- Numero 2 Marzo 2011Anno 4 ~ Fiumefreddo di Sicilia ... · Pennisi Roberta Strazzeri Sabrinaloro...
Transcript of - Numero 2 Marzo 2011Anno 4 ~ Fiumefreddo di Sicilia ... · Pennisi Roberta Strazzeri Sabrinaloro...
SCHOOL NEWS
Marzo 2011 Anno 4 - Numero 2
Ist ituto Comprensivo
“Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it
[email protected] ~ Fiumefreddo di Sicilia ~
Dirigente Scolastico Maria Luisa Leotta
Anno Scolast ico 2010/2011
ALUNNI
tutti gli alunni
dell’Istituto Comprensivo
“G. Verga”
di Fiumefreddo di Sicilia
INSEGNANTI
La Spina Venera
Nicosia Giovanna
Pennisi Roberta
Strazzeri Sabrina
UNA SCUOLA CHE RACCO-
GLIE SUCCESSI FORMATIVI
NATALE TRA SOLIDARIETA’ E TRADIZIONI
ALIMENTAZIONE E SALUTE
BALLETTI E OPERA LIRICA
AL “BELLINI” DI CATANIA
PER NON DIMENTICARE … LA SHOAH
ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO TERRITORIO
SCUOLA E PROGETTUALITA’
GIOVANI, CULTURA E SOCIETA’
L’AMBIENTE … GREENPEACE
LA VOCE DELTERRITORIO
CARNEVALE IN ALLEGRIA
PREPARATIVI PER LE CELE-
BRAZIONI DEI 150° ANNI
DELL’UNITA’ D’ ITALIA
CONCLUSI CON SUCCESSO
TRE PON DI POTENZIAMENTO
Si sono da poco conclusi con successo alcuni Pro-
getti Operativi Nazionali finanziati per l‟anno scola-
stico 2010-11:
Matematica in gioco 30 ore con il tutor d’istituto
prof. Guarrera Salvatore a supporto dell‟esperto
esterno Lucio Andò per il potenziamento delle
abilità di base degli alunni - obiettivo C4
La componente abiotica del mio territorio 30
ore con il tutor d‟istituto prof.ssa Finocchiaro An-
gela a supporto dell‟esperto esterno Carla Le Mura
per il potenziamento delle abilità di base degli alunni
- obiettivo C1
Pianeta mare 2 30 ore con il tutor d’istituto prof.ssa
Marino Clara a supporto dell‟esperto esterno Ivana
Aiello per il potenziamento delle abilità di base de-
gli alunni - obiettivo C1
Continua a pag. 12
AL VIA I LABORATORI
REALIZZATI CON IL
FONDO EUROPEO DI
SVILUPPO REGIONALE FESR
Sono già operativi nel nostro Istituto i
Laboratori realizzati con i fondi del Pro-
gramma Operativo Nazionale finanziato
dal Fondo Sociale Europeo. Si tratta del
Laboratorio Informatico, del Labora-
torio Linguistico e del Laboratorio
Musicale che si aggiungono al Labora-
torio Scientifico realizzato con un pre-
cedente finanziamento.
Tre moderni laboratori per una didattica
innovativa: venti postazioni per gli alun-
ni nel Laboratorio Informatico oltre il
server e le periferiche di rete; lo stesso si
integra con il software, le cuffie e le
LIM del laboratorio linguistico.
Strumenti che consentono di variare le
strategie educativo - didattiche adeguan-
dole alle nuove esigenze formative.
I docenti della Scuola partecipano infatti
al Piano di Formazione nazionale finan-
ziato dal PON. Continua a pag. 12
Giorno 11 marzo 2011 è arrivata la comunicazione che il nostro Giornalino d‟Istituto “School News” edizione 2009-2010 ha raccolto un nuovo successo nazionale, infatti verrà premiato dall‟Ordine Naziona-le Dei Giornalisti. L‟O.D.G., già da otto anni, pro-muove il progetto “Fare il giornale nelle scuole” al fine di valorizzare l‟attività giornalistica quale stru-mento di arricchimento comunicativo e di moderniz-zazione del linguaggio. Su oltre un migliaio di scuole partecipanti, la testata giornalistica del nostro Istituto si è posizionata al terzo posto nella graduatoria na-zionale dei migliori giornalini scolastici premiati in tutta Italia ed è l‟unica in Sicilia, e verrà premiata il 4 maggio 2011 a Benevento, dall‟Ordine Dei Giornali-sti, durante una cerimonia alla quale verrà data ampia risonanza sul territorio nazionale. Il nostro Istituto prenderà parte alla cerimonia di premiazione con una rappresentanza di alunni, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Luisa Leotta, dalla Referente del Progetto di “Giornalismo Multimediale“ prof.ssa Sabrina Strazzeri, da alcuni dei docenti, che ormai da quattro anni, collaborano con entusiasmo al successo del nostro giornalino d‟Istituto e da tutti co-loro che, Genitori e amministratori, desiderano condi-videre la gioia della premiazione.
LA REDAZIONE
PAGINA 2 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
A NATALE PUOI …
…ritrovare un sorriso anche grazie a
“Nuvoletta felice”, il piccolo recital
realizzato dai bambini della scuola
dell‟infanzia il 17 dicembre scorso.
Questo è sicuramente quanto hanno
pensato anche i numerosi partecipan-
ti, genitori e non, che hanno letteral-
mente gremito i locali del plesso
di Liberto, per assistere alle
”performance” dei loro, ma permette-
teci anche “nostri”, piccoli attori. In
prima fila, come di consueto, il no-
stro Dirigente Scolastico, Prof.ssa
Maria Luisa Leotta, insieme ad una
folta schiera di rappresentanti dell‟
amministrazione comunale di Fiume-
freddo, che ha preso parte alla serata
in modo simpatico, andando anche
oltre il mero impegno istituzionale.
Infatti, dopo lo spettacolo dei bambi-
ni, tutti quanti sono stati
“impietosamente” coinvolti in una
tragicomica esibizione canora facen-
doci concludere davvero in allegria,
perché del resto…a Natale puoi…
anche STONARE in compagnia!!!
Scuola dell’infanzia
IL MIO PRESEPE
Il mio presepe è piccolo e carino,
per entrare nel mio cuoricino.
C‟è San Giuseppe e la cara Maria,
che tutti guardan per la via.
Il Natale è sempre adorato,
perché ogni anno l‟albero si è preparato.
Con la stagnola ho fatto il ruscello,
che, a quanto pare, è molto bello.
Con gli strofinacci ho fatto i panni,
che quasi, quasi mi prendevo i malanni.
E la grotta, fatta di legno,
ed un po‟ di muschio per dare sostegno.
-Ehi, angelo scendi da lì!-
-No, ti ho detto che voglio restare qui!-
Ma se Babbo Natale arriverà,
gli piacerà questa creatività?
Dai Re Magi oro, mirra e grano,
non sarà un regalo un po‟ strano?
Ma che importa, questa è la verità,
è Natale e gioia ci sarà!
Federica Sofia Strazzeri
Classe 4ª G Scuola Primaria
IL VERO SENSO DEL
NATALE E
L’INTERCULTURALITÀ
Noi alunni della scuola primaria del
plesso di Via Badalà, in occasione
delle feste natalizie, siamo stati impe-
gnati in un insieme di attività che ci ha
fatti riflettere sul vero senso del Nata-
le sia dal punto di vista laico che reli-
gioso, anche attraverso la produzione
di poesie e riflessioni personali.
L‟iniziativa è stata presentata, merco-
ledì 22 Dicembre2010, ai genitori che
hanno assistito alla lettura di poesie ed
ascoltato vari canti. La manifestazione
è stata anche allietata da una bravissi-
ma giocoliera di nome Marzia, invitata
per l‟occasione dall‟assessore alla
Pubblica Istruzione, per divertire gran-
di e bambini.
Vorremmo aggiungere che il sempli-
ce momento di riflessione è stato
anche un‟occasione di integrazione
multiculturale, in quanto, i nostri
compagni musulmani hanno parteci-
pato attivamente alla nostra piccola
esibizione insieme ai loro genitori.
Siamo certi che questo momento ha
arricchito noi bambini, ma speria-
mo… anche gli adulti presenti.
Scuola primaria
Classe 5ª G
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 3
EVVIVA
L’INVERNO !
L‟inverno inizia il 21 dicembre ed è
la stagione più fredda e più triste
dell‟anno. Fredda perché le tempera-
ture si abbassano e il freddo è dap-
pertutto e quando usciamo ci dobbia-
mo coprire con indumenti, sciarpe e
berretti; triste perché noi bambini
non possiamo divertirci giocando
all‟aperto come in primavera e in
estate perché arriva l‟influenza che
colpisce adulti a bambini.
Questa stagione porta anche tanta
pioggia, spesso piove anche per una
settimana e, come si vede in televi-
sione, quando la pioggia è troppo
forte, è pericoloso perché provoca
allagamenti e alluvioni che fanno
tanta paura. La pioggia però fa pro-
vare anche belle sensazioni: a noi
piace tanto sentire il tintinnio sui
vetri e vedere per le strade i bambini
con gli ombrelli colorati ci mette
TRA I PRESEPI DI
GIARRE Il 17 Dicembre scorso, noi alunni
delle classi IIC e IIG della scuola
primaria del plesso Liberto, siamo
andati a visitare il Museo dei Presepi
di Giarre. La guida ci ha spiegato
brevemente la storia del museo; un
tempo, infatti, esso era aperto solo nel
periodo di Natale ed in luoghi sempre
diversi, invece adesso ha una sua sede
fissa ed è aperto tutto l'anno. Nel Mu-
seo sono esposti duecento presepi,
alcuni sono aperti, su una base di le-
gno o di sughero e sono esposti al
piano terra, gli altri invece, al piano
superiore, sono dentro delle scatole
chiamate "diorama", illuminati all'in-
terno e da vedere attraverso un vetro.
Il presepe che mi è piaciuto di più è
stato quello dove c'era rappresentato
l'angelo Gabriele che annunciava a
Maria la sua prossima maternità. Un
altro presepe che mi ha colpito era
realizzato tutto con pizzo all'uncinet-
to, dove c'era la Sacra Famiglia e la
stella cometa. Tutti i presepi erano
belli ed è stato interessante osservar-
ne le varie tecniche usate per realiz-
zarli. Dopo la visita siamo ritornati a
scuola. È stata una bella esperienza.
Rosario Cerra
Classe 2ªG Scuola Primaria
UNA GIORNATA PER
TELETHON …
Come accade già da alcuni anni, giorno 20 dicembre
2010 la nostra scuola ha organizzato una tombolata
di beneficenza.
Il ricavato è stato devoluto all‟associazione Telethon
e tutti noi alunni siamo stati felici di aderire all‟ini-
ziativa, consapevoli che grazie al nostro piccolo con-
tributo la ricerca non si fermerà.
Nel corso degli anni il termine TELETHON è diven-
tato di uso generale e si riferisce ad una qualsiasi
trasmissione televisiva della durata di ore, o persino
di giorni, mirata alla raccolta di donazioni. Telethon,
in Italia, dal 1990 ha aperto la lotta contro la distrofia
muscolare e le altre malattie genetiche, malattie rare
e trascurate dai grandi investimenti pubblici e privati.
Per combattere queste malattie è indispensabile l‟aiu-
to di ogni singola persona, poiché i fondi investiti in
questa ricerca sono davvero pochi e i costi delle cure
invece sono molto alti.
Con i fondi raccolti l‟associazione Telethon ha fatto
progredire la ricerca raggiungendo ottimi risultati
infatti è ormai riconosciuta nel mondo come un
esempio di eccellenza italiana. Ma cosa ne pensiamo
noi alunni? Ritengo che la scelta della nostra scuola
di aderire alla raccolta di fondi per Telethon è una
scelta molto utile in quanto fa capire ai ragazzi l‟im-
portanza della ricerca e anche io mi sono accorta che
è davvero indispensabile aiutare le persone affette da
malattie genetiche. Ed è giusto lottare insieme a loro
per riuscire a sconfiggerle del tutto.
Giulia Curcuruto 3aE
Per fortuna però Madre Natura li protegge, infatti
molti di essi vanno in letargo e dormono sotto terra,
tra il fogliame sul terreno e dentro grossi buchi sugli
alberi.
Durante l‟inverno il paesaggio si trasforma nei posti
dove la temperatura arriva sottozero: i laghi diventano
ghiacciati e ci si può anche pattinare sopra. Nei paesi
di montagna nevica sempre, nevica sui boschi, sugli
alberi, sulla terra e pian piano tutto si nasconde diven-
tando bianco bianco.
I bambini escono dalle loro case e nei cortili formano
dei grandi pupazzi di neve.
L‟inverno per noi è una cosa unica al mondo. Anche
se c‟è molto freddo, nello stesso tempo ci divertiamo a
stare a casa al calduccio a guardare la TV con tutta la
famiglia.
A noi piace tanto andare in montagna, fare un bellis-
simo pupazzo di neve e delle palline per giocare tiran-
dole addosso agli amici, vedere e toccare la candida
neve. Dell‟inverno si possono dire e scrivere tante
cose ma noi bambini sappiamo che è una stagione
necessaria e fa parte del ciclo della natura. EVVIVA
L‟INVERNO!
Scuola primaria
Classe 2aC
tanta allegria. Durante l‟in-
verno c‟è anche tanto silenzio
e mancano tante cose: non si
sentono gli uccelli cantare e
volare liberi nel cielo, i prati
sono senza fiori e molti alberi
sono spogli.. Anche gli ani-
mali soffrono per il freddo e
inoltre non trovano abbastan-
za cibo per nutrirsi.
ALLA SCOPERTA
DELLE ANTICHE
ABILITA’
Il laboratorio di ricamo, progettato dalla
prof.ssa Crisafulli Giuseppa e dalla
prof.ssa Vasta Anna Maria, é finalizzato a
salvaguardare e tramandare l‟antica arte
del ricamo, favorendo sia esperienze for-
mative sia occasioni di incontro, confron-
to, collaborazione e sinergie tra parteci-
panti e territorio.
Il progetto, coerentemente con quanto
previsto nel Piano dell‟Offerta Formativa
della nostra Scuola, favorisce, nella sua
attività educativa, l‟opportunità di speri-
mentare le conoscenze in un contesto
laboratoriale e cooperativo.
Il ricamo, arte dolce e armoniosa, permet-
te di esprimere non solo le capacità perso-
nali, ma anche la curiosità, il sentimento e
la creatività.
Tra le “allieve”, guidate alla scoperta del
ricamo, della manualità, del piacere di
creare da sé, nella realizzazione di ricami,
pizzi e merletti artistici, la Sig.ra Maria
Raciti, portavoce dell‟entusiasmo genera-
le, apprezza l‟organizzazione del corso
poiché “L‟uso del ricamo non è limitato
solo ai tessuti ma si rielabora con tec-
niche artistiche applicate alla decora-
zione di superficie varie”;
la Sig.ra Rosa Ferrara precisa che ”Le
sfilature consentono l‟esecuzione
PAGINA 4 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
PRESEPE VIVENTE
A FEUDOGRANDE
Il quartiere di Feudogrande è stato
animato, lo scorso Natale da un prese-
pe vivente allestito dagli abitanti del
luogo e dal comitato spontaneo L'AR-
COBALENO.
La piazza del quartiere ha ospitato le
varie scene dei mestieri di un tempo:
il falegname, le ricamatrici, il pastore,
il lattaio e le massaie.
Nella preparazione dell'evento ci si è
ispirati al bellissimo testo poetico
scritto da Guido Gozzano "Notte san-
ta". E‟ stato allestito un corteo storico
che ha ripercorso le tappe suggerite
dalla poesia: le cinque osterie nelle
quali Giuseppe e Maria hanno chiesto
ospitalità prima di arrivare alla capan-
na della Natività.
di lavori specifici, personalizzati e permettono
giochi di legature, di nodi e di punto rammendo”;
la Sig.ra Rosita Cascio afferma che “gli incontri
sono anche motivi di scambi socio culturali e
condivisione di interessi”.
