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SEEYOUSOUND Seconda edizione dal 25 al 28 febbraio 2016 Miss Sharon Jones, Nick La Rocca, David Bowie, Philip Glass, Al Pacino, The Libertines, Prodigy, Royksopp, Mumford&Sons, Nas, Miriam Makeba, Al Pacino/Danny Collins: bastano alcuni nomi per riassumere la seconda edizione del SEEYOUSOUND 2016. Musica e immagini, unite nel vincolo indissolubile del cinema e del video d’autore, si danno appuntamento a Torino, dal 25 al 28 febbraio 2016 al Cinema Massimo, per la seconda edizione di Seeyousound International Music Film Festival. Il “festival che non c’era”, nato da una idea dell’associazione Choobamba nel 2015, è il primo in Italia dedicato interamente al cinema a tematica musicale. Il successo della prima edizione è stata la conferma dell’attenzione e dell’amore che esiste – in Italia e nel mondo – per il vastissimo universo di lungometraggi, corti, documentari, reportage e videoclip che hanno fatto della musica il medium linguistico e di pensiero. La seconda edizione del festival propone una rassegna internazionale di fim, sottotitolata Music is the weapon e dedicata, in questi tempi difficili, alla forza della musica come arma di aggregazione di massa e al potere della macchina cinematografica contro l’indifferenza sociale. Quello che a volte non riesce al linguaggio parlato e scritto, riesce alla musica e al cinema, in un matrimonio perfetto che ha una capacità senza precedenti di aprirci gli occhi: grazie alla loro profonda componente emozionale, affascinano, stimolano, ispirano e aumentano la consapevolezza, spesso sono specchio della realtà in cui viviamo e ci aiutano a familiarizzare con altre culture; le storie che raccontano servono sì a denunciare le ingiustizie, ma anche a curare le ferite, costruendo ponti verso la speranza. Sei film ci porteranno in un viaggio globale, da Cuba agli Stati Uniti, dalla Cambogia al Mali, passando per la sconosciuta Groenlandia, attraverso sonorità ed esperienze diverse ma con un unico e comune spirito, quello incarnato dalle parole di Fela Kuti che danno il titolo a questa rassegna. E’ del 2014 il film Don’t think I’ve Forgotten: Cambodia’s Lost Rock and Roll, dedicato alla musica che ha saputo resistere e rinascere dopo la furia omicida dei Khmer Rossi; è ancora dallo scenario di una guerra subdola e fratricida che arriva They Will Have to Kill Us First, film sulla resistenza dei musicisti del Mali che combattono contro il divieto di fare musica imposto dagli islamisti radicali; Sumè – The Sound of a Revolution racconta la storia della prima rock band che, nel 1973, decise di cantare nella lingua dei nativi di Groenlandia, dando voce alla frustrazione di un popolo e diventando il catalizzatore della protesta che voleva l’indipendenza dalla Danimarca. Il documentarista Mika Kaurismaki- fratello del famoso Aki – rende un omaggio disincantato e quasi feroce alla figura combattente di Miriam Makeba, la Mama Africa che ha saputo battersi come poche altre per i diritti civili, conciliando l’impegno con il suo status di diva. Il viaggio si sposta a Cuba con Viva Cuba Libre: Rap is War un documentario che documenta la storia dei fratelli Cruz, picchiati e arrestati perchè ascoltavano rap underground cubano che con testi pressanti denuncia il disastroso stato economico e politico del paese; e infine dal produttore esecutivo e rapper Nasir "Nas" Jones Shake the Dust descrive il grande impatto della breakdance e della cultura hip-hop nelle baraccopoli, nelle favelas e nei ghetti del mondo. Accanto ai titoli proposti da Music is the weapon anche nella seconda edizione del festival saranno protagonisti i film in concorso nelle tre categorie: lungometraggi (longplay), cortometraggi (7inch), videoclip (soundies). I lavori,

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SEEYOUSOUND Seconda edizione

dal 25 al 28 febbraio 2016 Miss Sharon Jones, Nick La Rocca, David Bowie, Philip Glass, Al Pacino, The Libertines, Prodigy, Royksopp, Mumford&Sons, Nas, Miriam Makeba, Al Pacino/Danny Collins: bastano alcuni nomi per riassumere la seconda edizione del SEEYOUSOUND 2016. Musica e immagini, unite nel vincolo indissolubile del cinema e del video d’autore, si danno appuntamento a Torino, dal 25 al 28 febbraio 2016 al Cinema Massimo, per la seconda edizione di Seeyousound International Music Film Festival. Il “festival che non c’era”, nato da una idea dell’associazione Choobamba nel 2015, è il primo in Italia dedicato interamente al cinema a tematica musicale. Il successo della prima edizione è stata la conferma dell’attenzione e dell’amore che esiste – in Italia e nel mondo – per il vastissimo universo di lungometraggi, corti, documentari, reportage e videoclip che hanno fatto della musica il medium linguistico e di pensiero. La seconda edizione del festival propone una rassegna internazionale di fim, sottotitolata Music is the weapon e dedicata, in questi tempi difficili, alla forza della musica come arma di aggregazione di massa e al potere della macchina cinematografica contro l’indifferenza sociale. Quello che a volte non riesce al linguaggio parlato e scritto, riesce alla musica e al cinema, in un matrimonio perfetto che ha una capacità senza precedenti di aprirci gli occhi: grazie alla loro profonda componente emozionale, affascinano, stimolano, ispirano e aumentano la consapevolezza, spesso sono specchio della realtà in cui viviamo e ci aiutano a familiarizzare con altre culture; le storie che raccontano servono sì a denunciare le ingiustizie, ma anche a curare le ferite, costruendo ponti verso la speranza. Sei film ci porteranno in un viaggio globale, da Cuba agli Stati Uniti, dalla Cambogia al Mali, passando per la sconosciuta Groenlandia, attraverso sonorità ed esperienze diverse ma con un unico e comune spirito, quello incarnato dalle parole di Fela Kuti che danno il titolo a questa rassegna. E’ del 2014 il film Don’t think I’ve Forgotten: Cambodia’s Lost Rock and Roll, dedicato alla musica che ha saputo resistere e rinascere dopo la furia omicida dei Khmer Rossi; è ancora dallo scenario di una guerra subdola e fratricida che arriva They Will Have to Kill Us First, film sulla resistenza dei musicisti del Mali che combattono contro il divieto di fare musica imposto dagli islamisti radicali; Sumè – The Sound of a Revolution racconta la storia della prima rock band che, nel 1973, decise di cantare nella lingua dei nativi di Groenlandia, dando voce alla frustrazione di un popolo e diventando il catalizzatore della protesta che voleva l’indipendenza dalla Danimarca. Il documentarista Mika Kaurismaki- fratello del famoso Aki – rende un omaggio disincantato e quasi feroce alla figura combattente di Miriam Makeba, la Mama Africa che ha saputo battersi come poche altre per i diritti civili, conciliando l’impegno con il suo status di diva. Il viaggio si sposta a Cuba con Viva Cuba Libre: Rap is War un documentario che documenta la storia dei fratelli Cruz, picchiati e arrestati perchè ascoltavano rap underground cubano che con testi pressanti denuncia il disastroso stato economico e politico del paese; e infine dal produttore esecutivo e rapper Nasir "Nas" Jones Shake the Dust descrive il grande impatto della breakdance e della cultura hip-hop nelle baraccopoli, nelle favelas e nei ghetti del mondo. Accanto ai titoli proposti da Music is the weapon anche nella seconda edizione del festival saranno protagonisti i film in concorso nelle tre categorie: lungometraggi (longplay), cortometraggi (7inch), videoclip (soundies). I lavori,

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selezionati fra 374 opere in arrivo da tutti i continenti, dalla Nuova Zelanda alla Norvegia, come da ogni situazione politica e al di là di ogni censura da Iran, Ucraina, Russia, Turchia e Libano, sono accomunati dalla capacità di usare il linguaggio del cinema, mescolandolo dall’interno a quello musicale. La sezione degli otto lungometraggi della Competizione Internazionale Long Play si snoda attraverso un fil rouge più contemporaneo che mai, della sopravvivenza e della conseguente determinazione del proprio destino attraverso la musica. In Monsterimies, documentario sulla band heavy metal finlandese Lordi è la salvaguardia di un mondo abitato da mostri; è la lotta contro la malattia a colpi di soul-r’n’b’ in Miss Sharon Jones! di Barbara Kopple; Ë il non voler arrendersi ad un inevitabile declino come racconta Blood, Sweat and Tears, commovente biopic sulla celebre folk-star olandese Andrè Hase; è l’ostinazione all’affermazione, nel documentario Sicily Jass, di Nick La Rocca che con l’Original Dixieland Jazz Band incise, per primo al mondo, un disco jazz. Più concettualmente questo tema è presente nella lotta contro il dissolversi della propria immagine in Low (in anteprima assoluta), film sperimentale opera prima di Renaud Cojo, fantasmagorica celebrazione di David Bowie in salsa Philip Glass. Il tema della competizione diventa ancora più pregnante quando determina il destino di una band in esilio forzato e costretta in tour per 15 anni per sfuggire alla dittatura di Pinochet, come nel documentario di Jorge Leiva Quilapay˙n, beyond the song, o prende un tono sacrificale quando nell’incontro con l’altro fa slittare il suo riconoscimento come avviene in For this is my body, dove un cupo Carl Barât dei The Libertines vampirizza sentimentalmente una groupie per uscire dal proprio spleen r’n’r’. La visione più radicale Ë quella che spiana la via alla sopravvivenza una volta per tutte, perchÈ sovverte tutto con l’urlo anarchico e naif del noise nipponico, come accade nel post-atomico e visionario 2045 Carnival Folklore di Naoki Kato. Come e più dello scorso anno la sezione di cortometraggi internazionali del festival si conferma varia e articolata, capace di mostrare al pubblico attraverso i diciotto titoli della sua selezione uno spettro amplissimo di generi (musicali e cinematografici) e tenendo così fede al suo nome, 7 Inch, che richiama i dischi a 45 giri che riempivano i vecchi juke box, scatole magiche in cui tutti potevano trovare almeno un titolo di proprio gradimento. E infatti fra documentari, film di finzione, animazioni e sperimentazioni in arrivo da Australia, Brasile, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Messico, Russia, Svizzera, Usa sono diverse le occasioni per divertirsi e per riflettere, per scoprire nuovi suoni e nuove storie, per immaginare e per incuriosirsi. Nel film italo americano Carmen, per esempio, si affronta in modo del tutto inatteso il tema della disabilità attraverso la storia un gruppo di attrici speranzose che partecipa all’audizione per la parte da protagonista dell’iconica opera della Carmen; il regista italiano Andrea Cerovac, racconta nel documentaio CJ la storia del cantante soul/jazz che ogni giorno si esibisce di fronte al Solomon R. Gugghenheim Museum di New York, mentre la quotidianità passa di fronte a lui, quasi non accorgendosi della sua splendida voce; Paax Mayan Poetry è un documentario messicano sulla storia di una band hip-hop in lingua maya. Protagonisti piemontesi di questa sezione sono Francesco Caudullo, in arte Madaski, che in About Madaski ripercorre i momenti più pregnanti della sua carriera, e un gruppo di giovani musicisti radunati in Val Bormida per provare le arie del Don Giovanni, inserendo la musica in un contesto naturale di straordinario fascino nel documentario Arie nella valle - prove del Don Giovanni in Valle Bormida. La sezione Soundies è la grande sorpresa dell’edizione 2016. Un importante lavoro di diffusione del bando ha evidenziato il desiderio dei registi di videoclip di confrontarsi con giurie ed editori. La rete ha cambiato il modo di fruire il clip musicale: lo ha liberalizzato, da un lato è la cosa bella e democratica del web dall’altro per i registi si è perso il concetto di selezione e di conseguente approvazione da parte degli addetti ai lavori. I clic sui mediaplayer non sono solo relativi al video ma spesso sono relativi al nome della band e al marketing della stessa, al Seeyousound torna l’antico e prezioso mix: musica e immagini si sposano per formare emozioni. La musica e le immagini sono infatti ciò che la giuria giudicherà e il pubblico apprezzerà di più. Una selezione internazionale nella quale si potranno vedere videoclip davvero unici, dai Royksopp ai Mumford&Sons passando per i Prodigy. Sono quattro gli appuntamenti speciali presentati nella sezionne Into the Groove, titoli che attraversano il programma come un viaggio esotico denso di ricordi e allusioni che ci conduce in territori dimenticati o mai esplorati.

