DOMENICA 8 SETTEMBRE 2013 GIORNALEDIBRESCIA BRESCIA … · occupiamo proprio semmai in...

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BRESCIA&PROVINCIA Dall’inviato Tonino Zana S. GIACOMO DELLE SEGNATE (Mantova) Anna e Angela, do- cili e belle, dei mezzani e dei grandi, alle 11,45 di ieri mattina, tagliano il nastro della Scuola Materna di San Giacomo delle Segnate nel Mantovano, costrui- ta, dopo il terremoto, grazie alle donazioni del nostro giornale, della Fondazione Comunità Bre- sciana e di altre istituzioni, circa 700mila euro per 600 metri qua- dri su un piano, 4 mesi e mezzo il tempo di costruzione, la prima pietra il 6 aprile scorso, un re- cord di efficienza e di generosità come proveniente da un altro mondo. Noi ci siamo tutti, il nostro diret- tore Giacomo Scanzi, il nostro presidente Giovanni Maria Sec- camani Mazzoli, il presidente della Fondazione Comunità Bresciana, Giacomo Gnutti, Mauro Torri, direttore generale ope- rativo del Giornale di Brescia, Gian Maria Tognazzi dirigente della Protezione Civi- le della Provin- cia, Fausto Pedrotti, pilastro di un volonta- riato irraggiungibile dall’Aquila a qui, il dott. Spelta del Ban- co di Brescia, Gobbi delegato del presiden- te Api. Stiamo nello stesso posto in cui pestavamo i piedi nel fango e nell’acqua a catinelle il pomerig- gio del 6 aprile, tra lo stesso po- polo di madri, padri e bambi- ni. Oggi, un sole cocente canta la gioia di una scuola del futuro, l’abbraccio tra una terra marto- riata e la nostra con una tradizio- ne di solide radici amicali, fede- le a chi ha bisogno e si prenota per altre fedeltà. Si scopre la targa, si legge il titolo della Scuola Materna, l’inno d’Italia è appena passato sulle labbra e ci inorgogliamo con un quarto di groppo in gola quando leggiamo «Brixia Fidelis: scuola dell’infanzia statale interamen- te finanziata dalla generosità di cittadini, associazioni, aziende e banche bresciane grazie al co- ordinamento della Fondazione Comunità Bresciana e del Gior- nale di Brescia. 7 settembre 2013». Noi c’eravamo tutti. Non ci pre- occupiamo proprio semmai in giro circoli, ancora, qualche indi- gnato verso la nostra soddisfa- zione. Non saremo orientati a farci del male anche davanti a dei bambini? Il vicesindaco di San Giaco- mo, Marzia Bertolasi, coordina interventi e governa l’incon- tro. È una maestra gentile, trat- ta con puntualità la nervosa cu- riosità dei piccoli e la concentra- zione dei presidenti. «Questa mattina presto - dice - io, l’assessore Giuliano Bassi e il sindaco Paolo Bocchi gonfia- vamo i palloncini, cercavamo il na- stro adatto al ta- glio, contavamo gli euro per il rinfre- sco e preparavamo la festa del paese per la notte». Si muove con ordi- ne, dichiara «un’eterna gratitu- dine per i brescia- ni», dice che è un giorno da segnare sul calendario: «Non ce l’avrem- mo fatta senza di voi. La scuola è bella, allegra, luminosa, nutri- ta di una didattica perfetta, anti- sismica». Chiude con una cita- zione di Piero Calamandrei: «Trasformare i sudditi in cittadi- ni è un miracolo che solo la scuo- la è in grado di fare». Si ascolta il presidente dei geni- tori, Carlo Bocchi, è toccante: «Non siamo soli. I bresciani ci hanno ricordato che nessuno ri- mane solo se conosce il significa- to della solitudine». Il presidente Giacomo Gnutti ricorda il cammino dell’amici- zia solidale da Brescia a San Gia- como: «Abbiamo ricevuto la ri- chiesta di aiuto dal presidente Seccamani e dall’assessore pro- vinciale Mandelli, altre istituzio- ni si sono aggregate. Subito mil- le donatori dal Giornale di Bre- scia. Abbiamo compiuto un viag- gio di perlustrazione a San Gia- como e ci siamo convinti che qui c’è gente seria e concre- ta. Complimenti al sindaco Boc- chi e alla sua comunità». Il nostro presidente Giovanni Maria Seccamani Mazzoli sotto- linea «la solidarietà dei brescia- ni, tradotta in tempestività e amicizia. Conosco - ricorda - la paura causata dal terremo- to. Nel 1976 ero militare in Friu- li e ho preso la seconda scos- sa. Vivevamo su un camion, cer- cavamo