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[SCHEDA 57]

I FARMACI PER LA TERAPIA DEI DISTURBI MENTALI I dati dell’Eurispes. Dal sondaggio Eurispes di quest’anno è emerso che il 15% circa degli italiani ha

fatto uso di psicofarmaci nel corso della sua vita. Le donne ne assumono la maggior quantità (17,6%), quasi il 4% in più rispetto agli uomini. Tra quanti hanno dichiarato di fare uso di medicinali per la terapia dei disturbi mentali, le benzodiazepine (i cosiddetti “ansiolitici”) sono le più usate (85,8%), seguite dagli antidepressivi (30,6%), dagli stabilizzatori dell’umore (17,5%) e dagli antipsicotici (5,5%).

Stando al Rapporto dell’Aifa, le benzodiazepine si collocano al primo posto nella classifica delle categorie terapeutiche di classe C con ricetta, a maggior spesa (527,8 milioni di euro) e a maggior consumo (52,7 ddd/1.000 ab. die) nel 2008 e sempre al primo posto per quanto riguarda il consumo di farmaci per il Snc nelle strutture pubbliche (3,3 ddd/1.000 ab. die).

Seppure meno invasivi rispetto ad altre classi farmacologiche per il Sistema nervoso centrale, l’ampia diffusione dell’assunzione degli ansiolitici e l’enorme facilità con la quale questi farmaci vengono prescritti, non può non destare qualche preoccupazione.

La spesa farmaceutica nel 2008 ha raggiunto i 24,4 miliardi di euro17 (75% della quale rimborsata dal Ssn). I farmaci per il Sistema nervoso centrale (Snc)18 occupano il terzo posto nella classifica della spesa farmaceutica (2.967 milioni di euro), che per la maggior parte (44,4%) è costituita da prescrizioni territoriali a carico del Ssn (classe A - Ssn) e da prescrizioni territoriali a carico del cittadino (classe C con ricetta: 30,6%; automedicazione: 8,2%; classe A - privato: 3,7%).

Rispetto agli uomini, le donne assumono una percentuale maggiore di farmaci per il Sistema nervoso centrale (soprattutto antidepressivi), soprattutto nella fascia d’età che va dai 15 ai 54 anni (Rapporto Osmed, 2008).

L’analisi delle categorie di farmaci per il sistema nervoso centrale, relativamente alla spesa pro capite e alle quantità prescritte, evidenzia come al primo posto si posizionino gli antidepressivi SSRI (4,8 euro la spesa pro capite e 25,9 ddd/1.000 abitanti die19). Considerando i soli farmaci psicotropi, si osserva che al terzo posto, per spesa e consumi, si collocano gli antidepressivi-altri (3,3 la spesa pro capite e 6,3 ddd/1.000 abitanti die); gli antipsicotici-altri, con 1,6 euro di spesa pro capite e 1 ddd/1.000 abitanti die, si trovano al 7° posto della classifica.

Sulla scia dell’aumento del consumo di farmaci per il Sistema nervoso centrale (da 43,2 ddd/1.000 ab. die nel 2004 a 53,2 ddd/1.000 ab. die nel 2008), anche i consumi di antidepressivi hanno subìto un vertiginoso aumento negli ultimi anni: mentre nel 2000 il consumo di antidepressivi era di 8,2 ddd/1.000 abitanti die, nel 2008 è salito a 33,5 ddd/1.000 abitanti die (gli antidepressivi SSRI al primo posto con 25,9 ddd/1.000 abitanti die).

L’uso degli psicofarmaci fra i bambini e gli adolescenti. Nel 2007 è cresciuto l’uso di tranquillanti e sedativi (senza prescrizione medica) tra gli studenti di età compresa tra 15 e 16 anni (indagine europea del Cnr di Pisa per Espad). In Italia il dato circa il consumo di farmaci psicoattivi tra i minori è significativamente più alto rispetto alla media europea (10% vs 6%) e le ragazze sono quelle che ne assumono di più (13% vs 7%).

Diversi studi mettono l’accento sulla diffusione dell’Adhd (sindrome da deficit di attenzione e iperattività, un disturbo mentale che riguarda bambini e adolescenti) e sull’utilizzo eccessivo dei farmaci per la cura della stessa.

L’Istituto superiore della sanità rileva una prevalenza del disturbo, nel 2004, nella fascia d’età 6-14 anni, pari al 2%. Nell’anno 2007-2008, i pazienti iscritti al registro nazionale Adhd erano 626, per la maggior parte residenti in Lombardia (111) il 17,7%. A seguire la Sardegna (86), il Veneto (64), il Lazio (56) e la Sicilia (56). Per quanto riguarda il consumo degli psicofarmaci da parte della popolazione pediatrica, si è osservata una notevole diminuzione dell’assunzione di questi farmaci dal 2001. La prevalenza per 1.000 abitanti/die, infatti, se nel 2001 registrava un valore pari a 1,71, relativo al consumo degli psicofarmaci fra i bambini fino a 14 anni, nel 2007, lo stesso valore si attestava a 0,82.

17 Istituto Superiore della Sanità e Agenzia Italiana del Farmaco, Rapporto Osmed, 2008. 18 I farmaci per il Snc, considerati nel Rapporto Osmed 2008, sono: antidepressivi-Ssri, antiepilettici, antidepressivi-altri, antiparkinson, agonisti selettivi dei recettori 5HT1, antipsicotici-altri, analgesici oppioidi, farmaci anti-demenza, antipsicotici tipici, antidepressivi-triciclici, altri analgesici ed antipiretici, benzodiazepine ed analoghi, altri, ecc. 19 Ddd (Defined Daily Dose - Dose definita giornaliera): l’ipotetica dose media giornaliera di un qualsiasi farmaco .