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MARTEDÌ 7 MAGGIO 2013 37 SPORT --------------------------------------- --------------------------------------- Classifiche ORDINE D'ARRIVO 1. Luca Paolini (Ita) in 5h43'50'' (20'' abbuono) media 38,739 km/h; 2. Cadel Evans (Aus) a 00'16'' (12'' abbuono) 3. Ryder Hesjedal (Can) s.t. (+8'' abbuo- no) 4. Mauro Santambrogio (Ita) s.t. 5. Samuel Sanchez Gonzales (Spa) s.t. 6. Giampaolo Caruso (Ita) s.t. CLASSIFICA GENERALE 1. Luca Paolini (Ita) in 9h04'32'' (media 40,677 km/h); 2. Bradley Wiggins (Gbr) a 00'17''; 3. Rigo- berto Uran Uran (Col) s.t.; 4. Benat Elorriaga Intxausti (Spa) a 00'26'' 5. Vincenzo Nibali (Ita) a 00'31'' ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Ciclismo Giro d'ItaliaqHa preceduto l'australiano Evans e il canadese Esjedal Paolini, «deb» a 36 anni Fa l'impresa ed è in rosa La rivincita del «gregario»: sorprende tutti e taglia il traguardo in solitaria --------------------------------------- --------------------------------------- MARINA DI ASCEA II Ci voleva un’impresa per colo- rare la prima parte di questo Giro ciclistico d’Italia. E l’impresa c'è stata: l’ha firmata Luca Paolini, nato a Milano, classe 1977, che quest’anno ha deciso di parteci- pare per la prima volta in carriera alla corsa rosa, indossando i pan- ni di leader del Team Katusha, orfano di Rodriguez e inserito all’ultimo momento nell’elenco delle squadre partecipanti alla competizione annuale targata Rcs. Paolini si è presentato da solo sul traguardo di Marina di Ascea, in provincia di Salerno, a fare da cornice uno scenario marino qua- si da fiaba, assolutamente degno dell’approdo di Ulisse. Ha vinto la tappa e indossato la maglia rosa, l’ex gregario che per tanti Mon- diali ha lavorato come un mulo. Adesso, da gregario si è trasfor- mato in capitano con licenzia di stupire. E c'è riuscito, dopo avere faticato, sbuffato, sudato, per al- tri, anche in azzurro. Paolini ieri ha conquistato un’affermazione strepitosa, in un Giro grandi fir- me, con un tentativo a circa 7 km dall’arrivo, che ha sorpreso tutti: fino ad allora, in tanti avevano Primo Il milanese Luca Paolini ha trionfato nella terza tappa. ------------------------------------------------- Basket qSerie C femminile Buona la prima per il Security Vico: Carpi però solo a -10 --------------------------------------- --------------------------------------- Stefano Minato II Ha riservato parecchie emozio- ni la finale d’andata tra il Security e il Nazareno Carpi. Le parmigia- ne hanno chiuso con dieci punti di vantaggio che dovranno cercare di difendere sabato in terra mo- denese. L’inizio di gara è di marca Vico. Natale è in palla e trascina le sue al 17-10. Il secondo fallo e il successivo tecnico fischiato a Te- renghi costano quattro punti ma il Security chiude il primo quarto sul 22-16, con Aiello e Riso pa- drone dei rimbalzi. Tre minuti del secondo quarto bastano a riportare il punteggio in parità. L’attacco parmigiano non ha più la stessa fluidità e all’in- tervallo sono solo due le lunghez- ze di vantaggio anche in virtù del- la tripla letteralmente regalata dalla difesa del Vico a Finetti. Nel terzo quarto in campo c’è solo il Security. La squadra parmigiana gira a meraviglia. La difesa con- cede solo due triple, mentre l’at- tacco, con Natale e Aiello in evi- denza, accumula ben ventiquat- tro punti. Sul +20 di fine terzo quarto il Security si siede. Con Pincella e Nadalini il Carpi mette a segno un break di 11 a 0. Un ca- nestro di Natale sblocca la squa- dra che trova la forza per tornare a +14 (70-56). Il finale però è delle modenesi. E solo grazie ad una stoppata di Terenghi su Lusuardi la gara si chiude con il +10. