- Numero 2 Marzo 2011Anno 4 ~ Fiumefreddo di Sicilia ... · Pennisi Roberta Strazzeri Sabrinaloro...

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SCHOOL NEWS Marzo 2011 Anno 4 - Numero 2 Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it [email protected] ~ Fiumefreddo di Sicilia ~ Dirigente Scolasco Maria Luisa Leotta Anno Scolastico 2010/2011 ALUNNI tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Vergadi Fiumefreddo di Sicilia INSEGNANTI La Spina Venera Nicosia Giovanna Pennisi Roberta Strazzeri Sabrina UNA SCUOLA CHE RACCO- GLIE SUCCESSI FORMATIVI NATALE TRA SOLIDARIETA’ E TRADIZIONI ALIMENTAZIONE E SALUTE BALLETTI E OPERA LIRICA AL “BELLINI” DI CATANIA PER NON DIMENTICARE … LA SHOAH ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO SCUOLA E PROGETTUALITA’ GIOVANI, CULTURA E SOCIETA’ L’AMBIENTE … GREENPEACE LA VOCE DELTERRITORIO CARNEVALE IN ALLEGRIA PREPARATIVI PER LE CELE- BRAZIONI DEI 150° ANNI DELL’UNITA’ D’ ITALIA CONCLUSI CON SUCCESSO TRE PON DI POTENZIAMENTO Si sono da poco conclusi con successo alcuni Pro- getti Operativi Nazionali finanziati per l‟anno scola- stico 2010-11: Matematica in gioco 30 ore con il tutor d’istituto prof. Guarrera Salvatore a supporto dell‟esperto esterno Lucio Andò per il potenziamento delle abilità di base degli alunni - obiettivo C4 La componente abiotica del mio territorio 30 ore con il tutor d‟istituto prof.ssa Finocchiaro An- gela a supporto dell‟esperto esterno Carla Le Mura per il potenziamento delle abilità di base degli alunni - obiettivo C1 Pianeta mare 2 30 ore con il tutor d’istituto prof.ssa Marino Clara a supporto dell‟esperto esterno Ivana Aiello per il potenziamento delle abilità di base de- gli alunni - obiettivo C1 Continua a pag. 12 AL VIA I LABORATORI REALIZZATI CON IL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE FESR Sono già operativi nel nostro Istituto i Laboratori realizzati con i fondi del Pro- gramma Operativo Nazionale finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta del Laboratorio Informatico, del Labora- torio Linguistico e del Laboratorio Musicale che si aggiungono al Labora- torio Scientifico realizzato con un pre- cedente finanziamento. Tre moderni laboratori per una didattica innovativa: venti postazioni per gli alun- ni nel Laboratorio Informatico oltre il server e le periferiche di rete; lo stesso si integra con il software, le cuffie e le LIM del laboratorio linguistico. Strumenti che consentono di variare le strategie educativo - didattiche adeguan- dole alle nuove esigenze formative. I docenti della Scuola partecipano infatti al Piano di Formazione nazionale finan- ziato dal PON. Continua a pag. 12 Giorno 11 marzo 2011 è arrivata la comunicazione che il nostro Giornalino d‟Istituto “School News” edizione 2009-2010 ha raccolto un nuovo successo nazionale, infatti verrà premiato dall‟Ordine Naziona- le Dei Giornalisti. L‟O.D.G., già da otto anni, pro- muove il progetto “Fare il giornale nelle scuole” al fine di valorizzare l‟attività giornalistica quale stru- mento di arricchimento comunicativo e di moderniz- zazione del linguaggio. Su oltre un migliaio di scuole partecipanti, la testata giornalistica del nostro Istituto si è posizionata al terzo posto nella graduatoria na- zionale dei migliori giornalini scolastici premiati in tutta Italia ed è l‟unica in Sicilia, e verrà premiata il 4 maggio 2011 a Benevento, dall‟Ordine Dei Giornali- sti, durante una cerimonia alla quale verrà data ampia risonanza sul territorio nazionale. Il nostro Istituto prenderà parte alla cerimonia di premiazione con una rappresentanza di alunni, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Luisa Leotta, dalla Referente del Progetto di “Giornalismo Multimedialeprof.ssa Sabrina Strazzeri, da alcuni dei docenti, che ormai da quattro anni, collaborano con entusiasmo al successo del nostro giornalino d‟Istituto e da tutti co- loro che, Genitori e amministratori, desiderano condi- videre la gioia della premiazione. LA REDAZIONE

Transcript of - Numero 2 Marzo 2011Anno 4 ~ Fiumefreddo di Sicilia ... · Pennisi Roberta Strazzeri Sabrinaloro...

SCHOOL NEWS

Marzo 2011 Anno 4 - Numero 2

Ist ituto Comprensivo

“Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it

[email protected] ~ Fiumefreddo di Sicilia ~

Dirigente Scolastico Maria Luisa Leotta

Anno Scolast ico 2010/2011

ALUNNI

tutti gli alunni

dell’Istituto Comprensivo

“G. Verga”

di Fiumefreddo di Sicilia

INSEGNANTI

La Spina Venera

Nicosia Giovanna

Pennisi Roberta

Strazzeri Sabrina

UNA SCUOLA CHE RACCO-

GLIE SUCCESSI FORMATIVI

NATALE TRA SOLIDARIETA’ E TRADIZIONI

ALIMENTAZIONE E SALUTE

BALLETTI E OPERA LIRICA

AL “BELLINI” DI CATANIA

PER NON DIMENTICARE … LA SHOAH

ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO

SCUOLA E PROGETTUALITA’

GIOVANI, CULTURA E SOCIETA’

L’AMBIENTE … GREENPEACE

LA VOCE DELTERRITORIO

CARNEVALE IN ALLEGRIA

PREPARATIVI PER LE CELE-

BRAZIONI DEI 150° ANNI

DELL’UNITA’ D’ ITALIA

CONCLUSI CON SUCCESSO

TRE PON DI POTENZIAMENTO

Si sono da poco conclusi con successo alcuni Pro-

getti Operativi Nazionali finanziati per l‟anno scola-

stico 2010-11:

Matematica in gioco 30 ore con il tutor d’istituto

prof. Guarrera Salvatore a supporto dell‟esperto

esterno Lucio Andò per il potenziamento delle

abilità di base degli alunni - obiettivo C4

La componente abiotica del mio territorio 30

ore con il tutor d‟istituto prof.ssa Finocchiaro An-

gela a supporto dell‟esperto esterno Carla Le Mura

per il potenziamento delle abilità di base degli alunni

- obiettivo C1

Pianeta mare 2 30 ore con il tutor d’istituto prof.ssa

Marino Clara a supporto dell‟esperto esterno Ivana

Aiello per il potenziamento delle abilità di base de-

gli alunni - obiettivo C1

Continua a pag. 12

AL VIA I LABORATORI

REALIZZATI CON IL

FONDO EUROPEO DI

SVILUPPO REGIONALE FESR

Sono già operativi nel nostro Istituto i

Laboratori realizzati con i fondi del Pro-

gramma Operativo Nazionale finanziato

dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta del

Laboratorio Informatico, del Labora-

torio Linguistico e del Laboratorio

Musicale che si aggiungono al Labora-

torio Scientifico realizzato con un pre-

cedente finanziamento.

Tre moderni laboratori per una didattica

innovativa: venti postazioni per gli alun-

ni nel Laboratorio Informatico oltre il

server e le periferiche di rete; lo stesso si

integra con il software, le cuffie e le

LIM del laboratorio linguistico.

Strumenti che consentono di variare le

strategie educativo - didattiche adeguan-

dole alle nuove esigenze formative.

I docenti della Scuola partecipano infatti

al Piano di Formazione nazionale finan-

ziato dal PON. Continua a pag. 12

Giorno 11 marzo 2011 è arrivata la comunicazione che il nostro Giornalino d‟Istituto “School News” edizione 2009-2010 ha raccolto un nuovo successo nazionale, infatti verrà premiato dall‟Ordine Naziona-le Dei Giornalisti. L‟O.D.G., già da otto anni, pro-muove il progetto “Fare il giornale nelle scuole” al fine di valorizzare l‟attività giornalistica quale stru-mento di arricchimento comunicativo e di moderniz-zazione del linguaggio. Su oltre un migliaio di scuole partecipanti, la testata giornalistica del nostro Istituto si è posizionata al terzo posto nella graduatoria na-zionale dei migliori giornalini scolastici premiati in tutta Italia ed è l‟unica in Sicilia, e verrà premiata il 4 maggio 2011 a Benevento, dall‟Ordine Dei Giornali-sti, durante una cerimonia alla quale verrà data ampia risonanza sul territorio nazionale. Il nostro Istituto prenderà parte alla cerimonia di premiazione con una rappresentanza di alunni, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Luisa Leotta, dalla Referente del Progetto di “Giornalismo Multimediale“ prof.ssa Sabrina Strazzeri, da alcuni dei docenti, che ormai da quattro anni, collaborano con entusiasmo al successo del nostro giornalino d‟Istituto e da tutti co-loro che, Genitori e amministratori, desiderano condi-videre la gioia della premiazione.

LA REDAZIONE

PAGINA 2 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

A NATALE PUOI …

…ritrovare un sorriso anche grazie a

“Nuvoletta felice”, il piccolo recital

realizzato dai bambini della scuola

dell‟infanzia il 17 dicembre scorso.

Questo è sicuramente quanto hanno

pensato anche i numerosi partecipan-

ti, genitori e non, che hanno letteral-

mente gremito i locali del plesso

di Liberto, per assistere alle

”performance” dei loro, ma permette-

teci anche “nostri”, piccoli attori. In

prima fila, come di consueto, il no-

stro Dirigente Scolastico, Prof.ssa

Maria Luisa Leotta, insieme ad una

folta schiera di rappresentanti dell‟

amministrazione comunale di Fiume-

freddo, che ha preso parte alla serata

in modo simpatico, andando anche

oltre il mero impegno istituzionale.

Infatti, dopo lo spettacolo dei bambi-

ni, tutti quanti sono stati

“impietosamente” coinvolti in una

tragicomica esibizione canora facen-

doci concludere davvero in allegria,

perché del resto…a Natale puoi…

anche STONARE in compagnia!!!

Scuola dell’infanzia

IL MIO PRESEPE

Il mio presepe è piccolo e carino,

per entrare nel mio cuoricino.

C‟è San Giuseppe e la cara Maria,

che tutti guardan per la via.

Il Natale è sempre adorato,

perché ogni anno l‟albero si è preparato.

Con la stagnola ho fatto il ruscello,

che, a quanto pare, è molto bello.

Con gli strofinacci ho fatto i panni,

che quasi, quasi mi prendevo i malanni.

E la grotta, fatta di legno,

ed un po‟ di muschio per dare sostegno.

-Ehi, angelo scendi da lì!-

-No, ti ho detto che voglio restare qui!-

Ma se Babbo Natale arriverà,

gli piacerà questa creatività?

Dai Re Magi oro, mirra e grano,

non sarà un regalo un po‟ strano?

Ma che importa, questa è la verità,

è Natale e gioia ci sarà!

Federica Sofia Strazzeri

Classe 4ª G Scuola Primaria

IL VERO SENSO DEL

NATALE E

L’INTERCULTURALITÀ

Noi alunni della scuola primaria del

plesso di Via Badalà, in occasione

delle feste natalizie, siamo stati impe-

gnati in un insieme di attività che ci ha

fatti riflettere sul vero senso del Nata-

le sia dal punto di vista laico che reli-

gioso, anche attraverso la produzione

di poesie e riflessioni personali.

L‟iniziativa è stata presentata, merco-

ledì 22 Dicembre2010, ai genitori che

hanno assistito alla lettura di poesie ed

ascoltato vari canti. La manifestazione

è stata anche allietata da una bravissi-

ma giocoliera di nome Marzia, invitata

per l‟occasione dall‟assessore alla

Pubblica Istruzione, per divertire gran-

di e bambini.

Vorremmo aggiungere che il sempli-

ce momento di riflessione è stato

anche un‟occasione di integrazione

multiculturale, in quanto, i nostri

compagni musulmani hanno parteci-

pato attivamente alla nostra piccola

esibizione insieme ai loro genitori.

Siamo certi che questo momento ha

arricchito noi bambini, ma speria-

mo… anche gli adulti presenti.

Scuola primaria

Classe 5ª G

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 3

EVVIVA

L’INVERNO !

L‟inverno inizia il 21 dicembre ed è

la stagione più fredda e più triste

dell‟anno. Fredda perché le tempera-

ture si abbassano e il freddo è dap-

pertutto e quando usciamo ci dobbia-

mo coprire con indumenti, sciarpe e

berretti; triste perché noi bambini

non possiamo divertirci giocando

all‟aperto come in primavera e in

estate perché arriva l‟influenza che

colpisce adulti a bambini.

Questa stagione porta anche tanta

pioggia, spesso piove anche per una

settimana e, come si vede in televi-

sione, quando la pioggia è troppo

forte, è pericoloso perché provoca

allagamenti e alluvioni che fanno

tanta paura. La pioggia però fa pro-

vare anche belle sensazioni: a noi

piace tanto sentire il tintinnio sui

vetri e vedere per le strade i bambini

con gli ombrelli colorati ci mette

TRA I PRESEPI DI

GIARRE Il 17 Dicembre scorso, noi alunni

delle classi IIC e IIG della scuola

primaria del plesso Liberto, siamo

andati a visitare il Museo dei Presepi

di Giarre. La guida ci ha spiegato

brevemente la storia del museo; un

tempo, infatti, esso era aperto solo nel

periodo di Natale ed in luoghi sempre

diversi, invece adesso ha una sua sede

fissa ed è aperto tutto l'anno. Nel Mu-

seo sono esposti duecento presepi,

alcuni sono aperti, su una base di le-

gno o di sughero e sono esposti al

piano terra, gli altri invece, al piano

superiore, sono dentro delle scatole

chiamate "diorama", illuminati all'in-

terno e da vedere attraverso un vetro.

Il presepe che mi è piaciuto di più è

stato quello dove c'era rappresentato

l'angelo Gabriele che annunciava a

Maria la sua prossima maternità. Un

altro presepe che mi ha colpito era

realizzato tutto con pizzo all'uncinet-

to, dove c'era la Sacra Famiglia e la

stella cometa. Tutti i presepi erano

belli ed è stato interessante osservar-

ne le varie tecniche usate per realiz-

zarli. Dopo la visita siamo ritornati a

scuola. È stata una bella esperienza.

Rosario Cerra

Classe 2ªG Scuola Primaria

UNA GIORNATA PER

TELETHON …

Come accade già da alcuni anni, giorno 20 dicembre

2010 la nostra scuola ha organizzato una tombolata

di beneficenza.

Il ricavato è stato devoluto all‟associazione Telethon

e tutti noi alunni siamo stati felici di aderire all‟ini-

ziativa, consapevoli che grazie al nostro piccolo con-

tributo la ricerca non si fermerà.

Nel corso degli anni il termine TELETHON è diven-

tato di uso generale e si riferisce ad una qualsiasi

trasmissione televisiva della durata di ore, o persino

di giorni, mirata alla raccolta di donazioni. Telethon,

in Italia, dal 1990 ha aperto la lotta contro la distrofia

muscolare e le altre malattie genetiche, malattie rare

e trascurate dai grandi investimenti pubblici e privati.

Per combattere queste malattie è indispensabile l‟aiu-

to di ogni singola persona, poiché i fondi investiti in

questa ricerca sono davvero pochi e i costi delle cure

invece sono molto alti.

Con i fondi raccolti l‟associazione Telethon ha fatto

progredire la ricerca raggiungendo ottimi risultati

infatti è ormai riconosciuta nel mondo come un

esempio di eccellenza italiana. Ma cosa ne pensiamo

noi alunni? Ritengo che la scelta della nostra scuola

di aderire alla raccolta di fondi per Telethon è una

scelta molto utile in quanto fa capire ai ragazzi l‟im-

portanza della ricerca e anche io mi sono accorta che

è davvero indispensabile aiutare le persone affette da

malattie genetiche. Ed è giusto lottare insieme a loro

per riuscire a sconfiggerle del tutto.

Giulia Curcuruto 3aE

Per fortuna però Madre Natura li protegge, infatti

molti di essi vanno in letargo e dormono sotto terra,

tra il fogliame sul terreno e dentro grossi buchi sugli

alberi.

Durante l‟inverno il paesaggio si trasforma nei posti

dove la temperatura arriva sottozero: i laghi diventano

ghiacciati e ci si può anche pattinare sopra. Nei paesi

di montagna nevica sempre, nevica sui boschi, sugli

alberi, sulla terra e pian piano tutto si nasconde diven-

tando bianco bianco.

