TABACCO...gnato all’intero gruppo internazionale che rien-tra ancora una volta fra una selezionata...

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T ABACCO n. 2 Febbraio 2021 PIANETA Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% ROMA-C/RM/23/2014 Philip Morris Italia, Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e Jti anche quest’anno Top Employer Al via il rinnovo del contratto di servizi Un tema rilevante per tutta la filiera

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TABACCO

n. 2Febbraio 2021

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Philip Morris Italia,Philip Morris Manufacturing & Technology

Bologna e Jti anche quest’anno Top Employer

Al via il rinnovo del contratto di serviziUn tema rilevante per tutta la filiera

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n questi giorni, tra Agemos e Logista, si sono aperti i lavori per il rinnovo del contratto diservizi relativo alla distribuzione e trasporto dei tabacchi e per la commercializzazione deiprodotti Terzia S.p.A.Il precedente contratto, in scadenza lo scorso 31 dicembre, siglato con l’accordo del dicembre

2012 e integrato dagli accordi del 2014 (trasporto) e del 2015 (assetto della rete) è stato prorogato al31 marzo prossimo. Una proroga resa necessaria dalla straordinarietà rappresentata dall’anno appenatrascorso.Il tema, che a prima vista riguarderebbe soltanto la Categoria e Logista, è un tema rilevante per tuttala filiera. E tutti hanno un ottimo motivo per esserne interessati. L’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, un interesse che scaturisce dal suo ruolo istituzionale diagenzia fiscale.I Produttori di tabacco, un interesse dovuto alla peculiarità di un prodotto ad altissima rotazione e adalto rischio di rottura di stock sul punto vendita. Soprattutto in periodi estremamente complessi peril commercio come gli ultimi 12 mesi. I 50.000 tabaccai italiani, che hanno con i depositi fiscali di Logista e con i relativi delegati alla gestione,una relazione pressoché quotidiana. La qualità di questa relazione è la risultante del valore umano, professionale tecnico e organizzativoche Logista e i nostri associati, ognuno per la propria parte, sono capaci di mettere in campo.

Il tavolo di lavoro si apre dopo un anno che ha messo a dura prova la strut-tura di Logista, la nostra categoria e quella dei tabaccai. A questo proposito,approfitto di queste righe per ringraziare il Presidente della FIT GiovanniRisso che in più occasioni ha riconosciuto lo sforzo compiuto dalla nostrarete, al fianco dei tabaccai, nei giorni più difficili della pandemia. Il numero degli anni, ormai a due cifre, che mi separano dal mio primo in-carico associativo, mi danno una ragionevole serenità nell’affrontare questoconfronto negoziale, riconoscendo anche alla attuale dirigenza di Logistauna professionalità ed una capacità che finora ha sempre favorito scelteequilibrate e condivise.

Carmine Mazza

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Pianeta Tabacco Mensile dei distributori di tabacco lavoratoAnno VIII - n. 2 - Febbraio 2021

Direttore Editoriale: Carmine Mazza

Direttore Responsabile: Alessandro Amati

Amministratore Unico: Riccardo Gazzina

Direzione e Redazione:Agemos Editrice e Servizi S.r.l. a socio unicoViale Mazzini, 25 - 00195 RomaTel. 06.699.24.348 - Fax 06.697.88.817E-mail: [email protected]

Stampa:Tipolitografia New Graphic - RomaVia Antonio Tempesta, 40 - 00176 Roma

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 103/2014 del 16/05/2014

Pianeta Tabacco - organo di informazionesindacale dell’Associazione Nazionale Venditorie Distributori di Tabacco è destinato esclusiva-mente agli operatori del settore.

Questo periodico è associato all’Unione StampaPeriodica Italiana

Si precisa che non è stato possibile rinvenire l’autore o il titolare deidiritti di utilizzazione economica di alcune delle immagini e dellefotografie pubblicate in questo numero della rivista, che si mette-comunque ed in ogni caso- a disposizione dell’autore o del titolaredei diritti di sfruttamento economico delle foto e immagini pubblicate.

sommario“Ho smesso di fumare. Vivrò unasettimana in più e in quella settimanapioverà a dirotto”. (W. Allen)

Top Employer 20217

Philip Morris Italia, Philip Morris Manufacturing & Technology Bolognae Jti anche quest’anno Top Employer

Lotta allacontraffazione

11 Non solo sigarette, anche fiammifericontraffatti

C’era una volta13

I portacenere (e gli accendisigari) per automobile

Depositi e Gestori26

Un’unione da Oscar: 2 gestori per il primo TP della Sicilia

Scienza31

Dal tabacco selvatico si ricavano supermolecole benefiche per l’uomo

Tabacco e Motori32

Randy Mamola

Ciro... del Mondo34

Foglie di tabacco20

Trovati tabacco e calendulain antichi contenitori Maya

Burocrazia16

In quasi un anno approvate 450 nuove norme

News22

Le “ultime” dal mondo del tabacco

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Top Employer 2021

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Philip Morris Italia,Philip Morris Manufacturing & Technology

Bologna e Jti anche quest’anno Top Employer

I prestigiosi riconoscimenti per le aziende, eccellenze italiane

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Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia

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Top Employer 2021

op Employer 2021 sia per Philip MorrisItalia che per JTI. Le due aziende si con-fermano così anche quest’anno ai primiposti della speciale, prestigiosa, classifica.

Philip Morris Italia e Philip Morris Manu-facturing & Technology Bologna si confer-mano, dunque, e ricevono la certificazione dalprestigioso “Top Employer Institute” rispettiva-mente per il 12° e 8° anno consecutivo. La con-ferma delle certificazioni premia le politicherealizzate dalle due affiliate italiane del gruppoPhilip Morris International (PMI) a favore delleproprie persone, soprattutto in un momento du-rante il quale le aziende sono diventate un puntodi riferimento per superare le difficoltà dovuteall’emergenza sanitaria.Il riconoscimento ottenuto in questa edizione èinfatti il risultato della capacità dell’azienda di ri-spondere in maniera rapida ed efficiente al-l’emergenza Covid-19, sostenendo i propridipendenti, collaboratori e operatori di filiera,circa 30.000 persone in tutta Italia, durante que-sta fase complessa e delicata. Oltre all’adozionedi tutte le procedure previste nel protocollo diregolamentazione sottoscritto tra Governo eparti sociali, l’azienda si è impegnata per la rior-ganizzazione delle attività in modalità da re-moto, assicurando la fornitura di dispositivi diprotezione non soltanto a tutti i dipendenti maanche ai principali partner della propria filiera inItalia; implementando nuovi strumenti informa-tici per facilitare le interazioni tra dipendenti emettendo a disposizione vari strumenti e attività,tra cui un numero verde per il supporto psico-logico a distanza e l’accesso illimitato a corsi diformazione e di lingua gratuiti, sessioni di gin-nastica e yoga aperte a tutti, oltre a un pro-gramma di incontri in videoconferenza conalcuni tra i più autorevoli professionisti italianisui temi legati a salute, ambiente, economia.Inoltre, durante il periodo del lockdown, PhilipMorris Italia ha fatto 106 assunzioni, trasfor-mato 38 contratti a tempo indeterminato e pro-rogato 159 contratti in scadenza: una presenzacostante, a 360 gradi, per garantire supporto e

vicinanza a tutte e a tutti. L’operato dell’aziendaè stato improntato a mantenere il piano occupa-zionale già stabilito, garantendo i massimi livellipossibili di sicurezza e benessere per i propri di-pendenti. Il gruppo Philip Morris in Italia ha in-fatti mantenuto gli impegni previsti dai piani diassunzione durante tutto il periodo di crisi, con-tinuando a investire per creare occupazione nelPaese e garantendo continuità salariale indi-pendentemente dalla capacità delle persone disvolgere pienamente i propri compiti professio-nali.Con una crescita media annuale di occupati del30% e una presenza di oltre il 30% di giovaniunder 30, il gruppo Philip Morris in Italia ricon-ferma la propria volontà di investire nel capitaleumano del Paese, come testimoniato anche dairecenti investimenti a Taranto, dove è stato inau-gurato il Philip Morris Digital Information Ser-vice Center (DISC), e a Bologna dove lamultinazionale ha dato l’avvio ai lavori per ilPhilip Morris Institute for Manufacturing Com-petences (IMC), dedicato alla formazione perl’industria manifatturiera italiana.

