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Fair Play Trofei e Diplomi attribuiti dal CIFP dal 1964 al 2005 Premiati Questo quaderno è edito in accordo con il Comitato Internazionale per il Fair Play

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Fair PlayTrofei e Diplomiattribuiti dal CIFPdal 1964 al 2005

Premiati

Questo quaderno è edito in accordo con ilComitato Internazionale per il Fair Play

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Panathlon InternationalVilla Porticciolo – Via Maggio, 616035 Rapallo - Italiewww.panathlon.nete-mail: [email protected]

progetto e coordinamento culturale Comitato Internazionaleper il Fair PlayPanathlon International

coordinatori operativi Jean DurrySiropietro Quaroni

assistenti al coordinamento Nicoletta BenaEmanuela Chiappe

stampa: Azienda Grafica Busco - Rapallo

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Jeno Kamuti 5

Il “Fair Play”, il suo significato ed i suoi premiati

Enrico Prandi 8

“Angeli o Demoni? La scelta del Fair Play”

Definizione e Storia 11del Comitato Internazionale per il Fair Play

Antonio Spallino 25

Il Panathlon International e la promozionedel Fair Play

Trofei Mondiali del Fair Play

Trofei e Diplomi 33

attribuiti dal Comitato Internazionale per il Fair Playfin dalla sua origine

Lettere di felicitazione 151

Legenda delle sigle delle Nazioni 160

Indice per discipline 165

Indice alfabetico dei premiati 178

Indice

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Jeno KamutiPres idente del Comi tato Internaz ionale per i lFai r Play

Il “Fair Play”, il suo significatoed i suoi premiatiOggigiorno, all’inizio del XXI secolo, lo sport hafinalmente conquistato un posto degno di rispet-to nella gerarchia della società.E’ ormai opinione diffusa che lo sport non siasolamente un’attività che assicura il benesserefisico, che non sia solo un fenomeno che tra-smette e rinforza i valori umani, pur facendoparte di una cultura generale, ma che costituiscaanche uno strumento nel processo educativo, for-mativo e di crescita di un individuo rispettabile.Fino ad ora, ci siamo accontentanti di affermareche lo sport rispecchia le attività dell’uomo nellasocietà. Proprio come in tutte le professioni,anche nello sport, alcune sono positive altrenegative, alcune sono oneste ed altre disoneste.Ciò di cui ci siamo resi conto, e che è probabil-mente più importante dell’idea originale, è chetramite questo secondo supporto che provienedallo sport, l’uomo può diventare una personamigliore per la sua comunità.Nel fair play è insito questo valore così difficileda definire. Non è un caso che l’UNESCO e leNazioni Unite abbiano dichiarato il 2005 l’annodello sport.Analogamente, non è per puro caso che il Presi-dente del CIO, Jacques Rogge, abbia sempreinsistito sul ruolo del fair play nello sport allecerimonie di apertura dei Giochi Olimpici.Jacques Rogge affermò che non esiste alcunosport senza il fair play.Tutte le olimpiadi ed i campionati mondiali crea-no dei nuovi campioni, ma il campione dei cam-pioni è colui che, grazie al proprio carattere, lottaper la vittoria considerando l’avversario una per-sona di pari livello in tutte le attività.Il fair play è sovente descritto come l’osservanzadelle regole scritte e non scritte. Queste regolenon scritte sono difficili da definire, poiché deri-vano da un atteggiamento morale profondo dellosportivo.Una caratteristica ben nota del fair play è che “si

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gioca in modo corretto”. La vittoria ha valoresolamente se l’atleta l’abbia ottenuta in modoassolutamente leale e a condizioni di pari oppor-tunità. Questa caratteristica particolare del fairplay esclude tutti i tipi di frode (corruzione,doping, ecc.), e dà per scontato la correttezza del-l’arbitraggio ed una equa valutazione. Il fair playacquista ancor più valore se tale atteggiamentoviene manifestato da un atleta alle gare che sonoper lui più importanti. Naturalmente in quellediscipline sportive dove il contatto corpo a corposi verifica più frequentemente tra avversari (es.hockey su ghiaccio, rugby, calcio, pallacanestro,lotta, pugilato e scherma), il fair play assume unruolo ancora più importante, ma ciò non vuol direche non vi siano opportunità per esibire un com-portamento corretto anche in altre discipline.Il fair play è un concetto complesso che costitui-sce l’asse morale portante dello sport (etto). Sitratta in parte di un talento genetico, ma non èesibito istintivamente da tutti gli atleti - ne con-segue l’importanza di fornire un’educazione con-sapevole al più presto anche in questo settore. Misia concesso di evidenziare, a questo punto, chelo sport e il fair play appaiono come modellianche in altri campi della vita sociale, infatti ilfair play dovrebbe diventare un fattore che ispiralealtà in quasi tutte le attività dell’uomo.

Per quanto riguarda il fair play, occorre notareche l’effetto a onde dei fattori politici, economicied ideologici esterni, le tendenze sociali in gene-rale come le gare, i conflitti d’interesse, il nazio-nalismo, l’alienazione, la commercializzazione,ecc. nello sport possono sostanzialmente stravol-gere lo sport stesso, e il fair play può essereapplicato sempre meno in tali circostanze.Vi fu un tempo in cui le gare (agon) si svolgeva-no nello spirito di collaborazione ove, oltre laloro opposizione (conflitto), gli avversari poteva-no realizzare un tipo naturale di collaborazione incui il fair play veniva creato quasi istintivamente.Nel corso dell’evoluzione della nostra civiltà, ciòsi manifestò in varie forme a seconda delle diver-se epoche (ad esempio, all’epoca della cavalle-ria). Purtroppo, oggi è il principio di vincere atutti i costi che sembra essere giustificato. All’i-nizio del XX secolo, non era necessario parlare difair play in relazione allo sport, poiché il fair play

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costituiva una componente naturale dell’immagi-ne che si creava di uno sportivo. Tale mentalitàera diffusa fino agli anni 60 quando il significatodi sport fu ampliato: il valore di una vittoria eramoltiplicato, e lo sciovinismo, il nazionalismo el’atteggiamento commerciale fecero la loro com-parsa. Di conseguenza, la violenza, la brutalità esuccessivamente anche il doping penetrarono neiluoghi in cui si praticava lo sport.Lo sport iniziò a perdere il proprio valore origi-nale. Quando il CIFP fu costituito nel 1963 sottola guida del leggendario Jean Borotra, i padrifondatori del movimento richiamarono l’atten-zione su questi pericoli principali, affidandosiall’idea del fair play. Occorre notare che talemovimento risultò aver successo all’inizio delXXI secolo, per arginare la violenza.Purtroppo esiste una seria minaccia allo sport, cioèil doping, che non solo danneggia la salute, maequivale ad un inganno. I concorrenti che ricorro-no all’uso di droghe e di conseguenza ignorano leregole base del fair play, usufruiscono di vantagginon meritati attraverso i quali cercano di ottenereil successo. Tale approccio è incompatibile con lecompetizioni sportive nobili.Lo sport contribuisce non solo allo sviluppo fisi-co dell’uomo, ma ne costruisce anche il carattere.Per ottenere ciò, occorre interiorizzare i principidel fair play. E se si vuole difendere il futuro del-l’umanità e i nostri valori umani per i quali si èlottato nel corso della storia, occorre urgente-mente salvare le nostre anime, ossia, il nostroatteggiamento morale.E’ nostro compito difendere il fair play, comevalore umano eterno, e trasmetterlo alle genera-zioni successive. Ciò lo si può trovare nel libropubblicato di recente “Fair Play”, che elenca tuttii vincitori del premio fair play a partire dal 1964.Conoscere bene questi esempi è di aiuto per l’e-ducazione etica delle giovani generazioni dell’i-nizio del XXI secolo.

Complimenti al Panathlon International, per averredatto e pubblicato tale libro, come l’aveva giàfatto per le due precedenti edizioni, nel 1995 e2000.

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Enrico PrandiPres idente del Panathlon Internat ional

“Angeli o Demoni?La scelta del Fair Play”Questo il titolo della bella mostra allestita alMuseo Olimpico di Losanna dal 12 Aprile al 5Novembre 2006 per comunicare attraverso un“gioco di specchi” il concetto di Fair play. Fra gliobiettivi, quello di dimostrare che esso “is notincompatibile with performance, even at the verytop, and that its absence destroys the very con-cepts of play and sharing”. “Il valore del FairPlay si rivela considerando il suo contrario: l’at-to sleale”, scriveva Willi Daume nella sua intro-duzione - “Il fair play come ‘modo di vivere’” -al Quaderno del Fair Play pubblicato nel 1995 inconcorso fra il Panathlon International e il CIFP.L’efficacia della mostra sta proprio nel proporreal visitatore di calarsi nelle vesti del demone odell’angelo e di lasciare parlare la propriacoscienza e interrogarla di fronte al fragile equi-librio delle relazioni umane.La pubblicazione che qui presentiamo testimo-nia le azioni dell’Angelo, consapevoli che quel-le del diavolo sono assai numerose e rappresen-tate su tutti i media, tutti i giorni, proponendositroppo spesso come modelli. Nefasti per chi sibatte per una maggiore presenza di fair playnello sport e nella vita; specchio della societàper i più cinici che negano i valori umani innome di un pragmatismo tanto irresponsabile,quanto immorale.Presentare tanti comportamenti e tante testimo-nianze di fair play, aggiornando la lunga lista ini-ziata nel lontano 1964, vuole dare evidenza aquel filo rosso che identifica lo Sport vero. Quel-lo correttamente inteso e che ispira l’Olimpismo.Come il filo rosso tessuto fra le fibre dei cordamiidentificava quelli della marina imperiale britan-nica - ci ricorda Wolfgang Göthe ne Le affinitàelettive -, così il fair play è l’anima dello sport,secondo la felice definizione di René Maheu: “ilfair play, norma non scritta, è la legge morale chedà un’anima allo sport, facendone un’esperienzainsostituibile, dal valore formativo innegabile perla vita in società”.

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Proprio perché norma non scritta e non regola-mentabile, il fair play non può essere imposto,ma ad esso ci si deve educare. Come per le virtù.“Le virtù non si generano né per natura, né con-tro natura, ma è nella nostra natura accoglierle esono portate a perfezione in noi mediante l’abitu-dine” (Aristotele, “Etica nicomachea”).L’aspetto educativo è dunque fondamentale. Diciò siamo tutti convinti, lo è il CIO, lo è il CIFP,lo è il Panathlon, che su questo cardine impostala sua attività di acculturazione nello sport eattraverso lo sport, parlando soprattutto ai giova-ni e ai giovanissimi.Se oggi più di ieri viviamo il paradosso di unasempre più accentuata deriva dei valori dellalealtà e del rispetto della persona e dell’avversa-rio, pur in presenza di tanti sforzi e di tanti sog-getti che predicano la necessità di un recuperodell’etica e del fair play, è segno che nella nostrasocietà vi è un deficit non più tollerabile, pena lascomparsa dello sport e il degrado dei rapportiumani.Lungi dal doverci sentire impotenti e scoraggiati,i panathleti trovano in questa missione la ragionedi esistere e di operare.Le fortune che sta conoscendo la Dichiarazionedel Panathlon sull’etica nello sport giovanile,presso tante Federazioni e organismi internazio-nali, ne sono una riprova. Un documento chevuole tutelare i ragazzi e le ragazze che si affac-ciano allo sport agonistico, sotto il profilo deidiritti e della salute fisica e morale.Per farlo applicare sono impegnati i PanathlonClub sparsi nel mondo e centrale rimane l’operadi educazione e promozione fatta nelle scuole, frale associazioni sportive, presso le istituzioni.Il fair play deve trovare dimora non solo nello sportagonistico. Bisogna pretendere che mentre faticosa-mente si educa non si impongano modelli dissocia-ti nello sport professionistico e che non venganoseguiti nella più vasta fascia degli amatori.“Fair play per tutti”, s’intitola il Manifesto delComitato Internazionale per il Fair Play, in vigore.Oggi quel documento sta per essere aggiornato.E’ doveroso che ciò avvenga perché, in quantocomportamento di vita, il fair play “non è mai unbene acquisito per sempre” - per citare ancoraWilli Daume - e perché nasce “dall’incontro, daldialogo, dalla competizione”, intesa nel senso di

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cum-petere, di tendere insieme ad un fine, che inultima analisi è l’affermazione dei valori di umanità.Il Panathlon International è orgoglioso di presen-tare questo quaderno che si auspica possa diven-tare un utile strumento ed un complementoimportante alla nostra azione ed a quella delCIFP.Veicolarlo fra i giovani è un nostro impegno.

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Definizione e Storiadel Comitato Internazionaledel Fair PlayI. A lcune definizioni

L’obiettivo del Comitato Internazionale per ilFair Play (CIFP) è la difesa e promozione del fairplay presso le organizzazioni nazionali e interna-zionali che operano nel mondo dello sport e dell’educazione, con atleti ai massimi livelli ma anchecon bambini, adolescenti e tutti coloro che sioccupano della loro formazione - allenatori ededucatori.Con questo obiettivo il CIFP individua compor-tamenti che corrispondano ai propri ideali e chesiano da esempio: ogni anno il CIFP assegna deiriconoscimenti per le seguenti tre categorie:1. Per un’azione di fair play rispettando non solole regole scritte dello sport, ma anche quelle ‘nonscritte’.2. Un comportamento sportivo in generale nelcorso di tutta una carriera sportiva, caratterizzatoda una spirito eccezionale e costante di fair play.3. Un’attività che abbia lo scopo di promuovereil fair play: mediante l’organizzazione di campa-gne, conferenze, la presentazione di libri, artico-li, rapporti o commenti dei mezzi di comunica-zione di massa a livello locale e nazionale.I riconoscimenti vengono assegnati dal Consigliodel Comitato Internazionale per il Fair Play checostituisce la giuria, il quale tutti gli anni convoca leriunioni, generalmente in primavera, per esaminarele candidature che sono state presentate.Il premi del CIFP sono i seguenti, in ordine

ascendente per merito:- Lettera di Congratulazioni in tutte e tre le cate-gorie;- Diploma d’onore in tutte e tre le categorie;- Trofei internazionali per il Fair Play:1. Trofeo internazionale Pierre de Coubertin - adun atleta o squadra per un gesto di fair play2. Trofeo internazionale Jean Borotra - ad unapersona per la sua carriera sportiva3. Trofeo internazionale Willi Daume - ad unapersona o organizzazione per la promozione delfair playI Trofei e i Diplomi d’Onore sono presentati aivincitori nel corso di una cerimonia che si svol-gerà nei vari paesi in autunno.

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II. Storia del Comitato Internazionale per ilFair Play

L’idea di lottare contro lo sciovinismo e la vio-lenza nel mondo dello sport nacque nel 1963 alSeminario svoltosi presso l’UNESCO YouthInstitute di Gauting, nei pressi di Monaco, inGermania, al quale parteciparono i dirigenti spor-tivi del Consiglio Internazionale per lo Sport el’Educazione Fisica (ICSPE - International Com-mittee for Sport and Physical Education) e i gior-nalisti affiliati all’AIPS (International SportsPress Association).Il 17 settembre 1963 al Cercle Interallié di Pari-gi, si svolse una riunione preparatoria per lacostituzione del “Premio Pierre de Coubertin”,con lo scopo di premiare il pubblico e gli atletipiù sportivi dell’anno. La riunione incluse PierreFrancois dell’UNESCO; Jean Borotra e WilliamJones dell’ICSPE; Félix Lévitan e Jacques Ferrandell’AIPS.Il 5 dicembre 1963, nuovamente presso il CercleInterallié di Parigi, si tenne la riunione per lacostituzione del Comitato internazionale provvi-sorio per l’Organizzazione dei Trofei internazio-nali Pierre de Coubertin. I rappresentanti dell’U-NESCO, di AIPS, ICSPE e delle Federazioniinternazionali di pallacanestro, calcio, rugby elotta, elessero un Bureau provvisorio costituitodal Presidente: Jean Borotra (Francia), ICSPE;Vice Presidenti: Sir Stanley Rous (Gran Breta-gna), FIFA e William Jones (Gran Bretagna),FIBA; Segretario Generale: Jacques Ferran.Alla riunione del 29 gennaio 1965, il Comitatointernazionale per l’Organizzazione dei Trofeiinternazionali Pierre de Coubertin assegnò il Tro-feo inaugurale - per l’anno precedente 1964 - albobbista italiano Eugenio Monti. Di concerto conil desiderio espresso dall’AIPS, il Comitato siastenne dall’assegnazione di un Trofeo per ilpubblico più sportivo, tuttavia decise di nonrinunciare a tale progetto.La maggioranza delle candidature per i Trofeifurono all’epoca presentate dall’AIPS. Tuttavianel 1968, il Comitato ricevette con soddisfazionele prime candidature presentate dai ComitatiOlimpici Nazionali.Nel 1970 Pierre Comte-Offenbach, uno dei prin-cipali rappresentanti del Comitato Francese per ilFair Play, per vari anni fu invitato ad assumerel’incarico di Segretario Generale del Comitato

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internazionale. Mentre la signora Liliane Meu-nier, Vice Segretario Generale dell’ICSPE, gestìla parte amministrativa di tale Comitato.Nel 1973, fu stampata una brochure intitolata“Fair Play”, redatta da René Bazennerye, JeanBorotra, Pierre Comte-Offenbach, Jacques Fer-ran e Georges Guillermin, membri del ComitatoFrancese per il Fair Play. Lo scopo di tale bro-chure consisteva, da una parte, nel rendere il pub-blico francese maggiormente sensibile al fairplay e, dall’altra, nel promuovere la costituzionedi comitati nazionali in altri paesi.Nella riunione del 29 Maggio 1973 il Comitatocambiò il proprio nome in Comitato Internazio-nale per il Fair Play (CIFP) e decise che avrebbecontinuato ad assegnare i Trofei sotto lo stessonome, Trofei per il Fair Play Pierre de Coubertin.Nel 1974 il Direttore Generale dell’UNESCO,René Maheu e il Presidente del Comitato Olim-pico Internazionale, Lord Killanin accettaronol’invito di diventare Presidenti Onorari del CIFP.Nel corso della riunione del CIFP tenutasi l’8Aprile 1975 a Parigi, Willi Daume (RepubblicaFederale di Germania), allora Presidente delCNO e Vice Presidente del CIO, fu eletto VicePresidente del CIFP.Nel corso dello stesso anno, venne scritta una“Dichiarazione di Fair Play”, pubblicata dall’IC-SPE in collaborazione con il CIO, e con il sup-porto dell’UNESCO. Tale Dichiarazione venneredatta da una Commissione che si riunì succes-sivamente a Parigi, Londra, Losanna e Franco-forte. La Commissione includeva: Jean Borotra(Francia), ICSPE, in qualità di Presidente; Wil-liam J. Slater (Gran Bretagna), British SportsCouncil, in qualità di Redattore; e i membri RenéBazennerye (Francia), Segretario di Stato per iGiovani e lo Sport; Monique Berlioux (Francia),Comitato Olimpico Internazionale; R. WilliamJones (Gran Bretagna), Federazione internazio-nale di pallacanestro; Frank Kiehne (USA),Young Men Christian Association (YMCA),Alexander Melleby (USA), YMCA, LilianeMeunier (Francia), ICSPE; l’onorevole membroPhilip Noel-Baker (Gran Bretagna), ICSPE;Janusz Piewcewicz (Polonia) Comitato Naziona-le Olimpico; Walther Tröger (RFG), ComitatoNazionale Olimpico; Eric Walter (Svizzera),Radio-Télévision Suisse Romande; Dott. A.Faulkner Watts (USA), City University of NewYork.

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La Dichiarazione venne pubblicata in inglese,francese e spagnolo. Successivamente fu diffusain varie altre lingue - tra cui, tedesco, portoghese,indonesiano, arabo e polacco.Nel 1976 il CIFP - allora ente non costituito insocietà - decise di diventare un’organizzazione efece domanda per ottenere lo Status consultivo‘B’ presso l’UNESCO in qualità di Organizza-zione internazionale non governativa (al CIFPvenne concesso lo status ‘B’ nel 1978).Nel corso della Prima Assemblea Generale tenu-tasi il 3 marzo 1977 presso la sede dell’UNESCOdi Parigi furono approvati gli statuti del CIFP evenne eletto il Consiglio di amministrazione:Presidente: Jean Borotra (Francia), Vice Presi-dente dell’ICSPE; Vice Presidente: Willi Daume(RFG), Presidente del Comitato Nazionale Olim-pico, membro della Commissione tripartito delCIO; Segretario Generale: Janusz Piewcewicz(Polonia), Vice Segretario Generale del Comi-tato Nazionale Olimpico; Tesoriere: LilianeMeunier (Francia), Vice Segretario Generaledell’ICSPE; Membri: Jacques Ferran (Francia),Presidente della Commissione calcio AIPS,Presidente ad interim dell’Associazione Inter-nazionale contro la Violenza nello Sport(International Association Against Violence inSport - AICVS); Pierre Ferri (Francia), Presi-dente della Federazione internazionale discherma. L’Assemblea Generale autorizzò ilConsiglio di Amministrazione a colmare i postivacanti, ferma restando l’approvazione da partedella successiva Assemblea.Nel Giugno 1977, il CIFP decise di estenderel’assegnazione delle “Lettere di Congratulazio-ne” anche a persone singole che si fossero distin-te per atti umanitari esemplari, anche qualora taliazioni non dovessero pienamente soddisfare i cri-teri dei “Gesti di Fair Play” che il CIFP intendeelogiare.Nel settembre dello stesso anno, il Vice Presi-dente del CIFP Willi Daume offrì al Comitato laMedaglia disegnata dallo scultore francese JeanIpoustéguy, che da quel momento in poi venneutilizzata come Trofeo internazionale per il FairPlay Pierre de Coubertin. La sua attuazione fufinanziata dal premio che Daume aveva vinto peraver abbinato con successo la Cultura e lo Sportalle Olimpiadi di Monaco, di cui all’epoca eraPresidente del Comitato organizzatore.Nel 1981 Juan Antonio Samaranch, neoeletto Pre-

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sidente del CIO, accettò di diventare Presidenteco-onorario del CIFP.In occasione del Congresso olimpico tenutosi lostesso anno a Baden-Baden (RFG), il CIFP orga-nizzò una mostra e pubblicò un depliant per pre-sentare le proprie attività.Nell’aprile 1982, la Segreteria del CIFP fu tra-sferita da Varsavia a Parigi, a seguito della deci-sione dell’Associazione dei comitati nazionaliolimpici (ACNO) di assegnare la gestione dellaloro amministrazione a Janusz Piewcewicz(Segretario Generale del CIFP).Il 16-17 novembre 1982, il CIFP partecipò alSeminario organizzato dall’Alleanza internazio-nale dello Sport senza Violenza e per il Fair Play,un organo consultivo che raggruppava l’Associa-zione Internazionale Sport senza Violenza(AICVS), la fondazione contro la violenza nellosport Rika de Backer-Van Ocken (Rika de Bac-ker-Van Ocken International Foundation AgainstViolence in Sport) e il CIFP. Nella mozione fina-le del Seminario, l’Alleanza si appellava ai leaderin campo sportivo, alle autorità pubbliche ed aimass media, richiedendo misure concrete per fre-nare la violenza e promuovere il fair play.Nel 1983, le sessioni dell’Accademia OlimpicaInternazionale (IOA) concentrarono il propriolavoro sulle modalità per combattere la violenzae promuovere il fair play. Il Presidente del CIFPJean Borotra e i membri del CIFP Monique Ber-lioux, Jen_ Kamuti, Mohamed Mzali e JohnPowell intervennero con relazioni alla 23a ses-sione dell’IOA, mentre Janusz Piewcewicz eJohn Powell espressero le loro opinioni alla 4aSessione Speciale dell’IOA riservata ai membri edirigenti dei CNO e delle FI.Il 20-21 ottobre 1987 a Losanna, il CIFP parteci-pò alle Giornate di Consultazione per un’Eticadello Sport organizzate dall’Alleanza presso lasede olimpica su invito del Presidente del Comi-tato Olimpico Internazionale. A conclusionedella riunione, furono presentate una serie dimozioni da parte di Jacques Ferran, che mirava-no ad aumentare ed ampliare le azioni a favoredei valori dello sport e contro tutte le forme dideviazione - violenza, doping, commercializza-zione impropria.Nella riunione del 27 maggio 1988, il Consigliodi amministrazione del CIFP decise che per asse-gnare i Trofei alla Carriera, non era più necessa-rio che la carriera fosse terminata. Infatti, in

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determinate discipline quali il tennis o l’equita-zione ad esempio, è difficile stabilire se una car-riera sia terminata. Per tale motivo, i premi daquel momento in poi sarebbero stati assegnati perun atteggiamento generale di fair play nel corsodi una carriera sportiva.Il 3 novembre 1988, nel corso dell’AssembleaGenerale Straordinaria e su invito di Jean Boro-tra, Willi Daume - Vice Presidente del CIFP dal1975, Presidente del CNO tedesco, membro delCIO - fu eletto Presidente del CIFP. L’ Assem-blea conferì a Jean Borotra il titolo di “Presiden-te - Fondatore Onorario”.Durante la cerimonia di consegna dei Trofeiinternazionali che seguì l’Assemblea, fu scopertala stele recante il ‘simbolo’ del fair play disegna-to dallo scultore Jean Ipoustéguy.La stele, offerta a Jean Borotra dal PresidenteWilli Daume e dal CIFP, fu successivamente tra-sferita a Pouy, vicino a Biarritz (nei PaesiBaschi) per essere eretta nel paese di Jean Boro-tra ed ufficialmente inaugurata il 2 settembre1989 alla presenza delle autorità locali e deimembri del Bureau del CIFP.Nel 1992, la brochure “Fair Play per Tutti”,redatta dal Prof. Norbert Müller (Germania), daAlbert Buisman (Paesi Bassi), Erwin Hahn (Ger-mania) e William Slater (Gran Bretagna) fu pub-blicata in quattro lingue - inglese, francese, tede-sco e spagnolo.Mentre la precedente Dichiarazione si concentra-va principalmente sullo sport agonistico, lanuova Dichiarazione, che appariva quale introdu-zione alla brochure, ampliava il campo d’appli-cazione del fair play allo sport per i giovani, allosport di massa, allo sport del tempo libero, allosport salutare e allo sport per i disabili, offrendoraccomandazioni in ogni caso. Sulla questionepressante del doping ai massimi livelli sportivi, ilCIFP si pronunciò tramite tale Dichiarazioneauspicando maggiori misure onde proteggere gliatleti da eccessive richieste di allenamento egare. Secondo la filosofia del fair play, si deverinunciare a miglioramenti nelle prestazioni spor-tive se ciò non può essere ottenuto senza farricorso al doping.La brochure fu diffusa ad un gran numero di diri-genti sportivi in tutto il mondo, cogliendo in par-ticolare l’occasione del Congresso olimpicoscientifico di Malaga del luglio 1992, delle Olim-piadi di Barcellona, e dell’Assemblea Generale

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dell’ACNO, svoltasi lo stesso anno ad Acapulco.Rispondendo al desiderio espresso da molticomitati nazionali per il fair play, il CIFP sele-zionò circa 150 gesti di fair play individuati dalComitato fin dalla sua creazione, per illustrarel’ideale del fair play.Il “Members’ Notebook” (Libretto dei soci) usci-to per la prima volta nel 1991, ed avente lo scopodi informare sulle attività di fair play lanciate neivari paesi, iniziò ad essere pubblicato con caden-za regolare.Tali sforzi da parte del CIFP per migliorare lacomunicazione cominciò a dare frutti: i giornalidi vari paesi (inclusi i giornali non sportivi)cominciarono a dedicare più spazio all’attivitàdel Comitato, e persino un quotidiano di econo-mia serio come il Wall Street Journal (2-VI-1992) elogiò tali azioni.Nel maggio del 1993, il Presidente Willi Daumefu invitato a tenere una conferenza sul fair play alWorld Symposium on Physical Fitness a Pechi-no.Nell’ottobre dello stesso anno, Antonio Spallinorappresentò il CIFP al Congresso Internazionalesul Diritto dello Sport di Olimpia.L’Assemblea Generale del CIFP del 9 novembre1993 approvò i nuovi Statuti, emendati in alcunidettagli, ed il nuovo logo con l’intento di fornireal movimento del fair play un simbolo che potes-se essere facilmente riconoscibile dal pubblico ingenerale, in un numero crescente di paesi dove sene auspicava la promozione.Nel maggio 1994, il Segretario Generale delCIFP Janusz Piewcewicz presenziò all’Assem-blea costitutiva del Movimento Europeo per ilFair Play(European Fair Play Movement - EFPM) alla

quale parteciparono i rappresentanti di 14 paesi edell’UEFA, oltre ai membri del Consiglio diamministrazione del CIFP Joseph Blatter e JeanPresset. Frits Wijk, eletto Presidente dell’EFPM,entrò a fare parte del Consiglio di amministrazio-ne del CIFP.Il 17 luglio 1994, Jean Borotra, Fondatore e Pre-sidente onorario del CIFP decedeva dopo brevemalattia, all’età di 95 anni. Fu seppellito nei paesibaschi nativi.I membri del CIFP Fékrou Kidane, Raoul Mollet,Nelson Paillou e Janusz Piewcewicz, in qualità didelegati delle rispettive organizzazioni olimpi-che, presero parte al Gruppo di preparazione del

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Congresso Olimpico del Centenario (CentennialOlympic Congress), Congresso di unità, svoltosidal 29 agosto al 3 settembre 1994 a Parigi. Il Pre-sidente Willi Daume prese la parola in rappre-sentanza del CIFP per sottolineare il ruolo essen-ziale del fair play per il futuro dello sport. Moltialtri oratori, tra cui i membri del Consiglio diamministrazione del CIFP Mohamed Mzali e A.de O. Sales ribadirono l’importanza del fair play.Infine, il valore fondamentale del fair play fu sot-tolineato in due occasioni nel “Documento Fina-le” del Congresso.Nel 1994 caratterizzato dal 30° anniversario dellafondazione del Comitato, venne deciso di decen-tralizzare la cerimonia di premiazione del CIFP -sino ad allora tenutasi annualmente presso lasede UNESCO di Parigi. La cerimonia di pre-miazione dei vincitori del 1993 si svolse al Tea-tro dell’Opera di Stoccarda su invito del Sindaco.I Trofei Internazionali del Fair Play Pierre deCoubertin furono assegnati al popolo norvegese(per la sua eccellente sportività in occasione delleXVII Olimpiadi Invernali di Lillehammer) rap-presentato dal Re Harald V, e alla FederazioneInternazionale di Calcio rappresentata dal Presi-dente Joao Havelange. Nel suo discorso, il Gran-duca Jean del Lussemburgo, il più anziano mem-bro del CIO, osservò che “il Popolo norvegesediede una lezione al mondo intero: milioni di per-sone nel mondo poterono osservare la sportivitàdel pubblico norvegese che acclamava gli atletidi tutte le nazioni con ugual entusiasmo. Gli spet-tatori norvegesi apprezzarono la correttezza deimeriti di tutti gli sportivi, anche quelli più sfortu-nati” e “il sindaco di Lillehammer si impegnònell’illustrare uno dei principi fondamentali dellaCarta Olimpica secondo cui si deve costruire unmondo migliore educando i giovani allo spiritodell’amicizia, della solidarietà e del fair play”.Da parte sua il Segretario Generale della FIFAJoseph Blatter invitò tutti i membri giovani pre-senti nel pubblico a diventare “ambasciatori delfair play”.Nel numero di Giugno/Luglio 1995, la “RivistaOlimpica” pubblicò un dossier sul fair play e laviolenza nello sport, citando quasi per intera la“Dichiarazione del Fair Play” (cfr. pag. 2) e illu-strando l’opinione dei membri del CIFP, diFékrou Kidane, Capo di gabinetto del Presidentee Direttore di International Cooperation del CIO,del Segretario Generale del CIFP Janusz Piewce-

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wicz, del Presidente dell’AICVS Jacques Ferran,ed anche dell’arbitro di calcio internazionaleMichel Vautrot.Lo stesso anno, il Panathlon International pubbli-cò con il sostegno del CIFP un elenco di tutti ipremiati che avevano ricevuto i trofei o il diplo-ma d’onore del CIFP tra il 1964 e il 1994 evi-denziando le citazioni dei meriti per i quali ave-vano ricevuto tali riconoscimenti.Nel settembre 1995 il Movimento Europeo per ilFair Play, riunitosi ad Istanbul, adottò una“Dichiarazione sul Fair Play rivolta ai Mediadello Sport” ad un seminario organizzato dalCNO in collaborazione con l’AIPS, invitando igiornalisti a sensibilizzare maggiormente il l’opi-nione pubblica sul valore del fair play.All’epoca, il Consiglio di amministrazione delCIFP, presieduto da Willi Daume, era compostidai seguenti consiglieri:Janusz Piewcewicz (Polonia), Segretario generaleConsiglieri:• Monique Berlioux (Francia), ex consigliere del

CIO• Jean-François Brisson (Francia), Comitato

francese Pierre de Coubertin• Anita Defrantz (USA), Membro CIO• Jean Durry (Francia), Direttore del Museo

dello Sport• Jacques Ferran (Francia), Presidente

dell’IASWV• Kevan Gosper (Australia), Membro del CIO• Raoul Mollet (Belgio), Ex Presidente del CNO

belga• Norbert Müller (Germania),• Mohamed Mzali (Tunisia), Membro del CIO• Jean Presset (Svizzera), Presidente dell’A.S.

Svizzera• A. de O. Sales (Hong-Kong), Presidente del CNO• Antonio Spallino (Italia), Presidente del

Panathlon International• Andras Toro (USA), rappresentante del CNO

statunitenseNel novembre 1995, Liliane Meunier, JanuszPiewcewicz e Robert Pringarbe presenziaronoalle varie sedute della 28a Conferenza Generaledell’UNESCO svoltasi a Parigi. Nel suo discorsorivolto alla Commissione di scienze sociali eumane, Piewcewicz ringraziò l’UNESCO per ilsuo sostegno alle attività del CIFP. Sottolineòche individuando più di 350 esempi di comporta-mento lodevole tra i membri del movimento

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sportivo nell’arco di 30 anni, il CIFP contribuìalla recente campagna dell’UNESCO di accre-scere la sensibilità per l’aspetto etico nello sport.La cerimonia di premiazione del CIFP per i vin-citori del 1994 si tenne il 10 dicembre 1995 alForo Italico di Roma, presso la sede del CONI, suinvito del Panathlon International e del Comitatonazionale italiano per il Fair Play.Il 1996, segnato dalla scomparsa di Willi Daume,così ravvicinata a quella di Jean Borotra che loaveva preceduto, annunciò la fine di un’intera eradel Comitato, poiché nel 1997, dopo aver adem-piuto alle proprie funzioni per due decenni cononore, il Segretario Generale Janusz Piewcewiczritenne fosse giunto il momento di ritirarsi, cosìcome Liliane Meunier, Tesoriera dal 1977 eRobert Pringarbe, Revisore dal 1981.Louis Guirandou N’Diaye (Costa d’Avorio),Vice Presidente del Comitato con Monique Ber-lioux fin dal 1992, ed anche membro del Comita-to Olimpico Internazionale, succedettero quindi aWilli Daume in qualità di Presidenti del CIFP, lacui sede venne ospitata dal Comitato olimpico esportivo nazionale francese al numero 1, Pierrede Coubertin Avenue a Parigi. Alain Gelès (Fran-cia) divenne Segretario Generale. L’AssembleaGenerale del CIFP si tenne nel settembre 1997 aVilnius, nella Lituania, contemporaneamente allacerimonia di premiazione dei Trofei 1996.La scomparsa del Presidente Guirandou nel 1999terminò improvvisamente un periodo di vita delCIFP, che dovette anche affrontare il costantesviluppo dello sport che era diventato un feno-meno sociale e che si doveva confrontare con lerealtà e pressioni economiche di un mondo incontinua evoluzione.Il 3 marzo 2000 a Parigi, l’Assemblea Generaleelesse il quarto Presidente del Comitato Interna-zionale per il Fair Play, Jen_ Kamuti (Ungheria),chirurgo, campione del mondo di scherma e 2medaglie d’argento nel fioretto di squadra, aiGiochi Olimpici del Messico e successivamentea quelli di Monaco, vincitore del Premio FairPlay nel 1976 per la carriera sportiva e Vice Pre-sidente del CIFP dal 1997 assieme al ProfessorNorbert Müller (Germania).Benché la sede del CIFP sia rimasta a Parigi,luogo in cui fu costituito ed ebbe origine, il CIFP- sostenuto dal Comitato Olimpico Ungherese -trasferì, naturalmente il suo Bureau a Budapest,che divenne il centro vitale amministrativo e

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logistico delle attività del CIFP. Nel settembre2001, Antonio Spallino (Italia) fu eletto VicePresidente e Katalin Gereben (Ungheria) divenneSegretario Generale del CIFP, rimanendo in talecarica fino al 2004 assistita da Viktoria Dosa(Ungheria). Contemporaneamente, Sunil Sabhar-wal (Gran Bretagna) fu eletto Tesoriere all’As-semblea Generale di Francoforte nel marzo del2002.In quest’ultima occasione la Cerimonia di pre-miazione, organizzata in collaborazione con ilComune di Francoforte, su iniziativa di NorbertMüller, risultò essere di alta qualità e consentì didistribuire i riconoscimenti ai vincitori del 1998,1999 e 2000, ad esempio al navigatore GiovanniSoldini (Italia) e alla campionessa di judo Brigit-te Deydier (Francia) per il 1998, alla sciatriceKatia Seizinger (Germania) e al Panathlon Inter-national per il 1999, al kayakista Andreas Ditmer(Germania) e agli studenti ed insegnanti diSydney e del New South Wales (Australia) per il2000.Con un lieve ritardo, il Comitato Internazionaleper il Fair Play fece rivivere una tradizioneapprezzata nel gennaio 2003. Fu infatti presso lasede parigina dell’UNESCO di Fontenoy Square,che si tenne la Cerimonia di premiazione del2001 alla presenza di Koichiro Matsuura (Giap-pone), Direttore Generale dell’UNESCO, di Jac-ques Rogge (Belgio), Presidente del ComitatoOlimpico Internazionale e Presidente onorariodel CIFP, seguendo l’esempio del suo predeces-sore, Juan Antonio Samaranch, e di Adolf Ogi(Svizzera), Consigliere Speciale del SegretarioGenerale sullo Sport per lo Sviluppo e la Paceall’interno dell’Organizzazione delle NazioniUnite. Tra i premiati troviamo il campione olim-pico d’atletica Kipchoge Keino (Kenya), edanche il calciatore Eusébio Ferreira da Silva(Portogallo). Fu in occasione di tale cerimoniache venne fornito, per la prima volta, il supportoassai apprezzato del Gabinetto di Clifford Chan-ce al CIFP, un sostegno che apparve poi in varieforme negli anni a venire.La Cerimonia di premiazione per la stagionesportiva 2002 fu nuovamente un evento di rilie-vo. Si svolse nel novembre 2003 a Losanna, pres-so la sede del Museo Olimpico, nel momento incui terminò l’Assemblea Generale degli “Olimpi-ci”, ed eliminò eventuali dubbi riguardo le rela-zioni privilegiate di Pál Schmitt, Presidente del

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World Olympians’ Association e il CIFP. Questavolta i vincitori includevano la Squadra naziona-le di calcio danese e il Professor Albert Buismandell’Università di Utrecht (Paesi Bassi), il qualededicò una parte della sua vita a consolidare illegame tra lo sport giovanile e il fair play.Nel maggio 2004, Jen_ Kamuti fu rieletto Presi-dente del Comitato ad Istanbul. Nello stesso annoa dicembre si svolse la Cerimonia di premiazionedel 2003 ad Atene, contemporaneamente alla IVConferenza Internazionale dei Ministri e Funzio-nari responsabili dello Sport ed Educazione Fisi-ca (MINEPS IV) - proprio come a Parigi, allasede dell’UNESCO all’inizio del 2003. Alcunidei premiati furono il capitano della squadra dirugby degli All Blacks, Tana Umaga (NuovaZelanda) e Janusz Piewcewicz.Nel febbraio 2005, numerosi rappresentanti deipaesi dell’Europa orientale, come ad esempio, leRepubbliche Baltiche, parteciparono all’Assem-blea Generale di Parigi nel corso della quale, susuggerimento di Fékrou Kidane (Etiopia), JeanDurry divenne il sesto Segretario Generale nellastoria del CIFP - succedendo ai suoi compatriotiJacques Ferran (1963-1970), Pierre Comte-Offenbach (1970-1977) e Alain Gelès (1997-2001) ed anche a Janusz Piewcewicz (Polonia,1977-1997) e a Katalin Gereben (Ungheria,2001-2004) -, con la determinazione di assicura-re il coordinamento tra le diverse entità delComitato. Contemporaneamente, Koichiro Mat-suura, Direttore Generale dell’UNESCO divennePresidente onorario del CIFP. Alla riunione diBudapest del 2005, il Consiglio di amministra-zione definì varie direttive importanti: il nuovotesto aggiornato degli Statuti, preparati con per-severanza da Antonio Spallino, fu accettato acondizione che vi fossero alcune formalità finali.Da quel momento, i tre componenti della struttu-ra del CIFP dovevano essere l’”Assemblea Gene-rale”, il “Consiglio” composto da 33 membri, edil “Comitato Esecutivo” costituito dal Presidente,i due Vice Presidenti, il Segretario Generale ed ilTesoriere. I premi internazionali annuali doveva-no assumere il nome di Trofei internazionali delFair Play.All’epoca il Consiglio era costituito dai seguentimembri:• Jen_ Kamuti (Ungheria), Presidente• Norbert Müller (Germania), Vice presidente• Antonio Spallino (Italia), Vice presidente

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• Jean Durry (Francia), Segretario Generale• Sunil Sabharwal (Gran Bretagna), Tesoriere• Erdogan Aripinar (Turchia), Vice presidente

del CNO Turco• Togay Bayatli (Turchia), Presidente del CNO

Turco• John Blankenstein (Paesi Bassi), Segretario

Generale del Movimento Europeo per il FairPlay,

• Philip Craven (Gran Bretagna), Presidente delComitato Paralimpico Internazionale, membroCIO

• Senes Erzik (Turchia), Vice presidentedell’UEFA

• Elizabeth Ferris (Gran Bretagna), Vicepresidente della World Olympians Association

• Richard Kevan Gosper (Australia), membroCIO

• Kajetan H_ dzelek (Polonia), Vice presidenteonorario del CNO Polacco

• Fékrou Kidane ( Etiopia), ex dirigente CIO• Carlos Luna Longo (Guatemala), Dirigente del

CNO Guatemalteco• Alain Lunzenfichter (Francia), Vice direttore

della rivista L’Équipe• S.A.S. le Prince Albert de Monaco (Monaco,

Montecarlo), membro CIO• Mohamed Mzali (Tunisia), ex primo ministro

della Tunisia• Geoffroy de Navacelle de Coubertin (Francia)• de O. Sales (Hong-Kong)• Javier Ostos Mora (Messico)• Katerina Panagopoulos (Grecia)• Vladimir Rodichenko (Russia), Presidente

onorario del CNO Russo• Donna de Varona (USA)• Soichiro Yoshida (Giappone)Il 27 novembre 2005, era nello spirito di acco-glienza che il CIFP, invitato dal ComitatoOlimpico Polacco, celebrò i premiati del 2004conferendo questa volta l’onorificenza per ilFair Play ai campioni olimpici Alexei Nemov(Russia), ginnasta, e Miguel Indurain (Spa-gna), ciclista, vincitore, tra l’altro, per cinquevolte consecutive del Tour de France (1991-1995), il quale dimostrò un’esemplare genero-sità e padronanza di sé. Tali atleti furono con-siderati degni di essere inclusi nell’elenco deipremiati di tutte le discipline sportive - a tuttii livelli, di tutti i paesi - che hanno ricevutoquesto alto riconoscimento nel corso di 40

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anni.Il Consiglio del CIFP ha scelto i vincitori del Pre-mio internazionale per il Fair Play del 2005 aComo, in Italia il 2-3 giugno del 2006, ai qualiverranno consegnati i trofei il 16 dicembre 2006all’Assemblea Generale di Budapest. I trofeiandranno a Sebastien Loeb (Francia) Campionemondiale di Rally, al vincitore di 14 Grand SlamPete Sampras (USA) e ad Éva Székely, campio-nessa olimpica di nuoto a rana alle Olimpiadi diHelsinki del 1952; per le loro azioni di Fair Playe per le loro carriere sportive.Fair Play nello sport? È più che una necessità. Èdi vitale importanza. I professori Albert Buismane Norbert Müller stesero un nuovo “Manifestodel Fair Play” fin dall’inizio del 21° secolo. In ununiverso in costante evoluzione, il Comitatointernazionale per il Fair Play continua per lapropria strada e con il proprio lavoro, consapevo-le di combattere “una buona battaglia”, con per-severanza, fervore e umiltà, la battaglia dellosport di inconfutabile valore morale, promuoven-do l’incontro di uomini e donne che desideranoapplicare consciamente o inconsciamente il pro-prio motto: “Più importante di una vittoria”.

