TAURISANO - centro di... · GIULIO CESARE VANINI (Taurisano, 1585 - Tolosa, 1619) Nato a Taurisano,...

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TAURISANO Centro di informazione e accoglienza turistica “Taurisano, patria mia nobilissima e quasi gemma nell’anello del mondo”. G. C. Vanini

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TAURISANOCentro di informazione e accoglienza turistica

“Taurisano, patria mia nobilissima e quasi gemma nell’anello del mondo”.

G. C. Vanini

Il GAL (Gruppo di Azione Locale) “Capo S. Maria di Leuca” è una S.r.l. mista pubblico-privata, costituita nel 1991, oggi composta da 120 soci, che rappresentano il ricco mosaico sociale delle comunità di riferimento: Amministrazioni locali, delle imprese, del credito, delle associazioni ambientali e culturali e delle categorie produttive e professionali. Nei circa 25 anni di attività, grazie all’attuazione dei 3 Programmi Comunitari LEADER, il GAL ha puntato alla valorizzazione dell’offerta turistica sull’intero territorio: reale volano dell’ economia locale nell’ottica di uno sviluppo che rivaluti il “genius loci”. L’impegno va dal settore delle produzioni tipiche, dell’artigianato, dell’agroalimentare, al sostegno per la creazione di nuove imprese di servizi al territorio e alle peculiarità che contraddistinguono il Capo di Leuca. Dal 2011, il GAL è stato impegnato nell’ambito del PSR - Puglia 2007-2013, cofinanziando i 18 Comuni dell’Area ed in particolare il Comune di Taurisano, che ha beneficiato dell’intervento del GAL per la realizzazione di un nuovo CENTRO DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICA, sito in Via F. Lopez y Royo.

Taurisano, patria mia nobilissima e quasi gemma nell’anello del mondo. Così, G. C. Vanini durante un viaggio ricordava la sua città natale quattro secoli fa. Taurisano, ricca di storia e tradizioni che si tenta in tutti i modi di conservare nel tempo, è un’affascinante cittadina dal paesaggio sinuoso e dall’architettura romanica e neoclassica presente sulle facciate di chiese e palazzi. Tutto intorno un paesaggio pietroso con muri a secco e distese di ulivi di ogni forma e grandezza.Il nuovo centro di informazione e di accoglienza turistica ha come obiettivi:- la valorizzazione del territorio: il turista attraversando

i vari ambienti è messo a contatto con la realtà locale attraverso l’esposizione di prodotti di artigianato e la visione di quattro cortometraggi (“Erbe spontanee eduli salentine”, “Capolavori e maestri artigiani”, “Taurisano e dintorni” e “Fiabe d’ulivo”);

- la creazione di un luogo/contenitore dove il turista acquisisce

le prime informazioni e viene guidato alla scoperta del patrimonio culturale, architettonico e naturalistico-ambientale locale;

- la realizzazione di una vera e propria rete tra le diverse associazioni culturali e di promozione culturale presenti sul territorio, operando ognuna con la sua specificità e specializzazione, al fine di favorire ed implementare l’informazione e la proposta turistica.

CENTRO DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA

Per informazioni:CENTRO DI INFORMAZIONE E DI ACCOGLIENZA TURISTICAVia F. Lopez y Royo - 73056 Taurisanowww.taurisanoturismo.it

GAL CAPO SANTA MARIA DI LEUCAPiazza Pisanelli (Palazzo Gallone) - 73039 Tricase (LE)Tel +39 0832.545312 - Fax +39 0832.545313www.galcapodileuca.it - [email protected]

Nel cuore del Salento, Taurisano, cittadina della Puglia, in provincia di Lecce, agli estremi del basso Salento, introduce alle meraviglie di un mare straordinario offrendo la bellezza delle case patrizie, un paesaggio di ulivi secolari, importanti chiese, le masserie, le costruzioni a secco sparse nelle campagne circostanti, i palazzi dell’aristocrazia locale, le corti e le vie che si possono ammirare passeggiando nel caratteristico centro storico. Gode di una posizione geografica molto favorevole, soprattutto per il turismo estivo, distando pochi chilometri dalle località balneari più note: Torre S. Giovanni, Gallipoli, S. Maria di Leuca.Si distingue anche per la qualità della produzione artigianale legata alla lavorazione del ferro battuto, del legno, della pietra leccese, della cartapesta, cercando così di rilanciare gli antichi valori.