Passiamo ora a Jti: una cultura aziendaleaperta, un ambiente di lavoro collaborativo e sti-molante, opportunità di mobilità e sviluppo in-ternazionali, piani di carriera costruiti sulleproprie competenze e processi organizzativi in-novativi: sono queste le eccellenze che hannoconsentito a JTI di ottenere il tris di certifica-zioni Top Employers anche per il 2021.L’azienda, per l’undicesimo anno consecutivo,ha ricevuto la certificazione in Italia e celebra ildecimo anno consecutivo da Top Employer inEuropa. Il riconoscimento è stato anche asse-gnato all’intero gruppo internazionale che rien-tra ancora una volta fra una selezionata cerchiadi 16 realtà aziendali certificate per l’eccellenteattenzione al capitale umano a livello globale.Il riconoscimento di quest’anno assume ancorapiù valore alla luce dell’attuale momento storicocomplesso in cui le persone JTI costituiscono ilpunto focale dell’azienda. Continuare a investiresui dipendenti nei momenti più critici significa

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Top Employer 2021

dimostrare loro di essere parte di un sistema cheli tutela e li pone al centro delle proprie scelte dibusiness.L’obiettivo è uno: essere dalla parte dei dipen-denti durante tutta la loro vita professionale.Questo è il percorso intrapreso da JTI per lacreazione di un ambiente di lavoro in grado dipromuovere la cultura del cambiamento e go-vernare con successo la grande trasformazioneche JTI sta vivendo su più livelli, organizzativi edi digitalizzazione ma soprattutto di approccioalla popolazione aziendale. Il principio ispiratoreè la libertà e la fiducia reciproca che caratterizzail contesto aziendale: libertà di scegliere il per-corso di carriera che si preferisce grazie ai pro-grammi di mobilità internazionale e orizzontale,libertà di fare le cose diversamente e di innovare,dare libera espressione al proprio essere per svi-luppare il proprio potenziale. “L’idea che ci muove è la consapevolezza diavere un ruolo importante presso le realtà in cuioperiamo e questo si accompagna alla volontà

di fare davvero la differenza. Lasciare il segno:è quello che cerchiamo di fare e verso cui stimo-liamo i nostri dipendenti con la precisa volontàdi pensare al futuro e prepararci ad affrontarlo,ecco perché prioritaria è l’attenzione non soloalle risorse interne ma anche esterne: attrarre igiovani talenti strizzando l’occhio alle nuove ge-nerazioni è per noi fondamentale perché vo-gliamo essere interpreti, anzi anticipatori delfuturo e dell’innovazione” afferma Gian LuigiCervesato, Presidente e Amministratore Dele-gato di JTI Italia.Tra gli obiettivi per il 2021 sono in programmal’ampliamento dei percorsi di carriera con pro-grammi di sviluppo internazionali e all’internodello nostro mercato e progetti legati al mondowellbeing che possono supportare le persone daun lato ad affrontare al meglio i cambiamentiche stiamo attraversando e dall’altro a bilanciarevita professionale e vita privata con nuove mo-dalità di lavoro.

“In JTI lavoriamo tutti i giorniper valorizzare la diversità, favo-rire l’apprendimento continuo,creare un network di scambio tra-sparente e collaborativo che ri-sponda sempre più alle esigenzeprofessionali e personali. I risul-tati ottenuti, non solo in Italia,ma anche a livello europeo e an-cora di più a livello globale con-fermano che siamo sulla stradagiusta. JTI, per il settimo annoconsecutivo, si conferma fra lepochissime aziende internazionalia essere certificate Top EmployerGlobal, un riconoscimento che ciriempie di orgoglio ma anche diresponsabilità perché sappiamodi avere un ruolo fondamentalenel disegnare le politiche di wel-fare aziendale che saranno il fu-turo del mondo del lavoro”conclude Cervesato.

Gian Luigi Cervesato, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia

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Lotta alla contraffazione

è una poco edificante ‘new entry’nelle prime posizioni della classificadei beni contraffatti. Si tratta deifiammiferi, che hanno una fetta del

20 per cento del totale, mentre le sigarette, comedi consueto, fanno la parte del leone con più del21 per cento.

Secondo un rapporto pubblicato dalla Commis-sione europea, infatti, nel 2019 sono stati seque-strati alle frontiere esterne dell'Ue benicontraffatti per un valore al dettaglio di oltre 760milioni di euro. "Mentre questa cifra rappresentaun aumento di valore di 20 milioni di euro ri-

spetto al 2018, nello stesso periodo il numero deisequestri è aumentato di oltre il 30%", spiegaBruxelles. Complessivamente, nel 2019 le autoritàdoganali degli Stati membri "hanno effettuatooltre 90.000 sequestri di beni che hanno violato i

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Contraffazione, report UE: alle frontierenel 2019 sequestrati beni per 760 mln Alle sigarette (che rappresentano il 21,3%) si sono aggiunti

quest'anno i fiammiferi contraffatti (20%)

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Lotta alla contraffazione

diritti di proprietà intellettuale, per un totale diquasi 41 milioni di singoli articoli (con un au-mento del 53% rispetto all'anno precedente)". "Iprodotti contraffatti non riguardano solo le im-prese legittime, ma rappresentano anche una mi-naccia per la salute, la sicurezza e l'incolumità deinostri cittadini e dei consumatori. La Commis-sione europea rimane impegnata a combatterequesta attività illegale e sostiene gli Stati membrinei loro sforzi per impedire l'ingresso di prodotticontraffatti nel nostro mercato unico", ha dichia-rato Paolo Gentiloni, commissario per l'Econo-mia. Il rapporto evidenzia che alle principalicategorie di beni sequestrati - sigarette (21,3%) emateriale da imballaggio (13,6%) - si sono ag-giunti quest'anno i fiammiferi contraffatti (20%),mentre i giocattoli (9,6%) e l'abbigliamento(3,9%) rappresentano la grande maggioranza deirestanti prodotti contraffatti importati nell'Ue.Per quanto riguarda le procedure di detenzione,le categorie principali sono l'abbigliamento e lescarpe sportive, mentre i profumi e i cosmeticioccupano il terzo posto quest'anno. Nell'85% deisequestri doganali, la merce è stata alla fine di-