di sollevare la comunità dall’angoscia. Quando è stata presentata questa iniziativa del- la Brixia Fidelis ho ritrovato i sen- timenti di quei giorni». C’è la fierezza di essere stati scel- ti per un aiuto e l’umiltà di sape- re che quel «Padre Nostro» reci- tato con vigore, prima dell’asper- sione di don Nicola Sogliani, è dedizione a una grazia ricevuta e l’appello che non accada più poiché il popolo soffre e prega e porta i suoi bambini sotto il nuo- vo tetto di una scuola fedele. Il sindaco Bocchi taglia le emo- zioni con un ricorso a ironie ful- minanti, molte le incursioni dia- lettali: «I motori primi sono stati i bresciani. Ci hanno aiutato a battere i punti morti. La scuola, cominciata sott’acqua, è termi- nata questa notte...». La strada lunga di un primo cittadino speciale Paolo Bocchi è stato il punto di riferimento fondamentale per la rinascita del paese SAN GIACOMO DELLE SEGNATE Let- tini blu, decine, perfettamente incastra- ti, di un materiale pacifico, neppure un graffio può uscire da un giaciglio del ge- nere. Dentro gli spazi della Scuola Mater- na di San Giacomo delle Segnate, è co- me misurarsi con la confidenza di mura domestiche, non c’è niente di burocrati- co, di chiuso, di didatticamente e peda- gogicamente obbligante. Sei a casa tua, a misura di bambino. Il sindaco Bocchi stringe mani, fatica uno slalom tra bambini e genitori, ricor- da di aver fatto la sua parte ed ora tocche- rà ad altri. Doppio mandato, voglia di li- bertà, nostalgia già di una gran bella fati- ca. Ne parleremo a pranzo, con il nostro di- rettore Giacomo Scanzi, Mauro Torri, Tobler Gabriele Strada (New Eden), To- gnazzi e Pedrotti, il segretario Valtorta della Fondazione Comunità Bresciana, Gobbi. «Abbiamo incontrato un primo cittadi- no e una comunità speciali - dice il diret- tore del Giornale di Brescia - noi percor- riamo questo viaggio umano e professio- nale fedeli a una linea di solidarietà che ci ha visti in Friuli, all’Aquila, nel Sud del Paese, nel Kosovo, in India, ora a San Giacomo delle Segnate». Lunedì per i bambini sarà il primo giorno di scuola. Ci saremo. Il sindaco Bocchi è un ingegnere con stu- dio a Bologna. Non lo vedono da un an- no, da quel maggio dell’anno scorso quando si aprì il capitolo prima rovinoso e poi squarciato da amicizie inattese da iscrivere tutte alla scienza umanistica di Alessandro Manzoni, a quella Provvida Sventura per cui non c’è un bene se non si vince il male. Non esisterebbe un asilo nuovo chiamato Brixia Fidelis, sarebbe stata orientata altrove o rimarrebbe in surplace la solidarietà leale e non pelosa di migliaia di bresciani. Gli operai hanno inventato un tempo nuovo, non un’ora di 60 minuti e un certo Berti, capo del cantiere riceve plausi e non tiene a bada gli occhi lucidi. «A novembre verrete a tagliare il nastro delle nuove scuole elementari? Ci con- to». Il sindaco mostra il cantiere 10 metri più in là, altro ko per il pessimismo e l’inefficienza, una scuola elementare co- struita dalle fondamenta in un anno. Ie- ri, il ministro dell’Istruzione passava su Gonzaga e avrebbe guadagnato sorpre- se eccellenti da illustrare al Governo e al Parlamento, se fosse arrivata qui, riferen- do a Roma che esiste un’Italia funzionan- te, emergente da un terremoto, indispo- nibile a cambiare terra, semplice a riunir- si per festeggiare il proprio coraggio, l’amore per i figli e la terra in cui le è acca- duto di nascere, arrivare, vivere. zana AMICIZIA Il presidente dei genitori: «Voi bresciani ci avete insegnato che non si è mai soli, basta cercarsi insieme» San Giacomo, inaugurato l’asilo sorto sulle rovine del terremoto La generosità dei bresciani e dei nostri lettori. Il saluto dei presidenti Giovanni Maria Seccamani Mazzoli e Giacomo Gnutti.Comunità in festa L’inaugurazione Nelle immagini di Gabriele Strada per New Eden Group il racconto della cerimonia di inaugurazione della scuola «Brixia Fidelis» a San Giacomo delle Segnate Bambini alla scoperta della loro nuova scuola LA RICOSTRUZIONE 8 DOMENICA 8 SETTEMBRE 2013 GIORNALE DI BRESCIA

