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Uno studio globale IL REGOLAMENTO PRIVACY EUROPEO (GDPR) I NUOVI ADEMPIMENTI E GLI ADEGUAMENTI ORGANIZZATIVI

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Uno studio globale IL REGOLAMENTO PRIVACY EUROPEO (GDPR)

I NUOVI ADEMPIMENTI E GLI ADEGUAMENTI ORGANIZZATIVI

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Agenda

Introduzione:

• Il Nuovo Regolamento Privacy Europeo: la nuova rivoluzione culturale

• I nuovi principi del trattamento: l’Accountability

• Perché dimostrare la conformità al Regolamento?

• Come dimostrare l’Accountability?

Il Privacy Impact Assessment

Il rapporto con i registri del trattamento

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Il Nuovo Regolamento Privacy Europeo

Il 25 maggio 2016, dopo anni di trattative, è entrato finalmente in vigore il Nuovo Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati n. 2016/679 (“GDPR o Reg.”).

Il GDPR:

• sostituisce dal 25.5.2018 la Direttiva 95/46/EC che disciplina il trattamento dei dati e, in larga misura, la normativa nazionale in tema di protezione dati, che ha implementato la direttiva, introducendo un nuovo complesso di regole applicabili a tutti gli Stati Membri;

• introduce massivi cambiamenti alle leggi nazionali, e quindi anche al D.Lgs.196/2003, impattando in modo significativo su tutte le società ed enti che trattano dati (titolari o responsabili) e su ogni aspetto delle relazioni tra le organizzazioni e il pubblico.

Il mancato adempimento al Regolamento sarà sanzionato a partire dal 25 maggio 2018.

Introduzione

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Il Nuovo Regolamento Privacy Europeo

Il Regolamento cambia integralmente il concetto di privacy, creando un radicale cambio di pensiero, una rivoluzione culturale: da forma (titolari e responsabili sono chiamati ad adempiere ad obblighi, formalità e misure minime di

sicurezza previsti dalla legge per esimersi da responsabilità):

da … fare quanto previsto dalla legge

a sostanza (titolari e responsabili sono chiamati a ridisegnare e ripensare la propria privacy – by design

e by default – impostandola sin dall’inizio adottando le migliori soluzioni adeguate al loro caso concreto e allo specifico livello di rischio, per minimizzare il trattamento, solo così esimendosi da responsabilità)

a … fare quanto valutato dal Titolare/responsabile la soluzione più adatta per il proprio caso concreto

Introduzione

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Il Nuovo Regolamento Privacy Europeo

Non possiamo più sentirci a posto facendo il minimo; dobbiamo fare il massimo e dimostrare di averlo

fatto:

è il nuovo principio del trattamento, quello di Accountability, che impone l’obbligo di rispettare il Reg., i suoi principi e di provarlo

SANZIONE FINO AL 4% FATT. MOND. ANNUO GRUPPO

Il Principio di Accountability fonda il nuovo VALORE della Privacy: da mera compliance a VALORE competitivo, economico, reputazionale e asset

Introduzione

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Introduzione

GDPR

Da … fare il minimo previsto dalla legge

A fare il massimo ritenuto adeguato dal Titolare e

Responsabile sulla base della valutazione del proprio

trattamento e del relativo rischio e impatto

Dando prova che le soluzioni adottate siano le misure tecniche e organizzative adeguate al caso

concreto

E’ il principio dell’Accountability

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Introduzione

D.Lgs. 196/2003 Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 11 Art. 5

Principio di liceità e correttezza: trattamento secondo legge

(es. previo consenso; senza consenso se contratto, obbligo

di legge etc)

Idem.

E’ principio di liceità,

correttezza e

trasparenza

Invariato

Sanzioni:

Reg: 83 c. 5 Reg (sanzioni amministrative fino a 20.000.000 eur o

4% fatturato annuo mondiale totale dell’esercizio precedente se

superiore) – 83 c. 2

In tutti i casi di oggi:

Sanzioni penali locali

Es.: CP: inutilizzabilità; sanzione penale art. 167 (reclusione fino a 3 anni)

Sanzioni civili (risarcimento danno imputabile):

Il Titolare risarcisce il danno cagionato da trattamento in violazione del

Regolamento, se imputabile

Principio di finalità: trattamento per le finalità in informativa Idem. E’ principio di

limitazione della finalità

Invariato:

idem

Principio di esattezza: misure per garantire dati aggiornati Adozione di procedure

per cancellare e

rettificare i dati inesatti

Idem

Principio di pertinenza e non eccedenza: dati trattati solo

pertinenti, completi e non eccedenti rispetto alle finalità,

trattati per quanto necessario

Idem.

E’ il c.d. principio di

minimizzazione

Fonda la privacy by design – art. 25 Reg

Principio di limitazione della conservazione:

conservazione di dati in forma identificativa ammessa solo

per tempo non superiore al conseguimento finalità

Idem

Invariato.