strutta. Sull'origine di queste merci contraffatte,la Cina è il principale Paese di provenienza in ter-mini di numero (33%) e di valore (56%) dellemerci sequestrate. Come negli anni precedenti, laTurchia e Hong Kong rimangono tra i primi settePaesi in entrambi i termini. Il Pakistan (per i fiam-miferi) e la Moldavia (per il materiale da imbal-laggio delle sigarette) sono stati i primi in terminidi numero di articoli, e il Marocco (per gli oro-logi), il Senegal (per l'abbigliamento) e la Serbia(per il tabacco narghilè) in termini di valore. Iltraffico di corriere e quello postale hanno rappre-sentato insieme l'85% di tutti i casi di detenzione.I singoli articoli detenuti nelle categorie del traf-fico postale erano principalmente articoli di con-sumo ordinati tramite e-commerce, ad esempioscarpe, abbigliamento e giocattoli. "I prodotticontraffatti di uso quotidiano potenzialmente pe-ricolosi per la salute e la sicurezza dei consuma-tori, come alimenti e bevande, articoli per la curadel corpo, medicinali, elettrodomestici e giocattolirimangono un problema - conclude la nota dellaCommisione - rappresentando il 15,6% del totaledegli invii singoli trattenuti".

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cena: esterno giorno. Lei (in un’utilitaria),ferma al semaforo. Lui (in una macchina diun certo prestigio), le si ferma accanto, ab-bassa il finestrino (evidente l’azionamento

della manovella), si sporgequanto basta. Battuta:“scusi, ha da accendere?”.Lei spinge una specie dipiccolo stantuffo (l’accen-disigari) e glielo porge.Quante volte abbiamovisto al cinema una scenadi questo tipo? Centinaia.Eppure si tratta di unascena relegata ai filmd’epoca, perché oggi-giorno queste cose nonaccadono più. Nelle auto-vetture nuove, o in com-mercio da qualche lustro,sono scomparsi due ac-cessori che erano indi-

spensabili (e che, infatti, come vedremo, in qualchemodo sono tornati) per una determinata categoriadi automobilisti: i fumatori. Stiamo parlando delportacenere e dell’accendisigari da automobile.

C’era una volta: i portacenere (e gli accendisigari) per automobile

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Una Fiat 500 d’epoca col suo portacenere a metà cruscotto, utile anche per il passeggero

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Ormai, nel continuo ten-tativo di imporre, perlegge o consuetudine,norme comportamentaliindividuali, le case auto-mobilistiche sembranonon voler tenere controdei fumatori. Anzi, nonne tengono proprioconto. Però, i fumatoriesistono; e magari vo-gliono ritagliarsi la possi-bilità di fumare, magari insolitudine, nella propriaautovettura.E così, questi due acces-sori rimangono nelleauto d’epoca, o nelle re-lative foto, come mo-strato in questo articolo.E non sono dettagli

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Una Fiat 1100-103 in produzione dal 1953 al 1960

Un portacenere vintage personalizzato

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marginali: oltre all’indub-bia utilità, sono statispesso parti integrantidei progetti dei desi-gners. Oltretutto, i porta-cenere si trovavanosovente anche nei sediliposteriori, soprattutto sela macchina era di un‘segmento’ di alto livello. Se, oggi, un automobili-sta fumatore vuole ac-cendersi una sigaretta,deve frugarsi nelle ta-sche, e per la cenerenon ha alternative adabbassare il finestrino.Quanto al mozzicone,poi, quasi certamentequesto finirà per terra,sul pubblico suolo. Maci sono delle possibilità.Le cose utili, infatti,sono dure a morire,edecco infatti che si tro-vano sul mercato deiportacenere da mac-china, in vendita anche in molte tabaccherie, eche possono essere ‘appoggiati’ sui cruscotti.Stesso discorso per gli accendisigari: sono in

commercio dispositivi da inserire nelle preseUsb, che fanno alla bisogna. Si può fumare in macchina in Italia? Fino al 2016

fumare in macchina eraassolutamente lecito. Maun provvedimento diquell’anno ha disposto “ildivieto di fumare al con-ducente di autoveicoli, insosta o in movimento, eai passeggeri a bordodegli stessi in presenza diminori di anni diciotto edi donne in stato di gra-vidanza”. Quindi non sipuò fumare in macchinase all’interno della stessaci sono dei minori o unadonna incinta. In tutti glialtri casi è ancora possi-bile.

Un portacenere da auto portatile, in vendita anche in tabaccheria

Un accendisigari collegabile alla presa Usb della macchina

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Burocrazia

Il Covid ha fatto esplodere la burocrazia:in quasi un anno approvate 450 norme

Un profluvio di disposizioni, composto da migliaia e migliaia di pagine che ha travolto tutti

causa della presenza del Covid, la pro-duzione normativa e esplosa: tra circo-lari, ordinanze, decreti, Dpcm, leggi,linee guida sulla sicurezza nei luoghi di

lavoro, etc., sono 450 le misure legislative appro-vate a livello nazionale in poco meno di un anno.Un boom della burocrazia legislativa che ha diso-rientato il Paese, come emerge da uno studio dellaCgia di Mestre: tra le 450 norme conteggiate nonsono inclusi gli accorgimenti normativi anti-Covidche, sempre in questo periodo, sono stati appro-vati anche dalle Regioni e dagli Enti locali. Un profluvio di disposizioni, composto da mi-gliaia e migliaia di pagine che ha travolto tutti: cit-tadini, lavoratori e imprese, creando non pochiproblemi interpretativi, soprattutto ai piccoli im-prenditori che si stanno ancora districando tra ungroviglio di disposizioni legislative, spesso in con-traddizione tra loro e in costante cambiamento,perche in buona parte correlate alla “colorazione”della propria Regione. Il piu prolifico in materia normativa e stato il mi-

nistero della Salute con 170 provvedimenti. Se-guono la Protezione civile con 86, il ministerodell’Interno con 37, l’Inps con 36, il Commissarioper l’emergenza da Covid con 35 e l’Inail con 8.

Ad aver costretto queste Amministrazioni a deli-berare in misura cosi copiosa sono stati i 29 de-creti legge approvati dal Governo fino a questomomento, i 23 Dpcm firmati dal Presidente delConsiglio e le 14 leggi approvate dal Parlamento.Ovviamente, la gravita della situazione ha impostoal legislatore di mettere in campo importanti mi-sure a tutela della salute, disposizioni urgenti perfronteggiare i rischi sanitari e interventi a favoriredel lavoro e delle imprese: scelte legittime che,pero, hanno scatenato in maniera imprevedibile la“produttivita ” legislativa della macchina burocra-tica pubblica.