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L’inaugurazione, giovedÏ 25 febbraio nella sala 1 del Cinema Massimo, Ë affidata al film B-Movie: Lust & Sound di Berlino Ovest 1979-1989 che arriva in esclusiva a Seeyousound qualche settimana prima dell'esordio nelle sale italiane, dopo i successi raccolti in tutta Europa: nella Berlino raccontata da Mark Reeder la storia musicale di una città costantemente attuale influenza ancora oggi generazioni di nuovi ribelli. Il secondo appuntamento è con The Jazz Singer, la pellicola leggendaria di Alan Crosland che segna la nascita dell'era del film sonoro. Riscoprire questo capolavoro dimenticato del 1927 è un atto dovuto per un festival che racconta le intrinseche allusioni tra cinema e musica. La seconda grande anteprima italiana di Seeyousound vede protagonista uno degli attori più carismatici della storia del cinema contemporaneo, Al Pacino con Danny Collins, il film scritto e diretto da Don Fogelman, sceneggiatore di Last Vegas e Crazy, Stupid, Love qui al suo debutto alla regia: la storia di un anziano rocker che, dopo aver ricevuto con quarant’anni di ritardo una lettera di John Lennon, decide di ripensare alla sua vita. Al Pacino promette una delle sue migliori performance da molti anni a questa parte. Per Seeyousound, un vero evento. E torna anche quest’anno il sabato del festival con la Notte Rossa del Videoclip, in collaborazione con MTV Music: una nuova emozionante selezione dei migliori videoclip degli ultimi 25 anni. Dall’1 alle 4 del mattino di sabato 27 febbraio si potranno ammirare nella sala del cinema Massimo per apprezzare immagini e suono come mai in TV o sul pc è stato possibile fare! Una notte imperdibile per gli amanti della più breve forma registica legata alla musica. Tre saranno invece i momenti di approfondimento dedicati alla tecnologia, alla musica e al cinema: venerdì 26 alle ore 12 presso l’Amantes, casa del festival, si terrà un panel Le colonne sonore nel cinema e in TV. Intervengono: Franco Godi, Paolo Spaccamonti, Roberto Casalino e Max Casacci. Domenica 28 alle ore 15, sempre presso Amantes, il secondo panel del SEEYOUSOUND Il Cinema Immersivo. In collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, la Film Commission Torino Piemonte, InVRsion e HiveDivision verrà approfondito il concetto di realtà virtuale e quali le opportunità di sviluppo e utilizzo nel cinema e nell’entertainment. Sempre domenica 28 febbraio a partire dalle ore 16 a disposizione del pubblico del Museo Nazionale del Cinema verranno allestite alcune postazioni di realtà virtuale con SAMSUNG GEAR VR per poter fare un’esperienza immersiva nel mondo del cinema musicale. Seeyousound 2016 è realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e gode della media partnership con Rolling Stone Italia: il mondo del mensile ha da sempre nel suo dna una forte e attenta passione per il mondo del cinema e la collaborazione con la seconda edizione dell’International Music Film Festival di Torino consentirà una condivisione molto intensa di diversi contenuti, anche considerando che Seeyousound è dedicato interamente alle proiezioni a tematica musicale. Tra i diversi premi che verranno assegnati è stato creato il Rolling Stone Original Soundtrack Award, che verrà attribuito alla miglior colonna sonora dei film in concorso. Seeyousound è su internet: www.Seeyousound.org E’ anche su Facebook, Twitter e Instagram. Per info e contatti [email protected]

Ufficio stampa nazionale Las Chicas Cocchi Ballaira, Federica Ceppa, Elisa Bogliotti [email protected]

011 3199871 Ufficio stampa internazionale Marta Franceschetti [email protected] 339 4776466

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INTO THE GROOVE inaugurazione e proiezioni speciali

Non solo rassegna, non solo concorso internazionale: nel 2016 Seeyousound offre al sempre più numeroso pubblico di appassionati occasioni uniche per vedere film nuovissimi e pietre miliari della storia del cinema nella sua speciale relazione con la musica. Come una diagonale che attraversa il programma in un viaggio denso di ricordi e di suggestioni per avventure in territori mai esplorati. L’inaugurazione della seconda edizione di Seeyousound International Music Film Festival, giovedì 25 febbraio alle ore 21 al Cinema Massimo di Torino, sarà affidata a B-Movie: Lust & Sound di Berlino Ovest 1979 -1989, un documentario presentato in première alla Berlinale 2015 e a Seeyousound in anteprima rispetto all’uscita nelle sale. Il film documentaio accompagna lo spettatore, attraverso un collage di riprese originali, lungo i dieci anni che precedono la caduta del Muro: il fermento, la rivoluzione, la protesta che, come spesso accade, si manifestano con musica ed eccessi. Possiamo definirlo un tuffo virtuale indietro nel tempo nella Berlino Ovest degli anni Ottanta. Nel documentario, i tre registi Jörg A. Hoppe, Klaus Maeck e Heiko Lange danno voce al musicista e produttore inglese Mark Reeder, che trasferitosi da Manchester a Berlino Ovest alla fine degli anni 70, attirato dall’ondata innovativa della musica elettronica, rappresenta la voce fuori campo che accompagnerà lo spettatore fino alla fine del film. Mark Reeder sarà presente alla presentazione del film e soprattutto sarà il protagonista di un esclusivo dj set dopo la proiezione. La seconda grande anteprima italiana di Seeyousound vede protagonista uno degli attori più carismatici della storia del cinema contemporaneo, Al Pacino. La storia risale a quaranta anni fa, quando una lettera di John Lennon mai ricevuta avrebbe potuto cambiare per sempre la vita di Danny Collins (questo il titolo del film), quando quella lettera finalmente arriva nelle mani dell'ex rockstar interpretata da Al Pacino, è come un'esortazione a "ripulirsi", ora che è ormai nel pieno della terza età. Il film è stato scritto e diretto da Don Fogelman, sceneggiatore di Last Vegas e Crazy, Stupid, Love qui al suo debutto alla regia sviluppando una piccola notizia che ha trovato online su un cantante britannico del folk, Steve Tilston, che aveva davvero ricevuto, con trentaquattro anni di ritardo, una lettera piena di complimenti e consigli proprio da John Lennon. Nel film, girato con un budget di soli nove milioni di dollari, il 75enne Al Pacino promette una delle sue migliori performance da molti anni a questa parte. Per Seeyousound, un vero evento. Ma la storia del rapporto fra cinema e musica ha una pietra miliare. E’ del 1927 The Jazz Singer, la pellicola leggendaria di Alan Crosland che segna la nascita dell'era del film sonoro. Riscoprire questo capolavoro dimenticato del 1927 è un atto dovuto per Seeyousound, e sarà un vero piacere per tutti coloro che ne hanno visto solo qualche spezzone nella loro storia di appassionati di cinema. Ma non solo: la proiezione sarà accompagnata dalla visione sul grande schermo di alcune straordinarie esperienze di fusione fra musica e immagini in movimento: la versione integrale restaurata del The Dickson Experimental Sound Film del 1894 (la cui copia originale è conservata presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti), Dáme si do bytu (realizzato nel 1958, diretto da Ladislav Rychman), ovvero il primo videoclip musicale della storia, Bohemian Rapsody dei Queen, per la regia di Bruce Gowers, ovvero il primo videoclip girato e montato su videotape, Ancora tu di Lucio Battisti, ovvero il primo videoclip italiano a colori della storia (per gentile concessione delle Teche Rai). I FILM

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B-MOVIE: LUST & SOUND DI BERLINO OVEST 1979 -1989 di Jörg A. Hoppe, Klaus Maeck,Heiko Lange, Miriam Dehne 92min, Germania, 2015 Produzione: örg A. Hoppe, Klaus Maeck, Heiko Lange, Christoph Post, Alexander von Stu Genere: doc Sinossi Amico di Heino e di Blixa Bargeld, Mark Reeder è anche il soundmixer dei Toten Hosen, manager dei Gudrun Guts Band Malaria!, co-organizzatore del concerto dei Joy Division, ha condiviso il suo appartamento con Nick Cave. In tempi più recenti è lui ad aver promosso artisti del panorama elettronico quali Paul van Dyck, Ellen Alien. La musica è il filo conduttore delle riprese e non lascia mai la narrazione, che racconta gli albori di gruppi oggi famosi: Einstuerzende Nebaiten, la nascita di Nina Hagen, Nena, Velvet Condom, Sprung aus den Voken, Shark Vegas, Ideal, Westbam feat. Richard Butler, Die Aertze, Notorische Reflexe, P1/e, Phonique, David Hasselhoff, Kris Needs, Jim Rakete, Blixa Bargeld. Nel film compare anche Christiane F., protagonista del famosissimo libro (e poi film) “Noi ragazzi dello zoo di Berlino”, tornata a Berlino dopo la sua disintossicazione. Ma si racconta anche di come il punk abbia passato spontaneamente il testimone alla techno, con l’inizio della prima Love Parade di Berlino portandolo avanti con la musica elettronica, club e party underground. DANNY COLLINS di Dan Fogelman ANTEPRIMA ITALIANA 102min, USA, 2015 Cast: Al Pacino, Annette Bening, Jennifer Garner, Bobby Cannavale , Christopher Plummer Genere: commedia Sinossi Una rock star ultra sessantenne non ha nessun desiderio, se non quello di godersi il tempo che gli rimane insieme alla sua giovane fidanzata. Un giorno trova una lettera che John Lennon scrisse per lui quando aveva diciannove anni. Questo ritrovamento lo porterà a riscoprire la passione per la musica e la creatività e, soprattutto, sarà lo stimolo per mettersi in contatto con il figlio, ormai quarantenne, cosa che non aveva mai fatto prima. Durante il suo viaggio capiterà in un piccolo hotel del New Jersey, dove stringerà amicizia con la direttrice della struttura. THE JAZZ SINGER, di Alan Crosland 88min, USA, 1927 Genere: musicale, drammatico Sinossi Jakie, un ragazzo ebreo, sconvolge le tradizioni di famiglia perché non vuole cantare in sinagoga, come hanno fatto tutti i maschi di famiglia prima di lui per cinque generazioni. Infatti ama il jazz e a questo vorrebbe dedicare la sua carriera. Il padre, il cantore Rabinowitz, lo osteggia apertamente finché dopo un'aspra discussione Jakie lascia casa e se ne va per la sua strada. Cambia il nome in Jack Robin e si dipinge la faccia di nero per seguire le sue aspirazioni, finché non gli si presenta la grande occasione con l'aiuto di Mary Dale, famosa cantante, con cui ha una relazione. Arrivato a questo punto Jack dovrà riconsiderare le sue scelte, anche nei confronti della sua famiglia.

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LONGPLAY concorso lungometraggi

Dalla fine degli anni ‘60 sino ai primi ‘80 il formato LP in vinile ebbe una notevole fortuna grazie soprattutto allo svilupparsi del concept album, in cui l’insieme delle tracce musicali girava attorno a un tema o concorreva allo sviluppo di una storia. E’ proprio su questa idea che si snoda la sezione degli otto lungometraggi della Competizione Internazionale della seconda edizione di Seeyousound, selezionati ancora una volta dal regista Paolo Campana. Dall’insieme dei film scelti emerge una sorta di fil rouge che sembra accomunare inesorabilmente destini e storie dei protagonisti. Il leitmotiv, più contemporaneo che mai, è quello della sopravvivenza e della conseguente determinazione del proprio destino attraverso la musica. Esso diventa la salvaguardia di un mondo abitato da mostri come in Monsterimies di Antti Hase, documentario sulla band metal finlandese Lordi, è la lotta contro la malattia a colpi di soul-R&B come nel caso di Miss Sharon Jones! di Barbara Kopple, è il non voler arrendersi a un inevitabile declino come racconta Blood, Sweat and Tears, di Diederick Koopal, biopic sulla celebre folk-star olandese André Hases, è l’ostinazione all’affermazione di Nick La Rocca, nel documentario Sicily Jass di Michele Cinque (unico film italiano in concorso), che con l’Original Dixieland Jazz Band, incide per primo al mondo, un disco jazz. Più concettualmente questo tema è evidente nella lotta contro il dissolversi della propria immagine in Low, film sperimentale, opera prima di Renaud Cojo, fantasmagorica celebrazione di David Bowie in salsa Philip Glass, e diventa più pregnante quando determina il destino di una band in esilio per sfuggire alla dittatura di Pinochet, costretta in tour per 15 anni, come nel documentario Quilapayún, beyond the song, di Jorge Leiva, o acquista una natura sacrificale quando nell’incontro con l’altro fa slittare il suo riconoscimento come avviene in For this is my body di Paule Muret, in cui un cupo Carl Barât dei The Libertines vampirizza sentimentalmente una groupie per uscire dal proprio spleen R’n’R’. Tra tutte queste storie, quella più radicale spiana la via alla sopravvivenza una volta per tutte e sovverte lo stato delle cose con l’urlo anarchico del noise nipponico, come accade nel visionario e fantascientifico 2045 Carnival Folklore di Naoki Kato. Otto film, otto tracce o canzoni per andare avanti e continuare a sperare in qualcosa, sempre che si possa sparare il volume! I LUNGOMETRAGGI IN CONCORSO MISS SHARON JONES! di Barbara Kopple ANTEPRIMA ITALIANA 93min, USA, 2015 Formato: Blueray Produzione: David Cassidy Genere: doc Sinossi All’uscita del nuovo album, a Sharon Jones, cantante soul definita il James Brown al femminile, viene diagnosticato un tumore. Le probabilità di sopravvivenza sono al 50%. Il suo tour è cancellato e l’uscita del disco è rinviata. Sharon inizia