Fonda la privacy by default - art. 25 Reg

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D.Lgs. 196/2003 Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 11 Art. 5

Principio di integrità e riservatezza:

Obbligo di garantire adeguata sicurezza dei

dati mediante misure tecniche e

organizzative adeguate adottate dal

Titolare a seconda del caso e del rischio

concreto

Non bastano più le misure minime.

Aumento campo e obblighi:

maggiori obblighi Regolamento per Titolare e Responsabile in tema di

garanzia e prova della sicurezza.

Sanzioni:

Reg: 83 c. 5 Reg (sanzioni fino a 20.000.000 eur o 4% fatturato annuo mondiale

totale dell’esercizio precedente se superiore)

Principio di responsabilizzazione

del Titolare e del Responsabile:

Rispetto di tutti i precedenti principi e in

grado di comprovarlo

Maggiori Obblighi Regolamento per Titolare e Responsabile in tema di rispetto

e relativa prova del rispetto dei principi del trattamento.

Titolare e Responsabile hanno entrambi i maggiori obblighi degli artt. 24 – 32

Reg.

Sanzione 83 c. 5 Reg

Introduzione

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Perchè adempiere al principio dell’Accountability? Le 7 ragioni

Compliance: evitare sanzioni (fino al 4% del fatturato annuale di gruppo)

Sfruttare il valore economico dei big data

Motivi di business (opportunità di revisione dei processi e loro efficientamento/miglioramento/snellimento, opportunità di marketing e profiling)

Ottenere vantaggi reputazionali e competitivi

Ottenere valore etico per l’azienda

Guadagnare la fiducia del cliente

Avere maggiore sicurezza dei dati e quindi degli asset strategici

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2

3

4

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Il nuovo GDPR - Il metodo Rödl & Partner (*)

2018

Maintenance, Certificazioni, polizza assicurativa e self assessment

La privacy come strumento di crescita del tuo business

Remediation &

Implementation

del GDPR Assessment

La prova dell’accountability

Accountability

del Titolare e del Responsabile

GDPR

La rivoluzione culturale

(*) Method and copyright proprietary

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Come provare di essere in linea con il principio dell’Accountability?

Le principali prove dell’Accountability fornite dal

GDPR sono

Assessment: Risk e Impact Assessment

Remediation e Implementation

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D.Lgs.

196/2003

Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 35-36

Come procedere?

RISK ASSESSMENT

IMPACT ASSESSMENT

REMEDIATION&IMPLEMENTATION

ACCOUNTABILITY

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D.Lgs. 196/2003 Reg. 2016/679 Conseguenze

Artt. 32 e 35-36 (e Guidelines CNIL 2015, Guidelines ICO 2015, Guidelines WP 2017,

ISO 31000, 27001, 29100, 27018, 19600, 21500ISO 29134, ISDP 10003:2015)

Non è espressamente prevista

dal CP, ma es. da:

ISDP 10003:2015

UNI EN ISO/IEC 27001, 9001

UNI ISO 31000

(etc)

Assessment dei rischi sulla sicurezza dei dati e sulle diritti e le libertà delle

persone fisiche (art. 32):

Risk Assessment

Assessment dell’ impatto sulla protezione dei dati (art. 35-36) :

Impact Privacy Assessment (PIA)

Cosa sono?

lo strumento che il GDPR individua quale prova prima per dimostrare che il

Titolare/Responsabile si sta responsabilizzando, sta agendo in modo

accountable e lo sta facendo esaminando la propria situazione (trattamenti,

processi e progetti), individuando i rischi e adottando le soluzioni più idonee al caso

concreto

Maggiori obblighi Titolare.

Sanzioni:

Reg: 83 c. 4 Reg (sanzioni fino a

10.000.000 eur o 2% fatturato annuo

mondiale totale dell’esercizio precedente se

superiore)

L’Assessment

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D.Lgs.

196/2003

Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 35-36

In cosa consistono?

Risk Assessment

data mapping (mappatura dati trattati, da chi, dove e come, con flow, procedure, documenti e registri)

descrizione trattamenti previsti (natura, oggetto e contesto)

valutazione necessità trattamenti rispetto a finalità

finalità trattamenti

Individuazione rischi sulla sicurezza dei dati e sui diritti e le libertà individuali (perdita, modifica illegale,

accesso, distruzione)

PIA aggiunge

valutazione impatto dei trattamenti sulla protezione dei dati (i.e. considerati i rischi sulla sicurezza e sui diritti e

sulle libertà individuali delle persone fisiche, determinare probabilità e gravità del rischio e quindi l’impatto

sulle libertà individuali (es. compressione diritto non discriminazione, libertà di pensiero), considerando:

Origine, natura, particolarità e gravità del rischio

Natura oggetto e contesto del trattamento

Individuazione misure tecniche e organizzative adottate o da adottare per attenuare i rischi

riesame periodico dell’impatto e delle misure

L’Assessment

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Reg. 2016/679

Art. 35-36

Focus sul Risk Assessment:

Valutazione di rischio per la sicurezza dei dati e per le libertà individuali

Elenco di rischi

Il rischio (probabilità per gravità) è parametrato alla natura, oggetto, contenuto e finalità del trattamento e include (Cons. 83)

distruzione accidentale dei dati

distruzione illegale

perdita

modifica

rilevazione

accesso non autorizzato

Il rischio si concreta se «deriva da trattamenti di dati personali suscettibili di cagionare danno fisico, materiale o immateriale»

(Cons. 75) – PERICOLO DI DANNO (es. trattamento che possa comportare discriminazione, furto idendità, perdite finanziarie,

danno alla reputazione, etc)

Valutazione Probabilità*Gravità rischio = Rischio

Report di rischio

L’Assessment

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L’Assessment - Tools per il Risk Assessment (art. 32; cons. 74, 75, 76, 83)

Tipologia di trattamento: archivio clienti

Danno: divulgazione non

autorizzata

Probabilità Gravità Rischio

Interessi vulnerabili -

minori

1 4 4

Trattamento dei Big Data 2 4 8

Trasmissione dei dati in

rete e ai servizi di

comunicazione

2 4 8

Tipologia di trattamento: archivio clienti

Danno: divulgazione non autorizzata Probabilità Gravità Rischio

Discriminazione 1 4 4

Furto o usurpazione d’identità 1 3 3

Perdite finanziarie 2 4 8

Pregiudizio della reputazione 2 3 6

Perdita della riservatezza dei dati protetti da

segreto professionale

1 4 4

Decifratura non autorizzata della

pseudonimizzazione

1 4 4

Qualsiasi altro danno economico o sociale

significativo

1 2 2

Perdita dei diritti delle libertà e dell’esercizio

del controllo dei dati da parte degli interessati

1 3 3

Trattamento dei dati sensibili 4 4 16

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Reg. 2016/679

Art. 35-36

Quando fare un Risk Assessment?

Secondo il Reg.: sempre (art. 32)

L’Assessment

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D.Lgs. 196/2003 Reg. 2016/679 e WP29 248 del 4 ottobre 2017 Conseguen

ze

Art. 35-36 Focus sul Privacy Impact Assessment

La PIA è obbligatoria per legge solo se comporta un rischio elevato per i diritti dell’interessato, cosa che si verifica in

caso di:

1) Nuove tecnologie (es. cloud, apps, devices, IoT, soluzioni tecnologiche nuove)

2) Valutazione sistematica e globale di aspetti personali dell’interessato, basata su trattamento automatizzato : es.

comportamento, gusti, abitudini, movimenti, preferenze (es. profilazione, valutazione scoring comportamentale, match con

banca dati, valutazione di dati relativi a soggetti vulnerabili)

3) Trattamento su larga scala di dati particolari o dati giudiziari

cliniche, ospedali, tribunali (no medico o avvocato o operatore sanitario singolo )

4) Sorveglianza sistematica su larga scala di zona accessibile al pubblico

ZTL, videosorveglianza in luoghi pubblici (no locali privati)

5) Trattamenti indicati dall’autorità Garante (elenco in attesa entro fine anno)

L’Assessment – la PIA

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D.Lgs. 196/2003 Reg. 2016/679 e WP29 248 del 4 ottobre 2017 Conseguen

ze

Art. 35-36 Focus sul Privacy Impact Assessment

Altri casi in cui la PIA è obbligatoria:

big data e modelling;

match o combinazione di database e/o di insiemi di dati derivanti da due o piu trattamenti svolti per diverse finalita e/o

da titolari distinti, secondo modalita che esulano dal consenso iniziale (come avviene, ad esempio, con i Big Data);

dati relativi a persone vulnerabili (es. minori, soggetti con patologie psichiatriche, richiedenti asilo, anziani, ecc.);

utilizzi innovativi o applicazione di nuove soluzioni tecnologiche o organizzative (es. device Internet of Things,

riconoscimento facciale);

trattamenti valutativi o di scoring;

trattamenti che, di per se, potrebbero impedire agli interessati di esercitare un diritto o di avvalersi di un servizio o di

un contratto (es: screening dei clienti di una banca attraverso i dati registrati in una centrale rischi per stabilire la

concessione di un finanziamento)

L’Assessment – la PIA

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D.Lgs.

196/2003

Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 35-36

La PIA contiene almeno:

a) una descrizione sistematica dei trattamenti previsti e delle finalità del trattamento, compreso, ove

applicabile, l'interesse legittimo perseguito dal titolare del trattamento;

b) un assessment della necessità e proporzionalità dei trattamenti in relazione alle finalità;

c) un assessment dei rischi per i diritti e le libertà degli interessati; e

d) le misure previste per mitigare i rischi, includendo misure tecniche e organizzative e per garantire la

protezione dei dati personali e dimostrare la compliance col GDPR, tenuto conto dei diritti e degli interessi

legittimi degli interessati e delle altre persone in questione.

