502 e successive modificazioni, gli
interventi di seguito indicati costituiscono il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi secondo le
caratteristiche ed i requisiti fissati dalla pianificazione nazionale, regionale e zonale, nei limiti delle risorse del fondo nazionale delle
politiche sociali, tenuto conto delle risorse ordinarie già destinate dagli Enti locali alla spesa sociale:
misure economiche per favorire la vita autonoma e la permanenza a domicilio di persone totalmente dipendenti o incapaci di
compiere gli atti propri nella vita quotidiana;
Interventi per persone anziane e disabili, per favorire la permanenza a domicilio, per l’inserimento presso famiglie, persone e
strutture comunitarie di accoglienza di tipo familiare, nonché per l’accoglienza e la socializzazione presso strutture residenziale e
semiresidenziali per coloro che, in ragione della elevata fragilità personale o di limitazione dell’autonomia non siano assistibili a
domicilio.” L. 328/2000 art. 22. comma 2 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
“Il sistema socio-sanitario persegue la promozione e realizzazione dei servizi ed interventi che favoriscono il mantenimento,
l’inserimento ed il reinserimento dei soggetti anziani nell’ambito familiare e sociale per limitare ogni processo di istituzionalizzazione (art. 3
L.R. 38/96), in particolare attraverso adeguati interventi di assistenza domiciliare. Nel caso di persone anziane sole, non assistibili a
domicilio e non in grado di usufruire di altri servizi assistenziali del territorio, si può ricorrere all’ospitalità in servizi residenziali.
I servizi residenziali, oltre che assicurare condizioni adeguate ai bisogni delle persone ospitate, devono garantire l’inserimento sociale e
l’utilizzazione da parte delle stesse di tutti i servizi del territorio. Devono altresì realizzare forme di trattamento che favoriscano il recupero
ed il reinserimento sociale delle persone utenti, nonché modalità organizzative che promuovano il coinvolgimento responsabile della
famiglia e l’integrazione con l’esterno (art. 34 L.R. 38/96)” La Carta dei Servizi degli Anziani della Regione Lazio paragrafo qualità ed
adeguatezza degli interventi.
Sostegno alla domiciliarità servizi istituzionali
1. Assistenza domiciliare SAISA (Servizio Autonomia Integrazione Sociale della persona Anziana)
2. Assistenza domiciliare “oncologica e over ‘90”
3. Assistenza domiciliare INPDAP
4. Progetto “insieme si può” (assistenti familiari ex badanti)
5. Intervento economico per la realizzazione di condivisi obiettivi assistenziali
Sostegno extra domiciliarità servizi istituzionali
6. Assistenza sociale semiresidenziale (Centro Diurno Anziani Fragili)
7. Assistenza sociale semiresidenziale (Centro Diurno Alzheimer)
8. Assistenza sociale residenziale (Case di Riposo, Casa Albergo, Comunità Alloggio) intesa come vigilanza e controllo delle
strutture medesime, relazioni sociali per contributo pagamento retta, redazione di piano di intervento per inserimento in struttura
protetta.
Assistenza di prossimità
9. Assistenza sociale di tutela (casi sociali, teleassistenza e telesoccorso)
10. Centri Anziani – Soggiorni estivi – Punti Blu
Sostegno alla domiciliarità
Assistenza Domiciliare SAISA
(Servizio Autonomia Integrazione Sociale della persona Anziana)
Destinatari: anziani/e (donne 60 anni, uomini 65 anni) residenti nel municipio roma XII.
Accoglienza della richiesta: principalmente al front office ed allo sportello H, secondariamente su segnalazione della rete sociale.
Procedura di attivazione del servizio:
verifica a domicilio degli assistenti sociali (municipio e/o cooperativa),
redazione del piano di intervento personalizzato (assistente sociale+utente+familiari),
preparazione ed inoltro dell’autorizzazione dirigenziale per l’attivazione del servizio assistenziale (operatore municipale);
attualmente le cooperative coinvolte nell’assistenza domiciliare sono quattro: Cir, Obiettivo Uomo, La Sponda, Servizio Psico
Socio Sanitario.
Tempo di erogazione: non inferiore a mesi nove, salvo urgenze particolari valutate dall’assistente sociale. Il tempo di attesa è
direttamente proporzionale allo smaltimento del flusso della richiesta (in costante aumento) ed alla disponibilità economica da monitorare
costantemente.
Durata del servizio: Secondo la valutazione in itinere del progetto di assistenza individuale (PAI)
Copertura finanziaria: fondi ordinari municipali da ripartire secondo gli importi affidati alle cooperative all’ inizio di ogni anno finanziario.
E’ previsto il contributo economico a carico degli utenti a partire da indicatore isee superiore ad euro 6.714,00. Sono esentati dal
contributo gli anziani riconosciuti invalidi al 100% ex lege 18/80, titolari di assegno di accompagno o riconosciuti handicap gravi ex lege
104/92 art. 3.3.
Punti di forza:
notevole aumento degli anziani assistiti presso il proprio domicilio (attualmente sono 192);
diversificazione della qualità del servizio reso, grazie alla presenza di più cooperative (più opportunità, maggiore scelta);
introduzione del contratto e della possibile quota economica su reddito I.S.E.E.
Criticità:
impossibilità a rispondere in tempo reale alla richiesta assistenziale, salvo i casi valutati come urgenti (percentuale residua); la
lista di attesa è attualmente di 97 anziani;
azzeramento del regime di libera scelta. Ancora oggi è l’assistente sociale che sceglie l’abbinamento con la cooperativa di servizio
e non l’utente stesso, come invece previsto dalle disposizioni capitoline;
latente collusione tra utente ed operatore del privato sociale, con conseguente scapito della qualità del servizio erogato.
Assistenza Domiciliare “oncologica e over ’90”
Destinatari: anziani/e (con patologia oncologica in atto e/o in età venerabile), residenti nel municipio roma XII.
Accoglienza della richiesta: principalmente al front office, secondariamente su segnalazione della rete sociale (ASL RMC distretto XII,
CAD, Medici di Medicina Generale, volontariato, etc.).
Procedura di attivazione del servizio:
verifica a domicilio degli assistenti sociali (municipio e/o cooperativa),
redazione del piano di intervento personalizzato (assistente sociale+utente+familiari),
preparazione ed inoltro dell’autorizzazione dirigenziale per l’attivazione del servizio assistenziale (operatore municipale);
attualmente la cooperativa coinvolta nell’assistenza domiciliare “emergenza oncologica e over ‘90” è: Servizio Psico Socio
Sanitario.
Tempo di erogazione: mediamente una settimana dalla segnalazione, comprensivo di verifica domiciliare, piano di intervento
personalizzato ed autorizzazione all’avvio, previa verifica della copertura finanziaria.
Durata del servizio: tempo determinato (max. mesi tre). Prima della scadenza temporale viene valutata l’opportunità di inserire l’utente
nel servizio SAISA.
Copertura finanziaria: fondi residui già impegnati dal municipio, ma non ancora spesi dalla cooperativa (dato rilevato dalla proiezione di
spesa su base annuale). E’ previsto il contributo economico a carico degli utenti a partire da indicatore isee superiore ad euro 6.714,00.
Sono esentati dal contributo gli anziani riconosciuti invalidi al 100% ex lege 18/80, titolari di assegno di accompagno o riconosciuti
handicap gravi ex lege 104/92 art. 3.3.
Punti di forza:
capacità di rispondere, in tempo reale, durante l’aggravamento delle condizioni di salute;
presa in carico immediata in presenza di età molto avanzata;
costante sollecito nei confronti della cooperativa a proporre nuove e diversificate forme di servizio alla persona, ottimizzando le
risorse economiche a disposizione.
Criticità: ;
provvisorietà del servizio, legato soltanto a fondi residui limitati (residui assistenza domiciliare SAISA).
Assistenza Domiciliare INPDAP
Destinatari: anziani/e (e loro congiunti) residenti nel municipio roma XII, titolari di trattamento pensionistico INPDAP.
Accoglienza della richiesta: principalmente al front office.
Procedura di attivazione del servizio:
verifica a domicilio degli assistenti sociali (municipio e/o cooperativa),
redazione del piano di intervento personalizzato (assistente sociale+utente+familiari),
preparazione ed inoltro dell’autorizzazione dirigenziale per l’attivazione del servizio assistenziale + inoltro documentazione
all’INPDAP (operatore municipale);
attualmente la cooperativa coinvolta nell’assistenza domiciliare INPDAP è: Obiettivo Uomo.
Tempo di erogazione: attualmente bloccata, per la sola presenza di fondi disponibili a garantire il mantenimento dei servizi già attivati di
12 utenti. In generale il tempo di attesa è direttamente proporzionale allo smaltimento del flusso della richiesta (in costante aumento,
attualmente di 12 utenti) ed alla disponibilità economica INPDAP da monitorare costantemente.
Durata del servizio: Secondo la valutazione in itinere del progetto individuale.
Copertura finanziaria: fondi messi a disposizione da INPDAP e ridistribuiti ai municipi dal Dipartimento V°. E’ previsto il contributo
economico a carico degli utenti a partire da indicatore isee superiore ad euro 6.714,00. Sono esentati dal contributo gli anziani riconosciuti
invalidi al 100% ex lege 18/80, titolari di assegno di accompagno o riconosciuti handicap gravi ex lege 104/92 art. 3.3.
Punti di forza:
opportunità di maggiore disponibilità economica per l’attivazione dei servizi alla persona;
capacità di rispondere in tempo reale in presenza di fondi aggiuntivi
Criticità: ;
rigidità INPDAP nell’ammissione di nuovi casi, per disponibilità economica sempre più residua.
Progetto “Insieme si Può”
(Assistenti familiari ex badanti)
Destinatari: anziani/e non autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Per anziani/e titolari di trattamento pensionistico INPDAP sono
previste agevolazioni economiche.
Accoglienza della richiesta: sede del progetto “Insieme si Può”, realizzato dal Dipartimento V° assieme agli organismi coinvolti nel
progetto.
Procedura di attivazione del servizio: per avere aiuto nella ricerca di un assistente familiare ed usufruire del servizio informativo è
sufficiente una richiesta telefonica, per gli altri interventi è necessario presentare una domanda al Comune di Roma.
Tempo di erogazione: trimestralmente vengono assegnati i contributi per il pagamento dell’assistente familiare (agevolazione INPDAP
max. euro 450,00 mensili), tempo reale per la consultazione del registro cittadino degli assistenti familiari per anziani, periodicamente per
la partecipazione al corso di formazione per gli aspiranti assistenti familiari, condizione previa e vincolante per la successiva iscrizione al
registro cittadino degli accreditati.
Durata del servizio: vincolato all’ impegno economico INPDAP per il contributo economico.
Copertura finanziaria: fondi messi a disposizione da INPDAP e gestiti direttamente dal Dipartimento V°. E’ previsto uno sbarramento di
accesso al servizio per valore isee superiore ad euro 23.240,56.
Punti di forza:
aiuto alle famiglie nella ricerca di personale formato;
costituzione del registro cittadino degli assistenti familiari per anziani;
realizzazione di corsi di formazione gratuiti rivolti agli assistenti familiari sulle tematiche del lavoro di cura delle persone anziane;
contributi economici per il pagamento di contratti di lavoro regolarmente registrato.
Criticità:
opportunità economica attualmente riservata solo a pensionati INPDAP.
Intervento Economico
(realizzazione di condivisi obiettivi assistenziali)
Destinatari: anziani/e già in carico all’area della terza età.
Accoglienza della richiesta: direttamente dagli assistenti sociali dell’area terza età.
Procedura di attivazione del servizio: colloquio individuale, compilazione della modulistica tradizionale in uso nel municipio, redazione
del piano di intervento economico personalizzato, tenuti presenti i vincoli della D.C.C. 154/97.
Tempo di erogazione: compatibile con quello tradizionale dell’erogazione dell’intervento economico municipale.
Durata del servizio: annuale con possibilità di rinnovo.
Copertura finanziaria: Fondi del Bilancio Municipale Centro di responsabilità NIA.
Punti di forza:
attivazione di assistenza indiretta, al fine di rendere autonoma la persona anziana (welfare leggero)
contrasto alla povertà come prevenzione alla progressiva perdita di autonomia.
Criticità:
occorrerebbe prevedere l’attivazione dell’assistenza domiciliare in forma indiretta così come già realizzato per nel settore della
disabilità.,
Sostegno extra domiciliarità
Assistenza sociale semiresidenziale
Centro Diurno Anziani Fragili
Che cosa è? E’ un luogo designato all’accoglienza e all’assistenza di tutte quelle persone anziane che hanno difficoltà a rimanere da soli in casa a causa di una ridotta autonomia e che hanno voglia di dividere con altri anziani una parte della propria giornata.
Destinatari: anziani/e (donne 60 anni, uomini 65 anni) residenti nel municipio roma XII.
(Attualmente ne usufruiscono 80 persone- lista di attesa circa 12 persone )
Accoglienza della richiesta: principalmente al front office, secondariamente su segnalazione della rete sociale.
Procedura di attivazione del servizio:
verifica a domicilio degli assistenti sociali (municipio),
Visita al centro diurno per una valutazione geriatrica; programma personalizzato dell’attività programmate presso il centro
Redazione del piano di intervento personalizzato (assistente sociale+utente+familiari),
preparazione ed inoltro dell’autorizzazione dirigenziale per l’attivazione del servizio assistenziale (operatore municipale);
attualmente le cooperative coinvolte nell’assistenza domiciliare sono due: La C.I.R. in Via Guareschi, e l’associazione A. Sordi a
Trigoria.
Tempo di erogazione: non inferiore a mesi tre salvo urgenze particolari valutate dall’assistente sociale. Il tempo di attesa è direttamente
proporzionale allo smaltimento del flusso della richiesta (in costante aumento) ed alla disponibilità economica da monitorare
costantemente.
Durata del servizio: Secondo la valutazione in itinere del progetto di assistenza individuale (PAI)
Copertura finanziaria: fondi ordinari municipali da ripartire secondo gli importi affidati
all’inizio di ogni anno finanziario. E’ previsto il contributo economico a carico degli utenti a partire da indicatore isee superiore ad euro
6.714,00. Sono esentati dal contributo gli anziani riconosciuti invalidi al 100% ex legge 18/80, titolari di assegno di accompagno o
riconosciuti handicap gravi ex lege 104 art. 3.3.
Punti di forza:
Una maggiore copertura assistenziale con forte risparmio economico
Una valutazione dello stato di salute dell’anziano ( geriatra ) presente presso il centro
Interventi multidisciplinari per una migliore qualità di vita ( cognitiva, riabilitativa, ludico espressiva, ecc,
Elemento di domicilio allargato (integrazione con il SAISA) per anziani con questo bisogno
Elemento di aggregazione e di promozione dei temi inerenti la quarta età. ( con Famiglie. Istituzioni, territorio .es. seminari,teatro.
Criticità:
rigidità nel tour- over sempre la stesse (gestione monopolizzata)
problematiche legate all’attività di gruppo
poca integrazione con il territorio e con i servizi
Assistenza sociale semiresidenziale
Centro Diurno Alzheimer
Destinatari: malati di Alzheimer di grado medio/lieve residenti nel municipio
Accoglienza richiesta: Front/office e più raramente strutture ospedaliere
Procedura di attivazione:si verifica durante il primo contatto che l’utente in questione sia effettivamente affetto da morbo di Alzheimer di
grado lieve poi, si invia dal medico di base che prescriverà la visita geriatrica con codice A.P. 1. 17 (che conferisce una priorità) L’utente
dovrà, quindi, telefonare al CUP dell’ospedale S. Eugenio per prenotare la suddetta visita durante la quale verrà valutato da una UVA
( Unità Valutativa Alzheimer) che rilascerà oppure no un certificato di idoneità alla frequentazione del Centro Diurno Alzheimer Tre
Fontane. Solo quando l’utente sarà in possesso dell’idoneità potrà prendere un appuntamento con l’Ass. Sociale del Municipio che
provvederà poi al suo inserimento.
Tempo di erogazione: legato ai tempi della valutazione da parte dell’UVA del S. Eugenio e della disponibilità dei posti del centro stesso
(gestito dal Municipio Roma XI).
Durata del servizio: turn/over di 4 mesi rinnovabili per altri 4 mesi per un totale di 8 mesi nell’anno solare.
Copertura finanziaria: fondi del Municipio XI
Punti di forza: permanenza del malato in famiglia attraverso un programma di intervento personalizzato che integri l’approccio sociale a
quello sanitario. Sostegno al nucleo familiare.
Criticità: All’inevitabile aggravamento delle condizioni dell’utente, questi non potrà più accedere al centro. Non è prevista ad oggi
nessuna continuità di tipo domiciliare.
Assistenza sociale residenziale (intervento economico)
Case di Riposo, Casa Albergo, Comunità Alloggio, Residenza Sanitaria Assistenziale
Destinatari: anziani/e autosufficienti e/o parzialmente non autosufficienti (donne 60 anni, uomini 65 anni) residenti nel municipio roma XII,
richiedenti intervento economico a sostegno del pagamento retta alberghiera.
Accoglienza della richiesta: principalmente al front office, secondariamente su segnalazione della rete sociale.
Procedura di attivazione del servizio:
verifica INPS per accertare presenza requisiti economici previsti (tetto massimo annuo euro 11.362,05) (operatore municipale)
il contributo a carico dell’Amministrazione è fino ad un massimo di euro 25,82 al giorno
Ai fini del contributo si calcola la somma dei ratei di pensione, indennità, assegni, a qualsiasi titolo percepiti, compreso l’assegno
di invalidità civile;
L’autocertificazione dei figli o dei familiari diretti che non possono contribuire totalmente al pagamento della retta.
Tempo di erogazione: dalla presentazione della domanda il tempo necessario per la verifica INPS
Durata del servizio: Secondo la valutazione in itinere del progetto individuale.
Copertura finanziaria: fondi ordinari municipali.
Punti di forza:
Eliminazione lista di attesa;
Contributo economico a 25 anziani ospiti nelle strutture del municipio;
Conoscenza aggiornata delle strutture residenziali fuori dal territorio municipale.
Criticità:
Non aggiornamento del tetto massimo del reddito in proporzione all’aumento delle pensioni;
Non attivazione di iniziative all’ all’interno delle strutture quali corsi, attività di animazione specifiche per gli anziani.
Residenze Sanitarie Assistite (RSA)
Destinatari: anziani e adulti residenti nel municipio Roma XII, richiedenti intervento economico a sostegno del pagamento retta
alberghiera.
Accoglienza della richiesta: principalmente con la modulistica del municipio al CAD di Via Laurentina, al front office con allegata la
valutazione geriatrica, secondariamente su segnalazione della rete sociale.
Procedura di attivazione del servizio:
verifica INPS per accertare presenza requisiti economici previsti annui;
il contributo a carico dell’amministrazione è fino ad un massimo di € 880,41 mensili riferiti alla quota alberghiera del RSA;
Ai fini del contributo si calcola il reddito personale dell’anziano,si sottraggono € 303,25 e si somma l’assegno di invalidità civile
(se viene percepito dall’anziano stesso) e si invia l’istruttoria al Dipartimento V;
Tempo di erogazione: dalla presentazione della domanda il tempo necessario per la verifica INPS.
Durata del servizio: per un massimo di 60 giorni a totale carico dell’ASL poi subentra il pagamento della retta alberghiera.
Copertura finanziaria: fondi dipartimentali.
Punti di forza:
Non c’è lista di attesa;
Contributo economico a 33 anziani domiciliati nel municipio;
Criticità:
Lunghe liste di attesa per l’inserimento degli anziani nelle strutture nel Comune di Roma e provincia.
Assistenza sociale residenziale (intervento di vigilanza)
Case di Riposo, Casa Albergo, Comunità Alloggio,
Destinatari: anziani/e autosufficienti e/o parzialmente non autosufficienti ospiti delle strutture residenziali .
Accoglienza della richiesta: il servizio è attivo su mandato istituzionale.
Procedura di attivazione del servizio:
Visita senza preavviso degli operatori alle strutture.
Tempo di erogazione: mediamente due volte nel corso dell’anno solare.
Durata del servizio: il mandato istituzionale non prevede scadenza temporale, anzi prevede una costante attività di controllo e sostegno.
Copertura finanziaria: nessun costo aggiuntivo per l’amministrazione
Punti di forza:
Conoscenza delle latenti problematiche delle strutture residenziali
Avvio di rapporti interpersonali finalizzato al miglioramento dei rapporti istituzionali
Realizzazioni di opportunità assistenziali su progettazione municipale (opportunità formativa per animatori attività ludico/culturale)
Criticità:
Conflitto culturale tra istituzione pubblica e gestione privata del servizio
Non piena applicazione del dettato normativo ex D.G.R. 23 dicembre 2004, n°1305
CASA DI RIPOSO SEDE ZONA CAPIENZA
ISTITUTO
MADONNA DI
FATIMA” VIA TRIGORIA, 90 12H 0 60
VILLA VERA
VIA SRAMPELLI,
67/69 12I 0 50
DIVINA
PROVVIDENZA
VIA MATTEO
ATOLI 225 12B 2 45
VILLA SABELLA
VIA LAURENTINA
1571 12D 0 50
ASSOCIAZIONE
LAICALE
SORELLE
DELLA CARITÀ
NEL NOME DI
PAPA GIOVANNI
XIII VIA GALEFFI 40 12H 3 60
MATER
DOLOROSA VIA MAGGINI 51 12B 0 40
CASA ALBERGO SEDE ZONA
NUMERO DI UTENTI CAPIENZA
VILLA LERICI
VIA LAURENTINA
472 12D 0 21
COMUNITA’ ALLOGGIO SEDE ZONA
NUMERO DI UTENTI CAPIENZA
LA QUIETE VIA C. GALEFFI 50 12H 0 10
Assistenza di prossimità
Assistenza sociale di tutela
(Casi sociali, Teleassistenza e Telesoccorso)
Destinatari: anziani/e residenti nel Municipio Roma XII .
Accoglienza della richiesta: front office, protocollo generale municipale in quanto segnalazione di altri operatori della rete sociale
territoriale.
Procedura di attivazione del servizio:
Visita domiciliare dell’assistente sociale per la valutazione del bisogno assistenziale,
eventuale coinvolgimento della rete sociale pubblica e privata,
redazione del piano individuale di intervento con conseguente attivazione di servizi utili, compatibili con le risorse disponibili
preparazione ed inoltro dell’autorizzazione dirigenziale per l’attivazione del servizio assistenziale (operatore municipale);
segnalazione telefonica al servizio centralizzato gestito da Farmacap (teleassistenza e/o telesoccorso). Farmacap servizio di
teleassistenza e telesoccorso: attivazione 0657.088.700
Tempo di erogazione: tempo reale per i casi sociali, alcune settimane per telesoccorso.
Durata del servizio: presa in carico a tempo indeterminato, possibile attivazione di servizi anche a tempo determinato.
Copertura finanziaria: fondi ordinari municipali, per teleassistenza fondi dipartimentali con possibile compartecipazione dell’utente
(gratuito per reddito annuo fino ad euro 11.000,00)
Punti di forza:
opportunità gradita dagli anziani che desiderano un’assistenza discreta, ma efficace
possibilità di monitoraggio del naturale processo di decadenza senile
intervento preventivo nei casi sociali finalizzato al recupero e/o mantenimento della autonomia della persona anziana
Criticità:
durante il periodo estivo 2006 flessione negativa della performance assistenziale da parte della struttura organizzativa Farmacap
difficoltà di coinvolgimento dei familiari in un progetto assistenziale di rete.
Centri Sociali per Anziani
Attualmente sono 10 Centri Anziani presenti nel Municipio con circa 6642 iscritti
Destinatari: Persone che abbiano compiuto 55 anni di età, pensionati che abbiano compiuto 50 anni di età, persone con invalidità
superiore al 70% che abbiano compiuto 45 anni di età
Accoglienza della richiesta: Le iscrizioni sono gratuite e possono essere effettuate, in qualsiasi momento dell’anno, presso il centro dal
comitato di gestione.
Procedura di attivazione del servizio: Si presenta domanda presso il centro anziani, l’iscrizione è gratuita
Tempo di erogazione: due o tre giorni
Durata del servizio: tradizionalmente a tempo indeterminato, salvo successiva valutazione di incompatibilità dell’utente con il servizio.
Copertura finanziaria: Le attività dei Centri sono finanziate con fondi municipali, comunali e di altri enti pubblici e vincolati alla
realizzazione del programma relativo alle attività dei Centri Anziani. Le attività complementari sono finanziate con contributi messi a
disposizione sia da enti pubblici o da privati nonché con contributi volontari e sponsorizzazioni.
Punti di forza:
Elemento di domicilio allargato ( integrazione con il SAISA) per anziani con questa esigenza
Elemento di aggregazione e di promozione socio-culturale nel quartiere
Elemento di socializzazione
Criticità:
problematiche legate all’attività di gruppo
poca integrazione con il territorio e con i servizi
Autoreferenziale
Livello di alta litigiosità dei frequentanti
Poca solidarietà e/o sostegno agli anziani parzialmente autosufficienti
Centri Sociali per Anziani: luoghi di incontro sociale, culturale e ricreativo per persone che abbiano compiuto 55 anni di età, 50 in
caso dei pensionati, 45 anni le persone con invalidità superiore al 70%. L'iscrizione gratuita si effettua presso uno solo dei centri
anziani presenti sul territorio.
1. FONTE OSTIENSE Via Pea, 5 tel. 06.5020600 LAURENTINA Via Laurentina, 631 tel. 06.5922565
2. SPINACETO Via Carlo Avolio, 60 tel. 06.5072360 VITINIA Via Montescudo, 2 tel. 06.52372377
3. COLLE DI MEZZO Via Alfonso di Legge, 3 tel. 06.5191778
4. DECIMA Via Lordi, 7 tel. 06.5290276
5. TOR DE' CENCI Via Veltroni, 104 tel. 06.5084352
6. TRIGORIA Via Giacomo Dina, 11 tel. 06.5060990
7. CASTELLO DELLA CECCHIGNOLA Via Zanetta,121 tel. 06.5193682
8. OSCAR MARIA SINIGALLIA Via Laurentina, 631 tel 065922565
9. VITINIA Via Montescudo,2 tel. 0652372377
10. FALCOGNANA Via Antonio Della Valle, 42 tel. 3337293012
Punti Blu
Il Municipio ha inteso proporre agli anziani autosufficienti e parzialmente non autosufficienti che, per ragioni diverse, non usufruiscono dei
soggiorni estivi fuori Roma. L’intervento di vacanze diurne estive presso uno stabilimento balneare di Ostia, della durata di 12 giorni per
un max di 52 presenze giornaliere.
Destinatari: Anziani che si trovano fuori dai normali servizi offerti dal Comune.
Accoglienza della richiesta: Front Office
Procedura di attivazione del servizio: verifica dei requisiti, attivazione dell’organismo preposto
Tempo di erogazione: immediatamente dopo la organizzazione del turno
Durata del servizio: 12giorni
Copertura finanziaria: Fondi Municipali
Punti di forza: offerta ad anziani privi di risorse e di riferimenti parentali e che abitualmente non usufruiscono di altri interventi
Criticità: esiguità dei fondi economici che non consente una programmazione ed una strutturalizzazione dell’intervento
Bisogni espressi e inespressi della popolazione anziana residente nel Municipio
L’Area della terza età interviene a favore della popolazione anziana del Municipio Roma XII e precisamente di uomini che hanno
compiuto i 65 anni e delle donne che hanno compiuto i 60 anni.
Queste persone anziane sono portatrici di storie, conoscenze e aspirazioni, indispensabili non solo per il presente, ma anche
per il futuro della nostra città e del nostro municipio. Recita infatti l’ art. 1 della Carta dei Diritti degli Anziani della Regione Lazio:
“L’Anziano costituisce una indispensabile risorsa per la crescita e lo sviluppo sociale. E’ interesse generale recuperare il tempo
dell’anzianità attiva come tempo utile per la società e realizzare l’inclusione dell’anziano nell’agire sociale.”
Non sempre, però, un fecondo scambio tra risorse umane è possibile, data la vastità territoriale del Municipio, che amplifica
notevolmente la già nota difficoltà di comunicazione metropolitana. La popolazione anziana risulta dunque schiacciata dalla vastità del
territorio e dal sempre maggiore acuirsi delle diversità dei quartieri, non riuscendo a muoversi con facilità, agilmente ed in tutta sicurezza, spinta dal bisogno di trovare risposte alle proprie esigenze di carattere socio/sanitarie o più semplicemente relazionali. Le
difficoltà che gli anziani incontrano nella fruizione dei servizi che offre il territorio, siano essi di natura sociale, sanitaria, commerciale o
culturale, sono soprattutto imputabili a difficoltà soggettive e oggettive di mobilità. Pertanto la crescente domanda di trasporto si pone
nelle priorità delle richieste che la popolazione anziana esprime pressoché quotidianamente agli operatori del servizio sociale
professionale, sia telefonicamente che personalmente presso gli uffici del segretariato sociale. Per tale ragione si impone la necessità di
“avvicinare” quanto più possibile tali servizi al cittadino.
La popolazione anziana esprime con vivacità anche il bisogno di relazione, con particolare riferimento alla gestione del proprio
tempo libero. Attualmente nei dieci centri anziani sparsi su tutto il territorio municipale, circa 6.600 anziani trovano l’opportunità di
socializzare e di sperimentare autonomamente diverse forme di vita aggregativa, alternativa a quella familiare. Rimane meno soddisfatto,
in termini di risposte adeguate, il bisogno di superamento della solitudine per la popolazione anziana, non più in grado di raggiungere
autonomamente i luoghi aggregativi. La stessa domanda di superamento della solitudine, intesa come recupero di senso esistenziale,
viene riscontrata anche nella popolazione anziana ospite delle strutture residenziali, dove il monotono ritmo della quotidianità
difficilmente viene superato da iniziative o opportunità di reale socializzazione culturale e ludica.
Altrettanto evidente appare la necessità di essere informati, dove l’informazione sui reali servizi alla persona, risulta essere una
opportunità di benessere e prevenzione al decadimento della speranza di vita. Essere informati in tempo reale sulle possibilità di
sostegno e sui tempi della risposta alle richieste, contribuisce notevolmente a far chiarezza sui personali bisogni, contenendo le personali
aspettative e facendo emergere le reali necessità della popolazione anziana “…ad essere compiutamente informati sulla disponibilità
delle prestazioni assistenziali, sui requisiti per l’accesso, sulle condizioni e sui criteri di priorità, sulle procedure e sulle modalità di
erogazione, sulle possibilità della scelta.” La Carta dei Servizi degli Anziani della Regione Lazio punto a.
La popolazione anziana entra e permane in relazione con il resto della collettività, esigendo da una parte il bisogno di rimanere in casa propria vita natural durante senza doversi trasferire altrove, dall’altra chiedendo il rispetto del proprio diritto alla salute.
“Il sistema integrato di interventi e servizi sociali si realizza mediante politiche e prestazioni coordinate nei diversi settori della vita sociale,
integrando servizi alla persona e al nucleo familiare con le eventuali misure economiche, e la definizione di percorsi attivi volti ad
ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedire sovrapposizioni di competenze e settorializzazione delle risposte.” Legge 328/2000 art. 22
“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”
“L’anziano ha diritto ad usufruire di un sistema integrato di servizi socio-assistenziali e sanitari, che assicuri una risposta unitaria alle
esigenze della persona.” art. 8 della Carta dei Diritti degli Anziani della Regione Lazio. “
Il diritto alla salute essenzialmente viene vissuto dalla persona anziana come:
sostegno psicologico per imparare l’arte di invecchiare (recuperare comunque la qualità della vita, accettando la graduale
perdita della propria autonomia);
riconoscimento della vecchiaia come stagione della vita pari alle altre (fanciullezza, adolescenza, maturità),
riconoscimento attivato da parte delle politiche sanitarie statali e locali; “ l’anziano ha diritto ad accedere alla qualità totale del
vivere umano. Lo Stato, le Regioni, gli Enti Locali hanno l’obbligo di rimuovere gli ostacoli concreti di ordine culturale,
economico, strutturale e materiale che, impedendo di fatto all’anziano il pieno accesso agli strumenti di mantenimento di
ottimali condizioni personali di autosufficienza, ne pregiudicano l’attiva partecipazione alla vita sociale.” art. 2 della Carta dei
Diritti degli Anziani della Regione Lazio
accoglienza della persona anziana nel momento della malattia, soprattutto quando gravi patologie coinvolgono anche il
sistema familiare di riferimento.
Obiettivi
1. Riduzione o eliminazione della lista di attesa delle richieste di assistenza domiciliare (conseguente possibilità di attivazione del
servizio in tempo reale);
2. Attivazione in fase sperimentale di assistenza “indiretta” in welfare leggero, al fine di contenere la spesa sociale ed ottimizzare
le risorse;
3. Creazione di “pacchetto di servizio leggero” d’intesa con le cooperative disposte ad attivare nuove risposte assistenziali;
4. Messa a disposizione dei “care givers pazienti Alzheimer” di opportunità ore di sollievo da spendersi al bisogno, senza stabilirne
prioritariamente il tempo di utilizzo;
5. Creazione del nuovo “taxi sociale” per anziani residenti nel municipio;
6. Messa a regime dei servizi a domicilio a tutt’oggi legati a risorse residue (es. oncologia e over ‘90, servizio legato a fondi vincolati
2005);
7. Ottimizzazione della relazione di lavoro con le Direzioni delle Case di Riposo private, al fine di migliorare gli standard qualitativi
all’interno delle strutture;
8. Creazione di spazi socializzanti (welfare leggero) radicati territorialmente, intesi anche come possibile rivisitazione assistenziale propria del Centro Diurno Anziani Fragili;
9. Creazioni di opportunità di attenzione legale/psicologica alla terza età (gruppi di mutuo aiuto, giornate seminariali ad hoc,
collaborazione con nostro centro famiglia municipale).
SCHEMI RIASSUNTIVI
a) Schema servizi erogati dal Municipiob) Schema progetti erogati dal Municipio c) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio d) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazione
a) Schema servizi erogati dal Municipio
Servizio n° utenti
n° utenti lista di attesa
note
CENTRI SOCIALI PER ANZIANI 6.600 Gli utenti sono suddivisi in 10 centri anziani
SOGGIORNI ESTIVI PER ANZIANI 217
SOGGIORNI DI PASQUA PER ANZIANI 60
CONTRASSEGNI INVALIDI 850
Assistenza Semiresidenziale per anziani fragili centro diurno CASA DEL SOLE
34 12
Assistenza Semiresidenziale per anziani fragili centro diurno ALBERTO SORDI
45 13
Assistenza Domiciliare per Anziani ( SAISA ) 198 148
Assistenza Domiciliare per Anziani INPDAP 11 10
Assistenza Residenziale per anziani 24 3
Assistenza Semiresidenziale centro diurno ALZHEIMER
9 XII Municipio cura istruttoria pratiche
RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA ( RSA ) 43 27 XII Municipio cura istruttoria pratiche
PROGETTO ONCOLOGICO 23
b) Schema progetti erogati dal Municipio con schede riassuntive
Progetto n° utenti alla
data del 31.12.2007
n° utenti lista di attesa
DIMISSIONI PROTETTE 45
Spettacoli teatrali rivolti agli anziani del territorio del MUN.XII 400
PUNTI BLU 100
PROGETTO ONCOLOGICO 23
EMERGENZA CALDO 5
c) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio
TITOLO DEL PROGETTOASSOCIAZIONI
TERZO SETTORE
SORRIDIAMO INSIEME LIFE - A,V,A,
COLLE DI MEZZO PER STARE INSIEME "ANCHE NOI" LA VOCE DEGLI ANZIANI
ASS. NOI E I GIOVANI
d) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli
di concertazione
PROPOSTE DEL TERZO SETTORE
TITOLO DEL PROGETTO ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE
NON SOLO ESTATE ASL RMC DISTRETTO SANITARIO - MUNICIPIO XII
ABC LABORATORIO N. 12 ASSOCIAZIONE TERZO SETTORE
LABORATORIO DELLA MEMORIA ASSOCIAZIONE TERZO SETTORE
4.4 Responsabilità familiari e diritti dei minori
La società italiana sta vivendo una fase di grande cambiamento anche a livello di principi e valori legati alla Famiglia ed ai
suoi specifici componenti.
Nell’ampio dibattito (ad es. la Conferenza per la Famiglia – maggio 2007) che scaturisce da tale fenomeno, i fattori quali: la
globalizzazione, le modificazioni del concetto di famiglia quale istituzione cardine delle relazioni interpersonali,
dell’educazione e della cura, le trasformazioni degli specifici ruoli degli individui che compongono il nucleo famigliare, sono
diventati elementi di lettura e interpretazione delle suddette trasformazioni da parte di chi è coinvolto in ruoli di
responsabilità pubbliche e di governo nell’individuare linee guida per un sempre più nuovo welfare per la famiglia.
I cambiamenti nell’organizzazione della famiglia e nella sua struttura e composizione, non comportano altresì una
diminuzione delle sue funzioni; al contrario, essa sembra essere esposta ad un sovraccarico funzionale dovuto alla rapidità
e alla profondità dei mutamenti avvenuti.
Affinché la famiglia possa ancora continuare a svolgere appieno il proprio ruolo d’operatore del benessere sociale e di
elemento fondamentale per la formazione e la crescita sana ed equilibrata degli individui, è sempre più necessario
individuarla come destinatario delle politiche del Welfare.
Le iniziative rivolte al nucleo familiare, non di meno ai suoi componenti, si profilano dunque come una funzione del
benessere sociale in senso lato.
Da ciò emerge chiaramente che nella pianificazione del lavoro sociale di un Municipio è indispensabile prevedere specifici
interventi di supporto alla genitorialità e alle relazioni intergenerazionali e familiari, attraverso un complesso di azioni volte
a facilitare il superamento di problemi sociali, economici, relazionali che possono intervenire nel normale sviluppo di quello
che viene definito il “ciclo di vita” di una famiglia, a valorizzare le risorse e le competenze insite in essa, a promuovere
l’autonomo superamento delle crisi legate ai processi della crescita o al mutamento delle condizioni della vita del nucleo e/o
di ciascun individuo presente nella famiglia.
Tali riflessioni sottendono chiaramente che un nuovo welfare per la famiglia non può essere realizzato solo e
semplicemente modificando a suo favore la destinazione di flussi di risorse finanziarie, che ad una prima e superficiale
analisi potrebbe sembrare un bisogno esplicito e primario; ma, piuttosto richiede anche, e soprattutto, una più complessa
strategia, che abbia al centro un nuovo modo di operare della pubblica amministrazione, sia a livello centrale, che locale.
Sempre più necessario ed urgente è indirizzare l’attenzione alle sempre nuove problematiche che i predetti cambiamenti
portano, creando una rete di aiuti integrati e globali in favore della famiglia nel rispetto di ogni sua specifica diversità e della
molteplicità che essa ha insita in sé.
Su tali riflessioni, nell’AREA DELLE RESPONSABILITÀ FAMILIARI E DEI DIRITTI DEI MINORI del Servizio Sociale del XII
Municipio dal momento della sua istituzione, si è cercato di attuare tali orientamenti di welfare non solo cercando ambiti di
rinnovamento e modernizzazione dei ruoli e dei servizi istituzionali tradizionali ma, partendo dalla numerosa e variegata
casistica, si è potuto rilevare la necessità di realizzare interventi e servizi in maniera dettagliata e capillare affrontando le
varie problematiche legate alla famiglia ed ai minori che si presentavano sul territorio.
Sono nati così un’insieme di Servizi e Progetti realizzati nello spazio, del CENTRO per la FAMIGLIA “LAURENZIA”, quale
contenitore dei predetti Servizi in cui la cittadinanza del Municipio ha potuto trovare un luogo di riflessione, consulenza e
sostegno nel percorso della vita familiare sia nella normalità, sia nella difficoltà attraverso la promozione e lo sviluppo di una
cultura della responsabilità educativa e, più in generale, dei diritti dell’infanzia.
Collaborazione con l’autorità giudiaziaria
Se consideriamo la fragilità e la debolezza come un elemento che può far parte dei momenti di fatica d’ogni famiglia nelle
varie transizioni e nelle diverse età dei suoi componenti, è possibile comprendere come è fondamentale l’intervento del
Servizio Sociale e in particolare dell’Area delle Responsabilità Familiari e dei Diritti dei Minori nell’ambito degli interventi che è
chiamato ad effettuare su mandato dell’autorità giudiziaria (SERVIZIO GIL Gruppo integrato di lavoro Municipio/ASL), casi
purtroppo sempre più numerosi (194 interventi richiesti dalla AA.GG. nel 2007).
L’elaborazione degli operatori sulla riflessione relativa al nuovo contesto familiare e minorile sopra enunciato, ha permesso
di evidenziare la necessità di sorpassare la vecchia ottica di controllo ed ispezione e controllo così come, talvolta, viene
vissuta dal cittadino, (l’assistente sociale che porta via i bambini); per essere, invece, in grado di riconoscere che in un
nucleo familiare in cui uno o più minori presentano un disagio, può diventare sempre più forte se aiutato a riconosce la
propria debolezza, la propria vulnerabilità e umanità e il bisogno di aiuto, se trova un Servizio Sociale pronto a dare una
risposta globale ai suoi bisogni ed alle sue difficoltà.
Punti di forza: con notevole sforzo è stata effettuata la scelta, nel precedente PdZ, di non creare alcuna lista d’attesa nella
convinzione che un intervento veloce ed efficiente permetta una riduzione della situazione di disagio e la prevenzione di
sviluppo di ulteriori e più gravi problematiche.
Criticità: A più dieci anni dalla costituzione del Gil (gruppo integrato di lavoro tra il Municipio e la Asl Rmc), purtroppo, si deve
definire un quadro di coinvolgimento della parte sanitaria tuttora volatile legato sostanzialmente ad una prestazione di
valutazione e diagnosi che fa fatica a essere seguita da una reale presa in carico per un percorso terapeutico del minore che
presenta difficoltà.
Copertura Finanziaria: Il Servizio non è esternalizzato non ha costi ed è realizzato dal Servizio Sociale Professionale del
Municipio
Obiettivi: Le succitate criticità, non troppo difformi dagli altri Municipi, sono stati rilevati nel 2005 dal Dipartimento V° del
Comune di Roma che ha dato origine alla costituzione delle U.I.M. (unità Interdistrettuali Minori). Tale iniziativa è volta a
sviluppare una conoscenza sempre più approfondita dello strumento dell’integrazione che fornisca un’approfondita
comprensione dei bisogni dei minori nei vari territori ed un’attenta analisi dei nodi critici che non sempre permettono lo
sviluppo di un’efficace azione di tutela e di promozione dei minori in difficoltà.
Tale azione si è orientata attraverso un percorso formativo (2006/7) comune agli operatori dei Municipi e delle Asl per far
emergere prassi condivise e consolidate che realizzino la collaborazione e la creazione di un modello organizzativo stabile
e funzionale.
Ad oggi si sta lavorando su una banca dati comune che permetta una lettura concordata delle caratteristiche e dei bisogni
della popolazione minorile in difficoltà a livello intermunicipale. L’obiettivo a lungo termine di tale percorso è individuato nel
superamento di una prassi operativa basata sull’esperienza fatta di episodi disomogenei e scarsamente strutturati per
arrivare ad azioni coordinate e concordate che permettano di dare sempre maggiori risorse e dignità ad un lavoro così
delicato e particolare.
Servizio per l’Inserimento ed il Sostegno del Minore in Famiglia (S.I.S.MI.F.)
Nei casi in cui è necessario sostenere il nucleo familiare nel percorso educativo e formativo dei minori, è spesso
necessario richiedere un intervento specialistico mirato alla individuazione delle risorse genitoriali e al loro rinforzo, nonché
al miglioramento delle capacità proprie di ciascun minore. E’ in questi casi che può essere attivato SISMIF che consente di
condividere la progettualità sulla situazione di un minore e della sua famiglia avvalendosi di operatori (educatori specializzati)
dell’ente accreditato nell’individuazione di obbiettivi e percorsi individuali strutturati su ciascun minore e ciascun nucleo.
L’intervento attraverso tale Servizio è valido nella misura in cui si sviluppa attraverso un approccio globale sul nucleo e non
residuale sul minore, elemento che può essere causa di atteggiamenti di delega da parte della famiglia d’origine.
Il servizio permette, inoltre, di mettere in rete altre realtà del territorio ( Asl, scuole, centri ricreativi, gruppi parrocchiali) che
spesso vengono coinvolte nello specifico progetto sul minore, attraverso una condivisione sia della lettura dei bisogni e del
disagio, sia nella progettualità volta al superamento non solo del problema ma anche delle cause stesse
Il rapporto con gli Enti è complessivamente soddisfacente e valido.