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le cure e si prepara a combattere coraggiosamente per la vita accompagnata dalla sua band The Dap-Kings e dalla sua fedele crew. Il documentario è un brillante inno alla sopravvivenza a colpi di soul funk e R&B; per dirla con lo spirito di Sharon, anzi con la sua voce unica: "I’m going to do what I have to do. I’m going to sing (Farò quello che devo fare. Continuerò a cantare)”. Il regista Barbara Kopple nata a New York nel 1946 è oltre che regista, produttrice cinematografica. Ha vinto l’Oscar per il Migliore Documentario con il film Harlan County (1976), definito dalla rivista Sight and Sound nel 2014 “Il più grande documentario di tutti i tempi”, e con American Dream (1990). Nel 2005 dirige il suo primo lungometraggio di finzione Havoc - Fuori Controllo, con Anne Hathaway e Michale Biehn e nel 2013 partecipa al Sundance Film Festival con Running From Crazy. Miss Sharon Jones! è stato presentato con successo al TIFF (Toronto Int. Film Festival), al Doc NYC, dove l’autrice ha ricevuto il Lifetime Achievement Award, e all’IDFA di Amsterdam nel 2015. BLOED, ZWEET EN TRANEN (BLOOD, SWEAT & TEARS), di Diederick Koopal ANTEPRIMA ITALIANA 112min, Olanda, 2015 Formato: DCP Produzione: Lemming Film Genere: fiction Sinossi Commovente e ritmato ritratto della turbolenta vita di André Hazes, il più celebre e discusso cantante folk olandese, figura di riferimento di molte generazioni. André, cresciuto cantando per le strade di Amsterdam, dopo aver esordito in televisione a soli otto anni, diventa un acclamato talento, ma ama il blues e all’apice della sua carriera vorrebbe fare un disco che nessuno gli ha mai voluto produrre. Nonostante il successo, combatte con i fantasmi del passato che lo spingono nell’alcolismo e nella depressione. La musica è l’unica ancora di salvezza, ma l’imminente sordità minaccia la sua carriera… Il film, nominato nel paese dei tulipani Golden Film del 2015, è stato un vero e proprio campione d’incassi. Magistralmente interpretato da Martijn Fischer, oltre che attore, cantante e musicista. Il regista Diederick Koopal è regista e anche scrittore ed è conosciuto oltre che per Bloed, Zweet & Tranen (2015), per De Marathon (2012) e Pauw (2014). In Olanda Bloed, Zweet & Tranen ha vinto 3 Golden Caves come Best Actor, Best Supporting Actor e Best Supporting Actrice al Netherlands Film Festival 2015 e parteciperà a marzo alla Semana de Cine Holandés a Cuba. FOR THIS IS MY BODY, di Paule Muret ANTEPRIMA INTERNAZIONALE 90min, Svizzera, 2015 Formato: DCP Produzione: CLOSE-UP FILMS Genere: fiction Sinossi Lui (Carl Barât leader dei The Libertines), è una rockstar in tournée con la sua band. Lei (Audrey Bastien, giovane bellezza del cinema francese), è una groupie che vive per le sue canzoni. I due si trovano una mattina nella stanza di un hotel, vagano per Parigi, si perdono e si ritrovano tra desiderio e smarrimento esistenziale. Lui corroso dall’alcol e dal successo è in cerca di salvezza. Lei vuole proteggerlo… Nel rappresentare la poesia bruta del R’n’R’, la regista Paule

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Muret persegue un cinema figlio della Nouvelle Vague a metà tra Philippe Garrel e Olivier Assayas. La colonna sonora, ipnotica, è composta dallo stesso Barât, e la particolare ricerca cromatica nella fotografia è opera di un maestro come Renato Berta. Straordinario cameo di Fanny Ardant. Il regista Già attrice in Sauve qui peut (la vie), di Jean Luc Godard (1977), Paule Muret esordisce come regista nel 1991 con Rien que de mensonges dirigendo Alain Bashung e Fanny Ardant. Oggi con For this is my body ritorna sul grande schermo con una sceneggiatura originale e dopo un estenuante casting alla ricerca del protagonista risoltosi con l’incontro di Carl Barât. Il film è stato presentato alla fine del 2015 a Ginevra al Festival Tous Ecrans. 2045 CARNIVAL FOLKLORE, di Naoki Kato ANTEPRIMA EUROPEA 96min, Giappone, 2014 Formato: Blueray Produzione: Naoki Kato Genere: fiction Sinossi Nel 2045, all’indomani di un disastro nucleare, il Giappone è collassato e su un’isola superstite, dove il suono domina su tutto, il grande fratello Aniki ha instaurato una dittatura in cui controlla la popolazione attraverso la paura agendo sugli impulsi sessuali. Un giorno l’agente segreto Sun Ra s’introduce nel sistema con lo scopo di sabotarlo, ma gli serve una band… Un’impulsiva saga anarchica, tra fantascienza e musical in salsa Japa-noise con performance di The Fukushima Mutant Gandja Turtles ispirate a Tohiji Mikava e i suoi Incapacitants. Un film in bianco e nero per riaccendere la memoria sul disastro di Fukushima che ondeggia tra Lemmy Caution Missione Alphaville di J.L. Godard e Tetsuo di S. Tsukamoto. Un cult per chi ama la rivoluzione a suon di feedback. Il regista Naoki Kato è nato a Tokyo nel 1980, si laurea alla Rikko University in Letteratura Francese e il suo primo film A Bao A Qu (2007), è una tesi di laurea alla Tokyo University of Arts, dove ha seguito i corsi di cinema di Kiyoshi Kurosawa e Takeshi Kitano. Nel 2010 debutta con Abraxas al Sundance Film Festival, al New York Film Festival e al Busan International Film Festival. Nel 2011 con Keisuke Masuad fonda la band noise Noise Death Match unit Sierror!. 2045 Carnival Folklore, totalmente autoprodotto, è stato presentato al SWSX nel 2015 e musicato live al Seattle International Film Festival. MONSTERIMIES (MONSTERMAN), di Antti Haase ANTEPRIMA ITALIANA 85min, Finlandia, 2015 Formato: DCP Produzione: Illume Oy Genere: doc Sinossi Un rocker che ama travestirsi da mostro, Mr. Lordi, sei anni dopo aver vinto con la sua band l’Eurovision Song Contest, rischia di cadere nell’oblio. Tomi che a scuola era deriso perché amava i Kiss e a 39 anni continua a vivere da eterno adolescente in un mondo abitato da strane creature, si trova di fronte a un bivio: accettare la dura realtà della vita o continuare a vivere nel paese incantato del proprio mito hard rock. Tomi non si dà per vinto e decide che per

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salvaguardare il suo mondo deve riconquistare il successo. Un film sul coraggio di essere se stessi, anche da mostro metal. La leggenda della celebre band finlandese Lordi continua... Il regista Scrittore e regista, Antti Haase ha studiato all’Australian Film TV and Radio School e ha conseguito un master in Film and TV nel 2000. Ora vive e lavora nella Lapponia in Finlandia e i suoi documentari hanno vinto diversi premi: Portrait of Elli (2009) ha conseguito il Grand Prix alla Luleå Biennale, Rebels with a Cause (2008) ha vinto come Best Documentary al Murmansk Northern character festival, Clown Doctors (2000), ha vinto il Film Australia Documentary Award AFTRS e si è aggiudicato la placca di bronzo al Columbus Film Festival negli Stati Uniti. Monsterimies è stato Best Documentary Feature all’Austin Film Festival e ha partecipato a diversi festival tra cui il DOXA Doc. Film Festival di Vancouver, Love&Anarchy Helsinky Film Festival e Docpoint Helsinky Documentary Film Festival. QUILAPAYÚN, MÁS ALLÁ DE LA CANCIÓN (QUILAPAYÚN, BEYOND THE SONG), di Jorge Leiva ANTEPRIMA INTERNAZIONALE 73min, Cile, 2015 Formato: Blueray Prod: Paula Talloni per PALENQUE PRODUCCIONES Genere: doc Sinossi Nel Cile degli anni ’60, le canzoni dei Quilapayún (autori di El pueblo unido jamás será vencido), furono la colonna sonora della rivoluzione. A cantarle a pugno chiuso nel mondo erano in migliaia, soprattutto dopo l’esilio della band in Francia, all’indomani del colpo di stato di Pinochet del 1973. Da allora tutto è cambiato, così come anche i musicisti della band, ma la musica non li ha mai abbandonati. Il documentario ricostruisce la storia del più celebre gruppo della rivoluzione latino americana attraverso un intenso racconto corale intrecciato con inedito materiale d’archivio che copre un periodo di cinquant’anni. Un road movie toccante in cui si viaggia nel tempo accompagnati da vibranti canzoni. Il regista Jorge Leva, oltre che regista, è giornalista. Ha lavorato per TVN, Channel 13, Chilevisión, Radio Cooperativa e per magazine come Rolling Stones, Epoca, La Tercera, El Mercurio e Zona de Obras (Spagna). Ha diretto l’episodio su Violetta Parra della serie Great Chileans (2008, TVN) e ha montato programmi come Midnight Culture and Entertainment e The National Song (2005, Channel 13), inoltre è fondatore dei canali web MusicaPopular.cl e VCCL.tv. I suoi documentari Angeles Negros (2007), sulla celebre band pop cilena e Actores Secundarios (2004), sul movimento studentesco di un liceo che lottò contro la dittatura di Pinochet, hanno avuto diversi premi e riconoscimenti. Quilapayún, más allá de la canción è stato Best Documentary per la competizione nazionale all’INEDIT (Chile), ha partecipato al CHILOE Documentary Film Festival (Fedochi, Chile) e al SANFIC 11 (Santiago International Film Festival). LOW di Renaud Cojo ANTEPRIMA MONDIALE 44min, Francia, 2015 Formato: DCP Produzione: Spectre Productions Genere: sperimentale Sinossi Uno sconosciuto si aggira tra le rovine di Berlino tra resti di storica memoria e desolanti paesaggi post-industriali. In questa no man's land, segue l’ipnotico percorso dell’ombra del David Bowie di Journal of Nathan Adler (1995), piuttosto

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che quello del personaggio di Thomas Jérome Newton incarnato dalla rockstar ne L’uomo che cadde sulla terra (1976) di Nicholas Roeg. Low è un viaggio sensoriale musicale, accompagnato dall’omonimo album nella famosa interpretazione di Philip Glass. Seeyousound omaggia l’inattesa scomparsa del Duca Bianco e si prepara a festeggiare i 40 anni dall’uscita del primo album della sua trilogia berlinese. Opera prima. Il regista Renaud Cojo nato nel 1966 quando David Robert Jones diventa David Bowie, studia sociologia, socializza e poi si isola… Autore e regista teatrale, attore e performer, fonda l’associazione Ouvre Chien con la quale dà vita a diversi progetti legati alla musica e alla sperimentazione. Low è il suo primo film ed è frutto di un lavoro teatrale dal titolo Low/Heroes, un Hyper-Cycle Berlinois che ha messo in scena nel 2015 alla Philharmonie de Paris per l’Orchestre National d’Ile de France in occasione della celebre esposizione David Bowie is. SICILY JASS, di Michele Cinque 73min, Italia, 2015 formato: DCP prod: MRF5, GA&A Prod. con RAI CINEMA e LAZY FILM genere: doc Sinossi A New Orleans nei primi del ‘900 si riversano migliaia d’immigrati italiani. Tra questi un certo Nick La Rocca fonda l’Original Dixieland Jazz Band, considerati i Beatles dell’epoca, con cui nel 1917 incide il primo disco jazz della storia. Il documentario segue le tracce del successo della band, ma è anche un viaggio nell’anima di Nick, un uomo che ha tentato, sbagliando quasi tutto, di riservarsi un posto tra le stelle della musica. Una storia inedita alla scoperta del cromosoma siciliano del Jazz. Soluzioni di regia originali sono affidate alle atmosfere create dal vivo dalla tromba di Roy Paci. Il regista Michele Cinque è nato a Roma nel 1984, si laurea in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Collabora con la Rai e si dedica prevalentemente alla realizzazione di documentari sportivi e musicali tra cui: Alentejo Story Concert (2006), Top Runner (2009 - Menzione d’Onore e Senato della Repubblica Italiana Award al FICTS), Bob Marley: il profeta del reggae (2011, Selezione ufficiale al FIPATEL 2012), Mr. Jazz: Louis Armstrong Story (2012), Living to the extreme (2013, serie tv).