Taurisano è ubicata 39°, 57’, 18’’ di latitudine Nord ed a 18°, 19’ di longitudine Est da Greenwich, 5°, 47’, 36’’ da Monte Mario.Il centro abitato sorge tra i 110 metri sul livello del mare (piazza Castello) e i 130 metri (periferia Nord - Orientale).La cittadina dista Km. 90 dall’ aeroporto di Brindisi, Km. 55 da Lecce, Km. 24 da Gallipoli, Km. 25 da S. M. di Leuca, Km. 45 da Otranto e Km. 2,5 dalla Stazione Ferroviaria di Ugento - Taurisano.Superficie territoriale: Kmq 23,32 - Popolazione: 12.491 ab.Come si raggiunge: da Lecce imboccare la S.S. 101 per Gallipoli e uscire a Ugento-Taurisano, oppure, sempre da Lecce, imboccare la S.S. 16 (Lecce - Maglie), uscire per Miggiano e proseguire per Taurisano.

POSIZIONE GEOGRAFICA

Alcuni studiosi (L. Tasselli, G. Rohlfs) ipotizzano che il nome derivi, come per tanti paesi nel Capo di Leuca e nel Salento, da un antico centurione romano, al quale, dopo la conquista di Taranto e il dissolvimento dell’influenza di questa città sul territorio circostante, fu data la terra come premio dell’impegno profuso sotto le insegne di Roma e si fa il nome di un certo Taurisius o Taurisianus.Altri sostengono che fosse un bovile, peraltro dipendente dalla vicina Ugento, un luogo dove si allevavano dei buoni tori (tauri sani) impiegati per la riproduzione.Altri ipotizzano che il nome derivi da Adelasia Taurisano, considerata per certi versi la prima feudataria di questi luoghi; mentre più recentemente alcuni studiosi pensano ad un collegamento linguistico, con riferimento alla radice taur, che vuol dire luogo elevato, monte.Le ipotesi redatte per la derivazione del nome di Taurisano valgono anche per l’interpretazione del simbolo dello stemma.Tutte le teorie, infatti, riconducono all’immagine del toro. Il toro indica forza, capacità produttiva, e in definitiva eternità, perché attraverso la riproduzione c’è una continuità senza limiti della specie.

I primi documenti attendibili che parlano di Taurisano ci riportano verso la fine del sec. XII, durante la dinastia normanna, a l l o r q u a n d o Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce dal 1175 e re di Sicilia dal 1190, infeudò Taurisano, donandola a Filiberto Monteroni nel 1191.La famiglia Monteroni, era una delle famiglie più importanti della Terra d’Otranto; tenne il territorio di Taurisano fino al 1265 e successivamente dal 1444 al 1536, quando si estinse in seguito alla morte di Francesco Monteroni, rimasto senza discendenti. Subentrata ai Normanni la dinastia degli Svevi nell’Italia Meridionale, il sovrano Federico II° di Svevia (1194-1250) concesse il Principato di Taranto, cui apparteneva la baronia di Taurisano, al figlio Manfredi, che ebbe non pochi problemi politici con i pontefici del tempo.La morte del re e la lontananza dell’erede dell’Impero

Svevo, Corrado IV°, ravvivarono le speranze del Papato di riprendere il controllo politico dell’Italia Meridionale. Fu proprio il Papato, nella persona del Papa Innocenzo IV°, che, per combattere gli Svevi, chiamò in aiuto il francese D’Angiò, promettendogli la corona del Regno di Napoli. E questi con un potente esercito scese in Italia sbaragliando Manfredi a Benevento

IL NOME E LE ORIGINI LA STORIA

nel 1266. Fra i molteplici provvedimenti amministrativi, il D’Angiò nominò barone di queste terre Hugo de Tauro o de Taurisano.Nella rinnovata ottica della gestione feudale, fu proprio Carlo V° che assegnò il feudo di Taurisano, insieme con la Contea di Castro, ad Antonio Mercorino, marchese di Gattinara, il cui dominio e quello dei suoi successori, tra cui Elisa Gattinara Lignani, durò fino agli anni’60 del XVII secolo. Infatti nel 1663 il feudo di Taurisano, insieme con quello di Monteroni, fu acquistato da Bartolomeo Lopez y Royo, appartenente ad una nobile famiglia spagnola (il cognome, in verità, deriva dall’unione della famiglia Lopez con la famiglia Royo). Nel 1692 il feudo fu trasformato da baronia a ducato, sicché