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Tennis qLa Santangelo ospite del President dove ha presentato il suo libro Il cammino di Mara: «Dall'erba di Wimbledon alla scoperta di Dio» --------------------------------------- --------------------------------------- Vittorio Rotolo II «Quando calcavo l’erba di Wimbledon, credevo di avere tut- to: notorietà, ricchezza, prime pa- gine dei giornali. Credevo. Perché in realtà la felicità l’ho raggiunta pienamente solo dopo, non ap- pena ho incontrato la fede». Per molto tempo Mara Santangelo, classe 1981, nativa di Latina ma cresciuta in Trentino, è stata il- luminata dalle luci della ribalta. Lei che nel 2006 conquistò una Federation Cup con la Nazionale e che, l’anno successivo, raggiunse la posizione numero 27 del ran- king mondiale, vincendo pure un titolo di doppio, al Roland Garros, in coppia con l’australiana Alicia Malik. Poi il buio. Una malforma- zione congenita al piede, che ne aveva già condizionato la carriera, la costringe prima ad un inter- vento chirurgico, quindi nel 2011 ad appendere definitivamente la racchetta al chiodo. Ma l’intenso percorso spirituale che le avrebbe cambiato la vita, intanto, la San- tangelo lo aveva già intrapreso. Con un viaggio a Medjugorie, in- coraggiata dall’amico Paolo Bro- sio. Un’esperienza raccontata tra le pagine di «Te lo prometto», il volume che l’ex azzurra, oggi con- sigliere della Federazione italiana tennis e del Coni, ha presentato ieri al Tennis Club President di Basilicanova. «La promessa è quella che, da bambina, feci a mia madre - racconta la Santangelo -: guardando in tv il mio mito Mar- tina Navratilova, le assicurai che anch’io, un giorno, sarei diventata una professionista, giocando a Wimbledon». E così fu. «Era il Al President Mara Santangelo (in maglia gialla) durante la visita al circolo e con il suo libro intitolato: «Te lo prometto». ------------------------------------------------- Promozione qA Reggio Il College Fulgor conquista il pass per le semifinali II Violando la «Scaruffi» di Reg- gio Emilia, il College Fidenza guadagna il pass per le semifi- nali dei play-off dove troverà co- me avversario il Sant’Ilario. I fidentini affrontano la gara con piglio deciso e concentrazio- ne finendo il primo quarto avan- ti di tre punti. Anche nel secondo il College prova ad allungare con Sichel ma alcune brutte giocate nell’ultimo minuto fanno sì che La Torre si ritrovi a -4. Mischian- do le difese e ruotando meglio la palla in attacco, dopo l’interval- lo, la Fulgor si riporta a +9. Un calo d’atteggiamento di- fensivo rimette però in gioco i padroni di casa che, grazie al tec- nico fischiato a Longhi, chiudo- no la terza frazione avanti 54 a 50. L’ultimo quarto è palpitante. Il College, dal -6 a poco più di tre minuti dalla fine, agguanta la parità quando mancano solo trentadue secondi. In questo breve lasso di tempo entrambe le squadre falliscono almeno due opportunità per vin- cere ai tempi regolamentari. Si va così al supplementare dove, dopo un primo vantaggio di due punti dei reggiani, il College fir- ma il suo capolavoro. Con una serie di canestri e palle recupe- rate, i gialloblù piazzano un break di dieci punti senza mol- lare più la presa sulla partita e chiudono avanti di nove con un coast to coast e schiacciata a due mani da parte di Longhi. --------------------------------------------------------------------------- Pallanuoto qSerie C maschile La Coop paga cara una brutta partenza --------------------------------------- --------------------------------------- Paolo