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7 INCH concorso cortometraggi

Come e più dello scorso anno la sezione di cortometraggi internazionali del festival si conferma varia e articolata, capace di mostrare al pubblico attraverso i diciotto titoli scelti dal curatore Carlo Griseri, uno spettro amplissimo di generi musicali e cinematografici e tenendo così fede al suo nome, 7 Inch, che richiama i dischi a 45 giri che riempivano i vecchi juke box, scatole magiche in cui tutti potevano trovare almeno un titolo di proprio gradimento... Sono stati 170 i corti ricevuti per questa sezione, di cui circa il 75% in arrivo dall'estero, da tutti i continenti. Una cifra che testimonia il crescente interesse per Seeyousound a livello internazionale, ma soprattutto come la musica sia raccontata a livello globale, e lo sia in modi differenti. Documentari e film di finzione, animazioni e sperimentazioni: per divertirsi e per riflettere, per scoprire nuovi suoni e nuove storie, per immaginare e per incuriosirsi. A ciascuno il suo. I CORTOMETRAGGI IN CONCORSO A WOODEN FLUTE Provenienza: Grecia Genere: Fiction Anno: 2015 Regia: Panayotis Kravvaris Cast: Petros Florakis e Angeliki Papathemeli Durata: 12' Sinossi: Un pomeriggio nel suo cortile un bambino gioca in segreto con un flauto di legno, ignorando le reazioni arrabbiate di sua madre che lo vuole vedere studiare per la scuola. In quel momento lui si renderà conto che la musica è l'unica cosa che conta. Panayotis Kravvaris ha studiato psicologia all'Università Panteion di Atene e cinematografia all'APA International Film School di Sydney e al Central Institute of Technology di Perth, in Australia, con una borsa di studio della State Scholarships Foundation (Ι.Κ.Υ.), dove si è specializzato in cinematografia. ABOUT MADASKI Provenienza: Italia Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: Massimo Forestello Durata: 12' Sinossi: Francesco Caudullo, in arte Madaski, ripercorre i momenti più pregnanti della sua carriera. La musica e la vita si fondono creando un affresco intimo del Madaski individuo contestualizzato nei suoi luoghi. Riviviamo insieme a Carlo

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Rossi gli inizi della new wave italiana, vediamo nascere e crescere gli Africa Unite, sempre mantenendo come punto di vista unico quello dell’artista. Massimo Forestello nasce in provincia di Torino nel 1983. Studia teoria del cinema presso il Dams di Torino e all’ Université de cinéma di Paris 8. Nel periodo vissuto a Parigi ha frequentato l’atelier di regia di Henry Roger. Dopo diverse esperienze europee,tornato in Italia inizia la sua attività pratica, si specializza soprattutto nel montaggio e nella realizzazioni di mini doc e reportage che lo hanno portato in giro per tutta l'Italia e parte dell'europa. Nel 2013 fonda, insieme ad Albert Fratini, il collettivo Gekijou. ARIE NELLA VALLE - PROVE DEL DON GIOVANNI IN VALLE BORMIDA Provenienza: Italia Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: AA.VV. Durata: 26' Sinossi: Gruppi di giovani musicisti si aggirano per la valle Bormida in cerca di luoghi dove provare le arie del Don Giovanni. Le musiche dialogano con questi luoghi, si confrontano con il paesaggio, lo assecondano e, a volte, lo contraddicono. I luoghi diventano palcoscenico e il paesaggio scenografia. Scansioni di vigne, “catalogo” di filari, azione tra i pampini e l’uva. Ogni luogo è al contempo ritmo, spazio scenico e racconto. Le prove sono terminate. Il film è finito e lo spettacolo comincia. Il docente del Politecnico di Torino Alfredo Ronchetta si è sempre occupato di cinematografia, audiovisivi e teatro sia all'interno dell'ambito accademico che fuori. Ha creato alla facoltà di Architettura il Workshop "Paesaggi Audiovisivi e altre contaminazioni", che consiste in un corso universitario, con studenti selezionati, dove si "impara" a fare un film, con tutte le maestranze affidate agli studenti e ai tutor. AUBADE Provenienza: Svizzera Genere: Animazione Anno: 2015 Regia: Mauro Carraro Durata: 6' Sinossi: Un sole nero si leva sul lago Lemano. In controluce, alcuni bagnanti e uccelli acquatici assistono allo spettacolo dell’alba, ipnotizzati dalla musica di un violoncellista. Mauro Carraro è nato nel Nord-Est d'Italia. Dopo aver studiato incisione, fotografia e graphic design presso il Politecnico di Milano, si trasferisce in Francia ed è ammesso alla scuola Supinfocom di Arles. Ora vive a Ginevra (Svizzera), dove lavora presso Nadasdy Film Studio. BROOKLYN UNITED Provenienza: Usa Genere: Documentario

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Anno: 2015 Regia: Tracey Annarella Durata: 11' Sinossi: Ty Brown è direttore esecutivo di Brooklyn United, la marching band di Brooklyn, New York. BU mantiene i giovani lontani dalle strade e dalle gang. A causa di una presunta cattiva condotta sessuale di Ty nei contronti di una minorenne della banda, Ty cade in disgrazia. Tracey Anarella è una premiata regista. Il suo primo film, "Jesse and The Fountain of Youth" (2103) è stato diretto, girato, montato e prodotto da lei. Il film ha ottenuto importanti riconoscimenti da costa a costa degli Usa, vincendo come Miglior Cortometraggio all'Idyllwild International Film Festival 2014 e come miglior documentario al Laughlin International Film Festival. “Brooklyn United” è stato selezionato allo Short Film Corner del Festival di Cannes 2015. Tracey ha appena completato il suo primo lungometraggio documentario, un film che si occupa dell'ostracizzazione tra neri perché "Not Enough Nero". CARMEN Provenienza: Usa Genere: Fiction Anno: 2015 Regia: Giuseppe Cardaci Cast: Courtney Taylor e Ramiro Leal Durata: 7' Sinossi: Fuori una sala d’audizione un gruppo di attrici speranzose sta aspettando il proprio turno per l’audizione della parte da protagonista dell’iconica opera della Carmen. Una ragazza in particolare, Carmen Frasquita, sta per affrontare la sfida della sua vita mentre i giudici stanno per vedere una performance mai vista prima. Cosa succede quando i sogni impossibili provano a diventare realtà? Giovane regista catanese laureato in Graphic Design presso l’Accademia di Belle Arti di Catania nel 2012, Cardaci nel 2015 si è specializzato in Film e New Media alla NABA di Milano. Il suo lavoro di tesi si è basato sul “Viral marketing applicato al cinema” e nello specifico nella campagna marketing costruita per il cortometraggio “Carmen”, girato negli USA in uno scambio di studio di sei mesi. CJ Provenienza: Italia Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: Andrea Cerovac Durata: 2' Sinossi: CJ è un cantante soul/jazz che ogni giorno si esibisce di fronte al Solomon R. Gugghenheim Museum di New York. Mentre esegue la famosissima “Ain’t no mountain high enough” di Marvin Gaye e Tammi Terrell, la quotidianità passa di fronte a lui, quasi non accorgendosi della sua splendida voce. Andrea Cerovac è un filmmaker indipendente proveniente da Trieste. Dopo aver collaborato a diversi progetti indipendenti, nel 2012 realizza insieme alla FalCrow Production il suo primo cortometraggio "Communicate". Nel 2013 è la volta di "Work & Gain: A Modern Nightmare", seguito l'anno dopo da "The Editing", prodotto sotto la sua nuova casa di produzione indipendente "Nishi's Cut Producion". Con questo cortometraggio inoltre, ha vinto il Premio

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Speciale “Finestra sul cinema FVG” del Cervignano Film Festival 2014. Nel 2015 oltre ad aver realizzato i cortometraggi “The Strange Life Of Mr. Chucky” e “c. j.”, ha prodotto il videoclip musicale “The Despair Of The Rotting Christ” per la one-man-band metal Ergot, e sta lavorando alla post-produzione di “The Z-Parade”, un cortometraggio comedy horror a tema Zombie. DIA DA MENTIRA Provenienza: Brasile Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: Thiago B. Mendonca & Marco Escrivao Durata: 25' Sinossi: Questo film onora una lotta simbolica. Un sogno radicale di cambiamento prende vita in forma di film, perché l'immaginazione infastidisce un sacco di gente. Thiago B. Mendonca è un regista, sceneggiatore e drammaturgo. I suoi film partecipano ai maggiori festival brasiliani (Gramado, Brasilia, E 'tutto vero) e anche a festival internazionali (Amiens, Amsterdam, Amburgo, Shangai, Barcellona, Sapporo...), ricevendo numerosi premi. Collabora con importanti registi brasiliani della nuova generazione come sceneggiatore. Marco Escrivao è regista e produttore. Con la sua società Memória Viva ha diretto i cortometraggi “Dia da Mentira”, “A colônia penal” e “Procura-se Irenice”. ESCAPE Provenienza: Germania Genere: Fiction Anno: 2014 Regia: Dieter Primig Cast: Gary Marlowe e Sonja Kerskes Durata: 4' Sinossi: Intrappolato in un ufficio noioso e incredibilmente grigio Johann è seduto davanti allo schermo del suo computer per lavorare su molti documenti importanti. Per sfuggire a questa vita si sposta continuamente in un altro mondo. Nel suo mondo! Dieter Primig lavora come regista di spot pubblicitari e cortometraggi dal 2009. Tra i suoi clienti principali Volkswagen, Seat, Kinder e molti altri. JOAO BATISTA Provenienza: Brasile Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: Rodrigo Meireles Durata: 25' Sinossi: Un documentario breve che segue il protagonista attraverso una giornata di intenso lavoro. Nonostante la sua dura routine, Joao trova ancora la forza e l'ispirazione per portare gioia alla gente della sua città.

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Rodrigo Rezende Meireles, 27 anni, ha lavorato in alcuni film indipendenti brasiliani come assistente della fotografia, fotografo di scena, autore del making of e assistente produttore. “Joao Batista” è il suo primo film da regista. Il suo obiettivo principale è quello di diventare un grande direttore della fotografia. Si è laureato in Cinema e Video presso il Centro Universitario UNA di Belo Horizonte. LO SPAZZOLINO DI ROSSINI Provenienza: Italia Genere: Sperimentale Anno: 2015 Regia: Adel Oberto Durata: 1' Sinossi: Musica classica e igiene dentale possono avere qualcosa in comune? Uno "scherzo" è proprio il caso di dirlo, per un corto brioso e ironico. Da tenere alla portata dei bambini. Genova, 1984. Dopo aver vissuto a New York e Genova, Adel si è laureato cum Laude presso l'Università di Pisa. Durante i suoi studi, ha diretto e prodotto cortometraggi, videoclips, promos e installazioni artistiche. I suoi film sono stati proiettati e premiati nei festival di tutto il mondo, in Italia ed Inghilterra come in Russia, Cina, Brasile, USA, etc. Ha collaborato con importanti istituzioni culturali come L'Università Sorbonne di Parigi e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Adel si è laureato in Regia Cinematografica presso l'NFTS (National Film and Television School) nel 2012. Vive e lavora a Londra. MAKINI Provenienza: Tanzania Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: David Vee Durata: 18' Sinossi: Makini è una ONG creata nel 2010 a Dar es Salaam in Tanzania. Makini (che vuol dire "talento" in swahili) è un gruppo di teatro per ragazzi di strada, a cui offre la possibilità di scoprire i propri talenti. Attraverso attività artistiche e workshop Makini aiuta i bambini e i giovani svantaggiati e vulnerabili a riconquistare l'autostima e la stabilità. David Vee è un regista, autore e musicista nato a Sydney. Ha diretto e girato numerosi video musicali, un lungometraggio documentario e cinque brevi documentari. Ha vissuto in Iran, Pakistan e Thailandia, dove ha girato il suo primo corto. MUET Provenienza: Francia Genere: Fiction Anno: 2015 Regia: Renzi Yann Cast: Eddy Wonka e Camille Orsini Durata: 10'

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Sinossi: Nel 1928, un piccolo pianista lavora come accompagnatore di film in un cinema. Una ragazza lo viene ad ammirare ogni sera, e cosi nasce fra loro due una tenere complicità. Ma il cinema parlante sta arrivando, e il piccolo pianista presto sarà rimpiazzato da un grammofono... Yann Renzi è nato da genitori italiani a Ginevra nel 1983. All'inizio ha sviluppato una passione per lo spettacolo tra cui il circo e il teatro. Nel 2009 si trasferisce a Parigi e continua i suoi studi di Master presso l'Università di Vincennes / St Denis. Oggi sta lavorando a diversi progetti cinematografici. OCHEN DOLGAJA PLASTINKA - VERY LONG PLAY VINYL Provenienza: Russia Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: Vladimir Morozov Durata: 10' Sinossi: La vita di ogni persona è accompagnata da melodie sottili provenienti da luoghi sconosciuti. Queste melodie sono poche, potrebbero stare tutte su un lato di un normale vinile... Classe 1967, Morozov ha lavorato per la tv nazionale russa e per lo studio "Eurika" a Odessa. Ha partecipato con i suoi lavori a festival come il Documentary Tirana International Film Festival, l'Hamburg International Short Film Festival e il Kinolikbez Barnaul. PAAX - MAYAN POETRY Provenienza: Messico Genere: Documentario Anno: 2015 Regia: Maria Bello Durata: 23' Sinossi: Mayan Poetry è una band hip-hop in lingua maya. Ha vinto un concorso per finanziare il proprio obiettivo, essere ascoltati dagli indigeni che stanno abbandonando la loro lingua. Il conflitto inizia quando i loro sogni sono paralleli alla loro realtà socio-economica, e si trovano a dover scegliere se continuare a fare musica o cercare di essere gli eroi della propria vita. Maria Bello Buenfil è nata nel 1990 a Merida, Yucatan, e ha una laurea in comunicazione presso l'Università Modelo. Nel 2014 è stata selezionata per la terza generazione di Ambulante Beyond con il progetto "Paax", documentario presentato all'Ambulante festival del 2015, al Bilbao Film Festival 2015 e al Morelia Film Festival 2015. Attualmente sta producendo il programma televisivo Cinema TV PLANETGROOVE Provenienza: Italia Genere: Animazione Anno: 2015 Regia: Federico Basso Durata: 15'

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La storia è quella di due extraterrestri pasticcioni che, sbarcati sulla Terra, mostrano aspetto e capacità abbastanza mediocri. Questo fino al momento in cui entrano casualmente in contatto con degli strumenti musicali....a questo punto manifestano inaspettate ed innate doti musicali. In un crescendo di situazioni, si giungerà ad un finale ricco di musica e colori. Federico Basso, laureato in Biologia e diplomato in Direzione d'Orchestra, dirige una piccola società di computer grafica, che realizza animazioni per spot, documentari e musei. Ha al suo attivo diverse serie Tv per i canali DEA Kids e Sky 3D www.toontaun.it Si tratta dell'opera prima. REQUIEM Provenienza: Finlandia Genere: Fiction Anno: 2015 Regia: Mazdak Nassir Cast: Tobias Zilliacus e Manuela Bosco Durata: 27' Sinossi: Un dramma surreale guidato da incubi e sensi di colpa. Il 45enne compositore Jan è bloccato in un limbo, prova a finire un pezzo musicale per una produzione teatrale, ma è già in ritardo. E viene distratto da suoni bizzarri provenienti dai condotti dell'aria del suo appartamento. Mazdak Nassir è nato a Teheran nel 1976. Ha studiato regia cinematografica presso la University of Art and Design Helsinki UIAH, School of Motion Picture, Television and Production Design. “Requiem”, il suo film di diploma, è stato proiettato in diversi festival cinematografici internazionali. THE ORCHESTRA Provenienza: Australia Genere: Animazione Anno: 2015 Regia: Mikev Hill Durata: 15' Sinossi: Immaginate un mondo in cui una banda di piccoli musicisti seguono ogni persona e suona una colonna sonora per ognuno. In questo mondo vive l'anziano Vernon, un uomo solo la cui timidezza paralizzante mette a dura prova i suoi “musicisti”. Nato in qualche punto della seconda metà del ventesimo secolo, Mikey Hill è emerso dall'anonimato suburbano con questa sua prima pubblicazione scolastica. Nonostante ogni tanto guardi lateralmente, non ha mai guardato indietro.