da allora i Lopez y Royo si fregiarono del titolo di duchi.Nei secoli i duchi Lopez rimasero pienamente in possesso del feudo fino a quando i Francesi, durante l’era di Napoleone, occuparono il Regno di Napoli, abolendo la feudalità.Ultimo discendente è stato Luigi Lopez y Royo, morto nel 1992, e ne ha acquisito il titolo il figlio Giuseppe.Come in quasi tutte le

realtà salentine e meridionali, anche in Taurisano si sono verificati vistosi cambiamenti dopo la fine del secondo conflitto mondiale, in conseguenza di una forte emigrazione sia verso l’interno (il famoso triangolo industriale italiano), sia verso l’estero, verso i Paesi di centro- Europa (Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Lussemburgo, ecc.).Tali cambiamenti hanno inciso sia sul tessuto familiare, sia principalmente, sull’economia, in quanto con le rimesse dell’emigrazione c’è stata una forte espansione del lavoro nel campo dell’edilizia e dei settori indotti.Sempre dopo gli anni ’50 si è determinata anche una certa vivacità nel vissuto sociale e nel campo culturale ( m a n i f e s t a z i o n i , testate giornalistiche, ecc.) culminate, finora, con la rivalutazione della figura e dell’opera del figlio più illustre di Taurisano, Giulio Cesare Vanini, filosofo che qui ebbe i natali.

GIULIO CESARE VANINI (Taurisano, 1585 - Tolosa, 1619)Nato a Taurisano, nel 1585, da Giovan Battista e da Beatrice Lopez de Noguera, dopo aver compiuto gli studi in provincia si trasferì a Napoli, dove conseguì la laurea in “utroque iure”. Entrato nell’ordine carmelitano col nome di fra’ Gabriele, si trasferì a Padova, dove ebbe contatti con il gruppo di Paolo Sarpi, cominciando a distinguersi per un atteggiamento critico verso l’ortodossia cattolica e per la controversia religiosa antipapale. Per questi motivi dovette fuggire in Inghilterra, dove abiurò alla fede cattolica. Temendo l’Inquisizione e non sicuro di ricevere il desiderato “perdono”, riparò in Francia, prima a Lione, dove pubblicò l’“Amphitheatrum aeternae Providentiae” (1615) e successivamente a Parigi, dove pubblicò “De Admirandis Naturae … Arcanis”.Le teorie esposte da Vanini nelle sue opere lo fecero guardare con sospetto e lo costrinsero a vivere isolato e nascosto. In questa condizione egli si trovava quando nel 1618 arrivò a Tolosa, dove le autorità locali lo fecero arrestare (2 agosto).Il lungo e stressante processo contro di lui si concluse il 9 febbraio 1619 con la condanna ad essere arso sul rogo; una sentenza che il boia eseguì dopo avergli strappato la lingua.Dal punto di vista del pensiero G. C. Vanini viene inserito nel filone filosofico del libertinisme erudit. Trascurato nei secoli successivi, la sua personalità e la sua opera sono state ultimamente ampiamente e meritamente rivalutate, grazie alle iniziative dell’Università degli Studi di Lecce, del Comune e del Centro Studi “G. C. Vanini” di Taurisano, con il contributo di studiosi locali, nazionali e stranieri.

ANTONIO CORSANO (Taurisano, 1899 - Roma, 1989)Docente universitario nelle Università di Napoli, di Bari e di Roma. Grande personalità del mondo scientifico ed accademico, figura di alto vigore intellettuale e morale, storico della Filosofia, apprezzato autore in campo

nazionale ed internazionale di “testi fondamentali nella storia del pensiero”, tutti di profondo contenuto filosofico.Benché sia rimasto quasi sempre lontano dal suo paese natio, per esso e per i suoi cittadini ha sempre dimostrato un’attenzione costante ed una alta e partecipata considerazione; ne è testimonianza la donazione degli eredi dell’illustre studioso di 1748 volumi alla Biblioteca di Taurisano, intitolata al suo nome e che costituiscono il “Fondo Corsano”.

FRANCESCO POLITI (Taurisano, 1906 - Roma, 2002)Germanista. Inizialmente Direttore dell’Istituto di Cultura italiano di Monaco di Baviera e in altri Paesi Europei e successivamente docente universitario negli atenei di Bari e di Lecce. Studioso profondo di grandi autori tedeschi e inglesi, da Schiller a Goethe, da Shelley a Holderlin ed altri classici, poliglotta, è stato autore di una vasta produzione letteraria di saggi, di traduzioni su poeti e scrittori di molte letterature, famosi ed anonimi, non solo dal tedesco, ma anche dall’inglese, dal greco e dal latino, tutte di alto spessore culturale e scientifico. Ha collaborato con le più grandi e prestigiose riviste letterarie italiane.

