VII filecarcere. A settembre il 44enne avrebbe dovuto presentarsi di fronte al giudice per il...

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Non risponde ai familiari: novantenne morta in casa I compagni di cella lo avevano sentito respirare sempre più affannosamente. Hanno subito dato l'allarme alle guardie car- cerarie, ma quando è giunto in infermeria per lui non c'era già più nulla da fare. Vani anche i tentativi di rianimarlo, tentati dai paramedici del Suem 118. Ad essere stroncato stroncato da un infarto è stato un detenuto del carcere di Santa Bona a Treviso, Roberto Barzan, trevigiano di 44 anni. La tragedia si è consumata verso le 7.30 di ieri mentre si trovava nella sua cella. Gli altri detenuti che erano con lui, sentendolo rantolare, han- no subito lanciato l’allarme. Il suo destino però si era ormai compiuto. La salma del 44enne è stata subito trasferita presso l'obitorio dell'ospedale Ca’ Fon- cello di Treviso e messa a disposizione del magistrato di turno che probabilmente di- sporrà l'esame autoptico. Biso- gnerà infatti chiarire quale sia stata l’esatta causa della morte dell'uomo, sopraggiunta per ar- resto cardiocircolatorio. Con buona probabilità per un infar- to. Roberto Barzan abitava a Monigo, dove in molti lo cono- scevano (frequentava spesso il "Bar rok" ed il "Per bacco") Si trovava in cella dai primi gior- ni di aprile: il Tribunale di sorveglianza aveva revocato gli arresti domiciliari perché in almeno due occasioni non aveva rispettato le prescrizio- ni che gli erano state imposte dal giudice. Roberto Barzan, ex artigiano, era finito di recen- te nei guai. Lo scorso 23 marzo il 44enne era stato arrestato per stalking dai carabinieri di Treviso per alcune avance, tramutatesi poi in minacce, nei confronti di una 33enne, figlia della proprietaria di un ristorante del centro storico, in zona Ponte San Martino. L'uomo finì ai domiciliari da cui però ben presto evase: quando i militari si presentaro- no a casa sua per notificargli la data dell'udienza del processo non c'era. Per questo motivo nei suoi confronti scattò un secondo arresto e si spalanca- rono nuovamente le porte del carcere. A settembre il 44enne avrebbe dovuto presentarsi di fronte al giudice per il proces- so a suo carico per atti persecu- tori. Durante il breve periodo di carcerazione Barzan, con alle spalle gravi problemi con l'alcool, aveva comunque tenu- to un comportamento esempla- re. A sottolinearlo anche il direttore del carcere circonda- riale di Treviso, Francesco Massimo, scosso dalla trage- dia. Lo sgomento del direttore: «Un detenuto modello» TRAGEDIA A SANTA BONA In settembre l’uomo avrebbe affrontato un processo per stalking Stroncato da un infarto in carcere Ieri mattina il malore fatale: per il 44enne Roberto Barzan è stato inutile ogni soccorso Nicola Cendron TREVISO TREVISO - (pcal) Sono 44 e arrivano da tutta Italia. Sono gli studenti selezionati tra le 22 scuole superiori che hanno ade- rito al programma Texaedu, mirato a scoprire i "meccatroni- ci di domani". La Texa di Bruno Vianello, società leader mondia- le nella produzione di strumenti di diagnosi e telediagnosi per i veicoli, da otto anni organizza questo evento, riconosciuto dal Ministero dell'Istruzione, per in- dividuare i ragazzi dotati di maggior talento in un campo in continua espansione considera- to l'alto tasso di tecnologia pre- sente in tutte le auto. Oggi e domani nella grande sede di Monastier, gli studenti si cimen- teranno in sette prove a tempo per dimostrare, a livello pratico e teorico, di conoscere a fondo la diagnostica e l'elettronica ap- plicata al settore automotive. «Siamo giunti all'ottava edizio- ne del Texa Diagnosis Contest, - sottolinea Vianello - un Gran Premio della meccatronica mol- to ambito tra gli studenti, un traguardo al quale si arriva solo se ci si è distinti in ambito scolastico nel corso dell'anno. Questa competizione, insieme al corso di 180 ore attivo presso gli istituti che fanno parte del circuito Texaedu Academy, è nata con l'intento di far capire ai giovani che una valida prepara- zione e l'impegno costante sono fondamentali per entrare con successo nel mondo del lavoro». TREVISO - (nc) Un donna di 90 anni è stata trovata morta ieri mattina all'inter- no della propria abita- zione di via Zermane- se. Il corpo senza vita dell’anziana è stato rinvenuto riverso in camera da letto. È uno dei tanti tragici casi che hanno per protagonisti anziani, che vivono da soli e possono essere vitti- me di incidenti, malo- ri o essere colti da improvvisa morte. A dare l'allarme, verso le 9.45, come spesso accade in si- tuazione simili, erano stati i familiari, preoc- cupati perchè non riu- scivano in nessun mo- do a mettersi in con- tatto con lei. Sul posto sono inter- venuti i vigili del fuo- co, le Volanti della polizia ed il medico legale, il quale ha cer- tificato che il decesso era avvenuto alcune ore prima del ritrova- mento, per cause na- turali. Treviso TIMONIERE Bruno Vianello alla guida della Texa L’ALLARME L’uomo respirava con difficoltà e i compagni di cella hanno subito chiamato in aiuto gli agenti ma ormai per il 44enne non c’era più nulla da fare IL PREMIO Texa alla ricerca di giovani talenti "meccatronici" TV VII Mercoledì 4 maggio 2016 (C) Il Gazzettino S.p.A. | ID: 00000000 | IP: 79.41.15.21

Transcript of VII filecarcere. A settembre il 44enne avrebbe dovuto presentarsi di fronte al giudice per il...