L’Assessment – la PIA

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L’Assessment - Come svolgere la PIA: Guidelines del WP29 2017 e CNIL 2015

identificare i dati

identificare i trattamenti

identificare se i trattamenti rispettano i Principi

identificare chi accede ai dati e a chi vengono comunicati

identificare i rischi sulla sicurezza dei dati

identificare i rischi per le libertà individuali

prevedere i controlli periodici

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L’Assessment - Come svolgere la PIA: ISO/IEC 29134

Per ciascuna fase viene

descritto:

• Obiettivo

• Input

• Output atteso

• Azioni

• Guida implementativa

Preparazione della PIA

• Necessità

• Team

• Pianificazione e risorse

• Ambito

• Stakeholder

Esecuzione della PIA

• Flussi informativi

• Casi d'uso

• Contromisure esistenti

• Valutazione del rischio

• Trattamento del rischio

Follow-up

• Report e pubblicazione

• Implementazione del piano

• Audit

• Gestione dei cambiamenti alla PIA

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L’Assessment - PIA Reports

PIA Public Summary

Aspetti per gli utenti a supporto di un consenso

informato

Tipi di informazioni trattate

Panoramica del rischio residuo

Riassunto delle misure di sicurezza e delle

azioni attivate

Informazioni di contatto e supporto

PIA REPORT

Executive summary

Introduzione

Descrizione dell’ambito

Criteri per la valutazione del rischio

Requisiti inerenti la privacy

Valutazione del rischio

Piano di trattamento del rischio

Conclusioni e decisioni

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D.Lgs.

196/2003

Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 35-36

(i) Descrizione del trattamento, che specifichi natura, scopo, contesto, finalità del trattamento;

(ii) Categorie di dati personali trattati;

(iii) Natura dei dati personali trattati;

(iv) Necessità e proporzionalità dei trattamenti in relazione alle finalità (con conseguente esame ad es. della

liceità del trattamento, della minimizzazione del trattamento e del rispetto delle finalità oggetto di

informative);

(v) Rischio per la sicurezza dei dati;

(vi) Rischi per i diritti e le libertà degli interessati;

(vii) Valutazione delle misure organizzative previste per mitigare i rischi (es. sussistenza di adeguati: Codici di

condotta, Certificazioni GDPR, Nomina a responsabile interno del trattamento, Nomina a responsabile

esterno del trattamento, Nomina a incaricato del trattamento, Nomina a Amministratore di sistema,

Informativa Privacy adeguata, Consensi adeguati dell'interessato; Formazione del personale;

Nomina del DPO; Notificazione al Garante; Prior Check; Procedure adeguate; Contratti con cotitolari o

titolari autonomi; Accordi sindacali; SCC o BCR (Clausole contrattuali) per trasferimento)

(viii)Valutazione delle misure tecniche previste per mitigare i rischi;

(ix) Redazione di un report

(x) Firma del Report da parte del Titolare/DPO

La PIA in pratica: individuare i contenuti

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Reg. 2016/679

Art. 35-36

La matrice utilizzata per la valutazione del rischio per la sicurezza dei dati è composta dai criteri di seguito riportati:

• categorie di dati personali trattati;

• categorie di soggetti interessati;

• natura dei dati personali trattati;

• finalità del trattamento;

• numerosità dei dati trattati;

• trasferimento dati verso Paesi extra UE;

• adeguatezza delle misure tecnologiche;

• adeguatezza delle misure organizzative.

Il livello complessivo di rischio di sicurezza va espresso sulla seguente scala a 4 livelli:

• ALTO;

• MEDIO ALTO;

• MEDIO BASSO;

• BASSO.

La PIA in pratica: creare le matrici di rischio sicurezza

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Reg. 2016/679

La matrice utilizzata per la valutazione dell’impatto sulle libertà individuali è composta dai criteri di seguito riportati:

• categorie di dati personali trattati;

• categorie di soggetti interessati;

• natura dei dati personali trattati;

• finalità del trattamento;

• numerosità dei dati trattati;

• trasferimento dati verso Paesi extra UE;

• tecnologia utilizzata ed adeguatezza delle misure tecnologiche;

• adeguatezza delle misure organizzative;

• rischi per gli interessati (Cons. 75 GDPR).

discriminazione;

furto o usurpazione identità;

perdita finanziaria;

pregiudizio alla reputazione;

perdita di riservatezza su dati coperti da segreto professionale;

decifratura non autorizzata della pseudonimizzazione;

privazione dei diritti e delle libertà;

impedimento all'esercizio del controllo sui dati.

Il livello complessivo di rischio di impatto va espresso sulla seguente scala a 4 livelli:

• ALTO;

• MEDIO ALTO;

• MEDIO BASSO;

• BASSO.