Va comunque sottolineato che nel nostro Paeseda sempre c’e una grande propensione a emanareleggi. Si stima che in Italia vi siano 160.000 norme,

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Burocrazia

di cui 71.000 promulgate a livello centrale e le ri-manenti a livello regionale e locale. In Francia, in-vece, sono 7.000, in Germania 5.500 e nel RegnoUnito 3.000. Tuttavia, la responsabilita di questa iper legifera-zione e ascrivibile alla mancata abrogazione delleleggi concorrenti e al fatto che il nostro quadronormativo negli ultimi decenni ha visto aumentareesponenzialmente il ricorso ai decreti legislativiche, per essere operativi, richiedono l’approva-zione di numerosi decreti attuativi. Questa proce-dura ha aumentato a dismisura la produzionenormativa nel nostro Paese, gettando nello scon-forto cittadini e imprese che ogni giorno sono

chiamati a rispettarla. Si potrebbe, però, ridurre ilnumero delle leggi attraverso l’abrogazione diquelle piu datate, evitando cosi la sovrapposizionelegislativa che su molte materie ha generato inco-municabilita , mancanza di trasparenza, incertezzadei tempi ed adempimenti sempre piu onerosi, fa-cendo diventare la burocrazia un nemico invisibilee difficilmente superabile. La nostra Pubblica Amministrazione si e com-portata in maniera bifronte: e stata inflessibilequando ha imposto le limitazioni alla mobilita ele chiusure ai bar, ai ristoranti e ai negozi; percontro, ha dimostrato di essere del tutto ineffi-ciente e spaventosamente impreparata quando,invece, e stata chiamata a riorganizzare i propriservizi per “aggredire” la diffusione del virus. Dicasi da elencare ce ne sono a iosa: come, adesempio, la tracciabilita dei contagiati, vedi il cla-moroso flop dell’app Immuni, il mancato poten-ziamento della medicina territoriale, il fallitotentativo di tornare tutti a scuola e l’incapacita dimettere a punto un serio piano di rilancio del tra-sporto pubblico locale.

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Fonte: Ufficio studi CGIA su dati estrapolati da www.governo.it

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Foglie di tabacco

er la prima volta è stata documentata lapresenza di una pianta medicale in-sieme col tabacco in alcuni contenitoridi farmaci risalenti alla civiltà Maya.

Pubblicato sulla rivista Scientific Reports, questorisultato è stato raggiunto dagli esperti della Wa-shington State University, che hanno analizzatoi residui prelevati da 14 vasi in ceramica tramiteindagini approfondite e trovato per la primavolta della calendula messicana. Sepolti più dimille anni fa nella penisola messicana dello Yu-catan nei contenitori medicali sono state trovate

anche tracce chimiche di tabacco essiccato e sta-gionato. L’ipotesi è che la calendula sia stata me-scolata con il tabacco per rendere il fumo piùpiacevole.

Campioni archeologici sono stati confrontati conmateriali di riferimento freschi e stagionati di duediverse specie di tabacco (Nicotiana tabacum eN. rustica). Inoltre, sono state campionate altresei piante che sono collegate a pratiche che alte-rano la coscienza; attività svolta grazie a docu-menti etnostorici o etnografici mesoamericani.

Trovati tabacco e calendulain antichi contenitori Maya

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Foglie di tabacco

Le analisi sono statecondotte utilizzandotecniche analitiche ba-sate sulla metabolomicaUPLC-MS, che am-pliano significativa-mente la possibilerilevazione di compostichimici rispetto ai pre-cedenti studi focalizzatisui biomarcatori. I ri-sultati includono il rile-vamento di oltre 9000caratteristiche chimicheresidue.

"Questa scoperta di-pinge un quadro piùchiaro delle antichepratiche di consumo didroghe - affermaMario Zimmermann,docente presso la Wa-shington State University - e apre la strada aglistudi futuri volti a indagare altri tipi di sostanzepsicoattive e medicali utilizzate dai Maya e dallealtre società precolombiane. Siamo stati ingrado di rilevare migliaia di composti vegetali ometaboliti nei residui raccolti da contenitori,ciotole e altri manufatti archeologici". I ricerca-tori hanno utilizzato i composti per identificarequali piante siano state consumate dalle civiltàantiche, riconoscendo la firma chimica dellesingole sostanze. In precedenza, l'identifica-zione di residui vegetali si basava sulla rileva-zione di un numero limitato di biomarcatori,

come nicotina, anabasina, cotinina e caffeina.Tale metodo, tuttavia, non consentiva di rilevaregli altri composti contenuti nelle ciotole analiz-zate se non vengono ricercati specificatamente.Gli esperti sottolineano l'importanza del ritro-vamento, viste le fattezze e l'integrità' del con-tenitore, che hanno permesso agli archeologi dicondurre le indagini in modo approfondito ecompleto. "Siamo in trattativa con diverse isti-tuzioni in Messico per ottenere l'accesso ai con-tenitori più antichi della regione ed esaminare iresidui vegetali - ha proseguito Zimmermann.

Allo stesso modostiamo portandoavanti un progetto peranalizzare i residui or-ganici conservati nellaplacca dentale di restiumani". Si espandonodunque le frontierenella scienza archeolo-gica, in modo da poterindagare meglio il le-game profondo tra leantiche civiltà e lepiante psicoattive. Esi-stono diversi modi in-gegnosi per gestire,usare, manipolare epreparare miscele dipiante, e si sta solo ini-ziando a scalfire la su-perficie di questeantiche pratiche.

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News

I funzionari dell'agenzia dogane e monopoliin servizio presso l'aeroporto di Malpensahanno sottoposto a sequestro cautelare in via am-ministrativa, per tentato contrabbando di tabacchilavorati esteri, una spedizione proveniente dallaRussia e destinata in Italia, contenente 460 pac-chetti di tabacchi lavorati esteri, del peso lordo di9,2 chili. La spedizione, selezionata dal circuito do-ganale di controllo per la visita fisica, è stata di-chiarata contenere 'biancheria da tavola'. I tabacchilavorati esteri, in quantitativo eccedente a quantodisposto dal regime comunitario sulle franchigiedoganali per le piccole spedizioni di carattere noncommerciale, recavano scritte in carattere cirillico.

I carabinieri della stazione Napoli Borgolo-reto hanno denunciato a piede libero una 53ennedel posto già nota alle forze dell’ordine. Entratinella sua abitazione, i militari dell’Arma hannoperquisito da cima a fondo tutti i locali. Rinvenutee sequestrate 114 stecche di tabacchi lavorati esteriillegali di varie marche. Le 'bionde' erano stipatein un vano a muro piastrellato con mattonelle

70x70. Per aprire il sistema, bastava premere unpulsante. I carabinieri - durante le operazioni -hanno sanzionato una paninoteca in piazza mer-cato per un importo complessivo di mille e 500euro: 100 chili di prodotti - tra graffe, cornetti epolpette di carne - sono stati sequestrati perchéprivi della tracciabilità circa la loro provenienza.

