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ANNO LXXXV - NUMERO 1 - TORINO, 1° GENNAIO 1961

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Il Rettor Maggiore~~ r-\ r, 1,~fì L ^_trA. .

Torino, Immacolata 1960Benemeriti Cooperatori e zelanti Cooperatrici,

ell'occasione del mio giorno onomastico, il 12-13 novembre scorso, per lo zelodel mio fedele Segretario, furono esposti in tre grandi quadri i trofei dei viaggicompiuti nelle varie Nazioni e città del mondo salesiano : medaglie e com-mende, targhe preziose, chiavi simboliche . Naturalmente sono rimasti in archivioi diplomi e le pergamene, comprobanti le cittadinanze d'onore, gli attestati di ospi-talità e le svariate raccolte di preghiere fatte in preparazione alle visite da tuttele numerosissime comunità .Fui meravigliato anch'io nel vedermi raccolte dinanzi tale quantità di attesta-zioni solenni di stima e mi compiacqui del pensiero che ebbero i miei confratellidi collocarle ai piedi di San Giovanni Bosco, dominante la scena del teatrodi Valdocco, durante l'Accademia serale . A lui infatti e all'Ausiliatrice nostradobbiamo il merito di tanta benevolenza .E ringraziando le Autorità, gli allievi, gli Ex allievi, i Cooperatori, gli amiciconvenuti, i Salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice e tutta la nostra Famigliapresente in spirito, ebbi occasione di fare anch'io una bella distribuzione di me-daglie, per ringraziare i gruppi più benemeriti e qualche singola persona .Ma ora che ne ho la possibilità e l'occasione propizia, desidero proclamaredinanzi al ben più numeroso pubblico dei lettori del Bollettino Salesiano, le bene-merenze incalcolabili dei nostri Cooperatori d'Italia e del mondo intero, per i .quali è ora più che mai evidente la parola del nostro santo Fondatore nella sualettera-testamento : « Senza la vostra carità io avrei potuto fare poco o nulla ;con la vostra carità abbiamo invece cooperato, con la grazia di Dio, ad asciu-gare molte lacrime e a salvare molte anime » . Se ciò poteva dire Don Bosco nel1888 per le sue 64 case, di cui 38 nell'antico Continente e 26 in America, so-stenute da soli 768 Salesiani, che dobbiamo dire noi, ora che il numero dellecase e dei Salesiani si è moltiplicato prodigiosamente e sempre per opera vostra?Le copiose raccolte di sacri indumenti che ho visto affluire a Valdocco in questigiorni e che furono da voi preparati per le Missioni, sono semplicemente un maz-zolino di fiori profumati, in confronto con l'aiuto morale e materiale che voi datead ogni nostra casa e per ogni necessità nel inondo iutiero . Dio solo può calcolare 1

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Che magnifico programma! Perfettamente cristiano, cattolico, sacerdotale, mis-sionario : c'è da entusiasmare tutte le anime vostre e da lanciarle alla conquistadel mondo. Nulla dobbiamo temere: Dio è con noi e quale maggiore garanzia diriuscita? E questo pensiero che diede ai Martiri e ai Santi il fervore per vincereogni avversità e affrontare la stessa morte cantando .

Un pensiero dominante che mi accompagnò dai primi giorni dell'anno centenarioche sta chiudendosi, fu l'attesa di un passo definitivo nella causa di beatifi-cazione del Venerabile Don Michele Rua . Ricorrevano giusto cent'anni dalla suaprima Messa e cinquanta dalla sua preziosa morte; l'eroicità delle sue virtù èstata proclamata il 26 giugno 1953 e da quel giorno possiamo invocarlo comeVenerabile ; ora siamo in attesa di due autentici miracoli, in base ai quali possaessere elevato all'onore degli Altari . Orbene: i miracoli si ottengono dal Signorecon ferventi preghiere, con la fede viva nell'intercessione dei Santi, quando si pre-sentano casi di infermità dichiarate inguaribili dalla scienza medica .Permettete quindi che anche a voi io rivolga l'invito che già feci ai Salesianie alle Figlie di Maria Ausiliatrice, all'aprirsi del nuovo centenario : facciamodolce pressione alla nostra Ausiliatrice, ai nostri Santi e Servi di Dio, affinchè ciaiutino a ottenere presto la beatificazione del primo e più fedele discepolo di SanGiovanni Bosco, cresciuto alla sua scuola fin dagli 8 anni, fedelissimo suo aiutanteper 42 anni e poi per 22 suo primo Successore . Abbiamo bisogno di collocarlo sugliAltari come modello di vita interiore sacerdotale, di laboriosità, di spirito salesiano .Quale maggiore ricchezza per una Congregazione nella vita della Santa Chiesa,che la santità proclamata di alcuni suoi membri? Essi ci dànno la certezza che,imitandone gli esempi, concorriamo a dar gloria a Dio, realizzando i suoi disegniprovvidenziali per la salvezza delle anime .Vogliate dunque concorrere con entusiasmo alla crociata di preghiere per la

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beatificazione del Ven. Don Rua. Se avete o conoscete ammalati gravi e inguari-bili, interponete l'intercessione di Don Rua, o supplicate i Santi a voi cari chel'ottengano per glorificare questo grande Servo di Dio .

le Ispettorie i Superiori e docentidelle case di formazione sacerdotalee salesiana, sia la più importanteper l'avvenire della nostra Congre-gazione e meriti quindi di essereconsiderata anche dalla famiglia deiCooperatori come il faro luminosoche servirà a illuminare di dottrinae santità il nostro secondo Cente-nario .

Inoltre, come debito di riconoscenza al Padre comune e a compimento diantiche promesse dei miei antecessori, è sembrato opportuno dare principio allacostruzione di un grandioso Santuario in onore di San Giovanni Bosco sul Colleche sorge presso la casetta natale del Santo . Da qualche anno l'Istituto BernardiSerneria ne fa la propaganda e raccoglie offerte ; ora credo opportuno darne comuni-cazione ufficiale a tutti i Cooperatori e amici nostri, avendo deciso di cominciaresubito i lavori sul disegno preparato, di cui daremo presto un'idea generale conla foto del modello in gesso . Sarà un bel monumento a Don Bosco nel luogo deisuoi primi sogni e del suo primo apostolato ; si alzerà sul colle a dominare con lesue guglie eleganti la zona circostante, guardando a Superga, alla Madonna diCrea e agli altri Santuari Mariani, per unirsi in coro a cantare le glorie diMaria, celeste Ispiratrice e Ausiliatrice di ogni apostolato .

Per questo Santuario, come già per quello di Maria Ausiliatrice in Torino,il Bollettino Salesiano darà notizie, informazioni e norme per il concorso degliinnumerevoli devoti del Santo, aprendo sottoscrizioni che andranno dal semplicemattone alle preziose colonne, ai ricchi altari . Così tutti potranno contribuirecon le loro umili e generose offerte e perpetuare la loro preghiera a vantaggio dellapropria anima e delle loro famiglie .Siamo certi che, col crescere dei muri, Don Bosco troverà i suoi generosi be-nefattori, e completerà anche l'opera con le cappelle del S . Rosario, che dovranno

NAPOLI - Il Rettor Maggiore in cordiale colloquio conS . E . Raffaele Jervolino, Ministro della Marina Mercantile,e con la sua Signora, illustri e zelanti Cooperatori salesiani .

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trovar posto lungo le vie di accesso o nell'itinerario dasistemarsi tra la poverissima casetta natia e il Santuariodella sua gloria .E ora vi presento l'elenco delle fondazioni di nuove Casedei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice . Cia-scuna di esse rappresenta una grazia della Vergine e rac-chiude la somma dei sacrifici di tanti nostri Cooperatorio consacra il gesto magnanimo di qualche Benefattore insigne .

Salesiani

Italia Bevilacqua (Verona) :Casa San Domenico Savio conConvitto, Preaspirantato, Prepa-ratoria e Prima Media ; Cison diValmarino (Treviso) : Studentatofilosofico ; Ostuni (Brindisi) : Scuo-la Avviamento Arte Muraria perinterni ed esterni ; Roma : Semi-nario Minore Ucraino ; Taranto :Parrocchia San Giovanni Boscoe Oratorio ouotidiano .Belgio St-Pieters LVoluwe : Sedeispettoriale, Centro propagandae stampa salesiana ; Woluwe St.Lambert : Aspirantato Figli diMaria e Missionari, Ginnasio perinterni ed esterni .Francia Rienpeyroux : IstitutoDomenico Savio con Aspiran-tato, Scuole elementari e ginna-siali, Oratorio festivo .Jugoslavia Krizevci : Aspiran-tato per chierici .

Portogallo Estoril : Studen-tato teologico ; Arouca : Aspiran-tato, Scuole liceali ; Izeda : Scuoleelementari e professionali per in-terni, Chiesa pubblica .Spagna Elche : Scuole elemen-tari e ginnasiali, Oratorio festivo ;Merida : Ginnasio e Liceo perinterni ed esterni, Oratorio fe-stivo ; Oviedo : Orfanotrofio conScuole professionali ; Pasajes (SanSebastian) : Ciudad Laboral DonBosco con Scuole elementari eprofessionali ; Sàdaba : Aspiran-tato, Scuole elementari, Oratoriofestivo ; Tremp : Scuole elemen-tari, medie e di avviamento,Oratorio festivo.

Antille

Moca (Rep. Domini-cana) : Nosizizt~ .

!, Argentina Conceptión : Parroc-

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chia e Oratorio festivo ; A7ediaAgua : Preaspirantato, Chiesapubblica e Oratorio festivo ; Ra-mos Mjìa : Aspirantato .Bolivia

Montero Muyurina :Scuola agricola .Brasile CampinaGrande : Scuo-le elementari e Oratorio festivo ;Campos : Scuole elementari e gin-nasiali per interni ed esterni eOratorio festivo ; Santa Rosa :Ginnasio e Parrocchia .Canada Montréal : Parrocchia ;Boucherville : Seminario Don Bo-sco, Aspirantato .Centro America Ayagualo :Noviziato ; Palmares : Aspiran-tato, Oratorio, Chiesa pubblica .

Cile Porvenir-Mercedes : Scuolaagraria per interni .Colombia Medellin : ParrocchiaN. S. del Suffragio e Oratorio .

Equatore Cayambe : Noviziato,Scuole elementari per esterni,Oratorio ; Paute, nella Missione :Scuola agraria per interni leivari .Messico Coacalco : Studentatoteologico .Paraguay Asunciòn, S . Antonio :Scuole elementari e serali ; Asun-ción, S . Vicente: Oratorio festivo .Stati Uniti Paterson : Aspiran-tato coadiutori e Magistero pro-fessionale .Venezuela San José Platanal :Nuova Missione nell'Alto Orinoco .

Africa Centrale Pointe Noire :Scuole professionali per esterni ;Kansebula (Congo) : Noviziato eStudentato ; Kashiobwe : Ospiziocon Scuole elementari e profes-sioa ll1 .Sud Africa 1Jaleside : Noviziato .

Timor Portoghese Ossu : Mis-sione, Scuola elementare per in-terni ed esterni .India

Chabra : Nuova Resi-denza missionaria nel Krishnagar.Filippine San Fernando : Scuo-le elementari e superiori .Giappone Nakatsu Hachiman :Parrocchia ; Tokyo-Yotsuya : Li-breria Editrice Salesiana .Australia' Chadstone : NuovaOpera .

Figliedi Maria Ausiliatrice

Italia Fagnano Castello (Cosen-za), Marittima (Lecce), Milano,Parrocchia del Carmine, Petrizzi(Catanzaro) e Salerno : ScuolaMaterna e di lavoro, Oratoriofestivo, Catechismi e Opere par-rocchiali ; Madonna della Scala(Torino) : Scuola materna, ele-mentare, doposcuola, Oratorioparrocchiale ; Morzano (Vercelli)e Roma, S . Callisto: per pre-stazioni domestiche presso i localiIstituti salesiani ; Pavia : orfano-trofio femminile .Spagna Cee (La Corufia) : Giar-dino d'infanzia, Scuola elemen-tare, Scuola serale per operaie,Oratorio e Dispensario scola-stico ; Madrid : altre due Caseper prestazioni domestiche pressogli Istituti Salesiani di Atocha edegli orfani dei ferrovieri .

Argentina Cordoba : per pre-stazioni domestiche presso l'I-stituto Salesiano « Clemente Vil-lada ii ; S . Juan de Cuyo : Giardinod'infanzia e Scuola professionale ;Villa Regina (General Roca) :Giardino d'infanzia, laboratorio,Oratorio e catechismi .Brasile Carpina : Casa di No-viziato trasferitovi da Recife .Colombia Bogotà : una settimaCasa in Borgo La Vittoria conScuola elementare comunale, re-fezione scolastica e Oratorio .Guatemala Aguacatan : unaCasa missione con Scuole par-rocchiali per indigeni e civiliz-zati, Oratorio e catechismi .Messico 3,24exico-Coaca l

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prestazioni domestiche presso illocale Istituto Salesiano ; San Lttis

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Potosì : Scuola materna ed ele-mentare, Oratorio .Perù Arequipa : Scuola elem. eprofess ., Oratorio e Catechismi .Stati Uniti Aptos (California) :Casa di Aspirantato .Venezuela LaEsmeralda : Cen-tro di Missione nell'Alto Orinoco .

Congo Ruashi (Katanga) : Casa

Missione con Giardino d'infanzia,Scuole, Oratorio, Catechismi .

Giordania Cremisan : Casa diNoviziato trasferito da Nazareth .Giappone Setagaya : Scuolemedie e superiori ; Tokyo : un'altraCasa con opere sociali ; Tokyo-Chofu : per prestazioni domestichenel locale Istituto Salesiano .

La mente e il cuore del mondo cattolico, e anche diparte del mondo non cattolico, convergono a Roma e sifissano commossi sul Sommo Pontefice, che ha offertogenerosamente la sua vita per il buon esito del ConcilioVaticano. E noi, l'intiera Famiglia Salesiana, chefaremo per cooperare nella misura delle nostre possi-bilità e unirci alle intenzioni del Papa? Che cisuggerisce Don Bosco, devotissimo del Vicario diCristo e sostenitore indefesso del primato di Pietro?Mi pare che quest'anno, mentre le Commissionilavorano indefessamente alla preparazione e allostudio degli argomenti molteplici che dovranno esseretrattati, noi dobbiamo pregare e lavorare aJnchè loSpirito Santo illumini e fecondi con la sua Sapienzae col suo Consiglio tale operosità, i cui effetti sarannodi una grande importanza, come disse S . Em. ilCard. Montini, Arcivescovo di Milano, « non sol-tanto per la sua eccezionale scadenza nel tempo,ma per una sua incalcolabile importanza sul corsodella storia » . « Qualche cosa di profetico corre nel-l'atmosfera del nostro tempo ; non si spiega altri-menti, perchè l'annuncio del Concilio abbia suscitatocosì viva attenzione e una simile attesa » .

Ecco quindi già fissata la

per il buon esito del Concilio Ecu-menico recitando la bellissima preghiera pubbli-cata dalla Libreria Dottrina Cristiana, via MariaAusiliatrice, 32) .

nelle nostre famiglie, nelle par-rocchie, nelle varie associazioni a cui prendiamoparte, affinchè si coltivi seriamente la pace el'unione voluta dal Papa e invocata nelle litaniedei Santi con la preghiera : « Perchè Ti degni diconcedere a tutto il popolo cristiano la pace el'unità, Ti preghiamo, Signore » .Con questo lavoro e con tali preghiere auguriamociil buon anno e iniziamo santamente il secondoCentenario della nostra Famiglia .Pregate per me e credetemi vostro in C . J. et Mariae

India Calcutta-DionlDum :Scuo-la materna e Oratorio ; Tangla :Orfanotrofio, Scuola materna in-glese, ed elementare e media as-samese, Laboratorio, Scuola di tes-situra, Oratorio, visite ai villaggi .Filippine Canlubang : Giardinod'infanzia, Scuole elem . e medie,Oratorio e Opere parrocchiali .Thailandia Bangkok : secondaCasa con Pensionato per giovaniuniversitarie e Sede ispettoriale .

VATICANO E_ LA STRENNA

PREGHIERAPER IL

CONCILIOECUMENICO

• Divino. Spirito, che, inviato dal Padrenel nome di Gesù, assisti e guidi infallibil-mente la Chiesa, effondi sul Concilio Ecu-menico la pienezza dei tuoi doni .• soave Maestro e Consolatore, illumina lamente dei nostri Presuli, che solleciti al-l'invito del Sommo Pontefice Romano, siriuniranno a solenne adunanza .Fa' che da questo Concilio maturino fruttiabbondanti : ognor più si diffonda la luce e laforza del Vangelo nella umana società ; nuovovigore acquisti la religione cattolica e il suoimpegno missionario ; si giunga a più profondaconoscenza della dottrina della Chiesa e adun salutare incremento del costume cristiano .• dolce Ospite delle anime, conferma le no-stre menti nella verità, e disponi all'obbe-dienza i nostri cuori, affinché le delibera-zioni del Concilio trovino in noi generosoassenso e pronto adempimento .Ti preghiamo ancora per le pecorelle chenon sono più dell'unico ovile di Gesù Cristo,affinchè anch'esse, che pur si gloriano delnome cristiano, possano finalmente ritrovarel'unità sotto un solo Pastore .Rinnova nella nostra epoca i prodigi comedi una novella Pentecoste ; e concedi che laChiesa santa, riunita in unanime, più intensapreghiera attorno a Maria, Madre di Gesù, eguidata da Pietro, diffonda il regno delSalvatore divino, che è regno di verità, digiustizia, di amore e di pace . Così sia.

1 . Indulgenza di 10 ansi ogni volta .

2 . Indulgenza plenaria una volta al mese, 111e' solitecondizioni, a chi la recita tutti i giorni per un meseintero . (S. Peri . Ap . 23-9-1959).

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il 2 gennaio di quest'annosi apre il primo centenariodella Tipografia dell'Oratoriodi S. Francesco di Sales,casa madre delle Opere Sa-lesiane .

Fu infatti il 2 gennaio 1862che l'Ufficio di Pubblica Si-curezza della Sezione BorgoDora di Torino presentò aDon Bosco il decreto prefet-tizio che autorizzava l'aper-tura della Tipografia ; decretoche portava la data del 31 di-cembre 1861 .