I bambini escono dalle loro case e nei cortili formano

dei grandi pupazzi di neve.

L‟inverno per noi è una cosa unica al mondo. Anche

se c‟è molto freddo, nello stesso tempo ci divertiamo a

stare a casa al calduccio a guardare la TV con tutta la

famiglia.

A noi piace tanto andare in montagna, fare un bellis-

simo pupazzo di neve e delle palline per giocare tiran-

dole addosso agli amici, vedere e toccare la candida

neve. Dell‟inverno si possono dire e scrivere tante

cose ma noi bambini sappiamo che è una stagione

necessaria e fa parte del ciclo della natura. EVVIVA

L‟INVERNO!

Scuola primaria

Classe 2aC

tanta allegria. Durante l‟in-

verno c‟è anche tanto silenzio

e mancano tante cose: non si

sentono gli uccelli cantare e

volare liberi nel cielo, i prati

sono senza fiori e molti alberi

sono spogli.. Anche gli ani-

mali soffrono per il freddo e

inoltre non trovano abbastan-

za cibo per nutrirsi.

ALLA SCOPERTA

DELLE ANTICHE

ABILITA’

Il laboratorio di ricamo, progettato dalla

prof.ssa Crisafulli Giuseppa e dalla

prof.ssa Vasta Anna Maria, é finalizzato a

salvaguardare e tramandare l‟antica arte

del ricamo, favorendo sia esperienze for-

mative sia occasioni di incontro, confron-

to, collaborazione e sinergie tra parteci-

panti e territorio.

Il progetto, coerentemente con quanto

previsto nel Piano dell‟Offerta Formativa

della nostra Scuola, favorisce, nella sua

attività educativa, l‟opportunità di speri-

mentare le conoscenze in un contesto

laboratoriale e cooperativo.

Il ricamo, arte dolce e armoniosa, permet-

te di esprimere non solo le capacità perso-

nali, ma anche la curiosità, il sentimento e

la creatività.

Tra le “allieve”, guidate alla scoperta del

ricamo, della manualità, del piacere di

creare da sé, nella realizzazione di ricami,

pizzi e merletti artistici, la Sig.ra Maria

Raciti, portavoce dell‟entusiasmo genera-

le, apprezza l‟organizzazione del corso

poiché “L‟uso del ricamo non è limitato

solo ai tessuti ma si rielabora con tec-

niche artistiche applicate alla decora-

zione di superficie varie”;

la Sig.ra Rosa Ferrara precisa che ”Le

sfilature consentono l‟esecuzione

PAGINA 4 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

PRESEPE VIVENTE

A FEUDOGRANDE

Il quartiere di Feudogrande è stato

animato, lo scorso Natale da un prese-

pe vivente allestito dagli abitanti del

luogo e dal comitato spontaneo L'AR-

COBALENO.

La piazza del quartiere ha ospitato le

varie scene dei mestieri di un tempo:

il falegname, le ricamatrici, il pastore,

il lattaio e le massaie.

Nella preparazione dell'evento ci si è

ispirati al bellissimo testo poetico

scritto da Guido Gozzano "Notte san-

ta". E‟ stato allestito un corteo storico

che ha ripercorso le tappe suggerite

dalla poesia: le cinque osterie nelle

quali Giuseppe e Maria hanno chiesto

ospitalità prima di arrivare alla capan-

na della Natività.

di lavori specifici, personalizzati e permettono

giochi di legature, di nodi e di punto rammendo”;

la Sig.ra Rosita Cascio afferma che “gli incontri

sono anche motivi di scambi socio culturali e

condivisione di interessi”.

Il corteo, svoltosi la vigilia di Natale,

si è concluso con la celebrazione della

Santa Messa della Natività nella

Chiesa del S.Bambino di Praga.

Nei giorni successivi è stato possibile

visitare il presepe, animato da tanti

personaggi e da noi ragazzi che siamo

stati ben contenti di farne parte, ricor-

dando i vecchi mestieri e gli ambienti

familiari che i nostri nonni cercano di

tramandarci ancora oggi.

Il presepe è stato apprezzato da molti

visitatori giunti anche da paesi vicini.

L' evento ha dato a tutti noi abitanti

del quartiere una grande emozione,

con la particolare soddisfazione di

aver trascorso veramente un Natale in

famiglia.

Claudia Alessio 2aF

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 5

Garden” accompagnati dalle loro inse-

gnanti.

Dopo il saluto della nostra Preside, del

Vice Sindaco Sig.ra Torrisi e dell‟Assesso-

re alla P.I., dott.ssa Marinella Spoto, gli

interventi della dott.ssa Viviana La Rosa,

docente della Facoltà di Scienze della For-

mazione dell‟Università di Catania, del

Prof. Salvatore Impellizzeri, dirigente sco-

lastico dell‟Istituto Comprensivo

“D‟Annunzio - Don Milani” di Catania e

della Prof.ssa Clara Marino, referente del

progetto nel nostro istituto, sono stati parti-

colarmente apprezzati.

Dopo il canto mimato degli alunni, un mo-

mento importante per tutti è stata la conse-

gna di un dono ai bambini ospiti, realizzato

dagli alunni della scuola dell‟infanzia, e il

conferimento, da parte del nostro Dirigen-

te, dell‟attestato di partecipazione. Infine,

dopo la visita all‟orto realizzato nel plesso

scolastico, si è passati poi alla degustazio-

ne di torte dolci e salate preparate con gli

ortaggi.

Come sempre, ampia è stata la partecipa-

zione di mamme, nonne e, perché no, di

alcuni papà, che si sono sbizzarriti nella

preparazione e nell‟allestimento delle pie-

tanze, gradite e apprezzate da grandi e

bambini.

Scuola dell’infanzia

ORTI IN FESTA 2011

Anche la 2ª edizione di ”Orti in festa”,

svoltasi nel plesso scolastico di Liberto,

ha superato ogni aspettativa sia per la

folta presenza di genitori, sia per la loro

collaborazione.

Fiore all‟occhiello degli ”Orti di Pace”,

Progetto nazionale coordinato in Sicilia

dalla Prof.ssa Maria Tomarchio, docente

della Facoltà di Scienze della Formazione

– Università di Catania, la manifestazione

ha visto coinvolti non solo gli alunni del-

la Scuola dell‟infanzia e gli alunni delle

classi prime e seconde della Primaria

dell‟Istituto, ma soprattutto graditi ospiti

della giornata sono stati i bambini di cin-

que anni della scuola privata “Betty‟s

NUTRIRSI BENE,

UN INSEGNAMENTO

CHE FRUTTA

Siamo degli alunni fortunati perché durante la

ricreazione, a partire dal mese di dicembre, tutti

abbiamo mangiato la frutta.

Le insegnanti ci hanno spiegato che il nostro

Istituto ha aderito all'iniziativa proposta dal

Programma Europeo Frutta nelle Scuole -

annualità 2010/2011, ed è per questo che ogni

mese arriva nelle classi frutta biologica manda-

ta dal Ministero delle Politiche Agricole e Fore-

stali.

Il biologico permette di ottenere frutti molto

dolci e profumati perché coltivati con metodi e

maturazione naturali.

Abbiamo mangiato pere, mele e arance.

Ogni frutto era chiuso in una busta trasparente

sulla quale abbiamo letto la varietà e il luogo di

provenienza.

La pera Decana di forma ovale era grossa e

pesante, aveva la buccia liscia e sottile, di colo-

re gialla-verde-rugginoso; la polpa bianca,

dall'odore invitante, era succosa, dolce e granu-

losa.

Dalle ricerche che abbiamo fatto sappiamo che

la pera contiene una buona quantità di zuccheri

semplici, svolge un'azione diuretica, rinfrescan-

te e lassativa ed è particolarmente indicata

nell'alimentazione dei ragazzi.

L'arancia Valencia di forma rotonda non era

grossa e pesante come la pera Decana, aveva

PAGINA 6 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

la buccia, di colore arancione, ruvida, porosa,

spessa e di due colori: arancione all'esterno e

bianca all'interno; la polpa era a spicchi, più

comoda da dividere e da mangiare, aveva un

gusto agro-dolce.

Dalle ricerche che abbiamo fatto sappiamo che

la polpa dell'arancia contiene tanta vitamina C

che è un antiossidante naturale per le nostre

cellule e contribuisce al potenziamento del si-

stema immunitario, è disintossicante, è digesti-

va, è protettiva dei vasi sanguigni, è antiemor-

ragica ed è diuretica.

Con questa attività scolastica abbiamo imparato

non solo quanto è importante mangiare la frutta

per crescere bene, ma anche a saper sbucciare

da soli la frutta, seduti tutti allo stesso tavolo

con le dita sporche di un succo dolce e

profumato.

Ogni mese aspettiamo quest'appuntamento,

ma... confessiamo...aspettiamo soprattutto l'ar-

rivo delle fragole.

Scuola Primaria

Classe 3ª G

PAGINA 7 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

OPERA LIRICA E

BALLETTI PER GLI

ALUNNNI “ECCELLENTI”

DELLA VERGA

Quest‟anno l‟Istituto Comprensivo

“G.Verga” di Fiumefreddo di Sicilia ha

acquistato 5 abbonamenti al Teatro Massi-

mo Bellini di Catania affinchè 5 alunni

per volta, per un totale di 35 in un anno

solare, scelti tra le eccellenze di classe

seconda e terza media, accompagnati da

un docente, possano assistere alla stagio-

ne lirica e dei balletti del Teatro "Bellini"

di Catania. Al momento 10 ragazzi hanno

già visto "Cassandra" di Vittorio Gnecchi,

la "Cavalleria Rusticana" di P. Mascagni e

"Pagliacci" di R. Leoncavallo. Tra marzo

e dicembre 2011 altri 25 alunni meritevoli

assisteranno ad "Aston grand soiree" bal-

letto su musiche di autori vari; il

"Barbiere di Siviglia" di G. Rossini ; la

"Cenerentola", balletto di S. Prokofiev;

"Le convenienze ed inconvenienze teatra-

li" di G. Donizetti e infine il

"Rigoletto" di G.Verdi.

SABATO AL TEATRO

MASSIMO La nostra Scuola quest‟anno ha proposto un progetto di “valorizzazione per le ec-cellenze” che prevede la partecipazione degli alunni che si distinguono nelle attivi-tà musicali, agli spettacoli della Stagione Lirica e dei Balletti 2011 del Teatro “Bellini” di Catania. La prima opera a cui noi alunni abbiamo assistito è stata “Cassandra” di Vittorio Gnecchi , opera del 1905 che,coinvolta in una triste storia di “plagio”, non veniva ingiustamente “messa in scena” in Italia dal 1942. La rappresentazione di “Cassandra”, al Teatro Massimo “Bellini” è stata conside-rata un evento unico che ha portato a Cata-nia un pubblico di intenditori provenienti da tutta Italia compresi gli eredi dello stes-so compositore. Noi alunni, accompagnati dalla professoressa Lucia Patanè, abbiamo assistito dalla galleria del Teatro all‟opera del sabato 22 Gennaio. Nonostante non avessimo la possibilità di accedere alla platea, grazie alla professoressa, siamo riusciti a visitare anche altri ambienti del teatro, come il golfo mistico e il foyer, e abbiamo potuto ammirare il palco reale,

PIERINO E IL LUPO AL

BELLINI DI CATANIA

Giorno 26 febbraio alle ore 8:30, dalla

Piazza XXV Aprile, noi ragazzi del

coro dell'Istituto comprensivo “G. Ver-

ga”, siamo andati al Teatro Massimo

Bellini di Catania per vedere uno spet-

tacolo musicale intitolato “Pierino e il

lupo”, composizione per voce recitante

e orchestra, scritta dal musicista russo

Sergej Prokofiev.

Nella rappresentazione teatrale ogni

personaggio è rappresentato da diversi

strumenti musicali.

Che lo spettacolo abbia inizio! Entra in

scena il narratore che presenta i vari

personaggi e attribuisce loro uno stru-

mento, poi comincia a narrare la sto-

ria...

Pierino, un bambino abbastanza vivace,

si è addormentato e sogna Madre Natu-

ra e i fiori che danzano insieme a dei

cacciatori; poi viene svegliato, il suo

amico uccellino è sull'albero appollaia-

to e cinguetta allegramente, intanto

l'amica anatra, vedendo la porta di casa

aperta, ne approfitta per uscire e fare un

bel bagnetto nel laghetto.

L'uccellino, incuriosito, si avvicina ed

iniziano a litigare, i clarinetti si fanno

ben sentire.

L'anatra si rivolge all'uccellino dicendo:

“Che razza di uccello sei se non sai

nuotare?!” e l'uccellino risponde: “Ma

tu che razza di uccello sei se non sai

volare?!”.

Pierino, guardando la scena, cerca di

separare i due litiganti e alla fine ci

riesce tra la musica in crescendo. L'uc-

cellino ritorna nel suo albero ma arriva

un gatto che non resiste alla tentazione

di cercare di mangiarlo.

tutti molto suggestivi e maestosi. A

rendere ancor più interessante l‟opera,

appunto, è stata l‟atmosfera artistica

del teatro che ci circondava. Siamo

rimasti entusiasti della esperienza che

ci ha fatto conoscere un nuovo mondo

della cultura che è quello del Teatro

dell‟Opera. Inoltre è stata un‟occasione

per fare amicizia con altri ragazzi della

scuola, e non vediamo l‟ora di poter

assistere ad un‟altra rappresentazione.

Siamo felici che la scuola ci abbia dato

l‟opportunità di assistere a “Cassandra”

perché ci ha trasmesso la passione per

il melodramma.

Baialardo Pietro 3ªF

Casella Alessia 3ªC

Curcuruto Giulia 3ªE

D’Urso Santina 3ªA

Mangano Sergio 3ªD

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 8

Non arriva però a prenderlo. Ad un certo punto arri-

va in scena il nonno di Pierino che vedendo il nipote

fuori di casa, lo rimanda dentro spiegando che il

bosco è un posto pericoloso.

A quel punto, infatti, la musica si fa grave e cupa ed

ecco arrivare il lupo. L'uccellino e l'anatra tremano

dalla paura, il povero uccellino rimane appollaiato

sull'albero impietrito, mentre l'anatra comincia a

svolazzare di qua e di là cercando di scappare.

Ma il lupo riesce a catturarla e in un sol boccone se

la mangia! Pierino, a questo punto, esce fuori di

casa con una corda e fa un nodo scorsoio per riusci-

re così a catturare il lupo, ma questo è talmente agi-

tato e si muove così tanto che non riesce ad acchiap-

parlo. Allora gli viene un'idea: mentre l'uccellino

svolazza sopra il muso del lupo in modo da attirarlo

e stancarlo, Pierino prende la corda e la lega ben

stretta alla zampa del lupo.

Vengono i cacciatori che uccidono il terribile lupo

con i loro fucili il cui suono è affidato anch'esso ad

uno strumento musicale.

Ormai è catturato e Pierino chiama il nonno per

festeggiare tutti insieme danzando al ritmo di una

musica allegra e vivace.

Alla fine dello spettacolo, il narratore spiega al pub-

blico, per rassicurarlo, che il lupo aveva mangiato

l'anatra ingoiandola in un sol boccone e che quindi

si era salvata e ricomincia il ballo e la festa e la mu-

sica si fa ancora più allegra e tutti i personaggi rien-

trano in scena ad accogliere i meritati applausi.

Alla fine della rappresentazione di questa fiaba mu-

sicale, tutti noi eravamo soddisfatti e felici di aver

avuto l'occasione di assistere a questo splendido

spettacolo, reso ancora più bello dalla sede in cui

era rappresentato: il Teatro Massimo Bellini che è

davvero imponente e stupefacente.

Ivana Barbagallo, Alice Pafumi e Noemi Leotta

CORO D’ISTITUTO

I NOSTRI NONNI RACCONTANO

Quando ero piccola, ho avuto la sfortuna di vivere

delle brutte esperienze di guerra. Vivevo in una picco-

la casa con i miei genitori e mio fratello. A quel tem-

po, eravamo sotto il dominio dei tedeschi e non pote-

vamo vivere in libertà. Ad ogni famiglia venivano

assegnati solo un litro d‟ olio e un chilo di carne al

mese: troppo poco per vivere in quattro; così mio

padre comprava questi alimenti “in nero” e li nascon-

deva in una cassaforte segreta, situata dietro un qua-

dro. I tedeschi volevano sterminare il popolo italiano

(poichè avevamo firmato l’armistizio con gli allea-

ti ,tradendo l‟accordo fatto tra Hitler e Mussolini) e

così, tutte le sere vi era il coprifuoco e per ingannare i

bombardatori stavamo al buio per

non far vedere segni di vita. Gli

facevamo credere che era un luogo

disabitato.