Non rispondeai familiari:novantennemortain casa

I compagni di cella lo avevanosentito respirare sempre piùaffannosamente. Hanno subitodato l'allarme alle guardie car-cerarie, ma quando è giunto ininfermeria per lui non c'eragià più nulla da fare. Vanianche i tentativi di rianimarlo,tentati dai paramedici delSuem 118. Ad essere stroncatostroncato da un infarto è statoun detenuto del carcere diSanta Bona a Treviso, RobertoBarzan, trevigiano di 44 anni.La tragedia si è consumataverso le 7.30 di ieri mentre sitrovava nella sua cella. Glialtri detenuti che erano conlui, sentendolo rantolare, han-no subito lanciato l’allarme. Ilsuo destino però si era ormaicompiuto. La salma del 44enneè stata subito trasferita pressol'obitorio dell'ospedale Ca’ Fon-cello di Treviso e messa adisposizione del magistrato diturno che probabilmente di-sporrà l'esame autoptico. Biso-gnerà infatti chiarire quale siastata l’esatta causa della mortedell'uomo, sopraggiunta per ar-resto cardiocircolatorio. Conbuona probabilità per un infar-to. Roberto Barzan abitava aMonigo, dove in molti lo cono-scevano (frequentava spesso il"Bar rok" ed il "Per bacco") Sitrovava in cella dai primi gior-ni di aprile: il Tribunale disorveglianza aveva revocatogli arresti domiciliari perchéin almeno due occasioni nonaveva rispettato le prescrizio-ni che gli erano state impostedal giudice. Roberto Barzan,ex artigiano, era finito di recen-te nei guai. Lo scorso 23 marzoil 44enne era stato arrestatoper stalking dai carabinieri diTreviso per alcune avance,tramutatesi poi in minacce,nei confronti di una 33enne,figlia della proprietaria di unristorante del centro storico,

in zona Ponte San Martino.L'uomo finì ai domiciliari dacui però ben presto evase:quando i militari si presentaro-no a casa sua per notificargli ladata dell'udienza del processonon c'era. Per questo motivonei suoi confronti scattò un

secondo arresto e si spalanca-rono nuovamente le porte delcarcere. A settembre il 44enneavrebbe dovuto presentarsi difronte al giudice per il proces-so a suo carico per atti persecu-tori. Durante il breve periododi carcerazione Barzan, con

alle spalle gravi problemi conl'alcool, aveva comunque tenu-to un comportamento esempla-re. A sottolinearlo anche ildirettore del carcere circonda-riale di Treviso, FrancescoMassimo, scosso dalla trage-dia.

Lo sgomentodel direttore:

«Un detenutomodello»

TRAGEDIA A SANTA BONA In settembre l’uomo avrebbe affrontato un processo per stalking

Stroncato da un infarto in carcereIeri mattina il malore fatale: per il 44enne Roberto Barzan è stato inutile ogni soccorsoNicola Cendron

TREVISO

TREVISO - (pcal) Sono 44 earrivano da tutta Italia. Sono glistudenti selezionati tra le 22scuole superiori che hanno ade-rito al programma Texaedu,mirato a scoprire i "meccatroni-ci di domani". La Texa di BrunoVianello, società leader mondia-le nella produzione di strumentidi diagnosi e telediagnosi per iveicoli, da otto anni organizzaquesto evento, riconosciuto dalMinistero dell'Istruzione, per in-dividuare i ragazzi dotati di

maggior talento in un campo incontinua espansione considera-to l'alto tasso di tecnologia pre-sente in tutte le auto. Oggi edomani nella grande sede diMonastier, gli studenti si cimen-teranno in sette prove a tempoper dimostrare, a livello praticoe teorico, di conoscere a fondola diagnostica e l'elettronica ap-plicata al settore automotive.«Siamo giunti all'ottava edizio-ne del Texa Diagnosis Contest, -sottolinea Vianello - un Gran

Premio della meccatronica mol-to ambito tra gli studenti, untraguardo al quale si arriva solose ci si è distinti in ambitoscolastico nel corso dell'anno.Questa competizione, insiemeal corso di 180 ore attivo pressogli istituti che fanno parte delcircuito Texaedu Academy, ènata con l'intento di far capire aigiovani che una valida prepara-zione e l'impegno costante sonofondamentali per entrare consuccesso nel mondo del lavoro».

TREVISO - (nc) Undonna di 90 anni èstata trovata mortaieri mattina all'inter-no della propria abita-zione di via Zermane-se.