Bertasi II Parte male nel primo tempo la Coop subendo un perentorio par- ziale di 4-1 grazie a 4 rigori con- secutivi a sfavore scaturiti da de- cisioni apparse affrettate da par- te dell’arbitro Franceschini. Nel secondo tempo la Coop ristabi- lisce i giusti equilibri tra due for- mazioni di pari livello recuperan- do punto su punto rimettendosi in partita a metà gara sul 6 a 5. ------------------------------------------------- Rugby qSabato alle 16 Crociati-L'Aquila: spareggio a Prato II E' ufficiale: lo spareggio per re- stare in Eccellenza si disputerà a Prato. La Fir ha infatti deciso che l’incontro Crociati-L’Aquila, va- lido quale spareggio per la per- manenza nel campionato italia- no di Eccellenza 2013-2014, si di- sputerà sabato alle 16 allo stadio Chersoni. Le due compagini, si sono affrontate sabato scorso a Noceto (13-9 per i Crociati), han- no terminato la stagione a 16 punti. Vicenza 10 Coop 9 (4-1; 2-4; 2-2; 2-2) Vicenza: Civera, Calcara 2, Melison 5, Giuliari , Gianpietro , Dal Bosco 1, Ca- meli, Capasso 1, Marotta, Greco, Si- mioni , Cardillo, Peri 1. All. Greco Coop: Nalin, Barantani, F. Caligaris, G. Caligaris 6, Mariscotti 1, Leporati, Vi- gnali 1, Berenato, Tosi , Edemanti 1, Bertolini, Ghisotti, Ferrari. All. Maggiani Arbitro: Franceschini La Torre 72 College Fulgor 81 Security 70 Carpi 60 Security: Minardi (0/1), Natale 29 (6/14, 2/6), Terenghi 16 (6/9, 0/4), Riso 9 (2/11), Aiello 12 (3/8), Grober (0/1), Bello 2 (1/2), Ferrari 2 (1/1), Bazzoni n.e., Guareschi n.e.. All. Pederzani Carpi: Nadalini 14 (5/16, 0/5), Pincella 20 (1/6, 3/13), Lusuardi 4 (1/5, 0/1), Valenti 14 (5/16, 0/5), Finetti 4 (0/3, 1/1), Loschi (0/2), Berni 4 (2/4, 0/2), Gladkikh (0/1), Del Regno (-, 0/1), Stor- chi n.e.. All. Testi Arbitri: Cellai e Spocci di Parma. Note - 1° q.: 22-16; 2° q.: 34-32; 3° q.: 58-38; tiri liberi: Security 26/34, Carpi 20/24; falli tecnici a Terenghi all’8’08'' e a Nadalini al 25’07''; uscite per falli: Finetti al 32’38'' e Berni al 36’36''. Con il pubblico vicentino in de- lirio qualcosa scatta nella testa dei giocatori della Coop anche grazie alla grinta dei suoi gioca- tori più in forma, Giacomo Ca- ligaris (6 reti) e Francesco Vigna- li. Il terzo e quarto tempo si gio- cano sempre in sostanziale equi- librio ma i Veneti riescono sem- pre a mantenere il minimo van- taggio. Capita nelle mani di Fran- cesco Caligaris la palla del pareg- gio finale ma per eccesso di al- truismo l’azione sfuma e l’incon- tro finisce sul 10 a 9 per i padroni di casa. Partita determinata dalla falsa partenza del primo quarto e anche dalla ottima prestazione del portiere vicentino. Amarcord. Vinsero lo scudetto Under 20 Rugby Parma, i campioni del '67 Si sono ritrovati al Circolo della Rugby Parma gli ex gialloblù campioni italiani Under 20 nel 1967. Nella foto sopra in piedi da sinistra: Carretta, Luigi Bonati, Cavazzini, Quintavalla, Carra, Antonio Bonati, Salsi, Banchini, Bocchi (allenatore), Larini, Fer- rabini, Ferrari. Accosciati: Adorni, Assandri, Pirazzoli, Rizzi. Guardia Valentina Natale. provato (peraltro riuscendoci) a infiammare la parte finale della terza tappa, partita da Sorrento. Il vantaggio di Paolini è lievi- tato con il passare dei km: 9'' ai -4 km e 16'' all’arrivo. Inutile l’inse- guimento di una ventina di cor- ridori, fra i quali gente del calibro di Hesjedal, Wiggins, Nibali, Scar- poni. Paolini è letteralmente vo- lato fra i tornanti della discesa che conduce al lungomare della Ma- rina di Ascea e, alla fine, ha goduto meritatamente del trionfo più bel- lo. Ma non solo: è riuscito a sfilare la maglia di dosso al