Si compiva così un disegnoda. lungo tempo accarezzatoda Don Bosco e aveva ter-mine una serie di trattativeche avevano avuto inizio fin

dal 1853, quando aveva fon-dato le Letture Cattoliche .

Tutto per Don Bosco siprogettava e si compiva infunzione dei suoi ragazzi, ela Tipografia doveva esserenello stesso tempo pane peri suoi giovanetti, palestra perun impiego futuro, strumentodi educazione e di santifica-zione di innumerevoli anime .

Sono passati cent'anni e ildisegno di Don Bosco si èallargato e sviluppato in unalbero meraviglioso che pro-tende i suoi rami in tutti icontinenti, con più di centotipografie e una produzionelibraria non facilmente cata-logabile .

Lo confessava Don Boscostesso negli ultimi anni dellasua vita : « Fu questa una delleprecipue imprese che mi af-fidò la Divina Provvidenza ;e voi sapete come io dovettioccuparmene con instancabilelena, non ostante le millealtre mie occupazioni. L'odiorabbioso dei nemici del bene,le persecuzioni contro la miapersona dimostrarono comel'errore vedesse in questi libriun formidabile avversario e,per ragione contraria, un'im-presa benedetta da Dio .

Cento anni fa : Gli umili inizi dellaprima Tipografia Salesiana fondatada Don Bosco a Valdocco .

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Infatti la mirabile diffusionedi questi libri è un argomentoper provare l'assistenza spe-ciale di Dio. In meno ditrent'anni sommano a circaventi milioni i fascicoli o vo-lumi da noi sparsi tra il po-polo. Se qualche libro saràrimasto trascurato, altri avran-no avuto ciascuno un centi-naio di lettori, e quindi ilnumero di coloro, ai quali inostri libri fecero del bene,si può credere con certezza digran lunga maggiore del nu-mero dei volumi pubblicati» .Che cosa potrebbe dire

oggi Don Bosco, dopo cen-t'anni di attività?

Del resto questa attività me-ravigliosa ebbe il più autorevolericonoscimento quando Pio XIIdi v. m. nel 1946 dichiarò DonBosco Patrono principale degliEditori Cattolici d'Italia .

È bello anzi, in questa cir-costanza, richiamare l'augu-sto documento, che è comeuna sintesi di tutta questa at-tività editoriale .

Oggi : Il nuovo salone del grandecomplesso grafico SEI, che ospita letre nuovissime bicolori Offset .

San Giovanni Bosco patrono principaledella Società degli Editori Cattolici d'Italia

Quanto sia grande, in questi tempi in cui la tecnica e lescienze hanno raggiunto il massimo di loro sviluppo e diffu-sione, l'influenza dei libri, dei giornali e della stampa in ge-nerale è cosa a tutti nota . Tutto ciò, come risulta dall'esperienza,mentre spesso giova al bene e alla salvezza degli uomini, puòtalora tornare anche di grandissimo loro danno e corruzione .

Per prevenire, in quanto è possibile, tanto male, parve benealla Società degli Editori Cattolici Italiani chiedere l'altaprotezione di un celeste Patrono, dal quale tutti quelli che la-vorano in questo campo prendessero l'esempio e al quale si ispi-rassero per plasmare il proprio pensiero e la propria mentalità .

Ora, questo compito eccelso non parve potesse essere meglioaffidato ad altri che a San Giovanni Bosco, il quale non ri-sparmiò lavoro nè fatica per diffondere ovunque libri sani, egiunse al punto di fare grandi acquisti di scritti infetti dall'ere-sia, di sostituirli con libri buoni, e di scriverne altri egli stesso,adattandoli alla mentalità e alla cultura del popolo cristiano .

Nell'intraprendere e perseguire questo genere di apostolato,egli scelse a sua volta come guida e protettore San Francescodi Sales ; ed essendo insigne Egli stesso per virtù e tutto accesodi zelo per le anime, istituì pure una Società religiosa, cheavesse per fine anche quello di divulgare ovunque libri e perio-dici di netta ispirazione cristiana, provvedendo a ciò i sussidie gli strumenti necessari per dare stabilità a questa impresa .

E infatti, egli si scelse anzitutto parecchi collaboratori, di-stinti per scienza e cultura e accesi tutti del medesimo amoreper le anime ; quindi fondò tipografie, fornite di macchinariomoderno e il più perfetto . Con questi mezzi, oltre alla collana diopuscoli da lui intitolata Letture Cattoliche, che diffondevain mezzo al popolo e specialmente tra la gioventù studentescaper attirarli al bene, egli riuscì ad offrire delle grandi realiz-

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Un po'd'esame . . .

Il Parroco di Taglio Corelli,Alfonsine (Ravenna) scrive :« Nella mia parrocchia noidiffondiamo 20 copie di Fa-miglia Cristiana; i comunistidiffondono 400 copie di Unità,70 copie di Vie Nuove, 80 copiedi Il Pioniere : questa è, lastrada maestra per la penetra-zione della "religione comuni-sta" nelle famiglie » .

Dopo aver letto queste pocherighe cariche di desolante verità,e pensando che non si tratta diun caso isolato, ma di centinaiadi situazioni del genere, invitiamoi nostri Cooperatori e le nostreCooperatrici a chiedersi che cosahanno fatto e intendono di fareper praticare l'articolo del Rego-lamento della Pia Unione deiCooperatori Salesiani, nel qualeDon Bosco dice :

« Opporre la buona stampaalla stampa irreligiosa, conla diffusione di buoni libri,di pagelle, foglietti, stampatidi qualunque genere, in queiluoghi e fra quelle famiglie,cui paia prudente di farlo » .

Non basta allarmarsi del pro-gresso del comunismo e dellaimmoralità ; bisogna fare qual-cosa per arginare l'avanzata delmostro ; non fermarsi dinanzi adifficoltà: i nemici di Dio nonsi fermano certamente dinanzialle difficoltà.

Diffondendo la stampa buonasi contribuisce efficacemente arafforzare l'argine contro la mareadel comunismo e dell'immora-lità . Non lamentarsi, ma operare .Non possiamo dormire - ciripete Don Bosco - mentre ilnemico veglia, lavora e avanzaper la sua conquista .

zazioni nella editoria libraria scolastica, proprio allora quandogli altri disputavano a non finire sull'opportunità o meno difar leggere gli autori classici antichi, eleganti certo nella forma,ma contrari ai fini di una educazione cristiana . Sotto la suadirezione perciò, furono pubblicate successivamente opere discrittori latini, greci e italiani, sapientemente purgate secondole esigenze dell'animo giovanile, insieme con una collana deimigliori scrittori cristiani : e in così nobile fatica, non gli man-carono nè la capacità nè il numero incoraggiante dei col-laboratori .

Sempre per iniziativa e sotto l'impulso di San GiovanniBosco, furono stampati e divulgati dizionari di varie linguee di cultura generale, o riguardanti speciali materie ; libri distoria, di fisica, di filosofia, di teologia, di arte e di musica,nonchè commedie per rappresentazioni teatrali . In una parola,sommamente sollecito del bene dei giovani studenti, egli si s for-zava in tutti i modi per tener lontano da essi, così delicati eincostanti, ogni pericolo, e per educarli al senso del pudore edella pietà con la lettura di. libri in cui viene messa in lucela virtù cristiana e narrata la esemplare vita dei Saliti .

Egualmente a cuore gli stava il popolo di Dio, che si stu -diava pure di istruire con varie pubblicazioni : basti dire che,tra queste, delle già sopra menzionate Letture Cattoliche, a50 anni dalla loro fondazione, erano già state pubblicate quasi10 milioni di copie, e che il medesimo zelantissimo Maestrodiffuse in ogni dove libri popolari di storia e di religionee foglietti volanti senza numero per controbattere la pessimacolluvie di scritti insani od ostili alla verità cattolica .

Infine, avendo acceso nell'animo di molti, con la pubbli-cazione del periodico ufficiale della Congregazione Salesianache s'intitola Bollettino salesiano l'amore per le Opere missio-narie e suscitato tante vocazioni sacerdotali, egli si è reso conciò stesso sommamente benemerito nella Chiesa proprio me-diante questa medesima arte tipografica.

Ora dunque, affinchè coloro, a cui incombe la grave re-sponsabilità della_a stampa di libri e di periodici, possano averein così i-ntportante lavoro un Modello a cui ispirarsi e un Pa-trono da cui essere aiutati e protetti, la Società degli EditoriCattolici d'Italia Ci ha rivolto viva preghiera perchè Ci degnas-simo di costituire loro principale Patrono San Giovanni Bosco,

E Noi, approvando pienamente questo proposito come som-mamente opportuno in questa epoca nostra tanto perversa,nella quale vediamo serpeggiare in ponderosi voltimi e neifogli insignificanti di molti giornali tanti errori e nella quale,quindi, importa assai di opporre stampa a stampa e di pre-sentare agli occhi dei lettori i pascoli della genuina verità,abbiamo deciso ben volentieri di annuire a questi voti .

Pertanto, dopo aver udito il Venerabile Nostro FratelloCarlo Salotti, Vescovo di Palestrina e Prefetto della SacraCongregazione dei Riti, di certa scienza e dopo matura Nostradeliberazione, con la pienezza della Nostra Autorità Apostolica,in forza della presente Lettera stabiliamo in perpetuo e procla-miamo San Giovanni Bosco, confessore, principale celestepatrono presso Dio della Società degli Editori Cattolicid'Italia, con tutti gli onori e privilegi liturgici che di dirittocompetono ai Patroni Principali di Associazioni .

Dato a Roma, presso San Pietro, sotto l'Anello del Pesca-tore, il 24 maggio, festa di Maria SS. Ausiliatrice, 1946 .VIII del Nostro Pontificato .

PIUS PP. XIi

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La festa onomastica del nostro veneratoRettor Maggiore, degnamente incorniciata dallemanifestazioni religiose nella Basilica di MariaAusiliatrice e dall'accademia della vigilia, èstata vissuta nella intimità dell'Oratorio, al qualeerano convenuti gl'Ispettori d'Italia e alcuniSuperiori delle Nazioni vicine.L'omaggio accademico della sera del 12 no-

vembre, festa di San Renato, piacque per lagrandiosità, accresciuta dalle potenti masse co-rali della Casa madre e dagli artistici cori delPontificio Ateneo Salesiano, ma non piacquemeno per la familiare cordialità, che fu la notadominante dei brillanti dialoghi eseguiti dairagazzi, messaggeri dell'affetto di tutta la gio-ventù salesiana per il Successore di Don Bosco .Improntate a viva cordialità furono pure le

adesioni di tutti i componenti la Famigliasalesiana, presentate dal Direttore della CasaCapitolare Don Carrà per i Salesiani e le Figliedi Maria Ausiliatrice, dal dott . prof. EnricoCiocatto per gli Ex allievi, dall'ing . DomenicoChialva per i Cooperatori . Tutti presero untono di famiglia, che tornò gradito per la spon-taneità con cui espressero al Padre i comunisentimenti di riconoscenza e di gioia .

Nel grande teatro campeggiava il quadro diDon Bosco, ai piedi del quale risplendevanole decorazioni recate dal Rettor Maggiore alritorno dai suoi viaggi all'estero. Erano statecollocate ai piedi di Don Bosco perchè tuttivedessero la stima e l'onore che il nostro Padreraccoglie nel mondo attraverso le opere deisuoi figli. Il Rettor Maggiore se ne compiacquee ne trasse l'argomento principale per le sueparole conclusive, con le quali dichiarò di es-sere lieto di continuare la serie di quelle ono-rifiche distinzioni, segnalandone alcune desti-nate a persone che se ne erano rese particolar-mente degne .Diede la precedenza alle onorificenze confe-

rite dal Santo Padre a due nostri benemeritiCooperatori : l'avv . Tullo Gaita e il dott. Mau-rizio Minelli, ai quali consegnò la Commendadi San Silvestro. Poi conferì una speciale de-

corazione salesiana a tre Superiori che hannocompiuto 7o anni di lavoro salesiano: i rev .miDon Fedele Giraudi, Economo generale, DonSalvatore Puddu, Segretario generale, Don Pie-tro Tirone, già Catechista generale . A questi,il giorno dopo, volle aggiungere un altro be-nemerito veterano Don Aurelio Guadagnini .Ai giovani espresse la sua ambita lode per

lo zelo dimostrato nella Giornata Missionariae per le nutrite e calde esecuzioni corali accom-pagnate dalla banda . Ringraziò le autorità, lepersonalità, gli oratori, le rappresentanze delleFamiglie Religiose, tra cui dominava il foltogruppo delle Figlie di Maria Ausiliatrice conla Superiora Generale e il suo Consiglio .Per le Dame Patronesse del Comitato Cen-

trale e per le Cooperatrici rappresentanti iLaboratori di Cooperatrici di ogni parte d'Italiaebbe parole di particolare compiacenza nonsolo per le due ricche mostre di arredi sacriallestiti per le Missioni, ma anche e soprat-tutto per lo spirito di preghiera, di apostolatoe di spontanea dedizione che le anima .L'amabile conversazione fu ripresa il giorno

della festa, a conclusione del pranzo intimo,al quale convenne tutta la famiglia dell'Oratorioe che, rievocandosi anche l'inizio del cente-nario della Tipografia Salesiana, diede al sig .Don Giraudi l'occasione di fare una confidenzadavvero commovente e inedita : quella riguar-dante il primo Salesiano messo da Don Boscoalla direzione della Tipografia, il coadiutorePelazza, che nella esumazione delle salme delsepolcreto salesiano, fu ritrovato, dopo cin-quant'anni di sepoltura, ancora perfettamenteintatto nella sua cassa .Fu la notizia che riempì di commozione e

di entusiasmo tutti i presenti, unanimi nelpensare che all'umile e laborioso coadiutore,benemerito non solo dell'arte tipografica, maanche dell'antica cantoria, dove aveva tantevolte glorificato il Signore con la sua bellavoce baritonale, fosse stata concessa una ono-rificenza più ambita di ogni altra, perchè con-ferita direttamente da Dio.

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S. E. Mons. Marcellino Olaechea, salesiano,Arcivescovo di Valencia, noto in tutta laSpagna per le sue realizzazioni sociali, ha ce-lebrato il Giubileo d'argento episcopale .

Agli omaggi delle Autorità civili e del-l'Episcopato spagnolo si è unito quello dellaFamiglia Salesiana. Nella grande Basilica deN. S. de los Desamparados, Patrona di Va-lencia, il 26 ottobre scorso Mons . Olaecheaha celebrato la santa Messa per le rappresen-tanze salesiane, tra le quali si notavano irev.mi Don Giovanni Antal e Don Luigi Ric-ceri, rappresentanti del Rettor Maggiore .

Sua Eccellenza, al vedersi circondato datanti confratelli, ne fu lieto e commosso :« Sono coi miei; disse; l'inno di Don Bosco miè sceso al cuore. Ho sempre lavorato colvostro spirito, con lo spirito della mia amataCongregazione . Dio vi benedica per la gioiache mi procurate » .

Al banchetto familiare il signor Don Antalgli offrì, a nome della Congregazione Salesiana,una preziosa croce pettorale. Mons . Olaechea sicompiacque di vedervi artisticamente ripro-dotte Maria Ausiliatrice e N . S. de los Desam-parados, i due titoli mariani a lui più cari .

Anche il Municipio di Valencia volle dargliun solenne attestato della riconoscenza ditutta la città per le sue benemerenze sociali,conferendogli la « Medaglia d'Oro della Città »,la cui motivazione elenca ben 23 benemerenze .

Poichè il nostro Bollettino ha già parlatoampiamente delle sue realizzazioni sociali,qui ne elenchiamo solo alcune che hannoavuto il più alto riconoscimento e l'elogio piùambito di S . S. Giovanni XXIII .

L 1i Opera base, la Banca di N. S . de losDesamparados, nuovo genere di banca che non

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conosce altre operazioni che quella di ricevere

con la maggior abbondanza da coloro che hanno,per dare in nome di Dio a coloro che nonhanno. Scopi che si è prefisso l'Arcivescovo :formare coscienze cristiane nel settore carità,coordinare l'azione caritativa e assistenziale,servire di cassa compensatrice tra le parrocchie,in modo che le più ricche aiutino le più povere .

[21 La costruzione di 13 fabbricati per ope-rai con un totale di 1433 appartamenti. Questainiziativa ha dato origine ad un'altra piùgrandiosa: la creazione del Patronato Costruttore« Filippo Rinaldi » che, sorto in Valencia, siè esteso a tutta la Spagna e ha costruito fino

1' Vescovo salesiano spagnolo

eo~srjúuto 25a~uú dí efz~¢co~rato

ad oggi, in varie località, 28 gruppi di casecon un totale di 1470 alloggi, mentre ne hain costruzione altri 13 gruppi con 1001 .

[J Oltre alla classe operaia appartenentea ditte organizzate, che gode i benefici dellemutue e di altre assistenze sociali, ci sonomolti disoccupati e famiglie povere che nonpotrebbero sopportare le spese necessarie neicasi di malattia . Ed ecco la carità dell'Arci-vescovo allargarsi e creare il Dispensario deN. S. de los Desamparados ; che in accoglientilocali provvisti di attrezzatura moderna, offreinteramente gratis consulti, analisi, radiografie,elettroterapia, medicine, operazioni, ecc .

L4 La gioventù ha bisogno di svago, di di-vertimenti sani e morali, soprattutto d'estate .Questo è tanto più vero in una città marittimae quindi particolarmente aperta ai pericoli dellaspiaggia, di quella spiaggia che forma una dellepiù grandi preoccupazioni di quanti hanno acuore la salvaguardia del pudore cristiano spe-cie tra la gioventù . Anche a questo bisogno haprovveduto l'Arcivescovo di Valencia guada-gnandosi l'appoggio e la gratitudine di tuttele famiglie cristiane, con l'istituzione di unattrezzatissimo stabilimento balneare, isolatodalle altre spiagge e con tutti gli sport onesti .Mons. Olaechea ha potuto realizzare questa

mirabile fioritura di opere sociali e caritativeper il suo grande prestigio personale, che gliha assicurato la cooperazione di tutti : clero,religiosi, azione cattolica, aristocrazia, im-prenditori, autorità, operai, contadini . Questogrande Arcivescovo e degnissimo Figlio diDon Bosco è riuscito a convincerli tutti che ilmondo moderno non si redime se non coltrionfo della giustizia e della carità, di cui permissione divina è depositaria la Chiesa .

