~ Fiumefreddo di Sicilia ~ Anno 1 - Giugno 2008Numero 0 ... · essere un piacere per la mente e che...

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Il 19 giugno 2008 l‟Istituto “G.Verga” di Fiumefreddo di Sicilia ha concluso le numerose attività programmate per l‟anno scola- stico con una serata interamente dedicata ai progetti finanziati dall‟Unione Europea nell‟ambito del Progetto Operativo Nazio- nale. Durante la manifestazione sono stati illustrati gli aspetti più significativi ed interessanti dei dieci laboratori finanziati, sono stati presentati svariati cartelloni e disegni realizzati nell‟ambito dei progetti “Parlo e scrivo meglio” e “ Pillole di matematica “ per la scuola primaria e alcuni CD multimediali realizzati nell‟ambito dei moduli “Pillole di matematica”e “Parlo e scrivo meglio” per la scuola secondaria e “Gioco con le discipline “ per la scuola primaria, oltre ad una raccolta di ricette tipiche francesi ed italiane create all‟interno del progetto “Mi metto in gioco con il francese”. Il Dirigente scolastico prof.ssa Maria Luisa Leotta ed il gruppo di progetto hanno fatto sì che le aree del PON finanziato tenessero conto soprattutto di due obiet- tivi: intervenire in maniera innovativa per la promozione delle competenze chiave dando vita ad attività che fossero in grado di migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani e intervenire in maniera individualizzata al fine di promuovere le eccellenze. I progetti hanno riguardato sia l‟ area linguistico- espressiva che quella logicomatematica ed hanno visto coin- volti in un clima di piena armonia e collaborazione docenti dell‟Istituto, esperti esterni e alunni della nostra scuola primaria e secondaria di primo grado. Sebbene i tempi siano stati limita- ti, gli alunni hanno partecipato ai vari moduli con entusiasmo, spinti anche dalla voglia di apprendere in modo diverso ed inno- vativo. In particolare il progetto “Parlo e scrivo meglio” per la scuola secondaria ha portato i ragazzi a riscoprire il gusto della lettura e della scrittura al fine di comprendere che leggere può essere un piacere per la mente e che un libro è un regalo che ci sorprende ogni volta che lo rileggiamo; infine, essi si sono im- provvisati piccoli scrittori e poeti ed hanno redatto un “libro”, che parla delle loro emozioni, della loro vita, della difficoltà di confrontarsi con i coetanei ma naturalmente ancor di più della difficoltà di comunicare con l‟adulto. Il corso di “Crittografia”, attraverso il metodo dell‟apprendimento per scoperta, del pro- blem solving, della sperimentazione, dell‟apprendimento cooperativo e naturalmente dell‟uso delle tecnologie, ha fatto sì che ogni studente si sentisse un piccolo “matematico”, invece di un semplice applicatore di procedure risolutive e sequenze di istruzioni standard. Decifrare un messaggio segreto ha così rappresentato una piccola sfida da affrontare con interesse, mettendo alla prova il proprio gusto per l‟esplorazione e la scoperta. Il progetto “Mi metto in gioco con la matematica” per la scuola secondaria ha visto invece la partecipazione degli alunni a divertenti e formative gare on line, men- tre il modulo “Imparo e studio” si era concluso qualche giorno prima con una simpatica rappresentazione teatrale, espressione della coesione faticosamente ottenuta nel gruppo. Tra le svariate attività finanziate dai PON è rientrato anche il Trinity, per la certificazione delle competenze di lingua inglese che ha permesso agli allievi coinvolti di ottenere credi- ti spendibili all'interno del sistema scolastico e in ambito lavorativo. Il corso, strutturato in diversi “grades”, è stato rivolto ad alunni delle classi terze che evidenziavano un parti- colare interesse all‟approfondimento della lingua inglese, e che alla fine hanno tutti soste- nuto l‟esame ottenendo la certificazione del “Trinity College” per il Grade 3. Un altro successo è stato riportato all‟interno del corso “Mi metto in gioco con l‟italiano”: gli alunni hanno partecipato al concorso sulla Costituzione indetto dalla prefettura, in occa- sione del sessantesimo anniversario della Costituzione italiana, in collaborazione con l‟Università degli Studi e l‟USP di Catania; l‟elaborato di un ragazzo di seconda media ha vinto il premio riservato alle scuole secondarie di 1° grado della provincia. Considerata l‟azione didattica prevista ed effettuata dai diversi moduli e la ricaduta sugli alunni e sulla didattica curriculare, risulta evidente come la finalità prioritaria dei PON sia stata quella di ampliare e diversificare l‟offerta formativa della nostra scuola; i corsi extrascolastici finanziati hanno infatti permesso di far lavorare gli alunni su alcune competenze trasver- sali, relazionali e comunicative e sulla gestione delle proprie emozioni. Se consideriamo il numero dei progetti sopra elencati e i risultati ottenuti ci si può facilmente rendere conto come il nostro Istituto in questi ultimi mesi abbia assunto l‟aspetto di un vero e proprio “laboratorio” nel quale gli studenti insieme ai docenti ed agli esperti hanno reso possibili delle attività che mai avremmo immaginato e che speriamo di poter riproporre in futuro. Le classi prime PROGETTI OPERATIVI NAZIONALI ANCHE ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. VERGA” DI FIUMEFREDDO DI SICILIA SCHOOL NEWS Istituto Comprensivo “Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it [email protected] ~ Fiumefreddo di Sicilia ~ Dirigente Scolastico Maria Luisa Leotta Anno Scolastico 2007/2008 Anno 1 - Numero 0 Giugno 2008

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Il 19 giugno 2008 l‟Istituto “G.Verga” di Fiumefreddo di Sicilia ha concluso le numerose attività programmate per l‟anno scola-

stico con una serata interamente dedicata ai progetti finanziati

dall‟Unione Europea nell‟ambito del Progetto Operativo Nazio-

nale. Durante la manifestazione sono stati illustrati gli aspetti

più significativi ed interessanti dei dieci laboratori finanziati,

sono stati presentati svariati cartelloni e disegni realizzati nell‟ambito dei progetti “Parlo e scrivo meglio” e “ Pillole di

matematica “ per la scuola primaria e alcuni CD multimediali

realizzati nell‟ambito dei moduli “Pillole di matematica”e “Parlo e scrivo meglio” per la scuola secondaria e “Gioco con le

discipline “ per la scuola primaria, oltre ad una raccolta di ricette

tipiche francesi ed italiane create all‟interno del progetto “Mi metto in gioco con il francese”. Il Dirigente scolastico prof.ssa

Maria Luisa Leotta ed il gruppo di progetto hanno fatto sì che le

aree del PON finanziato tenessero conto soprattutto di due obiet-tivi: intervenire in maniera innovativa per la promozione delle

competenze chiave dando vita ad attività che fossero in grado di

migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani e

intervenire in maniera individualizzata al fine di promuovere le

eccellenze. I progetti hanno riguardato sia l‟ area linguistico-

espressiva che quella logico–matematica ed hanno visto coin-volti in un clima di piena armonia e collaborazione docenti

dell‟Istituto, esperti esterni e alunni della nostra scuola primaria

e secondaria di primo grado. Sebbene i tempi siano stati limita-ti, gli alunni hanno partecipato ai vari moduli con entusiasmo,

spinti anche dalla voglia di apprendere in modo diverso ed inno-vativo. In particolare il progetto “Parlo e scrivo meglio” per la

scuola secondaria ha portato i ragazzi a riscoprire il gusto della

lettura e della scrittura al fine di comprendere che leggere può essere un piacere per la mente e che un libro è un regalo che ci

sorprende ogni volta che lo rileggiamo; infine, essi si sono im-

provvisati piccoli scrittori e poeti ed hanno redatto un “libro”, che parla delle loro emozioni, della loro vita, della difficoltà di

confrontarsi con i coetanei ma naturalmente ancor di più della

difficoltà di comunicare con l‟adulto.

Il corso di “Crittografia”, attraverso il metodo dell‟apprendimento per scoperta, del pro-blem solving, della sperimentazione, dell‟apprendimento cooperativo e naturalmente

dell‟uso delle tecnologie, ha fatto sì che ogni studente si sentisse un piccolo

“matematico”, invece di un semplice applicatore di procedure risolutive e sequenze di istruzioni standard. Decifrare un messaggio segreto ha così rappresentato una piccola

sfida da affrontare con interesse, mettendo alla prova il proprio gusto per l‟esplorazione e

la scoperta. Il progetto “Mi metto in gioco con la matematica” per la scuola secondaria ha visto invece la partecipazione degli alunni a divertenti e formative gare on line, men-

tre il modulo “Imparo e studio” si era concluso qualche giorno prima con una simpatica

rappresentazione teatrale, espressione della coesione faticosamente ottenuta nel gruppo. Tra le svariate attività finanziate dai PON è rientrato anche il Trinity, per la certificazione

delle competenze di lingua inglese che ha permesso agli allievi coinvolti di ottenere credi-

ti spendibili all'interno del sistema scolastico e in ambito lavorativo. Il corso, strutturato

in diversi “grades”, è stato rivolto ad alunni delle classi terze che evidenziavano un parti-

colare interesse all‟approfondimento della lingua inglese, e che alla fine hanno tutti soste-

nuto l‟esame ottenendo la certificazione del “Trinity College” per il Grade 3. Un altro successo è stato riportato all‟interno del corso “Mi metto in gioco con l‟italiano”: gli

alunni hanno partecipato al concorso sulla Costituzione indetto dalla prefettura, in occa-

sione del sessantesimo anniversario della Costituzione italiana, in collaborazione con l‟Università degli Studi e l‟USP di Catania; l‟elaborato di un ragazzo di seconda media ha

vinto il premio riservato alle scuole secondarie di 1° grado della provincia. Considerata

l‟azione didattica prevista ed effettuata dai diversi moduli e la ricaduta sugli alunni e sulla didattica curriculare, risulta evidente come la finalità prioritaria dei PON sia stata quella

di ampliare e diversificare l‟offerta formativa della nostra scuola; i corsi extrascolastici

finanziati hanno infatti permesso di far lavorare gli alunni su alcune competenze trasver-sali, relazionali e comunicative e sulla gestione delle proprie emozioni. Se consideriamo il

numero dei progetti sopra elencati e i risultati ottenuti ci si può facilmente rendere conto come il nostro Istituto in questi ultimi mesi abbia assunto l‟aspetto di un vero e proprio

“laboratorio” nel quale gli studenti insieme ai docenti ed agli esperti hanno reso possibili

delle attività che mai avremmo immaginato e che speriamo di poter riproporre in futuro.