Criticità: la carenza di educatori professionali di sesso maschile a volte ritenuti indispensabili ai fini di una corretta
progettualità rivolta agli adolescenti maschi.
Istituzione di una lista d’attesa negli ultimi mesi.
Obiettivi:
Abbattimento della lista d’attesa
Copertura Finanziaria: Fondi Municipali
Attività di vigilanza delle strutture residenziali per Minori
Nei casi più complessi è necessario dover ricorrere quasi sempre, su specifico mandato dell’A.A. G.G., al
collocamento dei minori presso strutture residenziali.
Il lavoro di rete svolto in questi anni ha creato, con le case famiglia, presenti sul territorio del municipio, un ottimo
rapporto di confronto condivisione dei progetti generali delle strutture e particolari su ciascun minore. Tale requisiti hanno
reso l’attività di vigilanza e controllo fluida e costruttiva per un percorso comune volto al benessere psicofisico dei piccoli
ospiti e una progettualità comune, volta al superamento delle problematiche presenti nel nucleo di appartenenza dei minori
al fine di un loro rientro in famiglia o, nei casi più complessi, ad un progetto di affido eterofamiliare (cfr. Servizio Affidi)
Le case famiglia presenti nel Municipio sono le seguenti:
CASE FAMIGLIA SEDE ZONA CAPIENZA
PROVVIDENZA
VIA CASALI DI PORTA
MEDAGLIA, N. 1 12H 6
I.P.A.B. ASILO
DELLA PATRIA
VIA TULLIO
PASSARELLI, N.99 12G 6
DIVINO AMORE VIA ARDEATINA, 1221 12H 6
Copertura Finanziaria: Il Servizio non è esternalizzato non ha costi ed è realizzato dal Servizio Sociale Professionale del
Municipio
Servizio Psicologico
L’Area delle Responsabilità Familiari e dei diritti dei Minori offre ai cittadini del Municipio XII il Servizio Psicologico.
Attraverso un’attenta analisi della domanda il Servizio si prefigge di riattivare risorse interne a ciascun individuo e/o al
nucleo familiare, mediate spazi di riflessione e confronto così da sviluppare conoscenze, abilità e competenze.
Promuovendo e sostenendo le risorse interne a ciascuna persona ed, in particolare, nel ruolo delle responsabilità
educative al fini di salvaguardare il benessere del minore e della famiglia in situazioni di rischio e disagio.
Viene offerta in tal modo alla cittadinanza la possibilità di intraprendere un percorso strutturato di Consulenza
Familiare indicato per le difficoltà familiari attinenti allagestione della relazione tra genitori e figli, al disagio personale
legato a tali problemi, nelle difficoltà nella dinamica comunicativa tra i componenti del nucleo.
Il Servizio è anche risorsa per la Mediazione Familiare (cfr. Servizio di Mediazione Familiare) quando è necessario che si
“pulisca” il caso di contenuti inquinanti dovuti all’invio giudiziario,e/o elaborare il conflitto esistente tra i contendenti e a
facilitare i due genitori nel riappropriarsi preventivamente di una minima competenza del loro ruolo specifico di genitori.
Il Servizio Psicologico realizza, inoltre, laboratori educativi per i genitori adottivi e naturali ed insegnanti delle scuole
dell’infanzia, quali occasioni di incontro per crescere insieme, per confrontarsi sul proprio ruolo educativo e su tematiche
proprie della vita di relazione tra genitore/figlio/insegnanti nel quotidiano. Obiettivi specifici del sostegno al ruolo educativo
sono: migliorare le competenze relazionali; acquisire maggiore consapevolezza rispetto alle proprie modalità relazionali e ai
compiti educativi; apprendere strumenti che aiutano a migliorare la relazione con i minori; instaurare rapporti significativi
con altri genitori ed educatori; aumentare il desiderio di aggregazione con altre famiglie nell’affrontare la crescita dei figli.
Copertura Finanziaria: Il Servizio non è esternalizzato, non ha costi ed è realizzato dalla psicologa del Municipio
Servizio Gil Adozioni
L’istituto giuridico dell’adozione oggi è fatto per dare una famiglia ad un bambino che ne è privo. Questo può accadere
perché non la mai avuta, perché rimasto orfano, perché è stato abbandonato o perché, come dice l’art.8 della Legge 184/93, è
rimasto “privo di assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi”.
E’, quindi, il bambino e non la coppia che offre la sua disponibilità all’adozione, al centro dell’interesse dei Servizi e della
magistratura minorile
E’ rigorosamente in quest’ottica che ll G.I.L Adozioni svolge la propria attività sulla base di un protocollo organizzativo e
metodologico approvato dalla Regione Lazio e operativo su tutto il territorio regionale.
Il suo specifico ruolo è quello di informare ed orientare le coppie sulle modalità e le procedure del percorso adottivo per
aiutarle ad effettuare una scelta consapevole; formare e sostenere le coppie nel compito educativo con il bambino;
acquisire elementi utili alla conoscenza della coppia su richiesta del Tribunale dei Minori che dovrà valutarne l’idoneità
all’adozione; seguire l’andamento del nuovo sistema familiare dopo l’adozione.
Questo Servizio nato con un’ottica di precisa integrazione, vede, nel Municipio XII operatori del municipio e operatori della
ASL lavorare costantemente in equipe nei tempi previsti dalla Legislazione senza alcuna lista d’attesa.
La media annuale degli adottabili italiani si mantiene costante nel tempo: 1.100/1.200 bambini vengono dichiarati adottabili
ogni anno, di cui circa 300/400 non riconosciuti, Le coppie che aspirano all’ adozione nazionale sono mediamente oltre
12.000 all’anno. 9 coppie su dieci sono destinate a rinunciare.
Le cifre ufficiali dell’adozione internzionale sono meno penalizzanti: 3.000 bambini adottati nel 2005 a fronte di 12.000
coppie in attesa. C’è quindi un rapporto di 1 a 4,ma il dato preoccupante è che si riscontra una progressiva riduzione , quasi
del 20% , dal 2004 in poi dei bambini stranieri adottati.
Questo divario fra il numero di bambini adottabili e famiglie aspiranti rimane costante anche nel nostro Municipio.
Una volta in Italia gli illegittimi erano tanti e tanti anche i bambini abbandonati negli istituti. Oggi la situazione è molto
cambiata grazie ad un nuovo atteggiamento culturale che ha portato ad una più diffusa educazione sessuale, alla chiusura
degli istituti per minori , soprattutto grazie alle politiche sociali di sostegno alla genitorialità sopra enunciate. Pertanto, il
numero dei minori adottabili è destinato a mantenersi nell’ambito degli attuali livelli, mentre le coppie del nostro Municipio
disposte all’adozione sono in continuo aumento, infatti la nascita di nuovi quartieri abitati da coppie giovani e di recente
matrimonio diventano bacini di utenza, sebbene, costretta a confrontarsi con la sterilità o l’infertilità che anche sul territorio
nazionale e di tutto il mondo occidentale, si presenta sempre più diffusa.
Va però considerato che, se 1.200 sono i dichiarati adottabili ogni anno in Italia, non significa che tutti trovino
accoglienza in famiglie adottive. In questo numero sono, infatti, compresi bambini portatori di handicap e bambini più grandi.
Per questi minori spesso non ci sono offerte di disponibilità.
E’, quindi, sempre più necessario sensibilizzare maggiormente le famiglie che aspirano all’adozione verso i bisogni di
questi bambini, ma non si può prescindere dal dato di realtà costituito dal maggiore impegno che essi richiedono. Se si
considera che la genitorialità adottiva è diversa da quella biologica, e deve essere supportata da una giusta motivazione, da
un’adeguata preparazione prima e da un sostegno per il post adozione, è necessario essere consapevoli di non aver paura di
richiedere per le adozioni difficili interventi di aiuto a lungo termine, consentendo cosi a bambini particolarmente sfortunati di
essere accolti in una famiglia che va sostenuta nella sua scelta di generosità.
Al fine di realizzare in modo sempre più serio e professionale tali interventi negli scorsi anni il Municipio ha investito risorse
umane ed economiche in questo Servizio cosicché le coppie potessero incontrare un Servizio che rispondesse non solo
globalmente, ma soprattutto velocemente, alle richieste presentate. Anche in questo Servizio l’obiettivo prefissato e
raggiunto è stato quello di non creare liste d’attesa per le indagini adottive in modo da non sovraccaricare i coniugi di
un’ulteriore ansia e preoccupazione.
Si è inoltre data sempre più forma e strutturazione al gruppo mensile dove si incontrano coppie che stanno sperimentando
l’esperienza del percorso adottivo e coppie che stanno già vivendo il periodo di affidamento preadottivo con il/i nuovi
arrivati. Tale contesto misto e libero permette loro di attivare una serie di confronti, scambi di esperienze e dinamiche
relazionali produttive, stimolanti per i coniugi che sperimentano tra loro la condivisone degli stessi problemi, dubbi,
speranze ed anche grandi gioie.
Copertura Finanziaria: Il Servizio non è esternalizzato non ha costi ed è realizzato dal Servizio Sociale Professionale del
Municipio
Servizio di Mediazione Familiare (progetto)
Le suddette modificazioni familiari hanno portato ad un aumento di separazione e divorzi e ad un rilevante aumento di
bambini che sperimentano la rottura coniugale dei genitori. Le conseguenze negative sui figli sono ben documentate nella
letteratura scientifica degli altri paesi dove il fenomeno è da tempo più diffuso. Le specificità culturali del nostro paese, ed in
particolare il forte legame tra genitori e figli cui, spesso,corrisponde un forte investimento affettivo e strumentale, sembra
rendere ancora più doloroso il fallimento coniugale e più conflittuale la risoluzione tra coniugi con bambini.
In tale stato di cose nel 2003 è nata da parte degli operatori del Servizio Sociale la necessità di arricchire la propria
specializzazione professionale per fornire risposte sempre più adeguate ai bisogni presentati dalla popolazione. Le figure
dirigenziali, con ottica innovativa e lungimirante, hanno saputo rispondere alla duplice esigenza della cittadinanza e degli
operatori ed hanno permesso di investire risorse economiche e umane in un corso di specializzazione per Mediatori
Familiari. Da questa linea progettuale è nato oggi un nuovo servizio per il Municipio XII.
La mediazione Familiare è ormai considerata, anche dagli organi legislativi, che stanno preparando varie proposte di legge,
una reale possibilità per la coppia genitoriale, di essere accompagnata e sostenuta nel difficile percorso di riorganizzazione
delle relazioni familiari in vista o dopo la separazione, attenuando il conflitto producendo effetti positivi sui figli ed evitando
la strumentalizzazione e la triangolazione.
Essa si svolge in assoluta autonomia dal contesto giudiziario. Gli obiettivi sono duplici: da una parte, l’obiettivo pragmatico
riguarda gli accordi per la separazione legale (affidamento dei figli, articolazione del diritto di visita, assegno alimentare,
casa coniugale, divisione dei beni in comune); dall’altra, altrettanto importante è l’obiettivo relazionale che si sostanzia,
fondamentalmente, nel riconoscere l’ex partner quale possibile interlocutore solo ed esclusivamente ai fini di una della
genitorialità che accomuna i soggetti. L’esperienza e la letteratura sostengono che nessun accordo realmente condiviso e
stabile è raggiungibile se permane, tra i due partner, una modalità comunicativa antagonista o di evitamento del confronto.
L’intervento di Mediazione Familiare è strutturato attraverso alcuni incontri che accompagnano e sostengono il difficile
processo di trasformazione e ristrutturazione delle relazioni familiari innescato dalla separazione coniugale: aiuta la coppia
ad affrontare ed elaborare la rottura della loro relazione; sensibilizza su ciò che tale separazione significa per gli eventuali
figli; offre loro uno spazio di confronto dove affrontare i sentimenti più negativi, scoraggiando tentativi di colpevolizzazione
reciproca e di strumentalizzazione dei figli; sostiene la riorganizzazione delle relazioni familiari, tutelando il mantenimento di
stabili e significativi rapporti dei figli con entrambi i genitori; aiuta i coniugi a definire gli accordi di separazione, potenziando
le capacità negoziali e il senso di responsabilità.
La mediazione è un intervento svolto da un professionista adeguatamente preparato allo scopo. Il mediatore familiare è il
gestore di un processo decisionale i cui protagonisti sono i partners. Suo compito è quello di favorire la rimozione degli
ostacoli che si frappongono ad una comunicazione costruttiva nella prospettiva di una collaborazione fra le due parti.
Il mediatore familiare è terzo rispetto alla coppia, neutrale ed equidistante, attento a evitare collusioni o triangolazioni;
attento, cioè, a non entrare nel gioco interattivo della coppia.
Criticità Il Servizio è ancora poco conosciuto sul territorio e per il momento ha risposto alle esigenze di una ancora
limitata casistica (10 casi).
Copertura Finanziaria: Il Servizio non è esternalizzato non ha costi ed è realizzato dal Servizio Sociale Professionale del
Municipio
Obiettivi:
Gli obiettivi per il futuro prevedono un investimento di tipo economico per la realizzazione di una vasta e capillare
pubblicizzazione del Servizio ,che permetta una sempre maggiore diffusione di tale risorsa del territorio del Municipio e lo
sviluppo di una cultura corretta della mediazione familiare, anche in attesa di una prossima legge nazionale e/o regionale,
già al vaglio degli organi competenti, che sembra prevedere l’obbligatorietà di tale Servizio nel Welfare degli Enti Locali.
Servizo Affido (Servizio)
Il diritto del minore di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia è uno dei capisaldi della legge 149 del
28.03.2001, legge di modifica alla legge 184/1983 sulla “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”.
La legge chiarisce, all’art. 1, che le condizioni di indigenza dei genitori non possono essere di ostacolo all’esercizio del
diritto del minore alla propria famiglia e di conseguenza, gli Enti Locali, nell’ambito delle proprie competenze devono
sostenere, con appropriati servizi ed interventi, i nuclei familiari a rischio, al fine di prevenire l’allontanamento e/o
l’abbandono del minore dal nucleo familiare proprio.
La legge parla di prevenzione, ma enuncia anche l’ambito relativo alla sensibilizzazione, alla promozione, alla formazione di
una diversa cultura a favore del minore e della famiglia.
Nel caso in cui la famiglia del minore, nonostante gli aiuti erogati ed il sostegno agito dai servizi preposti, non sia in grado di
assicurare al bambino ciò che si ritiene indispensabile per la sua equilibrata crescita psicofisica e per la sua educazione, è
compito precipuo dei servizi garantire al minore stesso un adeguato inserimento in una famiglia affidataria, preferibilmente
con figli propri, o alternativamente anche ad una persona single adeguatamente formata.
Da tempo il Comune di Roma ha istituito l’Agenzia Comunale per l’Affido, l’Adozione ed il Sostegno a Distanza
“POLLICINO”, con lo scopo di favorire il coordinamento tecnico intermunicipale dei diversi Servizi Sociali dei municipi.
L’intervento specifico dell’affido familiare, si situa, quindi quale capillare e laborioso lavoro congiunto tra il servizio sociale
territoriale e l’Agenzia “Pollicino” ed è in tale contesto che questo Municipio ha voluto promuovere l’iniziativa di istituire un
progetto innovativo denominato “Servizio Affido” volto a svolgere ruolo di trade-union tra Pollicino e ilil Servizio Sociale
territoriale per reperire l’idonea famiglia affidataria e concordare, congiuntamente all’operatore di riferimento del nucleo
familiare, tempi e modi di realizzazione del progetto stesso, fornisce il sostegno psicologico e sociale al minore ed alla
famiglia affidataria per tutta la durata dell’affido, sia a livello individuale sia attraverso l’attivazione di gruppi di mutuo aiuto
che mensilmente si svolgono presso il Centro Laurenzia; fornisce la formazione delle risorse a livello comunale.
A tal proposito è opportuno evidenziare che il Municipio XII è l’unico ad aver effettuato e fornito tale servizio dal 2000 ad
oggi.
Il Gruppo di Self Help per le risorse affidatarie è stato istituito dal fine 2000 – gennaio 2001 con incontri mensili volti alla
realizzazione di un sostegno continuato e professionale.
Il gruppo si è consolidato negli anni, ha composizione mista in quanto è formato sia da risorse che hanno già minori
collocati presso di loro, sia da persone che sono state già sensibilizzate alla realtà dell’affidamento familiare e desiderano
ascoltare dall’esperienza degli affidatari per avere una maggiore concretezza di cosa comporta una realizzazione pratica e
quotidiana dell’affidamento familiare.
Gli incontri hanno modificato, nel corso di questi sei anni, la loro struttura adeguandola maggiormente ai bisogni che via via
sono emersi dagli stessi componenti.
Il gruppo affronta le problematiche psico-sociali che riguardano i minori, i rapporti con le famiglie d’origine, gli aspetti legali
delle diverse procedure, i singoli progetti di affido familiare secondo le singole specificità.
Il gruppo affronta inoltre le difficili situazioni che gli affidatari si trovano a dover affrontare quotidianamente, sia
nell’accudimento dei minori loro affidati, sia nei rapporti con le istituzioni che a diverso titolo si occupano degli stessi.
Obiettivi:
Sarà necessaria un’attività di sensibilizzazione all’affidamento familiare nel territorio municipale perché, negli ultimi anni,
sono state molto poche le famiglie che hanno espresso la propria disponibilità verso questa esperienza. L’ esperienza
maturata in questi ultimi otto anni ha evidenziato, infatti, che la realtà degli affidamenti sembra essere, in prevalenza,
orientata agli affidamenti giudiziari e / o nell’ambito familiare. Si valuterà nell’ambito delle attività del Centro Comunale la
possibilità di riavviare una maggiore collaborazione con il privato sociale del territorio, con le parrocchie, con le scuole, in
generale con i luoghi di incontro per le famiglie, le modalità più opportune e funzionali per una informazione e
sensibilizzazione adeguata.
La presenza di numerose donne straniere, sole con i propri figli, renderà importante anche una sollecitazione verso gli
affidamenti part time.
Copertura Finanziaria: Fondi Municipali
Servizio di informazione e consulenza giuridica (progetto)
Da tempo alcuni operatori del Servizio Sociale avevano rilevato dal Servizio Front Office e dall’esperienza diretta del lavoro,
un gran numero di richieste da parte dei cittadini di specifiche informazioni e consulenze di carattere legale che necessitava
un più elevato livello specialistico rispetto a quello che, un servizio di accoglienza può offrire. Inoltre, gli operatori avevano
più volte avuto difficoltà ad effettuare un corretto invio ad altro servizio realmente strutturato salvo la collaborazione di
alcuni volontari di una Parrocchia del territorio.
E’ nata così l’idea di un progetto in grado d’ offrire alla popolazione uno spazio, completamente gratuito,di livello intermedio
tra lo studio di un avvocato e la semplice informazione legale di livello generico. Uno spazio dove poter porre quesiti, dubbi
e problematiche di carattere legale senza però dover affrontare spese spesso inaccessibili.
Nel giugno 2006, su tale analisi, per iniziativa del Servizio Sociale è stato approvato, nell’ambito dei progetti innovativi, la
proposta di un servizio di informazione e consulenza legale gratuita riguardante tutte le problematiche relative al Diritto di
famiglia e minori, responsabilità familiari , separazione, divorzio ed affidamento dei figli, convivenze di fatto, eredità e
donazioni, controversie.
Il Servizio implementato nell’ottobre 2006, ha immediatamente riscosso un forte interesse e un’elevata richiesta da parte
dell’utenza che ha trovato una diretta risposta a quesiti giuridici e a problematiche legali personali e familiari più urgenti.
Dalla rilevazione dei dati del primo anno di attività, le caratteristiche dei richiedenti si possono determinare in una
percentuale prevalente di sesso femminile, con una età compresa tra i 18 e 60 anni, con varie tipologie di occupazione
lavorativa, oltre che pensionati e disoccupati o occupati precariamente. Frequenti sono state le coppie di fatto e/o i singoli
componenti delle stesse che si sono presentati al Servizio, presentando il bisogno di avere risposte legate alla non
conoscenza dei propri diritti/doveri.
Le problematiche più ricorrenti hanno riguardato le separazioni coniugali o di fatto, i divorzi, l’affidamento dei figli legittimi o
naturali, il mantenimento dei minori e/o del coniuge, le modifiche relative a separazioni o divorzi già definiti, la tutela penale
in materia di diritto di famiglia, divisione dei beni e assegnazione della casa familiare, successione ereditaria.
In particolare, in determinate situazioni, ricorrendo i presupposti per una eventuale separazione consensuale, è stato
possibile invitare gli utenti richiedenti a portare l’altro coniuge, in successivi appuntamenti, per aiutarli a definire un accordo
bonario di separazione.
In alcune occasioni si è riusciti a raggiungere una composizione tra i coniugi con accordo scritto che gli stessi hanno potuto
poi depositare in piena autonomia e senza spese, presso il Tribunale competente, per ottenere la separazione legale.
La prestazione legale di consulenza e di orientamento, rivolta a dare una risposta immediata a problematiche contingenti,
ha raccolto un alto gradimento tra l’utenza, la quale ha manifestato fin da subito la soddisfazione per la realizzazione di
questo servizio legale gratuito offerto dal Municipio.
L’invio dei richiedenti proviene principalmente dagli operatori dei Servizi Sociali esistenti all’interno del Municipio XII, dalla
pubblicità sul sito internet, oltre che dal “passaparola” degli utenti che hanno già usufruito del servizio.
Importantissima è la presenza consulenti legali all’interno del Servizio Sociale, anche per il confronto e l’orientamento
giuridico di tutta la U.O. SECS sulle problematiche quotidiane che gli stessi operatori si trovano ad affrontare.
Obiettivi:
Essendo stato il bilancio del servizio per l’anno 2006/7 veramente positivo e molto soddisfacente nel riuscire a raggiungere
l’obiettivo prefissato di dare una risposta gratuita adeguata e “specializzata” all’utenza del Municipio, con soluzioni legali
pratiche, immediate, competenti e professionali, il progetto è stato confermato per l’anno 2008.
Copertura Finanziaria: Fondi Municipali
La Bottega della Fantasia (Progetto)
Il Consiglio di scuola dell’ambito 10 (la valletta incantata, Il Risveglio del Biancospino, l’Arancio Goloso) ha evidenziato
come nel quartiere Laurentino 38 emergono fortemente condizioni di disagio familiare. Su tale esigenza il Municipio ha
offerto ai cittadini del quartiere e non solo la realizzazione di un Progetto che miri a tutelare e sostenere le famiglie
deprivate economicamente e socialmente nell’acquisire consapevolezza nel ruolo di genitore.
L’iniziativa, attualmente in fase di avvio, prevede un centro di attività integrate con funzioni socio-educative e ricreative per
bambini volto a favorire l’integrazione dei bambini della scuola primaria e delle loro famiglie.
Il centro prevede percorsi di animazione e teatro di figura , di fiaba e di ari applicate, spaziando dalla cultura alla musica,
dalla comunicazioni alla memoria storica, dall’informazione alle tradizioni popolari dal teatro al cinema dal gioco
all’animazione.
Il riferimento teorico-metodologico si riferisce alla Cattedra di “metodologia e tecnica del gioco e dell’animazione”
dell’Università di Roma Tre, facoltà di Scienze dell’Educazione.
Copertura Finanziaria: Fondi Municipali
Immigrazione ed intercultura in una scuola che accoglie (progetto)
Il progetto si propone di sviluppare negli alunni e nei docenti delle scuole la cultura dell’accoglienza, favorendo l’inserimento
dei minori stranieri portatori di nuove culture.
E’ destinato agli alunni alle famiglie ed agli insegnanti delle scuole primarie, e viene realizzato attraverso una serie di
incontri formativi e iniziative di sensibilizzazione su immigrazione ed intercultura .
Ad oggi ha coinvolto circa 100 alunni con le loro famiglie ed insegnanti.
Copertura Finanziaria: Fondi Municipali
Alla scoperta di Roma e dei suoi segreti (progetto)
Il progetto è rivolto a fornire ai minori compresa tra gli 8 e i 14 anni un servizio di coinvolgimento di bambini, nel periodo di
chiusura delle scuole in attività formative, e ludico-ricreative per far scoprire ed imparare ad amare la loro città e le
numerose opere storiche e culturali presenti nella città di Roma.
Il progetto ha previsto attività diurne per 5 giorni alla settimana per visite culturali attraverso itinerari con soste in vari punti
nevralgici del centro storico e della periferia.
Il progetto ha coinvolto circa 70 bambini
Copertura Finanziaria: Fondi Municipali
Schemi Riassuntivi
a) Schema servizi erogati dal Municipiob) Schema progetti erogati dal Municipioc) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio d) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazionee) Schema progetti L. 285
a) Schema servizi erogati dal Municipio
Servizio n° utenti alla data del 31.12.2007
n° utenti lista di attesa
Gil Autorità Giudiziaria 420
Gil Adozioni 60
Contributo Economico nuclei madri nubili/bambino 63
Servizio integrazione sostegno minori in famiglia 18 4
Accoglienza minori e gestanti presso strutture protette
55
Mediazione Familiare 8
Contributo economico nuclei familiari con minori in affidamento
22
Servizio integrazione sostegno minori in famiglia (sismif)
18 4
b) Schema progetti erogati dal Municipio
Progetto n° utenti alla data del 31.12.2007
n° utenti lista di attesa
La Bottega della Fantasia 250 0
Alla scoperta di Roma 70 0
Immigrazione ed intercultura in una scuola che accoglie
100 0
Musicoterapia 20 0
c) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio
TITOLO DEL PROGETTO ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE
PREMIO LETTERARIO BIBLIOTECA PIER PAOLO PASOLINI
ICARO 1 DUEMILA ORIZZONTI E ASS. A.V.A.
CENTRO DIURNO DI LOTTA ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA
ASS. PONTE D'INCONTRO ONLUS
CAMPO ESTIVO RESIDENZIALE ASS. PONTE D'INCONTRO ONLUS
AZIONI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO PRESSO LE SCUOLE MUN. XII
COL "E. NATHAN" E COL "SILONE"
CORSI TRIENNALI OBBLIGO ISTRUZIONE FORMAZIONE………….
ANAPIA REGIONE LAZIO
MODELLO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA RIVOLTO ALLA PREVENZIONE, ALLA COSULENZA ED ALLLA FORMAZIONE PER IL DISAGIO NELLA SCUOLA MEDIA
ASS. TEMPORANEA TRA PROFESSIONISTI DENOMINATO "MOSAICO"
COLLE DI MEZZO PER STARE INSIEME "ANCHE NOI" LA VOCE DEI BAMBINI
ASSOCIAZIONI NOI E I GIOVANI
COLLE DI MEZZO PER STARE INSIEME "UNO SGUARDO AI GIOVANI"
ASSOCIAZIONI NOI E I GIOVANI,……
d) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazione
TITOLO DEL PROGETTO
LA VITA IN TASCA ASSOCIAZIONE TERZO SETTORE
ESSERE GENITORI OGGI ASSOCIAZIONE TERZO SETTORE
e) Schema progetti L. 285
Progetto affidamento
n° utenti con
frequenza regolare
n° utenti con
frequenza saltuaria
annualità
cod. 52 Centro Polifunzionale per Adolescenti Ass. Modavi 120 300 2002/2007
cod. 53 Nido Alternativo Cir - Matarazzo 160 0 2002/2007
cod. 54 Centro Socio Educativo Infanzia
Soc. Coop. Antiqua Studi e int. Sul terr. 150 200 2002/2007
cod. 55 Oltre la Scuola Centro per la Soc. e l'Int. Ass. Idea Mondo 150 350 2002/2007
4.5 Contrasto alla povertà
L’area del contrasto alla povertà è suddivisa in tre bacini territoriali (A, B e C).
La porzione di territorio denominata Bacino A è formata dai quartieri Castel di Decima, Decima, Eur, Mezzocamino, Tor dè Cenci,
Torrino, Villaggio Azzurro, Vitinia.
Il territorio è molto eterogeneo ed è caratterizzato da alcuni quartieri con grosse infrastrutture sociali, culturali, di servizi (Eur,
Torrino, Mezzocammino), e da altri dove l’assenza di momenti organizzati della vita collettiva è invece causa di disagio soprattutto della
fascia giovanile. In particolare il quartiere di Vitinia risente non solo la mancanza dei suddetti momenti organizzati ma altresì risente della
lontananza dalla sede del Municipio e del difficile collegamento con i mezzi di trasporto. Nel quartiere Tor dè Cenci la presenza di un
grande campo nomadi istituzionale e le conseguenti difficoltà legate alla difficile “convivenza” con gli abitanti della stessa zona.
I bisogni collegati a questa porzione di territorio sono eterogenei, così come il territorio stesso, e spaziano in tutti gli ambiti di
intervento dell’Area del contrasto alla povertà, dagli sfratti per morosità conseguente ai canoni di affitto elevatissimi rispetto alle capacità
di produzione di reddito e che pesano trasversalmente in tutti i quartieri del Bacino A, alle richieste di attivazione di tirocini formativi e
borse lavoro da parte delle organizzazione del privato sociale che operano all’interno del campo nomadi Tor dè Cenci, alle sempre più
numerose segnalazioni di fenomeni di disagio giovanile sotto forma di assunzione di sostanze stupefacenti, atti di bullismo, aggressioni,
abbandono solastisco da parte di adolescenti e/o giovani soprattutto nel quartiere di Vitinia.
La porzione di territorio denominata Bacino B è formata dai quartieri Casal Brunori, Castel di Leva, Castel Romano, Falcognana,
Monte Migliore, Mostacciano, Spinaceto, Trigoria, Valleranno Santa Palomba.
La diversità ambientale dovuta alla presenza di grandi spazi verdi e agglomerati urbani sia di vecchia che di nuova costruzione
alcuni dei quali di edilizia popolare condiziona fortemente l’espressione del disagio sociale. La mancanza di infrastrutture e di servizi
rappresentano un fattore di rischio per coloro i quali vivono ancora situazioni lavorative legate alla coltivazione della terra, ma anche dove
l’agglomerato urbano è presente in forma più massiccia le infrastrutture progettate in tempi lontani risultano oramai fatiscenti e
sicuramente inadeguate alle necessità attuali.
Nel corso degli ultimi anni sono intervenuti importanti cambiamenti dal punto di vista del territorio cha hanno prodotto
un’ampliamento ed una diversificazione delle domande rispetto al passato. Nei Quartieri di Trigoria e Castel di Leva è ormai diventata
massiccia la presenza di stranieri che trovano lavoro presso famiglie, e alloggio nei seminterrati o nelle cantine di abitazioni lussuose, e
che pongono tutta una serie problematiche legate alla inadeguatezza dei suddetti alloggi soprattutto in presenza di minori. In particolare il
non più nuovo insediamento di Santa Palomba pone sempre con maggiore urgenza gli stessi interrogativi. Il complesso Santa Palomba è
situato sulla via Ardeatina al confine con Pomezia, Falcognana, Pavona; la zona si trova in aperta campagna, è totalmente priva di servizi
pubblici e non sono ancora stati realizzati alcuni importantissimi interventi di carattere urbanistico quali gli allacci alla rete fognaria,
all’Acea e la progettazione e realizzazione di fognature. Molte delle famiglie provengono da sgomberi effettuati in questi ultimi anni in
varie zone della città e gli alloggi non assegnati in prima battuta sono stati abusivamente occupati da nuclei familiari senza alcun titolo per
potervi accedere. Si è delineata quindi una situazione dove oltre ai molteplici bisogni individuali sono anche forti i contrasti e le tensioni
sociali e dove occorre improcrastinalmente attivare interventi a sostegno delle fasce più deboli. Le richieste che arrivano al servizio non
sono solo di natura economica ma anche legate alla difficoltà per i minori di raggiungere le scuole, legate all’assenza di un luogo di
socializzazione, e le richieste sempre più pressanti da parte di alcuni cittadini, prevalentemente anziani e malati, che chiedono di essere
sostenuti nella richiesta di cambio di alloggio con un altro più vicino a strutture ospedaliere o ambulatoriali
Sempre all’interno dello stesso bacino B nel quartiere denominato Colli di Tor Pagnotta inoltre è stata aperta una casa di
accoglienza per nuclei familiari che si trovano in assistenza alloggiativa e che pur provenendo da tutto il Comune di Roma hanno fissato
la loro residenza nel territorio del Municipio 12 e che quindi gravano a tutti gli effetti sui servizi dello stesso.
La porzione di territorio denominato Bacino C è formato dai quartieri Cecchignola, Cecchignoletta, Colle della Strega, Colle di
Mezzo, Colle Parnaso, Ferratella, Fonte Meravigliosa, Fonte Ostiense, Giuliano Dalmata, Tor Pagnotta.
La grande maggioranza della richiesta degli interventi continua ad essere registrata nel quartiere Fonte Ostiense, caratterizzato da
edilizia popolare negli ultimi anni ha registrato un’opera di forte repressione del fenomeno dell’occupazione abusiva di alloggi e soprattutto
di altri spazi che nella realizzazione originaria sarebbero dovuti essere adibiti ad uffici; in particolare l’abbattimento degli ultimi tre ponti. In
realtà la suddetta repressione non ha portato un sostanziale calo delle richieste avanzate dai cittadini ma solo una diversificazione di
esse, infatti questi nuclei familiari hanno mantenuto la residenza nel Municipio 12 pur essendo stati collocati in strutture lontane e
inaccessibili, in prima battuta si è posto quindi il problema del trasporto soprattutto quello dei minori in età scolare e prescolare e in
seconda battuta la richiesta di trasferimenti in strutture scolastiche più vicine o quantomeno più facilmente raggiungibili, inoltre tutti i
cittadini trasferiti lamentano la difficoltà di raggiungere il posto di lavoro, di poter proseguire le cure e la distanza dai servizi essenziali del
Municipio.
Nella porzione di territorio ora preso in esame sono presenti associazioni di volontariato sia laiche che religiose e che svolgono un
importante opera di sostegno della popolazione a più livelli, sia come prevenzione e recupero del disagio scolastico che come supporto ai
nuclei familiari nell’affrontare le difficoltà legate alla patologia, alla tossicodipendenza, alla detenzione di uno dei membri del nucleo
familiare o semplicemente come sostegno laddove sussistano difficoltà nello svolgere le capacità genitoriali. Queste associazioni, che
all’inizio della loro attività erano fortemente connotate ad una logica di mero assistenzialismo, con il passare del tempo hanno attivato un
processo di crescita e di collaborazione con i servizi pubblici con la condivisione e la realizzazione di obiettivi comuni.
Trasversalmente in tutte e tre i Bacini territoriali ora descritti ma con una maggiore incidenza nei Bacini B e C ha subito una forte
impennata la richiesta di cittadini che seppur avendo un reddito da lavoro stabile o una pensione da lavoro non riescono più a fare fronte
al sostentamento dei propri nuclei familiari soprattutto se monoparentali, con la presenza di minori o di soggetti affetti da patologie gravi.
Le difficoltà più gravi da affrontare rimangono le spese per il mantenimento dell’abitazione, quelle scolastiche e quelle sanitarie. I suddetti
nuclei familiari chiaramente si aggiungono a quelli che a vario titolo sono già seguiti dai servizi e che sono caratterizzati da reddito
derivante da occupazione saltuaria, in nero e senza alcuna copertura previdenziale, oppure da anziani con assegno sociale.
Le difficoltà lamentate effettivamente riflettono il brusco innalzamento del cosiddetto “costo della vita” a cui non è seguito un
adeguamento dei redditi percepiti.
A fronte di tutto questo gli strumenti normativi che consentono l’elargizione di contributi economici anche se non particolarmente
retrodatati (1997 e 1998) sono diventati assolutamente inadeguati soprattutto nell’individuare le fasce di reddito deboli, a questo si
aggiunga inoltre l’esiguità di risorse economiche ad esse destinate.
Un’altra richiesta è rappresentata dai soggetti che in una fascia di età tra i 45 e 55 anni escono dal circuito lavorativo e non
riescono più a rientrarne. Per questi soggetti il ricorso al servizio sociale spesso non è legato alla mera elargizione di un contributo
economico o all’elargizione di servizi ma ad un tentativo di esplorare tutte le possibilità volte ad un efficace soluzione del problema
lavorativo. A queste richieste il servizio nel passato ha risposto proponendo l’attivazione di tirocini formativi e borse lavoro che però nella
stragrande maggioranza dei casi si sono conclusi raggiungendo solo l’obiettivo parziale di una momentanea ricollocazione nel mondo del
lavoro e non hanno quindi nei fatti rappresentato una soluzione al problema, per il futuro sarebbe ipotizzabile poter affinare questi due
importantissimi strumenti potenziando l’intervento nella ricerca e nella sensibilizzazione di potenziali datori di lavoro disposti, anche grazie
agli incentivi ed agli sgravi proposti dall’attuale sistema normativo, a collocare definitivamente questi soggetti all’interno del proprio
organico.
I destinatari dei servizi afferenti a questa area sono potenzialmente tutti i cittadini che risiedono stabilmente nel territorio del
Comune di Roma Municipio 12, siano essi italiani o stranieri purchè in regola con i documenti prescritti dalla normativa vigente e che
versino in accertate condizioni di disagio socio-economico.
Gli interventi effettuati da questa area possono essere sia di natura economica che sociale oppure come avviene nella maggior
parte dei casi combinati tra di loro.
Gli strumenti normativi che consentono l’elargizione di un contributo economico sono sostanzialmente due: la D.C.C. 154 del 1997
e la D.C.C. 163 del 1998.
Entrambe le Delibere consentono l’elargizione di un contributo economico finalizzato alla tutela ed al sostegno del nucleo familiare
e della persona singola attraverso l’impostazione e la realizzazione di un progetto globale che rimuova le cause del disagio; l’attivazione
della prima presuppone una condizione di disagio socio-econmico di qualunque natura, mentre per l’attivazione della seconda il
presupposto fondamentale è che la condizione di disagio socio-economica sia conseguente al problema abitativo.
L’avvio del progetto avviene già nella primissima fase di approccio al servizio sociale mediante l’accoglimento della richiesta
presso il servizio qualificato di accoglienza al pubblico, Segretariato Sociale.
In seguito il caso viene preso in carico da un’assistente sociale che con l’ausilio di metodologie specifiche (colloqui, visite
domiciliari, etc..) effettua un’attenta valutazione del caso e di concerto con la persona o con il nucleo familiare costruisce un progetto
finalizzato alla risoluzione della situazione di disagio.
La realizzazione del progetto prevede oltre all’elargizione del contributo o all’erogazione del servizi anche momenti di verifica volti
a valutare l’andamento del progetto stesso, e, laddove occorra, apportare delle modifiche, può prevedere altresì un lavoro di rete con altri
soggetti pubblici o del privato sociale.
Per i soggetti da HIV e sindromi correlate esiste la possibilità di usufruire di un beneficio economico legato appunto alla condizione
patologica che deve essere certificata da una struttura ospedaliera e che non ha la prerogativa della realizzazione di un progetto ma è
semplicemente legata alla cronicità della malattia e quindi a tempo indeterminato.
Vi è inoltre la possibilità di attivare interventi economici che hanno la caratteristica della straordinarietà, che non possono essere
ripetuti nel tempo, e che possono essere collegati ad eventi particolari nella vita dell’individuo (ad esempio gravidanza, nascita di un
figlio, matrimonio, etc..) oppure vengono erogati per consentire al cittadino un più agevole pagamento di determinate utenze (ad esempio
le utenze del gas). Proprio perché si tratta di interventi straordinari ed eccezionali i requisiti per potervi accedere vengono stabiliti di volta
in volta. Gli interventi economici una tantum nella maggior parte dei casi non sono finanziati con fondi municipali o comunali ma sono
finanziati da altri Enti (Regione Lazio, ex IPAB, Autorità par l’Energia Elettrica ed il Gas, etc..) anche se l’accoglienza della richiesta, la
procedura per l’attivazione, la liquidazione vengono effettuati dal Servizio Sociale Municipale.
Altresì esiste la possibilità di un contributo economico finalizzato al sostegno dei minori non riconosciuti dal padre ( figli di madri
nubili).
Oltre all’elargizione del contributo economico è possibile l’attivazione di una serie di servizi per i minori, i suddetti servizi
concretamente non consistono nell’elargizione di un contributo, ma per il servizio erogante rappresentano un costo e per il nucleo
familiare che ne beneficia rappresentano un notevole risparmio; possono svolgere inoltre una funzione fondamentale nel corretto sviluppo
psico-fisico del bambino. I servizi cui si è fatto riferimento sono sostanzialmente l’esenzione dal pagamento delle refezioni scolastiche, gli
inserimenti sportivi gratuiti, gli inserimenti prioritari e gratuiti in asilo nido e scuole dell’infanzia.
L’area del Contrasto alla povertà si occupa inoltre di fornire servizi a favore di persone senza fissa dimora che sono presenti
abitualmente nel territorio del Municipio 12 e che versano in particolari condizioni di disagio sociale, economico ed alloggiativo.
In particolare i servizi proposti per coloro i quali sono sprovvisti di alloggio sono l’inserimento presso i centri di accoglienza
notturna e l’autorizzazione alla somministrazione di pasti presso le mense sociali.
Per coloro i quali sono privi di domicilio oltre ai suddetti è possibile l’attivazione della posizione anagrafica di via Modesta Valenti,
che permette alle persone di riacquisire visibilità anagrafica ed esercitare il pieno godimento di alcuni diritti fondamentali quali esercitare il
diritto di voto, ottenere i documenti d’identità e certificazioni, ottenere ogni tipo di contributo economico o prestazione e accedere ai servizi
erogati dal Comune di Roma, inoltrare domanda per l’assegnazione dell’alloggio popolare, iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale,
inoltrare domanda di pensione, inoltrare istanza per il riconoscimento dell’invalidità civile.
Attualmente lavorano nella suddetta aerea tre assistenti sociali.
Nel Corso del 2007 sono stati realizzati in totale seguenti interventi:
Otre 300 appuntamenti
160 interventi da D. 154/97
25 interventi da D. 163/98
53 casi sociali
63 minori figli di madri nubili
Oltre 100 attivazioni di servizi per minori.
Per rispondere all’emergenza del complesso ERP di Santa Palomba la Giunta Comunale in data 3 agosto 2007, ha approvato una
memoria avente per oggetto strategie finalizzate alla soluzione delle gravi problematiche sociali e di ordine pubblico emerse per l’appunto
nell’area di Santa Palomba, e che ha disposto l’istituzione di un presidio fisso di Polizia Municipale che costituisca per il cittadino un punto
di riferimento e di collegamento con il Municipio e con l’Amministrazione in generale; il presidio fisso ha altresì il compito di prevenire
nuove occupazioni abusive e segnalare agli organi competenti quelle in atto; il servizio sarà attivo per la durata di un anno. Nella stessa
memoria inoltre erano contenute indicazioni sull’attivazione sul territorio di un centro di aggregazione, mediazione dei conflitti sociali e
servizio sociale volto al collegamento e all’accompagnamento del cittadino al servizio sociale territoriale. Il Dipartimento XVIII Roma Città
Amica ha quindi individuato mediante avviso pubblico un organismo in grado di fornire tale servizio. Il suddetto servizio avrà la durata di
un anno e compatibilmente con la disponibilità di bilancio potrà essere prorogato.
Obiettivo del servizio sociale professionale sarà, dunque, quello di offrire disponibilità se richiesta, al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi programmatici.
Un altro importante segnale che giunge dal territorio ci viene dal progetto attivato dalla Cooperativa “Villa Maraini” e la Cooperativa
“La XIII” che già da qualche anno hanno attivato un progetto per la riqualificazione e la manutenzione ordinaria di un importante fetta di
territorio all’interno del Municipio ovvero il Parco di Tor dè Cenci ed il Casale sito in via del Risaro. Il casale in questione era stato
occupato abusivamente per molti anni diventando sede di ritrovo di senza fissa dimora oltre che abituale luogo di spaccio di sostanze
stupefacenti. L’intervento delle Cooperative ha ricostituito una situazione di legalità anche attraverso un’intensa attività di mediazione
culturale, la loro presenza ha garantito una maggiore valorizzazione ambientale, architettonica ed ambientale del Parco e del Casale. Gli
abitanti del quartiere hanno accolto con entusiasmo le suddette attività che hanno riportato per gli stessi la possibilità di poter fruire
nuovamente e con tranquillità di spazi così preziosi per lo svago e la socializzazione.
La richiesta formulata dai rappresentanti degli organismi che hanno realizzato un così importante cambiamento è di poter dare
continuità al progetto e consentire l’inserimento lavorativo definitivo dei soggetti svantaggiati già impegnati nell’attività o di altri da
individuare nel futuro, tutti comunque provenienti dal territorio del Municipio 12.
