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La visita in Benin di Papa Benedetto XVI La visita in Benin di Papa Benedetto XVI PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.I Fiamme Gialle Fiamme Gialle www.assofinanzieri.it - E Mail: [email protected] Anno XXVII - N. 1 Gennaio 2012 Sosteniamo la Speranza Africa

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La visita in Benindi Papa Benedetto XVILa visita in Benindi Papa Benedetto XVI

PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA - A.N.F.IFiamme GialleFiamme Gialle

www.assofinanzieri.it - E Mail: [email protected] XXVII - N. 1 Gennaio 2012

Sosteniamo la SperanzaAfrica

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Direttore ResponsabileGiovanni Verdicchio

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Consegnato per la stampa:il 09 febbraio 2012

“Fiamme Gialle” - Proprietario ed Editore:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA

dall’Omelia di Padre Cesare Decio

Pag. 3 Solidarietà

- Caposile93° anniversario della Battaglia del Solstizio

Pag. 28 - Mini RaduniPag. 30 - Vita nelle sezioniPag. 36 - Nella nostra famigliaPag, 38 - Tristia

- Milano...

- Quei formicolii notturni...

IN COPERTINA

Gennaio 2012SommarioSommario

di Angelo Maenza

di Sergio Folador

di Stanislao Di Pascale

- Genova...di Antonio Marino

di Giacomo Albo

Centro di Assistenza Legalee Pensionisticaa cura di Antonio Piga

...pag. 3

- Sua Santità Benedetto XVI in Benin...di Josè Marzano

- Italia Solidale...di Antonella Casini

- Associazioni di VolontariatoFiamme Gialle Toscanadi Marco Mugnaini

- Scelta per la destinazione del 5 x mille...

Pag. 7 Un Nuovo Cammino...

- Commemorazione...di Luigi Carmine Tricarico

- Malga Sasso...di Bruno Piscedda

Pag. 10 Eventi

Pag. 14 Cerimonie

- CerviaConsegna di una Garitta...

di Achille Occhiodoro

- LuinoInaugurata la Stele intitolata al Fin. Aniceto Verdecchia

di Francesco Leugio

- DongoInaugurata la nuova Sede della Sezione A.N.F.I.

di Saverio Mandriota

Pag. 18 Assemblee

- Consegna della Croce...di Anselmo Mocci

Pag. 21 Frammenti di Storia

Pag. 22 L’Angolo della Salute

Manifestazione pressol’Università la “Sapienza”di Roma

Pag. 23 Il Villaggio della Salute

- Consuntivo 2011a cura di Antonio Casula

Pag. 24 Fondo di Solidarietà

Pag. 25 Presidenza Nazionale

- Le donazionidi Alessandra Carra

Pag. 26 L’Angolo del Diritto

Vita Associativa

Il Gruppo Missionario Merano, accompagnato dal Presidente e fondatore, Alpidio Balbo, incontra Papa Benedetto XVI

La visita in Benin di Papa Benedetto XVI

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urante la visita apostolica di Papa Benedetto XVI in Benin, Ddal 18 al 20 novembre scorsi, c'è

stato anche un piccolo spazio per il Gruppo Missionario Merano, accompa-gnato dal Presidente e fondatore, Alpi-dio Balbo. Per iniziativa del nunzio apo-stolico, mons. Michael Blume, e della Conferenza episcopale del Benin, Bal-bo, accompagnato da volontari e colla-boratori del Gruppo Missionario Mera-no, ha incontrato il Papa davanti alla nunziatura di Cotonou, insieme ai rap-presentanti di altre due associazioni, nel pomeriggio di venerdì 18 novembre.Il fondatore del GMM è stato presentato al Papa da mons. Blume e, dopo aver accennato ai suoi cento viaggi africani in quarant'anni di attività missionaria - cifra che ha suscitato lo stupore del Papa - gli ha consegnato una targa in argento con un'incisione della città di Merano e la scritta: ”Al Santo Padre con gratitudine”. Il gruppo del G.M.M., nel pomeriggio di sabato 19 novembre, è stato poi tra gli invitati durante la visita del Papa al foyer ”Paix et Joie” delle mis-sionarie della carità alla parrocchia di Santa Rita, mentre Alpidio Balbo, dome-nica 20, è stato ospite di Raiuno duran-te la diretta da Cotonou della Santa

Messa che Benedetto XVI ha celebrato nello Stadio dell'amicizia. La prima tappa del centesimo viaggio di Alpidio Balbo in Africa era stata a Natitingou, il 10 novembre, per le celebrazioni dei 70 anni di evangelizzazione dell'Atacora, regione nel nord del Benin. Qui, il fonda-tore del G.M.M., su invito dell'ammini-stratore apostolico della diocesi, P. Anto-ine Sabi Bio, è intervenuto, nel corso di una conferenza sulla storia della pre-senza in Benin dei padri missionari della Società delle missioni africane, con una testimonianza sui suoi 40 anni di attività di missionario laico. ”L'Africa mi ha dato molto più di quanto io non abbia mai donato”, ha detto Balbo, ricordando che il compito di annunciare il Vangelo appartiene a tutti i cristiani, ai laici come ai religiosi.La sosta a Natitingou è stata l'occa-sione per numerosi incontri con vecchi amici e per nuove conoscenze. Le cele-brazioni, infatti, hanno portato nella città del Nord del Benin le principali autorità ecclesiastiche del Paese: dal nunzio a p o s t o l i c o , m o n s . B l u m e all'arcivescovo di Parakou, mons. Pascal N'Koue, ma anche l'arcivescovo di Aix en Provence, Christophe Dufour, accompagnato da un'ampia rappresen-tanza della sua diocesi, gemellata con Natitingou. Tra gli eventi che hanno

caratterizzato la festa, oltre alla dedica-zione della nuova cattedrale Saint Sau-veur, c'è stata la benedizione dell'ospedale di Santa Bakhita, opera sostenuta da un gruppo di partner ita-liani (tra cui la Regione Veneto, l'impresa Guerrato Spa di Rovigo, l'Associazione Famiglie Rurali Sinistra Piave, la Cisl di Padova), nel quale ha prestato la sua opera anche Roberto Andriolo, del direttivo del GMM, che ha collaborato all'installazione delle appa-recchiature radiologiche. Lasciata Nati-tingou, la ”delegazione” del GMM si è diretta, prima, a Bembereké, facendo sosta al Centro di formazione femmini-le ”Yenu Geo”, e poi a Bagou, ancora più a nord, dove è stata inaugurata la sala informatica allestita presso il Col-lège d'Enseignement Général.Nel viaggio di ritorno verso sud, per rien-trare a Cotonou in tempo per la visita del Papa, la ”delegazione” del G.M.M. ha fatto tappa, tra l'altro, a Bohicon, per un sopralluogo al Centre de santé ”Se-

SOLIDARIETÀSOLIDARIETÀ

SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN BENIN INCONTRA ANCHE IL GRUPPO MISSIONARIO MERANO

di Josè Marzano

Uno dei nuovi pozzi costruito dal GMM nel 2011

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3FiammeGialle - Gennaio 2012

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lome”, dove è stata completata la palazzina che ospiterà il reparto di radiologia e la camera mortuaria, ed al foyer per i docenti fuori sede dell'Università cattolica di Abomey, che il vescovo della città, mons. Eugene Cyrille Houndekon, ha deciso di intito-lare ad Alpidio Balbo.

Ricordiamo che il Gruppo Missionario Merano, con sede in Merano, Via Foscolo, n. 1, ha un proprio sito inter-net, www.gruppomissionariomerano.it dove chiunque può visionare le attività svolte o scrivere a: [email protected]

Al rientro a Merano il 24 novembre 2011, in occasione dell'anno europeo del volontariato, presso il Kursaal di Merano, il Comune di Merano ha voluto dare un giusto riconoscimento alle Associazioni e alle persone che presta-no attività di volontariato in loco.Il Presidente della Sezione A.N.F.I., S.Ten. Angelo Ceglie, ha segnalato, e non poteva essere altrimenti, il Finan-ziere Alpidio Balbo, meritevole di onori-ficenza, per essersi distinto nelle opere di umanità rendendo onore e lustro alla nostra famiglia (Foto 1).Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Ver-dicchio (Foto 2).

Foto 2

Foto 1

Mondo Solidale del Volon-tariato per lo Sviluppo di Vita e Missione

FiammeGialle - Gennaio 20124

“Ho sentito che dovevo smettere di ucci-dere quando mio figlio è stato adottato a distanza da un italiano e ho speri-mentato che c'era una persona che amava mio figlio più di me. Allora, con altri genitori dello slum, ho iniziato il cammino che, poco a poco, mi ha fatto uscire dalla morte.” (Suresh, padre di un bambino adottato a distanza nello slam Ulsoor di Bangalore (Karnataka - India). “Fino ad un anno fa stavo male ed ero chiusa in me stessa. Oggi ho ritrovato la gioia grazie alla relazione con il

di Antonella Casini

UN' ESPERIENZA CHE SALVA I BAMBINI E LE PERSONE IN TUTTO IL MONDO

ITALIA SOLIDALE

bimbo che ho adottato a distanza e gra-zie ai volontari d' Italia Solidale che ven-gono a Milano e ci fanno partecipare a questo “sviluppo di vita e missione” (Le-tizia madre “a distanza” di un bimbo afri-cano).

Suresh, era il “sicario del boss” di un grande slum di Bangalore. Letizia è una donna di Milano, sposata, madre di tre bimbi piccoli, da anni soffriva senza speranza, come tanti oggi. Due perso-ne diversissime che però hanno qual-

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cosa in comune: un bambino salvato con un'adozione a distanza gli ha cam-biato la vita. Tutto ciò è possibile per-ché, alla base di “Italia Solidale – Mondo Solidale”c'è la proposta di “Svi-luppo di Vita e Missione”, una cultura nuova e completa, che scaturisce da un grande impegno missionario, scien-tifico, antropologico: quello di P. Angelo Benolli O.M.V., fondatore e presidente di “Italia Solidale – Mondo Solidale”. “Io - dice di sé , nei miei cinquantadue anni di sacerdozio, incontrando persone e persone per almeno otto ore al giorno, cambiando in Cristo l'inconscio di Fre-ud, con la luce di tutta questa esperien-za, sento di aver contribuito alla volontà e all'amore di Dio perché ogni persona, ogni famiglia, ogni società ed ogni cul-tura ritrovi se stessa, l'amore di Dio e l'Amore del prossimo”. I contenuti scientifici ed antropologici di questa pro-posta culturale sono espressi nei suoi libri tradotti in moltissime lingue: “Dieci punti di sviluppo di vita e missione”; “Uscire da ogni inganno”; “La famiglia non s'inganna”; “La vita non s'inganna”, “Ordine antropologico della Vita” ed anche nei suoi documenti, specialmen-te: “Il Carisma da vivere e proporre”, “L'economia nel Carisma” e l'ultimo, profondissimo: “Intrinseca vocazione della Sessualità”.Questo contributo era assolutamente necessario nel mondo di oggi! Pensia-mo ai 26.000 bambini che ogni giorno muoiono di fame nel Sud del mondo. Pensiamo al fatto che, nei paesi indu-strializzati, il 50% delle famiglie si divi-dono, la depressione è una delle princi-

pali cause d'invalidità, una gran parte della popolazione si ammala di cancro. “Italia Solidale – Mondo Solidale” aiuta 2.000.000 di persone in 110 missioni dell'Africa, dell'India e del Sud America ed in tutte le regioni italiane. Il movimen-to si sviluppa nella collaborazione tra volontari di “Italia Solidale”, volontari (missionari e laici) di 20 tra Congrega-zioni e Diocesi e 23.000 volontari dona-tori italiani coinvolti in una nuova cultura ed in un modo nuovo di fare adozione a distanza. Con questa base culturale (per la quale c'è il sostegno del Pontifi-cio Consiglio della Cultura) migliaia di persone in Italia hanno recuperato sé,

Dio e l'amore agli altri. Anche le fami-glie dei bambini adottati a distanza nelle 110 missioni “solidali” non ricevo-no “elemosine”, ma una concreta pos-sibilità di sviluppo. Si riuniscono in pic-cole comunità dove, aiutati da volontari locali che si sono formati con i libri di p. Angelo e nel rapporto con noi, vedono e risolvono i loro condizionamenti inter-ni ed esterni. Con questo fondamento, attraverso la solidarietà dei volontari donatori coinvolti, sviluppano piccole attività produttive con cui restituiscono e donano ad altri poveri il denaro rice-vuto. Oggi ci sono 4.000 “comunità soli-dali” del Sud del mondo che hanno “adottato a distanza” bambini di comu-nità dei continenti “fratelli”. I volontari donatori che si coinvolgono entrano in questa esperienza non solo con le let-tere che le famiglie del Sud del mondo scrivono loro, ma anche con la possibi-lità di un coinvolgimento diretto in que-sto processo di sviluppo di vita e mis-sione. Già oggi, moltissimi volontari donatori italiani, sostenuti dai volontari di “Italia Solidale”, stanno creando pic-cole comunità e uscendo da tante sof-ferenze. Così si promuove la solidarie-tà e si superano tante sofferenze anche qui, tra di noi. Di fronte a migliaia di bambini che ogni giorno muoiono di fame nel Sud del mondo ed a migliaia di per-sone che stanno morendo nello spi-rito tra di noi, vogliamo proporre agli italiani l'adozione a distanza di un bambino con “Italia Solidale – Mondo solidale”: un modo semplice e concreto per salvare la vita ai bam-bini e soddisfare la nostra di Vita.

FiammeGialle - Gennaio 2012

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SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE A SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE/ONLUS

È prevista la facoltà per i contribuenti di effettuare la scelta della destinazione del 5 per mille dell'IRPEF a sostegno delle orga-nizzazioni del volontariato riconosciute che operano nei settori di cui all'art. 10, comma 1, lett. a) del D. Lgs. n. 460 del 1997, senza alcuna maggiorazione d'imposta, apponendo sul CUD ovvero sul modello 730 o Unico 2012 la propria firma solo nel riquadro corrispondente alla finali-tà alla quale si intende destinare la quota del 5 per mille. Poiché è facoltà del contri-buente indicare il codice fiscale del sog-getto cui intende destinare tale quota, si invitano tutti gli associati all'A.N.F.I. e tutti i militari della Guardia di Finanza e loro familiari ed amici a destinare tale quota a favore di uno dei seguenti organi-smi in possesso dei previsti requisiti che, in via sperimentale, sono stati costituiti col-la tera lmente ad a lcune Sez ion i dell'A.N.F.I.:

in Piemonte: C.F. 96042780062 %Gruppo di Protezione Civile e Volontariato A.N.F.I. - Cap. Dr. Tito Marini;

% in Friuli - Venezia Giulia: C.F. 02457490304 - Fiamme Gialle di ieri.it ONLUS - Ten. Col. Dr. Vincenzo d'Amato;

% in Lombardia: C.F. 97463380150 Associazione di Promozione Sociale “ASSISTENZA DEI PENSIONATI DEL PUBBLICO IMPIEGO” (A.P.P.I) - Cap. Stanislao Di Pascale;

% in Toscana: C.F. 93062230508 Associazione di Promozione Sociale “Fiamme Gialle della Toscana” - Fin. Marco Mugnaini;

% in Sic i l ia : C.F. 93154090877 “Fiamme Gialle Sicilia Onlus” - S.Ten. Dr. Giuseppe Culò.

Sono trascorsi ben quattro anni dalla costituzione di “Fiamme Gialle Tosca-na” e i suoi organi istituzionali hanno ritenuto opportuno inviare, almeno una volta l'anno, una “voce” diretta a tutti Loro, e non solo per il tramite dei Signo-ri Coordinatori delle Sedi distaccate ai quali, ancora una volta, va il nostro più sentito ringraziamento per l'impegno assunto che, siamo certi, porteranno avanti con la piena consapevolezza della grande utilità sociale del loro lavo-ro in seno all'Associazione ed alla Comunità.Dalla nostra comunicazione, dell'aprile 2010, l'Associazione si è inserita mag-giormente nel tessuto regionale della Comunità, creando ben 4 Nuclei di Pro-tezione Civile (Livorno, Massa, Pisa e Viareggio) regolarmente iscritti al Regi-stro della Protezione Civile Nazionale e formati da circa 60 Soci i quali hanno presenziato ad importanti eventi che si sono verificati in Regione.Proseguiamo nel nostro cammino, con il Vostro sostegno e con quello dei Vostri Amici e degli Amici degli Amici, devolvendo il 5 x mille alla nostra Asso-ciazione, potremo cercare di raggiun-gere così i nostri obiettivi tra i quali, primo fra tutti, rimane la costituzione di una foresteria/casa di riposo per i nostri Soci.Al Consiglio Direttivo, all'Assemblea ed a tutti noi il compito di rendere produtti-vo al massimo, con iniziative adeguate, il clima di sostegno che tutti Voi ci avete manifestato, condizione ideale affinché la nostra Associazione possa prospe-

rare e perseguire serenamente i propri fini istituzionali. Ricordiamo che il nostro “logo” raffigura due mani che si stringo-no in segno di amicizia e di solidarietà: ebbene, diamoci una mano anche noi, stringiamoci la mano trasmettendoci l'impegno di realizzare quanto ci siamo, tutti prefisso.

Un pensiero della Dottoressa Ilaria Colzi sull'Associazione Fiamme Gial-le Toscana.Se penso di essere madre vedo l'Associazione come qualcosa che pub-blicizza la Guardia di Finanza dove anche i miei figli, che durante le manife-stazioni pubbliche vedono i volontari con l'insegna dei Carabinieri., Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ecc..., li conside-rano come angeli buoni che aiutano il prossimo e non come organo repressi-vo sentendo talvolta dire “non buttare lo scontrino che arriva la Guardia di Finan-za”.Se penso di essere moglie mi fa piacere vedere che un'Associazione, dove io e mio marito abbiamo dedicato una vita, si occupa del sociale aiutando gli altri ed il prossimo senza perdere del tempo con le solite gite e le solite cene. Se penso di essere un'ex appartenente alla Guardia di Finanza mi riempie il cuore pensare che posso continuare anche dopo la pensione il mio lavoro per aiuta-re gli altri e poter indossare una casacca con scritto “Fiamme Gialle Toscana – Protezione Civile”, creata dai Soci dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia della Toscana.