Il corteo, svoltosi la vigilia di Natale,
si è concluso con la celebrazione della
Santa Messa della Natività nella
Chiesa del S.Bambino di Praga.
Nei giorni successivi è stato possibile
visitare il presepe, animato da tanti
personaggi e da noi ragazzi che siamo
stati ben contenti di farne parte, ricor-
dando i vecchi mestieri e gli ambienti
familiari che i nostri nonni cercano di
tramandarci ancora oggi.
Il presepe è stato apprezzato da molti
visitatori giunti anche da paesi vicini.
L' evento ha dato a tutti noi abitanti
del quartiere una grande emozione,
con la particolare soddisfazione di
aver trascorso veramente un Natale in
famiglia.
Claudia Alessio 2aF
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 5
Garden” accompagnati dalle loro inse-
gnanti.
Dopo il saluto della nostra Preside, del
Vice Sindaco Sig.ra Torrisi e dell‟Assesso-
re alla P.I., dott.ssa Marinella Spoto, gli
interventi della dott.ssa Viviana La Rosa,
docente della Facoltà di Scienze della For-
mazione dell‟Università di Catania, del
Prof. Salvatore Impellizzeri, dirigente sco-
lastico dell‟Istituto Comprensivo
“D‟Annunzio - Don Milani” di Catania e
della Prof.ssa Clara Marino, referente del
progetto nel nostro istituto, sono stati parti-
colarmente apprezzati.
Dopo il canto mimato degli alunni, un mo-
mento importante per tutti è stata la conse-
gna di un dono ai bambini ospiti, realizzato
dagli alunni della scuola dell‟infanzia, e il
conferimento, da parte del nostro Dirigen-
te, dell‟attestato di partecipazione. Infine,
dopo la visita all‟orto realizzato nel plesso
scolastico, si è passati poi alla degustazio-
ne di torte dolci e salate preparate con gli
ortaggi.
Come sempre, ampia è stata la partecipa-
zione di mamme, nonne e, perché no, di
alcuni papà, che si sono sbizzarriti nella
preparazione e nell‟allestimento delle pie-
tanze, gradite e apprezzate da grandi e
bambini.
Scuola dell’infanzia
ORTI IN FESTA 2011
Anche la 2ª edizione di ”Orti in festa”,
svoltasi nel plesso scolastico di Liberto,
ha superato ogni aspettativa sia per la
folta presenza di genitori, sia per la loro
collaborazione.
Fiore all‟occhiello degli ”Orti di Pace”,
Progetto nazionale coordinato in Sicilia
dalla Prof.ssa Maria Tomarchio, docente
della Facoltà di Scienze della Formazione
– Università di Catania, la manifestazione
ha visto coinvolti non solo gli alunni del-
la Scuola dell‟infanzia e gli alunni delle
classi prime e seconde della Primaria
dell‟Istituto, ma soprattutto graditi ospiti
della giornata sono stati i bambini di cin-
que anni della scuola privata “Betty‟s
NUTRIRSI BENE,
UN INSEGNAMENTO
CHE FRUTTA
Siamo degli alunni fortunati perché durante la
ricreazione, a partire dal mese di dicembre, tutti
abbiamo mangiato la frutta.
Le insegnanti ci hanno spiegato che il nostro
Istituto ha aderito all'iniziativa proposta dal
Programma Europeo Frutta nelle Scuole -
annualità 2010/2011, ed è per questo che ogni
mese arriva nelle classi frutta biologica manda-
ta dal Ministero delle Politiche Agricole e Fore-
stali.
Il biologico permette di ottenere frutti molto
dolci e profumati perché coltivati con metodi e
maturazione naturali.
Abbiamo mangiato pere, mele e arance.
Ogni frutto era chiuso in una busta trasparente
sulla quale abbiamo letto la varietà e il luogo di
provenienza.
La pera Decana di forma ovale era grossa e
pesante, aveva la buccia liscia e sottile, di colo-
re gialla-verde-rugginoso; la polpa bianca,
dall'odore invitante, era succosa, dolce e granu-
losa.
Dalle ricerche che abbiamo fatto sappiamo che
la pera contiene una buona quantità di zuccheri
semplici, svolge un'azione diuretica, rinfrescan-
te e lassativa ed è particolarmente indicata
nell'alimentazione dei ragazzi.
L'arancia Valencia di forma rotonda non era
grossa e pesante come la pera Decana, aveva
PAGINA 6 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
la buccia, di colore arancione, ruvida, porosa,
spessa e di due colori: arancione all'esterno e
bianca all'interno; la polpa era a spicchi, più
comoda da dividere e da mangiare, aveva un
gusto agro-dolce.
Dalle ricerche che abbiamo fatto sappiamo che
la polpa dell'arancia contiene tanta vitamina C
che è un antiossidante naturale per le nostre
cellule e contribuisce al potenziamento del si-
stema immunitario, è disintossicante, è digesti-
va, è protettiva dei vasi sanguigni, è antiemor-
ragica ed è diuretica.
Con questa attività scolastica abbiamo imparato
non solo quanto è importante mangiare la frutta
per crescere bene, ma anche a saper sbucciare
da soli la frutta, seduti tutti allo stesso tavolo
con le dita sporche di un succo dolce e
profumato.
Ogni mese aspettiamo quest'appuntamento,
ma... confessiamo...aspettiamo soprattutto l'ar-
rivo delle fragole.
Scuola Primaria
Classe 3ª G
PAGINA 7 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
OPERA LIRICA E
BALLETTI PER GLI
ALUNNNI “ECCELLENTI”
DELLA VERGA
Quest‟anno l‟Istituto Comprensivo
“G.Verga” di Fiumefreddo di Sicilia ha
acquistato 5 abbonamenti al Teatro Massi-
mo Bellini di Catania affinchè 5 alunni
per volta, per un totale di 35 in un anno
solare, scelti tra le eccellenze di classe
seconda e terza media, accompagnati da
un docente, possano assistere alla stagio-
ne lirica e dei balletti del Teatro "Bellini"
di Catania. Al momento 10 ragazzi hanno
già visto "Cassandra" di Vittorio Gnecchi,
la "Cavalleria Rusticana" di P. Mascagni e
"Pagliacci" di R. Leoncavallo. Tra marzo
e dicembre 2011 altri 25 alunni meritevoli
assisteranno ad "Aston grand soiree" bal-
letto su musiche di autori vari; il
"Barbiere di Siviglia" di G. Rossini ; la
"Cenerentola", balletto di S. Prokofiev;
"Le convenienze ed inconvenienze teatra-
li" di G. Donizetti e infine il
"Rigoletto" di G.Verdi.
SABATO AL TEATRO
MASSIMO La nostra Scuola quest‟anno ha proposto un progetto di “valorizzazione per le ec-cellenze” che prevede la partecipazione degli alunni che si distinguono nelle attivi-tà musicali, agli spettacoli della Stagione Lirica e dei Balletti 2011 del Teatro “Bellini” di Catania. La prima opera a cui noi alunni abbiamo assistito è stata “Cassandra” di Vittorio Gnecchi , opera del 1905 che,coinvolta in una triste storia di “plagio”, non veniva ingiustamente “messa in scena” in Italia dal 1942. La rappresentazione di “Cassandra”, al Teatro Massimo “Bellini” è stata conside-rata un evento unico che ha portato a Cata-nia un pubblico di intenditori provenienti da tutta Italia compresi gli eredi dello stes-so compositore. Noi alunni, accompagnati dalla professoressa Lucia Patanè, abbiamo assistito dalla galleria del Teatro all‟opera del sabato 22 Gennaio. Nonostante non avessimo la possibilità di accedere alla platea, grazie alla professoressa, siamo riusciti a visitare anche altri ambienti del teatro, come il golfo mistico e il foyer, e abbiamo potuto ammirare il palco reale,
PIERINO E IL LUPO AL
BELLINI DI CATANIA
Giorno 26 febbraio alle ore 8:30, dalla
Piazza XXV Aprile, noi ragazzi del
coro dell'Istituto comprensivo “G. Ver-
ga”, siamo andati al Teatro Massimo
Bellini di Catania per vedere uno spet-
tacolo musicale intitolato “Pierino e il
lupo”, composizione per voce recitante
e orchestra, scritta dal musicista russo
Sergej Prokofiev.
Nella rappresentazione teatrale ogni
personaggio è rappresentato da diversi
strumenti musicali.
Che lo spettacolo abbia inizio! Entra in
scena il narratore che presenta i vari
personaggi e attribuisce loro uno stru-
mento, poi comincia a narrare la sto-
ria...
Pierino, un bambino abbastanza vivace,
si è addormentato e sogna Madre Natu-
ra e i fiori che danzano insieme a dei
cacciatori; poi viene svegliato, il suo
amico uccellino è sull'albero appollaia-
to e cinguetta allegramente, intanto
l'amica anatra, vedendo la porta di casa
aperta, ne approfitta per uscire e fare un
bel bagnetto nel laghetto.
L'uccellino, incuriosito, si avvicina ed
iniziano a litigare, i clarinetti si fanno
ben sentire.
L'anatra si rivolge all'uccellino dicendo:
“Che razza di uccello sei se non sai
nuotare?!” e l'uccellino risponde: “Ma
tu che razza di uccello sei se non sai
volare?!”.
Pierino, guardando la scena, cerca di
separare i due litiganti e alla fine ci
riesce tra la musica in crescendo. L'uc-
cellino ritorna nel suo albero ma arriva
un gatto che non resiste alla tentazione
di cercare di mangiarlo.
tutti molto suggestivi e maestosi. A
rendere ancor più interessante l‟opera,
appunto, è stata l‟atmosfera artistica
del teatro che ci circondava. Siamo
rimasti entusiasti della esperienza che
ci ha fatto conoscere un nuovo mondo
della cultura che è quello del Teatro
dell‟Opera. Inoltre è stata un‟occasione
per fare amicizia con altri ragazzi della
scuola, e non vediamo l‟ora di poter
assistere ad un‟altra rappresentazione.
Siamo felici che la scuola ci abbia dato
l‟opportunità di assistere a “Cassandra”
perché ci ha trasmesso la passione per
il melodramma.
Baialardo Pietro 3ªF
Casella Alessia 3ªC
Curcuruto Giulia 3ªE
D’Urso Santina 3ªA
Mangano Sergio 3ªD
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 8
Non arriva però a prenderlo. Ad un certo punto arri-
va in scena il nonno di Pierino che vedendo il nipote
fuori di casa, lo rimanda dentro spiegando che il
bosco è un posto pericoloso.
A quel punto, infatti, la musica si fa grave e cupa ed
ecco arrivare il lupo. L'uccellino e l'anatra tremano
dalla paura, il povero uccellino rimane appollaiato
sull'albero impietrito, mentre l'anatra comincia a
svolazzare di qua e di là cercando di scappare.
Ma il lupo riesce a catturarla e in un sol boccone se
la mangia! Pierino, a questo punto, esce fuori di
casa con una corda e fa un nodo scorsoio per riusci-
re così a catturare il lupo, ma questo è talmente agi-
tato e si muove così tanto che non riesce ad acchiap-
parlo. Allora gli viene un'idea: mentre l'uccellino
svolazza sopra il muso del lupo in modo da attirarlo
e stancarlo, Pierino prende la corda e la lega ben
stretta alla zampa del lupo.
Vengono i cacciatori che uccidono il terribile lupo
con i loro fucili il cui suono è affidato anch'esso ad
uno strumento musicale.
Ormai è catturato e Pierino chiama il nonno per
festeggiare tutti insieme danzando al ritmo di una
musica allegra e vivace.
Alla fine dello spettacolo, il narratore spiega al pub-
blico, per rassicurarlo, che il lupo aveva mangiato
l'anatra ingoiandola in un sol boccone e che quindi
si era salvata e ricomincia il ballo e la festa e la mu-
sica si fa ancora più allegra e tutti i personaggi rien-
trano in scena ad accogliere i meritati applausi.
Alla fine della rappresentazione di questa fiaba mu-
sicale, tutti noi eravamo soddisfatti e felici di aver
avuto l'occasione di assistere a questo splendido
spettacolo, reso ancora più bello dalla sede in cui
era rappresentato: il Teatro Massimo Bellini che è
davvero imponente e stupefacente.
Ivana Barbagallo, Alice Pafumi e Noemi Leotta
CORO D’ISTITUTO
I NOSTRI NONNI RACCONTANO
Quando ero piccola, ho avuto la sfortuna di vivere
delle brutte esperienze di guerra. Vivevo in una picco-
la casa con i miei genitori e mio fratello. A quel tem-
po, eravamo sotto il dominio dei tedeschi e non pote-
vamo vivere in libertà. Ad ogni famiglia venivano
assegnati solo un litro d‟ olio e un chilo di carne al
mese: troppo poco per vivere in quattro; così mio
padre comprava questi alimenti “in nero” e li nascon-
deva in una cassaforte segreta, situata dietro un qua-
dro. I tedeschi volevano sterminare il popolo italiano
(poichè avevamo firmato l’armistizio con gli allea-
ti ,tradendo l‟accordo fatto tra Hitler e Mussolini) e
così, tutte le sere vi era il coprifuoco e per ingannare i
bombardatori stavamo al buio per
non far vedere segni di vita. Gli
facevamo credere che era un luogo
disabitato.
Ho vissuto nel terrore per tutto il
tempo della guerra.
Più volte, in prima persona, mi sono
trovata in pericolo; un giorno, passa-
rono per le strade del paese dei tede-
schi che prelevavano dalle loro case
le ragazze più giovani per portarle
via con loro.
Mio padre, per salvarmi da chissà
quale destino, fu costretto a chiuder-
mi nella cantina, dentro una botte
del vino per ben due ore .
PAGINA 9 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
Non vi dico che incubo. Io così picco-
la, da sola, al buio ed inebriata dal
forte odore di vino.
In un'altra occasione, sul finire della ii
guerra mondiale, ero a casa mia,
quando sentì due tedeschi ubriachi
che gridavano. Si avvicinarono al mio
palazzo e cercarono di sfondare il
portone. Chiesi subito aiuto alla mia
vicina di casa e insieme spingemmo
la porta impedendogli di aprirla.
Si convinsero che dietro ci fosse una
spranga e così andarono via.
Ho vissuto, in quel periodo, moltissi-
mi momenti bui, tutti scoraggianti e
ripensandoci, in questo momento, mi
vengono le lacrime agli occhi, ma
sono felice di essere ancora viva e
potervi raccontare questi episodi.
TESTIMONIANZA
di Maria Foresta raccolta da
Cristian Ipsale 1ªC
FIUMEFREDDO: UN
PAESE DA SCOPRIRE
Agli inizi di dicembre 2010, noi alun-ni delle classi 3ªC e 3ªG della scuola primaria del nostro istituto, ci siamo recati in visita in vari luoghi del Co-mune di Fiumefreddo di Sicilia, alla scoperta delle varie realtà storico-monumentali e culturali, presenti nel nostro territorio. L‟escursione si è svolta in diversi momenti. All‟inizio siamo andati a visitare la biblioteca comunale “Luigi Pirandello”, situata nel vecchio palaz-zo comunale, che custodisce al suo interno una gran varietà di libri, circa diciannovemila; fra questi abbiamo avuto modo di sfogliare alcuni dei racconti per noi bambini. Da qui ci siamo diretti alla vicina fontana di pietra lavica, ricostruita alcuni anni fa, proprio lì dove sorgeva l‟antico abbeveratoio per far bere cavalli e asini, un tempo unici mezzi di trasporto, che lì si fermavano nei momenti di sosta, mentre i viaggiatori andavano a fare spesa nelle botteghe
I NOSTRI NONNI RACCONTANO Mio nonno materno, nato nel 1939, aveva solo 4 anni
nel 1943 e, da quel poco che ricorda, mi racconta che
quando bombardavano, suo padre lo teneva stretto
stretto al petto per evitare che si spaventasse. Gli ame-
ricani non erano molto cattivi con loro, perché aveva-
no l‟intenzione di liberare l‟Italia dai tedeschi.
La mia bisnonna, nata nel ‟24, ricorda che insieme a
suo marito e ai suoi due primi figli molto piccoli, cer-
cavano rifugio in luoghi sicuri e vicini.