I militari della Guardia di Finanza della Com-pagnia di Ancona ed i funzionari dell'Ufficiodelle Dogane, in servizio presso il porto dorico,grazie a precise attività finalizzate al contrasto ditraffici illeciti, hanno scoperto e sequestrato, nellescorse settimane, due tonnellate e 160 Kg di ta-bacchi lavorati esteri di contrabbando. Gli scato-loni, contenenti le sigarette di contrabbando, perun valore commerciale di oltre 450.000 euro,erano abilmente nascosti all'interno di un vano ri-cavato appositamente nel carico di legname di unautotreno montenegrino, sbarcato dalla motonavedi linea proveniente dal porto croato di Spalato.Fondamentale il coordinamento tra i finanzieri e idoganieri, basato sull'intervento del servizio cino-

filo del Corpo e l'utilizzo del serviziocontrollo scanner predisposto dal-l'Agenzia Dogane Monopoli nei portipiù rilevanti, come appunto quello diAncona. Il cane anticontrabbando''Gabi'', con il suo fiuto appositamenteaddestrato, ha prontamente segnalatoal suo conduttore la presenza delle si-garette celate nel carico dell'autotreno,nonostante l'accurato occultamento inscatoloni nascosti in una nicchia rica-vata nel carico di legname. L'autotrenoè stato quindi sottoposto a controllo

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News

Il 29 dicembre 2020 è nato Edoardo,

nipote di Antonio Bettini, collega del TP di Reggio Emilia. Auguri e congratulazioni ai genitori

Diana ed Emanuele

radiogeno, utilizzando l'apposito ed avanzato si-stema in dotazione all'Ufficio delle Dogane, cheha confermato la presenza delle cosiddette ''cheapwhite'', sigarette di scarsa qualità, prodotte in Paesidell'est Europa, spesso non conformi agli stan-dard sanitari propri dell'Unione Europea e quinditalvolta contenenti sostanze potenzialmente peri-colose per la salute. L'Autorità Giudiziaria, pron-tamente informata, ha convalidato il sequestrodelle sigarette, insieme all' autotreno ed al caricodi copertura, che, secondo quanto dichiarato nelladocumentazione doganale esibita, consisteva inbancali di legno destinati ad una società italiana;l'autista del mezzo, un montenegrino di 27 anni, èstato denunciato, a piede libero, per contrabbandoaggravato.

Oltre 306 chili di sigarette estere di contrab-bando sono state sequestrate dalla Polizia inun' abitazione in vico Pergola all' Avvocata, nellazona del Borgo S. Antonio, a Napoli. Gli agentidell'Ufficio Prevenzione Generale della Questurahanno trovato nell' appartamento occupato daG.F., 39 anni, di Napoli e da una donna di 63,L.S., numerosi scatoloni, contenenti 1534 stecchedi sigarette senza il marchio del Monopolio diStato. L’uomo, gia' denunciato in passato, e' statoarrestato per contrabbando di tabacchi lavoratiesteri e la donna e' stata denunciata.

Tre arresti e 5 denunce, di questi sei eranopercettori di reddito di cittadinanza. E' il ri-sultato dei controlli disposti dal Comando pro-vinciale di Napoli e effettuato dai Carabinieridella Compagnia di Marano di Napoli insieme aimilitari del Gruppo Carabinieri di Castello di Ci-sterna e del reggimento Campania. Al centrodegli accertamenti e' finito il comune di Melitodi Napoli. Tre persone sono state arrestate per-che' gestivano una fiorente attivita' di spaccio dicocaina e marijuana. Nel corso dell'operazioneuna donna e' stata denunciata per favoreggia-mento personale. Mentre altre tre persone sonostate denunciate perche' sorprese a vendere instrada sigarette di contrabbando. I militari hannosequestrato 7 chili di bionde. Durante le opera-zioni sono stati sanzionati anche 2 esercizi com-merciali (un bar e un pub) che non hannorispettato gli orari previsti dalla normativa Covid.

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l Transit Point di Palermo è gestito dalla so-cietà Sodim Srl nata dal raggruppamentodei Depositi di Mussomeli e di Gela. Lasede dell’attuale Deposito si trova a Pa-

lermo, in zona Viale Regione; è un grande e spa-zioso locale, di circa 1000 metri quadrati.Esattamente a ottobre del 2019, a seguito dellanuova riorganizzazione della rete dei depositi, èiniziata “l’avventura” che ha come protagonisti ifratelli Sorce, Giuseppe e Luigi, e Romina Russellocon il marito Vincenzo Marzano.Questi gestori, pur provenendo da esperienze di-verse, hanno dato vita ad una “gestione comune”,improntata alla proficua collaborazione; sono, infatti,riusciti a ritagliarsi ognuno il proprio ruolo senzaconflittualità e competizione. Le capacità di Rominae del marito Vincenzo si sono ben amalgamate conla determinazione e la precisione dei fratelli Sorce;in più l’ ‘X Factor’: tanta voglia di innovazione e dimodernizzazione nella gestione dell’attività.

Ognuno ha il suo compito: Giuseppe si occupadella parte amministrativa e segue la parte politicaed istituzionale dell’attività tenendo i contatti conl’Agemos ricoprendo, da tanti anni, il ruolo diConsigliere; il fratello Luigi cura, invece, l’aspettocontabile della società. Entrambi hanno intrapresoquesta attività nel 2003 subentrando nella gestionedel Deposito dello zio Mariano Piazza, a Musso-meli in provincia di Caltanissetta. Diverso trascorso per Romina che è figlia d’arte,e ha ereditato le competenze e le attitudini dellamadre, Elda Manetta, che gestiva l’azienda del Ma-gazzino di Gela. Romina, attualmente, segue gliaspetti operativi e documentali, mentre il marito,Vincenzo, cura i rapporti con le rivendite e lo svi-luppo dell’attività commerciale di Terzia. Fa parte della squadra anche Maria Luisa Castro-novo, ex gestore del Magazzino di Alcamo, checonosce a menadito tutto il suo territorio.C’è da dire che il Transit Point di Palermo è una

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Un’unione da Oscar: 2 gestori per il primo TP della Sicilia

A Palermo. “Il covid non ci ha fermato. Abbiamo lavorato sempre anche nei momenti più bui”

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struttura ben articolata composta da una forza la-voro di 19 persone tra amministratori, impiegati,magazzinieri e autisti e rifornisce circa 750 riven-dite dislocate in diverse zone della Sicilia: in par-ticolare, si va da alcuni comuni della provincia diTrapani (Alcamo) alla quasi totalità dei comunidella provincia di Palermo. A rispondere alla nostra intervista è Giuseppe Sorce.La nuova struttura societaria è improntata adun’efficace ripartizione dei compiti, che va-lorizza le esperienze di vita e lavorative diognuno al fine di offrire il massimo contributoall’organizzazione della società stessa.Ricominciare tutto in una realtà diversa: la com-pagine societaria aveva maturato una consolidataesperienza nei propri territori di riferimento, Mus-someli e Gela, con l’organizzazione del DFL. Laconduzione del TP in una realtà diversa comequella di Palermo ha richiesto inevitabilmente aisoci di adeguarsi alla mutata e più complessanuova realtà. La gestione di unità di personale pra-ticamente quintuplicato, l’organizzazione di unnuovo modello di distribuzione (TP in luogodell’originario DFL) hanno richiesto ad ognunoun impegno maggiore oltre che una spiccata ca-pacità di adattamento alle nuove esigenze.Quali le difficoltà e quali invece le positivitàdi tale cambiamento? Sicuramente le difficoltà sono state tante ma, comehanno dimostrato gli incoraggianti risultati rag-giunti, sono state affrontate nel modo giusto: l’ap-proccio è stato corretto. L’attività di gestione delTP di Palermo ha avuto inizio, per esigenze orga-nizzative, dall’ex DFL di Alcamo. Da tale localitàsono partite le consegne effettuate nel primo mesedi attività. Grazie all’abnegazione di ognuno e alsupporto di Logista, il gruppo è riuscito a non farpercepire cambiamenti o difficoltà alla clientela. Letabaccherie hanno vissuto il subentro alla prece-dente gestione senza traumi, nel solco dell’effi-cienza distributiva che da sempre contraddistinguel’operato della compagine sociale. Nessun disservi-zio è stato creato grazie, soprattutto, alla dedizionee al non comune senso del dovere di tutti; dagli au-tisti al personale amministrativo. Le difficoltà e no-vità, affrontate in fase di avvio, hanno dato allacompagine sociale e a tutto il personale operativo,