Il corpo senza vitadell’anziana è statorinvenuto riverso incamera da letto. Èuno dei tanti tragicicasi che hanno perprotagonisti anziani,che vivono da soli epossono essere vitti-me di incidenti, malo-ri o essere colti daimprovvisa morte.

A dare l'allarme,verso le 9.45, comespesso accade in si-tuazione simili, eranostati i familiari, preoc-cupati perchè non riu-scivano in nessun mo-do a mettersi in con-tatto con lei.

Sul posto sono inter-venuti i vigili del fuo-co, le Volanti dellapolizia ed il medicolegale, il quale ha cer-tificato che il decessoera avvenuto alcuneore prima del ritrova-mento, per cause na-turali.

Treviso

TIMONIEREBruno Vianello

alla guidadella Texa

L’ALLARMEL’uomorespiravacon difficoltàe i compagnidi cellahanno subitochiamatoin aiutogli agentima ormaiper il 44ennenon c’erapiù nullada fare

IL PREMIOTexa alla ricercadi giovani talenti"meccatronici"

TV VIIMercoledì 4 maggio 2016

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NOMINA Benazzi: «Pronto a sostituirlo se non ci sarà l’epidurale»

Parto indolore:«Avanti tutta»Da Mestre il nuovo primario di Anestesia: è Antonio Farnia

Tempo di pagelle per il Ca’ Fon-cello. I voti li dà ThatMorning,piattaforma online che mappa imigliori ospedali d'Italia basando-si sui dati dell'Agenzia nazionaleper i servizi sanitari regionali.Una sorta di TripAdvisor per lasanità. L'ospedale di Treviso si èguadagnato un voto generale di7,6 su dieci, che vale il settimoposto tra i migliori centri dellapenisola. Ma ThatMorning valutareparto per reparto. Sulle base didati oggettivi: dimensioni dei set-tori, specializzazioni, sinergie, ri-sultati economici e giudizio sullaqualità delle cure partendo dagliindicatori del programma nazio-nale valutazione esiti.

Sul reparto migliore non c'èstoria: ostetricia e ginecologiapassa l'esame con il massimo deivoti. Un'enormità se si pensa chela media nazionale non va oltre al5,2. La piattaforma indica che ildipartimento materno infantileconta 78 posti letto, a fronte diuna media italiana di 30, e assicu-ra ogni giorno ai pazienti 28

minuti di assistenza medica epoco più di due ore di assistenzainfermieristica. Il podio è comple-tato dalla terapia intensiva (9,8rispetto a una media nazionale di5,1) e dalla terapia intensiva neo-natale (9,8 su una media naziona-le di 5,7). Di altissimo livelloanche ortopedia (9,4), chirurgiagenerale, geriatria e medicinainterna (9,1). Molti reparti arriva-no all'otto: cardiologia, psichia-tria, malattie infettive, pediatria,urologia e unità coronarica (8,7),cardiochirurgia, nefrologia, neu-rochirurgia, neurologia e oncolo-gia (8,0). In quest'ultimo settorec'è solo il neo dei posti letto: 11rispetto a una media italiana di17. In cardiologia, invece, vengo-no indicati 34 posti letto. Quasi ildoppio della media nazionale.L'assistenza giornaliera arriva a21 minuti per i medici e a 3,2 oreper gli infermieri.

Anche dalle pagelle di ThatMor-ning emergono le difficoltà delpronto soccorso. I numeri sonoalti: quasi 100mila accessi all'an-no. Proprio in queste settimanel'Usl sta correndo ai ripari co-struendo un nuovo ambulatorio

per codici bianchi e aumentandoi letti per l'osservazione breveintensiva. Al momento l'area del-le urgenze del Ca’ Foncello nonva oltre al 6,3. Comunque quasiun punto sopra alla media deipronto soccorso degli ospedaliitaliani. L'unica insufficienza ri-guarda il settore recupero e riabi-litazione funzionale: 5,8. Ma vadetto che l'Oras di Motta nellastessa Usl 9 è specializzato pro-prio in questo.

PRONTO SOCCORSO Ma la sicurezza aumenterà con l’arrivo del posto di polizia

Bestemmie e insulti al personale: nuovo caso

Mauro FavaroTREVISO

TREVISO - (mf) Bestemmie e insulti. Sabatomattina gli operatori del pronto soccorso del Ca’Foncello hanno subito una nuova aggressione,per fortuna solamente verbale. Un paziente chesi era stancato di aspettare ha iniziato a inveirecontro il personale. Purtroppo negli ultimi tempicapita spesso. Nella notte tra il 17 e il 18 aprilel'infermiere di turno al triage era stato ricopertodi insulti e minacce da parte di un uomo, tral'altro dipendente della stessa Usl, che volevaessere informato delle condizioni di una donna

appena arrivata in ospedale, in barba allaprivacy. Solo pochi giorni prima, inoltre, un'in-fermiera è stata morsa da un paziente. Operatorie infermieri sono in prima linea. E non vedonol'ora che venga riaperto il posto di Polizianell'area delle urgenze, chiuso ormai da quattromesi. I lavori di ampliamento del pronto soccor-so prevedono anche la creazione di un nuovoufficio per le forze dell'ordine, nello spazio tra lasala d'attesa e la direzione sanitaria. A giugnodovrebbe essere finito.