siciliano Sal- vatore Puccio, che ieri si era in- coronato nella cronometro vinta dal Team Sky. Paolini ha inflitto un bel distacco a un gruppetto di big e, con il contributo degli ab- buoni, è diventato leader di un Giro che non concede tregua, re- gala emozioni e dispensa colpi di scena. Un Giro ancora senza un vero padrone, ma con tanti pre- tendenti, di alto profilo spettaco- lare, fatto di percorsi formidabili, spettacolari, scelti con ecceziona- le perizia. Nel finale odierno ha pagato dazio Scarponi, oltre all’ex maglia rosa Puccio (staccato di ol- tre 2' sull'ultima salita), che è ca- duto e, dopo essersi rimesso in se- sto, è rimasto appiedato. Il gre- gario della Lampre, Simone Stor- toni, gli ha passato la propria bici, evitandogli un passivo di secondi più consistente. Il marchigiano ha comunque accusato un minuto circa di ritardo dagli avversari più quotati, pertanto sarà costretto già a inseguire. Nella seconda parte di una tap- pa lunga 222 km è sfumato il sogno di Fabio Taborre, protagonista di una lunga fuga partita un km e mezzo dopo il via assieme ad altri sette corridori (Pantano della Co- lombia, Boaro della Saxo-Tinkoff, Wauters della Vacansoleil, De Bac- ker della Argos Shimano, Bellema- kers della Lotto Belisol e Jackson Rodriguez della Androni): il gio- vane della Vini Fanini-Selle Italia guidata da Luca Scinto, a un certo punto, si è pure ritrovato in maglia rosa, ma non ha fatto i conti con la rimonta Sky. Il resto lo hanno fatto gli attacchi finali, un paio dei quali portati avanti dal canadese Ryder Hasjedal, che ha voluto lanciare in messaggio alla corsa rosa e, sfrut- tando il lavoro dell’Astana di Ni- bali, ha provato pure a vincere la tappa. Paolini, alla fine, ha messo tutti d’accordo. dopo un tempo supplementare La Torre Reggio: Sassi 17, Torreggiani 9, Vezzosi 8, Passiatore 2, Galassi, Mazzi 13, Buzzigoli 7, Margaria 14, Ma- nari, Ballerini 2. All. Corradini College Fulgor: Bellotti 11, Armellini 13, zamboni 16, Dondi 4, Longhi 6, Ceci 5, Sichel 26, Rigoni 2, Spurio, Porcari n.e..All. Fiesolani Arbitri: Muolo e Giovanoli di Reggio Emilia. Note - 1° q.: 15-18; 2° q.: 31-35; 3° q.: 54-50; 4° q.: 64-64; fallo tecnico a Lon- ghi per proteste. 2006: dopo aver superato le qua- lificazioni e il primo turno, sul campo centrale mi trovai di fronte Serena Williams. Vinsi il primo set, ma nel secondo avvertii un fortissimo dolore al piede. Chiesi una sospensione. Negli spoglia- toi, ebbi giusto il tempo di sfilarmi il calzino: il bendaggio si era stac- cato e il piede sanguinava copio- samente. Imprecai contro Dio, per la sofferenza fisica e per quella dell’anima: avevo infatti già as- sistito alla separazione dei miei genitori ed alla scomparsa di mia madre, all’età di 16 anni. Espe- rienze che mi avevano segnata profondamente». Vederla scam- biare qualche colpo con gli allievi del President, dimostra come la classe di questa ragazza sia quella di sempre. Dentro, però, Mara è cambiata. Lo intuisci dai suoi grandi occhi azzurri. Che si illu- minano ancor di più al pensiero di Medjugorie. «La mia casa spiri- tuale – dice –: un luogo di pace e serenità, dove si avverte la pre- senza della Madonna. Solo im- mergendoti in quell’atmosfera ca- pisci quanto sia distante quel mondo che pensa solo al potere, all’apparenza, all’obiettivo da rag- giungere ad ogni costo. Io stessa ero così. Ma ora preferisco affi- darmi a Dio, apprezzando giorno dopo giorno quello che la vita ti riserva. Una normale giornata di sole può bastare a riempirti il cuo- re di gioia. Dal campo centrale di Wimbledon, di questa grandezza non me ne ero mai accorta... ».