UGO ORLANDO (Taurisano, 1910 - 1995)Noto con lo pseudonimo di “Mastro Scarpa” per la sua attività di ciabattino, si è distinto come autore di poesie dialettali (in dialetto taurisanese) e di varie altre produzioni, anche in prosa, sia in vernacolo.

ALDO SABATO (Taurisano, 1919 - Carmiano, 1976)Educatore e musicista poliedrico e virtuoso. Dedito per molti anni all’insegnamento come maestro elementare e poi docente di scuola media, possedeva un vasto e profondo sapere, anche in campo scientifico.

UOMINI ILLUSTRI E CITTADINI MERITEVOLI

Del patrimonio storico-artistico, il più rilevante è la Chiesa di Maria SS. della Strada, edificata tra la fine del XIII sec. e il 1320 ed è il più importante esempio di architettura romanico-pugliese del Salento.La facciata è impreziosita da un grande rosone, lo “speculum magnum”, caratterizzato da due corone concentriche,

decorate con elementi vegetali e geometrici, nelle quali si dovrebbero riconoscere le figure di un leone alato, un toro, un’aquila e un angelo (simboli degli evangelisti) e le figure di Cristo e dei dodici apostoli; una terza corona è ridotta solo alla metà superiore. Il portale è costituito da tre ordini di festoni che racchiudono il preziosissimo architrave raffigurante la scena dell’Annunciazione, uno dei pochissimi esempi di scultura bizantina di tutta la Puglia, resa celebre dalla frase della “salutatio”angelica scolpita ai lati delle due figure in caratteri greci. Sul lato meridionale della chiesa, sotto il campanile settecentesco, è incastonata una meridiana bizantina, risalente al XIV secolo. L’interno è ad una sola navata e la copertura dell’edificio è con volta a botte nel vano orientale e nella parte restante con volte alla leccese, risalenti ai primi anni del secolo scorso. Sul lato sinistro, attraverso un arco ogivale si accede alla

cappella dell’Annunciazione recentemente restaurata e restituita al pubblico l’8 novembre 2003. Sul pilastro destro dell’arco d’ingresso è affrescata l’immagine cinquecentesca di S. Nicola di Bari e sul pilastro sinistro è raffigurato S. Antonio abate. La parte centrale, invece, è occupata dalla scena del Cristo in croce, rappresentato tra due angeli, circondato, più in basso, dalle figure della Madonna orante, a sinistra, e di San Leonardo di Noblac, a destra. La parete sinistra contiene la scena dell’Annunciazione dove si può leggere l’iscrizione di un graffito: ANNO D(OMINI) 1538 / EGO ANGE. Sulla parete di destra, invece, è affrescata la figura della Vergine di Costantinopoli. All’interno della chiesa degne di nota sono alcune tele: S. Lucia (1716), Santa Maria Maggiore e S. Carlo Borromeo (sec. XVIII), Miracolo della Madonna della Strada (1866) di Francesco Tempesta; e alcune statue: S. Giuseppe, L’Addolorata, e un altra Madonna della Strada (in cartapesta). La chiesa, secondo una leggenda, sarebbe stata edificata da un mercante miracolato dalla Madonna; sarebbe stata perciò introdotta l’usanza di cingere l’edificio con un lungo cordone intessuto a spirale con fili d’oro (risultato della fusione dei gioielli del mercante), rifatto poi dalla pietà dei fedeli con fili d’argento (XVIII sec), infine sostituito con uno ricoperto di cera rossa.

IL PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO

Tra il patrimonio naturalistico, si ricorda la quercia di Taurisano.E’ un esemplare di quercia roverella, che si innalza di fronte alla cappella del SS. Crocifisso. Fu piantata nel 1904 dal fondatore della cappella per esaudire una richiesta del Santissimo che gli era apparso durante un sogno. Secondo il messaggio lasciato da Cristo, la quercia sarebbe cresciuta così velocemente e rigogliosa da adombrare in pochi anni la stessa cappella e tutto lo spazio