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Antonio SpallinoVicepresidente del Comitato Internazionale peril Fair PlayPresidente della Commissione Scientifico-Culturaledel Panathlon International

Il Panathlon Internationale la promozione del Fair Play

Cenni storiciIl 30 maggio 1951, quando i 7 promotori veneti,uomini di sport tutti impegnati nelle massime respon-sabilità delle più importanti organizzazioni sportiveitaliane e tutti membri attivi di club service quali ilRotary e il Lions, lanciano l’idea della prima Associa-zione del Panathlon, la premessa di questo documen-to fondatore precisa espressamente la loro volontà dipropagandare l’idea sportiva, specie nei riguardimorali e sociali, e secondo lo “spirito cavalleresco”sinonimo di “nobiltà e generosità negli atti e nel com-portamento”.Si tratta già ante litteram di quel “Fair-Play” sul qualepoggia oggi risolutamente il Panathlon International,come recitano gli articoli 2 e 3 dello Statuto, approva-to nel 2001 dall’Assemblea Generale dei Presidentiriuniti a Venezia per il cinquantennale della costitu-zione del primo Club, articoli che sanciscono la nostralibera Associazione: “agisce, con azioni sistematichee continue, per la diffusione dello sport ispirato all’e-tica della responsabilità, alla solidarietà e al “FairPlay””.

Questa filosofia dello sport ha contrassegnato l’e-spressione del Movimento Panathletico nel continen-te europeo e americano. L’incontro, la convergenzatra il Panathlon e il CIFP erano quindi fin dall’origine- “ab ovo” - nell’ordine naturale delle cose.

Il Panathlon viene al corrente dell’esistenza e delruolo motore del CIFP nel 1977, quando Jean Borotrapresenta a Parigi, nella “Maison de l’Unesco”, ilManifesto intitolato “Dichiarazione universale di FairPlay” approntato dal Comitato Internazionale per ilFair-Play” il cui Moschettiere del tennis è Presidentefin dalla creazione. Il recente Panathlon Club di San-tiago (Cile) - creato tre anni prima - è il primo acogliere ed enunciare fine ottobre del 1977 la pienaconcordanza tra i contenuti del Manifesto e le nostrefinalità; ne cura la diffusione e ne raccomanda al Con-

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siglio Centrale la pubblicazione sulla Rivista ufficialedel P.I. affinché venga divulgata tra i club dei duecontinenti; in quanto in un paese in una situazionepolitica allora particolarmente difficile ha capito cheil Fair-Play, nello sport come nella vita, è l’espressio-ne della massima libertà dell’individuo. Un annodopo, il Club di San Paolo (Brasile) affida ad unPanathleta di grandissimo prestigio, Moacyr BrondiDaiuto, il compito di curare l’ampia diffusione delManifesto.Frattanto, d’intesa con René Maheu, Direttore Gene-rale dell’Unesco, e con Jean Borotra, la Rivista“Panathlon International” pubblica nel suo n. 1 del1978 lo Statuto del CIFP, il Manifesto e tutte le infor-mazioni relative alla composizione della Commissio-ne che lo aveva elaborato. Il 18 Aprile 1978, il CIFPvaglia l’adesione chiesta dal Panathlon.Da quella data, la cooperazione dei due enti diventasistematica e si sviluppa lungo alcune grandi corsieprivilegiate.

Una comunità di spirito e di azioneLa sinergia sviluppata di anno in anno si è concretiz-zata sotto varie forme:- Il Panathlon dà al CIFP energie umane. Sono moltii Soci del Panathlon che sono stati cooptati dal CIFPper diventare membri del suo Consiglio, come peresempio Robert Pringarbe, Jean Presset, Xavier OstosMora, come l’autore di queste righe, e questo in ragio-ne delle storie personali di ognuno in favore del Fair-Play. E’ chiara l’esistenza di un collegamento e di unasinergia tra le due appartenenze.- Il Panathlon contribuisce molto attivamente all’attri-buzione dei trofei mondiali del Fair-Play consegnatiannualmente dal CIFP. Presso la sede centrale, ungruppo di lavoro ad hoc vaglia le proposte inviate daiclub e dai distretti e decide se trasmetterle o meno alCIFP come candidature ai Trofei. Si spiega così ilfatto che, dal 1980, anche a sportivi segnalati dal P.I.il CIFP abbia attribuito trofei, diplomi e lettere d’Elo-gio.Nel 1994, il Panathlon International ha organizzato aRoma, di concerto con il Comitato Olimpico Nazio-nale Italiano e nella sede di questo, nel Foro Italico,l’Assemblea Generale del CIFP e la brillante Cerimo-nia di Premiazione. Nel giugno del 2006, a Como econ la collaborazione attiva del Panathlon si è svoltala riunione del Consiglio del CIFP durante la quale ilConsiglio ha scelto i suoi premiati per l’anno sportivo2005.- Il fatto che sia stato il Panathlon International a cura-

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re la pubblicazione, affidatagli dal CIFP e diffusa insei lingue, di tutti i riconoscimenti attribuiti dal 1964dal Comitato Internazionale per il Fair-Play, costitui-sce una materializzazione particolarmente tangibile diquest’amichevole cooperazione. Già nel 1991, laRivista aveva pubblicato l’elenco integrale degli spor-tivi premiati dal 1990, fatto che è stato consideratocome la prima tappa della realizzazione dei “Quader-ni” speciali del Panathlon, brochure sempre piùimportanti, edite nel 1995 (Trofei 1964-1994),aggiornate nel 2000 e il cui presente volume costitui-sce la messa a punto, con un riepilogo completo deiTrofei mondiali, dei Diplomi e delle Lettere d’Elogioattribuiti dall’origine a quest’anno, insieme allerispettive motivazioni e agli indici, preziosi strumentidi riflessione e di studio, esempi di azioni di Fair-Playnegli stadi e nella vita degli sportivi.

Il Panathlon International e le sue azioni a favoredel Fair-PlayDal canto suo, nell’ampio registro delle proprie strut-ture e modalità, il Panathlon opera con perseveranza.Sul piano della dottrina, conduce una ricerca cultura-le continuamente rivalutata.Nel maggio del 1978, il tema del Fair-Play entra uffi-cialmente negli Atti del Panathlon International, inoccasione della chiusura dell’Assemblea dei Presi-denti dei 101 Club europei e americani riuniti a Napo-li. Il discorso di chiusura fu pronunciato da MohamedM’Zali, allora Vicepresidente del Comitato OlimpicoInternazionale, nonché ministro dello sport dellaTunisia, tuttora Consigliere del CIFP; Nella mozioneconclusiva dell’assemblea, intitolata “Il futuro delleOlimpiadi”, la salvaguardia degli ideali che i Giochidovranno realizzare è additata, sul piano agonistico,nel “Fair Play”.

Nel 1990 in quanto neo-presidente del PanathlonInternational, membro del Consiglio del CIFP dal-l’anno prima, l’autore di queste righe ha dedicato unostudio sintetico alla storia delle concezioni del Fair-Play e delle azioni svolte dal CIFP, ma anche daComitati sorti in Francia, nel Lussemburgo, a Losan-na, in Germania, in Giappone nonché dalla Federa-zione Internazionale di Calcio e in particolare “sulcampo” nel Quebec e in Olanda. Questo studio finivacon domande operative poste a tutti i Club.Dal canto suo, Jean Presset, Presidente della Com-missione Culturale del Panathlon, anch’egli membrodel Consiglio del CIFP, presenta un’amplissima ecapitale relazione sull’attività svolta tra il 1985 e il

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1988 e proposte di lavoro per “l’educazione sportivadella gioventù”. Incitando i club, di concerto con gliindirizzi della nuova dirigenza del Panathlon Interna-tional, ad avviare un’”azione permanente” volta all’e-ducazione sportiva nella famiglia, nella scuola, nellasocietà e nei club sportivi, precisa metodi adattati allesituazioni locali. Queste proposte saranno inclusenella “Carta del Fair-Play” originariamente impronta-ta a quella del Panathlon Club di Losanna e dell’As-sociazione svizzera dello sport, così come nella“Carta dei diritti del bambino nello sport”.Nel 1992, la Rivista del Panathlon (n. 6) pubblicaintegralmente il secondo Manifesto del CIFP intitola-to “Fair-Play per tutti”. E quando, nel 2004, vengonopubblicati i quattro volumi “Sport, Etiche, Culture”,al termine di un’amplissima riflessione condotta dal2001 dal Panathlon sulle metamorfosi dello sportnella seconda metà del secolo XX, il terzo volumepropone tutta una serie di studi sull’indispensabileruolo del Fair-Play.- Sul piano istituzionale, il Panathlon svolge efficace-mente il suo ruolo incentivante. Contribuendo assi-duamente alla costituzione nel 1995 del ComitatoNazionale Italiano per il Fair Play, e moltiplicando leiniziative in direzione dell’area centro-sud americana,con ricadute in Messico, nella zona caraibica, inArgentina, Uruguay, Perù e Cile.Incoraggia i suoi Club e Distretti a intensificare iloro “service”. Pubblicato in appendice al terzovolume di “Sport. Etiche. Culture”, il loro elenconon può non impressionare: all’epoca alcuni eranogià giunti alla trentacinquesima edizione del loro“Premio per il Fair Play”. Dal 19 settembre 2000, iDistretti hanno istituito in Italia la “giornata delFair-Play” che vive oltre il solo settore sportivo, conil proposito di radicare lo spirito del Fair-Play nellecollettività. Nel 2003 e nel 2005 sono state realizza-te iniziative assolutamente originali che il CIFP havoluto premiare.Contribuendo a moltiplicare la costituzione di Com-missioni per il Fair-Play in ciascun Club e la nomi-na di “Referenti per il Fair-Play” in ciascun Distret-to, il Panathlon International ha realizzato una pro-mozione al tempo stesso capillare e puntuale, capa-ce da sola di permettere di agire sul vissuto quoti-diano. A loro volta, non pochi club tengono collo-qui e conferenze sul fair play nelle scuole e tavolerotonde nelle città. All’inizio del 2006 è stato ela-borato da Maurizio Monego il “Regolamento”approvato dal Consiglio Centrale del PanathlonInternational per omogeneizzare i criteri di attribu-

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zione dei vari “Premi Fair Play”.Il Fair Play nella visione del Panathlon Internatio-nalL’attuale edizione della raccolta dei riconoscimentiattribuiti dal “Comitato Internazionale Fair Play” vain stampa nel momento in cui, per incarico del CIFP,il prof. Albert Buisman dell’università di Magonza -che ha collaborato con il P.I. per la realizzazione del-l’opera “Sport.Etiche.Culture” con il suo gruppo dilavoro, sta conducendo un’indagine capillare sullapercezione dei contenuti del Manifesto elaborato epubblicato dal Comitato nel 1992.Il Panathlon condivide questo metodo di lavoro, fina-lizzato alla stesura del terzo manifesto del Comitato.La commissione scientifico-culturale, infatti, è del-l’avviso che la linea di confine tra etica, morale e fairplay non sembra essere chiara a tutti sia chiara a tutti,e che il tracciarla sia urgente. Va crescendo infatti, ilnumero dei premi intitolati da diversi soggetti al fairplay senza che sovente siano noti i criteri assunti (selo sono stati) per la loro attribuzione. Inoltre, la stati-stica delle proposte di candidature ai premi del CIFPha visto, nell’ultimo anno, una flessione complessivadella quale è doveroso indagare le cause.Ancora, e forse soprattutto: molti fattori nuovi, com-preso tra esse il processo di frattura della stessa“etica” indotta da alcune derive del cosiddetto “pen-siero debole”, accentuano la necessità di coltivare l’a-rea del fair play.Per quanto difficile sia trasferire nelle altre lingue ilsignificato esatto dell’espressione inglese “fair play”,resta vero che l’etimo evoca, insieme, l’idea di giusti-zia e di equità, da una parte, e quella di divertimentoe di bellezza, gestuale e spirituale, dall’altra.Il “Fair Play” dunque comprende, in senso lato, l’eti-ca e la morale, ma sarebbero i loro confini.Anzi, si potrebbe affermare che il suo territorio, insenso proprio, incomincia dove si esaurisce quelladelle prime.Una gara, infatti, può svolgersi in tutta osservanza allenorme del regolamento, che sono indispensabilianche per prevenire che l’incontro degeneri in violen-za o in truffa (anche se alcune di esse sono oggettiva-mente inadeguate o disapplicate, specie negli “sportdi contatto”). Ma il rispetto formale della norma nonequivale al fair play, cioè allo “spirito del gioco” e allasua “lucidità”.

Il medesimo “spirito del gioco” induce il concorrentea non avvalersi del vantaggio che il regolamento gliattribuirebbe sull’avversario, al quale un incidente

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impedisce di gareggiare in condizioni di parità sostan-ziale. Anche di questi gesti sono fitte le prove raccol-te nei repertori del CIFP.Sono questi gli “esempi” che consentono al Panathlondi dialogare con i giovani nelle aule delle scuole enelle sedi delle società sportive guidate - ancora trop-po poche- da dirigenti e/o addestrate da allenatori -educatori illuminati.

Stadio di libertà solidaleIl fair play, dunque è un “modo di vivere”, espres-sione di libertà responsabile, di libertà dovuta, dirispetto della dignità di noi stessi e del nostro avver-sario.E’ un atto di libertà dovuta in ragione della condivi-sione del primato della verità, senza porre sulla bilan-cia “dei costi e dei benefici” le prospettive del budgetdella possibile perdita d’immagine nel caso di scon-fitta, e delle sanzioni dirette o indirette per la manca-ta soddisfazione delle attese anche finanziarie e/opubblicitarie dello “sponsor o della federazione spor-tiva”.

E’ un atto dovuto al rispetto della dignità dell’”altro”.Esso dà all’avversario il diritto di misurarsi “ad armipari”, e quindi di non soccombere a causa di un trans-itorio accidente o di una applicazione del regolamen-to collidente con lo “spirito del gioco”, o di un erroredell’arbitro.E’ un atto dovuto alla nostra stessa dignità. Lo hannoripetuto molti dei premiati, disarmando le casemattedella “legge scritta”, dichiarando che non è vittoriaquella non conseguita in un autentico “confronto”.Ci auguriamo che molte organizzazioni, e soprattuttogli allenatori, i dirigenti sportivi, i genitori, possanotrarre da queste pagine i medesimi frutti nell’educarealla vita.Lo sport, infatti, può riuscire una grande lezione divita, o il suo contrario. Sta a noi scegliere, quotidia-namente.La bellezza della fraternità sportiva quella che gliamci dei club americani chiamano l’”alegria esponta-nea” del misurarsi nel gioco - si riflette in queste pagi-ne. E’ un invito alla gioia di condividere la medesimapassione e di onorare il primato della verità” e dell’-homo ludens” in relazione con l’altro.Qui ritroviamo la pienezza della persona, intesa nelsenso umanistico del termine, nel grande stadio dellalibertà.E la evochiamo dal silenzio in cui la occultano irumori dei teatri del mondo.

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Trofei Mondialidel Fair Play

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Trofei e Diplomiattribuiti dalComitato Internazionaleper il Fair Play

EUGENIO MONTI (Italia) - BobTrofeo per il gestoNell’ultima prova di bob a due, ai GiochiInvernali di Innsbruck, realizza un ottimotempo. Solo il britannico Tony Nash e il suocompagno possono ancora batterlo. Appresoche Nash, avendo rotto un pezzo del suo bob,non può prendere il via per l’ultima discesa,Monti stacca il pezzo corrispondente dal suomezzo e lo fa consegnare a Nash, che conclu-de la prova in tempo record, vincendo la meda-glia d’oro.

WESTHAMUNITED, T.S.VMUNCHEN eIOTVAN ZSOLT (arbitro) (Gran Breta-gna, Germania e Ungheria) - CalcioTrofeo per il gestoNella finale della Coppa Europea dei Campio-ni le due squadre hanno dato vita a un giocoimpegnativo ma animato dal miglior spirito delcalcio, mentre gli spettatori, inglesi e tedeschi,hanno accolto con la stessa ovazione vincitorie perdenti.

WILLIE WHITE (Stati Uniti) - AtleticaTrofeo per il gestoDurante la prova di salto in alto nei Campiona-ti USA indoor, la britannica Mary Rand, cam-pionessa olimpica, ingannata da alcuni segni alsuolo, fallisce la terza prova e viene quindi eli-minata. La White, ritenendo che la rivale siastata penalizzata ingiustamente, chiede unaprova supplementare per l’avversaria. La giu-ria accetta e la Rand, effettuato un quarto salto,si qualifica e vince poi la competizione.

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SQUADRA FEMMINILE (Gran Bretagna)- GinnasticaDiploma per il gestoIn occasione di un incontro in Ungheria, unadelle atlete locali si ferisce durante il riscalda-mento. Il capitano della squadra britannicadecide allora di ritiroare un membro della pro-pria squadra per ristabilire l’equilibrio dellacompetizione. La squadra ungherese vincel’incontro.

STEVAN HORVAT (Jugoslavia) - Lottagreco-romanaTrofeo per la carrieraAi Mondiali a Toledo (Stati Uniti), il favoritoStevan Horvat è in testa alla classifica. Dueavversari, i più pericolosi, sembrano essersimessi d’accordo per truccare l’incontro affin-ché uno di essi abbia la possibilità di vincere iltitolo. L’accordo è rischioso perché i giudicipossono squalificarli. Horvat, desiderando cheil titolo sia il risultato degli incontri e non di unprovvedimento disciplinare, chiede ai giudicidi non pronunciare la sanzione. I giudici accet-tano e Horvat vince successivamente il titolo.

JIMBONNEY e BOB SHIELDS (Stati Uniti)- VelaDiploma per il gestoJim Bonney e Bob Shields formano l’equipag-gio di “Gamecock”, sfidante nel Campionatodel mondo di catamarano detenuto dalla GranBretagna. Dopo le prime due gare (su un tota-le di sette), l’equipaggio britannico, almomento in testa alla classifica, è costretto aritiroarsi essendosi deformato il timone prin-cipale dell’imbarcazione. Stando al regola-mento, le parti danneggiate della barca nonpossono essere sostituite da altre, se non dellastessa specifica. Rendendosi conto delle diffi-coltà degli avversari, gli americani dichiaranodi non opporsi alla sostituzione. Così avviene,e gli americani perdono le corse successive eil titolo mondiale.

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ISTVAN GULYAS (Ungheria) - TennisTrofeo per il gestoDurante i Campionati Internazionali diAmburgo, Gulyas disputa un incontro moltoduro contro il cecoslovacco Kukal. Il risultatoè di 2 set pari, 5 giochi pari. I due sono sfiniti;Kukal, colpito da crampi, cade a terra e non sirialza. Secondo il regolamento, l’arbitro puòdichiarare Gulyas vincitore, ma questi si oppo-ne e chiede l’assistenza del medico di servizio.Dopo alcuni minuti di cure, Kukal riprende agiocare ed elimina Gulyas vincendo 8-6 il 5°set.

“SAINT-ETIENNE” (Francia) - CalcioDiploma per il gestoPer la partita di ritorno della Coppa Europeadei Campioni, il Saint-Etienne riceve in casa ilBenfica di Lisbona. Gli ospitanti danno provadi un comportamento irreprensibile nonostantele provocazioni degli avversari. La squadrafrancese non si qualifica, ma, grazie al rifiutodella violenza, la partita ha potuto svolgersi incondizioni normali anziché degenerare.

“NAZIONALE OLIMPICA” (Giappone) -CalcioTrofeo per il gestoPiazzatasi al terzo posto nel torneo olimpicodisputatosi in Messico, nei sei incontri di unacompetizione spesso violenta la squadra nonsolo non è mai stata oggetto di sanzioni, ma lasua condotta è risultata esemplare in campo efuori campo.

ANDRZEJ BACHLEDA (Polonia) - SciDiploma per il gestoIn occasione di una gara valevole per laCoppa del Mondo, Bachleda si vede asse-gnare un ottimo quarto posto che gli frutta11 punti per la classifica finale; pur consa-pevole che ciò lo porterà alla squalifica,

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segnala alla giuria di aver mancato una porta.

FRANCISCO BUSCATO (Spagna) -PallacanestroTrofeo per il gestoIn un incontro tra il Real Madrid e la Juventuddi Badalona, Buscato, capitano del Badalona,dribbla un avversario e va a canestro. Accorto-si che un avversario è caduto a terra, invia lapalla fuori onde sospendere l’incontro e con-sentiroe che l’infortunato sia sostituito.

PEDRO ZABALLA (Spagna) - CalcioTrofeo per il gestoDurante il Campionato spagnolo, il RealMadrid gioca contro il Sabadell. Le squadresono in parità. Zaballa, alla destra di Sabadell,si appresta a tiroare verso la porta avversariaquando un difensore e il portiere si urtano ecadono a terra privi di sensi. Senza esitare, ilgiocatore spedisce il pallone fuori rinunciandoforse alla vittoria. La folla madrilena gli riser-va un’ovazione.

RYSZARD SZURKOWSCI (Polonia) -CiclismoTrofeo per il gestoDurante il Campionato polacco, il rivale piùpericoloso di Szurkowsci è Hanusik, il quale ècostretto a fermarsi per un incidente materiale.Szurkowsci, sminuendo le proprie possibilitàdi vittoria, gli cede la sua bicicletta di ricam-bio, qualificando il gesto come “il più norma-le”, in quanto una vittoria ottenuta in seguito aun problema meccanico dell’avversario non gliavrebbe dato alcuna soddisfazione sportiva.

MOHAMED SENOUSSI (Tunisia) -PallacanestroDiploma per il gestoLa complessiva carriera di questo giocatore,diventato poi arbitro, è risultata segnata da

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uno spirito di sportività esemplare.

META ANTENEN (Svizzera) - AtleticaTrofeo per il gestoAgli Europei di atletica, Antenen guida la clas-sifica del salto in lungo. La sua rivale più temi-bile, la tedesca Ingrid Mickler-Becker, è chia-mata a partecipare alla staffetta prima di averpotuto terminare le prove di salto. La Antenenchiede alla giuria di prolungare il tempo rego-lamentare di riposo e ciò le consentiroà il tito-lo, vinto dalla rivale.

JOHNCLEWART(GranBretagna) -CiclismoDiploma per il gestoIl francese leader del Tour di Scozia, maggiorerivale di Clewarth, è vittima di due cadute che loritardano sensibilmente. Secondo in classificagenerale, Clewarth decide di rallentare l’andatu-ra e di lasciare allo sfortunato avversario la pos-sibilità di recuperare il ritardo e di lottare con luiper il primo posto; Clewarth resterà secondo.

PAUL COURTIN (Francia) - CalcioDiploma per il gestoDurante l’incontro di campionato Nantes-Nancy, Courtin giunge da solo con il pallonedavanti alla porta avversaria. Visto il portierecadere a terra, privo di sensi, avendo urtato unodei compagni, Courtin manda il pallone fuori,rinunciando al gol.

STEVE KEMBER (Gran Bretagna) - CalcioDiploma per il gestoSu un tiro che il segnalinee riteneva avesse var-cato la porta, Kember, capitano del Crystal Pala-ce, è consultato dall’arbitro per sapere se, a suoavviso, il gol è regolare. Kember risponde senzaesitazioni che il gol non è stato segnato. La suarisposta leale costerà la vittoria alla squadra.

JEAN-LOUP ROUYER (Francia) - TennisDiploma per il gestoNel campionato nazionale, affrontando George

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Goven, a Rouyer viene assegnato un punto chegli permette di giungere 5 a 3 nel set finale.Chiede tuttavia all’arbitro che il punto siarigiocato perché lo ritiene dubbio. L’arbitroaccetta e Goven vince punto e gioco.

STAN SMITH (Stati Uniti) - TennisTrofeo per il gestoLa finale della Coppa Davis 1972 viene dispu-tata in circostanze particolarmente difficili.Stan Smith, capo squadra americana, dà provadi grande padronanza e di notevole sanguefreddo evitando incidenti che avrebbero potutoscreditare il tennis e compromettere i buonirapporti tra le due nazioni in gara.

DIETER SPEER (RDT) - BiathlonDiploma per il gestoDurante i Giochi Olimpici Invernali di Sappo-ro, in occasione della finale di biathlon, quan-do la squadra della R.D.T. è in seconda posi-zione, Tikhonov, primo sciatore della squadrasovietica, rompe uno sci. Non essendoci inprossimità alcun suo compagno che possa aiu-tarlo, Speer, che si appresta a correre cometerzo uomo della staffetta della R.D.T., nonesita ad imprestargli uno dei suoi. Gli espertidichiarano unanimamente che senza l’inter-vento di Speer la squadra sovietica non avreb-be vinto e che la R.D.T. avrebbe ottenuto lamedaglia d’argento anziché di bronzo.

SQUADRA OLIMPICA (Birmania) - CalcioDiploma per il gestoPer il comportamento esemplare tenuto in tuttele partite olimpiche a Monaco di Baviera.

PASCALE TREMOULET (Francia) - SciDiploma per il gestoDurante i Campionati Universitari di Francia,la Tremoulet, vincitrice dello slalom gigante edella discesa, è dichiarata vincitrice anchedello “speciale”. Essa segnala però alla giuriache ha mancato una porta. Viene pertanto

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squalificata e perde non solo il terzo titolo maanche quello della “combinata”.

EMILIANO RODRIGUEZ (Spagna) -PallacanestroTrofeo per la carrieraLe testimonianze di moltissimi avversari, diri-genti, ufficiali e arbitri di diversi paesi affer-mano che Rodriguez, durante una lunga carrie-ra, ha dato prova di una costante volontà di vit-toria senza mai rinunciare al fair-play.

SQUADRA BRITANNICA - CiclismoTrofeo per il gestoNel Campionato del mondo di inseguimento,la squadra della Germania Ovest sta per vince-re il titolo quando, causa un addetto alla pista,è costretta ad una caduta poco prima del tra-guardo. Per applicazione del regolamento,quella britannica (Ian Hallam, Mick Bennett,Will Moore e Rich Evans) ottiene la medagliad’oro, ma gli atleti la rifiutano. La squadratedesca viene così dichiarata vincitrice.

BOBBYCHARLTON(GranBretagna) -CalcioTrofeo per la carrieraCompagni di gioco, avversari, giornalisti espettatori attestano che Charlton, durante unalunga e brillante carriera, comprendente oltrecento incontri internazionali, l’atleta non hamai mancato ai principi del fair-play. Lamodestia e la generosità di cui ha sempre datoprova sono di esempio per tutti gli sportivi.

CLAUDE RAVONEL (Svizzera) - KarateTrofeo per il gestoImmagine stessa della lealtà sportiva, intutta la sua carriera agonistica ha dimostratoun costante rispetto per gli avversari, qua-lunque fosse il livello della composizione.Ai Campionati nazionali, parzialmente stor-dito da un colpo ricevuto, dichiara all’arbitro

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di essere in grado di proseguire il combatti-mento per evitare la squalifica dell’avversa-rio. Ripresa la lotta, perde un titolo che eraalla sua portata.

SQUADRA NAZIONALE (R.F.T.)SQUADRA NAZIONALE (R.D.T.) - CalcioDiploma per il gestoPer il loro comportamento di fair-play tenutonell’incontro che la oppose ad Amburgo nel-l’ambito della Coppa del Mondo 1974.

LIA MANOLIU (Romania) - AtleticaTrofeo per la carrieraPer la lealtà e lo spirito generoso che hannocontraddistinto una carriera interamenteimprontata al fair-play.

JEREMY FOX (Gran Bretagna) - Penta-thlon modernoDiploma per la carrieraPer una carriera la cui integrità, mai smentita,è stata riconosciuta esemplare a livello interna-zionale.

VICTOR NIEDERHOFER (Stati Uniti) -SquashTrofeo per il gestoDurante un Campionato del mondo, chiede edottiene dai giudici che l’avversario, ferito adun occhio, abbia il tempo di curarsi prima diriprendere l’incontro.

BOB MATHIAS (Stati Uniti) - AtleticaTrofeo per la carrieraPer il notevole spirito di fair-play di cui ha datoprova nel corso di una carriera agonisticaesemplare.

EMIL ZATOPEK (Cecoslovacchia) - AtleticaTrofeo per la carrieraPer l’insieme di una carriera attraverso la qualeha dimostrato che lo sport è parte integrantedella cultura.

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ANDRE BASTIN (Lussemburgo)AutomobilismoDiploma per il gestoDurante il Campionato nazionale, Bastin offrealcuni pezzi di ricambio a un avversario che,grazie a questo gesto, può ripartiroe ed ottene-re il titolo di campione.

CHRIS RIPARD (Malta) - VelaDiploma per il gestoDurante una competizione internazionale, ildodicenne Chris Ripard insiste presso la giuriaaffinché il suo avversario non sia squalificato,non avendo, secondo lui, infranto il regola-mento come si era ritenuto. Perde così quelprimo posto che lo avrebbe qualificato perregate internazionali all’estero.

SQUADRA OLIMPICA (URSS) - Hockeysu ghiaccioDiploma per il gestoDurante il torneo olimpico di Innsbruck, isovietici acconsentono che un portiere noniscritto alla gara giochi nella squadra cecoslo-vacca, avversaria per il titolo, in sostituzionedel titolare indebolito dall’influenza.

JENO KAMUTI (Ungheria) - SchermaTrofeo per la carrieraPer vent’anni nell’élite internazionale difioretto, la sua attività evidenzia vari esem-pi di fair-play. Nel 1956, durante la finaledei Mondiali juniores di Amburgo, presta lasua arma all’avversario e in seguito perde ilcombattimento contro lo stesso per il titolo.Nel 1961, ai Mondiali di Torino, non appro-fitta del ferimento dell’avversario per vince-re il combattimento. Nel 1973, alle finali deiCampionati nazionali, somministra le primecure all’avversario colpito da crampi e chie-de alla giuria di prolungare la sosta oltre itempi regolamentari. Nel 1972 ha ricevuto ilPremio ungherese “Per la Condotta SportivaSempre Perfetta”.

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JUANMANUEL SANTISTEBAN (Spagna)- Ciclismo (alla memoria)Diploma per la carrieraDeceduto in un incidente durante il Giro d’Ita-lia, l’atleta si è distinto nella carriera per disin-teresse, nobiltà e spirito sportivo.

PUBBLICO GIAPPONESE - PallavoloTrofeo per il gestoIn occasione della Coppa del Mondo di palla-volo ha incoraggiato tutte le squadre, invo-gliando anche i giocatori a una correttezzaesemplare.

OLE OLSEN (Danimarca) - MotociclismoDiploma per il gestoDurante la finale del Campionato del mondo supista, a Goeteborg, Olsen cade volutamenteper non entrare in collisione con un avversariovittima di un incidente. Fermata la corsa erifatta, Olsen ha perso il titolo che avrebbepotuto conquistare con la prima prova.

RYSZARD PODLAS (Polonia) - AtleticaDiploma per il gestoSelezionato al termine della Coppa Euro-pea di Atletica per partecipare alla Coppadel Mondo, l’atleta ha ceduto il proprioposto per la prova dei 400 metri al belgaBrydenbach che lo aveva superato duevolte durante gare amichevoli. Mezz’oraprima della gara, vittima Brydenbach diuno stiroamento, Podlas è stato chiamatod’urgenza per partecipare alla gara classifi-candosi secondo.

RAYSTEVANS (Gran Bretagna) - BadmintonDiploma per il gestoDurante il Campionato del Mondo, in Svezia,Stevans interviene presso la giuria affinché ilsuo avversario, il danese Fleming Delfs, nonsia squalificato per via di un prolungamentodella sosta oltre i tempi regolamentari. Perderàl’incontro.

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GUSTAV KILLIAN (Repubblica FederaleTedesca) - CiclismoTrofeo per la carriera71anni, ex ciclista di fama mondiale, allenato-re dei vincitori di 8 medaglie olimpiche, tra cui4 d’oro, Killian è esempio di spirito sportivo,passione educativa e generosità per l’aiutodato ad una squadra avversaria durante i Gio-chi Olimpici di Montreal.

JOHN NABER (Stati Uniti) - NuotoTrofeo per la carrieraCampione olimpico, per la modestia, la gene-rosità e l’aiuto fornito a compagni e a avversa-ri durante le gare.

FRANCISCO XAVIER DE ARAUJO(Portogallo) - DirigentiDiploma per la carriera86 anni, campione nazionale in diverse disci-pline, dirigente e arbitro, ha mostrato entusia-smo e notevole spirito di fair-play nel corso diuna lunga carriera.

TAMAS WICHMANN (Ungheria) - Canoa-KayakTrofeo per il gestoNei mesi che precedono i Mondiali Wichmannsi rende conto che i risultati del suo amico e piùtemibile avversario, lo jugoslavo Matra Ljubeck,sono in declino. Lungi dal rallegrarsi, gli propo-ne di allenarsi insieme a lui in Ungheria. Lju-beck ritrova così la condizione fisica e nervosa evince il titolo iridato davanti a Tamas.

STELLAN BENGSSTON (Svezia) - Tennisda tavoloDiploma per il gestoCon un comportamento leale durante i quarti difinale dei Campionati Europei, Bengston rifiu-ta, in un momento importante dell’incontro, divalersi di un errore arbitrale e convince il giu-dice a tornare sulla sua decisione Perderà l’in-contro.

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ANDRE HARTMANN (Lussemburgo) -Tennis da tavoloDiploma per il gestoDurante un incontro internazionale contro l’Ir-landa, Hartmann convince l’arbitro a tornaresu una sua decisione, il che gli costa il match.

MARTINA NAVRATILOVA (Cecoslovac-chia) - TennisDiploma per il gestoDurante la finale del singolo a Wimbledon, laNavratilova si aggiudica la vittoria, non appro-fittando di un errore di arbitraggio e chiedendoall’arbitro di tornare sulla sua decisione.

EDWARDS GARETH (Gran Bretagna) -RugbyTrofeo per la carrieraConclusa di recente una brillante carriera nellasquadra del Galles, è stato dovunque apprezza-to per il gioco sempre pulito, anche quandoprovocato da avversari violenti. Nè ha rifiutatodi partecipare ad incontri amichevoli destinatiad opere benefiche.

GRZEGORZ ALEKSANROWICZ(Polonia) - CalcioDiploma per la carrieraEx-giocatore di calcio, arbitro (396 incontri,tra cui 80 internazionali) e giornalista, sempreha militato per il fair-play. è stato promotoredei club tra i sostenitori delle squadre di calcioil cui compito è l’educazione del pubblico ed ilrispetto per gli avversari.

PHILIPPE ROUX (Svizzera) - AutomobilismoTrofeo per il gestoDurante il Campionato svizzero svoltosi aMonza, il pilota Loris Kessel nell’urto controuna barriera di sicurezza resta prigioniero dellavettura con le gambe fratturate. Roux è l’unicoa fermarsi per soccorrerlo, esponendosi così alrischio di essere travolto e a quello di perderela licenza internazionale essendo passato

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all’automobilismo dopo due gravi incidentisciistici.

FRANCO GUALDI (Italia) - MotociclismoDiploma per il gestoDurante una gara per il Campionato europeo, ilpilota, in testa alla gara, rinuncia alla possibilevittoria per soccorrere lo svedese LennartAndersson caduto in un fossato.

ELIE KELESSIDIS (Grecia) - CiclismoDiploma per il gestoDurante i Campionati Balcanici, che si svolgo-no con una temperatura di 40°, a 30 chilometridall’arrivo Kelessidis offre la sua provvistad’acqua al turco Gultekin Okcuoglu, dimo-strando che la rivalità non esclude la fratellan-za sportiva.

MILAN ORLOWSKI (Cecoslovacchia) -Tennis da tavoloDiploma per il gestoDurante il Campionato europeo, Orlowskiinterviene presso l’arbitro affinché modifichila sua decisione circa un punto dubbio che gliè stato assegnato a fine manche. L’arbitro glidà ragione e in seguito il ceco perde il set el’incontro.

SVEN THOFELT (Svezia) - PentathlonTrofeo per la carrieraOro olimpico nel 1928 ed attualmente presi-dente dell’UIPMB, ha svolto una carriera diatleta e di dirigente sempre improntata al fair-play.

PRAKASH PADUKONE (India) -BadmintonDiploma per la carrieraTra le numerose azioni notevoli nel corsodi una brillante carriera internazionale,coronata dal titolo di “All England OpenBadminton Championship” nel 1980, Padu-kone interviene durante un torneo ufficialeper fare concedere un tempo supplementareall’avversario colpito da malore.

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STEFAN BRANTH e GERT PETTERSSON(Svezia) - OrientamentoDiploma per il gestoGert Pettersson (campione del mondo 1976) eStefan Branth mentre partecipano ad una garadi orientamento, in Jugoslavia, e si stannoavvicinando al traguardo intravvedono un con-corrente disteso nella neve, immobile. Decido-no di aiutarlo: sostenendolo, lo accompagnanoal traguardo prendendo una scorciatoia. Conse-gnato l’atleta sfinito agli ufficiali di gara, tor-nano a finire la loro prova.

STANISLAW OLSZEWSKI (Polonia)MotociclismoDiploma per il gestoDurante il Mondiale di motocross, un gruppodi piloti si avvia nella direzione sbagliata. Ols-zewsci è il primo ad accorgersene, fa retromar-cia e ritrova la strada giusta. Torna allora dagliavversari e fa segno di seguirlo. Nel gruppoche salva dalla squalifica si trova il suo avver-sario più temibile, l’italiano Angelo Signorelli.

FERNANDE SCHMIT (Lussemburgo) -AtleticaDiploma per il gestoIn occasione del Campionato nazionale dicross-country, Sheila Baum precede la rivaleSchmit di una ventina di metri, quando la garaè a metà. Visto che l’avversaria sta sbagliandodirezione, ad alta voce, l’avverte dello sbaglio.Questa torna sul percorso e vince la gara, pre-cedendo di poco la Schmit.