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Fiamme Gialle TOSCANAASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

di Marco Mugnaini

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In occasione del Santo Natale, ha avuto luogo, il 15 dicembre 2011, nel salone della caserma Sante Laria in Roma, addobbato per l'occorrenza con dei fiori e con un pannello centrale dove veniva proiettata una bella immagine della nati-vità e riportata la scritta” Nel giorno in cui nasce la Vita a tutti è donata la gioia, BUON NATALE !”, la solenne celebra-zione eucaristica, con la partecipazione di Autorità di vertice del Comando Gene-rale e con l'intervento della Banda del Corpo, in misura ridotta, diretta dal Mae-stro Ten. Col. Leonardo Laserra Ingrosso, che ha animato i momenti salienti della cerimonia.L'evento è stato officiato da un ospite d'eccezione, Padre Cesare Decio, ben noto alla “famiglia” delle Fiamme Gialle per averne fatto parte, quale Ufficiale, per diciassette anni, prima di lasciare il Corpo con il grado di maggiore per pro-seguire un'altra missione non meno impegnativa.Nella circostanza, il Celebrante è stato assistito dall'Ispettore Cappellano Capo dell'Assistenza Spirituale della Guardia di Finanza, Mons. Pietro Cam-pominosi e coadiuvato da molti altri mili-tari del Corpo, tra i quali, i Capi del I e del III Reparto, Generali di Brigata Giusep-pe Zafarana e Bruno Buratti, colleghi, tra altri presenti, di Padre Cesare dell'

81° corso di Accademia. Ha presenzia-to il Comandante Generale della Guar-dia di Finanza, Gen. C.A. Nino Di Paolo, seguito dalla quasi totalità degli Ufficia-li dello Stato Maggiore e da una foltissi-ma rappresentanza di altri ufficiali, com-presi Il Presidente del Museo Storico, Gen. C.A. Luciano Luciani e il Coordi-natore del Poliambulatorio di Roma, Col. med. dott. Riccardo Piccinni, ispet-tori, sovrintendenti, appuntati e finan-zieri in servizio ed in congedo. L'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia era rappresentata dal Presiden-te Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Ver-dicchio, dal Vice Presidente Nazionale Vicario, Gen. C.A. Umberto Fava, dal Gen.B. Angelo Maenza, ufficiale addet-to al Periodico.All'inizio della Santa Messa, Mons. Campominosi nel presentare il Cele-brante,gli ha rivolto, anche a nome della Guardia di Finanza, espressioni di gra-titudine per la Sua disponibilità a presie-dere il solenne evento.Particolare e intensa di spiritualità è stata l'Omelia, che di seguito riportia-mo, tenuta per l'occasione, con eviden-te e comprensibile emozione, da Padre Cesare, dal titolo “Con i Magi e come i Magi”, con numerosi accostamenti tra “Essi” e gli appartenenti al Corpo in rela-zione alle diverse affinità nel portare a

termine la “missione” affidata, non sempre in contesti facili. Al termine della cerimonia, Il Coman-dante Generale, Gen. C.A. Nino Di Pao-lo, nel ringraziare il graditissimo Ospite per gli affettuosi sentimenti esternati, ha rivolto vivissimi espressioni augurali per le festività natalizie a tutti i presenti e alle loro famiglie e un profondo senti-to ringraziamento a tutto il personale , per l'impegno profuso nel portare a ter-mine le attività nel decorso anno critico per il Corpo, anticipando che anche il nuovo sarà particolarmente difficile per la collettività nazionale e per la Guardia di Finanza.

Riportiamo di seguito l'Omelia pronun-ciata da Padre Decio “”Con i Magi e come i Magi (Vangelo di Matteo 2, 1-12) Fiamme Gialle, nel brano di Vangelo che abbiamo appena ascoltato c'è il riassunto di tutta la vita spirituale cri-stiana. Vediamolo per punti, proprio come si usa nelle relazioni di servizio, che anch'io una volta ero chiamato a fare, come voi.1. I Magi consultano le stelle. A noi oggi fa sorridere, ma era la scienza di allora, la scienza di cui allora si dispo-neva. Ma non c'interessa tanto il fatto in sé quanto il fatto che i Magi lo fanno per

di Angelo Maenza

7Un Nuovo Cammino...

DALL’OMELIA DI PADRE CESARE DECIO

FiammeGialle - Gennaio 2012

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un motivo preciso: per cercare tracce di Dio e scoprirne la volontà. Ecco allora il primo punto da chiedersi: che cosa vuole Dio che io faccia oggi, chiunque io sia? Cosa vuole da me capopattu-glia, comandante di reparto, capo uffi-cio?2. Scoperti i segni, i Magi si metto-no subito in viaggio, per cercare que-sto personaggio misterioso. Cristo, oggi come allora, dà segni della sua pre-senza, ma non tutti li sanno o li voglio-no vedere. Ci dice che cosa dovremmo fare, ma non sempre lo facciamo: in ser-vizio e a casa. Magari diamo qualche spicciolo di offerta per la giornata mis-sionaria mondiale, ma spesso finisce là. Sappiamo fare un piano di scale per dare una parola di conforto a un collega che ha problemi di depressione e/o di famiglia? Il comandante di Compagnia sa usare le parole giuste per dirimere una crisi coniugale tra un militare e sua moglie che non lo vuole più far entrare in casa, dopo averlo preso a piatti in fac-cia? 3. Il loro cammino è irto di ostacoli. Viaggiare nell'antichità e nel medioevo esponeva alle intemperie, agli attacchi di animali feroci e di briganti. Si sostava in ostelli e locande in cui si dormiva e si mangiava molto precariamente e in condizioni d'igiene assai scarse. Insomma, viaggiare era pericoloso. Ma il cristiano è sempre in pericolo, oggi come allora. Il cristiano non ha sempre tutto ciò che gli servirebbe per essere tale e non gode sempre di quel consen-so che si aspetta. Oggi come allora, se uno ha scelto di seguire Cristo, non può aspettarsi sempre il tappeto rosso, ma resistenze, difficoltà e pugnalate alle spalle. A volte il pericolo è subdolo e la

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minaccia velata. Erode si finge amico, ma in realtà vuole utilizzare i Magi per trovare il bambino e poi uccidere lui ed i magi. Quante persone si fingono amici delle Fiamme Gialle e poi non lo sono affatto. Quanti sedicenti confidenti mil-lantano notizie che poi sono infondate. Quanti commercialisti e contribuenti offrono una collaborazione, che poi non vogliono dare se non dietro favori a noi impossibili. Che incredibile stuolo di segretarie mozzafiato ronza intorno ai nostri militari in servizio di controllo. Un Colonnello che ci insegnava l'attività di verifica ci disse in aula: “ Ragazzi, non credetevi belli quando aprite una verifi-ca fiscale. Dietro un sorriso, si cela sem-pre una richiesta”. Aveva ragione. Il cri-stiano è semplice come una colomba ma furbo come un serpente. Il Finanzie-re non deve fare eccezione nell'intuire il pericolo che lo sovrasta e prevenirlo.

Buono sì, fesso no. Con l'avallo del Van-gelo.4. I Magi trovano il bambino in una stalla e gli offrono oro, incenso e mir-ra. Tutte sostanze molto preziose tra le più costose sulla piazza. Per capire che cosa questo gesto voglia dire dobbia-mo vedere a che cosa servono quelle tre sostanze. L'oro si dava ai Re. L'incenso serviva per onorare la Divini-tà. La mirra era usata per profumare i cadaveri. Perché questo strano acco-stamento? Questo mix di sostanze pre-ziose ci dice sin da allora che il Bambi-no nella culla è Re e Dio ed è destinato a morire. “E a me, militare in Fiamme Gialle, che dice questo?”, potreste dire. Dice che a Cristo non devi dare gli scarti di tempo e di energie che ti avan-zano. Se sei generoso, non solo Cristo ci metterà del suo per completare l'opera, ma ti darà ben di più come tem-po, come soddisfazioni. L'esperienza personale mi ha confermato questo assunto. Quando ero in seminario a Bologna, nessuno voleva occuparsi di scout, me incluso. Il mio superiore mi chiamò e mi disse: “ Tu non solo sei stato scout ma sei stato anche militare, hai dormito in tenda e sai come si parla ai giovani. Vuoi forse un invito ufficiale? Posso mandare solo te con quei 70 ragazzi.” Mi sentii morire e replicai “Ma veramente io vorrei fare altro, e ora vor-rei studiare”. Me lo ordinò ed andai dagli scout, trovando genio, vivacità, sregolatezza ed esuberanza. Per intenderci, una sorta di banda po' sel-vaggia come le prime Compagnie Pron-to Impiego (quelle di Nisida , Loreto, Roma). Mi ero talmente assuefatto che non mi accorgevo più del trascorrere dei giorni tra le lunghe ore d' aula (as-solutamente non dispensabile), pome-

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riggio all'aria aperta con i ragazzi e stu-dio notturno. Non so come, ma sono riuscito a gestire questa vorticosa serie di impegni. Non so come io abbia sem-pre potuto riportare i voti più alti nella mia classe. Penso di dover ringraziare il Battaglione Allievi per il primo aspet-to, la vita da Accademista per il secon-do. Ma la forza veniva dall'Alto. Dio si muove in modo strano: più dai, più ti dà. Vale anche per la Finanza. Provare per credere.5. I Magi ritornano al loro paese per un'altra strada. Per non incappare nel malvagio Erode, direte voi. Sì ma c'è di più. Molto di più. Dopo che hai incontra-to Cristo, non puoi più percorrere la stessa strada di prima, semplicemente per il fatto che non sei più la stessa per-sona di prima. Il problema è che molti considerano Cristo un rivale, un con-tendente. Se sono felice io, non può esserlo Lui e viceversa. Se io ho, Lui non ha e viceversa. Ma con Dio le cose non stanno così. Dio è tutto , ha già tut-to. La mia gioia , la mia realizzazione, non gli toglie nulla e non gli aggiunge nulla. Sennò che Essere Onnipotente è, scusate? Ma allora rimane la doman-da: perché l'ha fatto? Perché ci ha crea-to? Perché ci ha messo qui? Ci rispon-de Sant'Ireneo, vescovo di Lione e mar-tire, vissuto più o meno all'epoca in cui è ambientato il famoso film il Gladiato-re. Sant'Ireneo dice: Il massimo della gioia di Dio coincide con il massimo della realizzazione dell'uomo. Di ogni uomo. E allora di ogni Appuntato, Bri-gadiere, Maresciallo, Colonnello, Gene-

rale. Dio, cioè, è al settimo cielo, nel vedervi appagati come Finanzieri, al lavoro ed in famiglia. La gioia del Dio che nasce porti, allora, la piena realiz-zazione umana e lavorativa a tutti gli uomini e donne in Fiamme GialleBuon Natale, uomini e donne della Guar-dia di Finanza. Dio vi protegga nell'assolvimento della vostra delicata missione. Quello che fate voi non lo può fare nessun'altro in questo Paese. Se non lo fate voi, nessuno lo farà. E, se lo farà, non lo farà come voi. Un confratello appartenente ad un altro Ordine religioso un giorno mi disse:

“Sai, prima di entrare in convento io sono stato nei Carabinieri. Anche tu, mi hanno detto?” ed io “No, no, cocco: io sono stato in Finanza. Non confondia-mo la lana con la seta, per favore!”. Ecco, gente, che la seta rimanga sem-pre seta: una seta impreziosita dal tocco delle mani di Dio, che vi scivolano sopra con tatto, discrezione e tenerez-za. Perché Dio ama tutto ciò che ha cre-ato, specie le cose belle. E la Finanza è una cosa bella.Buon Natale a tutti voi e a tutto il Corpo. Dio vi benedica e vi assista, Fiamme Gialle! “”

Padre Cesare Decio e i colleghi d’Accademia, dell’81° Corso, posano in una foto ricordo con iGenerale della Guardia di Finanza

l Comandante

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el mese di settembre 1966, a Malga Sasso (BZ), moriva a soli N28 anni, il Tenente della Guar-

dia di Finanza Franco Petrucci, vittima di un attentato terroristico, che provocò la morte anche del Brig. Eriberto Vol-gger e del Fin. Marino Cossu.La Guardia di Finanza si fregia di una medaglia d'oro, per aver svolto, a presi-dio dei confini della Patria unita, i propri compiti d'Istituto, in eccezionali condi-zioni di rischio, dando nell'anno 1966 il più alto contributo di sangue.Il Luogotenente Luigi Carmine Tricari-co, Presidente della Sezione A.N.F.I. di Terni, ed il dott. Fabio Angelucci, Sinda-co di Montecastrilli (TR), che ha patro-cinato l'iniziativa, con una articolata cerimonia hanno commemorato il 45°

anniversario della morte del Ten. Fran-co Petrucci.Venerdi 4 novembre:- con l'inaugurazione di una mostra di cimeli, articoli di giornali dell'epoca, dedicata alla II Guerra Mondiale e al Te n . F r a n c o P e t r u c c i e c o n l'esposizione di armi fornite dal Polo di M a n t e n i m e n t o A r m i L e g g e r e dell'Esercito di Terni;- con l'incontro delle classi dell'Istituto Comprensivo “Ten. Franco Petrucci”, accompagnate dalla Preside e dai docenti, che hanno partecipato ad un dibattito sulla “droga” dopo la relazione avvincente “Effetti devastanti delle tos-sicodipendenze” del Prof. Aldo Puxed-du, Preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Perugia e Terni; - con una esibizione, molto applaudita, dell'unità cinofila della Guardia di Finanza di Perugia;Sabato 5 novembre:- la moderatrice dott.ssa Valeria Tricari-co ha egregiamente coordinato il Con-vegno “Un giorno, un mese, un anno”, iniziato con il caloroso saluto rivolto ai partecipanti da parte del Sindaco di Montecastrilli (TR), del Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Gio-

vanni Verdicchio, e del Comandante Regionale Umbria della Guardia di Finanza, Gen. B. Fabrizio Cuneo.Il Convegno è stato un'occasione importante per riflettere sulla lotta al “terrorismo”. Le due relazioni tenute su questo tema dal Gen. Pietro Ciani, in quiescenza, e dal Gen. Fabrizio Cuneo hanno dato un importante contributo.Il Gen. Ciani nel descrivere il fenomeno ha messo in evidenza le difficoltà incontrate dagli appartenenti al Corpo nella Provincia di Bolzano per una piena integrazione all'Italia, con sentita partecipazione ha descritto il momento della notizia dell'attentato che scosse tutti i colleghi di corso.Il Gen. Cuneo ha descritto efficace-mente, all'interno di una relazione molto articolata intitolata “La Guardia di Finanza nell'attività di contrasto al ter-rorismo”, il fenomeno da diverse ango-lature:* ha sottolineato quali nuove metodolo-gie si stanno adottando a livello inter-nazionale per contrastarlo, dopo l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 set-tembre;* ha aggiunto che è fondamentale togliere le fonti di finanziamento che

di Luigi Carmine Tricarico

C o m m e m o r a z i o n e d e l l a m o r t e d e l Tenente della Guardia di Finanza Franco Petrucci

Eventi

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Nella foto, le Autorità che sono intervenute al Convegno intitolato durante l’esecuzione dell’Inno Nazionale, “Un giorno, un mese, un anno”.

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alimentano il terrorismo (per tale moti-vo a livello mondiale è stata redatta una “black list” di tutte le persone sospette a cui bloccare le disponibilità patrimonia-li);* ha concluso che tutto ciò sta dando ottimi risultati.La Prof.ssa Giuseppina Francia, già Preside della Scuola Media di Monte-castrilli (TR) ha rivolto una sollecitazio-ne ai cittadini, alle famiglie e agli inse-gnanti affinché sia sempre più forte la cultura della legalità. Toccante e piena di emozioni forti è stata poi la visione del filmato sui momenti salienti della vita, dell'attentato a Malga Sasso (BZ) e della morte del Ten. Petrucci con una rassegna di foto di famiglia che mostra-no il vivere quotidiano di un bambino, di un ragazzo, di un giovane felice, pieno di sogni ed improvvisamente fermato dal vile attentato.Il Col. Augusto Travaglione, in pensio-ne, unico collega di corso nella Provin-cia di Terni, ha descritto in modo esau-riente con “un breve ricordo” la figura del Ten. Petrucci.Alla Santa Messa solenne, celebrata dal Vescovo di Todi e Orvieto, Mons. Giovanni Marra, già Ordinario Militare, e concelebrata dal 1° Cappellano Mili-tare Capo del Centro Addestramento e Specializzazione della Guardia di Finanza di Orvieto (TR), don Vincenzo Grillo, e del Parroco. Sono seguiti il cor-

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teo e la deposizione di corone di fiori, nonché di una targa ricordo presso la tomba della famiglia Petrucci al Cimite-ro civico.In serata il Gen. C.A. Enzo Climinti, membro del Consiglio dei Probiviri e Socio Onorario dell'A.N.F.I. ha trattato con dovizie di particolari “L'Alto Adige una convivenza non facile”.La conclusione della convention è stata fatta dal Luogotenente Luigi Carmine Tricarico, Presidente della Sezione di Terni.Ha sorpreso la partecipazione umana dei colleghi del 61° Corso “Cefalonia-Corfù” dell'Accademia della Guardia di Finanza (attualmente la maggior parte Generali in quiescenza) provenienti da ogni parte d'Italia per ricordare il Colle-ga scomparso.

Hanno partecipato all'evento:* il Presidente della Provincia; il Sinda-co di Montecastrilli; il Presidente della Camera di Commercio ed Artigianato, Assessori Comunali; i l Preside dell'Istituto Comprensivo con numerosi docenti; il Comandante della Polizia Municipale ed il Presidente della Facol-tà di Medicina dell'Università di Perugia e Terni;* Il Comandante Regionale dell'Umbria ed il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia;* i colleghi del Corso “Cefalonia - Corfù”

del Ten. Petrucci: Gen. C.A. Pietro Cia-ni; Gen. D. Salvatore Bevilacqua, Gen. D. Vincenzo Laino, Gen. D. Silvio Mau-rino, Gen. B. Mario Porta, Col. Augusto Travaglione, Col. Roberto Vita, T. Col. Vittorio Sorrentino, Magg. Pierluciano Coceani, Cap. Antonio Fasulo, Cap. Giovanni Pellegrino, Ten. Cosimo Maceri, Ten. Silvio Salera.Per l'A.N.F.I. sono intervenuti: il Presi-dente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio con il Segretario Generale, Ten. Col. Giuseppe Ruggieri, il Presi-dente della Sezione di Terni con 27 soci e relative consorti.Autorità religiose: Il Vescovo di Todi e Orvieto, il 1° Cappellano Militare Capo della Guardia di Finanza, il Parroco di Montecastrilli.Hanno fatto gli onori di casa alla nipote del Tenente Petrucci, Dott.ssa Clelia Catalucci, il Presidente della Sezione A.N.F.I. di Terni ed il Sindaco di Monte-castrilli (TR).All'evento sono intervenute emittenti televisive e alcuni giornalisti dei giornali locali.Gli attimi subito dopo l’attentato, tratti da un filmato della RAI.