Le persone più benestanti di loro che allevavano polli,
gliene donavano qualcuno. Mia nonna ha veramente
sofferto perché, anche se la sua età non le fa affiorare
bene i ricordi, mentre parlava vedevo i suoi occhi pie-
ni di tristezza.
Mio nonno paterno, nato nel 1935, all‟epoca lavorava
con il padre nei campi e dovevano scappare ai primi
bombardamenti rifugiandosi in piccole case di cemen-
to. C‟era un cielo scuro, come bruciato dal fuoco, un
odore forte al punto da fare tossire: non sapeva se i
suoi due fratelli ce l‟avrebbero fatta.
Mi ha anche raccontato tante altre cose che è impossi-
bile comprendere appieno se non ci sei dentro. Penso
che hanno passato giorni ed anni davvero disastrosi e
che i loro cuori non scorderanno mai quel periodo.
TESTIMONIANZA
raccolta da
Dovara Morena 1ªC
Per completare il nostro viaggio, non
poteva mancare una visione paesaggi-
stica di tutto il territorio comunale,
osservato dall‟alto.
Per questo ci siamo infine recati in un
belvedere lungo la salita verso Piedi-
monte Etneo.
Qui, affacciati con lo sguardo verso il
mare, abbiamo osservato le tante case
che sembravano dei cubetti di ghiac-
cio colorati, con al centro il campani-
le della Chiesa Madre.
N. Farina, P. Musumeci,
A. Risicato e A. Zorobbio
Classe 3ªC Scuola Primaria
vicine che popolavano questa via princi-pale. Da qui il nome di “BOTTEGHELLE” con cui si chiamava una volta il centro storico Fiumefreddese. Proseguendo verso Nord, lungo questa stessa strada principale che si chiama pri-ma Via Umberto e poi Via Diana, si arri-va proprio nella piazzetta di Diana, centro dello stesso quartiere. Qui abbiamo visitato l‟antica chiesetta dedicata al culto di S. Vincenzo, protetto-re degli infermi mentali. Accanto abbia-mo visto da vicino il palazzo Corvaia, antica residenza signorile del „700, purtroppo oggi in evidente stato di abban-dono.
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 10
VISITA ALLA
BIBLIOTECA
COMUNALE
Giorno 21 gennaio 2011, noi alunni della
classe 4ªG della scuola primaria, abbia-
mo visitato la Biblioteca civica del pae-
se intitolata a „„Luigi Pirandello‟‟.
Appena arrivati, le bibliotecarie ci hanno
accolto con molto piacere e ci hanno
invitati a sedere intorno ad un tavolo.
Una di loro, dopo aver scelto un libro da
uno dei tanti scaffali, ha letto un celebre
capitolo del tanto conosciuto libro
“Cuore” di Edmondo De Amicis.
Si trattava del capitolo „„Il Piccolo Scri-
vano Fiorentino‟‟, una lettura tristissima
e strappalacrime.
Dopo aver ascoltato la lettura, la biblio-
tecaria ha dato diverse informazioni
sulla storia della biblioteca e sull‟impor-
tanza della sua funzione, anche se oggi,
purtroppo, con la diffusione di Internet
molti non si recano più in biblioteca per
ricercare notizie sui libri o prendere in
prestito libri.
Questa visita ha fatto tanto riflettere
ognuno di noi sul valore dei libri: ogni
libro è un mondo e quando si legge è
come fare un viaggio.
Quindi, dentro ad una biblioteca, c‟è un
universo intero dove tutti possono viag-
giare con la fantasia.
Federica Sofia Strazzeri
Classe 4ª G Scuola Primaria
VISITA GUIDATA AL
QUARTIERE DIANA
(PALAZZO CORVAJA –
CHIESA S. VINCENZO)
Martedì 1 Marzo, noi alunni della 5ª C,
insieme agli alunni di 5ª G, del plesso di
Via Badalà, ci siamo recati nel quartiere
di Diana per visitare il Palazzo Corvaja e
la Chiesetta di S. Vincenzo, collegata al
Palazzo tramite la piazzetta che prende il
nome della nobile famiglia dei Diana che
ebbe a censo, dal barone di Gravina, tutte
le terre del Colle S. Vincenzo e che vi
fece costruire il Palazzo di famiglia e la
Chiesetta che recava sul portale lo stem-
ma dei Diana, asportato da ignoti.
Al centro della Piazza è collocato il mo-
numento del medico Filippo Torrisi vis-
suto all‟inizio del secolo scorso. In fondo
ad essa si trova il Palazzo Corvaja, un‟e-
legante residenza del XVIII secolo
che oggi costituisce un esempio di villa-
fattoria realizzata dai nobili del tempo
per la villeggiatura e per il controllo dei
latifondi e delle strutture produttive.
L‟Edificio presenta un pittoresco pro-
spetto chiuso tra piccole torri pensili
(garitte) a pianta quadrata, coronate da
cupole emisferiche e sostenute da menso-
le in pietra lavica.
L‟uso della pietra lavica lo troviamo an-
che nei cornicioni di porte, balconi e
finestre rifinite con artistiche merlature
scalari.
Dietro le garitte emergono due torrette
più grandi anch‟esse a pianta quadrata
che presentano in alto una merlatura ghi-
bellina.
I due cortili e la recinzione del giardino
dietro la casa servivano sia per la difesa
che per lo svolgimento delle più svaria-
te attività familiari e aziendali.
Sul lato nord dell‟Edificio è posta la
piccola Chiesa di S. Vincenzo che in
passato assolveva funzioni sia di chiesa
per la popolazione locale sia di cappel-
la privata della famiglia dei Diana.
Essa è la Chiesa più antica della cittadi-
na e venne edificata intorno al 1788.
All‟interno troviamo tre altari marmo-
rei: due laterali (in cui si trovano rispet-
tivamente a destra una tela raffigurante
la Madonna della Purità e a sinistra, in
una cornice marmorea, un affresco raf-
figurante S. Vito) e uno centrale in
marmo policromo dove è posta una
statua lignea di S. Vincenzo Ferreri del
1700.
In essa, inoltre, si conserva il monu-
mento funebre di Michele Diana, figlio
di Francesco Diana e Angela Calì, mor-
to nel 1788 all‟età di 2 anni e 10 mesi.
S. Vincenzo Ferreri viene festeggiato
ogni anno l‟11 febbraio.
La particolarità di questa festa è il mer-
catino allestito in questa Piazza per
l‟occasione.
Quello di fare il mercatino è una tradi-
zione agricola che viene tramandata da
tantissimi anni.
I prodotti tipici sono appunto: pianta-
gioni da orto, fiori, piccoli alberi da
frutto, sementi, utensili da giardinaggio
e animali domestici.
Gli abitanti di Diana, infatti, erano dedi-
ti all‟agricoltura, a differenza di quelli
di “Botteghelle”, l‟attuale Fiumefreddo,
che invece, si dedicavano principalmen-
te al commercio.
Concludendo, possiamo affermare che è
stata un‟esperienza davvero interessante
non solo perché abbiamo avuto l‟occa-
sione di conoscere ed apprezzare i beni
artistici e culturali presenti sul nostro
territorio ma anche perché, per l‟occa-
sione, abbiamo simulato, insieme alla
nostra maestra di “Arte e immagine”, un
breve telegiornale che ha visto protago-
nisti ciascuno di noi come piccoli croni-
sti, inviati speciali e intervistati.
Ci siamo divertiti moltissimo, soprattut-
to durante le prove di registrazione per-
ché l‟emozione, a volte, ci faceva di-
menticare alcune parole, per cui biso-
gnava necessariamente ricominciare tra
le risate di tutta la classe.
Scuola Primaria
Classe 5ª C
PAGINA 11 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
VISITA AL LICEO
SCIENTIFICO “LEONARDO”
Eccoci arrivati alla fine di questi tre lunghi
anni. È finalmente arrivato il momento di sce-
gliere che strada intraprendere, di pensare al
nostro futuro e a cosa vorremmo diventare.
La scuola ci sta aiutando molto nella scelta
della scuola superiore da frequentare.
I licei, gli istituti tecnici e i professionali sono
venuti nella nostra scuola in tre giorni diversi
per presentarsi. Io mi sono particolarmente
interessata al Liceo Scientifico Leonardo di
Giarre.
Quindi alcuni ragazzi della 3° A, della 3° C e
della nostra classe, la 3° D, si sono organizzati
insieme al professore Murabito per andare a
visitarlo. Così giorno 25 gennaio alle ore otto e
trenta eravamo già lì, accompagnati dai nostri
genitori.
Ci hanno calorosamente accolti la preside e il
signor Forzisi, tecnico di laboratorio nonché
nostro compaesano.
Siamo stati divisi in due gruppi, ciascuno dei
quali è andato in classi diverse per le prime due
ore. Insieme al nostro gruppo abbiamo assistito
la prima ora a una lezione di fisica, la seconda
a una di matematica.
Certo, non che abbia capito molto, ma ci siamo
comunque fatta un‟idea di come saranno le
lezioni al liceo.
Ci hanno inoltre parlato della nuova opzione
“Scienze applicate”, che verrà attivata a partire
dall‟anno 2011-2012.
Essa lascia più spazio alla materia delle scienze
naturali, ma toglie dall‟orario scolastico la lin-
gua latina.
Verso le dieci e trenta il signor Forzisi è venuto
a riprenderci e ci ha portati nella mensa, dove
ci ha offerto una gustosa merenda. Ci siamo
riposati e abbiamo chiacchierato un po‟.
Poi abbiamo ripreso il nostro giro per la scuola.
ORIENTAMENTO
SCOLASTICO
Tra gennaio e febbraio i nostri alunni,
insieme ai loro genitori, hanno preso
parte a svariate riunioni all‟interno
del nostro Istituto con i rappresentanti
delle scuole secondarie di secondo
grado al fine di conoscere la loro
offerta formativa. Tra i Licei quelli
che hanno riscosso maggiore interesse
sono stati: il Liceo Scientifico
Leonardo di Giarre e il Liceo Classico
Amari insieme al Liceo delle Scienze
Umane sempre a Giarre; prova ne è
che quest‟anno la maggior parte degli
alunni si è orientata verso tali Licei.
Di interesse secondario, ma comun-
que forte, è stata l‟offerta formativa
degli Istituti Tecnici; un discreto flus-
so di movimento si è registrato ver-
sol‟industriale, il nautico e il commer-
ciale. Anche gli Istituti professionali
hanno raccolto consensi e l‟Agrario e
l‟Alberghiero rimangono tra gli Istitu-
ti più scelti. Tuttavia quest‟anno è
evidente che la maggioranza dei no-
stri alunni, quasi il 40%, si è orientata
verso i Licei e questo rimane per la
nostra scuola motivo di grande soddi-
sfazione e orgoglio.
Abbiamo quindi visitato l‟Aula
Magna, dove si svolgono le varie
riunioni e la palestra, grande e con
tutti gli attrezzi necessari per svol-
gere attività fisica.
Dopo siamo passati dalla presi-
denza per salutare e per ringrazia-
re il dirigente scolastico.
Verso le undici i nostri genitori
sono tornati a prenderci.
Dopo aver salutato ce ne siamo
andati, un po‟ stanchi ma molto
allegri.
La scuola ci è piaciuta molto, i
professori (o almeno quelli che ho
incontrato) mi sono sembrati mol-
to simpatici.
Qualche giorno dopo i professori
ci hanno consegnato i moduli d‟i-
scrizione alle scuole superiori.
E molti, senza pensarci su ulte-
riormente, ci siamo ufficialmente
iscritta al “LICEO SCIENTIFICO
STATALE LEONARDO di
GIARRE”!
Classe 3ªD
CONCLUSI CON
SUCCESSO
TRE PON DI
POTENZIAMENTO
… I ragazzi che hanno preso parte
ai progetti extracurriculari di poten-
ziamento di matematica e scienze
hanno mostrato grande interesse per
le attività svolte e hanno risposto
positivamente ai contesti di insegna-
mento-apprendimento alternativi e
innovativi messi in atto dai docenti
interni ed esterni grazie ai fondi
sociali europei.
La ricaduta in ambito curriculare dei
Progetti Operativi Nazionali, inoltre,
sta dando ottimi risultati arricchendo
ulteriormente la qualità dell‟offerta
formativa del nostro Istituto.
AL VIA I LABORATORI REALIZZATI
CON il FONDO EUROPEO DI
SVILUPPO REGIONALE - FESR
… Il Piano offre una propettiva trasversale e transdisci-
plinare proponendo il modello del plurilinguismo nella
didattica delle lingue, in linea con le indicazioni contenute
nel QCER ( Quadro Comune Europeo di Riferimento) do-
cumento emanato dal Consiglio d‟Europa per quanto attie-
ne all‟insegnamento, all‟apprendimento e alla valutazione
delle lingue.
Il terzo laboratorio, quello Musicale, è fornito di strumen-
tario ORFF, di tastiere, di un piano elettrico a tasti pesati,
di amplificazione per interno ed esterno oltre che da uno
schermo ad avvolgimento elettrico per le esibizioni del
Coro d‟Istituto e tutte le altre manifestazioni che si realiz-
zano a scuola.
I Progetti Operativi Nazionali, quindi, da alcuni anni, non
soltanto rappresentano un‟opportunità per recuperare le
abilità di base dei nostri alunni e potenziare le loro capacità
ma ci hanno consentito di dotare il nostro Istituto di stru-
mentazioni sempre più sofisticate che lo rendono all‟avan-
guardia.
medie è molto più complicata di quella delle
scuole elementari. Invece ad accoglierci abbia-
mo trovato molte proposte: progetti PON che la
scuola ci offre per adeguarci ai nuovi metodi,
gare, olimpiadi di Problem Solving… Anche il
modo di lavorare è diverso, infatti ci sono sia
delle attività di recupero che di potenziamento;
ci vengono sottoposti problemi di ogni tipo, gio-
chi matematici, concorsi. Facendo un piccolo
sondaggio, abbiamo raccolto le opinioni di alcu-
ni nostri compagni: Giulia:”le professoresse
purtroppo non sono più come delle “mamme”
ma sono più severe, però cercano di rendere le
lezioni molto più divertenti, come quella sulle
potenze spiegata con i chicchi di riso” France-
sco: “la matematica della scuola secondaria non
è molto diversa da quella della scuola primaria,
ci sono nuove regole e formule (un po‟ difficili!)
ma il modo in cui le affrontiamo le rende facili.
Quando vado al corso di Problem Solving gli
esercizi sono veramente complessi, i ragiona-
menti sono lunghi e complicati, ma lavorando
con i ragazzi più grandi riusciamo a risolvere
PROBLEM SOLVING
La nostra scuola partecipa per il terzo
anno consecutivo, alle “Olimpiadi di
problem solving”. Quest‟anno il Mi-
nistero ha introdotto una novità: pos-
sono partecipare tutti gli alunni di
scuola media e non solo i ragazzi di
terza come avveniva fino all‟anno
scorso. I ragazzi di prima media han-
no accettato di buon grado questa
sfida e si sono sentiti molto motivati
nel gareggiare con e contro ragazzi
più grandi di loro. I quesiti con cui gli
alunni si devono cimentare sono di
varia natura: si spazia dalla storia alla
geografia, dall‟uso della crittografia
alla lingua inglese, ma alla base c‟è
sempre la capacità di ragionare e uti-
lizzare nel miglior modo possibile gli
strumenti di consultazione: internet,
dizionari, cartine… I ragazzi impe-
gnati nel progetto, oltre venti, si in-
contrano un paio di volte al mese per
gli allenamenti della durata di due ore
sotto la supervisione di insegnanti di
matematica, lettere e lingua inglese.
Ma l‟appuntamento più importante è
quello che si svolge ogni mese, cioè la
gara on line in cui bisogna sfidare le
squadre di altre scuole. Le squadre
della nostra scuola fino ad ora hanno
raggiunto risultati lusinghieri in attesa
della classifica definitiva della fine
dell‟anno.