Le classi

prime

PROGETTI OPERATIVI NAZIONALI ANCHE

ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO “G. VERGA”

DI FIUMEFREDDO DI SICILIA

SCHOOL NEWS

Ist ituto Comprensivo

“Giovanni Verga” www.icgvergafiumefreddodisicilia.it

[email protected]

~ Fiumefreddo di Sicilia ~

Dirigente Scolastico Maria Luisa Leotta

Anno Scolast ico 2007/2008

Anno 1 - Numero 0 Giugno 2008

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L‟Istituto Comprensivo “G.Verga” organizza ogni anno diverse iniziative per coinvolgere e far sentire a proprio agio fin da subito i

propri alunni, lo sappiamo bene noi perché siamo stati protagoni-

sti, insieme alle altre prime medie, della “festa dell’accoglienza”.

Essa è stata un divertente modo per far socializzare i ragazzi di

seconda e i ragazzi di prima media e farci sentire a casa nostra.

Qualche giorno dopo, invece, siamo stati noi alunni delle prime medie a organizzare la “festa della continuità” per le classi quin-

te della scuola primaria, che sono venute a visitare la nostra scuo-

la. Noi abbiamo accolto i nostri compagni più piccoli con canti, gio-

chi e dolcetti vari ricordandoci di ciò che era stato fatto per noi lo

scorso anno. Un‟ altra simpatica attività, che la nostra scuola ha proposto nel

corso dell‟anno, è stata l’Orienteering, un progetto per alcuni

alunni di scuola primaria e secondaria, i quali hanno esplorato il mondo della cartografia e dell‟orientamento in modo pratico in

ambienti a loro sconosciuti e con l‟utilizzo tra l‟altro della bussola.

A Natale poi, non poteva mancare un musical con canti di Natale, in cui altri nostri compagni hanno dato il meglio di loro stessi per

fare gli auguri a tutti quanti.

Anche i “giochi della gioventù” hanno promosso in noi alunni la crescita umana e culturale e ci hanno ulteriormente abituato a stare

in gruppo e ad essere solidali nel rispetto delle regole.

Infine tra le varie iniziative promosse durante l‟anno scolastico dal nostro Istituto, come dimenticare il laboratorio grafico - pitto-

rico “Io e l’arte”, che attraverso la conoscenza dei colori e di materiali vari, ha ampliato la nostra capacità di essere creativi.

Insomma quest‟ anno si chiude dopo aver fatto vivere a grandi e

piccoli innumerevoli esperienze didattiche; solo su un‟attività ancora non possiamo dire nulla perché sarà proprio conclusiva e

questo numero sicuramente verrà pubblicato prima: la rappresenta-

zione teatrale delle classi terze, dal titolo “Narratori di Sicilia” tra “Cavalleria Rusticana”,” La Giara “, e ” L‟aria del continente”,

comunque siamo sicuri che sarà un gran successo sia per

l‟impegno dei nostri insegnanti e dei nostri compagni più grandi sia perché alcuni di noi vi prenderanno parte per suonare nella

piccola orchestra che una delle nostre insegnanti di musica ha

creato per accompagnarli

Rita Gambino

Alessandro Liuzzi

Salvo Di Bella

Rosalinda Dovara

Giulia Trippiedi

1°E

DALLA FESTA DELL’ ACCOGLIENZA ALLE

RAPPRESENTAZIONI TEATRALI

DI FINE ANNO

La nostra scuola è una continua offerta formativa

per i suoi alunni

SI CONCLUDE UN NUOVO ANNO SCOLALASTICO

ALL’INSEGNA DI UNA IMPORTANTE NOVITA’ :

ABBIAMO UNA NUOVA PRESIDE !

Una piccola rappresentanza di noi alunni delle prime medie siamo andati ad intervistarla e lei è stata ben lieta di accoglierci e rispondere a tutte le nostre

simpatiche domande.

Che cosa l’ha spinta a diventare preside ?

Confesso che 14 anni fa non pensavo affatto di diventare Preside, poi il Dirigen-te Scolastico della scuola in cui insegnavo iniziò ad offrirmi degli incarichi di

responsabilità che -a quanto dicevano i miei colleghi- portai avanti bene. Cam-

biata scuola continuai a ricoprire questo ruolo, ma cominciò a starmi stretto, perché comunque le mie decisioni e/o iniziative dovevano dipendere sempre

dall‟approvazione del capo d‟istituto. Iniziò così la scommessa con me stessa:

mi rimisi in gioco, ripresi a studiare e i miei sacrifici sono stati premiati.

Qual è stata la sua prima sensazione o pensiero quando è arrivata nella

scuola che doveva dirigere ?

… paura, timore di non farcela in un ambiente totalmente nuovo, una certa preoccupazione del confronto con chi mi ha preceduta e sapevo aver gestito

bene la scuola. Ben presto, però, i miei timori sono svaniti lasciando posto alla

determinazione ed alla consapevolezza di poter lavorare bene insieme a tutti

voi.

A conclusione di questo primo anno, cosa ne pensa dell’essere Preside?

Sente la mancanza dell’insegnamento e del rapporto con gli alunni?

Essere Preside è più difficile di quanto si possa immaginare: ad uno sguardo superficiale si potrebbe pensare che significhi semplicemente stare seduta in

poltrona e dare ordini, ma non è così. Dirigere una scuola di ragazzi dagli 11 ai

13 anni, comporta molte responsabilità e richiede molto impegno. Pur essendo molto contenta di essere Preside, confesso che dell‟insegnamento mi manca

quel rapporto diretto e costante con gli alunni che io ho sempre cercato e amato.

Vorrei riuscire ad avere ogni giorno il tempo di ascoltare tutti voi, come in una classe, ma devo rassegnarmi all‟idea che questo è proprio impossibile!

Negli anni a venire pensa di ristrutturare e rinnovare la nostra scuola ren-

dendola più funzionale?

Questo è il mio sogno e il mio desiderio, ma qualunque modifica alla struttura

non dipende da me, nel senso che deve essere approvata e sostenuta

dall‟amministrazione comunale.

Negli anni a venire pensa di ristrutturare e rinnovare la nostra scuola ren-

dendola più funzionale? Questo è il mio sogno e il mio desiderio, ma qualunque modifica alla struttura

non dipende da me, nel senso che deve essere approvata e sostenuta dall‟amministrazione comunale. Per legge infatti io non posso modificare nulla

se non cose marginali (come appendere un quadro, una cartina etc..). Comun-

que, dietro mia esplicita richiesta, il comune mi ha fatto delle promesse, che speriamo siano mantenute al più presto.

E’ più difficile essere preside o essere insegnante ?

Sicuramente è più difficile essere preside sia perché ci sono molte più responsa-

bilità sia perché il ritorno del proprio operato non è immediato come per l‟insegnante. Quando si insegna, il rapporto con gli alunni della propria classe è

continuo e diretto. Non essendo in classe, certe volte, mi sembra di essere una

persona a cui vengono fatte promesse senza poi poter facilmente verificare se siano mantenute; tuttavia, sono convinta che i miei continui colloqui con gli

alunni non saranno vani e i risultati si vedranno nel tempo.

Qual è il suo ideale di scuola ?

La mia scuola ideale è un luogo in cui tutti trovino il proprio spazio nella consa-pevolezza che non siamo tutti uguali. Essere “diversi” significa avere un modo

diverso di essere e la scuola dovrebbe offrire a ciascuno le condizioni ideali per

esprimersi. La scuola può essere paragonata ad un prato pieno di tanti fiori … se ne togliessimo alcuni ne diminuirebbe la bellezza che è data proprio dalla varie-

tà .

Le prime medie

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ORIENTEERING… NELLA

VITA E NEL TERRITORIO

Una delle esperienze più belle ed emozio-

nanti di questo mio primo anno di scuola media è stata senz‟altro la partecipazione

alle gare di orienteering. Quando accettai di

partecipare, non nascondo che ero molto perplessa, non sapevo cosa fossero di preci-

so ed ero sul punto di ritirare la mia adesio-

ne. Arrivò il giorno della prima gara: uscii da casa annoiata, salii sull‟autobus triste e

pentita, mi auguravo quasi che succedesse

qualcosa che avrebbe impedito il regolare

svolgimento della gara. Giunti a Taormina

(era questa la sede), il professore Leonardi ci accompagnò nella piazzetta e ci spiegò in

che cosa consisteva la competizione: dove-

vamo orientarci con una cartina cercando di trovare delle lanterne. Iniziata la gara, come

d‟incanto ogni mio malumore svanì e mi

divertii così tanto che non solo decisi di continuare a partecipare, ma ogni volta

aspettavo con ansia il giorno della gara

successiva! Non mi sono mai classificata tra i primi, ma non mi sono scoraggiata

affatto: ho sicuramente migliorato la mia

capacità di osservazione e di percezione nello spazio, ho visto posti in cui non ero

mai stata prima, sono stata all‟aria aperta,

ho conosciuto altri ragazzi e, cosa più im-portante, mi sono divertita a fare la piccola

“Indiana Jones”! Queste gare mi hanno

ancora una volta dimostrato che l‟importante non è vincere, ma partecipare,

stare in compagnia e divertirsi.