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Primo ConvegnoConsiglieri Ispettorialidei Cooperatori nella Spagna

L'organizzazione della PiaUnione dei Cooperatori Salesianinella Spagna ha fatto un passodi particolare importanza con laprima riunione dei ConsiglieriIspettoriali in « El Valle de losCaìdos » presso Madrid .

Intervennero tutti gli Ispettorisalesiani della Spagna e del Por-togallo con i rispettivi Delegati,accompagnati dai loro ConsiglieriIspettoriali . Presiedette il con-vegno il rev.mo Don Luigi Ric-ceri, Direttore generale della PiaUnione, assistito dal Segretariogenerale Don Guido Favini.

L'intreccio sapiente di Medi-tazioni e di Relazioni, gli scambidi idee, che misero in evidenzamolte attività e iniziative già inpiena fase di attuazione, offrironoai convegnisti la visione completadi ciò che è e può fare il Coope-ratore nel pensiero di Don Bosco .

Le discussioni animate, interes-santi e vivamente seguite miseroin evidenza la grande ansia cheanima i Cooperatori spagnoli direalizzare il sogno di Dori Boscoe compiere la missione che ilSanto ha loro assegnato .A conclusione si fissarono

4 punti base :

O I Consiglieri Ispettorialicurino che i loro rispettiviCentri, specie quello della CasaIspettoriale, funzionino esem-

plarmente, secondo le direttivedei Superiori .

• Favorire i corsi annuali diEsercizi Spirituali chiusi perCooperatori e Cooperatrici .

• Studiare i mezzi pratici percercare vocazioni sacerdotali e re-ligiose, curarle e aiutarle anchematerialmente .

• Lavorare per la diffusionedella stampa buona, favorire iquotidiani cattolici, diffondere ilBollettino e le altre pubblicazionisalesiane .

Il Convegno è stato senza dub-bio una delle manifestazioni piùimportanti che i Cooperatori sa-lesiani hanno celebrato nella Spa-gna in questi ultimi anni .

Incontro di Zelatricidei laboratori d'Italia a Torino

Si tenne a Valdocco in occa-sione della festa onomastica delRettor Maggiore e intervenneroZelatrici di tutta Italia, felici dipellegrinare a Torino per tem-prarsi nella loro volontà di azione

e ispirarsi agli esempi dellaMamma di Don Bosco, che puòconsiderarsi la vera fondatricedei Laboratori delle Cooperatrici .

Il Rettor Maggiore espresse ilsuo vivo gradimento per il loroomaggio e si compiacque, perloro tramite, con tutti i gruppidi Zelatrici operanti in Italia ein ogni Centro del mondo sale-siano. Propose quindi un belmotto-programma per tutte leCooperatrici dei Laboratori dellaPia Unione : « La mano al lavoro,il cuore a Dio » e le incoraggiò asviluppare soprattutto l'attivitàspirituale dei Laboratori, adde-strandole a lavorare sulla stoffadelle anime e a raggiungerne tantecol filo d'oro del loro zelo .

Seguì il convegno di lavoro, pre-sieduto dal sig . Don Ricceri, cheinvitò le convenute a comunicarele proprie esperienze, aprendouna serie d'interventi vari e pienid'interesse, che intrecciarono efusero in un armonico insieme leiniziative e le esperienze degliestremi opposti della Penisola .

L'incontro fu chiuso dal Su-periore, che rinnovò il suo graziea tutte le intervenute, alle Coo-peratrici torinesi che, con un belgesto di fraternità salesiana, ave-vano ospitato le loro Consorelle,e, per mezzo loro, ai DelegatiI .spettoriali e locali e alle Zela-trici dei loro Centri . Al ringrazia-mento unì l'augurio che quelleore fossero spiritualmente fe-conde per l'oggi e per il domanidella nostra Pia Unione .

TORINO - Gruppo di Zelatrici dei Laboratori Cooperatrici d'Italia convenute a Valdocco per la festa del Rettor Maggiore .

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Nella festa di Cristo Re, il nostro veneratoRettor Maggiore si degnò partecipare alla so-lenne premiazione annuale degli allievi del-l'Oratorio annesso al nuovo Tempio romanodi S. Giovanni Bosco . fiorente di 1800 iscritti .

« Sono contento -- disse loro di terminarequesta bella giornata -romana con voi, cari cra-toriani . Questa mattina ho celebrato la S . Messatra i nostri novizi di Lanuvio ; poi ho avuto laconsolazione di benedire la nuova casa dei di-rigenti dei lavcri dell'erigendo Pontificio AteneoSalesiano; dopo pranzo ho compiuto, nel Tempio

nella Basilica di Valdocco si celebrerà lafesta di San Francesco di Sales,onorata da S. E . Mons. Giuseppe An-grisani Vescovo di Casale, che alleore 10 celebrerà il solenne Pontificalecon omelia sul santo Patrono deiSalesiani e nel pomeriggio terrà laPrima Conferenza Annuale peri Cooperatori Salesiani, ai quali saràofferto il consueto trattenimento-omaggio nel salone teatro .

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preparata da un solenne triduo eonorata da S. E. Mons. Albino Mensa,Vescovo d'Ivrea, sarà celebrata lasolennità di San Giovanni Boscocol seguente orario :ore 10 - Pontifcale di S . E . Mons. Mensa .ore 15-Benedizione dei bambini e dei

ragazzi .ore 16,30-Vespri Pontificali e discorso

di S. E. Mons . Mensa - Benedi-zione impartita da Sua Em . ilCARDINALE MAURILIO FOSSATI

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,k La RAI trasmetterà la Messa Pontificale

Don Bosco, la bella cerimonia della vestizionedi 37 chierici novizi di Lanuvio . Ed ora eccomitra di voi .

L'Oratorio è la prima e principale opera sa-lesiana . Cari giovani, venite, sempre al vostrooratorio, dove oltre a sani e moderni diverti-menti, troverete i Salesiani, continuatori diDon Bosco, che vi aiuteranno a farvi buoni o .

Poi, rivolgendosi ai numerosi genitori, pro-seguì: « Non terrete di mandare i vostri figliall'oratorio : qui i giovani sono bene assistiti,non possono fare del male, come potrebbero faregiocando per le strade ; ricevono solo del bene .Maria Ausiliatrice e Don Bosco dall'alto del cupo-lone del tempio proteggono sempre i vostri figli .

Un grazie vivissimo agli zelanti Cooperatorie Cooperatrici,

ig,ech

antanto si

oprodi ~

perquesti cari ragazzi .

Ilo visto tanti Oratori nel mondo, ma debboaffermare che questo è certamente tra i piùbelli, tra i più numerosi e meglio organizzati .

Auguro ai Salesiani che lavorano nella grandeparrocchia, nella scuola e specie in questo bel-lissimo oratorio, di continuare a prodigarsi conquesto genuino spirito di fede, di sacrificio, diamore, che è il vero spirito salesiano insegna-toci da Don Bosco : così questa stupenda operasarà ognor più fiorente .

E a voi, cari giovani, l'augurio di esseresempre degni dell'Oratorio, veri cristiani diRoma, centro del mondo cattolico » .

Le feste ebbero inizio col convegno dei « Chie-richetti» dell'Archidiocesi, che in numero di 600circondarono l'altare e il loro ArcivescovoS. E . Mons. Natale Mosconi .Dal 14 al 17 novembre, quattro « Giornata

Catechistiche» richiamarono a tutti i ceti difedeli il dovere, la gioia, la bellezza dell'Istru-zione Religiosa .Giovedì 17 Mons. Arcivescovo consacrò il

nuovo altare di S. Giovanni Bosco, opera del-l'architetto Alessandri . Il quadro del Crida è unariproduzione di quello della Basilica di Valdocco .

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Il mattino di venerdì fu dedicato ai malati,il pomeriggio agli Insegnanti, che venerano inDon Bosco il Maestro e il Protettore .

Sabato, giornata dei poveri e delle con-fessioni .

Domenica il rappresentante del Rettor Mag-giore, rev.mo Don Guido Borra, celebrò per lagiovontù. Quindi salì all'altare il venerandoDori Gregorio, primo parroco salesiano diS . Benedetto . Don Borra aveva appena finitodi celebrarne lo zelo pastorale, quando giunsePlons . Arcivescovo ehe, abbracciato Don Gre-gorio, gli rivolse un caldo ringraziamento peril- gran bene compiuto . Il gesto delicato del-l'Arcivescovo commossetutti i fedeli, tra i qualimolti Ex allievi e Coo-peratori. Nel pomerig-gio, la commemorazionecivile all'AuditoriumMusicale, presenti lemassime autorità . Ora-tore Fon . avv. N . Go-rini. Al termine, DonGregorio accompagnòal pianoforte il suo fa-tidico Inno : i Giii daicolli . . . Don Bosco ri-torna», che un coro po-tente di giovani eseguìsuscitando un fremitodi entusiasmo e di com-mozione, che finì in unprolungato applauso alsempre giovanile mae-stro di musica e di . . .spiritualità salesiana .

Nel quadro delle ma-nifestazioni furono alle-stite due mostre : una sa-lesiana, che presentaval'Opera di Don Bosco nel mondo ; l'altra pitto-rica degli artisti della Parrocchia .

Giubilei d'oro sacerdotali

Nella Voce Cattolica di Palermo del 9 ottobresi leggeva :

« La cittadina di Riesi ha voluto festeggiarecon tutta solennità il 50° anniversario dell'or-dinazione sacerdotale di Doli Paolo Giacoinuzzi,salesiano, dando così spettacolo della sua fedee devozione al Sacerdozio cattolico .

Senz'alcuna distinzione la cittadinanza si ètrovata unita intorno al Parroco buono e ze-lante che, con Don Guerra Crispino e Don Et-tore Carnevale, fu tra i primi Salesiani chevennero per la direzione spirituale di Rieri nelfebbraio del 1941, per volontà di Pio XII .

La roccaforte del protestantesimo della Si-cilia - così è stata considerata sempre Riesi -si è lasciata conquistare dal sorriso e dalla ca-rità di Don Paolo Gia,comuzzi, che assieme aisuoi confratelli, è stato per tutti luce alle menti,conforto al cuore, ardimento santo nelle difli-coltà della vita . . .

S . E . Mons. Catarella, Vescovo di PiazzaArmerina, ha voluto con l'assistenza pontificalealla S. Messa del 500 onorare Don Paolo e ilpopolo di Riesi, che meravigliosamente ha cor-risposto allo zelo e alle cure dei Salesiani, cheventi anni or sono avevano trovato le chiesedeserte, mentre ora la grande Basilica di

LEGNAGO (Verona) - Il signor Don Ziggiotti visita gli stabilimenti . « Riello »,accompagnato dal Cavaliere del Lavoro Ing . Pilade Riello, col quale si congratulaper il fattivo contributo recato alla rinascita del Collegio Salesiano di Porto-Legnago .

Maria SS . della Catena non poteva- contenerel'immensa folla . . . » .

I giornali della Repubblica Argentina hannodato larga pubblicità alla Messa d'Oro di unaltro Salesiano, Don Rodolfo M. Raqucci, difama internazionale nel campo letterario delinondo Ispano-Americano . La stampa ne hacelebrato i meriti letterari, definendolo « Gloriafulgidissima della Congregazione Salesiana edel Clero argentino », «liti autentico campionedella stampa sana », « una delle vocazioni in-tellettuali più profonde, brillanti e feconde checontino oggi la Spagna e l'America Latina » .

Quest'umile e virtuoso figlio di Don Boscoè membro dell'Accademia Argentina e corri-spondente della Reale Accademia spagnola edelle Accademie similari delle RepubblicheSudamericane .

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Puerto Deseado - Dal sogno alla realtà

Puerto Deseado è una ridente cittadina dellaPatagonia, adagiata sopra un soave pendioche si stende dalla cornice rocciosa dell'alti-piano fino a sfiorare le acque dell'estuario delfiume Deseado. I caseggiati, disposti ad anfi-teatro, le dànno un aspetto ameno, che con-trasta con l'austerità del circostante paesaggiopatagonico. Riparata dai venti del sud-ovest,

PUERTO DESEADO (Argentina) - Vista par-ziale della nuova ala del Collegio «San José» .

Puerto Deseado vanta un porto naturale chepuò annoverarsi fra i migliori della Repub-blica, porto che attualmente sta diventando ilcentro della grande zona petrolifera della pro-vincia di Santa Cruz. Grandi transatlantici pro-venienti dagli Stati Uniti e dall'Europa scari-cano continuamente l'abbondante materialenecessario per perforazioni petrolifere. La pros-sima costruzione di un oleodotto dai pozzi finoalle adiacenze del porto farà di Puerto Deseadol'emporio del petrolio, in gara con la città pe-trolifera di Comodoro Rivadavia .

L'Opera Salesiana si stabilì a Puerto Deseadol'anno 1925, per opera del grande missionarioDon Giuseppe Beauvoir e dello zelante DonFelice Stevenne, con la parrocchia « NostraSignora della Guardia » e l'annesso Collegioe San José ». Da allora il numero degli allieviandò crescendo fino a rendere necessario il re-cente ampliamento che, col valido aiuto delGoverno Provinciale, si è potuto realizzarecostruendo un secondo e terzo piano dell'ala

i o,

sud dell'edificio .

Benedisse i nuovi locali S. E. Mons. MicheleRaspanti, vescovo di Moròn, già Ispettore delleCase della Patagonia Meridionale. Erano pre-senti le autorità, con a capo il Governatoredott. Mario Paradelo .Avrà visto S . Giovanni Bosco il mirabile

sviluppo della sua Opera a Deseado? Nel ce-lebre sogno sulle Missioni d'America avuto lanotte precedente il 30 agosto 1883, Don Bosconarra che, dopo un lungo viaggio in treno,questo si ferma di fronte a una popolazioneconsiderevole, situata nella vicinanza del pa-rallelo geografico 47 (1 . C'erano molte case con

molti abitanti, chiese,collegi, ospizi, ecc . Videanche molti missionarisalesiani, che egli nonconosceva, ma che di-cevano di conoscere luisolamente nei ritratti .Afferma il Santo chetutto ciò che vide inquesto sogno avrebbedovuto realizzarsi pri-ma che finisse la se-conda generazione .La prossima instal-

lazione di grandi com-plessi industriali ameri-cani e giapponesi, unitaallo sviluppo dell'indu-stria petrolifera, fa pen-sare a qualcuno che lapopolazione considere-vole che Don Bosco in

visione profetica contemplò nelle adiacenzedel parallelo geografico 471, sia Puerto Deseado .

Nuova Scuola professionale a lluy

Il sogno accarezzato per molto tempo dallacittà di Iluv di avere una Scuola tecnica ma-schile, è diventato consolante realtà dal set-tembre scorso, data in cui i Salesiani hannoaperto una Scuola professionale, che ha per orai reparti di meccanica e di falegnameria . I lo-cali sono provvisori, ma l'ubicazione è eccel-lente : a cento metri dalla stazione . Non si tar-derà a realizzare una costruzione definitiva,poichè i piani sono pronti e tutto fa sperareche nel 1961 i lavori saranno già avanzati .Nell'attesa l'edificio attuale è stato benedettoda Mons. Kesters alla presenza di numerosepersonalità . Il Can . Dessart, decano di 14uy,in una calorosa allocuzione ha affermato : « Trauna decina di anni noi avremo realizzato ciòche abbiamo sognato per mezzo secolo » .

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La terza fondazione delle Figlie di MariaAusiliatrice nelle Isole Filippine

Nella festa della Natività di Maria SS . venneeffettuata la terza fondazione delle Figlie diMaria Ausiliatrice nell'arcipelago, a Canlubang,nella diocesi di Lipa, a un'ora circa da Manila,in una casetta tra il verde, dominata dalla statuadi S . Giuseppe. È un bel centro di lavoro coriGiardino d'Infanzia, Scuola elementare e media,Oratorio e opere parrocchiali .La popolazione buona e semplice, addetta

alla grande industria dello zucchero, è rimastamolto soddisfatta dell'arrivo delle Suore e lodimostra aiutandole con piccoli doni di fiori,frutta, verdura, uova, galline, ecc ., portatidalle bimbe della scuola .

Si sta pure organizzando un bel movimentogiovanile in parrocchia . con viva compiacenzadel Parroco e non meno del grande industrialesig. Yulo, che promosse la fondazione per ifigli dei propri dipendenti e pensa già a unpiù ampio edificio che consenta alle opere tuttoil loro sviluppo .

Le campane di « Santa Maria di Tokyo*

Il giorno dell'Assunta del 1959, un gruppo dituristi italiani, guidati dall'Ufficio Stampa diMilano, assistevano alla S . Messa celebrata da'VIons . Pisoni nella nostra bella chiesa diSanta Maria di Tokyo . In quella occasione lachiesa e l'amministrazione del Battesimo a treadulti furono ripresi perla televisione italiana,che le trasmise la sera dell'U novembre . Ibuoni turisti milanesi ammirarono il bel cam-panile di stile romanico, ma senza campane, elanciarono l'idea di ottenere dalla carità di Mi-lano di dare voce al muto campanile della ca-pitale giapponese . Ed ecco la benemerita fa-miglia del comm. Giuseppe Galtrucco offrirsia, riempire di gioia l'aria di Tokyo con l'inviodi tre grandi campane .

La sera del 7 ottobre, festa del Rosario, fu-rono consacrate da Sua Em. il Cardinale Doi .La cerimonia comparve alla televisione delGiappone e il Direttore Don Liviabella fu in-vitato a parlarne alla radio internazionale .

«Qui, disse, tutto ci parla della nostra Italia : imarmi di Verona, l'altare donato dal compiantoPresidente dei ministri, De Gasperi, e l'anticaicona del Dolci, portata a Tokyo dall'ultimomissionario, il Padre Sidotti di Palermo, giuntoin Giappone 250 anni fa . Il Padre Sidotti diedela sua vita per il Giappone, e il Giappone, privo

di missionari, lasciò che la Vergine Addoloratadel Dolci dalla capitale proteggesse e benedi-cesse come Madre buona questo grande paese,a cui non era permesso avvicinarsi a Dio .

A questa Vergine Addolorata è dedicata lanostra chiesa, detta appunto Santa Maria diTokyo, perchè la Madonna, per opera del Si-dotti, divenne cittadina di Tokyo .