GEÖRGY SINKO (Ungheria) - AtleticaDiploma per il gestoDurante il Campionato ungherese di cross-country, l’atleta in testa alla gara crolla alcu-ni metri prima dell’arrivo. Due concorrentilo superano, ma il terzo, vedendo che il col-lega cerca di terminare la gara a gattoni,aspetta che varchi la linea di traguardo primadi lui.

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GIACINTO FACCHETTI (Italia) - CalcioTrofeo per la carrieraNel corso di una carriera conclusa nel 1978, hadisputato 457 incontri e segnato 59 gol, ha gio-cato 94 volte in nazionale, di cui 70 come capi-tano. Nominato “Calciatore d’oro” della sta-gione 1964/65 per lo stile, i risultati e lo spiri-to sportivo, è stato apprezzato per l’onestà e ilcomportamento sempre corretto nei confrontidi compagni, avversari, arbitri, giornalisti edirigenti.

STANLEY ROUS (Gran Bretagna) - CalcioTrofeo per la carrieraPresidente onorario della Federazione interna-zionale del Calcio, ha creato vari riconosci-menti destinati a premiare lo spirito del fair-play, contribuendo in tal modo alla difesa del-l’etica sportiva.

GURU HANUMAN (India) - LottaDiploma per la carrieraEx-atleta, divenuto allenatore molto popolarenel suo Paese, ha conseguito ottimi risultatiallenando atleti che hanno vinto medaglie aiCampionati Regionali e Continentali. Non-ostante i suoi 80 anni, continua a preparare igiovani, insegnando loro i comportamenti delfair-play.

MARCELO KATZ (Argentina) - TennisDiploma per il gestoAi Campionati Nazionali, Katz chiede cheuna pausa supplementare sia concessa al suoavversario Marciales colpito da crampi.L’incontro, interrotto sul set decisivo con 5giochi pari, riprende ed è vinto da Marciales.

BARNABAS KOVACS (Ungheria) - VelaDiploma per il gestoDurante una regata, Kovacs decide di abban-donare la gara per salvare un concorrente cherischia di annegare dopo che la sua imbarca-zione si è rovesciata.

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MARK TRIZZINO e STAN DZIEDZIC(Stati Uniti) - LottaDiploma per il gestoAi Campionati del Mondo giovanili, Trizzinoviene proclamato vincitore senza combatterein quanto l’avversario, l’austriaco Bodeman,male informato sul programma, ha lasciato lasala. Su richiesta della delegazione austriaca,l’allenatore americano, Stan Dziedzic, accon-sente che Trizzino si presenti di nuovo sul tap-peto, pur sapendo di mettere a rischio la quali-fica già ottenuta.

VLASTIMIL ZWIEFELHOFER(Cecoslovacchia) - AtleticaDiploma per il gestoDurante una gara valida per la selezione delCampionato del Mondo, Zwiefelhofer pestainvolontariamente il piede del suo avversariopiù temibile, Ivan Uvizl, che perde una scarpa.Con il rischio di essere superato da altri atleti,Zwiefelhofer aspetta che l’infortunato si siarimesso la scarpa per riprendere la gara.

MOHAMEDGAMMOUDI (Tunisia) - AtleticaTrofeo per la carrieraOro ai Giochi Olimpici del Messico, argento aquelli di Tokio e Monaco, al termine della car-riera si è dedicato ad attività benefiche nellosport. Tra le altre cariche, è Presidente dellaCommissione sociale della Federazione tunisi-na e si occupa del problemi degli atleti e delleloro famiglie.

KLAUS STEINBACH (Repubblica FederaleTedesca) - NuotoTrofeo per la carrieraCampione del mondo e quattro volte vicecam-pione, sempre esempio di fair-play, ha conci-liato lo sport con gli studi. Laureato in medici-na, si è dedicato ai problemi degli handicappa-ti che praticano sport.

JORGE GOMEZ VIEIRA (Portogallo) -CalcioDiploma per la carriera

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Capitano della nazionale ai Giochi Olimpici diAmsterdam nel 1928, frequentemente citatodalla stampa per il suo fair-play, non ha mairicevuto ammonizioni. Al termine della carrie-ra, è divenuto il primo arbitro portoghese dilivello internazionale.

MATS WILANDER (Svezia) - TennisTrofeo per il gestoIn occasione della semifinale degli Internazio-nali del Roland Garros contro Josè Luis Clerc,Wilander chiede all’arbitro di assegnare all’av-versario il punto che gli era stato appena attri-buito e che gli avrebbe permesso di vincerel’incontro.

PATRICK BATTISTON (Francia) - CalcioDiploma per il gestoDurante la semifinale del Mondiale 1982 tra laFrancia e la Repubblica Federale Tedesca, l’at-leta francese è attaccato duramente dal portie-re avversario, Schumacher. Crolla a terra privodi sensi e, per un istante, si teme il peggio.Quando, dopo il Mondiale, vittima di una frat-tura a una vertebra cervicale, Battiston seppeche l’avversario voleva chiedergli scusa, accet-tò con nobile gesto di incontrarlo.

RICARDOBIZZOZERO (Argentina) - PelotaDiploma per il gestoDurante il IX° Campionato del Mondo, a Cittàdel Messico, contro la squadra messicana, Bizo-zero, constata che uno degli avversari è spossa-to. Fa interrompere l’incontro e chiede ai mas-saggiatori di occuparsi del rivale. Il Messicogiunge a un solo punto dall’Argentina, 33 a 34,ma questa vince infine con 35 punti.

ANDRAS GORGENYI (Ungheria) -Pattinaggio veloceDiploma per il gestoFinito secondo nella prova dei 500 metridurante il Campionato, Gorgenyi non esita autilizzare il tempo di riposo per aggiustare

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1982

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nella sua officina i pattini di un avversario e loaiuta così a vincere la gara che egli stessoavrebbe potuto aggiudicarsi.

FRANCISCO JULIO ARDISSON(Portogallo) - Sollevamento pesiDiploma per la carrieraDopo una carriera di oltre 40 anni, dedicataalla difesa di un comportamento leale, divenu-to allenatore e dirigente sportivo, ha fattoregnare questo spirito di generosità e di sereni-tà nelle sei discipline praticate: atletica, rugby,pallacanestro, sollevamento pesi, hockey suprato e lotta. Come volontario ha animato persei anni un club di quartiere.

ISMET KARABABA (Turchia) - CalcioTrofeo per il gestoDurante un incontro decisivo per la classifica,mentre una squadra chiede all’arbitro di con-validare il gol segnato, l’altra sostiene che ilpallone non ha varcato la linea di porta. Surichiesta dell’arbitro, Karababa dichiara diaver fermato il pallone dentro la porta. Perconseguenza la sua squadra perde la partita eviene retrocessa. Per questo gesto, la Commis-sione per il fair-play del CNO turco ha asse-gnato a Karababa la Coppa del fair-play.

“BALL-SPIELCLUB FRANKFURT”(Repubblica Federale Tedesca) - CalcioDiploma per il gestoIl 18 e 19 giugno 1983 il “FC di Zurigo” haorganizzato un torneo per ragazzi dodicenni alquale hanno partecipato venti squadre di cin-que paesi. Il premio per il fair-play, il cui pun-teggio è stato calcolato in base alle relazionidegli arbitri sui falli fischiati, le ammonizioni,eccetera, è stato assegnato al “Ball-SpielclubFrankfurt”, allenata da Olvier Schaack.

WILLIE BANKS (Stati Uniti) - AtleticaDiploma per il gestoFavorito nella prova del salto triplo ai primi

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1983

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Mondiali di atletica, svoltisi nel 1983 a Helsin-ki, Banks viene superato da un giovane polac-co sconosciuto a livello internazionale. Domi-nando la propria delusione, con un grande sor-riso applaude i giudici e si congratula con calo-re con l’avversario.

JIRI BERAN (Cecoslovacchia) - SciDiploma per il gestoUltimata una lunga carriera che lo ha visto 14volte campione nazionale di fondo, Beran par-tecipa ad un cross-country dei “cento chilome-tri”. Quando Havel, il suo più temibile avver-sario, sbaglia percorso, lo avverte e lo aspetta,compromettendo la propria vittoria.

ALEXANRE MEDVED (URSS) - LottaTrofeo per la carrieraTre volte campione olimpico (Tokio, Messico eMonaco), sette volte campione del mondo, nonha mai ricevuto durante la carriera ammonizionio sanzioni per irregolarità, atti brutali o indisci-plina, nè ha ferito gli avversari. Durante la fina-le del Campionato del mondo, nel 1963, Medvedè opposto all’iraniano Tahti. Sapendo che ha unagamba ferita, lotta in maniera corretta e vince ilcombattimento senza aver attaccato l’avversariocon prese sull’arto contuso.

RODOLFO ALIAGA (Bolivia) - Pallacane-stroDiploma per la carrieraTra i migliori giocatori locali di pallacanestro edi pallavolo, nel 1972 Aliaga fu proclamato daigiornalisti boliviani “sportivo dell’anno” per ilsuo spirito cavalleresco. Dopo 25 anni di car-riera, Aliaga è stato in seguito nominato Diret-tore Nazionale degli Sport e quindi SegretarioGenerale degli Sport e della Gioventù.

JUAN CARLOS HARRIOT (Argentina) -PoloDiploma per la carrieraDetto “Il Pelé del Polo”, dopo una carrieraventennale, si è ritirato dalla competizione nel1982. Nello stesso anno il Comitato Olimpico

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Argentino, gli ha assegnato il Premio del Fair-Play per “il comportamento cavalleresco sianella vita privata che nello sport, e per nonessere mai stato colpito da un’ammonizione osanzione”.

JEAN PRESSET (Svizzera) - CalcioDiploma per la carrieraPortiere, in seguito allenatore e animatore gio-vanile, è stato costantemente un modello difair-play. Attualmente, quale membro dellaCommissione Fair-Play presso l’AssociazioneSvizzera dello Sport, promuove in tutti gliambienti l’idea e l’attuazione del movimento. èanche l’autore principale della “Carta del Fair-Play” che comincia a essere usata in molti clube scuole svizzere.

JOSY STOFFEL (Lussemburgo) - GinnasticaDiploma per la carrieraPresente in cinque Giochi Olimpici e in quattroCampionati del Mondo, è stato quindici voltecampione nazionale. Nel 1983, ha ricevuto ilTrofeo Prosper Link, attribuito dal CNO delLussemburgo, per la carriera esemplare di atle-ta, allenatore e dirigente al servizio del suoclub, della sua federazione e del ComitatoOlimpico Lussemburghese.

MOHAMEDALI RASHWAN (Egitto) - JudoTrofeo per il gestoSesto classificato ai Mondiali del 1979 e quin-to nel 1983, giunto in finale ai Giochi Olim-pici di Los Angeles, Rashwan deve affronta-re il giapponese Yamashita, che detiene unodei medaglieri più illustri ma zoppicante peruna ferita. Rashwan non approfitta dellamenomazione dell’avversario e concentra isuoi attacchi sul lato sinistro. Yamashita,dominando il dolore e sfruttando tutta la suaesperienza, vince il combattimento. Rash-wan si accontenta della medaglia d’argento,rinunciando a vincere in un modo che“sarebbe stato contrario ai suoi principi”.

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1984

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DARIUSZ ZAWADZKI (Polonia) -Sollevamento pesiTrofeo per il gestoDurante il Mondiale juniores, Zawadzki ottie-ne lo stesso punteggio totale di un altro con-corrente. Giacché il suo peso è risultato infe-riore a quello dell’avversario, gli viene asse-gnata la medaglia di bronzo. Ma la restituiscedichiarando di pesare in realtà mezzo chilo dipiù dell’avversario.

MONTSERRATGOMARIZ (Spagna) - NuotoDiploma per il gestoLa traversata a nuoto del porto di Salou, inSpagna, si svolge con mare mosso. Nelle vici-nanze del traguardo, la Gomariz, che è nelgruppo di testa, scorge una concorrente in dif-ficoltà vicino al molo roccioso. Mentre le altreproseguono la gara, essa si dirige verso la con-corrente in pericolo e l’aiuta a sostenersi finoall’arrivo della barca di salvataggio.

BLAZEJ KRUPA e PIOTRMYSTKOWSCI(Polonia) - AutomobilismoDiploma per il gestoDurante la prova di velocità del 41° Rally diPolonia, valido per il Campionato Europeo,l’equipaggio polacco scorge quello svedeseaccanto alla macchina caduta in un burrone. Ipolacchi si fermano, aiutano gli svedesi arimettere la vettura in carreggiata, il che per-mette loro di continuare la corsa e vincerla.Durante questa azione, tocca alla macchinapolacca di scivolare nel burrone. La sosta inattesa dei soccorsi dura parecchio e l’equipag-gio ottiene alla fine il 13°posto invece del 3°che avrebbe potuto conquistare.

JANOS MIGLECZI (Ungheria) - LottaDiploma per il gestoDurante la finale del Campionato nazionale,l’atleta è in svantaggio di 1 a 11 quando l’av-versario, ferito, deve interrompere il combat-timento. Migleczi potrebbe quindi conquista-re il primo posto, ma si accontenta dellamedaglia d’argento.

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SQUADRA FEMMINILE (Canada) -Hockey su pratoDiploma per il gestoI Trofei Fair-Play per la Coppa del Mondo1981 e 1983 e per i Giochi Olimpici di LosAngeles nel 1984 non le sono stati assegnatisoltanto in base al conteggio dei falli sanziona-ti, ma anche tenendo conto del suo atteggia-mento. Infatti, durante la Coppa del Mondo,essendo l’Squadra austriaca in ritardo per unerrore di lettura del proprio calendario, le cana-desi, seppure per regolamento risultano vinci-trici del match senza giocarlo, decidono diattendere le avversarie.

TIFOSI DANESI SPETTATORI CAMPIO-NATO EUROPEO DI CALCIO IN FRAN-CIA (Danimarca) - CalcioDiploma per il gestoLa stampa ha ampiamente sottolineato l’atteg-giamento dei 20.000 tifosi danesi venuti aincoraggiare la propria squadra durante i quat-tro incontri disputati in diverse città francesi.Essi hanno dimostrato come un gruppo moti-vato da un interesse comune possa conciliaretendenze opposte: da un lato, il legittimo soste-gno che si dà alla propria squadra, dall’altro,un atteggiamento generoso ed equilibrato neiconfronti della squadra antagonista.

BARNEYWARD (Stati Uniti) - EquitazioneDiploma per il gestoL’americano, qualificatosi per la finale, sta perincontrare il britannico John Whitaker. Questideve però dare forfait a causa di una ferita delproprio cavallo. Dato che si tratta di un “per-corso parallelo”, basterebbe a Ward varcare lalinea di traguardo per vincere. Non volendoapprofittare del proprio vantaggio, preferiscedividere con l’avversario il primo posto e ilpremio corrispondente.

LUCIANO ACQUARONE (Italia) - AtleticaDiploma per la carrieraSi è dedicato allo sport per 37 anni, come pra-ticante, come tecnico dirigente e infine come

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presidente del club “U.S. Maurina” di La Spe-zia. Nel giugno 1972 partecipa alla Maratonadi Bruxelles, gara di selezione per i GiochiOlimpici di Monaco di Baviera. La sera pre-cedente la gara, Acquarone riempie la propriaborraccia di tè molto zuccherato, mentre ilcompagno De Menego riempie la sua soltantocon acqua e qualche compressa di vitamina C.A metà gara, De Menego ha un leggero manca-mento. Acquarone, al contrario, intravede già lapossibilità di classificarsi terzo, con il diritto diandare a Monaco. È come un sogno: i giochiolimpici a 42 anni! Ma il suo pensiero torna aDe Menego, lo stimola, lo incoraggia, infine glipassa la sua borraccia. L’effetto è quasi imme-diato: l’atleta riprende fiato e all’arrivo si classi-fica secondo. Acquarone finisce 8°, 4° degli ita-liani. Non andrà a Monaco.

EMILEGRETSCH (Lussemburgo) - SchermaDiploma per la carrieraPresidente della Federazione lussemburghesedi scherma, socio fondatore della Società lus-semburghese di medicina dello sport di cui èstato presidente, promotore e presidente delPanathlon, Gretsch ha ricevuto il Trofeo delFair-play Nazionale per lo spirito che ne hadistinto la carriera di atleta (ha partecipato trevolte ai Giochi Olimpici) e di dirigente (dellasua Federazione e del CNO).

RUEDIGERHELM (Repubblica DemocraticaTedesca) - Canoa-KayakDiploma per la carrieraVincitore di tre ori olimpici e capitano dellasquadra nazionale, ha brillato nei confronti deisuoi compagni e degli avversari per il fair-play, la modestia, la correttezza e il senso diresponsabilità. Attualmente membro del Parla-mento e insegnante di educazione fisica, dedi-ca ancora molto tempo ai giovani, che incorag-gia alla pratica sportiva.

PAUL LIBAUD (Francia) - PallavoloDiploma per la carrieraPresidente onorario e fondatore della Federa-

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zione Internazionale di Pallavolo, ha presiedutola stessa per 37 anni ed è stato rieletto semprealla quasi unanimità. Ha dovuto questo lungomandato ad una eccellente gestione, al dinami-smo, ma soprattutto all’amicizia e alla compren-sione con cui ha saputo risolvere i vari problemiin uno spirito di giustizia e di equità, eliminandoogni questione politica, religiosa o razziale.

FRANTISEK PLANICKA (Cecoslovac-chia) - CalcioDiploma per la carrieraEx portiere della nazionale e personaggio leg-gendario del calcio mondiale, Planicka ha rap-presentato 73 volte il suo paese in incontri inter-nazionali senza mai essere ammonito. Non-ostante l’età avanzata (80 anni), assiste tuttora amanifestazioni sportive e partecipa a riunionicon i giovani. Il Club cecoslovacco del Fair-play gli ha assegnato il suo Gran Premio 1984.

ALFRED CAUWELS (Belgio) - GiornalismoDiploma per la promozioneFondatore del Fair-play Club del Belgio, auto-re di innumerevoli articoli sul fair-play, èanche l’autore e il promotore dei manifesti edelle locandine edite ogni due mesi. Fondatoredel periodico del Club del Fair-play (versionifrancese e nederlandese), è un valido collabo-ratore della Fondazione Internazionale Rika deBacker Van Ocken contro la violenza nelloSport.

COMITATO DEI TIFOSI DE “L’ESPE-RANCE SPORTIVE” (Tunisia) - CalcioDiploma per la promozioneI rappresentanti di questo club omnisporthanno fatto appello ai calciatori affinché dimo-strino rispetto per le decisoni arbitrali ed evi-tino il gioco violento. Grazie anche agli appel-li lanciati al pubblico durante gli incontri, que-sti si sono svolti in un ambiente corretto.

“LA CHAUX-DE-FOND” (Svizzera) - CalcioDiploma per la promozioneUn contratto di sponsorizzazione prevede che

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il Club si impegni a far firmare e rispettaredalla squadra, dall’allenatore, dal presidente edai membri del comitato direttivo, la carta delFair-play. La Zènith International SA si impe-gna a sua volta a offrire un “bonus fair-play” di30.000 Fr, dal quale saranno detratti 500 Fr perogni cartellino giallo e 2.000 Fr per ogni car-tellino rosso.

JONKHEER R.C.W. VON BOSE (PaesiBassi) - DirigentiDiploma per la promozioneÈ il promotore e l’organizzatore nel 1982,1983 e 1984 delle Giornate Olimpiche deiGiovani che si pongono come obiettivo diattiroare l’attenzione sul fair-play. Un libret-to appositamente realizzato dà consigli aigenitori e ai giovani, tratta dei regolamenti,delle tattiche, dell’aggressione, delle pariopportunità, delle attitudini nei confronti del-l’arbitro e del modo di costruire il propriogiudizio del fair-play.

MOKHTAR ALY MOKHTAR (Egitto) -CalcioTrofeo per il gestoDurante un incontro di campionato, MokhtarAly Mokhtar è vittima di un grave incidente chesegna la fine della sua carriera sportiva. Perfesteggiarlo viene organizzata una partita equando egli compie un giro d’onore dello stadioa braccetto di chi lo aveva colpito dichiara chel’avversario non aveva nulla da rimproverarsi.

KANDI AMELON e ALEX BINNIE(Stati Uniti) - Pattinaggio artisticoDiploma per il gestoDopo gli esercizi obbligatori per il “cucchiaiod’oro” a Zagabria, la coppia Amelon/Binnieoccupa il 4° posto. Tuttavia, giacché la coppiaungherese che la precede è costretta ad abban-donare la gara in seguito a un incidente acca-duto durante il riscaldamento, gli americanisalgono al 3°. Durante la consegna dei premi,

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1985

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insistono per dare il loro bronzo agli unghere-si, ma il regolamento lo vieta. Per questo gesto,Amelon e Binnie hanno ricevuto il “PremioJack Kelly per il Fair-Play” di recente creatodal CNO degli Stati Uniti.

CHARLES BUTT (Stati Uniti) - CanottaggioDiploma per il gestoAllenatore del “Potomac Boat Club” e della“Washington and Lee High School”, Buttiscrive i due equipaggi del ‘4 con timoniere”alle regate annue sul Potomac. Dato che laprova è valida soltanto se partecipano treimbarcazioni, si rivolge allora al club Wool-bridge chiedendo di iscrivere il loro equipag-gio e dichiarandosi pronto a fornire l’imbarca-zione e a prestarsi come allenatore. Woolbrid-ge si piazza al secondo posto, ma Butt, avendorilevato un errore di cronometraggio, intervie-ne presso i giudici perché ne riconoscano lavittoria.

NORBERT MNICH (Polonia) - Tennis datavoloDiploma per il gestoAi Campionati Internazionali in Belgio, Mnichincontra il greco Zikosen. Al 5° set, quando ilgreco sta vincendo 20 a 19, l´arbitro assegna unpunto al polacco non avendo notato un suo erro-re. Mnich confessa di aver toccato la pallina conil dito e concede la vittoria all´avversario.

BOHUMIL POSLEDNI (Cecoslovacchia) -MotociclismoDiploma per il gestoDurante la Sei Giorni nei Pirenei spagnoli, l’i-taliano Franco Mayor cade e perde i sensi.Mentre gli altri partecipanti continuano la gara,il cecoslovacco si ferma per soccorrerlo e glisalva probabilmente la vita. Nonostante questasosta, Posledni riesce a recuperare e vince lagara e il titolo di Campione del mondo per laclasse 500.

ANNETTE SIMON (Francia) - AtleticaDiploma per il gesto

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Durante le gare dei Giochi dell’Avvenire orga-nizzati dal Comitato Olimpico francese, laSimon deve compiere la quinta prova del saltoin lungo. Nonostante il suo terzo posto siaminacciato, ritarda volontariamente la provaper permettere alle due avversarie che hannopartecipato alla finale dei 100 m ostacoli direalizzare le loro.

RENE BAZENNERYE (Francia) - Atletica(alla memoria)Trofeo per la carrieraCampione nazionale di lancio del disco, dopo lacarriera agonistica ha svolto funzioni importantinell’amministrazione dello sport, a livello nazio-nale e internazionale. Ha contribuito attivamentealla creazione e allo sviluppo del Consiglio inter-nazionale dell’Educazione fisica e dello sport ealla fondazione del Comitato Internazionale per ilFair-play, di cui fu animatore instancabile.

JOHNB.KELLYJr. (Stati Uniti) - Canottaggio(alla memoria)Trofeo per la carrieraMedaglia olimpica, quattro volte presente aiGiochi, John B. Kelly Jr. vinse a due riprese il“Diamond Sculls” a Henley (Gran Bretagna).Chiamato alla presidenza del Comitato Olim-pico degli Stati Uniti nel 1981, una morteimprovvisa lo ha colto alcuni mesi dopo. IlComitato decise allora di rendergli omaggiocreando l’annuale “Jack Kelly Fair-playAward” così da sostenere l’azione avviata afavore dell’etica sportiva.

JUHA MIETO (Finlandia) - SciTrofeo per la carrieraTra i più rinomati atleti degli anni ‘70 e ‘80, hapartecipato a quattro edizioni dei Giochi Inver-nali (1972, 1976, 1980 e 1984) e a tre Campio-nati del mondo (1974, 1978 e 1982), ottenen-do, tra l’altro, un oro, due argenti e due bronziolimpici. Nel 1982, durante i Mondiali a Oslo,aiuta l’americano Bill Koch, ormai spossato, acompletare l’ultima salita prima dell’arrivo,spingendolo e rischiando così la squalifica. Nel

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1980, ai Giochi di Lake Placid, nonostante ladelusione per aver perso per un centesimo lamedaglia d’oro nei 15 chilometri, è il primo acongratularsi con il vincitore. Secondo ilComitato Olimpico Finlandese, Juha Mieto èconsiderato dai giovani del suo paese un illu-stre esempio di sportivo fair-play.

BALBIR SINGH (India) - Sollevamento pesiTrofeo per la carrieraCampione nazionale per tredici anni in trecategorie diverse, è l’unico atleta indiano adavere realizzato primati nazionali in quattrocategorie. Apprezzato per la fedeltà alle regoledel fair-play, definite da lui “la dignità dellacompetizione sportiva”, nel 1957, durante iCampionati nazionali, constatato l’errore dipesatura, chiede all’arbitro di ricontrollare ilproprio peso ritenendo di dover essere inseritonella categoria di peso superiore, ove la con-correnza è maggiore. Nel 1959, durante i Cam-pionati dello Stato di Delhi, saputo che il suoallenatore e il capo squadra tentano di abbassa-re di cinque libbre il peso della terza prova, sioppone alla manipolazione; fallisce nel tentati-vo e la sua squadra perde il Trofeo. Nel 1973,iscritto al Campionato Nazionale nella catego-ria dei 110 kg, viene a sapere che un giovanecompatriota si lamenta presso i colleghi dicen-do che non gli riuscirà di vincere il titolo fin-ché Balbir resterà in gara. Decide allora di riti-roarsi e aiuta il giovane a conquistarlo.

FERNANDOMACHADO (Portogallo) - NuotoDiploma per la carrieraEx giocatore di pallanuoto e ginnasta, terminatala carriera agonistica abbastanza presto, comevolontario ricopre da 35 anni la carica di Teso-riere e di Vicepresidente nel Comitato OlimpicoPortoghese. Interessato all’educazione dei gio-vani, li ha incitati a rispettare gli avversari e apraticare lo sport con spirito di fair-play.

CESARE ZILIOLI (Italia) - Canoa-KayakDiploma per la carrieraPartecipante ai Giochi Olimpici di Roma, di

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Tokio e di Città del Messico, e a cinque Cam-pionati del Mondo, ha vinto 32 titoli nazionali.Nel 1960, durante il Mondiale in Yugoslavia,l’equipaggio italiano, composto da Zilioli eCesare Beltrami, si ferma deliberatamentenella gara di K2 sui 10.000 metri per recupera-re il remo perso dagli ungheresi. Questi vinco-no la medaglia d’oro e gli italiani si classifica-no al 6° posto su 33 concorrenti.

ASSOCIAZIONE SVIZZERA DELLOSPORT - OrganizzazioneDiploma per la promozioneInaugurata una campagna esemplare a favoredel fair-play attraverso articoli di stampa eazioni promozionali negli stadi, l’Associazioneha proseguito l’attività presso federazioni, clube allenatori. Attualmente si concentra sul tema“Gioventù, Educazione, Società” ed il suoesempio è seguito con vivo interesse e molteazioni.

ARIDES BRAGA (Brasile) - GiornalismoDiploma per la promozioneEsperto di calcio, pallavolo e pallacanestro, neiquarant’anni di carriera giornalistica ha sem-pre sottolineato il valore dello sport nella for-mazione morale dei giovani.

KAREL MALINA (Cecoslovacchia)GiornalismoDiploma per la promozioneCommentatore radiofonico molto popolare,giornalista e scrittore, è stato uno dei fondatoridel movimento per il fair-play nel suo paese edanche promotore del Premio “La medagliad’oro per la domenica”, assegnato dalla radiostatale per gesti cavallereschi.

ISTVAN VASKUTI e JANOS SARUSI-KISS(Ungheria) - Canoa-KayakTrofeo per il gestoDurante i Giochi di Montreal, l’equipaggioungherese presta la propria imbarcazione di

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1986

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riserva agli jugoslavi Ljubek e Nisovic, giuntialla gara senza la loro canoa. Nonostante ildanneggiamento della propria imbarcazione,gli ungheresi, considerati favoriti, non chiedo-no agli avversari la restituzione della barca etentano una riparazione di fortuna. L’operazio-ne fallisce e si piazzano quinti preceduti daglijugoslavi.

JUDY CAUNTER (Stati Uniti) - CiclismoDiploma per il gestoDopo una stagione brillante, con vittorie impor-tanti negli Stati Uniti e all’estero, quando vieneselezionata per i Campionati del Mondo 1986,ritenendo che la rivale Janelle Parks possa darerisultati migliori, le cede il posto. La Parks vin-cerà una medaglia d’argento e alla Caunter spet-terà il premio nazionale del Fair-play.

JOSEF HEYES (Cecoslovacchia) - AtleticaDiploma per il gestoEx campione nazionale ed attualmente allenato-re del Club Universitario “TIVS”, conquistatocon i propri atleti il primo posto nella staffettadichiara ai giudici che la squadra aveva vintoingiustamente avendo oltrepassato il limite con-sentito per il passaggio del testimone.

PERNILLE NEDERGAARD (Danimarca) -BadmintonDiploma per il gestoAi Campionati Nazionali Christine Bostofte,15 anni, è sul punto di vincere la finale controla Nedergaard, 19 anni, ritenuta la nuova stelladanese. Improvvisamente Christine scivola, siprocura uno stiroamento e deve pertantoabbandonare il match. Durante la cerimoniaprotocollare, la Nedergaard rifiuta di ricevereil Premio e dichiara che l’avversaria meritavadi vincere il titolo.

ABELARDO RONDON (Colombia) -CiclismoDiploma per il gestoNel corso di una tappa del Giro di Spagna, lospagnolo Celestino Prieto cade pesantemente

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in un ruscello. Rondon, pur appartenendo aun’altra squadra, scende di bicicletta, aiutaPrieto a riprendere la strada e lo accompagnaper 40 chilometri, fino all’arrivo, sacrificandocosì una mezz’ora di tempo.

SIR STANLEY MATTHEWS (Gran Breta-gna) - CalcioTrofeo per la carrieraHa preso parte a ottantaquattro incontri inter-nazionali nel corso di una carriera conclusaall’età di cinquant’anni, senza mai ricevere unaammonizione. Attento e generoso nei confron-ti dei compagni, ha tenuto sempre un compor-tamento esemplare.

DANIEL DESCHATRES (Francia) - AtleticaDiploma per la carrieraEbanista di professione, in pensione dal 1985,in gioventù ha praticato la marcia, la corsa,prove di salto e di lancio. Terminata la carrie-ra sportiva, ha consacrato il tempo libero allaformazione di giovani atleti, sia come allenato-re che come fondatore e dirigente di diversicentri sportivi.

ERIKA HESS (Svizzera) - SciDiploma per la carrieraPiù volte mondiale di sci alpino e vincitricedella Coppa del Mondo, ha sempre accettatovittorie e sconfitte con grande dignità. I rariinsuccessi li ha accolti con serenità cercandoogni volta di trarne una lezione. Personalitàsolare e citata ad esempio, in occasione del-l’anno dedicato alla gioventù è stata indicatacon unanime consenso come sportiva svizzerafair-play 1985.

KAREL LISMONT (Belgio) - AtleticaDiploma per la carrieraFondista e maratoneta, ha partecipato a tutti iGiochi Olimpici dal 1972 al 1984, vincendo unargento nel 1972 e un bronzo nel 1976. Nelcorso di numerose competizioni nazionali einternazionali ha dato prova di esemplare fair-play.

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VICTOR BANCIULESCU (Romania) -GiornalismoDiploma per la promozioneGiornalista sportivo da 45 anni, conferenzierenel suo paese e all’estero, ha di recente pubbli-cato in Romania il libro “Meglio di una vitto-ria”, che racconta la cronistoria del ComitatoInternazionale per il Fair-play e le azioni piùnotevoli dei vincitori del CIFP.

LEGADELLACOSTAAZZURRA (Francia)- JudoDiploma per la promozioneHa istituito un codice morale rivolto agli esor-dienti che enumera otto virtù: cortesia, corag-gio, sincerità, modestia, rispetto, controllo disé e amicizia. Diffusa da manifesti, locandine eadesivi distribuiti ai club, la campagna di sen-sibilizzazione ha avuto ripercussioni in tutta laFrancia.

HENRIK SNOEK (Repubblica FederaleTedesca) - EquitazioneDiploma per la promozioneIn occasione della Coppa del Mondo di Göte-borg, firma una dichiarazione in cui denunciail doping dei cavalli e chiede l’introduzione dicontrolli ed esami, sia nelle competizioninazionali che internazionali. Per questa sua ini-ziativa l’Associazione Olimpica Tedesca gli haassegnato il suo riconoscimento del fair-play.

CLEVELAND STROUD (Stati Uniti)PallacanestroTrofeo per il gestoVinto il Campionato scolastico del proprioStato, l’allenatore Cleveland Stroud scopreche un giocatore della sua squadra che ha par-tecipato all’incontro per soli 45 secondi, nonera stato qualificato. Decide allora di restitui-re il Trofeo suscitando critiche accese daparte dei tifosi. La scuola approvò invece ilsuo gesto e la dichiarazione che lo accompa-gnava: “bisogna essere onesti e agire secondo

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le regole. Il risultato si dimenticherà, mai ilcomportamento”.

PABLO IRIGOITIA (Argentina) - PelotaDiploma per il gestoDurante il Campionato Nazionale, ostacolainvolontariamente l’avversario mentre sta bat-tendo la palla. L’arbitro non ritiene necessariauna punizione, per cui Irigoitia è dichiaratovincitore. Tuttavia egli chiede al giudice dirigiocare il punto e il suo avversario se loaggiudica.

MICHEL POFFET (Svizzera) - SchermaDiploma per il gestoDanneggiato nella finale di spada ai Mondiali1987 a Losanna da una decisione arbitrale,Poffet raggiunge l’arbitro per stringergli lamano, anche se l’errore gli ha negato l’accessoal podio davanti al suo pubblico.

SANDER TANTI (Malta) - MotociclismoDiploma per il gestoVinto il Campionato della sua categoria d’età,il dodicenne Tanti rifiuta il riconoscimentodichiarando che è stato commesso un errorecirca la sua data di nascita. La sua lealtà è statagiustamente messa in evidenza dal Comitatodello Spirito Sportivo di Malta.

GERGELYKISGYORGY (Ungheria) - TennisDiploma per il gestoGiunto in finale di un torneo per giovani pro-messe, poiché l’avversario ha dovuto ritiroarsiin seguito a una ferita, Kisgyorgy non accetta lavittoria e chiede che l’incontro sia differito. Inseguito subisce una sconfitta e perde il premio.

VIJAY AMRITRAJ (India) - TennisTrofeo per la carrieraNell’arco di una quindicina di anni la sua atti-vità agonistica ha brillato per fair-play. Allafinale della Coppa Davis, nel 1987, in qualitàdi capitano della rappresentativa indiana, haribadito con il suo comportamento l’immaginedi una encomiabile disciplina sportiva.

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GODFREY CHITALU (Zambia) - CalcioDiploma per la carrieradopo 203 incontri internazionali, avendo vintoper tre volte il titolo di miglior calciatore del-l’anno e di miglior sportivo, terminata la car-riera ha curato la formazione di giovani atleti.Divenuto nel 1987 il responsabile della nazio-nale, ha contribuito alla sua qualificazione peril torneo Olimpico del 1988 a Seul.

RUDY HARTONO KURNIAWAN(Indonesia) - BadmintonDiploma per la carrieraCampione del mondo nel 1980, avendo sempretenuto un contegno amichevole con gli avversarie di rispetto verso gli arbitri, conclusa la lunga ebrillante carriera è divenuto membro del Consi-glio della Federazione Internazionale.

JARMILA KRATOCHVILOVA(Cecoslovacchia) - AtleticaDiploma per la carrieraCampionessa del mondo nel 1983 a Helsinkinei 400 e 800 m, medaglia d’argento ai GiochiOlimpici del 1980, con modestia esemplare siè sempre battuta nello spirito del fair-play.

ANNIE LAMBRECHTS (Belgio) - Patti-naggio a rotelleDiploma per la carrieraVinti due ori ai Mondiali, essendo di esempio,con il proprio comportamento, ai giovani delsuo Paese, conclusa la carriera di alto livello hascelto di dedicarsi alla preparazione e all’assi-stenza di nuovi campioni.

JOHN LANDY (Australia) - AtleticaDiploma per la carrieraNel 1956, partecipando alla corsa del miglio,con l’obiettivo di battere il record del mondo,ad un giro e mezzo dall’arrivo, l’amico RonClarke cade. Gli atleti lo “scavalcano” e conti-nuano la corsa, ma Landy si ferma per aiutar-lo, rinunciando così al possibile primato. Con-clusa la carriera, si è dedicato alla formazionedi giovani atleti, sempre insistendo sullo spiri-

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to sportivo. è stato chiamato come consiglieredel Governo per l’elaborazione di una politicanell’ambito dello sport e del tempo libero.

LONGINO PEREZVELAZQUEZ (Messico)- AtleticaDiploma per la carrieraOttantaseienne, tre volte medaglia d’oro aiMondiali dei veterani a Melbourne, è di esem-pio alla gioventù del suo Paese per la modestia,lo spirito fair-play e la vitalità.

CHRISTA ROTHENBURGER-LUDING(Repubblica Democratica Tedesca) - Patti-naggio veloceDiploma per la carrieraCampionessa Olimpica 1984 e 1988, è diesempio per lo spirito sportivo e la modestia.

JAN LIS e TADEUSZ OLSZANSKI(Polonia) - GiornalismoDiploma per la promozioneAutori di numerosi articoli sull’etica sportiva e delvolume “Fair-play”, pubblicato nel 1984 e quinditradotto ed edito in Ungheria, Bulgaria e Vietnam,essi hanno anche contribuito all’organizzazionedel primo incontro tra i vincitori ungheresi e polac-chi dei premi nazionali fair-play.

SPEDIZIONE TRANSARTICA (Russia -Canada) - SciTrofeo per il gestoPer la prima volta, quattro canadesi e novesovietici hanno attraversato l’Artico. L’impre-sa è durata 91 giorni in condizioni molto diffi-cili. Un grande avvenimento sportivo, resopossibile dalla resistenza, dal fair-play e dallagenerosa amicizia di atleti tra loro “stranieri”:i sovietici non parlavano inglese e i canadesinon conoscevano il russo.

DIMITAR ANGUELOV (Bulgaria) - SciDiploma per il gestoNello slalom gigante per la finale della Coppa

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di Bulgaria, Anguelov, membro della naziona-le di sci alpino, fa registrare il miglior tempo,ma confessa di aver sbagliato una porta.

RODRIGO ARANGUENA (Perù) - TiroDiploma per il gestoDurante la gara di selezione per i Giochi Olim-pici di Seul, accortosi che l’avversario non puòconcludere una serie di tiroi perché gli si èinceppata l’arma, Aranguena, che conduce lacompetizione, rinuncia alla vittoria e chiede diposticipare la gara. Nella nuova prova, non hafortuna e ciò consente all’avversario, CarlosHora, di qualificarsi.

PABLO BASGALL (Argentina) - Tiro conl’arcoDiploma per il gestoNell’ansia della competizione per la selezionenazionale, Basgall effettua quattro tiroi inluogo dei tre regolamentari. Tre frecce si sonopiantate nel bersaglio, mentre la quarta si èpersa nel prato dello stadio. Sebbene l’arbitronon abbia notato l’irregolarità, Basgall loavverte perdendo la qualifica.

WOLFGANG BRINKMANN (RepubblicaFederale Tedesca) - EquitazioneDiploma per il gestoAi Giochi di Seul, avendo vinto con la squadraun oro nel salto ad ostacoli, si trova in posizio-ne privilegiata per partecipare anche alla garaindividuale dello stesso tipo. Tuttavia, preferi-sce cedere il posto a un sostituto che vinceràpoi un bronzo.

ANDRZEJ GRUBBA (Polonia) - Tennis datavoloDiploma per il gestoAl Torneo del Gran Premio, a Barcellona, gio-cando la manche decisiva, Grubba conduce per19 a 17. A quel punto avversario e allenatorereclamano un fallo per palla scorretta. L’arbi-tro non accetta il reclamo, ma Grubba restitui-sce i due punti e finirà sconfitto.

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HANS OLE KETTING (Danimarca)OrientamentoDiploma per il gestoDurante il Campionato Nazionale disputato innotturna, decidendo di interrrompere il percor-so per soccorrere un concorrente ferito rinun-cia alla possibilità di vincere la competizione.

BILL LAJOIE (Stati Uniti) - BaseballDiploma per il gestoVersati 250.000 dollari per il trasferimento diun giocatore del “Baltimore Orioles”, questipoteva entrare in squadra a condizione di esse-re il giorno stesso entro mezzanotte a Chicago,dove i Tigers dovevano giocare. Il club affittaun aereo per la trasferta del giocatore, ma ilvelivolo atterra alle 00.30. Bill Lajoie, Diretto-re Generale del “Detroit Tigers”, impone ilrispetto del regolamento ed accetta l’esclusio-ne del giocatore.

MICHEL POU (Francia) - NuotoDiploma per il gestoQualificatosi per i Giochi di Seul, rinuncia acimentarsi in un’altra prova, ove avrebbe potu-to ottenere un buon risultato, per consentiroead un compagno di entrare a far parte dellasquadra olimpica.