Ospedale promossoecco ireparti migliori

TREVISO - (mf) Arriva ilnuovo primario di anestesia erianimazione. È Antonio Far-nia, proveniente da Mestrema cresciuto professional-mente proprio al Ca’ Foncel-lo. E con lui arriverà final-mente anche a Treviso ilparto indolore. Il 18 aprile,giorno delle selezioni, il diret-tore generale Francesco Be-nazzi era stato più che chiaro:«Se il nuovo primario nondarà avvio alla parto analge-sia nel giro di qualche mese -

è stato l'aut aut - verrà imme-diatamente sostituito». Si ve-drà alla fine del periodo diprova previsto dalla legge.Certo è improbabile che Far-nia venga messo alla porta.Gli obiettivi sono già staticoncordati. Ma questo dà lamisura di come il parto indolo-re sia una priorità dell'azien-da sanitaria. Oggi infatti aTreviso l'epidurale non è ga-rantita a tutte le donne che larichiedono. Mentre a Oderzola copertura è massima.

«L'esperienza professiona-le di Farnia è di eccellenza incampo anestesiologico - sotto-linea Benazzi - ed è un esper-to in parto analgesia».«Quest'ultima, come avevo an-nunciato, era condizione fon-damentale per la nomina delnuovo primario - aggiunge -Ora per le mamme si apronole porte della parto analgesiaanche a Treviso».

Farnia ha 59 anni ed èdirettore dell'unità operativadi anestesia, rianimazione eterapia intensiva dell'ospeda-le dell'Angelo di Mestre. Si èlaureato a Padova nel 1984.Nello stesso ateneo si è specia-lizzato nel 1987 con il massi-mo dei voti e la lode. E nel1991 ha superato il corso diperfezionamento in scienzeneurologiche. Dal 2010 haesteso il suo coordinamentosu 24 sale operatorie per untotale di 102 sedute settimana-li. Dopo il primariato a Me-stre, iniziato il gennaio dell'an-no scorso, rientra a Trevisodove ha iniziato la carriera dianestesista 28 anni fa. Dal2004 è professore a contrattodell'università di Padova.

SANITÀ I voti di ThatMorning assegnano a Ostetricia e Ginecologia un 10. Molti anche gli otto

Il pronto soccorso

IL REPARTOmiglioreè quello

di ostetriciae ginecologia

a cuiThatMorning

assegna un 10in pagella

Treviso

IL PUNTO DOLENTEPassa anche l’emergenza

ma soltanto con un 6,3

IL PRIMARIOdi anestesia

è Antonio Farnia

VIII TV Mercoledì 4 maggio 2016

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PAESE

Non c’è ancora un perchè. Ve-nerdì l'autopsia potrà far lucesulla morte del giovane magaz-ziniere di Badoere. Il magistra-to che sta coordinando le inda-gini sul decesso di Filippo Bet-tin, il 27enne deceduto a Jeso-lo, nella casa per vacanze di unamico, dov'era stato accompa-gnato dopo che si era sentitomale durante una festa alladiscoteca King's, ha fissato pervenerdì la data per l'esameautoptico, nominando il medi-co legale, consulente del pubbli-co ministero. Un'autopsia mol-to attesa, perché aiuterà a capi-re le cause che hanno portato ilgiovane alla morte improvvisa;di conseguenza saranno svilup-pate nuove indagini oppure ilcaso verrà dichiarato chiuso.Secondo indiscrezioni al mo-mento non sembrano essereemersi elementi che possanoportare a ritenere che ci sianostati degli abusi da parte delgiovane. Aspetto questo confer-mato anche dagli amici, comeha riferito il papà di Filippo,Claudio. «Mio figlio magari be-

veva qualcosa ogni tanto, cometutti. Ma droga zero, non sape-va nemmeno cosa fosse. I ragaz-zi che erano con lui mi hannoriferito che non aveva bevutopiù di loro. Se poi qualcuno gliha messo qualcosa nel bicchie-re o se lui è andato per contoproprio da qualche parte, nonsi può sapere. Ma è difficile.Allo stesso tempo non sappia-mo se avesse avuto qualcosa dicongenito. Al momento pare

sia stato un infarto».Bettin assieme a un gruppo

di amici, una dozzina in tutto,praticamente coetanei, dove-va festeggiare il compleanno

di uno di loro al King's diJesolo. Ma verso le 4 del matti-no di domenica il giovane haavvertito un malore improvvi-so. Secondo una prima rico-struzione, "Bisi", così era so-prannominato, è stato primafatto stendere in un divanetto,quindi accompagnato fuori perprendere una boccata d'aria,per poi essere portato nell'ap-partamento di via Carducci di

proprietà di uno deiragazzi del gruppo; edè qui che poi è avvenu-ta la tragedia. Chiama-to il 118, il medico nonha potuto che consta-tarne il decesso perarresto cardiocircola-torio. Immediate le in-dagini del Commissa-riato di polizia. Sonostate sentite tutte lepersone che, in mododiretto o indiretto,hanno avuto contatticon il giovane, dagliamici al tassista che lo

ha accompagnato in apparta-mento, al personale della disco-teca. Ora si attende l'esitodell'autopsia per fare luce suquesto decesso.