Obiettivo del servizio sociale professionale ipotizza dunque che il Municipio possa avere un ruolo all’interno del suddetto progetto, fornendo eventuali risorse aggiuntive.
SCHEMI RIASSUNTIVI
a) Schema servizi erogati dal Municipiob) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio c) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazione
a) Schema servizi erogati dal Municipio
Servizio n° utenti alla data del
31.12.2007
n° utenti lista di attesa
Contributi economici a favore di nuclei familiari con minori D. C. C. 154/97
102 nessuno
Contributi economici a favore di nuclei familiari con adulti D. C. C. 154/97
130 nessuno
Contributi economici a favore di anziani D. C. C. 154/97 21 nessuno
Contributi economici per il superamento dell'emergenza alloggiativa
20 nessuno
Contributi economici a favore di nuclei familiari o persone singole per il pagamento delle utenze gas una tantum (GAS)
21 nessuno
Contributi economici per interventi assistenziali secondo le finalità del servizio sociale municipale (IPAB)
23 nessuno
b) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio
TITOLO DEL PROGETTO ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE
LA XIII COOP. SOCIALE A.R.L. ONLUS LA XIII COOP. SOCIALE A.R.L. ONLUS
CAMALEONTE A ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
CAMALEONTE B ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
CAMALEONTE C ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
CAMALEONTE D ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
CAMALEONTE E ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
CAMALEONTE F ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
CAMALEONTE G ASSOCIAZIONE L'ANCORA ' 95
ICARO 2 ASS. A.V.A. + DUEMILA ORIZZONTI
PROGETTO MASTER PLAN LAVORO - PROGETTO SPAZIO LAVORO
VILLA MARAINI COOP. SOCIALE SRL ONLUS, ASL RMD, RETE COL, MUNICIPI XV,XVI,XIII
COLLE DI MEZZO PER STARE INSIEME ASS. NOI E I GIOVANI, ASS. SPORTIVA COLLE DI MEZZO, CENTRO ANZIANI , ALTRE ASSOCIAZIONI
c) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazione
TITOLO DEL PROGETTO ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE
GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO (A.M.A.)
4.6 Disabilità
IL QUADRO DELLA SITUAZIONE
L’area della disabilità interviene a favore delle persone diversamente abili, minori ed adulti, che risiedono nel Municipio. Gli interventi
hanno, come riferimento legislativo, la Legge 104/92, che all’art. 7 recita: “ la cura e la riabilitazione delle persone con handicap si
realizzano con programmi che prevedano prestazioni sanitarie e sociali integrate fra loro, che valorizzano le abilità di ogni persona
handicappata ed agiscano sulla globalità della situazione di handicap, coinvolgendo la famiglia e la comunità”.
La richiesta di interventi a favore delle persone con disabilità e’ stata, in questi ultimi anni, in significativo aumento per necessità
legate alle crescenti difficoltà nella organizzazione della vita domestica, all’attività lavorativa di entrambi i genitori, ai problemi di relazione
e di comunicazione sia all’interno del nucleo familiare che fuori, alla fatica e al logoramento dei familiari su cui grava l’onere
dell’accudimento quotidiano delle persone diversamente abili, ai processi di invecchiamento, alle difficoltà di natura economica derivanti
dall’obbligo di far fronte ad impegni onerosi e prolungati nel tempo.
Per questi motivi le persone con disabilità richiedono non solo servizi concentrati sull’assistenza fisica alla persona, ma “aiuto” su
una vasta scala di servizi a cui si può rispondere positivamente solo entrando nell’ottica di una programmazione di interventi mirati e
più consoni alle esigenze ed alle aspettative di ognuno.
Sono richieste “forti”ed “emergenti” quelle di avere un supporto e un accompagnamento nelle prassi burocratiche socio-sanitarie e
previdenziali a cui i disabili non riescono ad accedere da soli; di disporre di un servizio di trambus che faciliti la mobilità, su un territorio
vasto e frammentato, per quanto riguarda gli insediamenti urbani, in relazione ad una rete di servizio di trasporto pubblico difficilmente
fruibile dalle persone con disabilità.
Le persone con disabilità esprimono con forza anche “il bisogno alla relazione”, esigenza fondamentale per uscire o limitare il loro
isolamento, e richiedono offerte di attività socializzanti, attivazione di punti di aggregazione finalizzati all’integrazione sociale
attraverso progetti ed attività differenziate ed integrate sul territorio.
Da quest’analisi emerge, la necessità di dare una risposta adeguata attraverso una rete di servizi che disponga di strumenti,
professionalità e strutture sufficienti a garantire l’attivazione di forme di supporto flessibili a soddisfare le esigenze organizzative e
psicologiche della famiglia e che, nello stesso tempo, offrano un affiancamento nei compiti di assistenza e servizi di sollievo, che
prevedano interventi mirati e più consoni alle esigenze ed alle aspettative di ognuno.
Per quanto riguarda i minori con disabilità, oltre alle esigenze sopra esposte si aggiunge la necessità di garantire loro il “diritto allo
studio”. Negli ultimi anni si è assistito, purtroppo, ad una crescita del numero dei minori affetti da patologie gravi, con bisogni speciali, che
frequentano le scuole del Municipio. A loro va offerta una risposta particolare, articolata ed integrata con i servizi territoriali.
Il Municipio si è fatto promotore di un “Accordo di Programma per l’integrazione scolastica di allievi in situazioni di handicap” con
l’AUSL RMC e la Rete Interscolastica “Scuola Insieme” del XX Distretto. L’accordo è finalizzato a coordinare, integrare finalizzare gli
interventi relativiall’integrazione delle persone in situazioni di handicap negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni
ordine e grado. E’ un documento importane che impegna le Istituzioni firmatarie, ognuno per la sua parte e in modo unitario, a garantire la
buona qualità della frequenza scolastica.
Per i minori sono in crescita le preoccupazioni espresse dai genitori rispetto al loro futuro. Le famiglie presentano l’esigenza di un
percorso di autonomia, per quanto riguarda sia l’organizzazione e la gestione del quotidiano ma anche per quanto concerne l’aspetto
abitativo. La preparazione al “dopo di noi” per questi minori, è una esigenza prioritaria, ed ha come obiettivo di accrescere la possibilità
delle persone disabili di essere più autonome possibili. Si deve entrare nell’ottica di progettare residenzialità sociali a vantaggio delle
persone disabili che saranno prive di riferimenti parentali.
Le persone con disabilità, sia adulte che minori, assistiti dal Municipio XII e’ passato n° 185 nell’anno 2002, a n°437 nell’anno 2007 così suddivise:
disabili seguiti con interventi di assistenza alla persona (SAISH) : 209 disabili seguiti con attivita’ socializzanti (laboratori, centri diurni etc). 82 disabili seguiti nelle scuole: 146 Totale : 437
LE RISORSE DEL MUNICIPIO
1. SERVIZI ALLA PERSONA SERVIZI PER L’AUTONOMIA E L’INTEGRAZIONE SOCIALE DELLA PERSONA CON HANDICAP (SAISH);
ASSISTENZA INTEGRATIVA (AI SENSI DELLA L.162/98);
ASSISTENZA INDIRETTA (AI SENSI DELLA L.162/98);
INTERVENTO DI SOSTEGNO ECONOMICO PER SPESE ASSISTENZIALI (RIMBORSO SPESE);
ASSISTENZA EDUCATIVA CULTURALE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DI ALUNNI CON DISABILITA’.
2. SEMIRESIDENZIALI
CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO (VIA GADDA)
3.RESIDENZIALI
COMUNITA’ ALLOGGIO “CASA GIALLA” (Progetto Residenzialita’)
PROGETTO “BREVI VACANZE”
4.FORMATIVI
PROGETTO ”HABEMUS PANEM”
5.SOCIO EDUCATIVI E RICREATIVI
LABORATORI RICREATIVI (7)CENTRI RICREATIVI ESTIVI
6.MOBILITA’
PROGETTO MOBILITA’ FACILITATA”
1.SERVIZI ALLA PERSONA
Sostegno alla domiciliarità
(Assistenza Domiciliare SAISH )
(Servizio per l’Autonomia e l’Integrazione Sociale della persona con Handicap)
Destinatari: persone con disabilità fisica, intellettiva o mista, in età compresa tra 0 e 60 anni per le donne / 65 per gli uomini. Da qualche
anno non rientrano tra i destinatari le persone affette esclusivamente da patologie psichiatriche.
Interventi ed attività previsti: aiuto nell’accudimento della persona nelle sue necessità di base (lavarsi, vestirsi, alimentarsi, muoversi), e stimolo alle abilità in
tali ambiti;
aiuto nelle attività domestiche, qualora non vi siano familiari in grado di occuparsene;
attività individuali e di gruppo per lo sviluppo delle autonomie personali e sociali;
accompagnamento a terapie riabilitative o ad attività culturali, formative, sportive, ludico-ricreative;
segretariato sociale/espletamento di pratiche con e/o per l’utente.
Lista d’attesa: Adulti 89
Minori: 34
Assistenza Indiretta
Destinatari: persone adulte già fruitori del SAISH, in grado di autodeterminarsi e gestire direttamente tale modalità di assistenza, aventi
una disabilità fisica grave (ex L. 104/92, art. 3, c. 3).
Che cos’è: una diversa modalità di fornire al disabile l’aiuto personale, introdotta dalla Legge 162/98. L’utente sceglie di persona
l’assistente, con cui instaura direttamente il rapporto di lavoro.
Il Municipio, a partire dal Piano di Intervento Individuale, definisce la cifra mensile da corrispondere all’utente (equivalente a quanto
darebbe alla Cooperativa per il monte-prestazioni previsto). Utenti seguiti:10
Rimborso spese
Destinatari: persone adulte già fruitrici del SAISH, aventi una disabilità grave (ex L. 104/92, art. 3, c. 3).
Che cos’è: la possibilità per l’utente di usufruire di un parziale rimborso di spese sostenute per la propria assistenza in particolari
momenti, ad integrazione del Servizio SAISH; in second’ordine può essere utilizzato per l’acquisto di ausili non forniti dal Sevizio Sanitario
Nazionale.
Durata del servizio: per brevi periodi di assistenza integrata a quella già esistente o “una tantum” per aiutare al pagamento di ausili.
Copertura finanziaria: viene subimpegnata una somma annuale dal Dipartimento V.
Annualmente vengono effettuati 3-4 interventi.
Assistenza scolastica AEC
Destinatari: minori frequentanti le scuole del Municipio (dall’asilo nido alle scuole medie inferiori). Nelle scuole medie superiori il servizio
viene fornito dall’Amministrazione Provinciale.
Che cos’è: l’Assistente Educativo Culturale è una figura professionale che all’interno della scuola collabora con l’insegnante di classe e/o
di sostegno. Partecipa alla realizzazione del Progetto Educativo, in particolare a sostegno dello sviluppo delle autonomie del ragazzo/a, e
nello stimolo delle abilità cognitive per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilita’.
Utenti seguiti: 146 complessivi di cui:
18 utenti nella scuola materna
75 utenti nella scuola elementare
53 utenti nella scuola media
Trasporto scolastico
Destinatari: alunni disabili inseriti nelle scuole (elementari, medie inferiori e superiori) del Municipio XII.
Che cos’è: è un servizio di accompagnamento del disabile dal domicilio all’Istituto scolastico e ritorno.
Accoglienza richiesta: la richiesta va inoltrata presso l’Ufficio Trasporto scolastico del Municipio XII (Via I. Silone II ponte)
contemporaneamente all’iscrizione scolastica, presentando un certificato medico che attesti la necessità di tale servizio.
2. SERVIZI SEMIRESIDENZIALI
Centro Diurno socio-educativo per Disabili Adulti
Destinatari: giovani adulti che non abbiano un’età superiore ai 35 anni e che presentino una disabilità accertata ai sensi dell’art. 3,
comma 3, Legge 104/92. Possono essere prese in considerazione istanze di adulti con età maggiore dei 35 anni, ma che comunque non
superino i 40.
Che cos’è: è una struttura semiresidenziale, aperta e flessibile, che quotidianamente può ospitare dodici utenti disabili residenti nel
territorio del Municipio XII. Tale struttura si configura come un luogo di accoglienza, assistenza e socializzazione per le persone disabili
che hanno problemi di non autonomia e comunque sono a rischio di emarginazione o istituzionalizzazione. Il servizio persegue gli
obiettivi:
favorire il recupero delle capacità psico-fisiche della persona disabile;
promuovere l’integrazione della stessa nel contesto sociale esterno;
offrire un concreto sostegno alla famiglia favorendo la permanenza del disabile nel proprio nucleo familiare.
Viene elaborato, per ciascun utente, un piano personalizzato di intervento alla cui stesura lavorano in maniera congiunta gli
operatori del Municipio e della ASL RMC.
Il Centro Diurno assicura il servizio tutti i mesi dell’anno, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 15.00.
Attualmente sono inseriti complessivamente 13 utenti
3. SERVIZI RESIDENZIALI
Progetto Residenzialità
Destinatari: persone adulte con disabilità fisica, intellettiva o mista (di cui alla legge n°104/92). Non esiste limite di età.
Che cos’è: con le deliberazioni della Giunta Comunale n° 4373 del 29 dicembre 1995 e n° 673 del 3 marzo 1998, il Comune di Roma,
Dipartimento V ha avviato in rete con lIPABquesto Progetto realizzando idonee strutture residenziali, che offrano valide soluzioni
alternative all’istituzionalizzazione per i soggetti disabili.
L’obiettivo principale è infatti quello di attuare progetti di vita individualizzati che permettano il progressivo e maturante distacco della
persona dal nucleo familiare d’origine e che tengano conto delle condizioni fisiche della persona, dei suoi bisogni in rapporto all’età e al
tipo di deficit, del livello di autonomia e autosufficienza, del conseguente grado di intensità assistenziale.
Le strutture hanno un funzionamento permanente nell’arco delle 24 ore, per l’intera settimana e per tutto l’anno.
Tipologie delle strutture residenziali: nel Progetto vengono contemplati due tipi di strutture residenziali:
Comunità alloggio – è una struttura residenziale avente la tipologia edilizia della casa di civile abitazione ed è riservata ad un
massimo di otto adulti disabili che hanno una discreta o parziale autonomia e autosufficienza.
Residenza protetta – è una struttura residenziale ad alta intensità assistenziale riservata ad un massimo di sedici disabili non
autosufficienti e/o non autonomi. La struttura si articola in moduli (da due a quattro) e ogni modulo è caratterizzato come un
piccolo appartamento di civile abitazione.
Attualmente sul territorio del XII municipio e’ presente la Comunita’ Alloggio”Casa Gialla” nella quale sono inseriti complessivamente 5 utenti.
Progetto “Brevi vacanze”
Che cosa sono: soggiorni e vacanze brevi (fine settimana) per persone diversamente abili, in convenzione con la Coop. Obiettivo Uomo.
Sono 20 fine settimana da distribuire nell’arco dell’anno con esclusione dei mesi di luglio e agosto
Destinatari dell’intervento: persone con disabilità psichica e/o motoria fruitici del SAISH o di altri Servizi municipali (es.:laboratori). In
alcuni casi, previa conoscenza approfondita della persona, è possibile inserire dalla lista di attesa dell’Assistenza Domiciliare.
Procedura di attivazione del servizio: i servizi sociali territoriali scelgono gli utenti al fine di formare gruppi di:
6/7 utenti lievi affiancati da 2/3 operatori;
n° 5/6 utenti medio/lievi affiancati da 3/4 operatori;
n°5 utenti medio gravi affiancati da 4 operatori.
Finalità del progetto: il progetto nasce dalla necessità di offrire alla persona disabile l’occasione di vivere un’esperienza piacevole di
socialità e autonomia, e anche di sollevare le famiglie, almeno in alcuni momenti dell’anno, dalle faticose incombenze di assistere un
familiare disabile.
PROGETTO ” HABEMUS PANEM “
Corso di formazione per attività di panificazione
Durata dell’intervento:
- 10 lezioni teoriche (40 ore compl.) e 32 pratiche per 3 mesi complessivi
Obiettivi :
- Formazione ed acquisizione delle competenze specifiche.
- Assunzione presso le attivita’ commerciali presso le quali si e’ realizzato lo stage.
Destinatari
- 6 Ragazzi normodotati già seguiti dai Servizi Sociali… e due ragazzi con disabilità.
Localizzazione dell’intervento:
- 3 attività commerciali già individuate per lo stage
- Sede della Confcommercio di via Chiabrera per la parte teorica
La gestione operativa dell’intervento e’ a cura dell’Associazione “Amici di Texo” in rete con il Servizio Sociale Municipale, il Servizio ASL …..
SERVIZI SOCIO EDUCATIVI E RICREATIVI
Laboratori ricreativi
Che cosa sono: sono 4 laboratori di 8 massimo 10 utenti disabili divisi per “gravità” ed età che seguono dei percorsi che accomunano
l’aspetto riabilitativo (soprattutto attraverso l’aspetto della manipolazione) con quello della socializzazione e dell’aggregazione sia
all’interno del gruppo che nelle relazioni esterne.
Il primo laboratorio comprende n°6-8 utenti disabili minori medio gravi e si occupa di sviluppare le molteplici forme di ballo hip
hop. Si lavora quindi sull’autostima, l’abilità motoria, il coordinamento del corpo.
Il secondo laboratorio è composto da 8-10 disabili adulti lievi. Si occupa di insegnare la tecnica dell’aerosol-art, che consiste
nell’uso della bomboletta spray. Si lavora quindi sull’aspetto relazionale, quello della creatività e dell’immaginazione dei ragazzi.
Il terzo laboratorio fa riferimento a 8-10 medio/lievi adulti che saranno impegnati nella costruzione di aquiloni. Si lavora quindi
sulle abilità manuali. Questo laboratorio prevede anche delle uscite formative inerenti le attività svolte in laboratorio, ed uscite
giornaliere per commissioni ordinarie.Questo permette di lavorare sull’uso del denaro,sui collegamenti di trasporto del quartiere,
favorendo così l’autostima e l’autonomia degli utenti. Il quarto laboratorio comprende 8-10 disabili medio/lievi adolescenti ed adulti che vengono coinvolti nell’elaborazione di un
plastico del Municipio XII, e nella successiva conoscenza dei servizi del proprio municipio attraverso delle uscite. In questo caso si
lavora prevalentemente sull’autonomia, l’orientamento e le relazioni sociali.
Vengono inoltre organizzati weekend fuori città allo scopo di rafforzare le dinamiche relazionali. Tutti e quattro i laboratori prevedono
come supporto agli utenti: coordinatori, esperti, educatori ed assistenti domiciliari. I laboratori si svolgono in due pomeriggi settimanali.
Laboratori ricreativi integrativi
Sono tre laboratori con attivita’ riabilitative e socializzanti .
Sono stati strutturati per offrire un servizio piu’ rispondente alle esigenze dell’utenza necessitante di contesti socializzanti e di attivita’
socio-ricreative in alternativa al SAISH.
Questo ha consentito di poter liberare le risorse utilizzate per il SAISH e quindi di procedere nell’attivazione di nuovi interventi di
assistenza domiciliare.
Obiettivi: Creare intorno alla persona con disabilita’ ed alla sua famiglia un clima di accoglienza ed un luogo di riferimento esperienziale
proficuo per la crescita e l’adattamento sociale.
Favorire la comunicazione all’interno del sistema”utente-operatore-famiglia”.
Stimolarel’autostima dell’utente sostenendone il “protagonismo” al di fuori del contesto familiare.
Destinatri: Utenti adulti e minori inseriti nel SAISH.
Localizzazione degli interventi:
Locali della Struttura Residenziale”Casa Gialla”
Locali messi a disposizione dagli enti gestori SAISH.
E’ previsto il Servizio di Trasporto. Attualmente sono inseriti 13 utenti
Centri Ricreativi estivi
Progetto “Giocoestate “
E’ un intervento semiresidenziale , finalizzato a rispondere alla maggiore richiesta assistenziale alla chiusura delle scuole.
Obiettivi
Offrire attraverso attività sportive e ludico- ricreative dei momenti di socializzazione, di accoglienza e di assistenza che possano
rispondere alle esigenze degli utenti e delle loro famiglie in un periodo, quello estivo, che presenta minori offerte
assistenziali/educative/ricreative.
I Destinatari sono Minori disabili di età compresa tra i dieci e i diciotto anni.
Il Progetto, sperimentale per l’anno 2007, e’ stato gestito dalla Associazione Sportiva Onlus “Che l’erba cresce“ – Via Catinella n° 120
con fondi municipali. L’individuazione dei partecipanti segue una valutazione tecnica socio-sanitaria.
Al Servizio sociale del Municipio XII compete l’aspetto tecnico del progetto: completamento delle procedure d’ inserimento degli utenti;
attivazione dei nuovi inserimenti; verifica degli interventi.
Sono stati inseriti nel progetto, a rotazione , 24 utenti.
MOBILITA’
Progetto “Mobilita’ facilitata”
E’ un progetto avviato in via sperimentale all’interno del Municipio per un periodo di sei mesi.
Gestito dalla Associazione ADDHA ONLUS come prestazione di volontariato , in rete con l’UOSECS mun.12. Sport.h. mun. 12;
Consulta H. Mun. 12.
Il Servizio intende venire incontro alle numerose richieste da parte dei cittadini con problemi di mobilita’ e quindi impossibilitati ad
usufruire dei mezzi pubblici,tenuto conto dell’insufficiente risposta data dal Servizio Metrebus.
I Destinatari sono i cittadini adulti con disabilita’ residenti nel Municipio.
Attualmente gli utenti seguiti e’ di 10 unita’ che usufruiscono di piu’ prestazioni all’interno della settimana in modo continuativo a
lungo termine.
In questa fase sperimentale e’ stata messa a disposizione una autovettura 8 posti.
La lunga lista d’attesa creatasi a seguito delle numerose richieste a fronte di una limitata disponibilita’, lascia intendere la necessita’ di
implementare tale servizio, fondamentale su un territorio cosi’ esteso .
ANALISI DEI BISOGNI INESPRESSI ED OBIETTIVI
Dai tavoli di concertazione e dalle rilevazioni effettuate dal Servizio, sono emerse le seguenti esigenze assistenziali in base alle quali sono state individuate le seguenti priorita’ ed obiettivi
La strutturazione di interventi assistenziali mirati ed adeguati all’ utenza della fascia medio-lieve (attualmente scoperta)
Implementare il Servizio SAISH (risorse insufficienti in relazione alle richieste)
Implementare il Servizio AEC (risorse economiche insufficienti in relazione alle esigenze)
Rimodulazione del Servizio SAISH con progetti individualizzati ed inerenti alle effettive esigenze delle varie tipologie d’utenza(con particolare attenzione alla fascia medio-lieve)
Liberare risorse economiche attualmente impegnate per il SAISH implementando i Centri diurni(prevedendo l’attivazione del Centro diurno per minori, oltre a quello già operante per gli adulti) e le attività socializzanti
Programmare interventi di orientamento e formazione per gli alunni disabili in uscita dalla scuola dell’obbligo
In linea con questo avviare percorsi differenziati propedeutici e preparatori all’attività lavorativa: Tirocini protetti,borse lavoro, inserimenti lavorativi ai sensi della L.68/99 .
Implementare i Centri Ricreativi Estivi a favore dei minori disabili
Potenziare e comunque strutturare in via definitiva il servizio di Mobilità facilitata per i cittadini con disabilità privi di risorse.
Creare una banca dati e quindi un Centro di Documentazione Disabilità cui possano accedere i cittadini per quanto riguarda la normativa ,tutte le risorse,i progetti, le attività presenti sul territorio portate avanti dal terzo settore, dal privato sociale( ad una attenta analisi sono numerose,ma attualmente operanti in modo autonomo sul territorio non conosciute e quindi spesso non fruibili dai cittadini ) e da mettere in rete con i Servizi, per operare effettivamente secondo il principio della sussidiarietà.
Creare un percorso di autonomia per quanto concerne l’organizzazione e la gestione del “quotidiano”per gli utenti della fascia d’età evolutiva ed adulta in vista del “dopo di noi” con interventi di tipo residenziale.
SCHEMI RIASSUNTIVI
a) Schema servizi erogati dal Municipiob) Schema progetti erogati dal Municipio c) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio d) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazione
a) Schema servizi erogati dal Municipio
SERVIZI ATTUALMENTE EROGATI
Servizio n° utenti alla data del
31.12.2007
n° utenti lista di attesa
note
ASSISTENZA DOMICILIARE 205 108
ASSISTENZA INTEGRATIVA 5
ASSISTENZA INDIRETTA 12
RIMBORSO SPESE a richiesta dell'utente
CENTRO DIURNO HANDICAP 12
LABORATORI CASA GIALLA 18 incremento dell'utenza assistita fino al 15%i
forma gratuita
ASSISTENZA SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
137
b) Schema progetti erogati dal Municipio
Progetto n° utenti alla data del 31.12.2007
n° utenti lista di attesa
note
LABORATORI RICREATIVI 34
BREVI VACANZE 9/10 utenti per 7/10 uscite
SPORTELLO H FRONT OFFICE BACK OFFICE
MOBILITA' FACILITATA
HABEMUS PANEM 8 LEZIONI TEORICHE E PRATICHE
CENTRO ESTIVO PER MINORI 24
c) Schema progetti erogati dal Terzo Settore nel territorio
TITOLO DEL PROGETTO ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE
GIROTONDO A CLUB DEGLI H.A.M.I.C.I.
GIROTONDO B CLUB DEGLI H.A.M.I.C.I.
CENTRO DI SOCIALIZZAZIONE CLUB "ADDHA" ADDHA ONLUS-MUNICIPIO XII UOSECS - UOTRDA DISTR. 12 ASL RMC - CONSULTA H 12
COMUNITà ALLOGGIO "CASA ALLOGGIO" IPAB
CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GIOVANI DISABILI
COMUNITA' CAPODARCO DI ROMA ONLUS
d) Schema proposte pervenute dal Terzo settore a seguito dei Tavoli di concertazione
TITOLO DEL PROGETTO ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE
TEATRO INTEGRATO Associazione Terzo settore
CIAO, MAMMA, STAVOLTA PARTO DA SOLO…..PER DIVENTARE ADULTO
Associazione Terzo settore
ASSISTENZA DIVERSAMENTE ABILI SHIATSU Associazione Terzo settore
PERCORSI E STRUMENTO PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO PERSONE CON DISABILITA'
Associazione Terzo settore
MOBILITA' FACILITATA 2 Associazione Terzo settore
LA MERAVIGLIOSA STORIA DELLA VITA - LABORATORIO CREATIVO PER L'INTEGRAZIONE
Associazione Terzo settore
CI SIAMO ANCHE NOI Associazione Terzo settore
SI PUO'…….ANDARE OLTRE Associazione Terzo settore
PROGETTO SPORT PER SOGGETTI DISABILI Associazione Terzo settore
INTEGRAZIONE SOCIALE MINORI DISABILI DI ETA' 10-17 Associazione Terzo settore
EDUCAZIONE ALLA SALUTE Associazione Terzo settore
4.7 Servizi educativi e scolastici
Le richieste che pervengono da parte della cittadinanza, ai Servizi Scolastici ed educativi del Municipio XII riguardano soprattutto inserimenti in strutture scolastiche quali
Asili Nido Scuole dell’Infanzia Refezione Scolastica Trasporto Scolastico
Il Municipio XII, come già rilevato, è interessato da un forte incremento urbanistico e da un conseguentemente aumento demografico per la composizione dei nuovi nuclei familiari formati principalmente da giovani coppie. Tale situazione crea un forte divario tra la richiesta di iscrizioni e l’offerta di posti che il Municipio può offrire.
Asili nido
Il fabbisogno di Asili Nido è ancora più sentito in quanto sebbene nel territorio del Municipio esistano n°11 strutture comunali, n°10 strutture private convenzionate, n°3 strutture aziendali convenzionate, n°2 spazi Be.bi e n°4 sezioni Ponte con 1254 iscritti, nell’anno 2007 sono state presentate 1.507 domande di nuova iscrizione di cui ne sono state accolte 886 in corso d’anno.
Anche in questo caso la carenza è molto forte in tutto il territorio ed anche in questo caso le zone più penalizzate sono Torrino-Mostacciano e Laurentino-Tor Pagnotta in quanto zone di recente insediamento abitativo.
Scuola dell’Infanzia
Nell’anno 2007, a fronte di una popolazione scolastica per la scuola dell’infanzia che ammonta a n° 2.204 bambini iscritti per 27 strutture scolastiche, sono state presentate n° 1.459 domande di nuova iscrizione di cui ne sono state accolte in corso d’anno n°798.
Da tali numeri si può evincere il fabbisogno che si manifesta soprattutto nelle zone di Torrino-Mostacciano e Laurentino -Tor Pagnotta, laddove è più alto il numero delle richieste di iscrizione e dove è ovviamente più alto il numero delle liste di riserva.
La soluzione a tali problematiche può, senza dubbio, individuarsi in una progettazione urbanistica che preveda la realizzazione di nuove strutture in accordo con il Dipartimento competente.
Tuttavia può in qualche modo essere agevolata dalla realizzazione di progetti innovati ed integrati tra i uffici municipali volti ad offrire alla cittadinanza servizi di sollievo alle famiglie( centri ricreativi, laboratori educativi) per fare in modo di ridurre il disagio percepito dagli utenti.
Refezione scolastica
Il servizio di refezione scolastica viene attivato presso le scuole materne comunali e statali e le scuole dell’obbligo su
richiesta dei genitori. Il servizio è gestito dalle dietiste del Municipio e del Dipartimento XI per la predisposizione di diete per tutti gli alunni, con
particolare attenzione ai i bambini che presentano problemi di allergie alimentari. Per coloro che hanno tali problemi di è stata predisposta una modulistica per le richieste di variazione dal menù stabilito, la patologia deve essere documentata con certificazione della Asl di zona. Sono previste variazioni di menù anche per motivi religiosi e su richiesta dell’utente.
Coloro che richiedono il servizio di refezione possono presentare domande di riduzione o di esenzione dal pagamento della quota, così come stabilito dalla normativa prevista dal Dipartimento XI.
Eventuali esenzioni dal pagamento della quota prevista possono essere anche richiesti presso il servizio sociale, per quei casi documentati dalle assistenti sociali.
Il servizio di refezione scolastica prevede la verifica e controllo delle mense da parte del personale comunale (dietiste) e da parte della commissione nominata all’interno di ogni scuola e composta anche da genitori.
Alcune direzioni didattiche provvedono autonomamente alla gestione del servizio refezione, sempre in linea con le disposizioni del Dipartimento XI e con il servizio di programmazione alimentare del Municipio XII.
I pasti erogati per tutte le scuole, per l’anno scolastico 2007 risultano in Gestione Diretta n. 500.000 e in Autogestione n. 1.600.000.
I pasti erogati rispettano le tabelle dietetiche inserite nel capitolato d’appalto stabilite da esperti di scienze dell’alimentazione che hanno elaborato i menù.
E’ stato avviato un progetto di alimentazione scolastica per tutte le scuole del Comune di Roma,che prevede l’introduzione di menù etnici denominato “Ogni mese un paese” .
Trasporto Scolastico
Il servizio di trasporto garantisce agli alunni della scuola materna e dell’obbligo di raggiungere le scuole così come prevede la normativa sull’obbligo scolastico (D.Lgs 29/92).
Considerata la vastità del territorio municipale le famiglie possono presentare richiesta di trasporto scolastico presso il Municipio nei termini previsti, in quanto gli uffici dovranno, successivamente, predisporre il piano di trasporto, che viene
realizzato dal Municipio in collaborazione con l’azienda che gestisce tale servizio. Il trasporto scolastico viene garantito anche agli alunni disabili e Gli utenti aventi diritto al servizio di trasporto sono tenuti al,pagamento di una quota di € 11,36 per un unico alunno e di €
5,68 nei casi in cui il servizio viene utilizzato da altri fratellini. Si possono chiedere esenzioni o riduzioni nei casi previsti documentati dal modello ISEE.Attualmente vengono effettuate corse giornaliere per un totale n. 24.
Gli iscritti al trasporto scolastico risultano, per l’anno scolastico 2007 n. 1.550
4.8 Scuola
La partecipazione delle Scuole al
Piano Regolatore Sociale del Municipio XII
Il coinvolgimento delle Scuole negli interventi sociali previsti a favore dell’infanzia e adolescenza rappresenta la vera chiave di volta di un mutamento di prospettiva in direzione dell’integrazione degli interventi e dell’ottimizzazione delle risorse.
Le Scuole sono l’osservatorio per eccellenza di problematiche sociali emergenti e ideale bacino di azioni, di prevenzione, di azioni educative-didattiche nei confronti di tutti gli alunni ed in particolare di quelli appartenenti a categorie a rischio sociale.
Ovviamente, tali azioni non possono e non devono essere finalizzate a finanziare solo interventi prettamente di indirizzo curricolare di competenza esclusiva delle Scuole, ma devono essere articolate sulla base dei seguenti tre livelli di coinvolgimento:
1. Azioni progettabili e gestibili direttamente dalle Scuole, con proprie risorse professionali e/o con risorse esterne reperite direttamente: si tratta degli ambiti “di confine” tra l’educativo e il sociale, che più direttamente entrano in rapporto con l’attività istituzionale (ad es. la gestione di laboratori “protetti” per l’integrazione di alunni nomadi);
2. Azioni attuabili in partenariato, attingendo alla progettualità e alla competenza di altri Enti e Istituzioni, sia pubbliche che private (Municipio, ASL, privato sociale, volontariato): si tratta delle progettualità che, pur essendo gestite da soggetti esterni alla scuola, utilizzano la capacità di “bacino di incubazione” delle Scuole per intraprendere azioni preventive e/o risolutive (ad es. l’attivazione di una ludoteca nei locali scolastici, aperta alla fruizione scolastica degli alunni ed extrascolastica del territorio e di fasce di utenza a rischio sociale);
3. Azioni esterne, per le quali si chiede la collaborazione delle Scuole per aspetti specifici (ad es. la collaborazione di un team docente con i responsabili di una casa-famiglia).
PROGETTAZIONE CONDIVISA MUNICIPIO XII – RETE INTERSCOLASTICA
Macroarea Ambiti progettuali finalità utenti coinvolti coinvolgimento Scuole
Prevenzione del disagio
scolastico e sociale
scolarizzazione alunni Rom e
stranieri
avvio e gestione di laboratori “protetti” in orario curricolare ed extracurricolare
mediatori interculturali e collegamento scuola-fmiglia
cura igienico-sanitaria formazione personale
scolastico costituzione scaffali
interculturali nelle Scuole
alunni nomadi e stranieri
conduzione laboratori
costituzione équipe educativa
allestimento spazi
attività di formazione, autoformazione e scambio di pratiche educative
sportelli di ascolto scuola-
famiglia
facilitare i rapporti tra la Scuola e le famiglie degli alunni in situazione di disagio
indirizzare le famiglie verso i centri di aiuto territoriali
sostegno della genitorialità
Genitori degli alunni delle singole Scuole
reperimento di competenze interne e/o esterne
fornitura spazi e calendarizzazione interventi
raccolta dati a fini statistici e di riprogettazione del POF
promozione di
collegamenti con centri territoriali
Macroarea Ambiti progettuali finalità utenti coinvolti coinvolgimento Scuole
biblioteche e ludoteche
Allestire spazi di aggregazione giovanile e di proposta e produzione culturale distribuiti nel territorio, anche attraverso l’utilizzo e la valorizzazione delle biblioteche scolastiche
Attivare un “CULTURBUS”, servizio di biblioteca e servizi culturali itinerante
Alunni delle Scuole e popolazione infantile e giovanile
fornitura di locali e di utenza specifica
coprogettazione e cogestione
laboratori extracurricolari
allestimento e conduzione di attività laboratoriali a carattere espressivo e orientativo destinate a fasce di utenza specifica
Alunni delle Scuole e popolazione infantile e giovanile
fornitura locali coprogettazione e
cogestione (collegamento con POF)
Valorizzazione dell’autoprogettualità in funzione occupazionale
Promozione della
cooperazione scolastica
implementazione di metodologie cooperative nella Scuola
sostegno alla formazione di Cooperative Scolastiche a tutti i livelli scolastici per la sperimentazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro finalizzati alla valorizzazione e alla progettazione partecipatadel territorio
studenti e “tutor” (docenti e genitori) delle Scuole
Sostegno alla formazione e alla costituzione delle Cooperative;
Fornitura locali e infrastrutture
Macroarea Ambiti progettuali finalità utenti coinvolti coinvolgimento Scuole
Promozione della Famiglia e del Volontariato
Sociale
Promozione del volontariato
sociale
Azioni di promozione del volontariato sociale nelle Scuole e coinvolgimento degli studenti in progetti di solidarietà sociale
Alunni delle Scuole di ogni ordine e grado
coprogettazione dell’intervento in orario curricolare
“Banca del Tempo per la
Scuola”
Promozione della relazione Scuola-Famiglia
Sostegno di azioni di volontariato sociale
Riduzione del disagio sociale e dell’isolamento dei Nuclei famigliari problematici
Genitori degli alunni delle singole Scuole
reperimento di competenze interne e/o esterne
fornitura locali riprogettazione del
POF promozione di
collegamenti con centri territoriali
coprogettazione e cogestione
Risorse per l’integrazione degli alunni
disabili
Ausilioteca territoriale
costituzione di un centro specializzato territoriale, in collaborazione con ASL e Istituto “Vaccari”, finalizzato a:
valutazione diagnostica fornitura di ausili formazione del personale
scolastico e comunale
alunni disabili frequentanti le Scuole del territorio
accesso al servizio per supporto tecnico, informativo e formativo
Prevenzione socio-sanitaria
Progetti di educazione alla
salute e alla cittadinanza
Avvio nelle Scuole di progetti territoriali di prevenzione socio-sanitaria
Alunni e genitori delle Scuole del territorio
Fornitura locali Coprogettazione e
produzione di materiali
SCOLARIZZAZIONE INSEDIAMENTI ROM
Campo: CASTEL ROMANO
Tipologia dell’insediamento:
Villaggio attrezzato con progetto di gestione
Ubicazione e descrizione del contesto:
Via Pontina all’altezza del km 24,800, è inserito in un contesto prevalentemente industriale ed agricolo. I centri abitati più vicini sono Pomezia, Trigoria, Tor de Cenci, Spinaceto, Torrino.
Container presenti:
220 (130 da Meho e 90 da Carlo)
Abitanti complessivi:
tra 1000 e i 1100.
Scolarizzazione minori residenti al campo
Gli iscritti totali( anno scolastico 2007/2008) a scuola sono 258 così suddivisi:
- Scuola dell’infanzia comunale: 21
- Scuola materna statale: 12
- Scuola elementare: 150
- Scuola Media: 65
- Scuola superiore: 11
Il prossimo anno 2008/2009 si dovranno aggiungere:
- 9 iscritti alla scuola dell’infanzia comunale
- 18 iscritti alla materna statale
- 26 iscritti alla scuola elementare
- 21 iscritti alle scuole medie
- 3 iscritti alle scuole superiori
Naturalmente per alcuni si tratta solo di passaggi al grado d’istruzione superiore.
27 bambini dell’asilo (materna statale e scuola dell’infanzia) sono nuovi iscritti come del resto 10 bambini della scuola elementare che saranno iscritti senza aver fatto la materna.
Per quanto riguarda il prossimo anno scolastico (2008/2009) è bene tenere a mente che la situazione relativa alle scuole è in piena fase di mutamento, visto il trasferimento dei bambini residenti nel campo, dalle scuole del Municipio XI a quelle del Municipio XII
Attualmente le linee adibite al trasporto scolastico sono 5, quattro delle quali attive sul territorio del municipio XI e una nel municipio XII.
Dal prossimo anno saranno due le linee che serviranno le scuole del municipio XII L’accordo ipotizzabile con i rom del campo è quello che due persone (già contattate) provvedono all’acquisto dei mezzi e Associazione Arci li sosterrà sia dal punto di vista economico sia didattico per il conseguimento della patente BK, indispensabile per poter svolgere tale servizio.
Interventi sui minori iscritti pre e post scuola dell’obbligo
Tra tutti gli obiettivi previsti, particolare attenzione ed impegno è stato profuso sui minori in età prescolare e sulle loro famigli.
A riguardo sono stati realizzati d incontri preliminari con le famiglie dei bambini iscritti alla scuola dell’infanzia prima dell’inizio dell’anno scolastico al fine di esporre loro i regolamenti scolastici (tempo di decandenza dell’iscrizione in caso di non frequenza, etc) e concordare il calendario degli inserimenti.
L’inserimento dei bambini è stato nel complesso soddisfacente ed ha avuto un esito particolarmente positivo quando si è riusciti a coinvolgere direttamente i genitori. Si nota, infatti, che l’attenzione e la disponibilità dei genitori rispetto all’importanza della scuola dell’infanzia, intesa come primo e fondamentale passaggio per il futuro successo formativo del minore, è correlata al grado di scolarizzazione dei genitori che, in questa comunità, si lega all’età degli stessi.
Agli incontri genitori/insegnanti, concentrati esclusivamente nel primissimo periodo dell’anno, si sono sostituite, successivamente, le sistematiche riunioni di valutazione dell’inserimento tra i responsabili dell’Arci e le coordinatrici delle scuole dell’infanzia municipale. Agli incontri hanno partecipato anche esponenti della comunità rom.
La progettualità mirata all’integrazione dei ragazzi rom che hanno raggiunto il traguardo dell’obbligo scolastico si è evoluta attraverso l’inserimento di 7 i ragazzi nelle scuole superiori:
4 presso l’Istituto Tecnico per il Turismo “Teresa Confalonieri”
2 l’Istituto Agrario e
1 l’Istituto “Diaz” corso per estetisti
Campo: Tor de’ Cenci
Tipologia dell’insediamento:
Villaggio attrezzato con progetto di gestione municipale è suddiviso in tre aree: due per i rom bosniaci,una per i rom Macedoni
Ubicazione e descrizione del contesto:
Via Pontina , 601 vicino al quartiere Tor de’ Cenci
Container presenti: 55
Abitanti complessivi: 400
Scolarizzazione minori residenti al campo
Inserimento scolastico: (104 minori iscritti)
Asilo nido: ( 2 minori)
La difficoltà di inserire i bambini all’asilo nido è ancora alta e nella maggior parte dei casi l’inserimento riguarda minori seguiti dal servizio sociale.
Scuole dell'infanzia (14 minori):
Si registra una buona media di frequentanti regolari; i rapporti con le scuole dell'infanzia sono buoni sia per quelle Statali che con quelle Comunali, dove già da tre anni, grazie al progetto diritti gestito da Arci Solidarietà, è stato attivato un programma di inserimento dei minori attraverso attività laboratoriali ludico-teatrali che promuovono la cultura Rom all’interno delle scuole, in collaborazione con l’Ufficio Scuola del Municipio XII.
Scuola primaria di primo grado (51 minori)
L’inserimento dei minori nella scuola elementare è soddisfacente. La percentuale di minori che frequentano, ad oggi, la scuola in maniera regolare sfiora il 100%. Questa percentuale così, alta ha fatto si che, negli ultimi anni, si sia intensificata la richiesta di formazione da parte delle insegnanti sulle metodologie di approccio interculturale. A tale esigenza l'Arci ha risposto con un corso di formazione per l’anno scolastico 2006/2007, patrocinato dall’ Ufficio Scuola del Municipio XII e promosso dalla scuola elementare S. Savarino che ha messo a disposizione i locali per gli incontri. Il corso è stato realizzato in collaborazione con CEM (Centro Educazione alla Mondialità). Risulta sempre più forte la richiesta delle diverse scuole elementari di interventi di sostegno di tipo didattico e logopedico, che vengono realizzati nei centri specializzati del territorio.
Scuola secondaria di primo grado (35 minori)
La maggior parte dei minori è iscritta in una sola scuola media vicina al campo. I rapporti con la direzione didattica sono ottimi, vista anche la disponibilità del dirigente scolastico ad organizzare iniziative volte alla conoscenza della cultura rom, come i corsi di formazione rivolti agli insegnanti, condotti, tra gli altri, anche dal Prof. Santino Spinelli. I ragazzi hanno buoni rapporti con i compagni e con tutto l’ambiente scolastico e sono coinvolti nella programmazione laboratoriale che si svolge all'interno dell'istituto, che ha a messo a disposizione alcuni locali per attività di sostegno. Inoltre, è stata data l’opportunità a chi vuole conseguire la licenza media e ha più di 15 anni di iscriversi al corso serale nei C.T.P di zona presso la scuola Ruffini, oppure di prepararsi grazie a i progetti ex L.285
La formazione e la prospettiva dopo la scuola dell’obbligo (4 minori)
I pochi ragazzi che conseguono la licenza media manifestano la volontà di iscriversi ai corsi professionali per parrucchiere, estetista, informatici o per elettricisti, organizzati dalla Provincia (IAL o ENGIM). Nel 2004 un solo minore ha frequentato e ottenuto l’attestato di operatore informatico rilasciato dalla Provincia ed ha avuto l'opportunità di lavorare nella segreteria di un progetto di mediazione e assistenza legale per gli stranieri. Si sottolinea,
inoltre, l’impossibilità per alcuni di frequentare tali corsi a causa della mancanza dei documenti necessari per l’iscrizione.