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SOUNDIES concorso videoclip

Il fatto di doversi confrontare con un sistema iconografico che si è configurato in paradigmi rigidi legati alla mission commerciale della musica mainstream, fa sì che da molti anni gli autori più creativi di Music Video colgano al volo la possibilità di muoversi con grande disinvoltura in un ambito di libera sperimentazione, in cui non si può fare altro che sbizzarrirsi alla ricerca di infinite soluzioni originali. È il formato stesso del videoclip musicale, molto precisamente definito dalle coordinate di durata del brano di riferimento, a tracciare una sorta di palinsesto accogliente, ma finito, concluso, dentro al quale ci si può far prendere dall'esperienza dell'inedito senza perdere un certo qual senso di sicurezza. Una ricerca di libertà a volte anche ossessiva, ma senza dubbio sana ed entusiasmante, sicuramente necessaria. Una ricerca spesso incentrata sulla critica, vale a dire la messa in discussione o il rovesciamento, dei canoni di alcune tipologie di prodotti mainstream, sia in fatto di bellezza che in fatto di armonia delle forme. Un'operazione di ribaltamento dei codici che spesso si declina sul piano fisico, anatomico, delle figure, ma anche sul rifiuto di certi stereotipi dell'arredamento o del design, o ancora dei paesaggi e di certi schemi un po troppo automatici di riprendere e costruire gli ambienti naturali. In questa prospettiva, a prevalere è senza dubbio l'interesse spiccato per l'idea di hybris, per la dismisura e la "mostruosità", per il "difforme", soprattutto nelle tante possibili varianti dei volti e dei corpi. Si tratta comunque dell'interesse per la possibilità di intercettare nuovi equilibri formali, nuove soluzioni estetiche nella rappresentazione dell'Uomo, anche in relazione alle opportunità di "nuovi sguardi" offerti dalle tecnologie, con un'attenzione spiccata per il campo medico e diagnostico. Alcuni video sono, in tal senso, veri e propri studi anatomici interessati a una reinvenzione del movimento. Sul piano delle storie, va sottolineata una prevalenza delle situazioni che rimandando al vissuto quotidiano, come la casa, la famiglia, il lavoro, in cui le situazioni di routine diventano l'occasione per realizzare riflessioni sul vuoto, del paesaggio, dei gesti, dei sentimenti. Molte delle prospettive narrative sono spesso costruite soggettivamente, approfondendo l'idea che l'ascolto di un brano musicale (come del resto la visione di un film o di un video) è sempre un'esperienza personale, una "doppia proiezione" che va dall'immagine al cervello, ma anche dal cervello all'immagine, in cui lo spettatore è il vero creatore della visione. È la stessa ricerca formale che in maniera assolutamente realistica fa danzare gli oggetti, ci invita a osservarli da punti di vista inedito, a reinventare un senso all'interno di racconti obbligati, sempre uguali a se stessi. A emergere, più in generale, l'idea del video come linguaggio di convergenza per elaborare esperienze fotografiche estreme: alcuni clip sono vere e proprie ricerche sull'immagine in movimento, nella piena consapevolezza degli strumenti e delle soluzioni irresistibili offerte dalla tecnica digitale. La selezione dei music video consente anche di fare il punto sulle varie tecniche di animazione del contemporaneo, dai lavori in stop motion alla computer graphic pura, in cui si fondono i processi di vari linguaggi dell'immagine, dal figurativo all'arte astratta. Non senza qualche piacevole riferimento alla storia del cinema e alle icone dell'immaginario pop, cosa che, trattandosi di rock'n'roll, non guasta mai! In seguito alla collaborazione con l'associazione Piemonte Movie, tutti i videoclip piemontesi iscritti a Seeyousound (selezionati e non) saranno proiettati in uno spazio a essi dedicato nell'ambito della rassegna Too Short To Wait - Anteprima Spazio Piemonte (9 - 14 febbraio). Il videoclip vincitore, oltre a un premio consistente in un buono per un set fotografico, verrà proiettato in concorso al Piemonte Movie gLocal Film Festival, in programma a Torino tra il 9 e il

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13 marzo. Inoltre i video segnalati, nel caso non fossero stati precedentemente selezionati, saranno programmati anche nella sezione internazionale di Seeyousound. Alla selezione internazionale di Seeyousound si aggiunge anche il videoclip del concorso My Generation – Nickelclip. I VIDEOCLIP IN CONCORSO NORD AMERICA (9) 01 - 25 Bucks - Danny Brown – 3:32 - https://vimeo.com/91583133 - USA 02 – Honey – Slooom – 3:44 - https://youtu.be/oFCY5A5uC6s - USA 03 – Triplets - Iris Lune – 4:13 - https://vimeo.com/145447215 PW: myheartbeats - USA 04 – Competition - The Dodos – 4:31 - https://www.youtube.com/watch?v=aPQb6XkxNL4 - USA 05 - Nat Sherman Arpeggiator – Diamondstein – 5:30 - https://vimeo.com/131379779 - USA 06 - This is then - We cut corners – 2:55 - https://vimeo.com/120436489 - CANADA 07 - Way To Be Loved – Tops – 4:33 - https://www.youtube.com/watch?v=rmieLVOPW8w - CANADA 08 – Vessel - Dan Mangan + Blacksmith – 3:08 - https://www.youtube.com/watch?v=3dAWPsrraBk&ab_channel=DanManganMusic - CANADA 09 - Le port du masque est de rigueur - Essaie Pa – 4:54 - https://vimeo.com/150687576 PW: nuit - CANADA OCEANIA (2) 10 - This isn't Disneyland - The Sisters of Invention – 4:00 - https://www.youtube.com/watch?v=fu800VYgyis - AUSTRALIA 11 - Old Green Thumb – Eastward – 3:17 - https://youtu.be/YH0IbP6ubSU - AUSTRALIA SUD AMERICA (1) 12 – Pasión - Mr. Pauer – 4:04 - https://vimeo.com/135615520 – COLOMBIA EUROPA (26) 13 – Vanillacola – Niagara – 3:00 - https://vimeo.com/138975296 - ITALIA (PIE) 14 - La colpa – Daniele_Celona – 3:44 - https://www.youtube.com/watch?v=1Z2FhJY0Yas - ITALIA (PIE) 15 - I m just a Cyborg and I dont believe in God - The cyborgs – 4:00 - https://www.youtube.com/watch?v=MchgeWdkgHs - ITALIA 16 - A me mi - Lucio Leoni – 5:08 - https://www.youtube.com/watch?v=f18jlT8mtwQ - ITALIA 17 - U dont need a Power Glove – Q*ing – 4:26 - https://youtu.be/Kxbc4F-3g8U - ITALIA 18 – Skulls – Royksopp – 3:49 - https://vimeo.com/113332533 - NORVEGIA 19 – Alone - Anneli Drecker – 4:16 - https://vimeo.com/126357261 - NORVEGIA 20 - Annie Leibovitz – Timbuktu – 3.34 - https://vimeo.com/96482575 - SVEZIA 21 - Ne Burnaa - Ricky-Tick Big Band – 3:55 - https://vimeo.com/77115249 - FINLANDIA 22 - Fuck That Shit - The Synchronizers – 7:30 - https://youtu.be/i32wNhit-4c - GERMANIA 23 - Time In-Depth - Excessive Visage – 4:10 - https://vimeo.com/121892828 - GERMANIA 24 - Dear Sadness - Maja Koman – 4:40 - https://www.youtube.com/watch?v=Q8hfnup_KqU - GER - POL 25 - Alright Right Now - Skinny Days – 3.01 - https://www.youtube.com/watch?v=dC7mrZvhx4U - POLONIA 26 - A jeśli to ja - Marta "Marika" Kosakowska feat. Gooral – 3:30 - https://vimeo.com/138976663 - POLONIA 27 - My Street - Rio Wolta – 4:57 - https://www.youtube.com/watch?v=FINLMoU28hE - SVIZZERA 28 - Man's Paradox – Apashe – 3:30 - https://vimeo.com/119982056 - BELGIO 29 - Witch Doctor - De Staat – 2.57 - https://vimeo.com/140161428 - OLANDA 30 - Wild Frontier - The Prodigy – 3:46 - https://www.youtube.com/watch?v=GVV06jTYjeY - OLANDA 31 - Me encanta - Nancys Rubias – 3:32 - https://www.youtube.com/watch?v=W2v72CID98M - SPAGNA

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32 - Full Circle - George FitzGerald – 5:01 - https://vimeo.com/139557305 - SPAGNA 33 – Fantasía - Fur Voice – 5:42 - https://vimeo.com/123018448 - SPA - FRA 34 - Don't Sing - Data feat. Benny Sings – 3:51 - https://www.youtube.com/watch?v=37eEUsd1ASA - FRA 35 – Belive - Mumford & Sons – 3:47 - https://www.youtube.com/watch?v=dW6SkvErFEE - UK 36 – Outside - Slackers' Symphony – 4:01 - https://vimeo.com/126832775 - IRLANDA 37 - Να σταθώ στα πόδια μου (Back on my feet) - Leonidas Balafas & Giorgos Nikiforou Zervakis - 4:48 - https://vimeo.com/136126919 - GRECIA 38 - Knock Knock - Brunettes Shoot Blondes – 2:27 - https://vimeo.com/106547345 - UCRAINA ASIA (2) 39 - Chasing After You - The Koniac Net – 4:37 - https://www.youtube.com/watch?v=pFsCGa8W7Pc - INDIA 40 - Kotoia ta Loa - Benat Fuentes & Brendan Donnelly – 4:00 - https://www.youtube.com/watch?v=09p0RasgZzg – CINA VINCITORE MY GENERATION – NICKELCLIP 41 – SKIT – Glauco Gabrielli – 3:05 - https://www.youtube.com/watch?v=XdypT3DdVC4 – ITALIA (PIE)

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RISING SOUND rassegna di lungometraggi

MUSIC IS THE WEAPON La rassegna Rising Sound, curata da Juanita Apráez Murillo, si intitola in questa edizione Music is the Weapon. Una selezione di sei film che crede nella musica come arma di aggregazione di massa e nel potere della macchina cinematografica contro l’indifferenza sociale. Cinema e musica valicano il linguaggio parlato e scritto, in un matrimonio perfetto che ha una capacità senza precedenti di aprirci gli occhi: grazie alla loro profonda componente emozionale questi lavori affascinano, stimolano, ispirano e aumentano la consapevolezza, spesso sono specchio della realtà e aiutano a familiarizzare con altre culture; le storie che raccontano servono a denunciare le ingiustizie, ma anche a curare le ferite, costruendo ponti verso la speranza. Sei film ci porteranno in un viaggio globale, da Cuba agli Stati Uniti, dalla Cambogia al Mali, passando per la sconosciuta Groenlandia, attraverso sonorità ed esperienze diverse ma con un unico e comune spirito, quello incarnato dalle parole di Fela Kuti che danno il titolo a questa rassegna. I FILM IN RASSEGNA SHAKE THE DUST Anteprima italiana Stati Uniti, 2014, 84 min. Regia, fotografia e sceneggiatura: Adam Sjöberg Montaggio: Mariana Blanco, Adam Sjöberg, Noam Kroll Musica: Nasir “Nas” Jones, Sean Dimond Produttori esecutivi: Nasir "Nas" Jones, James Andrew Felts, Michael P. Gomez, Ira Lippke, Ryan Millsap, Matthew Shreder, Sean Tabibian Produzione: David Jacobson Productions Distribuzione: BOND360 Dal produttore esecutivo e rapper Nasir "Nas" Jones e dal filmmaker e fotografo Adam Sjöberg, Shake the Dust descrive il grande impatto della breakdance e della cultura hip-hop ed esplora quanto queste tocchino corde sensibili nelle baraccopoli, nelle favelas e nei ghetti del mondo. Mostrando alcuni dei più strabilianti movimenti della breakdance mai filmati.Shake the Dust è un tributo ispiratore al potere edificante della musica e del movimento. Il fotografo e regista Adam Sjöberg ha viaggiato in oltre 60 paesi documentando conflitti e disastri naturali, design e architettura, bellezza e sofferenza, luce e tenebre. La sua opera è impregnata del suo unico tocco personale. I suoi progetti sono apparsi su diversi emittenti internazionali, tra cui BBC World News, la CBS Evening News e molte testate come la rivista WIRED, la rivista PASTE, la rivista ESPN e ha collaborato con una vasta gamma di talenti, da orfani e profughi, a personaggi del calibro dell’ex giocatore di football americano Troy Polamalu e la superstar del rap Nasir (Nas) Jones. Viaggia tre quarti dell' anno, ma è di base a Los Angeles. THEY WILL HAVE TO KILL US FIRST