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BRESCIA&PROVINCIA

Dall’inviato

Tonino Zana

S. GIACOMO DELLE SEGNATE(Mantova) Anna e Angela, do-cili e belle, dei mezzani e deigrandi, alle 11,45 di ieri mattina,tagliano il nastro della ScuolaMaterna di San Giacomo delleSegnatenel Mantovano, costrui-ta, dopo il terremoto, grazie alledonazioni del nostro giornale,dellaFondazione Comunità Bre-sciana e di altre istituzioni, circa700mila euro per 600 metri qua-dri su un piano, 4 mesi e mezzoil tempo di costruzione, la primapietra il 6 aprile scorso, un re-cord di efficienza e di generositàcome proveniente da un altromondo.Noi ci siamo tutti, il nostro diret-tore Giacomo Scanzi, il nostropresidente Giovanni Maria Sec-camani Mazzoli, il presidentedella Fondazione Comunità

Bresciana, GiacomoGnutti, Mauro Torri,direttoregeneraleope-rativo del Giornale diBrescia, Gian MariaTognazzi dirigentedella Protezione Civi-le della Provin-cia, Fausto Pedrotti,pilastro di un volonta-riato irraggiungibiledall’Aquila a qui, ildott. Spelta del Ban-co di Brescia, Gobbidelegatodel presiden-te Api.Stiamo nello stesso posto in cuipestavamo i piedi nel fango enell’acqua a catinelle il pomerig-gio del 6 aprile, tra lo stesso po-polo di madri, padri e bambi-ni. Oggi, un sole cocente cantala gioia di una scuola del futuro,l’abbraccio tra una terra marto-riata e lanostra con una tradizio-ne di solide radici amicali, fede-le a chi ha bisogno e si prenotaper altre fedeltà.Si scopre la targa, si legge il titolodella Scuola Materna, l’innod’Italia è appena passato sullelabbra e ci inorgogliamo con unquarto di groppo in gola quando

leggiamo «Brixia Fidelis: scuoladell’infanzia statale interamen-te finanziata dalla generosità dicittadini, associazioni, aziendee banche bresciane grazie al co-ordinamento della FondazioneComunità Bresciana e del Gior-nale di Brescia. 7 settembre2013».Noi c’eravamo tutti. Non ci pre-occupiamo proprio semmai ingirocircoli, ancora,qualche indi-gnato verso la nostra soddisfa-zione. Non saremo orientati afarci del male anche davanti adei bambini?Il vicesindaco di San Giaco-mo, Marzia Bertolasi, coordinainterventi e governa l’incon-tro. È una maestra gentile, trat-ta con puntualità la nervosa cu-riosità dei piccoli e la concentra-zione dei presidenti.«Questa mattina presto - dice -io, l’assessore Giuliano Bassi eil sindaco Paolo Bocchi gonfia-

vamo i palloncini,cercavamo il na-stro adatto al ta-glio, contavamo glieuro per il rinfre-sco e preparavamola festa del paeseper la notte».Si muove con ordi-ne, dichiara«un’eterna gratitu-dine per i brescia-ni», dice che è ungiorno da segnaresul calendario:«Non ce l’avrem-

mo fatta senza di voi. La scuolaè bella, allegra, luminosa, nutri-ta di una didattica perfetta, anti-sismica». Chiude con una cita-zione di Piero Calamandrei:«Trasformare i sudditi in cittadi-niè un miracoloche solo lascuo-la è in grado di fare».Si ascolta il presidente dei geni-tori, Carlo Bocchi, è toccante:«Non siamo soli. I bresciani cihanno ricordato che nessuno ri-manesolose conosce ilsignifica-to della solitudine».Il presidente Giacomo Gnuttiricorda il cammino dell’amici-zia solidale da Brescia a San Gia-