Patanè Lidia 1°A

“E’ NATO UN BAMBINO,

UN UOMO”

Tra le tante esperienze scolastiche, una delle più emozionanti per noi è stata senz‟altro il 21 Dicembre, il concerto di Natale fatto

dalle classi IA, IB e IC. Il tema della serata come evidenziava il titolo “E nato: un bambino, un uomo”, era non solo il Natale ma

anche l‟infanzia nel mondo: ogni uomo nasce bambino e in

quanto tale ha diritto a giocare, ad essere educato, ad essere felice, ma spesso viene deluso, tradito e sfruttato. Ma

all‟orizzonte brilla una stella: il Bambino Gesù che nasce e parla

di amore, pace e speranza…. Nulla è stato lasciato all‟improvvisazione, i canti non solo natalizi e la musica eseguita

dal vivo, le immagini e le poesie opportunamente scelte. Per tutti

noi è stata un‟esperienza bellissima: ci siamo divertiti ed emozio-

nati.

Landro Rachele

Mauro Laura

1°A

LA SALUTE, UN BENE PREZIOSO

PER LA VITA DI CIASCUNO

Innumerevoli sono le iniziative di educazione alla salute che la nostra scuola organizza sia per far

stare bene noi alunni sia per contribuire a far stare meglio le persone meno fortunate di noi. A

Natale in particolar modo, tutti gli alunni delle varie classi hanno contribuito alla raccolta Telethon semplicemente giocando a tombola, infatti, mentre ci divertivamo e ci scambiavamo gli auguri

abbiamo anche raccolto una somma di denaro al fine di dare il nostro piccolo sostegno alla ricerca

scientifica. Le classi terze poi, come ogni anno, in questi ultimi mesi hanno preso parte alla con-ferenza AIDO, l‟Associazione che promuove la donazione degli organi quale gesto di solidarietà.

Inoltre, un progetto che ci ha coinvolti un po‟ tutti, grandi e piccoli, è stato quello di Ed.alimentare

che si propone di farci capire l‟importanza di una corretta alimentazione; a seguito di tale progetto noi alunni di prima abbiamo realizzato con l‟aiuto dell‟insegnante di arte e di scienze un calenda-

rio, le seconde invece hanno realizzato un cd e le terze hanno scritto diversi articoli

sull‟importanza di una sana alimentazione per il quotidiano La Sicilia all‟interno dell‟iniziativa “Promossi a tavola”. La nostra scuola quindi si preoccupa costantemente della salute di noi alunni

e ci tiene informati e ci istruisce con divertenti attività scolastiche ed extrascolastiche che ci arric-

chiscono e ci insegnano a vivere nel miglior modo possibile.

Salvo Di Bella , Paola Lo Giudice,

Leonardo Torrisi, Rossella Tomarchio 1°E

LA DIETA MEDITERRANEA

La dieta mediterranea si basa su alimenti come:pomodori,melanzane,peperoni,verdura in genere,

pasta e pane. Questo tipo di alimentazione è completa perché sono presenti le sostanze di cui il

nostro corpo ha di bisogno. Mangiare sano, cioè pasta,carne,frutta e verdura e abbinare un po‟ di

sport è quello che il nostro corpo ha bisogno per mantenersi il più a lungo possibile giovane, non

solo esternamente, ma soprattutto dentro. Noi bambini non riusciamo sempre a capire questo, perchè amiamo mangiare patatine fritte con abbondante mayonaise, merendine soprattutto al

cioccolato e caramelle che contengono molto zucchero, cioè tutto quello che il nostro corpo rifiu-

terebbe in assoluto perché dannosissimo. Dovremmo, invece, imparare già a quest'età che mangia-re sano equivale a salute e benessere.

Russo Gabriele

Trefiletti Gaetano 1°C

UNA DIVERTENTE PASSEGGIATA IN BICICLETTA

Giorno 3 maggio 2008 noi alunni delle prime medie insieme ad alcuni nostri

insegnanti e alla Preside, abbiamo preso parte ad una divertente “passeggiata in

bicicletta”, organizzata dal nostro Istituto. Insieme a noi sono venuti anche alcuni bimbi delle quinte dei plessi di Gona e Castello. Al mattino tutti i parte-

cipanti siamo arrivati a scuola in bicicletta e dopo averla parcheggiata nel cortile abbiamo preso parte alla sola prima ora di lezione, eccitati all‟idea di

questa nuova e bizzarra esperienza. Al posto di zaini e carpette quel giorno ci

era stato detto di attrezzarci esclusivamente di bici e cappellino. Quando alle 9.30 ci siamo radunati in piazza XXV aprile per la partenza, ci siamo resi conto

che non eravamo solo noi ragazzi con i nostri insegnanti a partecipare a questa

simpatica iniziativa ma erano mobilitate anche le forze dell‟ordine e i volontari della Croce Rossa e della Misericordia, pronti a soccorrerci nel caso in cui

avessimo avuto bisogno di qualcosa. Insomma, in quel momento abbiamo

capito che, se anche non era “il giro d‟Italia”, era comunque qualcosa di im-portante, un momento di socializzazione e benessere fisico oltre che verifica

delle nostre conoscenze di educazione stradale. La partenza è avvenuta verso

le 10.30 e tutti insieme ci siamo diretti verso la splendida Marina di Cottone; appena abbiamo iniziato a pedalare un pò più velocemente, abbiamo avvertito

l‟aria fresca che ci accarezzava dolcemente il viso, facendoci provare una

gradevole sensazione di libertà. Arrivati a Marina di Cottone, abbiamo avuto il nostro meritato riposo, infatti, abbiamo potuto dissetarci e mangiare tutti in

compagnia. Dopo esserci rifocillati, abbiamo intrapreso una strada in salita per

il ritorno che, anche se più faticosa, è stata fantastica perché abbiamo potuto misurare la nostra forma fisica. Durante la passeggiata, però, c‟è stato un im-

previsto spiacevole, in quanto la nostra atletica Preside è caduta dalla bici ma

fortunatamente non si è fatta nulla di grave. Appena arrivati in piazza, abbiamo trovato i nostri genitori tutti lì ad aspettarci ma noi, che non eravamo ancora

stanchi, abbiamo deciso di fare tutti insieme un altro giro nello spiazzale per-

ché volevamo concludere alla grande questa mezza giornata davvero entusia-

smante.

Paola Lo Giudice e Chiara Patanè 1° E

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LA CONOSCENZA SI

ACQUISISCE SOPRATTUTTO

MEDIANTE L’ESPERIENZA

Come ogni anno anche quest‟anno l‟Istituto Comprensivo “G.Verga” ha proposto ai

suoi alunni varie gite scolastiche e uscite

sul territorio per dare la possibilità a noi ragazzi di conoscere meglio l‟ambiente. Il

14 Dicembre 2007 tutte le classi siamo

andati a Caltagirone per vedere l‟esposizione di presepi provenienti da ogni

parte del mondo e nel pomeriggio abbiamo

assistito ad una rappresentazione dell‟Opera dei Pupi; la gita si è rivelata molto interes-

sante perchè ha permesso a grandi e piccoli

di arricchire la conoscenza delle tradizioni siciliane. Nello stesso periodo, alcune prime

sono andate a vedere il Museo dei presepi a

Giarre, dove hanno visto presepi di diverse nazionalità molto belli e particolari che

raffiguravano vari momenti della vita di

Gesù. Per promuovere la conoscenza della lingua inglese, inoltre, la nostra scuola, ha

dato la possibilità agli alunni di seconda e

terza media, di andare al Teatro Metropoli-tan di Catania per assistere al musical

“Footloose”, un‟opera recitata da attori

inglesi ambientata nel mondo contempora-neo.Inoltre, subito dopo Natale, al fine di

approfondire la conoscenza di poeti e scrit-

tori siciliani, la scuola ha dato a tutti la possibilità di partecipare alla rappresenta-

zione teatrale della “Cavalleria Rusticana”

interpretata dalla compagnia teatrale “Luigi De Maria” presso il Cine Teatro Macherio-

ne. L‟opera di grande attualità è stata resa

meno drammatica dagli attori, che hanno aggiunto un finale innovativo per farci

capire come la vendetta non porta appaga-

mento ma solo sofferenza, quindi la solu-zione migliore nelle controversie è il perdo-

no.Il 17 Febbraio 2008, le classi terze, sono

andate a Catania alle Ciminiere a vedere la mostra virtuale di Caravaggio e ci hanno

confermato la bellezza dell‟iniziativa che

raccoglie le fotografie ad altissima risolu-zione ed in formato reale dei capolavori del

pittore.

A conclusione del progetto di Ed. strada-le, inoltre, proprio in questo ultimo perio-

do, l‟Istituto ha organizzato per le classi

prime una “passeggiata in bicicletta” lungo la splendida Marina di Cottone,

durante la quale ci siamo divertiti molto .