CAMILLE PUTZ (Lussemburgo) - Tennisda tavoloDiploma per il gestoNon avendo l’arbitro dato seguito ad un recla-mo dell’avversario, che riteneva di essere statodisturbato dal tiroo proveniente da un altrotavolo, rinuncia al punto decisivo nel campio-nato nazionale a squadre. In seguito, perde lapartita, causando la sconfitta della propriasquadra.

JEAN-MICHEL SAIVE (Belgio) - Tennisda tavoloDiploma per il gestoDurante “l’Open di Cecoslovacchia”, il suoavversario conduce nella prima manche per 19a 18 e serve la pallina, che tocca la rete. È

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quindi da rigiocare. Ma con un “eccesso difair-play” Saive la rinvia fuori e chiede all’ar-bitro di assegnare il punto all’avversario.

KENNETH VELLA e SIMON SPITERI(Malta) - BadmintonDiploma per il gestoPrima della finale del doppio nel Campionatonazionale uno degli avversari deve rinunciarealla gara perché vittima di uno strappo musco-lare. Come da regolamento Vella e Spiteririsulterebbero vincitori, tuttavia chiedono allaFederazione di posticipare l’incontro. Svoltotre mesi più tardi, si conclude con la sconfittadegli interessati e Vella, già vincitore del mistoe del singolo, perde la possibilità di attribuirsila “Tripla Corona”.

TEOFILO STEVENSON LAWRENCE(Cuba) - PugilatoTrofeo per la carrieraCampione Olimpico nel 1972, 1976 e 1980,campione del mondo nel 1974 e 1978, sem-pre molto cavalleresco e attento a non cau-sare gravi danni ai giovani avversari, haindicato ai novizi come condurre la loro car-riera sportiva. Nonostante allettanti offertedi contratti, non è mai diventato professio-nista.

“CLUB KONYA” (Turchia) - CalcioDiploma per la carrieraIl Club ha meritato per due anni consecutivi iltitolo di squadra “fair-play” . La squadra è alle-nata da Ismet Karababa, vincitore del “TrofeoInternazionale Fair-play Pierre de Coubertin1983”.

ALBERTROGERMILLA (Camerun) -CalcioDiploma per la carrieraEccellente giocatore, passato al professioni-smo in Francia, è sempre rimasto a disposizio-ne del suo Paese partecipando a due Copped’Africa delle Nazioni e meritando i titoli dimiglior giocatore (1984) e di miglior canno-niere (l988).

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PAUL VAN WINKEL (Belgio) - AtleticaDiploma per la carrieraPortatore di handicap, su sedia a rotelle, haacquisito notorietà mondiale grazie ai risultatisportivi e pure per la condotta esemplare. èstato tra i primi a partecipare a gare non riser-vate ad atleti portatori di handicap, come i 20km km di Bruxelles o la maratona dell’OITAin Giappone. Ha vinto tre ori ai Giochi Para-olimpici di Seul (1988) nei 400, 800 e 5.000metri.

MIROSLAV DOLEZAL (Cecoslovacchia) -DirigentiDiploma per la promozioneCommediografo e membro del Teatro Nazio-nale di Praga guida una campagna promozio-nale per il fair-play presso la stampa, la radio ela televisione, per la quale scrive il soggetto di“Vincere, ma non a qualunque prezzo”. è Pre-sidente del Club Cecoslovacco del Fair-playdalla fondazione.

FEDERAZIONE NAZIONALE DELLEASSOCIAZIONI UNESCO (Giappone) -OrganizzazioneDiploma per la promozioneè stata promotrice di un’originale iniziativa afavore del fair-play facendo stampare su mani-festi e carte magnetiche le foto dei vincitori deipremi del Comitato Internazionale per il Fair-play. Parte delle entrate provenienti da que-st’azione ha permesso al CIFP di intensificarele proprie attività.

“IBM ALLEMAGNE GmbH” (Germania)- SponsorDiploma per la promozionePer aver sostenuto con un generoso contributofinanziario ed un notevole impulso la campa-gna a favore del fair-play nella RepubblicaFederale Tedesca.

“NICE MATIN” (Francia) - GiornalismoDiploma per la promozioneOffre da lungo tempo il proprio sostegno alle

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iniziative per la promozione del fair-play e perla lotta contro la violenza associata allo sport.

JEAN-MICHELHENRY (France) - SchermaTrofeo per il gestoDurante il Trofeo Monal, prova di spada vali-da per la Coppa del Mondo, si è distinto per ilgrande spirito sportivo. In un incontro decisivoper l’entrata in finale, Henry annuncia dappri-ma di avere subito una stoccata, mentre arbitroe spettatori avevano ritenuto che si trattasse diun bersaglio non valido. In seguito, rifiuta unastoccata che l’arbitro gli assegna giacché si eratoccato da solo il piede.

ANDREA CRISTINA CHIUCHICH(Argentina) - SchermaDiploma per il gestoDurante la competizione valevole per il Cam-pionato nazionale di spada femminile, la cam-pionissima Sandra Marina Giancola dovendosostenere l’esame finale all’Università non puòpartecipare alla gara. La Chiuchich sollecitaallora un rinvio della competizione, ma la suarichiesta viene respinta.

SUSAN DEVOY (Nuova Zelanda) - SquashDiploma per il gestoAll’apice del successo dal 1984, per meritisportivi e per il comportamento generoso nellavita, la Devoy è sconfitta nel Mondiale 1989.Avrebbe potuto giustificare l’insuccesso accu-sando la notevole fatica dovuta ad una recentemarcia attraverso la Nuova Zelanda svolta afavore dei portatori di handicap. Dando provadi modestia e spirito cavalleresco si è invececongratulata con l’avversaria.

VERA CASLAVSKA (Cecoslovacchia) -GinnasticaTrofeo per la carrieraCampionessa europea, mondiale e olimpica hatenuto un comportamento esemplare durantel’intera carriera. Ha dimostrato coraggio,

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dignità e forza di carattere, per cui è stata rico-nosciuta dal Club cecoslovacco del Fair-play.Nel 1990 è stata eletta Presidente del C.N.O.

CHRIS EVERT (Stati Uniti) - TennisTrofeo per la carrieraTra il 1969 e il 1988 ha vinto 157 titoli, di cui18 nei tornei del Grande Slam. Per questalunga e brillante carriera è stata unanimementericonosciuta dalle avversarie, dal pubblico edai media come un esempio di fair-play.Modesta nella vittoria e rispettosa nella scon-fitta, è la quarta a ricevere il “Trofeo FloHyman” “per avere rappresentato il suo paesecon orgoglio e sportività e per essere un esem-pio per le giovani donne della Nazione”.

KEN ROSEWALL (Australia) - TennisTrofeo per la carrieraNel corso di una carriera durata 20 anni, dal1953 al 1975, ha giocato più volte nelle finalidi tutti i tornei del Grande Slam e rappresenta-to il suo Paese in Coppa Davis. Apprezzato dalpubblico per il gioco elegante ed il comporta-mento, negli anni ‘70 avrebbe potuto aggiudi-carsi la vittoria in un incontro con Ilie Nastase.all’epoca numero uno nel mondo. Nastase con-testò il punto decisivo e tornò negli spogliatoi,Alcuni minuti dopo venne richiamato incampo, l’incontro riprese e Rosewall lo persesenza lamcntarsi per “essere stato derubato”del match.

PIRMIN ZURBRIGGEN (Svizzera) - SciTrofeo per la carrieraCampione tra i più brillanti degli ultimi decen-ni, è considerato uno sportivo esemplare,modesto, leale, cavalleresco, proposto adesempio dalla stampa e riconosciuto, nel 1985,Anno della Gioventù, dai giovani svizzericome l’atleta del fair-play.

PRADIP KUMAR BANERJEE (India)CalcioDiploma per la carrieraMolto popolare nel suo Paese avendo parteci-

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pato a 85 incontri internazionali, è stato capita-no della nazionale ai Giochi Olimpici di Romanel 1960. Giocatore combattivo ma corretto,mai ammonito, in un incontro “stende” lette-ralmente un difensore avversario con un tirooin porta. Invece di segnare lo aiuta a rialzarsi.

JOSEF FEISTMANTL (Austria) - SlittinoDiploma per la carrieraNel 1969, durante il Mondiale della specialità,il polacco Paczka, uscendo di pista, decede acausa delle ferite riportate. In seguito a questoincidente i suoi compagni si ritiroano dallacompetizione. Feistmantl in testa alla classifi-ca a pari merito con il polacco Wojnar, con-quista così il titolo, ma, dopo essere stato pre-miato, offre alla famiglia del defunto la suamedaglia d’oro. Vent’anni dopo, per comme-morare l’anniversario della morte di Paczka,Feistmantl ha invitato a sue spese alcuni mem-bri della squadra polacca a partecipare al Cam-pionato Europeo di Slittino.

ALADARGEREVICH (Ungheria) - SchermaDiploma per la carrieraHa conquistato la sua prima medaglia d’oro aiGiochi Olimpici del 1932 e l’ultima a quelli del1960, all’età di 55 anni. Ha dato sempre prova difair-play ed ancor oggi, nonostante i suoi ottan-t’anni, contribuisce alla formazione dei giovani.

KABAMBAWAKABENGU (Zaire) - CalcioDiploma per la carrieraEx capitano della nazionale del suo Paese e poitesserato dallo Standard di Liegi, ha continua-to la carriera come allenatore. è stato votatoall’unanimità miglior trainer da un referendumorganizzato nel 1984 dall’ Associazione deiGiornalisti Sportivi dello Zaire che mirava a“incoraggiare i meriti e le imprese sportive e arinforzare lo spirito di fratellanza, di fair-playe di sportività tra gli atleti”.

MARIA WALLISER (Svizzera) - SciDiploma per la carrieraAvendo sempre tenuto un comportamento esem-

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plare, sia sulle piste che nella vita privata, è statariconosciuta nel 1985 dalla gioventù svizzeracome una delle sportive più dotate di fair-play.

GERRY BRETON (Canada) - DirigentiDiploma per la promozioneDa più di dieci anni è impegnato a ridimensio-nare il concetto della “vittoria ad ogni costo”.Ha sostenuto con passione il “giocare per ilpiacere di farlo” ed ha promosso una codificaper cui le squadre possono perdere punti se laloro condotta non è improntata al fair-play eguadagnarne in caso contrario. Il suo impegnoè stato riconosciuto nel 1989 con il “Premioallo Spirito Sportivo” del Quebec.

FEDERAZIONE DELLA PALLAMAGLIODEL QUEBEC (Canada) - PallamaglioDiploma per la promozioneVincitrice del Premio per lo Spirito Sportivodel Quebec nel 1989, la Federazione è riuscitaa trasformare la pallamaglio, uno sport tradi-zionalmente violento, basato su atteggiamenticombattivi e ostili, in una disciplina di valoreeducativo. Questo sport è oggi praticato da 450scuole che raggruppano 33.000 adepti. LaFederazione è anche riuscita ad ampliare la suaazione in campo internazionale, introducendointeressanti novità. Le squadre vengono oraformate estraendo a sorte i partecipanti, ondefavorire l’imparzialità e bandire lo sciovini-smo. Nel 1989, i Giochi di Pallamaglio hannoriunito undici paesi.

ARSALANEKEBIR (Marocco) - GiornalismoDiploma per la promozioneEx-internazionale di calcio, presidente del-l’Associazione Marocchina della StampaSportiva e organizzatore di alcune tavolerotonde sulla violenza negli stadi, è autore dinumerosi scritti in cui si esprime a favore divalori educativi dello sport.

JOHANNES VAN DER VEEN eALBERT BUISMAN (Paesi Bassi) - DirigentiDiploma per la promozione

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Nell’ambito delle rispettive organizzazioni,Unione Cristiana degli Sport e OrganizzazioneUniversitaria degli Sport, sono stati, tra il 1985e 1988, i responsabili di un importante pro-gramma di promozione del fair-play nellestrutture della pallanuoto, della ginnastica fem-minile e della pallamano. I loro sforzi, con lacooperazione delle federazioni interessate,hanno condotto alla modifica di regole, allostudio di nuovi metodi di allenamento e all’e-laborazione di manuali destinati ad allenatori,arbitri e ragazzi. Dopo due anni di ricerchesperimentali, i risultati sono stati valutati e svi-luppati durante un simposio cui è seguita lastesura di un opuscolo e la realizzazione di unfilmato. Il progetto, presentato e discusso alCongresso Scientifico di Seul nel 1988, è daconsiderare come il primo programma comple-to mirato all’insegnamcnto del fair-play neiclub sportivi e per i giovani atleti.

IVAN LAWLER e GRAHAM BURNS(Gran Bretagna) - Canoa-KayakTrofeo per il gestoDurante i Campionati del Mondo di maratonain canoa, su un percorso di 42 km, sono pro-grammati cinque trasporti via terra. In uno diquesti, l’equipaggio danese, che è al comando,danneggia il proprio timone. Quello britanni-co, nonostante sia stato disturbato dai tifosilocali durante il trasporto via terra, conosciutol’incidente degli avversari consegna il propriotimone. La corsa prosegue e si conclude con lavittoria dei danesi mentre i britannici si accon-tentano della medaglia d’argento.

SYLVAIN CADIEUX (Canada) - Tiro conl’arcoDiploma per il gestoAl termine della competizione “EccellenzaJuniores Open” Cadieux si accorge che il pun-teggio finale attribuitogli lo colloca al primoposto, ma supera quello effettivamente realiz-zato. Sporge allora un reclamo scritto pur

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sapendo che la sua decisione può costargli lavittoria.

GABRIELLA D’ANZIERI (Italia) - SciDiploma per il gestoNel febbraio 1988, partecipando ad una garadi slalom gigante con classifica basata suitempi (senza distinzione uomo/donna), laD’Anzieri realizzò il miglior tempo. A causadi un errore della giuria (che riconobbe inseguito di non aver consultato i tempi femmi-nili nella convinzione che non potessero esse-re inferiori a quelli maschili), il trofeo venneassegnato ad uno sciatore. L’atleta italianarinunciò comunque ad un giustificato reclamodichiarando: “Non vorrei essere la causa diuna delusione così forte in un ragazzo giàdichiarato vincitore”.

SQUADRA FEMMINILE (Stati Uniti) -CiclismoDiploma per il gestoAl termine della corsa “US. Olympic Festival‘90”, le quattro cicliste (Ashley Davenport,Tanya Giarnella, Maya Mylroie e Lexie Riley)che hanno realizzato il tempo migliore dichia-rano agli ufficiali di gara di aver commesso unerrore ed accettano la squalifica.

DINO ZOFF (Italia) - CalcioTrofeo per la carrieraPortiere della nazionale, oggi allenatore, hasempre tenuto un comportamento oltremodocorretto. Il suo spirito sportivo si è affermatodurante tutta la carriera nei confronti dei com-pagni, degli avversari e del pubblico. In campoe fuori dal campo non ha mai contestato ledecisioni arbitrali. Di recente, durante unincontro svoltosi a Roma, ha imposto di toglie-re uno striscione ingiurioso nei confronti dellasquadra avversaria.

MARCELERNZER (Lussemburgo) - CiclismoDiploma per la carrieraIl Comitato Olimpico e Sportivo Lussembur-ghese ha inteso rendere omaggio e onorare un

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uomo che sempre ha dato prova di uno spiritosportivo “esemplare”, vincitore del TrofeoProsper Link.

PHILIPPE RIBOUD (Francia) - SchermaDiploma per la carrieraNobile esempio di fair-play, durante i Mondia-li del 1978 ha accettato il verdetto di una giu-ria che, sbagliando, lo ha privato del suo primotitolo mondiale. Oltre ai meriti sportivi (seimedaglie olimpiche, sei medaglie ai Campio-nati del Mondo) è Presidente e Fondatore diun’Associazione per l’inserimento socialedegli sportivi di alto livello.

ROBERT VAN DEWALLE (Belgio) - JudoDiploma per la carrieraMedaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca ebronzo a Seul, ha testimoniato notevole spiritosportivo accettando l’eliminazione ai G.O. diLos Angeles da parte di un arbitro poi sospesoper un anno.

PIERRE ALBALADEJO (Francia) - RugbyDiploma per la promozioneSportivo d’eccezione, nel corso di una lungae brillante carriera ha affermato spirito caval-leresco e lealtà. Divenuto cronista si è fattoapprezzare per l’equilibrio e l’imparzialità deigiudizi.

STEFAN BÜHLER (Svizzera) - DirigentiDiploma per la promozionePer l’organizzazione di campagne locali enazionali, conferenze, pubblicazione di opere,articoli di giornali, reportage e commenti sem-pre segnati da una profonda convinzione dellospirito sportivo e dal desiderio di promuoverlo.

FEDERAZIONE DEL QUEBEC (Canada)- Hockey su ghiaccioDiploma per la promozioneDa diverso tempo studia, incoraggia, sostiene esviluppa alcuni programmi per favorire il dif-fondersi dello spirito sportivo. Si è adoperatain particolare per “Hockey 2000”, un program-

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ma che privilegia il benessere del bambino e ildivertimento che ricava dal gioco, e per“Franc-Jeu”, che fa richiamo allo spirito spor-tivo senza alterare il gioco e le sue tecniche.

“L’EQUIPE” (Francia) - GiornalismoDiploma per la promozioneDa molti anni sostiene le campagne del fair-play condotte dal Comitato Internazionale epubblica regolarmente gli albi d’oro ed i reso-conti delle cerimonie di premiazione. Attual-mente, la redazione calcistica s’è impegnata inmodo particolare per designare i club di SerieA più fairplay.

“SAMPDORIA” (Italia) - CalcioDiploma per la promozioneVincitrice della Coppa Italia e finalista dellaCoppa d’Europa, il 2 aprile 1990, in occasionedella semifinale svoltasi nel Principato diMonaco, i giocatori sampdoriani sono scesi incampo recando una bandiera con i colori mone-gaschi. A questa azione si aggiunge il compor-tamento spesso esemplare dei tifosi del Club.

“RACING CLUB DE FRANCE” (Francia)- RugbyTrofeo per il gestoNella semifinale del Campionato nazionale, lasquadra è opposta a quella di Tolosa. Al 24°minuto, un giocatore del Tolosa tenta un dropma la palla passa appena sotto la sbarra. L’ar-bitro, accecato dal sole, convalida il punto.Quelli del Racing, pur consapevoli dell’errore,accettano la decisione senza recriminare eTolosa vincerà l’incontro per un punto, 13 a12. Dopo la partita, i perdenti spiegano che nonè loro abitudine discutere le decisioni degliarbitri e che, comunque, avrebbero potuto vin-cere l’incontro se avessero giocato meglio.

ROBERT VEGHELYI (Ungheria) - SchermaTrofeo per il gestoAi Campionati del Mondo juniores Veghelyi

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1991

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incontra in semifinale Seamus Robinson(Australia). L’ungherese attacca e la spiaverde si accende; il giudice-arbitro gli asse-gna il punto e la vittoria. Veghelyi segnalaperò ai giudici che il punto corrisponde inrealtà a un bersaglio non valido. Riprende ilcombattimento e Robinson si qualifica per lafinale che in seguito vincerà.

CECIL BROWNE (Figi) - CricketDiploma per il gestoNel corso di una gara contro il Kenya per iquarti di finale di un torneo internazionale,un battitore avversario continua la sua corsaanche se la palla è stata fermata. Applicandoalla lettera il regolamento, il giocatoredovrebbe essere eliminato. Tuttavia, Browne,capitano della squadra delle Figi, invita ilkeniano a riprendere il suo posto. La decisio-ne è fortemente criticata dalla sua squadra,ma l’allenatore avversario la saluta come “ilpiù bel gesto di sportività che io abbia maivisto”.

CATHY O’BRIEN (Stati Uniti) - AtleticaDiploma per il gestoDurante una prova di qualificazione per lamaratona ai Giochi Olimpici di Barcellona, lafavorita O’Brien, in vantaggio a metà corsa,si ferma per aiutare Janis Klecker scivolatasulla pista bagnata. Entrambe riescono poi aportarsi in testa e la vittoria toccherà allaKlecker davanti alla O’Brien, colta da uncrampo a pochi metri dall’arrivo. La O’Brienha ricevuto il Premio del Fair-play del CNOdegli Stati Uniti.

PUBBLICO DELLA COPPA D’AFRICADELLE NAZIONI (Senegal) - CalcioDiploma per il gestoLa stampa sportiva straniera ha sottolineato ilcomportamento del pubblico senegalese che haincoraggiato la propria squadra ed applauditole belle azioni degli avversari durante tutte lepartite della Coppa.

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FELIPE VIVAR JURADO e NICOLASLAPENTTI GOMEZ (Ecuador) - TennisDiploma per il gestoDovendo disputare la finale di doppio junioresdel Campionato sudamericano, venuti a sapereche gli avversari argentini hanno appena termi-nato la gara di singolo, chiedono che la finalesia posticipata. Ottenuto un rifiuto dagli orga-nizzatori, non accettano la vittoria secondoregolamento e riescono infine ad ottenere chel’incontro sia giocato l’indomani.

ARTHUR ASHE (Stati Uniti) - TennisTrofeo per la carrieraCampione di riconosciuta attitudine al fair-play,è stato il primo atleta nero a vincere i tornei delGrande Slam: US Open nel 1968, AustralianOpen nel 1970, Wimbledon nel 1971. Al termi-ne della carriera, ha continuato a incarnare quel-lo spirito cavalleresco che lo caratterizzava suicampi di gioco, mettendo il suo prestigio al ser-vizio di un’ azione pedagogica e sociale volta apromuovere la dignità umana.

BASEL AL-ASSAD (Siria) - EquitazioneDiploma per la carrieraEsempio di sportività come concorrente e comedirigente, durante una competizione vede ilcavallo di un avversario rifiutare un ostacoloperché spaventato dalle grida degli spettatori. Asua volta, nel compiere il percorso, e rischiandoanche la sconfitta, ferma di proposito il cavallodavanti allo stesso ostacolo per concedere pariopportunità all’avversario.

ABDELMAJIB DOLMY (Marocco) - CalcioDiploma per la carrieraGiocatore di moralità e cortesia esemplari, èconsiderato all’unanimità da avversari e com-pagni “ambasciatore del calcio”. Non è maistato ammonito in 140 partite regionali, nazio-nali e internazionali.

ALEJANDRO GIAMMATTEI CACERES(Guatemala) - PallacanestroDiploma per la carrieraMembro anziano della nazionale di pallacane-

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stro, poi dirigente a livello nazionale e interna-zionale (è stato Presidente del CNO, Vicepre-sidente dell’ODEPA, membro del ComitatoEsecutivo dell’ACNO), ha difeso costante-mente i principi dell’olimpismo, dell’autono-mia dello sport, il rispetto del fair-play.

DANA ZATOPKOVA (Cecoslovacchia)AtleticaDiploma per la carrieraEsempio di sportività come atleta, allenatrice edirigente, ha sempre sottolineato l’importanzadi una condotta fair-play. Premio nazionale delFair-play, è stata medaglia d’oro nel giavellot-to alle Olimpiadi di Helsinki (1952) e d’argen-to a quelle di Roma (1960).

ASSOCIAZIONE BURKINABE PER LANON VIOLENZA NELLO SPORT, ILFAIR PLAY E LA PROMOZIONEDELLO SPIRITO SPORTIVO (BurkinaFaso) - OrganizzazioneDiploma per la promozioneCreata nel luglio 1990, l’Associazione ha rea-lizzato in pochi mesi un notevole lavoro di sen-sibilizzazione degli atleti e del pubblico inmerito ai valori del fair-play. In particolare,facendo appello alla cooperazione dei mezzid’informazione e istituendo dei premi.

NIKOLAI DOLGOPOLOV (Russia)GiornalismoDiploma per la promozioneAutore di importanti articoli di sensibilizzazioneal fair-play sui quotidiani “Komsomolskaia Prav-da” e “Sovietscii Sport”, è stato premiato anchedal Comitato Olimpico di Russia per il fair-play.

YVES JEANNOTAT (Svizzera) - GiornalismoDiploma per la promozioneRedattore della rivista “Macolin”, autore dapiù di trent’anni di articoli illustranti i valorietici dello sport co-redattore di una “Carta delFairplay” per il suo club sportivo, come atletaha svolto una carriera internazionale e conqui-stato più titoli nazionali nelle corse di fondo.

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Vincitore della corsa commemorativa Morat-Friburgo. ne ha scritto la storia ufficiale inoccasione del cinquantenario.

ICHIRO OGIMURA (Giappone) - Tennisda tavoloDiploma per la promozionePresidente della Federazione Internazionale,ha operato in condizioni molto difficili pressola Repubblica di Corea e la Repubblica Demo-cratica Popolare della Corea per riuscire a for-mare una squadra unificata dei due paesi per iMondiali in Giappone nel 1991. Questa rap-presentativa, simbolo eclatante della superiori-tà dello spirito sportivo, ha partecipato allacompetizione animata da evidente fair-play.

ALBERT REMANS (Belgio) - DirigentiDiploma per la promozioneSegretario Generale dell’International Associa-tion for Sports Information (ICSSPE-UNE-SCO), Direttore dell’Ufficio centrale “Sport perTutti” nel Consiglio Europeo, Segretario Gene-rale della Fondazione Internazionale Rika deBacker- Van Ocken per la lotta contro la vio-lenza associata allo Sport, è coautore di due libriavversi alla violenza nello sport Co-organizza-tore della mostra itinerante, “Violenza e Fair-play”, esposta nel paese per più di tre anni, èanche co-organizzatore della campagna “Fair-play OK” destinata alle scuole delle Fiandre.

JAROSLAV SALEK (Cecoslovacchia) -GiornalismoDiploma per la promozioneCo-fondatore del Club nazionale del Fair-play eautore di numerosi articoli che illustrano i valo-ri dell’etica sportiva, ha meritato nel 1991 ilDiploma del Club cecoslovacco del Fair-play.

EDDIE VAN HOFF (Gran Bretagna)GinnasticaTrofeo per il gestoDurante una gara internazionale precedente i

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Giochi di Barcellona, il ferimento di un ginna-sta svizzero apre per la Gran Bretagna una piùfacile prospettiva di vittoria. Al contrario, l’al-lenatore Van Hoof chiede che il numero unodella squadra svizzera, presente soltanto comeinvitato perché reduce da un infortunio prece-dente, sia preso in conto nel calcolo dei puntiin sostituzione del compatriota. La richiestaviene accettata e permette alla Svizzera di vin-cere davanti alla squadra sua rivale da sempre.

FERNANDO J. ELORTONDO (Argentina)- PelotaDiploma per il gestoAi Giochi Panamericani, quando il punteggiotra argentini e messicani è 33 pari in un matchai 35 punti per la medaglia d’oro, su serviziodell’Argentina il giudice dichiara frettolosa-mente non valida una palla buona. Nella con-fusione, i messicani non ribattono la palla purse il regolamento prescrive di rinviarla anchein caso di errore dell’arbitro. è allora che Elor-tondo chiede di rigiocare il punto, consideran-do le condizioni in cui è stato ottenuto. Larichiesta è accettata e gli argentini, aggiudican-dosi i due punti seguenti, vincono l’oro soloper i meriti.

NUR GENÇER (Turchia) - PallacanestroDiploma per il gestoDurante una gara di qualificazione per il 15°Campionato Europeo Juniores, sul cartellonevengono per errore assegnati 3 punti alla Tur-chia. Quando alcuni ufficiali di gara interven-gono presso l’arbitro per effettuare la rettifica,essa è rifiutata. A questo punto, il coordinatoreturco Gençer insiste presso il giudice e ottieneche annulli i punti contestati. La Turchia per-derà per un punto di distacco la qualificazione.

THOMAS LANGE (Germania) - CanottaggioDiploma per il gestoOro ai Giochi Olimpici di Seul, Lange si fa caricoper due settimane di un concorrente estone, suopiù quotato avversario da molti anni, che si trovaprivo di risorse in Germania, per permettergli di

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allenarsi con lui e prendere parte in seguito aun’importante competizione in Svizzera.

JOSEPH PACE (Malta) - Corsa su stradaDiploma per il gestoDurante una gara internazionale, un concorren-te russo che si trova nettamente in testa sbagliail percorso. Ciò permette a Pace di superarlo etagliare vittorioso il traguardo. Tuttavia, rifiutail primo posto e chiede agli organizzatori didichiarare vincitore il russo.

ELVIA O. REYES (Honduras) - AtleticaDiploma per il gestoDurante una gara nell’ambito della “GiornataOlimpica”, la Reyes, sportiva di fama, rinunciaalla possibilità di vincere un trofeo per soccor-rere un semi-cieco che aveva perso l’accompa-gnatore e aiutarlo a concludere la gara.

CHRISTIAN SCHAUS eDANIEL WINTERSDORF (Lussemburgo) -Tennis da tavoloDiploma per il gestoDurante la semifinale della Lega d’Europa, idoppisti accettano un’interruzione di dieciminuti a favore degli avversari norvegesi perpermettere loro di poter rincollare una racchetta,invece di cambiarla come suggerito dall’arbitro.

CHRIS WILSON (Canada) - LottaDiploma per il gestoAl Campionato nazionale, l’avversario di Wil-son, ricevuta per la terza volta un’ammonizio-ne per passività, viene eliminato. Wilson rifiu-ta però la vittoria e chiede di poter continuareil combattimento con un tempo supplementare.Nel tempo libero Wilson tiene conferenze agliallievi delle scuole medie superiori su proble-mi sportivi.

RAYMONDPOULIDOR (Francia) - CiclismoTrofeo per la carrieraAtleta dal medagliere notevolissimo negli anni‘60, Poulidor ha vissuto una carriera segnatadalla lealtà, dalla modestia e dal fair-play. Lo

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provano il suo mettersi al servizio dei compa-gni di squadra (a favore di Roger Pignon nelTour 1967), la rinuncia ad attaccare avversariingiustamente sfavoriti (a favore di Jean-Clau-de Lebaube nel Tour du Sud-Est 1967), il rifiu-to ad accusare le circostanze o la sfortuna (vit-toria quasi certa nel Tour 1968 ma compro-messa da un grave incidente causato da unamoto), qualità tutte che ne confermano l’altolivello di forza morale.

RAISSA SMETANINA (Russia) - SciTrofeo per la carrieraSette volte campionessa del mondo, presentein cinque Olimpiadi, vincendo dieci medaglie,di cui quattro d’oro, ha costantemente rispetta-te le regole della sportività. Nonostante leofferte di trasferimenti vantaggiosi, ha sceltodi restare nel centro di allenamento nel grandeNord per essere d’aiuto ai giovani talenti. Unnotevole esempio di sportivo legato al proprioambiente.

JEAN-LUC ETTORI (Francia) - CalcioDiploma per la carrieraNove volte nazionale, con alle spalle 500 parti-te disputate in Serie A dando costantementeprova di cortesia e misura, nel 1991, dopo unmadornale errore arbitrale che penalizzava for-temente la sua squadra, volle scortare l’arbitroalla fine della partita e diede prova di fair-playnel corso di interviste relative a quest’incidente.

COLIN KELLY (Canada) - CalcioDiploma per la carrieraGiocatore professionista, stimato in Gran Bre-tagna per il “comportamento corretto e la spor-tività”, poi allenatore per un quarto di secoloall’Università di Guelf (Canada), Kelly ha ser-vito lo sport inculcando prima con l’esempio epoi con la preparazione i principi “basati sulrispetto degli avversari e del fair-play”.

LASZLO PAPP (Ungheria) - PugilatoDiploma per la carrieraTre volte medaglia olimpica, allenatore naziona-

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le (in ritiro), Papp testimonia con la sua carrieral’impegno al servizio dello sport, dell’educazio-ne e della formazione dei giovani. Si è distinto inparticolare nella lotta contro il doping.

RAYMOND BRON (Svizzera) - DirigentiDiploma per la promozioneCapo del Servizio di Educazione Fisica e delloSport del Cantone di Vaud, è da molti anni unardente sostenitore dell’educazione al fair-playe ideatore di materiale pedagogico utilizzato alivello nazionale.

CLUB DEI SOSTENITORI DEL FAIRPLAY di Katmandu (Nepal) - OrganizzazioneDiploma per la promozioneFondato nel 1991, si è fatto rapidamente cono-scere attraverso iniziative spettacolari (la “piùlunga lettera del mondo (3 km) sulla pace, ilfair-play e l’amicizia”) e una intensa attivitàpromozionale (rally, tornei, concorsi artistici,campagne anti-droga, raccolte di fondi) al ser-vizio della sportività.

SALE HALI HAMMADI (Arabia Saudita)- GiornalismoDiploma per la promozioneProduttore-presentatore di programmi sportiviin lingua inglese per la televisione saudita, èautore di articoli apparsi in diversi giornali eriviste ove ha messo in evidenza l’importanzadel fair-play, in particolare in occasione delladisputa nel suo Paese della Coppa del MondoJuniores di calcio 1989.

ISTITUTO SAINTE-THERESE (Canada) -OrganizzazioneDiploma per la promozioneDal 1986 dà vita a lezioni settimanali di “Spi-rito Sportivo” inserite nel programma di attivi-tà educative destinate a ragazzi “difficili” chehanno concluso la scuola dell’obbligo.

KATARINA LOKSOVA-RACZOVA(Slovacchia) - SchermaDiploma per la promozione

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Premio nazionale Fair-play 1992 alla carriera(ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Olim-pici e a due Campionati del Mondo) continua aservire come allenatrice lo Spirito sportivo. èPresidente del club slovacco del fair-play dal1989.

LUMIR PROPPER (Repubblica Ceca) -GiornalismoDiploma per la promozioneDa trent’anni sta diffondendo l’ideale del fair-play attraverso il quotidiano “CekoslovenskySport”. Attivo nel Club del Fair-play del CNO,ha ricoperto un ruolo rilevante nell’organizza-zione del primo Simposio Mondiale sul Fair-play svoltosi a Praga nel 1992.

FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DICALCIO (FIFA) - CalcioTrofeo per il gestoDimostrando da alcuni anni un’attitudineesemplare a favore del fair-play, la Federa-zione ha modificato alcune regole e la lorointerpretazione con accresciuta severità neiconfronti dei comportamenti sleali e violen-ti. Organizzando seminari di arbitri al fine diassimilare queste modifiche, ha ottenutorisultati incoraggianti. In particolare, inoccasione della Coppa del Mondo 1994, dis-putata negli Stati Uniti in un’atmosfera dispirito sportivo notevole sia in campo chesugli spalti.

POPOLO NORVEGESE (XVII GiochiOlimpici Invernali di Lillehammer)Trofeo per il gestoSi è distinto per il comportamento sportivo,salutando con lo stesso slancio atleti di qual-siasi nazionalità, sapendo riconoscere i meritianche dei più sfortunati. Per altro, nello spiritodella Carta Olimpica il Fondo di Aiuto Olim-pico di Lillehammer ha raccolto, in occasionedi diverse campagne locali, più di 37 milioni dicorone (circa 6 milioni di dollari US). Queste

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iniziative, che hanno unito migliaia di volonta-ri in tutto il paese, hanno reso possibile azioniin favore di popolazioni sfavorite e delle vitti-me della guerra in varie parti del mondo. Per ilconsenso creato attorno allo spirito sportivo, ilpopolo norvegese ha contribuito al successototale dei Giochi, risultati esemplari sul pianosportivo, culturale, ambientale e umanitario.

NAIL ATLI (Turchia) - CalcioDiploma per il gestoDurante una partita, a causa di un suo tiro, ilportiere avversario respinse il pallone ma si ferìa un braccio ricadendo. Atli si accorse che laferita era seria, e invece di assicurarsi un facilegoi invitò la Squadra medica a intervenire.

JANUSZ DAROCHA e ZBIGNIEWCHRZASZCZ (Polonia) - AeronauticaDiploma per il gestoAl termine di una prova di navigazione nelcorso del VII Campionato del Mondo di raidaereo in Cile, Darocha, Chrzaszez e il loro alle-natore constatarono che il loro punteggio nonera stato penalizzato di alcuni punti comeavrebbe dovuto. Pur non conoscendo i risultatidegli altri concorrenti, segnalarono il fatto agliorganizzatori, accettando la penalità che pote-va risultare un handicap determinante nellaterza e ultima prova.

“KLOTTEN EHC” (Svizzera) - Hockey sughiaccioDiploma per il gestoDopo un lungo lavoro svolto in profondità (isuoi juniores sono stati a più riprese campionisvizzeri della categoria), il Club è riuscito aconquistare non soltanto il titolo di campionesvizzero dopo una lunga e aspra lotta, maanche la sfida del fair-play. Il fatto dimostrache si possono vincere titoli importanti senzatralasciare nulla dello spirito sportivo.

MANUELMARTIARENA (Francia) - PelotaDiploma per il gestoNella finale del Campionato francese indivi-

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duale di pelota moderna a Bayonne (aprile1992), il suo avversario è costretto all’abban-dono in seguito a un colpo alla testa inferto dase stesso. Nonostante il regolamento prevedache in caso di autoferimento il titolo sia asse-gnato al rivale, Martiarena chiede di riprende-re l’incontro dopo la completa guarigione del-l’avversario.

ZUZANA POLIACKOVA (Slovacchia) -Tennis da tavoloDiploma per il gestoDurante la finale dei Campionati EuropeiJuniores, essendo stato assegnato un punto chele consentiroebbe di vincere il set, la Poliacko-va segnala ai giudici un proprio errore passatoinosservato.

DIRK SCHUSTER (Germania) - CalcioDiploma per il gestoIn una partita contro lo Stuttgart, un giocatoredel Karlsruhe crolla a terra a causa di un inter-vento piuttosto duro, che ha tutta l’apparenzadi un fallo. Schuster, del Karlsruhe, s’avvicinaimmediatamente all’arbitro per avvertiroloche, secondo lui, l’avversario non ha commes-so fallo.

LUCINDA ADAMS (Stati Uniti) - AtleticaDiploma per la carrieraOro ai Giochi Olimpici del 1956 e del 1960, haconsacrato una lunga ed eccezionale calTieraalla causa dell’olimpismo. Come insegnante edallenatore, e in seguito quale amministratricedelle scuole di Dayton (Ohio), ha incoraggiatoe guidato migliaia di ragazzi al fair-play nellosport e nella vita. Ha inoltre tenuto numeroseconferenze a giovani e adulti sul suo impegnoprofessionale.

GRANT CHAGUINIAN (Armenia)GinnasticaDiploma per la carrieraArgento al cavallo con maniglie e oro a squa-dre agli anelli ai Giochi Olimpici di Helsinki,campione del mondo 1954 a squadre, famoso

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allenatore dell’URSS, Chaguinian ha rappre-sentato un esempio costante di spirito sportivo.Ha rinunciato, per esempio, al posto di sostitu-to nella squadra sovietica ai Giochi Olimpici diMelbourne, all’età di 33 anni, a favore di gio-vane compagno, privandosi così di un probabi-le titolo olimpico.

ULJANA SEMJONOVA (Lettonia)PallacanestroDiploma per la carrieraCon alle spalle una carriera davvero eccezio-nale, eletta all’unanimità “atleta più popolare”di Lettonia durante dodici anni, la Semjonovaha dato prova di devozione per la sua squadra(‘TTT Riga” ) ritìutando gli inviti di squadrepiù importanti dove avrebbe potuto passareprofessionista e arricchirsi. Abbandonate lecompetizioni nel 1991, ha creato il FondoOlimpico Lettone, che offre assistenza socialea più di ottanta invalidi e veterani dello sport.

ALGIRDAS SOCIKAS (Lituania) - PugilatoDiploma per la carrieraCampione europeo di boxe 1953-55, ha contri-buito moltissimo allo sviluppo dello sport nelsuo Paese, mettendo la propria attitudineall’insegnamento al servizio di quello spiritosportivo che lui stesso ha magnificamenteincarnato, al punto da essere soprannominato“il gentleman del ring”.

ASSOCIAZIONE DEGLI ALLENATORIDELMANITOBA (Canada) - OrganizzazioneDiploma per la promozioneOrganizzazione pluridisciplinare, essa ha coor-dinato progetti legati all’etica sportiva in tuttigli enti interessati allo sport, al tempo libero eall’educazione. Ha promosso seminari d’infor-mazione, la redazione di materiali pedagogici,e istituito ricompense per prove di spirito spor-tivo di atleti e squadre.

MASSIMO DELLA PERGOLA (Italia) -GiornalismoDiploma per la promozione

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Segretario Generale a vita dell’AssociazioneInternazionale della Stampa Sportiva, è figuramolto conosciuta nel proprio ambiente. Scriveregolarmente articoli e tiene conferenze chemettono in evidenza i valori del fair-play, odenunciano i pericoli morali del doping. Ognianno fornisce ampi resoconti sui premi fair-play, in particolare sulla rivista “Sportivo”.

CARLOS LUNA LONGO (Guatemala) -DirigentiDiploma per la promozioneFondatore e Presidente della Commissione peril Fair-Play del Comitato Olimpico Guatemal-teco, ha diffuso il fair-play attraverso confe-renze nazionali e internazionali, interventi neidibattiti della Commissione degli Atleti e dellaCommissione dell’Accademia NazionaleOlimpica, come pure nell’ambito dell’Orga-nizzazione Sportiva dell’America Centrale.

ZVONEMORNAR (Croazia) - GiornalismoDiploma per la promozioneGiornalista sportivo in pensione, fondatore delPremio nazionale “Trofeo del Fair-play Vladi-mir Oreskovic”, assegnato dal 1972, è stato peranni un censore instancabile della condottaantisportiva e del doping.