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 12
A PROPOSITO DI
MATEMATICA,
ROBOTICA,
CRITTOGRAFIA,
PROBLEM SOLVING
Quando siamo entrati in prima
media abbiamo notato molti cam-
biamenti; entrando a far parte di
quest‟ ambiente a noi del tutto
nuovo, eravamo preoccupati all‟i-
dea di intraprendere lo studio di
una delle materie che più assilla i
ragazzi di oggi: la matematica.
Ma ben presto abbiamo scoperto
che questa materia non è solo
quella che si fa lavorando instan-
cabilmente sui libri, si può fare
matematica anche giocando con i
numeri e con le formule. All'ini-
zio temevamo di trovare parec-
chie difficoltà, infatti sapevamo
che la matematica delle scuole
quasi tutti i problemi.
Durante le gare, in tre ore, dobbiamo
risolvere ben venti esercizi ed è bello
lavorare in squadra”.Carmelo: ”ho
scelto di partecipare al progetto
”Matematica interattiva” proprio per-
ché non amo molto questa materia;
invece ho notato che mi diverto, infat-
ti le insegnanti ci fanno fare dei gio-
chi interattivi, rendono gli argomenti
molto più semplici.. Io penso che que-
sto progetto mi aiuterà nel mio per-
corso di studio”. Rosario, Laura e
Massimo: “noi partecipiamo al pro-
getto “Matematica in gioco” ed abbia-
mo scoperto la crittografia, la robotica
e ci stiamo allenando per partecipare
alle gare Kangourou … La crittogra-
fia permetteva già al tempo dei Ro-
mani di cifrare e decifrare messaggi
segreti, noi siamo riusciti a decifrare
la favola di Cappuccetto Rosso”.
PAGINA 13 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
CONCORSO “SULLE ALI
DELLA LIBERTA’” IN
MEMORIA DI A. D’ARRIGO
Anche quest‟anno è arrivato l‟appuntamento
con uno dei momenti più sentiti dal nostro
istituto: il concorso dal titolo “Sulle ali della
libertà” ispirato alla figura dello scomparso
Angelo D‟Arrigo.
La tematica scelta per quest‟edizione riguarda
uno degli argomenti che più stavano a cuore
ad Angelo D‟arrigo: il rispetto e la salvaguar-
dia dell‟ambiente, il bene più prezioso che
l‟umanità ha il dovere di conservare per con-
segnarlo alle generazioni future.
Il concorso è riservato sia alle scuole della
provincia che possono partecipare con elabo-
rati inediti letterari e grafici, sia agli alunni
della classe quinta della scuola primaria e a
tutti gli alunni della secondaria di primo grado
del nostro istituto.
Per loro è previsto un giorno dedicato in cui
devono sviluppare il tema scelto dalla com-
missione.
La prova si è svolta venerdì 25 febbraio 2011,
i nostri alunni partecipanti sono stati riuniti in
quattro aule e in tre ore hanno svolto l‟elabo-
rato in cui si chiedeva loro di commentare
alcuni versi tratti dalla canzone “Le cose che
ho visto” di Eros Ramazzotti e proporre il loro
progetto “il mondo che vorrei”.
Gli elaborati saranno quindi valutati da una
giuria esterna e finalmente conosceremo il
nome dei primi classificati che saranno pre-
miati nella manifestazione finale del 26 mag-
gio 2011 alla Villa Comunale di Fiumefreddo
di Sicilia.
Facciamo anche tanti problemi che
richiedono dei procedimenti logici
ben precisi, a volte scopriamo che
dei dati che non avevamo preso in
considerazione, sono l‟elemento
chiave per la risoluzione del pro-
blema.
Nell‟ultimo periodo abbiamo co-
struito un piccolo robot che abbia-
mo programmato per percorrere un
labirinto.
Giuseppe: a me la matematica non
piace tantissimo perché la trovo
difficile ma quest‟anno finalmente
non facciamo solo operazioni.
Parlando di angoli abbiamo co-
struito l‟orologio, parlando di scac-
chi siamo arrivati alle potenze, in
classe tutto è più facile perché la-
voriamo in gruppo.
Classe 1ªB
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 14
PROGETTO COMENIUS ...
Scuola e interculturalità
INDIETRO NEL TEMPO:
A SCUOLA DI BELLA SCRITTURA
Anche quest‟anno la nostra scuola ospita un Assistente Co-
menius, che, per un‟ora a settimana, viene nelle nostre classi
quarte e quinte a far lezione.
Mentre lo scorso anno con Badegül abbiamo imparato a co-
struire simpatici animaletti di carta (i famosi origami), que-
st‟anno con Metin stiamo imparando un antico stile di scrittu-
ra: la calligrafia, arte islamica dello scrivere bene, con la qua-
le in Turchia si trascriveva il Corano.
I nostri quadernoni sono ormai pieni di lettere colorate, scrit-
te con l‟evidenziatore, per dare risalto allo spessore delle
linee che formano i vari caratteri.
Sembra, infatti, di essere ritornati in prima elementare, quan-
do la nostra insegnante d‟italiano ci insegnava a scrivere le
lettere dell‟alfabeto su pagine intere!
Abbiamo anche provato a scrivere ognuno il nostro nome,
sotto la paziente guida di Metin che, col suo bel sorriso, ci
incoraggia quando sbagliamo o se non abbiamo la mano trop-
po ferma.
Siamo, quindi, molto entusiasti di questo incontro settimana-
le con Metin e soprattutto non vediamo l‟ora di imparare a
scrivere tutte le lettere per poter costruire da soli nuove
parole.
Raffaele Sicali e Greta Pagano
Classi 5ª C e 5ªG
Scuola Primaria
" … spesso l'uomo si sente padrone dell'ambiente, padrone
dell'area che lo circonda … Voglio sperare
che nel futuro mio, dei miei figli, di tutti, questo modo di pen-
sare possa essere ribaltato, e che le grandi
Potenze possano anch'esse sentirsi ospiti di un ambiente ma-
gnifico, in un nuovo contesto nel quale
poter vivere meglio domani e in cui l'ospite rispetta prima di
tutto chi lo sta ospitando. Noi ospiti della
terra dovremmo imparare a rispettare la nostra terra. "
(A. D’Arrigo)
PAGINA 15 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
GIORNALISMO
TELEVISIVO
Il corso di giornalismo televisivo è al suo secondo anno e dobbiamo dire che quest‟anno l‟affluenza è stata notevole. L‟attività che porterà gli alunni ad ac-quisire competenze essenziali di gior-nalismo multimediale si svolge ogni lunedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00 ed è una delle innumerevoli offerte forma-tive del nostro Istituto. Lo frequentano alunni di prima, secon-da e terza media a classi aperte. Il primo incontro del corso è stato dedi-cato interamente alla reciproca cono-scenza sia tra gli studenti sia con i due esperti di Prima TV : Carmelo Puglisi e Maria Bella, che già dallo scorso anno hanno rivelato di essere molto simpati-ci e coinvolgenti. Nelle 15 lezioni laboratoriali e interatti-
ve del corso non solo si approfondisce
la “Storia” del Giornalismo, ma si cer-
ca di far acquisire agli alunni una mag-
giore consapevolezza che qualsiasi
informazione data scritta o televisiva
poggia su una notizia, un argomento
che si vuole condividere.
UN FANTASTICO
PROGETTO …
“NUOTANDO S’IMPARA”
Dall‟ anno scorso, nella nostra scuola,
abbiamo un Progetto chiamato
“Nuotando si impara”, che ha lo scopo di
migliorare, attraverso i giochi acquatici, la
socializzazione e le capacità motorie di
molti bambini della scuola dell‟infanzia,
primaria e secondaria. Una volta ogni due
settimane, per quattro ore, noi alunni ac-
compagnati da alcuni insegnanti ci rechia-
mo alla piscina Mareneve di Linguaglos-
sa. L‟iniziativa è ben riuscita già dallo
scorso anno perché ci divertiamo a stare
insieme ma soprattutto è bello stare a con-
tatto con l‟acqua. Gli istruttori sono molto
preparati ed hanno insegnato a nuotare
anche ai bambini più paurosi. L‟acqua
mette allegria e felicità e nuotando ci si
sente liberi. Le attività che ci vengono
proposte, inoltre, ci permettono di risco-
prire il nostro corpo e i movimenti che si
possono fare. In questi due anni questo
progetto mi è piaciuto talmente tanto e lo
ritengo importante per tutti che proporrei
di coinvolgere nel tempo anche altri alun-
ni, affinchè tutti possano provare a fare
lezione in un modo diverso.
Carmelo Bonaventura 3ªC
Gli alunni appaiono davvero appassio-
nati ed hanno iniziato a lavorare con
sempre maggiore interesse, infatti,
dopo un paio di lezioni, i due esperti
stanno facendo sviluppare in classe
alcuni articoli e hanno dato da fare
delle interviste su vari argomenti per
essere poi in grado di scrivere da soli
un vero e proprio articolo.
A conclusione delle trenta ore di
attività giornalistica, gli alunni presen-
teranno da protagonisti un vero e pro-
prio telegiornale da loro gradualmente
costruito e montato con tanto di
cameraman, naturalmente aiutati dagli
esperti.
Per ora sono molto presi dal fare inter-
viste a familiari, parenti, alla Preside e
ai vari professori, inoltre, preparano
delle conferenze stampa.
Fare riprese e entrare nel vivo del gior-
nalismo televisivo, trattando argomen-
ti di attualità, sembra essere quindi una
esperienza altamente formativa per i
nostri alunni e chissà che un giorno
grazie a questa “avventura” extrascola-
stica non venga fuori proprio dalla
nostra scuola qualche giornalista
televisivo o qualche tecnico cinemato-
grafico ?!
AL VIA I GIOCHI DELLA
GIOVENTU’
Dove l’incontro conta
più dello scontro
Come ogni anno i nostri studenti, dopo
un‟accurata preparazione da parte dei
docenti di Educazione Motoria , hanno
intrapreso le gare sportive insieme alle
altre scuole della provincia.
Al prossimo numero i dettagli delle
performance atletiche e dei risultati
ottenuti dal nostro Istituto
Comprensivo.
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 16
“LIBERATI”
O “INTRAPPOLATI”
DALLA TECNOLOGIA ?
Fino a qualche decennio fa, tra ragazzi
di 10-13 anni, ci si conosceva tra i ban-
chi di scuola, nelle palestre, nei quartie-
ri dove si abitava, ci si incontrava facil-
mente o si comunicava attraverso il
telefono, le lettere… E oggi? Un‟inda-
gine di Eurispes e del Telefono Azzur-
ro afferma che il 33% di ragazzi tra i 7
e gli 11 anni parla con gli amici via
rete, il 24% partecipa a giochi di ruolo
sul web e tanti incontrano persone
estranee via chat! Sempre più bambini
conoscono e usano Facebook, il social
network che accanto a tanti vantaggi,
presenta anche molti svantaggi e rischi:
con un semplice click, una semplice
richiesta di amicizia e un “accetta” si
incontrano persone sconosciute che
potrebbero anche poi farci del male…
Non è raro, infatti, il caso di minacce,
molestie, veri e propri atti di bullismo:
il 13,2% degli adolescenti ammette
GENERAZIONE
20 PAROLE
Il vocabolario italiano contiene circa
40.000 parole, ma oggi noi ragazzi per
comunicare ne usiamo solo 800.
Davvero un forte impoverimento del
nostro linguaggio.
Per parlare velocemente e contempora-
neamente con più persone attraverso
facebook e altri social network, msn o i
messaggini dei cellulari usiamo il lin-
guaggio delle abbreviazioni e non solo
abbiamo impoverito il nostro lessico
ma rischiamo di vivere “un analfabeti-
smo di ritorno”.
Questo modo di scrivere sta diventando
per noi sempre più un‟abitudine e non
solo ci provoca dipendenza ma ci sta
facendo perdere di vista anche il valore
della vera comunicazione.
Ci sono diversi tipi di abbreviazioni
che utilizziamo come: cmq (per dire
comunque), xkè ( per dire perché ),
dmn (per dire domani), nn ( per dire
non ), grz ( per dire grazie ) e ne po-
tremmo citare molte di più. Come si
può notare, nelle abbreviazioni spesso
tendiamo ad omettere le vocali.
Per non parlare poi di tutte le
“abbreviazioni di affetto” che costante-
mente utilizziamo, talvolta senza provare
il vero sentimento che sta dietro a quelle
paroline; facilmente scriviamo tvb ( per
dire ti voglio bene ), tvumdb ( per dire ti
voglio un mondo di bene ) e tante altre
abbreviazioni. Riflettendo in classe con
la nostra insegnante di Lettere, ci siamo
resi conto che forse, con il nostro lin-
guaggio abbreviato, rischiamo davvero di
essere identificati come la “Generazione
20 parole”, secondo quanto scritto anche
da un articolo provocatorio dei giornalisti
del quotidiano La Repubblica.
Noi adolescenti, quasi senza accorgerce-
ne, stiamo perdendo il valore della vera
comunicazione e dei sentimenti che spes-
so sono legati alle parole.
A volte addirittura il nostro linguaggio
delle abbreviazioni è difficile da com-
prendere persino per noi perché si
omettono i segni di punteggiatura e non
si riesce a capire se la frase scritta è
un‟affermazione, una domanda, una
frase scherzosa, seria, ecc.
Parlando tra di noi, abbiamo capito che
dobbiamo stare molto attenti a quelle
che sembrano “simpatiche abitudini” e
dobbiamo contrastare quest‟analfabeti-
smo di ritorno che sembra travolgerci,
solo perché tutto “fa trendy”; dobbiamo
stare più attenti a come ci esprimiamo e
dobbiamo leggere di più, con più atten-
zione e concentrazione, per arricchire il
nostro linguaggio affinchè nessuno
possa definirci “Generazione 20 paro-
le” !
Classe 1ªD
di aver diffuso su Internet false informa-
zioni su coetanei, l‟11% ha molestato,
infastidito e minacciato altri compagni
usando il web e ha usato la rete per esclu-
dere una persona dal gruppo. E così,
mentre fino a qualche anno fa c‟erano i
bulli, ora ci sono i cyberbulli, ancora più
pericolosi. E tra i giovani, solo il 3%
parla con un adulto di ciò che succede in
rete. Anch‟io, come la maggior parte dei
miei compagni e amici, sono su Fa-
cebook e penso proprio che ormai tutti
noi difficilmente ne potremmo fare a
meno; non dovremmo, però, mai dimen-
ticarci che, se usato sconsideratamente, il
nostro “amico” Facebook si potrebbe
facilmente trasformare in un grande e
pericoloso “nemico”…
Sofia Di Bartolo
1ªA
TEXTING: UNA MANIA
PERICOLOSA
In questi ultimi anni si è diffusa tra i
giovani la mania del texting, cioè la
ricezione e l‟invio di sms durante la
guida. Soprattutto negli Stati Uniti il
texting ha già causato moltissime vitti-
me tra i giovani dai 16 anni in poi. Una
parola molto usata dai ragazzi america-
ni nei messaggi è “Yeah”, una parolina
di quattro lettere diventata la forma
colloquiale sgrammaticata di Yes, si.
Soltanto questa parola è la causa dei
principali incidenti al volante. Nel
2006, un gruppo di studiosi americani
hanno scoperto che un allarmante 46%
dei ragazzi ha ammesso di essere di-
stratti al volante a causa del texting.
Questa è diventata una vera e propria
epidemia che sta facendo concorrenza
alla guida in stato di ubriachezza. A tal
proposito è stato fatto un esperimento
scientifico, misurando tempi di reazio-
ne, livelli di distrazione e di coscienza
PAGINA 17 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
VIDEO GIOCHI CHE
PASSIONE ! Nell‟era tecnologica in cui viviamo si
sono da tempo diffusi tra i giovani sofi-
sticati videogiochi e infatti tutti i ragaz-
zi li adorano e ne fanno largo uso sotto-
valutandone però gli effetti negativi.
Gli esperti sostengono che questi giochi
influiscono negativamente sia sul com-
portamento sia sulla salute di chi ne
abusa: innanzitutto ne risente la vista
infatti dopo alcune ore trascorse davanti
al teleschermo a distanza ravvicinata gli
occhi cominciano a bruciare e a lacri-
mare. Ma l‟effetto più grave è che que-
sti tipi di giochi mostrano troppa vio-
lenza e aggressività al punto da incidere
sul carattere e la personalità dei ragazzi
che abitualmente giocano con essi.