A sinistra la foto del Ten. Franco Petrucci

Dall’alto: gli interventi delle Autorità e la deposizione di una Corona di Alloro, alla Lapide in ricordo del Ten. Petrucci

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ono uno dei pochi sottufficiali del Corpo della Guardia di Finanza che ha avuto Sl'opportunità di fregiarsi di un'insolita e

rara qualifica: il "CANDIDATO".Ho frequentato il XXXI° Corso Allievi Sottuffi-ciali, 3^ Compagnia, a Lido di Ostia dall'ottobre del 1957 al luglio 1958: al termine del Corso avvenne che buona parte degli Allievi promossi (solo del ramo terra), non potè indossare l'insegna del grado di Sotto Brigadiere Terra perché gli organici del tempo avevano capienza autorizzata per soli 150 posti circa, ovviamente assegnati secondo graduatoria di merito nella quale, ahimè, io non figuravo, anche a causa della distorsione ad una caviglia rimediata durante gli allenamenti sportivi in cui avevo par-ticolari predisposizioni e fisico adeguato. L'incidente avvenne nelle prove di salto in lun-

go, specialità ove avevo conseguito la migliore prestazione con la misura allora ragguardevole di metri 6,18, in promettente e continua disputa col collega Innocenzo Pompili.La mancata partecipazione atletica (facevo anche salto in alto in stile "ventrale" con metri 1,81; la corsa piana degli 800 metri e facevo parte della squadra di pallacanestro), tolse pre-zioso punteggio alle mie chances, che i soli meri-ti di studio, invero non proprio eclatanti, non pote-rono rimpiazzare a dovere. Per quegli Allievi, ancorché regolarmente promossi ma esclusi dalla preferenziale graduatoria, fu coniato il tito-lo temporaneo che quindi identificava un sottuf-ficiale; “pectore” (o in “waiting lisf” nella più moderna accezione inglese),collocato perciò nell'originale qualifica di “Candidato Sotto Briga-diere Terra”: C.S.B.T. Fui inviato alla Compagnia

di Bolzano, in pratica ancora sprovvisto di alcu-na specifica autorità, e fu un lungo ripetere, den-tro e fuori l'ambiente militare, del perché rivesti-vo una carica né carne né pesce. Passarono quattro mesi prima di ottenere il grado maturato al Corso e con esso giunse anche il trasferi-mento alla Tenenza del Brennero, al cui coman-do era il Tenente Candido Donalisio, sempre impeccabile ed elegante nella sua uniforme e nel portamento. Ricordo che possedeva una fiammante auto sportiva cabriolet e un cane, un magnifico esemplare di Dobermann cui veniva-no impartiti gli ordini in lingua tedesca perché addestrato in Germania e, prima della conse-gna, sottoposto alla crudeltà della mozzatura di orecchie e coda. L'inappuntabile preparazione non impedì un giorno al dobermann, cane di noto carattere suscettibile, di mordere seria-mente ad una gamba il suo padrone durante il gioco. Maliziosamente, furono in parecchi a cercare di nascondere un ghigno compiaciuto sotto i baffi; non io, non avevo i baffi!Per ragioni che tuttora non conosco con certez-za (l'unica vagamente plausibile non l'ho mai accettata per la meschinità del suo contenuto e ancora oggi rifiuto di attribuirla a chiunque nel contesto), l'ufficiale ebbe da subito un atteggia-mento ostile nei miei confronti, con rimbrotti ed aspre puntualizzazioni che nessun'altro collega riceveva. Gli oltre 50 anni passati mi fanno ricordare ciò con animo sereno e quasi diverti-to, ma rivedendo la copia del mio Foglio Matri-colare non posso non provare un senso di malessere nel leggere la mia esclusione al suc-cessivo grado di Brigadiere con la formula gene-ralizzata e sistematica "Non possiede i requi-siti intellettuali, di cultura e di carattere per adempiere degnamente”: fa male, davvero!Di fatto, e riconducendo il tutto ad una stringata sintesi, dirò in merito che nei 21 mesi di mia assegnazione alla Tenenza del Brennero, fui inviato per 3 mesi alla "campagna saccarifera" a Bando d'Argenta (Ferrara), frequentai 3 corsi di aggiornamento a Folgaria (TN) per comples-sivi 70 giorni, fruii di 60 giorni di licenza ordina-ria e, dulcis in fundo, fui inviato per 4 volte quasi consecutive (fu un record) d'estate e d'inverno, al Distaccamento di Malga Sasso per comples-sivi 8 mesi di "allontanamento" dalla sede cen-trale di dipendenza. Accadeva persino e che, nei pochi e sporadici periodi in cui facevo servi-zio al valico stradale o al valico ferroviario del Brennero, più di qualcuno mi chiedesse se ero un "nuovo arrivato".Torno però a focalizzare l'oggetto del mio ricor-do, il Distaccamento di Malga Sasso: vi si arri-vava soltanto a piedi, percorrendo un ripido sen-tiero che si inerpicava in continui tornanti sul dorso boscoso della montagna che sovrastava l'abitato. Quando si arrivava in cima, il bosco lasciava ampio spazio ad un falsopiano privo di vegetazione nella cui parte più alta, a ridosso del costone montano che ad ovest riprendeva la sua ripida ascesa nel ritrovato bosco, sorge-

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di Bruno Piscedda Brennero... nei miei ricordi

Malga Sasso

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va la piccola costruzione del Distaccamento, costituita al suo interno da un'ampia cucina e sala mensa, una stanzetta uso ufficio e notte del comandante, una stanza più grande, la tipi-ca "camerata", alloggio notturno per i 5/6 finan-zieri in forza al reparto; uno di questi aveva le funzioni accorpate di piantone, addetto alla cuci-na e radiotelegrafista, nel tempo unico mezzo di comunicazione fra il comando della Tenenza e il Distaccamento, tramite due collegamenti gior-nalieri programmati. Tra i vari telegrafisti, la mia esausta memoria ricorda il fin. Mancini, grande in cucina e in simpatia. Avevamo anche un cane, una vecchia femmina di pastore tedesco di piccola taglia, che aveva una particolare caratteristica: modulava il suo abbaiare a seconda dell'appressarsi di diverse persone e da diverse provenienze, si da farci capire in anti-cipo l'avvicinarsi degli estranei alla nostra casermetta. Ma faceva anche di più (qualcuno l'aveva ben addestrata...): se dal sentiero stava salendo il Tenente in una delle sue frequenti visite d'ispezione, il modo di abbaiare della nostra cagnetta (EBER, se ricordo bene) si arricchiva di un chiaro ululato quando ancora l'ufficiale era distante più di un chilometro, con-cedendoci il tempo di mettere in ordine ogni cosa: impagabile!Erano anni ancora tranquilli, anche se i moti separatisti già spargevano velenosi propositi di quegli atti terroristici che di lì a poco presero forma reale e causarono tanti danni e altrettan-te vittime.Per una simbiosi politico-linguistica, anche i rapporti con la confinante Austria erano ottimi e pacifici.Nel periodo estivo, il nostro servizio consisteva prevalentemente in perlustrazioni lungo il confi-ne (non esistendo una vera e propria attività di contrabbando in entrata o in uscita dai due Sta-ti), ricostruendo con grosse difficoltà la linea immaginaria di congiunzione dei cippi confinari, spesso di difficoltosa rilevazione perché fagoci-tati dalla vegetazione rigogliosa del periodo estivo. Talvolta, erano persino di miglior aiuto i residui obsoleti e cadenti di bassi steccati che forse i pastori avevano eretto in anni lontani.In ragione dei buoni rapporti di convivenza del tempo, non era insolito che, preavvisati dal latrare "personalizzato" della nostra Eber, dal limitare del bosco verso nord facessero capoli-no un maresciallo delle guardie confinarie austriache ed un suo sottomesso, che risaliva-no dal loro Comando di Gries am Brenner, scon-finando cautamente sino alla nostra casermet-ta.Rassicurati dai nostri gesti di accoglienza sulla tranquillità della situazione, venivano da noi ospitati con genuina simpatia. E poiché una neppure troppo nascosta casualità li faceva arrivare da noi intorno al mezzogiorno, ne deri-vava una pronta accettazione di fermarsi a divi-dere con noi il pranzo, che il buon Mancini aveva già provveduto a potenziare nelle dosi.

Gli immancabili spaghetti al ragù della nostra giovanile dieta venivano voracemente divorati anche dagli ospiti, mentre i fiaschi di vino si avvi-cendavano sulla tavola come soldatini in veloce parata.I militari austriaci, consci dell'ospitalità che avrebbero ricevuto, ci portavano in omaggio dei grossi pezzi di carne di vitello o di manzo (in Austria la carne era più gustosa e a poco prez-zo), nonché delle piccole bottiglie di un rhum di distillazione contadina che raggiungeva grada-zioni esagerate, da lanciafiamme.Quando il maresciallo ed il suo sottomesso riprendevano la via del ritorno, il dolce declivio che portava al limitare del fitto bosco, non di rado veniva attraversato con strane movenze da slalom, senza neve né sci. A poco più di un chilo-metro dal confine, in territorio austriaco, a margi-ne dell'impe-gnativa pista che sarà teatro delle grandi imprese del campione locale Egon Zim-merman nella gara di discesa libera delle Olim-piadi di Innsbruck del 1964, c'era una fornitissi-ma baita provvista di bar, gastronomia e oggetti artigianali vari, meta (ebbene si, anche noi scon-finavamo talvolta) di fuggevoli e ristoratrici scap-patelle della nostra pattuglia; ricordo un thè introvabile accompagnato da stuzzichini allo speck di paradisiaca bontà. La memoria ripre-senta al ricordo anche altri momenti e località che la giovanile esuberanza ci spingeva a fre-quentare con incosciente leggerezza, ma forse è meglio lasciare quelle emozioni sopite nel lim-bo.In inverno, la vita al Distaccamento era certa-mente più dura: le abbondanti nevicate copriva-no ogni cosa di quel soffice manto che tanto allieta la vista nel suo lindo livellamento, ma che parimenti tanto rende difficoltoso e faticoso il muoversi in quel candore senza sentieri ove il piede affonda veloce alla ricerca del sostegno terreno. Il solo obbligo periodico di recarsi al Comando di Tenenza al Brennero centuplicava gli sforzi e rappresentava persino potenziali peri-coli in quel sentiero, già impegnativo quando era asciutto. Eppure, un ragazzone del luogo (Anton, se ben ricordo) aveva il poco invidiabile compito di salire dal Brennero tre volte alla setti-mana per rifornirci di generi alimentari (guai se mancava il vino) e della posta personale e di ser-vizio, il tutto stivato in un mastodontico zaino che le sue possenti spalle e gambe ci faceva perve-nire con tale puntualità da suscitare ogni volta la nostra ammirazione e simpatia. Molto spesso Anton era invitato a pranzo da noi, e la quantità di alimenti che ingeriva era proporzionale alle energie spese. Le nostre uscite di ricognizione sulla linea di confine venivano ridotte sin quasi all'azzeramento e la scritta"Eseguito senza rilie-vi" in varie occasioni appariva mendace sui regi-stri di servizio. Sul declivio che dalla casermetta spaziava sino al limitare del bosco, avevamo battuto con gli sci una pista di slalom e nelle belle giornate ci esercitavamo in pacifiche com-petizioni, ottenendo quantomeno uno stato

muscolare e mentale impegnato in un'attività, sconfiggendo un più dannoso tendenziale immobilismo. Sul lato ovest del Distaccamento, dove la montagna saliva con maggiore ripidità, avevamo costruito un modesto "dente" di tram-polino, dove i più coraggiosi si avventuravano nella specialità del salto con gli sci, sebbene i salti meglio riusciti non superassero mai la misu-ra di 10/12 metri. A fronte di tutto ciò bisogna tener presente che nessuno degli assegnati in sevizio al Distaccamento aveva mai frequenta-to un corso di sci, pratica che ognuno aveva appreso direttamente per... necessità contin-gente.D'altronde, i corsi di sci, per chi non proveniva direttamente dalla Scuola Alpina di Predazzo, iniziarono proprio in quegli anni; un gruppo di Finanzieri, ospitato per uno di questi corsi nella grande caserma del Brennero, venne alcune volte in visita al nostro Distaccamento e pro-sciugò le nostre scorte di vino nella preparazio-ne del rigenerante "brulé"; l'istruttore ci rese il merito dell'impegno che avevamo speso per creare un diversivo interessante con la pista da sci e accettò di far effettuare una gara fra i suoi migliori elementi e alcuni di noi: sarà perché "giocavamo in casa", ma vincemmo prevalente-mente noi, riuscendo così a recuperare, quale posta in gioco per la disputa agonistica fra le parti, il vino fin lì offerto e una doppia quantità dello stesso, che ricostruì l'abbondanza delle nostre scorte. A titolo di simpatica punizione per i suoi ragazzi perdenti, l'ufficiale comandante fece portare da loro il vino, a spalla, nella suc-cessiva visita. Tante altre vicissitudini avrebbe-ro diritto di essere qui ricordate, ma non posso fare di un ricordo un romanzo strettamente per-sonale che non risulterebbe gradito ai più. Non posso però tacere che quei lunghi periodi di iso-lamento, se come tali erano preventivati nella sospetta ripetitività e frequenza, sortirono l'umanissimo effetto di farmi assaporare un pro-fondo senso di cameratismo, quasi di fratellan-za, nella piccola comunità di finanzieri tout court, perché anche il grado diveniva solo teori-co, e mi hanno fatto sentire quella casermetta disadorna nell'essenziale un'abitazione di sicu-ra e gradevole accoglienza, assimilabile per abitudini ed affetti ad una vera e propria "mìa casa".Per i rapidi avvicendamenti che normalmente avvengono nei reparti di confine, non ebbi occa-sione di conoscere il Tenente Franco Petrucci, il vicebrigadiere Eriberto Volgger e il finanziere Martino Cossu, ma in quel settembre 1966 (ero in servizio a Milano), quando seppi della trage-dia che si era compiuta, ad una mal repressa rabbia ed un profondo senso di pietà per le vitti-me, si unì anche un viscerale dolore per il vile devastante affronto a quella "mia casa" che con-teneva anche un consistente pezzetto della mia storia.Non lo dimenticherò mai:piansi a lungo, senza ritegno e senza vergogna.

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L' 8 dicembre 2011 ha avuto luogo, a Caposile (VE), la Cerimonia Comme-morativa dei Finanzieri e Militari di altre armi caduti in guerra ed in particolare di quelli immolatisi nella zona del Basso Piave nella fase conclusiva del I° con-flitto mondiale.Alle ore 09,30, nel tempio votivo di Caposile, è stata celebrata la Santa Messa officiata dai parroci Don Arman-do e Don Flavio.Al termine della funzione religiosa, il Presidente della Sezione di San Donà

di Piave, Rag. Sergio Folador, ha letto la preghiera del Finanziere. Di seguito, le Autorità presenti hanno reso onore al "Milite ignoto del Piave" la cui tomba giace nella cripta del tempio votivo, dove sono stati deposti fasci di fiori. Tale gesto è stato accompagnato dalle commoventi note del Piave eseguite dal coro parrocchiale.Successivamente i partecipanti, in cor-teo, hanno raggiunto il vicino Monu-mento dedicato ai Caduti in guerra eret-to a cura della Sezione A.N.F.I. di San Donà di Piave ai margini del fiume "Pia-ve Vecchia". Qui si è proceduto all'alza

bandiera con le note dell'Inno naziona-le e quindi alla benedizione da parte del parroco Don Flavio.Al suono di tromba del silenzio sono state deposte ai piedi del Monumento due corone di alloro: una da parte del Comune di Longare (VI) in memoria del concittadino Finanziere Riccardo Colombina, Medaglia d'Argento al Valo-re Militare, caduto su questo suolo nel 1918.La corona della Sezione di San Donà di Piave è dedicata alla memoria dei finanzieri Caduti appartenenti al VII e VIII Battaglione. Una terza corona è stata lasciata cadere sul corso d'acqua della "Piave Vecchia" in memoria dei caduti di tutte le guerre e di tutte le armi. Proseguendo, ai piedi del monumento, prendeva la parola il Presidente di S e z i o n e S e r g i o F o l a d o r p e r l'allocuzione ufficiale. Lo stesso si è espresso con forza e passione nel significato patriottico, morale e civile della commemorazione, riferito agli eventi bellici del passato che hanno caratterizzato qui nella terra del Piave una ipoteca sull'Unità d'Italia che pro-prio quest'anno ricorre il 150° della fon-dazione. Successivamente ha preso la parola il Gen. C.A. Pasquale Debidda che ha avuto parole di esaltazione nei confron-ti della commemorazione dei Finanzieri Caduti ed elogiando l'opera e l'organizzazione svolta da parte del Pre-sidente Folador per aver saputo dimo-strare grande spirito di Corpo e di attac-camento alle istituzioni, ottenendo il suo apprezzamento e la sua profonda stima ricordando che ancor oggi la Guardia di Finanza riveste un ruolo di primissima importanza alla difesa delle Istituzioni delle Leggi e dell'Economia del Paese. Concludeva l'On. Forcolin, nel ricorda-re questi caduti che hanno immolato la loro vita per la Patria, dimostrando che il loro sacrificio non è stato vano e che grazie a loro il futuro dell'Italia è stato premiato con l'Unità Nazionale suppor-tata dalla giustizia libertà e pace. Infine il Presidente Folador, ha conse-gnato il Crest che ricorda l'avvenuta ina-ugurazione del Monumento al Gen. C.A. Pasquale Debidda e il Crest dell'associazione è stato consegnato al Gen. B. Marcello Ravaioli in segno di ringraziamento per la partecipazione alla manifestazione. Erano presenti autorità civili e militari; rappresentanze di associazioni com-battentistiche e d'arma con i rispettivi labari, alfieri con gonfaloni; i Sindaci dei Comuni di San Donà di Piave, Musile di Piave, Jesolo, Longare, e Noventa di

di Sergio Folador

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CAPOSILE93° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO

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Piave. I Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. di Jesolo e Caorle con i loro labari. Il Vice Questore della Polizia di Stato di Jesolo Dott. D'Argenio, il Cap. Blasutig Comandante dei Carabinieri di San Donà di Piave, il M.A. Cerato Coman-dante la Stazione dei Carabinieri di San Donà di Piave, il Dott. Medici Magi-strato presso la Procura di Venezia, alunni delle scuole del luogo, il Cap. Bal-larin per la Croce Rossa. Per la Guardia di Finanza, il Gen. C.A. Pasquale Debidda Comandante Inter-regionale per l'Italia Nord Orientale, il Gen. B. Marcello Ravaioli, Comandan-te Provinciale di Venezia, il Ten. Col. Stefano Izzo Comandante del Gruppo G.di F. di Portogruaro, il Ten. Antonio Giovanni Marra, Comandante in Sede Vagante della Compagnia Guardia di Finanza di San Donà di Piave;

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altri Ufficiali e militari in servizio; Il Sena-tore Luciano Falcier, l'On. Gianluca For-colin e numerosi cittadini.Alle ore 13,00 il pranzo sociale presso un noto ristorante del luogo, dove alla presenza delle autorità è stato conse-gnato il diploma di Benemerenza, rila-sciato dal Presidente Nazionale A.N.F.I. Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, al M.M.A. Bruno Francescon, consigliere

L’intervento del Comandante Interregionale per l’Italia Nord-Orientale Gen. C.A. Pasquale Debidda

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di Achille Occhiodoro

della Sezione. Alle signore presenti è stato offerto un omaggio.

Con manifesta soddisfazione degli intervenuti si è concluso l'annuale incontro dei soci della Sezione A.N.F.I. di San Donà di Piave con Autorità civili e militari e con tante bandiere tricolori che facevano da cornice a tale manife-stazione.