Le campane giunte dall'Italia cantano oraun inno giulivo alla Regina di Tokyo e il lorocanto ripete incessantemente : " Salutant vosde Italia fratres : Vi salutano i vostri fratellid'Italia ", parole incise sul sacro bronzo a ri-

APOSTOLATO ANTIBLASFEMO$ risaputo che l'Italia

in fatto di bestemmiedetiene purtroppo un tristeprimato . E fossero sol-tanto i nemici di Dio edella Chiesa a bestem-miare! Invece risulta daserie indagini che bestem-miano anche molti tracoloro che si professanocristiani e frequentano lachiesa .

Sull'esempio di Don Bo-sco i Cooperatori Sale-siani debbono trovarsi inprima fila nell'apostolatoantiblasfemo, che rientra inpieno nella " campagna "proposta loro quest'annodal Rettor Maggiore .A questo fine portiamo

a conoscenza di tutti che,oltre gli altri fogli anti-blasfemi, da un anno

circa ha vita un giorna-letto settimanale antibla-sfemo fondato da un Sa-cerdote Cooperatore Sa-lesiano,

così

intitolato" Il piccolo educato " . Di-rezione: ARCETO (ReggioEmilia) ; Direttore : CA-MELLINI Don Paolo .

II Direttore del perio-dico cerca anime fervo-rose che offrano preghieree sofferenze e collaborinoalla diffusione del prov-videnziale giornaletto con-tro la bestemmia, che haavuto i più lusinghieri in-coraggiamenti da parte diEcc.mi Vescovi d'Italia .

Chiedere informazioni al

Rev . Direttore OratorioS. Giovanni Bosco

(Reggio Emilia) ARCETO

cordare il vincolo fraterno che dal tempo diS. Paolo unisce Roma all'Asia » .Sua Em. il Card. Montini diede la benedi-

zione alle ambasciatrici di fratellanza italo-nipponica, partenti per il lungo viaggio di20.000 chilometri . E Sua Em. il Card. Doi,Arcivescovo di Tokyo, volle riceverle e con-sacrarle, quali benedette messaggere di pace .Alla consacrazione fecero da padrini il famoso

ammiraglio Yamaji Gioachino, l'unico ufficialesuperstite della battaglia navale di Tsushimadel 1905, che ha ora 92 anni ed è nostro cri-stiano; il secondo padrino fu l'unico sindacocristiano del Giappone, l'avv . Ueda FrancescoSaverio, sindaco di Cita ; terzo padrino, ilsignor Tornita Michele, padre di nove figli, dicui uno sacerdote .

Presenziarono alla consacrazione l'Ambascia-tore d'Italia, S . E . Coppini, e S . E . l'Inter-rnunzio Mons . Enrici .

L'Ambasciatore consegnò le campane a nomedell'Italia con un nobilissimo discorso: « Nellabronzea armonia -- disse -- che non tarderàa diffondersi da questa chiesa dedicata alla 17

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Madonna di Tokyo, noi riudiremo con pungentenostalgia quel suono che cominciammo a cono-scere ed amare sin dagli anni primi dell'in-fanzia e che echeggia insistente nella nostramaggiore letteratura da Dante al Carducci, alFogazzaro .

Una delle campane dedicata alla Madonnaporta la scritta : Beato chi mi ascolta . Non poteifare a meno di pregare che tutti qui in Giap-pone ascoltino la voce della nostra Madre ce-leste, che ci vuole tutti salvi » .

E

Lauradorp

Tripudio di voci giovanili

l'n numero di particolare interesse nelle ce-lebrazioni svoltesi a Lauradorp per il primocentenario salesiano, fu un festival di cori diragazzi . Vi parteciparono 18 cori provenientida diverse parti dell'Olanda e persino dal vi-cino Belgio .

Durante la Messa cantata nell'ampia piazzadavanti alla nostra chiesa dall'Ispettore DonBortoluzzi, 700 piccoli cantori in divisa, alcunidi piccoli monaci, altri nei loro caratteristicicostumi, eseguirono insieme i canti in onoredel loro celeste Patrono S . Domenico Savio .Erano presenti oltre mille Cooperatori e Coo-peratrici della provincia . A conclusione tutti icori cantarono l'inno a S . Domenico Savio diIlan van Koert, noto compositore olandese .Un vero tripudio di voci!

Nel pomeriggio si svolse una gara musicaledavanti ad una giuria di competenti, tra cuidue professori del Conservatorio di Maastriclit .Eseguirono a meraviglia opere di Palestrina,

Ili

Orlando di Lasso, Monteverdi, ecc .

I piccoli cantori dell'Oratorio Don Bosco,noti sotto l'appellativo di « Birichini >, si ten-nero onorati di ospitare allegramente tutti iloro piccoli colleghi olandesi per una giornataintera, che resero varia e lieta con gare spor-tive e con un concerto d'onore di melodie ita-liane, eseguite da loro in precedenza e ripro-dotte su dischi della ditta Philips .

NAPOLI - Il Rettor Maggiore all'inaugurazione dellamoderna, grande e luminosa chiesa dell'Istituto

Salesiano Fondazione Banco di Napoli .

Arequipa Aperto un nuovo campo

di apostolato alle Figlie di Maria Au-

siliatrice

Il 16 agosto u . S ., nell'anniversario della na-scita di S . G. Bosco, le Figlie di Maria Ausilia-trice diedero inizio ad una nuova fondazionein Arequipa . Le affezionate ex allieve di Lima,residenti in città, prepararono il terreno altanto desiderato arrivo delle Suore, salutatodalla più cordiale accoglienza della popolazione .E offrirono subito il loro aiuto nell'Oratorio,inaugurato la domenica successiva alla presenzadella munifica Benefattrice sig.na MercedesMufioz Nàjac, con 120 bambine . Queste, dopouna settimana appena, salirono a 300 . Traa diesse si potè preparare un gruppo di Prime Co-munioni per la festa della Madonna della Mer-cede, in omaggio all'onomastico della stessabenemerita Benefattrice . Incominciarono anchele iscrizioni alla Scuola, lasciando sperare unbel campo di lavoro tra la gioventù del popolo,tanto bisognosa di aiuti e di guida .

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Arouca

Nuova Casa per aspirantisalesiani

Tra la gioia (lei cittadini di Arouca i Sale-siani, all'inizio dell'anno scolastico, sono en-trati nel vetusto convento di Arouca, rimessoa nuovo e rimodernato per servire come Casadi formazione per Aspiranti Salesiani . La presadi possesso è avvenuta in una solenne sessione

del Consiglio Municipale, nella quale parlaronoil Sindaco e l'Ispettore dei Salesiani. Il 3 diottobre l'antico chiostro silenzioso da tempo sirianimò a nuova vita con le voci e l'allegria dioltre cento giovani, che in quella Casa rinno-vata si prepareranno nella pietà e nello studioa ingrossare le file (lei Figli di Don Bosco nelPortogallo e nell'oltremare . Il quotidiano localeDefesa de Arouca ha fatto larga eco all'avve-nimento dicendo della fortuna riservata allacittà di avere una Casa Salesiana per la forma-zione della gioventù e dell'opera che i Salesianisvolgono in Portogallo e nell'oltremare, comein tutto il mondo a beneficio della gioventùstudiosa, e lavoratrice .

I1 nuovo Collegio cattolico di Ilaad Yai

Recentemente è stato inaugurato il nuovofabbricato del grande Collegio-scuola di HaadYai, all'estremità sud della Missione salesiana,a quasi 1000 km . da Bangkok . Ha 1400 al-lievi . Alla solenne cerimonia parteciparono le

LL. E E . il Delegato Apostolico e Mons . Car-retto, l'ispettore salesiano e altre personalità .S. E. il Delegato il giorno dopo amministrò ilbattesimo a 5 allievi. Seguì la benedizione delnuovo edificio scolastico che comprende seiaule per il ginnasio, gabinetto di fisica, uffici,studio e dormitori degli interni, refettorio ecamere per i salesiani . La nuova costruzioneè bella, ampia, funzionale . Nel pomeriggio,solenne ricevimento del Governatore della Pro-vincia e delle autorità locali, venute per la, ce-

rimonia dell'inaugurazione, discorsi e parata diallievi . La domenica fu riservata alla festa diS . Domenico Savio . - S . E . Mons . Carretto tennepontificale, il primo nel Sud Thailandia, am-ml+histrò 50 sante Cresimo e ricevette il giura-mento di 50 prime Comunioni solenni . Per lafesta giunsero centinaia di cristiani anche dilontano e da oltre confine . La popolazione diHaad Yai partecipò in massa .

A questo numero va unito il conto cor-rente. San Giovanni Bosco nella pros-sima sua festa sembra ripetere a ciascunodei nostri Cooperatori e lettori quantoscriveva ad un insigne benefattore il5 luglio 1865 :" lo chiedo perchè so la carità del suocuore ; faccia Lei qu-llo che può ed iosarò sempre contento e in tutti i casi nonmancherò mai d'invocare le benedizionidel Cielo sopra di Lei e sopra i crescentisuoi figlioletti, cui auguro ogni bene ".

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Il Nunzio Apostolicoira i Salesiani di Berlino EstDel tutto inatteso il Nunzio Apo-stolico in Gerniania, S . E. Mons .Corrado Bafile, visitò la o DosiBosco Heim di Berlino Wannsee .Il Rappresentante del Papa si tro-vava in visita come ospite a Berlinoe volle conoscere anche la nostracasa e la nostra attività . I giovanilo salutarono con un gioioso cantoalla porta della nuova chiesa di5 . Giovanni Bosco e l'Eec .moNunzio parlò in correttissimo te-desco della sua devozione a DonBosco e delle opere che i Salesianihanno realizzato soprattutto nellasua Patria . Monsignore era visibil-mente sorpreso della grande e bellaopera nostra, formatasi nella pursempre minacciata Berlino .

L'avvenire religioso(lei KatangaI Salesiani- belgi, giunti nel 1911 aElisabetliville, hanno creato nelNatanga grandi scuole, dieci centrimissionari e 126 scuole-cappelle,dove iinpartono l'istruzione pri-nlai'ia, secondaria e tecnica a 6911)giovassi negri. Sono pure sciamatinel Ruanda con una Scuola tecnicae dirigono il Seminario minore delladiocesi di Rwesero . I Salesiani hannoun grande desiderio di restare sulloro campo di lavoro ; ma non è p05-sibilo prevedere come si presenteràloro l'avvenire in tante difficili vi-cende . Si spera che iO anni di la-

voro, di fraternità, di abnegazionedei figli di Don Bosco in terra afri-cana non saranno annullati e chel'Ispettoria Salesiana dell'Africa cen-trale, posta sotto la protezione deiMartiri dell'uganda, possa avereun brillante sviluppo . Se tutto pro-cederà bene, vi si aprirà il noviziatoin un prossimo futuro . Sono giàin lista cinque aspiranti negri e unobianco .

Premio nazionale di ajrariaAlla VIII Mostra-Concorso tra pro-duttori di grani da seme, nella se-zione grani duri, fra 80 partecipanti,presentati da li Consorzi AgrariProvinciali e da una Società colle-gata, il Primo Premio Nazionale èstato assegnato all'Azienda Agricoladella Scuola Agraria Salesiana diCaslellassela (Taranto) classificataprima anche nel Concorso provin-ciale . È una tradizione che si chi-uova per la Scuola Agraria salesianadi Castellaneta, perchè già altravolta le è stato concesso il premioper l'alta produzione di grano .

La Settimana della stampa perla joveni ii a Zaimiora (Messico)Fu preparata dai soci delle Com-pagnie dell'istituto Salesiano, cheriuscirono a interessare, con un'in-tensa propaganda di volantini emanifesti, tutta la gioventù dellescuole pubbliche . Alla inaugurazionepresenziarono presidi, direttori einsegnanti. Un film appropriato

HAAD YAI (Thailandia) - Le autorità all'inaugurazione del nuovo Collegio-Scuola «Raggio d'oro » (in stile thai moderno), già popolato di 1400 allievi .

servi a convincere della gravitàdel pericolo della stampa non buonaper ragazzi . Quindi una beneorganizzata esposizione presentavale riviste e i giornaletti buoni, chedovevano sostituire quelli che fa-talmente raggiungono lo scopo dipervertire le anime giovanili . Sfila-rono a visitarla tutte le scuole pub-bliche e i collegi e fu onorata anchedalla visita di molte distinte per-sone della città . Ora i soci delleCompagnie si propongono di pro-

pagandare la stampa sana per ra-gazzi con tutti i mezzi possibili,convinti di compiere un apostolatoche oggi è tra i più urgenti.

Medaglia d'oroall'Istituto ftoii Bosco tu Veronail Ministro della Pubblica Istru-zione ha conferito all'istituto DonBosco di Verona la medaglia d'orodei benemeriti della scuola, culturae arte, deliberata dal Presidentedella Repubblica in riconoscimentodelle benemerenze dell'istituto nellapreparazione tecnica e professionaledei giovani allievi .

Bangkok (Thailandia)Vita (li Lion Bosco in (haiCoi tipi della Scuola grafica sale-siana o Don Bosco di Bangkok èuscita in thai un'interessante vitaaneddotica di Dosi Bosco. Essaporta il mm . 32 della Collana ViteEdificanti delle o Letture CattolicheThai . È un volume di 280 pagine,con risolte illustrazioni e copertinaa colori . Questa vita, olue ha avutosubito una larga diffusione, è do-vista alla penna del missionario sa-lesiano Don Natale ManO, e vuoleessere un omaggio al Santo nel celi-tenario della Congregazione, chenuche in Thailandia è stato sotto-lineato con solenni manifestazionie realizzazioni cli importanti opere .Nello stesso tempo nell'intenzionedell'Autore è pure un segno di ci-conoscenza a Don Bosco, che pro-prio nel giorno della sua festa(31 gennaio 1947) lo salvò prodi-giosamente dalle inani dei banditi .

Scuola professionalepremiata con niedatlia (l'oroPer il 139 0 anniversario dell'indi-pendenza nazionale, il Municipiodi Ayacucho (Perù) stabilì di asse-gnare speciali premi a persone oenti, che se ne resero meritevoliper le loro benernereuze verso laNazione peruana In tale occasionela Scuola professionale o Maria Anxi-liadora delle Figlie di Maria Ausi-liatrice ricevette il diploma conosedogiinn d'oro per la sua missioneeducativa, e particolarmente perl'opera d'istruzione popolare cheva svolgendo da taciti anni con lascuola festiva per analfabete, allaquale attualmente sono iscritte318 ragazze indigene .

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Anche qui, sul Rio Negro, Dio ha voluto che gettassimo le reti ; e la pesca è stata miracolosa .Mi vengono in mente le parole di Gesù agli Apostoli : « lo vi farò pescatori di uomini »

La mia foresta

ella natura vi sono degli spet-tacoli che non hanno paragone . Tali sono: lacatena dell'Himalava, il deserto del Sahara• la foresta dell'Amazzonia. Io vivo in pienaforesta amazzonica e ci son venuto da tantianni . . . Quanti? Se volgo indietro lo sguardo,si solleva tutto un mondo di care memorie : ri-vedo amici, confratelli, conoscenti, indi selvaggi• questa immensa foresta . La mia foresta!

A contatto con essa non esiste monotonia• stanchezza. Vista dall'aereo appare comeuna superficie granulosa dove ingialliscono igiganti vegetali, uccisi dalle folgori. Vistadal battello, è un'altra cosa : tappeti verdi eaiuole stupende navigano su acque piene dimiasmi e di insetti . Spesso la foresta apparecome un muro sul quale i tronchi bianchitracciano disegni geometrici . È la naia forestacompatta, inflessibile e affascinante . Vi scor-rono le acque del Rio Negro, che sono nere,non torbide ; la coloritura nerastra è datadallo sciogliersi dei silicei nel fiume . Tuttala terra nella foresta è inzuppata d'acqua ;gli alberi gocciolano continuamente . Vi sonopiante dal legno forte come il ferro, e al-beri colossali slanciati come tubi. Spesso,abbattuti, questi alberi restano imprigionatifra le liane e imputridiscono all'aria, comeuna volta i banditi appesi alle forche .

Nella foresta amazzonica la lotta per lavita è inesorabile e senza respiro . Una piantaruba il posto all'altra per potersi sviluppare .Vista dall'esterno, la foresta è verde ; vistadall'interno, è grigia . Le piante che vi fiori-scono, lo fanno furtivamente . Esse tendonopiù ad aprirsi uno spiraglio verso il cielo chea vestirsi di bellezza .

L'albero che piange

a foresta amazzonica ebbe lasua ora di celebrità quando, decine di anni fa,tenne tutto il progresso tecnico sospeso e sianimò dell'agitazione degli uomini, nella debolemisura con la quale può animarsi una massacosì smisurata .

Fu un esploratore francese, La Condamine,che portò a Parigi il primo caucciù . Lo pre-sentò ai suoi colleghi dell'Accademia dellescienze; raccontò che gli Indi dell'Amazzoniane facevano delle specie di scarpe, bottigliee altri oggetti . Gli scienziati francesi trova-rono questi indi divertenti e ingegnosi, main un primo tempo non capirono a che cosasarebbe potuta servire questa curiosa sostanzaelastica. Poi scoprirono che cancellava moltobene le righe della matita e se ne servirono .

In trent'anni il caucciù da una semplicecuriosità divenne una necessità . La foresta

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Le grosse palle di caucciù che, prodotte a milioni nella forestaamazzonica, fecero per qualche tempo la fortuna di Manaos .

amazzonica prese posto nell'economia di unmondo in via di trasformazione .

Il caucciù fu il solo vegetale che diede ori-gine a una febbre simile a quella dell'oro .Migliaia di uomini sacrificarono la vita allaricerca del caucciù .

Il latte vegetale, di cui è fatto il caucciù,cola da un gran numero di piante appartenentia specie diverse; ma una supera tutte le altreper la qualità e quantità di gomma contenutanel suo succo : è il Cahuchù, l'albero che piange,dicono gli indi. Non è un gigante della foresta,ma un bell'albero che con il fogliame puòmisurare anche 30 metri, e dal tronco grigioche misura circa 3 metri di circonferenza .

