Test · software opzionale Capture NX/NX2) Rivestimento antistatico contro la polvere Meccanismo di...

PC PHOTO

Test

Mai come in questo momento l’of-ferta di fotocamere reflex è stata tanto vivace ed accanto ai marchi tradizionali sono entrati in campo nuovi protagonisti, come Sony, che hanno portato nuova linfa. In un simile fermento produttivo accanto a modelli di prestazioni sempre più evolute si nota la presenza di un cre-scente numero di reflex entry-level destinate a quanti non hanno avuto ancora occasione di ‘scontrarsi’ con l’arte fotografica, un pubblico attrat-to spesso più dall’aspetto tecnologi-co o dal mito della reflex che da una

effettiva intenzione creativa. La reflex insomma pare essere con-siderato lo strumento indispensabile da coloro che vogliono migliorare le proprie fotografie, anche se a ben vedere non sono sempre coscienti dei motivi reali per cui occorre pre-ferire un apparecchio più scomodo e ingombrante rispetto alle manegge-voli compatte. Inutile dire che non è la fotocamera costosa a fare la bella fotografia, come non lo è mai stato in ambito analogico, ma piuttosto le capacità e l’intuito di chi sta dietro il mirino,

A confronto quattro A confronto quattro

reflex economiche:

Canon Eos 1000D,

Nikon D60, Pentax K-m

e Sony Alpha A200, che

hanno prestazioni simili

e vengono offerte in kit

con ottiche di lunghezza con ottiche di lunghezza

focale equivalente.

4 reflex a confronto

CanonCanonCanonCanonCanonCanonCanonCanonCanon

NikonCanonCanonCanonCanonCanonCanon

PentaxNikonNikonNikon

PentaxPentaxPentaxPentaxPentaxPentaxPentaxPentaxPentaxPentax

Sony

PC PHOTO 19

elettronico oppure ottico; ed infatti tra le reflex entry-level vi sono mo-delli che, nelle mani di un fotografo abile, sono in grado di sfidare la qua-lità di altri di costo ben maggiore.

Come e perchèPartendo da queste considerazioni ci è venuta l’idea di confrontare quattro reflex economiche, la Canon Eos 1000D, la Nikon D60, la Pentax Km e la Sony Alpha A200, che sulla carta hanno prestazioni simili e vengono offerte in kit con ottiche di lunghez-za focale equivalente. Uno slalom parallelo che ci permetterà di veri-ficare anche il loro diverso approc-cio alla ripresa, un fattore che per il fotografo alle prime armi è assai più importante rispetto ai parametri strettamente tecnici.Date le premesse, per prima cosa abbiamo scelto di privilegiare il lato

‘macchina’, andando a verificare quanto la reflex è in grado di fare da sé, ovvero senza l’intervento del-l’esperienza del fotografo. Si suppone che un utente che apra la confezione della sua prima reflex per prima cosa andrà ad impostare il pro-gramma Auto per osservare cosa ne venga fuori! E’ quello che abbiamo fatto anche noi, ma poi ovviamente siamo andati oltre. E ancora. Ogni modello oggi propone un enorme numero di impostazioni, nonché di parametri da regolare, im-postare e gestire; in questo sfolgorio di personalizzazioni è facile perder-si, oltre che rischiare di svantaggiare una reflex nei confronti di un’altra rendendo i risultati non confrontabili. Abbiamo quindi cercato di scegliere le medesime regolazioni per tutte e quattro le reflex in prova in modo da ottenere risultati confrontabili, per

poi lasciar gestire la ripresa dalla macchina per vedere cosa sappia fare con le tecnologie di cui dispone.Inoltre abbiamo evitato ogni inter-vento di elaborazione per renderci conto di cosa possa offrire un corpo economico anche ad un fotografo già avvezzo al digitale: è possibile ottenere da un modello pensato come ‘economico’ prestazioni apprezza-bili anche dal fotografo esperto? Vedremo.

Il “focus” della provaGli aspetti salienti che prendere-mo in esame delle fotocamere di Canon, Nikon, Pentax e Sony sono sostanzialmente i medesimi per tutti i modelli: i programmi di scatto, la sensibilità Iso con la riduzione del rumore, il bilanciamento del bianco manuale e automatico, i parametri d’immagine, i formati di salvataggio

Una visione di gruppo per le quattro reflex in prova.

Canon

Pentax

20 PC PHOTO

�� Plastica (chassis in acciaio) Esterno in plastica Esterno in plastica Plastica (chassis in acciaio)

�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x

�� 10.1 Mpxl effettivi10.5 Mpxl totali22.2 x 14.8 mm CMOS 3:2Filtro RGB

Filtro low-pass integrato

10.2 Mpxl effettivi10.8 Mpxl totali23.6 x 15.8 mm CCD 3:2 (DX)Filtro RGB

Conversione A/D a 12-bit

10.2 Mpxl effettivi10.8 Mpxl totali23.6 x 15.8 mm CCD 3:2Filtro RGB



�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)

3872 x 2592 (L, 10.0 Mpxl)2896 x 1944 (M, 5.6 Mpxl)1936 x 1296 (S, 2.5 Mpxl)

3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)

3872 x 2592 (10 Mpxl)3008 x 2000 (6 Mpxl)1824 x 1216 (2 Mpxl)

�� Vibrazione del filtro low-pass

all’accensione (può essere interrotta)Rivestimento antistatico della superficiedel sensoreRimozione dello sporco per via software(mappatura)

Sistema di pulizia del sensore

Airflow-ControlFotogramma di riferimento Dust Off (consoftware opzionale Capture NX/NX2)

Rivestimento antistatico contro la polvere

Meccanismo di riduzione della polvere avibrazione del sensore

Vibrazione del sensore immagine

Rivestimento antistaticoFunzione Dust-Alert

�� Solo con ottiche IS Solo con ottiche VR Spostamento del CCD 'Super SteadyShot'Indicatore a 5 livelli nel mirinoGuadagno dichiarato in 2.5 / 3.5 stop divelocità

Spostamento del CCD

�� Nitidezza: da 0 a 7Contrast: da -4 to +4Saturazione: da -4 a +4Tonalità: da -4 a +4Filtri BN: Nessuno, Giallo, Arancio, Rosso,VerdeViraggio BN: Nessuno, Sepia, Blu, Viola,

Verde

Riduzione del rumore nelle lungheesposizioni (Off, Auto, On)Riduzione del rumore per Iso elevati (Off,On)Ottimizzazione esposizione (On, Off)