Il 9 settembre 2011, nell'ambito della manifestazione a livello nazionale, d e n o m i n a t a “ M a r a t o n a d e l l a Solidarietà”, partita da Cordenons e terminata a Lecce, che ha fatto tappa a Cervia (RA), il Comune di Cervia ha donato una gar i t ta, d i epoca abbastanza remota, a l locale Comando di Tenenza che l'ha installata nel cortile antistante la Caserma.Alla cerimonia, oltre alle Autorità civili, presiedute dal Prefetto, Dott. Guido Corda, e militari, hanno presenziato il Col. Claudio Ramponi, Comandante Provinciale; il Tenente Salvatore Lo Gatto, Comandante della locale

Tenenza, una folta rappresentanza della locale Sezione A.N.F.I., con il suo presidente, Col. Achille Occhiodoro, e di altre Associazioni di categoria, nonché molti civili, appartenenti al gruppo culturale “Civiltà Salinara”, con il loro Presidente.La Sezione di Cervia è stata

CERVIACONSEGNA DI UNA GARITTA UTILIZ-Z A T A D A I M I L I T A R I D E L L A GUARDIA DI FINANZA PER IL S E R V I Z I O A T U T E L A D E L MONOPOLIO DEL SALE, ALLA LOCALE TENENZA

particolarmente interessata all'avveni-mento in quanto, per tanti anni, ha caldeggiato l'iter per ottenere tale manufatto, pieno di ricordi per molti finanzieri in congedo che, a suo tempo, vi hanno fatto servizio.La garitta, costruita nell'anno in cui è iniziata la vigilanza nelle saline, è da

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INAUGURATA LA STELE INTITOLATA AL FINANZIERE ANICETO VERDECCHIA

LUINO

considerare un cimelio storico perché è una delle poche salvatesi dalle guerre, dalle intemperie e dal vandalismo. Essa ricorda il servizio che i finanzieri

hanno prestato, per tanti anni, a tutela del Monopolio del Sale, dalla sua produzione alla vendita. Va ricordato soprattutto il sacrificio di quei finanzieri

che hanno materialmente svolto tale servizio, anche a costo della vita.Verrebbe da non credere che, per colpa del sale, qualcuno abbia perso la vita, ma se ci fermiamo un attimo a ricordare al tempo in cui non esistevano i frigoriferi ci rendiamo subito conto che esso era un elemento di enorme importanza. Basti pensare che veniva usato per la conservazione di molti generi alimentari e, perciò, era richiesto moltissimo. Tornano allora in mente i contrabbandieri che cercavano di portarselo via, di notte, di giorno e con qualsiasi mezzo anche ricorrendo al male; le guerre ed infine, non meno pesante: il sole. Sappiamo tutti che in estate, periodo principale della produzione, il sole è molto caldo ma, nelle saline, con il riflesso del sale, esso è ancora più caldo e, in quel periodo, non esisteva la divisa di servizio attuale (con il camiciotto) ma una molto più pesante. Con questo, spero di aver dato veramente l'idea del sacrificio che facevano.L'evento ha avuto notevole risalto sulla stampa.

Il 19 novembre 2011 la Sezione A.N.F.I. di Luino ha inaugurato, con una breve ma intensa cerimonia, una stele intitola-ta al Finanziere Verdecchia Aniceto, deceduto il 29 giugno 1968, all'età di 25 anni, durante un servizio di pattuglia-mento lungo la linea di confine italo-svizzera del fiume Tresa sulla provincia-

di Francesco Leugio

le 61 che collega i Comuni di Lavena Ponte Tresa, Cremenaga e Luino, nell'adempimento del proprio dovere.Nel 1971 il Fin. Verdecchia, a cura del Comando Generale della Guardia di Finanza, fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare e a sua memoria fu posta sul luogo una stele.Una frana caduta anni orsono sulla Pro-vinciale 61 ha trascinato nel fiume il monumento che non è stato più ritrova-to.La Sezione ANFI di Luino, su richiesta dei familiari e dell'Associazione Nazio-nale “Vittime del dovere d'Italia” di Puti-gnano, si è attivata per la ricostruzione della stele . Grazie all'impegno e al con-tributo del Sindaco di Cadegliano Vico-nago nonché collega e socio M.A. cs.Tordi, nella cui giurisdizione era stata posta la stele, alla disponibilità e ai contributi elargiti dalla Comunità Montana del Piambello con il suo Presi-dente De Medio e dal Sindaco di Lave-na Ponte Tresa, Roncoroni, è stato pos-sibile rifare la stele e ricollocarla quasi nello stesso luogo di quella preceden-te.Il Presidente della Sezione ANFI M.M.A. Francesco Leugio, nel suo intervento, dopo avere letto i messaggi augurali inviati dal Presidente Naziona-le Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, del Gen. D. Mauro Cappelli e del Consi-

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gliere Nazionale Cap. Stanislao Di Pascale, perché impossibilitati a pre-senziare alla cerimonia, ha ricordato che era un nostro dovere portare a com-pimento il rifacimento e la ricollocazio-ne dell'opera per ridare pace ad una giovane vita spezzata nel fiore degli anni per il proprio senso del dovere e la serenità ai suoi familiari.Dopo la benedizione della stele da parte di don Gianni prevosto di Cade-gliano, è stata deposta una corona di alloro e dei fiori dai familiari.Alla celebrazione sono intervenuti la sorella del Verdecchia, Sig.ra Maria Teresa, con i familiari giunti da Roma, i Comandanti della Compagnia della Guardia di Finanza di Luino Cap. Masciocchi, di Ponte Tresa Cap. Pellu-so, il Presidente della Comunità Monta-na del Piambello, i Sindaci dei Comuni di Cadegliano Viconago,di Lavena Ponte Tresa, di Cremenaga e un consi-gliere in rappresentanza del Sindaco di

Luino, il Comandante della Polizia Muni-cipale di Luino, i Comandanti dei Cara-binieri di Ponte Tresa e Luino, un grup-po di Protezione Civile, il Presidente e alcuni soci della Sezione ANFI di Vare-se, oltre al Consiglio Direttivo e a nume-

rosi soci della Sezione. Le Autorità e tutti gli intervenuti, al termine della Ceri-monia si sono ritrovati presso la sede della Sezione ANFI di Luino, a villa Hussy in via Creva, per un saluto di commiato.

L’intervento del Presidente della Sezione ANFI di Luino, M.M.A. Francesco Leugio

Il 20 Novembre 2011 la Sezione A.N.F.I di Dongo (CO) ha inaugurato la nuova sede. Alla cerimonia sono inter-venuti la madrina Sig.ra Angela Monti-ni, il Sig. Stefano Pozzi figlio del Brig. Pil. Alfonso, deceduto in servizio, al quale è intitolata la Sezione, il Consi-gliere Regionale Sig. Dario Bianchi, il Sindaco di Dongo Geom. Mauro Robba nonché Presidente della Comu-nità Montana Valli del Lario e del Cere-sio, il Sig. Enrico Manzoni Presidente del Consorzio del Bacino Montano del

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I.DONGO

di Saverio Mandriota

lago di Como del Ceresio e Serio, il Capitano Gaetano Petrizzo Coman-dante della Compagnia della Guardia di Finanza e il Cap. Felice Lodovico Simo-ne Cicchetti, Comandante della Stazio-ne Navale della Guardia di Finanza di Menaggio, il Consigliere Regionale A.N.F.I., Comm. Cap. Stanislao Di Pascale, i presidenti delle Sezioni di Gravedona, Menaggio, Porlezza, San Fedele e Olgiate Comasco e le varie associazioni presenti sul territorio. Inol-tre con l'occasione è stata posta una corona al monumento dei Finanzieri Caduti in servizio nella zona di confine Alto Lario e Ceresio con la Svizzera.

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Il giorno 29 ottobre 2011 si è svolto a Milano l'annuale Raduno dei Presiden-ti delle Sezioni ANFI della Regione Lom-bardia. Alle ore 10.00 il Col. Fabrizio Rella, Capo Ufficio Personale del Comando regionale della Guardia di Finanza, il Cap. Alessandro De Meo del Nucleo Provinciale Polizia Tributaria di Milano, il Cap. Stanislao Di Pascale, Consiglie-re Nazionale A.N.F.I. per la Regione Lombardia, il Magg. Giovanni Froio Pre-sidente della Sezione ANFI di Milano, e tutti i Presidenti, i soci e le signore delle Sezioni ANFI lombarde convenuti hanno ricevuto, nel cortile della Caser-ma “Cinque Giornate” il Gen. D. Renato Maria Russo, Comandante Regionale Lombardia della Guardia di Finanza. Era presente anche il Presidente del Consiglio Provinciale di Milano, Dr. Bruno Dapei. Immediatamente dopo si è proceduto alla deposizione di una corona d'alloro

di Stanislao Di Pascale

MILANO

Riunione dei Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. della Lombardia

nell'androne della Caserma innanzi la lapide riportante i nominativi di Finan-zieri Caduti in tutte le guerre ed in servi-zio. Il Cappellano Militare del Comando regionale ha benedetto la corona e reci-tato la preghiera della Guardia di Finanza. Successivamente, nella sala delle riunioni del Comando regionale, il Magg. Froio ha aperto i lavori ringra-ziando innanzi tutto il Gen. Russo e dando il benvenuto a tutti i presenti. Ha preso, quindi la parola il Consigliere Stanislao Di Pascale il quale ha inteso

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ringraziare il Magg. Giovanni Froio per la sua sempre impeccabile, leale colla-borazione e perfetta organizzazione dei Raduni in Milano. Ha sottolineato che la sua amicizia, la sua disponibilità, la stima di cui egli gode e la insostituibi-le opera di intermediazione che svolge tra il Comando della Guardia di Finanza di Milano e l'ANFI, rende le Assemblee e i Raduni sempre più incisivi, costrutti-vi ed efficaci. Il Consigliere Di Pascale ha proseguito ricordando che la riunio-ne si svolge nella struttura della storica Caserma “ Cinque Giornate”di Milano da cui, nella notte tra il 24 ed il 25 aprile del 1945, l'allora Col. Alfredo Malgeri, figura ormai leggendaria, al Comando di un Reggimento di Finanzieri, si muo-veva in armi ed occupava la Prefettura, il Palazzo della Provincia, il Municipio, il Comando Militare e la sede dell'EIAR (attuale RAI). Alle ore 08/00 del succes-sivo giorno 26, il Col. Malgeri, Coman-dante della 3^ Legione della Guardia di Finanza del “ Carroccio”, annunciava la liberazione della Città di Milano. Ospiti, dunque, della prestigiosa Caserma sede del Comando della Guardia di Finanza della Lombardia abbiamo avuto l'onore ed il piacere di avere con noi il Comandante regiona-le, Gen. D. Renato Maria Russo, al quale oltre ai doverosi ringraziamenti per la sempre squisita ospitalità e corte-sia dimostrateci, è stato tributato un caloroso quanto spontaneo, scroscian-

ASSEMBLEE

Il Consigliere Nazionale per la Lombardia, Cap. Comm. Stanislao Di Pascale, consegna il diploma di Socio Onorario dell’ANFI al Gen. D. Renato Maria Russo, Comandante Regionale della Lombardia

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te applauso. Al Gen. Renato Maria Russo è stato concesso dal Consiglio Nazionale l'attestato di Socio Onorario dell'ANFI. Il Comandante Regionale, nel ringra-ziare dell'attenzione, della calorosa accoglienza e della simpatia a lui desti-nate dai Finanzieri in congedo della Lombardia, ha ricordato come un forte vincolo di continuità esiste tra le Fiam-me Gialle in servizio e quelle in conge-do confermando la sua sempre dispo-nibilità e la sua collaborazione alla nostra benemerita Associazione. Il Dr. Bruno Dapei ha voluto ringraziare tutti per la calorosa accoglienza ed ha confermato la stima, il rispetto, la soli-darietà della Provincia di Milano e sua personale ai Finanzieri in congedo della Lombardia.Dalla Presidenza della Regione Lom-bardia che ha concesso il Patronato al Raduno, sono giunte lusinghiere atte-stazioni per l'iniziativa che ha ”rilievo regionale previsto dalla l.r. 50/86 e dai criteri e modalità per la concessione del patronato”. Il Presidente della Provincia di Milano, On.le Guido Podestà, ha concesso il Patrocinio in quanto l'iniziativa è consi-derata di vasto interesse ed ha formula-to i suoi più cordiali saluti a tutti i conve-nuti. Anche dal Capo di Gabinetto del Comune di Milano, Dr. Maurizio Baruffi, sono giunti, oltre al Patrocinio ufficiale, lus ingh ier i apprezzament i per l'iniziativa unitamente a cordiali auguri di buon lavoro. Il Presidente Nazionale, Gen. C. A. Gio-vanni Verdicchio, ha inviato un messag-gio di ringraziamenti per l'invito e di

auguri per il successo del raduno. Il Vice Presidente Nazionale Vicario, Gen. C.A. Umberto Fava, ha ringrazia-to augurando il pieno successo della cerimonia ed inviando un saluto a tutti i partecipanti. Il Vice Presidente per l'Italia Settentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli, ha inviato i saluti e l'augurio di buon lavoro rivolgendo alle Sezioni ANFI lombarde il suo compiacimento per il quotidiano, incessante impegno profuso da tutti nell'Associazione. Nel prosieguo Di Pascale ha esposto la situazione relativa alle “risorse finanzia-rie dell'ANFI” con esplicito riferimento alla continua, progressiva diminuzione del numero degli appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza che, volonta-riamente, versano la quota prevista. Ha richiamato le varie circolari della Presi-denza Nazionale riguardanti la questio-ne sollecitando i Presidenti di Sezione ad attivare tutte quelle forme ritenute opportune per il raggiungimento degli scopi. Da parte sua il Consigliere ha già provveduto a trasmettere a tutti i Comandi della Guardia di Finanza della Regione Lombardia, fino a quelli di Bri-gata inclusi, la richiesta di comunicare alle Sezione i nominativi del personale che viene man mano posto in congedo. Ha ricordato che la Presidenza Nazio-nale, per dare maggiore incisività alla questione, ha deciso che a tutto il per-sonale in servizio della Guardia di Finanza che ha autorizzato il Comando di appartenenza ad operare le previste trattenute a titolo di oblazione a favore dell'ANFI, venga rilasciata una tessera riportante il grado, cognome, nome, la matricola meccanografica e la dizione “

oblatore”. Ha consentito agli stessi di accedere al sito web dell'ANFI sia per conoscere le attività svolte, i program-mi, le iniziative sia per prendere visione del periodico “Fiamme Gialle” nel quale tra l'altro sono pubblicati avvenimenti riguardanti la Guardia di Finanza. Ha informato, inoltre, che a livello regiona-le anche l'Associazione di Promozione Sociale APPI, costituita essenzialmen-te dagli stessi Finanzieri delle Sezioni ANFI della Regione Lombardia, sono stati già elargiti sussidi a titolo di soli-darietà e di sussidiarietà a favore anche dei Militari in servizio e/o dei loro fami-liari. È stato inoltre istituito il Diploma di meri-to da conferire ai soci che, nel perse-guire finalità statutarie, si distinguono per dedizione, spirito di sacrificio, sen-sibilità e generosità riscuotendo la grati-tudine e l'incondizionata ammirazione delle istituzioni, della stampa e/o della collettività e contribuendo, con il loro esemplare comportamento, a mante-nere alto il prestigio della Sezione di appartenenza e dell'Associazione tut-ta. Il Consigliere Di Pascale riconferma, anche in questa occasione, che tutte le Sezioni A.N.F.I. della Lombardia, sono impegnate in attività di volontariato, di sicurezza pubblica, di salvaguardia della vita e dell'ambiente attraverso anche forme di convenzioni con le Isti-tuzioni locali. Ha proseguito afferman-do che l'ANFI della Lombardia anche in questo contesto si distingue perché, svolgendo un'opera meritevole non solo a favore dei nostri soci ma di tutta la Comunità regionale, ritrova la coe-sione e l'unità attorno a quei fondamenti

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di solidarietà, sussidiarietà e responsa-bilità nei confronti dei più bisognosi.Già dal 2007 Di Pascale ha stipulato una Convenzione con lo studio legale Avv. Marco Alampi del Foro di Milano e, al fine di meglio approfondire le caratte-ristiche e le esigenze peculiari dei nostri soci, è stata stipulata un'altra Conven-zione con il Dr. Tommaso Di Muzio il quale è molto esperto nella consulenza per la ricostruzione della carriera. Attra-verso l'opera professionale svolta sia dall'Avvocato Alampi che dal Dr. Di Muzio molti soci lombardi hanno già riscosso effettivamente quanto ad essi dovuto e spettante in relazione al cosiddetto “recupero credito aziendale, indebito pensionistico”, alla trattenuta del 4,5% nei confronti del personale posto in congedo, agli interessi legali su ritardato pagamento, alla rivalutazione dell'anzianità di servizio posseduta, al ripristino del trattamento del cumulo delle infermità mediante la riliquidazio-ne di prestazioni arretrate, ecc.. Il Consigliere Di Pascale, quale Presi-dente anche dell'Associazione di Pro-mozione Sociale “A.P.P.I.“, nel ricordare che tale Associazione è composta dagli

stessi Finanzieri iscritti a n. 25 Sezioni ANFI su 29, ed i cui scopi e le cui finalità sono ormai noti a tutti, ha comunicato che, con propri fondi, la predetta Asso-ciazione ha dotato, a titolo di comoda-to d'uso gratuito, tutte le Sezioni ANFI lombarde, iscritte all'APPI, di chiavi USB per autonomo collegamento in internet, e di computers portatili ultima generazione con le relative spese a carico dell'APPI. Il Comitato Direttivo della predetta Associazione ha, inoltre, formalizzato la costituzione di un picco-lo fondo per eventuali necessità legate al fabbisogno di Finanzieri in servizio ed in congedo e dei loro familiari meno abbienti e/o in difficoltà economica. A Milano è istituito un servizio sanitario dotato di moderni strumenti che, attra-verso convenzioni con medici speciali-sti, offre una vasta gamma di servizi.È stato ricordato che anche per quest'anno il Mod. EAS (comunicazio-ne dei dati rilevanti ai fini fiscali) deve essere presentato solamente se sono variati i dati del Presidente e/o della sede legale. Di Pascale ha, infine, dato la notizia che l'anno prossimo, a fine set-tembre, è in programma il V Raduno

Mercoledi 9 novembre 2011, in Geno-va, nella Sala Rapporti del Comando Regionale Liguria della Guardia di Finanza, gentilmente concessa, si è tenuta, per il corrente anno,la riunione dei Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. ligu-ri, ai sensi dell'art. 30 del vigente Statu-to associativo. La stessa è stata orga-nizzata dallo scrivente con la piena col-laborazione del menzionato Comando, a cui va la gratitudine del Sodalizio e si è svolta con la prestigiosa presenza del Gen. D. Mauro Cappelli, Vice Presiden-te Nazionale A.N.F.I. per l'Italia Setten-trionale. Durante il convegno sono intervenuti, per un caloroso saluto, il Col. Raffaele Guariniello, in rappresen-tanza del Comandante, Gen. D. Flavio Zanini, assente per servizio, e Monsi-gnor Giovanni Denegri, 2° Cappellano Militare Capo del predetto Comando, che, al termine dell'incontro, nella Chie-sa Parrocchiale Militare, ha celebrato la Santa Messa a suffragio dei Soci

A.N.F.I., iscritti alle menzionate Sezioni, deceduti durante il 2011 e per le vittime dell'alluvione che ha colpito, oltre che la Lunigiana, la Liguria e, in specie, Geno-va, rispettivamente in data 25 ottobre e 4 novembre 2011. Durante la riunione sono stati esaminati e dibattuti diversi argomenti di rilevanza specifica per il

di Antonio Marino

GENOVA

Riunione dei Presidenti delle Sezioni A.N.F.I. della Liguria

ANFI della Regione Lombardia. Unita-mente ai Presidenti di Dongo, Gravedo-na, Menaggio, Porlezza e San Fedele Intelvi sta definendo i particolari.In tempo reale saranno date informa-zioni delle evoluzioni del Raduno a tutte le Sezioni. Il Gen. Salvatore Gallo, membro del Collegio dei Probiviri dell'ANFI, invitato al Convegno, non potendo raggiungere Milano per ragioni di salute, ha dato incarico al Dr. Franco Pinardi, giornalista, suo amico e collega di esporre la sua relazione sull' “Attività istituzionale agli albori dell'Unità d'Italia”.L'argomento trattato, molto applaudito, ha destato vasto interesse non scevro di vive emozioni in tutti i presenti. Il tema esposto, unitamente alle altre relazioni che, per mancanza di tempo non sono state proposte ai presenti, verranno inviate via e-mail con sepa-rata trattazione alla Presidenza nazio-nale e a tutte le Sezioni ANFI della regione Lombardia. Al termine dei lavori il Magg. Giovanni Froio ha invitato tutti al buffet apparec-chiato nei locali del Circolo Ufficiali della Caserma “Cinque Giornate”.