TARIKOZERENGIN (Turchia) -GiornalismoDiploma per la promozioneMembro della Federazione turca di calcio per26 anni, membro dell’UEFA per 14, arbitro per17 e primo presidente del Consiglio del Fair-play del CNO, creato nel 1981, ha scrittonumerosi articoli e tenuto conferenze per sot-tolineare l’importanza del fair-play e presenta-re il Manifesto del Fair-play e l’operato delCIFP.

“SZTANDAR MLODYCH” REDAZIONESPORTIVA (Polonia) - GiornalismoDiploma per la promozioneHa istituito nel 1963 il concorso “Gentlemendello sport”, che ha contribuito efficacementea diffondere principi di sportività. Anche per-

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ché sostenuto dalla pubblicazione di numerosiarticoli sul fair-play.

DEZSO VAD (Ungheria) - GiornalismoDiploma per la promozioneFondatore del movimento “Il gioco corretto èla sola via”, divenuto un autorevole vettoredella filosofia dello sport in Ungheria, ha scrit-to numerosi articoli, in particolare sul princi-pale quotidiano sportivo “Nemzeti Sport”, perla promozione del fair-play.

JACQUES GLASSMANN (Francia) - CalcioPremio speciale del CIFPSu proposta dell’Associazione InternazionalePer Uno Sport Senza Violenza (AICVSl, chegli ha assegnato il proprio Trofeo, il ComitatoInternazionale per il Fair-Play gli ha attribuitoil Premio speciale del CIFP per il coraggiodimostrato denunciando il tentativo di corru-zione di cui era stato oggetto. Grazie a questogesto, procedure federative e giudiziali hannopotuto essere avviate contro i corruttori.

JUSTIN MCDONALD (Australia) - BobTrofeo per il gestoAi XVII Giochi Invernali di Lillehammer l’al-lenatore della squadra svedese di bob a 4 chie-se al capitano dell’equipaggio australianoJustin McDonald se poteva fornirgli cinque kgdi zavorra. McDonald acconsentì alla richiesta,pur sapendo che questo gesto avrebbe proba-bilmente aiutato gli avversari. Difatti, la Sve-zia, per la prima volta, vinse sull’Australia.Interrogato circa il suo comportamento dagliufficiali australiani, McDonald sostenne cheuna vittoria dovuta all’inadeguatezza delleattrezzature degli avversari non è meritoria eche la cooperazione tra sportivi è parte inte-grante del vero senso dell’Olimpismo.

FRANCESCO PANETTA (Italia) - AtleticaTrofeo per il gestoCampione del mondo dei 3.000 m siepi e vice-

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campione dei 10.000 m a Roma nel 1987.Durante i 3.000 m siepi dei Campionati Euro-pei a Helsinki (1994), vede il suo compatriotaAlessandro Lambruschini cadere su un ostaco-lo. Si ferma, lo aiuta a rialzarsi e resta con lui.Riesce poi a raggiungere il gruppo di testa.Lambruschini vincerà la medaglia d’oro ePanetta si piazzerà soltanto settimo mentre,senza questo incidente, avrebbe sicuramentepotuto accedere al podio.

STIG INGE BERGERSEN (Norvegia) -Motociclismo su ghiaccioDiploma per il gestoDurante una prova del campionato del mondo(3 marzo 1994), vede due concorrenti caderglidavanti. Per evitarli cade intenzionalmente conil suo mezzo ferendosi in modo così grave danon poter continuare né questa prova, né inseguito il campionato. Per questo gesto ha rice-vuto il Premio Fair Play della FederazioneInternazionale di Motociclismo.

RICHARD BLAKEY (Gran Bretagna) -CricketDiploma per il gestoDurante un incontro (14 luglio 1994), con ungesto-riflesso, ferma una palla bassa, rimanda-ta dal battitore avversario Whitaker, che ha giàtotalizzato 35 punti. Tutti giudicano la ricezio-ne ottima, ma Blakey dichiara spontaneamentedi aver ripreso la palla nel momento in cuiaveva appena toccato terra. Questo gesto hapermesso al battitore avversario di continuareuna brillante serie di 139 punti.

ESPEN BREDESEN (Norvegia) - SciDiploma per il gestoDurante il 13° campionato del mondo scambiala sua medaglia d’argento con quella di bronzodell’italiano Roberto Cecon; questi ha infattirealizzato un salto superiore ai 191 m, limite aldi là del quale il regolamento non permette diregistrare punti supplementari. In seguito aquesto episodio, la Federazione Internazionaleha soppresso la norma in questione.

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SERGEY BUDAYEV (Russia) - CalcioDiploma per il gestoDurante una finale di calcio della Lega giova-nile, l’arbitro assegna un calcio di rigore allasquadra di Samara, perché un difensore avver-sario, a quanto sembra, ha fatto cadere inten-zionalmente il suo avversario. L’esecutore delcalcio di rigore, Sergey Budayev (12 anni),accortosi che il fallo non era volontario, mancadi proposito la porta per non segnare un puntoche ritiene ingiusto. Budayev ha ricevuto perquesto gesto il Premio speciale del fair play delgiornale “Komsomolskaya Pravda”.

CHRIS COLE (Stati Uniti d’America) -RacquetballDiploma per il gestoDurante le semifinali del festival nazionaleolimpico, dichiara che rispondendo al serviziodell’avversario ha colpito la palla dopo il secon-do rimbalzo. Segnalando questo errore, di cuinessuno si era accorto, mette fine all’incontro eperde ogni possibilità di selezione nazionale.

MURRA Y DRUDGE (Canada) - NuotoDiploma per il gestoDurante la disputa di un Campionato nazionale, laDrudge, allenatrice del club Optimist Dolphins diRegina (Saskatchewan), si accorse che la sua squa-dra di staffetta femminile aveva infranto inavverti-tamente una regola. Nessuno aveva notato la cir-costanza, ma essa ritenne di doverne informarel’arbitro, con conseguente squalifica della squadra.

IVA KOTOUNOVA (Repubblica Ceca) -OrienteeringDiploma per il gestoNel corso di una prova del campionato nazio-nale, interrompe la gara per aiutare una con-corrente che si è fratturata una gamba. Le pre-sta le prime cure e la conforta in attesa dell’ar-rivo del medico. Perde così ogni possibilità diottenere un buon piazzamento.

DONG-HO LEE (Corea) - Hockey su ghiaccioDiploma per il gesto

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Durante una partita tra Cina e Corea, in occa-sione della Coppa Asiatica, interviene per separa-re due giocatori venuti alle mani. Un avversarione approfitta per segnare, portando così il risulta-to in parità. Dong-Ho Lee è il primo a ricevere ilpremio nazionale del Fair Play creato nel 1994 dalComitato Nazionale Olimpico e dal giornale“Jung-Ang”, uno dei più importanti di Corea.

McCROSSIM e COOK (Australia) - VelaDiploma per il gestoAi campionati del mondo in Australia offronoun’imbarcazione agli ungheresi Majthényi eDomokos che ne sono sprovvisti. Questi siaggiudicano il titolo nonostante gli australianifossero favoriti.

SERGE POUDRIER (Francia) - Hockey sughiaccioDiploma per il gestoGiocatore internazionale conosciuto per il suospirito sportivo ne ha dato ulteriore esempio inun incontro del Campionato nazionale tra lasua squadra di Rouen e quella di Gap: su unlancio poderoso dell’avversario, il disco giun-ge vicino alla porta e rimbalza indietro così infretta che l’arbitro non riesce a valutare se c’èstato gol. Poudrier gli si avvicina per confer-mare che il gol è valido: il punteggio di Gapaumenta e l’esito dell’incontro ritorna incerto.

FRANZ SCHIEFER (Austria) - Motociclismosu ghiaccioDiploma per il gestoDurante una prova di qualificazione per il cam-pionato del mondo (26 novembre 1994) urtacon violenza un concorrente che viene elimi-nato dai giudici. Schiefer dichiara allora chel’incidente è avvenuto per colpa sua, perdendocosì ogni possibilità di poter partecipare al tor-neo finale nel 1995. Per questo gesto, ha rice-vuto il Premio speciale del fair play del Mini-stero degli sport polacco.

VIRGINNIE SUSANNA (Francia) - PallamanoDiploma per il gesto

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Durante un incontro per il primo posto delgirone, il punteggio è di 4 a 3. Susanna, capi-tana della squadra, segnala all’arbitro che il golriconosciuto alla propria squadra, che le per-metterebbe di pareggiare, non è valido avendoil pallone toccato la traversa.

SYLWESTER SZMYD (Polonia) - CiclismoDiploma per il gestoDurante una prova del campionato nazionalejuniores, pochi istanti dopo la partenza, vedeun concorrente fermo per problemi meccanici.Si ferma per aiutarlo, mettendo così in forse leproprie possibilità di vittoria. Riparata la bici-cletta, ripartono e raggiungono il gruppo ditesta. Szmyd vincerà la prova e il titolo.

MARWANDIA (Giordania) - Tennis da tavoloDiploma per la carrieraPiù volte nominato “giocatore ideale dell’an-no”, non è mai stato ammonito per scorrettez-za. Al contrario, in più occasioni, avendo nota-to che gli avversari mostravano segni di nervo-sismo, dannosi per lo svolgimento correttodella partita, ha chiesto una pausa del gioco perpermettere loro di ritrovare la calma.

ATTILA MIZSER (Ungheria) - PentathlonmodernoDiploma per la carrieraPiù volte campione del mondo e olimpico, èstato un esempio di sportività in tutta la suacarriera.

JOSE JOAQUIN PUELLO (RepubblicaDominicana) - DirigentiDiploma per la carrieraOltre a una brillante carriera come dirigenteolimpico e come autorità medica nella lottacontro il doping e l’uso della marijuana, hadato prova di notevole fair-play in occasionedei Giochi d’America Centrale e dei Caraibinel novembre 1993. Giacché Haiti, che dividecon la Repubblica Dominicana la stessa isola,vedeva compromessa la propria partecipazioneai Giochi, Puello ottiene dal suo Comitato

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Olimpico e dal Governo l’autorizzazione per-ché gli atleti haitiani possano allenarsi in terradominicana. Le due squadre hanno così divisogli stessi impianti, gli stessi alberghi, pasti etrasporti, con tutti i costi sostenuti dall’ospite,e si sono recate poi insieme a Pance (PortoRico) per disputare i Giochi.

JOZEF VENGLOS (Slovacchia) - CalcioDiploma per la carrieraModello di sportività, sia come atleta, sia comeallenatore, ha sempre dato un’importanza par-ticolare allo spirito sportivo. Attualmente con-ferenziere della FIFA, insegnante alla Facol-tà degli Sport di Bratislava, Vicepresidentedell’Unione Europea degli Allenatori di cal-cio, è stato inoltre fautore della promozionedel fair play in seno alla Federazione Nazio-nale Calcio.

JIRI VICHA (Repubblica Ceca) - PallamanoDiploma per la carrieraTra i migliori portieri del mondo negli anni‘50/’60, si è distinto sui campi per il suocostante spirito sportivo, cui è rimasto fedeleanche come allenatore nazionale.

BERNOWISCHMANN (Germania) - AtleticaDiploma per la carrieraDirettore dello sport universitario, allenatore diatleti olimpici al Club Universitario di Magon-za, capo allenatore della Federazione Naziona-le, fondatare di un’Accademia per la formazio-ne di allenatori di atletica per i paesi in via disviluppo, è inoltre autore di numerosi scrittisullo sport fra cui vari articoli e un libro sul fairplay. Wischmann, che oggi ha 84 anni, ha cer-cato durante tutta la carriera di integrare allaformazione sportiva il fair play, da lui definitocome “una norma di comportamento per ogniattività umana”.

ZOFIA ZUKOWSKA (Polonia) - DirigentiTrofeo per la promozioneEx atleta, membro dell’Accademia OlimpicaNazionale, insegnante all’Università e all’Ac-

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cademia di Educazione Fisica, Presidente davent’anni del Club del fair play nell’ambitodel Comitato Nazionale Olimpico, ZofiaZukowska ha diffuso lo spirito del fair playnello sport associandolo ai valori educativi.Autrice di numerosissimi articoli e pubblica-zioni a sostegno dei valori della sportività edello spirito olimpico nell’ambito dei proble-mi di pedagogia sportiva, ha anche partecipa-to a programmi radiofonici e televisivi dedi-cati alla diffusione dei valori etici nello sport.Ha partecipato attivamente alla creazione delMovimento Europeo del Fair Play e si è inol-tre impegnata nell’organizzazione del con-gresso del fair play che si svolgerà nel 1996in Polonia.

“BUSTO SPORT” (Italia) - GiornalismoDiploma per la promozioneHa sviluppato una costante attività per la pro-mozione dello spirito sportivo dedicando siste-maticamente in ognuno dei suoi numeri unapagina sui principi del fair play.

CONTROLLO DELLA SICUREZZANEGLI SPORT DEL QUEBEC (Canada) -OrganizzazioneDiploma per la promozioneDa circa quindici anni, l’Ente compie uno sfor-zo notevole per sensibilizzare l’ambiente dellosport all’importanza dello spirito sportivo. Lesue azioni comprendono in particolare la crea-zione di una carta dello Spirito Sportivo diffu-sa in tutto il Quebec nelle scuole e nelle orga-nizzazioni sportive; campagne di promozionecon una massiccia diffusione di manifesti eopuscoli, interventi destinati agli insegnantidelle medie superiori, azioni presso le federa-zioni sportive del Quebec, programmi di valo-rizzazione della sportività nelle competizioni,supporti di insegnamento rivolti ai vari attoridella vita sportiva, e la creazione di “premidello spirito sportivo”. Queste azioni, notevoliper qualità ed ampiezza hanno ispirato altreorganizzazioni nazionali nella promozione delfair play.

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“ESPRIT SPORTIF” (Canada)OrganizzazioneDiploma per la promozioneTra altre attività a favore del fair play, questaCommissione ha realizzato una serie dimanuali rivolti a dirigenti sportivi, allenatori,educatori e genitori, che mirano a sviluppare ilsenso dello spirito sportivo. Il manuale rivoltoagli animatori presenta un metodo pedagogicoaccompagnato da supporti applicativi comeper esempio un codice di comportamento, trac-ce di discussione sul senso del fair play e gio-chi semplici per permettere ai giovani di sco-prire il valore della solidarietà. Questi fascico-li danno la possibilità a tutti di prenderecoscienza delle proprie responsabilità nell’am-bito dell’educazione sportiva.

ELIAS V. JACOME GUERRERO(Equador) - CalcioDiploma per la promozioneArbitro internazionale dal 1977 al 1992, la cuiimparzialità è stata apprezzata da giocatori,dirigenti e stampa sportiva, ha curato regolar-mente sul giornale “El Universo” una rubricaintitolata “Juego Limpio” (fair play), citando atitolo illustrativo i casi incontrati nel corsodella propria carriera. Ha anche pubblicato unmanuale, “Juego Limpio” editato dall’Univer-sità di Guayaquil.

PERNETTEOSINGA (Paesi Bassi) - SchermaDiploma per la promozioneSpadista di livello mondiale, ha svolto un ruoloattivo in varie campagne di sensibilizzazioneal fair play rivolte ai giovani e compiuto touritineranti intitolati “Il fair play segna sempre”,i cui valori sono stati sottolineati dalla televi-sione locale.

VLADIMIR RODICHENKO (Russia) -DirigentiDiploma per la promozioneVicepresidente del Comitato Nazionale Olim-pico, ex redattore capo della rivista tecnica“Atletica”, fondatore nel 1990, nell’ambito del

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Comitato Nazionale Olimpico, della Commis-sione del Fair Play, i cui Premi e Diplominazionali sono stati consegnati in questi ultimiquattro anni, Rodichenko ha saputo associarefortemente i media a queste azioni, assicuran-do così un’ampia presa di coscienza da partedel pubblico dei valori etici dello sport. è inol-tre l’autore di numerosi articoli e opuscoli perle campagne del fair play, e di un libro intito-lato “Invito nel paese del fair play” diffuso amigliaia di organizzazioni sportive in Russia.

CONSTANCIO VIGIL (Argentina)GiornalismoDiploma per la promozioneHa svolto attraverso la rivista sportiva “EI Gra-fico” a diffusione nazionale, e altri media (TV11, Radio Continental) campagne a favoredella non violenza nello sport e del fair play.Ha coraggiosamente sostenuto una lotta inten-sa contro ogni forma di aggressione di cui leattività sportive sono vittime ed è suo merito setale denuncia è ora ampiamente sottolineata datutta la stampa nazionale.

SERGEJ BUBKA (Ucraina) - Atletica leggeraTrofeo per il gestoCampione del mondo e campione olimpico, haaiutato due volte il suo rivale sudafricanoOkkert Brits prestandogli materiale. La primavolta il 3 luglio, al Gran Premio di Parigi, dopoavere saputo che il materiale di Brits non eraarrivato, gli ha offerto le sue aste affinchépotesse gareggiare. La seconda volta il 9 set-tembre, alla Finale del Gran Premio IAAF1995 a Monaco, per lo stesso motivo. Questavolta però, il suo gesto gli è costato la vittoriaperché Brits ha superato i 5,95 m mentre lui siè fermato a 5,90 m.

LAURENT JALABERT (Francia) - CiclismoTrofeo per il gestoDurante la 12a tappa del Giro di Spagna, iltedesco Bert Diez fece una gara straordinaria,

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staccandosi dagli altri corridori a 199 km dal-l’arrivo, rimanendo in testa quasi fino alla finedella corsa. Tuttavia, dopo una serie di attac-chi, Jalabert riuscì a staccarsi dagli inseguito-ri facendo una rimonta eclatante su Diez che,spossato, fu raggiunto a 150 m dal traguardo.Invece di superarlo sulla linea d’arrivo, Jala-bert, allora secondo in classifica, lo incoraggiòa trovare le ultime forze, permettendogli cosìdi vincere una tappa.

EMANUELE BOMBINI (Italia) - CiclismoDiploma per il gestoProfessionista dal 1981, ha abbandonato l’a-gonismo nel 1991 in seguito a una ferita alginocchio. Dirige oggi la propria squadra.Durante il Giro delle Fiandre, un avversarioruppe il proprio mezzo a 5 km dall’arrivo. Ilsuo direttore di gara e il veicolo di soccorso loavevano già superato. Decise di prestare unabicicletta allo sfortunato avversario che potécosì tornare in un lampo ai primi posti e classi-ficarsi secondo, battendo proprio all’arrivo uncorridore di Bombini. Questo gesto permiseinoltre al corridore avversario di conservare ilvantaggio acquisito con questo secondo postoper la classifica della Coppa del mondo.

FRANTISEK CIHLAR (Repubblica Ceca)AeronauticaDiploma per il gestoDurante un rally della Coppa del mondo nel 1994,essendo il pilota meccanico della squadra naziona-le aiutò la squadra polacca a riparare il loro mezzo.Questo gesto permise ai polacchi di vincere laprova, mentre i cechi finirono al quinto posto.

BATORFI CSILLA (Ungheria) - Tennis datavoloDiploma per il gestoDurante una semifinale di doppio del Torneodella Lega Europea a Godollo tra l’Ungheria ela Germania, Batorfi Csilla e la sua compagnaavevano vinto la prima manche ed erano 19pari nella seconda. Sulla risposta delle tede-sche, il giudice non vide che la palla aveva

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sfiorato il tavolo e diede il punto alle unghere-si. Batorfi Csilla gli indicò che la palla erabuona e il giudice restituì il punto alle tedescheche vinsero la seconda manche, e poi la terza.

DANIEL KUTERMAK (Francia) - CalcioDiploma per il gestoDieci minuti prima della fine del penultimoincontro della Coppa di Alsazia, il risultato eradi 2 pari quando Daniel Kutermak, del Club diWittelsheim, riuscì a segnare. Il portiere prote-stò perché il pallone era entrato da un’aperturadovuta al fatto che la rete era fissata male. Ilsuo reclamo sarebbe stato del tutto inutile seKutermak non avesse confermato il fatto: l’ar-bitro annullò quindi il gol. Segnò poi un terzogol che permise alla sua squadra di vincere lapartita.

HERBERTH JOEL MENA ARGAEZ(Messico) - LottaDiploma per il gestoDopo le vittorie nelle eliminatorie e semifinalidel torneo nazionale di lotta, il giovane (diecianni) giunge in finale. Riesce a sbilanciare ebloccare con una presa l’avversario facendoglitoccare il tappeto con la spalla. L’arbitro lodeve quindi dichiarare vincitore quando questisi accorge che l’avversario perde sangue dalnaso e piange. Chiede all’arbitro che sia cura-to prima di riprendere il combattimento. Dopoaver ricevuto le cure opportune, l’avversarioriesce a vincere l’incontro: con il suo fair play,sarà soltanto vicecampione nazionale.

NUNO FILIPE RODRIGUES FRAZÃO(Portogallo) - SchermaDiploma per il gestoDurante il campionato del mondo del 1994, inun momento in cui era assolutamente necessa-rio segnare un punto per non essere eliminatoda avversari molto preparati, si vide attribuiredalla giuria una toccata in seguito a uno scon-tro confuso. Dichiarò spontaneamente che inrealtà, aveva toccato terra, e il punto fu annul-lato. Riuscì infine a classificarsi discretamente,

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ma rischiò, segnalando quest’errore sfuggito atutti, di essere eliminato.

KRISZTINA SZVITAN (Ungheria) - Ten-nis da tavoloDiploma per il gestoDurante un quarto di finale juniores mistodegli Europei del 1995 all’Aia, lei e la suacompagna Dahl avevano vinto la prima man-che e stavano vincendo per 20 a 19 nellaseconda. Servirono quindi il match ball. Il giu-dice dichiarò che la risposta delle avversarieera fuori ma gli segnalò che invece la palla erabuona. Il giudice restituì il punto alla squadraavversaria che finì per vincere la seconda man-che per 25 a 23, poi la terza per 21 a 18. Krisz-tina Szvitan e la sua compagna Dahl non pote-rono quindi accedere alle semifinali né alpodio.

NELSON MANDELA (Sudafrica) - DirigentiPremio specialeTrofeo per la carrieraHa praticato in gioventù il pugilato, il cross-country e il calcio. Nel suo libro autobiogra-fico “Long Walk to Freedom”, sottolinea chela pratica sportiva gli ha dato lezioni prezio-se. Sotto il precedente regime razzista ha tra-scorso in condizioni durissime 28 anni in pri-gione, ma quando diventò Presidente del suopaese, primo uomo di colore ad essere elettoa questa carica, il suo primo gesto politico fu,durante una manifestazione pubblica, dibaciare Frederik De Klerk, rappresentantedell’ex-regime razzista, di proclamare lariconciliazione e di nominare l’ex-capo diStato suo sostituto nel nuovo Stato liberatodall’apartheid. Questo costituisce senzaombra di dubbio uno straordinario atto di fairplay nel senso più profondo del termine, ed èstato riconosciuto tale in tutto il mondo.Mandela incarna così un esempio ecceziona-le di applicazione nella vita pubblica deiprincipi del fair play, alla base non soltantodello sport ma anche di ogni attività sociale,dandole valore umanistico.

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JEAN-FRANÇOIS LAMOUR (Francia) -SchermaTrofeo per la carrieraCampione del mondo nel 1987, campioneolimpico nel 1988, vincitore dei Masters nellostesso anno, ha sempre avuto nello sport enella vita un comportamento impeccabile edesemplare. Durante tutta la carriera sportiva, atutti i livelli, anche nei momenti più difficili,si è sempre dimostrato molto rigoroso e desi-deroso di applicare le regole del fair play.Sempre disponibile nel dare consigli ed aiutialle nuove generazioni di schermitori, costitui-sce un esempio di sportività per tutti i giovani,qualità per le quali ha ricevuto il premio nazio-nale del fair play.

VRENI SCHNEIDER (Svizzera) - SciTrofeo per la carrieraAl termine di innumerevoli vittorie in Coppadel Mondo, ha definitivamente messo fine allacarriera sportiva al termine della stagione1994/1995. Tutti i suoi anni di agonismo sonostati segnati da una sportività esemplare. E’ laprova vivente che le vittorie possono andare dipari passo con l’etica sportiva, anche in unambiente di agonismo ad oltranza. Il suo com-portamento, del resto, ha dimostrato di consi-derare le altre competitrici non come avversa-rie ma come compagne. La sua gentilezza e lasua lealtà le hanno permesso di conquistareuna stima universale.

VIERA CAMBOROVA (Slovacchia) - NuotoDiploma per la carrieraAllenatrice di nuoto per più di 20 anni nellacittà di Piestany, ed in particolare a titolo pro-fessionale dal 1967 al 1995, epoca in cui fuallenatrice nazionale, ha offerto quotidiana-mente un esempio di fair play nello sport enella vita. Modestia, dignità, tatto e senso del-l’amicizia si uniscono alla professionalità ealla determinazione, qualità che le hanno per-messo di conquistare il rispetto generale,anche da parte degli allenatori delle squadreavversarie.

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BIRUTE KALEDIENE (Lituania) - AtleticaleggeraDiploma per la carrieraHa pertecipato ai Giochi Olimpici di Roma e diTokyo. Ha sempre messo l’accento, nelle sue atti-vità di formatrice sportiva dei giovani, sulle qua-lità morali e sullo spirito di fair play, che ha sapu-to trasmettere loro con talento ed entusiasmo, pre-disponendoli ad un comportamento nobile sianello sport che nella vita. Si è dimostrata un’effi-cace organizzatrice di avvenimenti sportivi regio-nali destinati a diffondere l’ideale olimpico. E’stata attiva nella promozione dello spirito sportivotramite la carta stampata e la televisione.

BOZENAKREJCAROVA (Repubblica Ceca)- GinnasticaDiploma per la carrieraMedaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Londranel 1948 e di bronzo ai Giochi di Helsinki nel1952, si è poi interamente dedicata alla forma-zione dei giovani ginnasti, sottolineando sem-pre l’importanza dei valori etici nello sport.Vicepresidente del Club Olimpico Ceco, com-pie da più di vent’anni un’importante attività diappoggio al Club del Fair Play.

JULIO CÉSAR MAGLIONE (Uruguay) -DirigentiDiploma per la carrieraLa sua attività nei vari incarichi sportivi rico-perti nel corso di 30 anni (è attualmente Presi-dente del CNO e Ministro dello Sport) ha avutoper scopo di affermare i principi dell’Olimpismocon una dedizione costante per la difesa dellosport, della salute e della pratica del fair playnella sua dimensione più ampia. Quest’impegnogli è valso il riconoscimento sia delle autoritàgovernative che delle istituzioni sportive interna-zionali. Il suo obiettivo, quello di rafforzare l’at-tenzione degli sportivi sull’importanza del fairplay, gli è già valso diversi premi.

LADISLAV NOVAK (Repubblica Ceca) -CalcioDiploma per la carriera

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Tra i calciatori più prestigiosi del suo paese, fuin particolare capitano della squadra nazionaleche guidò fino alla finale contro il Brasiledurante la Coppa del Mondo nel 1962. E’famoso anche per la correttezza e lo spiritosportivo che non lo hanno mai abbandonatodurante tutta la carriera, nel corso della qualenon ha mai avuto sanzioni.

PILAR ROLDAN GIFFENIG (Messico) -SchermaDiploma per la carrieraTra le poche schermitrici sudamericane adaver conquistato una medaglia olimpica, hadato prova di grandissima correttezza durantetutta la carriera. In occasione delle finali deiGiochi Olimpici del 1968 a Città del Messico,volle aspettare una avversaria che, non essen-dosi presentata in orario, avrebbe dovuto esse-re eliminata; questo gesto di sportività le costòla medaglia d’oro.

PRINCIPE ALBERTO DI MONACODirigentiMembro del CIO - Presidente del ComitatoOlimpico NazionaleTrofeo per la promozionePer il suo comportamento di fair play nella pra-tica dello sport ad alto livello, le sue azioni per-manenti a favore dell’Associazione Internazio-nale Contro la Violenza nello Sport (AICVS),con sede a Monaco, e per il suo intervento alcongresso dell’Organizzazione delle NazioniUnite a favore dell’etica nello sport, durante ilquale ha fatto cenno alle attività del CIFP.

ASSOCIAZIONE DELLA GUINEA PERLA NON VIOLENZA - OrganizzazioneDiploma per la promozioneQuesta organizzazione ha fatto sforzi partico-larmente intensi, visti i pochi mezzi di cui dis-pone, per sensibilizzare il pubblico all’impor-tanza dello spirito sportivo organizzando galadiverse iniziative, pubblicando un notiziariosul fair play e realizzando un programma cul-turale diffuso durante la stagione sportiva.

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JORGE EHLER S TROSTEL (Cile)DirigentiDiploma per la promozioneIn quanto giudice, dirigente di club, di federa-zione, Direttore Generale degli Sport e delTempo Libero ha sempre diffuso ed incitato alrispetto dei principi dell’olimpismo e del fairplay. Ha in particolare creato un “MovimentoNazionale per la Difesa dell’Etica Sportiva”.

NAÏM GÖLLEROGLU (Turchia)Diploma per la promozioneDi professione gioielliere, incaricato degliaffari religiosi per circa 40 anni, ha militatotutta la vita a favore della tolleranza, la bene-volenza ed il rispetto di tutte le religioni. E’così diventato nel suo paese un pastore ricono-sciuto e rispettato. Nelle sue regolari visite aiclub sportivi, invita costantemente gli atleti adevitare comportamenti aggressivi e qualsiasialtra forma di violenza e ad agire sempre confair play. Ha diffuso questi inviti su giornali,alla radio e alla televisione. Ha ricevuto il GranPremio nazionale del Fair play nel 1995.

“JOONG-ANG” (Corea) - GiornalismoDiploma per la promozioneTra i più importanti quotidiani della Corea, Joong-Ang, ha lanciato nel 1995 una sezione Sport, lapiù letta di tutti i giornali del paese. In coopera-zione con il Comitato Olimpico Nazionale, hacreato un premio del fair play grazie al quale èstato possibile attiroare l’attenzione del pubblicosull’importanza di onorare lo spirito dello sportcosì come le regole sociali. Questo premio mensi-le, annunciato nel quotidiano e in TV, ha forte-mente contribuito a promuovere lo spirito del fairplay. Nel 1995, sono stati premiati nove sportivi edue squadre. E’ la prima volta in questo paese cheun tale premio è assegnato indipendentemente dairisultati sportivi. Quest’iniziativa sembra destina-ta a durare a lungo.

HIROSHI KATO (Giappone) - CalcioDiploma per la promozioneDopo il terremoto che ha sconvolto la città di

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Kobe, Kato, che studiava per diventare allenatoredi calcio, si recò al ginnasio che serviva da rifugio.Agendo da leader, tentò di rialzare il morale delle500 persone che vi si erano riparate, organizzan-do tra l’altro incontri di calcio per distrarre i bam-bini. Fu per questo amichevolmente soprannomi-nato “il Sindaco del Collegio di Kobe”. Organiz-zò il trasporto dei soccorsi, dei rifornimenti d’ac-qua, ecc. Presto, altri studenti lo raggiunsero perdargli man forte. I suoi sforzi uniscono ammire-volmente gli ideali dello sport e della vita sociale.

JORGE PEÑA (Argentina) - GiornalismoDiploma per la promozioneHa intrapreso dall’inizio del 1995 un’intensacampagna per la diffusione dei principi dellaCarta Olimpica ed in particolare dello spiritodel fair play, con la partecipazione dei mag-giori sportivi e giornalisti nazionali. 31 spotcon lo slogan “Difendiamo il fair play” sonostati e sono tuttora diffusi al ritmo di dieciemissioni al giorno, sempre nelle ore di mag-giore ascolto. Questi spot fair play fannoparte di un trittico socio-educativo, le altre dueserie di spot sono intitolate “Non abbandonareil collegio!” e “Rispettiamo l’ambiente!”.

RETE TELEVISIVA “TRT” (Turchia) -GiornalismoDiploma per la promozioneUna delle reti televisive nazionali in Turchialascia regolarmente posto nelle sue trasmissio-ni sportive alla messa in risalto dello spiritosportivo e dei principi dell’Olimpismo.

HANS REINHARD SCHEU (Germania) -GiornalismoDiploma per la promozioneLavora da 20 anni come radio telecronista perla SWF, dove dimostra un impegno profondoper promuovere con le sue presentazioni l’i-deale del fair play.

HANS BERNHARD SKASET (Norvegia) -DirigentiDiploma per la promozione

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Per il suo efficace lavoro contro il doping, a livel-lo internazionale, attraverso il Gruppo di lavoroInternazionale per la preparazione delle Confe-renze Mondiali contro il doping nello sport(1988/89/93); è stato Presidente del Comitatoorganizzatore della 3a Conferenza contro ildoping nello sport, Bergen, ‘91, e Presidente delGruppo di controllo della convenzione anti-doping del Consiglio Europeo (1990-94); è auto-re del Memorandum sulla lotta contro il doping(1990-96) tra Australia, Canada, Francia, GranBretagna, Nuova Zelanda e Norvegia. Ha parte-cipato a numerosi seminari e conferenze e scrittomolti articoli per la lotta contro il doping.

ELEONORA CARRUS (Italia) - CalcioDiploma per il gestoDurante un incontro locale tra le squadre fem-minili di Torres e Pisa, ad alcuni minuti dallafine, in una condizione di parità tra le squadrerinunciò a segnare un gol per soccorrere un’av-versaria infortunata.

CARLOS DE GAVARDO (Cile) - Motocicli-smoDiploma per il gestoDurante la 15a tappa del rally Parigi-UlanBator (Mongolia), il 23 settembre 1996, soc-corse un concorrente mongolo gravementeferito che senza quell’assistenza sarebbe pro-babilmente morto di freddo. Altri due concor-renti si erano fermati, ma soltanto De Gavardotornò indietro per dare l’allarme. Nonostante laperdita di tempo che ne risultò, riuscì ad otte-nere un buon piazzamento nella classificagenerale. Anche il giorno prima aveva aiutatoun concorrente in difficoltà, permettendogli dicontinuare la gara.

ROBERT B. FOWLER (Gran Bretagna) -CalcioDiploma per il gestoIn occasione di una partita contro la squadradell’Arsenal, il 25 marzo 1997, giocatore di

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punta del Liverpool, si trovava da solo davan-ti al portiere quando perse l’equilibrio e cadde.L’arbitro, credendo che fosse colpa del portie-re, fischiò un penalty ma Fowler si rialzòimmediatamente per segnalargli che non erastato vittima di una scorrettezza di gioco.

TORSTEN KREBS (Germania) - TiroDiploma per il gestoNonostante i titoli internazionali gli permettes-sero di essere qualificato d’ufficio per parteci-pare ai Giochi Olimpici di Atlanta, volle qua-lificarsi partecipando alle tradizionali elimina-torie, al termine delle quali fu scartato permezzo punto. Andò ugualmente ad Atlanta afare il tifo per la sua squadra, di cui un mem-bro vinse una medaglia d’oro.

WALTER LARREGLE (Argentina) - PelotaDiploma per il gestoDurante la finale di un campionato regionaletra Olavarria e Remo, il difensore di quest’ul-tima ebbe un malore. Disponeva, secondo ilregolamento, di cinque minuti per riaversi eriprendere la partita. Dato che non si era ripre-so, l’arbitro segnalò al suo compagno chedoveva decidere se continuare da solo o abban-donare. Walter Larregle, del club di Olavarria,chiese all’arbitro di prolungare il tempo direcupero. La sua richiesta fu accolta. Dopo 20minuti di attesa, la partita riprese e la squadradi Remo vinse sia l’incontro che il titolo.

JURI MAKAROV (Estonia) - MotociclismoDiploma per il gestoDurante una prova del campionato del mondoa Vigo (Spagna), il 21 aprile 1996, Juri Maka-rov prestò le prime cure a un concorrente cheaveva ferite multiple e lo portò in ospedale,perdendo così più di un’ora, il che gli costò lasqualifica.

FILIBERTOMARTINELLI (Italia) - CiclismoDiploma per il gestoDurante una gara regionale, aiutò un concor-rente a riparare una gomma, permettendogli

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così di proseguire la gara. Martinelli finì alsecondo posto, dietro l’avversario che avevaaiutato.

ADAM MICHALOWSCI (Polonia) -Volo a velaDiploma per il gestoDurante una gara di figure a Radom, Polonia,nel luglio del 1996, commise un errore chesfuggì all’attenzione dei giudici. Finito intesta alla classifica, segnalò il suo errore aigiudici che non ne vollero tenere conto datoche non disponevano di una registrazione dicontrollo. Tuttavia, insisté tanto che accetta-rono di modificare i risultati e fu retrocessoal terzo posto.

DEREK PORTER (Canada) - CanottaggioDiploma per il gestoDurante gli allenamenti immediatamente pre-cedenti i Giochi Olimpici di Atlanta, il canade-se prestò il suo materiale al concorrente cecoVaclav Chalupa, la cui attrezzatura si era persadurante il viaggio. Con quest’atto generosooffriva le migliori condizioni di allenamentopossibili a un rivale importante.

PATRICK RAFTER (Australia) - TennisDiploma per il gestoIn occasione dei campionati di Australia adAdelaide, il 1° gennaio 1997 questo giocato-re di 24 anni chiese all’arbitro, in unmomento decisivo dell’incontro, di restituireun punto al suo avversario, il russo Tcher-kassov, in quanto riteneva che la propriarisposta fosse finita oltre la linea. Questogesto magnanimo gli costò non solo la vitto-ria ma anche 16 punti in classifica ATP e3.600 dollari US.

SCOTT SHIPLEY (USA) - Canoa-KayakDiploma per il gestoAi Giochi Olimpici di Atlanta, essendo uno deifavoriti, prestò il proprio materiale di grandequalità a un concorrente bosniaco la cui imbar-cazione aveva subito ingenti danni durante leprove.

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VLADAS VITKAUSKAS (Lituania)AlpinismoDiploma per il gestoDopo una ridiscesa estenuante dell’Everest, il15 maggio 1993, risalì mettendo a rischio lapropria vita per aiutare a portare a valle ilcorpo dell’alpinista nepalese che, dopo averaveva conquistato la montagna, era decedutavicino alla cima.

“YEDIOTH ACHRONOT” (Israele)GiornalismoDiploma per il gestoIl quotidiano ha dato prova di possedere unospirito sportivo degno di lode, nel contestogeopolitico attuale, selezionando come miglio-re atleta femminile dell’anno 1996 la campio-nessa olimpica (eptathlon) Rada Shuah, dinazionalità siriana.

LUDVIK DANEK (Repubblica Ceca)Atletica leggeraTrofeo per la carrieraTre volte medaglia olimpica e tre volte deten-tore del record del mondo di lancio del disco,Presidente del Club degli Olimpionici cechi evicepresidente della federazione nazionale diatletica leggera, si è dedicato, al termine dellacarriera agonistica, all’attività di allenatore,nell’ambito della quale ha costantemente insi-stito sui valori etici dello sport, da egli stessoillustrati durante tutta la vita, sia nella sferapersonale che nelle arene sportive.

STEFAN EDBERG (Svezia) - TennisTrofeo per la carrieraGiocatore di tennis di primo piano a livellointernazionale durante tutta la sua carriera hagoduto di una reputazione indiscussa grazieall’ eccezionale e costante spirito di fair play,che si manifestava sia attraverso la correttezzanei confronti degli avversari che attraverso ilcomportamento esemplare nei riguardi degliarbitri. Ha dato prova delle sue qualità umanepartecipando spesso a manifestazioni sportivea scopo umanitario.

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PETER WESTBROOK (USA) - SchermaDiploma per la carrieraMedaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di LosAngeles e medaglia d’oro ai Giochi Paname-ricani del 1979, 1983 e 1995, oltre a numerosealtre attività nel mondo dello sport ha creatouna fondazione destinata al reinserimento digiovani sfavoriti o abbandonati, spesso delin-quenti. L’autorevolezza del suo esempio hapermesso di far capire, attraverso le attivitàsportive, il valore essenziale di qualità quali ilcontrollo delle emozioni, il coraggio, il ricono-scimento delle proprie responsabilità e lavolontà di contribuire al proprio sviluppo per-sonale.

ERICA TERPSTRA (Paesi Bassi) - Orga-nizzazione - Ministro della Sanità, degliAffari Sociali e dello SportTrofeo per la promozioneEx atleta (nuoto) ai Giochi Olimpici di Roma eTokyo, ha contribuito, nell’ambito delle mansio-ni ufficiali di Ministro dello Sport del suo paese,a porre il tema della tolleranza e del fair playall’ordine del giorno della Conferenza dei Mini-stri dello Sport Europei tenutasi a Lisbona nelmaggio 1995. Nel suo paese ha organizzato unagrande conferenza nel 1996 sullo sport, la tolle-ranza e il fair play e creato con la collaborazionedelle autorità sportive un piano di azione con l’o-biettivo di combattere le tendenze negative che siesprimono in occasione delle attività sportive.

MARIO VÁZQUEZ RAÑA (Messico) -Dirigenti - Presidente dell’AssociazioneComitati Nazionali OlimpiciPremio SpecialeTrofeo per la promozionePer gli eminenti servizi resi al Comitato Inter-nazionale per il Fair Play, la cui SegreteriaGenerale opera da quindici anni presso la sededell’ ACNO a Parigi.

AUSSIE SPORT (Australia) - OrganizzazioneDiploma per la promozioneL’insieme di programmi sviluppati dal 1986

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dalla Commissione Australiana dello Sport haper obiettivo di favorire una pratica sana deglisport per i giovani e di promuovere i valorisociali dell’attività sportiva, di cui il fair play èun elemento essenziale. Grazie allo sforzo diconcettualizzazione di questo programma, èstato possibile realizzarlo con successo in altripaesi.