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Regno Unito, 2015, 105 min. Regia: Johanna Schwartz Montaggio: Guy Creasey, Andrea Carnevali Sceneggiatura: Johanna Schwartz, Andy Morgan Fotografia: Karelle Walker Musica: Nick Zinner, Songhoy Blues, Vieux Farke Toure, Kankou Kouyate, Afel Boucom, Amkoullel Produttori: Kat Amara Korba, Sarah Mosses, Johanna Schwartz, John Schwartz Produzione: Together Films Distribuzione: Together Films Nel 2012 i fondamentalisti islamici invadono il nord del Mali e ne prendono il controllo, imponendo una delle interpretazioni più intransigenti della Shari’a e vietando tutte le forme di musica. In Mali la musica è il tessuto della società, il suo cuore pulsante e i cittadini più venerati sono musicisti. Questa storia segue le icone musicali del Mali mentre combattono per riavere il loro paese, i mezzi di sussistenza e la loro libertà. Una storia di coraggio di fronte al conflitto, dove le chitarre sono più potenti dei kalashnikov. "They want to ban music? They’ll have to kill us first." Disco Walet Oumar. Johanna Schwartz è una premiata documentarista nordamericana, stabilitasi a Londra dal 2000. Lavora in tutto il mondo - con una particolare attenzione per l'Africa - ha prodotto e diretto film per emittenti come la BBC, Channel 4, Channel 5, Discovery, National Geographic, The History Channel, PBS, CNBC, CNN e MTV tra gli altri. Come regista ha vinto l'oro al New York Film and Television Festival, oltre a ricevere numerosi “picks of the day” nella stampa britannica. THEY WILL HAVE TO KILL US FIRST è il suo primo lungometraggio, presentato in anteprima al South by Southwest Festival (SXSW) nel 2015. VIVA CUBA LIBRE: RAP IS WAR Anteprima italiana Cuba, Stati Uniti, 2013, 74 min. Regia: Jesse Acevedo Montaggio: Aaron Ohlmann Sceneggiatura: Johanna Schwartz, Andy Morgan Fotografia: Mandefro Pagan Musica: Los Aldeanos Produttori: Sarah Mosses, Johanna Schwartz, Kat Amara Korba Produzione: Aaron Ohlmann, Jesse Acevedo per La Pasión Films Distribuzione: La Pasión Films, Jesse Acevedo Viva Cuba Libre: Rap is War è un documentario del regista Jess Acevedo che, rischiando la sua libertà, documenta la storia dei fratelli Cruz, picchiati e arrestati dalla polizia in un piccolo paese al di fuori dell'Avana. Vengono condannati al carcere per cinque anni perchè ascoltavano il duo rap underground cubano Los Aldeanos che con i loro testi pressanti denunciano il disastroso stato economico e politico del paese. Chi sono Los Aldeanos, e perché le autorità li trovano così minacciosi? Il regista, attraverso degli straordinari filmati e l'uso senza paura che fa della sua camera, getta un occhio inflessibile sulla realtà preoccupante della Cuba moderna. Jesse Acevedo è un regista messicano con sede a Los Angeles. Ha lavorato in film, documentari, video musicali e spot pubblicitari. Il pluripremiato documentario Tudo Azul del 2005 è un'esplorazione senza precedenti della musica brasiliana attraverso le persone che dipendono da essa per sopravvivere nelle baraccopoli di Rio. Rumberos, girato nel 2008, racconta le storie di sette cubani neri che entrano in un concorso di Rumba, una gara di ballo che si frappone tra loro e una nuova vita.

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DON'T THINK I'VE FORGOTTEN: CAMBODIA'S LOST ROCK AND ROLL (2014) Anteprima italiana Stati Uniti, Cambogia, Francia, 2014, 105 min. Regia e fotografia: John Pirozzi Montaggio: Daniel Littlewood, Greg Wright, Matthew Prinzing Musica: Scott Blackwell Stafford Produttori: John Pirozzi, Andrew Pope Distribuzione: CAT&Docs, Catherine Le Clef Attraverso gli occhi, le parole e le canzoni delle star della musica popolare degli anni '50, '60, e '70, DON’T THINK I’VE FORGOTTEN: CAMBODIA’S LOST ROCK AND ROLL esamina e svela il tragico passato della Cambogia. Abbinando interviste con i musicisti superstiti, materiale d'archivio mai visto prima e canzoni rare, il film segue il corso sinuoso della musica cambogiana nella sua trasformazione in uno stile unico di rock and roll. Una cultura musicale vibrante che si è quasi persa per sempre sotto il bruttale regime dei Khmer Rossi viene resuscitata e celebrata in questo documentario . John Pirozzi è un regista e direttore della fotografia nordamericano. Oltre a dirigere video musicali per Queens of the Stone Age, Calexico, Vic Chesnutt e Victoria Williams ha girato il numero di chiusura di I’m Your Man, che è stata una performance musicale di Leonard Cohen e U2. Come seconda unità DP e cameraman Pirozzi ha lavorato in film come City of Ghosts di Matt Dillon e Dream of Life di Patti Smith. Il suo primo film documentario, Sleepwalking through the Mekong, racconta il primo viaggio in Cambogia della band californiana Dengue Fever. SUMÉ - THE SOUND OF A REVOLUTION Groenlandia, Danimarca, Norvegia, 2014, 74 min. Regia: Inuk Silis Høegh Fotografia: Henrik Bohn Ipsen Montaggio: Per K. Kirkegaard Sceneggiatura: Inuk Silis Høegh, Emile Hertling Péronard, Ine Urheim Musica: Rune Hansen Produttore: Emile Hertling Péronard Produzione: Anorak Film Chi ha detto che la musica non può cambiare il mondo? Nel 1970 la rock band groenlandese Sumé pubblicò tre album che trasformarono la storia della Groenlandia. Le canzoni politiche del gruppo sono state le prime ad essere cantate in groenlandese, una lingua che prima di loro non conosceva parole per definire “oppressione” e “rivoluzione”. Dopo 250 anni di colonizzazione danese, i Sumé misero in moto una rinascita e presa di coscienza della cultura e dell’identità groenlandese ispirando rapidamente un movimento che inseguiva l’idea di cambiamento e d’indipendenza. Inuk Silis Høegh è un regista, scrittore e artista visivo groenlandese. Co-proprietario di Anorak Film I/S a Nuuk, Groenlandia, con il produttore Emile Hertling Péronard. Nel 1999 ha diretto Sinilluarit (Buonanotte), il primo cortometraggio ad essere girato in Groenlandia dal 1934. E’ membro di Film.gl, l’associazione dei lavoratori del cinema della Groenlandia. Come artista ha ricevuto il premio Niels Wessel Bagge nel 2005. SUMÉ - THE SOUND OF A REVOLUTION è il suo primo lungometraggio come regista. MAMA AFRICA - MIRIAM MAKEBA Finlandia, Germania, Sud Africa, 2011, 90 min.

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Regia: Mika Kaurismäki Fotografia: Jacques Cheuiche, Wolfgang Held, Frank P. Lehmann, Martina Radwan, Eran Tahor Montaggio: Karen Harle, Uwe Dresch, André Bendocchi-Alves Sceneggiatura: Don Edkins, Mika Kaurismäki Musica: Miriam Makeba Produttore: Rainer Kölmel (Starhaus Filmproduktion) Produzione: Starhaus Filmproduktion GmbH Distribuzione: Fortissimo Films Mama Africa di Mika Kaurismäki è un lavoro che sa colmare la distanza tra l'immagine cristallizzata da hit come il "Pata Pata" e l'intensa vita di Miriam Makeba. Tra lotte razziali, stadi gremiti, amori ed esili, risuona quel famoso "clic", fonema di una lingua intatta e inaccessibile ai colonizzatori. Mika Kaurismäki, è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e attore finlandese. È il fratello maggiore di Aki Kaurismäki. Il suo film di diploma The Liar (1980), scritto insieme al fratello, riscuote un successo immediato in Finlandia e segna l’inizio del cinema dei fratelli Kaurismäki. Insieme fondano la casa di produzione Villealfa Filmproductions che si specializza nelle produzioni low-budget. Alla fine degli anni 80 era la terza casa di produzione cinematografica in Finlandia. Mika Kaurismäki è cofondatore del leggendario Midnight Sun Film Festival (1986). Nel 1987 fonda la casa di distribuzione Senso Films e la casa di produzione indipendente Marianna Films. Nel 1992 si trasferisce in Brasile dove realizza il documentario Tigrero - a film that was never made (1994), vincitore del Premio della Critica al Festival del Cinema di Berlino del 1994. Negli ultimi anni ha realizzato una serie di film e documentari incentrati sul mondo della musica, tra cui Moro no Brasil (2002), Brasileirinho (2005) sulla musica brasiliana choro, presentato in anteprima al Festival di Berlino e Sonic Mirror (2007), sulla figura del leggendario batterista Billy Cobham.

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FILM CON DISTRIBUZIONE al 3 febbraio 2016

Into the groove B-Movie: Lust & Sound in West-Berlin 1979-1989 (film di apertura del Festival): sarà distribuito in Italia nella tarda primavera del 2016 da Wanted in Italia (presente in sala il 25 febbraio a Torino). The Jazz Singer: attualmente distribuito dalla Warner Bros in tutto il mondo. Danny Collins: sarà distribuito in Italia su DVD e BLU RAY da marzo 2016 dalla Eagle Pictures. Music is the weapon Don’t think I’ve forgotten: cambodia lost rock n’ roll: ha distribuzione europea curata dalla francese Cat n’ Docs. Mama Africa: ha un sales rappresentative internazionale, l’olandese Fortissimo Films. Shake The Dust: ha un distributore internazionale, la statunitense Bond 360. Viva Cuba Libre: è distribuita a livello europeo dalla inglese Journeyman Pictures. They have to kill us first: distribuito internazionalmente da uno dei suoi produttori, l’inglese Together Films. Sume’ - The sound of a revolution: distribuito direttamente dalla casa di produzione Anorak Films. Long play Sicily Jass, film italiano, distribuito da GG&A in italia.

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EVENTI COLLATERALI VENERDI’ 26 FEBBRAIO Ore 12 @ Amantes, la Casa del Festival LE COLONNE SONORE NEL CINEMA E IN TV Intervengono: Franco Godi, Paolo Spaccamonti, Roberto Casalino e Max Casacci. SABATO 27 FEBBRAIO Ore 01.00 Cinema Massimo LA NOTTE ROSSA DEL VIDEOCLIP Per tutti quelli che sono cresciuti con VideoMusic, MTV, MTV Brand New ed ora con MTV Music e i social network un’occasione speciale per vedere il meglio di quelle notti passate in camera o in cucina ad aspettare il video preferito. Non parliamo di un tipo di musica più o meno cool, parliamo di video meravigliosi che stavano bene di notte e parliamo anche dei più interessanti video colorati e solari che esploderanno sullo schermo del cineteatro Baretti. Dai colori di David La Chapelle ai suoni di Aphex Twin la Notte Rossa del Videoclip amplificherà quelle sensazioni perché non saranno un monitor e due casse, ma uno schermo ed un impianto professionale a diffondere luci e armonie. In collaborazione con MTV Music, 3 ore per ripercorrere decenni di storia della musica. DOMENICA 28 FEBBRAIO Ore 15 @ Amantes, la Casa del Festival IL CINEMA IMMERSIVO In collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, la Film Commission Torino Piemonte, InVRsion e HiveDivision verrà approfondito il concetto di realtà virtuale e quali le opportunità di sviluppo e utilizzo nel cinema e nell’entertainment. Dalle ore 16 presso il Museo Nazionale del Cinema a disposizione del pubblico del Museo Nazionale del Cinema verranno allestite alcune postazioni di realtà virtuale con SAMSUNG GEAR VR per poter fare un’esperienza immersiva nel mondo del cinema musicale.