Le vaccinazioni dei minori scolarizzati (3-14 anni) e dei bambini d'età inferiore ai tre anni sono realizzate degli operatori della scolarizzazione; la campagna vaccinale del 2004 ha coperto il 100% dei minori presenti al campo.
Va, inoltre, sottolineato l'inizio di un rapporto di collaborazione con l'Istituto di logopedia S.Antonio che interviene in numerose scuole del territorio supportando le attività didattiche mediante l'utilizzo di terapisti.
Premessa:
Il Progetto denominato”Consiglio Municipale delle Bambine e dei Bambini”nasce dalla necessità di decentramento del Consiglio Capitolino, istituito a Roma nel 2001. Questo Progetto può essere considerato uno strumento corretto della Città per rispondere al diritto di libera espressione dei bambini,riconosciuto dall’art.12 della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Organizzazione del Consiglio
Consiglieri: I piccoli consiglieri saranno 2 per ogni scuola primaria del Municipio, fino ad un massimo di 30 componenti,rappresentando anche le diverse condizioni infantili presenti nella città: bambini diversamente abili, stranieri,rom, ospedalizzati ;un maschio ed una femmina;uno di III e uno di IV, future IV e V nel prossimo anno scolastico; scelti mediante metodo del sorteggio, poiché equo.
Insegnanti: Gli insegnanti che accompagneranno i bambini saranno 1 o 2per ogni scuola.; parteciperanno ad un gruppo di lavoro,che affiancherà, sosterrà e promuoverà le idee dei bambini.
Incontri: Gli incontri avranno una cadenza mensile e l’anno consiliaresi aprirà con una giornata di accoglienza inaugurale nel mese di Maggio.
Sede: La sede del Consiglio potrebbe essere la Sala Consiliare del XII Municipio o altra sede da definire.
4.9 CULTURA e INTERCULTURA
Interscambio con le scuole del territorio al fine di favorire la crescita della sensibilità sportiva e culturale nelle nuove generazioni.
Realizzazione di iniziative tese al coinvolgimento di fasce sempre più ampie della cittadinanza nell’ottica della realizzazione di un sistema di interscambio culturale che sposi il principio dell’educazione permanente.
Privilegio delle tecniche del rispetto dell’ambiente attraverso la realizzazione di conferenze all’interno delle scuole del territorio, della sala consiliare, della biblioteca municipale favorendo un’opera di diffusione della conoscenza del patrimonio ambientale del municipio.
Rafforzamento del legame di collaborazione esistente con la biblioteca “Pier Paolo Pisolini”e sostegno al principio di interazione con la realtà editoriali territoriali e romane. A tal fine si sposerà la creazione di “punti di lettura” e si darà corso ad iniziative volte alla valorizzazione dei servizi offerti con il prestito interbibliotecario.
Individuazione del luogo della seconda biblioteca nel quadrante Laurentino insieme agli Assessorati comunali competenti
Attuazione delle seguenti proposte: - istituzione con cadenza annuale dei numerosi concorsi tematici legati alle diverse discipline artistiche.
Letteratura
Fotografia
Poesia
Teatro e cinema nelle Piazze del Municipio – creazione di laboratori permanenti, rilancio dei teatri presenti nel Municipio Roma XII:
a) Stipula di un protocollo relativo all’accesso gratuito per le proveb) Diffusione delle attività dei teatri nel cartellone mensile organizzato dall’Ufficio
- realizzazione della rassegna culturale municipale
criterio guida sarà quello dell’interazione dell’aspetto artistico con quello della solidarietà e
dell’impegno sociale. Inoltre sarà prevista la dislocazione sul territorio delle diverse
iniziative al fine di ottemperare al criterio della diffusione capillare degli spettacoli.
- Convenzione auditorium Massimo per iniziative culturali e esibizioni sportive
- Valorizzazione dei lasciti della memoria collettiva con attenzione alle celebrazioni stabilite dalla giornata della memoria per la Shoah e in memoria delle vittime delle foibe. In particolare, si segnala la necessità di sottolineare anche la celebrazione delle giornate dell’olocausto vissuto dalle popolazioni Rom, dai testimoni di geova, dai tanti omosessuali e dai disabili periti nei campi di concentramento nazisti. Oltre a ciò si segnala la volontà di evidenziare il percorso della memoria collettiva utilizzando le testimonianze presenti sul territorio. Aderire ai viaggi della memoria per i ragazzi delle scuole, finanziati dal Comune di Roma nei luoghi dell’olocausto e di dove avvenne il martirio delle foibe. Tra queste iniziative si segnala:la valorizzazione dei percorsi relativi alla storia della resistenza che vede una delle sue tracce da seguire proprio nell’itinerario che si studierà sul quartiere di Spinacelo. A questo proposito si demanda l’istituzione di un monumento dedicato ai martiri della strage di Marzabotto. Inoltre si sottolinea la volontà di offrire sostegno ad uno studio relativo alle personalità dei tanti poeti in Dalmazia ed in Istria ed ai quali sono state intestate strade del nostro territorio. Sulla scorta di iniziative si intende intraprendere anche un cammino che porti alla conoscenza delle opere relative ai tanti poeti e letterati italiani e stranieri ai quali sono intestati strade dei nostri quartieri.
Rilancio consulta della cultura a) partecipazione alla pubblicità degli atti consiliari relativi agli indirizzi di politica
culturale ( a carico dell’assessorato e della consulta)
b) formazione e realizzazione del cartellone delle iniziative culturali municipali,
iniziativa a cura dell’assessorato e dell’ufficio cultura
c) bandi pubblici: diffusione a cura dell’ufficio cultura, pubblicizzazione all’interno della
consulta ( a cura della consulta)
d) luoghi di ritrovo: allo studio l’individuazione del luogo di riunione per la consulta ( a
cura dell’assessorato)
e) atlante della partecipazione culturale: realizzare un piccolo vademecum per il cittadino
che intende giovarsi dell’offerta culturale organizzata dalle associazioni riunite nella
consulta. Un vademecum che contempli l’offerta culturale distinta per luoghi,
associazioni, biblioteche. Il tutto ispirato al concetto di accesso libero.
f) Casa della cultura – Laurentino e Casa della Musica – Spinacelo.
- Organizzazione di attività di diffusione culturale che prevedono la partecipazione degli
istituti di cultura stranieri presenti a Roma e dei servizi culturali delle ambasciate.
- Valorizzazione delle iniziative relative alle feste del natale, del capodanno e del carnevale
e delle tradizioni storico culturali dl territorio del Municipio.
- Realizzazione Notte Bianca municipale
- Realizzazione iniziative municipali nell’ambito dell’Estate Romana
Diffusione delle Discipline artistiche:
a) iniziativa lezioni di storia dell’arteb) iniziativa culturale del mondoc) iniziative in collaborazione con la biblioteca Pisolinid) implementazione del concorso letterario riservando un concorso a parte per le
scuolee) realizzazione del concorso fotografico con cadenza biennale
4.10 Sport
L’intervento del Municipio riguardo la promozione dell’attività sportive per i cittadini del territorio, è realizzata attraverso:
1) Centri Sportivi Municipali
2) Impianti sportivi Comunali che offrono corsi sportivi sia per bambini che per adulti
3) Convenzioni con Club privati
1) Centri Sportivi Municipali: Sono 20, hanno sede nelle palestre scolastiche delle scuole medie ed
elementari nei vari quartieri del Municipio e sono affidati ad Associazioni Sportive che ne curano l’organizzazione.
Sono aperti, in orario extrascolastico, dalle ore 16.30 alle ore 22.00 circa.
Dalle 16.30 alle 18.30 si offrono attività per i bambini/ ragazzi quali:
minibasket minivolley ginnastica artistica e ritmica danza classica e moderna karate pattinaggio
Dalle 18.30 in poi iniziano le attività sportive per adulti quali:
pallavolo pallacanestro ginnastica generale ginnastica dolce gym music danza arti orientali ballo liscio
balli di gruppo
Gli utenti iscritti ai Centri Sportivi Municipali sono n° 1341 così suddivisi:
nella fascia d’età 3 - 5 anni iscritti n° 74
nella fascia d’età 6-15 anni iscritti n° 794
oltre i 15 anni iscritti n° 473
9 di questi utenti, nella fascia ragazzi, sono diversamente abili.
Le tariffe mensili che gli utenti versano all’Associazione Sportiva sono stabilite annualmente dall’Amministrazione Comunale e pubblicizzate con locandine affisse nelle scuole e negli uffici del Municipio o nel sito dello stesso.
Per i minori che appartengono a famiglie con grave disagio economico, attraverso segnalazione dei Servizi Sociali, l’ufficio sport provvede all’inserimento gratuito ai corsi sportivi, mentre rimane a carico della famiglia la quota d’iscrizione.
Ogni anno si inseriscono circa 60 minori indicati dai Servizi Sociali.
2) Impianti Sportivi Comunali
I cittadini del Municipio XII possono usufruire di n° 10 impianti sportivi comunali di cui due piscine dove si svolge scuola nuoto per circa 1500 utenti tra bambini, ragazzi ed adulti.
Negli altri impianti si offrono a circa n° 1.500 utenti attività diversificate tra le quali:
scuola calcio
pattinaggio sul ghiaccio
atletica
yoga
tennis.
Le tariffe sono stabilite annualmente dall’Amministrazione Comunale.
3) Convenzione con Club privati
La vasta gamma di attività sportive offerte viene arricchita ogni anno da corsi sportivi in forza di convenzione con alcuni club privati del territorio. Gli utenti che frequentano questi corsi, previa autorizzazione dell’ufficio sport, sono circa n° 800. Le attività offerte (ogni anno possono variare) sono:
corsi di nuoto nuoto libero acquagym fitness body building scuola calcio danza arti marziali tiro con l’arco spinning pilates
Per gli amanti della caccia che risiedono nel Municipio XII o che sono iscritti ad una associazione venatoria del territorio, l’ufficio sport dal mese di Luglio di ogni anno, consegna i tesserini venatori fino al 31 Gennaio, data di chiusura della stagione venatoria.
Dal 31 Gennaio al 31 Marzo avviene la riconsegna dei tesserini. Al cacciatore sarà rilasciato un tagliando che ripresenterà nella successiva stagione venatoria per ritirare un nuovo tesserino.
Ogni anno con la chiusura delle scuole per il periodo estivo molte famiglie si trovano in grande difficoltà in quanto non sanno a chi lasciare i propri figli quando loro sono assenti per
lavoro. Questo problema è ancor più evidenziato dal fatto che le strutture private che offrono il servizio di “centro estivo per ragazzi” praticano dei prezzi che non tutti possono permettersi di sostenere.
Il Municipio individua in questa situazione la necessità di intervenire per sollevare le famiglie da tali spese attraverso l’organizzazione di Centri Ricreativi Estivi.
L’ufficio sporti primi di Maggio inizia a raccogliere le domande per i Centri Ricreativi Estivi che si svolgono, in genere , in un Club Sportivo che mette a disposizione anche la piscina . Sono articolati in due turni di 15 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 16.30. Ne usufruiscono, per l’eseguità dei fondi disponibili, solo 50 bambini dai 3 ai 6 anni. La tariffa è di € 38,73. Anche in questo caso il Servizio Sociale può effettuare inserimenti gratuiti per minori provenienti da famiglie economicamente disagiate.
Gli obiettivi prioritari del Servizio Sport e Cultura
1. Interscambio con le scuole del territorio al fine di favorire la crescita della sensibilità sportiva e culturale nelle nuove generazioni
2. realizzazione di iniziative culturali e sportive tese al coinvolgimento di fasce sempre ampie della cittadinanza
3. promozione di attività legate ai temi dell’ambiente e alla conoscenza del patrimonio ambientale del municipio
4. individuazione di una seconda biblioteca municipale5. rilancio della consulta della cultura6. diffusione delle discipline artistiche
4.11 Terzo Settore
LE RISORSE “NEL” MUNICIPIO
“…Rendere visibile, concreto, coerente un tessuto di promozione sociale, un modo di
essere città, di costruire la città, che sia ricco di senso, ricco di equità, fondato su regole,
condivise e rispettate e che veda tutte le risorse disponibili impegnate secondo un disegno
comune: un tessuto di prevenzione, di attenzione alla qualità della vita quotidiana; un tessuto
fatto di recupero, di sostegno, di presa in carico delle difficoltà di ognuno: non per
assistenzialismo, ma per volontà di promuovere in ognuno le possibilità e le capacità di
camminare con le proprie gambe, dove questo è possibile, e di far sentire a chiunque sia
impossibilitato a fare da sé che può contare su una comunità…” (dalla introduzione della
pubblicazione “per una mappatura dei servizi e delle risorse”, municipio Roma XII, progetto
37 l.285/97).
L'integrazione tra pubblico e privato nella gestione dei Servizi offerti al cittadino ed in
particolare dei Servizi alla persona, in attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà,
implica il riconoscimento ed il sostegno del ruolo specifico del Terzo settore (cooperative
sociali, associazioni di volontariato, fondazioni, onlus, enti di patronato, consorzi sociali,
società di mutuo soccorso) e necessita di adeguati strumenti giuridici di tipo negoziale, che
garantiscano e regolino la partecipazione dei soggetti no profit alla programmazione,
progettazione, gestione e definizione dei criteri di verifica nel sistema dei servizi alla persona.
La presenza sempre più numerosa ed attiva delle risorse offerte dal Terzo Settore, ha
prospettato, ormai da tempo, al Municipio XII, la necessità di porre una costante attenzione
alla valorizzazione delle attività e delle esperienze che i cittadini, autonomamente
organizzati, attuano per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità.
In tal senso il Municipio, anche su riferimenti legislativi ben precisi (L.L.R.R. 28/06/993
n. 29/93 e n.18/96), è chiamato ad assumere notizie circa l’efficienza operativa, la
consistenza associativa e la funzionalità degli Organismi di Volontariato; ed è chiamato a
rispondere e a relazionare sulle attività svolte e le iniziative programmate e in cantiere. Solo
sulla base della valutazione del Municipio, la Regione può emanare il provvedimento di
iscrizione dell’associazione nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato. Tale
iscrizione viene poi comunicata al Servizio Sociale Municipale che è tenuto a valutare e
verificare in itinere l’andamento periodico delle attività svolte.
Oltre a tale compito istituzionale, il Municipio tende a svolgere un’analisi del territorio
per la ricerca di tutte quelle più varie forme d’aggregazione sociale ed associazionismo
che possono essere considerate risorse per il lavoro sociale professionale. Tali attività
permettono di stabilire un importante collegamento ed integrazione con il Terzo Settore e la
cittadinanza al fine unire le forze pubbliche e private per migliorare i servizi in favore delle
fasce di utenza più deboli della popolazione del Municipio.
Il rapporto di lavoro e confronto quotidiano con gli enti accreditati, strumento ormai efficace
del sistema dei servizi alla persona, ha contribuito ad accrescere trasparenza e qualità ed a
produrre un buon livello di approfondimento e condivisione tra il Servizio Sociale
Professionale del Municipio e la governance dell’Ente puntando a sviluppare degli strumenti
comuni per affrontare le criticità identificate. Il metodo del confronto è stato molto utile e
proficuo, e ha consentito un dibattito aperto, con approfondimenti e scambi d’informazioni,
molto utili al di là delle diversità di strategie generali e di modelli di riferimento. Anzi, proprio
la diversità dei modelli di riferimento, ha consentito una più articolata messa a punto dei
problemi di fondo, nonché la valutazione attenta dei livelli di coerenza dei singoli modelli con
le finalità generali del sistema messo in atto.
Obiettivi
Partecipazione sempre maggiore del Terzo Settore al piano di lavoro sociale in quanto
osservatorio privilegiato dei bisogni del territorio;
Individuare, condividere e realizzare sempre più buone pratiche in tema di programmazione,
gestione, partecipazione nelle politiche del Welfare.
monitorare e valutare i risultati della progettazione comndivisa, studiarne i possibili
miglioramenti
4.12 Sindacati
La Legge 328/2000 prevede , in coerenza con gli articoli 2, 3, e 38 della Costituzione. il contributo delle organizzazioni sindacali nella fase di pianificazione degli” interventi e dei servizi sociali”al fine di garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, prevenire o ridurre le condizioni di disabilità , di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia.
Nel rispetto il dettato costituzionale e della legge 328/2000 il Municipio ha inteso approvare con le OO. SS. CGIL, CISL, UIL, competenti per territorio insieme alla categoria dei lavoratori del settore rappresentati da FP CGIL, FP CISL , FPL UIL pensionati rappresentata da SPI CGIL, FNP CISL UILP UIL un protocollo di intesa per raggiungere l’obiettivo di realizzare un moderno sistema di relazioni sindacali per un nuovo welfare che, partendo dalla rilevazione dei bisogni definisca le priorità emergenti nel territorio.
Si è quindi giunti a sottoscrivere un “protocollo di intesa sul piano sociale di zona del municipio XII” nel quale sono, tra l’altro, stati previsti:
1. Un tavolo di concertazione del sociale con l’obiettivo di contribuire alla programmazione e alla valutazione delle politiche di welfare in ambito locale e delle risorse loro destinate2. Un sistema di valutazione e monitoraggio sulla qualità dei servizi offerti all’utenza quali: i servizi di assistenza domiciliare, e socio sanitari , e sulle politiche di inclusione sociale e contrasto alla povertà
3. l’ informazione e l’accesso al sistema locale dei servizi sociali a rete.
Le parti firmatarie del protocollo hanno individuato le priorità degli interventi, con attenzione alle aree di maggior disagio sociale e particolare riguardo alle politiche di genere:
minori e sostegno scolastico famiglie e coppie
adulti indigenti
anziani
disabilità
non autosufficienti
immigrati
dipendenze, tossicodipendenze e salute mentale
disagio giovanile
I tavoli di concertazione promossi con i Sindacati hanno anche avuto come tema di discussione la piena attuazione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n° 135 del 31 luglio 2000 e n° 259 del 17 ottobre 2005, che riguardano la tutela dei diritti contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nei servizi affidati in appalto o in convenzione. Il Municipio e le OO.SS. si impegnano a vigilare affinché le leggi , i contratti di lavoro e le normative sulla sicurezza del lavoro siano rispettate a garanzia sia dei lavoratori sia dell’utenza.
4.13 Ambiente ed Innovazione Urbanistica
Le richieste di prestazioni sociali da parte dei cittadini riguardano principalmente interventi
di manutenzione, bonifica e pulizia sia di aree a verde , sia di aree stradali. Le richieste
riguardano essenzialmente interventi contingenti (con diversa urgenza), ma anche da
programmare. Le tipologie d’intervento sono quelle degli spazi pubblici (strade, piazze,
giardini, parchi, etc.) e le categorie degli interventi sono la bonifica, lo stato di pericolo,
l’utilizzazione non idonea, la manutenzione ordinaria o straordinaria.
I bisogni individuati dall’Amministrazione Municipale (in accordo con i dipartimenti di
riferimento) con interventi mirati su specifiche aree:
1) ansa del Tevere Magliana – G.R.A., piano di monitoraggio, recupero, salvaguardia e
valorizzazione;
2) aree verdi adiacenti le scuole (Torsello, Fonte Laurentina, Rosalba Carriera, Gramsci e
Tagliacozzo, Leonardo da Vinci, Pallavicini) e le aree verdi di Viale Città d’Europa, Tor de’
Cenci, Acqua Acetosa Ostiense, Via del Risaro, Via Canton.
3) piano della ciclabilità del municipio ed in particolare il collegamento delle piste esistenti (
Via di Vigna Murata – Castello della Cecchignola – Appia Antica, Torrino Nord, fiume
Tevere - Ostia, riserva naturali di Acqua Acetosa Ostiense e Decima, collegamento Articoli
11 e Casa del Ciclismo)
Gli interventi implicati dalla “domanda esplicita” sono diretti dalla U.O.T. del municipio o da
questa Area demandati al Servizio Giardini, all’A.M.A., al Corpo di Polizia Municipale oltre
ad altri enti e strutture pubbliche.
Le azioni da intraprendere per rispondere ai “bisogni reali” sono coerenti con gli obiettivi ed
i metodi di lavoro della Agenda 21 Locale (spirito partecipativo: incontri preliminari con i
beneficiari, forum plenario, incontri tematici).
Per quanto riguarda l’intervento nell’ansa del Tevere è stato attivato un rapporto di
partenariato con il W.W.F.; per le aree verdi sono stati coinvolti i distretti scolastici e come
partner la “Rete Scuoleinsieme”; per le piste ciclabili le associazioni dei ciclisti ed i comitati
dei quartieri.
La finalità ultima è quella di realizzare opere di recupero ambientale ed interventi che
sviluppino la ciclopedonalità e l’uso dei mezzi non inquinanti nell’ambito della mobilità
sostenibile; opere ed interventi sostenuti da una progettazione partecipata.
La rispondenza ai bisogni degli abitanti e la capacità di fronteggiare e risolvere i problemi
emergenti è direttamente influenzata dal divenire del territorio, e condizionata dalla esiguità
delle risorse umane ed economiche destinate all’ Area preposta.
In relazione agli obiettivi descritti va considerato che quelli relativi le “domande esplicite”
sono propri di una attività sistematica e continuativa del Municipio, ma necessitano di
potenziamento ed assegnazione di specifiche risorse per poter trasformare la attuale fase
di costante emergenza in programmazione preventiva.
I tre obiettivi individuati tra i “bisogni reali”, pur avendo carattere determinato e ricaduta su
un territorio circoscritto, hanno il loro massimo valore nell’essere la prima tappa di un
processo di analisi e riqualificazione ambientale del Municipio.
Il territorio municipale è oggetto di forti trasformazioni urbanistiche; è gravato da una
storica carenza di infrastrutture e collegamenti viari. Nonostante ciò sono in corso
realizzazioni non solo di servizi di livello comunale, ma anche grandi interventi di nuova
residenzialità (vedi da ultimo gli interventi calati per l’emergenza abitativa).
Si rende, quindi, necessaria la creazione di una efficiente rete di comunicazione inter–
dipartimentale, più che inter-municipale.
Gli auspicati rapporti intra-municipali dovranno necessariamente tener conto delle altre
azioni o atti amministrativi avviati (Bilancio Partecipato, Urban Center, Piano della Mobilità)
.
Per quanto concerne il miglioramento della comunicazione con i cittadini, oltre i forum ed i
seminari già programmati, va segnalato che il progetto Agenda 21 Locale (approvato e
finanziato dal Dip.XV) prevede la creazione di uno sportello municipale per l’Agenda 21
presso cui reperire informazioni sulle attività e la diffusione di materiale informativo e
didattico
Le attività ordinarie non dispongono, ad oggi, di fondi e relativi centri di costo dedicati.
I progetti specifici usano risorse economiche espressamente destinate anche se su centri
di costo extra municipali.
Le azioni afferenti gli interventi di manutenzione, bonifica e pulizia di aree pubbliche
debbono essere circoscritte nel limite di spesa di € 12.000,00 (unico centro di costo
municipale)
Le azioni afferenti gli interventi lungo l’ansa del Tevere Magliana – G.R.A. debbono
debbono essere circoscritti nel limite di spesa di € 423.000,000
Le azioni afferenti gli interventi di riqualificazione di aree verdi adiacenti le scuole debbono
essere circoscritte nel limite di spesa di € 240.000,00
Le azioni afferenti gli interventi collegati al piano della ciclopedonalità del municipio
debbono ancora essere quantificate.
4.14 Bilancio e Programmazione
Il 21 febbraio 2008 il Consiglio Municipale del Municipio XII ha approvato il “Regolamento per il Bilancio partecipativo” grazie al quale i cittadini potranno indicare interventi che saranno
finanziati dal Municipio.
Il regolamento è l’atto conclusivo di un lavoro iniziato circa un anno prima su impulso
dell’Assessorato municipale all’urbanistica e alla partecipazione.
Il gruppo di lavoro, composto da funzionari del Municipio, ha elaborato la bozza di
regolamento, poi approvata, tenendo conto delle esperienze cittadine consolidate, come quella del
Municipio XI, altre più nuove, come quella del Municipio XVII e delle esperienze di altre
amministrazioni locali.
Si tratta di un atto destinato a rivoluzionare il rapporto tra il Municipio e i suoi cittadini che
potranno dire la loro sui provvedimenti che li riguardano da vicino.
Il Bilancio Partecipativo vuole quindi essere uno strumento reale di democrazia diretta,
attraverso il quale i cittadini partecipano alle decisioni che riguardano l’utilizzo e la destinazione
delle risorse economiche del Municipio nelle aree e nei settori nei quali il Municipio ha competenza.
Il Bilancio Partecipativo, inoltre, si propone quale strumento innovativo di stimolo e di
partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del proprio territorio, integrando la via
della democrazia rappresentativa con quella della democrazia diretta.
Rappresenta un’occasione di apprendimento reciproco tra cittadinanza e pubblica
amministrazione nella possibilità, da parte dei cittadini, di incidere sulle scelte istituzionali e, da
parte dell’amministrazione, di comunicare e realizzare in modo trasparente le scelte di governo del
territorio.
L’intero percorso porta a responsabilizzare i cittadini nell’espressione dei loro bisogni nonché
a comprendere le esigenze dell’intera collettività condividendo metodi, finalità e obiettivi comuni.
Lo strumento del Bilancio Partecipativo si colloca nell’ambito di pianificazione generale del
Municipio XII attraverso gli strumenti del Piano degli Obiettivi e delle Possibilità – P.O.P. e del Piano
Regolatore Sociale.
In sostanza, anche lo strumento del bilancio partecipativo “entra in rete” con altri due
importanti strumenti di progettazione e condivisione degli interventi di largo impatto sul complessivo
benessere della cittadinanza.
Il Regolamento prevede la suddivisione del grande territorio municipale in 7 zone, identifica 4
aree tematiche sulle quali i cittadini, strutturati all’interno delle propria zona di riferimento in gruppi
di lavoro, possono elaborare le proposte; le aree di intervento previste sono: 1 -lavori pubblici,
mobilità e viabilità, 2- spazi e aree verdi, 3 - attività socio-culturali e sportive, 4 - politiche sociali e
giovanili.
A regime, quindi, saranno 28 i gruppi di lavoro (4 per ogni zona), che, all’interno di un
percorso partecipativo, potranno elaborare proposte il futuro del loro territorio. Le proposte
formulate da ciascun gruppo di lavoro saranno valutate dall’Ufficio Municipale di Coordinamento, il
Gecobip, che stabilirà quali sono quelle ammissibili da un punto di vista della competenza e
finanziario. A quel punto le proposte ammissibili torneranno ai rispettivi gruppi di lavoro che
stabiliranno un elenco di priorità. La prima di ognuno dei 4 settori sarà messa in votazione
dall’assemblea plenaria.
Pertanto ogni zona voterà al suo interno le proposte scaturite dai gruppi di lavoro, quella che
prenderà più voti verrà approvata e finanziata direttamente dal Municipio. Quelle invece che
rimarranno fuori, saranno comunque registrate dal Municipio che potrà farle proprie.
Regolamento del Bilancio Partecipativo Comune di Roma - Municipio XII
Art. 1
Definizione e finalità
Il Bilancio Partecipativo è un processo di democrazia diretta, attraverso il quale i cittadini partecipano
alle decisioni che riguardano l’utilizzo e la destinazione delle risorse economiche del Municipio nelle
aree e nei settori nei quali il Municipio ha competenza diretta.
Il Bilancio Partecipativo si propone quale strumento innovativo di stimolo e di partecipazione
dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del proprio territorio, integrando la via della
democrazia rappresentativa con quella della democrazia diretta. Rappresenta un’occasione di
apprendimento reciproco tra cittadinanza e pubblica amministrazione nella possibilità, da
parte dei cittadini, di incidere sulle scelte istituzionali, da parte dell’amministrazione, di
comunicare e realizzare in modo trasparente le scelte di governo del territorio. L’intero
percorso porta a responsabilizzare i cittadini nell’espressione dei loro bisogni nonché a
comprendere le esigenze dell’intera collettività condividendo metodi, finalità e obiettivi
comuni.
Il presente regolamento disciplina il processo di partecipazione dei cittadini alle decisioni in materia di
programmazione economico finanziaria e di bilancio del Municipio Roma XII.
Lo strumento del Bilancio Partecipativo si colloca nell’ambito di pianificazione generale del Municipio
XII attraverso gli strumenti del Piano degli Obiettivi e delle Possibilità – P.O.P. e del Piano Regolatore
Sociale.
Art. 2
Partecipanti
Per cittadini si intendono tutti coloro che abbiano compiuto i 16 anni e che si trovino almeno in una
delle seguenti condizioni:
Risiedono sul territorio della zona di riferimento
Abitano sul territorio della zona di riferimento
Lavorano o studiano sul territorio della zona di riferimento
Art.3
Zone del Municipio
Ai fini del processo di Bilancio Partecipativo il territorio municipale è suddiviso nelle seguenti Zone:
Zona 1: EUR
Zona 2: Torrino – Decima – Castellaccio – Mostacciano
Zona 3: Ferratella – Laurentino – Papillo – Colle Parnaso
Zona 4: Fonte – Cecchignola – Colle di Mezzo – Giuliano Dalmata
Zona 5: Tor Pagnotta – Callerano - Trigoria
Zona 6: Tor de’ Cenci – Spinaceto – Tre Pini – Vitinia – Casal Brunori - Mezzocammino
Zona 7: Castel di Leva – S. Palomba – Spregamore – Falcognana – Monte Migliore – Colle dei
Pini – Schizzanello – Paglian Casale – S. Fumia - Selvotta
Art. 4
Aree tematiche
Sono oggetto del Bilancio Partecipativo le politiche pubbliche relative alle seguenti aree tematiche:
1. Lavori pubblici, mobilità e viabilità (costruzioni e manutenzioni di strade ed opere ad esse collegate;
realizzazione di parcheggi; interventi di manutenzione edilizia ordinaria e straordinaria sugli edifici
scolastici con esclusione degli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado e sugli immobili di
proprietà del Comune di Roma; adeguamento dei beni comunali alle norme di sicurezza, di
prevenzione incendi e di abbattimento delle barriere architettoniche; demolizione di costruzioni e
manufatti abusivi; manutenzione ordinaria e straordinaria dei mercati rionali; decisioni relative ai
percorsi di trasporto pubblico di linea; realizzazione di rotatorie e/o di altri interventi che favoriscono
una maggiore fluidità del traffico; installazione e manutenzione della segnaletica stradale).
2. Spazi e aree verdi (individuazione, progettazione, e realizzazione di interventi relativi ad aree verdi
di quartiere e di vicinato e di verde di arredo urbano; interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria del verde municipale e decisioni sulla destinazione a parco pubblico attrezzato relative
ad aree verdi di proprietà del Comune di Roma).
3. Attività socio-culturali e sportive (organizzazione di mostre, dibattiti, manifestazioni di arti
rappresentative e figurative e mostre di produzione artigianale; programmazione e
realizzazione di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici, manifestazioni folcloristiche e
spettacolari; realizzazione di visite guidate e di iniziative tendenti alla divulgazione e
valorizzazione del patrimonio artistico, storico, naturale e paesistico; istituzione e gestione,
anche in convenzione con enti, associazioni e cooperative, di centri culturali polivalenti;
programmazione e realizzazione di manifestazioni sportive e attività inerenti allo sport;
proposte relative alla realizzazione di impianti e attrezzature per l’esercizio dello sport;
iniziative per offrire alla cittadinanza forme agevolate di partecipazione allo sport e alle attività
ricreative e culturali).
4. Politiche sociali e giovanili (realizzazione di iniziative a carattere sociale a favore di
anziani, minori e soggetti adulti indigenti; iniziative volte a migliorare i servizi ai disabili ed in
generale a favorire i soggetti che si trovano in situazioni di non completa autonomia;
realizzazione di centri di aggregazione giovanile in ogni quartiere ed in generale realizzazione
di iniziative volte a favorire la valorizzazione, il coinvolgimento, l’espressione, il sostegno,
l’integrazione, dei giovani).
Art. 5Attori del Processo
Alle attività di formazione del Bilancio Partecipativo concorrono:
1. L’Assemblea Plenaria
2. Le Assemblee di Zona
3. I Gruppi di Lavoro
4. La Gestione Condivisa del Bilancio Partecipativo (GeCoBiP)
5. Il Consiglio del Municipio
Art. 6Assemblea Plenaria
L’Assemblea Plenaria è l’organo sovrano del Bilancio Partecipativo, costituita da tutti i cittadini di
cui all’art. 2.
Si riunisce due volte l’anno all’inizio e a conclusione del percorso di “Bilancio Partecipativo” ed è
convocata e presieduta dal Presidente del Municipio.
Art. 7
Assemblee di Zona
Ogni zona definita così come all’art. 3 individua le proprie esigenze e delibera le relative proposte
attraverso l’Assemblea di Zona costituita da tutti i cittadini della zona di riferimento.
Le Assemblee di Zona scelgono un portavoce al loro interno che ha il compito di raccordare
l’assemblea con il GeCoBiP.
Il portavoce avrà un incarico annuale non rinnovabile e sarà cura dell’Assemblea di Zona scegliere
a rotazione il portavoce di ciascun quartiere.
Le assemblee sono coordinate dai facilitatori, soggetti esterni all’amministrazione, con
ruolo di moderatori super partes e coordinatori tecnici delle assemblee.
All’interno di ciascuna Assemblea di Zona operano i Gruppi di Lavoro, uno per area
tematica così come individuata all’art. 4 del presente Regolamento.
L’attività delle Assemblee di Zona si eserciterà attraverso quattro diverse fasi:
Prima fase (emersione del bisogno): Informazione sul progetto di Bilancio Partecipativo,
presentazione e discussione generale sulle proposte emergenti, costituzione dei diversi
Gruppi di Lavoro.
Seconda fase (definizione delle proposte): Illustrazione delle proposte avanzate da
ciascun Gruppo di Lavoro e consegna delle relative schede al portavoce dell’Assemblea di
Zona.
Il portavoce dell’Assemblea di Zona avrà l’incarico di riportare al GeCoBiP le schede delle
proposte avanzate dai gruppi di lavoro.
Terza fase (Ammissibilità delle proposte e definizione delle priorità): Illustrazione delle
proposte che hanno ottenuto l’ammissibilità tecnico-finanziaria e la compatibilità con il
Piano degli Obiettivi e delle Possibilità e con il Piano Regolatore Sociale, da parte
dell’Amministrazione Municipale e motivazione dell’esclusione delle proposte ritenute non
realizzabili.
Quarta fase: (Proposta partecipata di zona) Votazione della proposta da parte della
cittadinanza. Tra le proposte prioritarie di ciascuna area tematica emerse da ogni Gruppo
di Lavoro, i cittadini dell’Assemblea di Zona voteranno quella che ritengono più importante
da realizzare nella zona.
Le proposte votate dall’Assemblea di Zona verranno riportate dal Portavoce
dell’Assemblea al GeCoBiP con l’ordine di priorità.
Ogni zona avrà cura di anno in anno di approvare proposte che possano nel tempo
soddisfare le esigenze di tutti i quartieri che compongono quella zona.
La tempistica relativa alle diverse fasi, ivi compresi i termini di consegna delle proposte prioritarie
votate dalle singole Assemblee di Zona, verrà stabilita dal GeCoBiP ogni anno e comunicata ai
portavoce delle Assemblee di Zona.
I portavoce delle Assemblee di Zona sono responsabili del rispetto dei tempi stabiliti.
Art. 8
Gruppi di lavoro
Si costituiscono all’interno dell’Assemblea di Zona e sono gruppi di lavoro composti dai cittadini
che vogliono contribuire alla definizione di proposte per ciascuna area tematica.
Ciascun Gruppo di Lavoro presenterà all’Assemblea di Zona le diverse proposte emerse per la
realizzazione di opere inerenti la propria area tematica, attraverso la compilazione di un’apposita
scheda (fac-simile allegato al presente regolamento).
Tali schede verranno inviate al GeCoBiP per il tramite del portavoce dell’Assemblea di Zona e
torneranno sui tavoli di lavoro con il giudizio di ammissibilità o non ammissibilità tecnica e
finanziaria espresso dagli uffici municipali di competenza.
Il Gruppo di Lavoro deciderà la proposta prioritaria da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea
di Zona.
Art. 9
Gestione Condivisa del Bilancio Partecipativo (GeCoBiP)
E’ costituito, presso il Municipio, il GeCoBiP per la gestione condivisa delle attività e degli atti inerenti il
Bilancio Partecipativo.
Il GeCoBiP è un gruppo di lavoro formato da personale del Municipio e appartenente ad Uffici e
Servizi dello stesso inerenti le materie del Bilancio Partecipativo.
Esso ha compiti di:
1. Programmazione, organizzazione e coordinamento delle attività;
2. Promozione e facilitazione della partecipazione;
3. Cura dell’informazione e comunicazione da e verso i cittadini;
4. Raccolta delle schede relative alle proposte provenienti dai diversi Gruppi di Lavoro;
5. Trasmissione delle proposte agli Uffici competenti per l’espressione dei necessari pareri tecnico-
finanziari e di compatibilità con il Piano degli Obiettivi e delle Possibilità e con il Piano Regolatore
Sociale;
6. Acquisizione dei giudizi di ammissibilità o non ammissibilità espressi dagli Uffici competenti;
7. Restituzione delle schede ai Gruppi di Lavoro corredate dei relativi giudizi di ammissibilità o non
ammissibilità.
8. Acquisizione di tutte le proposte votate da ciascuna Assemblea di Zona ordinate per priorità.
9. Trasmissione della proposta di ciascuna zona che ha ottenuto il maggior numero di voti al Consiglio
Municipale.
Il GeCoBiP per l’esercizio dei suddetti compiti può avvalersi del contributo di figure professionali
esterne.
Con successivo atto il Direttore del Municipio provvederà, dopo l’approvazione del presente
Regolamento, alla nomina del personale che comporrà il GeCoBiP.
Art. 10
Fasi del Bilancio Partecipativo
Sono fasi essenziali del processo di Bilancio Partecipativo l’informazione, la consultazione e la
decisione, il documento della partecipazione, il monitoraggio e la verifica.
Art. 11
L’informazione
L’informazione preventiva e successiva, è garantita a tutti attraverso iniziative finalizzate a realizzare
la massima inclusione al processo di Bilancio Partecipativo e si ispira ai criteri di semplicità,
intelligibilità, chiarezza.
L’informazione potrà essere diffusa ricorrendo a tutte le diverse modalità comunicative quali volantini,
manifesti, incontri, brochure, sito internet municipale, e-mail, sms.
Art. 12
La consultazione e la decisione
La consultazione assicura il libero scambio di opinioni ed è attuata attraverso procedure di
mediazione, facilitazione e sintesi al fine di consentire il dialogo, il confronto e la collaborazione dei
cittadini partecipanti.
La consultazione dei cittadini alle decisioni di bilancio si svolge attraverso le Assemblee di Zona ed i
Gruppi di Lavoro.
L’Assemblea di ciascuna zona elabora e presenta la proposta da inserire nel Bilancio Municipale
concernente la priorità d’intervento relativa al proprio territorio di riferimento elaborata dai Gruppi di
Lavoro.
La decisione sulla proposta da inserire in bilancio è assunta attraverso il metodo del consenso e ove
necessario secondo il principio di maggioranza (un voto per ogni persona).
Art. 13
Formazione e approvazione delle proposte da inserire in Bilancio
I Gruppi di Lavoro definiscono liberamente le proprie proposte relative alle aree tematiche.
Ogni Assemblea di Zona approva fino ad un massimo di 1 proposta di intervento.
La proposta definita in ciascuna assemblea viene comunicata al GeCoBiP che ne cura l’inserimento
nel documento di previsione di bilancio.
Le altre proposte votate verranno acquisite dal GeCoBiP per il loro inserimento nel “Documento della
Partecipazione”.
L’individuazione di proposte non di competenza del Municipio costituiscono ambiti di sollecitazione
d’intervento presso gli organi competenti.
Art. 14
Il Documento della Partecipazione
Le proposte e le osservazioni dei cittadini, escluse quelle che risultino in contrasto con il presente
regolamento e con la normativa vigente, saranno ordinate, raccolte e rappresentate in un documento
denominato “Documento della Partecipazione.
Il “Documento della Partecipazione” sarà predisposto dal GeCoBiP.
Il Documento viene presentato in assemblea plenaria, tenuta di preferenza presso l’Urban Center del
Municipio. Il testo del “Documento della Partecipazione” e il testo integrale delle proposte e delle
osservazioni saranno inseriti e resi consultabili nel sito internet del Municipio.
Art. 15
Il monitoraggio e la verifica
Il monitoraggio e la verifica sono i passaggi che garantiscono ai cittadini la possibilità di essere
costantemente aggiornati sullo stato di attuazione dei provvedimenti adottati dalla amministrazione al
fine di una pubblica verifica.
L’amministrazione facilita l’accesso a tutti gli atti e documenti necessari e garantisce l’aggiornamento
delle informazioni.
Art. 16
Il Consiglio Municipale
Le proposte di intervento approvate da ogni Assemblea di Zona, acquisite dal GeCoBiP, vengono
sottoposte, corredate del parere in ordine alla competenza e alla fattibilità tecnico-finanziaria e della
compatibilità con il Piano degli Obiettivi e delle Possibilità e con il Piano Regolatore Sociale,
all’approvazione del Consiglio Municipale.
Articolo 17
Revisione del regolamento
Il presente Regolamento è soggetto a valutazione e a revisione annuale.
Le procedure descritte hanno natura sperimentale e saranno sottoposte a monitoraggio e valutazione
alla fine dell’intero percorso compresa anche la possibilità di fare intervenire i cittadini stessi alle
eventuali modifiche del regolamento.
ASSEMBLEA DI ZONA DEL
Zona del Municipio XII
Area Tematica
Numero Partecipanti al Gruppo di Lavoro
Portavoce dell’Assemblea di Zona
N. Problema Proposta
(fac-simile scheda proposte)
6. GLI OBIETTIVI E LE PRIORITA’
6.1 Dal Piano di Zona al Piano Regolatore Sociale
L’ esperienza e le attività poste in essere in questi ultimi anni, nei settori riguardanti i servizi rivolti ai cittadini che vivono nel nostro
territorio, ci hanno permesso di far emergere, definire e puntualizzare bisogni sempre più articolati e mutevoli rispetto al passato.
Bisogni anche complessi la cui soddisfazione richiede l’intervento congiunto di più servizi territoriali (Comune, Municipio, ASL, scuola,
ecc.) con la collaborazione di associazioni no profit, organizzazioni sindacali, associazioni culturali , fondazioni, ecc: una progettazione
partecipata, a più mani, per realizzare servizi i più efficienti e migliorare il rapporto con i cittadini.
Oggi ci avviamo a percorrere una nuova fase: il saper “governare”, il cambiamento con processi decisionali inclusivi. Ecco allora, ad
esempio, “i tavoli tecnici”, dove tutti i soggetti interessati alla questione presa in esame , pubblici e privati, si incontrano e partecipano alle
scelte e progettano assieme.
Il coinvolgimento delle associazioni, del volontariato e dei cittadini è previsto dalla legge 328/00 ed il “vecchio” Piano di zona approvato
nel 2002 ha messo buone basi al “metodo inclusivo”.
La costruzione del Piano regolatore sociale si avvale, quindi, di un patrimonio di conoscenze e competenze che ha fatto tesoro di
esperienze tante volte buone altre volte meno ma tutte sono servite per affinare le azioni e gli interventi o, meglio ancora, a progettare un
programma di interventi sociali.
Negli anni si è potuto constatare che il processo inclusivo ha avuto dei punti di debolezza e punti di forza molto importanti.