Ho vissuto nel terrore per tutto il

tempo della guerra.

Più volte, in prima persona, mi sono

trovata in pericolo; un giorno, passa-

rono per le strade del paese dei tede-

schi che prelevavano dalle loro case

le ragazze più giovani per portarle

via con loro.

Mio padre, per salvarmi da chissà

quale destino, fu costretto a chiuder-

mi nella cantina, dentro una botte

del vino per ben due ore .

PAGINA 9 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

Non vi dico che incubo. Io così picco-

la, da sola, al buio ed inebriata dal

forte odore di vino.

In un'altra occasione, sul finire della ii

guerra mondiale, ero a casa mia,

quando sentì due tedeschi ubriachi

che gridavano. Si avvicinarono al mio

palazzo e cercarono di sfondare il

portone. Chiesi subito aiuto alla mia

vicina di casa e insieme spingemmo

la porta impedendogli di aprirla.

Si convinsero che dietro ci fosse una

spranga e così andarono via.

Ho vissuto, in quel periodo, moltissi-

mi momenti bui, tutti scoraggianti e

ripensandoci, in questo momento, mi

vengono le lacrime agli occhi, ma

sono felice di essere ancora viva e

potervi raccontare questi episodi.

TESTIMONIANZA

di Maria Foresta raccolta da

Cristian Ipsale 1ªC

FIUMEFREDDO: UN

PAESE DA SCOPRIRE

Agli inizi di dicembre 2010, noi alun-ni delle classi 3ªC e 3ªG della scuola primaria del nostro istituto, ci siamo recati in visita in vari luoghi del Co-mune di Fiumefreddo di Sicilia, alla scoperta delle varie realtà storico-monumentali e culturali, presenti nel nostro territorio. L‟escursione si è svolta in diversi momenti. All‟inizio siamo andati a visitare la biblioteca comunale “Luigi Pirandello”, situata nel vecchio palaz-zo comunale, che custodisce al suo interno una gran varietà di libri, circa diciannovemila; fra questi abbiamo avuto modo di sfogliare alcuni dei racconti per noi bambini. Da qui ci siamo diretti alla vicina fontana di pietra lavica, ricostruita alcuni anni fa, proprio lì dove sorgeva l‟antico abbeveratoio per far bere cavalli e asini, un tempo unici mezzi di trasporto, che lì si fermavano nei momenti di sosta, mentre i viaggiatori andavano a fare spesa nelle botteghe

I NOSTRI NONNI RACCONTANO Mio nonno materno, nato nel 1939, aveva solo 4 anni

nel 1943 e, da quel poco che ricorda, mi racconta che

quando bombardavano, suo padre lo teneva stretto

stretto al petto per evitare che si spaventasse. Gli ame-

ricani non erano molto cattivi con loro, perché aveva-

no l‟intenzione di liberare l‟Italia dai tedeschi.

La mia bisnonna, nata nel ‟24, ricorda che insieme a

suo marito e ai suoi due primi figli molto piccoli, cer-

cavano rifugio in luoghi sicuri e vicini.

Le persone più benestanti di loro che allevavano polli,

gliene donavano qualcuno. Mia nonna ha veramente

sofferto perché, anche se la sua età non le fa affiorare

bene i ricordi, mentre parlava vedevo i suoi occhi pie-

ni di tristezza.

Mio nonno paterno, nato nel 1935, all‟epoca lavorava

con il padre nei campi e dovevano scappare ai primi

bombardamenti rifugiandosi in piccole case di cemen-

to. C‟era un cielo scuro, come bruciato dal fuoco, un

odore forte al punto da fare tossire: non sapeva se i

suoi due fratelli ce l‟avrebbero fatta.

Mi ha anche raccontato tante altre cose che è impossi-

bile comprendere appieno se non ci sei dentro. Penso

che hanno passato giorni ed anni davvero disastrosi e

che i loro cuori non scorderanno mai quel periodo.

TESTIMONIANZA

raccolta da

Dovara Morena 1ªC

Per completare il nostro viaggio, non

poteva mancare una visione paesaggi-

stica di tutto il territorio comunale,

osservato dall‟alto.

Per questo ci siamo infine recati in un

belvedere lungo la salita verso Piedi-

monte Etneo.

Qui, affacciati con lo sguardo verso il

mare, abbiamo osservato le tante case

che sembravano dei cubetti di ghiac-

cio colorati, con al centro il campani-

le della Chiesa Madre.

N. Farina, P. Musumeci,

A. Risicato e A. Zorobbio

Classe 3ªC Scuola Primaria

vicine che popolavano questa via princi-pale. Da qui il nome di “BOTTEGHELLE” con cui si chiamava una volta il centro storico Fiumefreddese. Proseguendo verso Nord, lungo questa stessa strada principale che si chiama pri-ma Via Umberto e poi Via Diana, si arri-va proprio nella piazzetta di Diana, centro dello stesso quartiere. Qui abbiamo visitato l‟antica chiesetta dedicata al culto di S. Vincenzo, protetto-re degli infermi mentali. Accanto abbia-mo visto da vicino il palazzo Corvaia, antica residenza signorile del „700, purtroppo oggi in evidente stato di abban-dono.

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 10

VISITA ALLA

BIBLIOTECA

COMUNALE

Giorno 21 gennaio 2011, noi alunni della

classe 4ªG della scuola primaria, abbia-

mo visitato la Biblioteca civica del pae-

se intitolata a „„Luigi Pirandello‟‟.

Appena arrivati, le bibliotecarie ci hanno

accolto con molto piacere e ci hanno

invitati a sedere intorno ad un tavolo.

Una di loro, dopo aver scelto un libro da

uno dei tanti scaffali, ha letto un celebre

capitolo del tanto conosciuto libro

“Cuore” di Edmondo De Amicis.

Si trattava del capitolo „„Il Piccolo Scri-

vano Fiorentino‟‟, una lettura tristissima

e strappalacrime.

Dopo aver ascoltato la lettura, la biblio-

tecaria ha dato diverse informazioni

sulla storia della biblioteca e sull‟impor-

tanza della sua funzione, anche se oggi,

purtroppo, con la diffusione di Internet

molti non si recano più in biblioteca per

ricercare notizie sui libri o prendere in

prestito libri.

Questa visita ha fatto tanto riflettere

ognuno di noi sul valore dei libri: ogni

libro è un mondo e quando si legge è

come fare un viaggio.

Quindi, dentro ad una biblioteca, c‟è un

universo intero dove tutti possono viag-

giare con la fantasia.

Federica Sofia Strazzeri

Classe 4ª G Scuola Primaria

VISITA GUIDATA AL

QUARTIERE DIANA

(PALAZZO CORVAJA –

CHIESA S. VINCENZO)

Martedì 1 Marzo, noi alunni della 5ª C,

insieme agli alunni di 5ª G, del plesso di

Via Badalà, ci siamo recati nel quartiere

di Diana per visitare il Palazzo Corvaja e

la Chiesetta di S. Vincenzo, collegata al

Palazzo tramite la piazzetta che prende il

nome della nobile famiglia dei Diana che

ebbe a censo, dal barone di Gravina, tutte

le terre del Colle S. Vincenzo e che vi

fece costruire il Palazzo di famiglia e la

Chiesetta che recava sul portale lo stem-

ma dei Diana, asportato da ignoti.

Al centro della Piazza è collocato il mo-

numento del medico Filippo Torrisi vis-

suto all‟inizio del secolo scorso. In fondo

ad essa si trova il Palazzo Corvaja, un‟e-

legante residenza del XVIII secolo

che oggi costituisce un esempio di villa-

fattoria realizzata dai nobili del tempo

per la villeggiatura e per il controllo dei

latifondi e delle strutture produttive.

L‟Edificio presenta un pittoresco pro-

spetto chiuso tra piccole torri pensili

(garitte) a pianta quadrata, coronate da

cupole emisferiche e sostenute da menso-

le in pietra lavica.

L‟uso della pietra lavica lo troviamo an-

che nei cornicioni di porte, balconi e

finestre rifinite con artistiche merlature

scalari.

Dietro le garitte emergono due torrette

più grandi anch‟esse a pianta quadrata

che presentano in alto una merlatura ghi-

bellina.

I due cortili e la recinzione del giardino

dietro la casa servivano sia per la difesa

che per lo svolgimento delle più svaria-

te attività familiari e aziendali.

Sul lato nord dell‟Edificio è posta la

piccola Chiesa di S. Vincenzo che in

passato assolveva funzioni sia di chiesa

per la popolazione locale sia di cappel-

la privata della famiglia dei Diana.

Essa è la Chiesa più antica della cittadi-

na e venne edificata intorno al 1788.

All‟interno troviamo tre altari marmo-

rei: due laterali (in cui si trovano rispet-

tivamente a destra una tela raffigurante

la Madonna della Purità e a sinistra, in

una cornice marmorea, un affresco raf-

figurante S. Vito) e uno centrale in

marmo policromo dove è posta una

statua lignea di S. Vincenzo Ferreri del

1700.

In essa, inoltre, si conserva il monu-

mento funebre di Michele Diana, figlio

di Francesco Diana e Angela Calì, mor-

to nel 1788 all‟età di 2 anni e 10 mesi.

S. Vincenzo Ferreri viene festeggiato

ogni anno l‟11 febbraio.

La particolarità di questa festa è il mer-

catino allestito in questa Piazza per

l‟occasione.

Quello di fare il mercatino è una tradi-

zione agricola che viene tramandata da

tantissimi anni.

I prodotti tipici sono appunto: pianta-

gioni da orto, fiori, piccoli alberi da

frutto, sementi, utensili da giardinaggio

e animali domestici.

Gli abitanti di Diana, infatti, erano dedi-

ti all‟agricoltura, a differenza di quelli

di “Botteghelle”, l‟attuale Fiumefreddo,

che invece, si dedicavano principalmen-

te al commercio.

Concludendo, possiamo affermare che è

stata un‟esperienza davvero interessante

non solo perché abbiamo avuto l‟occa-

sione di conoscere ed apprezzare i beni

artistici e culturali presenti sul nostro

territorio ma anche perché, per l‟occa-

sione, abbiamo simulato, insieme alla

nostra maestra di “Arte e immagine”, un

breve telegiornale che ha visto protago-

nisti ciascuno di noi come piccoli croni-

sti, inviati speciali e intervistati.

Ci siamo divertiti moltissimo, soprattut-

to durante le prove di registrazione per-

ché l‟emozione, a volte, ci faceva di-

menticare alcune parole, per cui biso-

gnava necessariamente ricominciare tra

le risate di tutta la classe.

Scuola Primaria

Classe 5ª C

PAGINA 11 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

VISITA AL LICEO

SCIENTIFICO “LEONARDO”

Eccoci arrivati alla fine di questi tre lunghi

anni. È finalmente arrivato il momento di sce-

gliere che strada intraprendere, di pensare al

nostro futuro e a cosa vorremmo diventare.

La scuola ci sta aiutando molto nella scelta

della scuola superiore da frequentare.

I licei, gli istituti tecnici e i professionali sono

venuti nella nostra scuola in tre giorni diversi

per presentarsi. Io mi sono particolarmente

interessata al Liceo Scientifico Leonardo di

Giarre.

Quindi alcuni ragazzi della 3° A, della 3° C e

della nostra classe, la 3° D, si sono organizzati

insieme al professore Murabito per andare a

visitarlo. Così giorno 25 gennaio alle ore otto e

trenta eravamo già lì, accompagnati dai nostri

genitori.

Ci hanno calorosamente accolti la preside e il

signor Forzisi, tecnico di laboratorio nonché

nostro compaesano.

Siamo stati divisi in due gruppi, ciascuno dei

quali è andato in classi diverse per le prime due

ore. Insieme al nostro gruppo abbiamo assistito

la prima ora a una lezione di fisica, la seconda

a una di matematica.

Certo, non che abbia capito molto, ma ci siamo

comunque fatta un‟idea di come saranno le

lezioni al liceo.

Ci hanno inoltre parlato della nuova opzione

“Scienze applicate”, che verrà attivata a partire

dall‟anno 2011-2012.

Essa lascia più spazio alla materia delle scienze

naturali, ma toglie dall‟orario scolastico la lin-

gua latina.

Verso le dieci e trenta il signor Forzisi è venuto

a riprenderci e ci ha portati nella mensa, dove

ci ha offerto una gustosa merenda. Ci siamo

riposati e abbiamo chiacchierato un po‟.

Poi abbiamo ripreso il nostro giro per la scuola.

ORIENTAMENTO

SCOLASTICO

Tra gennaio e febbraio i nostri alunni,

insieme ai loro genitori, hanno preso

parte a svariate riunioni all‟interno

del nostro Istituto con i rappresentanti

delle scuole secondarie di secondo

grado al fine di conoscere la loro

offerta formativa. Tra i Licei quelli

che hanno riscosso maggiore interesse

sono stati: il Liceo Scientifico

Leonardo di Giarre e il Liceo Classico

Amari insieme al Liceo delle Scienze

Umane sempre a Giarre; prova ne è

che quest‟anno la maggior parte degli

alunni si è orientata verso tali Licei.

Di interesse secondario, ma comun-

que forte, è stata l‟offerta formativa

degli Istituti Tecnici; un discreto flus-

so di movimento si è registrato ver-

sol‟industriale, il nautico e il commer-

ciale. Anche gli Istituti professionali

hanno raccolto consensi e l‟Agrario e

l‟Alberghiero rimangono tra gli Istitu-

ti più scelti. Tuttavia quest‟anno è

evidente che la maggioranza dei no-

stri alunni, quasi il 40%, si è orientata

verso i Licei e questo rimane per la

nostra scuola motivo di grande soddi-

sfazione e orgoglio.

Abbiamo quindi visitato l‟Aula

Magna, dove si svolgono le varie

riunioni e la palestra, grande e con

tutti gli attrezzi necessari per svol-

gere attività fisica.

Dopo siamo passati dalla presi-

denza per salutare e per ringrazia-

re il dirigente scolastico.

Verso le undici i nostri genitori

sono tornati a prenderci.

Dopo aver salutato ce ne siamo

andati, un po‟ stanchi ma molto

allegri.

La scuola ci è piaciuta molto, i

professori (o almeno quelli che ho

incontrato) mi sono sembrati mol-

to simpatici.

Qualche giorno dopo i professori

ci hanno consegnato i moduli d‟i-

scrizione alle scuole superiori.

E molti, senza pensarci su ulte-

riormente, ci siamo ufficialmente

iscritta al “LICEO SCIENTIFICO

STATALE LEONARDO di

GIARRE”!

Classe 3ªD

CONCLUSI CON

SUCCESSO

TRE PON DI

POTENZIAMENTO

… I ragazzi che hanno preso parte

ai progetti extracurriculari di poten-

ziamento di matematica e scienze

hanno mostrato grande interesse per

le attività svolte e hanno risposto

positivamente ai contesti di insegna-

mento-apprendimento alternativi e

innovativi messi in atto dai docenti

interni ed esterni grazie ai fondi

sociali europei.

La ricaduta in ambito curriculare dei

Progetti Operativi Nazionali, inoltre,

sta dando ottimi risultati arricchendo

ulteriormente la qualità dell‟offerta

formativa del nostro Istituto.

AL VIA I LABORATORI REALIZZATI

CON il FONDO EUROPEO DI

SVILUPPO REGIONALE - FESR

… Il Piano offre una propettiva trasversale e transdisci-

plinare proponendo il modello del plurilinguismo nella

didattica delle lingue, in linea con le indicazioni contenute

nel QCER ( Quadro Comune Europeo di Riferimento) do-

cumento emanato dal Consiglio d‟Europa per quanto attie-

ne all‟insegnamento, all‟apprendimento e alla valutazione

delle lingue.

Il terzo laboratorio, quello Musicale, è fornito di strumen-

tario ORFF, di tastiere, di un piano elettrico a tasti pesati,

di amplificazione per interno ed esterno oltre che da uno

schermo ad avvolgimento elettrico per le esibizioni del

Coro d‟Istituto e tutte le altre manifestazioni che si realiz-

zano a scuola.