intorno. Le dimensioni dell’albero sono notevoli: 40 m. in altezza e 30 m. circa di diametro.Del patrimonio rurale, tra le tante masserie, si ricorda la Masseria Grande.Risalente al XVI secolo, non rimane che qualche rudere della facciata del corpo centrale e del frantoio, ormai avvolto dalle sterpaglie. Era ubicata sulla strada di origine romana che conduceva ad Ugento e immersa nel grande bosco Danieli. Fu denominata Grande probabilmente per distinguerla dalle altre, di dimensioni molto più modeste.Inoltre, caratteristica essenziale delle campagne taurisanesi sono le costruzioni trulliformi chiamate “truddhi”, realizzate con pietre a secco. Queste costruzioni sono formate da anelli

concentrici di pietre, orizzontalmente disposti gli uni sugli altri, senza materiale di connessione, facendosi a mano a mano sempre più stretti fino alla sommità. Provvisti di scale esterne, sono stati sempre utilizzati come ripari temporanei dai contadini o, nella buona stagione, per la villeggiatura.Su tutto il territorio taurisanese si annoverano attualmente circa una quarantina di Trulli in discreto stato di conservazione, concentrati per lo più nelle contrade Acquadolce, Saglietti e Silve, ricche di pietrame e di più recente bonifica. Proprio nella contrada Silve si possono osservare gli esemplari di più grandi dimensioni e di più antica origine: i cosiddetti “Truddu delle Monsonore”, del 1680, e “Truddu Ferrante” (fine sec. XVII).

IL PATRIMONIO NATURALISTICO E RURALE

Riti e attività, un tempo quotidiane, sopravvivono nonostante l’evoluzione della società le abbia relegate a spazi ristretti della memoria. In particolare, oggi, l’artigianato è capace di ripercorrere i segni della tradizione popolare, ma anche in grado di riproporre opere di carattere strettamente artistico e creativo. Anche la città di Taurisano, come molti comuni del Salento, spicca per un artigianato colto, fatto di manualità, pazienza e creatività. Si ha, infatti, da un lato una produzione raffinata di lavori eseguiti con preziosità, dall’altro una produzione più popolare, depositaria di antichi valori. Il ferro battuto, la lavorazione del legno e della pietra, la cartapesta, i ricami sono un patrimonio del nostro paese e di tutto il territorio salentino che deve essere salvaguardato e tutelato, perché simbolo della memoria storica di questa terra.

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FESTEMadonna di Leuca: 13 aprileS.Giuseppe: 1 maggioSS.Crocifisso: 3 maggioMadonna Ausiliatrice: 24 maggioMadonna delle Petrose: 19 giugnoS.Stefano: 2-3-4 agostoMadonna della strada: 7-8 settembreSS. Martiri Giovanni Battista e Maria Goretti: prima domenica di luglioS.Teresa: prima domenica di ottobre

MANIFESTAZIONIIl giorno della Memoria: 27 GennaioCarnevale: l’ultima domenica di carnevale e il martedì (sfilata di carri allegorici, di gruppi mascherati, con balli e tanto divertimento).Estate Taurisanese: da Giugno a Settembre (visione film, rappresentazioni teatrali e spettacoli di vario genere).Eventi culturali di fine anno: Dicembre di ogni anno

SAGRE

Birra e wurstel: ultimo sabato di luglio

FIERES. Stefano: 26 dicembre presso P.zza MercatoSanta Maria Ausiliatrice: ultima domenica di MaggioSS. Martiri Giovanni Battista e Maria Goretti: prima domenica di luglio

MERCATOMercato comunale: ogni venerdì nelle ore antimeridiane presso Piazza Unità

ARTIGIANATO FESTE, SAGRE E FIERE

1. Piazza Castello 2. Chiesa della Trasfigurazione3. Finestra Rinascimentale (Via Isonzo)4. Fontana Monumentale – Piazza Fontana5. Chiesa della Madonna della Strada6. Monumento ai Caduti7. Quercia secolare8. Cappella SS. Crocifisso9. Villa-fattoria “la Quercia” dei Lopez y Royo

10. Chiesa di Santo Stefano11. Casa natale di Giulio Cesare Vanini12. Frantoio Ipogeo (Scalèra)13. Casa a Corte (Palazzo Casto)14. Corte Cesare Battisti15. Fontana Monumentale “Circolare Giotto”16. Scorci del centro storico17. Chiesa della Consolata o San Nicola18. Palazzo e Torre Ducale

PUNTI DI INTERESSE TURISTICO - MAPPA

2. Chiesa Matrice della TrasfigurazioneLa Chiesa, iniziata il 1796 e consacrata nel 1803 su progetto di Carlo Lopez y Royo, ex benedettino, sorge sulle fondamenta di una Chiesa cinquecentesca demolita perchè insufficiente ad accogliere la comunità taurisanese in continua crescita demografica e perchè lesionata in piu’ parti da un incendio. La Chiesa, di stile prevalentemente tardo barocco e neoclassico, con elementi dorici (capitelli corinzi), è ad una sola navata con pianta a croce latina.