COMMISSIONE FAIR PLAY DELCOMUNE DI OEIRAS (Portogallo) -OrganizzazioneDiploma per la promozioneIncaricata delle attività sportive della città diOeiras, ha compiuto sforzi notevoli per diversianni per la promozione del fair play. Oltre allaproduzione di supporti pedagogici di qualità, èstata in particolare ospite di un seminarioeuropeo sullo spirito sportivo nel 1989, del-l’Assemblea Generale del Movimento Euro-peo del Fair Play, e si è incaricata ad accoglie-re nel luglio 1997 una seconda manifestazionesul fair play nello sport ad alto livello.

FABRIZIO CORBETTA (Italia) - PallamanoDiploma per la promozioneNell’ambito del suo incarico di Presidente delComitato Regionale della Federazione Italianadi Pallamano ha compiuto sforzi continui alfine di promuovere il fair play attraverso cam-pagne rivolte non solo ai giocatori ma anche algrande pubblico.

HERMAN DUIT (Paesi Bassi) - PallamanoDiploma per la promozioneMilita attivamente da molti anni per la promozio-ne del fair play a favore di vari sport (pallamano,tennis, triathlon), nell’ambito delle sue attività diufficiale volontario, in collaborazione con lefederazioni nazionali, la Fondazione nazionaleper il fair play e l’Università di Utrecht.

NEFISSA AL-GHAMARAWI (Egitto)PallacanestroDiploma per la promozioneEx componente della squadra nazionale di pal-

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lacanestro femminile, ha svolto, nell’ambitodella sua professione di insegnante, un ruolodi primo piano nella sensibilizzazione di diver-se generazioni di dirigenti sportivi circa il fairplay e i valori etici dello sport.

“MILLIYET” (Turchia) - GiornalismoDiploma per la promozioneUno dei quotidiani nazionali più influenti, hadato vita a una serie di campagne di educazio-ne del grande pubblico circa i valori moralidello sport e del fair play in particolare. Haregolarmente messo in valore nelle sue colon-ne gli atti esemplari di fair play.

BRUNO PETER (Svizzera) - MedicinasportivaDiploma per la promozioneSi è fortemente impegnato per diversi anninella promozione del fair play organizzando,nell’ambito del Panathlon Club locale, riunio-ni rivolte in particolare ai dirigenti e agli alle-natori. Ha inoltre animato trasmissioni radiofo-niche e prodotto un video.

THE HILLARY COMMISSION FORSPORT FITNESS & LEISURE (NuovaZelanda) - OrganizzazioneDiploma per la promozioneQuesta organizzazione nazionale ha realizzatodal 1991 una campagna presso giocatori e diri-genti sportivi, studenti e grande pubblico, che hapermesso di far capire a ognuno degli attori dellosport (tra cui gli spettatori) che il fair play è unacomponente indispensabile di uno sport vivo. Gliatleti sono sempre più consci di essere considera-ti come modelli, in particolare dai giovani.

ANGELO FUMAGALLI (Italia) -MotociclismoDiploma per il gestoNato nel 1962, ha partecipato a sei edizionidella Parigi-Dakar. Nel 1988, ai Campionatiitaliani, ha dato le sue gomme di ricambio al

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concorrente che era in testa alla classifica maprivo dell’aiuto di una propria squadra. Nel1989, ai Campionati italiani (a Firenze), essen-dosi accorto che il suo avversario era cadutoriportando una frattura del femore, è andato asoccorrerlo, abbandonando la gara e l’eventua-le vittoria. Nel 1996, durante la Parigi-Dakar,in territorio senegalese, ha interrotto la garaper aiutare un partecipante che aveva problemimeccanici e un anno dopo, in territorio delMali, ha aiutato il suo principale avversario (ilbelga Verholf) a ritrovare la pista giusta poichéaveva sbagliato strada.

MICHAL KUNIC (Slovacchia) - TriathlonDiploma per il gestoCinque volte campione slovacco, quattro voltesecondo al Campionato slovacco, membrodella rappresentativa nazionale ai CampionatiEuropei, ha dato prova del suo grande valoresportivo e della sua umanità nei confronti delsuo maggiore avversario, Gabriel Baran,durante il campionato slovacco di triathlon.Alla fine della gara dei 5 km, a 80 metri dal tra-guardo, Baran era davanti a Kunic quando dicolpo cadde. Dopo essersi rialzato, zoppicavae sembrava incapace di concludere la gara.Kunic non ha approfittato di questa situazioneper ottenere una vittoria facile e ha lasciatoBaran giungere per primo al traguardo, affer-mando dopo la gara, a proposito del suo avver-sario, che quel giorno era stato l’atleta miglio-re e che una vittoria riportata in simili condi-zioni non gli avrebbe fatto piacere.

STANISLAV POZDNYAKOV (Russia) -SchermaDiploma per il gestoNato nel 1973 a Novosibirsk, è maestro emeritodegli sport. Membro della squadra che ha rappre-sentato il suo Paese ai Giochi Olimpici del 1992,campione olimpico nelle prove individuali e asquadre, ha vinto anche la Coppa del Mondo nel1995 e nel 1996 ed è stato campione del mondoa squadre nel 1994, nonché campione europeo nel1995. Durante un combattimento con la sciabola

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contro Charikov, in occasione della Coppa delMondo (Mosca, gennaio 1997), allorché era chia-ro che il suo avversario avrebbe vinto, il giudice,commettendo un errore, ha attribuito un punto aPozdnyakov che, resosi conto dell’ingiustiziacommessa nei confronti del suo avversario,segnalò il fatto al giudice e fece togliere il puntoche gli era stato ingiustamente assegnato. Riuscìnonostante questo a vincere l’incontro.

JIRI ZERZAN (Repubblica Ceca) -PallamanoDiploma per il gestoAlla fine del primo tempo del quarto incontrodi Serie A che opponeva la squadra CosmeticsOstrava alla SK Veselì, una giocatrice diOstrava si è ferita e ha dovuto allontanarsimomentaneamente dal campo per ricevere lecure opportune. Dopo essere ritornata, ma pro-babilmente ancora sotto choc, ha involontaria-mente commesso un errore che le è costatoun’espulsione di due minuti. Ritenendo che ladecisione degli arbitri non fosse fair-play, Zer-zan, allenatore della squadra femminile diVeselì, ha deliberatamente fatto uscire unadelle sue giocatrici affinché la squadra nonavesse il vantaggio della superiorità numerica,nonostante Veselì stesse perdendo per 8 a 9.

RENÉ AMROUCHE (Algeria) - Arbitro dipallacanestroDiploma per la carrieraGiocatore di pallacanestro negli anni 1950-1970, è diventato in seguito allenatore(AGVGA 1963-1975, BNA 1975-1978), poiallenatore della squadra nazionale della Divi-sione algerina nel 1963-1964. Ha svolto nume-rose funzioni in seno alla Divisione algerina(Presidente della Commissione degli arbitri dal1964 al 1970, Segretario Generale dal 1967 al1970), nonché in seno alla Federazione di Pal-lacanestro (dal 1965) di cui è stato Vicepresi-dente dal 1982 al 1992 e Presidente d’onore avita dal 1992. E’ arbitro internazionale dal1965 e ha esercitato vari ruoli, sempre a livel-lo internazionale, in svariate occasioni, dai

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Giochi del Mediterraneo ad Algeri nel 1975 alTorneo internazionale d’Africa nel 1982.

JOHN BLANKENSTEIN (Paesi Bassi) -Arbitro di calcioDiploma per la carrieraNato nel 1949, è stato arbitro fino al 1996.Dal 1997 è capo sezione degli arbitri nell’am-bito dell’Associazione Olandese di Calcio. E’inoltre membro del gruppo di consulenza perlo sport, la tolleranza e il fair-play del Mini-stero della Pubblica Sanità, del Benessere edegli Sport. Le sue attività hanno sempreavuto per obiettivo di promuovere il fair-play.E’ molto popolare nei Paesi Bassi grazieall’esempio di perseveranza che ha dato atutti e al suo entusiasmo sportivo. Ha sempredimostrato, in ogni circostanza, molto fair-play durante le sue interviste alla radio, allatelevisione e sui giornali.

BRIDGETTE GUSTERSON (Australia)PallanuotoDiploma per la carrieraConsiderata una delle giocatrici di pallanuotopiù temute, è la pietra angolare dell’attaccoaustraliano. E’ stata nominata migliore gioca-trice (Anzio Cup nel giugno 1997), migliorecannoniere della FINA World Cup nel 1997 edei Campionati del Mondo nel 1998 (24 gol).Nella vita sportiva, il suo atteggiamento è sem-pre stato improntato a un’estrema semplicità.Non si è mai opposta alle decisioni prese dagliarbitri ed è considerata un modello da tuttigli sportivi, professionisti e dilettanti.

JAN VESELY (Repubblica Ceca) - CiclismoDiploma per la carriera26 volte campione nazionale su strada, 8 voltecampione nazionale di scalata, ha partecipatopiù volte alla Gara della Pace ed è uno deimigliori ciclisti del dopoguerra. Vincitore dellaprova individuale e quattro volte membro dellasquadra vincitrice, ha sempre dimostrato ungrande fair-play. Al termine della carrierasportiva, l’ex regime politico lo ha ingiusta-

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mente condannato e lo ha privato del titolo diMaestro emerito degli sport. Jan Vesely, chegode della massima considerazione da partedegli atleti e degli amanti dello sport, ha sapu-to accettare questa ingiustizia con la dignitàche lo contraddistingue.

HAMZA YERLIKAYA (Turchia) - LottaDiploma per la carrieraNato nel 1976, è stato Campione europeo nel1995 (Budapest), campione del mondo nel 1996e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta nel1996. A 16 anni si è classificato secondo alCampionato del Mondo Junior. Alla fine del1997, è stato ha dichiarato “lottatore del secolo”per via dei numerosi successi. Durante i suoiincontri, non ha mai ricevuto un solo punto dipenalità. Conduce una vita molto modesta einveste tutto il denaro che l’attività sportiva glipermette di guadagnare nelle cure medichenecessarie a un fratello che soffre di un tumorealle ossa. Al termine di un’inchiesta realizzata daun giornale turco (Milliyet), è stato eletto Atletadell’anno. Il Comitato Olimpico turco gli haassegnato il Gran Premio Fair Play.

YASOKICHI KONISHIKI (Giappone) -SumoTrofeo per la promozioneNato nel 1963 a Honolulu, ha fatto il suoingresso nella squadra Takasago dopo averconcluso gli studi alla Scuola Superiore diHawaii. Nel mondo del sumo, caratterizzatadalla tradizione e dalla gerarchia, in cui la pre-senza di uno straniero è cosa particolarmenterara, ha raggiunto l’Ozeki nel 1987. Ha con-tribuito ad accrescere la popolarità di quest’at-tività all’estero, e spesso ha anche dato provadi entusiasmo per il volontariato. Nel settem-bre del 1995, dopo il terremoto di Hanshin, hadistribuito il chanko-nabe (pasto tipico dei lot-tatori di sumo) a Kobe. Nel giugno 1996, pres-so la Japan Welfare University, ha pronuncia-to un discorso sulla sua filosofia in materia divolontariato, nel quale ha sottolineato la neces-sità di quest’attività.

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“FANATIK” (Turchia) - GiornalismoDiploma per la promozioneArdente promotore del fair-play in Turchia,ogni giorno, lo promuove e denuncia sistema-ticamente i comportamenti degli hooligans.Tenuto conto del grande numero di lettori, lasua attività riveste grande importanza. Unavolta alla settimana, un’edizione del giornale èinteramente dedicata ai gesti o ad altre inizia-tive nel campo del fair-play. Il titolo dato aquest’edizione è FAN-ETIK.

NIEDERSACHSISCHER FUSSBALL-VERBAND (Germania) - Federazione dicalcioDiploma per la promozioneHa fondato nel 1987 la Coppa Fair-play desti-nata alle squadre di giocatori di 14-15 anni.Una volta alla settimana, 150 squadre di 4regioni inviano una relazione riguardante gliatti di fair-play dei loro avversari. Alla finedella stagione successiva, la Federazione - inbase ad una classifica stilata a seconda del pun-teggio totalizzato - invita le migliori squadre apartecipare ad uno “stage di fair-play”. Unaequipe universitaria (Dott. Pils - Università diHannover), con l’aiuto di un questionario,valuta i giovani calciatori al termine di unperiodo di 12 mesi. Nessuno, in tutto il mondo,ha mai compiuto un esperimento del genere.

GIOVANNI SOLDINI (Italia) - VelaTrofeo per il gestoImpegnato nell’ultima corsa solitaria intorno almondo, è andato in soccorso di Isabelle Autis-sier la cui imbarcazione era in pericolo. Nelcorso della sua carriera non ha esitato a mette-re a rischio i propri record, considerando, mal-grado i regolamenti, che la cosa più importan-te è soprattutto dare prova di solidarietà.

SEBASTIAN ABRAMOWSKI (Germania) -NuotoDiploma per il gesto

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1998

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Durante una gara nazionale, il 14 novembre1998, stava partecipando alla prova a ranaquando il suo avversario diretto, che si trovavadavanti a lui, ebbe un malore. Smise immedia-tamente di gareggiare, rinunciando così a unamedaglia, per soccorrere il compagno cheminacciava di annegare.

M. DANIELE CAIMMI (Italia) - AtleticaDiploma per il gestoDurante la maratona internazionale di Venezia,nell’ottobre 98, ha aiutato il keniota Kibet, a 700metri dall’arrivo, a rialzarsi dopo una cadutadovuta alla pioggia. Dopo essere ripartiti insie-me, Kibet si è classificato primo, davanti a luiarrivato secondo. I giornali e la televisionehanno dato ampia risonanza al suo atto.

ALEXANDER INCZEDI (Slovacchia) - JudoDiploma per il gestoDurante un torneo internazionale di judo, inAustria, il giovane, 12 anni, segnalò un erroredi arbitraggio che gli permetteva di classificar-si primo. La medaglia d’oro gli venne attribui-ta nonostante questa sua segnalazione, madurante la cerimonia di premiazione la diedeall’atleta che si era classificato secondo.

IREK MANNANOV (Russia) - Medagliaolimpica alle Paralimpiadi di Nagano (10km) e medaglia d’argento nelle staffette persquadre (5 e 10 km)Diploma per il gestoDurante i Paraolympics di Nagano, ha cedutouno dei suoi sci all’atleta tedesca Bentel chene aveva appena rotto uno. Questo gesto hapermesso alla Bentel non solo di finire la garadi fondo ma anche di vincere una medagliad’argento.

BRIGITTE DEYDIER (Francia) - JudoTrofeo per la carrieraMedaglia d’argento ai Giochi di Seul, tre voltecampionessa del mondo e quattro volte cam-pionessa europea, è anche diplomata alla Scuo-la Superiore di Commercio. Dopo aver lavora-

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to per diverse società, è stata responsabile dellerelazioni stampa della Parigi/Dakar prima dipassare alla Federazione francese di judo di cuiè Direttrice della Comunicazione. Si è battutaaffinché lo judo femminile fosse ammesso aiGiochi Olimpici e ha contribuito all’elabora-zione della “carta della buona condotta” deljudoka.

COMITATO LITUANO PER IL FAIRPLAY e ARTURAS POVILIUNAS - Orga-nizzazioneTrofeo per la promozionePer l’insieme del lavoro svolto a favore delfair play e in particolare per la perfetta orga-nizzazione dell’assemblea generale del CIFP1997.

FONDAZIONE TURCA DI CALCIODiploma per la promozioneFavorisce l’idea del fair play diffondendo nume-rosi articoli nella sua rivista “Stadium Magazi-ne” e distribuendo prima di ogni incontro impor-tanti messaggi di promozione del fair play.

ZDENEK ZEMAN (Repubblica Ceca)CalcioDiploma per la promozioneAllenatore a Roma, ha criticato apertamentel’uso di sostanze vietate, dando così vita ad unimportante movimento di promozione dellalotta contro il doping nel calcio e in altri sport.

MICHALKRISSAK (Slovacchia) - AlpinismoDiploma per il gestoDurante la discesa dal Monte McKinley alto6000 metri, ha trovato uno scalatore giappo-nese che era completamente esausto quasi inpericolo di vita. A differenza di altri alpini-sti che non si sono fermati Krissak ha aiuta-to lo scalatore giapponese salvandolo, ed èstato onorato come “Soccorritore dell’anno1999” in Alaska per questa generosa e co-raggiosa azione.

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1999

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KATJA SEIZINGER (Germania) - SciDiploma per la carrieraHa vinto tre medaglie d’oro olimpiche a Naga-no e Lillehammer. Ha scritto diversi articoliper il giornale ufficiale del Comitato Olimpicotedesco circa l’educazione olimpica e la neces-sità di Fair Play. Durante i Giochi di Nagano èentrata nei cuori dei volontari per il modo incui ha espresso, davanti alla platea, il suo rin-graziamento per la loro cooperazione.

ZDENEK ZEMAN (Repubblica Ceca) -CalcioDiploma per la carrieraNella sua veste di allenatore ha protestato aperta-mente contro l’uso di medicinali proibiti, pro-muovendo con il suo comportamento esemplareun valido impulso allo sviluppo della lotta aldoping nel calcio come anche in altri sport.

PANATHLON INTERNATIONALTrofeo per la promozionePer il costante lavoro svolto nel promuovere lospirito di Fair Play e sviluppato sul territorioattraverso i suoi club e distretti e per i meritiguadagnati per la perfetta organizzazionedella consegna dei riconoscimenti relativiall’anno 1994 a Roma (1995).

ROBERTO BOLOGNINI (Italia) - CalcioDiploma per il gestoGiocatore dilettante, durante una gara in uncampionato regionale, qualche minuto primadel fischio di fine partita si è trovato nell’areadel goal solo davanti al portiere. Visto un gio-catore a terra bisognoso di aiuto medico hacalciato la palla fuori dal campo rinunciando aun facile goal. La sua squadra ha perso la par-tita e anche la prima posizione in classifica.

ANDREAS DITTMER (Germania) - Canoa-KayakDiploma per il gestoAlle gare Olimpiche di kayak-canoa nella secon-

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2000

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da serie delle eliminatorie di canoa monoposto500 metri, il concorrente Ceco Martin Doktorarriva secondo dopo il tedesco Andreas Dittmer.Su richiesta della squadra tedesca Doktor vienesqualificato perché ha remato sulle onde di lato.Dittmer allora invia una lettera al Presidentedella Giuria affermando che Doktor non avevausato le sue onde. Grazie all´aiuto del suo rivaleDoktor, due volte campione ad Atlanta, ha potu-to così continuare la competizione.

DAVID PABISKA (Repubblica Ceca)MotociclismoDiploma per il gestoEn 2000, pendant le Championnat de Moto-cross, il a arrêté sa course pour secourir unconcurrent qui avait heurté un arbre à pleinevitesse et qui, sans son aide, aurait pu mourir.

PAULO ROGÉRIO PINTO COELHO eHELENA GUIRO PACHECO PINTOCOELHO (Brasile) - AlpinismoDiploma per il gestoDurante un’ascensione sull’Everest i due alpi-nisti hanno interrotto il sogno di raggiungere lapiù alta vetta del mondo per aiutare un alpini-sta in cerca di un compagno disperso. Non lohanno trovato ma hanno salvato la vita dell’al-tro esausto per la ricerca dell’amico.

ROLAND BOITELLE (Francia) - SchermaTrofeo per la carrieraCampione di sciabola e vincitore di competi-zioni internazionali ha sostenuto nel 1948 gliesami come arbitro. Fino al 1981 è stato lui adarbitrare le finali della maggior parte di cam-pionati del mondo e dei Giochi olimpici. Allostesso tempo, dal 1955 è stato il capitano dellasquadra maschile francese di fioretto per 22anni. Dal 1980 ha lavorato come SegretarioGenerale poi come Presidente della Federazio-ne Francese di Scherma per otto anni. Segreta-rio Generale Aggiunto, poi vice-presidente delComitato Olimpico Francese negli anni ‘80, trail 1960 e il 1992 ha partecipato a 9 GiochiOlimpici svolgendo differenti funzioni.

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LASZLO TÁBORI (Stati Uniti) - Allenato-re di corsa di fondoDiploma per la carrieraE’ nato e ha iniziato la sua carriera in Unghe-ria, ed è stato uno dei migliori corridori difondo della sua epoca. Nel 1955 a Londra èstato il terzo corridore al mondo a correre IlMiglio sotto i 4 minuti. Nel 1956 a Melbour-ne si è classificato 4° nei 1500m e 6° nei5000m poi è emigrato negli Stati Uniti.Anche se è stato il detentore del record delmondo in diverse specialità di corsa, a causadella guerra fredda e, non avendo la naziona-lità americana, non ha potuto partecipare aiGiochi Olimpici di Roma. Così, cercando diottenere successo come allenatore, ha fonda-to un suo club a Los Angeles e nel 1971 èstato nominato allenatore della corsa dell’an-no degli Stati Uniti. Consacra tutta la sua vitaalle nobili cause: allontana i giovani dalladroga avvicinandoli all’atletica, si batte perla partecipazione delle donne alla maratona,prepara i disabili e gli atleti veterani per lecompetizioni.

GLI STUDENTI DI SYDNEY E DEL NEWSOUTH WALES (Australia)Trofeo per la promozionePer l’ entusiasmo con il quale hanno approfon-dito lo spirito di Fair Play attraverso diversiprogrammi educativi e per il loro comporta-mento eccezionale testimoniato durante i Gio-chi Paraolimpici.

FEDERAZIONE INTERNAZONALE DICANOTTAGGIO (FISA) - OrganizzazioneDiploma per la promozioneDurante i Giochi di Atlanta ha creato un pro-gramma per consentiroe una stessa opportuni-tà di successo agli atleti più leggeri e più pic-coli come gli asiatici o i rappresentanti dell’A-merica del Sud. Dare le stesse opportunitàsignifica porre una significativa base per losviluppo dello spirito di Fair Play. La decisio-ne è stata accettata da tutte le federazioni conmolta sportività.

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PADRE GAETANO GALIA (Italia)OrganizzatoreDiploma per la promozioneDal 1989, a Sassari, dalla chiesa locale e dal-l’oratorio è stato organizzato un progetto desti-nato all’educazione e alla prevenzione. L’atti-vità riguarda lo sport, il teatro, il cinema, iviaggi, il camping, le feste tradizionali, il car-nevale ecc. Nell’ambito di questo progettosono stati organizzati i giochi olimpici dei sob-borghi nel 2000, in 24 giorni, con la partecipa-zione di circa 50 squadre, 800 atleti, 40 diret-tori, 30 organizzatori e 60 arbitri di diversisport. Un vero festival per promuovere il fairplay e l’onestà, il rifiuto della violenza e delladroga.

SIMONE MORO (Italia) - AlpinismoTrofeo per il gestoMentre si apprestava a salire le due cime di8000 metri dell’Himalaya, un messaggio diSOS lo avvertiva che un membro di una spe-dizione americana era caduto nella falda diuna cascata d’acqua di 200 metri di profon-dità. Ritenendo che il giovane fosse morto ilsuo gruppo al pari di altri ha optato per lasalita in vetta. Solo Moro, a costo di grandidifficoltà, grazie al suo coraggio e alle suecapacità, è riuscito a raggiungere Tom Moo-res e a salvarlo da morte certa.Pubblicamente ringraziato dal GovernoNepalese, Moro per il suo gesto ha ricevutoil Premio Fair-Play del Club Bergamo delPanathlon.

FABIO FERRONI (Italia) - TiroDiploma per il gestoDurante un torneo Junior, uno dei suoi 20 tiroi(aveva al tempo 14 anni) non ha raggiunto ilbersaglio ma nessuno se n’è accorto. Piazzato-si alla fine in seconda posizione, turbato perquello che era successo, ha rivelato all’arbitroche aveva sbagliato ed è stato retrocesso all’11° posto.

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2001

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IRINA KARAVAEVA (Russia) - GinnasticaDiploma per il gestoCampionessa d’Europa, del mondo e olimpicaè risultata vincitrice dei mondiali 2001. Solopiù tardi si è saputo che, a seguito di un erro-re tecnico del giudice, era stata superata daun’atleta tedesca che aveva ottenuto la meda-glia d’argento. Dato che il regolamento nonpermette di modificare l’ordine dei vincitoridopo l’annuncio dei risultati, si è rivolta allaFederazione Internazionale per poter provve-dere ad uno scambio di medaglie.

TOUFIK LACHEMI (France) - PallamanoDiploma per il gestoNel 1998, durante un match di rilievo, essendoil portiere del Montereau, si è reso conto cheun tiroo avversario era riuscito ad entrareall’interno della linea di porta di qualche centi-metro pur se l’arbitro non se n’era accorto.Nello spirito di fair play ha denunciato il fattoanche se a scapito della propria squadra.

CRAIG WIGHTMAN (Malta)Canoa-KayakDiploma per il gestoVeterano della specialità, Craig Wightman erain seconda posizione dopo un percorso di 10km. Dopo una breve pausa è ripresa la corsaper una tappa di 3 km che aveva attiroatodiversi concorrenti debuttanti e inesperti, haavuto modo di salvare un giovane la cui canoasi era rovesciata e di aiutare un altro concor-rente che stava andando alla deriva.

EUSÉBIO FERREIRA DA SILVA(Portogallo) - CalcioTrofeo per la carrieraNato in Mozambico nel 1942 e stabilitosi inPortogallo nel 1961 ingaggiato dal Benefica,ha rapidamente debuttato a livello internazio-nale affrontando la squadra brasiliana a Parigi.Chi l’ha visto giocare quella sera al Parco deiPrincipi ha capito che una nuova stella del cal-cio era nata. A parte le eccellenti capacità, ilsuo comportamento ha fatto di lui un vero

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idolo in Portogallo ed ha contribuito a un grannumero di vittorie della sua squadra. Ha avutouna carriera lunga e brillante e ancora oggiviaggia il mondo come “ambasciatore del cal-cio portoghese”. Partecipa spesso ad eventisportivi organizzati per i giovani e continua adavere simpatizzanti per il suo grande spirito difair-play.

KENJI OGIWARA (Giappone) - Sci (salto)Diploma per la carrieraAll’età di 24 anni nel 1993, era il primo nellaclassifica mondiale ed è rimasto in questa posi-zione per altri due anni. Fino al ritiroo dallavita sportiva nel 2002, ha accumulato un grannumero di grandi risultati, incluse vittorieolimpiche in gare individuali e a squadre.Grazie alla popolarità è stato uno degli sporti-vi più amati ed ammirati del Giappone.

KIPCHOGE KEINO (Kenya) - AtleticaTrofeo per la promozioneCon i suoi eccezionali risultati sportivi ha crea-to una tradizione in Kenya e si rammarica che ilsuo paese non possa donare al mondo qualcosadi più utile. Ha debuttato ai Giochi del 1964 aTokyo, conseguendo poi nuovi record mondialiper i 3000 e 5000 metri. Nel 1968, in Messico,su tre gare ha vinto medaglia d’oro nei 1500metri e due d’argento nelle altre gare. La suacarriera è servita d’esempio a numerosi giovanie, ritiroatosi dalla vita sportiva ha svolto ungrande lavoro umanitario. Con sua moglie,dopo tre decenni, ancora adotta bambini orfanisenza casa. Attualmente sono ottanta. E’ presi-dente della Commissione Olimpica del Kenya.

ISTITUTO “PASCOLI” - URBINOSCUOLA SUPERIORE “VOLPONI” -GALLO DE PETRIANO (Italia)Diploma per la promozioneLa Carta del Fair-Play elaborata dal PanathlonInternational è servita come base per un pro-getto di educazione e di insegnamento elabora-to da giovani dagli 11 ai 14 anni frutto dinumerose conferenze e dibattiti ai quali hanno

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partecipato medici e sportivi. Alla fine è statocreato un CD-ROM il cui scopo e quello diinsegnare il benessere, la sicurezza, la socializ-zazione, attiroando l’attenzione sui danni deldoping.

MARKUS MERCK (Germania) - Arbitrodi calcioDiploma per la promozioneSolo arbitro tedesco a partecipare alla Coppa delMondo in Giappone/Corea, impegnato in diver-si seminari del locale movimento fair play chemirano alla formazione di giovani arbitri e digiocatori di calcio. Il suo impegno sociale è benconosciuto; dentista, da 15 anni pratica la pro-fessione durante le sue vacanze in India ed hafondato una scuola il cui finanziamento è assi-curato da una propria fondazione.

NAZIONALE DI CALCIO (Danimarca)Trofeo per il gestoDurante la “Coppa Carlsberg del NuovoAnno”, la squadra ha incontrato quella Irania-na il 7 febbraio 2003. Un giocatore iraniano,credendo che la fine del primo tempo fossestata fischiata, ha preso la palla per darla all’ar-bitro. Il fischio proveniva però dalla tribuna el’arbitro ha penalizzato la squadra iraniana.Dopo una breve consultazione con l’allenatore,i danesi hanno effettuato intenzionalmente untiro fuori dal campo.

GRANT ELLIS (Stati Uniti) - JudoDiploma per il gestoDurante i campionati nazionali universitarinel 2002, vistosi accordare un punto chesarebbe dovuto andare all’avversario, hafatto notare all’arbitro il fatto senza peròottenere quanto richiesto. Alla fine del com-battimento, quando il giudice lo ha dichiara-to vincitore, ha protestato nuovamente esolo dopo una vigorosa protesta dell’allena-tore del suo avversario è stato infine visio-nato il video.

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2002

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STANISLAV KUBICEK (RepubblicaCeca) - Volo a velaDiploma per il gestoDurante il Campionato nazionale, essendo giàarrivato ai 1200 metri d’altezza, accorgendosiche un concorrente stava per cadere al suolo,ha interrotto immediatamente la propriaascensione per portare soccorso al rivale gra-vemente ferito. Il bel gesto di solidarietà gli èvalso il Premio Fair Play Ceco.

AIMILIOS PAPATHANASSIOU (Grecia) -VelaDiploma per il gestoPotenziale candidato per l’oro olimpico nellaClasse Finn ai Giochi di Atene del 2004, nelfebbraio 2002, giusto prima della partenzadella “ Regata Eurolimpica di Atene” si rendeconto che, il turco Ali Enver Adakan ( 8° aiGiochi di Sydney e 5° al Campionato delMondo del 2001 ) ha rotto l’estensione dellabarra del timone a causa di un forte vento.Senza questa prolunga è praticamente impossi-bile gareggiare. Aimilios chiede al ComitatoOrganizzativo di ritardare la partenza dellaprova e incarica il suo allenatore di portare ilpezzo di ricambio al suo rivale.

SVETLANA SHVETSOVA (Russia)OrientamentoDiploma per il gestoTre volte medaglia d’argento ai Campionatidel Mondo junior, nell’agosto 2002, ultimogiorno di una lunga competizione (Tavatuy2002), si è accorta che l’atleta che la precede-va era caduta ferendosi alle braccia. Malgradol’importanza della gara si è fermata per porta-re soccorso alla rivale, attendendo l’arrivo delmedico. Il ritardo accumulato le ha fatto per-dere la possibilità di figurare tra i primi posti inbase ai risultati che aveva ottenuto durante iprimi giorni della competizione.

MARIAMRACNOVA (Slovacchia) - AtleticaTrofeo per la carrieraSesta ai Giochi del Messico e quarta a quelli

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di Montreal, ha rappresentato la Cecoslovac-chia per 16 anni nel salto in alto. Cinque voltecampionessa e detentrice del record della spe-cialità, dopo la sua carriera sportiva è rimastamolto attiva nel campo dell’educazione giova-nile, di forte personalità, è un’accanita sosteni-trice del ruolo importante dello sport nelmigliorare la qualità della vita.Vice-Présidente del Comitato Slovacco Olim-pico, partecipa ai lavori di molte commissioni:Donne e Sport, Ambiente e sport, AccademiaSlovacca Olimpica, Club Fair Play, Associa-zione Slovacca degli Olimpionici, Club Slo-vacchi Olimpici.

ANTÓNIO DA SILVA BARBOSA(Alves Barbosa) (Portogallo) - CiclismoDiploma per la carrieraTra il 1949 e il 1962 ha vinto tre volte il girodel Portogallo, è stato altre volte campionenazionale di maratona e cinque di velocità supista, nonché di cyclo-cross. Ha partecipatopiù volte al “Tour de France”, alla “Vueltad’Espagne”, al “ Tour du Maroc” e alla classi-ca “Paris-Nice”. Nel 1990, in considerazionedella sua carriera eccezionale e delle sue quali-tà come allenatore e tecnico della nazionale, haricevuto la medaglia al “Merito Sportivo” dalsuo Governo. Attualmente si occupa dei corsidi una propria scuola di ciclismo.

VACLAV CEVONA (Repubblica Ceca) -AtleticaDiploma per la carrieraCampione nazionale dei 1500 metri dal 1944 al1951, ha partecipato due volte ai Giochi Olim-pici (4° a quelli di Londra nel 1948 e semi-finalista a quelli di Helsinki nel 1952). Deten-tore di diversi record nazionali, terminata lacarriera, ha consacrato il tempo libero ai gio-vani atleti e sciatori senza ricavarne il minimoprofitto finanziario o personale. Grazie alla suaazione è stata costruita la stazione di sci nellaregione di Ricky (Montagne d’Orlicke) dove sisvolgono ormai numerose competizioni inter-nazionali.

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JURATE GUTNIKIENE (Lituania) -ParacadutismoDiploma per la carrieraLa sua popolarità nel paese è dovuta ad un suoatto di coraggio e di fair play compiuto nel set-tembre 1979, quando ha salvato una sua com-pagna da morte sicura nel corso di un dramma-tico lancio. Dopo questo terribile incidente haproseguito con passione il paracadutismo.Nella sua carriera ha stabilito 12 record mon-diali e realizzato 7500 lanci in totale. Almomento è allenatrice di paracadutismo, scialpino e mongolfiera avendo in precedenzafatto parte della nazionale di questi tre sport.

ABDELHAMID SALHI (Algeria) - CalcioDiploma per la carrieraAyant débuté sa carrière à l’âge de 18 ans auClub “l’Entente Sportive de Sétif”, il a fait par-tie 34 fois de l’Squadra nationale. Seul joueurà n’avoir jamais fait l’objet de sanctions, il aété tout au long de sa carrière un exemple pourles jeunes.

ALBERT BUISMAN (Paesi-Bassi) - DirigentiTrofeo per la promozioneProfessore assistente di educazione al Diparti-mento di Scienze Sociali dell’Università diUtrecht, per 20 anni si è occupato della rela-zione tra la gioventù lo sport e il Fair Play.Tutto questo anche sul piano teorico. Autore ditre libri e di numerosi articoli, sta organizzan-do e dirigendo stage per giovani e allenatori,ma anche sviluppando guide pratiche. Recen-temente il suo lavoro è stato riunito in una tesidi dottorato dal titolo “Sport, Giovani e FairPlay nella politica sportiva dei Paesi Bassi”.

GAZANFER BILGE (Turchia) - LottaDiploma per la promozioneCampione d’Europa nella categoria dei 62 kgnel 1946 e medaglia d’oro ai Giochi di Londranel 1948, ha aiutato il suo quartiere nataleKaramürsel, finanziando la costruzione di unascuola, un orfanotrofio, un centro di educazio-ne sportiva e un edificio per i senza tetto. Ha

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aiutato numerosi giovani lottatori e studiosioffrendo loro borse di studio.

ARTURO HOTZ (Svizzera) - DocenteuniversitarioDiploma per la promozioneProfessore e conferenziere in diverse universi-tà e istituti dove si preparano allenatori e / oprofessori di educazione fisica, lo spirito delFair Play è alla base delle sue riflessioni e lo siritrova quale elemento di fondo della sua operascritta (Filosofia e etica nello sport e l’educa-zione fisica) tra numerosi articoli e libri.

CHRISTOPHER MINKO (Australia) -OrganizzazioneDiploma per la promozioneHa lavorato dal 1996 in Cambogia allo scopodi sviluppare lo sport dei disabili e sensibi-lizzare la popolazione e i poteri pubblici aiproblemi dei sopravvissuti alle esplosionidelle mine terrestri. Sua la creazione delComitato Nazionale Paraolimpico dellaCambogia, che nel 2000 ha partecipato per laprima volta con una squadra da lui organiz-zata ai Giochi Paraolimpici di Sydney. Sottola sua direzione è anche nata la lega naziona-le di palla-volo, composta da 12 squadre, chedisputano un campionato (la Nazionale hapartecipato a quattro tornei internazionali edè riuscita a classificarsi al 1° posto nellaregione Asia- Oceano Pacifico). Dal 2003continua il suo lavoro con il programma “Sport cambogiano per la vita “ così da espan-derlo a altre discipline.

MATTI SALMENKYLÄ (Finlandia) -GiornalismoDiploma per la promozioneSegretario Generale dell’Associazione Interna-zionale della Stampa Sportiva ( AIPS ), ha por-tato un significativo contributo ai GiochiOlimpici ed ha sempre lottato per la promo-zione del Fair Play nei reportage internaziona-li. Ha giocato un ruolo considerevole nell’affi-liazione a l’ AIPS delle nuove associazioni dei

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giornalisti ed ha notevolmente sostenuto ipaesi africani e quelli del terzo mondo affinchéle loro associazioni di giornalisti di sport fos-sero accettate come membri a pieno dirittoall’AIPS.

TANA UMAGA (Nuova-Zelanda) - RugbyTrofeo per il gestoGli All Blacks attaccavano con la possibilità disegnare una meta ma Tana Umaga si è ferma-to per aiutare un giocatore avversario ferito cherischiava di soffocare. Gli All Blacks sonoconosciuti per la loro voglia di vincere ed è perquesto che il gesto di Umaga è stato lodato efatto conoscere in tutta la Nuova Zelanda.

ORHUN ENE (Turchia) - PallacanestroDiploma per il gestoCapitano della squadra dell’Università Tecnicadi Istanbul, notato che un compagno avevasegnato dopo il limite di 24 secondi, spiegavail fatto agli arbitri. Dopo la partita ha dichiara-to : “Ho visto che il canestro era stato fatto aldi fuori del tempo limite. Non sarebbe statogiusto battere i nostri rivali con questo tipo dipunto. Lo spirito sportivo è più importante e ilpallacanestro non è solo fatto per battere gliavversari”

KAROLY NEMETH (Ungheria) - Tennisda tavoloDiploma per il gestoIn occasione dei Campionati Nazionali seniorssingolo, durante la 3° manche della finale,quando il risultato era 1:1 e l’avversario vince-va 10:9 Németh ha avvertito gli arbitri che unpunto non assegnato all’altro era regolare.Németh ha perso la manche e più tardi tutto ilgioco.

VALERIO RUSCONI (Italia) - CalcioDiploma per il gestoLa partita Malgrate contro Molteno dovevadecidere quale squadra sarebbe passata nel

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2003

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campionato di seconda categoria. QuandoMolteno vinceva 1 a 0 l’attaccante avversariopareggiava la situazione, ma l’arbitro dichiara-va che la palla era uscita fuori. Rusconi, nume-ro 1 del Molteno, spiegava all’arbitro che c’eraun buco nella rete e che, malgrado le apparen-ze ingannevoli, la palla era entrata in porta.

MILOS STANISAVLJEVIC (Malta) -PallamanoDiploma per il gestoDurante una gara che vedeva opposte le squa-dre di Malta e Inghilterra per il bronzo nellaterza edizione della Coppa Europea a cinqueminuti dalla fine l’arbitro ungherese accordavaun punto segnato da Stanisavljevic. Sapendoche la palla non era entrata nella rete e che erapassata leggermente al di sopra della sbarra,l’atleta segnalava il fatto all’arbitro e Maltaperdeva il bronzo.

PETER VANKY (Svezia) - SchermaDiploma per il gestoPartecipando alla Coppa del mondo in Kuwait,durante le semi-finali affronta l’austriaco Chri-stoph Marik sul punteggio di 8 a 8, l’arbitro gliattribuisce una stoccata ma l’atleta avvertel’arbitro che il punto non sarebbe dovuto anda-re a lui perché aveva toccato il suo stesso piedecon l’arma. Marik ha poi vinto la Coppa, men-tre Vanky ha ottenuto il secondo posto.

WAYNE GRETZKY (Canada) - HockeyTrofeo per la carrieraRitiratosi all’età di 43 anni il 16 aprile 1999,dopo 20 stagioni durante le quali ha dominatola Lega Nazionale di Hockey (NHL), Gretzkyha contribuito alla vittoria di 4 coppe Stanley eha guadagnato 10 trofei Art Ross come capocannoniere della NHL, 9 trofei Hart comeMVP e due trofei Conn Smythe come play-offMVP. Ha vinto cinque trofei Lady Byng e hapartecipato 18 volte consecutive agli All-StarGames, riportando tre premi All-Star MVP. E’stato otto volte parte della squadra All-Star esette secondo giocatore della stessa, detiene

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virtualmente tutti i record offensivi della NHL.E’ stato eletto 5° tra gli atleti nord-americanida una giuria di Sport Century (composta da 48membri) preceduto da Michael Jordan, BabeRuth, Muhammad Ali e Jim Brown. Sotto lasua direzione la squadra del Canada ha guada-gnato la medaglia d’oro olimpica, per la primavolta in 50 anni, a Salt Lake City nel febbraio2002. Riconosciuto con l’Ordine Olimpicomassima onorificenza del Comitato OlimpicoInternazionale, Gretzky è molto attivo nellacomunità, dedicando molto del suo tempo aopere caritatevoli. Socio onorario del Consi-glio di Amministrazione dell’Aiuto Olimpico,é anche presidente onorario di opere di benefi-cenza per i bambini e ha recentemente orga-nizzato la Fondazione Wayne Gretzky per aiu-tare i giovani svantaggiati a giocare ad hockey.