Nitidezza: Auto, 6 livelliTonalità: Auto, 5 livelli, CurvapersonalizzataColor mode: Ia (sRGB), II (Adobe RGB),IIIa (sRGB)Saturazione: Auto, 3 livelliTinta: da -9° a +9°

Riduzione del rumore nelle lungheesposizioni > 1/2s (On, Off)Active D-Lighting (On, Off)D-Lighting, sviluppo Nef (Menu Ritocco)

Contrasto: da -3 a +3Nitidezza: da -3 a +3Saturazione: da -3 a +3

Ottimizzazione del range dinamico (Off,Standard, Avanzato)Riduzione del rumore nelle lunghe

esposizioni > 1sRiduzione del rumore per Iso elevati >1600 Iso (On, Off)

Saturazione: da -4 a +4Tinta: da -4 a +4Nitidezza: da -4 a +4Contrasto: da -4 a +4

Compensazione delle ombre (On, Off)Filtro digitale HDR

Sviluppo del rawRiduzione del rumore nelle lungheesposizioni (On, Off)Riduzione del rumore per Iso elevati (Off, 3livelli)

�� Sollevamento automaticoE-Ttl IINumero Guida: circa 13Modalità: Auto, Manuale (On, Off),

Riduzione occhi-rossiCompensazione dell’esposizione flash: +/-2.0 Ev (passi di 0.3 o 0.5 Ev)Copertura: fino al 17 mm (equivalente 27mm)

Sollevamento automaticoAuto, Vari-programSollevamento manuale nelle modalità P,S, A o M

Numero Guida: circa 12 a 100 Iso

Flash integrato a sollevamento manualeMisurazione: ADI, pre-flash Ttl, controllomanualeNumero Guida: circa 12 a 100 Iso

Copertura: fino al 16 mm (equivalente 24mm)

Flash integrato P-TtlNumero Guida: circa 11 a 100 IsoCopertura: fino al 18.6 mm (equivalente28mm)

Compensazione dell’esposizione flash: -2Ev / +1 Ev (passi di � Ev)

�� Sensore Cmos a 7 punti con puntocentrale a croce da f/5.6Range di lavoro: da -0.5 a 18 Ev (23°C,Iso 100)

Rilevamento di fase Ttl a 3 aree ModuloNikon Multi-CAM530Solo con ottiche AF-S o AF-IRange di lavoro: da -1 a 19 Ev (Iso 100 atemperatura normale)Messa a fuoco predittiva attivataautomaticamente in base al movimentodel soggetto in Af-C

Sensore in linea Ttl CCD a 9 punti, 8 lineecon sensore centrale a croceRange di lavoro: da -1 a 18 Ev (Iso 100)Messa a fuoco predittiva per soggetti inmovimentoVisualizzazione del punto Af durantel’inseguimento del soggetto

Modulo a 5 aree (SAFOX VIII)Ttl a rilevazione di fasePunto Af selezionabile

�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200

Auto (range selezionabile)ISO 100 - 3200Bulb: fino a ISO 1600Passi di 1 Ev, � Ev o 1/3 Ev

�� 3.0 fps JPEG fino al riempimento dellascheda di memoria1.5 fps per 5 scatti RAW o 4 RAW + JPEG

Circa 3.0 fps (minore con NR)JPEG: Limitati solo dalla capacità dellaschedaRAW: Circa 9 fotogrammi (poi a cadenza

minore)

RAW: 3 fps, fino a 6 fotogrammiRAW + JPEG: 3 fps, fino a 3 fotogrammiJPEG: 3 fps, limitati dalla capacità dellascheda

3.5 fps - 5 JPEG, 4 RAW1.1 fps - JPEG fino alla capacità dellascheda o 7 RAW

�� Visualizzazione Ttl dal sensore CMOSCopertura del 100%Misurazione valutativa in real-time usando

il sensore CMOSSimulazione dell’esposizioneGriglia opzionaleIngrandimento opzionale (5x o 10x sulpunto Af)Auto-focus opzionale con abbassamentodello specchioModalità normale e silenziosa

Live View remoto via Usb con EOS Utility2.0

No No Anteprima digitale

�� PentaspecchioCopertura: 95%

Ingrandimento: 0.81xCorrezione diottrica: da -3.0 a +1.0 diottrie

PentaspecchioCopertura: circa 95%

Ingrandimento: circa 0.8xCorrezione diottrica: da -1.7 a +0.5 diottrieSchermo: Type B BriteView Clear MatteMark V con riferimenti Af


Ingrandimento: circa 0.83xCorrezione diottrica: da -2.5 a +1.0 diottrieSchermo: Spherical Acute Matte


Ingrandimento: circa 0.85xCorrezione diottrica: da -2.5 a +1.5 diottrieSchermo: Natural-Bright-Matte II

�� Ttl 35 zone SPCDa Ev 1.0 a Ev 20Valutativa: 35 zoneParziale: 9% al centroMedia pesata al centro

Misurazione Ttl a tutta apertura 3D ColorMatrix IISensore da 420 segmenti RGBMedia pesata al centro: 75% in 8mm alcentroSpot: area di 3.5 mm al centro (circa il2.5% del fotogramma) sul punto Af

Multi segmento (40 segmenti a nidod’ape)Media pesata al centroSpot

Misurazione Ttl a tutta apertura con 16segmentiDa Ev 0 a Ev 21Multi segmentoMedia pesata al centroSpot

�� Sul piano focale30s - 1/4000s (passi di 0.5 o 0.3 Ev)X-Sync: 1/200sBulb

Combinato meccanico e elettronicotramite CCD30s - 1/4000s (passi di 1/3 Ev)X-Sync: fino a 1/200sBulb

Sul piano focale controllatoelettronicamente30s - 1/4000sX-Sync: 1/160sBulb

Sul piano focale controllato elettronicamente30s - 1/4000sX-Sync: 1/180sBulb

�� 2.5" TFT LCD230.000 pixel7 livelli di luminositàVisibilità di 160° orizzontali e verticali

2.5" TFT LCD230.000 pixelEye Sensor

2.7" TFT LCD (Clear Photo LCD Plus)230.000 pixelRivestimento antiriflessoSmorzamento tramite sensore all’oculare

1.7” TFT LCDLuminosità regolabileCirca 230.000 pixel

�� 126 x 98 x 62 mm 126 x 94 x 64 mm 131 x 98.5 x 71 mm 122.5 x 91.5 x 67.5 mm

�� SD / SDHC SD / SDHC Compact Flash Tipo I/IIMemory Stick Duo / Pro Duo (tramiteadattatore opzionale)

SD / SDHC

�� Accumulatore ricaricabile agli ioni di litio

LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)

Accumulatore ricaricabile agli ioni di litio

EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)


NP-FM500H (1650 mAh)

4 pile stilo AA (ricaricabili e non)

�� 502 g con batteria 471 g senza batteria522 g con batteria

532 g senza batteria626g con batteria e scheda di memoria

525g senza batteria590g con batteria al litio e scheda dimemoria

�� 436-480 Euro con 18-55mm IS 488-500 Euro con 18-55mm VR 404-430 Euro con 18-70mm 433-480 Euro con 18-55mm

Mirino ottico ed alloggiamento schede di memoria della Sony.