La PIA in pratica: creare le matrici di rischio impatto

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© Rödl & Partner 34

Reg. 2016/679

Valutazione delle misure organizzative

Le presenza e adeguatezza delle misure organizzative va effettuata per ciascun trattamento soggetto a PIA.

Misure organizzative adeguate sono:

• codici di condotta;

• certificazioni GDPR;

• nomina a responsabile interno del trattamento;

• nomina a responsabile esterno del trattamento;

• nomina a incaricato del trattamento;

• nomina a Amministratore di sistema;

• informativa Privacy adeguata;

• consensi adeguati dell'interessato;

• formazione del personale;

• nomina del DPO;

• notificazione al Garante;

• Prior Check;

• procedure adeguate (es. data breach, qualifica e controlli sulle terze parti, salvataggio e ripristino dei dati, uso supporti

rimovibili, acquisto e gestione liste, incident management, utilizzo e gestione di strumenti End User Computing, etc);

• contratti con cotitolari o titolari autonomi;

• accordi sindacali;

• SCC o BCR (clausole contrattuali) per il trasferimento dei dati;

• training delle terze parti;

• definizione di adeguati tempi di retention dei dati;

• nonché le misure definite nella GDPR Program, Accountability e Risk Management Policy

L’Assessment in pratica: valutare le misure organizzative

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Reg. 2016/679

Valutazione delle misure tecniche

Le presenza e adeguatezza delle misure tecniche va effettuata per ciascun trattamento soggetto a PIA.

L’Assessment in pratica: valutare le misure tecniche

Misure di sicurezza

3.1. Controllo accessi

3.1.1 Modalità di assegnazione, gestione e revoca dei diritti di accesso (p.e. criteri del need-to-know, need-to-use, SoD, ecc.)

3.1.2 Utilizzo di differenti profili (i.e. raggruppamenti di privilegi di accesso, lettura, scrittura, esecuzione) associati alle utenze

3.1.3 Adozione di politiche di gestione delle utenze di gruppo

3.1.4 Frequenza di revisione delle utenze da parte dei responsabili

3.1.5 Disabilitazione, in seguito a revisione, delle utenze predefinite, inutilizzate o non più necessarie

3.1.6 Procedure adottate per l'abilitazione degli accessi da remoto (i.e. VPN)

3.2. Gestione delle credenziali

3.2.1 Procedura e/o sistema di gestione del ciclo di vita delle credenziali

3.2.2 Richiesta di sostituzione della password al primo accesso

3.2.3 Lunghezza minima delle password

3.2.4 Complessità delle password (caratteri numerici, alfanumerici, speciali, ecc.)

3.2.5 Numero massimo di tentativi di accesso con password errata permessi

3.2.6 Registrazione dei tentativi di accesso con password errata

3.2.7 Numero minimo di password differenti prima del riutilizzo

3.2.8 Tempo di validità delle password

3.2.9 Modalità di memorizzazione delle password (e.g. in chiaro, cifrata, hash)

3.2.10 Strong Authentication (e.g. riconoscimento biometrico, token, ecc.)

3.2.11 Durata del time-out di inattività

3.3. Crittografia

3.3.1 Algoritmi di cifratura utilizzati

3.3.2 Modalità di gestione delle chiavi di cifratura (generazione, memorizzazione, validità, ecc.)

3.3.3 Utilizzo di certificati per l'autenticazione

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D.Lgs.

196/2003

Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 35-36

L’Assessment in pratica: valutare le misure tecniche

3.4. Logging

3.4.1 Registrazione degli accessi degli utenti ai sistemi

3.4.2 Registrazione delle attività svolte sui sistemi dagli utenti

3.4.3 Registrazione degli errori o delle anomalie rilevate dai sistemi

3.4.4 Registrazione degli accessi degli Amministratori di Sistema

3.4.5 Registrazione delle attività svolte dagli Amministratori di Sistema

3.4.6 Modalità di protezione e conservazione dei file di log (accesso ristretto, cifratura, ecc.)

3.5. Comunicazione

3.5.1 Modalità di comunicazione del sistema con gli altri sistemi (i.e. protocollo utilizzato; tecniche di cifratura)

3.5.2 Misure perimetrali di protezione delle reti (p.e. firewall, IDS, IPS)

3.6. Backup

3.6.1 Tipologia di backup (completo, differenziale, ecc.)

3.6.2 Frequenza di backup (giornaliero, settimanale, ecc.)

3.6.3 Periodo di retention

3.6.4 Modalità di protezione e conservazione dei backup (localizzazione fisica, accesso ristretto, cifratura, ecc.)

3.6.5 Frequenza dei test di restore

3.6.6 Soluzione di Disaster Recovery (i.e. sito alternativo geograficamente distante)

3.7. Manutenzione e sviluppo

3.7.1 Caratteristiche del processo di gestione e applicazione delle patch distribuite dal vendor

3.7.2 Misure di sicurezza in caso di change o sviluppo del sistema (p.e. esecuzione di test di sicurezza)

3.7.3 Frequenza di esecuzione delle scansioni antivirus

3.7.4 Frequenza di esecuzione delle attività di Vulnerability Assessment e Penetration Test

3.7.5 Misure per la tutela della continuità operativa (p.e. piano di ripristino in seguito ad incidenti di sicurezza ed attacchi informatici)