como: «Abbiamo ricevuto la ri-chiesta di aiuto dal presidenteSeccamani e dall’assessore pro-vinciale Mandelli, altre istituzio-ni si sono aggregate. Subito mil-le donatori dal Giornale di Bre-scia.Abbiamo compiutounviag-gio di perlustrazione a San Gia-como e ci siamo convinti chequi c’è gente seria e concre-ta. Complimential sindacoBoc-chi e alla sua comunità».Il nostro presidente GiovanniMariaSeccamani Mazzolisotto-linea «la solidarietà dei brescia-ni, tradotta in tempestività eamicizia. Conosco - ricorda - lapaura causata dal terremo-to. Nel 1976eromilitarein Friu-li e ho preso la seconda scos-sa. Vivevamosu un camion,cer-cavamo di sollevare la comunità

dall’angoscia. Quando è statapresentata questa iniziativa del-laBrixia Fidelishoritrovatoisen-timenti di quei giorni».C’è la fierezzadi essere stati scel-ti per un aiuto e l’umiltà di sape-re che quel «Padre Nostro» reci-tatoconvigore,primadell’asper-sione di don Nicola Sogliani, èdedizione a una grazia ricevutae l’appello che non accada piùpoiché il popolo soffre e prega eporta i suoi bambini sotto il nuo-vo tetto di una scuola fedele.Il sindaco Bocchi taglia le emo-zioni con un ricorso a ironie ful-minanti, molte le incursioni dia-lettali: «I motori primi sono statii bresciani. Ci hanno aiutato abattere i punti morti. La scuola,cominciata sott’acqua, è termi-nata questa notte...».

La strada lunga di un primo cittadino specialePaolo Bocchi è stato il punto di riferimento fondamentale per la rinascita del paese

SAN GIACOMO DELLE SEGNATE Let-tini blu, decine, perfettamente incastra-ti, di un materiale pacifico, neppure ungraffio può uscire da un giaciglio del ge-nere. Dentro glispazi della Scuola Mater-na di San Giacomo delle Segnate, è co-me misurarsi con la confidenza di muradomestiche, non c’è niente di burocrati-co, di chiuso, di didatticamente e peda-gogicamente obbligante. Sei a casa tua,a misura di bambino.Il sindaco Bocchi stringe mani, faticauno slalom tra bambini e genitori, ricor-dadi averfatto la sua parte ed ora tocche-rà ad altri. Doppio mandato, voglia di li-

bertà, nostalgia già di una gran bella fati-ca.Ne parleremo a pranzo, con il nostro di-rettore Giacomo Scanzi, Mauro Torri,Tobler Gabriele Strada (New Eden), To-gnazzi e Pedrotti, il segretario Valtortadella Fondazione Comunità Bresciana,Gobbi.«Abbiamo incontrato un primo cittadi-no e una comunità speciali - dice il diret-tore del Giornale di Brescia - noi percor-riamo questoviaggio umano e professio-nale fedeli a una linea di solidarietà checi ha visti in Friuli, all’Aquila, nel Suddel Paese, nel Kosovo, in India, ora a San

Giacomo delle Segnate». Lunedì per ibambini sarà il primo giorno di scuola.Ci saremo.Il sindaco Bocchi è un ingegnere con stu-dio a Bologna. Non lo vedono da un an-no, da quel maggio dell’anno scorsoquando si aprì il capitolo prima rovinosoe poi squarciato da amicizie inattese daiscrivere tutte alla scienza umanistica diAlessandro Manzoni, a quella ProvvidaSventura per cui non c’è un bene se nonsi vince il male. Non esisterebbe un asilonuovo chiamato Brixia Fidelis, sarebbestata orientata altrove o rimarrebbe insurplace la solidarietà leale e non pelosa

di migliaia di bresciani. Gli operai hannoinventato un tempo nuovo, non un’oradi 60 minuti e un certo Berti, capo delcantiere riceve plausi e non tiene a badagli occhi lucidi.«A novembre verrete a tagliare il nastrodelle nuove scuole elementari? Ci con-to». Il sindaco mostra il cantiere 10 metripiù in là, altro ko per il pessimismo el’inefficienza, una scuola elementare co-struita dalle fondamenta in un anno. Ie-ri, il ministro dell’Istruzione passava suGonzaga e avrebbe guadagnato sorpre-se eccellenti da illustrare al Governo e alParlamento, sefosse arrivata qui, riferen-doaRoma cheesisteun’Italia funzionan-te, emergente da un terremoto, indispo-nibile acambiare terra, semplice ariunir-si per festeggiare il proprio coraggio,l’amore per i figli e la terra in cui le è acca-duto di nascere, arrivare, vivere. zana