Purtroppo i più accattivanti sono pro-
prio quelli in cui risulta vincitore chi
riesce a sconfiggere il nemico con mag-
giore violenza. Molti ragazzi inoltre
tendono ad isolarsi dal mondo esterno, a
rifiutare la compagnia di amici e coeta-
nei diventando quasi schiavi di questi
giochi altamente ripetitivi. Tra le conse-
guenze negative ricordiamo anche una
forma di stanchezza mentale con conse-
guente calo nella capacità di attenzione
e concentrazione. I genitori devono
essere molto attenti nel sorvegliare i
figli durante il gioco e non permettere
loro di passare troppo tempo in questa
realtà virtuale. Devono anche essere
GENERAZIONE TOUCH
Noi giovani stiamo diventando sempre
più una “generazione touch”; fin da
piccoli tocchiamo, sfioriamo, clicchia-
mo. Di noi si dice spesso che siamo
“nativi digitali”. Siamo abituati da
sempre a destreggiarci con le moderne
tecnologie: pc, ipad, cellulari, netbook
ecc. Ogni novità informatica vorremmo
possederla, anche se non sempre è pos-
sibile, in quanto il costo delle novità
digitali è spesso molto elevato, tuttavia
in ogni casa oggi difficilmente manca
un computer e il collegamento a inter-
net. A scuola, talvolta, viviamo una
dimensione più lenta, fatta di libri, pen-
ne, quaderni e interrogazioni; ci rendia-
mo conto che i nostri insegnanti, con
varie metodologie cercano di abituarci
alla riflessione, all‟analisi e ad una
comprensione più profonda. Noi, però,
spesso “abbiamo fretta” e siamo poco
abituati a ragionare con calma su ciò
che ci circonda.
accorti nel momento dell‟acquisto e sce-
gliere i giochi adatti all‟età dei figli;
molte ditte segnalano la fascia di età a
cui il gioco si rivolge ma sono moltissi-
mi i casi in cui nelle confezioni questa
etichetta non compare. Ma i videogiochi
sono tutti da evitare? Niente affatto. Bi-
sogna preferire quelli che propongono
attività tranquille, di riflessione e che
possono aiutare la mente nei processi
logici e permettono di sviluppare la ca-
pacità di coordinazione oculo- manuale.
E‟ stato anche constatato che i ragazzi
che giocano sistematicamente ai video-
giochi riescono a monitorare meglio la
realtà che li circonda rispetto ad altri
ragazzi estranei a questo tipo di intratte-
nimento virtuale. Allora ragazzi, usate i
videogiochi consigliati e adatti alla vo-
stra età, scegliete quelli che hanno anche
una valenza educativa, non state troppo
tempo davanti al video e … buon gioco
a tutti !
Chiara Lo Coco, Maria Anna Foti
Rossitto, Greta Petralia
e Giovanni Selgi
1ªF
Conversando tra di noi e con l‟insegnan-
te abbiamo capito che siamo poco abi-
tuati a ragionare con calma su ciò che ci
circonda. Conversando tra di noi e con
l‟insegnante ci siamo resi conto che la
scuola ci offre valori altrettanto impor-
tanti e non alternativi alla società multi-
mediale in cui siamo stati catapultati fin
dalla nascita. A scuola abbiamo i com-
puter, le LIM, i laboratori attrezzati
ma la vita deve essere molto più di un
mouse, di un touch paid, di una cuffia o
del display di un telefonino ultima gene-
razione. Saremo pure una “generazione
touch” ma non dobbiamo perdere di
vista la vita reale per la vita virtuale;
chattare, navigare è bello ma le amicizie
vere che abbiamo accanto, la famiglia
che cerca di parlarci mentre noi stiamo
lì a giocherellare sfiorando il display del
telefonino o l‟ipad, sono valori insosti-
tuibili. Non si può arrestare il processo
evolutivo e non possiamo non ricono-
scerne i vantaggi, ma capire che l‟utiliz-
zo delle moderne tecnologie deve esse-
reregolato e “criticato” all‟occorrenza,
questo pian piano grazie alla nostra
scuola lo stiamo capendo.
Paolo Pennisi,Carmelo Di Bella,
Stefano Pappalardo, Lo Giudice
Giorgia, Di Pasqua Simone,
Nicolosi Andrea e Trefiletti Ivan
2ªC
un guidatore che aveva bevuto alcolici
e chi mandava un messaggino staccan-
do necessariamente gli occhi dalla stra-
da. Dal risultato che hanno ottenuto si
può dedurre che comporta meno rischi
un vodka che tre parole composte sulla
tastiera del cellulare.
Mandare messaggi mentre si guida è
illegale ormai in quasi tutti gli Stati
americani.
L‟89% dei teenager, i principali sms-
dipendenti, è consapevole del fatto che
indulgere alla fretta di rispondere all‟a-
mica, al ragazzo, alla sorella, scambiar-
si battute mentre si guida è quanto di
più pericoloso si possa fare in auto.
Quindi sarebbe opportuno evitare di
utilizzare, mentre si è al volante, qual-
siasi oggetto che sia fonte di distrazio-
ne per il conducente, al fine di evitare
morti inutili.
Baialardo Pietro
3ªF
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 18
A CACCIA DI MINIAT-
LETI: È VERO SPORT ?
Chi di noi non pratica sport? Tutti lo
facciamo per divertirci, per rilassarci e
per stare insieme ai nostri compagni.
Abbiamo iniziato a praticare uno sport
a 6/7 anni; c‟è chi tra noi continua an-
cora a fare lo stesso, chi ne ha provato
un altro, chi ha iniziato a fare attività
agonistica ma per tutti noi lo sport è
innanzitutto divertimento. Purtroppo,
però, negli ultimi anni da un‟ indagine
fatta dal New York Times, sembra che
l‟età in cui si inizia a fare sport si sia
notevolmente abbassata: negli USA
esistono centinaia di società sportive
per i bambini sotto i due anni, le cosìd-
dette “ The Little gym” o “ Baby goes
pro” che selezionano giovanissimi da
avviare al professionismo. La “Lil‟
Kickers”, una tra le più diffuse accade-
mie del calcio americano, ha il 55% dei
suoi 100 mila calciatori al di sotto dei 3
anni ed esistono persino squadre for-
mate da giocatori di 18 mesi!!
L’USO DI DROGA
TRA I GIOVANI
La parola”droga” è un termine che in-
dica sostanze di origine naturale o sin-
tetizzate. Come droghe si intendono
anche spezie varie usate per insaporire
i cibi. Quello di cui vorremmo parlare
sono le sostanze che provocano altera-
zioni della percezione della realtà e che
portano a una dipendenza fisica e psi-
cologica, sostanze utilizzate dai giovani
che arrivano alla droga per vari motivi,
come il disagio causato dal disadatta-
mento scolastico, problemi familiari e
psicologici. Il fenomeno del consumo
di droghe sembra essere in costante
espansione e investe la società trasver-
salmente alle classi sociali ed all‟età di
chi ne fa uso. L‟aspetto più inquietante
nel consumo di droga è proprio il suo
essere diffuso in ogni ambito, causando
vittime in ogni parte del mondo, sia
vittime dirette, cioè dovute agli effetti
devastanti del consumo di sostanze
stupefacenti e sia indirette, legate alle
ricadute sociali, economiche e sanitarie
del consumo di stupefacenti (l‟AIDS,
per fare un esempio, è una malattia
causata dalla consuetudine di utilizzare
la stessa siringa, per iniettarsi la droga).
Esiste un problema di informazione
non risolto che richiederebbe che della
droga si parlasse di più, in particolare
in tutti quei luoghi frequentati dagli
adolescenti, dalla famiglia alla scuola,
per superare l‟equivoco che possano
esistere droghe che non diano assuefa-
zione fisica e dipendenza. La droga fa
male perché interviene sui centri nervo-
si e sul fisico di chi ne fa uso, compro-
mettendone la funzionalità. Sotto l‟ef-
fetto della droga diminuiscono le capa-
cità percettive e questo è la causa di
moltissimi incidenti stradali del sabato
sera che hanno per protagonisti giovani
che consumano allucinogeni nelle di-
scoteche. Chi fa uso di droga, continue-
rà a consumarne anche oltre le proprie
possibilità economiche, finendo per
diventare egli stesso spacciatore per
assicurarsi facili guadagni necessari per
soddisfare il suo bisogno di stupefacen-
ti. Le droghe provocano dipendenza,
assuefazione e causano atti di violenza.
Nel passato alcune droghe erano utiliz-
zate come medicine, per la cura delle
malattie mentali o degli stati depressi-
vi, ad esempio l‟LSD era utilizzata per
curare la schizofrenia e l‟alcolismo.
Oggi tali sostanze sono chiamate dro-
ghe “ pesanti” e il loro uso è
è illegale. Anche le droghe cosiddette
leggere, però, come il fumo, danno as-
suefazione e provocano numerose mor-
ti. Le droghe pesanti, come l‟eroina, la
cocaina, l‟ecstasy, danneggiano in ma-
niera irreversibile l‟organismo umano.
Le droghe sintetiche riducono la sensa-
zione della fatica e della fame, danno un
senso di euforia, ma distruggono ugual-
mente le cellule cerebrali. Quello che ci
importa sottolineare riguardo all‟argo-
mento è che pensiamo che le droghe
non aggiungano elementi concreti di
felicità alla vita, ma siano soltanto im-
magini riflesse, che rischiano di farci
godere solo in parte gli avvenimenti
belli come i momenti intensi passati con
gli amici o con le persone che amiamo.
L‟uso della droga è sempre sbagliato, a
maggior ragione nel caso degli adole-
scenti. Risolvere il problema non è sem-
plice, non c‟è un rimedio sicuramente
efficace, ma le famiglie hanno un ruolo
fondamentale, potrebbero parlare con i
propri figli, cercare di capire le cause
del disagio ed eventualmente indirizzar-
li a consultare degli specialisti (come
psicologi, psichiatri, assistenti socia-
li…). Se la droga è uno strumento di
evasione dalla realtà, allora, per com-
batterla occorre guardare in modo nuo-
vo ai rapporti interpersonali, recuperan-
do il dialogo con i genitori e gli adulti e
scegliendo il valore della vita, afferman-
do anche nei rapporti con i coetanei una
personalità matura e capace di rifiutare i
momenti di trasgressione che possono
compromettere il futuro di ognuno di
noi.
Bonaccorsi Miriana, Borzì Elisa,
Iannino Claudia,
Marano Valeria, Napoli Chiara
e Panebianco Elena
2ªB
Ma a 1-2 o 3 anni si può vedere vera-
mente il talento di un futuro atleta? È
vero che ci sono sport dove la pratica
agonistica si può svolgere al di sotto
dei 10 anni ( dai 6 anni nella ginnastica
e nel pattinaggio, dagli 8 anni nel nuo-
to, nella scherma e nel rugby) ma mai a
pochi anni di vita. Ogni bambino deve
avere la possibilità di capire e scegliere
e, come dice un esperto, “ lo sport sotto
i 3 anni è solo una fabbrica di infortuni
e tensioni.” Inoltre cominciare troppo
presto, a volte, porta il ragazzo a stan-
carsi e ad abbandonare per sempre
quello sport. I bambini devono innanzi-
tutto giocare, anche perché il gioco
aiuta a crescere e insegna a stare insie-
me agli altri.
Bucolo Giuseppe, Caltabiano
Sebastiano, Franco Andrea,
Galatola Gabriele, Guarrera
Giovanni, Sillaro Michele
e Turrisi Antonino
1ªA
I DIRITTI NEGATI
Quando eravamo piccoli vedevamo il
mondo con gli occhi dei bambini,non
conoscevamo i problemi che ci circon-
davano,non avevamo nessun interesse
e pensavamo solamente al gioco,tutto
era fantastico e bello.
Invece ora che siamo cresciuti ci ac-
corgiamo che il mondo è afflitto da
problemi. Si dice “la legge è uguale
per tutti” ma in realtà da sempre nel
mondo ci sono dei popoli che ancora
oggi vivono in povertà ed alcuni diritti
fondamentali gli vengono negati.
Quelli che soffrono di più sono i bam-
bini infatti,più di 250 milioni di età
compresa tra i 5 e i 14 anni, sono co-
stretti a lavorare molte ore al giorno e
questo avviene soprattutto nei paesi
meno sviluppati quindi nella parte oc-
cidentale sin dall‟antichità a oggi è
esistita questo tipo di vita.
Questi sono i diritti che vengono nega-
ti: LO SFRUTTAMENTO MINORILE
nel quale i bambini sono costretti a fare
lavori molto faticosi come lavorare
nelle piantagioni, nelle miniere e so-
prattutto nelle industrie di giocattoli e
in quelle tessili, dove vengono usati per
la produzione di scarpe e tappeti grazie
all‟uso delle loro piccole mani, più
adatte ad affrontare questo tipo di lavo-
ro.
Inoltre c‟ è capitato di andare al mare e
vedere bambini, ragazzi che vendono
la loro merce sulla spiaggia per ore
sotto il caldo sole.
Tutto questo succede perché i genitori
non possono mantenere i propri figli e
così li vendono o li affittano come se
fossero oggetti.
PAGINA 19 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
In India nascere femmina equivale a
una maledizione, infatti molte bambine
muoiono nei primissimi anni di vita
perché hanno meno cibo e meno cure
mediche rispetto ai maschi.
Per evitare che tutto questo accada in
Europa abbiamo la “ CARTA DEL
FANCIULLO” un documento che rias-
sume tutti i diritti dei bambini di età
inferiore a 18 anni, questo è solo per il
continente europeo,ma per i bimbi de-
gli altri continenti per aiutarli possiamo
fare una cosa molto bella che quest‟an-
no il nostro istituto sta realizzando
“L‟ADOZIONE A DISTANZA”.
Classe 2ª D
Per evitare che tutto ciò accada ci sono
delle organizzazioni che si occupano
della tutela dei bambini, e sono:l‟OIL
(Organizzazione Internazionale del
Lavoro) impegnata nella tutela dell‟in-
fanzia, infatti nel 1973 ha adottato la
convenzione n°138 con cui è stata fis-
sata l‟età minima di ammissione al
lavoro che deve essere maggiore di 15
anni, poi c‟è l‟ONU (Organizzazione
delle Nazioni Unite) che il 20 novem-
bre del 1989 approva la convenzione
sui diritti dell‟infanzia che tutela i
bambini garantendogli l‟opportunità di
avere un futuro migliore.
A causa dello sfruttamento, ai bambini
viene NEGATA L‟INFANZIA (una
cosa molto grave) e quindi il diritto al
GIOCO e anche all‟ISTRUZIONE, due
diritti fondamentali per la crescita del
bambino. Un‟altra causa che contribui-
sce alla negazione dei diritti dei bambi-
ni è la malnutrizione che determina un
alto tasso di mortalità infantile associa-
ta a malattie come polmonite e dissen-
teria. Una cosa che ci ha colpito vera-
mente è la discriminazione del sesso
femminile.
CONFERENZA
SUI DIRITTI
DELL’INFANZIA
Giorno 18 febbraio 2011 noi alunni
delle classi quinte della scuola primaria
e delle classi prime della scuola secon-
daria di 1ogrado dell‟Istituto Compren-
sivo “G.Verga” di Fiumefreddo di Sici-
lia ci siamo riuniti nel Plesso di Liberto
per partecipare ad una conferenza sui
Problemi e sui Diritti dell’Infanzia. La
conferenza è stata tenuta dall‟ispettrice
R.Zammataro, la quale, tra l‟altro,
voleva complimentarsi con noi per gli
articoli sull‟infanzia pubblicati sulla
pagina del giornale “La Sicilia” riser-
vata alla nostra scuola nell‟ambito del
Progetto Newspapergame. L‟ispettrice
ha esposto alcuni dei maggiori proble-
mi dell‟infanzia e dell‟adolescenza. Ha
fatto un esempio raccontando la triste
storia di Iqbal, un bambino venduto
all‟età di quattro anni ad un fabbricante
di tappeti. Dopo diversi tentativi di
fuga, Iqbal è riuscito a scappare, met-
tendo così il mondo intero a conoscen-
za dei soprusi che condannano i bambi-
ni ma è stato infine rintracciato dai suoi
aguzzini che lo hanno ucciso quando
aveva solo tredici anni. Un altro argo-
mento su cui l‟ispettrice si è soffermata
e che ci ha molto colpito è il fatto che
tutti gli Stati hanno firmato la Dichia-
razione Mondiale sui Diritti dei Bambi-
ni tranne la Somalia e gli Stati Uniti.