Sodalizio, che potessero in particolare interessare le Sezioni di questa Regio-ne, con interventi esplicativi del Consi-gliere Nazionale per la Liguria, Ten. Col. Antonio Marino, e di tutti i Presidenti par-tecipanti, oltre che di quella autorevole, per la Sua carica istituzionale, del Gen. D. Mauro Cappelli.

Nella foto, in primo piano, da sinistra: il Col. Guariniello, del Comando Regionale Liguria; il Gen. D. Mauro Cappelli, Vice Presidente dell'A.N.F.I., per l'Italia Settentrionale; Monsignor Giovanni Denegri, Cappellano Militare del Comando Regionale; Cap. Miglino, Presidente della Sezione di Genova; alle loro spalle i Presidenti delle altre Sezioni della Liguria.

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Il 22 settembre 2011, presso la Sala convegno del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Oristano, alla presenza del Ten. Col. Anselmo Mocci e ad una delegazione della locale Sezione A.N.F.I., il Comandante Regionale, Gen. B. Stefano Baduini, ha consegnato ai parenti del Fin. Salvatore Piras, impiccato dai tedeschi durante la II Guerra Mondiale, la Croce al Merito di Guerra “alla memoria”.Oltre ai nipoti del Finanziere Piras era presente una delegazione del Comune di Monteleone Roccadoria (SS) accompagnata dal Sindaco.Il Finanziere Salvatore Piras, nato a Montelone Rocca Doria (SS) il 1° marzo 1911, arruolato nella Regia Guardia di Finanza il 14 dicembre 1940 ed assegnato con il V° Battaglione al fronte greco. A seguito dei fatti relativi all'armistizio dell'8 settembre 1943 trovandosi unitamente ad altri commilitoni in terra straniera collaborò, con tutta la compagnia e le armi, assieme ai

partigiani greci dell'E.L.A.S. nella guerra di liberazione greca. Nel maggio del 1944 durante un rastrellamento delle truppe tedesche, venivano catturati 28 militari italiani tra i quali il Piras che, nonostante le varie vicissitudini, continuava ad indossare la divisa della Guardia di Finanza. Per tale motivo i tedeschi gl i offr irono l'opportunità di passare dalla loro parte a condizione che gridasse “Viva il fascismo”.Il giovane Finanziere senza alcun tentennamento rispose gridando “Sono Italiano, Viva l'Italia”. I tedeschi per questo motivo, con feroce barbarie, impiccarono il milite che, nonostante l'ora funesta, mentre la fune gli stringeva sul collo ebbe l'impeto di gridare ancora una volta “Viva l'Italia”.Il Gen. Baduini, nel consegnare l ' importante riconoscimento, ha sottolineato: «Oggi abbiamo ricordato il sacrificio di un soldato sardo e di un finanziere che con grande spirito di servizio donò la propria vita per gli ideali di libertà del proprio paese, oggi voglio abbracciare tutti i familiari di Salvatore Piras, con grande spirito di fratellanza. Purtroppo le guerre ci hanno sempre raccontato di fatti cruenti come quello che è costato la vita al giovane finanziere.I fatti narrati sono testimoniati da alcuni

documenti originali costituiti da:

a) una lettera autografata del Sottotentente Tadeo Germano, scritta a Pavia il 9 agosto 1945. Con ogni probabilità il S.Ten. Germano non era appartenente alla Guardia di Finanza, in quanto, in tale missiva lo stesso fa riferimento al superiore del Fin. Piras, tale S.Ten. Giovanni Monti, con il quale dopo l'8 settembre con tutta la sua compagnia si unì ai partigiani greci;

b) lettera autografa del Cappellano Militare Padre Raffaele Bassi, dell'Ospedale militare italiano in Atene, scritta nel Gennaio 1948 alla famiglia Piras;

c) lettera dattiloscritta a firma del Sottotenente Tadeo Germano del 16 novembre 1945.

Il Comune di Monteleone Rocca Doria ha voluto ricordare il Suo Eroe con la inaugurazione di una targa ricordo inaugurata il 4 novembre 2011, alla presenza di Autorità civili, militari e religiose e, per la Guardia di Finanza, del Comandante Provinciale di Sassari, Col. Corrado Pillitteri e del Cap. Angela Palmucci, Comandante della Compagnia di Alghero.

di Anselmo Mocci

Frammenti di StoriaFrammenti di StoriaFrammenti di Storia

Consegna della Croce al Merito di Guerra alla Memoria del Fin. Salvatore Piras

Il Comandante Regionale Sardegna, Gen. B. Stefano Baduini, consegna, ai parenti del Fin. Salvatore Piras, la Croce al Merito di Guerra alla memoria.

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L’Angolo della SALUTE“L’angolo della salute” in questo numero è a cura del Prof. Giacomo Albo

consulente nella branca di ortopedia presso il Poliambulatorio G. di F. di Roma, diretto dal Dott. Riccardo Piccinni

Intorno ai cinquant'anni a carico dell'apparato muscolo scheletrico fre-quentemente si cominciano ad avverti-re piccoli e fastidiosi disturbi, ai quali di solito si dà poca importanza ed al loro insorgere vengono considerati una incresciosa conseguenza dell'età che avanza.La sintomatologia inizia generalmente con la comparsa di formicolii notturni alle mani, tanto fastidiosi da provocare l'interruzione del sonno, ma che regre-discono rapidamente con il movimento delle dita; successivamente può segui-re un indebolimento delle dita ed uno dei primi segni rilevati è la difficoltà a sollevare un piatto di portata (perché ho detto il piatto di portata? Per il sem-plice motivo che questi disturbi interes-sano soprattutto le signore; infatti la fre-quenza è all'incirca di 8 a 1 rispetto agli uomini).Alla base di questi disturbi sta un uso prolungato e intenso delle mani, con ripetuta sollecitazione meccanica dei tendini flessori delle dita, i tendini cioè cui è devoluta l'esecuzione dei vari movimenti di prensione; ne deriva una infiammazione aspecifica delle guaine sinoviali che circondano i tendini fles-sori, con produzione di una maggiore quantità di liquido sinoviale per ridurre l'attrito, con conseguente aumento di volume delle guaine dei tendini.Nel polso i tendini sono situati in un canale osteofibroso inestensibile, il cosiddetto canale del carpo; insieme a questi decorre il nervo mediano, che assicura la percezione del caldo, del freddo e il tatto di gran parte della superficie del palmo e delle prime tre dita e di metà del quarto; il nervo assi-cura anche il movimento di opposizio-ne, con cui il polpastrello del pollice si giustappone ai polpastrelli delle dita lunghe, assicurando i vari tipi di presa.I tendini flessori che decorrono nel canale del carpo sono nove, per cui

l'ispessimento, anche millimetrico, di ognuno di questi tendini, causa una compressione sul nervo, che è di strut-tura più delicata del tendine, alterando-ne la funzione, con la conseguente com-parsa di sensazione di formicolio e ridu-zione della forza.La sintomatologia si accentua progres-sivamente nel volgere di alcuni mesi o anni, portando infine a una grave ridu-zione della sensibilità e della forza della mano.Nonostante la diagnosi sia agevole, spesso la sintomatologia viene attribui-ta alla presenza di artrosi della colonna cervicale. La diagnosi può essere sospettata anche dal paziente, ponen-do attenzione ai sintomi e compiendo una semplice manovra: mantenere per alcuni minuti i polsi in atteggiamento di completa flessione (fig. 1).Restando per qualche minuto in questa posizione si avverte la fastidiosa sinto-matologia sofferta la notte. La certezza viene data dall'esame elettromiografi-co, esame divenuto ormai di routine e che consente di rilevare con certezza la compressione che il nervo subisce.Il trattamento, salvo nei casi iniziali in cui viene prescritto di limitare l'impegno della mano, è chirurgico, fortunatamen-

te non indaginoso e generalmente riso-lutivo.L'intervento si effettua in sala operato-ria, in regime ambulatoriale.L'anestesia è locale e interessa il pal-mo, in cui si praticano con un ago da insulina delle infiltrazioni di anestetico locale, nella quantità normalmente ado-perata per una estrazione dentaria. Si incide il legamento che comprime il nervo e si libera il nervo dalla compres-sione; sutura della cute con punti rias-sorbibili, cioè che si staccano da soli dopo dieci-quindici giorni, e fasciatura della ferita. L'incisione viene effettuata in corrispondenza della cosiddetta linea della vita e la cicatrice dopo alcuni mesi è praticamente invisibile (fig. 2).Se la compressione non è durata trop-po tempo la guarigione è completa; se il nervo ha subìto danni irreversibili rimangono delle limitazioni, ma la situazione senz'altro migliora.L'intervento richiede una conoscenza specifica della patologia e, praticata per tempo da specialisti esperti, non presenta problemi ed eventuali compli-canze.

FiammeGialle - Gennaio 201222

Quei formicolii not-turni delle mani che disturbano il sonno...

Quei formicolii not-turni delle mani che disturbano il sonno...

Fig. 1

Fig. 2

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24FiammeGialle - Gennaio 2012

a cura di Antonio Casula

- Sezione di Bari

- Sezione di Cagliari

- Sezione di Civitavecchia

- Sezione di Forlì

- Sezione di Jesi

- Sezione di Latina

- Sezione di Lido di Ostia

- Sezione di Nettuno-Anzio

- Sezione di Olgiate Comasco

- Sezione di Pescara

- Sezione di Reggio Emilia

- Sezione di Padova

- Sezione di Pavia

- Sezione di Turi

- Brig. Ignazio Rondi

- App. UPG Franco Rosina

- Comitato Promotore 25° Corso AA.FF.

“Latemar II” - Predazzo 1960

VERSAMENTI SUCCESSIVI

SI RAMMENTA che, per contribuire al Fondo di Solidarietà, i relativi versamenti volontari dovranno essere effettuati tramite: c.c. postale n. 85737468 intestato alla Presidenza Nazionale dell'A.N.F.I., Via Alberto Caroncini, 19 (00197) RomaCodice IBAN: IT 91 T 07601 0320 0000085737468.

La Presidenza Nazionale dell'A.N.F.I. ringrazia, sentitamente, le Sezioni e tutti coloro che, aderendo alla iniziativa, permetteranno di alleviare, con la loro offerta, le particolari condizioni di bisogno dei Soci meno fortunati

VERSAMENTI alla data del 31 Gennaio 2011€. 17.160,64

(Vds. Fiamme Gialle n. 2/2011)

300,00

200,00

50,00

50,00

100,00

200,00

1.000,00

245,00

200,00

840,00

100,00

150,00

50,00

50,00

EFFETTUATI dalle Sezioni:

Totale €. 3.535,00

EFFETTUATI dai privati:

130,00

50,00

500,00

Totale €. 680,00

TOTALE VERSAMENTI€. 4.215,00

RIEPILOGO

Il Comitato Esecutivo Nazionale, presieduto dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, nell'anno 2011, esa-minate le proposte pervenute dalle Sezioni a favore dei rispettivi soci in condizioni di particolare stato di bisogno, ai sensi dell'art. 31, comma 3, lettera o) dello Statuto, attese le disposi-zioni contenute nelle circolari n. 1896 del 3 ottobre 2006 e n. 4189 del 30 novembre 2007, ha deliberato all'unanimità di con-cedere agli interessati (i cui nomi si omettono per motivi di riser-vatezza) sussidi per un totale complessivo di €. 6.062,50.

Alla data del 31 Gennaio 2011

Dal 01 Febbraio 2011 Al 31 Dicembre 2011

TOTALE ENTRATE €. 21.375,64

USCITESussidi Corrisposti €. 6.062,50Imposte e Spese per Tenuta C/C Postale €. 110,11

SALDO al 31 Dicembre 2011 €. 15.203,03

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€.

€. 17.160,64

€. 4.215,00

ENTRATE

TOTALE USCITE €. 6.172,61

Fondo di Solidarietà

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- CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICO -

er opportuna informazione dei soci, si trascrive il contenuto del punto A Pdella nota operativa n. 44, del 28

dicembre 2011, della Direzione Centrale Previdenza dell'INPDAP, concernente l'attribuzione della perequazione automati-ca in via definitiva per l'anno 2011 e in via previsionale per l'anno 2012:

““La percentuale definitiva di variazione per il calcolo della perequazione delle pen-sioni per l'anno 2010 è applicata in misura pari al 1,6% dal 1° gennaio 2011.Tale valore di variazione percentuale è supe-riore rispetto a quello determinato in via provvisoria per il medesimo anno (1,4% - art. 2 del D.M. 19 novembre 2010); pertan-to, l'applicazione della percentuale definiti-va di perequazione automatica per l'anno 2011 comporta un conguaglio a favore dei relativi trattamenti pensionistici. La percentuale di variazione è stata fissata in via previsionale per l'anno 2012 in misu-ra pari al 2,6% dal 1° gennaio 2012, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di pere-quazione per l'anno successivo. Si fa presente che nei casi in cui l'indennità integrativa speciale sia corrisposta come emolumento a sé stante dalla voce pensio-ne, ai fini della individuazione della fascia d'importo cui applicare gli aumenti percen-tuali della perequazione automatica, il trat-tamento pensionistico deve essere conside-rato complessivamente, vale a dire com-prensivo dell'indennità integrativa speciale. Per gli anni 2012 e 2013, la percentuale di aumento per variazione del costo della vita si applica: - per intero sull'importo di pensione non eccedente il triplo del minimo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (per il 2012 € 1.405,05); - per le pensioni di importo superiore a tre volte il suddetto minimo Inps e inferiore a tale limite incrementato della quota di riva-lutazione automatica spettante è attribuito fino a concorrenza del predetto limite mag-giorato (€ 1.441,58). Le pensioni superiori a tale ultimo importo non saranno rivalutate (art. 24, comma 25 della legge n. 214 del 22 dicembre 2011 di

conversione, con modificazioni, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201). Per esplicita disposizione normativa l'art. 18, comma 3 del D.L. n. 98/2011 convertito con modificazioni nella legge n. 111/2011 è abrogato; pertanto le disposizioni impartite in merito con la nota operativa n. 27 del 21 luglio 2011 si devono intendere superate dalla presente nota operativa. In merito alle modalità di attuazione delle disposizioni sopra riportate si fa presente che sarà presa in considerazione la rata mensile di pensione in pagamento al 31 dicembre 2011, comprensiva anche dell'indennità integrativa speciale, se erogata, e nella misura effettivamente corrisposta. Qualora dal raffronto il trattamento pensionistico risulti compreso tra € 1.405,06 e € 1.441,58 sarà incrementato soltanto l'importo mensile della voce pensione mentre la misura dell'indennità integrativa speciale resterà invariata a quella spettante al 31 dicembre 2011. Tale situazione sarà individuata mediante l'apposizione del codice “K” nel campo “PQ” della maschera 020. Il medesimo codice sarà attribuito anche a tutti i trattamenti pensionistici superiori a € 1.441,58. Ai fini che qui interessano si precisa che l'ammontare mensile della pensione minima INPS, da prendere a riferimento per attribuire la perequazione è pari per l'anno 2011 a €. 468,35 (annuo € 6.088,55) mentre per l'anno 2012 tale limite è fissato a € 480,53 (annuo € 6.246,89). Pertanto, il calcolo della perequazione automatica sarà effettuato tenendo conto dei seguenti valori:

Anno 20111,6% sull'importo mensile non eccedente € 1.382,91 1,44% sull'importo mensile oltre € 1.382,91 e fino a € 2.304,85 1,2% sull'importo mensile oltre € 2.304,85

Anno 2012 2,6 % sull'importo mensile non eccedente € 1.405,05 per gli importi mensili compresi tra € 1.405,06 e 1.441,58: l'incremento a scalare per un massimo di € 36,53 che viene attribuito fino a concorrenza di € 1.441,58 0% per le pensioni eccedenti € 1.441,58

Infine, per effetto dell'applicazione delle

suindicate percentuali di variazione della perequazione automatica, la misura mensi-le dell'indennità integrativa speciale dal 1° gennaio 2011 è pari a € 717,26 e sarà elevata a € 735,91 dal 1° gennaio 2012; l'importo della stessa indennità annessa alla 13^ men-silità sarà determinato rispettivamente in € 697,26 per l'anno 2011 e in € 715,91 per l'anno 2012. Nei casi di cumulo di due o più pensioni cor-risposte da questo Istituto o da altri Enti pre-videnziali si fa rinvio alle disposizioni impartite con la nota operativa n. 49 del 23 dicembre 2008. In ogni caso per tutti i cumuli intervenuti dal 1° gennaio 2011 si è provveduto a bloccare l'importo dell'indennità integrativa speciale in pagamento alla suddetta data, attribuen-do la percentuale di perequazione, calcolata sulla pensione annua lorda e sull'indennità integrativa speciale, sull'importo mensile della sola voce pensione. Qualora l'indennità integrativa speciale fosse già bloccata all'importo in pagamento al 31 dicembre 1997 per effetto dell'art. 59, comma 13, della legge 23 dicembre 1997, n. 449 o al 31 dicembre 2007 per effetto dell'art. 1, comma 19 della legge 24 dicem-bre 2007, n. 247, tali blocchi restano confer-mati. Le situazioni sopra individuate sono state contraddistinte rispettivamente dal codice “D1”,“B7” e “C7”.

A1) Cumulo delle pensioni ai superstiti con i redditi del beneficiario – art. 1, comma 41, della legge n. 335/95 – tabella F.

Si riportano, di seguito, gli importi dei limi-ti delle fasce di reddito previste dalla tabella F annessa alla legge 8 agosto 1995, n. 335, fissati in € 468,35 e in € 480,53 da applicare rispettivamente per gli anni 2011 e 2012.

ANNO 2011 Fino a € 18.265,65 = 100% da € 18.265,66 a € 24.354,20 = 75% da € 24.354,21 a € 30.442,75 = 60% oltre € 30.442,75 = 50%

ANNO 2012Fino a € 18.740,67 = 100% da € 18.740,68 a €. 24.987,56 = 75% da € 24.987,57 a € 31.234,45 = 60% da € 31.234,46 in poi 50%””.