Scheda ed innesto ottiche della Pentax.


�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x








�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)


3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)











Spostamento del CCD


Verde






















�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200




minore)





























SD / SDHC


LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)


EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)









�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x








�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)


3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)











Spostamento del CCD


Verde






















�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200




minore)





























SD / SDHC


LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)


EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)








1/2

1/2

22 PC PHOTO


�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x








�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)


3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)











Spostamento del CCD


Verde






















�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200




minore)





























SD / SDHC


LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)


EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)









�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x








�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)


3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)











Spostamento del CCD


Verde






















�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200




minore)





























SD / SDHC


LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)


EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)








a differenti livelli di compressione, lʼefficacia della stabilizzazione e, per finire, le funzioni che, pur deno-minate in modo diverso, consentono il recupero di ombre, mezzi toni e alte luci. Abbiamo evitato di incrociare tutti questi parametri e regolazioni perché il grande numero degli scatti avrebbe reso ingestibile la prova ed abbiamo ridotto in maniera ʻfurba ̓ il numero dei clic.

Prova 1: Massimo automatismoRipresa in esterni, Programma Auto, salvataggio in Jpeg, stabiliz-zazione attivata.

Abbiamo iniziato osservando quello che le reflex sanno fare da sole: per questo abbiamo messo le quattro macchine in modalità di scatto Auto (il programma di totale automati-smo, in genere identificato come ʻverdeʼ); con tale programma molte delle opzioni di personalizzazione divengono inaccessibili proprio per prevenire gli errori dellʼutilizzatore poco esperto. Dove possibile imposteremo il mas-simo grado di automatismo anche nella gestione delle regolazioni di-sponibili; per fare un esempio, do-vendo gestire il WB e la sensibilità Iso, li regoleremo entrambi su Auto e

salveremo le immagini con la minore compressione Jpeg, proprio per il fatto che difficilmente un utilizzatore alle prime armi preferirebbe il Raw.

Prova 2: Programma PRipresa in interni ed esterni difficili, salvataggio in Jpeg, sensibilità 400 Iso, WB Auto, ogni automatismo disabilitato, stabilizzazione attivata.

Questa seconda prova ci permetterà di verificare la capacità delle reflex di effettuare una lettura esposimetri-ca affidabile, nonché il bilanciamen-to del bianco in situazioni complesse, come lʼombra, la mezza ombra e lʼil-

PC PHOTO 23


�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x








�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)


3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)











Spostamento del CCD


Verde






















�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200




minore)





























SD / SDHC


LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)


EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)









�� 1.6x 1.5x 1.5x 1.5x








�� 3888 x 2592 (L)2816 x 1880 (M)1936 x 1288 (S)


3872 x 2592 (L)2896 x 1936 (M)1920 x 1280 (S)

3872 x 2176 (16:9, L)2896 x 1632 (16:9, M)1920 x 1088 (16:9, S)











Spostamento del CCD


Verde






















�� Auto (100 - 800)ISO 100 - 1600

AutoISO 100 – 3200 (HI 1)

AutoISO 100 - 3200




minore)





























SD / SDHC


LP-E5 (7.4 V, 1050 mAh)


EN-EL9 (7.4 V, 1000 mAh)








Stabilizzazione ottica e mirino della Canon.

Comandi anteriori e mirino della Nikon.

luminazione artificiale al tungsteno. Scatteremo in Program, ovvero il programma spesso denominato P, impostando una sensibilità di 400 Iso e disattivando ogni tipo di funzione di miglioramento dello scatto. Escluderemo anche la riduzione del rumore, la compensazione delle ombre, il recupero delle luci e quan-tʼaltro possa influire sulla resa dello scatto. Ci aiuteremo con lo stabiliz-zatore di immagine e salveremo il tutto in Jpeg alla massima qualità consentita dalla macchina.

Prova 3: Impostazione Manuale, 100 IsoRipresa in esterni su treppiede, sal-

vataggio in Raw + Jpeg, WB con i pre-set, ogni automatismo disabili-tato, stabilizzazione disattivata.

Prova 4: Impostazione Manuale, 800 IsoRipresa in interni su treppiede, sal-vataggio in Jpeg con e senza ridu-zione rumore (NR), WB con i pre-set, ogni automatismo disabilitato, stabilizzazione disattivata.

Queste due prove ci permetteranno di verificare le capacità assolute delle macchine, in due ambiti ben definiti. Scatteremo due serie di fotogrammi in manuale (M), il primo a 100 Iso in Raw + Jpeg alla massima qualità,

24 PC PHOTO

Tutte le ottiche zoom coprono, ad eccezione di quella di Sony, il medesima range di focali: 18-55mm.

l’altro a 800 Iso in Jpeg con e senza riduzione del rumore agli Iso eleva-ti. I primi scatti li effettueremo in ester-ni ed i secondi in interni, regolando il WB in modo manuale sul pre-set più adatto alla situazione di ripresa, collocando le reflex su treppiedi e rinunciando quindi alla stabilizzazio-ne. Al contempo disattiveremo ogni forma di miglioramento dello scatto. Con la prima di queste due prove an-dremo a verificare la qualità generale di cattura dei dettagli alle sensibilità base e la differenza tra lo sviluppo del Raw ed il Jpeg da fotocamera, mentre con la seconda prova valu-teremo il contenimento del rumore operato dalle quattro reflex alle sen-sibilità medio-elevate.