I Progetti Operativi Nazionali, quindi, da alcuni anni, non

soltanto rappresentano un‟opportunità per recuperare le

abilità di base dei nostri alunni e potenziare le loro capacità

ma ci hanno consentito di dotare il nostro Istituto di stru-

mentazioni sempre più sofisticate che lo rendono all‟avan-

guardia.

medie è molto più complicata di quella delle

scuole elementari. Invece ad accoglierci abbia-

mo trovato molte proposte: progetti PON che la

scuola ci offre per adeguarci ai nuovi metodi,

gare, olimpiadi di Problem Solving… Anche il

modo di lavorare è diverso, infatti ci sono sia

delle attività di recupero che di potenziamento;

ci vengono sottoposti problemi di ogni tipo, gio-

chi matematici, concorsi. Facendo un piccolo

sondaggio, abbiamo raccolto le opinioni di alcu-

ni nostri compagni: Giulia:”le professoresse

purtroppo non sono più come delle “mamme”

ma sono più severe, però cercano di rendere le

lezioni molto più divertenti, come quella sulle

potenze spiegata con i chicchi di riso” France-

sco: “la matematica della scuola secondaria non

è molto diversa da quella della scuola primaria,

ci sono nuove regole e formule (un po‟ difficili!)

ma il modo in cui le affrontiamo le rende facili.

Quando vado al corso di Problem Solving gli

esercizi sono veramente complessi, i ragiona-

menti sono lunghi e complicati, ma lavorando

con i ragazzi più grandi riusciamo a risolvere

PROBLEM SOLVING

La nostra scuola partecipa per il terzo

anno consecutivo, alle “Olimpiadi di

problem solving”. Quest‟anno il Mi-

nistero ha introdotto una novità: pos-

sono partecipare tutti gli alunni di

scuola media e non solo i ragazzi di

terza come avveniva fino all‟anno

scorso. I ragazzi di prima media han-

no accettato di buon grado questa

sfida e si sono sentiti molto motivati

nel gareggiare con e contro ragazzi

più grandi di loro. I quesiti con cui gli

alunni si devono cimentare sono di

varia natura: si spazia dalla storia alla

geografia, dall‟uso della crittografia

alla lingua inglese, ma alla base c‟è

sempre la capacità di ragionare e uti-

lizzare nel miglior modo possibile gli

strumenti di consultazione: internet,

dizionari, cartine… I ragazzi impe-

gnati nel progetto, oltre venti, si in-

contrano un paio di volte al mese per

gli allenamenti della durata di due ore

sotto la supervisione di insegnanti di

matematica, lettere e lingua inglese.

Ma l‟appuntamento più importante è

quello che si svolge ogni mese, cioè la

gara on line in cui bisogna sfidare le

squadre di altre scuole. Le squadre

della nostra scuola fino ad ora hanno

raggiunto risultati lusinghieri in attesa

della classifica definitiva della fine

dell‟anno.

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 12

A PROPOSITO DI

MATEMATICA,

ROBOTICA,

CRITTOGRAFIA,

PROBLEM SOLVING

Quando siamo entrati in prima

media abbiamo notato molti cam-

biamenti; entrando a far parte di

quest‟ ambiente a noi del tutto

nuovo, eravamo preoccupati all‟i-

dea di intraprendere lo studio di

una delle materie che più assilla i

ragazzi di oggi: la matematica.

Ma ben presto abbiamo scoperto

che questa materia non è solo

quella che si fa lavorando instan-

cabilmente sui libri, si può fare

matematica anche giocando con i

numeri e con le formule. All'ini-

zio temevamo di trovare parec-

chie difficoltà, infatti sapevamo

che la matematica delle scuole

quasi tutti i problemi.

Durante le gare, in tre ore, dobbiamo

risolvere ben venti esercizi ed è bello

lavorare in squadra”.Carmelo: ”ho

scelto di partecipare al progetto

”Matematica interattiva” proprio per-

ché non amo molto questa materia;

invece ho notato che mi diverto, infat-

ti le insegnanti ci fanno fare dei gio-

chi interattivi, rendono gli argomenti

molto più semplici.. Io penso che que-

sto progetto mi aiuterà nel mio per-

corso di studio”. Rosario, Laura e

Massimo: “noi partecipiamo al pro-

getto “Matematica in gioco” ed abbia-

mo scoperto la crittografia, la robotica

e ci stiamo allenando per partecipare

alle gare Kangourou … La crittogra-

fia permetteva già al tempo dei Ro-

mani di cifrare e decifrare messaggi

segreti, noi siamo riusciti a decifrare

la favola di Cappuccetto Rosso”.

PAGINA 13 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

CONCORSO “SULLE ALI

DELLA LIBERTA’” IN

MEMORIA DI A. D’ARRIGO

Anche quest‟anno è arrivato l‟appuntamento

con uno dei momenti più sentiti dal nostro

istituto: il concorso dal titolo “Sulle ali della

libertà” ispirato alla figura dello scomparso

Angelo D‟Arrigo.

La tematica scelta per quest‟edizione riguarda

uno degli argomenti che più stavano a cuore

ad Angelo D‟arrigo: il rispetto e la salvaguar-

dia dell‟ambiente, il bene più prezioso che

l‟umanità ha il dovere di conservare per con-

segnarlo alle generazioni future.

Il concorso è riservato sia alle scuole della

provincia che possono partecipare con elabo-

rati inediti letterari e grafici, sia agli alunni

della classe quinta della scuola primaria e a

tutti gli alunni della secondaria di primo grado

del nostro istituto.

Per loro è previsto un giorno dedicato in cui

devono sviluppare il tema scelto dalla com-

missione.

La prova si è svolta venerdì 25 febbraio 2011,

i nostri alunni partecipanti sono stati riuniti in

quattro aule e in tre ore hanno svolto l‟elabo-

rato in cui si chiedeva loro di commentare

alcuni versi tratti dalla canzone “Le cose che

ho visto” di Eros Ramazzotti e proporre il loro

progetto “il mondo che vorrei”.

Gli elaborati saranno quindi valutati da una

giuria esterna e finalmente conosceremo il

nome dei primi classificati che saranno pre-

miati nella manifestazione finale del 26 mag-

gio 2011 alla Villa Comunale di Fiumefreddo

di Sicilia.

Facciamo anche tanti problemi che

richiedono dei procedimenti logici

ben precisi, a volte scopriamo che

dei dati che non avevamo preso in

considerazione, sono l‟elemento

chiave per la risoluzione del pro-

blema.

Nell‟ultimo periodo abbiamo co-

struito un piccolo robot che abbia-

mo programmato per percorrere un

labirinto.

Giuseppe: a me la matematica non

piace tantissimo perché la trovo

difficile ma quest‟anno finalmente

non facciamo solo operazioni.

Parlando di angoli abbiamo co-

struito l‟orologio, parlando di scac-

chi siamo arrivati alle potenze, in

classe tutto è più facile perché la-

voriamo in gruppo.

Classe 1ªB

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 14

PROGETTO COMENIUS ...

Scuola e interculturalità

INDIETRO NEL TEMPO:

A SCUOLA DI BELLA SCRITTURA

Anche quest‟anno la nostra scuola ospita un Assistente Co-

menius, che, per un‟ora a settimana, viene nelle nostre classi

quarte e quinte a far lezione.

Mentre lo scorso anno con Badegül abbiamo imparato a co-

struire simpatici animaletti di carta (i famosi origami), que-

st‟anno con Metin stiamo imparando un antico stile di scrittu-

ra: la calligrafia, arte islamica dello scrivere bene, con la qua-

le in Turchia si trascriveva il Corano.

I nostri quadernoni sono ormai pieni di lettere colorate, scrit-

te con l‟evidenziatore, per dare risalto allo spessore delle

linee che formano i vari caratteri.

Sembra, infatti, di essere ritornati in prima elementare, quan-

do la nostra insegnante d‟italiano ci insegnava a scrivere le

lettere dell‟alfabeto su pagine intere!

Abbiamo anche provato a scrivere ognuno il nostro nome,

sotto la paziente guida di Metin che, col suo bel sorriso, ci

incoraggia quando sbagliamo o se non abbiamo la mano trop-

po ferma.

Siamo, quindi, molto entusiasti di questo incontro settimana-

le con Metin e soprattutto non vediamo l‟ora di imparare a

scrivere tutte le lettere per poter costruire da soli nuove

parole.

Raffaele Sicali e Greta Pagano

Classi 5ª C e 5ªG

Scuola Primaria

" … spesso l'uomo si sente padrone dell'ambiente, padrone

dell'area che lo circonda … Voglio sperare

che nel futuro mio, dei miei figli, di tutti, questo modo di pen-

sare possa essere ribaltato, e che le grandi

Potenze possano anch'esse sentirsi ospiti di un ambiente ma-

gnifico, in un nuovo contesto nel quale

poter vivere meglio domani e in cui l'ospite rispetta prima di

tutto chi lo sta ospitando. Noi ospiti della

terra dovremmo imparare a rispettare la nostra terra. "

(A. D’Arrigo)

PAGINA 15 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

GIORNALISMO

TELEVISIVO

Il corso di giornalismo televisivo è al suo secondo anno e dobbiamo dire che quest‟anno l‟affluenza è stata notevole. L‟attività che porterà gli alunni ad ac-quisire competenze essenziali di gior-nalismo multimediale si svolge ogni lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 ed è una delle innumerevoli offerte forma-tive del nostro Istituto. Lo frequentano alunni di prima, secon-da e terza media a classi aperte. Il primo incontro del corso è stato dedi-cato interamente alla reciproca cono-scenza sia tra gli studenti sia con i due esperti di Prima TV : Carmelo Puglisi e Maria Bella, che già dallo scorso anno hanno rivelato di essere molto simpati-ci e coinvolgenti. Nelle 15 lezioni laboratoriali e interatti-

ve del corso non solo si approfondisce

la “Storia” del Giornalismo, ma si cer-

ca di far acquisire agli alunni una mag-

giore consapevolezza che qualsiasi

informazione data scritta o televisiva

poggia su una notizia, un argomento

che si vuole condividere.

UN FANTASTICO

PROGETTO …

“NUOTANDO S’IMPARA”

Dall‟ anno scorso, nella nostra scuola,

abbiamo un Progetto chiamato

“Nuotando si impara”, che ha lo scopo di

migliorare, attraverso i giochi acquatici, la

socializzazione e le capacità motorie di

molti bambini della scuola dell‟infanzia,

primaria e secondaria. Una volta ogni due

settimane, per quattro ore, noi alunni ac-

compagnati da alcuni insegnanti ci rechia-

mo alla piscina Mareneve di Linguaglos-

sa. L‟iniziativa è ben riuscita già dallo

scorso anno perché ci divertiamo a stare

insieme ma soprattutto è bello stare a con-

tatto con l‟acqua. Gli istruttori sono molto

preparati ed hanno insegnato a nuotare

anche ai bambini più paurosi. L‟acqua

mette allegria e felicità e nuotando ci si

sente liberi. Le attività che ci vengono

proposte, inoltre, ci permettono di risco-

prire il nostro corpo e i movimenti che si

possono fare. In questi due anni questo

progetto mi è piaciuto talmente tanto e lo

ritengo importante per tutti che proporrei

di coinvolgere nel tempo anche altri alun-

ni, affinchè tutti possano provare a fare

lezione in un modo diverso.

Carmelo Bonaventura 3ªC

Gli alunni appaiono davvero appassio-

nati ed hanno iniziato a lavorare con

sempre maggiore interesse, infatti,

dopo un paio di lezioni, i due esperti

stanno facendo sviluppare in classe

alcuni articoli e hanno dato da fare

delle interviste su vari argomenti per

essere poi in grado di scrivere da soli

un vero e proprio articolo.

A conclusione delle trenta ore di

attività giornalistica, gli alunni presen-

teranno da protagonisti un vero e pro-

prio telegiornale da loro gradualmente

costruito e montato con tanto di

cameraman, naturalmente aiutati dagli

esperti.

Per ora sono molto presi dal fare inter-

viste a familiari, parenti, alla Preside e

ai vari professori, inoltre, preparano

delle conferenze stampa.

Fare riprese e entrare nel vivo del gior-

nalismo televisivo, trattando argomen-

ti di attualità, sembra essere quindi una

esperienza altamente formativa per i

nostri alunni e chissà che un giorno

grazie a questa “avventura” extrascola-

stica non venga fuori proprio dalla

nostra scuola qualche giornalista

televisivo o qualche tecnico cinemato-

grafico ?!

AL VIA I GIOCHI DELLA

GIOVENTU’

Dove l’incontro conta

più dello scontro

Come ogni anno i nostri studenti, dopo

un‟accurata preparazione da parte dei

docenti di Educazione Motoria , hanno

intrapreso le gare sportive insieme alle

altre scuole della provincia.

Al prossimo numero i dettagli delle

performance atletiche e dei risultati

ottenuti dal nostro Istituto

Comprensivo.

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 16

“LIBERATI”

O “INTRAPPOLATI”

DALLA TECNOLOGIA ?

Fino a qualche decennio fa, tra ragazzi

di 10-13 anni, ci si conosceva tra i ban-

chi di scuola, nelle palestre, nei quartie-

ri dove si abitava, ci si incontrava facil-

mente o si comunicava attraverso il

telefono, le lettere… E oggi? Un‟inda-

gine di Eurispes e del Telefono Azzur-

ro afferma che il 33% di ragazzi tra i 7

e gli 11 anni parla con gli amici via

rete, il 24% partecipa a giochi di ruolo

sul web e tanti incontrano persone

estranee via chat! Sempre più bambini

conoscono e usano Facebook, il social

network che accanto a tanti vantaggi,

presenta anche molti svantaggi e rischi:

con un semplice click, una semplice

richiesta di amicizia e un “accetta” si

incontrano persone sconosciute che

potrebbero anche poi farci del male…

Non è raro, infatti, il caso di minacce,

molestie, veri e propri atti di bullismo:

il 13,2% degli adolescenti ammette

GENERAZIONE

20 PAROLE

Il vocabolario italiano contiene circa

40.000 parole, ma oggi noi ragazzi per

comunicare ne usiamo solo 800.

Davvero un forte impoverimento del

nostro linguaggio.

Per parlare velocemente e contempora-

neamente con più persone attraverso

facebook e altri social network, msn o i

messaggini dei cellulari usiamo il lin-

guaggio delle abbreviazioni e non solo

abbiamo impoverito il nostro lessico

ma rischiamo di vivere “un analfabeti-

smo di ritorno”.

Questo modo di scrivere sta diventando

per noi sempre più un‟abitudine e non

solo ci provoca dipendenza ma ci sta

facendo perdere di vista anche il valore

della vera comunicazione.

Ci sono diversi tipi di abbreviazioni

che utilizziamo come: cmq (per dire

comunque), xkè ( per dire perché ),

dmn (per dire domani), nn ( per dire

non ), grz ( per dire grazie ) e ne po-

tremmo citare molte di più. Come si

può notare, nelle abbreviazioni spesso

tendiamo ad omettere le vocali.

Per non parlare poi di tutte le

“abbreviazioni di affetto” che costante-

mente utilizziamo, talvolta senza provare

il vero sentimento che sta dietro a quelle

paroline; facilmente scriviamo tvb ( per

dire ti voglio bene ), tvumdb ( per dire ti

voglio un mondo di bene ) e tante altre

abbreviazioni. Riflettendo in classe con

la nostra insegnante di Lettere, ci siamo

resi conto che forse, con il nostro lin-

guaggio abbreviato, rischiamo davvero di

essere identificati come la “Generazione

20 parole”, secondo quanto scritto anche

da un articolo provocatorio dei giornalisti

del quotidiano La Repubblica.

Noi adolescenti, quasi senza accorgerce-

ne, stiamo perdendo il valore della vera

comunicazione e dei sentimenti che spes-

so sono legati alle parole.

A volte addirittura il nostro linguaggio

delle abbreviazioni è difficile da com-

prendere persino per noi perché si

omettono i segni di punteggiatura e non

si riesce a capire se la frase scritta è

un‟affermazione, una domanda, una

frase scherzosa, seria, ecc.

Parlando tra di noi, abbiamo capito che

dobbiamo stare molto attenti a quelle

che sembrano “simpatiche abitudini” e

dobbiamo contrastare quest‟analfabeti-

smo di ritorno che sembra travolgerci,

solo perché tutto “fa trendy”; dobbiamo

stare più attenti a come ci esprimiamo e

dobbiamo leggere di più, con più atten-

zione e concentrazione, per arricchire il

nostro linguaggio affinchè nessuno

possa definirci “Generazione 20 paro-

le” !