Infine, il mese di maggio è da sempre

dedicato alle divertenti gite per approfon-

dire le conoscenze acquisite in classe

durante l‟anno; noi ragazzi di prima, infatti, per vedere dal vivo i Castelli e i

feudi studiati in storia, abbiamo fatto un

giro culturale passando per Randazzo, Maniace ed Adrano. Le seconde, invece,

sono andate a Noto a vedere lo splendore

del Barocco siciliano e le terze a Ragusa al castello di Donnafugata. Il nostro Istitu-

to con queste uscite didattiche cerca di far

vivere sempre più a noi alunni il territorio che ci circonda, avvicinandoci alle radici

della nostra cultura e al passato storico

della comunità a cui apparteniamo; inol-

tre, tutto quello che viene svolto in classe,

durante le ore di lezione, trova nell‟uscita

didattica una concretizzazione che diventa quindi opportunità di apprendimento e di

svago nello stesso tempo.

Nobile Giulia

Brunetto Alessandro

Gambacorta Chiara

Vasta Simone

Sterrantino Sebastiano 1°E

DA CALTAGIRONE A GIARRE:

ALLA SCOPERTA DEI PRESEPI

Quest‟anno, nel mese di Dicembre, in occasione del Nata-le, insieme ai nostri professori, siamo andati a visitare

prima i presepi a Caltagirone, città dei presepi per eccel-lenza e poi il museo dei presepi, a Giarre. A Caltagirone

abbiamo visto presepi provenienti da tutte le parti del

mondo, fatti con i materiali più disparati e impensabili, come la carta, il formaggio, il pane, il cotone. A differen-

za di Caltagirone, dove i presepi erano suddivisi in varie

sedi, a Giarre erano concentrati in un unico posto, il co-siddetto “museo dei presepi”, articolato in due piani:…un

vero concentrato di meraviglie!! Ogni angolo delle stanze,

persino le scale che portavano al piano superiore, conte-neva statuine raffiguranti la sacra Famiglia e presepi

originali per i materiali usati ( per citarne solo uno, il

polistirolo modellato, ricoperto di gesso e poi colorato) e

per i soggetti rappresentati (dallo Sposalizio di Maria e

Giuseppe alla morte e resurrezione di Gesù). Ma quello

che ci ha lasciato senza parole è stato il presepe ambienta-to ai piedi dell‟Etna: proprio il nostro amato vulcano con

il suo pennacchio fumante faceva da sfondo! Eravamo

già stati affascinati dalla visita a Caltagirone, ma ancora di più lo siamo stati da quella a Giarre, forse perché nes-

suno di noi sapeva di avere così vicini piccoli capolavori

di arte. Siamo sicuri che il prossimo anno avremo qual-che idea in più per realizzare il nostro presepe a casa e

una meta vicina da consigliare…

Ciancio Lorenza, Landro Rachele

Lombardo Antonio 1° A

GITA AI CASTELLI NORMANNI

Gli alunni delle prime dell‟Istituto G. Verga di Fiumefreddo di Sicilia giorno 5 maggio ‟08 sono andati

in gita per visitare “I castelli Normanni” a Randazzo, Maniace e Adrano. Sono partiti alle ore 8:00 per Randazzo dove hanno visto un castello in cui venivano seppelliti vivi i condannati a morte: in questa

stanza c‟era una botola in alto da dove venivano abbassati i prigionieri. Ora in questa stessa stanza

c‟erano degli strumenti agricoli antichi. Successivamente gli alunni hanno seguito la guida che li ha portati nella chiesa di San Martino. La seconda tappa era Maniace, lì le classi hanno visto il Castello di

Nelson che aveva grandissime stanze e quasi tutte avevano un camino e un bagno. In ogni stanza c‟era

il pavimento originale salvaguardato da un vetro come se fosse un quadro e il pavimento rinnovato e lucidato intorno ad esso. Il pranzo si è svolto mangiando sui tavolini all‟aperto e scorazzando, giocando

e cantando nel giardino del Castello (attrezzato per questo). L‟ultima tappa è stata Adrano dove si dove-

va visitare il castello, ma era chiuso per restauri improvvisi; rimasti, quindi, in piazza tutti gli alunni si sono divertiti a correre, giocare e scherzare come più allettava. Accanto c‟era un bar e alcuni hanno

comprato qualcosa da mangiare e altri si sono “solo” divertiti facendo altro.

Russo Rosina 1° C

TRA GITE SCOLASTICHE E USCITE SUL TERRITORIO

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MOMENTI INDIMENTICABILI

A CONTATTO CON L’AMBIENTE

Durante il periodo autunnale e primaverile l‟Istituto Comprensivo “G. Verga” propone

regolarmente a tutti i suoi alunni diverse inizia-

tive di educazione ambientale. Ad ottobre in particolare noi allievi delle prime medie siamo

stati a vedere l‟Ilice di Casella, un albero secola-

re vicino Fornazzo che ci ha veramente stupiti

per l‟immensità del suo tronco e della sua chio-

ma, subito dopo siamo stati al museo di Storia

Naturale per approfondire ulteriormente le nostre conoscenze sugli animali e le piante.

Alcune seconde, invece, accompagnati sempre

dai professori di scienze e matematica, nello stesso periodo sono andate a visitare le Gurne

dell‟Alcantara, l„Ente Parco Fluviale e il lago

Gurrida, da quello che ci hanno raccontato anche loro hanno avuto modo di vedere tante

cose interessanti: bacche, uccelli e tantissimi

altri animali. Negli ultimi tempi sempre noi ragazzi delle prime medie siamo stati al Parco

delle Kentie, di proprietà del comune di Riposto

e dell‟Università di Catania, dove alcuni stu-

denti fanno da guida; qui abbiamo osservato

diversi tipi di palme e abbiamo appreso i vari

usi che di questa e dei suoi frutti vengono fatti. Il nostro Istituto inoltre ogni anno non ci fa

mancare il consueto appuntamento con la confe-

renza indetta dalla società Joniambiente, tenu-tosi a febbraio per approfondire il tema del

riciclaggio; si è trattato di un momento formati-

vo importante, a cui abbiamo preso parte noi alunni delle prime per sensibilizzarci a rispettare

e tenere pulito l‟ambiente in cui viviamo oltre

che per imparare a riutilizzare i materiali di cui ci serviamo. A tal proposito proprio nel mese di

maggio alcuni alunni di varie classi hanno parte-

cipato al concorso “riciclando in arte”, riuscen-

do a creare con plastica, cartone, vetro, lattine e

altri materiali che si possono riciclare, oggetti

simpaticamente artistici. Insomma tra percorsi natura, conferenze e simpatici concorsi, siamo

tutti sempre molto impegnati e ci divertiamo

imparando cose nuove e molto interessanti, che chissà un giorno non ci torneranno utili nei

nostri studi o nel nostro futuro lavoro.

Circhirillo Giulia, Trippiedi Giulia,

Patanè Chiara e Tropea Laura 1°E

PERCORSI NATURA

RISERVA NATURALE

DELL’ETNA

Di mattina presto ci siamo riuniti davanti ad

un negozio del nostro paese e siamo saliti

sull‟autobus e alle ore 8.30, siamo partiti. Durante la strada molti di noi giocavano con i

propri game boy. Appena arrivati al parco,

abbiamo fatto merenda. Quando tutti avevano finito di mangiare ci siamo avviati con la

guida. Questa ci disse che dovevamo percor-

rere 6 chilometri di montagna a piedi. Quan-do ci siamo fermati la guida a cominciato a

spiegare tutto ciò che riguardava la riserva

naturale. Abbiamo passato tutto il tempo a

fermarci ed ascoltare le storie della guida. Al ritorno l‟autista ci ha portati a fare cola-

zione. Successivamente ci siamo recati in

un museo pieno di animali imbalsamati o di cera; lì c‟era un‟ altra guida che ci ha

illustrato tutto. Alla fine le professoresse ci

hanno fatto una sorpresa: ci hanno portato in un bar dove abbiamo mangiato una

pizzetta. Rientrati nell‟autobus siamo rien-

trati a Fiumefreddo in piazza castello, dove

cerano le nostre madri che ci aspettavano.

Personalmente aggiungo con piacere che

abbiamo fatto una bellissima gita… possia-

mo rifarla ?

CLASSE 1°C

RICICLANDO IN ARTE Un pò di creatività e tanto rispetto per l’ambiente hanno dato vita a piccole opere d’arte

Mercoledì 6 Maggio 2008, noi alunni della scuola secondaria insieme agli alunni della scuola primaria di Gona, abbiamo preso parte alla giornata ecologica organizzata dalla società Joniam-

biente e tenutasi nella Piazza della Chiesa Madre di Fiumefreddo. Tante erano le attrazioni che ci

circondavano tra cui castelli gonfiabili con cui abbiamo giocato divertendoci moltissimo ma anche tanti palloncini colorati di tutte le forme e dimensioni scelte da noi ragazzi, c‟era persino un gioco-

liere sui trampoli. Per tutta la piazza, inoltre, erano esposte le piccole opere d‟arte che noi alunni

avevamo realizzato con materiali di riciclaggio. Le persone che visitavano la mostra si complimen-

tavano con noi e poi andavano nel gazebo, in cui c‟erano alcuni rappresentanti della società Jo-

niambiente, per compilare un questionario nel quale indicavano se la raccolta differenziata era

qualcosa che anche loro facevano, inoltre, dovevano anche indicare quali materiali raccoglievano e perché secondo loro è importante fare la raccolta differenziata dei rifiuti. Successivamente è stata

fatta la pesatura della carta che noi alunni avevamo prontamente raccolto per giorni e giorni

nell‟attesa di questa manifestazione. Gli adulti presenti in piazza, infine, hanno potuto votare i fantastici lavoretti fatti con carta, cartone, vetro, lattine e molti altri materiali riciclabili; tra questi

c‟erano buche delle lettere, vasi con i fiori, capi di abbigliamento, sedie, lampade e addirittura una

cucina e moltissime altre opere d‟arte. A mio avviso questa è stata una giornata fantastica, all‟insegna del divertimento e dell‟allegria ma anche fortemente educativa in quanto abbiamo

potuto constatare quanti materiali possono essere riciclati e quante cose si possono realizzare attra-

verso un semplice gesto di rispetto per l‟ambiente.