Le caratteristiche particolaridelle reflexSe queste sono le nostre modalità di prova, dovremo considerare che i quattro modelli hanno ciascuno

alcune caratteristiche particolari, che ci obbligheranno ad uscire dai binari sperimentali così definiti. Prima di tutto i parametri estetici, che sono diversi per ciascuna macchina. In linea di massima per i parametri fondamentali useremo l’impostazio-ne standard, indipendentemente che siano o meno esattamente confron-tabili in quanto, come detto, non vogliamo forzare il comportamento delle reflex. Adotteremo dunque i pre-set definiti come ‘Standard’ o ‘Normale’ o ‘Default’ e scatteremo sempre in sRGB. Un ulteriore elemento da valutare è la focale dell’obiettivo. Abbiamo scelto le reflex nella loro configura-zione standard e quindi con l’ottica in kit, anche perché il loro range di focali è simile: sono tutti obiettivi 18-55mm ad eccezione del Sony che va da 18 a 70mm. Un’altra differenza tra le macchine è la dimensione del sensore: delle quattro reflex la Canon Eos 1000D

è l’unica ad avere un fattore molti-plicativo 1.6x, mentre quello delle altre è 1.5x, ha dunque un sensore leggermente più piccolo delle altre; in rapporto al formato 135, le focali equivalenti degli obiettivi del kit sa-ranno quindi pari a 22.8-88mm per Canon, a 27-82.5mm per Nikon e Pentax, a 27-105mm per Sony. Nel corso della prova, per tre otti-che imposteremo la focale di 35mm riportata da tutti i barilotti, mentre per la Eos 1000D andremo a cercare la focale capace di fornire il mede-simo angolo di campo: calcolatrice alla mano imposteremo una focale di 32.8mm con la quale raggiungere i 52.5mm equivalenti nel formato 135. Tutte e quattro le reflex in prova consentono la stabilizzazione del-l’immagine (che utilizzeremo nelle prime due prove), ma in modo diver-so: Pentax e Sony sfruttano il movi-mento del sensore, mentre Canon e Nikon inseriscono la stabilizzazione

PC PHOTO 25

La Pentax K-m è la sola del gruppo a utilizzare pile stilo AA; di certo è un buon approccio nei confronti dell’utente alle prime armi. E non solo.

Per tutti gli obiettivi l’innesto è in plastica e gli ingombri sono simili. Costruttivamente spicca lo zoom Nikon.

nella singola ottica.Infine segnaliamo una difficoltà operativa che abbiamo avuto con la Nikon D60 in quanto la macchina, insieme al Raw/Nef, non consen-te il salvataggio del Jpeg alla sua massima qualità, ma solo di un Jpeg Basic; abbiamo quindi effettuato una coppia di scatti così da poter fare il confronto tra il formato compresso e quello ‘grezzo’ della D60. Con le altre reflex invece è stato sufficiente fare un solo scatto per disporre dei due file Raw e Jpeg.

Le reflex in breveDapprima riassumiamo le principali caratteristiche tecniche in modo da poter comprendere i termini del con-fronto. Tutte contano su un sensore da 10 Megapixel; la Canon 1000D, come detto, è quella con il sensore più piccolo, 1.6x di moltiplicazione della focale rispetto a 1.5x delle al-tre. E’ anche l’unica ad utilizzare un sensore CMOS in luogo di un CCD. Tutte hanno sensibilità che partono da 100 Iso per arrivare a 3200 Iso, ad eccezione ancora una volta della Canon, la quale giunge fino a 1600 Iso. In compenso la Canon 1000D è l’unica a disporre del sistema Live View, per altro estremamente com-pleto ed efficace. La Pentax K-m offre però un intelligente sistema di anteprima dello scatto che si basa sull’esecuzione di uno scatto sul quale regolare le impostazioni di ri-presa, con controllo sull’anteprima.Tutte e quattro le reflex dispongono di un sistema di stabilizzazione e della riduzione della polvere tramite la vibrazione del filtro Low-pass. Rispetto alle altre la D60 riesce a indirizzare il flusso di aria all’inter-no di condotti che garantiscono un migliore controllo delle particelle di polvere. Tutte hanno ovviamente numerosi parametri di personalizzazione este-tica dello scatto, anche se la D60 utilizza ancora il ‘vecchio’ sistema di regolazione basato sui ‘Mode’, un poco limitanti e poco intuitivi. Bene invece per i Picture Style di Canon, personalizzabili e anche scaricabili dalla Rete.Tutte e quattro le reflex dispongono di funzioni di recupero di ombre, luci e mezzi toni, nonché dell’esten-sione della gamma dinamica; sono di facile applicazione, anche se le modalità di applicazione sono diver-se. In questo sicuramente ottimo è il D-Lighting Attivo di Nikon.

Un plauso va alle dimensioni del mi-rino della Sony A200, decisamente più ampio e leggibile dei concorren-ti; non è molto luminoso se abbinato all’ottica del kit, ma quando si monta un obiettivo di rango il vantaggio è evidente.La Sony A200 dispone inoltre di 9 punti AF, a fronte dei 7 della Canon 1000D, dei 5 della Pentax Km (non selezionabili dell’utente se non quel-lo centrale) e dei 3 della Nikon D60. Tutte dispongono di flash integrato con potenze da NG 11 a NG 13, usano un pentaspecchio in luogo del pentaprisma in cristallo e sono prive del display sulla calotta. La ripresa in raffica è da 3 fotogram-

mi al secondo con Jpeg illimitati per la Sony e la Nikon. La Pentax K-m consente 3,5 fps ma solo per 5 Jpeg o 4 Raw; la Canon riduce la raffica a 1.5 fps per 5 Raw o 4 Raw + Jpeg. Diversi sono anche i sistemi esposi-metrici: 35 zone per la Canon 1000D, 40 segmenti a nido d’ape per la Sony A200, 16 segmenti per la Pentax K-m. Il migliore è però quello della Nikon D60, con l’ottimo Color Matrix II 3D con sensore RGB da 420 pixel. La Canon 1000D non dispone di una vera misurazione spot, ma si ferma ad un 9% del campo inquadrato. I monitor Lcd impiegati sono in generale tutti di buona fattura e risoluzione di 230.000 pixel, con

26 PC PHOTO

dimensione di 2.7 pollici per Sony e Pentax, mentre quelli di Canon e Nikon si fermano a 2.5”.Sotto l’aspetto energetico è prege-vole che la Pentax K-m funzioni con batterie a stilo di tipo AA, che posso-no risolvere situazioni di emergenza; personalmente non posso che apprez-zare la possibilità di alimentarla… al

supermercato! Sempre a riguardo della Pentax, è l’unica a disporre di due distinti formati di salvataggio Raw: il Pef proprietario ed il Dng, un formato che potremmo definire universale in quanto sviluppato da Adobe.Il software di sviluppo presente nelle confezioni si può considerare

completo per tutti i modelli in prova, ma per quello che riguarda Nikon va considerato come la soluzione mi-gliore per la gestione del Raw/Nef è costituita da Capture NX2, un sof-tware a pagamento.Molto buona invece è la qualità dell’ottica fornita in kit con la D60, ovvero il 18-55mm VR, sicuramente

I menu base della Nikon D60.