Al dono delle lacrime quest'albero associaquello di un carattere solitario . Cresce indisparte, e fra lui e gli altri alberi vi sono,quasi sempre, più di 200 metri di cespugli .I seringueiros che si riversano nella forestaalla ricerca del caucciù, divengono poco pervolta degli isolati, abbandonati in quell'in-ferno verde, umido, malsano . L'umidità fagonfiare le mani e rende le loro carni similia quelle di un morto . Le loro spalle sonocontinuamente esposte allo stillicidio oppri-mente dell'acqua ; la malaria toglie loro ogniforza; gli insetti li torturano . I seringueirospercorrono chilometri e chilometri di foresta,incidendo i tronchi con piccole accette epongono, sotto all'incisione, delle latte dimetallo. Poi tornano sui loro passi, e vuotanoil liquido prezioso in una specie di bidone .Le distanze obbligano l'uomo a una continuacorsa. Sovente smarrisce il sentiero, mentretutta una natura avvelenata sembra scagliarsicontro di lui: formiche giganti, scorpioni, ver-

uti, serpentelli. Quandola sete lo tormenta nonc'è per lui che l'acquaputrida delle pozzan-ghere. Il lattice, dopoessere stato raccolto,deve ancora essere affu-micato per farne dellegrosse palle di una ven-tina di chili. Accovac-ciato nella sua capannadi rami, il serin&uciro1,-smina la sua giornatai lavoro nel fumo acre

delle noci di urucuri, cheAi distrugge i polmoni .Il primo caucciù del

mondo fu raccolto incondizioni indescrivibili .'la degli affamati, dafebbricitanti, spesso damoribondi . Ma una pro-sperità fantastica na-sceva da questa miseria .

Ogni anno la richiesta di caucciù aumentava .Avventurieri accorrevano da ogni parte versoquesta sorgente di ricchezza scoperta nella fo-resta amazzonica. Gli indi Tucanos, Aroacas .Macùs li guardavano sospettosi e incuriositi .

apitale dell'Amazzonia eraBarcelos ; ma dopo il successo del caucciù di-venne Manaos, posta alla confluenza del RioNegro col Rio delle Amazzoni_ Qui si riunivanoun tempo portoghesi, indi, pescatori, caccia-tori di pelli di caimano, collezionisti di piantemedicinali, per scambiare i prodotti della fo-resta con un po' di ferro, di polvere da sparo,di sale . La città era trascurata e povera. Alcunicommercianti avevano costruito le loro casesulla terra asciutta, mentre il popolo viveva

Non abbiamo paura dei demonio :è lui che deve aver paura di noiI 20o giovani Nagas delCentro giovanile Don Bo-sco di Imphal (Manipur-India) avevano finito gliEsercizi Spirituali, fatti conedificante fervore e rac-coglimento . La chiusurafu solennizzata col bat-tesimo di r6 di essi . Làdinanzi l'altare con vocechiara e squillante ave-vano rinunziato al de-monio e a tutte le sueopere . Per essi questa ri-nuncia assumeva un ca-

rattere particolare, perchèil demonio ha ancora unforte dominio ed influenzain queste terre pagane .Il giorno appresso si orga-nizzò una bella scampa-gnata nei dintorni diImphal . I giovani Nagasfelici e contenti passa-rono cantando per le viedella città e visitarono ilavori in corso della nuovagrande scuola che le Fi-glie di Maria Ausiliatricestanno costruendo presso la

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su specie di zattere . Il caucciù capovolse tutto .Nomi di ogni nazione del mondo apparveroimprovvisamente sulle insegne di Manaos .Sorsero, come per incanto, centinaia di ne-gozi. case. alberghi, ritrovi di ogni genere .

Il trionfo della città di Manaos era datodalla comunicazione della foresta vergine conl'oceano, per mezzo del colossale Rio delleAmazzoni. Si vide uno spettacolo mai visto :i grandi piroscafi europei entravano nelRio Negro, superavano la frontiera vorti-cosa dell'acqua gialla e dell'acqua nera, get-tavano l'àncora presso Manaos, al fischiodella sirena. I giornali dell'epoca ricordanoquattro servizi mensili inglesi, tre brasiliani,due tedeschi, due italiani .

Sotto la sferza del denaro, Manaos preseuno slancio prodigioso . Si lastricarono lestrade, si costruì una cattedrale, si impiantòl'illuminazione a gas, si incanalò l'acqua diuna sorgente in un immenso serbatoio diferro, si ordinò in Inghilterra un tram con16 chilometri di rotaie .Alla sera i signori di Manaos, su macchine

scoperte, andavano al ponte di ferro di Ca-choeirinha davanti alla terribile foresta : làdanze, canti, feste di ogni genere .

Stravaganza delle stravaganze : fu costruitoun teatro di 1300 posti . sormontato da unaenorme cupola di ceramica multicolore . Unaspesa pazza ; eppure molti rimpiansero che lacupola non fosse stata costruita in oro zecchino .

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erso il 1880 si sparse una no-tizia : un inglese di nome Parris aveva qualcheanno prima portato nel giardino botanico diKew i semi della famosa pianta di caucciù . DaKew i semi erano stati inviati al giardino bota-nico di Calcutta con la speranza di far crescerein Asia l'albero prezioso. La sconfitta era statatotale : i semi esiliati erano morti. Ciò confermò

l'idea che l'hevea brasi-liensis restasse attaccataal Brasile ; ogni tentativodi strapparla all'Amaz-zonia era destinato al-l'insuccesso . Tuttaviail governo del Brasileprese, per tranquillità dicoscienza, la decisionedi proibire l'esporta-zione dei semi e dellepianticelle di caucciù .Protetto dalla dogana,Manaos credette assi-curato il suo avvenire .

M a un giorno, su diuna nave che neanche

capitale, e il nuovo aero-dromo che sorge là vicino .Giunto il tempo dellamerenda, si sedettero al-l'ombra di un gigantescoalbero . Mangiavano feliciquando alcuni passanti al-zarono un grido di allarme :« Fate attenzione, quelloè l'albero del diavolo :tra i suoi rami ci sono glispiriti cattivi che vi fa-ranno male! » I nostrigiovani non si mossero,anzi risero e uno a nomedi tutti rispose : « Noinon abbiamo paura deldemonio . 1:̀ lui che deveavere paura di noi! »

a farlo apposta si chiamava Anzazonas, liticerto Wickham trafugò 70 mila semi dellapianta che piange, nascosti in foglie di ba-nane. Dal ponte della nave contemplò un'ul-tima volta sparire la terra dove era vissutoper 10 anni, in mezzo a sofferenze e a pericoli .La dogana non aveva perquisito quello stranouomo, i cui affari non erano certo brillantie che pure aveva sempre denaro in tasca .« Vecchio pazzo » lo chiamavano gli abitantidi Manaos quando lo incontravano per lestrade . Il vecchio pazzo portava via la for-tuna dell'Amazzonia .

Tuttavia non vi fu nessun allarme . L'av-venire si prospettava sempre più brillante .Il prezzo del caucciù saliva : dal 1909 al 1910salì vertiginosamente. I seringnei-ros si inol-travano sempre di più nella foresta, fin nellealte regioni della Madre de Diós, fra le po-polazioni indie più feroci e più selvagge .L'unica preoccupazione era di sfruttare l'al-bero miracoloso ; c talvolta abbattevano l'al-bero per spogliarlo, d'un colpo solo, di tuttele sue lacrime preziose .

Manaos seppe intanto che piante di caucciùcrescevano a Ceylon e in Malesia, ma nonse ne preoccupò. Aveva una buona ragioneper starsene al sicuro: i tentativi che si eranofatti presso Manaos di far crescere alberi dicaucciù erano falliti . Se l'albero rifiutava dilasciarsi piantare nel suo stesso paese, comesi sarebbe adattato nella lontana Asia?

a catastrofe ebbe la brutalitàdi una valanga. Nel 1913 il prezzo del caucciùscese rovinosamente: il motivo era che ilcaucciù del sud-est asiatico aveva invaso esaturato in un attimo il mercato mondiale . Eveniva prodotto ad un terzo di costo diquello dell'Amazzonia .

Manaos registrò dei fallimenti per sommeenormi di miliardi . Fu un disastro per tutti,ma in particolare per i seringueiros . L'Amaz-zonia vide fuggire uomini affamati, rimastiimprovvisamente senza lavoro e senza rnau-giare. Molti tornarono allo stato selvaggio,molti furono uccisi dalle frecce avvelenatedegli indi . In meno di 4 anni Manaos divenireuna città morta; il colossale teatro era ormaiinutile ; i magazzini del porto deserti ; i palazzidisabitati ; e i pianoforti a coda silenziosi .

Restava all'Amazzonia ancora una via disalvezza: imitare la Malesia nel creare pian-tagioni di hevea. I primi insuccessi furonoattribuiti a sbagli tecnici. Il caucciù eraun dono dell'America al mondo ; era intolle-rabile che esso crescesse altrove e non nellapropria casa .

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Ancora una volta le grandi navi penetra-rono nel Rio delle Amazzoni . Le terre mi-gliori, più sane dell'Amazzonia furono ce-dute dal governo alla Ford Motor Companyamericana . La luce elettrica illuminò partedella foresta, furono ricostruiti rifugi, magaz-zini . Henry Ford fece della sua villa il centrodegli studi di botanica . Tutto era pronto ;l'attesa era angosciosa. Non mancava che lacooperazione di un elemento: quello del-l'albero che piange. Ma l'hevea brasiliensisrifiutò di obbedire e non volle saperne dicrescere prigioniera in una piantagione co-mune : nella foresta, o niente . Nulla di piùstraordinario di questa resistenza. In Asiacresceva docilmente a milioni in campi im-mensi; nell'Amazzonia invece la pianta pri-gioniera si comportò come un bimbo capric-cioso. Una malattia divorava le sue foglie .Furono trovate altre specie, ma allora siguastavano le radici e il tronco stesso . Gliinsetti pullulavano, i parassiti distruggevanotutto. Il vecchio Ford perseverò nella lottafino all'ultimo giorno di vita . Non voleva di-chiararsi vinto dinanzi a una pianta . Ma i suoisuccessori si sbarazzarono di tutto, restituendoogni cosa al governo del Brasile . Oggi, villaFordlandia è completamente abbandonata .

Delusioni e speranze

a seconda guerra mondialediede l'illusione di una ripresa di vita . IlGiappone aveva conquistato tutto il sud-estasiatico . Gli Stati Uniti cercavano come pazziil caucciù in ogni parte del mondo . Si tornòalle foreste dell'Amazzonia e si sacrificaronoalberi senza pietà . Ogni pianta doveva dare

il massimo rendimento. Gli uomini eranotrasportati all'inizio della foresta con idro-plani, poi si inoltravano su jeeps militari.Più di 50 mila uomini perirono su questocampo di battaglia sconosciuto .Fu una ripresa momentanea. Ma finita

la guerra, il Brasile stesso adottò il caucciùsintetico e oggi a San Paolo prosperanoindustrie di questo caucciù . Il fallimentodella foresta era stato completo. Eppurel'Amazzonia costituisce ancora oggi un con-tinuo paradosso: c'è chi l'ha giudicata ca-pace di nutrire tutta l'umanità ; ma i suoiabitanti vivono stentatamente . L'unico col-pevole è il suolo troppo umido . Le piantecrescono con molta parvenza e poca sostanza :sono come gambe di un nano destinate asostenere un corpo di gigante. L'uomo fal-lisce quando cerca di piantare nella terraamazzonica i suoi vegetali ordinari. Tuttaviala fecondità della terra è attestata da mi-lioni di tonnellate di materia organica fab-bricati ogni giorno dalla foresta .

Il clima è pernicioso . Nuvole di insetti,serpenti velenosi rendono l'uomo un intrusonella foresta amazzonica . Questa l'opinionegenerale e Manaos è considerata ancora oggidagli stessi brasiliani come una capitalegraziosa ma melanconica : la capitale di uninferno verde.C'è chi afferma che si può vivere tutta

una vita nell'Amazzonia senza incontrare unserpente . Le sole creature realmente insop-portabili nella foresta sono gli insetti .

I vecchi flagelli dell'Amazzonia : il palu-disino, la febbre gialla, le malattie tropicalisono molto diminuiti grazie alla tecnica e airitrovati moderni . L'Amazzonia è una re-gione primitiva ma non è diversa per la sua

natura da altre regioniposte nella stessa latitu-dine e che oggi sono veriformicai di uomini . Èrimasta inesplorata, perla sua posizione geo-grafica, per le sue im-mense dimensioni, ma èdestinata a non esserlopiù a lungo . E situata inun posto meraviglioso .Nel giro di pochi annipuò darsi che l'Amaz-zonia segni una svoltadella strada che percorrel'umanità.

TARACUA - Rio Negro (Bra-sile) - Come passa la notte inpiena foresta il missionario du-rante le escursioni apostoliche .

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Trentamila indi

li indigeni che vivono sul RioNegro, dove è la zona di apostolato della mis-sione salesiana, sono divisi in quattro gruppi : iTucanos, frantumati in venti sotto-tribù; par-lano tutti la stessa lingua tucana con sfuma-ture diverse a seconda dei vari dialetti ; gliAroacas, anch'essi frazionati in 18 sotto-tribù ;i Macùs, che sono una specie di paria di questetribù. Don Giacone ha scritto una gramma-tiehetta sulla lingua dei Macùs. Si è tentatodi fonderli con i Tucanos, ma non si sonoadattati. Oggi si tenta una missione separataproprio per loro . Si è già costruita per lorouna strada di 65 chilometri in mezzo alla

li giovane Lorenzo, alunno intelligente e buono della Mis-sione di TARACUA (Rio Negro) si pappa le pupugne cotte.

foresta verde. Abitano in una zona cheil paradiso degli etnologi. Gli Aicàs invecesono indi nomadi molto selvaggi, che nonhanno avuto nessun contatto con i bianchi .Adesso si è riusciti a impiantare una resi-denza in mezzo a loro. Alcuni frequentano lenostre scuole . Stiamo imparando la loro lingua .

Ad occhio e croce gli indi del Rio Negrosono circa 30 mila, disseminati nell'immensaforesta. 1 Tucanos sono quelli che sono piùa contatto con noi; i Macùs sono gli schiavidei Tucanos e non hanno casa, non hannofeste . Gli indi avevano già avuto contattocon i seringueiros . Gli indi impararono daibianchi ad ubbriacarsi ; quando sono ubbriachi,scoppiano liti tremende . C'è nell'indio unatendenza, si può dire ereditaria, al bere eal liquore . I bianchi conoscono questa de-bolezza india e purtroppo la sfruttano .Io sono venuto qui nell'Amazzonia dopo

la prima guerra mondiale. Ho fatto il miotirocinio per 6 anni con il venerando Don

Balzola. I primi anni furono duri: avevamonotizie solo una volta al mese quando lapiroga a remi, dopo 8 o 10 giorni di navi-gazione, riusciva a raggiungerci e ci portava lacorrispondenza . Si visse nella solitudine, nel-l'immensa solitudine della foresta verde. Iprimi contatti con gli indi furono difficilis-simi. Poi abbiamo imparato a mettere in pra-tica le raccomandazioni di Don Bosco : grandetolleranza e bontà estrema, bontà inesauri-bile. Rispettavamo i loro usi ; cercavamo dimoralizzare il divertimento senza soppri-merlo perchè era l'unico svago sociale . Marimano si fece un'azione indiretta per soppian-tare lo stregone che era il capo incontrastatodi quelle tribù. Avevamo saputo dell'espe-rienza di alcuni missionari che nella vicinazona colombiana si erano dimostrati severi,ma avevano dovuto abbandonare, perchè ir-ritavano gli indi .

Vita dura

cordo quando arrivammo laprima volta, in giugno, il giorno di San Luigi :12 ragazzi indi ci vennero vicino, timorosi, ti-midi, impauriti . Sorridemmo, l'amicizia fupresto fatta . Passammo le prime notti, nottifresche con 180, accendendo il fuoco . I ragazziindi che raccogliemmo nella residenza mi dice-vano sempre: « Se non ci dai fuoco, noi nonveniamo a dormire » . Nessuno esce da solodi notte. Alle 4 del mattino mi alzavo perrecitare il breviario ; poi con un colpo di fi-schietto svegliavo i ragazzi che scendevanoper lavarsi nel fiume. Gli indi sono puliti,non sono affatto sudici ; si lavano e si ba-gnano molte volte al giorno appunto perchèc'è un caldo forte e umido .La notte nella foresta è incantevole : si

odono i cinguettii dei passeri notturni el'immensa sinfonia dei grilli nella notte . Ilcanto dei grilli è come un flauto continuo .Di notte strisciano i serpenti velenosi, mentredi giorno girano serpenti innocui . Con lefibre del turì accese si fa luce e si illumina ;il turì serve anche per pescare: di notte ipesci vengono a galla; all'imbrunire, l'acquacomincia a diventare sempre più movimen-tata. Quando il fiume straripa, invade chi-lometri e chilometri di selva . 1 coccodrillivengono sterminati per ricavarne la pelle .La tigre è rara ; i grandi nemici sono gli in-setti e i moscerini che ci tormentano . Nonsi può dormire senza zanzariera . Le formichee le pulci piccolissime sono una noia e unatortura. Ci vivono molte scimmie che dannola carne migliore . Qui sul Rio Negro abbiamodue primavere all'anno, a motivo della pioggia .L'arancio cresce tutto l'anno .

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111 vecchio Miguel, un indio assaianziano che vide i missionari francescani (mis-sionari che evangelizzarono la zona dal 1850al 1880) riferisce come nella sua tribù solola bontà ha potuto piegare gli indi alla con-versione . Gli indi sono molto rigidi in fattodi moralità. Dicono sempre: i bianchi possonoscherzare solo con noi uomini, e basta . Oggiè scomparsa la crudele usanza dell'infanti-cidio: seppellivano vivo il bimbo mettendogliuna pezzuola nella bocca e lo facevano mo-rire nella cenere e nella terra. Conosco unadonna india che ammazzò quattro dei suoibimbi. Un'altra, due . C'era l'usanza che senascevano gemelli maschi, uno restava vivoe l'altro doveva essere ucciso .Tra gli indi è la donna che lavora, che

prepara tutto, che coltiva . L'uomo va acaccia e a pesca .