Giulia Circhirillo 1°E

IN VISITA AL PARCO DELLE KENTIE

Durante il mese di Aprile noi alunni delle prime medie ab-biamo preso parte ad un altro momento ecologico interessante:

la visita al Parco delle Kentie a Riposto. Negli anni „70 que-

sto luogo veniva chiamato “Allegra” dal nome dei proprietari, oggi ospita meravigliose piante come le palme, che raggiun-

gono i 200 m. Il vivaio, inoltre, ricopre circa 9000 mq e il

nome attuale gli è stato dato perché, su 200 palme che ospita, 100 sono Kentie provenienti dall’isola Howea. Quel giorno

eravamo tutti elettrizzati e non vedevamo l‟ora di arrivare;

appena entrati nel parco ad attenderci c‟era la nostra guida che ci ha accompagnato per tutto il percorso. All‟inizio ci

siamo recati in una stanza in cui, attraverso varie proiezioni,

abbiamo potuto ammirare la bellezza delle Kentie, sembrava-no omoni giganti dai capelli verdi. La guida spiegando spie-

gando, ha cominciato a parlarci dei vari tipi di palme; tutte

queste notizie ci stupivano e ci affascinavano, nello stesso

tempo, inoltre, grazie alle sue parole abbiamo scoperto che

esistono molte palme utili, come la palma da cocco che fornisce fibre, latte, mandorla e guscio; la palma da datteri, invece, fornisce i datteri che spesso vengono utilizzati

freschi o secchi. Dalle palme, inoltre, si ricava, anche il vino, la rafia, la cera, l‟avorio

vegetale, i cuori di palma, il legno pregiato Rattan, un particolare tipo di zucchero, un amido e una bevanda chiamata gingerbir, un misto fra birra e ginger. Ad un certo

punto è arrivato per noi il momento più bello della giornata al Parco delle Kentie e

cioè la vista delle palme dal vivo che, allo sguardo di un occhio inesperto, potevano sembrare tutte uguali, invece per noi, che avevamo appena finito di vedere il filmato e

ascoltare le spiegazioni della guida, avevano innumerevoli differenze dal tipo di fo-

glie e fiori al tipo di radice. Infine ci siamo recati al museo botanico didattico, dove sono esposti esemplari di alghe, funghi, licheni e piante utili all‟uomo. Qui abbiamo

scoperto che un grave problema, però, affligge queste piante, il ”Punteruolo Rosso”,

un parassita che le fa ammalare mortalmente. A questo punto, però, purtroppo la nostra mattinata tra le palme volgeva al termine in quanto il pulmino ci sollecitava a

rientrare a casa e, anche se noi saremmo volute rimanere ancora un po‟ a contatto con

il verde, tuttavia, senza troppe storie siamo tornate a casa, soddisfatte di aver passato

mezza giornata in mezzo alla natura, di aver imparato cose nuove e di essere state

inebriate dall‟aria pulita che si respirava in quel luogo paradisiaco.

Chiara Patanè e Paola Lo Giudice 1°E

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LO STATO FRA I CITTADINI,

PER I CITTADINI

Nei mesi di Aprile e Maggio, il nostro Istituto Comprensivo, in collaborazione con carabinieri,

guardia di finanza, magistratura ed esperti vari,

ha organizzato una serie di conferenze per edu-care gli alunni delle classi seconde e terze alla

legalità. Durante il primo incontro, su “Gli

stupefacenti tra medicina e legalità”, tenutosi

nella chiesa M. SS. Immacolata, il Dott. Di Dio,

la Dott.ssa Patanè e il Dott. Monaco, giudice del

tribunale dei minori hanno cercato di sensibiliz-zare i ragazzi e i loro genitori al non utilizzo

della droga. Essi hanno spiegato cosa può pro-vocare la droga, che una volta assunta ti porta a

non poter più uscire dal giro, inoltre la Dott.ssa

Patanè ha detto ai nostri compagni una frase che è rimasta impressa nella loro mente:”la droga,

se va bene, vi fa ammalare, se va male, vi ucci-

de”. Un altro momento significativo è stato rappresentato dalla conferenza che ha coinvolto

gli alunni di seconda, sul “Demanio e le acque

territoriali”; in questa occasione i nostri compa-gni hanno capito, tra le altre cose che non inqui-

nare il mare e la spiaggia è non soltanto un

diritto ma anche un dovere, in quanto il demanio appartiene alla collettività e come tale deve

essere rispettato. Sempre lo stesso giorno gli

alunni delle classi terze hanno partecipato alla conferenza su “Il sistema fiscale: perché pagare

le tasse” con la partecipazione della guardia di

finanza. Il capitano ha spiegato loro che pagare le tasse è un dovere per contribuire ai servizi

che lo Stato offre ai suoi cittadini, inoltre, la

polizia economica a cui lui appartiene non ha tanto interesse a punire quanto a “prevenire”

eventuali mancanze nei confronti della colletti-

vità. Sempre ad aprile, le classi terze hanno partecipato a un‟altra interessante conferenza su

“Il sistema legislativo e il rispetto delle leggi”

con la partecipazione di carabinieri e magistrati. Durante l‟ incontro è stata proposta la simula-

zione di un processo in cui veniva condannato il

reato di rottura di vetri in ambiente scolastico; successivamente i ragazzi, hanno potuto fare

delle domande al giudice sul rispetto delle leggi

ed hanno appreso che soltanto grazie al rispetto dei diritti di ciascuno si può sperare in un futuro

migliore. Sempre lo stesso giorno, le classi

seconde hanno partecipato alle conferenze “Codice e pericoli della strada” per approfondi-

re l‟importanza delle norme stradali, che fanno

di ognuno di noi un cittadino responsabile e attento alla propria e all‟altrui vita. Infine il

mese di Maggio ha visto i nostri compagni di

terza e seconda ugualmente partecipi dell‟ultima conferenza su “Ordine e sicurezza pubblica”. Le

iniziative sull‟educazione alla legalità promosse

dal nostro Istituto, comunque si sono effettiva-mente concluse il 23 maggio con una manifesta-

zione in ricordo della strage di Capaci e del

giudice Falcone; in quest‟ occasione si è cercato di sensibilizzare tutti gli alunni del Verga alla

lotta alla mafia e alla criminalità organizza-ta.Dalle informazioni che i nostri compagni più

grandi ci hanno dato, bisogna dire che anche noi

più piccoli siamo ansiosi di fare le loro stesse esperienze formative per diventare onesti citta-

dini nella società di domani.

Paola Lo Giudice

Giulia Nobile

1° E

EDUCARE ALLA LEGALITA’

LA VIOLENZA NELLO SPORT

Negli stadi italiani si registrano spesso episodi

di violenza sia tra le tifoserie avversarie sia tra gli stessi giocatori che spesso, invece di dare

un esempio di correttezza sportiva, ricorrono

all‟aggressione fisica per risolvere i problemi in campo: basta ricordare la testata del france-

se Zidane al giocatore italiano Materazzi

durante la finale dei mondiali di calcio del 2006 ! Ma talvolta si può arrivare fino alla

tragedia, come nel derby Catania-Palermo in

cui è rimasto ucciso il poliziotto Filippo Raci-ti. Molti tifosi vanno allo stadio non per vivere

un momento di spensieratezza ma per parteci-

pare ad una guerriglia armati di bombe, sassi e altro. Ad essi non va certo attribuito il titolo di

sportivi ma quello di delinquenti o, peggio,

assassini.

Enzo D’Urso 1°F

IL BULLISMO

Il fenomeno del bullismo nelle scuole è diffuso non solo in Italia ma anche nel resto dell‟Europa e

in America, dove in alcuni istituti sono stati installati dei metal-detector per evitare che gli alunni entrino con le armi. I bulli si accaniscono in branchi contro ragazzi disabili, indifesi o studiosi

guidati da un capo-bullo. In classe questi teppisti creano disordine, disturbano volontariamente i

compagni e i professori impedendo il regolare svolgimento della lezione. Spesso filmano i loro atti di vandalismo e delinquenza mettendoli su Internet come trofei. Ultimamente questo fenome-

no sta contagiando le ragazze che, pur di seguire le mode deviate del momento, prendono in giro

o peggio arrivano anche a picchiare le ragazze considerate troppo secchione o meno trendy.