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MARTEDÌ 7 MAGGIO 2013 37SPORT

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ORDINE D'ARRIVO1. Luca Paolini (Ita) in 5h43'50''(20'' abbuono) media 38,739km/h; 2. Cadel Evans (Aus) a00'16'' (12'' abbuono) 3. RyderHesjedal (Can) s.t. (+8'' abbuo-no) 4. Mauro Santambrogio (Ita)s.t. 5. Samuel Sanchez Gonzales(Spa) s.t. 6. Giampaolo Caruso(Ita) s.t.CLASSIFICA GENERALE1. Luca Paolini (Ita) in 9h04'32''(media 40,677 km/h); 2. BradleyWiggins (Gbr) a 00'17''; 3. Rigo-berto Uran Uran (Col) s.t.; 4. BenatElorriaga Intxausti (Spa) a 00'26''5. Vincenzo Nibali (Ita) a 00'31''

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ciclismo Giro d'ItaliaqHa preceduto l'australiano Evans e il canadese Esjedal

Paolini, «deb» a 36 anniFa l'impresa ed è in rosaLa rivincita del «gregario»: sorprende tutti e taglia il traguardo in solitaria---------------------------------------

---------------------------------------MARINA DI ASCEA

II Ci voleva un’impresa per colo-rare la prima parte di questo Girociclistico d’Italia. E l’impresa c'èstata: l’ha firmata Luca Paolini,nato a Milano, classe 1977, chequest’anno ha deciso di parteci-pare per la prima volta in carrieraalla corsa rosa, indossando i pan-ni di leader del Team Katusha,orfano di Rodriguez e inseritoall’ultimo momento nell’elencodelle squadre partecipanti allacompetizione annuale targataRcs. Paolini si è presentato da solosul traguardo di Marina di Ascea,in provincia di Salerno, a fare dacornice uno scenario marino qua-si da fiaba, assolutamente degnodell’approdo di Ulisse. Ha vinto latappa e indossato la maglia rosa,l’ex gregario che per tanti Mon-diali ha lavorato come un mulo.Adesso, da gregario si è trasfor-mato in capitano con licenzia distupire. E c'è riuscito, dopo averefaticato, sbuffato, sudato, per al-tri, anche in azzurro. Paolini ieriha conquistato un’affermazionestrepitosa, in un Giro grandi fir-me, con un tentativo a circa 7 kmdall’arrivo, che ha sorpreso tutti:fino ad allora, in tanti avevano

Primo Il milanese Luca Paolini ha trionfato nella terza tappa.

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Buona la primaper il Security Vico:Carpi però solo a -10

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---------------------------------------Stefano Minato

II Ha riservato parecchie emozio-ni la finale d’andata tra il Securitye il Nazareno Carpi. Le parmigia-ne hanno chiuso con dieci punti divantaggio che dovranno cercaredi difendere sabato in terra mo-denese. L’inizio di gara è di marcaVico. Natale è in palla e trascina lesue al 17-10. Il secondo fallo e ilsuccessivo tecnico fischiato a Te-renghi costano quattro punti mail Security chiude il primo quartosul 22-16, con Aiello e Riso pa-drone dei rimbalzi.

Tre minuti del secondo quartobastano a riportare il punteggio inparità. L’attacco parmigiano nonha più la stessa fluidità e all’in -

tervallo sono solo due le lunghez-ze di vantaggio anche in virtù del-la tripla letteralmente regalatadalla difesa del Vico a Finetti. Nelterzo quarto in campo c’è solo ilSecurity. La squadra parmigianagira a meraviglia. La difesa con-cede solo due triple, mentre l’at -tacco, con Natale e Aiello in evi-denza, accumula ben ventiquat-tro punti. Sul +20 di fine terzoquarto il Security si siede. ConPincella e Nadalini il Carpi mette asegno un break di 11 a 0. Un ca-nestro di Natale sblocca la squa-dra che trova la forza per tornare a+14 (70-56). Il finale però è dellemodenesi. E solo grazie ad unastoppata di Terenghi su Lusuardila gara si chiude con il +10.�

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Tennis qLa Santangelo ospite del President dove ha presentato il suo libro