Dopo, l‟ispettrice ha lasciato la parola
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 20
FUORICLASSE…dentro la
classe e la vita quotidiana!
Nel mese di febbraio, su rai uno, è stato
trasmesso il film a puntate, Fuoriclasse,
che dopo i vari reality show e le trasmis-
sioni d‟intrattenimento più o meno diver-
tenti, ci è piaciuto molto, perché ci è
sembrato vicino alla nostra vita quotidia-
na. La protagonista di questo film era Isa
Passamaglia, una mamma-professoressa
che ogni giorno fa del suo meglio per
essere un‟ottima mamma e un‟altrettanto
brava professoressa. L‟abbiamo vista
così affrontare i problemi quotidiani con
il figlio e con un marito che la tradisce,
superare le incomprensioni con i colleghi
di lavoro, battersi per i suoi alunni, so-
prattutto per i “peggiori” che solo con lei
riuscivano a dialogare. La sua classe era
una classe di Liceo, formata quindi da
alunni più grandi di noi, ma se guardava-
mo bene i diversi caratteri, poteva essere
una delle nostri classi, perché c‟erano gli
alunni bravi e quelli svogliati, quelli in
difficoltà ma volenterosi e quelli pigri,
quelli vanitosi, quelli allegri e quelli
“musoni”, l‟alunno di colore che veniva
emarginato e quello violento a causa dei
problemi familiari. Insomma c‟erano
proprio tutti e da ciascuno la brava pro-
fessoressa provava ad ottenere il massi-
mo. Come tra gli alunni, anche tra i pro-
fessori c‟erano i diversi tipi, da quello
corretto e professionale a quello meno
attento e non proprio giusto che giudica-
va in base alla simpatia o altro.
a noi ragazzi per esprimere le nostre
opinioni riguardanti questi argomenti.
A ogni classe, inoltre, è stato consegna-
to un libro scritto da lei sui diritti
dell‟infanzia. Successivamente i nostri
compagni delle quinte di scuola prima-
ria hanno fatto un omaggio all‟ispettri-
ce Zammataro offrendole un canto sui
bambini soldato. Finita la conferenza
c‟è stato un momento ricreativo, duran-
te il quale abbiamo gustato vari tipi di
dolci, portati da noi alunni. Questa
esperienza è stata da noi molto gradita
e ci ha fatto riflettere su quanto sia im-
portante avere una famiglia ed essere
amati. E‟ stato molto bello, inoltre,
scoprire che oltre a noi ci sono tante
altre persone e Associazioni che s'im-
pegnano in vari modi e con qualsiasi
mezzo per far vivere anche ai bambini
meno fortunati una vita normale: felice,
piena d‟amore e di sorrisi.
Classi prime Scuola Secondaria
Alla fine però, il bene batte il male e,
grazie alla professoressa Passamaglia,
la classe diventa unita, l‟alunno vio-
lento impara a controllarsi e la prof.
rinuncia ad una promozione di lavoro
al Ministero per rimanere con la sua
classe…
Gambino Simona e Sergi Ramona
1ªA
BELLI …
A TUTTI I COSTI !
Viviamo “bombardati” dal culto della
bellezza fisica e della perfezione:
ogni giorno la televisione, i giornali,
internet sono pieni di immagini di
donne bellissime, senza rughe, senza
un filo di grasso e di uomini perfetti,
dai corpi scolpiti, superabbronzati ad
ogni stagione. E noi, “comuni morta-
li”, lottiamo quotidianamente per
provare ad imitare questi modelli di
bellezza ideale perché -è inutile ne-
garlo- tutti, chi più chi meno,ci fac-
ciamo condizionare. Come dimostra-
no, infatti, delle indagini fatte in
questo campo, sono davvero tanti gli uo-
mini e le donne, giovani e non, che com-
prano creme costosissime, si sottopongo-
no a diete fai-da-te e ad allenamenti du-
rissimi fino ad arrivare a ricorrere alla
chirurgia estetica per correggere difetti
molto spesso inesistenti senza neanche
tenere conto dei rischi per la propria salu-
te. C‟è chi, infatti, ha rischiato la vita per
avere fatto un intervento di chirurgia
estetica superfluo, chi -soprattutto tra le
ragazzine- ha rischiato l‟anoressia per
seguire l‟esempio assurdo di modelle dai
corpi “trasparenti”. Ma è giusto imitare
questi “super-belli” che sempre più spes-
so sono “finti belli” che non hanno niente
di vero e “naturale” perché essi per primi
hanno modificato parti del proprio corpo
con la chirurgia estetica? Insomma, è
normale ammirare la bellezza, ma ancora
meglio se è “vera”, non “rifatta”, magari
con qualche imperfezione e sicuramente
con molti valori e principi sani in più! E‟
ora di guardare maggiormente alla nostra
bellezza interiore che non costa nulla e…
dura davvero “in eterno”!!!
Fiamingo Serena
3ªB
IL CINEMA E GLI
EFFETTI SPECIALI
Il cinema, nella sua storia, ha attraversa-
to diverse fasi che l‟hanno portato dai
primi risultati dei fratelli Lumière ai
moderni film digitali. La data del primi
“film” dei fratelli Lumière risale agli
anni Novanta dell‟Ottocento quando i
due sperimentarono una tecnica che
permetteva di proiettare immagini in
movimento. La durata dei filmati era
breve ma, per il tempo, questa fu una
grande vittoria e l‟ inizio di una nuova
forma di intrattenimento che avrebbe
stupito grandi e bambini. Da sempre gli
effetti speciali usati nel cinema,nella
televisione e nel teatro,per simulare
eventi impossibili o molto pericolosi
hanno reso il cinema più spettacolare e
più interessante agli occhi dello spetta-
tore. Essi sono indicati con l‟acronimo
“SFX”. Georges Melies fu l‟inventore
dei primi rudimentali effetti visivi: egli
riuscì a simulare la sparizione di una
PAGINA 21 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
OGGI...CHIUDONO LE
PICCOLE BOTTEGHE
PER LASCIARE
SEMPRE PIU’ SPAZIO AI
CENTRI COMMERCIALI
Ultimamente a scuola, parlando dell‟e-
conomia, della crisi e di come il territo-
rio cambi giorno dopo giorno per ma-
no dell‟uomo, abbiamo riflettuto sul
fatto che, sempre più spesso, le piccole
botteghe chiudono per lasciare spazio
ai grandi centri commerciali e agli iper-
mercati. Certo questi nuovi colossi
commerciali hanno sicuramente tanti
vantaggi: tantissimi negozi al loro in-
terno, cinema, ristoranti, enormi par-
cheggi, bar, cioccolaterie ...
Tutto questo ha il suo fascino, specie
per noi ragazzi, ma il fatto stesso che
sorgano distanti dal paese o dalla città,
fa sì che noi dobbiamo essere sempre
in compagnia di adulti per arrivarci in
macchina. Invece il negozio nel nostro
quartiere è lì per noi, mentre giochia-
mo, possiamo passare a comprare le
gomme da masticare o una coca-cola
“al volo”. Inoltre, immaginate se per
comprare qualsiasi cosa, un giorno
dovessimo prendere la macchina ed
andare al centro commerciale !
Per noi è bello quando la mamma ci
manda a comprare l‟olio o il pane alla
bottega o al panificio sotto casa !
che se da un lato è bello stare un giorno
al centro commerciale dall‟altro la pic-
cola bottega di Miano a Fiumefreddo
speriamo non chiuda mai, come altri
piccoli negozi che fanno la vita e la
tradizione del nostro paese.
Nonostante gli ipermercati, la bottega
di Miano è aperta da oltre 50 anni e i
panini che ci fa quando andiamo a
scuola o in gita, secondo noi, non riu-
scirà mai a farli nessun centro commer-
ciale.
Le tradizioni e gli antichi sapori, un
ipermercato non sa neanche cosa siano,
anche perché non gli interessano, lui è
lì per la massa, il piccolo negozio di
paese, invece, ci conosce per nome ed è
lì anche per noi.
Panebianco Alessia, Pernicano Maria,
Florio Desirée , Risicato Nicolò,
Dumitriu Denis , Anuta Andrei,
Florio Adrian, La Spina Maria,
Fiammingo Elisa
e Lo Giudice Christine
2ªC
E‟ segno che siamo diventati grandi !
Nella provincia di Catania pian piano
sono sorti tantissimi centri commercia-
li: Katanè, i Portali, Decatlon ….
Ma quello che per la sua enormità ci
impressiona rimane Etnapolis, situato
tra Misterbianco e Paternò. Per girarlo
non bastano tre giorni, tra negozi, cine-
ma, ristoranti a tema ( messicani o de-
dicati al vecchio West) e il mitico Mc
Donalds.
Tuttavia, riflettendo ci siamo resi conto
che non sempre la qualità dei prodotti
di questi ipermercati è come quella dei
negozi al dettaglio dei nostri paesi; i
grandi centri commerciali puntano più
alla roba di massa, prezzo basso e qua-
lità non sempre buona. Inoltre, questi
grossi centri commerciali sono una
tentazione perché spesso si finisce per
comprare anche cose che non servono
e uno se ne accorge solo quando è arri-
vato a casa.
Insomma … valutando come cambia la
vita intorno a noi, ci siamo resi conto
persona inquadrando uno stesso am-
biente 2 volte. Gli effetti speciali via via
si sono raffinati con l‟ acquisizione di
nuove tecniche. Negli anni ‟60 si inizia-
rono a usare sistemi meccanici coman-
dati a distanza e rivestiti con vari mate-
riali. Successivamente, alla fine degli
anni ‟80, la nascita dei computer rivo-
luzionò gli effetti speciali che stupirono
il Mondo, come si vede nel film Juras-
sic Park. Grazie al computer e ad altre
tecniche avanzate la fantasia degli sce-
neggiatori e dei registi poté spaziare
verso nuovi orizzonti.
Oggi ,nel 2011, con macchinari specifi-
ci e complessi sistemi siamo arrivati a
vedere i film in 3D cioè in 3 dimensio-
ni, ancora con l‟aiuto di occhiali parti-
colari.Lo spettatore vede le immagini
tridimensionali, come se fossero dal
vivo e questo rende molto più gradevole
la visione , a maggior ragione con film
di fantascienza o di fantasia.
A noi ragazzi piace molto questa novità
(anche se a proposito degli occhiali,
qualche perplessità nasce dal fatto che,
passando da uno spettatore all‟altro,
possono provocare malattie).
Probabilmente in futuro si potranno
gustare film di ogni genere senza neces-
sità di tale supporto, e migliorerà ancora
la tecnologia che ci farà divertire e
stupire sempre di più!
Morabito Martina
2ªB
IL RISCALDAMENTO
GLOBALE
Giorno 19 febbraio 2011 le classi terza
A, terza C e terza D si sono riunite nel
salone parrocchiale di Fiumefreddo di
Sicilia per discutere con due componen-
ti dell‟ associazione Greenpeace, Grazia
e Matteo, del riscaldamento globale.
Esso provoca alluvioni, uragani, deserti-
ficazioni e lo scioglimento dei ghiacci.
Uno dei fattori causa del surriscalda-
mento globale è l‟effetto serra, che at-
tacca l‟area più vulnerabile del nostro
pianeta: l‟atmosfera.
Il suo scopo è quello di trattenere il ca-
lore del sole ( effetto serra naturale) ma
l‟inquinamento ne causa un‟alterazione.
Negli ultimi 150 anni la temperatura
terrestre è aumentata di 0,8°.
Il surriscaldamento globale è stato
scientificamente provato: dall‟aumento
della temperatura dell‟aria e degli ocea-
ni, dallo scioglimento dei ghiacciai,
dall‟estensione della siccità e dalle mi-
grazioni fuori stagione.
2° NUMERO SCHOOL NEWS PAGINA 22
GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA
PROTAGONISTI DI UN FILM
Giorno 25 febbraio 2011 , gli alunni della scuola media si sono
recati a “Marina di Cottone” per partecipare alla scena di un
film che verrà trasmesso al cinema.
Il film ha un tema che oggi è molto discusso, ovvero “ la ma-
fia”.
L‟argomento è stato messo al centro dell‟attenzione per sensi-
bilizzare l‟opinione pubblica;il termine “mafia”venne inizial-
mente utilizzato per indicare un‟organizzazione criminale ori-
ginaria della Sicilia.
Il regista ha pensato, di far partecipare anche i ragazzi delle
scuole medie di Fiumefreddo e alcuni ragazzi del liceo Scienti-
fico di Giarre.
Tutti noi messi al corrente della notizia , siamo impazziti subito
di gioia, perché nessuno aveva mai avuto la possibilità di girare
una scena di un film.
Appena arrivati abbiamo aspettato l‟arrivo delle altre classi.
Il regista ha spiegato subito la scena da girare;eravamo tutti
molto tesi, ma appena iniziate le riprese,abbiamo spalancato un
bel sorriso alla telecamera.
Il protagonista ci mise subito a nostro agio.
Finite le riprese eravamo molto soddisfatti di quello che aveva-
mo appena fatto,sperando di aver compiuto un buon lavoro e di
partecipare a più film.
Classe 2ªD
Un altro fattore che agisce negativa-
mente sull‟ambiente sono le emissioni
di CO2 che aumentano sempre di più a
causa dell‟eccessivo utilizzo di combu-
stibili fossili e alla deforestazione. Nel
2005 entrò in vigore il protocollo di
Kyoto, suddiviso in due parti:
-2008-2012 anni durante i quali le
emissioni di CO2 dovrebbero diminuire
del 5,2%.
- Dopo il 2012 non è ancora stato de-
ciso quali provvedimenti prendere.
Per raggiungere questo scopo i Paesi
industrializzati dovrebbero ridurre del
40% le emissioni di gas serra entro il
2020, mentre quelli in via di sviluppo le
dovrebbero ridurre del 15-30%.
Inoltre si dovrebbe interrompere il pro-
cesso di deforestazione della foresta
Amazzonica entro il 2013 e fermare
quella netta in tutti i Paesi del mondo
entro il 2020. In questo momento noi
consumiamo superando la capacità del
nostro pianeta. Ma quali sono le solu-
zioni al riscaldamento globale?
PAGINA 23 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
I PILASTRI DEL CIELO
Giorno 12/02/2011 noi alunni delle classi terze ci siamo recati presso il salone
parrocchiale per assistere a una lezione tenuta dai volontari di Greenpeace,
un'organizzazione globale indipendente che tutela l'ambiente e promuove la pa-
ce, protegge tutte le piante, gli animali e le comunità che vi abitano e indaga sul
commercio illegale.
Durante uno di questi dibattiti è stato affrontato il tema della deforestazione. Con
questo termine si intende la distruzione della vegetazione boschiva spontanea;
ciò danneggia l‟ambiente e l‟ecosistema perché con il taglio degli alberi viene a
mancare quel perfetto equilibrio tra l‟anidride carbonica e l‟ossigeno presenti
nell‟atmosfera terrestre.
Facendoci vedere delle immagini Davide, uno dei volontari, ci ha parlato di al-
cune foreste primarie molto importanti tra cui: la Foresta Amazzonica, la Giun-
gla Pluviale del Pacifico, la Foresta Pluviale Africana del Bacino del Congo, la
Foresta Africana, la Foresta Millenaria del Nord-America, la Foresta Pluviale
Temperata del Sud-America, le Foreste Europee in Russia e la Foresta della Si-
beria.
I danni causati dalla deforestazione in questi ambienti a rischio si ripercuotono
sui terreni che diventano aridi e secchi e sono soggetti alla desertificazione. Gli
effetti della deforestazione sono catastrofici per la biodiversità, per il clima e per
i 20 milioni di indigeni che abitano queste foreste.
