EDITORIALE · 2015-11-09 · Cari amici, vi propongo il ... IL NOTIZIARIO ONLINE DELLA SEZIONE DI...

22/03/10ANNO XXI – N.1

Un combattente che non sa arretrare non può vincere. Un albero incapace di piegarsi, si spezza (Buddha).

Un uomo che ha commesso un errore e non lo ha riparato, ha commesso un altro errore (Confucio).

Un oggetto, anche se non ottenuto col furto, è tuttavia come rubato quando non se ne ha bisogno (Gandhi).

Buona Pasqua!

In Questo Numero 1 Editoriale 3 Le Prossime Attività 3 promemoria 3 le escursioni 13 gli incontri in sede 14 i raduni intersezionali

15 Le Attività Svolte 15 le escursioni 22 gli incontri in sede 24 notizie varie 24 nuovi soci 25 scadenzario 26 di cosa si è parlato... Direttore responsabile: Bice DinaleRedazione & Grafica: Fabrizio Farroni - Franco Loewenherz [email protected] collaborato (oltre ai DdG):Marisa Alberti, Massimo Biselli, Giuliano Borgianelli Spina, Noelle de la Blanchardière, Bice Dinale, Fabrizio Farroni, Ilio Grassilli, Armando Lentini, Giancarlo Maura, Lidia Maura, Francesco Mazzei, Guido Motteran, Sante Marcheselli, Colette Pentimalli, Serena Peri, Luigi Ticci, Rino Villani.

Il Notiziario on line della GM Roma http://www.giemmeroma.org 22/03/10

EDITORIALE

Cari amici,vi propongo il messaggio che il presidente centrale, Tita Piasentini, ci ha rivolto in occasione della sua partecipazione al nostro consiglio del 26 gennaio 2010. Tita ha intenzione di incontrare nei prossimi mesi tutti i consigli sezionali e ci ha fatto l’onore di inaugurare la serie partendo dalla sezione più “meridionale” (per il momento), cioè la nostra. (Bice Dinale)

Roma, 26 gennaio 2010

Vi do il mio più cordiale saluto e vi porto quello della Presidenza Centrale. Mi sento onorato di essere fra di voi, amici romani, e di aver fatto vostro il mio invito che è quello di conoscere personalmente quanti si adoperano a servir la Giovane Montagna e a far rivivere e attualizzare, in un momento storico non facile, gli ideali e il pensiero sorgivo dei fondatori.Quello che desidero dirvi, vuole esprimere riconoscenza e stima per la sezione di Roma che ha compiuto 20 anni di ri-fondazione avendo saputo cogliere quei virgulti rimasti nascosti per quasi 60 anni e che sono il frutto di un lontano evento fondamentale vissuto e voluto pienamente dalla forza di un'idea che trascende l'umana realtà.Questa umana realtà che è la sezione di Roma è cresciuta nella consapevolezza che è impensabile che la cultura prodotta dalla Giovane Montagna fosse indipendente dal pensiero cristiano, anzi percepisce che la fede, espressa dai padri fondatori, ha avuto la necessità di alimentarla, vivificarla e condurla al suo fine ultimo, che è Cristo stesso.La sezione di Roma si è inserita totalmente in tale cultura con molto senso critico per cogliere i suoi valori fondamentali e misurarli con culture diverse che mettono al centro la persona e che permettano "a credenti e non credenti di superare i reciproci pregiudizi di un tempo: si sono così allargate le possibilità non solo di tolleranze e pacifica convivenza, ma di feconda collaborazione nel praticare i valori comuni, quali il dialogo rispettoso sulle reciproche convinzioni, l'esperienza della solidarietà e dell'accoglienza, la ricerca della giustizia” (I primi dieci anni della sezione di Roma, p. 46).Insomma una comunione di uomini che tendono al bene e che hanno la passione per i monti! E qui mi appello alle sezioni perché sempre più promuovano attività alpinistiche ed escursionistiche a vari livelli, perché il dono della bellezza dei monti che la creazione fa' a ciascuno di noi, sia condiviso con qualcuno che sale con te, che cammina con te, che si lega in cordata con te! (continua a pag.25)

IL NOTIZIARIO ONLINE DELLA SEZIONE DI ROMA

GIOVANE MONTAGNA – Sezione di Roma c/o Casa Mater Mundi - Via Lorenzo Rocci, 64 – tel.: 0665740406 Segreteria tel.: 0665745782 Pag.1

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Nel riquadro di questa pagina sono raccolte tutte le indicazioni operative che devono essere tenute presenti da chi si iscrive ad una escursione.Le stesse non saranno ripetute nella descrizione di ogni singola gita.


NORME OPERATIVE PER LE ESCURSIONI

Con il pullman

E’ necessaria l’iscrizione. I Soci sono tenuti a verificare l’utilizzo del pullman contattando il DdG entro il giorno successivo a quello di termine delle iscrizioni.

I partecipanti versano in pullman la quota stabilita, di €20.00 (pullman piccolo), €15.00 (pullman grande). E’ previsto lo sconto famiglia: 3 persone, 2 quote e mezza; 4 persone, 3 quote; 5 persone, 3 quote e mezza. Sconto per giovani, soci e non soci, fino a 30 anni senza reddito autonomo: 50%.

L’eventuale rinuncia, comunicata dopo il termine di chiusura delle iscrizioni, comporta una penalità pari al 50% della quota. Nessuna penalità è prevista per bambini e ragazzi fino a 15 anni.

Con auto private

L’iscrizione non è necessaria, ma può essere utile al DdG per formare gli equipaggi, o alla partenza per l’escursione o nei giorni precedenti.

Il DdG calcola la spesa di ogni equipaggio sulla base di €0.20 per Km (più i pedaggi autostradali) e la indica nella descrizione della gita. Per la spesa individuale occorre perciò fare riferimento alle singole descrizioni e versare la quota all’autista.

Altre informazioni

Non soci. Ai non soci si richiede il contributo di €2.00 per l’assicurazione, per le prime tre gite, di €5.00 per le successive, oltre alla quota pullman o auto.

Spese extra. Il DdG indica le eventuali spese extra (ingressi, guide, funivie, seggiovie, ecc.) nella descrizione dell’escursione.

● Limitazioni. Condizioni meteo o altre situazioni avverse all’effettuazione dell’escursione, potrebbero obbligare i DdG a modificarne il programma o ad annullarla.

Equipaggiamento

Equipaggiamento per escursioni normali (E – EE): scarponi da trekking con suola ben scolpita, protezione contro la pioggia e il sole, acqua potabile, indumenti di ricambio da lasciare in pullman o in auto, bastoncini telescopici, se usati, medicine indispensabili. Abbigliamento a cipolla, in montagna il tempo può cambiare rapidamente, anche in peggio!

Si tenga presente che:La Giovane Montagna non è un’agenzia turistica. I Direttori di Gita (DdG) sono soci che prestano la loro opera su base del tutto volontaria, allo scopo di offrire agli amici l’opportunità di trascorrere alcune giornate nel modo più piacevole possibile, ma senza un’organizzazione professionale alle spalle.Tutti i DdG chiedono pertanto ai partecipanti di collaborare con il DdG per la buona riuscita dell’escursione, in spirito di amicizia e di fraternità.



LE PROSSIME ATTIVITA’


PROMEMORIA

MERCOLEDI’ 31 MARZO 2010VIA CRUCIS IN ESCURSIONE

Già annunciata nel precedente Notiziario, la confermiamo precisando che:a) l’appuntamento è alle ore 16:45 davanti alla palazzina sede della Casa di Cura “Villa Stuart”, cioè

in cima al viale che inizia al civico 5952 di Via Trionfale. Parcheggio;b) l’inizio della “escursione” è alle ore 17:00; è bene essere puntuali perché dal giardino di Villa

Stuart passeremo all’interno del Parco di Monte Mario grazie ad un cancello che sarà aperto appositamente per noi;

c) il percorso, praticamente in piano, si sviluppa lungo sentieri molto suggestivi e pochissimo frequentati del Parco, con conclusione (prevista attorno alle ore 19-19:30) all’interno del complesso Don Orione su via della Camilluccia, 120;

d) Ilio e Serena vi saranno grati se le auspicate “prenotazioni” di commento/riflessione ad una delle stazioni potranno essere comunicate entro lunedì 29.

SETTIMANA SUI MONTI LIGURI, 1-7 GIUGNO 2010Ci sono ancora 3 posti disponibili

Il programma definitivo (7 giorni) è indicato a pag.10. Noterete che è stata contemplata anche la possibilità di soddisfare maggiormente la componente turismo, cultura,…spiaggia.Confermati il viaggio con pulmino da 25 posti e la spesa 480-500 euro (escluso pranzo al sacco dei primi 6 giorni e bevande).Vuoi inserirti nel gruppo? Telefona a Brunella (06.5376.689) o a Ilio (06.6574.5782).

11-17 LUGLIO 2010SOGGIORNO ESTIVO A PESCASSEROLI

ISCRIZIONI ENTRO IL 13 APRILE

Su indicazione di alcuni dei partecipanti al soggiorno del 2009, che lo hanno trovato gratificante, si è deciso di tornare anche quest’anno a Pescasseroli, allo stesso Hotel Pagnani.E’ già pronto il programma settimanale delle escursioni, tutte nuove e di livello adatto a soddisfare le esigenze di tutti. Le condizione economiche sono le stesse dello scorso anno.Spesa hotel: 45 euro a persona per mezza pensione (vino escluso) in camera matrimoniale o da due letti. Supplemento di 15 euro/giorno per le singole (la cui disponibilità è però limitata a due). Altri oneri (per tutta la settimana): contributo spese 10 euro i soci, 30 i non soci ( incluso assicurazione); contributo carburante 10-15 euro per chi non dispone di auto propria.Iscrizioni: entro martedì 13 aprile, con 100 euro di anticipo, a Maria Falletti (06.55265.729).Il programma delle escursioni sarà curato da Ilio Grassilli.