Do uno sguardo alla cappella che è al centrodella nostra residenza missionaria : al mattinoquando l'alba tinge l'immensa foresta amaz-zonica, vedo affluire tutti questi indi, pre-stissimo . Dopo che sono scesi al fiume perlavarsi, muovono verso la chiesa . Si recitail Rosario e mi sembra di sentire una bel-lissima melodia come il registro « voce ce-leste » di un organo : sono le anime di questiindi che cantano il loro amore alla Vergine .La pietà è molto in fiore . Al catechismovengono con assiduità. È scomparso l'usodiabolico delle orge . Oggi gli indi vivono in

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gruppetti di case, in piccoli villaggi . Alla

festa si radunano. La settimana Santa è unameraviglia di funzioni; al Sabato Santo nonrimane nemmeno una goccia dell'acqua, be-nedetta nel corso della notte . Gli indi se laportano via .Tra i Tucanos stanno fiorendo anche h-

vocazioni . Ci sono dei ragazzi che mi dicono :« Noi vogliamo rimanere con te; aiutaci,Padre ». Per coltivare queste vocazioni oc-corre fare dei sacrifici economici perchè sivive nella zona più povera delle Amazzoni .Don Albera aveva detto a proposito dellanostra missione : « È una missione che co-sterà i più grandi sacrifici » . Ebbe ragione .Tutto costa, anche i generi alimentari, acausa del trasporto: per esempio un chilo-grammo di sale che costa 3 lire in Manaos,in missione costa 300 lire . Il governo ci aiuta ;ha sussidiato la missione con un decreto-legge firmato ancora da Getulio Vargas .

Scende la sera. La foresta è come avvoltadalla penombra . Fra poco cominceranno icanti dei grilli; il loro flauto dura tutta lanotte. I ragazzi giocano, saltano ; c'è unavita nuova . Ricordo i primi tempi, tempilontani; quanti sacrifici! . . . Il fiume scorretranquillo. Odo lo strepito delle acque lungole sponde. E mi viene in mente la parola diGesù agli apostoli : « Io vi farò pescatori diuomini ». Anche qui sul Rio Negro Dio havoluto che gettassimo le reti ; e la pesca èstata miracolosa.

SAC . GIOVANNI MARCHESImissionario salesiano

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s

M

COOPERATORISALESIANI

NEL CONGOAnche nel Congo sinota un provvi en-ziale risveglio tra iCooperatori salesian'provvidenziale- so-prattutto perchè tr&' •:di essi si contano,;molti n pezzi;grossi »fche occupano- posti ìdi responsabilità nel;;l'amministrazione . &'nella scuola,- :esercì,tando uninflusso de-'".cisivo' nelle masse.

m mese si ;riun -scono nel Collegio,Salesiano a Evilldove alla S . Messaal ritiro mensile se-gue l'incontro fami-liare 'e la proiezionedi qualche ' filmiOgni; quattro mesi ;hanno un giorno itero di ritiro : dalle'alle ?iq con tre conferenze e « carre-fours fours », nei quali neried europei si sentono'fratelli in Don -Bosco r

e studiano imezzi 'per dare un voltocristiano all'irrom-pente- giovinezza po-litica del paese .

(nelle foto,'dall'alEVILLE (Congo)Appositi pullmanntrasportano, gli allievi''deliescuòlo salesianedeh innîente- assistltis~alle loro case .

Cinquecento Coope-r ratori Salesiani ascoisano- Sua- Ecc. Mons.'Cornelia arcivescovodi Eville, Cooperatore : :. :egli stesso, che slcongratula della loro'fattiva cooperazione.

OIl Presidente regio-nale degli Ex allievi,sig. Denis Musenge,porta al Cooperatori41 saluto degli, Ex al- -lievi . Al suo fianco ilDelegato Ispettórialedei' Cooperatori DoRenato-Rjcron .

'In'-un< omepausa - 5.,. :. ,: ns.:;::Cornelia e l'IspettorOsalesiano conversano''con : piccoli- e-grandij'neri ed europei, tuttlì;rriuniti nel cuore' dtw.Don Bosco .

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~ SI~iQ~oitc~,pigialo Roueihke~a città on ~ioha

n fiume di fede, fede vivae sentita, manifestata in un

modo singolare, quella che si respira con l'ariadei primi freddi sulle montagne khasi quando,nella prima quindicina di novembre, ogniviottolo, ogni strada e persino ogni torrentein secca, si riempiono di gente che viene aShillong per la processione eucaristica .

Bambini pieni di vita, con le gote screpo-late dal vento di montagna, intiere famigliecon il fardello di coperte povere copertesdrucite, ricamate di mille rammendi - discialli e pentolini, di piatti di ottone e qua]-cosa da mangiare, con l'ultimo nato in spalla . . .e il fagottino sacro dove sono raccolti ivestiti migliori da indossarsi sopra gli, altrisolo in città, gruppi di giovani che cammi-nano spediti, gruppi di vecchi che si attar-dano a prender fiato ai piedi di ogni salita :una vera folla variopinta da presepe napole-tano, ricolma i sentieri e le vie di accessoalla città .1 più lontani, dopo aver sfacchinato per

settimane a mettere assieme qualche soldo,arrivano dagli stradoni di Jowai, Cherra-punjiee, Pynursla, dai confini del Bengala edalla valle del Brahmaputra, su autofurgoni,ruderi di autocarri militari americani e in-glesi dell'ultima guerra, oppure jeep pienedi toppe e bulloni, che sbuffano, arrancanoe scricchiolano sotto il carico che passa dimolto quello normale consentito; ma la nostragente crede con dogmatica certezza che « do-vunque c'è sempre posto per un altro » .

Arrivano cantando alla missione, alla « gran-de chiesa », come chiamano la cattedrale, esalgono a frotte sulla collinetta da dove- costruita con un fine senso di praticità,decoro e bellezza, che si armonizzano con usi

imponente anfiteatro naturale fiancheggiatoda pini secolari - domina la chiesa . Lemura di cemento armato vibrano, quasi vi-venti, al canto di centinaia e centinaia divoci che si intrecciano in un mosaico di linguediverse ; poi . . . comincia la caccia al Ve-scovo. Tutti vogliono vederlo e, appena lasua figura appare alta sul piazzale . è tuttoun correre : « Il Vescovo, il Vescovo! . . . » . Chigli bacia l'anello, chi si ingonocchia per unabenedizione, chi alza un frugoletto che abocca aperta fissa la nappa rossa della ber-retta e chi ricorda una visita del Vescovoal proprio villaggio . . . E la veste delle grandioccasioni si ricopre di polvere .

ra tutto questo cantare evociare, fra tutta questa

gioia dei primi arrivati, ecco una nota difede ancora più sentita e singolare : sono imille e cinquecento pellegrini del distrettomissionario di Marbisu, le centinaia del di-stretto dei Bhoi, guidati dai loro infaticabilimissionari . . . Ma il Vescovo non si preoccupache non gli corrano addosso, no : lo sa beneil Vescovo che entrano in chiesa per ingi-nocchiarsi, dopo giorni e giorni di cammino,dinanzi al tabernacolo, stanchi, sudati, im-polverati, ma felici di poter ricevere dallemani del loro Vescovo e dei loro missionariquel pane che loro non sanno chiamare nèEucarestia nè Comunione, ma solo « Gesù » .Tutti hanno camminato dalle tre del mat-tino per arrivare a Shillong dopo sette o piùore di marcia, eppure sono felici .

2 .)

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La domenica le Messe si succedono dallamattina presto alle 11, e durante i tre giornidella festività i cibori si svuotano e si riem-piono senza tregua: sono più di 10 .000 le Co-munioni distribuite, ed i sacerdoti che siprestano per le confessioni hanno all'attivodalle 5 alle 12 ore di lavoro . Il centro dellamattinata di domenica è la Messa Pontificaleche quest'anno, dato il numero sempre piùgrande dei cristiani, si è svolta all'apertoin uno scenario imponente per la bellezzanaturale e la grandiosa armoniosità dellescalinate che conducono alla cattedrale ecommovente per la folla che, volgendo lespalle al tempio, quasi a significare di volerdimenticare ogni valore ed opera umana,era tutta rivolta ed inginocchiata verso ilgruppo del calvario, dinanzi al grande croci-fisso di bronzo, tutta unita in una sola pre-ghiera col padre e pastore che offriva il di-vino Sacrificio .

E non furono parole di odio o di orgoglioquelle che gli altoparlanti fecero risuonared'intorno, nè parole appesantite da fronzolioratori, ma quelle semplici, evangeliche cheil cuore di un apostolo di Cristo, di un vecchiomissionario può trovare in simili occasioni,quando cattolici, pagani e protestanti, anchese per motivi diversi, di fede, curiosità, ocriticismo. s i trovano uniti dinanzi alla fi-gura di Gesù Crocifisso: « Gesù ci vuole unitiin un'unica Fede, legati assieme dai vin-coli di un unico Battesimo, nell'unica Chiesa . . .per renderci felici in un unico Paradiso » .

Chi segue poi la folla con lo sguardo, dopola Messa grande, la vede sciamare in tuttele direzioni . E tutto intorno è un cantare,un chiacchierìo di gente felice, un correredi bambin.i, uno sfoggiare di vestiti nuovidi povera tela a colori vivaci, comperaticon qualche soldo risparmiato per la grandeoccasione, quasi a prezzo di sangue . Sembraun gigantesco « sabato del villaggio » . Per4 soldi si può avere un piatto di riso bollito,pesce, verdura e peperoncini che la bontàdei benefattori lontani ha procurato . E sonomigliaia che, accovacciati davanti ad unquarto di foglia di banana, consumano ilcibo della carità, mentre i cristiani più ab-bienti della città, studenti universitari, pro-fessionisti, professori e missionari, svuo-tano i pentoloni di riso fumante e servono .Un'agape tutta speciale ed esotica, ma veranella sua impronta di unione fraterna .

Mentre le foglie ed i resti del cibo vengonoraccolti, le campane chiamano a raccolta ilpopolo. Chi su bambù, chi su aste di legnodipinto . . . ogni villaggio lega il suo stendardoo la sua bandiera : « Presto, affrettatevi, è iltempo di cominciare la processione », vibral'altoparlante . E quasi a sollecitare i ritar-

datari, il Vescovo passeggia su e giù fra lafolla prima di entrare in chiesa e iniziare ilcanto dei Vespri solenni .

A quattro a quattro, bandiera in testa,ogni gruppo si allinea cantando e pregando ;e dopo un po' li vedete sfilare dinanzi a gruppoa gruppo: khasi e garo, assamesi e nepalesi,lushai e naga, mikir e lalung . . . Quante lingue,quante razze, quanto colore! . . . E la fededell'Assam che sfila in parata in un unicoatto di amore a Gesù Eucaristico .

W

ungo il percorso di diversichilometri la maggior parte

della popolazione della città fa ala alla pro-cessione, che è ormai diventata un avveni-mento cittadino . L'esempio di ordine, disci-plina, pietà e fervore dei nostri cristianivale più di ogni discorso, chè il vedere mi-gliaia di persone che vivono abitualmente inun ambiente tutto opposto all'ordine ed allapuntualità, sfilare in ordine, agli spettatoripagani dà da pensare . E sono soprattuttogli ufficiali della polizia, abituati a vederetutt'altre scene, a meravigliarsene .

E tutto culmina nella Benedizione eucari-stica, la recita del Credo dinanzi al SS . Sa-cramento e l'ultimo inno eucaristico . . . Poipian piano le luci si accendono, la stanchezzavince la folla, che si dilegua finchè il silenzioscende sulla missione ; solo qualche venditore ditè si attarda ancora, poi tutto è silenzio .

Al mattino del lunedì la cattedrale è dinuovo piena di gente : è la Messa di ringra-ziamento detta dal Vescovo . Le sante Comu-nioni tengono occupati tutti i sacerdoti liberidalle confessioni ; sì, perchè il giorno dopola processione c'è sempre qualche pecora chetorna all'ovile, quelle che durante la dome-nica si sono perdute tra la folla e che l'esem-pio di fede collettivo ha commosso e ripor-tato a casa. Perchè la processione eucari-stica di Sbillong non è solo una manifesta-zione di fede, ma una vera missione predicatadal buon esempio di migliaia di fedeli, che dàmodo di raccogliere frutti di bene per mesi emesi ancora, poichè dopo che l'eco si è ormaispento, rimane nei cuori la commozione oil turbamento di aver visto con i propriocchi, viva e palpitante, l'unica vera Fede .

A questa processione parteciparono alcuniItaliani della ENI, che ha assunto un'im-presa in Assam. Dissero : « Dovevamo ve-nire in quest'angolo dell'India per vedereche cos'è la Fede! . . . » .

Davvero a Shillong, in pieno novembre,sbocciano i fiori .

SAC . GIORGIO VANNI DESIDERImissionario salesiano

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GQ G~Y Gf/ ~y~~~~

Un difficilissimo atto operatorio con com-plicazioni

L'unico mio fratello, padre di tre figliuoli,subì un incidente stradale guidando la moto .Trasportato al Policlinico di Roma, rimasein osservazione per io giorni poichè il casoappariva alquanto serio ; e quando sembròrisolversi in bene, ecco che subentraronoemorragie interne per cui si credette oppor-tuno tentare un difficilissimo atto operatorioche durò varie ore per asportare la milza .Poichè le condizioni dell'ammalato dopo l'ope-razione erano preoccupanti, gli furono am-ministrati i santi Sacramenti. Successivamentesubentrarono per ben tre volte altre gravicomplicazioni .

Avutone avviso telefonicamente, affidai su-bito .la vita del mio caro fratello a Maria Au-siliatrice e cominciai con le Suore una fer-vorosa novena, affinchè al disopra della scienzaumana operasse quella divina . E la Madonnaascoltò la nostra supplica . Furono superatele complicazioni e, dopo circa due mesi di sof-ferenze, mio fratello fu dimesso dall'ospedale .Ottaviano (Napoli)

SUOR MARIA FERRO, F.M.A .

Guarita da grave meningiteL'estate scorsa una mia cara amica, Paola

Vanicetti, affetta da una grave forma di menin-gite, era ridotta in fin di vita . Le applicai unareliquia di Don Bosco e iniziai una novena,sorretta da una grande fiducia nel Santo . Daquel giorno incominciò a migliorare e, congrande sorpresa dei medici curanti, si avviòrapidamente alla guarigione totale .Come da promessa fatta, desidero che la

grazia sia pubblicata e invio un'offerta per ilebbrosi .Trevozzo Val Tidone (Piacenza)

MARIA CHIAPPONI

Mentre si svolgeva la processionedi Maria Ausiliatrice

Mio marito, colpito da un forte avvelena-mento, fu dichiarato spacciato dai dottori ;ma io mi rivolsi con fede viva a Maria Ausi-liatrice, protettrice della nostra famiglia . E

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1"

quando tutto sembrava perduto, mio maritosi riprese e guarì . Questo accadeva il 29 mag-gio u . s. mentre si svolgeva la processione diMaria Ausiliatrice nel quartiere del SacroCuore. Non potei andare alla processionedella Madonna, ma ella venne da me con lesue celesti benedizioni . Rendo lode a Dioe ringrazio con cuore sincero la VergineSS. Ausiliatrice .Roma, via Merulana, 117 GINA LANERI IN GNOLFO

Prega con la certezza di essere esauditaIl mio caro fratello era stato colpito da una

terribile forma di artrite infettiva . Il poveropaziente giaceva immobilizzato in mezzo adacuti dolori, senza che le premurose cure deifamiliari e dei diversi specialisti che lo visita-rono riuscissero a sollevarlo .

Visto che la scienza medica si dichiaravaimpotente, mi rivolsi con gran fede a S . Gio-vanni Bosco perchè mi ottenesse da Maria Au-siliatrice la salute del caro infermo . Pregai coninsistenza e con la segreta certezza che sareistata esaudita . In realtà si notò subito un pro-gressivo miglioramento, poi il paziente potèlasciare il letto ed ora comincia a camminaresenza bastone. Sarò sempre riconoscente aimiei celesti Benefattori .Andora (Savona)

MADDALENA PIO COOPERATRICE SALESIANA

Gli spara tre colpi di rivoltellaMio figlio Domenico, supplente portalettere

di suo padre, il rs gennaio, si recava, come disolito, alla stazione del paese per prendete laposta in arrivo da Asti . Al ritorno un malvi-vente gli tendeva un agguato per derubarlo .Proprio quel mattino portava più di un mi-lione per le pensioni. Dopo una lunga collut-tazione, non essendo riuscito a prendergli ilsacco, il bruto gli sparò addosso tre colpi dirivoltella. Il mio Domenico fu salvo solo perun vero miracolo di Maria Ausiliatrice e diDon Bosco, che io avevo invocato alla suapartenza perchè lo liberassero da ogni pericolo .Settime (Asti)

MARGHERITA CACHERANO

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Angelina Regaglia (Morgongiori-Cagliari) nel portarealla clinica la bambina gravemente ammalata di bronco-polmonite, le pose al collo l'abitino di S . D . S . ini-ziando una novena. Quasi immediatamente l'infermaprese un respiro facile e si addormentò placidamente .Con meraviglia i dottori pronunziarono prossimo losfebbramento e la guarigione. La mamma rende graziea Maria Ausiliatrice e ai Santi Salesiani .

Maria Lemmi (Massa-Lucca) ringrazia S . G. B . perchèl'ha esaudita più volte, e l'ultima come segue . Unasorella in Nord America, sofferente di diabete, operataallo stomaco, ebbe un attacco di appendicite e perito-nite . Il caso era disperato, ma appena fu iniziata unanovena, l'ammalata subì un improvviso cambiamentoche la portò alla guarigione .Suor Maria Teresa Butelli, F . M. A . (Montecatini Terme-Pistoia) ottenne una grazia sorprendente gridando l'in-vocazione Maria Auailium Cltristianorum, ora pro nobis .All'uscita dall'Asilo una bambina inciampò e, rotta colcapo la vetrata dell'atrio, non poteva più uscirne fuori .La suora che aveva lanciato quel grido, sempre pregandosi avvicina e rompe delicatamente le punte del vetro .L'infortunata esce fuori dalla sua trappola senza una scal-fittura . Siano rese grazie alla celeste Madre degl'innocenti .