I menu base della Pentax K-m.

PC PHOTO 27

I menu base della Sony Alpha A200.

I menu base della Canon Eos 1000D.

PC PHOTO

La prova per verificare la resa del colore, in programma Auto. Bene la Sony e la Canon.

L’esame del dettaglio è a favore delle ultime due

reflex arrivate sul mercato,

la Canon e la Pentax.

Prova 1: Massimo automatismoRipresa in esterni, Programma Auto, salvataggio in Jpeg, stabilizzazione attivata.

La valutazione non è semplice perché i fattori in gioco sono molti. Vediamo quindi di descrivere come si comportano le quattro reflex in completo automatismo di fronte ad una scena in pieno sole.

Canon Eos 1000D: 200 Iso, 1/250s, f/11 equivalente 100 Iso, 1/250, f/8Nikon D60: 100 Iso, 1/250s, f/8Pentax K-m: 200 Iso, 1/250s, f/13 equivalente 100 Iso, 1/250, f/9Sony Alpha A200: 100 Iso, 1/100s, f/13 equivalente 100 Iso, 1/250, f/8

Tutte riescono a evitare la bruciatura delle luci e solo l’im-magine della Pentax è un poco sotto-esposta, anche per il fatto che il programma Auto Pict (verde) prevede l’ap-plicazione di parametri particolarmente enfatizzati (stile Brillante) ad uno scatto che risulta saturo e contrastato, ben più dei concorrenti, anche se un poco forzato. Per altro è piacevole, ovvio. Circa il bilanciamento del bianco noto come quello di Canon e Nikon sia particolarmente neutro e tenda a raffred-dare la luce che sulla scena è piuttosto calda; Sony e Pentax

conservano meglio la sensazione della situazione di ripresa, anche se dal punto di vista strettamente matematico è forse meno corretta. Questione di gusti; dato il programma sem-plificato a me pare migliore l’approccio di Sony e Pentax.Cromaticamente, come detto, la Pentax accentua contrasto e saturazione, mentre la Canon e la Nikon rimangono più lineari; anche la Sony è più neutra, nonostante il tono più caldo. Nikon carica forse eccessivamente l’azzurro del cielo, ma ci mette il D-Lighting Attivo, una tecnologia che

PC PHOTO

Ancora un’ottima prova delle Canon e Pentax, l’esame centro-bordi.

riesce a rendere più leggibili le zone chiuse del fotogram-ma; non è detto che la percezione della scena sia resa in modo corretto, il contrasto generale della scena muta, ma lo scopo della funzione è di rendere più leggibili i det-tagli nelle ombre e nelle luci. Dato che stiamo usando il programma di completo automatismo trovo pienamente giustificato questo intervento, così come l’accentuazione dei toni della Pentax. Se invece vogliamo premiare la coerenza la palma va a Sony. Prendendo in considerazione gli obiettivi, posto che si tratta di una prova parziale, vado ad osservare il centro e i bordi. I diaframmi impostati da tutte le quattro reflex sono quelli che probabilmente valorizzano al meglio le focali usate (50mm equivalenti). Per il resto, la Pentax K-m eccede un poco in termini di compressione del Jpeg con artefatti evidenti ed un peso del file assai più contenuto rispetto a quello delle concorrenti; inoltre la Pentax forza più delle altre la maschera di contra-sto (MdC) ottenendo risultati più gratificanti. L’immagine più morbida è quella della Nikon D60, e a mio parere in

modo eccessivo in quanto le fa perdere definizione rispetto alla concorrenza. In questo Canon e Sony appaiono le più equilibrate, con un’ottima definizione al centro e dettagli visibili ma non eccessivamente artefatti. Al centro comunque vanno sostanzialmente bene tutte, mentre ai bordi la Nikon e la Sony sono le meno definite, soprattutto agli angoli. La Pentax e la Canon hanno invece una marcia in più; la prima trae vantaggio dalla maggiore ni-tidezza che deriva dalle impostazioni di default, ma anche il livello di dettaglio è superiore. La Canon, pur senza eccede-re nello sharpening come la K-m, fornisce ai bordi i risultati migliori in assoluto; c’è anche da dire che la Canon 1000D ci mette talvolta il flash anche in esterni con messa a fuoco all’infinito, basta che da qualche parte nell’inquadratura ci sia un angolino più scuro. Ripeto, questo non è un test delle ottiche del loro complesso, ma una valutazione del comportamento ad una singola foca-le e per un diaframma intermedio. E’ comunque la valuta-zione del comportamento delle macchine quando si applica il programma Auto in luce solare.

PC PHOTO

Prova 2: Programma P

Nello scatto in luce mista, tungsteno e luce naturale (da finestra), quelle che si difendono meglio sono la Pentax e la Sony.

Ripresa in interni ed esterni difficili, sal-vataggio in Jpeg, sensibilità 400 Iso, WB Auto, ogni automatismo disabilitato, stabi-lizzazione attivata.

La seconda prova a cui sottoponiamo le nostre entry-level è quella di una illuminazione difficile; è il caso di una scena in ombra e di una in parziale controluce. Aggiungiamo poi alcune prove in interni in ombra. Impostiamo un bilanciamento del bianco automatico e usiamo il programma P (Program) che richiede alla fotocamera di regolare unicamente tempi e diaframmi, senza toccare Iso o funzionalità di miglioramento dello scatto. Verifichiamo insomma quanto sia accurato il sistema esposimetrico, senza attenuanti. Scattiamo a mano libera anche per vedere cosa sia in grado di fare lo stabilizzatore di immagine, integrato in ottiche o sensori, quando i tempi scendano un poco, pur scattando a 400 Iso. Anche questo è insomma un contesto di ripresa comunissimo: luce scarsa con con-seguente aumento degli Iso.