Classe 1ªD

di aver diffuso su Internet false informa-

zioni su coetanei, l‟11% ha molestato,

infastidito e minacciato altri compagni

usando il web e ha usato la rete per esclu-

dere una persona dal gruppo. E così,

mentre fino a qualche anno fa c‟erano i

bulli, ora ci sono i cyberbulli, ancora più

pericolosi. E tra i giovani, solo il 3%

parla con un adulto di ciò che succede in

rete. Anch‟io, come la maggior parte dei

miei compagni e amici, sono su Fa-

cebook e penso proprio che ormai tutti

noi difficilmente ne potremmo fare a

meno; non dovremmo, però, mai dimen-

ticarci che, se usato sconsideratamente, il

nostro “amico” Facebook si potrebbe

facilmente trasformare in un grande e

pericoloso “nemico”…

Sofia Di Bartolo

1ªA

TEXTING: UNA MANIA

PERICOLOSA

In questi ultimi anni si è diffusa tra i

giovani la mania del texting, cioè la

ricezione e l‟invio di sms durante la

guida. Soprattutto negli Stati Uniti il

texting ha già causato moltissime vitti-

me tra i giovani dai 16 anni in poi. Una

parola molto usata dai ragazzi america-

ni nei messaggi è “Yeah”, una parolina

di quattro lettere diventata la forma

colloquiale sgrammaticata di Yes, si.

Soltanto questa parola è la causa dei

principali incidenti al volante. Nel

2006, un gruppo di studiosi americani

hanno scoperto che un allarmante 46%

dei ragazzi ha ammesso di essere di-

stratti al volante a causa del texting.

Questa è diventata una vera e propria

epidemia che sta facendo concorrenza

alla guida in stato di ubriachezza. A tal

proposito è stato fatto un esperimento

scientifico, misurando tempi di reazio-

ne, livelli di distrazione e di coscienza

PAGINA 17 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

VIDEO GIOCHI CHE

PASSIONE ! Nell‟era tecnologica in cui viviamo si

sono da tempo diffusi tra i giovani sofi-

sticati videogiochi e infatti tutti i ragaz-

zi li adorano e ne fanno largo uso sotto-

valutandone però gli effetti negativi.

Gli esperti sostengono che questi giochi

influiscono negativamente sia sul com-

portamento sia sulla salute di chi ne

abusa: innanzitutto ne risente la vista

infatti dopo alcune ore trascorse davanti

al teleschermo a distanza ravvicinata gli

occhi cominciano a bruciare e a lacri-

mare. Ma l‟effetto più grave è che que-

sti tipi di giochi mostrano troppa vio-

lenza e aggressività al punto da incidere

sul carattere e la personalità dei ragazzi

che abitualmente giocano con essi.

Purtroppo i più accattivanti sono pro-

prio quelli in cui risulta vincitore chi

riesce a sconfiggere il nemico con mag-

giore violenza. Molti ragazzi inoltre

tendono ad isolarsi dal mondo esterno, a

rifiutare la compagnia di amici e coeta-

nei diventando quasi schiavi di questi

giochi altamente ripetitivi. Tra le conse-

guenze negative ricordiamo anche una

forma di stanchezza mentale con conse-

guente calo nella capacità di attenzione

e concentrazione. I genitori devono

essere molto attenti nel sorvegliare i

figli durante il gioco e non permettere

loro di passare troppo tempo in questa

realtà virtuale. Devono anche essere

GENERAZIONE TOUCH

Noi giovani stiamo diventando sempre

più una “generazione touch”; fin da

piccoli tocchiamo, sfioriamo, clicchia-

mo. Di noi si dice spesso che siamo

“nativi digitali”. Siamo abituati da

sempre a destreggiarci con le moderne

tecnologie: pc, ipad, cellulari, netbook

ecc. Ogni novità informatica vorremmo

possederla, anche se non sempre è pos-

sibile, in quanto il costo delle novità

digitali è spesso molto elevato, tuttavia

in ogni casa oggi difficilmente manca

un computer e il collegamento a inter-

net. A scuola, talvolta, viviamo una

dimensione più lenta, fatta di libri, pen-

ne, quaderni e interrogazioni; ci rendia-

mo conto che i nostri insegnanti, con

varie metodologie cercano di abituarci

alla riflessione, all‟analisi e ad una

comprensione più profonda. Noi, però,

spesso “abbiamo fretta” e siamo poco

abituati a ragionare con calma su ciò

che ci circonda.

accorti nel momento dell‟acquisto e sce-

gliere i giochi adatti all‟età dei figli;

molte ditte segnalano la fascia di età a

cui il gioco si rivolge ma sono moltissi-

mi i casi in cui nelle confezioni questa

etichetta non compare. Ma i videogiochi

sono tutti da evitare? Niente affatto. Bi-

sogna preferire quelli che propongono

attività tranquille, di riflessione e che

possono aiutare la mente nei processi

logici e permettono di sviluppare la ca-

pacità di coordinazione oculo- manuale.

E‟ stato anche constatato che i ragazzi

che giocano sistematicamente ai video-

giochi riescono a monitorare meglio la

realtà che li circonda rispetto ad altri

ragazzi estranei a questo tipo di intratte-

nimento virtuale. Allora ragazzi, usate i

videogiochi consigliati e adatti alla vo-

stra età, scegliete quelli che hanno anche

una valenza educativa, non state troppo

tempo davanti al video e … buon gioco

a tutti !

Chiara Lo Coco, Maria Anna Foti

Rossitto, Greta Petralia

e Giovanni Selgi

1ªF

Conversando tra di noi e con l‟insegnan-

te abbiamo capito che siamo poco abi-

tuati a ragionare con calma su ciò che ci

circonda. Conversando tra di noi e con

l‟insegnante ci siamo resi conto che la

scuola ci offre valori altrettanto impor-

tanti e non alternativi alla società multi-

mediale in cui siamo stati catapultati fin

dalla nascita. A scuola abbiamo i com-

puter, le LIM, i laboratori attrezzati

ma la vita deve essere molto più di un

mouse, di un touch paid, di una cuffia o

del display di un telefonino ultima gene-

razione. Saremo pure una “generazione

touch” ma non dobbiamo perdere di

vista la vita reale per la vita virtuale;

chattare, navigare è bello ma le amicizie

vere che abbiamo accanto, la famiglia

che cerca di parlarci mentre noi stiamo

lì a giocherellare sfiorando il display del

telefonino o l‟ipad, sono valori insosti-

tuibili. Non si può arrestare il processo

evolutivo e non possiamo non ricono-

scerne i vantaggi, ma capire che l‟utiliz-

zo delle moderne tecnologie deve esse-

reregolato e “criticato” all‟occorrenza,

questo pian piano grazie alla nostra

scuola lo stiamo capendo.

Paolo Pennisi,Carmelo Di Bella,

Stefano Pappalardo, Lo Giudice

Giorgia, Di Pasqua Simone,

Nicolosi Andrea e Trefiletti Ivan

2ªC

un guidatore che aveva bevuto alcolici

e chi mandava un messaggino staccan-

do necessariamente gli occhi dalla stra-

da. Dal risultato che hanno ottenuto si

può dedurre che comporta meno rischi

un vodka che tre parole composte sulla

tastiera del cellulare.

Mandare messaggi mentre si guida è

illegale ormai in quasi tutti gli Stati

americani.

L‟89% dei teenager, i principali sms-

dipendenti, è consapevole del fatto che

indulgere alla fretta di rispondere all‟a-

mica, al ragazzo, alla sorella, scambiar-

si battute mentre si guida è quanto di

più pericoloso si possa fare in auto.

Quindi sarebbe opportuno evitare di

utilizzare, mentre si è al volante, qual-

siasi oggetto che sia fonte di distrazio-

ne per il conducente, al fine di evitare

morti inutili.

Baialardo Pietro

3ªF

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 18

A CACCIA DI MINIAT-

LETI: È VERO SPORT ?

Chi di noi non pratica sport? Tutti lo

facciamo per divertirci, per rilassarci e

per stare insieme ai nostri compagni.

Abbiamo iniziato a praticare uno sport

a 6/7 anni; c‟è chi tra noi continua an-

cora a fare lo stesso, chi ne ha provato

un altro, chi ha iniziato a fare attività

agonistica ma per tutti noi lo sport è

innanzitutto divertimento. Purtroppo,

però, negli ultimi anni da un‟ indagine

fatta dal New York Times, sembra che

l‟età in cui si inizia a fare sport si sia

notevolmente abbassata: negli USA

esistono centinaia di società sportive

per i bambini sotto i due anni, le cosìd-

dette “ The Little gym” o “ Baby goes

pro” che selezionano giovanissimi da

avviare al professionismo. La “Lil‟

Kickers”, una tra le più diffuse accade-

mie del calcio americano, ha il 55% dei

suoi 100 mila calciatori al di sotto dei 3

anni ed esistono persino squadre for-

mate da giocatori di 18 mesi!!

L’USO DI DROGA

TRA I GIOVANI

La parola”droga” è un termine che in-

dica sostanze di origine naturale o sin-

tetizzate. Come droghe si intendono

anche spezie varie usate per insaporire

i cibi. Quello di cui vorremmo parlare

sono le sostanze che provocano altera-

zioni della percezione della realtà e che

portano a una dipendenza fisica e psi-

cologica, sostanze utilizzate dai giovani

che arrivano alla droga per vari motivi,

come il disagio causato dal disadatta-

mento scolastico, problemi familiari e

psicologici. Il fenomeno del consumo

di droghe sembra essere in costante

espansione e investe la società trasver-

salmente alle classi sociali ed all‟età di

chi ne fa uso. L‟aspetto più inquietante

nel consumo di droga è proprio il suo

essere diffuso in ogni ambito, causando

vittime in ogni parte del mondo, sia

vittime dirette, cioè dovute agli effetti

devastanti del consumo di sostanze

stupefacenti e sia indirette, legate alle

ricadute sociali, economiche e sanitarie

del consumo di stupefacenti (l‟AIDS,

per fare un esempio, è una malattia

causata dalla consuetudine di utilizzare

la stessa siringa, per iniettarsi la droga).

Esiste un problema di informazione

non risolto che richiederebbe che della

droga si parlasse di più, in particolare

in tutti quei luoghi frequentati dagli

adolescenti, dalla famiglia alla scuola,

per superare l‟equivoco che possano

esistere droghe che non diano assuefa-

zione fisica e dipendenza. La droga fa

male perché interviene sui centri nervo-

si e sul fisico di chi ne fa uso, compro-

mettendone la funzionalità. Sotto l‟ef-

fetto della droga diminuiscono le capa-

cità percettive e questo è la causa di

moltissimi incidenti stradali del sabato

sera che hanno per protagonisti giovani

che consumano allucinogeni nelle di-

scoteche. Chi fa uso di droga, continue-

rà a consumarne anche oltre le proprie

possibilità economiche, finendo per

diventare egli stesso spacciatore per

assicurarsi facili guadagni necessari per

soddisfare il suo bisogno di stupefacen-

ti. Le droghe provocano dipendenza,

assuefazione e causano atti di violenza.

Nel passato alcune droghe erano utiliz-

zate come medicine, per la cura delle

malattie mentali o degli stati depressi-

vi, ad esempio l‟LSD era utilizzata per

curare la schizofrenia e l‟alcolismo.

Oggi tali sostanze sono chiamate dro-

ghe “ pesanti” e il loro uso è

è illegale. Anche le droghe cosiddette

leggere, però, come il fumo, danno as-

suefazione e provocano numerose mor-

ti. Le droghe pesanti, come l‟eroina, la

cocaina, l‟ecstasy, danneggiano in ma-

niera irreversibile l‟organismo umano.

Le droghe sintetiche riducono la sensa-

zione della fatica e della fame, danno un

senso di euforia, ma distruggono ugual-

mente le cellule cerebrali. Quello che ci

importa sottolineare riguardo all‟argo-

mento è che pensiamo che le droghe

non aggiungano elementi concreti di

felicità alla vita, ma siano soltanto im-

magini riflesse, che rischiano di farci

godere solo in parte gli avvenimenti

belli come i momenti intensi passati con

gli amici o con le persone che amiamo.

L‟uso della droga è sempre sbagliato, a

maggior ragione nel caso degli adole-

scenti. Risolvere il problema non è sem-

plice, non c‟è un rimedio sicuramente

efficace, ma le famiglie hanno un ruolo

fondamentale, potrebbero parlare con i

propri figli, cercare di capire le cause

del disagio ed eventualmente indirizzar-

li a consultare degli specialisti (come

psicologi, psichiatri, assistenti socia-

li…). Se la droga è uno strumento di

evasione dalla realtà, allora, per com-

batterla occorre guardare in modo nuo-

vo ai rapporti interpersonali, recuperan-

do il dialogo con i genitori e gli adulti e

scegliendo il valore della vita, afferman-

do anche nei rapporti con i coetanei una

personalità matura e capace di rifiutare i

momenti di trasgressione che possono

compromettere il futuro di ognuno di

noi.

Bonaccorsi Miriana, Borzì Elisa,

Iannino Claudia,

Marano Valeria, Napoli Chiara

e Panebianco Elena

2ªB

Ma a 1-2 o 3 anni si può vedere vera-

mente il talento di un futuro atleta? È

vero che ci sono sport dove la pratica

agonistica si può svolgere al di sotto

dei 10 anni ( dai 6 anni nella ginnastica

e nel pattinaggio, dagli 8 anni nel nuo-

to, nella scherma e nel rugby) ma mai a

pochi anni di vita. Ogni bambino deve

avere la possibilità di capire e scegliere

e, come dice un esperto, “ lo sport sotto

i 3 anni è solo una fabbrica di infortuni

e tensioni.” Inoltre cominciare troppo

presto, a volte, porta il ragazzo a stan-

carsi e ad abbandonare per sempre

quello sport. I bambini devono innanzi-

tutto giocare, anche perché il gioco

aiuta a crescere e insegna a stare insie-

me agli altri.

Bucolo Giuseppe, Caltabiano

Sebastiano, Franco Andrea,

Galatola Gabriele, Guarrera

Giovanni, Sillaro Michele

e Turrisi Antonino

1ªA

I DIRITTI NEGATI

Quando eravamo piccoli vedevamo il

mondo con gli occhi dei bambini,non

conoscevamo i problemi che ci circon-

davano,non avevamo nessun interesse

e pensavamo solamente al gioco,tutto

era fantastico e bello.

Invece ora che siamo cresciuti ci ac-

corgiamo che il mondo è afflitto da

problemi. Si dice “la legge è uguale

per tutti” ma in realtà da sempre nel

mondo ci sono dei popoli che ancora

oggi vivono in povertà ed alcuni diritti

fondamentali gli vengono negati.

Quelli che soffrono di più sono i bam-

bini infatti,più di 250 milioni di età

compresa tra i 5 e i 14 anni, sono co-

stretti a lavorare molte ore al giorno e

questo avviene soprattutto nei paesi

meno sviluppati quindi nella parte oc-

cidentale sin dall‟antichità a oggi è

esistita questo tipo di vita.

Questi sono i diritti che vengono nega-

ti: LO SFRUTTAMENTO MINORILE

nel quale i bambini sono costretti a fare

lavori molto faticosi come lavorare

nelle piantagioni, nelle miniere e so-

prattutto nelle industrie di giocattoli e

in quelle tessili, dove vengono usati per

la produzione di scarpe e tappeti grazie

all‟uso delle loro piccole mani, più

adatte ad affrontare questo tipo di lavo-

ro.

Inoltre c‟ è capitato di andare al mare e

vedere bambini, ragazzi che vendono

la loro merce sulla spiaggia per ore

sotto il caldo sole.

Tutto questo succede perché i genitori

non possono mantenere i propri figli e

così li vendono o li affittano come se

fossero oggetti.

PAGINA 19 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

In India nascere femmina equivale a

una maledizione, infatti molte bambine

muoiono nei primissimi anni di vita

perché hanno meno cibo e meno cure

mediche rispetto ai maschi.

Per evitare che tutto questo accada in

Europa abbiamo la “ CARTA DEL

FANCIULLO” un documento che rias-

sume tutti i diritti dei bambini di età

inferiore a 18 anni, questo è solo per il

continente europeo,ma per i bimbi de-

gli altri continenti per aiutarli possiamo

fare una cosa molto bella che quest‟an-

no il nostro istituto sta realizzando

“L‟ADOZIONE A DISTANZA”.

Classe 2ª D

Per evitare che tutto ciò accada ci sono

delle organizzazioni che si occupano

della tutela dei bambini, e sono:l‟OIL

(Organizzazione Internazionale del

Lavoro) impegnata nella tutela dell‟in-

fanzia, infatti nel 1973 ha adottato la

convenzione n°138 con cui è stata fis-

sata l‟età minima di ammissione al

lavoro che deve essere maggiore di 15

anni, poi c‟è l‟ONU (Organizzazione

delle Nazioni Unite) che il 20 novem-

bre del 1989 approva la convenzione

sui diritti dell‟infanzia che tutela i

bambini garantendogli l‟opportunità di

avere un futuro migliore.