la consapevolezza delle proprie potenzialità, graziealle quali si è creato un gruppo affiatato che conti-nua ad operare con solerzia e determinazione, su-perando le ulteriori criticità che si sono presentate,in primis con l’Emergenza Covid.Voi venite da esperienze lavorative diverse, èstato difficile coniugare il “nuovo” lavoro, op-pure avete fatto tesoro ognuno del know howaltrui?Sicuramente ognuno di noi si è rimesso in gioco,cercando di trovare all’interno della squadra unruolo che potesse massimizzare il proprio contri-buto per la realizzazione dell’obiettivo comune.Ovviamente sono stati frequenti i confronti sugliaspetti operativi e organizzativi ma l’approccio èrimasto sempre lo stesso: dare il proprio supporto,la propria esperienza, esprimere il proprio puntodi vista per gestire al meglio tutte le criticità. Inoltre sono stati necessari nuovi investimentinella gestione e riguardo al personale avetedovuto fare tagli occupazionali?Certo. Abbiamo dovuto investire sia sulla sicu-rezza del Deposito, con l’installazione di nuovi im-pianti, che sulla logistica acquistando nuovi mezzidi trasporto. Per quanto riguarda il personale, in-vece, non sono stati fatti dei tagli, anzi, al contra-rio, sono state fatte nuove assunzioni, necessariealla gestione di una realtà sicuramente molto piùcomplessa ed articolata rispetto alla somma deglioriginari DFL di Gela e Mussomeli.Parliamo dell’emergenza Pandemia, del lock-down dello scorso inverno; come avete lavo-rato in regime di COVID, quali le misureprese nei confronti dei clienti tabaccai e delvostro personale? L’emergenza legata alla Pandemia da Covid 19 èstata per l’azienda un ulteriore momento di cre-scita. Subito dopo le prime comunicazioni del feb-braio 2020, con cui veniva richiesto di svolgere,anche durante il lockdown, le prestazioni lavora-tive, è emersa una chiara disponibilità di tutto ilpersonale ad affrontare tale nuova sfida congrande sacrificio. Sono state assunte, tempestiva-mente, tutte le misure precauzionali previste daidecreti ministeriali, e necessarie per svolgere in si-curezza il nostro lavoro. L’azienda ha operato congrandissima accortezza e prudenza al fine di tute-

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lare la salute del personale e della clientela. Sonostati implementati dei processi, con riferimentoalle indicazioni ministeriali, per consentire allaclientela afferente i locali del Magazzino di ritirarei tabacchi in massima sicurezza. Dal punto di vista commerciale c’è stata unaflessione nella distribuzione dei tabacchi e deiprodotti differenziati? In merito all’andamento delle vendite, non avendoalcun dato storico, non è possibile rispondere inmodo circostanziato. Inoltre da un punto di vistadell’attività commerciale per conto di Terzia,l’azienda ha conseguito ottimi risultati in terminidi penetrazione ed è riuscita a conseguire un fat-turato di circa il 20% superiore ai dati consuntividell’anno precedente: risultati che come primoanno di attività sul sito di Palermo ci gratificano,pur nella consapevolezza che gli obiettivi ancorada raggiungere sono altri e più sfidanti.L’estate la bellezza della costa e del marefanno circolare molti turisti soprattutto nellezone di villeggiatura e nei centri balneari. In effetti l’estate determina una modifica della do-manda di tabacchi afferente il nostro deposito. Lacittà di Palermo, nel periodo estivo, vede lo sposta-mento della clientela verso i comuni costieri chefanno parte della Città Metropolitana di Palermo.Pertanto si registra un calo della domanda prove-niente dalle rivendite della città ed un incrementodegli ordinativi dalle tabaccherie della zona costiera. Riuscite in questo periodo a soddisfare tuttele rivendite? Sono sufficienti le vostre“scorte”? Da quale DFT vi rifornite?Il nostro Deposito, che è aggregato al DFT di Ca-tania, è strutturato per soddisfare sempre e co-munque la domanda di tabacchi della nostraclientela. Il nostro obiettivo prioritario è, proprio,la piena soddisfazione della clientela. Argomento molto attuale e che purtroppo havisto protagonisti molti colleghi: la sicurezzadel Deposito, avete mai subito furti o rapine adanno della vostra attività? Quali le misurepreventive attuate?Anche il nostro Deposito, come molti altri depo-siti della rete, è stato oggetto di furti e rapine. Dalmese di ottobre dello scorso anno ad oggi ne ab-biamo subito diverse. Ciò ha determinato un forte

alert nelle forze dell’ordine, polizia e carabinieri,che si sono attivate per prevenire ulteriori atti de-littuosi. Il danno economico è stato sicuramenterilevante e pertanto sono al vaglio ulteriori misureper ridurre la frequenza di tali eventi. Il deposito,a tale proposito, ha attuato tutte le misure previstedai protocolli di sicurezza di Logista Italia per lasalvaguardia del personale adibito al servizio di tra-sporto garantito e dei prodotti trasportati. Parliamo di Terzia e della vendita di prodottiextra tabacco. Avete mai avuto esperienza dicommerciale? Qual è ad oggi il vostro bilan-cio? Vi ritenete soddisfatti?La nostra azienda, su Mussomeli e Gela prima, esu Palermo e provincia adesso, da anni lavora perpromuovere le attività commerciali di Terzia SpA.Mussomeli, nella classifica redatta da Logista, eranei primi posti in Italia, sia in termini di penetra-zione che di fatturato (euro/chilo). Ad oggi, dopoun anno di attività del TP di Palermo, possiamo af-fermare che si sta svolgendo un buon lavoro. Siamoriusciti a conseguire ottimi risultati in termini di pe-netrazione, mai raggiunti in precedenza da questoTP, mentre in termini di fatturato euro/chilo siamoin crescita, ma ancora ci stiamo organizzando perraggiungere obiettivi molto più ambizioni e grati-ficanti. Al momento abbiamo accresciuto di circail 20% il fatturato rispetto all’anno precedente, maci stiamo organizzando per conseguire in tempibrevi gli obiettivi in termini di fatturato euro/chiloche ci si attende dalla piazza di Palermo. Giuseppe Sorce, lei è già al terzo mandato diConsigliere dell’Associazione. Un breve bilan-cio del suo ruolo, sicuramente determinantedato che rappresenti una regione importantecome la Sicilia.Sono orgoglioso di rappresentare a livello nazionalequesta Regione. Il mondo della distribuzione deltabacco e della logistica, considerato il periodo sto-rico, è particolarmente complesso e presenta sfidecontinue per affrontare e superare le quali bisognaattrezzarsi con un’organizzazione efficiente e al-l’avanguardia. Non si può aspettare che altri risol-vano le nostre difficoltà. Occorrono investimenti,risorse umane, capacità di farsi interprete delle esi-genze delle persone, empatia per comprenderne ibisogni. In Sicilia tutti i Depositi, consci di quanto

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detto in premessa, si stanno attrezzando, inve-stendo e strutturandosi per far fronte alle mutevolie più stringenti condizioni del mercato. La sfida delcommerciale di Terzia è la più importante, tuttiquanti ne hanno compreso la rilevanza in un mer-cato che presenta spazi da aggredire con un’orga-nizzazione commerciale adeguata.