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PREMI E GIURIE CONCORSO LUNGOMETRAGGI Il riconoscimento al miglior lungometraggio del festival consiste in un premio in denaro da 700 euro. Ad assegnarlo una giuria internazionale composta da tre personalità di spicco del settore: Philippe Cohen Solal, produttore musicale e co-fondatore dei Gotan Project; Mark Reeder, produttore musicale e dj, una delle figure poliedriche più rappresentative della scena musicale berlinese, tra i padri fondatori della Love Parade; e Alexander King, Program Manager del Leeds International Film Festival. CONCORSO 7-inch Il concorso internazionale cortometraggi vedrà assegnare al vincitore un premio in denaro da 700 euro. Anche in questo caso una giuria di tre persone nominerà il migliore tra i 18 titoli in gara: tra gli altri, a giudicare anche Jacopo Chessa, direttore del Centro Nazionale del Cortometraggio, Tommaso Paradiso, leader del gruppo Thegiornalisti e Wintana Rezene, conduttrice televisiva e radiofonica. CONCORSO SOUNDIES Il Premio Nicola Rondolino al migliore dei videoclip internazionali in concorso è un assegno da 700 euro: il vincitore sarà designato da una giuria composta tra gli altri da Emanuela Martini, Direttrice del Torino Film Festival, Luca Pacillio e ENSI. Un secondo premio verrà assegnato durante Seeyousound, assegnato al miglior videoclip secondo una giuria speciale composta da un gruppo di studenti DAMS designati dal professor Alessandro Amaducci. Tra i videoclip in concorso anche il vincitore del Premio Videoclip Piemonte SYS, assegnato a metà febbraio nell'ambito dell'anteprima di Piemonte Movie, Too Short to Wait: al miglior videoclip piemontese dell'anno andrà uno shooting del valore di 500€ presso lo studio Simpol Lab (http://www.simpol-lab.com/). Da quest'anno si aggiungono ai premi anche due riconoscimenti trasversali, assegnati da giurie specifiche. Il primo sarà il Rolling Stone Original Soundtrack Award, da assegnare al film che meglio avrà saputo valorizzare la musica al suo interno: deciderà il vincitore una giuria composta da Paolo Spaccamonti, Roberto Casalino, Marco Mathieu e Silvia Danielli. Altra novità di questa edizione è il premio che andrà alla migliore animazione, in giuria anche Emiliano Fasano, segretario generale di ASIFA Italia - Association Internationale du Film d’Animation, Alessandro Amaducci e Paula Dias. La giuria Trollbeads, come da tradizione invece assegnerà un premio al miglior storytelling tra gli otto lunghi del concorso: il riconoscimento, fornito dal main sponsor del festival, è deciso da una giuria tutta torinese, composta tra gli altri da Matteo Negrin, Stefano Boni, Alessandro Gaido, Francesco Rapone e Claudia Cherubini.

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CREDITI DIRETTORE Maurizio Pisani COORDINATORE GENERALE & EVENT MANAGER Federica Ceppa COORDINATORE CINEMATOGRAFICO Juanita Apraez Murillo RICERCA E SELEZIONE DELLE OPERE IN CONCORSO Paolo Campana // Long Play Carlo Griseri // 7-inch Umberto Mosca // Music Video SEGRETERIA Patrizia Pirrotta Loredana Loiodice PRODUCTION MANAGER Alessandro Battaglini ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE Matteo Salussolia CREATIVITA’ E IMMAGINE Gian Paolo Berra SCREENING MANAGER Stefano Genta REDAZIONE Edoardo Peretti Luciana Canoci Simone Rinolfi Laura Zen Alice Furioso TRADUZIONI Cristina Visentin SIOUX STAFF

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Carmen Fiore Laura Zen VIP ACCOMODATION & HOSPITALITY Alice Furioso CERIMONIALE Laura Zen Fabrizio Dividi MARKETING Francesca Evangelisti Maddalena Martinasso CONSULENTI PER LA SELEZIONE DELLE OPERE IN CONCORSO Patrizia Pirrotta Edoardo Peretti Luciana Canoci Stefano Genta Alessandro Battaglini Paolo Berardinelli Fabrizio Dividi Andrea Napoli Carmen Fiore ADVISOR ASSOCIAZIONE CHOOBAMBA Fabrizio Dividi e Stefano Genta UFFICIO STAMPA Adfarmandchicas (Cocchi Ballaira, Federica Ceppa, Elisa Bogliotti) Marta Franceschetti per la stampa internazionale da un’idea dell’associazione culturale Choobamba.

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INFORMAZIONI UTILI Tutte le proiezioni si terranno al Cinema Massimo, in Via Verdi 18 a Torino. La “casa del festival” sarà al Circolo Culturale Amantes, in Via Principe Amedeo 38 a Torino. Abbonamenti e Biglietti I biglietti singoli per le proiezioni al Cinema Massimo si acquistano presso la biglietteria del cinema. I possessori di abbonamento devono ritirare il biglietto omaggio in cassa. L'abbonamento si può acquistare presso la biglietteria del cinema. Abbonamento completo (Valido per tutta la durata della manifestazione in tutte le sale del festival, comprensivo di biglietto inaugurazione ) Intero: € 40 - Ridotto: € 30 Biglietti Biglietto Inaugurazione (non destinato ad abbonati e raiser): € 8,00 Biglietto singolo Intero: € 6,00 - Ridotto: € 4,50 Notte rossa dei videoclip Intero: € 6,00 - Ridotto: € 4,50 * Possono usufruire delle tariffe ridotte coloro che presentano alla cassa una delle seguenti tessere: Aiace e abbonamenti mensili e annuali Gtt. Desk accoglienza e accrediti stampa Le informazioni generali e gli accrediti stampa potranno essere ritirati all’Amantes: giovedì dalle 16 alle 20, venerdì e sabato dalle 10 alle 20 Seeyousound è su internet: www.seeyousound.org E’ anche su Facebook, Twitter e Instagram. Per info e contatti : [email protected] Ufficio stampa Las Chicas: [email protected] | tel. 011 3199871 Ufficio stampa internazionale Marta Franceschetti: [email protected] | tel. 339 4776466

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PROGRAMMA GIORNALIERO Legenda: M – Music is the weapon I – Into the groove L – Long play (Concorso lungometraggi) 7'' – 7-inch (Concorso cortometraggi) S – Soundies (Concorso videoclip) E – Eventi GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO ORE 21 Cinema Massimo Sala 1 – INAUGURAZIONE B-MOVIE LUST AND SOUND 92' (I) VENERDÌ 26 FEBBRAIO ORE 11 Cinema Massimo Sala 2 Concorso 7-inch – Blocco 1 (124') 1-Makini 2-Lo spazzolino di Rossini 3-Brooklyn United 4-Requiem 5-Aubade 6-Dia da mentira 7-Planetgroove 8-A wooden flute 9-Ochen dolgaja plastinka ORE 11 Cinema Massimo Sala 3 Concorso Soundies – Videoclip in concorso – Blocco 1 ORE 14,30 Cinema Massimo Sala 2 Concorso Soundies – Videoclip in concorso – Blocco 2 ORE 14,30 Cinema Massimo Sala 3 Makini (18') (7'') QUILAPAYUN (1° proiezione) 73' (L) ORE 17 Cinema Massimo Sala 2 Arie nella valle (27') (7'')

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LOW (1° proiezione) 44' (L) ORE 17 Cinema Massimo Sala 3 The Orchestra (15') (7'') SICILY JASS (1° proiezione) 74' (L) ORE 20 Cinema Massimo Sala 2 Aubade (6') (7'') BLOED ZWEET & TRANEN (1° proiezione) 108' (L) ORE 20 Cinema Massimo Sala 3 Carmen (7') (7'') Shake the Dust 84' (M) ORE 22,30 Cinema Massimo Sala 2 Lo spazzolino di Rossini (1') (7'') They Will Have To Kill Us First 105' (M) ORE 22,30 Cinema Massimo Sala 3 Brooklyn United (11') (7'') MISS SHARON JONES (1° proiezione) 93' (L) SABATO 27 FEBBRAIO ORE 11 Cinema Massimo Sala 2 Ochen dolgaja plastinka (10') (7'') BLOED ZWEET & TRANEN (2° proiezione) 108' (L) ORE 11 Cinema Massimo Sala 3 Concorso 7-inch – Blocco 2 (125') 1-Muet 2-Joao Batista 3-Escape 4-Carmen 5-Paax 6-About Madaski 7-CJ 8-The Orchestra 9-Arie nella valle ORE 14,30 Cinema Massimo Sala 2 Muet (10') (7'') CARNIVAL OF FOLKLORE (1° proiezione) 96' (L) ORE 14,30 Cinema Massimo Sala 3 Planetgroove (15') (7'') SICILY JASS (2° proiezione) 74' (L)

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ORE 17 Cinema Massimo Sala 2 Dame si do bytu 2'24'' (I) Bohemian rapsody 6'14'' (I) The Dickson experimental sound film 2'46'' (I) THE JAZZ SINGER 96' (I) ORE 17 Cinema Massimo Sala 3 A wooden flute (11') (7'') Mama Africa Miriam Makeba 90' (M) ORE 20 Cinema Massimo Sala 2 About Madaski (12') (7'') FOR THIS IS MY BODY (1° proiezione) 90' (L) ORE 20 Cinema Massimo Sala 3 CJ (2') (7'') Don't Think I've Forgotten: Cambodia's Lost Rock and Roll 105' (M) ORE 22,30 Cinema Massimo Sala 2 Escape (4') (7'') La canzone della vita – Danny Collins 106' (I) ORE 22,30 Cinema Massimo Sala 3 Requiem (27') (7'') MONSTERMAN (1° proiezione) 84' (L) DOMENICA 28 FEBBRAIO ORE 11 Cinema Massimo Sala 2 Dia da mentira (25') (7'') FOR THIS IS MY BODY (2° proiezione) 90' (L) ORE 11 Cinema Massimo Sala 3 Paax (23') (7'') MONSTERMAN (2° proiezione) 84' (L) ORE 14,30 Cinema Massimo Sala 2 Joao Batista (25') (7'') CUBA LIBRE 74' (M) ORE 14,30 Cinema Massimo Sala 3 CARNIVAL OF FOLKLORE (2° proiezione) 96' (L) ORE 17 Cinema Massimo Sala 2 PREMIAZIONE ORE 17 Cinema Massimo Sala 3 QUILAPAYUN (2° proiezione) 73' (L)

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ORE 20 Cinema Massimo Sala 2 PROIEZIONE VINCITORI ORE 20 Cinema Massimo Sala 3 Sumé The Sound of a Revolution 74' (M) ORE 22,30 Cinema Massimo Sala 2 LOW (2° proiezione) 44' (L) ORE 22,30 Cinema Massimo Sala 3 MISS SHARON JONES (2° proiezione) 93' (L)

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Legenda: 7 Inches Long Play Soundies Music is the weapon Into the groove Eventi

GIOVEDI 25 VENERDI’ 26 SABATO 27 DOMENICA 28 SALA 2 SALA 3 SALA 2 SALA 3 SALA 2 SALA 3 SALA 2 SALA 3

11.00 13.00

7 – inch 1° 124’

Soundies 2° 90’

Ochen dolgaja 10’ 7’’

7 – inch 2° 125’

Dia de mentira 25’7’’

Paax 23’07’’

Bload, sweet 2° 108’

For this is my body 2° 90’

Monsterman 2° 84’

Pasión 4’04’’

Old Green Thumb 3’19’’

Annie Leibovitz 3’39’’

Skinny Days 3’01’’

I m just a Cyborg 3’59’’

TOT 124’ 90’ 119’04’’ 125’ 122’05’’ 114’14’’ PAUSA PRANZO 30’

14.30 16.30

Soundies 2° 90’

Makini 18’07’’

Muet 10’07’’

Planet groove 15’07’’

Joao Batista 25’7’’

Carnival folklore 2° 96’ Quilapayun 1°

73’ Carnival folklore 1°

96’ Sicily Jass 2°

74’ Cuba Libre

74’

Dear sadness 4’40’’

Fantasia 4’46’’

Fuck That Shit 4’12’’

Le port du masque 4’54’’

Man's Paradox 3’20’’

This isn't Disneyland 3’34’’

Vassel 3’08’’

Wild Frontier 3’50’’

TOT 90’ 100’33’’ 110’19 94’01’’ 106’01’’ 102’58’’ PAUSA 30’

17.00 19.00

Aria nella valle 27’07’’

The orchestra 15’07’’ The jazz singer

90’ Dame y do bytu

2’24’’ Bohemian Rhapsody

6’14’’ The Dixon Exp

2’46’’

A wooden flaute 11’07’’

PREMIAZIONE Quilapayun 2° 73’

Low 1° 45’

Sicily Jass 1° 74’

Mama Africa 90’

Honey 3’43’’

Arpeggiator 5’34’’

U d’t need a Power 4’23’’

Back to my feet 4’48’’

Triplets 4’13’’

Time In-Depth 4’10’’

TOT 85’47’’ 98’08’’ 101’24’’ 105,17 73’ PAUSA 30’

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20.00 22.00

Ore 21.00 INAUGURAZIONE

B MOVIE 92’

Audabe 6’07’’

Carmen 7’07’’

About Madaski 12’07’’

CJ 2’07’’

PROIEZIONE VINCITORI

Sumè 74’

Bload, sweet 1° 108’

Shake the dust 84’

For this is my body 1° 90’

Cambodia 105’

Vanillacola 2’59’’

Alone 4’16’’

Way To Be Loved 4’33’’

Kotoia ta Loa 3’35’’

La colpa 3’44’’

Witch Doctor 2’57’’ Skit

3’04’’

25 Bucks 3’32’’ Skulls 3’48’’

TOT 117’6’’ 103’31’’ 111’52’’ 114’27’’ 74’ PAUSA 30’

22.30 >>>

Spazzolino Rossini 1’07’’

Brooklin united 11’07’’

Escape 4’07’’

Requiem 27’07’’

Low 2° 45’

Sharon Jhones 2° 93’

They have to kill us 108’

Sharon Jhones 1° 93’

Danny Collins 106’

Monsterman 1° 84’

Full Circle 4’53’’ Belive 3’42’’

Knock knock 2’27’’

Me encanta 3’32’’

Don't Sing 3’51’’

Outside 4’06’’

A me mi 4’17’’

This is then 2’55’’

Competition 4’31’’

Ne Burnaa 3’55’’

Through My Street 4’57’’

A jeśli to ja 3’29’’

Chasing After You 4’37’’

TOT 120’09’’ 119’53’’ 121’10’’ 123’10’’ 45’ 93’

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TROLLBEADS & SEEYOUSOUND

RACCONTI DI CINEMA E MUSICA

Comunicato Stampa

TROLLBEADS è, da sempre, un cantastorie. Racconta la vita delle persone che lo indossano: ricordi, desideri, sogni, viaggi… Cinema e musica, allo stesso modo, si fanno portavoce della vita di tutti i giorni dando a chiunque la possibilità di riconoscersi e immedesimarsi in storie e parole che restano nel tempo.