RICHARDKRAJICEK (Paesi-Bassi) - TennisDiploma per la carrieraPrimo giocatore olandese a vincere il torneo diWimbledon (1996) e membro dell’elite assolutadella specialità; dopo la vittoria ha dichiarato chevorrebbe creare dei corsi di tennis per i bambinidel quartiere povero di La Hague.Nel 1997 ha lanciato il progetto “ Wimbledon instrada “ e nel 1998 un parco giochi è stato crea-to a La Hague. La fondazione da lui diretta orga-nizza progetti sportivi nella strada e ha fondatoparchi giochi dove non esistono impianti sporti-vi. Una cura particolare è data alla sicurezza.

STANISLAVA KUCEROVA (Cecoslovac-chia) - Pallamano, Pallavolo, PallacanestroDiploma per la carrieraCampionessa mondiale nei giochi di squadra,nominata per il Premio Internazionale del FairPlay per la sua attività come allenatrice eamministratrice, durante tutta la carriera haseguito gli ideali di Fair Play e ha educato igiovani a questa mentalità.

DANIEL RENATO LOEB (Brasile) - SportEquestriDiploma per la carriera

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Pur sapendo che accettando l’opportunità dipartecipare ai 5° campionati del mondo didressage IPC a Moorsele in Belgio non avreb-be più potuto partecipare ai Giochi Paraolimpi-ci di Atene nel 2004, ha fornito ad uno dei suoicompagni l’opportunità di qualificarsi per glistessi e perché il Brasile fosse rappresentatosulla scena internazionale.

ARNOLD PALMER (Stati Uniti) - GolfDiploma per la carrieraHa conquistato 92 titoli nel mondo intero,quattro Campionati Master e vittorie all’Openamericano e a l’Open britannico. Sportivo one-sto, appassionato, da più di 30 anni in lottacontro il cancro, è un personaggio amato e unsimbolo di eleganza. E’ un eroe carismaticoche ha camminato sulle orme del padre,responsabile della manutenzione del Club diLatrobe. Durante la sua lunga carriera ha sem-pre rispettato le regole del gioco e i principi delfair play. Ha fondato un ospedale per bambinia Orlando in Florida.

JANUSZ PIEWCEWICZ - (Polonia)Trofeo per la promozioneSegretario Generale del Comitato internazio-nale per il Fair Play dal 1977 al 1997 e mem-bro del Consiglio di Amministrazione fino alsuo ritiroo, durante la sua attività devota esistematica il numero dei soci del CIFP è giun-to a 250, tra cui più di 90 Comitati nazionaliolimpici e 50 federazioni e associazioni inter-nazionali. Durante il suo mandato il Comitatoha stretto relazioni con il Comitato Internazio-nale Olimpico e l’UNESCO.

BUD GREENSPAN (Stati Uniti) - ProduttorecinematograficoDiploma per la promozioneCelebre regista sportivo, spesso segnalato dalCIO. In Messico nel 1968, un giovane atletadella Tanzania, John Stephen Ahkwari, è arri-vato un’ora e mezza dopo il penultimo corri-dore nella maratona. Ha trascinato il suopiede insanguinato e coperto di bende. Gli ho

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chiesto: “Perchè ha continuato?” Mi ha rispo-sto: “Voi non capite. Il mio paese non mi hamandato qua a 8000km di distanza per partirema per raggiungere uno scopo”. “Mi haghiacciato il sangue, non lo posso dimentica-re... Nei miei film è quello che voglio fare,capire le persone”. Nella sua attività crea deiritratti intimi di giovani uomini e donne inquanto atleti e ciò che è più importante, liritrae in quanto esseri umani che si impegna-no per superare sfide personali, portando glo-ria a se stessi, al loro paese e soprattutto a noitutti.

BOUBACAR OUADREOGO (BurkinaFaso) - Organizzatore/dirigentiDiploma per la promozioneConsulente in comunicazione, formazione eanimazione è stato Segretario Generale dellaFederazione nazionale di pallacanestro eSegretario Generale aggiunto del ComitatoNazionale Olimpico. Dal 1990 è pre-sidente/fondatore dell’Associazione Burkinabeper la Non-violenza nello sport, organizzazio-ne il cui scopo principale è la sensibilizzazioneattiva dei giovani. E’ anche socio fondatoredell’Associazione Francofona per la Promo-zione dello Spirito Sportivo. Sostiene attiva-mente lo sport scolastico, è promotore di unaCoppa di calcio ed anche donatore di attrezza-ture sportive. La sua attività esemplare è statariconosciuta dal CIO nel 2001 con il Diplomadi Volontario per lo sviluppo dello Sport e del-l’olimpismo e la promozione e la solidarietà trai popoli.

MATHARE YOUTH (Kenya) - Associazio-nismo Sportivo (MYSA)Diploma per la promozioneSi tratta di un progetto di sviluppo per la regio-ne di Mathare, uno dei luoghi più poveri d’A-frica. Dopo il 1987 si sono poste le basi percreare un legame tra gli sport che possono aiu-tare i giovani, la pulizia dell’ambiente circo-stante, la prevenzione dell’AIDS, il tiroocinioper formare dei leader e altri programmi al ser-

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vizio della comunità. Oggi più di 15 000 ragaz-zi e ragazze divisi in 1200 squadre in più di100 leghe partecipano ai programmi dellaMYSA. Il Fair play sul campo ed anche al difuori è sempre stato un principio e una praticadominante all’interno della MYSA.

COMUNE DI ZWOLLE (Olanda)Diploma per la promozioneDopo una preparazione di due anni la munici-palità (100.000 abitanti, situata nella parte estdel paese) ha lanciato nel 2000, un progetto -pilota chiamato “ Points Fair Play à Zwolle “.Nel 2003 s’è avviata la campagna “ Sport,Tolérance et Fair Play à Zwolle “. Il successoha stimolato la provincia di Overijssel (di cuiZwolle è capoluogo) a mettere per tutta la pro-vincia un programma che stimolerà attivamen-te lo Spirito e il Rispetto Sportivo di una ven-tina di municipalità.

ALEKSEY NEMOV (Russia) - GinnasticaartisticaTrofeo per il gestoAi XXVIII Giochi di Atene dopo l’esercizioalla sbarra di Nemov, il pubblico mostrò confragore che non era d’accordo con i voti che igiudici gli avevano dato. Per 15 minuti l’atletaseguente non ha potuto svolgere il suo eserci-zio a causa di ciò. Nemov si è allora rivoltoverso il pubblico che lo stava applaudendo e loha convinto a fare silenzio. Grazie al suo gestola competizione ha potuto continuare.

MARKUS ROGAN (Austria) - NuotoTrofeo per il gestoDurante i giochi di Atene 2004, dopo la finaledei 200m dorso, il vincitore Aaron Peirsolviene squalificato per un errore tecnico. Secon-do arrivato, Rogan dichiara davanti alle teleca-mere che non vuole la medaglia d’oro: “non miappartiene. Persol è il migliore e la merita lui”.Rogan è così diventato “lo sportivo dell’anno”in Austria.

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2004

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GIOVANNI BUSSEI (Italia) - MotociclismoDiploma per il gestoDurante una competizione motociclistica adImola ha infranto il regolamento pur di portareaiuto all’avversario Chris Vermulen.

MICHAEL GALEA, Calcio e STEPHENAZZOPARDI, Allenatore (Malta)Diploma per il gestoIl 31 Ottobre 2004 durante un incontro con ilSt. Patrick, il Birkirkara stava vincendo 2-0quando un difensore avversario è caduto a terralasciando strada libera a Galea. L’allenatoreAzzopardi a quel punto ha invitato Galea a fer-mare l’azione affinché l’avversario potessericevere soccorso. Galea ha tiroato allora lapalla fuori dal campo di gioco.

KARMENMACHERIOTOU (Cipro) - AtleticaDiploma per il gestoAi campionati Pan-Ellenici di Pentathlon del-l’Ottobre 2004 si è verificato un errore nel regi-strare i risultati di un partecipante nella speciali-tà della scherma, Adam Lambrini. Invece di unavittoria per 4-0, i risultati indicavano una scon-fitta per 0-4. Pur considerando le lamentele, ilrisultato non poteva essere cambiato perché lapartecipante aveva firmato il punteggio ufficiale(non avendo visto l’errore). Come risultato del-l’errore, Lambrini aveva perso metà del vantag-gio che avrebbe avuto su Carmen Macheriotou,tradotto in 24 secondi (in altre parole la differen-za sarebbe dovuta essere 48 secondi). Informatadal suo allenatore, Carmen non ha iniziato a cor-rere fino a che non erano trascorsi 48 secondi. Acirca 2000m Carmen ha raggiunto la Lambrini ealla fine ha vinto la competizione.

SQUADRA MILITARE FEMMINILENORVEGESE - BiathlonDiploma per il gestoUn membro della squadra norvegese è andatodai giudici avvertendo che aveva sbagliato unbersaglio e che il computer non aveva intercet-tato l’errore. Come conseguenza l’intera com-pagine ha perso così la medaglia d’argento.

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SQUADRA PARALIMPICA BRASILIANA- EquitazioneDiploma per il gestoDurante i campionati individuali Grado I deiGiochi Paraolimpici di Atene 2004, il cavallodella francese Valerie Salles ha avuto un arre-sto cardiaco all’entrata nell’arena per il dressa-ge. La squadra brasiliana le ha allora offertol’uso di un proprio cavallo per la gara seguen-te, che includeva anche un cavallerizzo brasi-liano. La squadra era formata da Andrei Parson(Assistente Chef de Mission), Marcela Pimen-tel (allenatore) e Marcos Fernandes Alves(Grado I cavallerizzo).

PAWEL SWIDERSCI (Polonia)MotociclismoDiploma per il gestoDurante il Mondiale a squadre nazionali diEnduro, Swidersci ha cercato di salvare lavita del corridore tedesco Swen Enderlein,vittima di un gravissimo incidente. Nonpensando al risultato ma alla vita di un altroatleta, ha interrotto la propria gara per aiuta-re l’infortunato fino all’arrivo dell’autoam-bulanza.

ARTUR TALAY (Turchia) -Atletica/allenatoreDiploma per il gestoAllenatore di Esref Apak, un atleta turco cheha vinto la medaglia di bronzo nel lancio delmartello ai Giochi 2004 ad Atene, dopo moltianni di collaborazione ha annunciato di nonessere più in grado di aumentare di livello leperformance di Apak e che lo stesso avevabisogno di un altro allenatore. Così è statodopo i Giochi di Atene 2004.

MATEJ ZAGAR (Slovenia) - MotociclismoDiploma per il gestoDurante una gara molto competitiva il motoredell’ex campione sloveno Matej Ferjanimprovvisamente si è guastato. L’attuale cam-pione slovacco Matej Zagar ha offerto allora ilsuo motore al temuto avversario.

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MIGUEL INDURAIN (Spagna) - CiclismoTrofeo per la carrieraE’ stato il primo sportivo a realizzare l’impre-sa di vincere il Tour de France per cinque volteconsecutive, dal 1991 al 1995. Nato il 16 luglio1964, si è distinto all’età di 22 anni quando havinto la più importante corsa ciclistica a tappe,il Tour della Comunità Europea (1986). Sem-pre umile nell’imparare, facendosi strada pro-gressivamente, ha aiutato il leader della suasquadra, Pedro Delgado. Dal 1989 ha vinto laParis-Nice e il Critérium International. Il suoregno è iniziato nel 1991. Praticamente imbat-tuto nella gara “contro l’orologio”, ha scolpitoil suo nome con il record di ore nel 1993(253.040 km). Primo campione olimpico nel1996, ad Atlanta, quando i Giochi si aprironoai professionisti, ha vinto il Grand Prix delMidi Libre nel 1995 e il Critérium del Dauphi-né Libéré nel 1995 e nel 1996. Campione diSpagna nel 1992, arrivò quasi a vincere il tito-lo mondiale nel 1993 e nel 1995 quando sipiegò allo spirito sportivo lasciando il passo alsuo compatriota Abraham Olano. Si è ritiratodal ciclismo professionistico all’età di 33 anni,essendo stato un modello di dignità e fair playdurante tutta la carriera, restando fedele allasua squadra dell’avvio dall’inizio (1982) allafine.

ALESSANDRO DURAN (Italia) - Allenatoredi boxeDiploma per la carrieraDopo aver svolto un’intensa e significativacarriera nel professionismo, senza mai averricevuto ammonizioni o sospensioni, è oggimolto attivo nel promuovere la “noble art”presso il mondo giovanile.

CRISTINA HOFFMANN TORRES (Messi-co) - Tennis da tavolo su sedia a rotelleDiploma per la carrieraSempre entusiasta ed impegnata Cristina, dopoaver praticato diversi sport durante gli anni delliceo, è approdata al tennis da tavolo, uno sportche risponde maggiormente alle sue capacità.

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Questa scelta si è rivelata molto fruttuosa edinfatti occupa un posto ragguardevole nellasquadra di testa mondiale.

BRUNO GRANDI (Italia) - GinnasticaTrofeo per la promozioneGiudice internazionale, allenatore, guida dellanazionale, Presidente dell’Istituto di ScienzaSportiva e della Fondazione “Artemio Franchi”,Presidente della Federazione Italiana Ginnasticae poi di quella mondiale, membro del CONI e delConsiglio del CIO; l’eccezionale esperienza e laforte personalità, arricchite dalla virtù di possede-re un raro Fair Play, sono esse stesse ragioni perpremiarlo. Lo sport, nei suoi termini assoluti, loonora. Nel mondo dello sport, dove spesso esi-stono eccessiva ambizione e interessi personali,la sua limpida figura emerge per l’intellettuale emorale onestà e l’alto senso di responsabilità.Come Presidente della FIG ha lottato contro l’ec-cessivo e precoce allenamento intensivo dei gio-vani atleti dal 1979. Ha sempre motivato i ginna-sti, i loro allenatori e i dirigenti a prendere sem-pre decisioni sportive. Per esempio, il caso dellaginnasta russa Karavacva e il ginnasta americanoHamm, che Grandi ha assicurato per il nobilegesto.

BETSY ALISON (Stati Uniti) - Navigatore/velaDiploma per la promozioneAllenatore capo della squadra americana dis-abili di vela, lavora instancabilmente per pro-muovere la disciplina ed i suoi metodi hannocontribuito alla vittoria della medaglia di bron-zo della quadra US Sonar. Lasciato il suo ruoload un’altra persona, la Alison è andata adAtene come volontaria IPC per studiare comemigliorare la sicurezza di tutti gli atleti. In Gre-cia ha lavorato con tutti i paesi superando riva-lità nazionalistiche per dare un contributosignificativo allo sviluppo del suo sport.

PAVEL BELSAN (Repubblica Ceca)Educazione fisicaDiploma per la promozione

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Si è dedicato per tutta la vita all’attività educa-tiva promuovendo l’applicazione di metodiscientifici. Noto al pubblico televisivo e dellaradio per aver diretto esercizi di ginnastica, haconformato tutta la sua vita ai valori del fair-play. Dopo la perdita della vista nel 1994, tieneconferenze per i disabili alla “Charles Univer-sity” di Praga, alla facoltà di Educazione Fisi-ca e Sport che include particolari sezioni pergli ipovedenti. E’ autore di molti libri didatticie metodici e di materiale per insegnanti dellescuole elementari e secondarie.

COMITATO NAZIONALE PARALIMPI-CO TEDESCODiploma per la promozioneIl Deutscher Behindertensportverband Jugend(DBSJ) svolge una costante attività per pro-muovere il fair play tra i giovani con disabilitàin Germania e in Europa. Ha sviluppato ilCampo Paraolimpico per giovani usato ai Gio-chi Paraolimpici da Barcellona 1992. Nel2004, il DBSJ ha invitato delegazioni dell’Au-stria e della Turchia a partecipare al program-ma che includeva visite ai Giochi, oltre ad atti-vità culturali. Il DBSJ sta ora organizzando unCampo Europeo Giovanile per Bejing 2008.

SEBASTIEN LOEB (Francia) - RallyTrofeo per il gestoDurante il Campionato del mondo 2005, ilRally del Galles si è concluso prematuramen-te, quando la Peugeot di Markko Martin è statacoinvolta in un incidente che ha avuto conse-guenze fatali per il copilota britannico MichaelPark. In testa al momento dell’incidente, Loebha trovato inammissibile festeggiare la vittoria. C’era un solo modo per evitare la vittoria cheLoeb ricevesse una “regolare” penalità ditempo. La sua squadra ha quindi preso la deci-sione di registrarsi di proposito troppo prestoall’ultimo controllo di tempo per ricevere unapenalità di due minuti sufficiente per non vin-cere il titolo mondiale 2005.

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2005

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TIMO BOLL (Germania) - Tennis da tavoloDiploma per il gestoDurante il 48° Campionato del Mondo di Ten-nis tavolo tenutosi a Shangai nel maggio 2005,Timo Boll ha segnalato un bordo tavolo a favo-re del suo avversario mentre era in vantaggio13 a 12 nel settimo gioco, durante il suo incon-tro con il cinese Liu Guozheng, Boll, che occu-pava il 5° posto della classifica mondiale, hapoi perso l’incontro 4 a 3 ma ha vinto il TrofeoFair Play Richard BERGMANN della Federa-zione Internazionale di Tennis tavolo per la suaeccezionale sportività.

GUILLERMOGIACOMAZZI (Italia) -CalcioDiploma per il gestoIl 27 febbraio 2005, durante l’incontro Lecce-Messina, l’arbitro ha fischiato un calcio di rigo-re in seguito a una finta. Giacomazzi, giocatoredel Lecce, ha ammesso che nessuno lo avevatoccato e che era caduto da solo. Per questa suareazione, diffusa ampiamente dai media in Italia,il Panathlon Club di Lecce ha ricompensato ilgiocatore con un premio Fair Play.

DENIS R. HISMATULLIN (Russia) - GranMaestro di ScacchiDiploma per il gestoIl 30 giugno 2005, a Varsavia, durante il 10°giro del Campionato Europeo con un monte-premi di 120.000 Euro, improvvisamente ilpolacco Miroslav Grabarchuk ha dovuto esse-re trasportato in ospedale in seguito a un malo-re. In casi del genere, il partecipante vienedichiarato automaticamente perdente. Nellospirito del fair play, Hismatullin ha ripreso ilgioco dopo il ritorno di Grabarchuk dall’ospe-dale, e il polacco ha poi vinto l’incontro.

ÖZGÜRCAN ÖZCAN (Turchia) - CalcioDiploma per il gestoDurante la partita Galatasaray-Denizlispor, il 22ottobre 2005 a Istanbul, Özcan ha segnato ungol di testa. Ha subito confessato di aver tocca-to il pallone con una mano. L’arbitro ha annul-lato il gol e gli ha dato un cartellino giallo.

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PETE SAMPRAS (Stati Uniti) - TennisTrofeo per la carrieraI risultati di Pete Sampras, nato a Washingtonil 12 agosto 1971, fanno probabilmente di lui ilprimo giocatore di tutta la storia del tennis.Detiene un record difficile da uguagliare e piùancora da battere, con 14 vittorie in uno deiquattro tornei detti maggiori, che vanno dal1990 - aveva 19 anni - al 2002, avendo occu-pato ininterrottamente il primo posto dellaclassifica mondiale dal 1993 al 1998. Vincito-re degli Open d’Australia nel 1994 e nel 1997,ha vinto sette volte il Torneo di Wimbledon(1993, 1994, 1995, 1997, 1998, 1999, 2000)aggiudicandosi 5 volte l’U.S. Open (1990,1993, 1995, 1996, 2002.) A 31 anni è tornatoper dominare un’ultima volta André Agassiallorché pochi credevano ancora in lui, rice-vendo l’omaggio del pubblico di FlushingMeadows il 26 agosto 2003. Non ha mai esita-to a difendere i colori della sua nazionale inCoppa Davis, affermando per esempio il pro-prio valore morale nel dicembre 1995, aMosca, quando, paralizzato da crampi dopoaver vinto il primo singolo 6-4 al 5° set, haaccettato l’indomani di giocare il doppio, cheha vinto, così come il suo secondo singolo,raggiungendo i 3 punti che hanno permesso diassegnare la Coppa agli Stati Uniti. Modello difair play, senza mai commettere gesti fuoriluogo, caratterizzato da un’eleganza naturale eda un comportamento irreprensibile, ha onora-to il trofeo durante tutti gli anni del suo per-corso di grande giocatore.

EVA SZEKELY (Ungheria) - NuotoTrofeo per la carrieraNata nel 1927, è stata una brillante stella delnuoto ungherese e per più di 20 anni è statamembro indispensabile della selezione nazio-nale, raccogliendo vittorie su vittorie: Olim-pionica medaglia d’oro, d’argento e di bronzo,campionessa d’Europa, 34 volte campionessaungherese, 10 volte detentrice di record mon-diali e 12 di record europei.. Éva Székely, chefa parte degli Atleti Ungheresi Immortali, ha il

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suo posto anche nella Hall of Fame americanaa Fort Lauderdale. Nel 2004, è stata eletta atle-ta della nazione in Ungheria per la carrieraesemplare. Ha pubblicato vari best-seller sullesue esperienze. Molti la rispettano per le pre-stazioni sportive, ma altrettanti la amano per laspontaneità, la disponibilità e l’umorismo.

JIRI RASKA (Repubblica Ceca) - Salto congli sciDiploma per la carrieraCampione nazionale di salto con gli sci permolti anni e campione olimpico in K90 indi-viduale, ha vinto l’argento ai Giochi invernalidi Grenoble nel 1968. E’ diventato campionedel mondo nel 1968. Da quando ha concluso lacarriera sportiva, si dedica all’allenamento deigiovani nel club sportivo della città di Frenstatpod Radhostem. Nel 2004, è stato eletto nellaCommissione esecutiva del Club degli Olim-pionici cechi e dal 2001 è Presidente della Fon-dazione ceca degli Sport Jiri Raska sempremolto modesto, mai presuntuoso, educa i suoiatleti nello stesso spirito. Ha festeggiato il suo65° compleanno il 4 febbraio 2006.

JEAN ROSIER (Guadalupa) - SchermadisabiliDiploma per la carrieraDopo una carriera eccezionale (ha vinto 12medaglie d’oro ai Giochi Paralimpici e aiCampionati del Mondo di scherma in carroz-zella), ha messo fine all’attività nel 2000 perdedicarsi alla formazione e al reinserimentodei giovani disabili. Si occupa inoltre dei bam-bini validi per la loro iniziazione alla scherma,di arbitraggio (è Arbitro Nazionale) e dellariparazione delle armi. Vicepresidente dellaLega di Scherma della Guadalupa e CapoDelegazione per gli spostamenti delle squadre,è Cavaliere della Legion d’Onore e dell’Ordi-ne Nazionale del Merito.

ANDRE FERREN (Francia) - Educatore dirugbyDiploma per la promozione

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Sia in veste di giocatore che in quella di edu-catore per i giovani dal 1966 al 1968, poi dal1970 al 1975, Ferren è stato un esempio di fairplay. Più tardi, dal 1980 al 1997, quando par-tecipò alla fondazione e alla gestione delComitato regionale olimpico e sportivo dellaValchiusa, divenne un promotore instancabi-le del fair play, sia in seno a quell’istanza chein tutte le organizzazioni sportive, nelle qualiha svolto un ruolo maggiore. Più tardi hacreato il Club di Avignone del PanathlonInternational. Grazie al suo operato sono staticreati i Premi del Fair Play della Valchiusa,che hanno prontamente raggiunto una noto-rietà che supera ampiamente i limiti delDipartimento per diventare un avvenimentoregionale in Provenza.

MARCO PASTONESI (Italia) - GiornalismoDiploma per la promozioneOgni settimana, sottolinea gli atti di fair play equelli di “foul play” (gioco sleale) della Legacalcio (Serie A) nel maggior quotidiano sporti-vo italiano, la “Gazzetta dello Sport”.

MASSIMO ROSA (Italia) - Giornalismo/Presidente del Panathlon Club di VeronaDiploma per la promozioneLa “Tribuna del Fair Play” ha un valoreaggiunto in quanto per la prima volta in Italia,ragazzi e ragazze, insieme ai loro genitori, par-tecipano tutti insieme a un’esperienza educati-va, culturale e didattica nell’ambito della qualevengono affrontati vari temi. L’obiettivo èquello di diffondere la cultura dello sport e leregole del Fair Play. Una volta terminata laformazione, i giovani, insieme ai loro genitori,possono accedere a uno spazio speciale chia-mato “Tribuna del Fair Play” per assistere auna partita di calcio dell’Hellas Verona.

RENATA SOLIANI (Italia) - Insegnante diEducazione FisicaDiploma per la promozioneHa creato e realizzato il progetto “Campionatoper Gioco sportivo Trofeo Fair Play” allo

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scopo di garantire le caratteristiche agonisticheunitamente ad un’attività formativa di maggio-re concretezza ai concetti teorici del Fair Play.Destinato a maestri delle scuole di Como eregione, l’esperimento si basa sull’apprendi-mento e sull’applicazione dei principi dellaCarta dei Diritti del Bambini nello Sport edella Carta del Fair Play . Ha avuto una duratadi due anni (2002-2003) e il progetto è tuttoraun modello utilizzato e adattato alle situazionilocali specifiche dagli istituti e dalle associa-zioni scolastiche che intendono introdurre ilFair Play come un elemento fondamentale peri processi educativi.

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Lettere di felicitazioneAbbassi Abed Alnaser SYR L/g 1989 (calcio)Abbate Bruno ITA L/g 1987 (motonautica)Abeberry e Iturino FRA L/g 1989 (pelota)Abonyi Imre HUN L/c 1979 (equitazione)Accademia Olimpica Rumena ROM L/p 1998Aceves Villagran Daniel MEX L/c 2004 (lotta)Adler Maggie USA L/g 1992 (tiroo con l’arco)Alkhateeb Mahmoud EGY L/c 1987 (calcio)Allen Katie AUS L/g 1997 (hockey)Alromaihi Saleh Hamad KSA L/c 1993

(pallamano)Andre Johan FRA L/g 1990 (motociclismo)Anguelov Dimitar SUL L/g 1970

(automobilismo)Angulo Eduardo BOL L/g 1977 (calcio)Annan Allison AUS L/g 1997 (hockey)Aranda Humberto CRC L/c 1988 (boxe)Arimori Yuko JPN L/g 1992 (atletica)Asciak Gordon MLT L/g 1986 (badminton)Associazione di Solidarietà Sociale POR L/p 2002

(pallamano)Associazione Calcio “Royale Néerlandaise”

HOLL/p 1991 (organizzazione)Associazione “Colleges Ohio” USA L/p 1993

(organizzazione)Associazione “Fans-Clubs” SVI L/p 1986

(hockey sul ghiaccio)Associazione Oman Calcio OMA L/p 1992

(calcio)Associazione Collegi Secondari USA L/p 1986

(organizzazione)Associazione Turca degli Scrittori Sportivi TUR

L/p 1996Associazione “U.S. Soccer” USA L/p 1992

(calcio)Attard Kevin MLT L/g 1993 (ciclismo)Ayala Poblete Francisco CHI L/c 1988 (judo)Baggio Roberto ITA L/g 1994 (calcio)Balestrieri Vincenzo ITA L/g 1970 (motonautica)Ballone Daniela ITA L/g 1998 (alunna elementare)Barragan Alfredo Roberto ARG L/c 1985

(canoa-kayak)Bartolsic Juri e Klasa Michal TCH L/g 1978

(ciclismo)

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Bartu Karel TCH L/c 1990 (pentathlon moderno)Basketball-Club Soleuvre LUX L/g 1995 (club)Bayas Rivera Alberto ECU L/c 1984

(sollevamento pesi)Beaudoin Didier FRA L/g 1986 (atletica)Benedek Janos HUN L/g 2004

(sollevamento pesi)Bertaigne Olivier FRA L/g 1987 (calcio)Bertellotti Georges MON L/p 1990 (giornalismo)Betak Zsuzsanna HUN L/g 2005 (kick-box)Bilia Massimo ITA L/g 1992 (taekwondo)Bin Amor Bin Rashild Al Malki Mohamed OMA

L/g 1986 (atletica)Blanch Conrad ESP L/g 1985 (alpinismo)Boninsegni Walter ITA L/c 1980 (tiro)Bonner Rudergesellschaft GER L/g 1985

(canottaggio)Borg Bjorn SVE L/g 1979 (tennis)Bori Victor HUN L/g 1983 (atletica)Bouamra Said ALGERIA L/p 2004Boutros Labib L1B L/p i 993 (giornalismo)BP Honved HUN L/g 1985 (pallavolo)Brand Dieter GER L/g 1975 (atletica)Brumel Valeri RUS L/g 1968 (atletica)Brzezicki Jozef POL L/g 1979 (lotta)Bu-Hamoud Raed Salim BRN L/g 1994

(pallamano)Burhans Keith USA L/g 2004 (vela)Burman Jarl SVE L/g 1968 (atletica)Cachia Arthur MLT L/g 1995 (biliardo)Can Tuncer TUR L/g 2000 (calcio)Canaydin Ozhan, Presidente del Galatasaray

Sport Club TUR L/g 2002 (calcio)Canik Aykut TUR L/g 1998 (calcio)Capello Marco MLT L/g1991 (tennis)Capey Roy GBR L/g 1971 (calcio)Castelianos Félix Sienra URU L/c 1989 (vela)Cetola Jorge Luis ARG L/g 1986 (tiro)Cevik Kerem TUR L/g 1991 (nuoto)Chardel Michel FRA L/g 1966 (atletica)Cherez Canseco Luìs Aniba ECU L/g 1987

(calcio)Chumacero-Flernandez Edgar MEX L/g 1997

(scherma)Cicognani Miranda ITA L/c 2002 (ginnastica)Città di Vlaardingen NED L/p 2000

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Claudio Murillo Paulina MEX L/g 1997(ginnastica)

Club Canottaggio Orenda CAN L/g 1993(canoa-kayak)

Coles Phillip W. AUS L/g 1992 (canoa-kayak)Collegio “ Saint-Gabriel de Bagneaux “ FRA L/p

1993 (organizzazione)Colon Luis Raul “Rolo” PUR L/c 1984

(baseball)Commissione Atleti del CNO Australiano L/p 1998Correira Antonio Jesus POR L/c 1983 (hockey su

pista)Crowe Jeffrey NZL L/c 1988 (cricket)Da Silva Resende A. POR L/p 1992 (calcio)Da Veiga Ventura José F POR L/c 1990

(scherma)Danas Pozniakas LIT L/c 2003 (boxe)Dar Mlodziezy POL L/g 1982 (vela)De Dood Comelius GER L/g 1965 (vela)De Marco FRA L/g 1987 (calcio)De Santiago Luis AND L/p 1987 (giornalismo)De Sario Francesco ITA L/c 1997 (tiro con l’arco)Deckarm Joachim e Pánovics Lajos HUN L/p

2004 (pallamano)Delgado Panchana Jorge ECU L/p 2004Diaz Garcia Laura Enriqucta MEX L/g 1997

(triathlon)Dimas Pyrros GRE e Huster Marc GER L/a 2000

(sollevamento pesi)Dolezelova Hana CZE L/g 1993 (orientamento)Douglas Desmond GBR L/c 1991 (tennis da

tavolo)Douglas Desmond GBR L/c 1995

(tennis da tavolo)Duriez Andre FRA L/g 1966 (atletica)Elford Vie GBR L/g 1972 (automobilismo)Elmanharawy Salah EGY L/p 1987

(giornalismo)Equipaggio “Scorpion” BUL L/g 1988 (vela)Equipaggio (marino e aviatore) della nave

“Adelaide” AUS L/g 1996“Fless Club” HUN L/g 2005 (scherma)Erikci Omer Ali TUR L/g 1983 (ciclismo)Ettyne N. Nikolai RUS L/g 1993 (corsa cani slitta)Fahmi Rohman Abdul EGY L/p 1990

(giornalismo)

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Falize Didier BEL L/g 1986 (atletica)“Fan club” durante la Coppa del Mondo JPN L/p

1998Faustmann Helmut GER L/g 1982 (motonautica)Federazione Nazionale di Calcio GEO L/p 1995

(calcio)Federazione Nazionale HUN L/g 1994

(canoa-kayak)Fehr Beat SVI L/g 1967 (automobilismo)Feistmantel Josef AUT L/g 1969 (lotta)Ferreira Michael INO L/g 1983 (biliardo)Feuereis Erhard GER L/c 1984 (lotta)Filip Jiri CZE L/g 2004 (volo di precisione)Finaczy György HUN L/g 1970 (vela)Fless Fencing Club HUN L/g 2005 (scherma)Foudy Julie L/p 1997 (calcio)Fuzukavva Yoshimitsu JPN L/g 1996 (golf)Gara Steffen MON L/p 1995 (dirigente)Geesink Anton HOL L/c 1965 (judo)Gilchrist Adam AUS L/g 2003 (cricket)Giuseppin Aldino ZAM L/c 1985 (ciclismo)Gomez Santos Andres ECU L/p 1998 (tennis)Goncalves João Paulo POR L/g 2001 (scherma)Goss Peter GBR L/g 1996 (vela)Goudenbour Johnny LUX L/g1989 (tennis)Grossi Franco ITA L/p 2002 (calcio)Guedes de Heredia Antonio POR L/c 1986 (vela)Gueorguijev Boris BUL L/c 2000 (boxe)Guez Michel FRA L/g 1977 (vela)Halim Mashour Salem Abdel EGY L/c 2002

(canottaggio, canoa-kayak)Hapoel Tel-Aviv ISR L/p 2001 (calcio)Hareza Tadeusz POL L/g 1992 (motonautica)Hashimoto Sheiko JPN L/c 1988 (ciclismo)Henkel Wilhelm GER L/c 1986 (hockey

sul ghiaccio)Herber Klaus GER L/g 1996 (giornalismo)Hohmann Herbert GER L/c 1988 (boxe)Hulliger Dieter SVI L/g 1972 (orientamento)Hunt James GBR L/g 1978 (automobilismo)Hussain Nabel Taha BRN L/c 1990 (pallamano)Hyogo Masakata JPN L/g 2002 (sci alpino)Innocentini Thierry FRA L/g 1987 (calcio)Ito Midori JPN L/c 1989 (pattinaggio artistico)Ivanovich Milan AUS L/c 1997 (calcio)Iwanaka Yoshida Michael GUAM L/g1990 (nuoto)

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Jacquesson Gerard MON L/p 1995 (giornalismo)Jaworski Marcin POL L/g 1978 (boxe)Jiguet-Covex Jean-Luc FRA L/g 1992 (sci)Kacprowsci Pawel et Kuzmicki Pavel POL L/g

2001 (vela)Kall Stig SVE L/g 1964 (vela)Kanidi Ivan (a titolo postumo) RUS L/g 2004(insegnante di educazione fisica)Karapetian Shafarsh V. RUS L/g 1982 (nuoto)Kartar Singh Padam Shree IND L/c 2002

(lotta libera)Kelly Shane AUS L/g 1996 (ciclismo)Khalefah Moshen Khalaf ICS A L/c 1989

(pallavolo)Khamees Altaliani Adnan UAE L/c 2000

(calcio)Kirbac Dogan TUR L/g 1996 (sci)Kiremif Kadir TUR L/g 1997 (calcio)Kisilsu Alp TUR L/g 1990 (tiro)Klas Gunther GER L/g 1966 (automobilismo)Kocaman Aykut TUR L/g 1996 (calcio)Koi Ercan TUR L/g 1994 (calcio)Kologlu Dogan TUR L/p 1994 (calcio)Kotlan Pavel CZE L/g 1995 (biathlon)Kovacs Gabor HUN L/g 1994 (atletica)Kovacs Pai HUN L/c 1985 (scherma)Kremer Jim LUX L/c 1985 (calcio)Kryukov Nikolai RUS L/g 2005 (ginnastica)Krzesinsci Stanislaw POL L/g 1984 (lotta)Kum Hasan TUR L/c 1997 (tiro con l’arco)Labail Maxime MON L/p 1995 (giornalismo)Labat Juan ARO L/c 1987 (pelota)Lagzdinsh Ainars LAT L/g 1991 (orientamento)Lamdjadani Driss ALG L/c 1997 (pallamano)Lareau Sebastien CAN L/c 1990 (tennis)Leganger Cecile NOR L/g 1996 (pallamano)Leda Louis FRA L/g 1987 (calcio)Ledermann Alexandra FRA L/g 2001 (equitazione)Leme Vera Helena BRA L/g 1984 (pallavolo)Lemieux Lawrence CAN L/g 1988 (vela)Lesage Brigate FRA L/c 1989 (pallavolo)Lizuka Turo JPN L/g 1984 (tiro con l’arco)Lonzi Gianni ITA L/g 1967 (pallanuoto)Loprais Karel CZE L/g 2002 (rally)Loureiro Ferreira Fernando C. POR L/p 1990

(giornalismo)

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Lubansci Wlodzimierz POL L/g 1977 (calcio)“Lycée Het Tedelijk Enschede” NED L/p 2002Macha Vitezslav TCH L/c 1980 (lotta)Maglione Rabela Julio C. URU L/c 1984 (nuoto)Magne Frédéric FRA L/g 1994 (ciclismo)Magnusson Gandrup Christine L/p 1997

(badminton)Mako Laszlo HUN L/g 1982 (alpinismo)Mandon Eric FRA L/g 1974 (automobilismo)Mankin Valentin RUS L/g 1970 (vela)Manus Michelle USA L/g 1991 (atletica)Maphasa Tlhoriso Obed LES L/c 1985 (calcio)Markov Gueorgiu BUL L/g 1984 (lotta)Martin Patrice FRA L/c 2001 (sci nautico)Martincevic Zvonimir e Freko Marin CRO L/g

2004 (rally)Masse Charles FRA L/p 1987 (hockey sul

ghiaccio)Matysik Zdenek CZE L/g 1993 (equitazione)McCarthy Paul IRL L/g 2004 (vela)Mecir Miroslav SVK L/c 1992 (tennis)Meneghin Dino ITA L/c 1991 (pallacanestro)Merckx Eddy BEL L/g 1971 (ciclismo)Mohamed Ahmed Mohamed EGY L/p 1997

(calcio)Moussy Olivier FRA L/g 1982 (vela)Muscat Joseph MLT L/g 1978 (calcio)“Nada” Split YUG L/g 1987 (rugby)Nazionale AUS L/g 1992 (ciclismo)Nazionale Fermminile POR L/g 1994 (atletica)Nazionale Femminile di mezza maratona POR

L/g (atletica)Nemeth Anna HUN L/g 1983 (tennis)Nikolaï Krioukov (RUS) L/g 2005 (ginnastica)Novak Ladislav TCH L/g 1976 (ciclismo)Nsambu Hillary UGA L/p 1995 (giornalismo)O’Neal Thompson David USA L/c 1974

(pallavolo)Ordonewitz Frank GER L/g 1988 (calcio)Ostos Mora Javier MEX L/p 2005 (dirigenti)Ott Fritz GER L/g 1968 (canottaggio)Özalan Alpay TUR L/g 1996 (calcio)Panatta Adriano ITA L/g 1982 (tennis)Parker Michele USA L/g 1985 (pallacanestro)Paulin Camille FRA L/g 1985 (karatè)Pawel Kacprowsci et Pavel Kuzmicki POL (vela)

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Pazdzior Kazimierz POL L/g 1978 (boxe)Pazzi Mario ITA L/g 1995 (biathlon)Pereira De Jesus Prata Mimo Fclipc POR L/g

1993 (canottaggio)Person Lee GBR L/g 2004 (ippica)Petras Karoblis Povilas LTU L/c 2001 (allenatore)Popluhar Jan SVK L/c 1996 (calcio)Provenzano Alessandro ITA L/g 2004 (calcio)Pubblico CAN L/g 1988 (giochi olimp. d’inverno)Pubblico Coppa d’Africa delle Nazioni MAR L/g1987 (calcio)Pubblico di Stuttgart GER L/g 1986 (atletica)Raafat Mahmoud Mohammad EGY L/p 1988

(dirigenti)Ragin Melvin USA L/p 1986 (pallacanestro)Razlag Andreja SLO L/p 2000 (umanitario)Razzak Barakat Murai Abdul JOR L/c 1986

(pallacanestro)Réczi Laszlo HUN L/c 1977 (lotta)Remsa Zdenek CZE L/c 2000 (sci)Remy Mare LUX L/g 1976 (ciclismo)Reyes Varcla Miguel Angel MEX L/g 1978 (tennis)Rodriguez-Uribe Felipe MEX L/g 1997 (tennis)Rogge Jacques BEL L/g 1965 (vela)Rolfo Roberto ITA L/g 2004 (motociclismo)Romaniuk Leon USA L/g 2003 (curling)Rosenthal Radu ISR L/c 2004 (pallavolo)Rzytelewska Margareta POL L/g 1989

(badminton)Saeed Mohammed Hussein IRQ L/c 1989 (calcio)Saei Bonehkohal Hadi IRAN L/p 2004

(taekwondo)Samacy Rik BEL L/c 1994 (pallacanestro)Samvelyan Lyova ARMENIA L/p 2004