A causa dello sfruttamento, ai bambini

viene NEGATA L‟INFANZIA (una

cosa molto grave) e quindi il diritto al

GIOCO e anche all‟ISTRUZIONE, due

diritti fondamentali per la crescita del

bambino. Un‟altra causa che contribui-

sce alla negazione dei diritti dei bambi-

ni è la malnutrizione che determina un

alto tasso di mortalità infantile associa-

ta a malattie come polmonite e dissen-

teria. Una cosa che ci ha colpito vera-

mente è la discriminazione del sesso

femminile.

CONFERENZA

SUI DIRITTI

DELL’INFANZIA

Giorno 18 febbraio 2011 noi alunni

delle classi quinte della scuola primaria

e delle classi prime della scuola secon-

daria di 1ogrado dell‟Istituto Compren-

sivo “G.Verga” di Fiumefreddo di Sici-

lia ci siamo riuniti nel Plesso di Liberto

per partecipare ad una conferenza sui

Problemi e sui Diritti dell’Infanzia. La

conferenza è stata tenuta dall‟ispettrice

R.Zammataro, la quale, tra l‟altro,

voleva complimentarsi con noi per gli

articoli sull‟infanzia pubblicati sulla

pagina del giornale “La Sicilia” riser-

vata alla nostra scuola nell‟ambito del

Progetto Newspapergame. L‟ispettrice

ha esposto alcuni dei maggiori proble-

mi dell‟infanzia e dell‟adolescenza. Ha

fatto un esempio raccontando la triste

storia di Iqbal, un bambino venduto

all‟età di quattro anni ad un fabbricante

di tappeti. Dopo diversi tentativi di

fuga, Iqbal è riuscito a scappare, met-

tendo così il mondo intero a conoscen-

za dei soprusi che condannano i bambi-

ni ma è stato infine rintracciato dai suoi

aguzzini che lo hanno ucciso quando

aveva solo tredici anni. Un altro argo-

mento su cui l‟ispettrice si è soffermata

e che ci ha molto colpito è il fatto che

tutti gli Stati hanno firmato la Dichia-

razione Mondiale sui Diritti dei Bambi-

ni tranne la Somalia e gli Stati Uniti.

Dopo, l‟ispettrice ha lasciato la parola

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 20

FUORICLASSE…dentro la

classe e la vita quotidiana!

Nel mese di febbraio, su rai uno, è stato

trasmesso il film a puntate, Fuoriclasse,

che dopo i vari reality show e le trasmis-

sioni d‟intrattenimento più o meno diver-

tenti, ci è piaciuto molto, perché ci è

sembrato vicino alla nostra vita quotidia-

na. La protagonista di questo film era Isa

Passamaglia, una mamma-professoressa

che ogni giorno fa del suo meglio per

essere un‟ottima mamma e un‟altrettanto

brava professoressa. L‟abbiamo vista

così affrontare i problemi quotidiani con

il figlio e con un marito che la tradisce,

superare le incomprensioni con i colleghi

di lavoro, battersi per i suoi alunni, so-

prattutto per i “peggiori” che solo con lei

riuscivano a dialogare. La sua classe era

una classe di Liceo, formata quindi da

alunni più grandi di noi, ma se guardava-

mo bene i diversi caratteri, poteva essere

una delle nostri classi, perché c‟erano gli

alunni bravi e quelli svogliati, quelli in

difficoltà ma volenterosi e quelli pigri,

quelli vanitosi, quelli allegri e quelli

“musoni”, l‟alunno di colore che veniva

emarginato e quello violento a causa dei

problemi familiari. Insomma c‟erano

proprio tutti e da ciascuno la brava pro-

fessoressa provava ad ottenere il massi-

mo. Come tra gli alunni, anche tra i pro-

fessori c‟erano i diversi tipi, da quello

corretto e professionale a quello meno

attento e non proprio giusto che giudica-

va in base alla simpatia o altro.

a noi ragazzi per esprimere le nostre

opinioni riguardanti questi argomenti.

A ogni classe, inoltre, è stato consegna-

to un libro scritto da lei sui diritti

dell‟infanzia. Successivamente i nostri

compagni delle quinte di scuola prima-

ria hanno fatto un omaggio all‟ispettri-

ce Zammataro offrendole un canto sui

bambini soldato. Finita la conferenza

c‟è stato un momento ricreativo, duran-

te il quale abbiamo gustato vari tipi di

dolci, portati da noi alunni. Questa

esperienza è stata da noi molto gradita

e ci ha fatto riflettere su quanto sia im-

portante avere una famiglia ed essere

amati. E‟ stato molto bello, inoltre,

scoprire che oltre a noi ci sono tante

altre persone e Associazioni che s'im-

pegnano in vari modi e con qualsiasi

mezzo per far vivere anche ai bambini

meno fortunati una vita normale: felice,

piena d‟amore e di sorrisi.

Classi prime Scuola Secondaria

Alla fine però, il bene batte il male e,

grazie alla professoressa Passamaglia,

la classe diventa unita, l‟alunno vio-

lento impara a controllarsi e la prof.

rinuncia ad una promozione di lavoro

al Ministero per rimanere con la sua

classe…

Gambino Simona e Sergi Ramona

1ªA

BELLI …

A TUTTI I COSTI !

Viviamo “bombardati” dal culto della

bellezza fisica e della perfezione:

ogni giorno la televisione, i giornali,

internet sono pieni di immagini di

donne bellissime, senza rughe, senza

un filo di grasso e di uomini perfetti,

dai corpi scolpiti, superabbronzati ad

ogni stagione. E noi, “comuni morta-

li”, lottiamo quotidianamente per

provare ad imitare questi modelli di

bellezza ideale perché -è inutile ne-

garlo- tutti, chi più chi meno,ci fac-

ciamo condizionare. Come dimostra-

no, infatti, delle indagini fatte in

questo campo, sono davvero tanti gli uo-

mini e le donne, giovani e non, che com-

prano creme costosissime, si sottopongo-

no a diete fai-da-te e ad allenamenti du-

rissimi fino ad arrivare a ricorrere alla

chirurgia estetica per correggere difetti

molto spesso inesistenti senza neanche

tenere conto dei rischi per la propria salu-

te. C‟è chi, infatti, ha rischiato la vita per

avere fatto un intervento di chirurgia

estetica superfluo, chi -soprattutto tra le

ragazzine- ha rischiato l‟anoressia per

seguire l‟esempio assurdo di modelle dai

corpi “trasparenti”. Ma è giusto imitare

questi “super-belli” che sempre più spes-

so sono “finti belli” che non hanno niente

di vero e “naturale” perché essi per primi

hanno modificato parti del proprio corpo

con la chirurgia estetica? Insomma, è

normale ammirare la bellezza, ma ancora

meglio se è “vera”, non “rifatta”, magari

con qualche imperfezione e sicuramente

con molti valori e principi sani in più! E‟

ora di guardare maggiormente alla nostra

bellezza interiore che non costa nulla e…

dura davvero “in eterno”!!!

Fiamingo Serena

3ªB

IL CINEMA E GLI

EFFETTI SPECIALI

Il cinema, nella sua storia, ha attraversa-

to diverse fasi che l‟hanno portato dai

primi risultati dei fratelli Lumière ai

moderni film digitali. La data del primi

“film” dei fratelli Lumière risale agli

anni Novanta dell‟Ottocento quando i

due sperimentarono una tecnica che

permetteva di proiettare immagini in

movimento. La durata dei filmati era

breve ma, per il tempo, questa fu una

grande vittoria e l‟ inizio di una nuova

forma di intrattenimento che avrebbe

stupito grandi e bambini. Da sempre gli

effetti speciali usati nel cinema,nella

televisione e nel teatro,per simulare

eventi impossibili o molto pericolosi

hanno reso il cinema più spettacolare e

più interessante agli occhi dello spetta-

tore. Essi sono indicati con l‟acronimo

“SFX”. Georges Melies fu l‟inventore

dei primi rudimentali effetti visivi: egli

riuscì a simulare la sparizione di una

PAGINA 21 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

OGGI...CHIUDONO LE

PICCOLE BOTTEGHE

PER LASCIARE

SEMPRE PIU’ SPAZIO AI

CENTRI COMMERCIALI

Ultimamente a scuola, parlando dell‟e-

conomia, della crisi e di come il territo-

rio cambi giorno dopo giorno per ma-

no dell‟uomo, abbiamo riflettuto sul

fatto che, sempre più spesso, le piccole

botteghe chiudono per lasciare spazio

ai grandi centri commerciali e agli iper-

mercati. Certo questi nuovi colossi

commerciali hanno sicuramente tanti

vantaggi: tantissimi negozi al loro in-

terno, cinema, ristoranti, enormi par-

cheggi, bar, cioccolaterie ...

Tutto questo ha il suo fascino, specie

per noi ragazzi, ma il fatto stesso che

sorgano distanti dal paese o dalla città,

fa sì che noi dobbiamo essere sempre

in compagnia di adulti per arrivarci in

macchina. Invece il negozio nel nostro

quartiere è lì per noi, mentre giochia-

mo, possiamo passare a comprare le

gomme da masticare o una coca-cola

“al volo”. Inoltre, immaginate se per

comprare qualsiasi cosa, un giorno

dovessimo prendere la macchina ed

andare al centro commerciale !

Per noi è bello quando la mamma ci

manda a comprare l‟olio o il pane alla

bottega o al panificio sotto casa !

che se da un lato è bello stare un giorno

al centro commerciale dall‟altro la pic-

cola bottega di Miano a Fiumefreddo

speriamo non chiuda mai, come altri

piccoli negozi che fanno la vita e la

tradizione del nostro paese.

Nonostante gli ipermercati, la bottega

di Miano è aperta da oltre 50 anni e i

panini che ci fa quando andiamo a

scuola o in gita, secondo noi, non riu-

scirà mai a farli nessun centro commer-

ciale.

Le tradizioni e gli antichi sapori, un

ipermercato non sa neanche cosa siano,

anche perché non gli interessano, lui è

lì per la massa, il piccolo negozio di

paese, invece, ci conosce per nome ed è

lì anche per noi.

Panebianco Alessia, Pernicano Maria,

Florio Desirée , Risicato Nicolò,

Dumitriu Denis , Anuta Andrei,

Florio Adrian, La Spina Maria,

Fiammingo Elisa

e Lo Giudice Christine

2ªC

E‟ segno che siamo diventati grandi !

Nella provincia di Catania pian piano

sono sorti tantissimi centri commercia-

li: Katanè, i Portali, Decatlon ….

Ma quello che per la sua enormità ci

impressiona rimane Etnapolis, situato

tra Misterbianco e Paternò. Per girarlo

non bastano tre giorni, tra negozi, cine-

ma, ristoranti a tema ( messicani o de-

dicati al vecchio West) e il mitico Mc

Donalds.

Tuttavia, riflettendo ci siamo resi conto

che non sempre la qualità dei prodotti

di questi ipermercati è come quella dei

negozi al dettaglio dei nostri paesi; i

grandi centri commerciali puntano più

alla roba di massa, prezzo basso e qua-

lità non sempre buona. Inoltre, questi

grossi centri commerciali sono una

tentazione perché spesso si finisce per

comprare anche cose che non servono

e uno se ne accorge solo quando è arri-

vato a casa.

Insomma … valutando come cambia la

vita intorno a noi, ci siamo resi conto

persona inquadrando uno stesso am-

biente 2 volte. Gli effetti speciali via via

si sono raffinati con l‟ acquisizione di

nuove tecniche. Negli anni ‟60 si inizia-

rono a usare sistemi meccanici coman-

dati a distanza e rivestiti con vari mate-

riali. Successivamente, alla fine degli

anni ‟80, la nascita dei computer rivo-

luzionò gli effetti speciali che stupirono

il Mondo, come si vede nel film Juras-

sic Park. Grazie al computer e ad altre

tecniche avanzate la fantasia degli sce-

neggiatori e dei registi poté spaziare

verso nuovi orizzonti.

Oggi ,nel 2011, con macchinari specifi-

ci e complessi sistemi siamo arrivati a

vedere i film in 3D cioè in 3 dimensio-

ni, ancora con l‟aiuto di occhiali parti-

colari.Lo spettatore vede le immagini

tridimensionali, come se fossero dal

vivo e questo rende molto più gradevole

la visione , a maggior ragione con film

di fantascienza o di fantasia.

A noi ragazzi piace molto questa novità

(anche se a proposito degli occhiali,

qualche perplessità nasce dal fatto che,

passando da uno spettatore all‟altro,

possono provocare malattie).

Probabilmente in futuro si potranno

gustare film di ogni genere senza neces-

sità di tale supporto, e migliorerà ancora

la tecnologia che ci farà divertire e

stupire sempre di più!

Morabito Martina

2ªB

IL RISCALDAMENTO

GLOBALE

Giorno 19 febbraio 2011 le classi terza

A, terza C e terza D si sono riunite nel

salone parrocchiale di Fiumefreddo di

Sicilia per discutere con due componen-

ti dell‟ associazione Greenpeace, Grazia

e Matteo, del riscaldamento globale.

Esso provoca alluvioni, uragani, deserti-

ficazioni e lo scioglimento dei ghiacci.

Uno dei fattori causa del surriscalda-

mento globale è l‟effetto serra, che at-

tacca l‟area più vulnerabile del nostro

pianeta: l‟atmosfera.

Il suo scopo è quello di trattenere il ca-

lore del sole ( effetto serra naturale) ma

l‟inquinamento ne causa un‟alterazione.

Negli ultimi 150 anni la temperatura

terrestre è aumentata di 0,8°.

Il surriscaldamento globale è stato

scientificamente provato: dall‟aumento

della temperatura dell‟aria e degli ocea-

ni, dallo scioglimento dei ghiacciai,

dall‟estensione della siccità e dalle mi-

grazioni fuori stagione.

2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 22

GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA

PROTAGONISTI DI UN FILM

Giorno 25 febbraio 2011 , gli alunni della scuola media si sono

recati a “Marina di Cottone” per partecipare alla scena di un

film che verrà trasmesso al cinema.

Il film ha un tema che oggi è molto discusso, ovvero “ la ma-

fia”.

L‟argomento è stato messo al centro dell‟attenzione per sensi-

bilizzare l‟opinione pubblica;il termine “mafia”venne inizial-

mente utilizzato per indicare un‟organizzazione criminale ori-

ginaria della Sicilia.

Il regista ha pensato, di far partecipare anche i ragazzi delle

scuole medie di Fiumefreddo e alcuni ragazzi del liceo Scienti-

fico di Giarre.

Tutti noi messi al corrente della notizia , siamo impazziti subito

di gioia, perché nessuno aveva mai avuto la possibilità di girare

una scena di un film.

Appena arrivati abbiamo aspettato l‟arrivo delle altre classi.

Il regista ha spiegato subito la scena da girare;eravamo tutti

molto tesi, ma appena iniziate le riprese,abbiamo spalancato un

bel sorriso alla telecamera.

Il protagonista ci mise subito a nostro agio.

Finite le riprese eravamo molto soddisfatti di quello che aveva-

mo appena fatto,sperando di aver compiuto un buon lavoro e di

partecipare a più film.

Classe 2ªD

Un altro fattore che agisce negativa-

mente sull‟ambiente sono le emissioni

di CO2 che aumentano sempre di più a

causa dell‟eccessivo utilizzo di combu-

stibili fossili e alla deforestazione. Nel

2005 entrò in vigore il protocollo di

Kyoto, suddiviso in due parti:

-2008-2012 anni durante i quali le

emissioni di CO2 dovrebbero diminuire

del 5,2%.

- Dopo il 2012 non è ancora stato de-

ciso quali provvedimenti prendere.

Per raggiungere questo scopo i Paesi

industrializzati dovrebbero ridurre del

40% le emissioni di gas serra entro il

2020, mentre quelli in via di sviluppo le

dovrebbero ridurre del 15-30%.

Inoltre si dovrebbe interrompere il pro-

cesso di deforestazione della foresta

Amazzonica entro il 2013 e fermare

quella netta in tutti i Paesi del mondo

entro il 2020. In questo momento noi

consumiamo superando la capacità del

nostro pianeta. Ma quali sono le solu-

zioni al riscaldamento globale?

PAGINA 23 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

I PILASTRI DEL CIELO

Giorno 12/02/2011 noi alunni delle classi terze ci siamo recati presso il salone

parrocchiale per assistere a una lezione tenuta dai volontari di Greenpeace,

un'organizzazione globale indipendente che tutela l'ambiente e promuove la pa-

ce, protegge tutte le piante, gli animali e le comunità che vi abitano e indaga sul

commercio illegale.