3.7.6 Frequenza di aggiornamento della analisi dei rischi informatici

3.7.7 Procedura e tecniche di cancellazione sicura dei dati (se adottate)

3.7.8 Sistema di gestione degli asset

3.7.9 Misure impiegate per la separazione degli ambienti di sviluppo e di test (separazione fisica, del personale, dei dati, ecc.)

3.8. Fornitori

3.8.1 Requisiti di sicurezza del sistema all'interno dei contratti stipulati con i fornitori e terze parti

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Reg. 2016/679

L’Assessment in pratica: ponderare e valutare il rischio

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38 © Rödl & Partner 09.07.2018

Esempio di PIA e Risk Assessment

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D.Lgs.

196/2003

Reg. 2016/679 Conseguenze

Art. 35-36

Esiti della PIA:

1) No rischio : trattamento effettuabile

2) Rischio mitigabile: trattamento effettuabile dopo accorgimenti

Se a seguito della valutazione d'impatto sulla protezione dei dati, il titolare del trattamento ritenga che

possano essere adottate misure tecniche e organizzative adeguate per attenuare il rischio, il trattamento

verrà effettuato.

3) Rischio non mitigabile: trattamento non effettuabile (o effettuabile solo dopo autorizzazione

Garante)

Se invece, il titolare del trattamento ritenga che non possano essere adottate misure tecniche e organizzative

adeguate per attenuare il rischio, il trattamento potrà essere effettuato solo dopo aver preventivamente

consultato l'autorità Garante Privacy.

L’Assessment

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Reg. 2016/679

Art. 35-36

Quando fare il Privacy Impact Assessment?

Secondo il Reg.: solo in casi specifici (artt. 35-36) (se il trattamento

comporta un alto livello di rischio per i diritti degli interessati)

Per provare l’Accountability del Titolare e del Responsabile: sempre

L’Assessment

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Cosa fare ora

Adozione di Procedura/e di Risk e Impact

Assessment e aggiornamento

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D.Lgs. 196/2003 Reg. 2016/679 Conseguenze

Artt. 30

Già DPS i) Obbligo di Adozione Registri del trattamento (ex DPS):

- Scritti o in formato elettronico

con dettaglio di:

• Nome Titolare o Responsabile e DPO

• Finalità e modalità trattamento,

• interessati,

• dati,

• termini di cancellazione dati,

• trasferimento extra Ue

• descrizione misure tecniche e organizzative adottate

• destinatari della comunicazione di dati

- Sono due: dei trattamenti del titolare e di quelli del Responsabile.

- Quelli del Responsabile includono anche: tutti i titolari, i trattamenti

per ogni titolare, le misure per ogni titolare

- Sono protetti: psw o chiave

- Sono realizzati a seguito della PIA

Maggiori Obblighi Regolamento per

Titolare e Responsabile

Obbligo per titolari e responsabili

• con + 250 dipendenti

• se trattamento di dati particolari (art. 9)

• o rischio per libertà fondamentali (es.

profilazione su larga scala)

Sanzioni:

Reg: 83 c. 4 Reg

Suggerimento: adottarli sempre e tenerli

aggiornati annualmente a prova

dell’Accountability -> FOTOGRAFIA

DINAMICA

Il Registro dei trattamenti

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Assessment

Redazione del Registro dei trattamento

Redazione Registro rischi

Redazione Manuale di Trattamento

Rischio

I principali step

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© Rödl & Partner 47

Come fare quindi un registro in linea con il GDPR?

L’Assessment - Il metodo Rödl & Partner (*)

1° Fase del Metodo Rödl & Partner: Privacy Assessment secondo la nuova normativa europea e la normativa ISO 27001, 29134, 30000 e ISDP 10003:2015

Risk Assessment

per l’individuazione e la valutazione dei rischi sulla sicurezza dei dati e delle libertà individuali

Data mapping

mappatura dei dati, loro fonte

ed uso

Documental Assessment

analisi di tutti i documenti e le

procedure privacy

(informative, consensi,

procedure …)

Verbal Assessment

interviste ai soggetti

coinvolti nel trattamento

System Assessment

analisi di tutti i sistemi e di

tutte le misure adottate

Valutazione dei rischi

Per la sicurezza dei

dati e le libertà

individuali

Privacy Impact Assessment

per la valutazione d’impatto dei trattamenti effettuati sulla protezione dei

dati

Valutazione di impatto

(Privacy Impact

Assessment) del trattamento

sulle libertà individuali

Misure

Individuazione delle misure tecniche e

organizzative adeguate per minimizzare i

rischi

Report di Assessment:

Il report finale con la gap

analysis tra le risultanze e la

norma applicabile

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La redazione dei registri

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Valutazione del Rischio

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Valutazione del Rischio

VALUTARE IL CONTESTO ESTERNO

La valutazione del contesto esterno di [Nome Società] prende in considerazione i seguenti fattori:

1. contesto settoriale

2. contesto normativo

3. contesto tecnologico

4. contesto socioeconomico

5. contesto territoriale

TABELLA DEI FATTORI DI VALUTAZIONE DEL CONTESTO ESTERNO

Contesto settoriale Valutazione degli aspetti inerenti fornitori, terze parti, visitatori, competitors

del settore in cui [Nome Società] opera.

Contesto normativo Valutazione dell’applicabilità del GDPR e di normative, incluse specifiche

normative di settore, applicabili a [Nome Società] in materia di protezione dei

dati personali.

Contesto tecnologico Valutazione dell’andamento di minacce e vulnerabilità inerenti l’utilizzo dei

sistemi informatici per il trattamento dei dati personali

Contesto socioeconomico Valutazione del valore intrinseco dei dati personali trattati da [Nome Società] e

potenziali minacce.

Contesto territoriale Valutazione delle caratteristiche del contesto territoriale esterno alle sede di

[Nome Società] e del relativo impatto sulla protezione dei dati personali.

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Valutazione del Rischio

VALUTARE IL CONTESTO INTERNO

La valutazione del contesto interno dell’[Nome Società] prende in considerazione i seguenti fattori:

1. Contesto legale;

2. Contesto organizzativo e delle risorse umane;

3. Contesto IT;

4. Contesto Fisico e Ambientale

TABELLA DEI FATTORI DI VALUTAZIONE DEL CONTESTO INTERNO

Contesto Legale Valutazione della natura giuridica e della responsabilità della Società mediante

cui è effettuato il trattamento dei dati personali

Contesto Organizzativo e

delle Risorse Umane

Valutazione del modello organizzativo e delle risorse umane mediante cui è

effettuato il trattamento dei dati personali

Contesto IT Valutazione dei servizi IT, della relativa infrastruttura IT, dei sistemi mediante

cui è effettuato il trattamento dei dati personali e relative misure di sicurezza

Contesto Fisico e

Ambientale

Valutazione dei siti fisici (sedi, centrali) e delle caratteristiche ambientali

mediante cui è effettuato il trattamento dei dati personali

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Un esempio di Calcolo del Rischio

TABELLA DI DEFINIZIONE DELLA SCALA DI MISURA DELLA VEROSIMIGLIANZA DEL RISCHIO

LIVELLO DI

VEROSIMIGLIANZA VALUTAZIONE

LIVELLO ANALISI DELLA VEROSIMIGLIANZA

1 Basso Non è verosimile che l’evento possa accadere. L’accadimento non rientra nell’ordine naturale delle cose.

2 Medio E’ possibile che l’evento possa accadere. L’accadimento rientra nell’ordine naturale delle cose dato il contesto di riferimento ed in un orizzonte

di lungo periodo tenderà a manifestarsi.

3 Alto E’ verosimile che l’evento possa accadere. L’accadimento rientra nell’ordine naturale delle cose dato il contesto di riferimento ed in un orizzonte

di medio periodo tenderà a manifestarsi.

4 Molto alto E’ verosimile che l’evento accada. L’accadimento rientra nell’ordine naturale delle cose dato il contesto di riferimento ed in un orizzonte

anche di breve periodo tenderà a manifestarsi.

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Un esempio di Calcolo del Rischio

TABELLA DI DEFINIZIONE DELLA SCALA DI MISURA DELL’IMPATTO

VALORE VALUTAZIONE LIVELLO ANALISI DELLA GRAVITA’

1 Basso L’impatto sugli obiettivi strategici è limitato. L’impatto può essere agevolmente riassorbito nell’arco di un orizzonte temporale di breve durata

impiegando limitate risorse.

2 Medio L’impatto sugli obiettivi strategici è avvertibile. L’impatto può essere riassorbito nell’arco di un orizzonte temporale di media durata impiegando risorse

da allocarsi specificatamente.

3 Alto L’impatto sugli obiettivi strategici è serio. L’impatto può essere riassorbito nell’arco di un orizzonte temporale di lunga durata impiegando rilevanti

risorse da allocarsi specificatamente.

4 Molto Alto L’impatto sugli obiettivi strategici è catastrofico. L’impatto non può essere agevolmente riassorbito e comunque il riassorbimento avviene nell’arco di un

orizzonte temporale di lunga durata impiegando ingenti risorse da allocarsi specificatamente.