Il taglio irresponsabile delle foreste determina la diminuzione dell‟umidità atmo-
sferica con la conseguente riduzione delle precipitazioni annuali. Nel loro insie-
me questi luoghi contribuiscono a prevenire
l‟effetto serra e a garantire l‟habitat di un„
immensa diversità di piante e animali.
Inoltre, queste foreste spesso sono la patria
di numerosi gruppi indigeni.
Poco tempo fa, sui giornali è stato pubbli-
cato un articolo relativo ad una tribù che è
stata individuata nelle foreste tra il Brasile
e il Perù.
Questa tribù rischia l‟estinzione per la de-
forestazione che sta interessando l‟area
dove vivono questi uomini che sono co-
stretti a rifugiarsi verso il confine a causa
della minaccia dei tagliatori di legna illega-
li. Ai danni ambientali vanno aggiunti i
danni economici per le popolazioni indige-
ne, che si vedono sottratte risorse naturali,
indispensabili per il loro sostentamento.
Cambiare le politiche energetiche e usa-
re fonti di energia alternativa:
Energia Solare, che i pannelli conver-
tono in energia elettrica. Essa è una
forma di energia pulita, rinnovabile,
gratuita e disponibile e assicura energia
10.000 volte superiore a quella usata
dall‟uomo.
Energia Eolica, ricavata dal vento. In-
contrando le pale eoliche esso cede il
48% della sua energia cinetica, che le
turbine e i generatori trasformano in
energia elettrica.
Energia delle biomasse. Fa parte delle
più antiche conoscenze dell‟uomo ed è
ricavata da elementi di origine biologica
e quindi dalle specie animali, dal legna-
me e dalle specie vegetali.
E quali vantaggi ne ricaviamo noi? Pro-
duciamo energia elettrica riducendo la
dipendenza da risorse di natura fossile e
liberiamo nell‟ambiente meno gas in-
quinanti.
Ma non dobbiamo solo parlare. Dobbia-
mo anche passare all‟azione! Come?
Innanzitutto informandoci, poi elimi-
nando gli sprechi, modificando le nostre
abitudini e convincendo gli altri a fare
come noi. Ecco alcune regole da segui-
re:
non lasciare apparecchi elettronici in
stand-by; usare la lavatrice a pieno cari-
co a freddo; fare la doccia al posto del
bagno; chiudere sempre il rubinet-
to;utilizzare mezzi pubblici o la bici;
comprare elettrodomestici ad alta effi-
cienza; ridurre l‟uso di mezzi elettrici;
spegnere il PC se non si usa; staccare il
caricabatterie del telefonino; acquistare
prodotti locali; e infine abbassare il ri-
scaldamento di 1°.
Sono 11 semplici regole facili da segui-
re e che non richiedono nessun grande
sacrificio, ma che possono contribuire a
rendere il nostro Pianeta migliore e più
pulito!
Margherita Alessio
3ªD
IL MARE
Quest‟anno noi alunni delle classi terze abbiamo partecipato a
tre incontri con i volontari dell‟associazione Greenpeace. Il
loro obiettivo è stato di comunicarci un messaggio di salva-
guardia ambientale.
Tutti gli incontri hanno suscitato il nostro interesse. I materiali
multimediali utilizzati hanno reso la lezione “interattiva” e noi
siamo intervenuti con domande che hanno soddisfatto le nostre
curiosità.
Durante ogni incontro abbiamo ricevuto numerosi consigli per
vivere meglio sul nostro Pianeta .
Gli argomenti affrontati sono stati: l‟effetto serra, la deforesta-
zione e il rispetto del mare. Argomento del terzo incontro è
stato, infatti, la salute del mare.
L‟Italia, la nostra penisola, si affaccia su un mare ricco di bio-
diversità: il Mediterraneo.
Oggi, purtroppo, questo ecosistema è minacciato da vari fatto-
ri: inquinamento da emissioni terrestri (ogni anno vengono
versati nel mare 716.000 tonnellate di idrocarburi);
Eccessiva urbanizzazione (costruendo sulle coste si alterano
gli habitat naturali);
Cambiamento climatico dovuto all‟effetto serra ( con adatta-
mento ambientale di specie estranee);
Pesca pirata.
La pesca pirata è una delle attività che danneggia drasticamen-
te la flora e la fauna dell‟ecosistema marino.
Danni vengono provocati alle superficie marine per le varie
metodologie di pesca.
Per esempio la pesca del pesce spada effettuata con le spadare
( reti lunghe anche 15 Km) fa si che restino intrappolati anche
altri pesci, quali sardine, balene, squali, delfini e tartarughe.
Si stima che 27 milioni di tonnellate di pesci muoiono catturati
accidentalmente dalle reti.
Il tonno più consumato in Italia è il “pinna gialla”, ma il
“vero” tonno del Mediterraneo, di cui purtroppo restano pochi
esemplari, è il tonno rosso .
Consumato principalmente in Giappone, viene pescato grazie
alle tonnare volanti.
I pescherecci, dopo aver individuato i banchi di tonno e averli
circondati, li catturano con queste reti, che però intrappolano
anche i piccoli tonni e altri pesci.
I piccoli tonni vengono ingabbiati, quindi smettono di ripro-
dursi, e vengono messi all‟ingrasso.
Per farli ingrassare di 1Kg vengono consumati dai 15 ai 25
Kg di pesce.
Dopo la scoperta, l‟associazione Survival International, che
ha come obiettivo la tutela delle culture indigene, ha deciso
di divulgare alcune foto di questa popolazione allo scopo di
sensibilizzare l‟opinione collettiva sul rischio di estinzione
di queste tribù.
Per combattere questo fenomeno, si stanno affinando vari
mezzi di lotta, tra cui ricordiamo internet.
Infatti Google si è rivelato uno strumento che permette agli
scienziati e agli ambientalisti di utilizzare Internet per man-
tenere sotto controllo quello che resta delle foreste del pia-
neta.
La tecnologia consente agli scienziati di analizzare i dati
delle immagini satellitari ed estrarre informazioni quali le
posizioni e le misure della deforestazione o della rigenera-
zione della foresta.
Comunque, nonostante le diverse soluzioni per far fronte al
problema, rimane necessaria un‟azione politica che salva-
guardi le foreste, indagando sul commercio illegale del
legno e sostenendo i diritti dei popoli nativi. Infatti molti
vedono l'Amazzonia come un territorio da sfruttare, i Baro-
ni del legno utilizzano delle false certificazioni per invadere
e sfruttare le terre pubbliche.
Fra le campagne fatte da Greenpeace ve ne sono alcune
contro note marche di creme che oggi vediamo in tutti i
posti.
Questa campagna fu ideata perchè si è scoperto che molte
aziende utilizzano nei loro prodotti l'olio di palma. Secondo
noi i volontari di Greenpeace sono molto coraggiosi a sfi-
dare le grandi multinazionali perchè l'uomo sta distruggen-
do sempre di più l'ambiente.
Mettendoci nei panni degli animali ci siamo posti delle
domande: “Cosa penseremmo se ci distruggessero la casa?
Come sarebbe vedere morire i nostri amici, parenti ecc...?”
Ci piacerebbe? Certamente NO!!!! quindi come dice un
vecchio proverbio "non fare agli altri ciò che non vuoi che
facciano a te".
Classi 3ªB e 3ªC
PAGINA 24 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
PAGINA 25 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
L'ACQUA E’ VITA PER
L’UMANITA’
L'acqua è una risorsa molto importante per l'uomo e
per la sua sopravvivenza. In molti paesi non si trova
acqua potabile e molte persone muoiono per questo
motivo.
Negli ultimi secoli se osserviamo il pianeta Terra,
notiamo che ormai ci sono più terre emerse che ac-
qua che ricopre il pianeta.
Non c'è vita senz'acqua: la sua presenza è essenziale
per i seguenti motivi: costituisce più del 60% dell'or-
ganismo umano; è l'ambiente dove avvengono le rea-
zioni del nostro metabolismo; favorisce i processi
digestivi; apporta sali minerali; è il mezzo di trasporto
dei nutrimenti nel corpo e dello smaltimento delle
scorie.
Responsabile di fissare un totale di pescato è l‟ICCAT
(Commissione Internazionale per la Conservazione del
tonni dell‟Atlantico) le cui quote ,però, non vengono
rispettate dai Paesi. In Italia dovrebbero essere pescate
all‟anno 4.500 tonnellate di tonni, quando realmente
ne vengono pescati 10.000 tonnellate l‟anno.
A questo proposito Greenpeace chiede un piano di
recupero del tonno rosso del Mediterraneo, per stabili-
re zone di protezione in aree di riproduzione della spe-
cie, come le Isole Baleari e il Canale di Sicilia, così da
porre fine a questa pesca illegale.
Cosa possiamo fare noi per salvare il mare? Mettere in
atto delle semplici regole:
Se mangiamo pesce, chiediamo da dove viene e come
è stato pescato;
Riduciamo gli scarichi in mare;
Aiutiamo a combattere l‟effetto serra che sta sconvol-
gendo gli ecosistemi marini;
Se abbiamo un acquario, compriamo solo piante e pe-
sci allevati;
Facciamo sapere in giro come la pensiamo.
Contribuiamo così, sicuramente, a vivere una vita più
felice nel nostro amato pianeta Terra.
Bonaventura Carmen,
D’Urso Santina,
Gambino Martina e Stira Serena
3ªA
In Africa molti bambini muoiono di sete o perché hanno ingerito
nel proprio organismo acqua non pura e per dissetarsi devono fare
molta strada. Spesso, mentre ci laviamo i denti facciamo scorrere
l'acqua, oppure da un rubinetto rotto esce in continuazione acqua
e in quel momento viene sprecata.
Ci sono molte persone che hanno acqua in abbondanza e di conse-
guenza tutto ciò porta allo spreco, mentre altre persone muoiono di
sete. Quello dell'acqua sarà uno dei problemi più gravi del nostro
pianeta.
Un problema grande,complesso e doloroso. Possiamo e dobbiamo,
anche noi, fare qualcosa.
L'acqua è un patrimonio insostituibile per l'umanità.
Di Bartolo, Emmi, Dovara e Blanco
2ªE
PAGINA 26 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
UN TOUR A LA CITE’
DES SCIENCES ET DE
L’INDUSTRIE
À Paris, au Parc de la Villette, se
trouve la citè des sciences et de
l‟industrie: un endroit singulier et
novateur d‟expérimentation, de
formation et de recherche.
Il est le plus grand musée des sciences
et des techniques du monde.
À l‟interieur, on y trouve “La Cité des
enfants”, un lieu dédié aux enfants, de
5 à 14 ans, où ils peuvent jouer au
cameraman, programmer un robot ou
courir avec un squelette pour observer
le fonctionnement du corps.
La “Géode”, une sale de cinema de la
forme sphérique, propose aujourd'hui
une immersion totale dans l'image
avec une grande variété de pro-
gramme, depuis la projection IMAX®
sur écran géant jusqu'aux plus récentes
expériences de réalité virtuelle en 3D
relief et en temps réel.
Grâce à un équipement de haute reso-
lution, le planétarium vous entraîne
aux confins de l'Univers pour mieux le
comprendre.
Dans une image immersive à 360°,
vous voyagez de planète en planète,
explorez le système solaire ou
découvrez la formation de la Terre,
des étoiles ou de l'Univers.
Aller au Musée Grévin est une façon
originale de réviser l'Histoire de
France et d'approcher quelques
célébrités de notre époque à travers
500 personnages historiques en cire:
Louis XIV, Léonard de Vinci, Albert
Einstein et beaucoup plus!
Pour exercer la capacité à identifier et
comprendre les sous qui nous
envirronnent il faut aller au pavillon
“Son”.
Ici le visiteur trouve des
instrumentations d‟innovation et très
sophistiqués.
À l'extérieur de la Cité, il y a
l‟Argonaute, où la visite du sous-marin
de chasse, est une manière concrete
d‟aborder l‟histoire de la navigation
sous-marine, l‟évolution des conditions
de vie des sous-mariniers et des moyens
de propulsion de ces engins.
C‟est très agréable et intéressant visiter
la Cité des sciences et de l‟Industrie
parce que dans la Citè le visiteur
n‟observe pas, mais il agit!
Martina Forzisi
3ªA
FIMMINA
MATRI DI LA TERRA
Quest'anno, in occasione della Festa della donna,
il Comune di Fiumefreddo ha voluto valorizzare
la figura della donna creando un evento che sicu-
ramente si tramanderà negli anni: è stato indetto,
infatti, un concorso artistico “FIMMINA MATRI
DI LA TERRA” rivolto a tutte le donne.
All'organizzazione dell'evento hanno partecipato
alcune associazioni che operano sul territorio di
Fiumefreddo e il nostro Comitato Spontaneo L'
ARCOBALENO ha dato il suo contributo con
un lavoro realizzato in gruppo.
Abbiamo realizzato una raccolta di ricette che
abbiamo chiamato: I SAPORI DI CASA NO-
STRA.
Si tratta di ricette antiche che i nostri nonni pre-
paravano con cura, realizzate con i semplici frutti
che la terra offriva al momento.
Oggi sulle nostre tavole troviamo di tutto ma
spesso ignoriamo la provenienza di ciò che man-
giamo: ad esempio utilizziamo e consumiamo i
pomodori, l‟uva, le pesche… anche a gennaio,
in un periodo in cui questi alimenti sono fuori
stagione.
La nostra idea è nata da ricordi e testimonianze
che ci hanno permesso di arricchire il nostro ba-
gaglio culturale e vorremmo condividerla con la
vostra scuola e con i ragazzi di Fiumefreddo
perché osservando la vostra azione formativa ci
siamo resi conto che anche voi valorizzate molto
i prodotti locali e le tradizioni sia con il progetto
“Orti di pace” sia offrendo ai ragazzi la possibili-
tà di visitare aziende che promuovono la produ-
zione locale.
Lo stress, la fretta e un cattivo uso delle nuove
tecnologie ci portano spesso a perdere oltre che i
valori anche i sapori di casa nostra.
Il nostro intento è quello di rivolgere a tutti un
messaggio sano e positivo, soprattutto alle nuove
generazioni e alla scuola che ha l‟arduo compito
di formarle; ci auguriamo che i nostri giovani
possano riscoprire, anche un po‟ grazie alle no-
stre proposte che raccolgono ricordi e testimo-
nianze, il rispetto per la natura e i suoi frutti.
Comitato L’Arcobaleno
PAGINA 27 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
Il Centro Polivalente “Arianna”si struttu-
ra attraverso:
- uno “Spazio Ascolto” per i genitori e
ragazzi;
- la costituzione di laboratori co-gestiti
da esperti e volontari. I laboratori saran-
no attivati sulla base dei risultati di un
questionario ad hoc somministrato ai
ragazzi.
Oltre ai laboratori, che saranno indivi-
duati sulla base degli interessi manifesta-
ti dai ragazzi, è previsto uno spazio di
promozione al volontariato.
I laboratori per i ragazzi saranno attivati
in collaborazione con le associazioni del
territorio e possono comprendere attivi-
tà: sportive; ricreative; culturali; ludico-
espressive e artistiche.
Il progetto è realizzato in sintonia con le
Forze dell‟Ordine di Fiumefreddo, il
Ser.T di Giarre , le Parrocchie e le asso-
ciazioni del territorio.
Assessore alla Pubblica Istruzione
del Comune di Fiumefrddo di Sicilia
Prof.ssa Mariella Spoto
PROGETTO ARIANNA
Il Comune di Fiumefreddo di Sici-
lia, in compartecipazione con la
Scuola Media Giovanni Verga di
Fiumefreddo di Sicilia, presen-
ta un progetto per famiglie e mino-
ri. Il progetto è strutturato in due
parti, la prima parte prevede un
ciclo di incontri con gli alunni delle
terze classi della scuola media e
con i rispettivi genitori; a seguire
sarà avviato un Centro Sperimenta-
le Polivalente per Minori e Fami-
glie denominato “Arianna”.