Vittoria Bruzzoni (Varazze-Savona) attesta che da quandopromise una percentuale del suo stipendio per le Operedi S . G . B . ebbe a ricevere parecchi favori da M . A ., fracui la guarigione di una persona di famiglia da gravis-sima affezione oculare.Santa Sozzo (Novelli-Lecce) era angosciata per il ma-rito, che urtato da un autocarro, era rimasto privo disensi. Avuta una reliquia di S . G. B . gliela mise sottoil cuscino e iniziò una prima novena . Alla terza l'infor-tunato poteva dirsi guarito e ritornava a casa dall'ospe-dale . La scrivente pertanto, piena di riconoscenza, inviala sua offerta .

Caterina Baudino (Chiusa Pesio - Cuneo) per collassocardiaco era ridotta in fin di vita . Ma con la reliquiadi S . G . B . e pregando ottenne il ritorno delle forzee poi la guarigione . Due dottori, al corrente dell'acca-duto, lo dissero un miracolo . La graziata confida semprein M. A., S . G . B ., S . D . Savio .

Suor Antonietta Aidala, F . M. A . (Catania-Barriera)comunica addolorata la morte della mamma, ma incircostanze che manifestano l'assistenza divina . Sen-t .ndo non lontana la chiusura dei suoi giorni, desideravarivedere un figlio in America da trent'anni e fu esauditain forma sorprendente .Paola Cassanello (Bordighera-Imperia) ringrazia M . A . eS . G . B . per un'operazione difficile felicemente superata .

L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONIcon sede in TORINO, eretto in Ente Morale conDecreto 12 gennaio 1924, n . 22, può legalmentericevere Legati ed Eredità. Ad evitare possibilicontestazioni si consigliano le seguenti formule :Se trattasi d'un Legato : i~ . . . lascio all'Istituto Sa-lesiano per le Missioni con sede in Torino a titolodi legato la somma di Lire . . . (oppure) l'immo-bile sito in

Se trattasi, invece, di nominare erede di ogni so-stanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa :« . . .Annullo ogni mia precedente disposizione testa-mentaria . Nomino mio erede universale l'IstitutoSalesiano per le 4lissioni con sede in Torino, lasciandoad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo ii .

(luogo e data)

(firma per esteso)

Gina Armenia (Pozzallo-Ragusa) avendo la figlia de-gente per sospetta difterite, supplicò della guarigioneM. A . e S. M. Mazzarello promettendo di inviare alleOpere Salesiane un'offerta e di raccoglierne altre fra iconoscenti . Esaudita, mantenne il suo voto .

Domenica Campra (Moretta-Cuneo) doveva subire unintervento chirurgico per una ciste alla gengiva . Raccoman-datasi a M . A ., ottenne la guarigione senza operazione .Ch. Luigi Giovannini (Pisa) colpito da bronchite asmatica,pregò Maria Ausiliatrice e i Santi Salesiani, a ridarglila salute . Ottenutala, chiede preghiere per raggiungerela meta sacerdotale .Eugenio Barisone (Spotorno-Savona) mentre si sotto-poneva a operazione chirurgica per occlusione intesti-nale, si raccomandò al S . Cuore di Gesù, a M . A ., aS . G . B ., a D . F. Rinaldi e col loro aiuto potè ristabilirsi .

ottenute per I'inierressione di Maria Ausiliatrice e di S . Gic-vanni Bosco, di S. Maria Mazzarello, di S . DomenicoSavio e di altri Servi di Dio - alcuni hanno anche in-viato offerte ed elenrosine per sante Messe di ringrazia-mento - i seguenti :

Accornero Vincenzina - Alessandro Giuseppina - AlfieriEduaea - Amici degli Elci Angela - Ariano Angela - AschieroEugenia - Attanasio Laurino Anna - Audisio Angela -Balduzzi Maria - Baraaia Carlotta - Baramani Rina - Bar-beris Paolo - Barocco Teresa Ved . Guido - Basile Gabriella- Bellone Amalia - Bergamin Tecla - Besseghini AlarsolGiacomo - Bianchi Caterina - Bianchi Luana - BiscaldiLuigina - Bittini Filippa - Bolla Serafina - Bonetti Lisetta- Porello Giovanni Bosco Elda e Fam . - Bottacini Mario -Bracconi Maria - Brioschi Rosetta - Brondello Gemma- Brusati Paola - Budini Dott . Prof. Filippo - Busso Giu-seppina - Cadau Mario - Caldera Camillo Fam. - CameriniPorzi Giovanna - Campiglio Lidia - Camponero Giu-seppina - Capello Rita - Carosso Elidia - Carosso Ottavia- Castellana Cettina - Cavallero Maria - Cavallo DomenicaChasseur Lucia - Chiapella Clara - Cierici Maria - Co-lombo Bono Battistina - Colucci Felicia - Comensoli Eli-sabetta - Corni Genoveffa - Comoglio Lucia - Cora Angelo- Corbetta Felicita - Comba Meritano Margherita - Co-sentino Francesca - Cravesano Vincenzo - Dalmasso MussoRea - De Caroli Sorelle - Dellera Teresa - De SantisAssunta - De Stefano Carmela - Dioli Benigna - FestiniRita - Ferrero Domenico - Finello Teresa - Fiumalbi Vit-torio - Fogliato Giuseppe - Frasson Coniugi - FumagalliRina - Gaggino Demarchi Elisa - Gambanetto Giovanna- Gazzera Prof. Romano e Graziella - Ghiglia Pensa Maria

Giachino Maddalena - Gianoglio Giuseppe - GoggiaGiovanna - Gonella Maria - Gorrino Giovanni - Guarin, .Maria - Guglielmini Ice - Impronta Colicchio Angela -Ivaldi Matteo - Lano Carla - Levet Margherita Miglio -Lombardi Pietro - Longhi Antonietta - Magri Cristina -Maladorno Amalia - Malinverni Vincenzo - MallegniAnna - Malnati Umberto - Mameli Ausilia - MancusoTira - 1\Iandelli Mora Antonietta - Manera Silvio - Man-tello Lunati Adele - Mancini Benedetta - Marani Dott. Vit-torio - Marengo Leone - Maria Vittoria - Mariani Anto-nietta - Masoero Angela - Masotti Pina - Martignone Fam .- Massa Mario e Maria - 1\ledda Gino - Menieri Luigi -Migliore Emilio - Miolo Erminia - Miotto DesolinaMoietta Maria - Mola Onorina - Musso Fiorentina -Nonna Alessandria - Parucca Secondina - Pasente BarreseTullia - Patrono Carlo e Maria - Peano Maddalena -Pcira Serafino - Penna Ausilia - Perinati Caterina - PessionGiuseppe - Piacenza Giovanna - Piccioni Giuseppe -Piroli Gabriella - Pistone Rina - Poli Antonio e Giuseppe- Potenza Irma - Pozzi Maria - Primo Antonietta - Pro-vasi Miranda - Ramelli Irma - Re Depaolini Maria -Rezzadore Erminia - Rigore Giuliano - Roggero Lina -Rotelli Licia - Ruberi Rita - Sabrani Tranquillo - SalvalaiAssunta - Sanio Bastico Sofia - Sarro Matteo e Severino -Sasso Flora - Sinigallia Fam . - Sorge Dott . Alfonso -Sotta Belloni Bartolina - Spagnesi Fosca - Stardero NegroCarolina - Stoppani Elisa - Tapella Maria - Tentori Oriella- Tonienotti Eleonora - Torello Giuseppina - TurcoMaddalena - Vacca Enzo - Valenzano Lea - VentrellaEmma - Vercellotti Maria e Giuseppina - Vermiglio So-relle - Aignaro Domenica - Visetti Maria - ZambedettiGiuseppina - Zanetta Rita .

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Guarita dal male al trigeminoL'anno scorso la mia mamma fu colpita dal

terribile male del trigemino . A nulla valserole cure del dottore, che dichiarò il male in-guaribile . Sarebbe stato per lei un martirioper tutta la vita, come era stato per la mammasua . Quando giunse la Madonna di Fatima aTorino, la supplicai di alleviarle almeno lasofferenza e fui esaudita . Ma a guarirla fuSan Domenico Savio . Portandone con devo-zione l'abitino e pregandolo con fede, si sentìlibera dal suo male . A distanza di un annorendiamo pubblica la nostra riconoscenza .Macello (Torino)

FELICITA PRIOTTI

Esaudisce la preghiera uscita dal cuoredi una mammaIn procinto di subire una operazione dif-

ficile, essendo già mamma di due bambine,trepidavo per le conseguenze . Una cuginaSuora mi portò una reliquia di S . DomenicoSavio. Lo pregammo e fu evidente la suaprotezione. Ma proprio il giorno in cui avreidovuto uscire dall'ospedale, sopravvenne laflebite. Alle mie domande il professore risposeche ne avrei avuto per 40 giorni nella miglioreipotesi, e per 8o se fosse passata anche dall'altraparte. Esasperata, mi rivolsi a questo caroSantino e gli dissi tutto ciò che in quel mo-mento il mio cuore di mamma poteva esco-gitare. Ed ecco che otto giorni dopo potevoriabbracciare la mia cara famigliola e con essaglorificare la Bontà Divina, che continua aesaltare questo piccolo grande Santo .Casale Monferrato

TILDE TODESCHINO IN TACONCIO

A molti parve un miracoloDa nove anni ero malata gravemente al pol-

mone destro . Tre interventi difficili e tantecure riuscirono inutili . Anche sentendo le sco-raggianti parole dei medici, debole di corpoma forte nella fede, mi abbandonai alla bontàdella Madonna e di S . Domenico Savio . Mentre

pregavo, guardavo quel viso di santo Fan-ciullo, che sembrava dirmi : « Sì, ti guariròTutta speranzosa, entrai nel Policlinico diRoma, dove fui operata di pneumonectomiatotale destra . L'intervento durò sei ore emezzo. Alla quinta ora chiamarono il sacer-dote, perchè il mio cuore sembrava cedere .Ma la Vergine SS. e S. Domenico Savio misalvarono, e, dopo un mese e mezzo, poteiuscire dal policlinico, lasciando tutti commossie meravigliati di quello che a molti parve unmiracolo . Ora sto bene e desidero che questagrazia sia conosciuta a gloria del piccolo Santo .Terralba (Cagliari)

VITALIA PILI IN MACCIONI

Roberto Vargiu (Chilivani - Sassari), di cinque anni,svenne in braccio al babbo per collasso cardiaco . Maquando gli si porse a baciare l'abitino di S . D . S . ri-tornò in se senza più alcun residuo del male .E . Ronco (Torino) ringrazia S . D . S . d'averlo esauditocon molte grazie, fra cui la preservazione dall'asiatica .Virginia Priod (Aosta) raccomandò a S . D . S . un pronipoteammalato e ne ottenne la guarigione.L . Mione (Saluggia - Vercelli) con l'abitino e con pre-ghiere a S . D . S . fu rallegrata dalla nascita di una bambina .Maria Caldo (Torino) dovendo subire un'operazione chi-rurgica, si rivolse con fiducia a S. D . S . che esaudì pie-namente i suoi voti .Rina Ruaro in Basso (Caprauna - Cuneo) esaudita nellesue preghiere per la salute dei figli, si propone di farconoscere sempre più la divozione a S . D. Savio .Giuseppina Marchesini (Aosta) comunica la gratitudinedi una parente visibilmente assistita da S . D . S . nellanascita del suo primogenito .Maria Orlandi in Moglia (Genova) in un momento dif-ficile si rivolse a S . D . S . e ogni cosa si risolse normal-mente .Giovanni Turco (Camo - Cuneo) messo sotto la prote-zione di S . D . S . è guarito da attacco polmonare . Lamamma invia un'offerta in ringraziamento .Clelia e Aurelia Gazzola (Piacenza) misero con fiduciauna nipotina gravemente ammalata sotto la protezioned . S. D . S . e poterono riaverla guarita .Rosa Bioley (Chambave - Aosta) invia offerta a nomedi una figlia che con l'abitino e preghiere a S . D . S .potè avere un lieto evento senza sottoporsi a operazione,com'era previsto .Angela Colicchio in Improta (Napoli) comunica la me-desima grazia ottenuta per se e per una cognata suppli-cando S. D . Savio .

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Salva la vista ad un bimboIl nostro Piergiorgio di anni 8, ammalatosi

di infezione intestinale, dopo qualche giornofu colpito da violentissima irite che minacciavadi compromettergli la vista . Uno specialistadisse che il pericolo era gravissimo e che c'erasolo un sottilissimo filo di speranza di scon-giurarlo . Affranti dal dolore, ci rivolgemmocon tutta la nostra fede al S . Cuore di Gesù• all'Ausiliatrice perchè, per intercessione delvenerabile Don Michele Rua, il nostro pic-colo fosse salvo da sì grave sventura . Controogni previsione, il bambino è migliorato ra-pidamente con meraviglia dei medici .

Rendiamo pure grazie a Don Rua per lanascita della nostra piccola Bianca Maria, che

• " Se Dio mi avesse detto : - Immaginaun giovane adorno di tutte quelle virtùche tu potresti desiderare, chiedimeloed io te lo darò - io non mi sarei maiimmaginato un Don Rua'' .

• - Se io volessi, dirò così, mettere ildito sopra Don Rua in un punto ovenon vedessi in lui la virtù in gradoperfetto, non potrei farlo perchè nonsaprei dove posare il dito " .

" Don Rua potrebbe fare miracoli, sevolesse " . SAN GIOVANNI BOSCO

il Venerabile, da noi pregato, volle regalarciproprio il giorno anniversario della sua ordi-nazione sacerdotale, dopo quattro figli maschi•

a distanza di otto anni dall'ultimo .Monreale (Palermo)

IGNAZIO FERRERI

Don Rua risolve il suo casoC'era nella mia famiglia una questione com-

plicata che si trascinava da tempo . Non ve-dendo il modo di risolverla con i mezzi legali,chiesi al venerabile Don Michele Rua che

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intercedesse per me presso Maria Ausiliatrice,

c conodeenll al

eneza6lle

DON MICHELE RUA

di cui sono molto devoto, e mi ottenesse lasoluzione del mio caso . Oggi posso renderepubbliche grazie a questo grande Servo diDio e incoraggiare altri a ricorrere a Lui nellacertezza che saranno esaudite le loro domande .Invio questa offerta perchè si celebri una santaMessa per affrettare la beatificazione di DonRua .Vigo (Spagna)

A. ALVAREZ

Grande l'angoscia, più grande la fedeMando questo assegno per adempiere la

promessa fatta al venerabile Don Michele Ruaper la guarigione di mia figlia, madre di nu-merosa famiglia . Essa ha dovuto subire unaoperazione molto pericolosa ed è stata perotto giorni molto grave . La mia angoscia e lamia trepidazione furono grandi, ma lenite dallafede pure grande che avevo nell'intercessionedi Don Rua presso Maria Ausiliatrice e DonBosco. Ora è tornata a casa, sta bene e rin-grazia con me il Venerabile .Busto Arsizio (Varese)

ANNETTA RATTI

Maria Molinario (Torino) rende noto che da al-cuni mesi inviava domande su domande a ditte perottenere un impiego al figlio . Aveva anche fatto alloscopo alcune novene a Maria Ausiliatrice e ai SantiSalesiani. Una notte sognò Don Rua in atto dibenedire lei e la sua casa . Qualche tempo dopo unatelefonata invitava il figlio a presentarsi per l'im-piego e precisamente presso quella ditta da cui de-siderava essere assunto .

Carmen Rivas (Colombia) aveva una cugina cheavrebbe dovuto subire un'operazione delicata ad unorecchio . I medici l'avevano dichiarata necessaria .Invocarono Don Rua per ottenere di scongiurarel'operazione e furono esauditi .

Pia Vettor Fancello (S. Vito Tagliamento-Udine)con cuore molto riconoscente ringrazia il venerabileDon Rua per aver ottenuto, mediante la sua potenteintercessione, parecchie grazie, di cui una impor-tantissima .

Anita C. (Collegno-Torino) essendo inferma lei eil marito, si raccomandò di cuore a Don Rua e aDon Rinaldi e ottenne di migliorare tanto da poterattendere al marito .

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2Lí noslii i ioi1Sac. Bernardo Chicco missionario del Mato Grosso i a 95anni . Dopo aver lavorato 67 anni nel lontano Brasile, il figlioè tornato al Padre, Don Bosco, che l'aveva ricevuto al-l'Oratorio nel ,88, . È scomparso l'ultimo dei SalesianiMissionari del Mato Grosso che, per sette anni, era statocon Don Bosco . Ordinato nel t8go, giunse ai settant'annidi sacerdozio, passati quasi tutti nel Brasile, dove lavorònei collegi, nelle parrocchie, e come Cappellano delle Suore .Nei suoi ultimi 27 anni, fu Cappellano dell'Ospedale di TresLagoas, diretto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice . Già quasi to-talmente sordo e con pochissima vista, aveva da alcuni anni ilsostituto, ma nei casi urgenti era sempre pronto a portare ilsuo conforto spirituale ai degenti, restando sulla breccia finoai suoi ultimi giorni . Don Bosco avrà ricevuto col suo paternosorriso questo suo figlio della prima ora, rimasto fedele al suospirito di lavoro umile e fecondo fino al premio .Sac. Emilio Gramoní t a Torino S . Giovanni a 78 anni .Lunga vita spesa per Don Bosco (55 anni di professione) .Come insegnante, consigliere, catechista, amministratore edeconomo ispettoriale, sempre si distinse per abilità neldisbrigo degli affari, e per la signorilità del tratto . Comeconfessore fu apprezzato e ricercato per la sua bontà, espe-rienza, e spirito sacerdotale . Il suo confessionale nellafrequentatissima chiesa di S . Giovanni Evangelista eraassiepato da penitenti, specialmente sacerdoti e religiosi,che trovavano in lui consiglio e conforto .Coad. Natale Musso t a Torino-Valdocco a 79 anni .Venuto alla Famiglia Salesiana dal paese natio di DonBosco, per 56 anni educò al lavoro e alla vita cristianafalangi di giovani, insegnando loro la professione del sarto .Varie Scuole professionali d'Italia, quelle di Costantino-poli e di Alessandria d'Egitto e soprattutto la Casa madredi Torino furono le mete della sua edificantissima vita dilavoro e di apostolato . Tenne sempre caro il Crocifissoricevuto dalle mani del ven . Don Rua ; e quel Crocifisso,che lo accompagnò alla tomba, fu il simbolo e il programmadella sua vita pia, sacrificata, laboriosa .Sac. Pietro Pastoríno t a Varazze (Savona) a 84 anni .Sac. Pietro Trevísan t a Firenze a 83 anni .Sac. Giovanni Rolando t a Sampierdarena a 78 anni .