LE ESCURSIONI

DOMENICA 11 APRILE 2010TAPPA FRANCIGENA CASTEL S. ELIA – MAZZANO ROMANO/CALCATA (E)

DdG: G.Borgianelli Spina e R.Villani ISCRIZIONI ENTRO GIOVEDÌ 8 APRILE

Percorso lungo la direttrice falisca della Via Francigena, in un contesto naturale di grande interesse geologico, paesaggistico e storico.Ritrovo: ore 7:00 Piazzale Ostiense (lato Acea). Partenza: ore 7:15.Fermata a richiesta: Viale dei Campi Sportivi (Acqua Acetosa) alle 7:35.Viaggio: con pullman o pulmino lungo la S.S.Cassia. fino al km 38 circa. Sviluppo dell’escursione: il pullman ci porterà a Castel S.Elia. Da quel momento in poi sarete nelle nostre mani, fino a quando vi libereremo alle 16:30 circa. Pranzo al sacco.Dislivello: circa 350 metri amabilmente distribuiti lungo il percorso.Tempo di percorrenza: previsto in 6 ore circa, comprese alcune soste.Rientro a Roma: previsto per le 17:30/18:00 (traffico permettendo).Spesa Viaggio: vedi riquadro a pag.2 del presente Notiziario.Equipaggiamento: vedi riquadro a pag.2 del presente Notiziario. Sono obbligatorie le pedule. Iscrizioni: entro Mercoledì 7/04/2010 ai DdG Rino Villani: Tel.: 06.50914049; Cell.: 329.0062088; e-mail [email protected]; Giuliano Borgianelli Spina: Tel.: 06.5816203; Cell.: 349.1315722; e-mail [email protected]. Limitazioni: come tutte le gite ad itinerario, anche questa richiede l’uso del pullman. Pertanto il non raggiungimento del numero minimo di partecipanti comporterà alcune difficoltà per l’uso dei mezzi privati o l’eventuale cancellazione dell’escursione stessa. Per tutte le altre Norme Operative per le Escursioni si rimanda alla pag.2 del presente Notiziario.

VENERDÌ 16 APRILE 2010ORIENTEERING CON I RAGAZZI DI UNA SCUOLA (E)

L’orienteering con i ragazzi di una scuola è per il momento rimandato per difficoltà organizzative della scuola medesima.

DOMENICA 25 APRILE 2010M. GIANO NEI REATINI (E/EE)

DdG: F.Farroni e G.MotteranISCRIZIONI ENTRO MERCOLEDĺ 21 APRILE

Ritrovo: ore 7:30 Piazzale Ostiense (lato Acea).Partenza: ore 7:45.Fermata a richiesta: Cardinal Consalvi ore 8:00.Viaggio: con pullman o pulmino o con auto, in base al numero di partecipanti. Percorso: Autostrada Roma-Firenze, uscita Fiano Romano, proseguimento per la Via Salaria fino al Km 111 circa. Superata la città di Antrodoco, si prenderà la SS 17Bis direzione L’Aquila per altri 3 km fino al Santuario Madonna delle Grotte dove verranno lasciati i mezzi di trasporto.Monte Giano deve la sua fama alla scritta DUX, realizzata nel ’39 dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di






Cittaducale. Una pineta di circa otto ettari, nata per omaggiare Benito Mussolini.Sviluppo dell’escursione: alle ore 9:30 inizieremo il percorso da quota 750 m. slm lungo una ripida carrareccia lungo il versante SSW del monte. Poi con una mulattiera si prosegue su numerosi tornanti; superati alcuni stazzi e passati in prossimità del famoso bosco, si giunge alla Chiesetta degli Alpini a 1300 m. circa. Un ripido costone ci porterà alla Croce di Giano (anticima, 1782 m.), superata una selletta, si giunge alla Vetta del Monte Giano 1820 m. Panorama vastissimo di 360°: sui monti del Terminillo, su Monte Calvo, al Monte Nuria, alle gole di Antrodoco, fino al Gran Sasso. La discesa è per la stessa via o, in alternativa, per la via sul versante NE (inizialmente più ripida) lungo il fosso della Mozza, fosso della Viperella, l’abitato di Vignola e ritorno al punto di partenza (si percorre circa 1km sulla SS17). Lungo il percorso non si incontreranno sorgenti. Una fontanella pubblica presso la Chiesa Madonna delle Grotte. Pranzo al sacco.Dislivello: circa metri 1100 in salita, altrettanti in discesa.Tempo di salita previsto 3 - 4 ore; Tempo di discesa previsto 2 ore e mezza.Rientro a Roma: previsto 19 (traffico permettendo).Viaggio: vedi riquadro a pag.2. Spesa prevista per auto 50 € + 3 € pedaggio autostrada.Equipaggiamento: vedi riquadro a pag.2.Iscrizioni, entro mercoledì 21 Aprile: Fabrizio Farroni (335-7272381 [email protected]). Guido Motteran (333/5858517—06/58209165).

LUNEDÍ 26 APRILE – DOMENICA 2 MAGGIO 2010OTTO TAPPE FINALI DELLA FRANCIGENA DEL NORD (E)

DdG: G.Borgianelli Spina e R.VillaniISCRIZIONI ENTRO LUNEDÍ 29 MARZO

Anche quest’anno avrà luogo il cammino lungo la Via Francigena che porterà a Roma piazza S. Pietro un gruppo di almeno 10 pellegrini dopo circa 144 km di cammino. La novità di quest’anno sarà il percorso che si svolgerà per gran parte più a est di quello della volta precedente. Infatti scalfiremo i monti Cimini raggiungendo la quota di circa 800 m. s. l. m. e poi li discenderemo puntando ad est ed attraversando il territorio falisco. Questo percorso è molto meno frequentato e quindi più intatto e più bello dal punto di vista naturale, ma per contro leggermente più impegnativo di quello classico percorso da Sigerico. Non stiamo a decantarvelo, che non ne siamo all’altezza, vi alleghiamo invece un paio di foto scattate durante un recentissimo sopralluogo. Osservatele e poi decidete se ne varrà la pena o meno. L’attuale cammino fa parte della via Slavica, via percorsa dai pellegrini provenienti dall’Europa Orientale: Cracovia, Praga, ecc., ecc., il cui ultimo tratto toccava Perugia e poi seguendo la valle del Tevere giungeva a Roma, attraverso i percorsi francescani. Il ritrovo dei partecipanti avrà luogo il pomeriggio del Lunedì 26 Aprile a Montefiascone, (località di origine Falisca) che è anche il luogo più facilmente raggiungibile per chi viene da nord, per poi raggiungere Roma Domenica 2 Maggio. Le modalità saranno più o meno quelle degli anni precedenti. Avremo un automezzo affittato da noi adibito al trasporto bagagli. La compagnia, se ricalcherà quella dell'anno passato, sarà brillante, simpatica e di grande effetto lungo il cammino (ma in particolare a tavola) dove la comitiva del 2008 ebbe modo di farsi molto onore e lasciare un grato ricordo presso le popolazioni locali, che ebbero la fortuna d’incontrarli e di ospitarli.




Il viaggio sarà scandito in 6 tappe, inizierà la mattina del 27 Aprile, martedì, da Montefiascone con meta Viterbo, mentre Fabrica di Roma sarà la meta del giorno successivo, (28 Aprile), Fabrica – Castel S. Elia (29 Aprile), Castel S. Elia – Campagnano (30 Aprile), Campagnano – La Storta (1 Maggio). Da La Storta contiamo di arrivare a S. Pietro il 2 Maggio, dello stesso anno, si spera. Non sono previsti giorni di sosta, e quindi si camminerà tutti i giorni.Prima di tutto la raccomandazione di affrettare la prenotazione: specialmente in alcune tappe è previsto il transito di altri gruppi che potrebbero riempire gli scarsi posti letto disponibili, in particolare il sabato e la domenica. Si prevede di chiudere le prenotazioni quando si saranno raggiunte le 20 unità, o in ogni caso entro il 29 di Marzo, per avere il tempo di confermare tutte le prenotazioni degli alloggi e completare l’organizzazione. La partecipazione al percorso sarà possibile anche per

tratte ridotte rispetto all’intero percorso, (min. 2 o 3 tappe). Tuttavia nelle prenotazioni verrà data la precedenza a chi percorrerà l’intero cammino.La spesa prevista: si aggira sui 45/50 € a persona per la mezza pensione e per tappa più un costo stimato in 7/9 € al giorno, per il noleggio di un pulmino. Il pasto di mezzogiorno, modesto e sportivo, sarà libero, ossia a vostre spese; la Libertà ha sempre un costo. Da ultimo l’assicurazione giornaliera, la quale ammonta a 2 € al giorno per i non soci (i soci della G.M. sono già assicurati). Mentre per la mezza pensione ognuno pagherà al momento di lasciare l’alloggio, gli organizzatori si devono impegnare per l’affitto del pulmino, per cui, al momento della prenotazione vi sarà chiesto di pagare la quota parte del noleggio dell’automezzo. La cifra da versare è quindi di 7/9 € al giorno più 2 € per l’assicurazione se non-soci G.M., da accreditare, al momento della prenotazione, sul conto bancario le cui coordinate vi saranno fornite non appena ci avrete comunicato la vostra decisione. Insieme al versamento della somma avremo bisogno di conoscere le generalità dei non soci ai soli fini dell’assicurazione giornaliera: nome. cognome, data e luogo di nascita. Nel caso di rinuncia, la somma sarà rimborsata solo se si troverà un rimpiazzo per il rinunciatario.Un caloroso saluto. I vostri futuri, fortunati compagni di strada (DdG): Giuliano Borgianelli Spina: tel.: 06/5816203; 3491315722; [email protected] ; Rino Villani: Tel.: 06/50914049; 3290062088; e-mail: [email protected].