Il cammino di Mara: «Dall'erbadi Wimbledon alla scoperta di Dio»---------------------------------------

---------------------------------------Vittorio Rotolo

II «Quando calcavo l’erba diWimbledon, credevo di avere tut-to: notorietà, ricchezza, prime pa-gine dei giornali. Credevo. Perchéin realtà la felicità l’ho raggiuntapienamente solo dopo, non ap-pena ho incontrato la fede». Permolto tempo Mara Santangelo,classe 1981, nativa di Latina macresciuta in Trentino, è stata il-luminata dalle luci della ribalta.Lei che nel 2006 conquistò unaFederation Cup con la Nazionale eche, l’anno successivo, raggiunsela posizione numero 27 del ran-king mondiale, vincendo pure untitolo di doppio, al Roland Garros,in coppia con l’australiana AliciaMalik. Poi il buio. Una malforma-zione congenita al piede, che neaveva già condizionato la carriera,la costringe prima ad un inter-vento chirurgico, quindi nel 2011ad appendere definitivamente laracchetta al chiodo. Ma l’intensopercorso spirituale che le avrebbecambiato la vita, intanto, la San-tangelo lo aveva già intrapreso.Con un viaggio a Medjugorie, in-coraggiata dall’amico Paolo Bro-

sio. Un’esperienza raccontata trale pagine di «Te lo prometto», ilvolume che l’ex azzurra, oggi con-sigliere della Federazione italianatennis e del Coni, ha presentatoieri al Tennis Club President diBasilicanova. «La promessa èquella che, da bambina, feci a miamadre - racconta la Santangelo -:guardando in tv il mio mito Mar-tina Navratilova, le assicurai cheanch’io, un giorno, sarei diventatauna professionista, giocando aWimbledon». E così fu. «Era il

Al President Mara Santangelo (in maglia gialla) durante la visita al circolo e con il suo libro intitolato: «Te lo prometto».

-------------------------------------------------Promozione qA Reggio

Il College Fulgorconquista il passper le semifinaliII Violando la «Scaruffi» di Reg-gio Emilia, il College Fidenzaguadagna il pass per le semifi-nali dei play-off dove troverà co-me avversario il Sant’Ilario.

I fidentini affrontano la garacon piglio deciso e concentrazio-ne finendo il primo quarto avan-ti di tre punti. Anche nel secondoil College prova ad allungare conSichel ma alcune brutte giocatenell’ultimo minuto fanno sì cheLa Torre si ritrovi a -4. Mischian-do le difese e ruotando meglio lapalla in attacco, dopo l’interval -lo, la Fulgor si riporta a +9.

Un calo d’atteggiamento di-fensivo rimette però in gioco ipadroni di casa che, grazie al tec-nico fischiato a Longhi, chiudo-no la terza frazione avanti 54 a50. L’ultimo quarto è palpitante.Il College, dal -6 a poco più di treminuti dalla fine, agguanta laparità quando mancano solotrentadue secondi.

In questo breve lasso di tempoentrambe le squadre fallisconoalmeno due opportunità per vin-cere ai tempi regolamentari. Siva così al supplementare dove,dopo un primo vantaggio di due

punti dei reggiani, il College fir-ma il suo capolavoro. Con unaserie di canestri e palle recupe-rate, i gialloblù piazzano unbreak di dieci punti senza mol-lare più la presa sulla partita echiudono avanti di nove con uncoast to coast e schiacciata a duemani da parte di Longhi.�

---------------------------------------------------------------------------Pallanuoto qSerie C maschile

La Coop paga carauna brutta partenza---------------------------------------

---------------------------------------Paolo Bertasi

II Parte male nel primo tempo laCoop subendo un perentorio par-ziale di 4-1 grazie a 4 rigori con-secutivi a sfavore scaturiti da de-cisioni apparse affrettate da par-te dell’arbitro Franceschini. Nelsecondo tempo la Coop ristabi-lisce i giusti equilibri tra due for-mazioni di pari livello recuperan-do punto su punto rimettendosiin partita a metà gara sul 6 a 5.