AUMENTO DELLE PENSIONI P E R E F F E T T O D E L L A PEREQUAZIONE AUTOMATICA PER L'ANNO 2012

25Presidenza Nazionale FiammeGialle - Gennaio 2012

a cura di Antonio Piga

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1. Generalità

La donazione rientra nei negozi a titolo gratuito ed è, secondo la definizione dell'art. 769 del codice civile, “il contrat-to col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assu-mendo verso la stessa un'obbli-gazione”.Pur essendo la donazione inquadrabile nel contratto, essa è regolata nel libro delle successioni sia perché alcune norme sono simili a quelle del testa-mento (per esempio: le incapacità di ricevere) sia perché l'azione di riduzio-ne per lesione della legittima è esperibi-le anche contro le donazioni.Testamento e donazione presentano, tuttavia, differenze sostanziali: il primo è un atto (unilaterale) mortis causa, mentre il secondo è un atto, tra vivi, che riveste una forma contrattuale.Affinché si perfezioni la donazione sono necessarie sia la volontà del donante di arricchire l'altra parte senza corrispetti-vo sia l'accettazione del donatario, che è elemento costitutivo del nego-zio.Ne consegue che, finché la donazione non si è perfezionata con la notifica dell'accettazione al donante, sia quest'ultimo che il donatario possono revocare la propria dichiarazione (art.782, terzo comma cod. civ.) ; la morte di una delle due parti impedisce la perfezione del negozio.

2. Elementi del contratto

Gli elementi del contratto di donazione sono: lo spirito di l iberalità e l'arricchimento (con corrispondente depauperamento del donante):

a) lo spirito di liberalità (animus donandi) consiste nell'intento di fare un'attribuzione patrimoniale (a cui non corrisponde un interesse economi-co) senza esservi in alcun modo costretto, a titolo di “mera e spontanea

elargizione, fine a sé stessa” (in tal senso Cass., 28 agosto 2008, n. 21781 che ha escluso potesse essere qualifi-cata donazione un atto bilaterale, fina-lizzato a regolare rapporti di buon vici-nato, col quale era stato concesso al proprietario di un edificio confinante di aprire una piccola finestra al di sopra del colmo del tetto del fabbricato del concedente);

b) l'arricchimento può verificarsi allor-ché il donante:- trasferisce o costituisce il diritto su un bene (donazione con effetto reale); - rinuncia ad un diritto, quale, ad esem-pio, un usufrutto, una servitù o un credi-to (donazione liberatoria);- assume un'obbligazione verso il dona-tario accollandosi, ad esempio, un suo debito (donazione promissoria).

Oggetto della donazione possono essere uno o più beni rientranti nel patrimonio del donante, ad esclusione di quelli futuri (in tal caso, infatti, la dona-zione sarebbe nulla), fatta eccezione per i frutti non ancora separati (art. 771 cod. civ.). Il divieto trova la sua ragione nella necessità di evitare scelte prodi-gali che possano privare il donante di beni che non siano ancora venuti ad esi-stenza. La donazione, se ha per ogget-to cose mobili, non è valida che per quel-le specificate, con indicazione del loro valore, nell'atto stesso o in una nota a parte, sottoscritta dal donante, dal dona-tario e dal notaio (art. 782 cod. civ.).La donazione che abbia ad oggetto pre-stazioni periodiche si estingue alla morte del donante, salvo che dall'atto risulti una diversa volontà (art. 772 cod. civ.).Il donante può riservare a vantaggio pro-prio o di altri l'usufrutto delle cose dona-te e può altresì prevedere (condizione di reversibilità) che i beni gli ritornino, qualora il donatario muoia prima del donante medesimo (art. 791 cod. civ.).

3. Capacità di disporre e di ricevere per donazione

a) per donare è richiesta la piena capa-cità di disporre; sono, pertanto, incapa-ci di donare:- i minorenni, gli interdetti, gli inabilitati

(art. 774 cod. civ.), nonché tutti quelli che, al momento dell'atto, siano incapa-ci di intendere e di volere (incapacità naturale, vedi art. 775 cod. civ.); - i rappresentanti legali (ad es. il padre o il tutore ) che facciano donazione per conto degli incapaci soggetti alla loro potestà o alla loro tutela (art. 777 cod. civ.).

b) non può invece ricevere donazioni colui che è stato:

- tutore o protutore del donante, se la donazione è fatta prima che sia stato approvato il conto o prima che si sia estinta l'azione per il rendimento del conto (art. 779 cod. civ.). La violazione di tale norma comporta la nullità della donazione;- scelto quale beneficiario della dona-zione dal mandatario del donante, qua-lora questi non abbia ricevuto alcuna indicazione in merito all'individuazione del donatario. La donazione è, invece, valida se è fatta a favore di una persona che il mandata-rio scelga tra più persone designate dal donante o appartenenti a determinate categorie o a favore di una persona giu-ridica tra quelle indicate dal donante stesso (art. 778 cod. civ.).

Le persone giuridiche possono fare donazioni se tale capacità gli è ricono-sciuta dallo statuto o dall'atto costitutivo e nei limiti da questi previsti.

4. Forma ed effetti della donazione

La donazione può essere fatta a favore di chi è nato, di chi è soltanto concepito e di chi, benché non concepito, sia figlio di una persona vivente al tempo della donazione.La donazione è un negozio solenne che deve essere fatta per atto pubblico sotto pena di nullità (art. 782 cod. civ.) e, quindi, provata per iscritto, essendo ammissibile la prova per testi o per pre-sunzioni soltanto nel caso di perdita incolpevole del documento.L'accettazione della donazione, se con-tenuta nel medesimo atto pubblico con il quale essa viene effettuata, non postula l'adozione di formule solenni o determinate, ma può risultare anche

L’Angolo del DirittoL’Angolo del Diritto

Le Donazioni

26FiammeGialle - Gennaio 2012

di Alessandra Carra

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per implicito, qualora dal contesto dell'atto risulti inequivocabilmente la volontà di accettare.La donazione potrà, quindi, considerar-si accettata anche quando il donatario si sia limitato a sottoscrivere il docu-mento notarile. Se, invece, l'accettazione è fatta con atto pubblico posteriore, il contratto di donazione non è perfetto se non dal momento in cui l'atto di accettazione è notificato al donante.Pur in difetto di espressa previsione, la giurisprudenza ritiene che il diritto di accettare si prescriva nel termine ordi-nario di dieci anni (Cass. 15 novembre 2001, n. 14327).In via generale le liberalità effettuate con atto tra vivi (diversamente dalle disposizioni testamentarie) non posso-no essere revocate. Esistono due sole eccezioni:

a) per ingratitudine del donatario se questi:

- abbia volontariamente ucciso o tenta-to di uccidere il donante, oppure il coniuge, un discendente o un ascen-dente del medesimo;- abbia denunciato tali persone per un reato punibile con l'ergastolo o con la reclusione non inferiore a tre anni, se la denuncia è stata dichiarata calunniosa in un giudizio penale;- abbia testimoniato contro le persone medesime imputate dei predetti reati, se la testimonianza è stata dichiarata falsa in giudizio penale (art. 463 cod. civ.);- si sia reso colpevole di ingiuria grave verso il donante, oppure abbia dolosa-mente arrecato un grave pregiudizio al suo patrimonio o gli abbia rifiutato inde-bitamente gli alimenti dovuti per legge.La domanda va proposta (contro il dona-

tario o contro i suoi eredi) entro un anno dal fatto o dalla sua conoscenza da parte del donante o dei suoi eredi;

b) per sopravvenienza di figli del donante, qualora questi non ne avesse o ignorasse di averne al momento della donazione.Il donante ha il diritto di togliere efficacia alla donazione, mediante la proposizio-ne di un'apposita domanda giudiziale. La sentenza che pronuncia la revoca-zione per ingratitudine o per sopravve-nienza di figli condanna il donatario alla restituzione dei beni, salvi i diritti dei terzi che abbiano acquistato diritti ante-riormente alla domanda.

5. Donazioni indirette

Le donazioni indirette sono atti di libera-lità che producono gli effetti econo-mici propri della donazione (gratuito beneficio), pur non essendo donazioni sotto l'aspetto tecnico-giuridico. Ad esempio: sono donazioni indirette la remissione di un debito, il pagamento del debito altrui, il contratto a favore di terzo, l'accollo del debito altrui, la costi-tuzione di una rendita vitalizia, l'assicurazione a vantaggio di un terzo, la vendita a prezzo irrisorio.Anche la costruzione sul suolo altrui (Cass. 27 luglio 2000, n. 9872) e la ven-dita a prezzo inferiore al valore del bene vengono ricondotte alla figura della donazione indiretta.Con tali atti si raggiunge il risultato di arricchire una persona senza stipu-lare un vero e proprio atto di dona-zione. Non si applicano, pertanto, le rigorose disposizioni sulla forma della donazio-ne (che richiedono la stipula per atto pubblico alla presenza dei testimoni), ma solo quella imposta dal tipo nego-

ziale concretamente adottato (Cass. 7 giugno 2006, n. 13337).La donazione indiretta costituisce pur sempre una liberalità. Per tale motivo si estendono a tale istituto alcune regole che sono proprie della donazione; in particolare quelle sulla revocazione per ingratitudine o sopravvenienza di figli e sulla riduzione per lesione della legitti-ma. L'acquisto di un immobile a favore del figlio utilizzando denaro dei genitori è l'esempio più frequente di donazione indiretta.La Suprema Corte è intervenuta in meri-to chiarendo che si è in presenza di donazione indiretta dell'immobile (piut-tosto che donazione diretta del denaro) quando, indipendentemente dalla par-tecipazione o meno del donante all'atto di acquisto, vi è un collegamento prede-terminato tra elargizione del denaro e acquisto del bene. Sussiste invece donazione diretta (del denaro) qualora il beneficiario acquisti il bene con una decisione successiva e autonoma (Cass. civ., 6 novembre 2008, n. 26746).Sotto il profilo fiscale, le donazioni indi-rette sono tassate allo stesso modo delle donazioni vere e proprie. Un'importante eccezione riguarda pro-prio il trasferimento di un immobile o di un 'az ienda, a condiz ione che l'acquirente dichiari che i soldi necessa-ri per l'acquisto del bene sono stati for-niti dal donante (ad esempio il genito-re). In tal caso, per evitare una duplica-zione del prelievo fiscale, la legge dispone che l'imposta sulle donazioni indirette (di immobile o di azienda) non si applichi perché l'atto riguardante il trasferimento di proprietà del bene viene già assoggettato ad imposta di registro, o Iva, e quindi non deve essere gravato da altri tributi.

27FiammeGialle - Gennaio 2012

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Raduno degli Allievi Finanzieri del XV e del XX Corso di MondovìRaduno degli Allievi Finanzieri del XV e del XX Corso di Mondovì

Il Consiglio Nazionale dell'A.N.F.I., nella riunio-ne del 29/30 novembre 2011, esaminata la propo-sta della Sezione di Olbia, condivisa con il Consiglie-re Nazionale per la Sarde-gna, Cap. Salvatorico Cuc-curu, ha deciso di autoriz-zare la realizzazione del Raduno Regionale ad Olbia, nel periodo che va dal 19 al 20 Maggio 2012.

Sul prossimo numero sarà pubblicato il Pro-gramma di dettaglio.

SARDEGNASARDEGNA

28FiammeGialle - Gennaio 2012 Mini RADUNI

A Potenza, capoluogo della Basilicata, cittadina ricca di storia, di cultura e di gente ospitale, dal 7 al 9 ottobre 2011, si è svolto l'VIII Raduno del XIV Corso AA.FF. “Maloggia”, organizzato dal M.A. Antonio Filitti, socio della locale Sezione A.N.F.I..In una atmosfera carica di emozioni e tanti ricordi dei tempi passati insieme sull’Isola d’Elba che ci accolse in giova-ne età, i radunisti si sono ritrovati a Potenza dopo molti anni di onorato ser-vizio prestato nei vari reparti del Corpo, ancora una volta ad affermare l'attaccamento all'Istituzione.Nei tre giorni i radunisti hanno visitato la città di Matera, con un'escursione gui-data alla cripta del peccato originale e al

Raduno degli ex Allievi XIV Corso “Maloggia” 1973-74, VIII Compagnia PortoferraioBASILICATABASILICATA

Il 24 e 25 settembre 2011, si è tenuto a Mondovì, presso la Cittadella, il Raduno degli ex allievi Finanzieri del XV e del XX Corso che sono tornati a rivedere la Città di Mondovì esattamente dopo 20 e 25 anni. Il ritrovo è stato emozionante e pieno di ricordi. Oltre 200 ex allievi, pro-venienti da tutte le regioni d'Italia e molti Istruttori dell'epoca (alcuni erano pre-senti con la famiglia ed i figli) hanno preso parte alla manifestazione. Era presente il Comandante della Scuola Alpina di Predazzo, Gen. Secondo Alciati, all'epoca Comandante della Scu-ola, il T.Col. Nicola Palmiero ed il T.Col. Riccardo Navarra, all'epoca coman-

sasso caveoso, dichiarati patrimonio dell'Unesco, ed hanno visitato i laghi di Monticchio, di origine vulcanica, che occupano il cratere eruttivo del Monte Vulture, ormai spento.Il Raduno ha avuto termine domenica 9

ottobre con la celebrazione di una S. Messa, officiata dal Cappellano Milita-re, don Rocco Smaldone. Al termine del rito religioso i Radunisti, dopo abbracci e saluti, si sono ripromessi di ritrovarsi nei prossimi anni, in altre località.

PIEMONTEPIEMONTE danti di Compagnia. Per la Tenenza di Mondovì era presente il Comandante Ten. Alessandro Pezzotti. Oltre alla visi-ta della Cittadella, gli ex allievi hanno fatto visita alla Città e hanno assistito alla Santa Messa presso la meraviglio-sa chiesa della Missione, grazie al Par-roco della Cattedrale Don Giuseppe, dove, al termine della funzione, l'asses-sore Elena Merlatti ha portato i saluti della Città di Mondovì ed il Presidente della locale Sezione A.N.F.I., Sten. Cav. Milvio Fantoni, ha ringraziato i presenti per la partecipazione ed i soci per la fat-tiva collaborazione per l'organizzazione dell'evento. L'incontro poi è proseguito presso un noto ristorante di Mondovì e solamente a tarda sera gli ex allievi hanno fatto ritorno ai luoghi d'origine.

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Il 17 dicembre 2011, nel Centro Commerciale “Il Castello” di Ferrara, i Soci della Sezione A.N.F.I. di Ferrara sono stati impegnati per il secondo anno consecutivo nella campagna di raccolta fondi destinati alla lotta contro la distrofia muscolare e altre malattie genetiche. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva sottolineato: «Anche se le famiglie italiane sono in questo momento strette dall'ansietà per il contributo che sono chiamate a dare allo sforzo collettivo del Paese, certamente la loro sensibilità e solidarietà troverà ugualmente il modo di manifestarsi attraverso la partecipazione alla maratona RAI-Telethon». E così è stato! Telethon 2011 ha raccolto più di 30 milioni di euro ottenuti gra-zie a più di 1.184.000 SMS, oltre 631.000 donazioni via telefono fisso e alle tante donazioni raccolte sul territorio dai volontari e dalle aziende e le asso-ciazioni partner di Telethon.Da sinistra: Signora Donatella, insegnante, volontaria Telethon, Mar. Magg.A.c.s. Antonio Landi (Presidente), App.upg Vincenzo Tricarico (so-cio ordinario), Brigadiere Bruno Tonioli, Brigadiere C. Renato Mattioli (so-cio ordinario).

29FiammeGialle - Gennaio 2012

L'11 dicembre scorso, i soci delle Sezioni ANFI di Grosseto, Follonica ed Orbetello – Monte Argentario, con le rispettive consorti, si sono incontrati ad Orbetello, per lo scambio degli auguri, in occasione delle prossime festività natalizie.La circostanza ha consentito, anche, agli amici di Grosseto e Follonica di poter visitare la cittadina lagunare, con le storiche fortificazioni spagnole, e la vicina Porto Santo Stefano.Il pranzo sociale ha avuto luogo in un noto e caratteristico ristorante, sulla laguna di Orbetello, ove i pescatori portano in tavola gustose pietanze a base di pesce appena pescato in quelle acque.Ospite gradito, il Presidente Nazionale, Gen. C. A. Giovanni Verdicchio, accompagnato dalla gentile signora.Per l'ANFI, erano presenti anche il V. Presidente Nazionale per l'Italia Set-tentrionale, Gen. D. Mauro Cappelli, ed il Consigliere Nazionale per la Toscana, Comm. Marco Mugnaini.Per la Guardia di Finanza, hanno preso parte i Comandanti delle Tenenze

Il 20 novembre 2011, la Sig.ra Giuseppina Bovino, consorte del socio Bene-merito Giuseppe Mancini, ha organizzato, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia, Sezione di Polignano a Mare, il tradizionale pranzo di beneficenza.L'importo complessivo raccolto è stato di 4.320 € che verrà destinato all'acquisto di beni di prima necessità da distribuire alle parrocchie del paese per aiutare le famiglie più bisognose.La SIg.ra Bovino ha voluto ringraziare i Soci della Sezione di Polignano a Mare, presieduta dal Brig. C. Vitantonio Pellegrini, per il supporto dato alla Manifestazione.Nella foto alcuni dei partecipanti al pranzo di beneficenza.

POLIGNANO A MARE

FERRARA

di Orbetello e di Follonica, Tenente Gianmauro Vanni e Tenente Giuseppe Sciarretta. E' intervenuta anche Eleonora Baldi, sindaco di Follonica, sem-pre molto vicina alle nostre Sezioni maremmane.Al termine dell'incontro, non potevano mancare gli apprezzamenti, meritati, al Mar. A. Mariano Sgu-ra, Presidente della Sezione ospitante di Orbetello – Monte Argentario, al Mar. A. Osvaldo Serragoni, Presidente della Sezione di Grosseto, al Fin. Romano Neri, Presidente della Sezione di Follonica e al socio di Grosseto Roberto Denanni, impeccabili organizzatori della piacevole giornata.

GROSSETO - FOLLONICA - ORBETELLO

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L'11 dicembre 2011 si è svolta a Genova la consueta “Giornata del Tessera-mento” anno 2012.Alla cerimonia hanno partecipato il Col. t. SFP Maurizio Tolone, Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale della Liguria, Mons. Giovanni Denegri, 2° Cappellano Militare Capo del Comando Regionale Liguria, il Cap. Carmine Miglino, Presidente della Sezione, il Ten. Col. Antonio Mari-no, Consigliere Nazionale per la Liguria ed un gran numero di Soci e loro familiari.Al termine della Santa Messa, officiata da Mons. Denegri, è seguita la rela-zione tenuta dal Presidente della Sezione e successivamente è stato offer-to un rinfresco nei locali della caserma S. Giorgio (foto 1).Nella circostanza è stato consegnato, a cura del Cap. Carmine Miglino, il “Diploma di Merito”, concesso dal Presidente Nazionale, al Fin. Maurizio Dignetti, socio della Sezione che si è particolarmente distinto per la ferven-te attività svolta in favore del Sodalizio (foto 2).

Il 5 novembre 2011, nella ricorrenza del 51° Anniversario della scomparsa dei Finanzieri mare Longo e Malerba, una rappresentanza della Sezione di Menaggio, con Alfiere e Bandiera, si è recata sul lungolago di Bellagio per deporre una corona d'alloro sul Cippo che ricorda il sacrificio dei due giovani finanzieri periti nell'adempimento del proprio dovere nelle acque del Lago di Como.La tragedia è avvenuta nella notte del 5/6 novembre 1960, con l'affondamento del motoscafo, durante un servizio notturno anticontrabban-do a causa di un fortissimo fortunale.