Questo legame ha dato vita a una bellissima collaborazione con SEEYOUSOUND, il primo Festival cinemato-grafico italiano completamente dedicato al cinema di genere musicale.

Torino ospiterà, per la seconda edizione, dal 25 al 28 febbraio la rassegna cinematografica che si terrà presso il Cinema Massimo.Durante i quattro giorni di proiezione, sarà possibile vedere e sperimentare la tecnica totalmente artigianale con la quale vengono creati i Beads in vetro dall’Artista del Vetro Claudia Cherubini.

Per celebrare questa collaborazione e rendere omaggio al talento e alla passione il premio della CATEGORIA STORYTELLING sarà intitolato a TROLLBEADS e sarà assegnato da una giuria del festival.

Per ulteriori informazioni sull’evento: www.seeyousound.org

La sistematica ricerca di nuovi colori e l’esaltazione del significato connotano da quasi quarant’anni la personalità artistica di TROLLBEADS, il marchio danese che per primo ha ideato i gioielli componibili. Tecniche di realizzazione originali e utilizzo esclusivo del vetro, abbinato a pietre e classici disegni in argento, fanno dei gioielli dell’atelier qualcosa d’immediatamente riconoscibile.

Ogni gioiello è unico, pensato e realizzato per interpretare uno stile in cui il talento del creatore, la sua fantasia e la sua creatività, si mescolano traducendosi in un autentico capolavoro d’arte di valore.

Per ulteriori informazioni sul brand TROLLBEADS: www.trollbeads.it

[email protected]

Segue nota di approfondimento

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STORIA E FILOSOFIA TROLLBEADS

Comunicato Stampa

TROLLBEADS è un’icona mondiale del design di gioielli. Un marchio dal grande potenziale creativo che ha immaginato, con 40 anni

di anticipo, l’incredibile successo dei gioielli componibili.

È una storia che parte da lontano, che è bello conoscere per lasciarsi appassionare. Il primo TROLLBEADS nasce dalla creatività di un

orafo danese, Svend Nielsen, alla fine degli anni ’70 in una cantina di Copenhagen. In seguito la figlia Lise, donna dal grande talento

e con un innato spirito imprenditoriale, fonda la società Lise Aagaard Copenhagen, che emerge come uno dei casi di business di mag-

gior successo in tutta la Danimarca, portando l’Universo TROLLBEADS in più di 50 Paesi nel Mondo.

I designer, selezionati tra artisti di fama internazionale, lavorano a mano materiali di altissima qualità: oro, argento, vetro, cristalli,

perle, ambra e pietre preziose.

Creativi e personalizzabili, caratterizzati da elementi di raffinata oreficeria e da un design unico e accattivante, i gioielli TROLLBEADS

sono potenzialmente infiniti, grazie alle illimitate combinazioni dei beads, ognuno dei quali racconta una storia ricca di significato, un

universo incantato di forme e colori, che trae ispirazione dalle favole e dalla natura, dai sentimenti e dalle piccole cose di tutti i giorni.

Scegliendo tra più di 500 beads, ogni bracciale diviene così unico, perché ideato da chi lo indossa, in base al significato di ogni el-

emento, o semplicemente seguendo il proprio gusto estetico e le variazioni cromatiche preferite.

Si tratta di gioielli unici e particolari: ogni beads racchiude un mondo intero; una, mille storie che traggono ispirazione dalla mitologia

all’astrologia, dalle favole alla natura per finire con le differenti contaminazioni culturali che esistono.

STORIA E FILOSOFIA TROLLBEADSOro e Argento - I beads d’oro o d’argento sono creati e lavorati artigianalmente utilizzando l’antica tecnica orafa della cera persa.

Vengono utilizzati aghi di metallo: se ne riscalda la punta su una fiamma, e si lavora un grumo di cera per creare le figure che poi

diverranno calchi in gesso, utilizzati per dare forma ai metalli fusi.

Vetro - Per fare dello spazio ridotto di un beads di vetro un universo incantato è necessario giocare con le profondità e le dimensioni.

Si parte da una bacchetta di vetro, si plasma con maestria a diverse temperature, a seconda del colore e delle sue combinazioni. Un

primo strato di vetro trasparente si alterna a foglie d’oro o d’argento, a bolle di luce ed a scintillanti zirconi.

La lavorazione manuale del vetro dà vita ad imprevedibili creazioni ed innumerevoli sperimentazioni.

TROLLBEADS è stato anche il primo marchio al mondo a produrre beads di vetro con l’interno protetto da un rivetto d’argento, che

permette al beads di scorrere sulla catena d’oro o d’argento senza il rischio di rovinarla.

Perle e Pietre Preziose – Ciò che distingue TROLLBEADS dai tanti marchi di gioielli componibili è la continua ricerca dei materiali più

preziosi: oltre all’oro e l’argento vengono utilizzate anche le perle e numerose pietre preziose tra le quali rubino, ambra, onice nero,

quarzo rosa, labradorite, ossidiana, ametista, solo per citarne alcune.

Per ulteriori informazioni TROLLBEADSPress CoordinatorMargherita Marchegiani - Tel. 06 [email protected]

Marketing ManagerEmilio Gagliostro - Tel. 331 6746018

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PIEMONTE  MOVIE  gLocal  Film  Festival    

 

L'Associazione   Piemonte  Movie  è   una   realtà   culturale   cinematografica   nata   nel   2000   con   la   prima  

edizione  dell'omonimo  film  festival  a  Moncalieri  (TO)  che  quest’anno  raggiungerà  il  traguardo  della  XV  

edizione  (9  –  13  marzo).  Attiva  durante  tutto  l’anno  con  rassegne,  eventi  e  laboratori,  Piemonte  Movie  

promuove  la  cultura  cinematografica  unendola  alle  altre  forme  d’arte  e  a  diverse  tematiche  culturali  e  

sociali,  favorendone  la  diffusione  in  tutto  il  Piemonte.    

 

Il  festival,  dedicato  al  cinema  regionale  passato,  presente  e  futuro  grazie  ai  concorsi  per  cortometraggi  

e   documentari,   agli   omaggi   e   ai   focus,   dal   2010   ha   preso   il   nome   di   Piemonte   Movie   gLocal   Film  

Festival  e,  pur  mantenendo  centrale  l’attenzione  alla  cinematografia  prodotta,  realizzata  e  distribuita  

in  Piemonte,  si  è  aperta  a  scambi  e  contaminazioni  con  altri  festival  locali  e  internazionali.    

 

Proprio  questa  mission  ha  dato  vita  alla  collaborazione  con  SeeYouSound   International  Music  Film  

Festival  (25  -­‐  28  febbraio  2016,  Cinema  Massimo),  nata  sotto  la  buona  stella  di  cinema  e  musica.  

SeeYouSound   e   Piemonte   Movie   assegneranno   il   Premio  Videoclip   Piemonte   SYS   al   migliore  

videoclip   ‘made   in   Piemonte’   tra   i   47   in   programma   a  TOO   SHORT   TO  WAIT   -­‐   anteprima   Spazio  

Piemonte,  il  “pre-­‐festival  in  corto”  che  dal  9  al  14  febbraio,  al  Movie  (Via  Cagliari  42,  Torino)  anticiperà  

il  Piemonte  Movie  gLocal  Film  Festival.   Il   vincitore,  annunciato  durante   la   serata  di  premiazione  di  

SeeYouSound   (domenica   28   febbraio),   si   aggiudicherà   uno   shooting   del   valore   di   500€   presso   lo  

studio  SIMPOL-­‐lab  e  accederà  di  diritto  alla  fase  finale  di  Piemonte  Movie,  in  marzo.  

   

 

TOO  SHORT  TO  WAIT  -­‐  anteprima  Spazio  Piemonte  

9  -­‐  14    febbraio  2016,  Torino  

Piemonte  Movie  gLocal  Film  Festival  

9  –  13  marzo  2016,  Torino    

INFO:    www.piemontemovie.com  -­‐  [email protected]  -­‐  328.845.82.81    

facebook.com/PiemonteMoviegLocal  -­‐  twitter.com/piemontemovie  

 Piemonte  Movie  gLocal  Film  Festival  2016  è  organizzato  da  Associazione  Piemonte  Movie,  con  Ministero  dei  Beni  e  delle  Attività  Culturali  e  del  Turismo  -­‐  MiBACT,  Regione  Piemonte,  Città  Metropolitana  di  Torino,  Città  di  Moncalieri,  Città  di  Torino,  Fondazione  Crt,  Film  Commission  Torino  Piemonte,  Museo  Nazionale  del  Cinema,  Torino  Film  Festival,  SeeYouSound,  Centro  Nazionale  del  Cortometraggio.  Main  Sponsor  ODS.  

 

[  Ufficio  Stampa  ]  Letizia  Caspani  -­‐  3276815401  -­‐  [email protected]  

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Da quest’anno SeeYouSound Festival e il Dams di Torino hanno impostato una collaborazione che vuole innestare sinergie a più livelli. Durante la programmazione del Festival di quest’anno si presenteranno, in una sezione chiamata DamsMusicVideo, alcuni videoclip realizzati da studenti del Dams. Presso il Dams, nel prossimo anno accademico, verrà attivato un laboratorio interdisciplinare sui videoclip musicali che diventerà un corso vero e proprio l’anno successivo, gestito in collaborazione con il SeeYouSoundFestival, in modo tale che il laboratorio e il corso diventi una palestra non solo per futuri realizzatori ma per futuri organizzatori e critici dell’ambito videomusicale.

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Radio  Flash  Orizzonte  srl  Via  Bossoli  83  10135  TORINO    T  +39  011  611040  /  F  +39  011  3175427  M  [email protected]  W  www.radioflash.to      

 Numero  iscrizione  al  Registro  Imprese,  C.f.  e  P.  IVA:  05585210015  Capitale  sociale:  €  12,000,00  i.v.  

Radio  Flash  è  la  stazione  radiofonica  più  longeva  di  Torino  e  una  delle  esperienze  editoriali  più  significative  in  campo  radiofonico  dell’intero  paese.  Trasmette  a  Torino  e  Provincia  dal  1976  e  quest’anno  festeggerà  i  suoi  primi  quarant’anni.  Fa  parte  di  Popolare  Network  con  cui  condivide  i  Radio  Giornali  ed  alcune  parti  di  palinsesto.  

Dalla  sua  fondazione  ai  giorni  nostri  si  sono  avvicendate  diverse  generazioni  ai  microfoni  dei  97.6  (già  97.7  e  104)  e  differenti  stagioni  hanno  scandito  la  vita  musicale,  culturale  ed  informativa  della  città.  La  radio  ha  mantenuto  saldi  però  alcuni  elementi  che  l’hanno  sempre  contraddistinta:  grande  attenzione  all’informazione  locale,  nazionale  ed  internazionale,  ricerca  musicale  mirata  alla  proposta  di  nuovi  suoni  e  nuovi  artisti  e  attenta  lettura  dei  cambiamenti  sociali  e  di  costume.  I  nuovi  linguaggi  non  solo  sono  stati  sempre  raccontati,  ma  hanno  anche  spesso  trovato  dimora  sulle  frequenze  di  Radio  Flash.  

Dall’ottobre  2012  la  radio  sta  scrivendo  una  nuova  ed  entusiasmante  pagina  della  sua  storia:  la  direzione  dell’emittente  è  stata  assunta  da  Dario  Castelletti  e  Gianluca  Gobbi.  Voci  storiche  della  radio,  i  due  nuovi  direttori  hanno  profondamente  ristrutturato  il  palinsesto  e  il  suono  dell’emittente,  aprendo  i  microfoni  a  nuove  voci  e  restituendoli  a  molti  professionisti  che  da  troppo  mancavano  nell’etere  torinese.    

La  radio  nella  sua  ristrutturazione  non  ha  dimenticato  di  aprirsi  alle  tantissime  proposte  del  tessuto  culturale  torinese  e  non  solo:  ed  è  proprio  in  questo  senso  che  va  letta  la  partnership  con  Seeyousound.  Il  festival  musicale  della  città  ha  bisogno  della  radio  musicale  della  città  e  viceversa…