Nella situazione di interni con un misto di luce e ombra le macchine si sono regolate come segue:Sony: 1/40s, f/5.6Nikon: 1/25s, f/5.3 equivalente 1/20s, f/5.6Canon: 1/40s, f/5 equivalente 1/30s, f/5.6Pentax: 1/60s, f/4.5 equivalente 1/15s, f/5.6

Nella scena illuminata uniformemente da lampade tungsteno:Sony: 1/60s, f/5.6 Nikon: 1/50s, f/5.6Canon: 1/60s, f/6.3 equivalente 1/80s, f/5.6Pentax: 1/80s, f/5.0 equivalente 1/60s, f/5.6

Riportare tali dati non è di particolare utilità dato che al variare della scena varia di molto anche la risposta della reflex in termini di esposizione, ma permette di capire che nessuna di queste fotocamere se ne vada ‘per farfalle’. Soprattutto nello scatto in luce tung-steno uniforme, dove comunque Nikon e Canon la spuntano per una minore sotto-esposizione rispetto alle altre. Cromaticamente però il disastro è generalizzato! In luce tungsteno tutte restituiscono fotogrammi gialli. Solo la Sony si salva nella luce mista tungsteno e sole. Potrei forse dire che la Pentax si comporta meglio in talune circostanze di sola luce tungsteno, ma il mio consiglio è quello di impostare il pre-set Tungsteno e lasciare stare il bilanciamento automatico. Torniamo al primo caso, dell’illuminazione difficile, ma naturale. Il WB automatico è corretto per tutte e forse solo la Canon ‘scalda’ un poco più delle altre in interni, ma sempre nell’ambito di una corretta inter-pretazione. Negli esterni ombreggiati invece la Canon 1000D rimane piuttosto ‘fredda’ ed il migliore WB

PC PHOTO

La prova in luce tungsteno mette in evidenza che tutte sono in difficoltà.

Come misurazione esposimetrica, in programma P, Nikon tende un poco a sovresporre, con il vantaggio però di una mi-gliore lettura dei dettagli in ombra.

PC PHOTO

In ombra vanno abbastanza bene tutte, con una migliore definizione al centro per Pentax, e qualche problema in stabi-lizzazione di Canon.

automatico è quello della Nikon D60. E’ veramente impressionante quanto sia diverso il comportamento delle reflex di fronte alla stessa scena. Basti dirne una: gli istogrammi della Pentax e della Sony, nella nostra prova, sono praticamente sovrappo-nibili, eppure a guardare i dati di scatto c’è quasi uno stop di differenza tra le due esposizioni! Lasciamo comunque stare questi casi estremi, dato che l’andamento delle curve del firmware influisce parecchio. Quello che ci importava osservare era prima di tutto come se la sarebbero cavata le reflex in una situazio-ne complessa; ebbene, nessuna commette errori evi-denti e si può solo rilevare la tendenza della Nikon a fornire immagini leggermente chiare in interni, mentre quelle di Pentax sono un po’ scure non appena nella scena vi sono forti contrasti di luce con preva-lenza di ombre. I 400 Iso della Pentax sono un po’ rumorosi e mostra-

no degli artefatti in Jpeg, mentre quelli della Canon sono molto puliti, come anche quelli della Nikon, che però rimane morbidissima. Sufficientemente puliti sono anche i 400 Iso della Sony. Una nota interessante è come in questa specifica situa-zione la Pentax K-m riesca a fornire la maggiore de-finizione ai bordi tra le quattro reflex. Probabilmente è la scelta del miglior diaframma insieme alla minore riduzione del rumore operata dalla reflex. Interessante anche il comportamento delle due re-flex dotate di stabilizzazione sull’obiettivo, ovvero la Canon 1000D e la Nikon D60: la qualità ai bordi del fotogramma potrebbe infatti essere influenzata dal posizionamento dei gruppi ottici adibiti a stabilizzare l’immagine, in quanto i risultati sono diversi sui lati del fotogramma, soprattutto su quello orizzontale. In taluni casi, le immagini sono perfette su un lato e sfo-cate sull’altro.

Prova 2: Programma P

PC PHOTO 33

Lo spostamento delle lenti interne dello stabilizzatore ottico di Canon ha prodotto risultati differenti sui due lati del fo-togramma. E’ capitato solo in questo caso.

l’obiettivo migliore, costruttivamen-te parlando, tra quelli che accompa-gnano le fotocamere in prova. Altri aspetti da segnalare riguardano la Sony A200, la quale funziona con schede di memoria di tipo Compact Flash, mentre le altre reflex usano il formato SD. Tutte hanno tempi di scatto da 1/4000s a 30 secondi, con sincro flash di 1/200s per Canon e Nikon, 1/160s per Sony e 1/180s per Pentax. Come peso e dimensioni sicuramente la Sony A200 è la meno compatta, la Canon e la Nikon sono quasi identi-che, mentre la più piccola è la Pentax K-m, ma nello stesso tempo è ‘den-sa’, dato che il suo peso è simile a quello della Sony.

Feeling dell’interfacciaPrima di esaminarne le prestazioni, valutiamo la semplicità e la flessi-bilità di utilizzo, a partire dai menu. In generale si nota una interfaccia di navigazione particolarmente sempli-ce per le reflex di Canon e Nikon, estremamente sintetiche nelle impo-stazioni fondamentali, a differenza di Pentax e Sony con le quali, sia per la

scelta dei colori che per la ripartizio-ne dei menu, è necessario leggere più voci di quanto sia realmente necessa-rio alla regolazione della macchina, con un certo rallentamento delle fasi di pre-scatto. A livello di comandi hardware, su tutte troviamo una sola ghiera di regolazione rapida per impostare il tempo o il diaframma, ed occorre usare il pulsantino Av +/- per modi-ficare il parametro complementare (o la staratura esposimetrica). Tutte le reflex poi consentono di personalizzare uno dei pulsanti (il tasto ‘funzione’) per fargli svolgere mansioni differenti da quelle per cui è stato programmato: sulla K-m è il tasto “?” sulla calotta, sulla Canon 1000D è il “Set” sul dorso, sulla Nikon D60 è “Fn” sul frontale, men-tre sulla Sony la situazione è un po’ differente dato che già “Fn” permette numerose regolazioni. Oltre a ciò i menu contengono un gran numero di funzionalità che evitano di addentrarsi nelle ‘custom function’. Tranne la Nikon che usa Fn, se abili-tato in tal senso in alternativa al con-

trollo diretto a monitor, tutte dispon-gono di un tasto per la sensibilità Iso; anche per il bilanciamento del bian-co la Nikon richiede di entrare nei menu, come per altro anche la Sony. Nel complesso è la Canon quella che offre la maggior parte dei comandi a tasto, seguita dalla Pentax e poi dal-la Sony (usa Fn) e dalla Nikon (usa l’interfaccia diretta a monitor e Fn). Pentax consente di impostare i para-metri dall’interfaccia a monitor e di personalizzare il tasto “?” (conviene destinarlo all’utile anteprima digi-tale), aumentando di molto la fles-sibilità dell’apparecchio. Limitante invece è dover entrare nei menu per attivare o disattivare la stabilizzazio-ne a sensore. Sia la Canon 1000D che la Pentax K-m richiedono poi di addentrarsi nei menu per gestire l’ottimizzazione dell’esposizione: noioso. Al contra-rio la Nikon D60 pone il comando per il D-Lighting Attivo sulla calotta della macchina, mentre la Sony A200 inserisce la funzione D-Range all’in-terno del menu attivato dal tasto Fn. Ed anche Pentax permette l’estensio-ne della gamma dinamica (D-Range

PC PHOTO

Prova 3: Impostazione Manuale, 100 Iso

Al centro del fotogramma i risultati sono simili, agli angoli invece le migliori prestazioni sono quel-le delle due ultime arrivate, la Canon e la Pentax; la resa di quest’ultima è molto uniforme.