4. Fontana Monumentale di Piazza FontanaLa fontana fu costruita nel 1940 dall’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese, che la dona a Nicola Lopez y Royo, allora preside della Provincia di Lecce. Realizzata in marmo di Trani, è situata su un frantoio ipogeo cinquecentesco.

8. Cappella Santissimo CrocefissoLa costruzione di questa piccola cappella è dovuta alla grande devozione in onore del SS. Crocefisso. La cappella fu fatta erigere nel 1904 dai devoti Vito Ippazio Schiavano e Maria Maraffa. I coniugi Schiavano solevano effettuare, a partire dalla data del loro matrimonio, un pellegrinaggio al Santuario di Galatone per venerare il miracoloso SS. Crocefisso della Pietà. Questo pellegrinaggio durò circa trent’anni, fino a quando i due devoti, non potendo data l’età sostenere l’estenuante fatica di un viaggio così lungo, fecero erigere, al limite di un fondo di loro proprietà, una cappella dedicata al SS. Crocefisso.

10. Chiesa di Santo StefanoLa chiesa fu edificata nel 1796 sulle fondamenta di una chiesa del 1654 dedicata a S. Stefano. La facciata conserva la forma monocuspidata, secondo lo stile architettonico neoclassico, sulla cui porta venne ricavata una nicchia ovoidale, in cui venne eseguito un affresco riproducente il santo genuflesso. Di notevole pregio artistico sono la statua lignea di S. Stefano (1844); la statua dell’Immacolata (XVII sec.); la palma del martirio in argento nella quale, secondo la tradizione, è racchiusa una scheggia di una delle pietre con cui il Santo venne lapidato.

11. Casa Natale di Giulio Cesare VaniniSi trova in via Roma, situata nel centro storico; E’ un edificio barocco con porta e finestre cariche di decorazioni architettoniche. L’abitazione è stata residenza del Filosofo Giulio Cesare Vanini che la descriveva in una sua opera “De admirandis” con un grande giardino e nella quale aveva trascorso la sua adolescenza.

14. Corte Via Cesare BattistiE’ la più antica e grande corte di tutto il centro storico, databile tra il XVI e il XVII secolo. Vi si accede attraverso un arco con volta a stella, annesso ad un edificio a due piani della metà del Seicento, fatto costruire dai duchi Lopez y Royo per i loro braccianti in modo da poterli meglio sorvegliare. Superbo esempio di casa a corte plurifamiliare, presenta al suo interno cisterne, pozzi, pile per lavare la biancheria, forno per la cottura del pane, cappella per il culto; tutto all’insegna della serenità e della solidarietà delle famiglie che vi abitavano.

18. Palazzo DucaleIl Palazzo, costruito in due riprese (1733 e 1770), sorge su parte delle fondamenta del Castello fortificato dell’epoca angioina, eretto nel XIII secolo dalla famiglia feudataria De Tauresano. L’edificio è impreziosito da alcuni portali con bassorilievi tardobarocchi raffiguranti soggetti floreali, la croce dell’Ordine dei Cavalieri di Malta e gli stemmi di altre casate feudali di Taurisano. Degne di nota sono le volte affrescate raffiguranti gli stemmi della famiglia ducale, putti, dame e soggetti floreali, risalenti al periodo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Donato alla chiesa e ai cittadini di Taurisano per volontà degli eredi dell’ultimo proprietario, Alessandro Lopez y Royo, il palazzo dal 1957 ospita gli uffici del Comune.

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PUNTI DI INTERESSE TURISTICO - INFORMAZIONI

FEASR RegionePUGLIA

Comune diTAURISANO

Programma Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2007-2013 - Fondo F.E.A.S.RASSE III – Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale - Misura 313 – Incentivazione di attività turistiche AZIONE 2 - Creazione di centri di informazione e di accoglienza turistica.

Si ringraziano:Carlo Crudo e Anna Lisa Scarlino per immagini e testi. - Evgeni Mladenov per le foto in prima e quarta di copertina.