-------------------------------------------------Rugby qSabato alle 16

Crociati-L'Aquila:spareggio a PratoII E' ufficiale: lo spareggio per re-stare in Eccellenza si disputerà aPrato. La Fir ha infatti deciso chel’incontro Crociati-L’Aquila, va-lido quale spareggio per la per-manenza nel campionato italia-no di Eccellenza 2013-2014, si di-sputerà sabato alle 16 allo stadioChersoni. Le due compagini, sisono affrontate sabato scorso aNoceto (13-9 per i Crociati), han-no terminato la stagione a 16punti.�

Vicenza 10Coop 9(4-1; 2-4; 2-2; 2-2)Vicenza: Civera, Calcara 2, Melison 5,Giuliari , Gianpietro , Dal Bosco 1, Ca-meli, Capasso 1, Marotta, Greco, Si-mioni , Cardillo, Peri 1. All. GrecoCoop: Nalin, Barantani, F. Caligaris, G.Caligaris 6, Mariscotti 1, Leporati, Vi-gnali 1, Berenato, Tosi , Edemanti 1,Bertolini, Ghisotti, Ferrari. All. MaggianiArbitro: Franceschini

La Torre 72College Fulgor 81

Security 70Carpi 60Security: Minardi (0/1), Natale 29 (6/14,2/6), Terenghi 16 (6/9, 0/4), Riso 9(2/11), Aiello 12 (3/8), Grober (0/1),Bello 2 (1/2), Ferrari 2 (1/1), Bazzonin.e., Guareschi n.e.. All. PederzaniCarpi: Nadalini 14 (5/16, 0/5), Pincella20 (1/6, 3/13), Lusuardi 4 (1/5, 0/1),Valenti 14 (5/16, 0/5), Finetti 4 (0/3,1/1), Loschi (0/2), Berni 4 (2/4, 0/2),Gladkikh (0/1), Del Regno (-, 0/1), Stor-chi n.e.. All. TestiArbitri: Cellai e Spocci di Parma.Note - 1° q.: 22-16; 2° q.: 34-32; 3° q.:58-38; tiri liberi: Security 26/34, Carpi20/24; falli tecnici a Terenghi all’8’08'' ea Nadalini al 25’07''; uscite per falli:Finetti al 32’38'' e Berni al 36’36''.

Con il pubblico vicentino in de-lirio qualcosa scatta nella testadei giocatori della Coop anchegrazie alla grinta dei suoi gioca-tori più in forma, Giacomo Ca-ligaris (6 reti) e Francesco Vigna-li. Il terzo e quarto tempo si gio-cano sempre in sostanziale equi-librio ma i Veneti riescono sem-pre a mantenere il minimo van-taggio. Capita nelle mani di Fran-cesco Caligaris la palla del pareg-gio finale ma per eccesso di al-truismo l’azione sfuma e l’incon -tro finisce sul 10 a 9 per i padronidi casa. Partita determinata dallafalsa partenza del primo quarto eanche dalla ottima prestazionedel portiere vicentino.�

Amarcord.Vinsero lo scudetto Under 20

Rugby Parma, i campioni del '67�� Si sono ritrovati al Circolo della Rugby Parma gli ex gialloblùcampioni italiani Under 20 nel 1967. Nella foto sopra in piedi dasinistra: Carretta, Luigi Bonati, Cavazzini, Quintavalla, Carra,Antonio Bonati, Salsi, Banchini, Bocchi (allenatore), Larini, Fer-rabini, Ferrari. Accosciati: Adorni, Assandri, Pirazzoli, Rizzi.

Guardia Valentina Natale.

provato (peraltro riuscendoci) ainfiammare la parte finale dellaterza tappa, partita da Sorrento.