VILLORBAPentolasui fornelli:casa a fuoco

ACCOGLIENZAAlcuni profughiin una strutturaDue migrantiin fugadalle guerrehannoraccontatola loro storiaagli studenti

Profughi,prima lezionea scuolaIl centrodestra:«Una forzatura»

SAN BIAGIO In cinque a processo

Maxi rissa al Supersonic: i gestori chiedono 30mila euro

MORGANO Filippo Bettin si era sentito male al King’s di Jesolo: è spirato nella casa di un amico

Morto dopo la disco: verità lontanaSolo l’autopsia di venerdì potrà chiarire le cause del decesso del 27enne magazziniere di Badoere

Lezioni con i profughi. Ieri c'èstata la prima giornata di incon-tri con gli studenti delle secon-de e delle terze delle medie diPaese e Postioma. I rifugiatihanno raccontato ai ragazzi lafuga dalle guerre e dalle deva-stazioni. Tutto si è svolto rego-larmente. Senza alcun proble-ma. Oggi il progetto organizzatocon la Caritas si chiuderà con leclassi rimanenti. In municipio,però, le polemiche non si placa-no. Proprio in questi giorni i trecapigruppo della maggioranzadi centrodestra hanno firmatoun intervento di fuoco sul perio-dico comunale. «È politica lascelta di offrire ai ragazzi unpunto di vista parziale, quello di

chi si occupa a vario titolo dellacosiddetta accoglienza -scrivo-no Luca Girotto (Lega), PaoloGirotto (Forza Italia) e Alessan-dro Manera (Cittadini con Pie-trobon)- ed è sbagliato, ancora

prima di qualsiasi altro discor-so, affrontare un tema tantocomplesso con ragazzi che nonhanno ancora gli strumenti cul-turali e di maturità per com-prendere tutte le sfaccettatureinsite in questo tema». «Conte-stiamo le forzature tentate dalladirigente scolastica delle Castel-ler, la non condivisione con lefamiglie e la stessa scelta dellospecifico tema», mettono nerosu bianco riferendosi alla presi-de Paola Rizzo. Sulle stessepagine, però, arriva anche larisposta del Partito democrati-co. «Quello che è avvenuto hadel paradossale -spiega il capo-

gruppo Mauro Martinelli- algrido di "fuori la politica dallascuola" si è chiesto all'istituto dinon trattare il tema delle migra-zioni, in nome di una non me-glio precisata imparzialità. Colrisultato che chi voleva tenerela politica fuori dalla scuola, inrealtà è proprio quello che l'hafatta entrare e vorrebbe magarianche farla salire in cattedra».«Il fatto che il dissenso di po-chissimi genitori abbia trovatouna sponda politica in alcuniesponenti del Comune e dellaRegione -conclude- non giustifi-ca né legittima alcun tipo dicensura o di boicottaggio».

Mauro FavaroPAESE

Fabrizio CibinMORGANO

VILLORBA - (n.c.)Una pentola lasciatainavvertitamente suifornelli, in cucina dallapadrona di casa. Que-sta la causa di un incen-dio divampato nel pri-mo pomeriggio di ieri,verso le 13.50, all'inter-no di un'abitazione diVillorba in via Monsi-gnor Mario Zanatta.Sul posto sono interve-nuti i vigili del fuoco diTreviso che hannoprovveduto ad arieggia-re i locali e a spegnereil principio d'incendio.

A dare l'allarme al115 sono stati alcuniresidenti che avevanonotato fuoriuscire delfumo dall'abitazione.La situazione, inizial-mente molto preoccu-pante, era certamentemeno grave del previ-sto. I danni, infatti, so-no stati fortunatamen-te limitati e non si sonoregistrati né intossicatiné feriti tra le personeaccorse sul posto inseguito all'incendio. Ivigili del fuoco, termi-nate le operazioni dimessa in sicurezza ebonifica della cucina,hanno potuto lasciarevia Zanatta verso le ore15.15. L'abitazione, no-nostante il principiod'incendio, risulta agi-bile.

SAN BIAGIO DI CALLALTA- Maxi rissa alla discotecaSupersonic. Cinque giovanidavanti al giudice. Intanto lafamiglia Venerandi, che gesti-sce il locale, si costituisceparte civile, assistita dall’av-vocato Luigi Fadalti, chieden-do 30mila euro di danni. Alcentro del procedimento pe-nale cinque giovani mestriniprotagonisti di una maxi rissanella discoteca Supersonic,avvenuta nella notte tra l’8 eil 9 febbraio 2014. Una lite

furibonda nella quale ad ave-re la peggio furono i figli delproprietario del locale Giu-seppe Venerandi, Cristian eManuel, che rimasero feriti.

A 2 anni dai fatti, in tribuna-le a Treviso, è scattato ilprocesso nei confronti deicinque giovani che sono accu-sati di lesioni gravi e danneg-giamenti. Quattro di loro han-no chiesto di ricorrere a ritialternativi: Nicolò Di Nicola eMarco Rinaldi hanno chiestola messa in prova ai servizi

sociali, Manuel Franzanchiniil rito abbreviato, Lorenzo DeMarchi il patteggiamento aun anno. Solo Nicola Scarpaha scelto di affrontare il pro-cesso per dimostrare la pro-pria innocenza.