LA RIVENDITA DEL SIGNOR GIACALONE A PALERMO IN PIENOCENTRO STORICO: UNA BELLA REALTA’ IMPRENDITORIALE

La rivendita n. 62 a Palermo è gestita da FrancescoGiacalone un quarantasettenne d’assalto che ognigiorno per tutto l’anno (compresa la domenica)porta avanti la tabaccheria insieme alla sorella Lo-redana e al cognato Salvo. Sono una bella realtàimprenditoriale, trovandosi in una posizione stra-tegica della città e quindi di grande passaggio…oltre ai tabacchi vendono bibite e piccoli dolciumi.La tabaccheria, infatti, si trova in Piazza Castel-nuovo, vicino al Teatro Politeama: un quartierepieno di gente e molto frequentato; perciò i clienti,in negozio, non mancano. Soprattutto questa estatela Sicilia è stata meta di tanti turisti nostrani che nehanno ammirato le bellezze, in particolare Palermocon i suoi tesori artistici e il mare, e così i turistifumatori che si sono trovati a passare dalla tabac-cheria sono rimasti tutti ampiamente soddisfatti.

Ascoltiamo cosa racconta Francesco Giacalone.“Quella di Piazza Castelnuovo è una rivendita sto-rica: infatti esiste da più di cento anni ed è stata ri-levata da mio padre Giuseppe nel 1981. Il lavoroè tanto, e siamo aperti dal lunedì alla domenica:operativi dalle 07:30 alle 21:00 senza intervallo.Con mia sorella Loredana e mio cognato Salvofacciamo i turni in modo da garantire sempre unservizio preciso e continuativo.Il prelievo di tabacchi nel periodo di normalità la-vorativa era sui 140/150 KG; per il momento,però, causa cantieri in corso e soprattutto perl’emergenza COVID-19 siamo intorno ai 60/70chili a settimana. C’è stata una flessione, sicura-mente, ma speriamo di recuperare soprattutto orache la gente ricomincia a circolare. La nostra re-gione è stata più volte zona rossa ed ora da pocosiamo tornati in zona arancione. In tabaccheria potete trovare, otre a un vasto as-sortimento di tabacchi, sigari e prodotti elettroniciper sigarette di nuova generazione ed anche pro-dotti dolciari, bibite, snack, trinciato ed accessoriper pipa e in più una grande offerta di modelli-smo e di carte da gioco.Ovviamente siamo pure ricevitoria Sisal, Lotto elotterie e servizi Lis.I rapporti con il Sig. Vincenzo Marzano, del Tran-sit Point della città, sono ottimi: è una personamolto competente. Il Magazzino è sempre benfornito e sono tutti molto tempestivi negli ordini.Oltre i tabacchi ci forniscono anche prodotti terzidi generi vari anche snack e cioccolata. Gli ordinivengono evasi quasi settimanalmente da ottimicollaboratori del Sig. Vincenzo sempre presenticon frequenti visite in tabaccheria”.

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Scienza

Enea ha sviluppato un metodo biotec-nologico innovativo e rapido per pro-durre in grandi quantità e con costiridotti alcune molecole (crocine, picro-

crocine e safranale) benefiche per l’uomo e digrande interesse per le industrie alimentare, cosme-tica e farmaceutica ma molto scarse in natura. Il me-todo è descritto in uno studio condotto incollaborazione con l’Istituto di Biologia Molecolaree Cellulare Vegetale di Valencia e l’Università di Ca-stilla-La Mancha che è stato pubblicato sulla presti-giosa rivista internazionale ‘Metabolic Engineering’. L’interesse farmaceutico/industriale è legato alleproprietà antiossidanti, analgesiche, antinfiamma-torie e preventive di queste vere e proprie ‘supermolecole’, utili per la cura di numerose patologiequali le malattie degenerative della retina, alcuneforme di carcinoma, demenza senile e depressione,ma anche come coloranti, profumi, aromi e integra-tori alimentari. Il sistema innovativo si basa sull’uti-lizzo di un virus vegetale non patogenoopportunamente “ingegnerizzato” che viene intro-dotto nelle piante di tabacco selvatico (Nicotianabenthamiana): in sole due settimane sono stati ot-tenuti fino a 2 mg di crocine e 8mg di picrocrocinaper grammo di peso secco della foglia e successiva-mente, attraverso ulteriori esperimenti di ingegneriametabolica, un ulteriore aumento delle crocine finoa 3.8 mg. “Tali quantità sono superiori di quasi 150volte rispetto a precedenti studi e rappresentano unrisultato molto significativo tenuto conto che in na-tura queste molecole (appartenenti al gruppo degliapocarotenoidi e responsabili del colore, del gustoe dell’aroma dello zafferano) sono presenti, ap-

punto, solo nello zafferano che ha rese molto scarse,e nella buddleja, o ‘pianta delle farfalle’, non idoneaall’utilizzo alimentare”, spiega Gianfranco Direttodel Laboratorio Biotecnologie Enea. “La Nicotianabenthamiana trattata con questo metodo rappre-senta quindi una valida e veloce alternativa rispettoallo zafferano e alla buddleja”, aggiunge Diretto,sottolineando che “questi studi ci consentono dicompiere un ulteriore passo in avanti nella ricercasullo sfruttamento biotecnologico di molecole be-nefiche per l’uomo e di aprire nuovi scenari sullaproduzione veloce e a basso costo delle crocine, alfine di arrivare ad un utilizzo a livello industriale efarmaceutico su larga scala”. Ad oggi, la coltiva-zione dello zafferano è limitata a terreni marginali,ogni pianta produce al massimo 3 fiori, ognuno deiquali porta al massimo 3 stigmi, che rappresentanoi tessuti che accumulano le crocine, e tutte le ope-razioni di raccolta e processamento devono esseresvolte manualmente. Inoltre, lo zafferano è unapianta sterile, aspetto che ne aumenta le difficoltàdi miglioramento genetico e delle sue caratteristicheproduttive. Tutti questi motivi rendono lo zafferanola spezia più costosa al mondo, con prezzi che pos-sono raggiungere 15mila euro al chilo. La BuddlejaDavidii è una pianta originaria delle zone montuosedella Cina ma coltivata in Europa fin dalla finedell’800 come pianta ornamentale. E’ caratterizzatada fiori nella cui corolla vengono prodotte e accu-mulate le crocine, e che vanno a costituire una bellae tipica infiorescenza, con colorazioni che varianodal bianco al rosa/rosso porpora fino al blu/viola,profumata e ricca di nettare che attira le farfalle, dacui il nome “albero delle farfalle”.