SABATO 1 E DOMENICA 2 MAGGIO 2010INAUGURAZIONE SENTIERO FRASSATI EMILIA – ROMAGNA (E)

DdG: A.Sica e L.TicciISCRIZIONI ENTRO DOMENICA 11 APRILE

Dopo la recente inaugurazione del Sentiero Frassati del Lazio, del settembre scorso, sarà quest’anno l’Emilia Romagna a battezzare un nuovo Sentiero nel nome del Beato Pier Giorgio. Sarà questa la diciassettesima Regione a ricordare e commemorare la figura di Pier Giorgio con uno specifico percorso lungo le nostre belle montagna italiane. Il progetto del Sentiero “Emilia Romagna” è stato ideato dalla Sezione di Lugo di Romagna del CAI, affiancata da altre Sezioni della Regione. Il Sentiero sarà inaugurato presso la località di Fontana Moneta, nel Comune di Brisighella, in Provincia di Ravenna. E’ costituito da due percorsi ad anello che fanno scoprire uno degli angoli più suggestivi dell’Appennino Romagnolo.Questo il programma di massima:SABATO 1° MAGGIORitrovo: ore 7:15 a Piazzale Ostiense, nei pressi dell’Acea, dove incontreremo gli amici del CAI di Colleferro, arrivati in auto e che proseguiranno poi il viaggio con noi.






Partenza: ore 7:30. Viaggio in pullman, percorso lungo l’Autostrada A1 fino a Orte, e successivamente lungo la statale E45, con arrivo a Brisighella verso le 13. Proseguimento verso la zona del ritrovo, al Rifugio di Fontana Moneta (quota 634 m.). Se arriveremo per tempo potremo già lasciare i bagagli presso la struttura che ospiterà tutti i partecipanti, l’Istituto degli Emiliani di Fognano. L’Istituto, dotato di camere con bagno a due o più letti, è situato lungo il percorso fra Brisighella e Fontana Moneta.Ore 15:00: celebrazione della Santa Messa e benedizione del Sentiero, alla presenza di autorità civili e religiose. Per la Giovane Montagna sarà presente anche il nostro Presidente Centrale Tita Piasentini. Ore 17:30: Municipio di Brisighella: presentazione ufficiale dell’iniziativa alla presenza delle autorità intervenute e della stampa, visita della Mostra dedicata al Beato Pier Giorgio Frassati. Se i tempi tecnici lo permetteranno, saranno possibili anche iniziative a carattere turistico.Ore 20:30: cena conviviale presso l’Istituto che ci ospita.DOMENICA 2 MAGGIODopo la prima colazione, partiremo, alle 8:00, per tornare al Rifugio di Fontana Moneta.Ore 08:45: ritrovo presso il Rifugio.Ore 9:00: escursione attraverso un itinerario ad anello con dislivello di 400 m. Durata del percorso 3 ore circa.Ore 13:00: pranzo insieme a Fontana Moneta, a cura dell’A.N.A. - Gruppo Alpini di Conselice. Ore 15: congedo e partenza in pullman per il rientro a Roma, con arrivo verso le 21.Equipaggiamento: Vedi riquadro a pag.2. Spesa: 90 Euro per i soci e 100 Euro (compresa polizza assicurativa antinfortunio) per i non soci. Ai fini della stipula della polizza assicurativa, i non Soci dovranno comunicare ai DdG al momento della iscrizione, i loro estremi anagrafici di luogo e data di nascita.Iscrizioni: Direttori di Gita saranno Antonello Sica e Luigi Ticci; per ragioni pratiche, essendo Antonello residente a Avellino, si suggerisce l'iscrizione presso Luigi Ticci (tel. 06.66416069, cell. 338.1136718) entro domenica 11 aprile, con versamento di una caparra di 20 euro.

SABATO 8 E DOMENICA 9 MAGGIO 2010CITTÁ DEL TUFO: CIVITA DI BAGNOREGIO E SORANO

DdG: G.Bozzolo e S.MarcheselliISCRIZIONI ENTRO SABATO 10 APRILE

Ritorniamo in una zona di grande fascino dove i confini di Lazio, Umbria e Toscana si incontrano e dove tutto ricorda il lontano passato ricco di storia e di bellezze naturali incontaminate. Percorreremo sentieri da noi mai battuti alle falde dell’Amiata nella Riserva Naturale del Monte Penna, uno dei paesaggi meglio conservati in Italia, dove i borghi sono arroccati su alture a strapiombo sulle vallate. Tra questi, visiteremo due delle più affascinanti Città del Tufo, gioielli etruschi e poi medioevali di rara bellezza. Nella giornata di Sabato 8 maggio, accompagnati da una guida escursionistica del posto, vedremo CIVITA DI BAGNOREGIO (150 km da Roma) un ciuffo di case, palazzi e chiese appollaiate sul culmine di un’altura di tufo, protesa sul vuoto di due vallate fra burroni e calanchi: un nido di falchi…una città che muore! Dopo la visita del borgo antico scenderemo nelle “viscere” di quei calanchi dove si svilupperà la nostra camminata che in ca. 3 ore ci porterà al borgo di Lubriano per la sosta pranzo al sacco e dove ci attenderà il pullman per trasferirci a Sorano. Dopo la visita del borgo antico di Civita, chi vuole evitare la camminata, potrà tornare al pullman per raggiungere Lubriano.A SORANO visiteremo il borgo medioevale, il castello e il museo (facoltativo). Tutte le messe della zona sono al mattino, tuttavia abbiamo attivato contatti per una Messa vespertina per noi. Dopodiché, in pullman raggiungeremo il mitico Albergo-Ristorante La Botte a Montorio di Sorano (oggi con stanze rinnovate,che già ci accolse nel 2003 con una serata epicureica che molti ancora ricordano) dove ceneremo e alloggeremo.




Chi desidera il sacchetto alimentare (due panini imbottiti, un frutto, ½ minerale) per il pranzo al sacco della domenica, dovrà richiederlo ai DdG sabato durante il viaggio in pullman. Domenica 9 maggio sarà dedicata ad una bella camminata nella zona submontana dell’Amiata ricca di boschi di faggi e cerri, carpini e castagni, e saremo accompagnati da un’altra guida esperta della zona.Alle 8:45 dopo la prima colazione, caricheremo i bagagli in pullman e lasceremo definitivamente l’albergo per raggiungere Castell’Azzara (15 km ca.) da dove inizierà la nostra piacevole camminata nella Riserva Naturale del Monte Penna della durata di ca. 3 ore, con leggeri dislivelli saliremo al monte Nebbiaio dove avremo un panorama mozzafiato sul centro Italia e proseguiremo per le fonti della Penna e del Carpino. Da lì seguiremo una strada forestale sterrata passando tra laghetti e faggete che ci porterà nei pressi della Roccaccia di Montevitozzo, dove saliremo per goderci una splendida vista del monte Amiata ed Appennini centrali ad Est e della Maremma fino al mare ad Ovest che allieterà la nostra sosta pranzo delle 12:00 - 12:30 ca. Alle 13:30 riprenderemo il cammino del ritorno con una piacevole morbida discesa di 1 ora e ½ - 2 ore verso il borgo di Montevitozzo dove il pullman ci attenderà per il rientro a Roma previsto per le 19:00 circa. Percorso di tutta la gita 15 km con pochi dislivelli.Ritrovo: Sabato 8 maggio a P.le Ostiense (Piramide) solito lato ACEA alle 7:15 per partire non oltre le 7:30.Spesa: € 80/90 (in base ai partecipanti) a persona in camera doppia per i soci (€ 85/95 per i non soci). Supplemento camera singola € 10. La quota comprende il viaggio in pulman A/R, le guide ambientali per due giorni, pernottamento in albergo con trattamento di ½ pensione. Prenotazione : entro Sabato 10 aprile a Sante Marcheselli 06.5291639 - cell. 333.5033152 o Giorgio Bozzolo 06.5084375 – cell. 347.4150731.

DOMENICA 16 MAGGIO 2010TRAVERSATA CAMPO STAFFI – CAMPOROTONDO CAPPADOCIA ( E )

DdG: P.Maggiore e G.PosarelliISCRIZIONI ENTRO GIOVEDÍ 12 MAGGIO

Una rigenerante camminata nel cuore dei Simbruini, in un’alternanza di antiche faggete, praterie, fontanili e rifugetti, con la fioritura primaverile del nostro Appennino.

Ritrovo: ore 7:20 a piazzale Ostiense (lato Acea) . Partenza ore 7:30.Viaggio: in pullman lungo la A1 per Anagni, Fiuggi, Trevi, Filettino , Campo Staffi. Qui inizierà l’escursione (quota 1790).Sviluppo: tutto su strada forestale, in discesa fino a Campo Ceraso (m.1550) e Fosso Fioio (m. 1350); poi una salitina fino al “colletto” (m.1470) e conclusione in dolce discesa fino a Camporotondo (m. 1430). In totale circa 14 km. Ore effettive di cammino: 4 – 5.Rientro a Roma: previsto attorno alle ore 19:30.Limitazioni: qualora il numero di iscritti non consentisse l’uso del pullman, si dovrà rinunciare alla traversata, il programma sarà modificato, l’escursione (ad anello) si svolgerà in zona Camporotondo Cappadocia, il viaggio sarà effettuato con le auto (50 euro da suddividere fra i componenti l’equipaggio). Iscrizioni: entro giovedì 12 maggio ai DdG, Potito Maggiore (06.3036.2050) o Beppe Posarelli 06.4424.7005). Ilio Grassilli sarà DdG di riserva (operativo, no iscrizioni a lui).Altre informazioni: nel riquadro di pag.2.