Secondo l’accusa il gruppodi trentenni, provenienti daFavaro Veneto e Campalto,era da poco arrivato nel loca-le di San Biagio, quando, pocodopo le 2.30, si scatenò unamaxi scazzottata nella qualerimasero coinvolti anche gli

addetti alla sicurezza del Su-personic, tra i quali i figli delpatron. Un parapiglia genera-le, scatenato per futili motivie da uno scambio di offese,finito con una quindicina dipersone impegnate a menaree a prendere pugni, schiaffi ecalci, con vetri rotti e sedielanciate contro le porte finoall’arrivo dei carabinieri che,a fatica, erano riusciti a ripor-tare l’ordine. In 5 erano finiro-no in ospedale, tra questi iVenerandi.

MorganoPaeseSan Biagio

IL LUTTOFilippo Bettin,27 anni,è mortosabato nottea Jesoloa casa di amicidopo avertrascorsola serataal King’s

LA REPLICA DEL PD«Nessuna censura

è giustificabile»

TV IXMercoledì 4 maggio 2016

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Pace fatta tra gli alpini e il vescovoNessun diktat sulla recita della preghiera e sui cori in chiesa: basterà solo un breve preavviso

L’INCONTRO

Il presidenteIntrovigne

ricevuto ierida Pizziolo

CESANA MALANOTTI

Tonon nomina il nuovo Cda, che subito decadeVITTORIO VENETO - (F.Fi.) Doppio colpo discena nel giro di poche ore al CesanaMalanotti. Ieri è stato davvero un pomerig-gio febbrile. Non giungendo notizie delcommissario dalla Regione, e consideran-do che oggi decadeva il consiglio diamministrazione presieduto da TizianaBotteon, con un suo decreto a sorpresa il

sindaco Roberto Tonon ha deciso direvocare gli incarichi ai 4 consiglierifirmatari della famosa delibera di modificadello statuto e della rappresentatività.Compresa la presidente, ed escluso ildissidente Franco Dal Vecchio. Con un altrodecreto nello stesso tempo ha nominato ilnuovo consiglio, 4 consiglieri di cui non è

stato reso noto il nome, convocandolo perstamattina alle 8 per l'insediamento. Maalle 18.30 circa tutto è stato annullato:saltate le convocazioni, il nuovo consigliodi amministrazione in pectore è rimastotale per qualche ora, fin quando cioè, e sulfilo di lana, è arrivata l'annunciata deliberadi nomina del commissario della Regione. Ilsindaco presenterà a questo punto ilricorso annunciato contro il commissaria-mento, mentre incombe anche l'udienza alTar del ricorso presentato da Del Vecchio.

CAPPELLA MAGGIORE

Controlli delle polveri sottilicentralina vicino alla scuola

VITTORIO VENETO - Via libe-ra ai cori nelle chiese e anchealla preghiera dell’Alpino. Nonci saranno soprprese, soprattut-to in vista dell'adunata naziona-le degli Alpini nel 2017, quelladel Piave, e di quella Trivenetanel 2018. Parola di vescovo. Lascorsa estate erano scoppiate lepolemiche ferragostane sull'op-portunità di recitare la preghie-ra dell’Alpino in chiesa o fuori,nella versione originale o "addol-cita" nel passaggio «rendi fortile nostre armi». Così ritorna ilsereno e scoppia definitiva lapace, dopo i fatti nella chiesettadi San Boldo e il seguito. Orabasterà un minimo di preavvi-so, di programmazione e buonsenso, come in tutte le cose.L'incontro ieri mattina tra ilnuovo presidente della sezioneAna Francesco Introvigne, ac-compagnato dal vice RoldanoDe Biasi e il vescovo monsignorCorrado Pizziolo, ha segnato la

fine di ogni incomprensione e lacontinuazione di rapporti im-prontati alla massima collabora-zione. Anzi il vescovo su invitodel presidente ha assicurato lapresenza alla cerimonia dellePenne Mozze, a settembre, nel45. anniversario di fondazionedel Bosco. È stata una primavisita cordiale, di cortesia, nellaquale è stata ribadita la grandevicinanza da parte di monsi-

gnor Pizziolo al mondo deglialpini e dei loro valori. Nonsolo, anche con il ringraziamen-to per il loro servizio. E conIntrovigne, dopo l'illustrazionedei programmi della sezione ele due adunate, si è voluto poiidealmente mettere una pietrasopra sulle incomprensioni delrecente passato. È stato dato unforte segnale di distensione euna visione univoca nel nuovo

corso, già avviato peraltro, direlazioni. Nessun problema cosìper concerti dei cori nelle chie-se, con opportuni preavvisi eprogrammi concordati. E per lapreghiera degli Alpini intesacome tale non sussistono diktat:«Non ho intenzione di cambiareparole alla preghiera degli Alpi-ni, non ho idea di proibire la suarecita alla fine della Messa - hadetto monsignor Pizziolo - Poi

dipenderà dalla sensibilità delsingolo sacerdote, secondo suacoscienza e buon senso, in ac-cordo con il capogruppo di tur-no. Io non ho nulla in contrario.Farò presente questa linea almio presbiterio». Linea e sinto-nia accolte positivamente dalpresidente che ha assicuratoche saranno seguite anche daparte della sezione e dei suoigruppi.