Punti di debolezza:
Difficile rapporto con il sistema sanitario locale che, per diverse ragioni, non è stato sempre nelle condizioni di sottoscrivere e
rispettare gli accordi relativi ai progetti integrati
Inadeguatezza delle risorse finanziaria a disposizione e mancanza di finanziamenti strutturali che hanno consentito e consentano
di programmare interventi a medio e lungo periodo
Inadeguatezza di un sistema di valutazione sui servizi e progetti posti in essere
Punti di forza:
1. Consapevolezza del ruolo strategico della progettazione condivisa
2. Promozione di protocolli di intesa tra partner, pubblici e privati, al fine di rendere omogenee ed integrate le rispettive politiche ed iniziative e in materia di interventi sociali, ambientali e sanitari
3. Avvio di percorsi coordinati che ridisegnano il welfare municipale
6.2 Le trasformazioni del contesto sociale: esigenza di “leggere” i nuovi bisogni
“Promuovere interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, prevenire, eliminare o ridurre
le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non
autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3, e 38 della Costituzione “
Questo assunto della legge 328 del 2002 è stato il punto di riferimento, la lente per la lettura dei bisogni che, come si è detto, è stato un
percorso inclusivo e coordinato tra Istituzioni e Terzo settore. Una “una gestione a più voci” comprese quelle significative della Caritas
Diocesana di Roma ,della Comunità di S. Egidio e della Rete Interscolastica.
Accurata analisi legata soprattutto alla trasformazione ed alla composizione della famiglia “moderna” che ci ha permesso di “testare” gli attuali
servizi territoriali , le criticità , i bisogni prioritari ed i bisogni emergenti.
Bisogni che nascono dalla:
1. precarietà del reddito a fronte dell’aumento del costo della vita, che si traduce, per esempio, nella difficoltà per i giovani di uscire dalla
famiglia originaria
2. riduzione del “tempo famiglia” che condiziona l’educazione e la cultura dei minori
3. riduzione delle capacità genitoriale con la conseguente delega educativa
4. mancanza di reddito minimo
5. mancanza di alloggi
6. assenza di una di una rete parentale e/o solidale
7. insorgenza di malattie invalidante o incurabile
8. violenza e sfruttamento minorile
e su questioni come:
9. la nuova emigrazione
10. gli insediamenti Rom
11. il fenomeni di abbandono scolastico
12. il disagio giovanile con i conseguenti fenomeni di “bullismo”
13. i percorsi scuola- lavoro per incanalare e sostenere i giovani nel mondo del lavoro
14. il controllo della qualità del lavoro e dei diritti
Nei tavoli tematici promossi è stata fatta una specifica dettagliata descrizione delle attività e progetti in essere . Per ognuno dei settori
individuati si è analizzato il percorso, il target di riferimento ,le problematicità, le risposte ai bisogni con i servizi esistenti, le priorità , i punti di
forza e le potenzialità.
6.3 Vecchi e nuovi bisogni prioritari
Da questo lavoro congiunto e dalla esperienza fin qui maturata sono stati individuate n. 16 settori/aree di intervento dentro i/le quali sono altresì
individuati e le priorità .
I bisogni emersi come prioritari sono quelli legati ai LIVEAS e cioè:
servizi di prevenzione, informazione, contatto e orientamento ai servizi
servizi domiciliari e assimilati
centri diurni
servizi residenziali
assistenza scolastica agli alunni disabili
interventi economici
servizi educativi e scolastici
E’ evidente che questi servizi svolgono una funzione irrinunciabile e, anzi, occorre che le prestazioni siano estese al numero maggiore di aventi
diritto. Purtroppo le insufficienti risorse economiche assegnate al municipio provocano, per alcuni fondamentali servizi, un progressivo ed
inarrestabile aumento di richieste che rimangono inevase; in questo modo oltre ad allungarsi le liste di riserva non si può neppure aumentare il
“pacchetto di servizi individuale” per gli utenti già in assistenza.
Tutto ciò premesso, in sintonia con il dettato costituzionale e la legge 328/200 sono considerati obiettivi prioritari del Piano Regolatore Sociale del
nostro Municipio per gli anni 2008/2010 gli interventi nei settori/aree di seguito riportati.
responsabilità familiari e dei diritti dei minori
1. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali i LIVEAS ( assistenza domiciliare, case famiglia, contributi economici, ecc.)2. Attivazione di borse di studio municipali per sostegno allo studio 3. Attivazione di progetti con le scuole ed associazioni affinché sia il più grande possibile il numero di alunni e ragazzi che,
contemporaneamente , possano usufruire di attività e laboratori fuori dall’orario scolastico 4. Attivazione di nuovi servizi socio educativi a sostegno della famiglia e dei minori che stimoli l’autonomia e l’inclusione sociale con
particolare attenzione alle situazioni di disagio sociale, di marginalità sociale e di disabilità
5. Sostegno alla genitorialità con : a. avvio di sportelli di ascolto scuola-famigliab. attività di sostegno al ruolo genitoriale
6. Contributi economico alle scuole per garantire l’ accesso ai soggiorni studio di alunni con disagio economico e/o sociale7. Promozione di percorsi di alternanza scuola-lavoro finalizzati alla costituzione di cooperative
contrasto alla povertà
1. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali i LIVEAS (contributi economici, 2. assistenza alloggiativi, ecc.)3. Attivazione protocolli di intesa con il sistema produttivo locale, banche, multinazionali, fondazioni , ecc per favorire inserimento lavorativo,
con avvio di borse lavoro, di soggetti svantaggiati .4. Sviluppare lo spirito imprenditoriale per creare nuovi posti di lavoro con “auto-occupazione”
terza età
1. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali i LIVEAS ( assistenza domiciliare, centri diurni anziani fragili, contributi per case di riposo, ecc.)
2. Abbattimento liste di attesa ed inserimento nuovi utenti in assistenza domiciliare3. Servizio domiciliare per malati oncologici e over 90 anni 4. Attivazione di un Centro Diurno Alzheimer 5. Attivazione dell’ assistenza domiciliare in forma indiretta6. Avviare progetti per assistenza leggera quali :
a. Trasportob. Segretariatoc. Teleassistenza d. Piccole commissionie. Accompagnamento
7. Eliminazione di barriere architettoniche
Disabilità
1. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali LIVEAS ( assistenza domiciliare, assistenza scolastica agli alunni con handicap, laboratori , ecc.)
2. Abbattimento liste di attesa ed inserimento nuovi utenti in assistenza domiciliare3. Incremento del numero di utenti che usufruiscono dei laboratori e centri diurni già esistenti4. Attivazione protocolli di intesa con il sistema produttivo locale, banche, multinazionali, fondazioni , ecc per favorire inserimento lavorativo,
con avvio di borse lavoro, di soggetti svantaggiati .5. Avviare progetti per assistenza leggera quali :
a. Trasporto
b. Segretariatoc. Teleassistenza d. Piccole commissionie. Accompagnamento
6. Favorire l’ autonomia delle persone con handicap con : a. Servizi di sollievo per la famiglia b. Strutture per sviluppare l’autonomia per “dopo di noi”
7. Eliminazione di barriere architettoniche
Servizi trasversali
1. Segretariato Sociale2. Attivazione Sportello Unico Integrato ASL/Municipio3. Costruzione della rete dei servizi promuovendo protocolli di intesa4. Sostegno a donne in difficoltà5. prevenzione violazioni della normativa in materia di lavoro e di conseguenza, favorire qualità del lavoro6. Servizi di “ contatto “ per interventi di prevenzione e riduzione dell’emarginazione sociale 7. Servizi per senza fissa dimora
Servizi educativi e scolastici
1. Apertura nuovi asili nido2. Attivazione di convenzione con nidi privati
Scuola
1. Favorire l’integrazione degli alunni nomadi e stranieri2. Prevenzione della marginalità scolastica e sociale degli alunni nomadi e stranieri
Sindacati
1. Costruzione della rete dei servizi promuovendo protocolli di intesa.2. Monitoraggio sui servizi affidati sul rispetto delle disposizioni della Deliberazione C.C. n. 135/00 e Deliberazione C.C. n. 259/05
riguardante il personale impiegato negli organismi affidatari dei servizi 3. Attivazione di un sistema di valutazione sui servizi e progetti in essere
Ambiente ed innovazione urbanistica
1. Piano di monitoraggio , recupero, salvaguardia e valorizzazione ansa del Tevere Magliana- G.R.A. – Ansa Tor di Valle 2. Interventi sulla mobilità tesi a facilitare gli spostamenti 3. Piano di monitoraggio, pianificazione e programmazione di interventi di recupero , salvaguardia e valorizzazione degli spazi pubblici :
strade, piazze, giardini, parchi4. Riqualificazione e gestione partecipata del verde urbano del Municipio5. Eliminazione barriere architettoniche
Bilancio e Programmazione
1. Acquisizione di risorse finanziarie tramite la partecipazione a progetti della Comunità Europea2. Ricerca ed individuazione di sponsor e partner con attivazione di “laboratori di innovazione”3. Istituzione del “Bilancio partecipativo”
7. LA LEGGE 285/97
Quasi tutti i paesi del mondo hanno ratificato la Convezione Internazionale sui diritti dell’infanzia stilata nella conferenza tenutasi a New York
nel 1989.
Nel 1997 in Italia viene approvata, promossa dal Ministro Livia Turco, la legge 285 “Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità
per l’infanzia e l’adolescenza ”.
Con questa legge l’Italia si dota di uno strumento vero e proprio per attuare i principi della convenzione di New York.
L’obiettivo che si pone la legge è orientare gli interventi verso lo sviluppo di tutte le condizioni che permettano di promuovere i diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza, per assicurare ai cittadini minorenni tutte quelle opportunità indispensabili per un adeguato e sereno processo di
sviluppo psicofisico in modo da prevenire qualsiasi fenomeno di emarginazione e disagio.
La legge 285/97 istituisce un Fondo economico, per la realizzazione di tutti i progetti che abbiano come finalità la prevenzione del disagio
infantile e giovanile attraverso:
- la realizzazione di servizi di preparazione e di sostegno alla relazione genitori –figli e di contrasto alla povertà e alla violenza ;
- l’innovazione e la sperimentazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia;
- la realizzazione di servizi ricreativi educativi per il tempo libero;
- la realizzazione d’azioni positive per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per il miglioramento della fruizione
dell’ambiente urbano e naturale da parte dei minori;
- le azioni di sostegno economico o servizi alle famiglie che abbiano al loro interno minori diversamente abili.
Roma, per dare attuazione a questa Legge, si è attivata a vari livelli per pianificare, realizzare e valutare una serie di interventi rivolti
all’infanzia e all’adolescenza.
Il fondo economico, assegnato al Sindaco del Comune di Roma, è stato ripartito fra i Dipartimenti e i 19 Municipi in cui è diviso il territorio
della città.
Sono stati promossi, con un “Accordo di Programma”, fra il Comune di Roma e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio - le Aziende
Sanitarie Locali- il Centro di Giustizia Minorile, due Piani Territoriali Cittadini, con l’obiettivo generale di migliorare e sostenere le esigenze
dell’infanzia e dell’adolescenza a fini preventivi.
La gestione e la realizzazione dei progetti, rivolti all’infanzia e all’adolescenza, è stata affidata, ad Associazioni, Cooperative di promozione
sociale e organismi di volontariato che diventano corresponsabili insieme all’Amministrazione degli obiettivi proposti.
I Municipi, nella loro autonomia, hanno organizzato, tenendo conto degli obiettivi generali fissati nei Piani Cittadini, dei veri e propri “ Piani
Municipali” evidenziando non solo bisogni, esigenze, carenze, ma anche le risorse esistenti nel territorio.
Il Secondo Piano Territoriale cittadino, nel Municipio Roma XII, iniziato ad ottobre del 2002, ha visto l’approvazione di quattro progetti,
finalizzati ad arricchire le opportunità per i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie in termini non solo riparativi di situazioni di disagio, ma
principalmente di prevenzione a future forme di devianza ed emarginazione.
Il Municipio XII, quindi, ha ad oggi promosso, coordinato e sostenuto le associazioni affidatarie, affinchè i progetti, come anche previsto dalla
legge quadro 328/2000, si realizzino in un’ottica d’integrazione con l’insieme delle politiche sociali ed educative, promosse dall’Amministrazione
locale.
La gestione dei progetti è stata affidata ad associazioni e cooperative di promozione sociale che hanno aperto 4 centri: due per la prima
infanzia dai 2 ai 5 anni, e due per gli adolescenti fino ai 18 anni, nei quartieri di questo Municipio dove la presenza di strutture, servizi e risorse
pubbliche è carente oppure nelle zone a più alto rischio di devianza e di emarginazione sociale.
Gli strumenti specifici, per i progetti rivolti alla prima infanzia, sono stati:
- creazione di spazi idonei,
- laboratori per lo sviluppo della socialità e dell’autonomia;
- iniziative di coinvolgimento dei genitori, sostegno nell’affrontare problematiche specifiche nel rapporto con i figli.
Gli strumenti specifici, per i progetti rivolti agli adolescenti sono stati:
creazione di centri di aggregazione;
attività ricreative, formative, sportive e di laboratorio.
I PROGETTI DELLA LEGGE 285/97
IL NIDO ALTERNATIVO cod.53
Il progetto è stato concepito per favorire il processo evolutivo e la crescita culturale e sociale dei bambini, nella loro prima infanzia. Aperto
all’accoglimento di bambini “diversi” per tradizioni culturali, situazioni economiche e condizioni sociali, ha offerto agli stessi l’opportunità di ampliare
il loro piccolo mondo con l’integrazione e la cooperazione nel rispetto delle differenze.
Il progetto ha avuto un ruolo di fondamentale importanza trattandosi di un servizio rivolto ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni e alle loro famiglie in
zone dove la disponibilità di strutture e risorse pubbliche è carente.
Il nido ha accolto con frequenza regolare negli anni dal 2002 al 2005 complessivamente 160 piccoli.
IL CENTRO SOCIO-EDUCATIVO PER L’INFANZIA cod.54
Il progetto tende a sostenere il processo evolutivo del bambino, e lo sviluppo armonico della personalità e, contemporaneamente, a
supportare le competenze dei genitori nel rapporto con i propri figli in un quartiere di nuova istituzione, quale Cecchignola Sud, caratterizzato da
una carenza di servizi e abitato da giovani coppie con bambini piccoli.
Due sono stati gli obiettivi del progetto:
sviluppo della socialità, dell’autonomia, della consapevolezza di sé, della conquista del reale e dell’equilibrio emozionale dei bambini
partecipanti;
sviluppo delle capacità genitoriali e sostegno nell’affrontare problematiche specifiche nel rapporto con i figli.
Sono stati attivati i laboratori di psicomotricità, di drammatizzazione, di pittura, di musica e di movimento. E’ stato aperto anche uno sportello
per i genitori, rivolto a tutto il quartiere, che offre consulenze psicologiche, consulenze sull’handicap e su problemi sociali.
Il Centro ha attivato ulteriori iniziative quali incontri a tema per i genitori su argomenti concordati con gli stessi e con il personale della
ASL.
Il centro ha accolto con regolarità dal 2002 al 2006 con frequenza regolare circa 150 bambini e saltuariamente 200
IL CENTRO POLIFUNZIONALE PER ADOLESCENTI cod. 52
Il progetto è stato ideato per promuovere la creazione di uno spazio sociale di integrazione e aggregazione per i giovani dai 14 ai 18 anni,
capace di sostenerli nella loro fase adolescenziale.
L’obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare un’azione territoriale che sia in grado di promuovere sostenere e valorizzare le
esperienze aggregative dei giovani, soprattutto laddove è presente un disagio dovuto a fenomeni di abbandono scolastico tossicodipendenza e
disgregazione familiare.
E’ stato organizzato uno spazio ludico – ricreativo. Nel Centro sono stati allestiti alcuni laboratori promuovendo la partecipazione dei ragazzi
all’ideazione e progettazione delle attività da svolgere, quali:
il laboratorio teatrale,
il laboratorio fotografico, dove attraverso itinerari fotografici si portano i giovani alla scoperta del territorio,
il laboratorio di registrazione di suoni ed immagini,il laboratorio di arti grafiche,
il laboratorio di ascolto musica e videoteca.
Nelle zone più a rischio e con problematiche legate alla tossicodipendenza e alla emarginazione sociale, il progetto ha realizzato una “ unità
di strada”: un’autovettura itinerante nei luoghi spontanei di incontro giovanile.
All’interno del Centro è stato creato uno sportello rivolto ai familiari come sostegno ai genitori nei rapporti con i figli che vivono un disagio
sociale o presentino disabilità.
Il centro dal 2002 al 2006 ha contattato più di 400 ragazzi. Alle iniziative hanno partecipato con regolarità più di 120 ragazzi.
IL CENTRO DI AGGREGAZIONE PER LA SCOLARIZZAZIONE, L’INTEGRAZIONE E IL SOSTEGNO SCOLASTICO “Oltre la Scuola” Cod.
55
Il progetto ha la finalità di offrire, in un quartiere che presenta aspetti problematici, spazi e attività per sostenere l’aggregazione e
l’integrazione dei bambini, delle bambine e degli adolescenti.
Il progetto ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, rafforzando i processi educativi attraverso un lavoro di rete con le scuole del
territorio: sostenere la crescita dei ragazzi e delle ragazze e dei genitori nello svolgimento del loro compito di educatori
Nel centro si svolgono attività di sostegno ludico ricreativo e di laboratorio.
Il sostegno scolastico si rivolge ai ragazzi/e con difficoltà di apprendimento. Per ognuno viene sviluppato un progetto educativo, in
collaborazione con le scuole e gli insegnanti.
Per le attività ludiche e ricreative, sono a disposizione libri, giochi da tavolo, materiale per giochi di ruolo.
Sono stati attivati i seguenti laboratori:
il laboratorio informatico,
il laboratorio multimediale e audiovisivo che ha dato vita al cineforum,
il laboratorio artistico creativo,
il laboratorio teatrale
attività estive (piscina e gite)
Il sostegno alla genitorialità è stato attivato attraverso incontri con consulenti ed esperti per affrontare le problematiche dei rapporti genitori e
figli.
Il centro dal 2002 al 2006 ha contattato più di 500 minori, mentre è stato frequentato con regolarità da circa di 150 minori e saltuariamente
350.
I BISOGNI EMERGENTI
La sperimentazione attuata attraverso la realizzazione dei suddetti progetti è stata un’ottima occasione di crescita e di sviluppo delle capacità
del Municipio di comprendere i bisogni delle famiglie e dei minori.
L’esperienza diretta, il contatto quotidiano con le famiglie, i bambini e gli adolescenti hanno messo in luce varie criticità che si possono così
riassumere:
- incapacità, nelle giovani coppie, di crescere e rapportarsi positivamente con i loro figli;
- difficoltà all’interno delle famiglie di svolgere appieno il proprio ruolo educativo e formativo;
- scarsa chiarezza nella auto-definizione del ruolo genitoriale.
Per quanto riguarda gli adolescenti, i disagi più ricorrenti riscontrati, sembrano essere particolarmente legati alle relazioni parentali e
generazionali ed al difficile individuazione della propria identità.
Gli adolescenti presentano:
una valutazione negativa della propria situazione familiare;
- un basso e/o conflittuale livello comunicativo con le famiglie.
Tali problematiche producono:
- disagio nelle relazioni interpersonali verso il mondo degli adulti
- interruzione o abbandono, molto precoce, degli studi;
- avvio verso percorsi di devianza.
PROGETTUALITÀ
Con il nuovo finanziamento relativo al triennio 2008-10 e con le “economie” delle annualità precedenti, ricchi delle esperienze maturate in
questi anni con i progetti che sono stati realizzati, si intendono avviare nuove iniziative che portino alla prevenzione e eventualmente al superamento delle difficoltà sopraelencate attraverso articolazioni di interventi mirati ed innovativi.
Oltre ad avviare nuove iniziative e progetti rivolte in particolare alla sviluppo delle capacità genitoriali, con interventi di sostegno per i
genitori e centri di sollievo alle famiglie, creando una serie di aiuti globali e integrati con le altre risorse territoriali, si intende, infatti, promuovere
interventi a favore della pubertà ed adolescenza. Tali periodi sono infatti riconosciuti come stadi di “transizione e di cambiamento” in cui spesso i
minori si pongono molte domande e dubbi che, se non risolti, possono creare qualche problema. I progetti dovranno, quindi, essere rivolti al
miglioramento delle capacità “proprie” di ogni minore attraverso iniziative che li accompagnino in un percorso di automotivazione, fornendo loro
spazi in cui poter trovare informazioni e consulenze su questioni (bullismo, violenze domestiche, violenze sessuali, disagio esistenziale, disagio
scolastico) relative alle quali non riescono a confrontarsi con i genitori e con il mondo degli adulti.
Di conseguenza l’intervento degli scorsi anni sulla primissima infanzia del “Nido Alternativo” cod.53 non verrà più considerato nelle linee
progettuali del prossimo triennio poichè negli anni la politica dell’Amministrazione Comunale è andata nella direzione di potenziare l’offerta di nidi
rendendo di fatto non necessario continuare a prevedere il finanziamento di tale servizio con i fondi della Legge 285.
Inoltre, la precedente esperienza ha, come spesso evidenziato, che la filosofia preventiva insita nella Legge 285/97 trova più efficacia se
viene indirizzata al coinvolgimento globale della famiglia, ed in particolare dei genitori, più che attività rivolte esclusivamente ai minori che possono
attivare atteggiamenti deleganti dei genitori ad istituzioni esterne alla famiglia.
Pertanto i fondi originariamente destinati al finanziamento del “Nido Alternativo” (2005-2006), verranno destinati per il nuovo progetto: “Il
Formicaio” che si svilupperà nel biennio 2008-2009.
I progetti finanziati dalla Legge 285, annualità 2006, e compresi nel II piano territoriale, si concluderanno entro il primo semestre 2009.
Con i finanziamenti relativi agli anni 2007-2008, si avvieranno nuovi progetti di cui 2 rivolti alle famiglie con minori in età evolutiva, 3-10 anni
e 4 progetti rivolti alle famiglie ed ai minori in età compresa tra gli 11 e i 18 anni, riportati nelle schede seguenti.
PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
ProgettoFondi
residui Anno 2005
Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Note
"Tutti insieme appassionatemente" € 74.000,00 € 74.000,00 € 74.000,00
"All'ombra della Grande Quercia" € 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00
"Essere genitori che reposnabilità!" € 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00
"Qui si studia" € 83.000,00 € 83.000,00 € 83.000,00
"Oggi si lavora" € 100.074,60 € 100.074,60 € 100.074,60
Azioni di sistema € 6.879,07 € 6.879,07 € 6.879,07 € 6.879,07
cod. 52 - Centro Polifunzionale per Adolescenti
€ 98.000,00
cod. 53 - Nido Alternativo € 0,00
cod. 54 - Centro Socio Educativo Infanzia
€ 59.000,00
cod. 55 - Oltre la Scuola Centro per la Soc. e l'Int.
€ 113.693,74
"Il Formicaio" 16.619,14 € 66.380,26
Totale € 343.953,07 € 343.953,67 € 343.953,67 € 343.953,67
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“ALL’OMBRA DELL GRANDE QUERCIA”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Offrire alle coppie con minori in età evolutiva un contesto spazio – temporale di formazione stabile per un confronto e aiuto sull’ “essere genitori”.
DESTINATARI
Famiglie con minori dai 3 ai 10 anni;
Insegnanti delle scuole dell’infanzia; Insegnanti delle scuole elementari.
AZIONI
Incontri di gruppo e tavole rotonde con i genitori su diversi temi, inerenti all’età evolutiva; Gruppi di bambini (figli delle coppie che partecipano al Progetto) mirati all’apprendimento di metodiche di gioco e socializzazione; Consulenza psico-pedagogica individuale e di coppia sul ruolo genitoriale con particolare riferimento all’essere padre e madre; Consulenza psico-pedagogica per i genitori e figli.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 40.000,00
Anno 2009 40.000,00
Anno 2010 40.000,00
Totale 120.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Sostenere ed aiutare le famiglie in situazioni di disagio culturale, sociale e relazionale in cui sono presenti minori dai 3 ai 10 anni; offrire loro un supporto per relazionarsi e crescere insieme.
DESTINATARI
Famiglie con minori dai 3 ai 10 anni;
AZIONI
Incontri di formazione per i genitori per imparare a relazionarsi e giocare con i propri figli, nei vari passaggi di crescita; Centro ludico – ricreativo; Gruppi integrati tra genitori e figli per attività manuali, sportive e ludiche per … divertirsi insieme.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 74.000,00
Anno 2009 74.000,00
Anno 2010 74.000,00
Totale 222.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“ ESSERE GENITORI …
… CHE RESPONSABILITA’ ”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Offrire un contesto in cui i genitori possano confrontarsi sul rapporto genitori/figli e possano trovare un approccio formativo che dia loro risposte adeguate per la loro quotidianità.
DESTINATARI
Genitori di ragazzi dagli 11 ai 18 anni;
AZIONI
Incontri e tavole rotonde per confrontarsi su argomenti di interesse comune e riguardanti il rapporto genitori/figli; Incontri di formazione frontale su tematiche inerenti lo sviluppo fisico e psico-pedagogico dei propri figli e sui modelli socio-educativi. Formazione al ruolo genitoriale; Consulenza psico-pedagogica individuale e di coppia sul ruolo genitoriale con particolare riferimento all’essere padre e madre; Consulenza psico-pedagogica per i genitori e figli.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 40.000,00
Anno 2009 40.000,00
Anno 2010 40.000,00
Totale 120.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“OGGI … SI LAVORA!”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Stimolare, accompagnare e sperimentare i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro.
DESTINATARI
ragazzi dai 16 ai 18 anni;
AZIONI
Interventi educativi e formativi personalizzati e di gruppo finalizzati all’individuazione delle specifiche risorse e capacità del singolo; Individuazione di aziende, nel campo produttivo e commerciale, idonee ad accogliere ragazzi; Inserimento e tutoraggio nell’inserimento e nel percorso lavorativo.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 100.074,00
Anno 2009 100.074,00
Anno 2010 100.074,00
Totale 300.222,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“QUI SI STUDIA!”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Garantire l’attuazione del diritto allo studio ed assicurare agli studenti la prosecuzione degli studi, anche attraverso interventi mirati a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale e culturale che limitano la partecipazione die minori al sistema scolastico.
DESTINATARI
Adolescenti dagli 11 ai 18 anni;
AZIONI
Instaurare una rete con le scuole per individuare i ragazzi con difficoltà e programmare un intervento educativo di recupero; Attività di recupero scolastico attraverso lezioni individuali o di gruppo; Sostegno all’inserimento scolastico per i minori stranieri; Incentivazioni economiche per quei ragazzi che raggiungono gli obiettivi previsti.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 83.000,00
Anno 2009 83.000,00
Anno 2010 83.000,00
Totale 249.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“NEL FORMICAIO”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Fornire alle famiglie - che siano impossibilitate o in momentanea situazione di disagio – un supporto nell’assicurare ai figli un’adeguata ed armonica stimolazione educativa ed una adeguata socializzazione.
DESTINATARI
Minori dai 10 ai 15 anni
AZIONI
Sostegno nelle attività scolastiche ed aiuto nei compiti a casa; Supporto nel coinvolgimento delle famiglie nel contesto scolastico; Stimolo alla partecipazione ad attività ludico – ricreative nel territorio
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a NOVEMBRE 2010 per complessivi mesi 24
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 € 41.500,00
Anno 2009 € 41.500,00
Totale € 83.000,00
9. LA PROGRAMMAZIONE DELLE AZIONI DI SISTEMA
9.1 Progetto “Matrioska” –
Al fine di rendere più efficace ed efficiente il Sistema dei servizi e degli interventi erogati ai cittadini del Municipio XII, non solo dal Servizio Sociale municipale, ma da l’intera rete dei servizi istituzionali e del terzo settore presenti nel territorio, si rende necessario individuare all’interno della programmazione delle azioni di sistema la realizzazione di un processo di organizzazione informatica dei dati relativi agli utenti del servizio sociale e di tutti gli interventi rivolti ad essi.
Tale processo dovrà realizzarsi attraverso la creazione di una banca dati “Matrioska”– consultabile anche da tutti gli operatori del servizio sociale connessi in rete - che potrà permettere una più agile e veloce consultazione della situazione sociale del cittadino permettendo una conoscenza globale ed una immediata visione della situazione personale dell’utente.
Ciò risulterà estremamente utile anche per rispondere in tempo reale agli operatori di altri servizi istituzionali, fornendo loro immediatamente una risposta esauriente. Inoltre tutti i dati inseriti potranno essere lavorati a fini statistici, per conoscere, a fine anno solare, quali e quanti servizi sono stati erogati a ciascun cittadino e la tipologia dell’utenza.
9.2 Adesione alle Porte Sociali
L’adesione al progetto delle Porte Sociali, quale nuova modalità di lavoro tra enti che erogano servizi sociali potrà raggiungere l’obiettivo di facilitare e promuovere l’accesso di tutti i cittadini ai servizi pubblici e del privato sociale presenti sul territorio permettendo una risposta multidisciplinare e globale ai bisogni presentati dall’utenza attraverso una lettura capillare ed attenta di domande e risorse.
9.3 Pubblicazione “Guida al Servizio Sociale”
Il Servizio Sociale Municipale accompagna le persone in alcuni momenti della vita a supporto della quotidianità familiare e/o per superare una difficoltà.
Nell’ottica di una sempre maggiore prossimità delle istituzioni ai cittadini, quindi, l’informazione sulle attività ed i servizi realizzati è sempre più necessaria ed è, sempre più indispensabile l’esigenza di una corretta e diffusa conoscenza delle realtà proposte per incrociare la domanda, il bisogno, con l’offerta del servizio.
La guida del Servizio Sociale può essere uno degli strumenti più adeguati per far conoscere ed utilizzare al meglio il Servizio Sociale del Municipio.
L’ufficio di piano nel programmare la realizzazione della guida realizzerà il coinvolgimento di tutto il personale del Servizio ed un confronto con il privato sociale e gli enti che a vario titolo collaborano con il Municipio.
9.4 Formazione e Autoformazione del personale tecnico e amministrativo del Servizio Sociale Municipale.
Tutte le su enunciate azioni possono essere realizzate solo con la costante riflessione sui contenuti teorici relativi ai concetti d’informazione e comunicazione, prossimità ed accoglienza.
In tal senso sarà necessario per gli operatori del Municipio poter continuare a considerare indispensabili percorsi di formazione ed autoformazione al fine di acquisire conoscenze teoriche e pratiche che permettano una uniformità ed una buona qualità negli interventi posti in atto da ciascun operatore.
9.5 Procedure di Monitoraggio sulla programmazione del PRS
Elenco Associazioni Municipio XII iscritte all’Albo Regionale
N. Denominazione Presidente Sezione Sede legale Sede operativa Telefono Fax
1 Ass.it. Pazienti anticoagulati –
a.i.p.a.
Gaetano Cappello
Sanità
Servizi sociali
Via Giovanni Devich, n.58
Via Benevento, 27/a
06/85795401 – 06/4403695
2 Associazione “Oppo e le sue stanze”
Teresa Madia Sanità Viale s. Pietro e Paolo n. 24
Tel. 06/5925269 06/5925989
3 “Noi e i giovani”Angela Maria
CampelliServizi sociali
Via Colle di mezzo n.40,
06/97274062 06/97258906
4 Cardiva – ass. Per lo studio delle malattie cardiovascolari
Achille Gaspardone
Sanità P.zzale Umanesimo 10
Presso u.o.c. Cardiologia Ospedale
“S.Eugenio”
06/51002320
51002836
06/51002319
5 Ass.ne socio-culturale “Laurentia”
Cultura Via Laurentina 631 00143 Roma
N.
Denominazione Presidente Sezione Sede legale Sede operativa Telefono Fax
7 “Arcobaleno - associazione per la ricerca e la cura delle malattie ematooncologiche
nell’infanzia”
Nannerini Roberto
Servizi sociali
V. Marocco n. 3 V. Marocco n. 3 Tel. 06/54210809 0654222401
8 Associazione “Forum 2003 Cornetta Pompeo
Servizi sociali
Via Guareschi n. 51 Cell.333/9504225
9 Ass. “Fondazione del cuore” Costa Maria Vittoria
Servizi sociali
Via Marinetti 40 Cell.340/3241149
06/5000645
Cultura
10 Ass. “Prato Verde” Servizi sociali
Via Sergio de Vitis c/o centro sportivo ag 7
nir zona b
11 Associazione nazionaleTutela Ambientale
Protezione Civile
Pochero Fabrizio
Protezione civile
Sede legale e sede operativa via Antonino
Giuffrè n.34
Tel. E fax 06/50652614
12 Csr Promotion Presidente Monica Rastelli
Protezione civile
Sede legale e sede operativa: via Franco
Trandafilo n.75 00128 roma
Tel.: 06/50653230 06/5065405
7
N. Denominazione Presidente Sezione Sede legale Sede operativa Telefono Fax
13 Associazione “Cast sub Roma 2000”
Servizi sociali Via C.G. di
Liberazione n. 312
14 Associazione “Stella di Betlemme”
Mercuri Giancarlo
Servizi sociali
via Eduardo de Filippo n. 123 06/5083293.
15 Associazione “Donne Insieme”
Maria Tentori Servizi sociali
Via Cesare Pavese n. 160 scuola
“Paola Sarro” l.go
Buzzati n.16, aula n.8.
Tel. 06/500582
Associazione “Life”Maurizio Mazzei
Servizi sociali
Via Fosso del Torrino n.57
Centro Anziani di Decima-
Torrino via R. Lordi
06/52201159
17
L’Ancora 95
Servizi Sociali
Via O. Vergani 5 Tel. e Fax: 06/5001721
18 La casetta dei gatti Ambiente Natura Animali
Via Riccardo Forster n. 167
Via dei Rocciatori snc di
fronte a civico 64
Elenco enti accreditati
ORGANISMO INIDIRIZZO TELFONO minori disabili anziani
Agape Via V. Rotellini, 41, 00128, Roma tel/fax06-50795118 x x
Anafi P.zza Navigatori, 22 d/9, 00147, Roma
06-5123753, fax06-5128484
x x
Arca di Noé Via Bellagra, 31, 00171, Roma06-2589868, fax 06-
25213267x x
Aspic Via V.Carpaccio, 32, 00147 Romatel e fax 06/54225060,
2°n°fax06-5926770x
Ass.A.Sordi Via dei Compositori, 130/132, 00128, Roma
tel.06-22541600 x
Ass.ne MO.DA.VI. P.zza Buenos Aires,20 06/84242188; fax x x x
06/84081658
Ass.ne Prevenzione ed Intervento Roma 81 Via A.Luzio,60 - 00179 Roma
06/7898842-fax 0678345588
x x
C.I.R. L.go Antonelli L., 16, 00145, Roma 06-5411100, fax54602128 x x x
Comunità Capodarco di Roma Via Lungro,3- 00178 Roma
06/7184784-fax 06/7187005
x x x
Coop.Autonoma-mente V.L.Romana,128(sede legale);Via Montuori,5
06/5121503-fax 06/5123437
x x
Coop.Grimaldi Via Vasco de Gama, 271, Roma tel.e fax 06-5672943 x x
Cooperativa Servizio Psico Socio Sanitario
Via Orazio, 31, scala B int.1, 00193, Roma
06/68192042, fax 06/68134228
x
Cooperativa/Consorzio Solidarietà Sociale
Via E.Tanzi, 15 e 21, 00135, Roma
06-30683438, fax06-30683439
x
Delta Via S.Maria,48, 00048 Nettuno (Roma)
06-98849300 x x x
Didasco Via Pescosolido, 160, 00158, Roma
tel.e fax 06-4501654 x
Ibis Via Pisino,36, 00177, Roma tel e fax 06-21809779 x x x
Impegno per la Promozione Via Altamura, 2, Roma
06-77590233, fax 06-77255062
x x x
La Sponda Via Ostiense, 131/l, 00154, Roma 06-5744107, fax 06- x x x
5780180
M.Kolbe Via Baccarini, 37, 00042, Anzio (Roma)
06-98340282, fax 06-9844088 - 069846231-
3296319229x x x
Meta Via Poggio Tulliano,5, 00181, Roma
06- 76963371, fax06-76964469
x
O.S.A.L.A. Via Volterra, 7, 00182, Roma06-70304605, fax 06-
70305804
Obiettivo 2000 Via Faleria,40 b, 00177, Roma06-27800416, fax 06-
27868147x
Obiettivo Uomo Via Da Messina A.,45, 00147, Roma
06-5126831, fax06-5128539
x x
Progetto LIVEAS ( * ) Macroarea 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Note
CENTRO DIURNO MINORI E disabili € - € - € - € - € -
CENTRO DIURNO PER LA TERZA ETA'
E anziani € 217.000,00 € 267.000,00 € - € 267.000,00
€ 267.000,00
€ 200.000,00 € 200.000,00 In fase di utilizzo
BREVI VACANZE - disabili € 25.037,83 € 25.037,83 € - € - € 25.000,00
€ 26.000,00 € - In fase di utilizzo
GIL ADOZIONI B minori € 15.000,00 € 15.430,57 € - € - € - € - € -
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'
B minori € 25.000,00 € 25.000,00 € - € - € - € - € -
DIMISSIONI PROTETTE D anziani € 200.000,00 € 5.000,00 € - € - € - € - € 40.000,00 In fase di utilizzo
FORMAZIONE INFORMATICA PER RAGAZZI DISABILI
- disabili € - € 15.000,00 € - € - € - € - € -
LABORATORI RICREATIVI E disabili € 113.000,00 € 170.000,00 € - € - € - € 170.000,00 € - In fase di utilizzo
VACANZE MINORI HANDICAP
- disabili € 500,00 € 500,00 € - € - € - € - € -
SEGRETARIATO SOCIALE A area trasversale
€ 25.000,00 € 125.500,00 € - € - € 286.015,20
€ - € 52.422,20 In fase di utilizzo
ASSISTENZA FASCE DEBOLI
C D E F area trasversale
€ - € - € - € 50.000,00 € - In fase di utilizzo
SAISH D disabili € 100.000,00 € 50.000,00 € 630.000,00
€ - € - € - € -
RETTE PER MINORI IN ISTITUTI E CASE FAMIGLIA
E minori € - € - € 120.000,00
€ 144.915,96
€ - € - € 100.593,00 In fase di utilizzo
SAISA D anziani € - € - € 100.000,00
€ - € - € - € -
CONTRIBUTI ECONOMICI AI NUCLEI FAMILIARI
- adulti € - € - € - € 80.000,00
€ - € - € -
CONTRIBUTO RETTA PER CASE DI RIPOSO
E anziani € - € - € - € 58.000,00
€ - € - € -
SISMIF D minori € - € - € - € 57.000,00
€ - € - € -
INTERVENTI E SERVIZI AI DISABILI
D disabili € - € - € - € - € - € 74.000,00 € 55.000,00 In fase di utilizzo
INCLUSIONE SOCIALE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI
- adulti € - € - € - € - € - € 15.000,00 € - In fase di utilizzo
INTERVENTI A SOSTEGNO - adulti € - € - € - € - € - € 43.015,20 € - In fase di
DI DONNE IN DIFFICOLTA' utilizzo
PROGETTO ONCOLOGICO D adulti € - € - € - € - € - € - € 50.000,00 In fase di utilizzo
PROGETTI PER ADULTI IN DIFFICOLTA'
C adulti € - € - € - € - € - € - € 80.000,00 In fase di utilizzo
€ 720.537,83 € 698.468,40 € 850.000,00
€ 606.915,96
€ 578.015,20
€ 578.015,20 € 578.015,20
( * ) LIVEAS vedi legenda pagina seguente
LEGENDA LIVEAS
segretariato sociale per informazioni e consulenza al singolo ed ai nuclei familiari
A
servizio sociale professionale
B
servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personale e familiare
C
assistenza domiciliare
D
strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale
E
centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario
F
2.6 Inadeguatezza dei finanziamenti a disposizione del municipioNel corso degli anni non sempre i finanziamenti per i servizi legati ai liveas sono stati sufficienti a coprire le spese per utenti già in
carico. L’assistenza domiciliare, le rette per i minori in istituto e case famiglia, i contributi retta per le case di riposo, sono state
garantite con la scelta, da parte dell’amministrazione comunale, di ricorrere ai finanziamenti della legge 328/2000 (anni 2003, 2004 e
2007).
Alcuni altri progetti come ad esempio “le dimissioni prottette” finanziato originariamente con € 200.0000,00 nell’anno 2001, vive ancora
di quei fondi, ormai in esaurimento.
Stesso discorso per i progetti “brevi vacanze” e “laboratori ricreativi”; questi, se pur non finanziati con i finanziamenti dell’anno 2007,
sono tuttora attivi.
5. LE RISORSE “DEL” E “NEL” MUNICIPIO
La realizzazione di una mappa del Municipio Roma XII comprendente: istituzioni, servizi pubblici, realtà del volontariato, servizi
del privato sociale, è finalizzata alla promozione di un lavoro di sinergie, tutte da costruire, al servizio della promozione della qualità di
vita del cittadino.
L’elenco di seguito proposto non è dunque limitato alla produzione di un semplice indirizzario delle strutture esistenti che si
occupano di servizi alla persona, bensì tende a far trasparire una sinergia tra tutti i servizi territoriali:
ASL RMC Distretto Sanitario 12 (+39) 0651005457 - Fax (+39) 06500526
UFFICIO URP
Informa su tutte le prestazioni sanitarie ed amministrative effettuate dall’Azienda USL Roma “C” ed offre anche informazioni generali relative ad altre Aziende sanitarie Promuove tutte le iniziative che favoriscono la partecipazione dei cittadini alla tutela della salute (rapporti con le associazioni di utenti, gruppi di volontariato, associazioni di tutela dei diritti ecc.)
Riceve osservazioni, reclami ed opposizioni su atti ed attività dell’Azienda USL, fornendo ai cittadini le relative risposte.