CORSO BASE DI ARRAMPICATA 21-22-23 MAGGIO 2010

Questo corso, proposto a tutte le sezioni GM dalla CCASA (Commissione Centrale Alpinismo e Sci-Alpinismo) e diretto da Alvise Feiffer (349.366.5143) della sezione di Venezia, si svolgerà nella zona di




Arco (Trento) ed è rivolto a quanti praticano già un’attività escursionistica di un certo livello ed intendono avvicinarsi al mondo dell’alpinismo su roccia e all’arrampicata. Durante il corso verranno mostrate le tecniche base di assicurazione, l’utilizzo corretto dei materiali e la tecnica di arrampicata. Si prevedono due lezioni didattiche con prove pratiche in palestra di roccia e l’ultimo giorno la salita di una via alpinistica. I partecipanti saranno seguiti da una Guida Alpina e da soci esperti della GM.Possono partecipare i soci delle sezioni della GM qualificati escursionisti esperti e in buona forma fisica. Le capacità tecniche dei partecipanti devono essere attentamente valutate e filtrate dalle Sezioni e le domande di partecipazione devono essere compilate sullo specifico modulo controfirmato ed inviato dai rispettivi Presidenti. In ottemperanza al Regolamento CCASA, deve inoltre essere allegata una sintesi dell'attività escursionistica/alpinistica svolta nel biennio precedente.

Iscrizioni e informazioni: Rivolgersi a Massimo Biselli (tel.06.6615.1236 - [email protected]). I posti sono al massimo 10 e saranno assegnati in base alla data di ricevimento della domanda.

SABATO 29 MAGGIO 2010PICCOLO TIBET E LAGHI DEL GRAN SASSO (E)

DdG: Pg.Barducci e A.Di MarzioI BORGHI AI PIEDI DEL GRAN SASSO (T)

DdG: M.Bernardi e B.DinaleISCRIZIONI ENTRO MERCOLEDÍ 26 MAGGIO

Vi proponiamo nella stessa giornata il Gran Sasso in due versioni, con la possibilità di scegliere tra un’escursione non impegnativa ma gratificante nella piena fioritura e un rapido assaggio di alcuni borghi caratteristici, resi ancora più famosi dal terremoto. Sarà un’occasione di condivisione con i soci e gli amici dell’Aquila.Ritrovo: ore 7:00 a p.le Ostiense, lato ACEA. Partenza: ore 7:15. Altra fermata a Largo De Dominicis, se richiesta.Viaggio: con pullman, per tutti, escursionisti e turisti. Autostrada dell’Aquila, uscita Assergi. Sosta tecnica a Fonte Cerreto.Sviluppo della giornata: arrivo al Fosso di Paganica alle ore 9:30, dove ci aspetteranno gli Aquilani.Giornata E (Escursionistica): Alle ore 9:45 il gruppo dal Fosso di Paganica (m. 1676) andrà ai laghi di Barisciano, Passaneta, Racollo, passando per le rovine di Santa Maria del Monte, proseguendo poi per il laghetto di Pietransoni, ai piedi del Monte Prena, e tornando al rifugio Racollo, dove arriverà al pomeriggio il pullman con i “turisti”. Complessivamente l’escursione dovrebbe durare 5/6 ore, comprese le soste. Dislivello circa 200 metri, percorso a saliscendi.Giornata T (Turistica). Lasciati gli escursionisti al Fosso di Paganica il pullman prosegue con i turisti fino a Castel del Monte , traversando Campo Imperatore ai piedi del Prena e del Camicia. Dopo una breve visita del paese antico si prosegue per Calascio e Rocca Calascio, dominata dalle imponenti rovine della rocca. L’oratorio rinascimentale ottagonale, che compare in molte foto del Gran Sasso, è proprio qui. Si raggiunge S. Stefano di Sessanio, già visitata da alcuni soci due anni fa, prima del terremoto; qui la trattoria “Area Verde” ci offrirà un buon pasto per €15.00. Da S. Stefano (uno dei primi “alberghi diffusi”) si risale al rifugio Racollo, dove si raccolgono gli escursionisti. Rientro: tutti insieme, per le ore 19.00/20.00, secondo il traffico.Spesa viaggio: vedi riquadro a pag.2. Con auto private, €80.00 ad equipaggio. Ma cerchiamo di riempire il pullman!Iscrizioni: entro mercoledì, 26 Maggio, per l'escursione “Piccolo Tibet e laghi del Gran Sasso” presso i DdG Piergiorgio Barducci (socio dell’Aquila) – 0862-729159 – 340-2466219 e Alessandro Di Marzio – 06-99700304 – 333-3000452 e per “I borghi ai piedi del Gran Sasso” presso i DdG Bice Dinale – 06-5506729 – 3335452548 e Mario Bernardi – 06-6534304 – 339-5748827.Abbigliamento e attrezzatura: vedi riquadro a pag.2.




MARTEDÍ 1 GIUGNO 2010 - LUNEDÍ 7 GIUGNO 2010SUI MONTI DELL'ENTROTERRA LIGURE

(TANTA E, UNA FACOLTATIVA EE, GIUSTA DOSE DI T E POSSIBILITÀ DI S…. PIAGGIA) DdG: I.Grassilli e B.Perretta

ISCRIZIONI: SI LEGGA IL PROMEMORIA A PAG.3

Martedì 1° giugno: ritrovo ore 7:30 presso la fermata metro EUR Palasport. Viaggio con pulmino da 25 posti per Genova, sosta pranzo/cultura a Lucca. Sistemazione all’Hotel Mediterranèe di Genova-Pegli. Cena e notte.Mercoledì 2: trasferimento a Crocefieschi (m.700) nell’entroterra di Genova. Escursione al Reopasso (facoltativa la breve salita in vetta, con cordino e moschettone) e discesa a Vobbia (m.350) dove visiteremo il caratteristico Castello della Pietra, incastonato fra due pinnacoli rocciosi.Ci guiderà Sandro Cogorno, della Sezione GM di Genova. Ore di cammino: 5 (escluso salita facoltativa alla vetta). Rientro a Pegli, cena, notte.Giovedì 3: trasferimento alla vicina località di Acquasanta (santuario) per percorrere il bellissimo Sentiero Frassati della Liguria, sempre guidati da Sandro Cogorno. Dislivello m.800. Ore di cammino 6. Utile un cordino e moschettone per un piccolo tratto leggermente esposto. Rientro a Pegli per cena e notte.Venerdì 4: trasferimento nel levante, fino a Chiusanico (m. 350.nell’entroterra di Imperia) e salita all’elegante Pizzo d’Evigno (m.989). Discesa lungo un panoramico crinale fino al suggestivo borgo medioevale di Cervo (visita). Ore di cammino: 3 in salita, 4 in discesa. In serata trasferimento a Viozene (m.1250), ai piedi delle Alpi Liguri, attraverso il Colle di Nava. Sistemazione all’Albergo “La Tramontana”, cena e notte. Variante: coloro che il giorno dopo vorranno salire al gratificante Monte Mongioie (m.2.631; EE) proseguiranno a piedi (ore 0:45) fino al Rifugio di Mongioie al Pian Rosso.Sabato 4: con la preziosa collaborazione dell’amico Francesco Bernardi del Cai Albenga, mentre i “divini” saliranno al Mongioie (ramponi e piccozza per l’ultimo tratto), gli “umani” effettueranno una escursione in zona: la meta sarà decisa al momento, anche in base alle condizioni meteo ed ai desideri dei partecipanti; la possibilità di portarci in quota col nostro piccolo bus assicura comunque un programma interessante. Per tutti, cena e notte in albergo a Viozene.Domenica 6: giornata di turismo culturale. Da Viozene scenderemo verso Imperia per visitare il caratteristico paese montano di Pieve di Teco (col teatro più piccolo del mondo), partecipare alla Messa delle 11 al Santuario benedettino di Nazario e Celso, fare una breve passeggiata fino ad una chiesa romanica (la Maddalena) completamente isolata nel bosco, pranzare “da Etta“ a Lucinasco, e poi discendere al mare: visita al centro storico di Porto Maurizio, al Museo dell’Olio di Oneglia, cena in pizzeria e notte presso un albergo di Diano Marina.Lunedì 7: è il giorno di rientro a Roma, ma le fatiche non sono finite perché partiremo presto da Diano Marina, visiteremo la città romana di Albenga, a Genova pranzeremo nel centro storico e, se ne avremo voglia, ci faremo lasciare dal pulmino a Camogli per salire a piedi a S. Rocco (sul Promontorio di Portofino) dove ritroveremo il nostro mezzo che ci riporterà all’Eur (arrivo previsto per le ore 22). Il giorno dopo: riposo!Spesa e ….gli ultimi tre posti: al momento gli iscritti sono 22 e la spesa è calcolabile in euro 480- 500 (escluso il pranzo al sacco dei primi sei giorni e le bevande). Rivolgersi ai due DdG (con 150 Euro d'acconto).Chi volesse ampliare la componente turistico – culturale - “spiaggistica” del viaggio, potrà farlo nei giorni 2, 3 e 4. Ulteriori dettagli organizzativi verranno forniti ai singoli iscritti.