Il Centro Polivalente Arianna è una
struttura aperta alla partecipazione
della famiglia e dei minori del ter-
ritorio ed opera attraverso la realiz-
zazione di uno spazio ascolto e
attività socializzanti, educativo-
ricreativi, miranti a promuovere il
benessere della comunità, di con-
trasto a fenomeni di marginalità,
bullismo e disagio minorile in ge-
nere.
La struttura si colloca nella rete dei
servizi sociali territoriali, caratte-
rizzandosi per l‟offerta di una plu-
ralità di attività che prevedono lo
svolgimento di funzioni quali: l‟a-
scolto, il sostegno alla crescita,
l‟accompagnamento e l‟orienta-
mento.
Inoltre il centro realizza attività
ludico-ricreative, di animazione
extrascolastiche, finalizzate a pro-
muovere le relazioni tra ragazzi
valorizzandone le propensioni e gli
interessi.
L‟iniziativa vuole favorire condi-
zioni di crescita e di ben-
essere,”Per non perdersi nei labi-
rinti della vita”.
Obiettivi del progetto:
creare una rete fra i servizi
sociali del Comune, le
Scuole, il Sert, le Forze
dell‟Ordine, le Famiglie, le
Associazioni, le Parrocchie
e il Volontariato al fine di
individuare e prevenire le
cause che possono portare il
minore allo sviluppo di un
disagio personale e di grup-
po;
promuovere percorsi di ac-
compagnamento al “Buon
uso del tempo libero”;
sostenere i genitori nel loro
ruolo.
PAGINA 28 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
DOVE NON ARRIVA
LA BUROCRAZIA ...
ARRIVA LA SOLIDARIETÀ
Noi non siamo soli al mondo: accanto a noi abbiamo mol-
tissime persone.
Persone che conosciamo come i nostri familiari o i nostri
amici ma anche persone che non conosciamo e che, nono-
stante ciò, ci stanno vicine.
Questo è possibile grazie alla solidarietà che ci fa aiutare
anche le persone che non conosciamo ma che sentiamo
vicine perché si trovano in difficoltà.
Essere solidali significa non essere egoisti ma pensare
all‟altro, farlo stare bene e farlo sorridere.
Io ho provato in prima persona cosa significa essere solida-
li e ricevere anche un gesto di solidarietà.
Farlo ti fa stare bene perché sei contento di rendere felice
una persona e riceverlo ti fa sentire amato e considerato.
Nell‟ultimo periodo ho vissuto delle difficoltà a scuola
perché mi era stato rubato il materiale scolastico.
La scuola non riusciva a risolvere la situazione per proble-
mi burocratici ma poi è arrivato un gesto di solidarietà che
mi ha permesso di continuare a svolgere tranquillamen-
te i lavori scolastici.
Quando mi è arrivato questo “regalo” sono rimasto senza
parole e ho apprezzato tantissimo questo gesto solidale.
Carmelo Bonaventura 3ªC
LA VOCE DEL TERRITORIO SI FA SENTIRE IN TANTI MODI
FESTA IN MASCHERA
PER TUTTE LE ETÀ
IN VIA BADALÀ !
Giovedì Grasso, nel plesso di via Ba-
dalà, abbiamo organizzato una bellis-
sima festa in maschera!
Ogni bambino indossava un costume
diverso: alcune bambine erano vestite
da principesse, da fate o da streghe,
mentre i bambini di cavaliere, dei
personaggi dei cartoni animati o da
vampiri.
Anche le nostre maestre avevano vo-
glia di divertirsi, infatti, con molta
allegria, si sono vestite con noi.
Alle 9:00 circa eravamo tutti riuniti
nell‟androne della scuola per lanciarci
nelle danze più sfrenate come il Waka
Waka, e Smack, con le nostre inse-
gnanti che ci guidavano nei passi e nei
movimenti.
Gradita sorpresa è stato l‟arrivo della
nostra Preside e di Metin.
È stato bellissimo vedere il viso sorri-
dente e soprattutto sorpreso del nostro
assistente Comenius nel vederci tutti
vestiti in maschera e, nonostante gli
inviti, non siamo riusciti a coinvolger-
lo nelle nostre danze.
Dopo aver ballato molto, il buffet era
tutto pronto: chiacchiere, pasticcini,
ciambelle, pronti per essere divorati
da noi affamati!
Dopo aver fatto una bella scorpaccia-
ta, le nostre insegnanti ci hanno invi-
tato a rientrare in classe, dove abbia-
mo commentato la giornata di oggi.
A me è pure toccato il compito di
scrivere l‟articolo che state leggendo e
non mi è dispiaciuto affatto farlo!
Non mi resta che concludere.
Credo che tutti quanti si siano divertiti
come non mai nel ballare e giocare
insieme, come una vera grande fami-
glia.
Greta Pagano
Classe 5ª G
Scuola Primaria
PAGINA 29 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
IN MASCHERA PER LE VIE
DEL PAESE
L‟otto marzo 2011 si è concluso il Carnevale ed è
stato l‟ultimo giorno in cui i gruppi in maschera e i
carri allegorici hanno sfilato per le vie di Fiume-
freddo. Noi alunni di classe 2a G della scuola pri-
maria abbiamo formato il gruppo denominato:
“C’era una volta… e vissero felici e contenti” , in
cui ci siamo vestiti da principi e principesse, come
Cenerentola, Biancaneve, Aurora, Tiana, Belle e
Ariel, le fiabe classiche che abbiamo letto da quan-
do in classe è stata realizzata una biblioteca tutta
nostra.
La macchina della maestra è stata trasformata in un
mini carro allegorico con i cartelloni e i disegni
del nostro gruppo e di quelli dei bambini delle due
sezioni di scuola dell‟infanzia: “Curiosando tra le
nuvole” e “Dio creò il cielo e la terra”.
Come l‟anno scorso, è stata un‟esperienza molto
entusiasmante. Per fortuna il tempo è stato dalla
nostra parte, non ha piovuto, ma c‟è stato un fred-
do polare, soprattutto il martedì quando abbiamo
dovuto sfilare e ballare con il cappotto, però ci
siamo divertiti tanto.
Dopo la sfilata, nello spiazzo di via Bellini abbia-
mo continuato a ballare facendo anche il trenino a
ritmo di samba con gli altri partecipanti dei gruppi
mascherati. Infine tra risate e scherzi, coriandoli e
stelle filanti, siamo tornati a casa felici.
Classe 2aG
Scuola Primaria
PAGINA 30 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
LA LEGGENDA DELLA
MASCHERA DI ARLECCHINO
Il Carnevale è una festa di coriandoli e allegria,
sempre attesa da piccoli e grandi.
Le persone in questo breve periodo hanno voglia
di divertirsi, fare scherzi, ballare, mangiare piatti
tipici: chiacchiere, castagnole, salsiccia e carne di
maiale… anche perché a partire dal mercoledì
delle Ceneri inizia la Quaresima e si deve dire
“Addio alla carne”( dal latino medievale carnem
laxare , Carnevale vuol dire proprio “lasciare la
carne").
Tante sono le tradizioni legate al Carnevale: il
lancio dei coriandoli, le maschere, i carri allegorici
e i carri in fiore…
L‟usanza di vestirsi in maschera è molto antica e
risale alle civiltà precristiane quando la maschera
era considerata un mezzo capace di dare a chi la
indossava un potere sovrannaturale o la forza degli
animali sacri.
Solo in seguito all' avvento del cristianesimo i riti
del Carnevale persero l' originario carattere magi-
co-rituale per diventare semplice occasione di di-
vertimento popolare.
Attualmente la maschera è semplicemente se-
gno di beffa, di trasgressione e di divertimento.
Narra una leggenda che: “ C'era una volta un
bambino, chiamato Arlecchino, molto povero
che viveva con la sua mamma in una misera
casetta. Arlecchino andava a scuola e, per carne-
vale, la maestra organizzò una bella festa e pro-
pose a tutti i bambini della scuola di vestirsi in
maschera. I bambini accolsero l'idea con molto
entusiasmo Soltanto Arlecchino, solo, in dispar-
te,non partecipava all'entusiasmo generale; zitto,
zitto, in un angolíno, sapeva che la sua mamma
era povera e non avrebbe mai potuto comprargli
un costume per quell'occasione! Ma agli altri
bimbi dispiacque vedere Arlecchino tanto triste,
così ciascuno di loro decise di portare alla sua
mamma un pezzetto di stoffa avanzata dai loro
costumi colorati. La mamma di Arlecchino allo-
ra lavorò tutta la notte per cucire fra loro tutti i
pezzi diversi e ne fece un abito.
Il mattino seguente Arlecchino trovò un bellissi-
mo abito di tanti colori diversi e così alla festa
della scuola fu proprio lui la maschera più bella
e più festeggiata... e tutto questo grazie all'aiuto
che i suoi compagni gli avevano dato.
L’UNITA’ D’ITALIA
Il 17 marzo 2011 ricorre il 150° anniversario dell‟Unità d‟Italia: in tale
occasione sarà festa nazionale con scuole ed uffici chiusi. In classe abbia-
mo discusso di tale circostanza e abbiamo riflettuto sul significato di questa
festa. Raggiungere l‟unificazione d‟Italia è stato un percorso faticoso e pie-
no di sacrifici. I patrioti, cioè i primi che capirono l‟importanza di unire
l‟Italia, che era divisa in tanti stati, e di cacciare gli stranieri, spesso sacrifi-
carono la loro vita, come avvenne nei moti del 1820-21, 1830-31, per libe-
rare l‟Italia dagli austriaci, che finirono nella repressione. Fra i padri dell‟I-
talia c‟è Giuseppe Mazzini il quale credeva in un‟Italia libera, indipendente
e repubblicana. Un altro personaggio storico importante è Camillo Benso
Conte di Cavour il quale si adoperò affinché il regno di Sardegna guidasse
il processo di unificazione: è il “tessitore” dell‟unità d‟Italia. Importante fu
il ruolo del generale Giuseppe Garibaldi, detto “l‟eroe dei due mondi” per
aver combattuto sia contro gli austriaci che in America latina. Egli con”
mille” uomini liberò il sud d‟Italia dai Borboni e lo consegnò a Vittorio
Emanuele II, chiamandolo re d‟Italia. Nel 1861, al momento dell‟unifica-
zione, all‟Italia mancavano ancora il Veneto (ottenuto con la terza guerra
d‟indipendenza), Trento e Trieste(ottenuti successivamente), il Lazio e Ro-
ma (occupati nel 1870). All‟inizio la capitale del Regno d‟Italia fu Torino,
poi Roma. Per noi la parola patria significa la terra madre in cui siamo nati
e cresciuti ovvero la nostra casa. Nello stesso tempo, pensando all‟Unità
non possiamo non essere tristi ricordando i tanti eroi morti per l‟ unità na-
zionale. L‟unificazione fu una vittoria perché era giusto che popoli, che
avevano la stessa cultura, la stessa lingua e la stessa religione, vivessero
nella stessa patria, con gli stessi diritti e doveri. L‟ideale del rispetto nei
confronti della patria italiana e dei suoi simboli (bandiera tricolore, inno di
Mameli) è valido ancora oggi e dobbiamo impegnarci per lo sviluppo della
nostra nazione.
Classe 1ªC
1861 -2011:
FRATELLI D’ITALIA
La nostra insegnante ci ha detto che prima del
1861 l’Italia era divisa in tanti piccoli Stati:
Lombardo -Veneto, Granducato di Toscana,
Ducati di Modena e Parma, Stato Pontificio,
Regno delle due Sicilie. Ma dopo due guerre
d‟Indipendenza, costate sangue e sacrifici, con
la Spedizione dei Mille, sotto la guida di Giu-
seppe Garibaldi, si riuscì ad unire gran parte
della penisola italiana. Era infatti il 26 Ottobre
1860 quando Garibaldi incontrò a Teano il re
Vittorio Emanuele II e gli consegnò il regno
appena conquistato.
Il 17 Marzo 1861 il Parlamento proclamò la
nascita del Regno d‟Italia!
Io sono molto felice di essere italiana e sono
molto fiera dei miei progenitori che hanno
combattuto a costo di grandi sacrifici e soffe-
renze per unire quei piccoli Stati formandone
uno solo. Sono felice di essere cittadina italiana
perché l‟Italia è uno Stato giusto e io non lo
lascerò mai.
L‟Italia non merita di stare sola, ma merita la
gioia e la pace di tutti noi.
Io amo l‟Italia perché per me è come una ma-
dre e un padre. Io da oggi e per sempre amerò
l‟Italia e la rispetterò.
Buon compleanno Italia!
Isaide Gullotta
Classe 4aC
Scuola Primaria
PAGINA 31 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
LA “BELLEZZA”
DELLA COSTITUZIONE
Quest‟anno la nostra scuola partecipa al progetto didattico
“La bellezza della Costituzione”, ideato e proposto dalla
Fondazione “Antonio Presti-Fiumara d‟Arte”.Martedì 1
marzo noi alunni delle classi terze che partecipiamo al pro-
getto, accompagnati da docenti di Lettere ed Educazione
Artistica, ci siamo recati all‟Istituto Tecnico per Geometri
“N. Colajanni” di Riposto, per partecipare alla conferenza
tenuta dell‟artista Antonio Presti, presidente della Fonda-
zione. Il progetto prevede, per ogni scuola che vi aderisce,
la realizzazione di dodici bandiere, di cui dieci saranno col-
locate all‟esterno in una località ancora da concordare, l‟un-
dicesima donata a un presidio ospedaliero e una dodicesi-
ma che ogni scuola terrà per sé. Le bandiere, attraverso
scritte e disegni, avranno come tema gli articoli della nostra
Costituzione. L‟artista Presti, prima di illustrarci il progetto,
ci ha fatto riflettere su come l‟istruzione possa rendere
l‟uomo veramente “libero” e ha sollecitato noi ragazzi a
studiare e a guardare meno la televisione che propone spes-
so pessimi programmi. Il progetto è molto coinvolgente e
ci permette di conoscere meglio la nostra Costituzione per
diventare cittadini responsabili, una Costituzione, come dice
Antonio Presti, “valore di Bellezza, Legalità, Democrazia”.
D’Urso Santina e Forzisi Martina 3ªA
PAGINA 32 SCHOOL NEWS 2° NUMERO
THE UNITED STATES CONSTITUTION
The Constitution of the United States is a document that outlines
the basis of the Federal government of the USA. It was written
in 1787 at the “Constitutional Convention” held in Philadelphia,
Pennsylvania. The 55 men at the convention are called the
“Founding Fathers” of the USA. Some of the more famous are
George Washington ( the first president of the USA), Benjamin
Franklin and Alexander Hamilton. The US Constitution ap-
proved went into effect on June 21st, 1788. The preamble of the
Constitution starts: ” We, the people of the United States, in or-
der to from a more perfect union, establish justice, insure do-
mestic tranquillity, provide for the common defence, promote
the general Welfare, and secure the Blessing of Liberty to our-
selves and our Posterity, do ordain and establish this Constitu-
tion for the United States of America.”The first three articles of
the Constitution state the US government is a republic with three
separate branches of government:
The Legislative Branch (which makes the national laws and
consist of Congress: the House of Representative and the Sen-
ate).
The Executive Branch (headed by the President).
The Judicial Branch ( which administers justice by interpreting
he Constitution and laws, and consist of judges in a system of
courts).
Additions or changes to the Constitution are known as Amend-
ments. The first ten amendments called Bill of Rights and were
added in 1791. The Bill of Rights preserves the rights of the peo-
ple, including the freedom of speech and religion.
The US Constitution has been the model for many countries‟
constitutions around the world.
Classe 3ªD
The US Constitution The Italian Constitution
The US Constitution consist
of seven articles.
The Italian Constitution
in hundred thirty-nine
articles.
The United States are a con-
federation of states.
Italy is a unitary state.
The U.S. has a president of
the republic and the govern-
ment represented by the
same person
Italy has a symbolic presi-
dent of the republic with
powers and a prime min-
ister with real powers.
the U.S. Constitution in the
first paragraph says that
America is a country found-
ed on human freedom
Italy in the first paragraph
of the constitution says it
is a country founded on
the job.