(professore)Sant’Anna do Espìrito Santo Guilherme POR L/c

1984 (calcio)Schembri Jacqueline MLT L/g 1989 (pallavolo)Schihin Henri SVI L/p 1975 (giornalismo)Schmid Wolfgang GER L/g 1970

(pentathlon moderno)Schmit Nadine LUX L/g 1980 (tennis)Schneider Thomas SUI L/g 2002 (gigathlon)Scuola di calcio di Tahuichi BOL L/p 1994

(organizzazione)Sebestyén Júlia HUN L/g 2005

(patinaggio artistico)

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Sehter Aaron ARG L/c 1989 (pelota)Sezione di Parma dell’Unione Veterani dello

Sport ITA L/p 1997Shin Kyung KOR L/g 1995 (pallamano)Singh Malik Shri Mohinder IND L/p 2002(lotta)Skudlo Antoni POL L/g 1987 (automobilismo)Slevin Colum IRL L/c 1995 (tennis da tavolo)Snell Peter NZL L/c 1965 (atletica)Sórensen Mika SVE L/g 1976 (orientamento)Spadaro Pierre FRA L/g 1970 (pallacanestro)Spedizione sull’Annapurna Sud GRE L/g 1985

(alpinismo)Spedizione Cecoslovacca TCH L/g 1982

(alpinismo)Squadra Femminile della Citta di Güre TUR L/c

2000 (pallacanestro)Squadra ai Giochi Universitari di Mosca BRA

L/a 1973 (pallacanestro)Squadra JPN L/p 2000 (softball)Squadra Juniors “North West Territories” CAN

L/a 1994 (atletica)Squadra Juniors SUI L/g 1969 (golf)Squadra Nazionale ITA L/g 1992 (ciclismo)Squadra Olimpica NZL L/g 2004 (surf)Squadra “Slavia Junior” SLO L/g 2004

(pallavolo)Stasi Mario ITA L/c 1992 (dirigenti)Steele Scoti USA L/g 1990 (vela)Stenlund Erik SVE L/g 1982 (motociclismo

sul ghiaccio)Stolba Miroslav CZE L/g 1995 (biathlon)Sykes Gary GBR L/g 1984 (tiro con l’arco)Szydlowsci Emil POL L/g 1979 (ciclismo)Taniguchi Hiromi JPN L/g 1992 (atletica)Tanner Roscoe USA L/g 1979 (tennis)Taylor Roger GBR L/g 1973 (tennis)Thofelt Sven SVE L/g 1968 (pentathlon

moderno)Tifosi “Monterrey” MEX L/g 1994 (calcio)“Tigers Gold Master” AUS L/g 2001 (baseball)Thompson Bronwyn AUS La/ 2001 (atletica)Tomov Detelin BUL L/g 1970 (automobilismo)Torneos Competencia Sports ARG L/p 1996

(canale tv sport)Tutachikova Elena RUS L/g 1995 (tiro con l’arco)

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Van Roost Dominique BEL L/c 2000 (tennis)Van Snick Rudy BEL L/g 1992 (alpinismo)Verboys Andrew USA L/g 1996 (calcio)Vigil Sergio Roberto, Pay Ferrari Maria eVukojicic Paula ARG L/g 2002 (hockey)Vilas Guillermo ARG L/c 1992 (tennis)Virenque Richard FRA L/g1995 (ciclismo)Volante Fabio SUI L/g 1997 (karatè)Vrsecky Pavel CZE L/g 1992 (ciclismo)Wade Paul AUS L/c 1993 (calcio)Walsh Courtney JAM L/g 1987 (cricket)Weber Ester GER L/g 1992 (scherma)Weiss Richie USA L/g 1989 (canoa-kayak)Wells James, Tobin Jon-Paul, Ashley Thomas,Wesolowsci Piotr PQL L/g 1997 (beach volley)Wilson Michael GBR L/g 1991 (tiro con l’arco)Wojtkowiak Konrad POL L/g 2003

(tiro con l’arco)Wrighl Stanley V. USA L/c 1993 (atletica)Wutherich Rolf GER L/g 1966 (automobilismo)Yameogo Jean Hubert BUR L/p 2002Yankov Ludmil BUL L/g 1984 (alpinismo)Zachara Jan TCH L/c 1991 (boxe)Zahl Pederson Calo NOR L/c 1995 (sci)ZaozirayOrest CAN L/p 1994 (hockey sul ghiaccio)Zarubnicka Zdenka TCH L/g 1967

(paracadutismo)Zelenansci Ondrej CZE L/g 1978 (atletica)Zivec Petr CZE L/g 1995 (biathlon)Zwierzehlewki Benoit FRA L/g 1995 (atletica)

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Legenda PremiT = Trofeo D = Diplomaa = gesto c = carriera p = promozioneP/S = Premio Speciale

Legenda sigle NazioniCi si è uniformati al criterio utilizzato dalC.I.O. nell’indicare la nazionalità dei ComitatiOlimpici

AFG AfghanistanAHO Antilles OlandesiALB AlbaniaALG AlgeriaAND AndorraANG AngolaANT Antigua-e-BarbudaARG ArgentinaARM ArmeniaARU ArubaASA Samoa AmericaneAUS AustraliaAUT AustriaAZE AzerbaigianBAH BahamasBAN BangladeshBAR BarbadosBDI BurundiBEL BelgioBEN BeninBER BermudaBHU BhutanBIH Bosnia-HarzegovinaBIZ BelizeBLR BelarusBOL BoliviaBOT BotswanaBRA BrasileBRN BahreinBRU Brunei DarussalamBUL BulgariaBUR Burkina FasoCAF Repubblica Centroafricana

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CAM CambogiaCAN CanadaCAY Isole CaimansCGO CongoCHA ChadCHI CileCHN Repubblica Popolare CineseCIV Costa d’AvorioCMR CamerounCOD Repubblica Democratica del CongoCOK Isole CookCOL ColombiaCOM ComoresCPV CapoVerdeCRC Costa RicaCRO CroaziaCUB CubaCYP CiproCZE Repubblica CecaDEN DanimarcaDJI GibutiDMA DominicaDOM Repubblica DominicanaECU EcuadorEGY EgittoERI EritreaESA El SalvadorESP SpagnaEST EstoniaETH EtiopiaFIJ FigiFIN FinlandiaFRA FranciaFSM Stati Federati di MicronesiaGAB GabonGAM GambiaGBR Gran BretagnaGBS Guinea-BissauGEO GeorgiaGEQ Guinea EcuatorialeGER GermaniaGHA GhanaGRE GreciaGRN GrenadaGUA GuatemalaGUI GuineaGUM Guam

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GUY GuyanaHAI HaitiHKG Hong-KongHON HondurasHUN UngheriaINA IndonesiaIND IndiaIRI Repubblica Islamica d’IranIRL IrlandaIRQ IraqISL IslandaISR IsraeleISV Isole VerginiITA ItaliaIVB Isole Vergini BritannicheJAM GiamaicaJOR GiordaniaJPN GiapponeKAZ KazakhstanKEN KenyaKGZ KirghizstanKIR KiribatiKOR CoreaKSA Arabia SauditaKUW KuwaitLAO Repubblica Democratica Popolare LaosLAT LettoniaLBA LibiaLBR LiberiaLCA Santa LuciaLES LesothoLIB LibanoLIE LiechtensteinLTU LituaniaLUX LuxembourgMAD MadagascarMAR MaroccoMAS MalesiaMAW MalawiMDA Repubblica di MoldovaMDV MaldiveMEX MessicoMGL MongoliaMHL Isole MarshallMKD Ex-Repubblica Iugoslava di MacedoniaMLI MaliMLT Malte

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MON Monaco (Montecarlo)MOZ MozambicoMRI MauritiusMTN MauritaniaMYA Myanmar (Birmania fino al 1989)NAM NamibiaNCA NicaraguaNED Paesi BassiNEP NepalNGR NigeriaNIG NigerNOR NorvegiaNRU NauruNZL Nuova ZelandaOMA OmanPAK PakistanPAN PanamaPAR ParaguayPER PerùPHI FilippinePLE PalestinaPLW PalauPNG Papuasia-Nuova GuineaPOL PolognaPOR PortogalloPRK Repubblica Popolare Democratica di CoreaPUR Porto RicoQAT QatarROM RomaniaRSA SudafricaRUS RussiaRWA RwandaSAM Samoa (fino al 1996 Samoa Occidentale)SEN SenegalSEY SeychellesSIN SingaporeSKN Saint-Kitts&NevisSLE Sierra LeoneSLO SloveniaSMR Repubblica di San MarinoSOL Isole SalomonSOM SomaliaSRI Sri LankaSTP Sao Tomé&PrincipeSUD SudanSUI SvizzeraSUR Suriname

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SVK SlovacchiaSWE SveziaSWZ SwazilandSYR Repubblica Araba di SiriaTAN Repubblica Unita di TanzaniaTGA TongaTHA ThailandiaTJK TadjkistanTKM TurkmenistanTLS Timor EstTOG TogoTPE TaipeiTRI Trinità-e-TobagoTUN TunisiaTUR TurchiaUAE Emirati Arabi UnitiUGA UgandaUKR UcrainaURU UruguaiUSA Stati Uniti d’AmericaUZB UzbekistanVAN VanuatuVEN VenezuelaVIE VietnamVIN Saint-Vincent e le GrenadineYEM YemenZAM ZambiaZIM Zimbabwe

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Indice per discipline

Anno Disciplina Naz. Premio

AERONAUTICA1993 Chrzaszcz Zbigniew POL D/a1995 Cihlar Frantisek CZE D/a1993 Darocha Janusz POL D/a

ALPINISMO2000 Guiro Pacheco Pinto Coelho Helena BRA D/a1999 Krissak Michal SVK D/a2001 Moro Simone ITA T/a2000 Pinto Coelho Paulo Rogério BRA D/a1996 Vitkauskas Vladas LIT D/a

ARBITRI1997 Amrouche René ALG D/c1997 Blankenstein John NED D/c2001 Merck Markus GER D/p

ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO2003 Youth Mathare (Mysa) KEN D/p

ATLETICA1984 Acquarone Luciano ITA D/c1993 Adams Lucinda USA D/c1971 Antenen Meta SVI T/a1983 Banks Willie USA D/a1985 Bazennerye Rene FRA T/c1995 Bubka Sergey UKR T/a1998 Caimmi M. Daniele ITA D/a2002 Cevona Vaclav CZE D/c1996 Danek Ludvik CZE T/c1986 Deschatres Daniel FRA D/c1981 Gammoudi Mohamed TUN T/c1986 Heyes Josef TCH D/a1995 Kalediene Birute LIT D/c2001 Keino Kipchoge KEN T/p1987 Kratochvilova Jarmila TCH D/c1987 Landy John AUS D/c1986 Lismont Karel BEL D/c2004 Macheriotou Carmen CYP D/a1974 Manoliu Lia ROM T/c1975 Mathias Bob USA T/c2002 Mracnova Maria SVK T/c1991 O’Brien Cathy USA D/a

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1994 Panetta Francesco ITA T/a1987 Perez Velazquez Longino MEX D/c1977 Podlas Ryszard POL D/a1992 Reyes O. Elvia HON D/a1980 Schmit Femande LUX D/a1985 Simon Annette FRA D/a1980 Sinko Georgy HUN D/a2000 Tábori Laszlo USA D/c2004 Talay Artur TUR D/a1988 Van Winkel Paul BEL D/c1965 White Willye USA T/a1994 Wischmann Berne GER D/c1975 Zatopek Emil TCH T/c1991 Zatopkova Dana TCH D/c1981 Zwiefelhofer Vlastimil TCH D/a

AUTOMOBILISMO1976 Bastin André LUX D/a1984 Krupa Blazej POL D/a2005 Loeb Sebastien FRA T/p1984 Mystkowsci Piotr POL D/a1979 Roux Philippe SUI T/a

BADMINTON1987 Hartono Kumiawan Rudy IND D/c1986 Nedergaard Perniile DEN D/a1979 Padukone Prakash IND D/c1988 Spiteri Simon MLT D/a1977 Stevans Ray GBR D/a1988 Velia Kenneth MLT D/a

BASEBALL1988 Lajoie Bill USA D/a

BIATHLON2004 Squadra Militare Femminile NOR D/a1972 Speer Dieter GER D/a

BOBSLEIGH1994 McDonald Justin AUS T/a1964 Monti Eugenio ITA T/a

BOXE2004 Duran Alessandro ITA D/c1992 Papp Laszlo HUN D/c1993 Socikas Algirdas LIT D/c1988 Stevenson Lawrence Teofilo CUB T/c

CALCIO1978 Aleksandrowicz Grzegorz POL D/c

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1993 Atli Nail TUR D/a2004 Azzopardi Stephen MLT D/a1983 “Ball-Spielclub Frankfurt” GER D/a1989 Banerjee Pradip Kumar IND D/c1967 Batteux Albert FRA D/a1982 Battiston Patrick FRA D/a2000 Bolognini Roberto ITA D/a1994 Budayev Sergey RUS D/a1996 Carrus Eleonora ITA D/a1973 Charlton Bobby GBR T/c1984 “Chaux de Fonds” SUI D/p1987 Chitalu Godfrey ZAM D/c1971 Courtin Paul FRA D/a1991 Dolmy Abdelmajib MAR D/c1984 “Espérance Sportive” TUN D/p1992 Ettori Jean-Luc FRA D/c2001 Eusébio Ferreira Da Silva POR T/c1980 Facchetti Giacinto ITA T/c1993 F.I.F.A.

(Federazione Internazionale di Calcio) T/a1998 Fondazione di Calcio TUR D/p1996 Fowler Robert B. GBR D/a2004 Galea Michael MLT D/a2005 Giacomazzi Guillermo ITA D/a1993 Glassmann Jacques FRA P/s1981 Gomez Vieira Jorge POR D/c1994 Jacome Guerrero E. V. ECU D/p1983 Karababa Ismet TUR T/a1995 Kato Hiroshi JPN D/p1992 Kelly Colin CAN D/c1971 Kember Steve GBR D/a1988 “Konya” TUR D/c1995 Kutermak Daniel FRA D/a1986 Matthews Stanley GBR T/c1988 Milla Albert Roger CMR D/c1995 Mokhtar Aly Mokhtar EGY T/a1965 “Munchen TSV” GER T/a1997 “Niedersachsiscber Fussballverban” GER D/p1995 Novak Ladislav CZE D/c2005 Özcan Özgürcan TUR D/a1984 Planicka Frantisek TCH D/c1983 Presset Jean SUI D/c1991 Pubblico Coppa d’Africa SEN D/a1980 Rous Stanley GBR T/c2003 Rusconi Valerio ITA D/a2002 Salhi Abdelhamid ALG D/c1990 “Sampdoria U.C.” ITA D/p1993 Schuster Dirk GER D/a1968 Squadra Nazionale JPN T/a

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2002 Squadra Nazionale DEN T/a1972 Squadra Nazionale Olimpica BIR D/a1974 Squadra Nazionale RDT GER T/a1974 Squadra Nazionale RFT GER T/a1967 “St.Etienne A.S.” FRA D/a1984 Tifosi Danesi DEN D/a1994 Venglos Jozef SVK D/c1989 Wa Kabengu Kabamba ZAI D/c1965 “West Ham United” GBR T/a1969 Zaballa Pedro ESP T/a1998 Zeman Zdenek CZE D/p1999 Zeman Zdenek CZE D/c1990 Zoff Dino ITA T/c1965 Zsolt Istvan HUN T/a

CANOA-KAYAK1990 Burns Graham GBR T/a2000 Dittmer Andreas GER D/a1984 Helm Ruediger GER D/c1990 Lawer Ivan GBR T/a1986 Sarusi-Kìss Janos HUN T/a1996 Shipley Scott USA D/a1986 Vaskuti Istvan HUN T/a1978 Wichmann Tamas HUN T/a2001 Wightman Craig MLT D/a1985 Zilioli Cesare ITA D/c

CANOTTAGGIO1985 Butt Charles USA D/a2000 F.I.S.A.

(Federazione Internazionale Canottaggio) D/p1985 Kelly Jr. John B. USA T/c1992 Lange Thomas GER D/a1996 Porter Derek CAN D/a

CICLISMO1995 Bombini Emanuele ITA D/a1986 Caunter Judy USA D/a1971 Clewart John GBR D/a1990 Ernzer Marcel LUX D/c2002 Da Silva Barbosa António

(Alves Barbosa) POR D/c2004 Indurain Miguel ESP T/c1995 Jalabert Laurent FRA T/a1979 Kelessidis Elie GRE D/a1977 Killian Gustav GER T/c1996 Martinelli Filiberto ITA D/a1992 Poulidor Raymond FRA T/c1986 Rondon Abelardo COL D/a

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1976 Santisteban Juan Manuel ESP D/c1973 Squadra di corsa su pista GBR T/a1990 Squadra femminile USA D/a1994 Szmyd Sylwester POL D/a1970 Szurkowsci Ryszard POL T/a1997 Vesely Jan CZE D/c

CORSA SU STRADA1992 Pace Joseph MLT D/a

CRICKET1994 Blakey Richard GBR D/a1991 Browne Cecil FIJ D/a

DIRIGENTI1989 Breton Gerry CAN D/p1992 Bron Raymond SUI D/p1990 Bühler Stefan SUI D/p1989 Buisman Albert HOL D/p1988 Dolezal Miroslav TCH D/p1995 Ehlers Trostel Jorge CHI D/p2000 Galia Pere Gaetano ITA D/p1993 Luna Longo Carlos GUA D/p1995 Maglione Tulio Cèsar URU D/c1995 Mandela Nelson RSA T/c- P/s2002 Minko Christopher AUS D/p2003 Ouadreogo Boubacar BUR D/p2003 Piewcewicz Janusz POL T/p1995 Prince Alberto MON T/p1994 Puello José Joaquin DOM D/c1991 Remans Albert BEL D/p1994 Rodichenko Vladimir RUS D/p1995 Skaset Hans Bernhard NOR D/p1989 Van der Veen Johannes HOL D/p1996 Vázquez Raña Mario MEX T/p- P/s1984 Von Bose Jonkheer R.C.W. HOL D/p1977 Xavìer de Araujo Francisco POR D/c1994 Zukowska Zofia POL T/p

EDUCAZIONE FISICA2004 Belsan Pavel CZE D/p2005 Soliani Renata ITA D/p

EQUITAZIONE1991 Al-Assad Basel SYR D/c1988 Brinkmann Wolfgang GER D/a1986 Snoek Henrik GER D/p2004 Squadra Paralimpica BRA D/a

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1984 Ward Barney USA D/a

GINNASTICA1989 Caslavska Vera TCH T/c1993 Chaguinian Grant ARM D/c2004 Grandi Bruno ITA T/p2001 Karavaeva Irina RUS D/a1995 Krejcarova Bozena CZE D/c2004 Nemov Aleksey RUS T/a1965 Squadra femminile GBR D/a1983 Stoffel Josy LUX D/c1992 Van Hoff Eddie GBR T/a

GOLF2003 Palmer Arnold USA D/c

HANDISPORT1998 Mannanov Irek RUS D/a

HOCKEY2003 Gretzky Wayne CAN T/c

HOCKEY SU PRATO1984 Squadra femminile CAN D/a

HOCKEY SUL GHIACCIO1990 Federazione del Quebec CAN D/p1993 “Kloten EHC” SUI D/a1994 Lee Dong-Ho COR D/a1994 Poudrier Serge FRA D/a1976 Squadra olimpica RUS D/a

GIOCHI OLIMPICI1993 Popolo della Norvegia NOR T/a

GIORNALISMO1996 Achronot Yedioth ISR D/a1986 Banciulescu Victor ROM D/p1985 Braga Arides BRA D/p1994 “Busto Sport” ITA D/p1984 Cauwels Alfred BEL D/p1993 Della Pergola Massimo ITA D/p1991 Dolgopolov Nikolai RUS D/p1990 “L’Equipe” FRA D/p1992 Hammadi Saleh Ali KSA D/p1991 Jeannotat Yves SUI D/p1989 Kebir Arsalane MAR D/p1987 List Jan POL D/p1985 Malina Karel TCH D/p

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1993 Mornar Zvone CRO D/p1988 “Nice Matin” FRA D/p1987 Olszanski Tadeusz POL D/p1993 Ozerengin Tarik TUR D/p2005 Pastonesi Marco ITA D/p1995 Peña Jorge ARG D/p1992 Propper Lumir CZE D/p1997 Quotidiano “Fanatik” TUR D/p1995 Quotidiano “Joong-Ang” PRK D/p1996 Quotidiano “Milliyet” TUR D/a1995 Rete TV “Trt” TUR D/p2005 Rosa Massimo ITA D/p1991 Salek Jaroslav TCH D/p2002 Salmenkylä Matti FIN D/p1995 Scheu Hans Reinhard GER D/p1993 “Sztandar Mlodych” Redazione sportiva POL D/p1993 Vad Dezso HUN D/p1994 Vigil Constancio ARG D/p

JUDO1998 Deydier Brigitte FRA T/c2002 Ellis Grant USA D/a1998 Inczedi Alexander SVK D/a1986 “Ligue de la Côte d’Azur” FRA D/p1984 Rashwan Mohamed Ali EGY T/a1990 Van De Walle Robert BEL D/c

KARATÈ1974 Ravonel Claude SUI T/a

LETTERATURA E ARTI SPORTIVE2002 Buisman Albert NED T/p2003 Greenspan Bud USA D/p2002 Hotz Arturo SUI D/p

LOTTA2002 Bilge Gazanfer TUR D/p1981 Dziedzic Stan USA D/a1980 Hanuman Guru IND D/c1966 Horvat Stevan YUG T/c1983 Medved Alexandre RUS T/c1995 Mena Argaez Herberth Joel MEX D/a1984 Migieczi Janos HUN D/a1981 Trizzino Mark USA D/a1992 Wilson Chris CAN D/a1997 Yerlikaya Hamza TUR D/c

MEDICINA SPORTIVA1996 Peter Bruno SUI D/p

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MOTOCICLISMO2004 Bussei Giovanni ITA D/a1996 De Gavardo Carlos CHI D/a1997 Fumagalli Angelo ITA D/a1979 Gualdi Franco ITA D/a1996 Makarov Juri EST D/a1977 Olsen Ole DEN D/a1980 Olszewski Stanislaw POL D/a2000 Pabiska David CZE D/a1985 Posledni Bohumil TCH D/a2004 Swidersci Pawel POL D/a1987 Tanti Sander MLT D/a2004 Zagar Matej SLO D/a

MOTOCICLISMO SUL GHIACCIO1994 Bergersen Stig Inge NOR D/a1994 Schiefer Franz AUT D/a

MULTIDISCIPLINE SPORTIVE2003 Kucerova Stanislava CZE D/c

NUOTO1998 Abramowsci Sebastian GER D/a1995 Camborova Viera SVK D/c1994 Drudge Murray CAN D/a1984 Gomariz Montserrat ESP D/a1985 Machado Fernando POR D/c1977 Naber John USA T/c1988 Pou Michel FRA D/a2004 Rogan Markus AUT T/a1981 Steinbach Klaus GER T/c2005 Szekely Eva HUN T/c

ORGANIZZAZIONE1991 Associazione ABNVS BUR D/p1993 Associazione Allenatori Manitoba CAN D/p1985 Associazione dello Sport SUI D/p1995 Associazione per la non violenza GUI D/p1996 “Aussie Sport” AUS D/p1992 Club Sostenitori “Fair Play Club”

Katmandu NEP D/p2004 Comitato Paralimpico Nazionale GER D/p1998 Comitato per il Fair Play LIT T/p1996 Commissione Fair Play

del Comune di Oeiras POR D/p1994 Controllo Sicurezza Sport Quebec CAN D/p1994 “Esprit Sportif” CAN D/p1988 Federazione Nazionale

Associazioni Unesco JPN D/p1995 Gölleroglu Naim TUR D/p

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1996 “Hillary Commission for Sport,Fitness & Leisure” (The) NZL D/p

1998 Poviliunas Arturas LIT T/p1999 Panathlon International T/p1996 Terpstra Erica NED T/p

ORGANISMI2003 Comune di Zwolle NED D/p

ORIENTEERING1980 Branth Stefan SWE D/a1988 Ketting Ole Hans DEN D/a1994 Kotounova Iva CZE D/a1980 Pettersson Gert SWE D/a2002 Shvetsova Svetlana RUS D/a

PALLACANESTRO1983 Aliaga Rodolfo BOL D/c1969 Buscato Francisco ESP T/a1996 EI-Ghamarawi Nefissa EGY D/p2003 Ene Orhun TUR D/a1192 Gencer Nur TUR D/a1991 Giammattei Caceres A. GUA D/c1972 Rodriguez Emiliano ESP T/c1993 Semjonova Uljana LAT D/c1970 Senoussi Mohamed TUN D/a1987 Stroud Cleveland USA T/a

PALLAMAGLIO1989 Federazione del Quebec CAN D/p

PALLAMANO1996 Corbetta Fabrizio ITA D/p1996 Duit Herman NED D/p2001 Lachemi Toufik FRA D/a2003 Stanisavljevic Milos MLT D/a1994 Susanna Virginnie FRA D/a1994 Vicha Jiri CZE D/c1997 Zerzan Jiri CZE D/a

PALLANUOTO1997 Guslerson Bridgette AUS D/c

PALLAVOLO1984 Libaud Paul FRA D/c1977 Spettatori Coppa del Mondo JPN T/a

PARACADUTISMO2002 Gutnikiene Jurate LTU D/c

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PATTINAGGIO ARTISTICO1985 Amelon Kandì USA D/a1985 Binnie Alex USA D/a

PATTINAGGIO A ROTELLE1987 Lambrechts Annie BEL D/c

PATTINAGGIO VELOCE1982 Gorgenyi Andràs HUN D/a1987 Rothenburger-Luding Christa GER D/c

PELOTA1982 Bizzozero Ricardo ARG D/a1992 Elortondo Fernando J. ARG D/a1987 Irigoitia Pablo ARG D/a1996 Larregle Walter ARG D/a1993 Martiarena Manuel FRA D/a

PENTATHLONMODERNO1974 Fox Jeremy GBR D/c1994 Mizser Attila HUN D/c1979 Thofelt Sven SWE T/c

POLO1983 Harriot Juan Carlos ARG D/c

RACKET-BALL1994 Cole Chris USA D/a

RUGBY1990 Albaladejo Pierre FRA D/p1978 Edwards Gareth GBR T/c2005 Ferren André FRA D/p1991 “Racing Club de France” FRA T/a2003 Umaga Tana NZL T/a

SCACCHI2005 Hismatullin Denis R. (Gran maestro) RUS D/a

SCHERMA2000 Boitelle Roland FRA T/c1989 Chiuchich Andrea Cristina ARG D/c1989 Gerevich Aladar HUN D/c1995 Giffenig Pilar Roldan MEX D/c1984 Gretsch Emile LUX D/c1989 Henry Jean-Michel FRA T/a1976 Kamuti Jeno HUN T/c1995 Lamour Jean-Francois FRA T/c1992 Loksová-Ràczová Katarina SLO D/p

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1994 Osinga Pernette HOL D/p1987 Poffet Michel SUI D/a1997 Pozdnyakov Stanislav RUS D/a1990 Riboud Philippe FRA D/c1995 Rodrigues Frazão Nuno Filipe POR D/a2005 Rosier Jean FRA D/c2003 Vanky Peter SWE D/a1991 Veghelyi Robert HUN T/a1996 Westbrook Peter USA D/c

SCI1988 Anguelov Dimitar BUL D/a1968 Bachleda Andrzej POL D/a1983 Beran Jiri TCH D/a1994 Bredesen Espen NOR D/a1990 D’Anzieri Gabriella ITA D/a1986 Hess Erika SUI D/c1985 Mieto Juha FIN T/c2001 Ogiwara Kenji JAP D/c2005 Raska Jiri CZE D/c1995 Schneider Vreni SUI T/c1999 Seizinger Katja GER D/c1992 Smetanina Raissa RUS T/c1988 Spedizione Transantartica RUS/CAN T/a1972 Trémoulet Pascale FRA D/a1989 Walliser Maria SUI D/c1989 Zurbriggen Pirmin SUI T/c

SLITTINO1989 Feistmantl Josef AUT D/c

SOLLEVAMENTO PESI1982 Ardisson Francìsco Julio POR D/c1985 Singh Balbir IND T/c1984 Zawadzki Dariusz POL D/a

SPONSOR1988 “IBM Allemagne GmbH” GER D/a

SPORT STUDENTESCHI2000 Studenti di Sydney e del New South Wales AUS T/p2001 Istituto “Pascoli” di Urbino ITA D/p2001 Scuola Superiore “Volponi”

di Gallo di Petriano ITA D/p

SQUASH1989 Devoy Susan NZL D/a1975 Niederhofer Victor USA T/a

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SUMO1997 Konishiki Yasokichi JPN T/p

TENNIS1987 Amritraj Vijay IND T/c1991 Ashe Arthur USA T/c1996 Edberg Stefan SWE T/c1989 Evert Chris USA T/c1967 Gulyas Istvan HUN T/a1981 Katz Marcelo ARG D/a1987 Kisgyorgy Gergely HUN D/a2003 Krajicek Richard NED D/c1991 Lapentti Gomez Nicolas ECU D/a1978 Navratilova Martina TCH D/a1996 Rafter Patrick AUS D/a1989 Rosewall Ken AUS T/c1971 Rouyer Jean-Loup FRA D/a2005 Sampras Pete USA T/c1972 Smith Stan USA T/a1991 Vivar Jurado Felipe ECU D/a1982 Wilander Mats SWE T/a

TENNIS DA TAVOLO1978 Bengtsson Stellan SWE D/a2005 Boll Timo GER D/a1995 Csilla Batorfi HUN D/a1994 Dia Marwan JOR D/c1988 Grubba Andrzej POL D/a1978 Hartmann Andre LUX D/a2004 Hoffmann Torres Cristina MEX D/c1985 Mnich Norbert POL D/a2003 Nemeth Karoly HUN D/a1991 Ogimura Ichiro JPN D/a1979 Orlowski Milan TCH D/a1993 Poliackova Zuzana SVK D/a1988 Putz Camille LUX D/a1988 Saive Jean-Michel BEL D/a1992 Schaus Christian LUX D/a1995 Szvitan Krisztina HUN D/a1992 Wintersdorf Daniel LUX D/a

TIRO1988 Aranguena Rodrigo PER D/a2001 Ferroni Fabio ITA D/a1996 Krebs Torsten GER D/a

TIRO CON L’ARCO1988 Basgall Pablo ARG D/a1990 Cadieux Sylvain CAN D/a

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TRIATHLON1997 Kunic Michal SVK D/a

VELA2004 Alison Betsy USA D/p1966 Bonney Jim USA D/a1994 Cook AUS T/a1981 Kovacs Barnabas HUN D/a1994 McCrossim AUS D/a2002 Papathanassiou Aimilios GRE D/a1976 Ripard Chris MLT D/a1966 Schiels Bob USA D/a1998 Soldini Giovanni ITA T/a

VOLO A VELA2002 Kubicek Stanislav CZE D/a1996 Michalowsci Adam POL D/a

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Indice alfabeticodei premiati

A Abramowsci SebastianAchronot YediothAcquarone LucianoAdams LucindaAl-Assad BaselAlbaladejo PierreAleksandrowicz GrzegorzAliaga RodolfoAlison BetsyAmelon KandìAmritraj VijayAmrouche RenéAnguelov DimitarAntenen MetaAranguena RodrigoArdisson Francìsco JulioAshe ArthurAssociazione ABNVS BURAssociazione Allenatori ManitobaAssociazione per la non violenza GUIAssociazione Svizzera dello SportAtli NailAussie SportAzzopardi Stephen

B Bachleda Andrzej“Ball-Spielclub Frankfurt”Banciulescu VictorBanerjee Pradip RumarBanks WillieBasgall PabloBastin AndréBatteux AlbertBattiston PatrickBazennerye ReneBelsan PavelBengtsson Stellari

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Beran JiriBergersen Stig IngeBilge GazanferBinnie AlexBizzozero RicardoBlakey RichardBlankenstein JohnBoitelle RolandBoll TimoBolognini RobertoBombini EmanueleBonney JimBraga AridesBranth StefanBredesen EspenBreton GerryBrinkmann WolfgangBron RaymondBrowne CecilBubka SergeyBudayev SergeyBühler StefanBuisman AlbertBurns GrahamBuscato FranciscoBussei Giovanni“Busto Sport”Butt Charles

C Cadieux SylvainCaimmi M. DanieleCamborova VieraCarrus EleonoraCaslavska VeraCaunter JudyCauwels Alfredevona Vaclav

Chaguinian GrantCharlton Bobby“Chaux de Fonds”Chitalu GodfreyChiuchich Andrea Cristina

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Chrzaszcz ZbìgniewCihlar FrantisekClewart JohnClub Sostenitori “Fair Play Club” KatmanduCole ChrisComitato Paralimpico Nazionale GERComitato per il Fair Play LITCommissione Fair Play del Comunedi OeirasComune di ZwolleControllo Sicurezza Sport QuebecCookCorbetta FabrizioCourtin PaulCsilla Batortì

D Da Silva Barbosa António(Alves Barbosa)Danek LudvikD’Anzieri GabriellaDarocha JanuszDe Gavardo CarlosDella Pergola MassimoDeschatres DanielDevoy SusanDeydier BrigitteDia MarwanDittmer AndreasDolezal MiroslavDolgopolov NikolaiDolmy AbdelmajibDrudge MurrayDuit HermanDuran AlessandroDziedzic Stan

E Edberg StefanEdwards GarethEhlers Trostel JorgeEl-Ghamarawi NefissaEllis GrantElortondo Fernando J.

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Emzer MarcelEne Orhun“Espérance Sportive” TUN“Esprit Sportif” CANEttori Jean-LucEusébio Ferreira Da SilvaEvert Chris

F Facchetti GiacintoFederazione del Quebec (Pallamaglio)Federazione del Quebec (Hockey suGhiaccio)Federazione Nazionale AssociazioniUnesco JPNFeistmantl JosefFerren AndréFerroni FabioF.I.F.A. (Federazione InternazionaleCalcio)F.I.S.A. (Federazione InternazionaleCanottaggio)Fondazione di Calcio TURFowler Robert B.Fox JeremyFumagalli Angelo

G Galea MichaelGalia Pere GaetanoGammoudi MohamedGencer NurGerevich AladarGiacomazzi GuillermoGiammattei Caceres A.Giassmann JacquesGiffenig Piiar RoldanGölleroglu NaimGomariz MontserratGomez Vieira JorgeGorgenyi AndràsGrandi BrunoGreenspan BudGretsch Emile

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Gretzky WayneGrubba AndrzejGualdi FrancoGuiro Pacheco Pinto Coelho HelenaGulyas IstvanGuslerson BridgelteGutnikiene Jurate

H Hammadi Saleh AliHanuman GuruHarriot Juan CarlosHartmann AndreHartono Kumiawan RudyHelm RuedigerHenry Jean-MichelHess ErikaHeyes JosefHillary Commission for Sport, Fitness &Leisure (The)Hismatullin Denis R. (Gran maestro)Hoffmann Torres CristinaHorvat StevanHotz Arturo

I “IBM Allemagne GmbH”Inczedi AlexanderIndurain MiguelIrigoitia PabloIstituto “Pascoli” di Urbino

J Jacome Guerrero E. V.Jalabert LaurentJeannotat Yves

K Kalediene BiruteKamuti JenoKarababa IsmetKaravaeva IrinaKato HirosliiKatz MarceloKebir ArsalaneKeino Kipchoge

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Kelessidis ElieKelly ColinKelly Jr. John B.Kember SteveKetting Ole HansKillian GustavKisgyorgy Gergely“Kloten EHC”Konishiki Yasokichi“Konya”Kotounova IvaKovacs BamabasKrajicek RichardKratochvilova JarmilaKrebs ToretenKrejcarova BozenaKrissak MichalKrupa BlazejKubicek StanislavKucerova StanislavaKunic MichalKutermak Daniel

L Lachemi ToufikLajoie BillLambrechts AnnieLamour Jean-FrancoisLandy JohnLange ThomasLapentti Gomez NicolasLarregle WaltcrLawer IvanLee Dong-Ho“L’Equipe”Libaud Paul“Ligue de la Côte d’Azu”Lìsmont KarelList JanLoeb SebastienLoksová-Ràczová KatarinaLuna Longo Carlos

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M Machado FernandoMacheriotou KarmenMaglione Tulio CèsarMakarov JuriMalina KarelMandela NelsonMannanov IrckManoliu LiaMartiarena ManuelMartinelli FilibertoMathias BobMatthews StanleyMcCrossimMcDonald JustinMedved AlexandreMena Argaez Herberth JoelMerck MarkusMichalowsci AdamMieto JuhaMigieczi JanosMilla Albert RogerMinko ChristopherMizser AttilaMnich NorbertMokhtar Aly MokhtarMonti EugenioMornar ZvoneMoro SimoneMracnova Maria“Munchen TSV”Mystkowsci Piotr

N Naber JohnNavratilova MarinaNedergaard PerniileNemeth KarolyNemov Aleksey“Nice Matin”Niederhofer Victor“Niedersachsiscber Fussballverband”Novak Ladislav

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O O’Brien CathyOgimura IchiroOgiwara KenjiOlsen OleOlszanski TadeuszOlszewski StanislawOrlowsci MilanOsinga PernetteOuadreogo BoubacarÖzcan ÖzgürcanOzerengin Tarik

P Pabiska DavidPace JosephPadukone PrakashPalmer ArnoldPanathlon InternationalPanetta FrancescoPapathanassiou AimiliosPapp LaszloPastonesi MarcoPeña JorgePerez Velazquez LonginoPeter BrunoPettersson GertPiewcewicz JanuszPinto Coelho Paulo RogérioPlanicka FrantisekPodlas RyszardPoffet MichelPoliackova ZuzanaPopolo della NorvegiaPorter DerekPosledni BohumilPou MichelPoudrier SergePoulidor RaymondPoviliunas ArturasPozdnyakov StanislavPresset JeanPrincipe AlbertoPropper Lumir

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Pubblico JPN Coppa del MondoPubblico SEN Coppa d’AfricaPuello José JoaquinPutz Camille

Q Quotidiano “Fanatik”Quotidiano “Joong-Ang”Quotidiano “Milliyet”

R “Racing Club de France”Rafter PatrickRashwan Mohamed AliRaska JiriRavonel ClaudeReyes O. ElviaRemans AlbertRete TV “Trt” TURRiboud PhilippeRipard ChrisRodichenko VladimirRodrigues Frazão Nuno FilipeRodriguez EmilianoRogan MarkusRondon AbelardoRosa MassimoRosewall KenRosier JeanRotthenburger-Luding C.Rous StanleyRoux PhilippeRouyer Jean-LoupRusconi Valerio

S Saive Jean-MichelSalek JaroslavSalhi AbdelhamidSalmenkylä Matti“Sampdoria U.C.”Sampras PeteSantisteban Juan ManuelSarusi-Kìss JanosSchaus Christian

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Scheu Hans ReinhardSchiefer FranzSchiels BobSchmit FemandeSchneider VreniSchuster DirkScuola Superiore “Volponi”di Gallo di PetrianoSeizinger KatjaSemjonova UljanaSenoussi MohamedShipley ScottShvetsova SvetlanaSimon AnnetteSingh BalbirSinko GeorgySkaset Hans BernhardSmetanina RaìssaSmith StanSnoek HenrikSocikas AlgirdasSoldini GiovanniSoliani RenataSpeer DjeterSpedizione transartartica RUS/CANSpiteri SimonSquadra di corsa su pistaSquadra Femminile CANSquadra Femminile GBRSquadra Femminile USASquadra JPNSquadra Militare Femminile NORSquadra Nazionale DENSquadra Nazionale Olympique BIRSquadra Nazionale RDT GERSquadra Nazionale RFT GERSquadra Olimpica RUSSquadra ParalimpicaStanisavljevic MilosSteinbach Klaus“St.Etienne A.S.”Stevans Ray

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Stevenson Lawrence TeofiloStoffel JosyStroud ClevelandStudenti di Sydney e del New South WalesSusanna VirginnieSwidersci PawelSzekely EvaSzmyd SylwesterSzurkowsci Ryszard“Sztandar Mlodych Section Sport”Szvitan Krisztina

T Tábori LaszloTalay ArturTanti SanderTerpstra EricaThofelt SvenTifosi DanesiTrémoulet PascaleTrizzinoMark

U Umaga Tana

V Vad DezsoVan De Walle RoberlVan der Veen JohannesVan Hoff EddieVan Winkel PaulVanky PeterVaskuti IstvanVázquez Raña MarioVeghelyi RobertVelia Kenneth .Venglos JozefVesely JanVicha JiriVigil ConstandoVitkauskas VladasVivar Jurado FelipeVon Bose Jonkheer R.C.W.

W Wa Kabengu Kabamba

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Walliser MariaWard BarneyWestbrook Peter“West Ham United”White WillyeWichmann TamasWightman CraigWilander MatsWilson ChrisWintersdorf DanielWischmann Berne

X Xavìer de Araujo Francisco

Y Yerlikaya HamzaYouth Mathare (Mysa) KEN

Z Zaballa PedroZagar MatejZatopek EmilZatopkova DanaZawadzki DariuszZeman ZdenekZerzan JiriZilioli CesareZoff DinoZsolt IstvanZukowska ZofiaZurbriggen PirminZwiefelhofer Vlastimil

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Stampato nel febbraio 2007da “Azienda Grafica Busco”

Rapallo