DOMENICA 13 GIUGNO 2010MONTE DI CAMBIO DA SELLA DI LEONESSA (E)

DdG: G.Motteran e Gc.MauraISCRIZIONI ENTRO GIOVEDÍ 10 GIUGNO

Un' escursione panoramica, piacevole, adatta a tutti

Ritrovo: ore 7:30 a p.le Ostiense, lato ACEA. Partenza: 0re 7.40. Eventuale altro ritrovo: da concordare.Viaggio: preferibilmente in pullman; in macchina se non si dovesse raggiungere il numero di partecipanti per il noleggio del pullman. Si percorre la Salaria fino a Rieti e da qui si prenderà la 4 bis per il Terminillo - Sella di Leonessa, con sosta caffè a Vazia. Dopo la Sella si proseguirà ancora per circa due km, fino alla curva di Jiaccio Crudele, dove il pullman ci lascerà (a circa 1900 m s.l.m). Il percorso a piedi, quasi tutto su buon sentiero, prevede due ore di cammino con dislivello di circa 400 m. Dalla vetta (m. 2084), da dove si ammira uno stupendo panorama sui più importanti monti dell'Appennino Centrale, dopo il pranzo al sacco, per il ritorno ci saranno due possibilità: la prima è quella di ritornare al punto di partenza, cioè alla curva di Jiaccio Crudele; la seconda, se ci sarà il pullman e se sarà disponibile una guida che conosce il sentiero, sarà una bella traversata, con un dislivello in discesa di circa 900 m in Vallonina e arrivo a tre-quattro km sopra Leonessa.Fine dell' escursione: in un caso o nell'altro, fra le 16 e le 17. Rientro: è previsto a Roma verso le 19, traffico permettendo. Equipaggiamento: vedi riquadro a pag.2.Spesa: vedi a pag.2, se con pullman; 70 € a equipaggio se con auto proprie. Iscrizioni: entro giovedi 10 giugno a Guido Motteran (06-58209165; 333-5858517) o Giancarlo Maura (06-5896927 3385663958).Per tutte le altre Norme Operative si rimanda al riquadro di pag.2, comprese le penalità in caso di rinuncia dopo il termine dell'iscrizione.

VENERDÍ 18 GIUGNO 2010FESTA DELL'ESTATE IN CITTÁ CON IL CORO CAI DI ROMA

A cura della Commissione Cultura della Sezione GM di Roma

La confraternita di S. Giovanni dei Genovesi, molto degnamente rappresentata dal nostro socio fondatore, Don Giovanni Cereti, ospiterà anche quest’anno, come due anni fa, la nostra festa di “mezza estate” – che corrisponde invece al solstizio d’estate e non alla sua metà.Ci incontreremo per la S. Messa, quindi il coro Cai, di cui fanno parte alcuni nostri soci, ci allieterà con i suoi canti, gareggiando con le rondini che sfrecciano nel cielo quasi estivo di Trastevere.E per finire una cena etnica a sorpresa solleticherà il nostro gusto e soddisferà l’appetito per la ragionevole spesa di €15.00. Sarà servita nel chiostro e nei locali della confraternita. Il programma di massima (con possibili variazioni che saranno comunicate in tempo) sarà:ore 18.00 – incontro presso la Confraternita, Via Anicia 12 (Trastevere).ore 19.00 – S. Messa nella chiesa del complesso.ore 20.00 – Concerto del coro CAI.ore 21.00 – Cena etnica.Vi chiediamo di iscrivervi entro lunedì 14 giugno per consentire una migliore organizzazione della cena. Bice 06-5506729 – 333-5452548; Lidia 06-5896927 – 338-5663958; Serena 06-5880840 – 347-0161765.




DOMENICA 20 GIUGNO 2010ANELLO MONTE GENZANA DA FRATTURA (EE)

DdG: M.Biselli e D.MancinellaISCRIZIONI ENTRO GIOVEDÍ 17 GIUGNO

Dislivello: circa 900 metri in salita ed altrettanti in discesa.Tempo di percorrenza: 3 ore in salita, 2 in discesa (calcolare 1,30’ in più per l’eventuale anello).Ritrovo: ore 7:00 a piazzale Ostiense, nei pressi dell’Acea, metro Piramide. Partenza ore 7:15Fermata a richiesta ore 7:40 a Largo De Dominicis (zona Portonaccio).Viaggio: con pullman o auto, lungo la A25 fino a Cocullo. Si prosegue in direzione di Scanno fino a Frattura. Dal centro del paese si prosegue in salita per una serie di tornanti fino a quando la strada finisce ed inizia una carrareccia, da dove inizierà la camminata.Sviluppo dell’escursione: si sale per sentieri fino alla Serra Leardi. Proseguendo sulla linea di cresta si giunge alla vetta del Monte Genzana. Suggestivo il panorama verso la Majella a est e i Monti Marsicani a ovest. Si può tornare per la stessa via dell’andata, oppure effettuare un anello (circa 1,30’ in più) per la cresta fino al Monte Rognone (m.2089), scendendo verso il valico dell’Immacolata (m.1428), Frattura Vecchia e quindi Frattura.Spesa: per il pullman, vedi riquadro a pag.2. Per l’auto circa 70 euro ad equipaggio.Equipaggiamento: vedi riquadro a pag.2.Rientro a Roma: previsto per le ore 19:00 – 20:00.Iscrizioni: entro Giovedì 17 Giugno ai DdG, Massimo Biselli (06/66151236), Dario Mancinella (349/5315369).

VENERDÍ 25 – MERCOLEDÍ 30 GIUGNO 2010TREKKING IN VAL D'AOSTA

DdG: F.Farroni - E.Fiorentini - F.Lombardi

1) - Proposta [A]: Giro escursionistico per rifugi interamente all'interno del Parco Naturale del Mont Avic, che si svolge sempre a quote mediamente elevate con escursioni giornaliere che variano da 5 ore a 8-9 ore e con dislivelli medi giornalieri di 800-900 metri in salita e/o di circa 700 metri in discesa. E' una proposta riservata ad escursionisti molto allenati, che dispongano di attrezzatura valida per escursioni in alta montagna (inclusi piccozza e ramponi) e per un numero max di 6-8 persone (per via dei posti disponibili in qualche rifugio). Disponibilità rifugi e costi: ancora da verificare e da definire. Difficoltà: EE – EEA.

2) - Proposta [B]: Differenti escursioni di varia tipologia, con base ad Aosta (Hotel Mignon - 2 stelle) o presso la casa per ferie della GM di Torino allo Chapy d'Entreves sopra Courmayeur e sotto il Monte Bianco (se c'è disponibilità di posti)... Alcune gite prevedono la salita di "facili ferrate" che pero' richiedono che gli escursionisti abbiano familiarità con questo tipo di salite e che siano in possesso dell'attrezzatura standard per ferrata:casco, occhiali, imbracatura (va bene anche quella bassa), guanti, kit di ferrata con dissipatore e due moschettoni da ferrata, due cordini extra (o una lounge) e un moschettone extra, scarponi o pedule con suola scolpita). Se si sceglie questa proposta [B], ma le persone non volessero salire le ferrate (oppure il tempo meteo avverso non consentisse di effettuare questo tipo di salite), allora ci sono escursioni alternative che possono essere scelte in sostituzione, ma questa scelta sostitutiva varrà per tutti gli escursionisti perché l'unica guida sceglierà sempre l'escursione più facile o più adeguata ad ogni situazione...Gli escursionisti devono essere mediamente allenati e l'attrezzatura deve essere sufficiente per affrontare camminate in media montagna. Difficoltà: E per le escursioni; EEA per le salite di ferrate.




Per entrambe le proposte, l'abbigliamento deve essere quello estivo (potrebbe fare anche molto caldo) ma, come e' noto, il tempo può cambiare all'improvviso e fare molto freddo, piovere o nevicare. Quindi ogni escursionista deve disporre di ricambi e di abbigliamento adeguato contro il freddo e la pioggia, inclusi guanti e berretto di lana. E' utile disporre anche di un piccolo ombrello da infilare nello zaino.Il dettaglio delle proposte e' disponibile presso Fabrizio Farroni: via e-mail [email protected] oppure via cell. 335-7272381. I chiarimenti in merito possono essere richiesti a Fabrizio Farroni oppure a Enea Fiorentini: via e-mail ([email protected]), oppure via cell. 388-8445937.

GLI INCONTRI IN SEDE Ore 20:45

MARTEDÌ 20 APRILE 2010IL MONTE SORATTE: NATURA – LEGGENDA - ARTE – STORIA – SPIRITUALITÁ

Ilio Grassilli

Il Monte Soratte, per chi abita a Roma, è una presenza familiare. Per noi soci GM è una vecchia conoscenza, perché ci abbiamo “camminato sopra” tante volte. Ci sembra, quindi, di sapere tutto. In particolare dopo l’ultima gita che lo ha riguardato, gita i cui numerosi partecipanti lo hanno “spazzolato” in tutte le direzioni. Eppure, come diceva il protagonista di una divertente trasmissione televisiva di qualche anno fa... Lo sapevate? Che, oltre ad Orazio e Dante, anche altri poeti ne hanno parlato? Che si può vedere una sua foto di 5.000.000 di anni fa, quando, da giovane, era un’isola circondata dal mare? Che i “capelli d’angelo”, oltre ad essere un tipo di pasta per il brodo, hanno a che fare con la “sua” Grotta S. Lucia? Che una lunga serie di ordini religiosi si sono succeduti nei suoi monasteri? E che, in epoche diverse, i suoi fulmini non risparmiavano neppure i francescani, amici della natura? Che forse non si svolse a Ponte Milvio la famosa battaglia che convertì Costantino? Né vi sarete chiesti mai quale dialetto si parla a S.Oreste, che fine hanno fatto i 18 militari tedeschi che caricarono le casse d’oro custodite nelle

ANTICIPAZIONE

11 - 12 LUGLIO 2010 GROTTA DEL CAVALLONE E MAIELLA (E/T)

Il programma è in fase di definizione. Comunque è prevista la partenza sabato mattina da Roma con autovetture proprie, arrivo nel pomeriggio, visita ad alcuni caratteristici paesi abruzzesi e molisani, cena e pernottamento in prossimità della Grotta carsica del Cavallone. La visita di questa, dopo la salita in funivia nel pittoresco vallone di Taranta, nella Maiella sud- orientale, è molto interessante, accessibile a tutti con un percorso a piedi di circa un' ora e mezza, accompagnati da una guida.Domenica pomeriggio, sempre con le proprie auto si può proseguire per Pescasseroli ed iniziare il soggiorno programmato da Ilio Grassilli e Maria Falletti in questa zona, o secondo le proprie scelte, tornare a Roma.La spesa per la mezza pensione di questo weekend sulla Maiella si aggira sui 40 €, ma i particolari saranno dati nel prossimo notiziario. La prenotazione per questa attività dovrà avvenire entro il 18 giugno con il versamento di un acconto di 15 €.





gallerie antiatomiche, perché era molto ricercata la “Euphorbia characea” o perché S. Nonnoso spostò (con la preghiera) l’imponente masso che porta il suo nome. Lo sapevate? Ma anche se alcune di queste curiosità qualcuno le conosce, può essere piacevole “ripassarle” in compagnia di amici; compreso il relatore, che ci si appassiona da un paio d’anni. Sarà con noi William Sersanti, il nuovo giovane presidente della attivissima Associazione “Avventura Soratte”, che ci ha fornito alcune inedite fotografie e che certamente non si rifiuterà di recitarci almeno una delle sue “Filastrocche per San’Oreste”.