Il vantaggio di Paolini è lievi-tato con il passare dei km: 9'' ai -4km e 16'' all’arrivo. Inutile l’inse -guimento di una ventina di cor-ridori, fra i quali gente del calibrodi Hesjedal, Wiggins, Nibali, Scar-poni. Paolini è letteralmente vo-lato fra i tornanti della discesa che

conduce al lungomare della Ma-rina di Ascea e, alla fine, ha godutomeritatamente del trionfo più bel-lo. Ma non solo: è riuscito a sfilarela maglia di dosso al siciliano Sal-vatore Puccio, che ieri si era in-coronato nella cronometro vintadal Team Sky. Paolini ha inflittoun bel distacco a un gruppetto dibig e, con il contributo degli ab-buoni, è diventato leader di un

Giro che non concede tregua, re-gala emozioni e dispensa colpi discena. Un Giro ancora senza unvero padrone, ma con tanti pre-tendenti, di alto profilo spettaco-lare, fatto di percorsi formidabili,spettacolari, scelti con ecceziona-le perizia. Nel finale odierno hapagato dazio Scarponi, oltre all’exmaglia rosa Puccio (staccato di ol-tre 2' sull'ultima salita), che è ca-

duto e, dopo essersi rimesso in se-sto, è rimasto appiedato. Il gre-gario della Lampre, Simone Stor-toni, gli ha passato la propria bici,evitandogli un passivo di secondipiù consistente. Il marchigiano hacomunque accusato un minutocirca di ritardo dagli avversari piùquotati, pertanto sarà costrettogià a inseguire.

Nella seconda parte di una tap-pa lunga 222 km è sfumato il sognodi Fabio Taborre, protagonista diuna lunga fuga partita un km emezzo dopo il via assieme ad altrisette corridori (Pantano della Co-lombia, Boaro della Saxo-Tinkoff,Wauters della Vacansoleil, De Bac-ker della Argos Shimano, Bellema-kers della Lotto Belisol e JacksonRodriguez della Androni): il gio-vane della Vini Fanini-Selle Italiaguidata da Luca Scinto, a un certopunto, si è pure ritrovato in magliarosa, ma non ha fatto i conti con larimonta Sky. Il resto lo hanno fattogli attacchi finali, un paio dei qualiportati avanti dal canadese RyderHasjedal, che ha voluto lanciare inmessaggio alla corsa rosa e, sfrut-tando il lavoro dell’Astana di Ni-bali, ha provato pure a vincere latappa. Paolini, alla fine, ha messotutti d’accordo.�

dopo un tempo supplementareLa Torre Reggio: Sassi 17, Torreggiani9, Vezzosi 8, Passiatore 2, Galassi,Mazzi 13, Buzzigoli 7, Margaria 14, Ma-nari, Ballerini 2. All. CorradiniCollege Fulgor: Bellotti 11, Armellini 13,zamboni 16, Dondi 4, Longhi 6, Ceci 5,Sichel 26, Rigoni 2, Spurio, Porcarin.e..All. FiesolaniArbitri: Muolo e Giovanoli di ReggioEmilia.Note - 1° q.: 15-18; 2° q.: 31-35; 3° q.:54-50; 4° q.: 64-64; fallo tecnico a Lon-ghi per proteste.

2006: dopo aver superato le qua-lificazioni e il primo turno, sulcampo centrale mi trovai di fronteSerena Williams. Vinsi il primoset, ma nel secondo avvertii unfortissimo dolore al piede. Chiesiuna sospensione. Negli spoglia-toi, ebbi giusto il tempo di sfilarmiil calzino: il bendaggio si era stac-cato e il piede sanguinava copio-samente. Imprecai contro Dio,per la sofferenza fisica e per quelladell’anima: avevo infatti già as-sistito alla separazione dei miei

genitori ed alla scomparsa di miamadre, all’età di 16 anni. Espe-rienze che mi avevano segnataprofondamente». Vederla scam-biare qualche colpo con gli allievidel President, dimostra come laclasse di questa ragazza sia quelladi sempre. Dentro, però, Mara ècambiata. Lo intuisci dai suoigrandi occhi azzurri. Che si illu-minano ancor di più al pensiero diMedjugorie. «La mia casa spiri-tuale – dice –: un luogo di pace eserenità, dove si avverte la pre-

senza della Madonna. Solo im-mergendoti in quell’atmosfera ca-pisci quanto sia distante quelmondo che pensa solo al potere,all’apparenza, all’obiettivo da rag-giungere ad ogni costo. Io stessaero così. Ma ora preferisco affi-darmi a Dio, apprezzando giornodopo giorno quello che la vita tiriserva. Una normale giornata disole può bastare a riempirti il cuo-re di gioia. Dal campo centrale diWimbledon, di questa grandezzanon me ne ero mai accorta... ».