M. Cristina Aricò I F

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UN FILM INDIMENTICABILE :

“LA VITA E’ BELLA “

In occasione della giornata della memoria, il 27 Gennaio, quest’anno abbiamo visto il film

“La vita è bella” di R. Benigni: ambientato tra

gli anni „30 e ‟40, all‟inizio sembrava raccon-tasse di una storia d‟amore tra un uomo ebreo,

Guido, e la bella “principessa”, la maestrina

Dora. Ma siamo nell‟Italia fascista che applica

le leggi razziali e così Guido viene portato in

un lager insieme a Dora, diventata ormai sua

moglie, e al figlioletto Giosuè. L‟unica preoc-cupazione di Guido diventa, a questo punto,

proteggere il figlio dalle assurdità e atrocità

che accadono nei campi di concentramento. Sembrava un‟impresa impossibile, eppure

Guido ci riesce: mantenendo sempre il buon

umore, fa credere a Giosuè che si tratti di un gioco, alla fine del quale, chi fa 1000 punti,

vince un vero carro armato. Ogni momento

difficile viene così presentato, agli occhi del bambino, come una prova da superare per fare

punti. Alla fine, però Guido viene preso e

fucilato da una guardia nazista, ma ancora una

volta riesce a far credere al figlio che la sua

cattura faccia parte del gioco. Giosuè si salva

nascosto dal padre in un posto sicuro; come gli era stato raccomandato, esce solo quando non

sente più rumore… proprio allora arriva il

carro armato, quello vero! E‟ l‟arrivo degli americani, la fine della guerra, ma per il bam-

bino è la giusta conclusione del gioco, proprio

come gli aveva detto il papà: invitato a salire da un soldato americano, esce dal lager come

un vero vincitore. Ma la vittoria più grande

deve ancora arrivare: dopo pochi metri, tra la gente sopravvissuta che si allontana stremata

dal campo della morte, incontra la madre, alla

quale subito grida “Mamma, ho vinto! 1000

punti e il carro armato! Abbiamo vintooo!”.

E‟ la vittoria della vita e dell‟amore sugli orrori della guerra. Questo film è davvero

indimenticabile: ad una prima parte spiritosa,

allegra, segue una parte più triste e dolorosa che, però, con tanta delicatezza, ci fa vedere le

assurde condizioni di vita in un lager nazista.

Inoltre, visto il terribile momento storico, come dimenticare l‟amore straordinario del

padre per il figlio? Titolo più adatto non pote-

va essere dato: sembra che esso si ispiri ad una frase pronunciata da Trotzky: chiuso in un

bunker, in attesa dei sicari di Stalin, guardando

dalla finestra la moglie in giardino, egli escla-mò “la vita è bella” per dire che, malgrado

tutto, la vita è bella. Al di là dell‟origine stori-

ca del titolo, a nostro avviso, il film, con il suo contenuto, ci insegna anche che,soprattutto nei

momenti più tristi, se la vita si immagina come

un gioco, è sempre bella!

Ciancio Lorenza

D’Arrigo Dario

Di Bernardo Marta

Giannetto Adalgisa

Mauro Laura

Mavilia Aurora

Melita Enrica

Vecchio Irene

1°A

IL GIORNO DELLA MEMORIA

L‟avevamo sentito dire, ma sentircelo raccontare di persona è stata un‟altra cosa. Intervistando

alcuni nostri compagni delle terze medie, infatti, abbiamo saputo con ricchezza di particolari che

giorno 26 febbraio 2008, il nostro Istituto, in collaborazione con l‟Università di Catania e l‟amministrazione comunale, ha avuto modo di organizzare un incontro al Cine Teatro Macherione

con uno degli ultimi reduci presenti in Sicilia, un partigiano, Nunzio De Francesco di Linguaglos-sa, che ha vissuto la resistenza e l‟esperienza dei campi di concentramento tedeschi. I nostri com-

pagni delle terze medie ci hanno raccontato di aver appreso molto da questo “sopravvissuto” ai

campi di Mauthausen e Gunsen II. Egli ha parlato loro della vita nel campo di sterminio, delle violenze e delle atrocità subite, ha raccontato del desiderio di morire che lo assalì ad un certo

punto e della sua consapevolezza della follia umana che aveva ormai preso il sopravvento. Ci è

stato detto, inoltre, che la sua storia è stata introdotta dal prof. Rosario Mangiameli, docente di Storia Contemporanea alla facoltà di Scienze Politiche di Catania. Il reduce, in un secondo mo-

mento, ha dato spazio alle domande dei nostri compagni più grandi e ha fatto sì che questo incon-

tro li interessasse molto e li coinvolgesse. Essi ci hanno quindi augurato di fare la loro stessa espe-rienza sia per arricchire le nostre conoscenze sia per raccogliere la testimonianza diretta di qualco-

sa che precedentemente abbiamo studiato.

Giulia Nobile

Paola Lo Giudice 1°E

PER NON DIMENTICARE ...

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I SUCCESSI DEL NOSTRO ISTITUTO

DA NICHOLAS GREEN AL

CONCORSO SULLA

COSTITUZIONE

PASSANDO PER …

SAN VALENTINO

Durante questo nuovo anno scolastico il

nostro Istituto Comprensivo “G.Verga” di

Fiumefreddo di Sicilia si è distinto in sva-riate iniziative promosse a livello locale,

provinciale, regionale e nazionale. Tra tutte

queste iniziative ha aperto la serie il concor-so regionale “Nicholas Green” indetto

dall‟AIDO; alcuni alunni delle seconde e

terze medie si sono distinti e sono stati premiati con targhe e somme in denaro il 7

ottobre 2007 a Catania, per la creazione di

CD multimediali ed elaborati di vario gene-re, sulla donazione degli organi quale gesto

d‟amore e solidarietà. Durante il mese di

novembre poi, non potevamo mancare al consueto appuntamento con i giochi mate-

matici organizzati dalla Bocconi, durante i

quali alcuni nostri compagni si sono classi-ficati nella categorie C1 e C2 della scuola

secondaria. L‟iniziativa non si è limitata

soltanto a promuovere una didattica della matematica fondata su strategie ludiche ma

ha avuto anche finalità umanitarie, infatti,

le quote dei partecipanti sono servite a sostenere alcune scuole in Africa. Anche il

Natale è stato per noi tutti ulteriore occasio-

ne per esprimere la nostra creatività, infatti, alcuni alunni del Verga hanno partecipato e

vinto il concorso “Riscopriamo il presepe”

promosso dalla Pro Loco di Fiumefreddo. A San Valentino poi, non ci siamo fatti scap-

pare l‟occasione di partecipare ad un‟altra

interessante iniziativa, la 6° Edizione del premio poesia e prosa “San Valentino: le

ragioni del cuore”, organizzato dall‟Istituto Comprensivo di Calatabiano ; in questa

occasione sono stati premiati due “giovani

poeti” della nostra scuola. Lo sport e l‟orientamento non restano esclusi dagli

impegni curriculari ed extracurriculari del

nostro Comprensivo ed alcuni alunni si sono ben classificati sia nelle gare sportive

sia nelle gare di orienteering . Infine, al

concorso nazionale poesie e filastrocche “Ponti e oltre” due alunni hanno conquista-

to il secondo posto per la sezione poesia, la

premiazione si è tenuta il 9 maggio a Tori-

no e in quell‟occasione è stata riconfermata

la pubblicazione degli elaborati in un‟ edi-

zione curata da Il Capitello. Quasi alla fine dell‟anno scolastico, inoltre, è arrivata la

notizia che alcuni nostri compagni avevano

vinto un altro premio con un elaborato per i 60 anni della Costituzione italiana: la soddi-

sfazione è stata generale. Insomma, si può

dire che anche quest‟anno, è stato per noi alunni del Verga ricco di successi nei vari

campi in cui ci siamo cimentati prontamen-

te stimolati e guidati dai nostri insegnanti.

Patanè Chiara, Grasso Stefania

Gambino Rita, Nicotra Luca

Vecchio Salvatore

1°E

UNA GIORNATA “STORICA”

Il 9 Maggio sarà un giorno che non dimentiche-

remo mai… Tutto iniziò a Gennaio, quando le nostre rispettive professoresse di italiano ci

proposero di partecipare al concorso nazionale

di poesia “Ponti oltre…”, indetto dalla Direzio-ne Didattica “Toscanini” di Torino. Non siamo

nella stessa classe, ma ci conosciamo da piccoli, avevamo già in passato collaborato e, così,

abbiamo deciso di lavorare insieme. Dopo varie

discussioni abbiamo pensato di scrivere proprio in dialetto siciliano una poesia sulla nostra terra,

la Sicilia. Terminato il lavoro, l‟abbiamo conse-

gnato alle nostre professoresse che, soddisfatte, hanno deciso di inviarlo. Confessiamo che,

nonostante non pensassimo affatto di vincere,

abbiamo iniziato a sperarci un po‟! Un giorno di Aprile, esattamente il 22, quando ormai era

per noi lontanissima l‟idea di una vittoria, ognu-

no di noi è stato chiamato da alcuni insegnanti: non riuscendo a capire il motivo, quasi ci spa-

ventammo…Per fortuna non avevamo combina-

to nessun guaio, era appena arrivata la notizia della nostra vittoria: ci eravamo classificati al

secondo posto con la poesia “Questa terra è la

mia terra” e la premiazione sarebbe stata alla Fiera del libro di Torino ! Eravamo al settimo

cielo, non vedevamo l‟ora di dirlo ai nostri

genitori; per tutto il giorno non abbiamo fatto altro che parlare del premio e del viaggio che

avremmo fatto. Subito i nostri genitori comin-

ciarono ad organizzare tutto, prenotarono i posti sull‟aereo e l‟albergo e per noi iniziò il conto

alla rovescia… Finalmente l‟attesa terminò e

arrivò il grande giorno: arrivati a Torino, giorno 8 Maggio, abbiamo visitato la Fiera internazio-

nale del Libro con tutti i padiglioni delle

case editrici; quella stessa mattina c‟è stata la conferenza riguardante il concorso a cui

avevamo partecipato e la presentazione del

libro che conteneva tutte le poesie premia-te, tra cui la nostra, naturalmente! La

giornata più emozionante è stata il giorno

dopo, il giorno della premiazione: quella

mattina ci svegliammo prestissimo, quasi

spaventati arrivammo all‟istituto

“Toscanini” e ci trovammo in un salone pieno di bambini e ragazzi di diverse età,

dalla scuola elementare al liceo. L‟attesa

fu lunga perché i primi posti furono pre-miati per ultimi; finalmente sentimmo i

nostri nomi: saliti sul palco, ad uno di noi,

(Paolo) hanno fatto leggere la poesia, all‟altro (Antonio) l‟hanno fatta tradurre e

alla fine ci hanno consegnato un attestato e

una targa. E‟ stata davvero un‟ esperienza indimenticabile che ricorderemo sempre e

che ci ha insegnato che i sogni a volte

possono realizzarsi…

Lombardo Antonio

1° A

Zagami Leonardo Paolo

1° B

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SCUOLA E NON SOLO

DALLA MUSICA AL CINEMA

AL CALCIO:

ECCO I NOSTRI IDOLI

Cantano Monsoon, Don’t jump, Ready set go

e tante altre, hanno un look casual ( “strano”

per alcuni, bellissimo per noi ), sono la band

più “cool” dell‟anno…: sono i Tokio Hotel!