Via G. Lipparini, 13 (3° ponte Laurentino)
06 51005445 fax 06 5022189
dal Lunedi al Sabato 8,00 - 13,00
Martedi e Giovedi 14,30 - 16,30
Consulta dell’ Handicap www.roma12handicap.org
Consulta Socio Sanitaria Municipio Roma XII www.consultadodici.ilcannocchiale.it/
Consulta della Cultura
Casa del Volontariato tel. 06.3722154 dal lun. al ven ore 9.00-18.00. La Casa Comunale del Volontariato, prevede la
partecipazione di 9 associazioni (Auser Lazio, Anteas, ADA, Insieme Fidam, Sant.Ignazio, Insieme per la solidarietà, Arvuc,
V.V. Mae ed Età Libera)
Pagine Colorate del Volontariato, sezione area sociale, sanitaria e di tutela dei diritti in ambito sociale e sanitario, edizione del
Comune di Roma e Fondazione Cassa di Risparmio di Roma, gennaio 2007
Banca del Tempo: lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio
dalle 15.00 alle 18.00 Via Achille Campanile, 65 tel.e fax 06.5000400 e-mail: [email protected]
Ryder Italia Onlus Via del nuoto 11 tel. 063294323 fax 063291962
Centro di ascolto/gruppo caritas delle seguenti Chiese Parrocchiali Cattoliche:
1. Gesù Divin Salvatore Via Romolo Gigliozzi, 31 tel. 06.5070014
2. S. Anselmo Via Abigaille Zanetta, 3/5 06.5034149
3. S. Carlo Borromeo alla Fonte Laurentina Via Pia Nalli, 161 tel. e fax 06 50684445
4. S. Giovanna Antida Thouret Via Roberto Ferruzzi, 110 06.5037885
5. S. Giovanni Evangelista Via Raffaele Aversa, 44 06.5085967
6. S. Giuseppe da Copertino Via dei Genieri, 1 06.5010027
7. S. Gregorio Barbarigo Via delle Montagne Rocciose, 14 06.5912504
8. S. Marco Evangelista in Agro Laurentino P.zza Giuliani e Dalmati, 20 06.5920764
9. S. Maria Assunta e S. Michele Arcangelo Via Janni, 31 06.5060606
10. S. Maria del Carmelo P.zza Beata Vergine del Carmelo, 10 06.5084865 - 5294061
11. S. Maria del Divino Amore Via Ardeatina Km. 12 06.71353302/03
12. S. Maria della Consolazione Via Aldo della Rocca, 6 06.5086936
13. S. Maria Mater Ecclesiae .le Romualdo Chiesa, 47 - Via Sciangai, 10 06.5203391 –
14. S. Maria Stella dell'Evagelizzazione Via Amsterdam, 5 06.5203159
15. S. Mauro Abate Via Francesco Sapori, 10 06.5014205
16. S. Romualdo Abate Via Nazzareno Strampelli, 133 06.5069109
17. S. Teresa Via Pian Savelli
18. Sacro Cuore di Gesù Agonizzante Via Sant'Arcangelo di Romagna, 70 06.52370338
19. Spirito Santo Via Rocco Scotellaro, 11 06.5015591
20. SS. Perpetua e Felicita Via Mentore Maggini, 51 06.5041635
21. SS. Pietro e Paolo P.le SS. Pietro e Paolo, 8 06.5926166
Elenco Asili Nido e Scuole del Municipio
A S I L I N I D O C O M U N A L I
A R C A D I N O E ' V i a d e l l a D i v i s i o n e T o r i n o , 1 5 7 t e l . 0 6 . 5 0 5 2 4 4 9 1f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 4 0 0 o r a r i o d i a p e r t u r a 7 , 0 0 - 1 8 , 0 0 C o o r d i n a t o r e G a e t a n a D i P a l m a
G I A R D I N O D ' E U R O P A ( P r o g e t t o 0 - 6 ) V i a l e C i t t à d ' E u r o p a , 3 4 5 t e l . 0 6 . 5 2 2 7 9 2 7 9 f a x 0 6 . 5 2 2 4 4 8 3 8 o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0 C o o r d i n a t o r e C i n z i a B e r t e l e '
I L G E R M O G L I O V i a O r a z i o C o n s o l e , 3 5 t e l . 0 6 . 5 0 8 4 1 1 5f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 4 1 3 o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0
C o o r d i n a t o r e C o n t i
I L T A P P E T O V O L A N T EV i a V i n i c i o C o r t e s e s n ct e l . 3 2 0 4 2 2 6 1 0 0o r a r i o 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0C o o r d i n a t o r e P i a z z o n i A n n a l u c i a
L A B A C C H E T T A M A G I C AV i a E . J a n n i s n co r a r i o 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0C o o r d i n a t o r e C r i s t i a n o S t e f a n i a
L A S O R G E N T E V i a B r u n o D e F i n e t t i , 1 7 0t e l . 0 6 . 5 0 6 8 9 5 6 4 f a x 0 6 . 5 0 6 8 8 5 4 2 o r a r i o 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0
O C E A N O V . l e E g e o , 1 3 0 t e l . 0 6 . 5 4 2 1 8 1 7 6 f a x 0 6 . 5 9 2 9 9 0 1 0 o r a r i o d i a p e r t u r a 7 , 3 0 - 1 7 , 0 0 C o o r d i n a t o r e A n n a M a r i a n e c c i
O R S E T T O G O L O S O V i a B e p p e F e n o g l i o , 2 0 t e l . 0 6 . 5 0 1 0 9 0 9 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 6 3 7 o r a r i o d i a p e r t u r a 7 , 0 0 - 1 8 , 0 0 C o o r d i n a t o r e C l a u d i a C i l l i
P A P E R O G I A L L O V i a F i u m e G i a l l o , 3 9 0 t e l . 0 6 . 5 2 2 4 4 4 7 8 f a x 0 6 . 5 2 2 4 8 0 3 6 o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0 C o o r d i n a t o r e A n n a M a r i a n e c c i A t t u a l m e n t e i n r i s t r u t t u r a z i o n e
P U L C I N O B A L L E R I N O V i a M a t t e o B a r t o l i , 7 2 t e l . 0 6 . 5 0 1 4 0 0 7 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 8 0 5 o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0 C o o r d i n a t o r e G a e t a n a D i P a l m a
R I C C I O C A P R I C C I O V i a G i u s e p p e M a r o t t a , 3 5 t e l . 0 6 . 5 0 1 8 4 3 6 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 6 4 4 o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0 C o o r d i n a t o r e A n t o n i a M u r a
S E Z I O N I P O N T E p e r b a m b i n i d i e t à 2 4 / 3 6 m e s i
I L C O R N I O L O R O S S O 2 V i a A r d e a t i n a , 1 2 3 3 t e l . 0 6 . 7 1 3 5 5 4 8 1f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 7 2 8o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 7 , 0 0C o o r d i n a t o r e E m a n u e l a M a r c o n i
I L G I A R D I N O D E I C I L I E G I V i a E t t o r e A r e n a , 2 0 6t e l . 0 6 . 5 0 7 1 6 9 0f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 6 0 2o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 7 , 0 0 C o o r d i n a t o r e P i a z z o n i A n n a l u c i a
I L P I C C O L O M A N D A R I N O V i a F i l i p p o D e G r e n e t t e l . 0 6 . 5 0 8 0 2 9 0f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 5 4 6o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 7 , 0 0
M A G I C A M A G N O L I A V i a A v e r s a , 1 6 5 t e l . 0 6 . 5 0 7 3 2 5 0f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 4 9 7o r a r i o d i a p e r t u r a 8 , 0 0 - 1 7 , 0 0 C o o r d i n a t o r e A n n a T o l i n o
A S I L I N I D O E M I C R O N I D I I N C O N V E N Z I O N E C O N I L M U N I C I P I O
B I M B I A L L E G R I V i a M a r c e l l o G a r o s i , 6 5 t e l . 0 6 . 4 5 4 7 6 2 6 1f a x 0 6 . 9 7 2 5 8 3 3 5O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
L A F A T T O R I A
V i a L u c a G a u r i c o , 2 1 5 t e l . 0 6 . 9 7 6 1 7 8 7 7f a x 0 6 . 4 5 4 3 5 6 0 5 O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
M O N D O D I B I M B IV i a V i t a l i a n o B r a n c a t i , 2 0t e l . 0 6 . 5 0 0 3 3 3 6f a x 0 6 5 0 9 9 3 8 6 3O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
P A P A G E N O V i a V i t a l i a n o B r u n e l l i 5 / 1 2 a n g . V i a M a t t e o B a r t o l i t e l . e f a x 0 6 . 5 0 5 2 4 3 7 6 O r a r i o d i a p e r t u r a : 8 , 0 0 - 1 6 , 3 0
P A P E R O P O L I V i a G i a c o m o D i n a , 1 1 t e l . e f a x 0 6 . 5 0 6 0 5 2 7O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
S I R I O V i a M i c h e l e S a p o n a r o , 1 0 t e l . e f a x 0 6 . 5 0 0 1 9 7 7 t e l . 0 6 5 0 1 2 6 3 8O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
L A M A I S O N N E T T EV i a l e d e l l ' U m a n e s i m o , 7 2t e l . 0 6 . 5 9 1 0 3 3 9f a x 0 6 5 4 2 2 9 3 9 3O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
L A N A V E D E I P I R A T IV i a G . A r m e l l i n i , 3 5t e l . 0 6 . 9 7 6 1 0 9 6 4f a x 0 6 9 7 6 1 0 9 6 6O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
L A G I U N G L AV i a A . A r m a n d o , 4t e l . 0 6 . 5 0 6 2 1 3 2f a x 0 6 5 0 6 4 3 5 0 0O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
L A F I A B A . . . C O N T I N U AV i a M a r o c c o , 3 0t e l . e f a x 0 6 . 5 9 1 5 5 8 9O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
A S I L I N I D O A Z I E N D A L I I N C O N V E N Z I O N E
A M AV i a G i a n P i e t r o L u c i n i , 1 6t e l . e f a x 0 6 . 5 0 5 1 4 3 8 3O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 . 3 0 - 1 7 . 3 0
L A C A S A D E L C I L I E G I O C / O B A N C A D I R O M AV i a l e U m b e r t o T u p i n i , 1 8 0t e l . 0 6 . 5 4 4 5 2 4 2 3f a x 0 6 5 4 4 5 3 7 7 6O r a r i o d i a p e r t u r a : 8 . 0 0 - 1 8 . 0 0
I L N A S O A L L ' I N S U ' C / O I N A I L
P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6t e l . 0 6 . 5 4 8 7 3 4 3 7f a x 0 6 5 4 8 7 2 8 6 0O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 . 3 0 - 1 7 . 3 0
A S I L I N I D O A Z I E N D A L I N O N I N C O N V E N Z I O N E
M I N I S T E R O D E L L E C O M U N I C A Z I O N IV i a l e A m e r i c a , 2 0 1
A S I L I N I D O P R I V A T I A U T O R I Z Z A T I D A L L A U . O . S . E . C . S . D E L M U N I C I P I O
A M E M I P I A C E V i a R h o d e s i a , 2 4 t e l . 0 6 . 5 9 2 6 2 5 4
B A B Y G A R D E N V i a d e i C a s a l i d i T o r P a g n o t t a s n c t e l . 0 6 . 5 0 5 1 2 4 9 8
B A L E N A B L U V i a M a r c o M a r u l o , 1 2 t e l . 0 6 . 5 0 4 3 2 4 9
B I M B I A L L E G R I V i a M a r c e l l o G a r o s i , 6 5 t e l . 0 6 . 4 5 4 7 6 2 6 1
C I R I P A N
V i c o l o F o s s o d i T o r p a g n o t t a , 4 9 t e l . 0 6 . 7 1 3 5 5 5 9 0
C R E S C E R E C O L O R A N D O V i a d i T r i g o r i a , 6 0 t e l . 0 6 . 5 0 6 5 2 4 5 2
L ' I N F A N Z I A V i a V i n i c i o C o r t e s e , 4 8 t e l . 0 6 . 5 0 7 3 1 8 7
L A F I A B A V i a M a r c e l l o G a r o s i , 2 3 t e l . 0 6 . 5 0 7 2 6 6 0
L A F I A B A . . . C O N T I N U A V i a M a r o c c o , 2 2 / 3 0 t e l . 0 6 . 5 9 1 5 5 8 9
L A G I U N G L A V i a A r m a n d o A r m a n d o , 4 t e l . 0 6 . 5 0 6 2 1 3 2
L A M A I S O N N E T T E V i a l e d e l l ' U m a n e s i m o , 7 2 / 7 4 t e l . 0 6 . 5 5 9 7 0 3 3 9
L A M I N I S C U O L A V i a M a r o c c o , 3 t e l . 0 6 . 5 9 1 7 7 4 8
L A N A V E D E I P I R A T I
V i a G i u s e p p e A r m e l l i n i , 3 5t e l . 0 6 . 9 7 6 1 0 9 6 4
L A F A T T O R I A V i a L u c a G a u r i c o , 2 1 5 t e l . 0 6 . 9 7 6 1 7 8 7 7
M O N D O D I B I M B I V i a V i t a l i a n o B r a n c a t i , 2 0 t e l . 0 6 . 5 0 0 3 3 3 6
P A P A G E N O V i a V i t a l i a n o B r u n e l l i , 5 / 2 1 ( a n g . V i a M a t t e o B a r t o l i 2 3 8 - 2 5 0 ) t e l . 0 6 . 5 0 5 2 4 3 7 6
P R I M I P A S S I V i a M a r d e l l a C i n a , 2 1 t e l . 0 6 . 5 2 9 2 3 1 4
S I R I O V i a M i c h e l e S a p o n a r o , 1 0 t e l . 0 6 5 0 1 2 6 3 8t e l . e f a x 0 6 . 5 0 0 1 9 7 7 O r a r i o d i a p e r t u r a : 7 , 3 0 - 1 8 , 0 0
S P A Z I O B E . B I . I N C O N V E N Z I O N E e t à 1 8 / 3 6 m e s i
5 L I B E R A T U T T I V i a L a u r e n t i n a , 7 4 8 t e l . e f a x 0 6 . 5 0 0 4 0 3 4
O r a r i o 1 ° t u r n o : 8 . 0 0 - 1 3 . 0 0O r a r i o 2 ° t u r n o : 1 4 . 0 0 - 1 9 . 0 0
L A C O N T E AV i a S . G r a d i , 2 0 9 / 2 1 3t e l . 0 6 . 5 0 4 2 4 4 5
S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A C O M U N A L I
A M I C O U L I V O V i a P i a n e t a V e n e r e , 1 1 0 t e l . 0 6 . 5 2 0 1 2 5 0 f a x 0 6 . 5 2 2 4 4 8 5 3 C o o r d i n a t o r e P a t r i z i a A n t o n i n i
F O N T E M E R A V I G L I O S A V i a T . A r c i d i a c o n o s . n . c . t e l 0 6 . 5 1 9 6 3 0 3 0 f a x 0 6 . 5 0 3 5 8 6 7 C o o r d i n a t o r e E l v i r a S i g n o r e l l i
I L C E D R O A R G E N T A T O V i a V i n c e n z o C e r u l l i , 3 9 t e l 0 6 . 5 0 4 3 1 0 2 f a x 0 6 . 5 1 9 6 3 0 4 4 C o o r d i n a t o r e E l v i r a S i g n o r e l l i
I L C O R N I O L O R O S S O 1V i a A r d e a t i n a , 1 2 7 4 t e l 0 6 . 7 1 3 5 5 1 1 3
f a x 0 6 . 7 1 3 5 9 0 8 4 C o o r d i n a t o r e E m a n u e l a M a r c o n i
* I L C O R N I O L O R O S S O 2V i a A r d e a t i n a , 1 2 3 3 t e l 0 6 . 7 1 3 5 5 4 8 1 f a x 0 6 . 7 1 3 5 0 4 4 2C o o r d i n a t o r e E m a n u e l a M a r c o n i
* I L G I A R D I N O D E I C I L I E G I V i a A r e n a , 2 0 6 t e l 0 6 . 5 0 7 1 6 9 0 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 6 0 2
* M A G I C A M A G N O L I A V i a R a f f a e l e A v e r s a , 1 6 5 t e l 0 6 . 5 0 7 3 2 5 0 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 4 9 7 C o o r d i n a t o r e A n n a T o l i n o
I L M E L O G I R O T O N D O V i a A n t o n i o T a c c o n i , 3 4 t e l 0 6 . 5 0 1 0 2 1 4 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 7 2 8 C o o r d i n a t o r e E m a n u e l a M a r c o n i
I L M A N D O R L O I N C A N T A T O V i a l e C i t t à d ' E u r o p a , 1 4 t e l 0 6 . 5 2 9 0 0 2 6 f a x 0 6 . 5 0 8 4 2 2 8 C o o r d i n a t o r e R o b e r t a L o n g o b a r d i
* I L P I C C O L O M A N D A R I N O V i a F i l i p p o d e G r e n e t t e l 0 6 . 5 0 8 0 2 9 0 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 5 4 6
L ' A L B E R O D E I T U L I P A N I V i a l e d e l l ' E l e t t r o n i c a , 3 t e l 0 6 . 5 9 1 5 5 9 7 f a x 0 6 . 5 4 2 2 2 5 0 4 C o o r d i n a t o r e R o b e r t a L o n g o b a r d i
I L P I N O B I R I C H I N O V i a B e p p e F e n o g l i o , 5 t e l 0 6 . 5 0 1 7 6 6 7 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 7 4 2 C o o r d i n a t o r e C l a u d i a C i l l i
I L M E L O G R A N O D E I D E S I D E R I V i a G i o v a n n i F r i g n a n i , 8 3 t e l 0 6 . 5 0 8 4 7 6 9 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 5 6 7 C o o r d i n a t o r e A n n a T o l i n o
L A V A L L E T T A I N C A N T A T A V i a C a r l o E m i l i o G a d d a , 1 5 6 t e l 0 6 . 5 0 1 2 4 9 7 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 6 7 2 C o o r d i n a t o r e D a n i e l a G e r v a s i
L A G R A N D E Q U E R C I A V i a G i u s e p p e M a r o t t a , 3 0 / 3 2 t e l 0 6 . 5 0 0 3 8 2 1
f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 7 1 4 C o o r d i n a t o r e A n t o n i a M u r a
P R A T O S M E R A L D O V i a B . R o g a c c i , 3 5 t e l 0 6 . 5 0 4 1 7 7 6 f a x 0 6 . 5 1 9 6 3 0 3 7 C o o r d i n a t o r e E l v i r a S i g n o r e l l i
L A M A G N O L I A S T E L L A T A V i a A u g u s t o R e n z i n i , 4 8 t e l 0 6 . 5 0 8 4 7 1 4 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 5 6 0 C o o r d i n a t o r e A n n a T o l i n o
I L R I S V E G L I O D E L B I A N C O S P I N O V i a T o m m a s o S i l l a n i , 2 4 t e l 0 6 . 5 0 0 2 8 3 7 f a x 0 6 . 5 0 9 9 0 7 0 7 C o o r d i n a t o r e D a n i e l a G e r v a s i
L A F A T A C A M E L I A V i a N i c o l a S t a m e , 1 6 2 t e l 0 6 . 5 0 7 1 7 2 2 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 4 9 0 C o o r d i n a t o r e A n n a M a r i a C o n t i
L A S C U O L A D E I L I L L A ' V i a U g o T a b y , s . n . c . t e l 0 6 . 5 2 2 0 0 7 0 6f a x 0 6 . 5 4 2 2 2 4 9 7C o o r d i n a t o r e R o b e r t a L o n g o b a r d i
I L T I G L I O I N C A N T A T O V i a O r a z i o C o n s o l e , 8 0 t e l 0 6 . 5 0 8 4 2 2 8 f a x 0 6 . 5 0 7 9 9 5 0 4 C o o r d i n a t o r e A n n a M a r i a C o n t i
L ' A R A N C I O G O L O S O V i a L u c a G a u r i c o , 2 3 1 t e l 0 6 . 5 1 9 1 6 5 2 f a x 0 6 . 5 1 9 6 2 9 8 8 C o o r d i n a t o r e D a n i e l a G e r v a s i
L A B E T U L L A M A G I C A V i a T r i g o r i a , 2 8 0 t e l 0 6 . 5 0 6 2 9 3 6 f a x 0 6 . 5 0 6 5 9 0 7 7 C o o r d i n a t o r e S t e f a n i a C r i s t i a n o
L ' A L L E G R O S A L I C E V i a M a r z a b o t t o , 1 4 t e l 0 6 . 5 2 3 7 0 8 5 3 f a x 0 6 . 5 2 3 7 9 0 4 2
G I A R D I N O D ' E U R O P A V . l e C i t t à d ' E u r o p a , 3 4 5 t e l 0 6 . 5 2 2 0 5 4 6 2 f a x 0 6 . 5 2 2 4 4 8 3 8 C o o r d i n a t o r e C i n z i a B e r t e l è
L A M I M O S A B I R I C H I N A V i a B r u n o D e F i n e t t i , 1 7 2
t e l 0 6 . 5 0 1 7 3 0 2 9 f a x 0 6 . 5 0 6 8 8 5 3 5
L A M A G A M E L I A V i a A . M o r a v i a , 2 8 0 / 2 8 2 t e l 0 6 . 5 0 9 9 2 1 2 1f a x 0 6 . 5 0 2 2 4 6 4C o o r d i n a t o r e P a t r i z i a A n t o n i n i
V I T I N I A 2V i a G e m m a n o
( * E ' p r e s e n t e u n a s e z i o n e P o n t e )
C I R C O L I D I D A T T I C I ( s c u o l e e l e m e n t a r i e m a t e r n e s t a t a l i )
C i r c o l o D i d a t t i c o 7 5 V . l e d e l l ' E l e t t r o n i c a , 3 0 6 . 5 9 1 4 8 9 1 0 6 . 5 4 2 2 2 4 9 7
S c u o l a E l e m e n t a r e E U R V . l e d e l l ' E l e t t r o n i c a , 3 0 6 . 5 9 1 4 8 9 1
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e Q U A S I M O D O V i a S a l v a t o r e Q u a s i m o d o , 1 0 0 6 . 5 0 2 1 7 5 9
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e B U Z Z A T I
L . g o D i n o B u z z a t i , 1 1 0 6 . 5 0 2 1 9 3 4
S c u o l a E l e m e n t a r e F E R R A T E L L A L . g o D i n o B u z z a t i , 1 5 0 6 . 5 0 0 2 1 4 8
C i r c o l o D i d a t t i c o 1 4 3 V i a G i o v a n n i F r i g n a n i , 9 7 0 6 . 5 0 8 1 7 1 4 0 6 . 5 0 8 1 7 1 4
S c u o l a E l e m e n t a r e F R I G N A N I V i a G i o v a n n i F r i g n a n i , 9 7 0 6 . 5 0 8 1 7 1 4 0 6 . 5 0 7 9 9 4 4 1
S c u o l a E l e m e n t a r e A V O L I O V i a C a r l o A v o l i o , 3 1 0 6 . 5 0 7 0 5 6 8
S c u o l a E l e m e n t a r e R E N Z I V i a P a o l o R e n z i , 4 7 0 6 . 5 0 7 0 3 4 6
S c u o l a E l e m e n t a r e R E N Z I N I V i a A u g u s t o R e n z i n i 0 6 . 5 0 7 3 5 6 8
C i r c o l o D i d a t t i c o 1 5 2
V i a d e i C o r a z z i e r i , 1 1 0 0 6 . 5 9 1 5 4 7 8 0 6 . 5 4 2 2 2 4 1 3
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e T O S I V i a d e i C o r a z z i e r i , 1 1 0 0 6 . 5 9 1 5 4 7 8
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e C O L L E D I M E Z Z O V i a L u c a G a u r i c o , 2 3 0
S c u o l a E l e m e n t a r e T O S I V i a d e i C o r a z z i e r i , 1 1 0 0 6 . 5 9 1 5 4 7 8
C i r c o l o D i d a t t i c o 1 6 6 V i a L a u r e n t i n a , 7 1 0 0 6 . 5 0 1 4 9 7 2 0 6 . 5 0 1 4 9 7 2
S c u o l a E l e m e n t a r e G R A M S C I V i a L a u r e n t i n a , 7 1 0 0 6 . 5 0 1 4 9 7 2
S c u o l a E l e m e n t a r e T A G L I A C O Z Z O V i a C a r l o E m i l i o G a d d a , 8 0 0 6 . 5 0 0 1 6 7 0
C i r c o l o D i d a t t i c o 1 8 7 V i a F i u m e G i a l l o , 1 5 0 6 . 5 2 0 5 0 7 4 0 6 . 5 2 2 0 9 9 3 1
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e F I U M E G I A L L O V i a F i u m e G i a l l o , 1 5 0 6 . 5 2 0 5 0 7 4
S c u o l a E l e m e n t a r e F I U M E G I A L L O V i a F i u m e G i a l l o , 1 5 0 6 . 5 2 0 5 0 7 4
C i r c o l o D i d a t t i c o 1 9 2 V i a S a n t i S a v a r i n o , 1 6 0 6 . 5 0 8 3 9 5 4 0 6 . 5 0 7 9 9 5 5 3
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e S A V A R I N O V i a S a n t i S a v a r i n o , 1 6 0 6 . 5 0 8 3 9 5 4
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e F . L L I G R I M M V i a S a n t i S a v a r i n o , 5 8 0 6 . 5 0 8 8 5 4 9
S c u o l a E l e m e n t a r e S A V A R I N O V i a S a n t i S a v a r i n o , 1 6 0 6 . 5 0 8 3 9 5 4
S c u o l a E l e m e n t a r e C A R R I E R A V i a O r a z i o C o n s o l e , 8 5 0 6 . 5 0 7 1 6 8 5
I S T I T U T I C O M P R E N S I V I
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o P a d r e R o m u a l d o F o r m a t o V i a A r d e a t i n a , 1 2 7 4 0 6 . 7 1 3 5 5 0 0 6 0 6 . 7 1 3 5 5 0 0 6
S c u o l a E l e m e n t a r e ( e x 9 8 ° ) V i a A r d e a t i n a , K m 1 3 0 6 . 7 1 3 5 5 0 4 7
S c u o l a M e d i a ( e x F o r m a t o ) V i a A r d e a t i n a , 1 2 7 4 0 6 . 7 1 3 5 5 0 0 6
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o I n d r o M o n t a n e l l i P i a z z a L o d o v i c o C e r v a , 4 5 0 6 . 5 0 1 0 3 4 8 0 6 . 5 0 1 0 3 4 8
S c u o l a M a t e r n a s t a t a l e M i l l e v o i V i a M i l l e v o i , 9 8 0 6 . 5 1 9 5 8 1 2 9
S c u o l a E l e m e n t a r e M i l l e v o i V i a M i l l e v o i , 9 8 0 6 . 5 1 9 5 8 1 2 9
S c u o l a E l e m e n t a r e ( e x 9 8 ° ) P . z z a L o d o v i c o C e r v a , 4 5
0 6 . 5 0 1 0 3 4 8
S c u o l a M e d i a ( e x B a t t i s t i ) V i a D i v i s i o n e T o r i n o , 1 1 9 0 6 . 5 0 1 0 5 3 6
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o T a c i t o - G u a r e s c h i V i a d e l R i s a r o , 3 4 / 3 6 0 6 . 5 2 3 7 1 6 5 0 0 6 . 5 2 3 7 9 0 4 9
S c u o l a E l e m e n t a r e V i t i n i a V i a M a r z a b o t t o , 1 2 0 6 . 5 2 3 7 0 8 7 0
S c u o l a M e d i a ( e x T a c i t o ) V i a d e l R i s a r o , 3 4 / 3 6 0 6 . 5 2 3 7 1 6 5 0
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o D o m e n i c o P u r i f i c a t o V i a d e l l a F o n t e M e r a v i g l i o s a , 7 9 0 6 5 0 4 0 9 0 4 0 6 . 5 0 4 0 9 0 4
S c u o l a E l e m e n t a r e ( e x 1 5 2 ° ) V i a V i n c e n z o D r a g o , 1 0 8 0 6 . 5 0 3 5 4 1 1
S c u o l a M e d i a ( e x P u r i f i c a t o ) V i a d e l l a F o n t e M e r a v i g l i o s a , 7 9 0 6 . 5 0 4 0 9 0 4
S c u o l a M e d i a ( e x P u r i f i c a t o ) V i a V i n c e n z o D r a g o , 1 1 4
0 6 . 5 0 3 8 1 0 5
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o M a t t e o R i c c i V i a C i n a , 4 0 6 . 5 2 9 8 7 3 5 0 6 . 5 2 9 3 2 0 0
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e R I C C I V i a C i n a , 4 0 6 . 5 2 9 8 7 3 5
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e S A N S O T T A V i a D o m e n i c o S a n s o t t a s . n . c . 0 6 . 5 2 0 2 9 9 6
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e C O S T E L L A Z I O N I V i a d e l l e C o s t e l l a z i o n i 3 6 9 0 6 5 2 2 7 9 4 0 9
S c u o l a E l e m e n t a r e R I C C I V i a C i n a , 4 0 6 . 5 2 9 8 7 3 5
S c u o l a M e d i a ( e x R u f f i n i ) V . l e C a m i l l o S a b a t i n i , 1 1 1 0 6 . 5 2 9 8 3 4 4
S c u o l a M e d i a ( e x B a c h e l e t ) V i a d e l l e C o s t e l l a z i o n i , 3 6 9 0 6 . 5 2 2 7 9 4 0 9
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o G . P a l l a v i c i n i
V i a D o n P a s q u i n o B o r g h i , 1 6 5 0 6 . 5 2 9 0 7 1 0 0 6 . 5 2 0 4 5 0 7
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e B E A T A V E R G I N E C A R M E L O P . z z a B e a t a V e r g i n e d e l C a r m e l o 0 6 . 5 2 9 4 6 2 5
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e M O S T A C C I A N O V i a E n r i c o G i a c h i n o , 2 4 0 6 . 5 2 9 3 6 6 2
S c u o l a E l e m e n t a r e P A L L A V I C I N I V i a D o n P a s q u i n o B o r g h i , 1 6 5 0 6 . 5 2 9 0 7 1 0
S c u o l a M e d i a ( e x B a c h e l e t ) V i a B e a t a V e r g i n e d e l C a r m e l o , 3 5 0 6 . 5 2 9 4 0 7 7
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o L e o n a r d o d a V i n c i v i a d e l l a G r a n d e M u r a g l i a , 3 7 0 6 5 2 9 6 3 3 4 0 6 5 2 2 0 9 3 2 2
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e L I O N E V i a L i o n e
S c u o l a E l e m e n t a r e L I O N E V i a L i o n e
S c u o l a M e d i a ( e x L . d a V i n c i ) V i a d e l l a G r a n d e M u r a g l i a , 3 7
0 6 . 5 2 9 6 3 3 4
S c u o l a M e d i a ( e x L . d a V i n c i s u c c . ) V i a L i o n e
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o I t a l o T o r s i e l l o V i a I t a l o T o r s i e l l o , 5 7 0 6 . 5 0 6 1 9 1 3 0 6 . 5 0 6 5 9 0 6 3
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e T R I G O R I A V i a T o r s i e l l o , 5 7 0 6 . 5 0 6 2 8 2 5
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e V A L L E R A N O V i a B u s t e r K e a t o n
S c u o l a E l e m e n t a r e B A D A L O N I V i a I t a l o T o r s i e l l o , 5 7 0 6 . 5 0 6 1 9 1 3
S c u o l a E l e m e n t a r e V A L L E R A N O V i a B u s t e r K e a t o n 0 6 . 5 0 7 8 0 8 2 7
S c u o l a E l e m e n t a r e F O N T E L A U R E N T I N AV i a B r u n o d e ' F i n e t t i
S c u o l a M e d i a
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o O r s a M a g g i o r eV i a O r s a M a g g i o r e , 1 1 20 6 . 5 2 2 0 7 7 8 9
S c u o l a M a t e r n a S t a t a l e O R S A M A G G I O R E V i a O r s a M a g g i o r e 1 1 2 0 6 . 5 2 2 4 4 0 6 0
S c u o l a E l e m e n t a r e O R S A M A G G I O R E V i a O r s a M a g g i o r e , 1 1 2 0 6 . 5 2 2 0 7 7 8 9
S c u o l a M e d i a O R S A M A G G I O R EV i a d e l l e C o s t e l l a z i o n i , 3 6 90 6 . 5 2 2 7 9 4 0 9
S C U O L E M E D I E
S c u o l a M e d i a S t a t a l e – N i s t r i R e s p i g h i V i a A u g u s t o R e n z i n i , 5 0 0 6 . 5 0 7 0 7 0 7 0 6 . 5 0 7 9 9 5 1 1
S c u o l a M e d i a ( e x N i s t r i ) V i a A u g u s t o R e n z i n i , 5 0 0 6 . 5 0 7 0 7 0 7
S c u o l a M e d i a ( e x R e s p i g h i ) V i a R o m o l o G i g l i o z z i , 3 5 0 6 . 5 0 8 4 0 2 0
S c u o l a M e d i a S t a t a l e - P a o l a S a r r o V i a G i a c o m o D e B e n e d e t t i , 1 0 0 0 6 . 5 0 1 6 9 0 7 0 6 . 5 0 9 9 0 6 9 3
S c u o l a M e d i a ( e x P a v e s e ) V i a G i o v a n n i C o m i s s o , 2 3 0 6 . 5 0 1 6 9 0 7
S c u o l a M e d i a ( e x S e r a o ) V i a C a r l o E m i l i o G a d d a , 1 3 4 0 6 . 5 0 0 3 8 5 3
S c u o l a M e d i a - V a l l e r a n o - V i a G r e t a G a r b o s n c 0 6 5 0 7 8 0 8 8 8
S C U O L E S U P E R I O R I
L I C E I C L A S S I C I P l a u t o V i a A u g u s t o R e n z i n i , 7 0 0 6 . 5 0 7 0 4 8 6
V i v o n a V i a d e l l a F i s i c a , 1 4 0 6 . 5 9 2 6 7 7 3
L I C E I S C I E N T I F I C I A r i s t o t e l e V i a d e i S o m m o z z a t o r i , 5 0 0 6 . 5 9 2 6 4 3 3
C a n n i z z a r oV . l e d e l l a C i v i l t à d e l L a v o r o , 2 / d
0 6 5 9 1 3 8 0 5 / 0 6 5 9 1 6 7 4 7f a x 0 6 5 9 1 3 1 4 0V . l e d e l l ' O c e a n o I n d i a n o , 3 10 6 5 2 7 9 8 1 4 0 f a x 0 6 5 2 2 7 3 3 8 7
M a j o r a n a V i a C a r l o A v o l i o , 1 1 1 0 6 . 5 0 8 4 2 7 4
L I C E I A R T I S T I C I I I I L i c e o A r t i s t i c o S t a t a l e V . l e O c e a n o I n d i a n o , 6 0 / 6 4 0 6 . 5 2 0 3 3 5 6
I S T I T U T I T E C N I C I R u i z V . l e A f r i c a , 1 0 9 0 6 . 5 9 1 6 4 7 6
A l b e r t i V . l e d e l l a C i v i l t à d e l L a v o r o , 4 0 6 . 2 9 5 3 3 9 6 F a x 0 6 5 9 2 2 1 7 2
D e P i n e d o V i a F r a n c e s c o M o r a n d i n i , 3 0 0 6 . 5 0 3 4 1 4 3
I S T I T U T I P R O F E S S I O N A L I A l b e r g h i e r o P . z z a E l s a M o r a n t e , 3 - 9
0 6 . 5 0 0 0 3 9 4
G o b e t t i V i a V i t a l i a n o B r a n c a t i , 2 2 0 6 . 5 0 0 3 7 0 9
V e r n e P . z z a E z i o T a r a n t e l l i 0 6 . 5 2 9 5 0 2 0
I S T I T U T I d ' A R T E R o m a I V i a A n d r e a A r g o l i , 4 5 0 6 . 5 0 3 7 9 7 3
CENTRI SPORTIVI
CENTRO SPORTIVO 470
Via Laurentina, 470 - tel. 065910705
SPORTING CLUB OSTIENSEVia del Mare,128 tel. 06.5915540
Iscrizione € 30,00
SPORTING NUOTO FERRATELLA
Via Quasimodo, 124 - tel. 06.5004217
SPORTING CLUB NUOVO LAURENTINO
Via dei Guastatori,14 - tel. 06 5919866
LUMANUOTO c/o Club Sport City
Via di Trigoria, 10 tel. 06 5061896
A.S. EUROMAR
V.le Dell’Umanesimo, 38 - tel. 06.5914321
ASS.NE SPORTIVA D.ca MASSIMO
Via M. Massimo, 7 – Tel. 06-5439
Elenco Associazioni Municipio XII iscritte all’Albo Regionale
Elenco Associazioni Municipio XII iscritte all’Albo Regionale
N. Denominazione Presidente Sezione Sede legale Sede operativa Telefono Fax
1 Ass.it. Pazienti anticoagulati –
a.i.p.a.
Gaetano Cappello
Sanità
Servizi sociali
Via Giovanni Devich, n.58
Via Benevento, 27/a
06/85795401 – 06/4403695
2 Associazione “Oppo e le sue stanze”
Teresa Madia Sanità Viale s. Pietro e Paolo n. 24
Tel. 06/5925269 06/5925989
3 “Noi e i giovani”Angela Maria
CampelliServizi sociali
Via Colle di mezzo n.40,
06/97274062 06/97258906
4 Cardiva – ass. Per lo studio delle malattie cardiovascolari
Achille Gaspardone
Sanità P.zzale Umanesimo 06/51002320 06/51002319
10
Presso u.o.c. Cardiologia Ospedale
“S.Eugenio”
51002836
5 Ass.ne socio-culturale “Laurentia”
Cultura Via Laurentina 631 00143 Roma
N.
Denominazione Presidente Sezione Sede legale Sede operativa Telefono Fax
7 “Arcobaleno - associazione per la ricerca e la cura delle malattie ematooncologiche
nell’infanzia”
Nannerini Roberto
Servizi sociali
V. Marocco n. 3 V. Marocco n. 3 Tel. 06/54210809 0654222401
8 Associazione “Forum 2003 Cornetta Pompeo
Servizi sociali
Via Guareschi n. 51 Cell.333/9504225
9 Ass. “Fondazione del cuore” Costa Maria Vittoria
Servizi sociali
Cultura
Via Marinetti 40 Cell.340/3241149
06/5000645
10 Ass. “Prato Verde” Servizi sociali
Via Sergio de Vitis c/o centro sportivo ag 7
nir zona b
11 Associazione nazionaleTutela Ambientale
Protezione Civile
Pochero Fabrizio
Protezione civile
Sede legale e sede operativa via Antonino
Giuffrè n.34
Tel. E fax 06/50652614
12 Csr Promotion Presidente Monica Rastelli
Protezione civile
Sede legale e sede operativa: via Franco
Trandafilo n.75 00128 roma
Tel.: 06/50653230 06/5065405
7
N. Denominazione Presidente Sezione Sede legale Sede operativa Telefono Fax
13 Associazione “Cast sub Roma 2000”
Servizi sociali Via C.G. di
Liberazione n. 312
14 Associazione “Stella di Betlemme”
Mercuri Giancarlo
Servizi sociali
via Eduardo de Filippo n. 123 06/5083293.
15 Associazione “Donne Insieme”
Maria Tentori Servizi sociali
Via Cesare Pavese n. 160 scuola
“Paola Sarro” l.go
Buzzati n.16, aula n.8.
Tel. 06/500582
Associazione “Life”Maurizio Mazzei
Servizi sociali
Via Fosso del Torrino n.57
Centro Anziani di Decima-
Torrino via R. Lordi
06/52201159
17
L’Ancora 95
Servizi Sociali
Via O. Vergani 5 Tel. e Fax: 06/5001721
18 La casetta dei gatti Ambiente Natura Animali
Via Riccardo Forster n. 167
Via dei Rocciatori snc di
fronte a civico 64
Elenco Associazioni Municipio XII iscritte all’Albo Regionale
N. Denominazione
Presidente Sezione Sede legale Sede operativa
Telefono Fax
1 Ass.it. Pazienti anticoagulati –
a.i.p.a.
Gaetano Cappello
Sanità
Servizi sociali
Via Giovanni Devich,
n.58
Via Benevento,
27/a
06/85795401 –
06/4403695
2 Associazione “Oppo e le sue
stanze”
Teresa Madia Sanità Viale s. Pietro e
Paolo n. 24
Tel. 06/592526
9
06/5925989
3 “Noi e i giovani”
Angela Maria Campelli
Servizi sociali
Via Colle di mezzo n.40,
06/97274062
06/97258906
4 Cardiva – ass. Per lo studio
Achille Sanità P.zzale Umanesimo
06/510023 06/5100231
delle malattie cardiovascolari
Gaspardone 10
Presso u.o.c. Cardiologia Ospedale
“S.Eugenio”
20
51002836
9
5 Ass.ne socio-culturale
“Laurentia”
Cultura Via Laurentina 631 00143
Roma
N.
Denominazione
Presidente Sezione Sede legale Sede operativa
Telefono Fax
7 “Arcobaleno - associazione
per la ricerca e la cura delle
malattie
Nannerini Roberto
Servizi sociali
V. Marocco n. 3
V. Marocco n. 3
Tel. 06/542108
0906542224
01
ematooncologiche nell’infanzia”
8 Associazione “Forum 2003
Cornetta Pompeo
Servizi sociali
Via Guareschi n.
51
Cell.333/9504225
9 Ass. “Fondazione
del cuore”
Costa Maria Vittoria
Servizi sociali
Cultura
Via Marinetti 40
Cell.340/3241149
06/5000645
10 Ass. “Prato Verde”
Servizi sociali
Via Sergio de Vitis c/o centro
sportivo ag 7 nir zona b
11 Associazione nazionaleTutela
Ambientale Protezione
Pochero Fabrizio
Protezione civile
Sede legale e sede
operativa via Antonino
Tel. E fax 06/506526
14
Civile Giuffrè n.34
12 Csr Promotion Presidente Monica Rastelli
Protezione civile
Sede legale e sede
operativa: via Franco
Trandafilo n.75 00128
roma
Tel.: 06/506532
3006/50654
057
N. Denominazione
Presidente Sezione Sede legale Sede operativa
Telefono Fax
13 Associazione “Cast sub
Roma 2000”
Servizi sociali Via C.G. di
Liberazione n. 312
14 Associazione “Stella di
Betlemme”
Mercuri Giancarlo
Servizi sociali
via Eduardo de Filippo n.
12306/50832
93.
15 Associazione “Donne Insieme”
Maria Tentori Servizi sociali
Via Cesare Pavese n.
160scuola “Paola
Sarro” l.go Buzzati
n.16, aula n.8.
Tel. 06/500582
Associazione “Life”
Maurizio Mazzei
Servizi sociali
Via Fosso del Torrino n.57
Centro Anziani di Decima-
Torrino via R. Lordi
06/52201159
17
L’Ancora 95
Servizi Sociali
Via O. Vergani 5
Tel. e Fax: 06/500172
1
18 La casetta dei gatti
Ambiente Natura Animali
Via Riccardo Forster n.
167
Via dei Rocciatori
snc di fronte a civico 64
Elenco enti accreditati
ORGANISMO INIDIRIZZO TELFONO minori disabili anziani
Agape Via V. Rotellini, 41, 00128, Roma
tel/fax06-50795118
x x
AnafiP.zza Navigatori,
22 d/9, 00147, Roma
06-5123753, fax06-5128484
x x
Arca di Noé Via Bellagra, 31, 00171, Roma
06-2589868, fax 06-25213267
x x
Aspic Via V.Carpaccio, 32, 00147 Roma
tel e fax 06/54225060,
2°n°fax06-5926770
x
Ass.A.Sordi
Via dei Compositori,
130/132, 00128, Roma
tel.06-22541600 x
Ass.ne MO.DA.VI. P.zza Buenos Aires,20
06/84242188; fax 06/84081658
x x x
Ass.ne Prevenzione ed
Intervento Roma 81
Via A.Luzio,60 - 00179 Roma
06/7898842-fax 0678345588
x x
C.I.R. L.go Antonelli L., 16, 00145, Roma
06-5411100, fax54602128
x x x
Comunità Capodarco di
Roma
Via Lungro,3- 00178 Roma
06/7184784-fax 06/7187005
x x x
Coop.Autonoma-mente
V.L.Romana,128(sede legale);Via
Montuori,5
06/5121503-fax 06/5123437
x x
Coop.GrimaldiVia Vasco de Gama, 271,
Roma
tel.e fax 06-5672943
x x
Cooperativa Servizio Psico Socio Sanitario
Via Orazio, 31, scala B int.1, 00193, Roma
06/68192042, fax 06/68134228
x
Cooperativa/ Via E.Tanzi, 15 e 06-30683438, x
Consorzio Solidarietà Sociale 21, 00135, Roma fax06-30683439
DeltaVia S.Maria,48, 00048 Nettuno
(Roma)06-98849300 x x x
DidascoVia Pescosolido,
160, 00158, Roma
tel.e fax 06-4501654
x
Ibis Via Pisino,36, 00177, Roma
tel e fax 06-21809779
x x x
Impegno per la Promozione
Via Altamura, 2, Roma
06-77590233, fax 06-77255062
x x x
La SpondaVia Ostiense, 131/l, 00154,
Roma
06-5744107, fax 06-5780180
x x x
M.KolbeVia Baccarini, 37,
00042, Anzio (Roma)
06-98340282, fax 06-9844088 - 069846231-3296319229
x x x
Meta Via Poggio
Tulliano,5, 00181, Roma
06- 76963371, fax06-76964469
x
O.S.A.L.A. Via Volterra, 7, 00182, Roma
06-70304605, fax 06-70305804
Obiettivo 2000 Via Faleria,40 b, 00177, Roma
06-27800416, fax 06-27868147
x
Obiettivo UomoVia Da Messina A.,45, 00147,
Roma
06-5126831, fax06-5128539
x x
10. I PROCESSI DI ATTUAZIONE E LE PROCEDURE DI REVISIONE
10.1 Diffusione del PRS
Il Piano sarà diffuso sul sito internet del Municipio, attraverso la Guida al Servizio Sociale
e attraverso un convegno.
10.2 Procedure di Monitoraggio sulla programmazione del PRS
Al fine di rilevare l’efficacia e l’efficienza dei servizi e dei progetti messi in atto nel PRS l’ufficio di piano predisporrà una serie di procedure (incontri, modulistica, tavoli tecnici,) e prassi volte al monitoraggio annuale dei suddetti attraverso strumenti di rilevazioni ad hoc. Tale lavoro di monitoraggio avrà lo scopo di rilevare l’andamento del PRS al fine di poter individuare le linee guida per l’aggiornamento annuale del Piano.
CAPITOLO 11.
AGGIORNAMENTO al 19/09/2008
Questo aggiornamento del PRSM intende illustrare la pianificazione relativa ai servizi, gli
interventi e i progetti, che si intendono prosecuzione nel Municipio previa disponibilità
economica anche alla luce di quanto disposto dalla Deliberazione della Giunta Regionale del
25/07/2008 n° 560 avente per oggetto “ piano di utilizzazione triennale 2008-10 degli
stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali. Approvazione
documento concernente “ Linee guida ai Comuni per l’utilizzazione delle risorse per il sistema
integrato regionale di interventi e servizi sociali - triennio 2008-10”.
Nella prima stesura del PRSM gli sforzi si sono concentrati principalmente sull’analisi dei
bisogni e sui servizi e progetti già in essere e sulla conseguente programmazione finanziaria dei
fondi per l’annualità 2008-10.
E’ stata, quindi, effettuata una fotografia dell’esistente, dei bisogni della cittadinanza, e dell’
offerta dei servizi erogati dal Municipio. (capitoli 4,5,9)
In seguito, nella prima fase di implementazione del PRSM, la disponibilità finanziaria ha
permesso di assicurare la prosecuzione dei servizi volti a garantire i Liveas e di alcuni progetti il
cui finanziamento era legato a fondi municipali o altri stanziamenti, (l.328/00; L.285/97) di anni
precedenti.