- Sac. Algide Rossíní t a Collesalvetti (Lucca) a 77 anni .Sac. Alfonso Gravejat t a Port-au-Prince (Antille) .Sac . Vittorio Mangíarotti t a Roma a 6i anno .Sac. Stefano Btezíen t a Lodz (Polonia) a 58 anni .Sac. Guglielmo Marrs t a Guild Ford (Inghilterra) .Sac. Casimiro Grzgorczyk t in Russia a 45 anni .Sac. Natale Sasso t a Calcutta (India) a 3 t anno .Diac. Mariano Nasílowscki t a Sulejow (Polonia) .Ch. Adamo Reus t Kutno (Polonia) a zo anni .Ch. Riccardo Perez Chavez t a Mexico (Messico) .Coad. Martino Codino t a Penango a 81 anno .Coad. Giuseppe B . Vídal t a Curuzù Cuatià (Argentina) .Coad . Salvatore Rívera t a Mexico (Messico) a 6q anni .Coad. Alfredo Weber t a La Plata (Argentina) a 56 anni .Coad. Mario Muzzolon t a Udine a 47 anni .Coad. Alfredo Topno t a Gauhati a 47 anni .

Cooperatori defuntiMons. Amadio Armani, Direttore Diocesano dei Coope-ratori, t Borgotaro (Piacenza) a 75 anni .Dopo 29 anni di zelante ministero pastorale nella Parrocchiadi S . Sepolcro in Piacenza, venne nella determinazione di ri-nunciare alla parrocchia per le malferme condizioni di salute .Ma prima volle lasciare un ultimo memorabile ricordo delsuo zelo diretto a preservare la gioventù dal malcostume edal materialismo ateo . Con grandi sacrifici acquistò locali eterreno per la costruzione di un oratorio per la gioventùdella parrocchia . Il dono, completato dall'intervento del-l'Autorità Diocesana, rese possibile la realizzazione del pro-getto che ora è affidato, insieme con la parrocchia, ai Sale-siani . Il suo amore a Don Bosco e il suo zelo per l'incrementodella Pia Unione dei Cooperatori gli meritarono la nominadi Direttore Diocesano dei Cooperatori Salesiani .Don Giovanni Luparía, per 32 anni Parroco di Penango .Fu sacerdote umile e pio, parroco metodico e zelante, amicogeneroso e cordiale di tutti i suoi parrocchiani . Visse accantoall'Istituto Salesiano con cuore di padre e con cordialità diamico . Segui con entusiasmo le nostre iniziative ed appoggiòogni sforzo che fosse per il bene delle anime, mettendoin sottordine il successo personale per mirare unicamenteall'apostolato fecondo ed all'incremento della vita cristiana .

Sac. Giuseppe Magagno, Parroco di S . Michele diCervasca (Cuneo)Vivacità, letizia, dinamismo apostolico lo resero caro aifedeli delle parrocchie in cui esercitò la sua missione pa-storale . Membro della Congregazione dei Missionari Dio-cesani, fu instancabile nel dettare Missioni in Diocesie fuori . La sua devozione a Maria Ausiliatrice e a S . G. Bo-sco, di cui volle l'immagine nella parrocchia, gli alimentòun amore fattivo per i Salesiani, che aiutò generosamente .Raffaele lacono t a Modica (Ragusa) a 79 anni .Fervente Cooperatore e assiduo lettore del Bollettino Sale-siano, propagandava con zelo le Opere di S . Giovanni Bosco .Nella sua fanciullezza coltivò l'idea di consacrarsi al Signore ;la Provvidenza disponeva per lui la vocazione del buon padredi famiglia, riservandosi di fare fruttificare quadruplicatoquel seme . Infatti quattro suoi figli si consacrarono al Si-gnore . Egli poi potè espandere il suo desiderio di apostolatonella Parrocchia . Presidente per 27 anni del Gruppo « Uo-mini Cattolici s, lascia un vivo esempio di vita cristiana .Cav. Avv. Fernando Valente t a Manduria (Taranto) .Profondo cordoglio ha suscitato nella cittadinanza la suascomparsa prematura . Fu avvocato di chiara fama, VicePretore integerrimo, uomo di una bontà e lealtà non co-muni . Prima che i Salesiani si recassero a lavorare nellacittà di Manduria, già nutriva per Don Bosco e la suaOpera tanta simpatia . Fin dal 1954 fu Cooperatore trai pochissimi del luogo . Dal sorgere della Casa fu semprevicino con la sua intelligente, apostolica collaborazione .Luigi Broggini t a Varese .Uomo di fede, nella sua qualità di controllore delle tramviee poi degli autobus varesini, fu sempre particolarmentebuono, deferente e servizievole verso i Sacerdoti e Religiosi .Nella terribile malattia della cecità improvvisa, diede perdue anni mirabili esempi di pazienza e di conformità allasanta volontà di Dio, offrendo con amore la sua croceper attirare le benedizioni divine sulla Famiglia Salesiana .Osvíno Loss t a Canale San Bevo (Trento) a 65 anni .Fu uomo integerrimo, scrupoloso nell'adempimento del pro-prio dovere, prima come maestro elementare e poi come uffi-ciale postale nel paese natio . Ebbe particolare affezione perl'Opera Salesiana, di cui era degno Cooperatore da tanti anni.Cav. Luigi Tínívella t a Genova a 84 anni .Fu allievo di Don Bosco nel 1° Oratorio Festivo di To-rino-Valdocco e visse sempre fedele, coerente ed entu-siasta degli insegnamenti ricevuti dal Santo .Angelo Ghísolfí

a Verrua Po (Pavia) a 7i anno .Uomo di fede convinta, vissuta senza ostentazione ma con fer-mezza . Di lui si può dire che ha aiutato tutti, che ha amato tutti .Suo orgoglio, l'aver donato alla Chiesa il figlio Don Alessandro .Maria Zendrí ved . Símoncelli t a Lizzana (Trento) .Madre di 13 figli, con una profonda fede nella Provvidenza,seppe educarli nello spirito cristiano e meritò dal Signorela grazia di poter donare due figli alla Chiesa e alle Mis-sioni : Don Giusto, da 3o anni missionario nel Venezuela,e Don Carmelo, da io anni missionario nel Giappone.Ebbe la fortuna di riabbracciarli quest'anno entrambi epotè esser assistita nelle ultime ore dal suo Don Carmelo .Pietrina Santonocito t a Misterbianco (Catania) .Era la zelantissima segretaria del Consiglio localee dei Coope-ratori Salesiani, da tutti ammirata per l'intelligente attivitàapostolica, soffusa di letizia salesiana, da lei svolta instancabil-mente in seno alla Pia Unione . Mamma di famiglia esemplare,fu insegnante ed educatrice sapiente di tante anime giovanili,che seppe orientare all'apostolato, donando alla famiglia deiCooperatori degli apostoli e alla Chiesa varie vocazioni . Ul-tima sua opera, gli Esercizi Spirituali dei Cooperatori, checontribuirono a lanciare sulla via del bene molte anime .Angelina Calvi ved . Calegari t a Valnegra (Bergamo) .La sua lunga vita esemplare fu intessuta di gravi pene,tra le quali due figli tragicamente morti, che accettò conedificante conformità alla sempre adorabile volontà di Dio .Cooperatrice zelante, godeva nell'enumerare ben sei dei suoicari nella Famiglia Salesiana .

Altri Cooperatori defuntiBaratti Pietro - Battaglia Errichetta - Bonino Maria - Bordi-gnon Michele - Broggini Luigi - Broglia Marzè Virginia -Cappai Irene - Cerchio Onorina - Ciasullo Giuseppe - Del-l'Utri Pasqualina - De Martin Mario - De Negri Giuseppina- Gallina Teresa - Garassini Garbarino Beatrice - GattoniArturo - Ghio Leonora - Gianstefani Bice - Giulietti D . Giu-seppe - Liverani Marina - Lucetti R . Mangiola BertoniMaria - Manzoni Eletta - Mola Giuseppe - Montanaro Al-bina - Notarstefano Alfonso - Pinna Anna - Ravelli Albina -Ronchi D. Fioretto - Rossetti Maria - Sala Maria - ScevolaGiuseppe - Semino Rita - Tirassa Collino Giuseppina -Tosi Maddalena - Tosi Pierina - Turra Marco - VerdeD. Francesco - Viltozzi Federico - Zanetta Angiolina.

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AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI TORINO IN DATA I6 FEBBRAIO 1549 . NUMERO 403 - CON APPROVAZIONE ECCLESIASTICABG

DIRETTORE RESPONSABILE : SAC . DOTT . PIETRO ZERBINO . VIA MARIA AUSILIATRICE 32, TORINO (712) - OFFICINE GRAFICHE SEI

CROCI AT!

Borse complete

Borsa A M . Ausiliatrice e a S . G . Bosco, in riconoscenzae in suffragio di Papa e Mamma, a cura di Wendè Pierina(Torino) - L. So .ooo .Borsa S . Antonio da Padova, a cura del dott . PanizziCarlo (Imperia) - L . 51 .415 .Borsa S . Giuda Taddeo, a cura del doti . Panizzi Carlo(Imperia) - L . 50 .475-Borsa S . Giovanni Bosco, a cura di L. P . (Torino) -L. 6o .ooo .Borsa S . Domenico Savio, a cura di Cubeta Giuseppe(Messina) - L . 5o .ooo .Borsa S . Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice e S. Gio-vanni Bosco, aiutateci in vita e in morte, a cura di Linae Luigi Revello (Torino) - L . 5o .ooo .Borsa S . Domenico Savio e S . Maria Goretti, a cura dellesorelle Gallo Margherita, Ernesta e Giovanna (Alessan-dria) - L. So .ooo .Borsa S . Cuore di Gesù, aiutatemi!, a cura di ZenatoLuigia (Verona) - L . So .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice e Venerabile Michele Rua,pregate per noi, a cura delle sorelle Roà (Cuneo) - L . 50 .000,Borsa S . Domenico Savio, per la guarigione di Claudia,a cura di Rina Mazzolotti-Garlanda (Torino) - L . 50 .000 .Borsa M . Ausiliatrice e S . G. Bosco, a cura di MeccaAntonietta (Torino) - L . 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, S . Cuore di Maria e S . G . Bosco,in suffragio del marito e per ricevere una grazia, a curadi Costantini Cecilia (Ascoli Piceno) - L. So.ooo .Borsa S . Cuore di Gesù e Madonna di Lourdes, S . G . Bo-sco e S . Maria Mazzarello, a cura di Mecca Cristina(Torino) - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S. G. Bosco, S . D. Savio eSanti Salesiani, proteggete i miei figli, a cura di MariaMissoni (Udine) - L . 50 .000 .Borsa Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice e S . G. Bosco,pregate per me, a cura di Bice Bruno (Verona) (3a) -L . 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco,in ringraziamento, in suffragio dei miei defunti e a prote-zione della famiglia, a cura di Laura De Ambrosis (Va-rese)

L. 5o .ooo .Borsa Esauditemi, Mamma Ausiliatrice!, a cura diC. M. G. (Cuneo) - L . 64 .000 .Borsa Siccardi Sista e Renato, a cura di Gai Maria (To-rino) - L . 6o .ooo.Borsa S . Giovanni Bosco e S . Domenico Savio, proteggetenostro figlio, a cura della famiglia Ferraro (Torino) -L. 50 .000 .Borsa Attendo fiduciosa, a cura di una CooperatriceSvizzera - L . 50 .000 .Borsa Rinaldi Don Filippo, prega per noi e cari defunti,a cura di Maria, Angiolina, Emilia (Asti) - L . 52 .000 .Borsa S . Domenico Savio, a cura di Roberto Valsecchi(Como) - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice e S . Domenico Savio, proteg-geteci in vita e in morte, a cura di N. N. (D . Ruggeri)- L . 50 .000 .Borsa In suffragio dei genitori di B. M . (Pavia) dueBorse - L . 100 .000 .Borsa Ziggiotti Don Renato, a cura di Don MicheleSenisi (Verona) - L . 50 .000 .

&1A11w1d1k1TOTALE MINIMO PER BORSA L . 50.000

Borsa San Giovanni Bosco, proteggi la mia famiglia, acura di Bruzzone Andrea (Alessandria) - L . 50 .000 .Borsa M . Ausiliatrice, S . G. Bosco e Don Filippo Ri-natdi, a cura di De Prati Riccardo e Perini Ester (Verona)- L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, in suffragio dei genitori, acura di N. N . (Novara) - L . 50 .000 .Borsa A Maria, Consolatrice degli afflitti, a cura di . N . N .(Bolzano) - L. Sc .ooo .Borsa Cuore SS . di Gesù, M . Ausiliatrice, S . G . Boscoe Don Filippo Rinaldi, proteggete e aiutate la naia famiglia,a cura di Angela Terranova d'Antoni (Sicilia) - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, Madre degli orfani, proteg-geteci, a cura di Martelli Concetta (Catania) - L. So .ooo .Borsa S . Cuore di Gesù e Maria Ausiliatrice, p . g . r . eda ricevere, secondo le intenzioni di C . M . ('l'orino) -L. 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice e S . G . Bosco,invocando la loro protezione, a cura di F. P . (Aosta) -L. 50 .000 .Borsa S . Francesca Cabrini, perchè ci conservi la salutee la felicito nella grazia del Signore, a cura di Gilda Fu-gazza (Piacenza) - L . 50 .000 .Borsa Paseri, sacerdote, e in ,suffragio di Bozzo Bice, acura della sorella Bozzo (Savona) - L. So .ooo .Borsa in suffragio dei genitori, a cura di FumagalliAmelia (Como) - L. So .ooo .Borsa S . Giovanni Bosco, per la conversione di mio marito,a cura di P . B . S . (Catania) - L. So .ooo .Borsa Maria SS . e S . Giovanni Bosco, per un grande fa-vore ottenuto, a cura di VI . V . (Torino) - L . 50 .000 .Borsa San Domenico Savio, a cura di un gruppo di ex al-lievi salesiani - L. 50 .000 .Borsa Don Filippo Rinaldi, a cura di un gruppo di ex al-lievi salesiani - L . 50 .000 .Borsa Don Michele Rua, Venerabile, a cura di un gruppodi ex allievi salesiani - L . So .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice, a cura di un gruppo di ex al-lievi salesiani - L . 50 .000 .Borsa A onore di Maria Ausiliatrice e di S . GiovanniBosco, in suffragio dei miei cari e per il bene spirituale emateriale dei miei figli, a cura di C. C . (Messina) - L . 50 .000 .Borsa S . Cuore di Gesù e S . Giuseppe, a cura di N . N .(Novara), a mezzo della Direttrice Ospizio Barbieri-Valle Vigezzo-Re - L . 50 .000 .Borsa Maria Ausiliatrice, S . Giovanni Bosco, S. M . Maz-zarello e Don Filippo Rinaldi, proteggete la mia famiglia,a cura di Carobbio Camilla (Bergamo) - L . 50 .000.Borsa San Giovanni Bosco e Santi Salesiani, intercedeteper noi presso M. Ausiliatrice, a cura di Gaetano e OlgaSegetti (Lucca) - L. So .ooo .Borsa Maria Ausiliatrice, San G. Bosco e S. DomenicoSavio, invocando protezione e preghiere, a cura di MignolliArgenteri Mercedes (Torino) - L . 50 .000.Borsa In suffragio di Agostino Brandi, a cura dellamoglie B. Maria (U .S .A .) - L . 6o .oooBorsa Rossi Toffoloni Linda (15a), a cura dei figli Gaetano,Rina, Antonio e Margherita Zanon (Vicenza) - L . 50 .000 .Borsa San Giovanni Bosco e Don Filippo Rinaldi, acura di R. L. (Alessandria) - L . 50 .000 .Borsa Astuffo Giuseppina Veri . Drago (Asti), implorala guarigione dall'Ausiliatrice per intercessione di S . Gio-vanni Bosco - L . 50 .000 .

(continua)

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N_PAOLO (Brasile) - I membrii del'del Cooperatori Salesiani dell Ispettoda'

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BUENOS AIRES'. (Ar-gentina) - • Il :Rev.mo -Rettor Maggiore- in,vi.sita alla <t Casa -de 1Boliettino Salesiano ». 1

CAMARET-BRETÀGNA.schereccío che d i,a . Don Bosco_ inprospera : navigazie

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Un grande Santo una stupenda biografia

TORINOCORSO REGINA MARGHERITA 176

C. C . P. 2/1)1

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SAC. GUIDO FAVINI

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Nel centenario della fondazione della Società Salesianala S . E. I . presenta in smagliante veste tipograficaquesta luminosa ed agile biografia del Santo Fonda-tore, in cui l'Autore, sulla scorta delle fonti genuine- IVlernorie Biografiche di Dori Bosco e documentidi archivio - fonde la vita del grande apostolo dellagioventù con la storia della sua triplice famigliaspirituale : La Società Salesiana, l'Istituto delle Figliedi Maria Ausiliatrice e la Pia Unione dei Coope-ratori Salesiani .La figura di Don Bosco ingigantisce attraverso l'ac .curata documentazione, dalla fortunosa giovinezza,fra mille strettezze e mille contrasti, fino alla moledelle opere ed al fastigio della Santità . E la sua vitavibra del fascino incantevole che S . E. Mons . EvasioColli, Arcivescovo-Vescovo di Parma, ritrasse in unaincisiva definizione : « Una vita che pare un romanzoed è un poema » .

PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO

Direzione: via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino - Telefono 48-41-17Al 1° dei mese : per i Cooperatori e le Cooperatrici SalesianeAl 15 dei mese: per i Dirigenti della Pia UnioneSi invia gratuitamente. Spedizione in abbonamento postale. Gruppo 2°*Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatriciche le Opere Salesiane hanno il C . C. Postale con il numero 2-1355 (Torino)sotto la denominazione: Direzione Generale Opere di Don Bosco - Torino 712

Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie offerte,ricorrendo-all'ufficio postale locale per il modulo relativo

IMPORTANTE - Per correzioni d'indirizzo si prega d'inviare anche l'indirizzo vecchio .Si ringraziano i Sig . Agenti postali che respingono, con le notificazioni d'uso, i Bollettini non recapitati.