Come non essere affascinati da loro? Sono

belli e originali, alcuni di loro hanno capelli lunghi a “ rasta”, un cappello americano e

vestiti molto larghi. Li abbiamo conosciuti

per caso, ascoltando qualche loro canzone e da allora non li abbiamo più abbandonati.

Sappiamo tutto di loro, dalla loro data di

nascita ai loro hobbies, alla loro vita priva-

ta… almeno quello che si può sapere!

Sembra l‟opposto dei Tokio Hotel, eppure affascina tanto quanto loro: ha un aspetto

serio, diremmo proprio da “bravo ragazzo”:

ha i capelli corti, veste in modo “normale” quasi classico, è il protagonista dei films di

fantascienza più sorprendenti e famosi degli

ultimi anni, ambientati in una scuola di magi-a…è Daniel Radcliffe! E‟ il protagonista dei

films di Harry Potter, quel ragazzo con il viso

d‟angelo, apparentemente ingenuo, ma dal carattere così forte e determinato da tener

testa ai peggiori incantesimi mortali e da

superare ogni prova di magia. Lo abbiamo prima conosciuto attraverso le pagine dei

libri, ma ne siamo state letteralmente rapite al

cinema. Nella finzione come nella vita Daniel è riservato, ma noi sappiamo tutto quello che

di lui si può e vuole fare sapere….!!!

Giannetto Adalgisa, Mauro Laura,

Melita Enrica, Vecchio Irene 1°A

Non canta e non balla ma il suo tocco del pallone è per noi una vera musica ! Di chi

stiamo parlando ? Di Francesco Totti, “er

pupone “…. naturalmente! Ha solo 32 anni ma la sua vita è già strapiena di successi:

vincitore della Scarpa d‟oro; al primo posto

nella classifica dei marcatori, come miglior realizzatore di tutti i campionati europei di

calcio, è stato ufficialmente inserito da Pelè e

dalla Fifa nella lista dei 125 dei migliori giocatori in attività. Atleta dotato di grande

talento e forza fisica, di grande rapidità di

esecuzione, si allena con costanza sul tiro, sul passaggio e sul dribbling, ma ciò che lo rende

imbattibile è il suo straordinario trucchetto,

“er cucchiaio”. I suoi problemi alla caviglia e alla schiena lo hanno portato a rinunciare alla

maglia azzurra rimanendo però sempre fedele

alla sua squadra, la mitica Roma di cui è degno capitano. C‟è chi tifa per la Roma e

chi per un‟altra squadra ma, al di là del colore

della maglia, Totti rimarrà per sempre e per

tutti un vero campione.

Barbagallo Rosario, Previtera Ettore,

Vasta Michele

1°A

L’UNIVERSO-SCOUT

Abbiamo letto da qualche parte che…“fratelli

si diventa” e oggi più che mai sappiamo che

non è solo un modo di dire, perché è proprio

quello che succede nella grande famiglia degli

scout. Sono passati più di 100 anni da quando

Robert Badel-Powell, ufficiale dell‟esercito

inglese, fondò lo scoutismo e lo diffuse in tutto

il mondo, sono cambiate tante cose in questi

anni nel mondo e nella società, ma lo spirito

scout è rimasto intatto e ancora oggi ci sono

circa 25 milioni di scout, dai 6 ai 20 anni,

sparsi in 150 nazioni. Ci sarà un perché forse

perchè essere scout significa essere davvero

amici, disposti ad aiutare gli altri in ogni circo-

stanza, significa scoprire la natura, imparare a

vivere all‟aperto, a rispettare l‟ambiente ed

usare le tecniche di sopravvivenza, a divertirsi

con giochi semplici, ma intramontabili… Il

nostro ingresso nel meraviglioso mondo-scout

è iniziato all‟età di 8 anni, affascinate dai

racconti dei nostri parenti ex-scout. Siamo così

diventate “lupetti” e ora siamo da poco passate

al grado di “guide ed esploratori”. Abbiamo

dal primo momento promesso sul nostro onore

di fare del nostro meglio per compiere il nostro

dovere verso Dio e verso il nostro paese, per

aiutare gli altri, per osservare la legge scout.

Promettere significa assumersi un impegno

serio, che richiede costanza e a volte anche

fatica, ma che ci rende sicuramente più sereni

e determinati, come diceva B. Powell. a” la-

sciare il mondo un po‟ migliore di come l‟

abbiamo trovato”. Parola di scout e … di Mar-

ta e Aurora naturalmente!!!

Di Bernardo Marta

Mavilia Aurora

1°A

KARATE

Il karate è uno sport di difesa che aiuta a

rafforzare lo spirito e il corpo, che richiede agilità e una completa concentrazione. Il

Karate permette di difendersi semplicemente

con le proprie mani senza ricorrere alle armi.

L‟allievo deve prima di tutto imparare il

rispetto, verso se stesso, verso l‟avversario e

verso il maestro. Il luogo in cui si svolge l‟allenamento è il dojo, l‟abbilgliamento del

karateka consiste nel kimono. I gradi dei

singoli atleti si riconoscono dalla cintura che indossano, infatti ad ogni colore corrisponde

un diverso livello. Secondo me il Karate è

uno sport affascinante perché forma insieme

il corpo e la mente.

Mattia Coco

1°F

L’INFANZIA DEI NOSTRI

NONNI …

Un mondo diverso dal nostro

Oggi ho intervistato la mia nonna ed ho

visto tutte le differenze tra allora e oggi.

Durante la sua infanzia c'era la guerra, la

cosa più brutta che possa esistere nel

mondo. La mia nonna mi racconta della

sua brutta infanzia cresciuta senza madre

e felicità: quando c'erano bombardamenti

e si spaventava e con suo fratello si na-

scondevano per non farsi prendere. A quei

tempi non si mangiava quasi niente solo

pane rammollito in acqua, si usavano

sempre gli stessi vestiti lavati la sera per

riusarli puliti al mattino e la pulizia perso-

nale avveniva solo con l'acqua presa dai

pozzi. Dopo la guerra mi racconta mia

nonna che si cercò di andare avanti con la

coltivazione e l'allevamento e piano piano

tornarono alla normalità. Ho voluto sco-

prire anche i loro passatempi e i loro

giochi. A quei tempi non c'era molto

tempo libero e quel poco lo usavano per

farsi raccontare delle storie dalla loro

nonna molto anziana.

Nella loro infanzia non c'erano molti

giocattoli; infatti, le bambine avevano

solo una bambola di pezza, il loro gioco

preferito, mentre i maschi amavano gioca-

re a fare la guerra con gli amici o a costru-

ire fionde per “prendere” gli uccellini. Io

mi sono immedesimato in loro ed ho

scoperto che ci si diverte di più a giocare

con le loro inventive che non davanti a un

computer.

Trefiletti Gaetano

1°C

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TRADIZIONI DI FIUMEFREDDO

La breve e modesta indagine culturale che abbia-mo condotto su Fiumefreddo di Sicilia mirava, in

un primo tempo, a soddisfare alcune nostre curio-

sità: ricercare le tradizioni popolari del nostro paese. In verità pensavamo di conoscere bene il

paese in cui siamo cresciuti e viviamo, ma cercan-

do e raccogliendo il materiale e ponendo le do-mande alle persone che potevano aiutarci in que-

sta ricerca, ci siamo accorti che sconoscevamo

molte cose. La ricerca ci ha permesso di conosce-re tutte le festività religiose e precisamente:

Le feste dei co-patroni San Giuseppe e Maria S.S.

Immacolata che si svolgono rispettivamente il 19 Marzo e l‟8 Dicembre. L‟ultima domenica di

Luglio viene festeggiata nuovamente

l‟Immacolata a ricordo della posa della statua della Madonna sul campanile della Chiesa Madre

a lei dedicata.

L‟ultima domenica di Agosto nel quartiere Feudo-grande si festeggia il S. Bambino di Praga: i più

anziani ricordano la famosa “asta di maccaruni”

che metteva in competizione molte famiglie per “acquistare e vincere a maidda chi maccaruni” e “

u bammineddu”. La prima domenica di Settembre

si festeggia nel quartiere di Castello la Madonna della Catena: particolarmente devoti sono gli

emigrati in America e in Australia che inviano i

dollari per i festeggiamenti. Famosa è l‟ asta di tutto ciò che viene donato dagli abitanti della

comunità che si svolge nella piazza del quartiere.