Segnati la data sull'agenda e porta un amico.

MARTEDÌ 18 MAGGIO 2010L'APPENNINO PALESTRA PER TUTTI – GRANDI E PICCOLI

Aldo Frezza, Alberto Osti Guerrazzi, Carlo Coronati

Una serata dedicata alle montagne dell’Appennino. Si parlerà delle sue bellezze a volte sconosciute e selvagge, si parlerà dell’escursionismo lungo le sue pendici. Si parlerà, poi, di un aspetto poco conosciuto e poco divulgato: come, dove, quando portare i bambini in montagna e come motivarli perché l’escursione sia un momento di divertimento per loro e per noi. Si parlerà di chi parla di Appennino: i libri, le carte, le guide, gli editori che se ne occupano. Uno di questi, le Edizioni Il Lupo, illustreranno le loro pubblicazioni sull’argomento, in particolare le ultime uscite. Tra queste: la II edizione di “I 2000 dell’Appennino” e “Bambini in Appennino – 51 escursioni divertenti per bambini dai 5 ai 14 anni”. Interverranno: Alberto Osti Guerrazzi e Aldo Frezza (autori) e Carlo Coronati (editore). Per i bambini presenti, un divertente gioco a premi per misurare la loro conoscenza dell’Appennino Centrale.

Annotate l’invito sulla vostra agenda!

I RADUNI INTERSEZIONALI

9 Maggio 2010 – Benedizione alpinisti e attrezzi Alpi Occidentali (E/EE) – Organizzazione della Sez. GM Cuneo. 16 Maggio 2010 – Benedizione alpinisti e attrezzi Alpi Orientali (E/EE) – Organizzazione della Sez. GM Padova. 21 – 23 Maggio 2010 – corso base di arrampicata (EE/A) – Organizzazione della GM Nazionale (CCASA) (si legga quanto riportato a pag.8).

Sono occasioni di incontro, opportunità di crescita, proposte di “vita GM”. I programmi delle prime due attività vanno richiesti a Lidia Maura (tel.06.5896.927) mentre per quello della terza andrà richiesto a Massimo Biselli (tel.06.6615.1236) che curerà i rapporti con la Commissione Centrale di Alpinismo e Scialpinismo (CCASA).

Ringraziamo Massimo Biselli per aver accolto l’invito del Consiglio a farsi carico del collegamento con la CCASA. A lui faranno riferimento tutti i soci interessati a Corsi di aggiornamento (roccia, neve, ghiaccio), Settimane di Pratica (escursionistica, alpinistica), Rally (scialpinistico e di ciaspole). Con l’augurio di …..avere tanto lavoro.




LE ATTIVITA' SVOLTE

LE ESCURSIONI

GITA DI NATALE DEL 13 DICEMBRE 2009 – SULLA VIA DEGLI ACQUEDOTTI(a cura di G.Borgianelli Spina)

Che sarebbe stata una gita speciale si era già capito quando cominciarono ad arrivare le prime prenotazioni, un mese prima della data fissata! Dieci giorni prima dell’escursione era già pieno il piccolo pullman. Il grande una settimana prima e poi una lista d’attesa piuttosto lunga. A quel punto che fare? Lasciare a casa i soci speranzosi o affrontare i rischi e le difficoltà di gestire una coppia di pullman, con tutti i relativi difficili rapporti di coppia? Ahimè non prevalse il buon senso ed imbarcammo tutti, che nel frattempo avevano raggiunto quota 70 di cui 18 catecumeni. Nonostante la carenza di buon senso e grazie all’elasticità dei soci le cose andarono bene. Qualche contrattempo sorse con il percorso che i Comuni tracciano generosamente sui depliant pubblicitari, ma poi dimenticano di realizzare nella realtà. Segno dei tempi: è più importante il far credere di realizzare che il realizzare stesso, soprattutto e’ più economico. Però bisogna ammettere che la fortuna fu dalla nostra parte; il tempo resse per tutto il percorso e cominciò a piovere non prima di essere risaliti sul pullman, quest’ultimo fatto è e sarà sempre visto come un segno di approvazione del cielo nei nostri riguardi: che sia meritato o meno mai a nessuno e’ venuta voglia di verificarlo. Tenterò ora di descrivere, per sommi capi, l’escursione. I luoghi sono tanto belli quanto a portata di mano, meno di 40 km dalla città. La visita era stata suggerita da Alberto Alberti, il quale s’imbatté in questa interessante zona durante le esplorazioni dei vari diverticoli di cui e’ ricca la via Francigena del Sud. Per questo venne ingaggiato come guida speciale insieme all’amico Rino Villani.Il percorso si snoda lungo il tratto mediano dei quattro acquedotti che dall’alto corso dell’Aniene portavano acqua di sorgente a Roma. A causa dell’elevata accidentalità della zona i quattro impianti sono costretti ad intrecciarsi tra loro, con una notevole serie di ponti di collegamento, tra un tratto in




galleria ed il successivo, attraverso le profonde forre che delimitano i rilievi circostanti. Il tutto rispettando rigorosamente due condizioni essenziali: un tragitto moderatamente acclive e senza discontinuità, dalla sorgente fino all’arrivo: Roma. Questi ed altri… acquedotti realizzati man mano che la città cresceva erano in grado di garantire acqua abbondante alla città. Secondo il parere dello storico Gibbon, ogni cittadino romano, anche il più povero, poteva disporre giornalmente di tanta acqua da suscitare l’invidia di un coevo sovrano dell’Asia.L’escursione ebbe inizio a Gallicano, dove ricevemmo la chiave per accedere alla galleria di servizio che costeggia lo speco dell’acquedotto Anio vetus; tale galleria fu realizzata per consentire le ispezioni all’acquedotto con finestre di accesso allo speco dell’acqua. La soluzione adottata dai costruttori fu quella di scavare una galleria per accedere da questa, con pozzi di pochi metri di profondità, alla superficie dell’acqua. L’alternativa sarebbe stata quella di scavare profondi pozzi, dell’ordine di diverse decine di metri, dalla superficie del colle soprastante al condotto acquifero.Nonostante il percorso segnalato non fosse tutto percorribile, il gran numero dei manufatti visitabili è talmente elevato che diventa difficile non incontrarne qualcuno anche lungo un percorso casuale. Il tragitto, che ha alternato forre a tratti sulla sommità dei colli, si protrasse fino alla fatidica ora di pranzo, quando come da programma i due pullman (padre e figlio) ci portarono nei pressi di Villa Adriana, dove in una modesta, ma accogliente trattoria post-moderna, a conclusione dell’escursione veniva consumato un pasto sobrio, ma completo, mentre il cielo, scaduto l’impegno preso con noi al mattino, liberava finalmente le nubi che da quel momento iniziavano a riversare sul suolo copiosa acqua piovana. Con quest’ultimo evento terminava l’escursione degli Acquedotti.

CASTEL DI TORA – MONTORIO IN VALLE DEL 10 GENNAIO 2010(a cura di Noelle De la Blanchardière)

Ci voleva un gran coraggio, e forse un po’ di incoscienza, domenica mattina, dopo una settimana di pioggia e una notte di tempesta, per trovarsi alla partenza della gita…con la prospettiva tutt’al più di un pranzo in trattoria! Però i 14 partecipanti sono stati premiati. La giornata è stata bella e molto interessante, sia sul piano paesaggistico che su quello culturale. Abbiamo avuto la fortuna di avere due bravissime guide che ci hanno magistralmente illustrato il percorso dal punto di vista non solo geologico, ma anche storico. Con Guido il tempo ha acquistato per noi altre dimensioni e siamo stati trasportati allegramente a 60 milioni d’anni fa, quando il mare occupava una parte del centro Italia e che l’Appennino cominciava a sollevarsi. Il suo amico Claudio, da parte sua, ci ha dato una miniera di informazioni sulla storia del territorio fin dall’epoca romana e ha evocato per noi le scorribande sull’Italia dei Lombardi, dei Saraceni e dei Franchi. La preziosa documentazione distribuita nel pullman completerà queste indicazioni. Grazie mille a loro due.Il meteo poco favorevole aveva indotto gli organizzatori a decidere di fare il percorso nel senso inverso rispetto al previsto, il che implicava più discesa che salita, ma possiamo rimpiangere l’arrivo straordinario sul lago di Turano? Nella nebbia e sotto la neve, siamo dunque partiti da Montorio e abbiamo imboccato il sentiero che, in tre quarti d’ora ci ha portato fino all’eremo di San Michele Arcangelo, a strapiombo sulla valle . Si tratta di una grossa cavità carsica chiusa da tre pareti in muratura, posta alla confluenza di due condotti sotterranei ormai fossili. Alcuni resti antichi: colonne, un paliotto di epoca carolingia sono in cattive condizioni, ma l’ambiente è molto suggestivo e la statua dell’Arcangelo (moderna) è ancora venerata dalla popolazione che ci si reca in processione l’8 maggio.Ma intanto le nuvole si sono dissipate, il cielo è diventato blu. Decidiamo allora, invece di ritornare sui nostri passi, di fare la traversata prevista. Le montagne si scoprono, il Navegna, il Cervia ecc. e camminiamo in un paesaggio bianco, che la neve caduta tutta la notte ha reso magico. La discesa verso Castel di Tora finisce in gloria con uno spettacoloso arcobaleno che sembra nascere dal lago.La sobria colazione al sacco in una struttura turistica e un po’ ventosa è allietata dalla pizza e dagli




ottimi dolci provenienti dal forno di Montorio e offerti gentilmente dal Sindaco. La visita del Castello del Drago a Monte Antuni ha chiuso degnamente questa bella giornata.