Vittorio VenetoLA VISITA

Il neopresidnetedell’Ana Francesco

Introvignecon il vescovo

Corrado Pizziolo

CAPPELLA MAGGIORE - (c.b.) Si concluderà afine del mese di maggio il monitoraggiodell'aria a Cappella Maggiore. Lo scorso 19aprile i tecnici dell'Arpav (Agenzia regionaleper la prevenzione e protezione ambientaledel Veneto) hanno posizionato in via dellaPaglia, vicino alla scuola primaria di Cappel-la, una centralina. Il dispositivo monitorerà per 40 giorni laqualità media dell'aria che si respira nel comune. Oggetto delmonitoraggio è la concentrazione di polveri sottili (Pm10),metalli (Pb, As, Cd, Ni, Hg), idrocarburi policiclici aromatici(Ipa) e composti organici volatili, tra cui il benzene (Btex).

IL TRAFORO Installati a Rindola e Borghel. I residenti «Ma il peggio è passato»

Nel terrazzo isensorianti rumoreClaudia Borsoi

VITTORIO VENETO

Installati tra Rindola e Borgheli sensori che registreranno irumori prodotti dal cantieresud del traforo di Santa Augu-sta. Ieri i tecnici dell'Arpaverano nelle due località diSant'Andrea per posizionare le"macchine". Una di queste èstata installata su un terrazzodi una casa di via RindolaBassa che "guarda" il cantiere.«Meglio tardi che mai -annotala proprietaria- È da due anni emezzo che conviviamo con que-sto cantiere e credo che irumori maggiori ormai sianopassati. Se fossero venuti pri-

ma a installare lo strumentosul mio terrazzo, si sarebberoresi conto che non si riuscivanemmeno a capirsi fuori casada quanto rumore c'era». Irilevatori sono stati chiesti dalComune dopo che, il 22 aprile,aveva firmato l'ordinanza dideroga alle emissioni acusti-che per il cantiere di scavodella galleria da sud. A diffe-renza del cantiere a nord, a LaSega, qui la zona è più abitata.Sono poi previste delle barrie-re fonoassorbenti. «Se qualchecittadino si lamenterà per irumori, potremo interveniresulla base delle registrazionidei sensori» aveva spiegatol'assessore all'ambiente Giusep-

pe Costa. Ma ancor prima che isensori venissero posati, alcu-ni residenti hanno chiamato icarabinieri perché un «rumoreda trivellazione» era andatoavanti nella notte tra mercole-dì e giovedì scorso fino alle 2.«La scorsa notte il cantiere erasilenzioso, nessun lavoro» testi-monia una residente.

Se il cantiere produrrà tantio pochi rumori poco interesse-rà invece alle 11 famiglie che

dovranno lasciare le loro casedi Borghel, sotto cui passerà lagalleria. «Dopo la convocazio-ne a marzo in municipio daparte di Anas, non abbiamosaputo più nulla -testimoniauna delle interessate- Siamo inbalia, aspettiamo che ci dicanodove andare. Non abbiamo an-cora firmato nulla, né sappia-mo nulla di nuovo. Silenzioassoluto: spero almeno che cidicano quando dovremo lascia-re le nostre case e per tempo,così da poterci organizzare».Tra oggi e domani Costa haannunciato una visita a Bor-ghel: «Solo ora -chiude un resi-dente- il Comune si preoccupaper noi».

IL CANTIEREI lavori per il traforo in zona

Rindola dello scorso gennaio,qui siamo all'uscita

del cimitero di Sant’ Andrea

L’EVACUAZIONEUndici famiglie

ancora all’oscuro

XVIII TV Mercoledì 4 maggio 2016

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In paese c’è attesa per la sepoltura«Ma ora abbiamo bisogno di pace»

LE REAZIONI

Feto abbandonato: nuovi esamiL’autopsia non è sufficiente a stabilire se il bimbo sia nato morto: disposte anche le radiologieGiuliano Pavan

ORMELLE

Resta il giallo sul feto ritrova-to in un cassonetto nel piazza-le del cimitero di Tempio saba-to scorso. Per conoscere gliesiti dell'autopsia servirà infat-ti almeno un altro giorno.L'anatomopatologo AlbertoFurlanetto, che ha ispezionatoil corpicino del piccolo Giovan-ni su ordine del pm FrancescaTorri, titolare del fascicolo,per fugare ogni dubbio dovràeffettuare ulteriori accerta-menti di natura radiologicaper stabilire se il feto siadeceduto nel grembo maternoo se sia rimasto in vita almenoper qualche secondo prima divenire a mancare. Esami chedovranno stabilire anche ilperiodo di gestazione, al mo-mento ipotizzato tra i 5 e i 6mesi. Proprio le radiografie acui verrà sottoposto il fetodovrebbero dare la certezzasul numero di settimane tra-scorse dal momento del conce-pimento. Importante per cono-scere la verità saranno le misu-razioni degli organi interni: inbase al loro sviluppo, confron-