San Vincenzo si festeggia nel quartiere Diana nel mese di Febbraio; essendo fino a quarant‟anni fa

Fiumefreddo di Sicilia un paese prevalentemente

agricolo, si svolgeva durante questi festeggiamen-ti la “Fiera del bestiame”, lungo una piccola stra-

da sterrata che oggi non esiste più in quanto è

stata trasformata in una grande via che conduce al quartiere di Liberto. Da recente è festeggiata la

prima domenica di Luglio la Madonna delle Gra-

zie nel quartiere Ponte Borea. Oltre alle feste religiose sono da ricordare le sagre

che si svolgono nei quartieri, l‟Estate Fiumefred-

dese con i vari premi, la mostra mercato dei pro-dotti artigianali locali in piazza Botteghelle.

Infine, ricordiamo la famosa e, purtroppo da

parecchi decenni soppressa, festa degli Schiavi che si svolgeva all‟interno del castello degli

Schiavi: famosi erano i fichidindia venduti a “munzeddi” (piccoli mucchi) e “antinna” (palo

alto molto scivoloso che in cima aveva appesi i

premi: salumi formaggi).

Cassaniti Martina, Cavallaio Adriana,

Zagami Leonardo Paolo 1°B

YU-GI-OH! : UN’IMPRESA

INDIMENTICABILE

Yu-Gi-Oh! è gioco di carte collezionabili che ha

appassionato un milione di persone in tutto il mondo … e fra questi ci sono anch‟io! Questo

gioco di strategia mi ha colpito molto perché è

un‟unione di strategia, fantasy e realtà. Io sono un vero appassionato e partecipo a vari tornei,

l‟ultimo dei quali si è tenuto domenica 4 maggio.

All‟inizio non volevo gareggiare perché tra i par-tecipanti figurava il mio “nemico” Marcello Sel-

vaggi ma poi ho pensato che dovevo provare a

sconfiggerlo per dargli una bella lezione. Infatti appena arrivato ho sentito la voce di Selvaggi alle

mie spalle che diceva “Ah, da quanto tempo non ci incontriamo…oggi ti batterò…duellante di

bassa qualità!” Per fortuna che alcune rare volte

sono calmo e ho lasciato perdere. Ho cominciato a giocare e ho sconfitto tutti i miei avversari fin

quando l‟arbitro non annuncia la sfida Gullino-

Selvaggi! Ma questa volta non ho duellato con lo

spirito di dimostrare qualcosa a lui o agli altri ma

con lo spirito di dimostrare qualcosa a me stesso e

alla fine ho vinto!!!Io, Leandro Gullino, sono riuscito a sconfiggere il grande Marcello Selvaggi,

e questo mi ha dimostrato che nella vita niente è

impossibile!

Leandro Gullino

1°F

A CHI ?

A chi vivere normalmente sembra un in-

canto,

a chi aspetta un rene, il fegato, insomma il

trapianto.

A chi si è spento in coda a quella lista,

a chi il non donatore ho buttato fuori

pista.

A chi invece ha voluto donare,

a chi fino alla fine ha saputo amare.

A loro questa poesia voglio dedicare,

perché non li possiamo dimenticare

chi ha perso la vita,

che attraverso altri è rifiorita

Lidia Raiti 1°B

LA GOCCIA

Cade sul terreno una goccia d’acqua

limpida e trasparente

come dal cielo cade una stella cadente.

Il temporale è vicino!

e intrepido diventa un bambino.

Le case tutte spente,

perché non c’era acceso niente.

Dopo i lampi, i tuoni e i frastuoni,

nell’immenso Blu-celeste,

con i suoi chiari colori s’innalza

l’arcobaleno

e così il bambino diventa sereno.

Lombardo Elenia

1°B

SICILIA, TERRA MIA

Sicilia, terra mia, terra di focu, d‟amuri e duluri,

terra di mari, di scogghi e d‟agrumi

terra di omini luntani e pirduti,

terra di vrazza bruciati e sfruttati, terra di matri ca cianciunu sempri

i figghi ca a mafia ammazza pi nenti

quannu ti pensu u mo core si sciogghi,

vaddu i iardini, l‟alivi e u frumentu, gioielli ca nuddu ci po mai rubari,

vaddu i biddizzi ca Dio ci desi

imparu a to storia ne libri, ne mura e ne paisi

e allura vidu e speru tempi chiu chiari

e scoppia l‟orgogliu di essere siciliani.

Lombardo Antonio 1° A

Zagami Leonardo Paolo 1° B

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GIOCHI PROVERBI E SCIOGLILINGUA

INDOVINELLI MATEMATICI

1) Se 5 cani in 5 minuti mangiano 5 ossi, quanto impiegano 50 cani a man-

giare 50 ossi?

............................................................................

2) In questa sequenza di numeri dove bisogna inserire i segni + - :perché il

risultato sia 200?

40 … 60 … 4 … 2 … 152 = 200

3) Se 5 pesche pesano come mezzo melone, a quanti meloni corrispondono

20 pesche?

.....................................................................................

4) 20000 persone entrano in uno stadio. Dopo un’ora escono tutte, tranne

3456. Quante persone sono uscite ? .................

D’Arrigo Dario e Mauro Laura 1°A

SCIOGLILINGUA

Se la serva non ti serve,

a che serve che ti serva di una serva che non serve?

Serviti di una serva che serve,

e se questa non ti serve , serviti dei miei servi .

Sul tagliere l‟aglio. Non tagliare la tovaglia .

La tovaglia non è aglio.

Se la tagli fai uno sbaglio .

“C‟è il questore in questura a quest‟ora ?

“No non c‟è il questore in questura a quest‟ora , perché se il questore fosse in questura a quest‟ora

sarebbe questa la questura !”

Classe 1°D

PROVERBI DIALETTALI

Cu di nu sceccu ni fa mulu u primu cauci e u soi

Cu intra ti menti fora ti caccia

Cù s‟ammuccia nsoccu fa è segnu ca mali fa

Muggheri onesta , trisoru ca resta

Occhi c‟aviti fattu chianciri chianciti

Li megghu parenti su li soddi

Non ludari la jurnata si non scura la sirata

Fichi e mulini su tempu di staggiuni

Cu perdi un amico scinni u scalino

Classe 1°D

MODI DI DIRE

In Aprile acqua, sole e vento fan asparagi,fragole e frumento

Luna bianca tempo bello, luna rossa venticello Lo sprovvisto è aiutato da Cristo

Aprile piovoso, anno fruttuoso

Quando Maggio è tutto in fiore, il sorriso è in ogni cuore In Giugno abbi cura della pesca e della falciatura

Luglio poltrone porta la zucca e il melone

A Settembre chi è esperto non viaggia mai scoperto Per S.Francesco, la campagna lascia il verde è prende il secco

A Novembre, quando il fumo scalda il camino, il mosto diventa vino

Se Natale è senza luna, sette nevi sopra una Gennaio polveroso, raccolto generoso

A mezzo Gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio

Se la rondine vola male, si avvicina il temporale Quando la luna è tutta tonda, arriva la Pasqua fresca e gioconda

Classe 1°D

D’Arrigo Dario 1°A

FILASTROCCA La mia classe è molto carina

È davvero birichina C‟è Giovanni Vadalà

Che zitto zitto se ne sta

E Samuele Leonardi Che arriva a scuola sempre tardi

C‟è anche Miriana Buttà

Che la simpatica con tutti fa

E Cristina Aricò

Che sbadiglia sempre un po‟

C‟è Leandro Gullino Che indossa un cappellino

E Noce Giosuè

Che a tutti pensa tranne a sé Poi c‟è Grasso Rosjlenia

A cui regalo una gardenia

E Rosylenia Monte Che in palestra sa fare il ponte

Losi Chiara

È una ragazza davvero rara Mentre Russo Federica

È veramente una grande amica C‟è ancora Mattia Coco

Che da grande farà il cuoco

E Seby Pagano Sempre pronto a darti una mano

Mosca Tony

Corre veloce come un pony E Galatola Gabriele

È proprio un vero cavaliere

Poi c‟è Cavallaro Salvatore Che va sempre dal dottore

E Nadia Laguzza Dalla mente molto aguzza

E Olariu Iuliana

Che vuole fare l‟hawaiana C‟è D‟Urso Enzo

Che dice sempre “ti penzo”

E Francesca La Spina Che si alza presto la mattina

Ci sono anche Savoca Alessan-

dro

Che tira calci a Leandro

Camillo Fichera

Che sembra una caffettiera E Sfilio Zefìra

Che non si prende mai di ira

C‟è Davide Garufi È un cercatore di tartufi

E Sciuto Antonino

Che studia proprio pochino E alla fine ci sono io Salvo Pro-

ietto

Che la mattina per non andare a scuola

Mi nascondo sotto il letto!

Salvatore Proietto 1° F

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SOMMARIO

SCUOLA E FORMAZIONE TRA GITE SCOLASTICHE E

USCITE SUL TERRITORIO PERCORSO NATURA EDUCARE ALLA LEGALITA’ I SUCCESSI DEL NOSTRO

ISTITUTO SCUOLA E NON SOLO GIOCHI PROVERBI E SCIO-

GLILINGUA

LA REDAZIONE

ALUNNI 1°A 1°B

1°C 1°D 1°E 1° F

INSEGNANTI :

Nicosia Giovanna

Raiti Angelina

Falcone Daniela

Zito Rita

Strazzeri Sabrina

Pennisi Roberta