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Un esempio di Calcolo del Rischio

LIVELLO DI RISCHIO DI UNO SCENARIO = LIVELLO DI VEROSIMIGLIANZA *

LIVELLO DI IMPATTO

TABELLA DI ANALISI DEL LIVELLO DI RISCHIO FINALE

LIVELLO DI

VEROSIMIG

LIANZA

LIVELLO DI IMPATTO

Basso Medio Alto Molto Alto

1 2 3 4

Basso 1 1 2 3 4

Medio

2

2 4 6 8

Alto

3

3 6 9 12

Molto

Alto

4

4 8 12 16

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Es. di valutazione contesto e registro rischi

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Misure Tecniche e Organizzative adeguate:

• Revisione/adozione/aggiornamento di tutta la documentazione privacy (informative, nomine, consensi)

• Aggiornamento/Implementazione misure organizzative adeguate come: Certificazioni e codici di condotta

Politiche:

• Policy Privacy by Design e by Default

• Policy Data Retention, Deletion e Destruction

• Policy Data Breach

• Policy Privacy Impact Assessment

• Policy Diritti interessato

• Policy IT

• Manuale della Protezione dei Dati Personali e relativo approccio metodologico

• Registri del Trattamento

• Piano Organizzativo Protezione dei dati

Formazione

Data Protection Officer

• Aggiornamento/Implementazione misure tecniche adeguate: Misure IT

Privacy by design

Privacy by default

• Aggiornamento/Implementazione registri, controlli periodici, tools di self assessment e polizze assicurative

Il piano di trattamento del rischio

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L’adozione dei precedenti step permette di:

Redigere registri aggiornati e manutenerli

Provare l’avvenuto Assessment

Provare l’avvenuta Remediation e Implementation

Quindi, dimostrare l’Accountability (- 4% sanzioni)

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Avv. Nadia Martini Associate Partner e Head of Data Protection Italy

@. [email protected] – Tel. 02.6328841

Formazione

Laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università di Milano

Iscritta all’Albo degli avvocati di Milano

Master in IP; Master in IT; Master in Data protection

Attività principali

Skills Esperienze professionali Lingue

Italiano

Inglese

Privacy Officer Certificato

secondo lo standard ISO/IEC

17024:2008 e Data Protection

Officer formato HKC

Membro del Gruppo di Lavoro

per il Regolamento Privacy

Europeo istituito dal Garante

della Privacy

Dal 2016 Associate Partner di

Rödl & Partner Milano e

responsabile del dipartimento di

Data Protection e Privacy

Data Protection e Privacy

Proprietà Intellettuale

Information Technologies

Compliance

Assistenza giudiziale e stragiudiziale a

clienti italiani e stranieri in tutte le

problematiche di Data Protection (es.

Marketing, Profiling, E-Commerce,

Targeting, CRM, social media,

verifiche preliminari, Cookies,

trattamento dei dati personali, Apps, E-

Health e Smart Devices, attività come

DPO, valutazione dei rischi,

implementation del GDPR), Diritto

d’autore (validità, uso e contraffazione

dei diritti d’autore, redazione e

negoziazione di contratti commerciali),

Diritto Industriale (validità, uso e

contraffazione di marchi, brevetti,

disegni, modelli, know how, internet,

IGP, DOP, DOC; concorrenza sleale,

pubblicità)

Implementation del GDPR in società di

primaria importanza

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Ogni singola persona conta“, per i Castellers e per noi.

Le “torri umane” simboleggiano in modo straordinario la cultura di Rödl & Partner. Incarnano la nostra filosofia di coesione , equilibrio, coraggio e spirito di squadra. Mostrano la crescita che scaturisce

dalle proprie forze, elemento che ha fatto di Rödl & Partner quello che è oggi. „Força, Equilibri, Valor i Seny“ (Forza, equilibrio, coraggio e intelligenza) sono i valori dei Castellers, così vicini ai nostri.

Per questo, nel maggio 2011, Rödl & Partner ha stretto una cooperazione con i Castellers di Barcellona, ambasciatori nel mondo dell’antica tradizione delle “torri umane”. L’associazione catalana

incarna, insieme a molte altre, questa preziosa eredità culturale.

Contatti

Avvocati, Dottori Commercialisti, Revisori Legali e Consulenti del Lavoro

Attorneys-at-Law, Tax Consultants, Certified Public Accountants and Labour Consultancy

Rechtsanwälte, Steuerberater, Wirtschaftsprüfer, Arbeitsrechtsberater

Milano

Largo Donegani, 2

20121 (MI)

Tel.: +39-02-6328841

Fax: +39-02-63288420

[email protected]

Padova

Via F. Rismondo, 2/E

35131 (PD)

Tel.: +39-049-804 6911

Fax: +39-049-8046920

[email protected]

Roma

P.zza S.Anastasia, 7

00186 (RM)

Tel.: +39-06-96701270

Fax: +39-06-3223394

[email protected]

Bolzano

P.zza Walther- von- der-

Vogelweide 8

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