AMICIZIAIl presidentedei genitori:

«Voi brescianici avete insegnatoche non si è mai

soli, basta cercarsiinsieme»

San Giacomo, inaugurato l’asilosorto sulle rovine del terremotoLa generosità dei bresciani e dei nostri lettori. Il saluto dei presidentiGiovanni Maria Seccamani Mazzoli e Giacomo Gnutti. Comunità in festa

L’inaugurazionen Nelle immagini di Gabriele Strada per NewEden Group il racconto della cerimonia diinaugurazione della scuola «Brixia Fidelis» a SanGiacomo delle Segnate

Bambini allascoperta della loronuova scuola

LA RICOSTRUZIONE

8 DOMENICA 8 SETTEMBRE 2013 GIORNALEDIBRESCIA

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GIORNALEDIBRESCIA DOMENICA 8 SETTEMBRE 2013 9

SAN GIACOMO DELLE SEGNA-TE (Mantova) Sicura ed efficien-te. Ma anche funzionale ed acco-gliente. Perfetta dal punto di vistatecnico, bellissima secondo i mol-tissimi cittadini che hanno volutoessere presenti all’inaugurazione.Nellaprogettazioneenellarealizza-zione della scuola dell’infanziaBrixiaFidelis, tecnici e amministra-tori hanno prestato la massima at-tenzione nel coniugare le miglioritecnologie costruttive disponibili,sia in termini di sicurezza antisi-smica che di efficienza energetica,in un ambiente che fosse prima ditutto piacevole per i piccoli alunnidella struttura. Ampie vetrate, le-gno per il tetto e spazistudiatiper favorire ladi-dattica, ma pure per ren-dere agevole ai genitoriaccompagnare e ripren-dere i figli.A curare il progetto l’ar-chitetto Samatha Oloco-tino dello studio Coprat:«Abbiamo risposto allerichiestedei committen-ti che volevano inserirela scuola dell’infanzia inun progetto più ampiodi polo scolastico checomprendesse anche le elementa-ri e che permettesse di condividerealcune delle strutture, ma senzache le differenti e specifiche attivi-tà didattiche rischiassero di intral-ciarsi a vicenda».In via dello Sport, nella propaginepiù a Nord dell’abitato, attorno allaattuale scuola media e alla palestracomunale, il complesso per la for-mazione dei bimbi e dei ragazzi delpaesehapreso forma.Per l’elemen-tare servirà ancora qualche mesedi cantiere, ma la scuola dell’infan-zia già domani sarà abitata dai suoinuovi «proprietari», i bambini delpaese.

Nel complesso la Brixia Fidelis sisviluppasu circa 380 metri quadra-ti di superficie interna su un unicopiano, suddivisi tra gli spazi per leattività e quelli per l’accoglienza eil personale, oltread un giardinoin-terno tra le classi che garantisce aibambini sicurezza e protezione.La scuola comprende tre aule di-dattiche oltre ad un dormitorio, alrefettorio e ai servizi igienici perbambini,adulti e disabili. Sono sta-ti realizzati anche una sala per leriunioni del personale e lo spoglia-toio per le maestre. Ampio spazio èstato dedicato all’ingresso dove èprevistoilmomento dell’accoglien-za dei piccoli al mattino e la loro ri-

consegna alle fami-glie nel pomeriggio.Dal punto di vista tec-nico i progettisi han-no scelto una struttu-ratradizionale inbloc-chi di termolaterizioarmato che rendonola costruzione in lineaconipiùaggiornaticri-teri antisismici.Per quello che riguar-da gli impianti poi so-no stati montati pan-nelli radianti a pavi-

mento che garantiscono riscalda-mento d’inverno e raffrescamentonel periodo più caldo. A questi so-no stati abbinati un impianto dideumidificazioneeduno diventila-zione a carica controllata.«Tutte queste soluzioni insiemeall’installazione di infissi, cappottie isolamenti ad alte prestazioni de-terminano per la Brixia Fidelis lacertificazione in classe energeticaA». La cucina, che si sta ultimandonel polo scolastico, sarà in grado diservire ipasti per materna,elemen-tare e media, ma anche per gli an-ziani assisititi dai servizi sociali.