Durante uno di questi dibattiti è stato affrontato il tema della deforestazione. Con

questo termine si intende la distruzione della vegetazione boschiva spontanea;

ciò danneggia l‟ambiente e l‟ecosistema perché con il taglio degli alberi viene a

mancare quel perfetto equilibrio tra l‟anidride carbonica e l‟ossigeno presenti

nell‟atmosfera terrestre.

Facendoci vedere delle immagini Davide, uno dei volontari, ci ha parlato di al-

cune foreste primarie molto importanti tra cui: la Foresta Amazzonica, la Giun-

gla Pluviale del Pacifico, la Foresta Pluviale Africana del Bacino del Congo, la

Foresta Africana, la Foresta Millenaria del Nord-America, la Foresta Pluviale

Temperata del Sud-America, le Foreste Europee in Russia e la Foresta della Si-

beria.

I danni causati dalla deforestazione in questi ambienti a rischio si ripercuotono

sui terreni che diventano aridi e secchi e sono soggetti alla desertificazione. Gli

effetti della deforestazione sono catastrofici per la biodiversità, per il clima e per

i 20 milioni di indigeni che abitano queste foreste.

Il taglio irresponsabile delle foreste determina la diminuzione dell‟umidità atmo-

sferica con la conseguente riduzione delle precipitazioni annuali. Nel loro insie-

me questi luoghi contribuiscono a prevenire

l‟effetto serra e a garantire l‟habitat di un„

immensa diversità di piante e animali.

Inoltre, queste foreste spesso sono la patria

di numerosi gruppi indigeni.

Poco tempo fa, sui giornali è stato pubbli-

cato un articolo relativo ad una tribù che è

stata individuata nelle foreste tra il Brasile

e il Perù.

Questa tribù rischia l‟estinzione per la de-

forestazione che sta interessando l‟area

dove vivono questi uomini che sono co-

stretti a rifugiarsi verso il confine a causa

della minaccia dei tagliatori di legna illega-

li. Ai danni ambientali vanno aggiunti i

danni economici per le popolazioni indige-

ne, che si vedono sottratte risorse naturali,

indispensabili per il loro sostentamento.

Cambiare le politiche energetiche e usa-

re fonti di energia alternativa:

Energia Solare, che i pannelli conver-

tono in energia elettrica. Essa è una

forma di energia pulita, rinnovabile,

gratuita e disponibile e assicura energia

10.000 volte superiore a quella usata

dall‟uomo.

Energia Eolica, ricavata dal vento. In-

contrando le pale eoliche esso cede il

48% della sua energia cinetica, che le

turbine e i generatori trasformano in

energia elettrica.

Energia delle biomasse. Fa parte delle

più antiche conoscenze dell‟uomo ed è

ricavata da elementi di origine biologica

e quindi dalle specie animali, dal legna-

me e dalle specie vegetali.

E quali vantaggi ne ricaviamo noi? Pro-

duciamo energia elettrica riducendo la

dipendenza da risorse di natura fossile e

liberiamo nell‟ambiente meno gas in-

quinanti.

Ma non dobbiamo solo parlare. Dobbia-

mo anche passare all‟azione! Come?

Innanzitutto informandoci, poi elimi-

nando gli sprechi, modificando le nostre

abitudini e convincendo gli altri a fare

come noi. Ecco alcune regole da segui-

re:

non lasciare apparecchi elettronici in

stand-by; usare la lavatrice a pieno cari-

co a freddo; fare la doccia al posto del

bagno; chiudere sempre il rubinet-

to;utilizzare mezzi pubblici o la bici;

comprare elettrodomestici ad alta effi-

cienza; ridurre l‟uso di mezzi elettrici;

spegnere il PC se non si usa; staccare il

caricabatterie del telefonino; acquistare

prodotti locali; e infine abbassare il ri-

scaldamento di 1°.

Sono 11 semplici regole facili da segui-

re e che non richiedono nessun grande

sacrificio, ma che possono contribuire a

rendere il nostro Pianeta migliore e più

pulito!

Margherita Alessio

3ªD

IL MARE

Quest‟anno noi alunni delle classi terze abbiamo partecipato a

tre incontri con i volontari dell‟associazione Greenpeace. Il

loro obiettivo è stato di comunicarci un messaggio di salva-

guardia ambientale.

Tutti gli incontri hanno suscitato il nostro interesse. I materiali

multimediali utilizzati hanno reso la lezione “interattiva” e noi

siamo intervenuti con domande che hanno soddisfatto le nostre

curiosità.

Durante ogni incontro abbiamo ricevuto numerosi consigli per

vivere meglio sul nostro Pianeta .

Gli argomenti affrontati sono stati: l‟effetto serra, la deforesta-

zione e il rispetto del mare. Argomento del terzo incontro è

stato, infatti, la salute del mare.

L‟Italia, la nostra penisola, si affaccia su un mare ricco di bio-

diversità: il Mediterraneo.

Oggi, purtroppo, questo ecosistema è minacciato da vari fatto-

ri: inquinamento da emissioni terrestri (ogni anno vengono

versati nel mare 716.000 tonnellate di idrocarburi);

Eccessiva urbanizzazione (costruendo sulle coste si alterano

gli habitat naturali);

Cambiamento climatico dovuto all‟effetto serra ( con adatta-

mento ambientale di specie estranee);

Pesca pirata.

La pesca pirata è una delle attività che danneggia drasticamen-

te la flora e la fauna dell‟ecosistema marino.

Danni vengono provocati alle superficie marine per le varie

metodologie di pesca.

Per esempio la pesca del pesce spada effettuata con le spadare

( reti lunghe anche 15 Km) fa si che restino intrappolati anche

altri pesci, quali sardine, balene, squali, delfini e tartarughe.

Si stima che 27 milioni di tonnellate di pesci muoiono catturati

accidentalmente dalle reti.

Il tonno più consumato in Italia è il “pinna gialla”, ma il

“vero” tonno del Mediterraneo, di cui purtroppo restano pochi

esemplari, è il tonno rosso .

Consumato principalmente in Giappone, viene pescato grazie

alle tonnare volanti.

I pescherecci, dopo aver individuato i banchi di tonno e averli

circondati, li catturano con queste reti, che però intrappolano

anche i piccoli tonni e altri pesci.

I piccoli tonni vengono ingabbiati, quindi smettono di ripro-

dursi, e vengono messi all‟ingrasso.

Per farli ingrassare di 1Kg vengono consumati dai 15 ai 25

Kg di pesce.

Dopo la scoperta, l‟associazione Survival International, che

ha come obiettivo la tutela delle culture indigene, ha deciso

di divulgare alcune foto di questa popolazione allo scopo di

sensibilizzare l‟opinione collettiva sul rischio di estinzione

di queste tribù.

Per combattere questo fenomeno, si stanno affinando vari

mezzi di lotta, tra cui ricordiamo internet.

Infatti Google si è rivelato uno strumento che permette agli

scienziati e agli ambientalisti di utilizzare Internet per man-

tenere sotto controllo quello che resta delle foreste del pia-

neta.

La tecnologia consente agli scienziati di analizzare i dati

delle immagini satellitari ed estrarre informazioni quali le

posizioni e le misure della deforestazione o della rigenera-

zione della foresta.

Comunque, nonostante le diverse soluzioni per far fronte al

problema, rimane necessaria un‟azione politica che salva-

guardi le foreste, indagando sul commercio illegale del

legno e sostenendo i diritti dei popoli nativi. Infatti molti

vedono l'Amazzonia come un territorio da sfruttare, i Baro-

ni del legno utilizzano delle false certificazioni per invadere

e sfruttare le terre pubbliche.

Fra le campagne fatte da Greenpeace ve ne sono alcune

contro note marche di creme che oggi vediamo in tutti i

posti.

Questa campagna fu ideata perchè si è scoperto che molte

aziende utilizzano nei loro prodotti l'olio di palma. Secondo

noi i volontari di Greenpeace sono molto coraggiosi a sfi-

dare le grandi multinazionali perchè l'uomo sta distruggen-

do sempre di più l'ambiente.

Mettendoci nei panni degli animali ci siamo posti delle

domande: “Cosa penseremmo se ci distruggessero la casa?

Come sarebbe vedere morire i nostri amici, parenti ecc...?”

Ci piacerebbe? Certamente NO!!!! quindi come dice un

vecchio proverbio "non fare agli altri ciò che non vuoi che

facciano a te".

Classi 3ªB e 3ªC

PAGINA 24 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

PAGINA 25 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

L'ACQUA E’ VITA PER

L’UMANITA’

L'acqua è una risorsa molto importante per l'uomo e

per la sua sopravvivenza. In molti paesi non si trova

acqua potabile e molte persone muoiono per questo

motivo.

Negli ultimi secoli se osserviamo il pianeta Terra,

notiamo che ormai ci sono più terre emerse che ac-

qua che ricopre il pianeta.

Non c'è vita senz'acqua: la sua presenza è essenziale

per i seguenti motivi: costituisce più del 60% dell'or-

ganismo umano; è l'ambiente dove avvengono le rea-

zioni del nostro metabolismo; favorisce i processi

digestivi; apporta sali minerali; è il mezzo di trasporto

dei nutrimenti nel corpo e dello smaltimento delle

scorie.

Responsabile di fissare un totale di pescato è l‟ICCAT

(Commissione Internazionale per la Conservazione del

tonni dell‟Atlantico) le cui quote ,però, non vengono

rispettate dai Paesi. In Italia dovrebbero essere pescate

all‟anno 4.500 tonnellate di tonni, quando realmente

ne vengono pescati 10.000 tonnellate l‟anno.

A questo proposito Greenpeace chiede un piano di

recupero del tonno rosso del Mediterraneo, per stabili-

re zone di protezione in aree di riproduzione della spe-

cie, come le Isole Baleari e il Canale di Sicilia, così da

porre fine a questa pesca illegale.

Cosa possiamo fare noi per salvare il mare? Mettere in

atto delle semplici regole:

Se mangiamo pesce, chiediamo da dove viene e come

è stato pescato;

Riduciamo gli scarichi in mare;

Aiutiamo a combattere l‟effetto serra che sta sconvol-

gendo gli ecosistemi marini;

Se abbiamo un acquario, compriamo solo piante e pe-

sci allevati;

Facciamo sapere in giro come la pensiamo.

Contribuiamo così, sicuramente, a vivere una vita più

felice nel nostro amato pianeta Terra.

Bonaventura Carmen,

D’Urso Santina,

Gambino Martina e Stira Serena

3ªA

In Africa molti bambini muoiono di sete o perché hanno ingerito

nel proprio organismo acqua non pura e per dissetarsi devono fare

molta strada. Spesso, mentre ci laviamo i denti facciamo scorrere

l'acqua, oppure da un rubinetto rotto esce in continuazione acqua

e in quel momento viene sprecata.

Ci sono molte persone che hanno acqua in abbondanza e di conse-

guenza tutto ciò porta allo spreco, mentre altre persone muoiono di

sete. Quello dell'acqua sarà uno dei problemi più gravi del nostro

pianeta.

Un problema grande,complesso e doloroso. Possiamo e dobbiamo,

anche noi, fare qualcosa.

L'acqua è un patrimonio insostituibile per l'umanità.

Di Bartolo, Emmi, Dovara e Blanco

2ªE

PAGINA 26 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

UN TOUR A LA CITE’

DES SCIENCES ET DE

L’INDUSTRIE

À Paris, au Parc de la Villette, se

trouve la citè des sciences et de

l‟industrie: un endroit singulier et

novateur d‟expérimentation, de

formation et de recherche.

Il est le plus grand musée des sciences

et des techniques du monde.

À l‟interieur, on y trouve “La Cité des

enfants”, un lieu dédié aux enfants, de

5 à 14 ans, où ils peuvent jouer au

cameraman, programmer un robot ou

courir avec un squelette pour observer

le fonctionnement du corps.

La “Géode”, une sale de cinema de la

forme sphérique, propose aujourd'hui

une immersion totale dans l'image

avec une grande variété de pro-

gramme, depuis la projection IMAX®

sur écran géant jusqu'aux plus récentes

expériences de réalité virtuelle en 3D

relief et en temps réel.

Grâce à un équipement de haute reso-

lution, le planétarium vous entraîne

aux confins de l'Univers pour mieux le

comprendre.

Dans une image immersive à 360°,

vous voyagez de planète en planète,

explorez le système solaire ou

découvrez la formation de la Terre,

des étoiles ou de l'Univers.

Aller au Musée Grévin est une façon

originale de réviser l'Histoire de

France et d'approcher quelques

célébrités de notre époque à travers

500 personnages historiques en cire:

Louis XIV, Léonard de Vinci, Albert

Einstein et beaucoup plus!

Pour exercer la capacité à identifier et

comprendre les sous qui nous

envirronnent il faut aller au pavillon

“Son”.

Ici le visiteur trouve des

instrumentations d‟innovation et très

sophistiqués.

À l'extérieur de la Cité, il y a

l‟Argonaute, où la visite du sous-marin

de chasse, est une manière concrete

d‟aborder l‟histoire de la navigation

sous-marine, l‟évolution des conditions

de vie des sous-mariniers et des moyens

de propulsion de ces engins.

C‟est très agréable et intéressant visiter

la Cité des sciences et de l‟Industrie

parce que dans la Citè le visiteur

n‟observe pas, mais il agit!

Martina Forzisi

3ªA

FIMMINA

MATRI DI LA TERRA

Quest'anno, in occasione della Festa della donna,

il Comune di Fiumefreddo ha voluto valorizzare

la figura della donna creando un evento che sicu-

ramente si tramanderà negli anni: è stato indetto,

infatti, un concorso artistico “FIMMINA MATRI

DI LA TERRA” rivolto a tutte le donne.

All'organizzazione dell'evento hanno partecipato

alcune associazioni che operano sul territorio di

Fiumefreddo e il nostro Comitato Spontaneo L'

ARCOBALENO ha dato il suo contributo con

un lavoro realizzato in gruppo.

Abbiamo realizzato una raccolta di ricette che

abbiamo chiamato: I SAPORI DI CASA NO-

STRA.

Si tratta di ricette antiche che i nostri nonni pre-

paravano con cura, realizzate con i semplici frutti

che la terra offriva al momento.

Oggi sulle nostre tavole troviamo di tutto ma

spesso ignoriamo la provenienza di ciò che man-

giamo: ad esempio utilizziamo e consumiamo i

pomodori, l‟uva, le pesche… anche a gennaio,

in un periodo in cui questi alimenti sono fuori

stagione.

La nostra idea è nata da ricordi e testimonianze

che ci hanno permesso di arricchire il nostro ba-

gaglio culturale e vorremmo condividerla con la

vostra scuola e con i ragazzi di Fiumefreddo

perché osservando la vostra azione formativa ci

siamo resi conto che anche voi valorizzate molto

i prodotti locali e le tradizioni sia con il progetto

“Orti di pace” sia offrendo ai ragazzi la possibili-

tà di visitare aziende che promuovono la produ-

zione locale.

Lo stress, la fretta e un cattivo uso delle nuove

tecnologie ci portano spesso a perdere oltre che i

valori anche i sapori di casa nostra.

Il nostro intento è quello di rivolgere a tutti un

messaggio sano e positivo, soprattutto alle nuove

generazioni e alla scuola che ha l‟arduo compito

di formarle; ci auguriamo che i nostri giovani

possano riscoprire, anche un po‟ grazie alle no-

stre proposte che raccolgono ricordi e testimo-

nianze, il rispetto per la natura e i suoi frutti.

Comitato L’Arcobaleno

PAGINA 27 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

Il Centro Polivalente “Arianna”si struttu-

ra attraverso:

- uno “Spazio Ascolto” per i genitori e

ragazzi;

- la costituzione di laboratori co-gestiti

da esperti e volontari. I laboratori saran-

no attivati sulla base dei risultati di un

questionario ad hoc somministrato ai

ragazzi.

Oltre ai laboratori, che saranno indivi-

duati sulla base degli interessi manifesta-

ti dai ragazzi, è previsto uno spazio di

promozione al volontariato.

I laboratori per i ragazzi saranno attivati

in collaborazione con le associazioni del

territorio e possono comprendere attivi-

tà: sportive; ricreative; culturali; ludico-

espressive e artistiche.

Il progetto è realizzato in sintonia con le

Forze dell‟Ordine di Fiumefreddo, il

Ser.T di Giarre , le Parrocchie e le asso-

ciazioni del territorio.