FiammeGialle - Gennaio 201230

MENAGGIO

GENOVA

Il 21 ottobre 2011 si è tenuto presso l'Auditorium del Liceo Scientifico di Anzio, un convegno organizzato dall'Ordine dei Commercialisti ed esperti Contabili di Roma, dal titolo “Novità IVA e Frodi Fiscali”, realizzato con la collaborazione della Banca di Credito Cooperativo di Nettuno e della locale Sezione A.N.F.I., la cui partecipazione è stata espressamente voluta dalla Dott.ssa Daniela Broccoli, anch'essa facente parte del suddetto Ordine, figlia del defunto Antonio, già appartenente alle Fiamme Gialle”. Alla Manifestazione era presente tutto il Direttivo della Sezione, presieduta dal M.M.A Cav. Uff. Andrea Guglielmelli.Per la Guardia di Finanza erano presenti: il Col. Pil. Emilio Recchia, Capo di Stato Maggiore del Centro di Cooperazione Aeronavale di Gaeta; il Ten. Col. Luigi De Simone, del Nucleo Speciale Tutela del Mercato ed il Cap. Giuseppe D'Aniello, Comandante della locale Compagnia.

NETTUNO - ANZIO

PESCARA

Consegnato, a cura del Presidente della Sezione Sottotenente Cav. Gregorio Totaro, il diploma di Socio Onorario dell’ANFI al Col. t.ISSMI Maurizio Pasquale Favia

foto 2

foto 1

Page 30: 01 - Copertina€¦ · nostra famiglia (Foto 1). Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente

Per consegnare il sussidio che il Comitato Esecutivo Nazionale ha conces-so all'App. Fernando Antonio Conte, il Presidente della Sezione, Col. Dona-to Carlucci, ha riunito alcuni soci della Sezione di Parma che gli hanno espresso, ancora una volta, la solidarietà e la vicinanza propria e di tutti i colleghi associati per i gravi danni che egli aveva subito a seguito di una devastante alluvione che, nel mese di giugno, aveva colpito alcuni Comuni del Parmense. L'interno della sua abitazione e le 2 autovetture di famiglia erano state lette-ralmente distrutte e solo la tempestività dell'intervento della signora Conte aveva impedito che il minore dei 2 figli, Simone, fosse travolto dalle acque, com'era, purtroppo successo ad un vicino che aveva perso la vita. Conte era completamente all'oscuro della richiesta inoltrata alla Presiden-za Nazionale e, allorquando ll Presidente della Sezione, a nome dell'Associazione Nazionale e del Presidente Nazionale, gli ha consegna-to, inaspettatamente per lui, l'assegno del Fondo di Solidarietà si è notevol-mente commosso. Ha ringraziato sentitamente il Gen. Verdicchio, al quale ha dichiarato la gratitudine sua e quella della sua famiglia in un artico-lo pubblicato sulla Gazzetta di Parma, quotidiano che ha seguito sin dai primi momenti la sua vicenda.

Il 4 novembre 2011, una nutrita rappresentanza di soci della Sezione A.N.F.I. di Imola, presieduta dal M.A. Nicola Belardo, ha partecipato alla pre-senza di Autorità civili, Militari e Religiose alla solenne cerimonia della gior-nata dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate che è coincisa con l'inaugurazione del ricollocato Monumento ai Caduti della I^ Guerra Mon-diale nel giardino Stefano Curti della città.La cerimonia è stata scandita dalla Santa Messa officiata dal Vescovo Mons. Ghirelli, dalla sfilata di tutte le Associazioni Combattentistiche e d'Arma accompagnate dalla banda cittadina, dalla benedizione del Monu-mento da parte del Vescovo, dall'Alzabandiera e dalla deposizione di una corona d'alloro.

IMOLA

PARMA

SIENA

La Sezione senese dopo aver partecipato al diciottesimo raduno nazionale che si è tenuto a Barletta e nelle città di Andria, Trani e Bisceglie, il 26 ottobre si è recata, in pellegrinaggio religioso, a Roma.Accompagnati da Monsignore Giovanni Soldani, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Siena, da Piazza San Pietro, i finanzieri ed i propri familiari hanno assistito, unitamente ad altre migliaia di fedeli, all'udienza pubblica del Santo Padre Benedetto XVI rendendo anche omaggio al sepolcro, nella Basilica di San Pietro, in cui è stata traslata la salma di Karol Wojtyla.La giornata è proseguita con una visita al magnifico Santuario della Madonna del Divino Amore di Roma, composto da due chiese (quella antica del 1745 e quella nuova del 1999), luogo sacro ove sono raccolte, in stand suddivisi per provenienza regionale e di ogni altra parte del mondo, più di mille immagini della Vergine Maria.

FiammeGialle - Gennaio 2012

L'App. Conte ha sempre partecipato alle attività della Sezione, facendo, tra l'altro, parte dei soci che hanno aderito al progetto dei Volontari della Sicu-rezza, ha permesso di ottenere all'ANFI tanta gratificazione da parte dei cittadini.

Il 3 novembre 2011 la Sezione ha voluto ricordare, come del resto fa ogni anno, tutti i finanzieri già appartenenti alla Sezione, che sono venuti a mancare nel corso degli anni passati.Per questo sono state invitate tutte le vedove e i soci a voler partecipare alla cerimonia che si è svolta presso la chiesetta della Scuola Alpina di Predazzo con la celebrazione di una S.Messa da parte del cappellano militare sac. Antonio Atzeni. Al termine un piccolo rinfresco ha concluso la cerimonia.La foto, a destra, ritrae il gruppo partecipante all'interno della Scuola, tra cui, il Vice Comandante Ten. Col. Gaetano Giacchi, i Consiglieri Nazionali Mauro Giannini e Salvatorico Cuccuru.

PREDAZZO

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Page 31: 01 - Copertina€¦ · nostra famiglia (Foto 1). Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente

Nel corso della premiazione del concorso “Componimento sul 150° anniversario dell'Unità d'Italia”, curato dalla Legione Garibaldina e dal Comune di Crotone, sono state consegnate alcune targhe ricordo: al Presidente della Sezione di Crotone, Brig. Sergio de Benedetto da parte del Presidente Provinciale dei Bersaglieri, Col. Ferdinando Calendini (foto a sinistra) ed al Ten. Col. Cav. Uff. Giovanni Marziano, socio della Sezione e delegato Provinciale dell'A.N.I.O.C., a cura del Dott. Leonardo Maria Rocca, Direttore dell'Università di Crotone (foto a destra).

Il Presidente della Repubbli-ca, Giorgio Napolitano, ha consegnato al Rag. Fernando Sofra, Socio Simpatizzante della Sezione di Latina, la Stella al Merito “Maestri del Lavoro” per essersi distinto per la fervente attività lavora-tiva.Il Rag. Sofra attualmente diri-ge la sala sportelli delle poste centrali di Latina ed è un affer-mato pittore e valente scritto-re, avendo egli, organizzato presso il teatro di Latina, spet-tacoli d’arte varia a scopo benefico.Nella foto, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolita-no, s i congra tu la con l’insignito.

Il Presidente della Sezione, V.Brig. Cav. Roberto Ferro, unitamente al Presidente della Sezione di Sciacca, App. s. UPG Sante Cellammare, ed a numerosi soci, ha fatto omaggio di una targa ricordo al Ten. Col. Vincenzo Raffo, Comandante Provin-ciale, trasferito ad altro incarico.

FiammeGialle - Gennaio 201232

Il 27 novembre 2011, la Sezione A.N.F.I. di Cuneo, ha organizzato la cerimonia commemorativa per il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia. L'evento ha avuto luogo nella suggestiva cornice del Duomo di Cuneo, cattedrale del '600 dedicata alla Madonna del Bosco, dove è stata celebrata la Santa Messa officiata da Monsignor Jean Pierre Ravotti, già cappellano militare della Guardia di Finanza, e da Don Roberto Gallo, Parroco del Duomo. Nel corso della cerimonia religiosa il Prof. Marco Ficarra, figlio del nostro Socio M.llo Simone, ha omaggiato i presenti con magnifiche esecuzioni a violino di brani famosi. Nel corso del tradizionale pranzo conviviale il Presidente della Sezione M.M.A. Domenico Mastrapasqua, ha consegnato alle Autorità intervenute ed a tutti i partecipanti una riproduzione in vetro (opera di un artigiano locale) raffigurante la città di Cuneo ed un cappello alpino della Guardia di Finanza, impreziosite da una coccarda tricolore.

CROTONE

CUNEO

AGRIGENTO LATINA

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BERGAMO

Il 4 dicembre 2011, presso l'Aula Magna dell'Accademia, ospitati dal Comandante Gen. D. Rosario Lorusso, si sono incontrati i Soci della Sezione di Bergamo per il tradi-zionale incontro prenatalizio.

Una rappresentanza della Sezione, presieduta dal S.Ten. Comm. Italo Simone, ha partecipato alla ricorrenza del 4 novembre, Festa dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate. Presente alla cerimonia il neo Sindaco di Ciampino Dott. Simone Lupi.

CIAMPINO

FiammeGialle - Gennaio 2012

Il 2 dicembre 2011, al termine dei festeggiamenti di Santa Barbara, il Presidente della Sezione, Lgt. Salvatore Corrao, ha organizzato una cerimonia per la conse-gna di alcuni riconoscimenti e precisamente: il diploma di Presidente Onorario di Sezione, al M.C. Alfonso Razzitti; il Diploma di Merito al Brig. Ignazio Rondi. La con-segna è stata effettuata dal Consigliere Nazionale, S.Ten. Giuseppe Culò.

MAZARA DEL VALLO

Il Presidente della Sezione, M.M.A. cs Cav. Pasquale Lombardi, unitamente a nume-rosi soci, ha partecipato alla Festa dell'Unità d'Italia e giornata delle Forze Armate, organizzata dal Comune alla presenza del Sindaco, Arch. Pasquale Tucci.

LESINA

Una rappresentanza della Sezione, presieduta dal M.C. Antonio Meloni, ha parteci-pato, su invito del Sindaco di Iglesias, Dott. Luigi Perseu, alla celebrazione della Gior-nata dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate.

IGLESIAS

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FiammeGialle - Gennaio 201234

Soci e familiari della Sezione, Presieduta dal M.M. A. Giuseppe Mascotto, hanno effettuato una gita socio culturale a Jesolo, accolti dal Presidente della locale Sezio-ne App. UPG Luigi Dante. Nell'occasione è stata deposta una corona presso il Monu-mento del Finanziere.

BORGO VALSUGANA

Una rappresentanza della Sezione ha partecipato alla celebrazione della Giornata dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate svoltasi in Piazza Duomo di Acireale.

ACIREALE

Organizzata dal Comune la giornata ecologica “costa pulita” alla quale hanno parte-cipato numerosi volontari tra cui molti soci della Sezione, guidati dal Presidente, Brig. C. Gaetano Calabrese. Per tale impegno l'Assessore all'Ambiente, Geom. Giu-seppe Gazzato, ha inviato una lettera di ringraziamento da parte della comunità.

TRICASE

Il 9 ottobre 2011 la Sezione ANFI di Pesaro si è recata in gita socio-culturale sul Monte Fumaiolo alle “Sorgenti del Tevere” nel comune di Verghereto (FC) dove è situato l'eremo di Sant'Alberico, particolarmente caro alla Guardia di Finanza in quanto accolse, intorno al 1954, l'ex Vicebrigadiere del Corpo Quintino SICURO congedatosi nel 1947 per prendere i voti sacerdotali.

PESARO

La Sezione ANFI di Gallipoli, con il Presidente, M.M.A. Cav. Giuseppe Lampignano, ha effettuato una gita pellegrinaggio al Santuario della Pace di Medjugorje.

Soci e familiari della Sezione, presieduta dal Brig. Oscar Meneghetti, hanno effet-tuato una gita socio culturale nella città di Budapest (Ungheria).

TREVISOGALLIPOLI

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Consegnato dal Presidente della Sezione e Consigliere Nazionale, M.M.A. cs Comm. Ermanno Gelsi, l'attestato di benemerenza al Fin. Corrado Finocchi.

BOLOGNA

Il Presidente della Sezione, Magg. Giovanni Froio, ha consegnato al M.M. Mario Russo l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente Nazionale dell'A.N.F.I., Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.

MILANO

ROMA - 1 NORD

JESIDOMODOSSOLA

Il Presidente della Sezione, Gen. B. Bernardo Musumeci, consegna gli Attestati di Benemerenza, concessi dal Presidente Nazionale, Gen. C.A. Giovanni Verdicchio, al Gen. D. Espedito Finizio, al S.Ten. (r) Arsenio Spinillo (foto a sinistra), al S.Ten. Giuseppe Aronica ed al M.M.A. Vincenzo Russo (foto a destra)

Il Presidente della Sezione, M.M.A. Francesco Fama, ha consegnato al Fin. Pietro Velati, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente Nazionale.

Consegna, a cura del Presidente della Sezione, M.C. Cav. Luigi Battista, l'attestato di benemerenza al socio Magg. Sandro Picciolini.

35FiammeGialle - Gennaio 2012BenemerenzaBenemerenza

Page 35: 01 - Copertina€¦ · nostra famiglia (Foto 1). Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente

SOCI CHE SI FANNO ONORE

Il M.M.A. Tarcisio Benerecetti, Segretario della Sezione di Chiari, in data 14 maggio 2011, presso l'Auditorium San Giovanni di Coccaglio (BS), alla presenza di autorità locali civili e religiose, della stampa e della televisione, ha presentato il libro “L'AFRICA CHE MI E' RIMASTA NEL CUORE”. Storie vissute nelle missioni di don Tarcisio Moreschi da Malonno. Un diario di 620 pagine redatto negli anni successivi a tre interventi di volontariato in Congo e in Tanzania.

NOZZE DI DIAMANTE

I seguenti soci hanno festeggiato il loro 60° anniversario di matrimonio:

S.Ten.Cav.Uff. Salvatore Damato, socio della Sezione di Bari, e consorte Sig.ra Enza Lattanzi;

Sig. Luciano Piergentili, socio simpatizzante della Sezione di Aprilia, e consorte Sig.ra Assunta Pieretti;

NOZZE

I seguenti soci o loro familiari hanno contrat-to matrimonio:

Sig. Michael Bradlei, nipote del Rag. Giovanni Morano, socio simpatizzante della Sezione di Policoro, con la Sig.na Marianna Spaltro;

Sig.na Maria Luisa D'Ambrosio, figlia del Brig. Salvatore, socio della Sezione di Angri, con il Sig. Antonio Grimaldi;

Dott. Luca Facciolo, figlio del Brig. Domenico, socio della Sezione di Mazzara del Vallo, con la Sig.na Iole Donato;

Sig.na Elisabetta Fedeli, figlia del Brig. Casto, socio della Sezione di Foligno, con il Sig. Danie-le Berzellini;

Sig.na Ines Felice, figlia del Brig. C. Giovanni, socio della Sezione di Catania, con il Sig. Fran-cesco Cuccurullo;

Avv. Marco Mirabile, figlio del M.M.A.c.s. Antoni-no, socio della Sezione di Verona, con l'Avv. Eli-sabetta Guido;

Sig.na Concetta Paratore, figlia del M.C. Lucio, socio della Sezione di Catania, con il Geom. Nicola Gagliozzi;

Sig.na Felicia Ricchiuti, figlia del Brig. Domeni-co, Consigliere della Sezione di Bisceglie, con il Sig. Girolamo Valente.

PROMOZIONI

Il seguente militare in congedo è stato pro-mosso al grado superiore nel Ruolo d'Onore:

a Brigadiere

V.Brig. Gerardo Toma, socio della Sezione di Nardò.

NOZZE D’ORO

I seguenti soci hanno festeggiato il loro 50° anniversario di matrimonio:

App. Antonio Allegri, socio della Sezione di Porlezza, e consorte Sig.ra Diva Lancetti;

Brig. Nicolò Caberlotto, socio della Sezione di Torino, e consorte Sig.ra Marisa Garno;

Brig. Comm. Pietro Cuva, Sindaco effettivo della Sezione di Roma 3/Est, e consorte Sig.ra Maria Cigna;

M.M.A. Cav. Uff. Sergio De Nart, socio della Sezione di Padova, e consorte Sig.ra Anna Elisabetta Horner;

Fin. Vito Danieli, socio della Sezione di Modena, e consorte Sig.ra Mirella Zanotti;

Fin. Bruno Fiorini, socio della Sezione di Firenze, e consorte Sig.ra Annalia Carli;

Brig. Giuseppe Franzin, socio della Sezione di Vigevano, e consorte Sig.ra Giuseppina Fadigati;

M.M.A. Comm. Antonino Fulco, socio della Sezione di Trieste, e consorte Sig.ra Giuseppina Genovese;

Fin. Francesco Guidotti, socio della Sezione di Modena, e consorte Sig.ra Rina Bertoli;

M.M.A. Aulo Mannucci, socio della Sezione di Bologna, e consorte, Sig.ra Anna Brumat;

App.sc. Giuseppe Puglisi, socio della Sezione di Messina, e consorte Sig.ra Elisabetta Freni.

Ten. Achille Rega, socio della Sezione di Como, e consorte Sig.ra Michelina Manzoni;

Ten. Antonio Romania, socio della Sezione di Bologna, e consorte Sig.ra Rosina Lo Tauro;

Brig. Mario Sborchia, socio benemerito della Sezione di Grosseto, e consorte Sig.ra Vera Gentili;

Brig. Cav. Mario Zorgno, socio della Sezione di Gallarate, e consorte Sig.ra Irma Mattei.

CULLE

Sono nati:

Alissa, nipote del Brig. Osvaldo Giannella, Alfie-re della Sezione di Agropoli, e della consorte Sig-.ra Maria Russo;

Andrea, nipote del Brig. C. Vittorio Devilla, socio della Sezione di Thiene;

Andrea, nipote del Brig. C. Gennaro Galluzzi, Sindaco effettivo della Sezione di Agrigento, e della consorte Sig.ra Maria Giarrizzo;

Angelica e Giorgio, nipoti del Sig. Claudio Salva-tori, socio della Sezione di Busto Arsizio;

Asia e Giada, gemelle, nipoti del M.C. Fernando

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Page 36: 01 - Copertina€¦ · nostra famiglia (Foto 1). Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente

LAUREE

“Fiamme Gialle” formula infiniti e fervidi auguri di ogni bene e felicità ai neo promossi, a coloro che hanno contratto matrimonio, ai coniugi che hanno festeggiato le nozze di diamante, d'oro, ai neonati ed ai neo laureati.