Dal tabacco selvatico si ricavano supermolecole benefiche per l’uomo

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Divenuto professionista a soli 16 anni, Randy esordì nel Motomondiale nel 1979 in sella ad una Yamaha 250, con la quale conquistò 3 podi e chiuse il campionato in quartaposizione. Amava guidare la moto fidandosi solo del suo istinto e senza mai calcolare nulla: sorpassi impossibili, staccate incredibili, intraversate, fumate di gomme e pieghe

oltre i limiti della fisica erano all’ordine del giorno. Rischiava molto e spesso, anche quando non era necessario. Sull’asciutto e sul bagnato, di cui era uno spe-cialista. Con gomme nuove e con gomme finite. E fu proprio per questa sua spiccata propensione al rischio che Randy Mamola, a differenza dei suoi

illustri conterranei, rimase un Re senza corona.Suzuki, Honda, Yamaha, Cagiva e ancora Yamaha. In tredici stagioni nella classe regina corse prati-camente con tutte le moto, raccogliendo 13 vittorie e 54 podi.Peccato solo per quel titolo mondiale più volte sfiorato, ma mai arrivato. Nel 1980 fu KennyRoberts a negarglielo, nel 1981 Marco Lucchinelli, nel 1984 Eddie Lawson e nel 1987Wayne Gardner.

Generoso in pista e nella vita, nel 1986 Randy cominciò a raccogliere fondi perSave the Children, un’associazione che si occupa tuttora dei bambini

africani. E fu proprio durante uno dei suoi viaggi in Africa chenotò qualcosa che lo colpì profondamente: le motoci-

clette venivano utilizzate per il trasporto dimedicinali e di apparecchiature mediche. Ma

versavano anche in pessime condizioni. Questo lospinse, dieci anni più tardi, a fondare assieme ad altre

persone Riders for Healt, una onlus che si occupa di for-nire moto e addestramento tecnico per la loro manuten-zione in Africa.Oggi, oltre a testare le MotoGP per alcune riviste, Randy

sfreccia veloce lungo le piste portando consè sulla Ducati Desmosedici bipo-sto alcuni fortunati e audacipasseggeri. Ma segue ancheil figlio Dakota, decisoad intraprendere lastessa carrieradel padre.

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Tabacco e Motori

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Divenuto professionista a soli 16 anni, Randy esordì nel Motomondiale nel 1979 in sella ad una Yamaha 250, con la quale conquistò 3 podi e chiuse il campionato in quartaposizione. Amava guidare la moto fidandosi solo del suo istinto e senza mai calcolare nulla: sorpassi impossibili, staccate incredibili, intraversate, fumate di gomme e pieghe

oltre i limiti della fisica erano all’ordine del giorno. Rischiava molto e spesso, anche quando non era necessario. Sull’asciutto e sul bagnato, di cui era uno spe-cialista. Con gomme nuove e con gomme finite. E fu proprio per questa sua spiccata propensione al rischio che Randy Mamola, a differenza dei suoi

illustri conterranei, rimase un Re senza corona.Suzuki, Honda, Yamaha, Cagiva e ancora Yamaha. In tredici stagioni nella classe regina corse prati-camente con tutte le moto, raccogliendo 13 vittorie e 54 podi.Peccato solo per quel titolo mondiale più volte sfiorato, ma mai arrivato. Nel 1980 fu KennyRoberts a negarglielo, nel 1981 Marco Lucchinelli, nel 1984 Eddie Lawson e nel 1987Wayne Gardner.

Generoso in pista e nella vita, nel 1986 Randy cominciò a raccogliere fondi perSave the Children, un’associazione che si occupa tuttora dei bambini

africani. E fu proprio durante uno dei suoi viaggi in Africa chenotò qualcosa che lo colpì profondamente: le motoci-

clette venivano utilizzate per il trasporto dimedicinali e di apparecchiature mediche. Ma

versavano anche in pessime condizioni. Questo lospinse, dieci anni più tardi, a fondare assieme ad altre

persone Riders for Healt, una onlus che si occupa di for-nire moto e addestramento tecnico per la loro manuten-zione in Africa.Oggi, oltre a testare le MotoGP per alcune riviste, Randy

sfreccia veloce lungo le piste portando consè sulla Ducati Desmosedici bipo-sto alcuni fortunati e audacipasseggeri. Ma segue ancheil figlio Dakota, decisoad intraprendere lastessa carrieradel padre.

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Ciro... del Mondo

Competenti...Pare che una grande e popolosa regione italiana,di fronte alla preoccupante recrudescenza delvirus, abbia chiesto al noto, ormai in pensione,investigatore della gendarmeria francese JacquesClouseau di assumere le redini di una task forcesolida e competente, capace una volta e per tutte di

dare risposte efficaci, visti gli innumerevoli fallimenti accumulati fino adoggi. Il celeberrimo ispettore si è detto entusiasta della proposta ed ha fatto trapelare di avere già leidee molto chiare (una in particolare) ma non ha voluto svelare altro. L’ispettore Clouseau ha chiestodi avere una comoda “stonza”, ampia e senza tanti oggetti fragili, visti la tipologia di allenamentoche compie quotidianamente con il suo assistente, maggiordomo e personal trainer Kato. Pare altresìche - diffusasi la notizia - il suo storico nemico, il commissario Charles Dreyfus, ricoverato da moltianni in una clinica psichiatrica e che sembrava oramai prossimo ad una completa guarigione, abbiaavuto una pesante ricaduta, probabilmente a questo punto irreversibile. Trapelano comunque dafonti attendibili notizie relative alle prime iniziative che Clouseau ha intenzione di mettere in atto.Anticipiamo quelle che appaiono essere le più clamorose. Pare abbia chiesto l’utilizzo in esclusivadello stadio comunale, al fine di allestire appositi reparti di terapia intensiva in vista delle fasi quattro,cinque, sei e sette. Ha giustificato questa richiesta ritenendo che all’aria aperta si sta meglio, innan-zitutto perché tra un mesetto, respirando aria di primavera tutti guariranno più in fretta. Ma in verità,i soliti maligni, pensano che faccia tutto questo per favorire la sua squadra del cuore, in quanto rivalenelle coppe europee delle due squadre cittadine. Altra notizia trapelata è quella che il furbo edesperto ispettore sia già sulla pista giusta per annientare un mercato di falsari. “Di falsari nella miaesperienza di investigatore ne ho incontrato e smascherati talmente tanti che ho capito subito chedietro i cosiddetti “falsi positivi”, si nascondevano pericolosi trafficanti”, ha affermato l’illustre tu-tore dell’ordine. Altra iniziativa di forte impatto sarà quella di far arrivare milioni di mascherine conle sembianze del governatore regionale o del suo assessore, da distribuire a tutti i cittadini comesegno di solidarietà e sostegno contro l’indegna campagna di denigrazione perpetuata ai loro danni.Ed a tale proposito, verranno anche trasmessi ininterrottamente, su schermi giganti in tutta la città,due filmati guida. Il primo già noto (ma mai abbastanza!) vedrà il presidente regionale dare dimo-strazione di come indossare correttamente una mascherina. Nel secondo, non trovando di meglio,si vedrà l’assessore alla sanità uscente dimostrare, in un tenero siparietto familiare, ai bambini comesi spalma la Nutella sul pane. Sempre da fonti molto accreditate si è venuto a sapere che in occasionedel suo arrivo in Italia - come è spesso accaduto in passato ad inizio indagini - al fine di non esserericonosciuto Clouseau utilizzerà il trucco del travestimento, che rappresenterà una sorta di segnaleper tutti i cittadini. Ed allora una cosa è certa: arriverà travestito da “Conte” o da “Cavaliere” o piùprobabilmente lo vedremo sbarcare insieme al suo fido Kato travestiti da...“Draghi”...

di Ciro CannavacciuoloCiro... del Mondo

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