Paolo Bertoli

RACCOLTIQUASI640MILAEUROLa spesa stimata per la costruzionedella scuola Brixia Fidelis era di 640mila euro. E 636.896 sono stati rac-coltigrazieallagenerosità ditanti cit-tadinibresciani chehannoaderito al-la sottoscrizione lanciata dal Giorna-lediBrescia findaigiorniimmediata-mente successivi al terremoto.

GIACOMO GNUTTI

PAOLO BOCCHI

IL POLOL’edificio

è stato realizzatovicino a palestrae scuole medie

in attesadell’apertura

della primaria

LETTORIE ISTITUZIONI INSIEMENon solo i lettori del nostro Giornalehanno contribuito alla realizzazionedell’istituto scolastico. Al loro fianco cisono stati Fondazione Comunità Bre-sciana, Aib, Api, Protezione civile dellaProvincia, Associazione Comuni bre-sciani,Ubi Banca,Banca di Vallecamo-nica e Credito Bergamasco.

SESSANTADUEANNIDISOLIDARIETÀNon è la prima volta che il Giornaledi Brescia con i suoi lettori scende incampo per sostenere le popolazionicolpite da catastrofi naturali. La pri-ma volta è stato per l’alluvione in Po-lesine nel 1951,poi Vajont, India, Be-lice, Friuli, Irpinia, Burundi, Kosovo,Sri Lanka e Abruzzo.

La scuola, 380 metri quadridi accoglienza e tecnologiaLa nuova struttura ha ottenuto la classe energetica ATre aule, un dormitorio e la piena sicurezza antisismica

«Il Giornale di Brescia hadatovoceespazioalla ge-nerosità dei bresciani,tradotta in tempestivitàe amicizia»

SECCAMANI MAZZOLI

«LaFondazionedellaCo-munità Brescianahatro-vato qui a San Giacomogente seria e concretacon cui collaborare»

«I motori primi sono sta-ti i bresciani. A novem-bre li aspetto per la inau-gurazione della scuolaelementare»

SAN GIACOMO DELLE SEGNATENessun rimprovero - e chi avrebbe ti-tolo di farne? - nessuna polemica. Leistituzioni politiche bresciane, quelleufficialmente in campo come la Pro-vincia e l’Associazione comuni bre-sciani hanno fatto la loro parte, dimo-strando presenza e concretezza du-rante il lungo tragitto sotto il terremo-to. I volontari bresciani, dalle valli allebassehannoscrittogiornimemorabi-li. Però, ieri, ci è mancato il fiato dellarappresentanza politica, ci riferiamoal rito non banale dell’inaugurazio-ne. Tutto ha un senso, i segni e le pa-

role tagliano il nastro con i corpi e lementi. Quanti sono i consiglieri pro-vinciali di maggioranza e di minoran-za? Ci sarebbe piaciuto trovarne uno,al nastro, in sorpasso sull’autostrada.Quanti sono i consiglieri comunali diBrescia di maggioranza e di minoran-za? Ci avrebbe fattocompagnia parla-re con uno di loro, senza impegni, sucome vanno le cose, in che modo ab-biamorispostonoi,alterremotodiSa-lòedellaValsabbia,dicomerisponde-remmo,inchemanierapossiamorin-forzarcicomestiamofacendoconTo-gnazzi che scenderà presto nelle Bas-

se orceane e dell’Oglio, a ottobre, perillustrareinterventie chiamare anuo-ve adesioni. Anche di questo abbia-mo accennato.Quanti sono i consiglieri regionali dimaggioranza e di minoranza, quanti iparlamentari di destra, sinistra e cen-tro, quanti i sindaci? Ma non sarebbepiù finita. È il desiderio, soltanto, diesporreunaconvinzione:controque-ste tragedie corriamo e rimaniamociaccanto fino al taglio del nastro edascoltiamo, tutti assieme, le lodi deglialtri. Conviene alla salute civile. Tuttoqui. zana

La convenienza di esserci fino al taglio del nastro e oltreLa straordinaria presenza della politica bresciana e un’assenza al fotofinish

L’edificio ospiteràgli alunni a partireda domani

LAS

CH

ED

A

HANNO DETTO