Assessore alla Pubblica Istruzione

del Comune di Fiumefrddo di Sicilia

Prof.ssa Mariella Spoto

PROGETTO ARIANNA

Il Comune di Fiumefreddo di Sici-

lia, in compartecipazione con la

Scuola Media Giovanni Verga di

Fiumefreddo di Sicilia, presen-

ta un progetto per famiglie e mino-

ri. Il progetto è strutturato in due

parti, la prima parte prevede un

ciclo di incontri con gli alunni delle

terze classi della scuola media e

con i rispettivi genitori; a seguire

sarà avviato un Centro Sperimenta-

le Polivalente per Minori e Fami-

glie denominato “Arianna”.

Il Centro Polivalente Arianna è una

struttura aperta alla partecipazione

della famiglia e dei minori del ter-

ritorio ed opera attraverso la realiz-

zazione di uno spazio ascolto e

attività socializzanti, educativo-

ricreativi, miranti a promuovere il

benessere della comunità, di con-

trasto a fenomeni di marginalità,

bullismo e disagio minorile in ge-

nere.

La struttura si colloca nella rete dei

servizi sociali territoriali, caratte-

rizzandosi per l‟offerta di una plu-

ralità di attività che prevedono lo

svolgimento di funzioni quali: l‟a-

scolto, il sostegno alla crescita,

l‟accompagnamento e l‟orienta-

mento.

Inoltre il centro realizza attività

ludico-ricreative, di animazione

extrascolastiche, finalizzate a pro-

muovere le relazioni tra ragazzi

valorizzandone le propensioni e gli

interessi.

L‟iniziativa vuole favorire condi-

zioni di crescita e di ben-

essere,”Per non perdersi nei labi-

rinti della vita”.

Obiettivi del progetto:

creare una rete fra i servizi

sociali del Comune, le

Scuole, il Sert, le Forze

dell‟Ordine, le Famiglie, le

Associazioni, le Parrocchie

e il Volontariato al fine di

individuare e prevenire le

cause che possono portare il

minore allo sviluppo di un

disagio personale e di grup-

po;

promuovere percorsi di ac-

compagnamento al “Buon

uso del tempo libero”;

sostenere i genitori nel loro

ruolo.

PAGINA 28 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

DOVE NON ARRIVA

LA BUROCRAZIA ...

ARRIVA LA SOLIDARIETÀ

Noi non siamo soli al mondo: accanto a noi abbiamo mol-

tissime persone.

Persone che conosciamo come i nostri familiari o i nostri

amici ma anche persone che non conosciamo e che, nono-

stante ciò, ci stanno vicine.

Questo è possibile grazie alla solidarietà che ci fa aiutare

anche le persone che non conosciamo ma che sentiamo

vicine perché si trovano in difficoltà.

Essere solidali significa non essere egoisti ma pensare

all‟altro, farlo stare bene e farlo sorridere.

Io ho provato in prima persona cosa significa essere solida-

li e ricevere anche un gesto di solidarietà.

Farlo ti fa stare bene perché sei contento di rendere felice

una persona e riceverlo ti fa sentire amato e considerato.

Nell‟ultimo periodo ho vissuto delle difficoltà a scuola

perché mi era stato rubato il materiale scolastico.

La scuola non riusciva a risolvere la situazione per proble-

mi burocratici ma poi è arrivato un gesto di solidarietà che

mi ha permesso di continuare a svolgere tranquillamen-

te i lavori scolastici.

Quando mi è arrivato questo “regalo” sono rimasto senza

parole e ho apprezzato tantissimo questo gesto solidale.

Carmelo Bonaventura 3ªC

LA VOCE DEL TERRITORIO SI FA SENTIRE IN TANTI MODI

FESTA IN MASCHERA

PER TUTTE LE ETÀ

IN VIA BADALÀ !

Giovedì Grasso, nel plesso di via Ba-

dalà, abbiamo organizzato una bellis-

sima festa in maschera!

Ogni bambino indossava un costume

diverso: alcune bambine erano vestite

da principesse, da fate o da streghe,

mentre i bambini di cavaliere, dei

personaggi dei cartoni animati o da

vampiri.

Anche le nostre maestre avevano vo-

glia di divertirsi, infatti, con molta

allegria, si sono vestite con noi.

Alle 9:00 circa eravamo tutti riuniti

nell‟androne della scuola per lanciarci

nelle danze più sfrenate come il Waka

Waka, e Smack, con le nostre inse-

gnanti che ci guidavano nei passi e nei

movimenti.

Gradita sorpresa è stato l‟arrivo della

nostra Preside e di Metin.

È stato bellissimo vedere il viso sorri-

dente e soprattutto sorpreso del nostro

assistente Comenius nel vederci tutti

vestiti in maschera e, nonostante gli

inviti, non siamo riusciti a coinvolger-

lo nelle nostre danze.

Dopo aver ballato molto, il buffet era

tutto pronto: chiacchiere, pasticcini,

ciambelle, pronti per essere divorati

da noi affamati!

Dopo aver fatto una bella scorpaccia-

ta, le nostre insegnanti ci hanno invi-

tato a rientrare in classe, dove abbia-

mo commentato la giornata di oggi.

A me è pure toccato il compito di

scrivere l‟articolo che state leggendo e

non mi è dispiaciuto affatto farlo!

Non mi resta che concludere.

Credo che tutti quanti si siano divertiti

come non mai nel ballare e giocare

insieme, come una vera grande fami-

glia.

Greta Pagano

Classe 5ª G

Scuola Primaria

PAGINA 29 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

IN MASCHERA PER LE VIE

DEL PAESE

L‟otto marzo 2011 si è concluso il Carnevale ed è

stato l‟ultimo giorno in cui i gruppi in maschera e i

carri allegorici hanno sfilato per le vie di Fiume-

freddo. Noi alunni di classe 2a G della scuola pri-

maria abbiamo formato il gruppo denominato:

“C’era una volta… e vissero felici e contenti” , in

cui ci siamo vestiti da principi e principesse, come

Cenerentola, Biancaneve, Aurora, Tiana, Belle e

Ariel, le fiabe classiche che abbiamo letto da quan-

do in classe è stata realizzata una biblioteca tutta

nostra.

La macchina della maestra è stata trasformata in un

mini carro allegorico con i cartelloni e i disegni

del nostro gruppo e di quelli dei bambini delle due

sezioni di scuola dell‟infanzia: “Curiosando tra le

nuvole” e “Dio creò il cielo e la terra”.

Come l‟anno scorso, è stata un‟esperienza molto

entusiasmante. Per fortuna il tempo è stato dalla

nostra parte, non ha piovuto, ma c‟è stato un fred-

do polare, soprattutto il martedì quando abbiamo

dovuto sfilare e ballare con il cappotto, però ci

siamo divertiti tanto.

Dopo la sfilata, nello spiazzo di via Bellini abbia-

mo continuato a ballare facendo anche il trenino a

ritmo di samba con gli altri partecipanti dei gruppi

mascherati. Infine tra risate e scherzi, coriandoli e

stelle filanti, siamo tornati a casa felici.

Classe 2aG

Scuola Primaria

PAGINA 30 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

LA LEGGENDA DELLA

MASCHERA DI ARLECCHINO

Il Carnevale è una festa di coriandoli e allegria,

sempre attesa da piccoli e grandi.

Le persone in questo breve periodo hanno voglia

di divertirsi, fare scherzi, ballare, mangiare piatti

tipici: chiacchiere, castagnole, salsiccia e carne di

maiale… anche perché a partire dal mercoledì

delle Ceneri inizia la Quaresima e si deve dire

“Addio alla carne”( dal latino medievale carnem

laxare , Carnevale vuol dire proprio “lasciare la

carne").

Tante sono le tradizioni legate al Carnevale: il

lancio dei coriandoli, le maschere, i carri allegorici

e i carri in fiore…

L‟usanza di vestirsi in maschera è molto antica e

risale alle civiltà precristiane quando la maschera

era considerata un mezzo capace di dare a chi la

indossava un potere sovrannaturale o la forza degli

animali sacri.

Solo in seguito all' avvento del cristianesimo i riti

del Carnevale persero l' originario carattere magi-

co-rituale per diventare semplice occasione di di-

vertimento popolare.

Attualmente la maschera è semplicemente se-

gno di beffa, di trasgressione e di divertimento.

Narra una leggenda che: “ C'era una volta un

bambino, chiamato Arlecchino, molto povero

che viveva con la sua mamma in una misera

casetta. Arlecchino andava a scuola e, per carne-

vale, la maestra organizzò una bella festa e pro-

pose a tutti i bambini della scuola di vestirsi in

maschera. I bambini accolsero l'idea con molto

entusiasmo Soltanto Arlecchino, solo, in dispar-

te,non partecipava all'entusiasmo generale; zitto,

zitto, in un angolíno, sapeva che la sua mamma

era povera e non avrebbe mai potuto comprargli

un costume per quell'occasione! Ma agli altri

bimbi dispiacque vedere Arlecchino tanto triste,

così ciascuno di loro decise di portare alla sua

mamma un pezzetto di stoffa avanzata dai loro

costumi colorati. La mamma di Arlecchino allo-

ra lavorò tutta la notte per cucire fra loro tutti i

pezzi diversi e ne fece un abito.

Il mattino seguente Arlecchino trovò un bellissi-

mo abito di tanti colori diversi e così alla festa

della scuola fu proprio lui la maschera più bella

e più festeggiata... e tutto questo grazie all'aiuto

che i suoi compagni gli avevano dato.

L’UNITA’ D’ITALIA

Il 17 marzo 2011 ricorre il 150° anniversario dell‟Unità d‟Italia: in tale

occasione sarà festa nazionale con scuole ed uffici chiusi. In classe abbia-

mo discusso di tale circostanza e abbiamo riflettuto sul significato di questa

festa. Raggiungere l‟unificazione d‟Italia è stato un percorso faticoso e pie-

no di sacrifici. I patrioti, cioè i primi che capirono l‟importanza di unire

l‟Italia, che era divisa in tanti stati, e di cacciare gli stranieri, spesso sacrifi-

carono la loro vita, come avvenne nei moti del 1820-21, 1830-31, per libe-

rare l‟Italia dagli austriaci, che finirono nella repressione. Fra i padri dell‟I-

talia c‟è Giuseppe Mazzini il quale credeva in un‟Italia libera, indipendente

e repubblicana. Un altro personaggio storico importante è Camillo Benso

Conte di Cavour il quale si adoperò affinché il regno di Sardegna guidasse

il processo di unificazione: è il “tessitore” dell‟unità d‟Italia. Importante fu

il ruolo del generale Giuseppe Garibaldi, detto “l‟eroe dei due mondi” per

aver combattuto sia contro gli austriaci che in America latina. Egli con”

mille” uomini liberò il sud d‟Italia dai Borboni e lo consegnò a Vittorio

Emanuele II, chiamandolo re d‟Italia. Nel 1861, al momento dell‟unifica-

zione, all‟Italia mancavano ancora il Veneto (ottenuto con la terza guerra

d‟indipendenza), Trento e Trieste(ottenuti successivamente), il Lazio e Ro-

ma (occupati nel 1870). All‟inizio la capitale del Regno d‟Italia fu Torino,

poi Roma. Per noi la parola patria significa la terra madre in cui siamo nati

e cresciuti ovvero la nostra casa. Nello stesso tempo, pensando all‟Unità

non possiamo non essere tristi ricordando i tanti eroi morti per l‟ unità na-

zionale. L‟unificazione fu una vittoria perché era giusto che popoli, che

avevano la stessa cultura, la stessa lingua e la stessa religione, vivessero

nella stessa patria, con gli stessi diritti e doveri. L‟ideale del rispetto nei

confronti della patria italiana e dei suoi simboli (bandiera tricolore, inno di

Mameli) è valido ancora oggi e dobbiamo impegnarci per lo sviluppo della

nostra nazione.

Classe 1ªC

1861 -2011:

FRATELLI D’ITALIA

La nostra insegnante ci ha detto che prima del

1861 l’Italia era divisa in tanti piccoli Stati:

Lombardo -Veneto, Granducato di Toscana,

Ducati di Modena e Parma, Stato Pontificio,

Regno delle due Sicilie. Ma dopo due guerre

d‟Indipendenza, costate sangue e sacrifici, con

la Spedizione dei Mille, sotto la guida di Giu-

seppe Garibaldi, si riuscì ad unire gran parte

della penisola italiana. Era infatti il 26 Ottobre

1860 quando Garibaldi incontrò a Teano il re

Vittorio Emanuele II e gli consegnò il regno

appena conquistato.

Il 17 Marzo 1861 il Parlamento proclamò la

nascita del Regno d‟Italia!

Io sono molto felice di essere italiana e sono

molto fiera dei miei progenitori che hanno

combattuto a costo di grandi sacrifici e soffe-

renze per unire quei piccoli Stati formandone

uno solo. Sono felice di essere cittadina italiana

perché l‟Italia è uno Stato giusto e io non lo

lascerò mai.

L‟Italia non merita di stare sola, ma merita la

gioia e la pace di tutti noi.

Io amo l‟Italia perché per me è come una ma-

dre e un padre. Io da oggi e per sempre amerò

l‟Italia e la rispetterò.

Buon compleanno Italia!

Isaide Gullotta

Classe 4aC

Scuola Primaria

PAGINA 31 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

LA “BELLEZZA”

DELLA COSTITUZIONE

Quest‟anno la nostra scuola partecipa al progetto didattico

“La bellezza della Costituzione”, ideato e proposto dalla

Fondazione “Antonio Presti-Fiumara d‟Arte”.Martedì 1

marzo noi alunni delle classi terze che partecipiamo al pro-

getto, accompagnati da docenti di Lettere ed Educazione

Artistica, ci siamo recati all‟Istituto Tecnico per Geometri

“N. Colajanni” di Riposto, per partecipare alla conferenza

tenuta dell‟artista Antonio Presti, presidente della Fonda-

zione. Il progetto prevede, per ogni scuola che vi aderisce,

la realizzazione di dodici bandiere, di cui dieci saranno col-

locate all‟esterno in una località ancora da concordare, l‟un-

dicesima donata a un presidio ospedaliero e una dodicesi-

ma che ogni scuola terrà per sé. Le bandiere, attraverso

scritte e disegni, avranno come tema gli articoli della nostra

Costituzione. L‟artista Presti, prima di illustrarci il progetto,

ci ha fatto riflettere su come l‟istruzione possa rendere

l‟uomo veramente “libero” e ha sollecitato noi ragazzi a

studiare e a guardare meno la televisione che propone spes-

so pessimi programmi. Il progetto è molto coinvolgente e

ci permette di conoscere meglio la nostra Costituzione per

diventare cittadini responsabili, una Costituzione, come dice

Antonio Presti, “valore di Bellezza, Legalità, Democrazia”.

D’Urso Santina e Forzisi Martina 3ªA

PAGINA 32 SCHOOL NEWS 2° NUMERO

THE UNITED STATES CONSTITUTION

The Constitution of the United States is a document that outlines

the basis of the Federal government of the USA. It was written

in 1787 at the “Constitutional Convention” held in Philadelphia,

Pennsylvania. The 55 men at the convention are called the

“Founding Fathers” of the USA. Some of the more famous are

George Washington ( the first president of the USA), Benjamin

Franklin and Alexander Hamilton. The US Constitution ap-

proved went into effect on June 21st, 1788. The preamble of the

Constitution starts: ” We, the people of the United States, in or-

der to from a more perfect union, establish justice, insure do-

mestic tranquillity, provide for the common defence, promote

the general Welfare, and secure the Blessing of Liberty to our-

selves and our Posterity, do ordain and establish this Constitu-

tion for the United States of America.”The first three articles of

the Constitution state the US government is a republic with three

separate branches of government:

The Legislative Branch (which makes the national laws and

consist of Congress: the House of Representative and the Sen-

ate).

The Executive Branch (headed by the President).

The Judicial Branch ( which administers justice by interpreting

he Constitution and laws, and consist of judges in a system of

courts).

Additions or changes to the Constitution are known as Amend-

ments. The first ten amendments called Bill of Rights and were

added in 1791. The Bill of Rights preserves the rights of the peo-

ple, including the freedom of speech and religion.

The US Constitution has been the model for many countries‟

constitutions around the world.

Classe 3ªD

The US Constitution The Italian Constitution

The US Constitution consist

of seven articles.

The Italian Constitution

in hundred thirty-nine

articles.

The United States are a con-

federation of states.

Italy is a unitary state.

The U.S. has a president of

the republic and the govern-

ment represented by the

same person

Italy has a symbolic presi-

dent of the republic with

powers and a prime min-

ister with real powers.

the U.S. Constitution in the

first paragraph says that

America is a country found-

ed on human freedom

Italy in the first paragraph

of the constitution says it

is a country founded on

the job.