NEVE AI PRATI DEL SIRENTE DEL 17 GENNAIO 2010(a cura di Francesco Mazzei)

A largo De Dominicis l’appuntamento era previsto alle ore 07:45. Alle 08:05 ho incominciato a preoccuparmi perché mancavano all’appello tre su cinque partecipanti. Mentre stavo per chiamare sento il telefono che squilla. Era Filiberto che mi chiedeva dove fosse il punto di ritrovo. Gli confermo a Largo de Dominicis. Mi risponde “ma diavolo, noi siamo qui da quindici minuti“. In effetti tra le nostre due macchine era parcheggiato un furgone che impediva la visuale. L’uomo col telefonino in effetti è un altro essere da quello preistoricus che senza l’infernale apparecchio era capace di guardarsi attorno facendo due passi. Siamo partiti e dato lo scarso innevamento sull’altopiano delle Rocche, abbiamo parcheggiato a Rovere e ci siamo diretti sul sentiero CAI verso il colle della Mandra Murata sul Sirente. Dopo un’ora di cammino abbiamo calzato gli sci o le ciaspole e abbiamo continuato seguendo le indicazioni verso la vetta del Sirente. II cielo era coperto e il tempo in peggioramento. Superati i 1900 metri si è alzato un nebbione e ha incominciato a nevischiare mentre il vento rinforzava. A quota 1930 abbiamo quindi deciso di fare una breve sosta per mangiare un boccone e poi siamo ripartiti verso valle. La neve, a tratti abbondante e a tratti ghiacciata e crostosa, non ha facilitato l’escursione. E’ chiaro che con quel tipo e quella quantità di neve, le ciaspole sono più indicate degli sci da escursionismo.Durata totale dell’escursione: cinque ore. Dislivello percorso 500 metri. Rientro a Roma ore 18:00 circa.

SORATTE BASSO E SORATTE ALTO DEL 23 GENNAIO 2010 (a cura di Armando Lentini)

La partenza in pullman piccolo da Piazzale Ostiense è stata quasi puntuale e, nonostante la fermata a Piazza Cardinale Consalvi per recuperare 3 partecipanti della cosiddetta “Roma Nord”, l’arrivo a S. Oreste è avvenuto con oltre 15 minuti di anticipo, a dimostrazione del fatto che di sabato si viaggia molto bene.William Sersanti, presidente dell’Associazione “Avventura Soratte”, ha accolto i partecipanti accompagnato da due giovani collaboratrici (Benedetta e Cristiana) e dopo una presentazione storico-morfologica della zona ha dato il via all’escursione che – ahi noi – è cominciata in discesa! Il sentiero “strada militare”, infatti, collega il paese alla stazione ferroviaria situata a fondovalle e noi ne abbiamo percorso un lungo tratto, comunque molto interessante. Sul “lato monte”, infatti, ci sono i resti degli edifici militari occupati nel 1943/44 dalle truppe del feld-maresciallo Kesserling e numerosi accessi ai circa 15 chilometri di gallerie bunker utilizzate come rifugio antiatomico (e come nascondiglio per “l’oro di Kappler”?). Dal “lato valle”, invece, si gode di un panorama “a perdere” sul lago di Bracciano e su tutto il basso viterbese per arrivare – si dice – fino al mare. La giornata, pur bellissima e molto fredda, presentava tuttavia in lontananza una foschia bassa tale da non consentire la verifica della vista del mare.Lasciata la sterrata, ci si è inerpicati su un ripido pendio fino al picco “Quadrara dell’Aquila” e da qui, attraverso un itinerario di cresta, sono stati raggiunti il “sasso di San Nonnoso” e i ruderi della “Casaccia dei ladri” vicina all’ingresso della grotta “Erebus”.A questo punto il programma prevedeva la discesa alla chiesa rupestre di Santa Romana con sosta per il pranzo; considerata la bellezza della giornata, si è deciso invece di proseguire verso la vetta, per una visita all’Eremo di San Silvestro costruito nel 747 d.C. sui resti e con i resti di un Tempio romano dedicato ad Apollo. Dopo il pranzo è iniziata la lunga discesa verso la chiesa rupestre di Santa Romana, passando per l’eremo di Santa Maria delle Grazie e per le “carbonaie”. Ci si è anche affacciati su uno dei tre “Meri”,




affascinanti e misteriose voragini-pozzo con profondità variabile (109, 56 e 38 metri), comunicanti fra di loro.La chiesa rupestre, molto suggestiva e costruita all’interno di una grotta, presenta ancora affreschi ed iscrizioni nonché una fonte “miracolosa” le cui acque si diceva rendessero più abbondante il latte delle donne in allattamento.Dopo un’ora abbondante di risalita verso il paese, si è ripartiti per Roma dove si è giunti entro l’orario programmato, considerato il traffico molto scorrevole incontrato.Si può dire, in sostanza, che la gita sia consistita in una “presa in giro” del Soratte, con un itinerario che si è snodato per circa 10 chilometri e che – tra la discesa iniziale, la salita alla vetta, la discesa alla chiesa rupestre e la risalita finale al paese (altrimenti che Soratte alto e Soratte basso sarebbe stato?) – ha coperto un dislivello di circa 550 metri per ogni senso.Come notazione a margine, c’è da osservare che i tre “Meri”, come le altre numerose voragini del Monte Soratte, sono praticamente abbandonati a se stessi in mezzo alla boscaglia con una piccola staccionata che dovrebbe servire da ridicola protezione. Non sarebbe il caso, vista anche la quasi amicizia instaurata con l’Associazione Avventura Soratte, suggerire un intervento meno precario?

M. TURCHIO – CICERANA (MARSICANI) DEL 31 GENNAIO 2010

Questa escursione è stata annullata a causa delle avverse condizioni meteorologiche (n. d. r.).

DA SOPRA CASAPE A GUADAGNOLO DEL 7 FEBBRAIO 2010(a cura di Giancarlo Maura)

L'escursione non si è svolta come previsto nel precedente notiziario. La strada che doveva condurci con un pulmino da Casape verso Guadagnolo non era percorribile dall'automezzo perché innevata. In alternativa, si è scelto di proseguire con il pullman per Palestrina e poi per Guadagnolo. Giunti però a Capranica Prenestina (m. 915), ove la piazza del paese era ricoperta di uno strato di neve ghiacciata, il pullman è stato fermato dai carabinieri, per attendere l'intervento di un automezzo spargisale. Protraendosi l'attesa, buona parte del nostro gruppo si è messa in marcia a piedi verso Guadagnolo (m. 1218), che dista da Capranica 10 km. Durante la nostra camminata lo spargisale e lo splendido sole mattutino rendevano l'intera strada percorribile anche per il pullman, che raggiungendoci dopo circa 6 Km di cammino, poteva riprenderci a bordo; i più volonterosi hanno proseguito invece a piedi fino al paese.La bellissima giornata ci ha consentito di camminare piacevolmente e di ammirare l'ambiente circostante, con valli e prati innevati e con la vista verso i monti Lepini, i colli Albani e la campagna romana. A Guadagnolo, dal belvedere il panorama si estende invece verso i monti Ruffi, i Simbruini e altre più lontane cime. Il pranzo ci ha riuniti tutti insieme nell'ottimo ristorante "Romano". Al pomeriggio siamo scesi a piedi per 2 km al Santuario della Mentorella (m.1030), che è il più antico dedicato alla Madonna e sembra risalire al VI sec. e dal 1857 è affidato ai Padri Resurrezionisti polacchi. Il Rettore, padre Adamo, ci ha consentito di usare l'antico organo del XVII sec.; un breve concerto con brani di Palestrina, Frescobaldi, Bach, Mozart, Beethoven, Schubert, Mendelsshon e Bartok è stato eseguito dall'estensore di questo resoconto.




VACANZE SULLA NEVE A VERSCIACO (VAL PUSTERIA) DAL 14 AL 20 FEBBRAIO 2010(a cura di Lidia Maura Marone)

Questa piacevolissima settimana è stata ben organizzata da Ismaele e Francesca Chignola della sezione di Verona, che sono stati accompagnati da una ventina di simpatici soci e amici della stessa città. Della sezione di Roma eravamo in otto: Paolina, Pier Giorgio, Mirella, Luca, Flaminia, Matteo, Lidia e Giancarlo.Tutti indipendenti e liberi di organizzare il tempo a nostro piacimento: Paolina ha preso lezionidi sci da fondo, gli altri hanno fatto qualche sciata (su bellissime, curate piste, circondate dalle spettacolari Dolomiti), un giorno alcuni sono andati in Austria, un altro giorno sono stati in giro sotto la neve.La casa, grande, molto accogliente, le cene preparate la sera da una brava cuoca, la serenità e l' allegria delle famiglie veronesi, con ragazzini soddisfatti ed educati, hanno fatto sì che il soggiorno risultasse particolarmente piacevole e adatto a tutti.I Veronesi ci hanno detto che loro vanno tutti gli anni a Versciaco nella settimana della fine del carnevale (come quella appena lì trascorsa) e ci hanno ripetuto l'invito per il 2011. Saranno l' anno prossimo, i Romani, più numerosi?