Si sono laureati i seguenti soci o loro familia-ri:

Sig.na Cristina Accarisi, figlia del V.Brig. Alberto, socio della Sezione di Luino, in “Mediazione e Linguistica”;

Sig.ra Marilena Armenio, figlia del M.llo Vincenzo, socio della Sezione di Enna, in “Scienze Tecniche e Psicologiche”;

Dott. Alberto Bonara, figlio del M.M.A.c.s. Carlo, Presidente della Sezione di Mirandola, in “Scienze Religiose”;

Sig.na Lara Cappellari, figlia del Brig.C. Roberto, socio della Sezione di Udine, in “Lingue per la Comunicazione Internazionale”;

Sig. Marzio Mario Cimini, nipote della Sig.ra Adele Vitrù, socia della Sezione di Pescara, in “Scienze Internazionali e Diplomatiche”;

Sig. Mattia Cremasco, nipote dell'App. Angelo Michieletto, Segretario della Sezione di Castelfranco Veneto, in “Scienze Politiche”;

Sig. Roberto De Icco, figlio del Rag. Giuseppe, socio della Sezione di Tortona, in “Medicina e Chirurgia”;

M.llo Stefano Di Stefano, figlio del Brig.C. Paolo, socio della Sezione di Roma 2/Ovest, in “Scien-ze Organizzative e Gestionali”;

Sig. Nicola Epifani, figlio del Lgt. Onofrio, Consigliere della Sezione di Catania, in “Scien-ze e Tecnologie Agrarie”;

Sig.Marco Farina, figlio del Brig.C. Salvatore, socio della Sezione di Vibo Valentia, in “Gestio-ne Aziendale”;

Dott. Silvio Favari, figlio del Magg. Cav. Antonio, Presidente dei Sindaci della Sezione di Nettuno-Anzio, in “Scienze Politiche”;

Sig. Giuseppe Fois, figlio del M.A. Pier Paolo, socio della Sezione di Cagliari, in “Ingegneria Elettrica”;

Sig.na Monia Fusillo, figlia del M.A. Francesco, socio della Sezione di Rimini, in “Mediazione Linguistica”.

Cortellucci, socio della Sezione di Bologna, e della consorte Sig.ra Rossanna Colonna;

Azzurra, figlia dei coniugi Fin. Arch. Marco Car-ducci, Vicepresidente della Sezione di Ceprano e della Sig.ra Aurora Cagnati;

Carlotta, nipote del Brig. Giuseppe Piccione, socio della Sezione di Ivrea, e della consorte Sig.ra Emiliana Riva;

Carola e Cristiano, nipoti del Brig.C. Luigi Pon-zo, Consigliere della Sezione di Olgiate Coma-sco, e della consorte Sig.ra Luigina Rezzonico;

Chiara, nipote dell'App. Upg. Cosimo Di Muoio, Sindaco effettivo della Sezione di Verbania, e della consorte Sig.ra Bruna Germani;

Davide, nipote del Brig.C. Domenico Palmieri, Sindaco effettivo della Sezione di Verbania, e della consorte Sig.ra Teodora Lo Nigro;

Diletta, nipote del Brig.C. Antonino Di Benedet-to, socio della Sezione di Catania;

Eleonora, nipote del Fin. Pasquale Russo, socio della Sezione di Isernia;

Elisa, figlia del M.C. Filippo Bottari, in servizio nel Corpo, nipote della Sig.ra Mattia Bellantone ved. Bottari, socia della Sezione di Lecco;

Emma, nipote dell'App. Mario Bucovaz, socio della Sezione di Cividale del Friuli, e della con-sorte Sig.ra Liliana Floreancig;

Federico, figlio del M.A. Gianni Sallemi, in servi-zio nel Corpo, nipote del V.Brig. Giovanni Salle-mi, Presidente della Sezione di Chivasso;

Francesca, nipote dell'App. Upg.m. Cosimo Carafa, socio fondatore della Sezione di Manfre-donia, e della consorte Sig.ra Elsa;

Francesco, nipote dell'App.sc. Vito Defilippis, socio della Sezione di Marsala, e della consorte Sig.ra Antonia Signoriello;

Francesco, figlio dell'App. Giuseppe Virdis in sevizio nel Corpo, nipote del Brig.C. Francesco Virdis, socio della Sezione di Catania;

Gabriele, nipote del Brig. Giuseppe Fusaro, socio della Sezione di Mazara del Vallo, e della consorte Sig.ra Tommasa Foggia;

Gabriele, nipote del Prof. Antonio Fontanarosa, socio simpatizzante della Sezione di Gallipoli;

Gabriele, figlio del Fin. Giuseppe Musilli, in servi-zio nel Corpo nipote del Fin. Pompeo Soave, socio della Sezione di Cassino, e della consorte Sig.ra Ida Ormellini;

Ginevra e Carlotta, gemelle, nipoti del Fin. Anto-nio Giandomenico, socio della Sezione di Bolo-gna, e della consorte Sig.ra Giuditta D'Onghia;

Gioele, nipote del Brig.C. Elio Michieletto, socio della Sezione di Treviso;

Giulia, nipote del Brig. Gerardo Petrone, socio della Sezione di Como, e della consorte Sig.ra Carmela Meo;

Giulia, nipote del Brig.C. Antonio Cicconetti, socio della Sezione di Pescara, e della consorte Sig.ra Tecla Rosa;

Giulia, nipote del M.C. Vincenzo Scanu, Presi-dente della Sezione di Mantova, e della consorte Sig.ra Maria Corriero;

Greta, nipote del M.A. Sabatino Galgani, socio della Sezione di L'Aquila, e della consorte Sig.ra Loreta Cantusci;

Greta, nipote del Brig.C. Michele Monopoli, socio della Sezione di Bologna, e della consorte Sig.ra Giovanna Gumina;

Greta, nipote del M.M.A Giacomo Vitale, socio della Sezione di Milazzo;

Joele, nipote del M.C. Ignazio Di Blasi, socio della Sezione di Sondrio, e della consorte Sig.ra Elena Moretti;

Julian, nipote del M.llo Giovanni Pino, Consiglie-re della Sezione di Palermo;

Lorenzo, nipote del Brig. Annino Casu, socio della Sezione di Sassari;

Ludovico, Nipote dell'App. Francesco Carboni, socio della Sezione di Alghero;

Martina, nipote del M.A. Nazzareno Capoccia, socio della Sezione di Roma 3/Est;

Matteo, nipote del Magg. Cav. Salvatore Guari-no, socio della Sezione di Cagliari, e della con-sorte Sig.ra Giuseppina Caneba;

Mattia, nipote del Brig.C. Mario Semeraro, socio della Sezione di Bergamo;

Melissa, nipote del M.M.A. Vito Leonardo Netti, Consigliere della Sezione di Ivrea, e della con-sorte Sig.ra Antonia Cignetti;

Michael, nipote del Fin. Paolo Vignola, Consi-gliere della Sezione di Leverano;

Nicolò, nipote dell'App. Upg. Antonio Marella, socio della Sezione di Ventimiglia, e della con-sorte Sig.ra Marina Brandi.

37FiammeGialle - Gennaio 2012

Page 37: 01 - Copertina€¦ · nostra famiglia (Foto 1). Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente

Sig.ra Adolfina BERTOL, consorte dell'App. Tindaro Turtura, socio della Sezione di Varese, il 25.10.2011;

Fin. Ettore BEVIGLIA, Sindaco supplente della Sezione di Foligno, il 5.12.2011;

Fin. Eugenio BONISSONE, socio della Sezio-ne di Tortona, il 13.10.2011;

Sig.ra Graziella BUTTOLO, consorte dell'App.sc. Giorgio Leuzzi, socio della Sezione di Cividale del Friuli, l'1.11.2011;

Gen.B. Fausto CARRETTA, socio della Sezio-ne di Trieste, il 12.11.2011;

S.Ten. Gaetano CASAGRANDE, socio della Sezione di Novara, recentemente;

Sig. Vincenzo CASANOVA, fratello dell'App.

Antonio, socio della Sezione di Latisana, il 13.11.2011;

M.M.A. Rino CASTELLI, socio della Sezione di Bologna, il 4.11.2011;

Sig.ra Caterina CELESTE, madre del Brig.C. Giovanni Smedile, socio della Sezione di Livor-no, il 27.11.2011;

App. Nunzio CENTODUCATI, socio della Sezione di Benevento, il 5.11.2011;

Sig. Mario Giuseppe CESARANO, padre del Brig.C. Vincenzo, socio della Sezione di Casti-glione del Lago, il 21.11.2011;

Sig. Giorgio CESCO CANCIAN, socio simpa-tizzante della Sezione di Santo Stefano di Cado-re, il 15.11.2011;

Sig.ra Edda Lidia CILLONI, consorte del V.Brig. Salvatore Curedda, socio della Sezione di Genova, il 12.9.2011;

Sig.ra Assunta CONGIU, madre del Brig.C. Ferdinando Pilloni, socio della Sezione di Civi-dale del Friuli, il 20.11.2011;

App. Filippo CONTORNO, socio della Sezione di Asti, il 12.11.2011;

App. Walter CORAZZARI, di anni 84, socio della Sezione di La Spezia, il 9.12.2011;

Brig. m. Giacomo COSTANZO, socio della Sezione di Menaggio, il 16.11.2011;

Sig.ra Benvenuta CRISETIG, madre del Fin. Gianfranco Cecco, socio della Sezione di Fiera di Primiero, il 2.11.2011;

App. Elio D'ANGELO, socio della Sezione di Mirandola, il 19.10.2011;

Sig. Vitantonio DEFILIPPIS, padre dell'App.sc. Vito, socio della Sezione di Marsala, il 22.10.2011;

M.M.A. Costantino DELUCA, già Vice Presi-dente della Sezione di Riccione, il 19.11.2011;

App. Manlio DI BATTISTA, socio della Sezione di Civitavecchia, il 14.10.2011;

Sig. Antonio DI GIANNI, padre del socio bene-merito Sig. Michele, della Sezione di San Minia-to, il 19.11.2011;

S.Ten. Antonio DIMITRI, socio della Sezione di

TRISTIALa scomparsa del Fin. Sebastiano DERIU, Presidente della Sezione di Bosa.

Il 9 novembre u.s. è deceduto il Fin. Sebastiano Deriu, Presidente della Sezione di Bosa. Nella Guardia di Finanza ha prestato servizio per poco tempo, in quanto posto in congedo per malattia. Iscritto alla Sezione ANFI di Bosa dal lontano 1960 all'interno dell'Associazione ha ricoperto tutti gli incarichi e dal 2003 è stato Presidente della Sezione. Persona stimata da tanti, dopo il congedo ha svolto l'attività di ottico e fotografo, volontario presso la Croce Rossa di Bosa, faceva parte del Consiglio dell'Università della terza età.

Sig.ra Angela ACERBO, madre del Brig.C. Gianluigi Valenti, socio della Sezione di Como;

M.O Giovanni BAGNIS, di anni 90, socio della Sezione di Biella, il 7.12.2011;

Sig. Maria Teresa BALDERI, consorte del Fin. Lelio Togni, socio della Sezione di Seravezza, il 20.11.2011;

Sig.ra Vilma BARBIERI, consorte del Brig. Primo Priori, socio della Sezione di Padova, recentemente;

Sig.ra Giuseppina BELLOTTI, madre dell'App. Leandro Giacomini, Socio della Sezione di Ter-racina, il 27.10.2011;

Sono deceduti i seguenti soci o loro familiari:

38FiammeGialle - Gennaio 2012

Luogotenente Antimo MANGIACAPRA

Il Luogotenente Antimo Mangiacapra, socio della Sezione ANFI di Enna, in servizio attivo presso il Nucleo pt di quella Città, è stato chiamato prematuramente ad altra vita il 13 settembre 2011, per un banale morso di insetto, lasciando un vuoto incolmabile nelle persone più care.Nato nel 1950 in provincia di Caserta, dopo la frequenza del corso a Portoferraio (Isola d'Elba) nel 1969/70 e svolto servizio a Luino e Chiasso, ove in contesti molto difficili ha subito dimostrato profondo

attaccamento al Corpo, al termine del corso di sottufficiale presso la Scuola di Ostia nel 1972, è stato assegnato alla Legione di Palermo, Gruppo di Enna, dove principalmente è rimasto, ha costituito la propria famiglia ed ha svolto in prevalenza servizio di Polizia Tributaria. Dotato di un'impareggiabile eccellente patrimonio giuridico e culturale e di una ferrea memoria – ricordava sempre una vastità di articoli di norme giuridiche -, ha lasciato - non solo - in tutti i Finanzieri di ogni grado che lo hanno conosciuto un eccezionale ricordo per la sua incredibile disponibilità, umanità, professionalità e per la straordinaria affidabilità e dedizione al lavoro e alla famiglia, punto di riferimento (a volte anche di invidia) e di esempio di vita, saggezza ed amicizia.Marito amato e padre premuroso, lascia la moglie, Signora Maria e i figli: Antonio, avvocato, Francesco, funzionario dell'Agenzia delle Entrate, e Giovanni, attualmente A. M. presso la Scuola Sottufficiali di L'Aquila.Ciao Antimo, ci rivedremo quando il buon Dio lo vorrà.

Un fraterno amico dal 1969

Page 38: 01 - Copertina€¦ · nostra famiglia (Foto 1). Allo stesso Fin. Balbo è stato conse-gnato, a cura del Presidente della Sezione, l'attestato di benemerenza concessogli dal Presidente

Savona, il 27.10.2011;

App. Luigi DI TERLIZZI, socio della Sezione di Bari, il 9.11.2011;

M.M.A. Giovanni FANCHIN, socio della Sezio-ne di Ancona, il 27.11.2011;

Sig.ra Donata FARELLA, sorella dell'App. Fran-cesco, socio della Sezione di Bitetto, il 21.11.2011;

M.M.A.c.s. Argentino FASULO, già Presidente della Sezione di Pontedera, il 18.8.2011;

Sig.ra Laura FRAU, consorte del V.Brig. Glauco Catti, socio della Sezione di Reggio Emilia, il 23.8.2011;

M.M.A. Mario GAETANO, socio della Sezione di Bologna, il 20.9.2011;

Dott.ssa Anna GIORDANI, sorella del Ten. Francesco Giordani, Presidente della Sezione di Velletri, l'1.12.2011;

M.O. Girardi FERRUCCIO, socio della Sezione di Bergamo, il 26.3.2011;

Brig. Cav. Lorenzo GIUFFRIDA, Vicepresiden-te della Sezione di Varese, il 5.12.2011;

Sig.ra Vanda GIRARDI, consorte dell’App. Raf-faele Assenza, socio della Sezione di Tortona, il 4.12.2011;

Sig.ra Ilva GORGORETTI, consorte dell'App. Luciano Granchelli, socio della Sezione di Pescara, l'8.11.2011;

Sig.ra Rosa INDORATO, consorte del Fin. Angelo Mattana, socio della Sezione di Como, l'8.8.2011;

Sig. Giuseppe IUBATTI, socio simpatizzante della Sezione di Roma 1/Nord, il 9.11.2011;

Sig.ra Maria Teresa DE GIORGI, consorte dell'App.m. Oronzo Lanzilao, socio della Sezio-ne di Lecce, il 30.11.2011;

Gen. C.A. Corrado LO GIUDICE, socio della Sezione di Torino, il 4.11.2011;

Sig. Giuseppe LOVERRO, fratello del Sig. Gio-vanni, socio simpatizzante della Sezione di Bitetto, il 17.11.2011;

Sig. Alessandro MACCHIARELLA, fratello del Brig. Salvatore, socio della Sezione di Lecco, l'1.11.2011;

Brig. Giuseppe MAGISTRO, socio della Sezio-ne di Arezzo, il 10.10.2011;

Sig.ra Maria MANCA, madre del Brig. Elia Casu, socio della Sezione di Thiesi, il 10.11.2011;

Sig.ra Michelina MARCARIO, madre del Brig.C. Trifone Occhiogrosso, socio della Sezio-ne di Bitetto, il 26.11.2011;

Sig.ra Maria MASALA, madre del Brig. Piero Locci, Consigliere della Sezione di Latisana, il 26.11.2011;

Sig.ra Fortunata MAZZEO, madre del Sig. Gio-vanni Longo, socio della Sezione di Imperia, il 3.11.2011;

Fin. Mario MELE, socio della Sezione di Porlez-za, il 29.10.2011;

Fin. Enore MINGOLO, socio della Sezione di Codroipo, il 30.11.2011;

Fin.sc. Alessandro MOLLE, di anni 88, socio della Sezione di Chiavenna, il 25.10.2011;

Cap. Tommaso MOSCA, socio della Sezione di Roma 1/Nord, il 29.11.2011;

M.M.A.c.s. Tommaso NETTI, socio della Sezio-ne di Turi, il 24.11.2011;

Sig.ra Francesca ORLANDINI, consorte del Fin. Francesco Caserta, socio della Sezione di Bergamo, il 12.11.2011;

Dott. Giovanni PALOMBO, socio simpatizzan-te della Sezione di Ceprano, il 10.11.2011;

Fin. Felice PASTORELLI, socio della Sezione di Roma 1/Nord, il 2.10.2011;

Sig.ra Gavina PICCONI, madre dell'App.Upg. Mario Faedda, Segretario della Sezione di Venti-miglia, il 12.10.2011;

Sig. Fortunato PIERONI, padre del Lgt. Angelo, socio della Sezione di Grosseto, il 3.11.2011;

Brig. Agostino PIROZZI, fratello del Sig. Guido, socio simpatizzante della Sezione di Pescara, il 30.5.2011;

M.M.A. Albano PUPPA, socio della Sezione di Livorno, il 4.8.2011;

Sig.ra Olga REGINATO, consorte del Fin. Mario Burci, socio della Sezione di Castelfranco Vene-to, il 27.10.2011;

Sig. Gio Batta ROGANTIN, socio simpatizzan-te della Sezione di Savona, il 25.9.2011;

Sig.ra Rosa RUGGIERI, madre del M.M.A Paolo Palmisano, socio della Sezione di Ostuni, il 24.10.2011;

Sig.ra Ester RUGGIERO, madre del Fin. Gio-vanni Di Leo, Consigliere della Sezione di Toron-to, recentemente;

Fin. Emo SAONCELLA, socio della Sezione di Este, il 17.11.2011;

M.M.A. Giulio SARRA, socio della Sezione di Lugo, il 20.10.2011;

Sig.ra Bruna SCARANARO, sorella del M.M.A.c.s. Albino, Vice Presidente della Sezio-ne di Como, il 6.11.2011;

Sig.ra Licia SCARAVETTO, consorte del Fin. Ferdinando Bellini, Consigliere della Sezione di Cividale del Friuli, l'11.11.2011;

Sig.ra Ada SUPERBI, madre del Fin. Silvestri Giancarlo, socio della Sezione di Mirandola, il 28.2.2011;

S.Ten. Umberto TEMPESTA, socio della Sezio-ne di Milano, il 30.10.2011;

M.C. Amedeo VAGHEGGI, socio della Sezione di Pistoia, il 27.10.2011;

Fin. Ulderico VENTURELLI, socio della Sezio-ne di Bergamo, il 21.3.2011;

Sig.ra Maria VENTURI, consorte dell'App. Carlo Lenzi, socio della Sezione di Bologna, il 23.11.2011;

App. Angelo VERDINO, socio della Sezione di Benevento, il 29.10.2011;

Brig.C. Vincenzo VICCARO, socio della Sezio-ne di Mestre, il 20.10.2011;

Fin. Angelino VOLPINI, socio della Sezione di Siena, il 15.11.2011;

Sig.ra Ernesta ZACCONE, consorte del Brig.C. Marcello Ivaldi, socio della Sezione di Genova, il 26.10.2011;

Fin. Arturo ZAGOLIN, socio della Sezione di Dongo, il 14.11.2011.

Ai familiari degli Estinti il nostrosentito cordoglio

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A.N.F.I.A.N.F.I.Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia

Una realtà da conoscereUna realtà da conoscerePER FAVORIRE L’UNIONE TRA IL PERSONALE IN SERVIZIO E QUELLO IN CONGEDO DELLA GUARDIA DI FINANZA E FORNIRE ASSISTENZA MORALE E MATERIALE AGLI ISCRITTI...

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