tato con quello di un normalebambino in salute, si dovrebberidurre il range di possibilitàper giungere a dare un'età alpiccolo Giovanni. La rispostacomunque più importante, so-prattutto dal punto di vistainvestigativo, è sapere con cer-

tezza se il bimbo è nato morto:in questo caso infatti non siprofilerebbe alcuna ipotesi direato. E di conseguenza anchele ricerche della madre, che al

momento sono ancora in cor-so, diventerebbero del tuttoininfluenti considerato il fattoche non sarebbe perseguibilea livello penale. Se il risultatodell'autopsia dovesse inveceportare alla conclusione oppo-sta, ovvero che il bimbo è natoprematuro ma vivo, poi è venu-to a mancare e infine è statoabbandonato, i profili penalicontestabili dalla Procura di

Treviso sarebbero diversi: siandrebbe infatti dall'infantici-dio all'aborto colposo, passan-do l'interruzione colposa digravidanza. A quel punto sirenderebbe necessario ancheindividuare le eventuali re-sponsabilità che potrebberoessere non solo a carico dellamadre. Al momento l'ipotesi direato con cui è stato aperto ilfascicolo è quella di interruzio-ne di gravidanza a carico diignoti. Gli inquirenti, che stan-no trattando la vicenda contutta le delicatezza che si meri-ta, tendono a pensare che ilfeto fosse già morto all'internodell'utero. Una convinzionedettata dal fatto che non pre-sentava segni evidenti di soffe-renza dovuti a un decesso postnascita. A ritrovare quel corpi-cino è stato un collaboratoredi don Corrado Forest, parro-co della chiesa dei Templari, ilquale ha chiamato i carabinie-ri che hanno fatto la tragicascoperta e poi, una volta con-statato il decesso, ha deciso dibattezzare quel feto chiaman-dolo appunto Giovanni, comeil santo patrono della chiesa diTempio di Ormelle.

orrorein cimitero

Ormelle

LE INDAGINISi avvicina

l’ora della veritàsul piccolo Giovanni

Sono ancora increduli a Tem-pio e a Ormelle per il ritrova-mento lo scorso sabato di unfeto nel cassonetto del cimite-ro. I più scuotono la testa.«Anche se siamo una piccolacomunità -dice una donna albar del paese- negli anni sonovenute ad abitare molte perso-ne. La società è diversa rispet-to a quella di vent'anni fa. Ungiorno ho contato almeno unadecina di etnìe diverse fraloro. E logicamente, ci sonousi, costumi, tradizioni, modidi pensare diversi. Non cidobbiamo meravigliare più dinulla». Su chi sia la donna cheha compiuto un gesto similenon ci sono ipotesi fondate.Da dire inoltre che i primiesiti dell'autopsia non hannochiarito nel dettaglio né l'età

del feto, né se lo stesso fossegià morto al momentodell'aborto. Una brutta storiasenza dubbio che ha colpitoper la modalità.

«Si pensa sempre -ha ag-giunto un passante- che que-ste cose accadano solo nelle

grandi città, nelle periferiedegradate. Non immagini maiche possa succedere nel tuopaese. E quando accade cirimani davvero male».

«Il paese è sotto choc» ave-va detto Marco Trevisan, pre-sidente della Pro loco, al qua-

le è stata erroneamente adde-bitata un'affermazione sullepillole abortive che in realtànon è sua. «Non so nulla -diceinvece il parroco don CorradoForest- Del resto sono i cara-binieri a occuparsi di questofatto ed è giusto che sia così.Mi stupisco solo che si facciatutto questo clamore intornoa questa storia mentre non sispende una parola per ledecine di aborti che vengonopraticati legalmente ogni gior-no». Naturalmente a parlareè il sacerdote, che esprime il

suo credo, sui principi chedifende da sempre, fra cui ildiritto alla vita. Anche donCorrado è in attesa che siconcluda l'autopsia in mododa poter organizzare un fune-rale per questo bambino mainato. «L'ho detto subito allasignora Luciana che ero d'ac-cordo con la sua idea, è statalei a propormelo. Vorremmofare una cerimonia sempliceanche per calmare tutto que-sto clamore». Dopo il viavaidi domenica e lunedì, ieriquasi nessuno è andato acuriosare intorno al cimiteroe ai suoi cassonetti. Tra l'altroè questo uno dei pochi postidove i contenitori sono rima-sti, dato che quasi ovunque siattua la raccolta con il siste-ma del porta-a-porta spinto.

Annalisa FregoneseORMELLE

LA CHIESAdei Templaripuntodi riferimentodella piccolafrazione diTempio ancorasconvolta dallascopertadi un fetonel cassonettovicinoal cimitero

LO CHOCI carabinieri davantial cassonetto vicinoal cimitero di Tempio dove èstato trovato il feto: serviràanchora un giorno per averei primi risultati dell’autopsia

IL PARROCO«Una cerimonia

semplice»

IL PARROCO don Corrado Forest vicino al cassonettodopo la macabra scoperta e i carabinieri intervenuti subitodopo per avviare un’indagine che si conferma delicata

XX TV Mercoledì 4 maggio 2016

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