Ripresa in esterni su treppiede, salvataggio in Raw + Jpeg, WB con i pre-set, ogni auto-matismo disabilitato, stabilizzazione disatti-vata.

La prima considerazione è che occorre essere cauti nei confronti di una frettolosa conversione da Raw. Abbiamo utilizzato i convertitori forniti dai differenti produttori, in configurazione standard. Tutti consentono una buona conversione dei propri prodotti, sebbene alcuni siano complessi da regolare per sviluppare il Raw nel modo più conservativo possibile; in particolare il ‘misterio-so’ Data Converter di Sony, che non si sa da che parte prendere nelle regolazioni di nitidezza e riduzione del disturbo. Anche il Digital Photo Professional di Canon ci mette del suo, con una riduzione del rumore di default che am-morbidisce senza pietà anche il più ‘affilato’ dei risultati. Nikon, come già detto, non fornisce di serie il proprio

convertitore di punta, Capture NX2. Rimane il Photo Laboratory di Pentax, che non brilla certo per intuitività. Passiamo ad esaminare i risultati. Buono l’equilibrio dell’istogramma della Nikon, con ombre leggibili e alte luci non pelate, il tutto con una buona definizione al centro; unico problema è che l’im-magine è molto morbida e va per forza di cosa enfatizza-ta con una maschera di contrasto. La migliore in questo caso è la Canon 1000D per via di un dettaglio superiore (in particolare al centro) e di una facile conversione, anche se lo sharpening (MdC) è un po’ da rivedere in fase di impostazione; subito dopo viene la Sony, allo stesso livello della Nikon, con un’im-magine più definita al centro, mentre la Nikon prevale ai bordi. La Pentax combina qualche pasticcio nelle zone con riflessi e nelle alte luci, ma come definizione è seconda solo a Canon. Per una valutazione oggettiva di tutte e quattro le reflex

PC PHOTO

Il Jpeg diretto da fotocamera è più morbido del Raw per tutte e quattro le reflex. Un po’ troppo enfatizzato dalla ma-schera di contrasto quello di Canon.

Un ulteriore confronto tra il Jpeg sviluppato da Raw e quello diretto delle quattro fotocamere. I risultati sono gli stessi.Un ulteriore confronto tra il Jpeg sviluppato da Raw e quello diretto delle quattro fotocamere. I risultati sono gli stessi.

è comunque essenziale considerare l’ottica che montere-mo. L’obiettivo continua infatti ad essere l’elemento fon-damentale nella questione della qualità dell’immagine. Tra i software forniti in dotazione, come conversione del Raw e gestione dell’immagine il migliore è il Canon DPP, mentre il ViewNX di Nikon è di gran lunga più avanti nella gestione dell’archivio e per l’esame delle immagini. In generale tutti i Jpeg appaiono più morbidi nei confron-

ti dei rispettivi Raw, anche scattando con la Nikon D60 separatamente per il Raw/Nef ed il Jpeg Fine; in questo caso si ha il Jpeg più simile al corrispettivo Raw. Infine, applicando una maschera di contrasto simile per i quattro contendenti, anche nel caso del Jpeg la spunta Canon, pur con bordi un po’ troppo esaltati per gli utenti più raffinati, seguita dalla Pentax (un po’ morbida con i parametri impostati su Naturale) e poi dalla Sony appaia-ta a Nikon.

PC PHOTO

Prova 4: Impostazione Manuale, 800 IsoRipresa in interni su treppiede, salvataggio in Jpeg con e senza riduzione rumore (NR), WB con i pre-set, ogni automatismo disabili-tato, stabilizzazione disattivata.

Lo scatto a 800 Iso, con e senza riduzione del rumore, produce risultati assai diversi per le quattro fotocamere della nostra prova. La Canon 1000D opera una riduzione del rumore a tutte le sensibilità, e dunque anche a 800 Iso, ma non intervie-ne tanto sul rumore di luminanza quanto su quello cro-matico, di certo il più difficile da ‘accettare’; è un buon approccio. Sony, con la Alpha A200, segue a ruota con un’applica-zione degli algoritmi di NR a partire da 1600 Iso, e dun-que senza effetto a 800 Iso. Le altre due reflex, la Nikon D60 e la Pentax K-m, pro-ducono risultati apprezzabili anche a Iso 800. Pentax è la sola che consenta di definire livelli diversi di riduzione rumore anche su un modello entry-level. Applicando una riduzione denominata Leggera il rumore scompare dal punto di vista della granulosità, pur perdendo anche del dettaglio fine; il guadagno in termini di pulizia è maggio-

re rispetto alla perdita di definizione; un buon risultato dunque. Nikon sulla D60 consente un’unica opzione anti-rumore e devo notare come l’applicazione del filtro non modifi-chi più di tanto i particolari fini dell’immagine, pur elimi-nando efficacemente la grana. La Pentax però fornisce, all’osservazione delle immagini di partenza, una migliore incisione ed è quindi inevitabile una maggiore perdita di dettaglio operando la riduzione di rumore.Se confrontiamo unicamente gli scatti originali a 800 Iso delle quattro reflex, in linea di massima i risultati sono abbastanza simili, senza che nessuna faccia gridare nè al miracolo nè allo scandalo. I risultati migliori sono comunque quelli della Canon e della Pentax; sono immagini leggibili anche nei partico-lari minuti, quasi incredibili per una ripresa a 800 Iso. Guarda caso, sono le fotocamere più recenti del gruppo. Tra le due, la Canon ha anche una definizione superiore, ma la Pentax K-m è distanziata di un nulla. Sony e Nikon sono un passo indietro e forniscono risulta-ti praticamente identici, salvo che per la cromia, legger-mente differente; quella di Nikon mi sembra leggermente migliore.

Pentax è la sola ad offrire 4 livelli di riduzione del rumore agli Iso elevati.