Relativamente alle “azioni di sistema” volte alla diffusione del PRSM dei Servizi e dei
progetti attivi ed in via di avvio, è già in itinere la realizzazione di una ampia pubblicizzazione, a
costo zero, con distribuzione capillare sul territorio del Municipio, al fine di permettere la
conoscenza dei Servizi offerti alla cittadinanza anche a fasce di popolazione più isolate e
disagiate culturalmente e socialmente.
Nei sei mesi di lavoro successivi alla presentazione del PRSM Il Servizio Sociale e l’Ufficio
di Piano hanno proseguito il lavoro di monitoraggio e di analisi rivolgendo l’attenzione
principalmente sui seguenti piani: il costante rilevamento di una sempre maggiore domanda di
servizi da parte dei cittadini, la necessità di approfondire il difficile percorso d’integrazione con le
altre risorse, istituzionali e non, presenti nel territorio, e la necessità di prevedere nuovi interventi
guardando alla globalità dei processi.
In tale percorso è, comunque, emersa la necessità di individuare linee progettuali volte ad
attivare processi innovativi rivolti, anche nell’ottica di un’economia delle risorse, a bisogni legati
non a ciascun singolo individuo, ma a gruppi di persone accomunati da necessità simili, in un
indirizzo metodologico di approccio globale alla problematica presentata da più cittadini. (cap6.)
Dalla riflessione su questi elementi è nata l’esigenza e la volontà di individuare e definire
elementi di aggiornamento e ampliamento di alcuni ambiti progettuali peraltro già presenti nel
PRSM in alcune aree in cui è organizzato il Servizio Sociale.
Fermo restando, quindi, la programmazione già presentata nella stesura del PRSM, si è
ritenuto utile usufruire della possibilità di ampliamento delle possibilità progettuali così come
previsto dalla Regione e dal V° Dipartimento con scadenza 30/9/2008.
In coerenza e continuità con i bisogni, gli obiettivi e le priorità, previste nel PRSM (cap. 5 e
Cap.6), si sono, dunque, individuate altre possibilità progettuali di seguito elencate, la cui
realizzazione è, però, strettamente legata all’approvazione dei finanziamenti che si richiedono, in
quanto ad oggi le risorse economiche, umane e strumentali, non permettono al Servizio Sociale di
realizzare quanto progettato.
Infatti, l’attivazione di nuovi percorsi e nuovi servizi, implica una serie di azioni formative e
tecnico-amministrative quali implementazione, monitoraggio, controllo, valutazione in itinere e
finale, che richiedono risorse specifiche e sostanziali al momento insufficienti.
Ovviamente, quanto sopra esposto nelle varie sfaccettature di analisi, attivazione e
monitoraggio dei servizi e dei progetti sia in essere, sia in divenire, proseguirà per tutto il corso
del 2008 e del 2009 per poter giungere al momento della revisione del PRSM prevista per il
15/10/2009.
Terza età
In questa area si è indirizzata l’attenzione particolarmente sui bisogni sempre più emergenti ed
evidenti nel territorio ed in particolare nella fascia della popolazione anziana con un’ reale e
concreta alle famiglie in cui è presente un anziano affetto Alzheimer, in risposta ad una sempre
crescente diffusione della malattia e alla conseguente incremento della domanda. (cfr. Cap.6).
1. Il progetto Centro Diurno Alzheimer (vedi scheda allegata) vuole creare un luogo
protetto di livello intermedio destinato ai soggetti affetti dalla patologia con un primo
obiettivo volto al mantenimento delle capacità di autonomia residue dei pazienti e in
seconda istanza la possibilità di offrire ai familiari ed ai caregivers un sostegno nella
loro cura. Prevede ovviamente l’integrazione con la asl in vista di un approccio
multiprofessionale.
Necessità di un finanziamento annuo di €.250.000,00 annue, per l’attivazione del Servizio
e per personale (coordinatore, operatori, consulenti sanitari).
Per i processi interni sarà necessario impiegare un Assistente Sociale ed un
amministrativo.
Area Disabilità
Quest’area ha concentrato particolarmente l’attenzione verso una programmazione volta ad
attivare Servizi per un’assistenza leggera e a favorire una sempre maggiore autonomia sia alle
persone disabili sia alle loro famiglie. (cfr. Cap.8).
1. Il Progetto “ Assistenza Indiretta” (vedi scheda allegata) vuole offrire la possibilità ai
disabili gravi ed alle loro famiglie di avvalersi della collaborazione di persone qualificate
per avere un sostegno a domicilio. La spesa per un anno è di €. 200.00,00
Si dovrà prevedere, inoltre, la presenza di un assistente sociale e di un amministrativo per i
processi interni.
2. Il Progetto “Borse Lavoro – Un futuro lavorativo per persone disabili” (vedi scheda
allegata) si prefigge di sostenere la formazione e l’inserimento lavorativo per i soggetti
diversamente abili al fine di avviare loro e le famiglie ad una discreta autonomia anche
nel fase del “dopo di noi”. La spesa prevista per un anno in favore di 12 soggetti è di €.
40.000,00
3. Il Progetto “Centro Diurno Socioriabilitativo per minori” (vedi scheda allegata) è volto
a realizzare una struttura che attraverso l’integrazione tra sociale, scuola e sanitario
permetta un sostegno alla famiglia e uno spazio riabilitativo per i minori disabili. Prevede
una spesa di €. 220.000,00 e sarà realizzato necessariamente in integrazione con la
Asl.
Per i processi interni sarà necessario impiegare un Assistente Sociale ed un
amministrativo.
4. Il Progetto “Attività Sportive per Diversamente Abili” (vedi scheda allegata) ha come
obiettivo di migliorare l’autonomia e le capacità di relazione sociali e l’acquisizione di
regole per i minori con ritardo mentale. Prevede una spesa di €. 30.000,00.
Per i processi interni è previsto l’intervento di un Assistente Sociale e di un amministrativo.
5. Il Progetto “Centro di Socializzazione – Vengo anch’io si tu si” si prefigge di creare
un’alternativa all’assistenza individuale attraverso un Centro di aggregazione volto a
migliorare l’integrazione dei disabili. La spesa prevista per un anno è di €. 100.000.00
Per i processi interni è previsto l’intervento di un Assistente Sociale e di un amministrativo.
6. Il Progetto “ Weekend in autonomia – Ciao mamma stavolta parto da solo” ha lo scopo
di sviluppare l’autonomie personali per preparare i giovani disabili a situazioni di vita
lontano dalle figure di riferimento parentali. I finanziamenti necessari sono di €.
6.000,00.
Per i processi interni è previsto l’intervento di un Assistente Sociale e di un amministrativo.
AREA DELLA TERZA ETA’
Centro Diurno Alzheimer
Macroarea di Intervento
X Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricerca Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità Civile 3 Welfare di prossimitàX 4 Inclusione Sociale e autonomia
X 5 Welfare residenziale
6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Il progetto si prefigge di creare un punto di riferimento per l’attivazione di un rete di servizi per anziani affetti da deterioramento cognitivo e dare un modello di approccio specialistico attraverso un intervento multiprofessionale.
Il Centro si pone a livello intermedio tra il servizio di assistenza domiciliare e il ricovere in strutture residenziali assistenziali.
Il Centro rappresenta una delle possibili risposte dei servizi sociali municipali, tesa ad offrire agli utentie alle
loro famiglie una modalità di cura che risponda adeguatamente alle esigenze di entrambi
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Il Progetto è destinato ai soggetti affetti da malattia di Alzheimer e di altri tipi di demenza, residenti nel territorio della Asl Rm C ( in particolare Municipio 12).
Il Centro è rivolto a soggetti con patologia in fase moderata, che non presentino alterazioni del comportamento controindicate alla vita di comunità.
Gli utenti assistibili giornalmente oscillano in un numero compreso tra 14 e i 16,con frequenza articolata nella settimana .
C. Descrizione delle attività
Interventi di sostegno per :
Attivazione cognitiva ( ROT);
Musicoterapica;
Assistenza alle persone;
Attività di socializzazione;
Attività motorie e di gruppo;
Fisioterapia e infermeria;
Coordinamento e supervisione medica; assistenza psicologica;
Servizio di trasporto/accompagnamento;
Servizio pasti;
Segretariato sociale,
Attività di sensibilizzazione e sostegno alle famiglie;
D. Risultati attesi
Ritardare il più possibile l’istituzionalizzazione dell’anziano, contenendo l’evoluzione della malattia attraverso il mantenimento delle abilità residue, il controllo dei disturbi comportamento, il recupero mediante la riabilitazione fisica e psichica.
Migliorare la qualità della vita dell’anziano e della sua famiglia, riducendo il carico assistenziale dei familiari, offrendo un concreto servizio di sostegno al nucleo familiare per prevenire situazioni di estreme di stress.
Partecipare al centro consente agli utenti l’accrescimento degli ambiti relazionali,l’autostima e,
contestualmente , permette ai familiari di essere sostenuti nei propri compiti di cura.
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Terzo settore/Privato sociale – Municipio Roma XII – A.S.L. RM “C”
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto
Coordinatore – Educatore professionale – Assistenti Domiciliari- Fisioterapista- Geriatra-Assistente Sociale -Musicoterapista
G. Metodologia e strumenti
Analisi delle domande pervenute al servizio per coloro i quali hanno ottenuto parere favorevole da parte dell’equipe sanitaria dell’U.V.A presso l’Ospedale S. Eugenio.
Colloquio di presa incarico attraverso colloqui congiunti con il coordinatore del servizio con l’utente e i suoi familiari.
Riunione di verifica con il coordinatore del servizio dell’ente fornitore, e se necessario con gli operatori e/o con i familiari
Relazioni periodiche di aggiornamento
H. Localizzazione e sede delle attività
Il centro è situato nel territorio del Municipio Roma XII
L. Piano Finanziario e Fondi di Finanziamento
Parte bilancio Comunale, parte L.328/ 00
Il Progetto è integrato con l’Asl
Costo totale annuo € 250.000,00
6. GLI OBIETTIVI E LE PRIORITA’
6.1 Dal Piano di Zona al Piano Regolatore Sociale
L’ esperienza e le attività poste in essere in questi ultimi anni, nei settori riguardanti i
servizi rivolti ai cittadini che vivono nel nostro territorio, ci hanno permesso di far emergere,
definire e puntualizzare bisogni sempre più articolati e mutevoli rispetto al passato.
Bisogni anche complessi la cui soddisfazione richiede l’intervento congiunto di più
servizi territoriali (Comune, Municipio, ASL, scuola, ecc.) con la collaborazione di
associazioni no profit, organizzazioni sindacali, associazioni culturali , fondazioni, ecc: una
progettazione partecipata, a più mani, per realizzare servizi i più efficienti e migliorare il
rapporto con i cittadini.
Oggi ci avviamo a percorrere una nuova fase: il saper “governare”, il cambiamento con
processi decisionali inclusivi. Ecco allora, ad esempio, “i tavoli tecnici”, dove tutti i soggetti
interessati alla questione presa in esame , pubblici e privati, si incontrano e partecipano alle
scelte e progettano assieme.
Il coinvolgimento delle associazioni, del volontariato e dei cittadini è previsto dalla legge
328/00 ed il “vecchio” Piano di zona approvato nel 2002 ha messo buone basi al “metodo
inclusivo”.
La costruzione del Piano regolatore sociale si avvale, quindi, di un patrimonio di
conoscenze e competenze che ha fatto tesoro di esperienze tante volte buone altre volte
meno ma tutte sono servite per affinare le azioni e gli interventi o, meglio ancora, a progettare
un programma di interventi sociali.
Negli anni si è potuto constatare che il processo inclusivo ha avuto dei punti di debolezza e
punti di forza molto importanti.
Punti di debolezza:
Difficile rapporto con il sistema sanitario locale che, per diverse ragioni, non è stato
sempre nelle condizioni di sottoscrivere e rispettare gli accordi relativi ai progetti
integrati
Inadeguatezza delle risorse finanziaria a disposizione e mancanza di finanziamenti
strutturali che hanno consentito e consentano di programmare interventi a medio
e lungo periodo
Inadeguatezza di un sistema di valutazione sui servizi e progetti posti in essere
Punti di forza:
4. Consapevolezza del ruolo strategico della progettazione condivisa
5. Promozione di protocolli di intesa tra partner, pubblici e privati, al fine di rendere omogenee ed integrate le rispettive politiche ed iniziative e in materia di interventi sociali, ambientali e sanitari
6. Avvio di percorsi coordinati che ridisegnano il welfare municipale
6.2 Le trasformazioni del contesto sociale: esigenza di “leggere” i nuovi bisogni
“Promuovere interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e
diritti di cittadinanza, prevenire, eliminare o ridurre le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio
individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non
autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3, e 38 della Costituzione “
Questo assunto della legge 328 del 2002 è stato il punto di riferimento, la lente per la lettura dei
bisogni che, come si è detto, è stato un percorso inclusivo e coordinato tra Istituzioni e Terzo
settore. Una “una gestione a più voci” comprese quelle significative della Caritas Diocesana di
Roma ,della Comunità di S. Egidio e della Rete Interscolastica.
Accurata analisi legata soprattutto alla trasformazione ed alla composizione della famiglia
“moderna” che ci ha permesso di “testare” gli attuali servizi territoriali , le criticità , i bisogni
prioritari ed i bisogni emergenti.
Bisogni che nascono dalla:
15. precarietà del reddito a fronte dell’aumento del costo della vita, che si traduce, per
esempio, nella difficoltà per i giovani di uscire dalla famiglia originaria
16. riduzione del “tempo famiglia” che condiziona l’educazione e la cultura dei minori
17. riduzione delle capacità genitoriale con la conseguente delega educativa
18. mancanza di reddito minimo
19. mancanza di alloggi
20. assenza di una di una rete parentale e/o solidale
21. insorgenza di malattie invalidante o incurabile
22. violenza e sfruttamento minorile
e su questioni come:
23. la nuova emigrazione
24. gli insediamenti Rom
25. il fenomeni di abbandono scolastico
26. il disagio giovanile con i conseguenti fenomeni di “bullismo”
27. i percorsi scuola- lavoro per incanalare e sostenere i giovani nel mondo del lavoro
28. il controllo della qualità del lavoro e dei diritti
Nei tavoli tematici promossi è stata fatta una specifica dettagliata descrizione delle attività e
progetti in essere . Per ognuno dei settori individuati si è analizzato il percorso, il target di
riferimento ,le problematicità, le risposte ai bisogni con i servizi esistenti, le priorità , i punti di forza
e le potenzialità.
6.3 Vecchi e nuovi bisogni prioritari
Da questo lavoro congiunto e dalla esperienza fin qui maturata sono stati individuate n. 16
settori/aree di intervento dentro i/le quali sono altresì individuati e le priorità .
I bisogni emersi come prioritari sono quelli legati ai LIVEAS e cioè:
servizi di prevenzione, informazione, contatto e orientamento ai servizi
servizi domiciliari e assimilati
centri diurni
servizi residenziali
assistenza scolastica agli alunni disabili
interventi economici
servizi educativi e scolastici
E’ evidente che questi servizi svolgono una funzione irrinunciabile e, anzi, occorre che le
prestazioni siano estese al numero maggiore di aventi diritto. Purtroppo le insufficienti risorse
economiche assegnate al municipio provocano, per alcuni fondamentali servizi, un progressivo ed
inarrestabile aumento di richieste che rimangono inevase; in questo modo oltre ad allungarsi le
liste di riserva non si può neppure aumentare il “pacchetto di servizi individuale” per gli utenti già
in assistenza.
Tutto ciò premesso, in sintonia con il dettato costituzionale e la legge 328/200 sono considerati
obiettivi prioritari del Piano Regolatore Sociale del nostro Municipio per gli anni 2008/2010 gli
interventi nei settori/aree di seguito riportati.
responsabilità familiari e dei diritti dei minori
8. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali i LIVEAS ( assistenza domiciliare, case famiglia, contributi economici, ecc.)
9. Attivazione di borse di studio municipali per sostegno allo studio 10. Attivazione di progetti con le scuole ed associazioni affinché sia il più grande possibile il
numero di alunni e ragazzi che, contemporaneamente , possano usufruire di attività e laboratori fuori dall’orario scolastico
11. Attivazione di nuovi servizi socio educativi a sostegno della famiglia e dei minori che stimoli l’autonomia e l’inclusione sociale con particolare attenzione alle situazioni di disagio sociale, di marginalità sociale e di disabilità
12. Sostegno alla genitorialità con : a. avvio di sportelli di ascolto scuola-famigliab. attività di sostegno al ruolo genitoriale
13. Contributi economico alle scuole per garantire l’ accesso ai soggiorni studio di alunni con disagio economico e/o sociale
14. Promozione di percorsi di alternanza scuola-lavoro finalizzati alla costituzione di cooperative
contrasto alla povertà
5. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali i LIVEAS (contributi economici, 6. assistenza alloggiativi, ecc.)7. Attivazione protocolli di intesa con il sistema produttivo locale, banche, multinazionali,
fondazioni , ecc per favorire inserimento lavorativo, con avvio di borse lavoro, di soggetti svantaggiati .
8. Sviluppare lo spirito imprenditoriale per creare nuovi posti di lavoro con “auto-occupazione”
terza età
8. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali i LIVEAS ( assistenza domiciliare, centri diurni anziani fragili, contributi per case di riposo, ecc.)
9. Abbattimento liste di attesa ed inserimento nuovi utenti in assistenza domiciliare10. Servizio domiciliare per malati oncologici e over 90 anni 11. Attivazione di un Centro Diurno Alzheimer 12. Attivazione dell’ assistenza domiciliare in forma indiretta13. Avviare progetti per assistenza leggera quali :
f. Trasportog. Segretariatoh. Teleassistenza i. Piccole commissionij. Accompagnamento
14. Eliminazione di barriere architettoniche
Disabilità
8. Assicurare la prosecuzione dei servizi ed interventi sociali LIVEAS ( assistenza domiciliare, assistenza scolastica agli alunni con handicap, laboratori , ecc.)
9. Abbattimento liste di attesa ed inserimento nuovi utenti in assistenza domiciliare10. Incremento del numero di utenti che usufruiscono dei laboratori e centri diurni già
esistenti
11. Attivazione protocolli di intesa con il sistema produttivo locale, banche, multinazionali, fondazioni , ecc per favorire inserimento lavorativo, con avvio di borse lavoro, di soggetti svantaggiati .
12. Avviare progetti per assistenza leggera quali :a. Trasportob. Segretariatoc. Teleassistenza d. Piccole commissionie. Accompagnamento
13. Favorire l’ autonomia delle persone con handicap con : a. Servizi di sollievo per la famiglia b. Strutture per sviluppare l’autonomia per “dopo di noi”
14. Eliminazione di barriere architettoniche
Servizi trasversali
1. Segretariato Sociale2. Attivazione Sportello Unico Integrato ASL/Municipio3. Costruzione della rete dei servizi promuovendo protocolli di intesa4. Sostegno a donne in difficoltà5. prevenzione violazioni della normativa in materia di lavoro e di conseguenza, favorire
qualità del lavoro6. Servizi di “ contatto “ per interventi di prevenzione e riduzione dell’emarginazione sociale 7. Servizi per senza fissa dimora
Servizi educativi e scolastici
3. Apertura nuovi asili nido4. Attivazione di convenzione con nidi privati
Scuola
3. Favorire l’integrazione degli alunni nomadi e stranieri4. Prevenzione della marginalità scolastica e sociale degli alunni nomadi e stranieri
Sindacati
4. Costruzione della rete dei servizi promuovendo protocolli di intesa.5. Monitoraggio sui servizi affidati sul rispetto delle disposizioni della Deliberazione C.C. n.
135/00 e Deliberazione C.C. n. 259/05 riguardante il personale impiegato negli organismi affidatari dei servizi
6. Attivazione di un sistema di valutazione sui servizi e progetti in essere
Ambiente ed innovazione urbanistica
6. Piano di monitoraggio , recupero, salvaguardia e valorizzazione ansa del Tevere Magliana- G.R.A. – Ansa Tor di Valle
7. Interventi sulla mobilità tesi a facilitare gli spostamenti 8. Piano di monitoraggio, pianificazione e programmazione di interventi di recupero ,
salvaguardia e valorizzazione degli spazi pubblici : strade, piazze, giardini, parchi9. Riqualificazione e gestione partecipata del verde urbano del Municipio10. Eliminazione barriere architettoniche
Bilancio e Programmazione
4. Acquisizione di risorse finanziarie tramite la partecipazione a progetti della Comunità Europea
5. Ricerca ed individuazione di sponsor e partner con attivazione di “laboratori di innovazione”
6. Istituzione del “Bilancio partecipativo”
7. LA LEGGE 285/97
Quasi tutti i paesi del mondo hanno ratificato la Convezione Internazionale sui diritti
dell’infanzia stilata nella conferenza tenutasi a New York nel 1989.
Nel 1997 in Italia viene approvata, promossa dal Ministro Livia Turco, la legge 285
“Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza ”.
Con questa legge l’Italia si dota di uno strumento vero e proprio per attuare i principi della
convenzione di New York.
L’obiettivo che si pone la legge è orientare gli interventi verso lo sviluppo di tutte le
condizioni che permettano di promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per assicurare ai
cittadini minorenni tutte quelle opportunità indispensabili per un adeguato e sereno processo di
sviluppo psicofisico in modo da prevenire qualsiasi fenomeno di emarginazione e disagio.
La legge 285/97 istituisce un Fondo economico, per la realizzazione di tutti i progetti che
abbiano come finalità la prevenzione del disagio infantile e giovanile attraverso:
- la realizzazione di servizi di preparazione e di sostegno alla relazione genitori –figli e di
contrasto alla povertà e alla violenza ;
- l’innovazione e la sperimentazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia;
- la realizzazione di servizi ricreativi educativi per il tempo libero;
- la realizzazione d’azioni positive per la promozione dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza, per il miglioramento della fruizione dell’ambiente urbano e naturale da
parte dei minori;
- le azioni di sostegno economico o servizi alle famiglie che abbiano al loro interno minori
diversamente abili.
Roma, per dare attuazione a questa Legge, si è attivata a vari livelli per pianificare, realizzare
e valutare una serie di interventi rivolti all’infanzia e all’adolescenza.
Il fondo economico, assegnato al Sindaco del Comune di Roma, è stato ripartito fra i
Dipartimenti e i 19 Municipi in cui è diviso il territorio della città.
Sono stati promossi, con un “Accordo di Programma”, fra il Comune di Roma e l’Ufficio
Scolastico Regionale per il Lazio - le Aziende Sanitarie Locali- il Centro di Giustizia Minorile, due
Piani Territoriali Cittadini, con l’obiettivo generale di migliorare e sostenere le esigenze dell’infanzia
e dell’adolescenza a fini preventivi.
La gestione e la realizzazione dei progetti, rivolti all’infanzia e all’adolescenza, è stata
affidata, ad Associazioni, Cooperative di promozione sociale e organismi di volontariato che
diventano corresponsabili insieme all’Amministrazione degli obiettivi proposti.
I Municipi, nella loro autonomia, hanno organizzato, tenendo conto degli obiettivi generali
fissati nei Piani Cittadini, dei veri e propri “ Piani Municipali” evidenziando non solo bisogni,
esigenze, carenze, ma anche le risorse esistenti nel territorio.
Il Secondo Piano Territoriale cittadino, nel Municipio Roma XII, iniziato ad ottobre del 2002,
ha visto l’approvazione di quattro progetti, finalizzati ad arricchire le opportunità per i bambini, gli
adolescenti e le loro famiglie in termini non solo riparativi di situazioni di disagio, ma principalmente
di prevenzione a future forme di devianza ed emarginazione.
Il Municipio XII, quindi, ha ad oggi promosso, coordinato e sostenuto le associazioni
affidatarie, affinchè i progetti, come anche previsto dalla legge quadro 328/2000, si realizzino in
un’ottica d’integrazione con l’insieme delle politiche sociali ed educative, promosse
dall’Amministrazione locale.
La gestione dei progetti è stata affidata ad associazioni e cooperative di promozione sociale
che hanno aperto 4 centri: due per la prima infanzia dai 2 ai 5 anni, e due per gli adolescenti fino
ai 18 anni, nei quartieri di questo Municipio dove la presenza di strutture, servizi e risorse
pubbliche è carente oppure nelle zone a più alto rischio di devianza e di emarginazione sociale.
Gli strumenti specifici, per i progetti rivolti alla prima infanzia, sono stati:
- creazione di spazi idonei,
- laboratori per lo sviluppo della socialità e dell’autonomia;
- iniziative di coinvolgimento dei genitori, sostegno nell’affrontare problematiche specifiche
nel rapporto con i figli.
Gli strumenti specifici, per i progetti rivolti agli adolescenti sono stati:
creazione di centri di aggregazione;
attività ricreative, formative, sportive e di laboratorio.
I PROGETTI DELLA LEGGE 285/97
IL NIDO ALTERNATIVO cod.53
Il progetto è stato concepito per favorire il processo evolutivo e la crescita culturale e sociale
dei bambini, nella loro prima infanzia. Aperto all’accoglimento di bambini “diversi” per tradizioni
culturali, situazioni economiche e condizioni sociali, ha offerto agli stessi l’opportunità di ampliare il
loro piccolo mondo con l’integrazione e la cooperazione nel rispetto delle differenze.
Il progetto ha avuto un ruolo di fondamentale importanza trattandosi di un servizio rivolto ai
bambini dai 3 mesi ai 3 anni e alle loro famiglie in zone dove la disponibilità di strutture e risorse
pubbliche è carente.
Il nido ha accolto con frequenza regolare negli anni dal 2002 al 2005 complessivamente 160
piccoli.
IL CENTRO SOCIO-EDUCATIVO PER L’INFANZIA cod.54
Il progetto tende a sostenere il processo evolutivo del bambino, e lo sviluppo armonico della
personalità e, contemporaneamente, a supportare le competenze dei genitori nel rapporto con i
propri figli in un quartiere di nuova istituzione, quale Cecchignola Sud, caratterizzato da una
carenza di servizi e abitato da giovani coppie con bambini piccoli.
Due sono stati gli obiettivi del progetto:
sviluppo della socialità, dell’autonomia, della consapevolezza di sé, della conquista
del reale e dell’equilibrio emozionale dei bambini partecipanti;
sviluppo delle capacità genitoriali e sostegno nell’affrontare problematiche specifiche
nel rapporto con i figli.
Sono stati attivati i laboratori di psicomotricità, di drammatizzazione, di pittura, di musica e di
movimento. E’ stato aperto anche uno sportello per i genitori, rivolto a tutto il quartiere, che offre
consulenze psicologiche, consulenze sull’handicap e su problemi sociali.
Il Centro ha attivato ulteriori iniziative quali incontri a tema per i genitori su argomenti
concordati con gli stessi e con il personale della ASL.
Il centro ha accolto con regolarità dal 2002 al 2006 con frequenza regolare circa 150 bambini
e saltuariamente 200
IL CENTRO POLIFUNZIONALE PER ADOLESCENTI cod. 52
Il progetto è stato ideato per promuovere la creazione di uno spazio sociale di integrazione e
aggregazione per i giovani dai 14 ai 18 anni, capace di sostenerli nella loro fase adolescenziale.
L’obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare un’azione territoriale che sia in grado
di promuovere sostenere e valorizzare le esperienze aggregative dei giovani, soprattutto laddove è
presente un disagio dovuto a fenomeni di abbandono scolastico tossicodipendenza e
disgregazione familiare.
E’ stato organizzato uno spazio ludico – ricreativo. Nel Centro sono stati allestiti alcuni
laboratori promuovendo la partecipazione dei ragazzi all’ideazione e progettazione delle attività da
svolgere, quali:
il laboratorio teatrale,
il laboratorio fotografico, dove attraverso itinerari fotografici si portano i giovani alla
scoperta del territorio,
il laboratorio di registrazione di suoni ed immagini,il laboratorio di arti grafiche,
il laboratorio di ascolto musica e videoteca.
Nelle zone più a rischio e con problematiche legate alla tossicodipendenza e alla
emarginazione sociale, il progetto ha realizzato una “ unità di strada”: un’autovettura itinerante nei
luoghi spontanei di incontro giovanile.
All’interno del Centro è stato creato uno sportello rivolto ai familiari come sostegno ai genitori
nei rapporti con i figli che vivono un disagio sociale o presentino disabilità.
Il centro dal 2002 al 2006 ha contattato più di 400 ragazzi. Alle iniziative hanno partecipato
con regolarità più di 120 ragazzi.
IL CENTRO DI AGGREGAZIONE PER LA SCOLARIZZAZIONE, L’INTEGRAZIONE E IL
SOSTEGNO SCOLASTICO “Oltre la Scuola” Cod. 55
Il progetto ha la finalità di offrire, in un quartiere che presenta aspetti problematici, spazi e
attività per sostenere l’aggregazione e l’integrazione dei bambini, delle bambine e degli
adolescenti.
Il progetto ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, rafforzando i processi
educativi attraverso un lavoro di rete con le scuole del territorio: sostenere la crescita dei ragazzi e
delle ragazze e dei genitori nello svolgimento del loro compito di educatori
Nel centro si svolgono attività di sostegno ludico ricreativo e di laboratorio.
Il sostegno scolastico si rivolge ai ragazzi/e con difficoltà di apprendimento. Per ognuno
viene sviluppato un progetto educativo, in collaborazione con le scuole e gli insegnanti.
Per le attività ludiche e ricreative, sono a disposizione libri, giochi da tavolo, materiale per
giochi di ruolo.
Sono stati attivati i seguenti laboratori:
il laboratorio informatico,
il laboratorio multimediale e audiovisivo che ha dato vita al cineforum,
il laboratorio artistico creativo,
il laboratorio teatrale
attività estive (piscina e gite)
Il sostegno alla genitorialità è stato attivato attraverso incontri con consulenti ed esperti per
affrontare le problematiche dei rapporti genitori e figli.
Il centro dal 2002 al 2006 ha contattato più di 500 minori, mentre è stato frequentato con
regolarità da circa di 150 minori e saltuariamente 350.
I BISOGNI EMERGENTI
La sperimentazione attuata attraverso la realizzazione dei suddetti progetti è stata un’ottima
occasione di crescita e di sviluppo delle capacità del Municipio di comprendere i bisogni delle
famiglie e dei minori.
L’esperienza diretta, il contatto quotidiano con le famiglie, i bambini e gli adolescenti hanno
messo in luce varie criticità che si possono così riassumere:
- incapacità, nelle giovani coppie, di crescere e rapportarsi positivamente con i loro figli;
- difficoltà all’interno delle famiglie di svolgere appieno il proprio ruolo educativo e formativo;
- scarsa chiarezza nella auto-definizione del ruolo genitoriale.
Per quanto riguarda gli adolescenti, i disagi più ricorrenti riscontrati, sembrano essere
particolarmente legati alle relazioni parentali e generazionali ed al difficile individuazione della
propria identità.
Gli adolescenti presentano:
una valutazione negativa della propria situazione familiare;
- un basso e/o conflittuale livello comunicativo con le famiglie.
Tali problematiche producono:
- disagio nelle relazioni interpersonali verso il mondo degli adulti
- interruzione o abbandono, molto precoce, degli studi;
- avvio verso percorsi di devianza.
PROGETTUALITÀ
Con il nuovo finanziamento relativo al triennio 2008-10 e con le “economie” delle annualità
precedenti, ricchi delle esperienze maturate in questi anni con i progetti che sono stati realizzati, si intendono avviare nuove iniziative che portino alla prevenzione e eventualmente al superamento delle difficoltà sopraelencate attraverso articolazioni di interventi mirati ed innovativi.
Oltre ad avviare nuove iniziative e progetti rivolte in particolare alla sviluppo delle capacità
genitoriali, con interventi di sostegno per i genitori e centri di sollievo alle famiglie, creando una
serie di aiuti globali e integrati con le altre risorse territoriali, si intende, infatti, promuovere
interventi a favore della pubertà ed adolescenza. Tali periodi sono infatti riconosciuti come stadi di
“transizione e di cambiamento” in cui spesso i minori si pongono molte domande e dubbi che, se
non risolti, possono creare qualche problema. I progetti dovranno, quindi, essere rivolti al
miglioramento delle capacità “proprie” di ogni minore attraverso iniziative che li accompagnino in
un percorso di automotivazione, fornendo loro spazi in cui poter trovare informazioni e consulenze
su questioni (bullismo, violenze domestiche, violenze sessuali, disagio esistenziale, disagio
scolastico) relative alle quali non riescono a confrontarsi con i genitori e con il mondo degli adulti.
Di conseguenza l’intervento degli scorsi anni sulla primissima infanzia del “Nido Alternativo”
cod.53 non verrà più considerato nelle linee progettuali del prossimo triennio poichè negli anni la
politica dell’Amministrazione Comunale è andata nella direzione di potenziare l’offerta di nidi
rendendo di fatto non necessario continuare a prevedere il finanziamento di tale servizio con i fondi
della Legge 285.
Inoltre, la precedente esperienza ha, come spesso evidenziato, che la filosofia preventiva
insita nella Legge 285/97 trova più efficacia se viene indirizzata al coinvolgimento globale della
famiglia, ed in particolare dei genitori, più che attività rivolte esclusivamente ai minori che possono
attivare atteggiamenti deleganti dei genitori ad istituzioni esterne alla famiglia.
Pertanto i fondi originariamente destinati al finanziamento del “Nido Alternativo” (2005-2006),
verranno destinati per il nuovo progetto: “Il Formicaio” che si svilupperà nel biennio 2008-2009.
I progetti finanziati dalla Legge 285, annualità 2006, e compresi nel II piano territoriale, si
concluderanno entro il primo semestre 2009.
Con i finanziamenti relativi agli anni 2007-2008, si avvieranno nuovi progetti di cui 2 rivolti alle
famiglie con minori in età evolutiva, 3-10 anni e 4 progetti rivolti alle famiglie ed ai minori in età
compresa tra gli 11 e i 18 anni, riportati nelle schede seguenti.
PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
ProgettoFondi
residui Anno 2005
Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Note
"Tutti insieme appassionatemente" € 74.000,00 € 74.000,00 € 74.000,00
"All'ombra della Grande Quercia" € 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00
"Essere genitori che reposnabilità!" € 40.000,00 € 40.000,00 € 40.000,00
"Qui si studia" € 83.000,00 € 83.000,00 € 83.000,00
"Oggi si lavora" € 100.074,60 € 100.074,60 € 100.074,60
Azioni di sistema € 6.879,07 € 6.879,07 € 6.879,07 € 6.879,07
cod. 52 - Centro Polifunzionale per Adolescenti
€ 98.000,00
cod. 53 - Nido Alternativo € 0,00
cod. 54 - Centro Socio Educativo Infanzia
€ 59.000,00
cod. 55 - Oltre la Scuola Centro per la Soc. e l'Int.
€ 113.693,74
"Il Formicaio" 16.619,14 € 66.380,26
Totale € 343.953,07 € 343.953,67 € 343.953,67 € 343.953,67
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“ALL’OMBRA DELL GRANDE QUERCIA”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Offrire alle coppie con minori in età evolutiva un contesto spazio – temporale di formazione stabile per un confronto e aiuto sull’ “essere genitori”.
DESTINATARI
Famiglie con minori dai 3 ai 10 anni; Insegnanti delle scuole dell’infanzia; Insegnanti delle scuole elementari.
AZIONI
Incontri di gruppo e tavole rotonde con i genitori su diversi temi, inerenti all’età evolutiva; Gruppi di bambini (figli delle coppie che partecipano al Progetto) mirati all’apprendimento di
metodiche di gioco e socializzazione; Consulenza psico-pedagogica individuale e di coppia sul ruolo genitoriale con particolare
riferimento all’essere padre e madre; Consulenza psico-pedagogica per i genitori e figli.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 40.000,00
Anno 2009 40.000,00
Anno 2010 40.000,00
Totale 120.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Sostenere ed aiutare le famiglie in situazioni di disagio culturale, sociale e relazionale in cui sono presenti minori dai 3 ai 10 anni; offrire loro un supporto per relazionarsi e crescere insieme.
DESTINATARI
Famiglie con minori dai 3 ai 10 anni;
AZIONI
Incontri di formazione per i genitori per imparare a relazionarsi e giocare con i propri figli, nei vari passaggi di crescita;
Centro ludico – ricreativo; Gruppi integrati tra genitori e figli per attività manuali, sportive e ludiche per … divertirsi insieme.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 74.000,00
Anno 2009 74.000,00
Anno 2010 74.000,00
Totale 222.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“ ESSERE GENITORI …
… CHE RESPONSABILITA’ ”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Offrire un contesto in cui i genitori possano confrontarsi sul rapporto genitori/figli e possano trovare un approccio formativo che dia loro risposte adeguate per la loro quotidianità.
DESTINATARI
Genitori di ragazzi dagli 11 ai 18 anni;
AZIONI
Incontri e tavole rotonde per confrontarsi su argomenti di interesse comune e riguardanti il rapporto genitori/figli;
Incontri di formazione frontale su tematiche inerenti lo sviluppo fisico e psico-pedagogico dei propri figli e sui modelli socio-educativi.
Formazione al ruolo genitoriale; Consulenza psico-pedagogica individuale e di coppia sul ruolo genitoriale con particolare
riferimento all’essere padre e madre; Consulenza psico-pedagogica per i genitori e figli.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 40.000,00
Anno 2009 40.000,00
Anno 2010 40.000,00
Totale 120.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“OGGI … SI LAVORA!”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Stimolare, accompagnare e sperimentare i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro.
DESTINATARI
ragazzi dai 16 ai 18 anni;
AZIONI
Interventi educativi e formativi personalizzati e di gruppo finalizzati all’individuazione delle specifiche risorse e capacità del singolo;
Individuazione di aziende, nel campo produttivo e commerciale, idonee ad accogliere ragazzi; Inserimento e tutoraggio nell’inserimento e nel percorso lavorativo.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 100.074,00
Anno 2009 100.074,00
Anno 2010 100.074,00
Totale 300.222,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“QUI SI STUDIA!”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Garantire l’attuazione del diritto allo studio ed assicurare agli studenti la prosecuzione degli studi, anche attraverso interventi mirati a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale e culturale che limitano la partecipazione die minori al sistema scolastico.
DESTINATARI
Adolescenti dagli 11 ai 18 anni;
AZIONI
Instaurare una rete con le scuole per individuare i ragazzi con difficoltà e programmare un intervento educativo di recupero;
Attività di recupero scolastico attraverso lezioni individuali o di gruppo; Sostegno all’inserimento scolastico per i minori stranieri; Incentivazioni economiche per quei ragazzi che raggiungono gli obiettivi previsti.
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a DICEMBRE 2011 per complessivi mesi 36
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 83.000,00
Anno 2009 83.000,00
Anno 2010 83.000,00
Totale 249.000,00
Piano per l’attuazione della Legge 285/97 nel Comune di Roma
MUNICIPIO XII
SCHEDA PROGETTO
Titolo del progetto
“NEL FORMICAIO”
Il progetto:
consiste nella mera estensione temporale dei servizi attivati, senza alcuna rimodulazione
prevede la rimodulazione di alcune azioni o di altri elementi operativi
X è innovativo
OBIETTIVI
Fornire alle famiglie - che siano impossibilitate o in momentanea situazione di disagio – un supporto nell’assicurare ai figli un’adeguata ed armonica stimolazione educativa ed una adeguata socializzazione.
DESTINATARI
Minori dai 10 ai 15 anni
AZIONI
Sostegno nelle attività scolastiche ed aiuto nei compiti a casa; Supporto nel coinvolgimento delle famiglie nel contesto scolastico; Stimolo alla partecipazione ad attività ludico – ricreative nel territorio
Durata prevista delle azioni finanziabili nel triennio 2008-2010Periodo: da OTTOBRE 2008 a NOVEMBRE 2010 per complessivi mesi 24
Costo complessivo del progetto (al netto del 2%)Euro
Anno 2008 € 41.500,00
Anno 2009 € 41.500,00
Totale € 83.000,00
9. LA PROGRAMMAZIONE DELLE AZIONI DI SISTEMA
9.2 Progetto “Matrioska” –
Al fine di rendere più efficace ed efficiente il Sistema dei servizi e degli interventi erogati ai cittadini del Municipio XII, non solo dal Servizio Sociale municipale, ma da l’intera rete dei servizi istituzionali e del terzo settore presenti nel territorio, si rende necessario individuare all’interno della programmazione delle azioni di sistema la realizzazione di un processo di organizzazione informatica dei dati relativi agli utenti del servizio sociale e di tutti gli interventi rivolti ad essi.
Tale processo dovrà realizzarsi attraverso la creazione di una banca dati “Matrioska”– consultabile anche da tutti gli operatori del servizio sociale connessi in rete - che potrà permettere una più agile e veloce consultazione della situazione sociale del cittadino permettendo una conoscenza globale ed una immediata visione della situazione personale dell’utente.
Ciò risulterà estremamente utile anche per rispondere in tempo reale agli operatori di altri servizi istituzionali, fornendo loro immediatamente una risposta esauriente. Inoltre tutti i dati inseriti potranno essere lavorati a fini statistici, per conoscere, a fine anno solare, quali e quanti servizi sono stati erogati a ciascun cittadino e la tipologia dell’utenza.
9.2 Adesione alle Porte Sociali
L’adesione al progetto delle Porte Sociali, quale nuova modalità di lavoro tra enti che erogano servizi sociali potrà raggiungere l’obiettivo di facilitare e promuovere l’accesso di tutti i cittadini ai servizi pubblici e del privato sociale presenti sul territorio permettendo una risposta multidisciplinare e globale ai bisogni presentati dall’utenza attraverso una lettura capillare ed attenta di domande e risorse.
9.5 Pubblicazione “Guida al Servizio Sociale”
Il Servizio Sociale Municipale accompagna le persone in alcuni momenti della vita a supporto della quotidianità familiare e/o per superare una difficoltà.
Nell’ottica di una sempre maggiore prossimità delle istituzioni ai cittadini, quindi, l’informazione sulle attività ed i servizi realizzati è sempre più necessaria ed è, sempre più indispensabile l’esigenza di una corretta e diffusa conoscenza delle realtà proposte per incrociare la domanda, il bisogno, con l’offerta del servizio.
La guida del Servizio Sociale può essere uno degli strumenti più adeguati per far conoscere ed utilizzare al meglio il Servizio Sociale del Municipio.
L’ufficio di piano nel programmare la realizzazione della guida realizzerà il coinvolgimento di tutto il personale del Servizio ed un confronto con il privato sociale e gli enti che a vario titolo collaborano con il Municipio.
9.6 Formazione e Autoformazione del personale tecnico e amministrativo del Servizio Sociale Municipale.
Tutte le su enunciate azioni possono essere realizzate solo con la costante riflessione sui contenuti teorici relativi ai concetti d’informazione e comunicazione, prossimità ed accoglienza.
In tal senso sarà necessario per gli operatori del Municipio poter continuare a considerare indispensabili percorsi di formazione ed autoformazione al fine di acquisire conoscenze teoriche e pratiche che permettano una uniformità ed una buona qualità negli interventi posti in atto da ciascun operatore.
9.7 Procedure di Monitoraggio sulla programmazione del PRS
Al fine di rilevare l’efficacia e l’efficienza dei servizi e dei progetti messi in atto nel PRS l’ufficio di piano predisporrà una serie di procedure (incontri, modulistica, tavoli tecnici,) e prassi volte al monitoraggio annuale dei suddetti attraverso strumenti di rilevazioni ad hoc. Tale lavoro di monitoraggio avrà lo scopo di rilevare l’andamento del PRS al fine di poter individuare le linee guida per l’aggiornamento annuale del Piano.