PC PHOTO 37

200%) a partire dal menu degli Iso. Prezioso, a fronte di tutte queste con-siderazioni, il menu MioMenu pre-sente tanto sulla Nikon quanto sulla Canon, che evita di navigare i menu di personalizzazione. In ultimo, una nota di merito per la Pentax Km, l’unica a consentire l’im-postazione di più livelli di riduzione del rumore agli Iso elevati; meno apprezzabile invece è l’impossibilità di impostare il punto AF desiderato, cosicché si può solo scegliere se la-sciare alla macchina la scelta del pun-to di messa a fuoco oppure impiegare quello centrale. Come rapidità di regolazione al primo posto vi è la Canon, seguita nell’ordi-ne da Nikon, Sony e Pentax; quest’ul-tima è svantaggiata da alcune scelte relative ai menu, un po’ troppo lenti da navigare, dato che per la regolazio-ne diretta a schermo la sua posizione di classifica sarebbe stata migliore.

Tiriamo le sommeLa prima considerazione è che la Canon 1000D e la Pentax Km sono più recenti rispetto alle concorrenti e questo influisce. Inoltre la Canon uti-lizza un sensore CMOS che nelle alte sensibilità è avvantaggiato rispetto ai CCD. Dal punto di vista della quali-tà di immagine la Canon e la Pentax hanno quindi la meglio. In questo discorso occorre però con-siderare l’ottica impiegata, mentre in questo test abbiamo usato solo l’obiettivo standard del kit. Alla prova dello scatto in completo automatismo emerge in modo piuttosto evidente la superiorità delle ottiche dei ‘kit’ Canon e Pentax, nonostante la mag-giore MdC. Probabilmente Canon usa anche un filtro anti-alias più debole, senza che in questa prova siano emersi effetti negativi. Pregevole anche la flessibi-lità dei parametri immagine del col-laudato sistema Picture Style. La D60 di Nikon appare più ‘modera-ta’, ma non dimentichiamo come essa sia arrivata sul mercato qualche mese dopo e per altro derivi direttamente dalla precedente D40x. La forza della Nikon sta nella sua interfaccia utente, che offre un gran numero di possibili ‘abbellimenti’ che faranno la felicità degli utenti alle prime armi. Sicuramente i menu della D60 sono, assieme a quelli della Canon 1000D, i più fruibili tra i quat-tro provati. Si può poi notare che la D60 ha solo 3 punti AF, che comun-que reagiscono bene, una velocità di otturazione che fa supporre che la

reflex sfrutti l’otturazione elettronica per rallentare un poco il movimento delle parti meccaniche, ed infine che lo scatto a formato congiunto associa al file Raw solo il Jpeg Basic. Da non trascurare la solidità costruttiva della Nikon, anche per quello che riguarda l’eccellente realizzazione dell’ottica stabilizzata del kit. La Sony A200 è la veterana di questo gruppo e le sue dimensioni sono mag-giori delle concorrenti, ma dispone di un grande mirino (non luminosissimo con l’ottica del kit) dotato di 9 punti AF veloci e precisi; in termini di auto-focus la A200 compete con la Canon, sia per velocità che per precisione. Inoltre dispone di un gran numero di funzionalità evolute, a cominciare dalla stabilizzazione a sensore, e poi la gestione del range dinamico da menu. L’immagine che si ottiene con il 18-70mm non è sempre nitidissima ed il Raw risente della conversione, non proprio intuitiva, ma la A200 ha il pregio di poter montare ottiche di qualità stabilizzandole grazie alla tecnologia Super Steady Shot. E’ suo anche il miglior colore (verosimile), in tutte le prove. La Km di Pentax, pur mancando del Live View (che solo la Canon possie-de), dispone di un’intelligente ante-prima dello scatto grazie al sistema di Quick Preview; inoltre consente di accedere alle regolazioni direttamente dall’interfaccia grafica a monitor. Tra tutte le reflex in prova è la più picco-la, anche se non è la più leggera; la scelta poi delle batterie a stilo AA in luogo di un accumulatore proprietario è un plus non indifferente data la faci-lità di trovarle ovunque a costi ridotti. Da non trascurare la stabilizzazione di tutte le ottiche grazie al movimento del sensore. Come prestazioni esce assai bene dal-la prova ad Iso elevati, anche perché è l’unica a fornire vari livelli per il fil-tro di riduzione rumore. E’ un po’ len-ta, ma va detto che in modalità Auto offre all’utente amatoriale i risultati più appariscenti di questo gruppo di reflex. Buona anche la risposta in Jpeg dell’ottica del kit. E’ un po’ poco reattiva per i miei gusti, ma in questo test le assegno il secondo posto dopo la Canon.

Il giudizioE dopo tutte queste valutazioni, qual’è la reflex da preferire? Nikon ha dalla sua un ottimo feeling che sa trasmettere anche all’utente alle prime armi ed il sistema D-Lighting Attivo, certamente il migliore tra le

Quanto Costa

Canon Eos 1000Dcon 18-55IS: € 550

Nikon D60con 18-55mm VR: € 540

Sony A200 con 18-70mm: € 470

Pentax K-mcon 18-55mm: € 500

funzioni che aumentano la leggibi-lità delle ombre e delle luci.La Sony A200 ha dalla sua delle prestazioni di buon livello in un po’ tutti i campi di applicazione e secondo me potrebbe attrarre l’utilizzatore che non è disposto a dedicare troppo tempo all’appren-dimento della macchina. Buono autofocus, il sistema di stabiliz-zazione a sensore e la reattività generale. La Pentax si è dimostrata in due prove su quattro alla pari con la migliore. Di certo è una reflex interessante, che si avvantaggia anche del fatto di essere la più recente. Ha un prezzo molto competitivo e per chi non possiede obiettivi o accessori di altri sistemi può essere un buon modello per iniziare. La Canon prevale tra le reflex di questa prova per una qualità di immagine meglio fruibile e offre i risultati migliori dall’impiego Raw. Inoltre è l’unica che dispone di Live View.In tutti i casi, qualunque di que-ste reflex scegliate, non dovreste uscirne delusi, soprattutto sfruttan-do i punti di forza che per ciascuna abbiamo evidenziato nel test.Attenzione però all’ottica che è l’elemento che fa la differenza: la focale impostata, il diaframma e la distanza di messa a fuoco possono sovvertire i risultati di questo test, a conferma che la qualità delle immagini è prima di tutto nelle capacità del fotografo.

Eugenio Tursi

Test · software opzionale Capture NX/NX2) Rivestimento antistatico contro la polvere Meccanismo di...

Documents

Transcript of Test · software opzionale Capture NX/NX2) Rivestimento antistatico contro la polvere Meccanismo di...