Settore Servizio Ente Gestore
Ente Finanziatore
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008 -
Approvato
Anno 2008
Richiesto
Anno 2009
Approvato
Anno 2009
Richiesto
Anno 2010
Approvato
Anno 2010
Richiesto
DisabilitàAltri servizi di assistenza ai disabili
Municipio XII
Municipio XII
€ 11.750,0
0
€ 11.750,0
0
€ 11.750,0
0
€ 11.750,0
0
€ 12.925,0
0
€ 11.750,0
0
€ 14.217,5
0
Assistenza Domiciliare Diversamente Abili (SAISH)
Municipio XII
Dipartimento V
€ 100.000,
00€ 0,00
€ 110.000,
00€ 0,00
€ 121.000,
00€ 0,00
€ 133.100,
00
Municipio XII
€ 1.694.70
0,00
€ 1.989.70
0,00
€ 2.200.00
0,00
€ 1.733.84
0,11
€ 2.420.00
0,00
€ 1.788.62
7,70
€ 2.662.00
0,00
ASSISTENZA INDIRETTA
Municipio XII
Dipartimento V
€ 29.128,1
6€ 0,00
€ 32.040,9
8€ 0,00
€ 35.245,0
7€ 0,00
€ 38.769,5
8
Municipio XII
€ 96.000,0
0
€ 96.000,0
0
€ 96.000,0
0
€ 104.525,
24
€ 105.600,
00
€ 104.525,
24
€ 116.160,
00
ASSISTENZA INTEGRATIVA
Municipio XII
Dipartimento V
€ 20.100,0
0€ 0,00
€ 22.110,0
0€ 0,00
€ 24.321,0
0€ 0,00
€ 26.753,1
0
ASSISTENZA SCOLASTICA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Municipio XII
Municipio XII
€ 1.006.58
0,00
€ 1.011.34
0,72
€ 1.011.34
0,72
€ 872.340,
72
€ 1.112.47
4,79
€ 902.340,
72
€ 1.223.72
2,27
BREVI VACANZE
Municipio XII
Dipartimento V
€ 26.000,
00€ 0,00 € 0,00
€ 28.600,0
0€ 0,00
€ 31.460,0
0€ 0,00
€ 34.606,0
0
CENTRO DIURNO HANDICAP
Municipio XII
Municipio XII
€ 189.839,
60
€ 189.839,
60
€ 189.839,
60
€ 161.879,
12
€ 208.823,
56
€ 167.866,
33
€ 229.705,
92
INTERVENTI E SERVIZI AI DISABILI
Municipio XII
Dipartimento V
€ 55.000,0
0€ 0,00
€ 60.500,0
0€ 0,00
€ 66.550,0
0€ 0,00
€ 73.205,0
0
LABORATORI CASA GIALLA
Municipio XII
Dipartimento V € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
LABORATORI RICREATIVI
Municipio XII
Dipartimento V
€ 170.00
0,00€ 0,00 € 0,00
€ 187.000,
00€ 0,00
€ 205.700,
00€ 0,00
€ 226.270,
00
Mobilità Facilitata
Municipio XII
Dipartimento V
€ 2.750,0
0€ 0,00 € 0,00 €
3.025,00 € 0,00 € 3.327,50 € 0,00 €
3.660,25
Progetto "Giocoestate 2007" - Centro estivo per ragazzi disabili
Municipio XII
Dipartimento V
€ 14.920,
00€ 0,00 € 0,00
€ 16.412,0
0€ 0,00
€ 18.053,2
0€ 0,00
€ 19.858,5
2
RIMBORSO SPESE
Municipio XII
Dipartimento V €
9.600,00 € 0,00€
10.560,00
€ 0,00€
11.616,00
€ 0,00€
12.777,60
INTERVENTI E SERVIZI AI
Municipio
Municipio XII €
2.500,00 € 0,00 € 2.750,00 € 0,00 €
3.025,00 € 0,00 € 3.327,50
DISABILI - Mobilità Facilitata
XII
Disabilità Totale
€ 213.67
0,00
€ 3.215.19
7,76
€ 3.298.63
0,32
€ 3.981.92
8,30
€ 2.884.33
5,19
€ 4.380.12
1,13
€ 2.975.10
9,99
€ 4.818.13
3,24
Intercultura
Pregetto "Rom a teatro"
Municipio XII
Municipio XII
€ 10.000,0
0€ 0,00 €
5.000,00
€ 10.000,0
0
€ 5.500,00
€ 10.000,0
0
€ 6.050,00
Progetto "Immigrazione e Intercultura"
Municipio XII
Municipio XII
€ 6.000,0
0€ 0,00 € 0,00 €
6.000,00 € 0,00 € 6.600,00 € 0,00 €
7.260,00
Servizio di mediazione interculturale
Municipio XII
Municipio XII €
7.310,00 € 0,00 € 7.310,00
€ 7.310,00
€ 8.041,00
€ 7.310,00
€ 8.845,10
Intercultura Totale
€ 6.000,0
0
€ 17.310,0
0€ 0,00
€ 18.310,0
0
€ 17.310,0
0
€ 20.141,0
0
€ 17.310,0
0
€ 22.155,1
0Misure di contrasto alla povertà
Contributi ad altri soggetti
Municipio XII
Municipio XII €
5.999,40
€ 146.400,
00
€ 146.400,
00
€ 155.226,
93
€ 161.040,
00
€ 160.579,
58
€ 177.144,
00
Contributi economici a favore di anziani D. C. C. 154/97
Municipio XII
Municipio XII
€ 50.000,0
0
€ 50.000,0
0
€ 50.000,0
0
€ 43.065,0
0
€ 55.000,0
0
€ 44.550,0
0
€ 60.500,0
0
Contributi economici a favore di nuclei familiari con adulti D. C. C. 154/97
Municipio XII
Municipio XII
€ 158.679,
81
€ 158.679,
81
€ 159.000,
00
€ 156.963,
60
€ 174.900,
00
€ 157.031,
31
€ 192.390,
00
Contributi economici a favore di nuclei familiari con minori D. C. C. 154/97
Municipio XII
Municipio XII
€ 88.743,3
4
€ 37.834,8
8
€ 115.000,
00
€ 34.667,6
9
€ 126.500,
00
€ 35.345,8
8
€ 139.150,
00
Contributi economici a favore di nuclei familiari con minori D. C. C. 154/98
Municipio XII
Dipartimento V
€ 143.240,
00€ 0,00
€ 157.564,
00€ 0,00
€ 173.320,
40€ 0,00
€ 190.652,
44
Contributi economici a favore di nuclei familiari o persone singole per il pagamento delle utenze gas una tantum (GAS)
Municipio XII
Dipartimento V
€ 16.475,0
0€ 0,00
€ 18.122,5
0€ 0,00
€ 19.934,7
5€ 0,00
€ 21.928,2
3
Contributi economici
Municipio
Municipio XII €
50.000,0€
35.051,9€
80.000,0€
30.190,2€
88.000,0€
31.231,2€
96.800,0
per il superamento dell'emergenza alloggiativa
XII 0 3 0 3 0 7 0
Contributi economici per il superamento dell'emergenza alloggiativa ex detenuti
Municipio XII
Dipartimento V
€ 41.100,0
0€ 0,00
€ 45.210,0
0€ 0,00
€ 49.731,0
0€ 0,00
€ 54.704,1
0
Contributi economici per interventi assistenziali secondo le finalità del servizio sociale municipale (IPAB)
Municipio XII
Dipartimento V
€ 25.000,0
0€ 0,00
€ 27.500,0
0€ 0,00
€ 30.250,0
0€ 0,00
€ 33.275,0
0
INCLUSIONE SOCIALE DI SOGGETTI SVANTAGGIATI
Municipio XII
Dipartimento V
€ 15.000,
00€ 0,00 € 0,00
€ 16.500,0
0€ 0,00
€ 18.150,0
0€ 0,00
€ 19.965,0
0
Progetto "Accoglienza notturna per senza fissa dimora"
Municipio XII
Dipartimento V
€ 772,00 € 0,00 € 0,00 € 849,20 € 0,00 € 934,12 € 0,00 €
1.027,53
Municipio XII €
6.000,00€
6.000,00€
6.000,00€
5.167,80€
6.600,00€
5.346,00€
7.260,00 Misure di contrasto alla povertà Totale
€
15.772,00
€ 585.237,
55
€ 433.966,
62
€ 822.145,
70
€ 425.281,
25
€ 904.360,
27
€ 434.084,
04
€ 994.796,
30
Programmazione e gestione delle risorse economiche
Acquisizione delle risorse esonomiche attraverso la compartecipazione a progetti finanziati dalla Comunità Europea
Municipio XII
Comunità Europea
€ 0,00
Bilancio Partecipativo
Municipio XII
Municipio XII € 0,00 € 0,00
€ 40.000,0
0€ 0,00
€ 44.000,0
0€ 0,00
€ 48.400,0
0 Programmazione e gestione delle risorse economiche Totale
€ 0,00 € 0,00€
40.000,00
€ 0,00€
44.000,00
€ 0,00€
48.400,00
Responsabilità familiari e dei diritti dei minori
Contributo economico nuclei familiari con minori in affidamento
Municipio XII
Municipio XII
€ 80.673,0
0
€ 101.099,
00
€ 90.000,0
0
€ 50.000,0
0
€ 99.000,0
0
€ 50.000,0
0
€ 108.900,
00
Contributo Economico nuclei madri nubili/bambino
Municipio XII
Dipartimento V
€ 122.710,
00€ 0,00
€ 134.981,
00€ 0,00
€ 148.479,
10€ 0,00
€ 163.327,
01
La Bottega della Fantasia
Municipio XII
Municipio XII
€ 15.000,0
0
€ 15.000,0
0
€ 15.000,0
0
€ 15.000,0
0
€ 16.500,0
0
€ 15.000,0
0
€ 18.150,0
0
Laboratorio sperimentale
Municipio XII
Municipio XII €
1.800,00€
1.800,00€
1.800,00 € 0,00 € 1.980,00 € 0,00 €
2.178,00
Progetto: "Alla scoperta di Roma e dei suoi segreti"
Municipio XII
Municipio XII
€ 15.000,0
0
€ 15.000,0
0
€ 15.000,0
0
€ 15.000,0
0
€ 16.500,0
0
€ 15.000,0
0
€ 18.150,0
0
RETTE PER MINORI IN ISTITUTI E CASE FAMIGLIA
Municipio XII
Dipartimento V
€ 100.593,
00€ 0,00
€ 110.652,
30€ 0,00
€ 121.717,
53€ 0,00
€ 133.889,
28
Municipio XII
€ 533.000,
00
€ 497.000,
00
€ 737.000,
00
€ 433.198,
00
€ 810.700,
00
€ 446.860,
00
€ 891.770,
00
SISMIFMunicipio XII
Dipartimento V
€ 15.000,0
0€ 0,00
€ 16.500,0
0€ 0,00
€ 18.150,0
0€ 0,00
€ 19.965,0
0
Municipio XII
€ 60.000,0
0
€ 60.000,0
0
€ 200.000,
00
€ 51.678,0
0
€ 220.000,
00
€ 53.460,0
0
€ 242.000,
00
"Tutti insieme appassionatemente"
Municipio XII
Stato €
74.000,00
€
74.000,00
€
74.000,00
"All'ombra della Grande Quercia"
Municipio XII
Stato €
40.000,00
€
40.000,00
€
40.000,00
"Essere genitori che reposnabilità!"
Municipio XII
Stato €
40.000,00
€
40.000,00
€
40.000,00
"Qui si studia"
Municipio XII
Stato €
83.000,00
€
83.000,00
€
83.000,00
"Oggi si lavora"
Municipio XII
Stato €
100.074,60
€
100.074,60
€
100.074,60
Azioni di sistema
Municipio XII
Stato€
6.879,07
€ 6.879,07 €
6.879,07 € 6.879,07
cod. 52 - Centro Polifunzionale per Adolescenti
Municipio XII
Stato€
98.000,00
cod. 53 - Nido
AlternativoMunicipio
Stato € 0,00
XII
cod. 54 - Centro Socio Educativo Infanzia
Municipio XII
Stato€
59.000,00
cod. 55 - Oltre la Scuola Centro per la Soc. e l'Int.
Municipio XII
Stato€
113.693,74
"Il Formicaio"Municipio XII
Stato€
83.000,00
Responsabilità familiari e dei diritti dei minori Totale
€
360.572,81
€ 943.776,
00
€ 689.899,
00
€ 1.664.88
6,97
€ 564.876,
00
€ 1.796.98
0,30
€ 580.320,
00
€ 1.942.28
2,96
Servizi e progetti trasversali
Progetto Dragon Boat Donne operate di tumore al seno
Municipio XII
Dipartimento V
€ 14.526,
00
€ 14.526,0
0
€ 14.526,0
0
€ 15.978,6
0
€ 14.526,0
0
€ 17.576,4
6
€ 14.526,0
0
€ 19.334,1
1
Progetto Oncologico NAUSICAA
Municipio XII
Dipartimento V
€ 50.000,0
0€ 0,00
€ 55.000,0
0€ 0,00
€ 60.500,0
0€ 0,00
€ 66.550,0
0
Progetto: "Habemus Panem"
Municipio XII
Municipio XII
€ 10.000,
00€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Roxanne - Servizio di contatto e prevenzione rischi e danni delle prostitute
Municipio XII
Municipio XII
€ 9.886,9
3
€ 9.886,93
€ 9.886,93 €
9.886,93 € 0,00 € 9.886,93 € 0,00
SEGRETARIATO SOCIALE
Municipio XII
Dipartimento V
€ 103.015,
20€ 0,00
€ 113.316,
72€ 0,00
€ 124.648,
39€ 0,00
€ 137.113,
23
Servizio di Informazione ed orientemento giuridico presso il Centro per la Famiglia "Laurenzia"
Municipio XII
Municipio XII €
5.875,20€
5.875,20€
5.875,20€
5.875,20€
6.462,72€
5.875,20€
7.108,99
Servizio di informazione sul regime patrimoniale della famiglia ed i matrimoni misti
Municipio XII
Municipio XII €
6.120,00€
6.120,00€
6.120,00€
6.120,00€
6.732,00€
6.120,00€
7.405,20
Servizi e progetti trasversali
€ 34.412,
93
€ 189.423,
33
€ 36.408,1
3
€ 196.290,
52
€ 36.408,1
3
€ 215.919,
57
€ 36.408,1
3
€ 237.511,
53
Totale
Terza EtàAssistenza Domiciliare per Anziani INPDAP
Municipio XII
Dipartimento V
€ 35.000,0
0€ 0,00
€ 38.500,0
0€ 0,00
€ 42.350,0
0€ 0,00
€ 46.585,0
0
Assistenza Domiciliare per Anziani (SAISA)
Municipio XII
Dipartimento V
€ 130.000,
00€ 0,00
€ 143.000,
00€ 0,00
€ 157.300,
00€ 0,00
€ 173.030,
00
Municipio XII
€ 612.500,
00
€ 441.000,
00
€ 900.000,
00
€ 386.490,
90
€ 990.000,
00
€ 350.163,
00
€ 1.089.00
0,00
Assistenza Residenziale per anziani
Municipio XII
Municipio XII
€ 180.000,
00
€ 180.000,
00
€ 196.500,
00
€ 157.332,
55
€ 216.150,
00
€ 162.178,
50
€ 237.765,
00
Assistenza Semiresidenziale centro diurno ALZHEIMER
Municipio XII
Municipio XI € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Assistenza Semiresidenziale per anziani fragili centro diurno
Municipio XII
Dipartimento V
€ 200.000,
00€ 0,00
€ 220.000,
00€ 0,00
€ 242.000,
00€ 0,00
€ 266.200,
00
Municipio XII
€ 220.000,
00
€ 238.000,
00
€ 538.000,
00
€ 210.260,
00
€ 591.800,
00
€ 210.200,
00
€ 650.980,
00
Centri Sociali Anziani
Municipio XII
Municipio XII
€ 75.000,0
0
€ 75.000,0
0
€ 138.265,
24
€ 75.000,0
0
€ 152.091,
76
€ 75.000,0
0
€ 167.300,
94
Regione Lazio € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Dimissioni Protette
Municipio XII
Dipartimento V
€ 40.000,0
0€ 0,00
€ 44.000,0
0€ 0,00
€ 48.400,0
0€ 0,00
€ 53.240,0
0
PUNTO BLUMunicipio XII
Municipio XII
€ 10.000,0
0
€ 10.000,0
0
€ 10.000,0
0
€ 10.000,0
0
€ 11.000,0
0
€ 10.000,0
0
€ 12.100,0
0
SoggiorniMunicipio XII
Municipio XII
€ 45.325,6
0
€ 45.325,6
0
€ 45.325,6
0
€ 45.325,6
0
€ 49.858,1
6
€ 45.325,6
0
€ 54.843,9
8
Spettacoli teatrali rivolti agli anziani del territorio del MUN.XII
Municipio XII
Municipio XII
€ 19.494,9
5€ 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00
Terza Età Totale
€ 1.567.32
0,55
€ 989.325,
60
€ 2.273.59
0,84
€ 884.409,
05
€ 2.500.94
9,92
€ 852.867,
10
€ 2.751.04
4,92
Ambiente e Innovazione Urbanistica
Agenda 21 - Riqualificazione e Gestione partecipata del verde Urbano nel Municipio Roma XII
Municipio XII
Dipartimento XV
€ 240.000,
00
€ 240.000,
00
€ 240.000,
00
€ 240.000,
00
Decoro Urbano - Piano di
Municipio XII
Dipartimento XV
€ 12.000,0
0
€ 12.000,0
0
€ 12.000,0
0
€ 12.000,0
0
monitoraggio, pianificazione e programmazione degli interventi di recupero, salvaguardia e valorizzazione degli spazi pubblici.
Interventi sulla mobilità PER facilitare gli spostamenti con i mezzi pubblici e privati (Art.li 11, Contratti di quartiere, P.G.T.U.) - Abbattimento barriere architettoniche
Municipio XII
Regione Lazio
€ 300.000,
00
€ 300.000,
00
€ 300.000,
00
€ 300.000,
00
Piano di monitoraggio, recupero, salvaguardia e valorizzazione del tratto del Tevere Magliana - G.R.A. - Ansa di Tor di Valle
Municipio XII
Dipartimento XV
€ 463.542,
02
€ 463.542,
02
€ 463.542,
02
€ 463.542,
02
Ambiente e Innovazione Urbanistica Totale
€
1.015.542,02
€
1.015.542,02
€
1.015.542,02
€
1.015.542,02
Totale complessivo
€
630.427,74
€ 7.533.80
7,21
€ 5.448.22
9,67
€ 10.012.6
94,35
€ 4.812.61
9,62
€ 10.878.0
14,21
€ 4.896.09
9,26
€ 11.829.8
66,06
10. I PROCESSI DI ATTUAZIONE E LE PROCEDURE DI REVISIONE
10.1 Diffusione del PRS
Il Piano sarà diffuso sul sito internet del Municipio, attraverso la Guida al Servizio Sociale
e attraverso un convegno.
10.2 Procedure di Monitoraggio sulla programmazione del PRS
Al fine di rilevare l’efficacia e l’efficienza dei servizi e dei progetti messi in atto nel PRS l’ufficio di piano predisporrà una serie di procedure (incontri, modulistica, tavoli tecnici,) e prassi volte al monitoraggio annuale dei suddetti attraverso strumenti di rilevazioni ad hoc. Tale lavoro di monitoraggio avrà lo scopo di rilevare l’andamento del PRS al fine di poter individuare le linee guida per l’aggiornamento annuale del Piano.
CAPITOLO 11.
AGGIORNAMENTO al 19/09/2008
Questo aggiornamento del PRSM intende illustrare la pianificazione relativa ai servizi, gli
interventi e i progetti, che si intendono prosecuzione nel Municipio previa disponibilità
economica anche alla luce di quanto disposto dalla Deliberazione della Giunta Regionale del
25/07/2008 n° 560 avente per oggetto “ piano di utilizzazione triennale 2008-10 degli
stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali. Approvazione
documento concernente “ Linee guida ai Comuni per l’utilizzazione delle risorse per il sistema
integrato regionale di interventi e servizi sociali - triennio 2008-10”.
Nella prima stesura del PRSM gli sforzi si sono concentrati principalmente sull’analisi dei
bisogni e sui servizi e progetti già in essere e sulla conseguente programmazione finanziaria dei
fondi per l’annualità 2008-10.
E’ stata, quindi, effettuata una fotografia dell’esistente, dei bisogni della cittadinanza, e dell’
offerta dei servizi erogati dal Municipio. (capitoli 4,5,9)
In seguito, nella prima fase di implementazione del PRSM, la disponibilità finanziaria ha
permesso di assicurare la prosecuzione dei servizi volti a garantire i Liveas e di alcuni progetti il
cui finanziamento era legato a fondi municipali o altri stanziamenti, (l.328/00; L.285/97) di anni
precedenti.
Relativamente alle “azioni di sistema” volte alla diffusione del PRSM dei Servizi e dei
progetti attivi ed in via di avvio, è già in itinere la realizzazione di una ampia pubblicizzazione, a
costo zero, con distribuzione capillare sul territorio del Municipio, al fine di permettere la
conoscenza dei Servizi offerti alla cittadinanza anche a fasce di popolazione più isolate e
disagiate culturalmente e socialmente.
Nei sei mesi di lavoro successivi alla presentazione del PRSM Il Servizio Sociale e l’Ufficio
di Piano hanno proseguito il lavoro di monitoraggio e di analisi rivolgendo l’attenzione
principalmente sui seguenti piani: il costante rilevamento di una sempre maggiore domanda di
servizi da parte dei cittadini, la necessità di approfondire il difficile percorso d’integrazione con le
altre risorse, istituzionali e non, presenti nel territorio, e la necessità di prevedere nuovi interventi
guardando alla globalità dei processi.
In tale percorso è, comunque, emersa la necessità di individuare linee progettuali volte ad
attivare processi innovativi rivolti, anche nell’ottica di un’economia delle risorse, a bisogni legati
non a ciascun singolo individuo, ma a gruppi di persone accomunati da necessità simili, in un
indirizzo metodologico di approccio globale alla problematica presentata da più cittadini. (cap6.)
Dalla riflessione su questi elementi è nata l’esigenza e la volontà di individuare e definire
elementi di aggiornamento e ampliamento di alcuni ambiti progettuali peraltro già presenti nel
PRSM in alcune aree in cui è organizzato il Servizio Sociale.
Fermo restando, quindi, la programmazione già presentata nella stesura del PRSM, si è
ritenuto utile usufruire della possibilità di ampliamento delle possibilità progettuali così come
previsto dalla Regione e dal V° Dipartimento con scadenza 30/9/2008.
In coerenza e continuità con i bisogni, gli obiettivi e le priorità, previste nel PRSM (cap. 5 e
Cap.6), si sono, dunque, individuate altre possibilità progettuali di seguito elencate, la cui
realizzazione è, però, strettamente legata all’approvazione dei finanziamenti che si richiedono, in
quanto ad oggi le risorse economiche, umane e strumentali, non permettono al Servizio Sociale di
realizzare quanto progettato.
Infatti, l’attivazione di nuovi percorsi e nuovi servizi, implica una serie di azioni formative e
tecnico-amministrative quali implementazione, monitoraggio, controllo, valutazione in itinere e
finale, che richiedono risorse specifiche e sostanziali al momento insufficienti.
Ovviamente, quanto sopra esposto nelle varie sfaccettature di analisi, attivazione e
monitoraggio dei servizi e dei progetti sia in essere, sia in divenire, proseguirà per tutto il corso
del 2008 e del 2009 per poter giungere al momento della revisione del PRSM prevista per il
15/10/2009.
Terza età
In questa area si è indirizzata l’attenzione particolarmente sui bisogni sempre più emergenti ed
evidenti nel territorio ed in particolare nella fascia della popolazione anziana con un’ reale e
concreta alle famiglie in cui è presente un anziano affetto Alzheimer, in risposta ad una sempre
crescente diffusione della malattia e alla conseguente incremento della domanda. (cfr. Cap.6).
2. Il progetto Centro Diurno Alzheimer (vedi scheda allegata) vuole creare un luogo
protetto di livello intermedio destinato ai soggetti affetti dalla patologia con un primo
obiettivo volto al mantenimento delle capacità di autonomia residue dei pazienti e in
seconda istanza la possibilità di offrire ai familiari ed ai caregivers un sostegno nella
loro cura. Prevede ovviamente l’integrazione con la asl in vista di un approccio
multiprofessionale.
Necessità di un finanziamento annuo di €.250.000,00 annue, per l’attivazione del Servizio
e per personale (coordinatore, operatori, consulenti sanitari).
Per i processi interni sarà necessario impiegare un Assistente Sociale ed un
amministrativo.
Area Disabilità
Quest’area ha concentrato particolarmente l’attenzione verso una programmazione volta ad
attivare Servizi per un’assistenza leggera e a favorire una sempre maggiore autonomia sia alle
persone disabili sia alle loro famiglie. (cfr. Cap.8).
4. Il Progetto “ Assistenza Indiretta” (vedi scheda allegata) vuole offrire la possibilità ai
disabili gravi ed alle loro famiglie di avvalersi della collaborazione di persone qualificate
per avere un sostegno a domicilio. La spesa per un anno è di €. 200.00,00
Si dovrà prevedere, inoltre, la presenza di un assistente sociale e di un amministrativo per i
processi interni.
5. Il Progetto “Borse Lavoro – Un futuro lavorativo per persone disabili” (vedi scheda
allegata) si prefigge di sostenere la formazione e l’inserimento lavorativo per i soggetti
diversamente abili al fine di avviare loro e le famiglie ad una discreta autonomia anche
nel fase del “dopo di noi”. La spesa prevista per un anno in favore di 12 soggetti è di €.
40.000,00
6. Il Progetto “Centro Diurno Socioriabilitativo per minori” (vedi scheda allegata) è volto
a realizzare una struttura che attraverso l’integrazione tra sociale, scuola e sanitario
permetta un sostegno alla famiglia e uno spazio riabilitativo per i minori disabili. Prevede
una spesa di €. 220.000,00 e sarà realizzato necessariamente in integrazione con la
Asl.
Per i processi interni sarà necessario impiegare un Assistente Sociale ed un
amministrativo.
7. Il Progetto “Attività Sportive per Diversamente Abili” (vedi scheda allegata) ha come
obiettivo di migliorare l’autonomia e le capacità di relazione sociali e l’acquisizione di
regole per i minori con ritardo mentale. Prevede una spesa di €. 30.000,00.
Per i processi interni è previsto l’intervento di un Assistente Sociale e di un amministrativo.
8. Il Progetto “Centro di Socializzazione – Vengo anch’io si tu si” si prefigge di creare
un’alternativa all’assistenza individuale attraverso un Centro di aggregazione volto a
migliorare l’integrazione dei disabili. La spesa prevista per un anno è di €. 100.000.00
Per i processi interni è previsto l’intervento di un Assistente Sociale e di un amministrativo.
9. Il Progetto “ Weekend in autonomia – Ciao mamma stavolta parto da solo” ha lo scopo
di sviluppare l’autonomie personali per preparare i giovani disabili a situazioni di vita
lontano dalle figure di riferimento parentali. I finanziamenti necessari sono di €.
6.000,00.
Per i processi interni è previsto l’intervento di un Assistente Sociale e di un amministrativo.
AREA DELLA TERZA ETA’
Centro Diurno Alzheimer
Macroarea di Intervento
X Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricerca Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità Civile 3 Welfare di prossimitàX 4 Inclusione Sociale e autonomia
X 5 Welfare residenziale
6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Il progetto si prefigge di creare un punto di riferimento per l’attivazione di un rete di servizi per anziani affetti da deterioramento cognitivo e dare un modello di approccio specialistico attraverso un intervento multiprofessionale.
Il Centro si pone a livello intermedio tra il servizio di assistenza domiciliare e il ricovere in strutture residenziali assistenziali.
Il Centro rappresenta una delle possibili risposte dei servizi sociali municipali, tesa ad offrire agli utentie alle
loro famiglie una modalità di cura che risponda adeguatamente alle esigenze di entrambi
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Il Progetto è destinato ai soggetti affetti da malattia di Alzheimer e di altri tipi di demenza, residenti nel territorio della Asl Rm C ( in particolare Municipio 12).
Il Centro è rivolto a soggetti con patologia in fase moderata, che non presentino alterazioni del comportamento controindicate alla vita di comunità.
Gli utenti assistibili giornalmente oscillano in un numero compreso tra 14 e i 16,con frequenza articolata nella settimana .
C. Descrizione delle attività
Interventi di sostegno per :
Attivazione cognitiva ( ROT);
Musicoterapica;
Assistenza alle persone;
Attività di socializzazione;
Attività motorie e di gruppo;
Fisioterapia e infermeria;
Coordinamento e supervisione medica; assistenza psicologica;
Servizio di trasporto/accompagnamento;
Servizio pasti;
Segretariato sociale,
Attività di sensibilizzazione e sostegno alle famiglie;
D. Risultati attesi
Ritardare il più possibile l’istituzionalizzazione dell’anziano, contenendo l’evoluzione della malattia attraverso il mantenimento delle abilità residue, il controllo dei disturbi comportamento, il recupero mediante la riabilitazione fisica e psichica.
Migliorare la qualità della vita dell’anziano e della sua famiglia, riducendo il carico assistenziale dei familiari, offrendo un concreto servizio di sostegno al nucleo familiare per prevenire situazioni di estreme di stress.
Partecipare al centro consente agli utenti l’accrescimento degli ambiti relazionali,l’autostima e,
contestualmente , permette ai familiari di essere sostenuti nei propri compiti di cura.
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Terzo settore/Privato sociale – Municipio Roma XII – A.S.L. RM “C”
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto
Coordinatore – Educatore professionale – Assistenti Domiciliari- Fisioterapista- Geriatra-Assistente Sociale -Musicoterapista
G. Metodologia e strumenti
Analisi delle domande pervenute al servizio per coloro i quali hanno ottenuto parere favorevole da parte dell’equipe sanitaria dell’U.V.A presso l’Ospedale S. Eugenio.
Colloquio di presa incarico attraverso colloqui congiunti con il coordinatore del servizio con l’utente e i suoi familiari.
Riunione di verifica con il coordinatore del servizio dell’ente fornitore, e se necessario con gli operatori e/o con i familiari
Relazioni periodiche di aggiornamento
H. Localizzazione e sede delle attività
Il centro è situato nel territorio del Municipio Roma XII
L. Piano Finanziario e Fondi di Finanziamento
Parte bilancio Comunale, parte L.328/ 00
Il Progetto è integrato con l’Asl
Costo totale annuo € 250.000,00
Area della Disabilità
Assistenza Indiretta L. 162/98
Macroarea di Intervento
X Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricerca Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
X 1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità CivileX 3 Welfare di prossimità
X 4 Inclusione Sociale e autonomia
5 Welfare residenziale 6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali, con lo scopo di garantire il mantenimento nell’ambiente familiare ed evitare l’istituzionalizzazione e l’integrazione sociale.
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Gli interventi sono rivolti ai portatori di handicap in situazione di gravità, come individuati dall’art. 3, comma 3, L. 104/92. Il servizio è diretto ai cittadini in permanente grave limitazione dell’autonomia personale.
La tipologia del servizio si esplica attraverso programmi di aiuto alla persona gestiti in forma indiretta, medianti piani individualizzati previamente concordati dall’ente locale.
Numero degli utenti ad oggi che usufruiscono del servizio sono 15, mentre in lista di attesa ci sono 11 utenti.
C. Descrizione delle attività
La programmazione e l’attuazione di interventi di sostegno alla persona e familiare attraverso forme di assistenza domiciliare e di aiuto personale, anche della durata di 24 ore e anche nelle giornate festive e prefestive.
D. Risultati attesi
Il superamento di situazioni di emergenza e di particolare gravità,
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Terzo settore/Privato Sociale scelto dall’Utente
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto
Operatori del terzo settore-Privato Sociale
G. Metodologia e strumenti
Colloqui, visite domiciliari, lavoro di rete, lavoro di Equipe, Assistenza alla persona
H. Localizzazione e sede delle attività
Domicilio dell’utente e Municipio
L. Piano Finanziario
€ 200.000,00 Annuale
M. Fonti di Finanziamento
L. 162/98
Area della Disabilità
Rimborso spese
Macroarea di Intervento
X Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricerca Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità CivileX 3 Welfare di prossimità
X 4 Inclusione Sociale e autonomia
5 Welfare residenziale 6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
La programmazione e l’attuazione di interventi di sostegno alla persona e famiglia con caratteristiche di complementarietà ai servizi esistenti, offrendo l’opportunità di autogestione concordata dei bisogni della persona in rispetto al proprio vissuto nell’ambiente familiare e sociale, con risposte flessibili e personalizzate.
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Il progetto è rivolti ai portatori di handicap in situazione di gravità, come individuati dall’art. 3, comma 3, L. 104/92.
Il servizio è diretto ai cittadini in permanente grave limitazione dell’autonomia personale.
Rimborso parziali di spese documentate per assistenza nell’ambito di programmi previamente concordati con gli enti locali competenti, con la partecipazione alla programmazione delle Asl corrispondenti.
C. Descrizione delle attività
Rimborso spese documentate; copertura servizi di aiuto; servizi di assistenza sia nelle ore diurne sia notturne ecc.
D. Risultati attesi
Innalzamento della qualità di vita dell’utenza
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Municipio Roma XII
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto
Assistente sociale e personale Amministrativo
G. Metodologia e strumenti
Colloqui, visite domiciliari, lavoro di rete, lavoro di Equipe.
H. Localizzazione e sede delle attività
Municipio Roma XII
L. Piano Finanziario
€ 5.000,00 annuale
M. Fonti di Finanziamento
L. Regionale162/98
Area della Disabilità
CENTRO DIURNO SOCIORIABILIATIVO PER MINORI
Macroarea di Intervento
Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricerca X Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità CivileX 3 Welfare di prossimità
X 4 Inclusione Sociale e autonomia
5 Welfare residenziale 6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Obiettivi generali: realizzare una struttura che garantisca l’integrazione tra sociale, sanitario e scuola, il sostegno alla famiglia e la riabilitazione mirata sui D.G.S.
Obiettivi specifici: ospitalità diurna e assistenza qualificata attraverso interventi personalizzati atti all’acquisizione e/o al mantenimento di capacità residue cognitive, comunicative, psicomotorie, affettivo relazionali dell’utente da realizzare all’interno del centro e in gruppi esterni.
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Bambini con D.G.S. grave. Il C.D: si offre come supporto all’integrazione formulando un progetto comune con la scuola, la famiglia, gli operatori sociali e dell’ente locale venendo incontro alla difficoltà delle scuole di creare per bambini con disturbo D.G.S. situazioni ambientali e sociali adeguate alle loro problematiche. Tali bambini per le caratteristiche del loro disturbo necessitano un’organizzazione del tempo e delle attività idonee alle loro esigenze: potersi confrontare con un gruppo piccolo,rapportarsi con un adulto stabile e competente per favorire l’acquisizione di autonomie e migliorare l’organizzazione cognitiva.
Adolescenti con disabilità medio grave. Il C.D. si propone di garantire dopo la terza media un progetto adeguato alle potenzialità e ai bisogni di quei ragazzi che, a causa delle caratteristiche delle loro difficoltà,non possono essere inseriti nella scuola superiore, o che se inseriti, si trovano a vivere una situazione di emarginazione interrompendo quel percorso di socializzazione iniziato nella scuola dell’obbligo. Verranno privilegiati nell’inserimento, bambini con D.G.S. grave e i ragazzi più giovani,utenti seguiti dall’U.O. T.S.M.R.E.E. del Distretto 12 della ASL RMC. Il centro potrà accogliere massimo 5/6 bambini con D.G.S. e 8 ragazzi organizzati in piccoli gruppi.1
C. Descrizione delle attività
La vita del centro è organizzata in attività strutturate definite laboratori, sia su attività pratiche che riabilitative.Le attività sono di gruppo. L’obiettivo dei laboratori è quello di insegnare una tecnica in un contesto sereno, piacevole e coinvolgente, di facilitare le dinamiche di gruppo e l’adattamento alle regole indispensabili per ottenere un risultato significativo.
D. Risultati attesi
Miglioramenti abilità e aspetti sociali, benessere psico fisico dei bimbi e delle famiglie.
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
ASL,Municipio 12, Coop. Sociali accreditate. Distr.12, Servizio Sociale.
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto:
Operatori tecnici della ASL e del Serv. Sociale, operatori coop. sociale.
G. Metodologia e strumenti
Interventi riabilitativi e socio educativi.
H. Localizzazione e sede delle attività
Centro ASL di Valleranello sito in via di Valleranello.(La ristrutturazione e’ in avvio)
L. Piano Finanziario
ASL: sede e costi relativi ai consumi quotidiani e alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Personale ASL, trasporto. Municipio: Costi del personale assistenziale più i costi delle mense, tot € 220.000,00
M. Fonti di Finanziamento
L. 328/00, L.162/98
Area della Disabilità
ATTIVITA’ SPORTIVE PER DIVERSAMENTE ABILI
Macroarea di Intervento
Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricercaX Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità Civile 3 Welfare di prossimitàX 4 Inclusione Sociale e autonomia
5 Welfare residenziale 6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Miglioramento delle autonomie,autoaffermazione, ampliamento delle relazioni sociali-regole di gruppo.
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Soggetti con ritardo mentale lieve – grave-gravissimo. Max 15 utenti
C. Descrizione delle attività
Attivita’ sportiva in palestra due volte a settimana + gare organizzate del cip(comitato italiano paralimpico)
D. Risultati attesi
Miglioramento del coordinamento psico-motorio, aumento delle autonomie, potenziamento dei livellidi socializzazione
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Associazioni in in Rete del territorio affiliate CIP
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto:
Due tecnici per la preparazione atletica ed un assistente di base per il lavoro sulle autonomie. Un responsabile del progetto
G. Metodologia e strumenti
Principi di psicomotricita’, elementi base di atletica
H. Localizzazione e sede delle attività
Centro sportivo municipale
L. Piano Finanziario
Costo del Progetto: 30.000,00
M. Fonti di Finanziamento
L.328/00
Area della Disabilità
CENTRO di SOCIALIZZAZIONE
“VENGO ANCH’IO?..SI’..TU SI’ ”
Macroarea di Intervento
X Sistema sanitario e sociosanitarioX Sistema educativo, della formazione e della ricercaX Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovaniX Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità Civile 3 Welfare di prossimitàX 4 Inclusione Sociale e autonomia
5 Welfare residenziale 6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Obiettivi generali: a) Ottimizzare le risorse del servizio alla persona disabile. b) Creare un’alternativa all’assistenza individuale. c) Migliorare le possibilità di aggregazione e integrazione sociale promuovendo percorsi alternativi sulle diversità che mirino allo sviluppo di una cultura diversa sull’integrazione. d) Sostegno alla famiglia.
Obiettivi specifici: Creare un punto di aggregazione/socializzazione/integrazione/formazione per cittadini disabili e non.
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Cittadini disabili medio-lievi minori e adulti con la possibilità di partecipazione al progetto di tutta la cittadinanza. Numero destinatari: 15/20 al giorno.
C. Descrizione delle attività
Attività ludico ricreative: corsi di ballo, di fotografia, di attività sportiva,cineforum.
Corsi di formazione su attività di tipo artigianale finalizzati alla costituzione di piccoli gruppi lavorativi (cooperative integrate)
D. Risultati attesi
Integrazione della persona disabile nell’ambiente socio-culturale attraverso attività e interventi di gruppo.
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Municipio XII – Servizio Sociale
Terzo settore
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto:
Operatori tecnici del Servizio Sociale e della ASL
Operatori del terzo settore
G. Metodologia e strumenti
Interventi socio-educativi / socio-ricreativi / socio-formativi in attività integrate.
H. Localizzazione e sede delle attività
Struttura comunale
L. Piano Finanziario
Costo: € 100.000,00 per le spese degli operatori del terzo settore e per il materiale necessario allo svolgimento delle attività.
M. Fonti di Finanziamento
Lg. 328/00
Lg. 162/98
Compartecipazione delle famiglie.
Area della Disabilità
Week End in autonomia
“CIAO, MAMMA, STAVOLTA PARTO DA SOLO”
Macroarea di Intervento
X Sistema sanitario e sociosanitario Sistema educativo, della formazione e della ricerca Attività culturali e sportive Promozione della famiglia e dei giovani Economia e occupazione Sostegno delle politiche abitative Pianificazione urbanistica, dei trasporti e della mobilità Tutela dell’ambiente e della qualità della vita urbana
Livello di Welfare
1 Accesso ai servizi e alle opportunità 2 Responsabilità Civile 3 Welfare di prossimitàX 4 Inclusione Sociale e autonomia
5 Welfare residenziale 6 Interventi di emergenza sociale
A. Obiettivi generali e specifici
Promuovere lo sviluppo delle autonomie.
Organizzare dapprima brevi week-end, poi periodi più lunghi di training abitativo, per preparare i giovani disabili del territorio a situazioni di vita autonoma.
B. Destinatari del progetto, tipologia, numero dei destinatari
Gruppi di max 6 persone disabili, minori ed adulti, omogenei per bisogni e problematicità, individuati con l’apporto dei Servizi sociosanitari.
Attività socio-ricreativa per il potenziamento delle capacità residue.
C. Descrizione delle attività
I week-end saranno realizzati in una fattoria biologica, inserita in un contesto di boschi e di terreni coltivati a orti e frutteti, dove i destinatari del progetto potranno, a seconda della stagione, piantare, innaffiare, raccogliere i prodotti agricoli, cucinarli, trasformarli in marmellate,.,in un ciclo “dal produttore al consumatore”. Saranno, inoltre, giudati a provvedere alla sistemazione dei propri spazi e potranno fare passeggiate e visite in un’area agricola e naturale molto vasta.
Per le attività agricole, si avvarranno del tutoraggio di portatori di h., diplomati florovivaisti a seguito di corsi regionali, che da assistiti diverranno, dunque, assistenti, una sorta di problema-risorsa.
D. Risultati attesi
Maggiore autostima – capacità di autogestirsi -
E. Ente Gestore ed eventuali soggetti partner
Terzo Settore
F. Risorse umane e professionali coinvolte per lo sviluppo del progetto
Operatori (educatori, ass. domiciliari)
G. Metodologia e strumenti
Individuazione del bisogno e formazione dei gruppi, attraverso incontri di auto-mutuo aiuto e in collaborazione coi Servizi Sociosanitari;
Costruzione di percorsi “zebrati”specifici e sintonici, in relazione al grado di disabilità .
Osservazione dei cicli della natura – partecipazione attiva – manipolazione - utilizzo diretto dei prodotti finiti.
Monitoraggio per la verifica del gradimento e per la valutazione della qualità del servizio.
H. Localizzazione e sede delle attività
Municipio XII.
L. Piano Finanziario
€. 6.000,00 per 3 weekend (2000,00 €. Per WE)
M. Fonti di Finanziamento
L.328/ 00– compartecipazione delle famiglie
INDICE PIANO REGOLATORE SOCIALE
1. PRESENTAZIONE
2. INTRODUZIONE2.1 Il Piano Regolatore Sociale del Municipio2.2 Incontri e tavoli tecnici promossi2.3 Bisogni prioritari2.4 Progetti del piano di zona 2.5 Finanziamenti legge 328/20002.6 Inadeguatezza dei finanziamenti
3. CONTESTO TERRITORIALE3.1 Quartieri modello e quartieri dormitorio3.2 La stagione dei cambiamenti3.3 L’ “Anima Verde” del Municipio3.4 La vocazione sportiva3.5 Il municipio oltre il GRA3.6 Il nuovo piano regolatore urbanistico e la centralità del territorio3.7 Popolazione
a. Gli stranierib. La famigliac. I bambini e gli adolescentid. Gli anzianie. Le altre fasce di popolazione
3.8 Profilo economicoa. Le impreseb. L’occupazione
4. DOMANDE, BISOGNI e SERVIZI
4.1 Premessa
4.2 Segretariato sociale
4.3 Terza età
4.4 Responsabilità familiari e diritti dei minori
4.5 Contrasto alla povertà
4.6 Disabilità
4.7 Servizi educativi e scolastici
4.8 Scuola
4.9 Cultura e intercultura
4.10 Sport
4.11 Terzo settore
4.12 Sindacati
4.13 Ambiente ed innovazione urbanistica
4.14 Bilancio e programmazione
5. RISORSE “DEL” e “NEL” MUNICIPIO
5.1 Terza età
5.2 Responsabilità familiari e diritti dei minori
5.3 Disabilità
5.4 Contrasto alla povertà
5.5 Progetti e proposte trasversali
6. GLI OBIETTIVI E PRIORITA’6.1 Dal Piano di Zona al Piano Regolatore Sociale6.2 Le trasformazioni del contesto sociale6.3 Vecchi e nuovi bisogni prioritari
7. LA LEGGE 285/977.1 I progetti del primo piano di zona
7.2 I bisogni emergente
7.3 La progettualità
8. LA PROGRAMMAZIONE DELLE AZIONI DI SISTEMA8.1 Progetto “Matrioska”
8.2 Porte Sociali
8.3 Pubblicazione “Guida al Servizio Sociale”
8.4 Formazione e Autoformazione
8.5 Procedure di Monitoraggio sulla programmazione del PRS
9. LA PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
10. I PROCESSI DI ATTUAZIONE E LE PROCEDURE DI REVISIONE10.1 Diffusione del PRS
10.2 Procedure di Monitoraggio sulla programmazione del PRS
APPENDICE
Accordo di programma Municipio, ASL., Rete interscolastica Protocollo d’Intesa con Sindacati Elenco Terzo Settore Elenco scuole