CIASPOLATA DEL 14 FEBBRAIO SUI MONTI SIMBRUINI (a cura di Massimo Biselli)

La meta inizialmente prevista dell’escursione era il Parco Nazionale d’Abruzzo, ma l’incertezza delle previsioni meteo e l'abbondante innevamento hanno fatto optare per una meta più facilmente raggiungibile da Roma.Arrivati in auto fino al paesino di Camporotondo, sui Monti Simbruini, in sette soci ci siamo diretti con le ciaspole verso il santuario della Santissima Trinità, distante circa 9 chilometri. La bellezza dei paesaggi attraversati, la quiete ed il silenzio che hanno accompagnato tutta la giornata, la clemenza del tempo, che alternava leggere nevicate con fugaci apparizioni di un pallido sole, ci hanno pienamente ricompensato della fatica impiegata.Ci ha fatto uno strano effetto il santuario, addossato al fianco della montagna, a picco sulla vallata sottostante, abbandonato per la neve, sulla quale spiccava una foresta di croci lasciate dai pellegrini giunti in stagioni più favorevoli. L’unica presenza umana che abbiamo incontrato durante tutta la gita è stata quella di 3 motoslitte che ci hanno superato durante la via del ritorno. Una presenza sicuramente poco ecologica, ma che abbiamo apprezzato per la traccia che lasciavano di fronte a noi, permettendoci di sfruttare il comodo percorso di neve battuta. Al crepuscolo siamo ritornati alle auto: ultima fatica, fuori programma, combattere per un quarto d’ora circa con una delle catene da neve dell’auto, che non voleva saperne di essere smontata dalla sua ruota.

VISITA AL MONTE DEI COCCI AL TESTACCIO DEL 20 FEBBRAIO 2010appendice alla serata in sede di martedì 16 febbraio (vedi pag.23).

(a cura di Bice Dinale)

Una targa all’inizio della salita al Monte dei Cocci proclama: “Si proibisce espressamente…lo scavo e pascolo sopra il Monte Testaccio, ….sotto pena di scudi cinquanta d’oro, in conformità degli editti pubblicati li 24 Settembre 1743 e 16 Settembre 1744”. Chissà se veniva rispettato l’editto, e soprattutto se le multe erano pagate!Gianni Borgianelli Spina, degno fratello di Giuliano, ha proseguito la sua appassionata descrizione del colle, della sua storia, della storia del quartiere, che prima della costruzione dei ponti, era praticamente




un ghetto, poco comunicante con il resto della città. Fa un certo effetto vedere la grande chiesa di S. Maria Liberatrice (unica chiesa e parrocchia del quartiere) circondata da edifici in tutte le direzioni, e riandare col pensiero alla fotografia della sua inaugurazione nel 1908, quando spiccava isolata nel mezzo del nulla.Siamo una ventina a salire, sfidando il vento quasi gelido e tenendo a bada la pioggia, i circa 35 metri del Monte di Testaccio, primo efficacissimo esempio di raccolta differenziata voluta dal governo romano antico per le anfore (testae) olearie, che venivano rotte in quanto non riutilizzabili. Rotte e accatastate a strati torno torno su un perimetro di 850 metri, completando gli strati che ancora oggi si possono distinguere nettamente camminando lungo via Galvani e via di Monte Testaccio.Il monte ora è inaccessibile, se non per due capre, una bianca e una nera, ed i turisti che lo sfidano accolti da un severo custode. Tutto lo spazio ora è verdeggiante di erba e di alberi, e fiorirà in primavera. La croce attuale ricorda le tante processioni e “stazioni” religiose che qui confluivano anche da luoghi lontani.Da questi 35 metri si domina Roma a 360°, rivisitando luoghi noti da prospettive insolite, o addirittura scoprendone di sconosciuti, come il campo di calcio o il cimitero militare, da non confondere con il più noto cimitero acattolico o “degli inglesi”. O realizzando che i gazometri sono tre, e da qui si vedono bene. Lo sguardo si spinge fino a S. Pietro, la cui lanterna (?) fa capolino dietro S. Pietro in Montorio, ma il Soratte resta nascosto dalle nuvole.L’immensità dell’ex-mattatoio, ora riutilizzato in parte da associazioni di varia natura, dall’università, dai vetturini, ricorda il Portico Emilio, che aveva un fronte di ben 487 metri verso il Tevere. I graffiti “moderni” danno un aspetto pittoresco ma anche un’impressione di abbandono; eppure è uno spazio disponibile, grandioso.La passeggiata alla base del colle, lungo via Galvani e via di Monte Testaccio conclude la visita, mostrandoci il volto attuale del quartiere, che è uno dei centri della “movida” romana, con bar, trattorie, ristoranti, pub, alcuni dei quali riutilizzano le antiche “grotte” in cui si conservava il vino; movida che in pallida replica ricorda le feste ed i giochi che si svolgevano nei “prati del popolo romano” tra il monte e le falde dell’Aventino.Grazie, Gianni!

BLERA: VISITA DELLE NECROPOLI ED ESCURSIONE NEI DINTORNI DEL 21 FEBBRAIO 2010(a cura di Giuliano Borgianelli Spina)

In 19, frutto di una severa selezione, partimmo alle 7:30 in punto, per la destinazione etrusca. Subito Marisa si inserì nel nostro stato di naturale sonnolenza, tipica di quell’ora, ma in parte anche di quelle successive. In quella condizione di apprendimento passivo c’immergemmo, come in un sogno, nell’inquadramento storico e geografico della zona che ci accingevamo a visitare e che Marisa con dovizia di concetti e particolari ci stava snocciolando. Questo




fino alla prima sosta tecnica durante la quale, la giusta dose di stimolante (solo caffè) ci fece brevemente riaffiorare nel mondo reale e rendere i nostri sensi pronti a recepire tutti i piaceri che una visita del genere include. Quindi nella giusta atmosfera ci trasferimmo, figurativamente s’intende, nel regno delle Ombre, infatti la visita verteva sulle necropoli etrusche di cui è ricca la zona di Blera e Barbarano. In particolare visitammo quelle: di Pian del Vescovo, della Casetta ed infine la più succulenta, la necropoli detta della Grotta Porcina. Durante la visita, una famigliola incredibilmente giovane composta dalla

genitrice (una collega di Marisa), il marito nonché una figlia giovanissima e perfino un cucciolo di cane di pochi anni, chiese di seguirci durante la visita e conseguentemente il nostro coefficiente statistico correlato all’età media dei partecipanti fece un balzo verso la giovinezza. Il sentiero percorso si snoda lungo ruscelli e fiumiciattoli, che le piogge abbondanti degli ultimi giorni avevano gonfiato d’acqua e d’orgoglio. Chissà da quanto tempo non vedevano così tant'acqua.Le numerose tombe della zona presentavano caratteristiche diverse tra loro sia per le dimensioni che per le residue decorazioni. L’entusiasmo di Marisa nell’illustrare questo nostro millenario patrimonio ci tenne sulla corda tutto il tempo anche a cavallo dell’ora di pranzo che stavamo quasi per dimenticare, se non fosse stato per la descrizione di alcune tra le tombe più monumentali il cui tetto era un terrazzo accessibile adibito ai banchetti funebri, iniziali e commemorativi del caro estinto.Quest’ulteriore nozione finalmente stimolò i nostri apparati energetici ed approfittando di uno di questi ripiani da cerimonia consumammo il nostro parco pasto. La fortunata tomba che ebbe l’onore di ospitarci, manco a dirlo fu la più bella e la più adatta, detta infatti Grotta Porcina, a causa del suo uso successivo a quello rituale, quello di porcilaia medievale. Sulla via del ritorno attraversammo un allevamento di pecore i cui agnellini davano segno di una certa inquietudine; probabilmente cominciavano a sentire l’approssimarsi della Pasqua, la cui atmosfera festosa non sembrano apprezzare pienamente; anche se in quest’occasione gli viene riservato un ruolo da protagonisti. Singolari bestiole quest’ultime che riescono a suscitare emozioni contrastanti, molto diverse tra loro; tuttavia legate alla stessa categoria affettiva: la tenerezza. Infatti alcuni loro estimatori ne esaltano le doti, parlando di “squisita tenerezza” o addirittura di “tenerezza palpabile” quando non “mordibile”. Altri per contro sono assaliti da un’analoga emozione: la “tenerezza” per l’appunto, ma al contrario dei primi la introiettano e la esprimono con grande mestizia. Là dove i primi ne sembrano inebriati manifestando un piacere, forse primitivo, ma appassionato, i secondi ne riferiscono con una punta di vera sofferenza. Si potrebbe sintetizzare la situazione affermando che lo stesso concetto, la tenerezza per l’appunto, può contemporaneamente stimolare un ruolo attivo come “esprimere un sentimento” o in netto contrasto uno passivo come “apprezzarne una qualità”. Entrambi fanno riferimento ad organi del nostro corpo tra loro contigui: l’apparato pulsante, il cuore e quello digerente. La meraviglia del creato non cesserà mai di stupire!A stupire peraltro fu il fatto che nonostante avessimo trascorso la giornata a visitare luoghi funebri, l’atmosfera dell’escursione fu sempre permeata di buon umore e di soddisfazione; quest’ultima provocata dal piacere di ascoltare le ricostruzioni storiche, che con stile appassionato ed esaustivo caratterizzano le visite condotte da Marisa. Anche l’altro DdG, Fabrizio non fu da meno. Con infinita pazienza tenne unito il gregge, degli escursionisti naturalmente, affinché nessuno si perdesse o rimanesse in zona, in attesa di una nuova futura escursione di raccolta.

CIASPOLATA….A SORPRESA DEL 28 FEBBRAIO 2010(a cura di Ilio Grassilli)

Sembrava proprio nata sotto cattivi auspici, e invece…………. grazie a loro….... Il lui DdG è fuori Roma per lavoro, la lei DdG non ha potuto fare il sopralluogo (delegato a me!) ha cercato un sostituto (senza




trovarlo), ma è puntuale all’appuntamento. Gli altri di GM sono la coppia presidenziale e la famiglia Ciocca al completo. (Pochini, anche stavolta).Loro (quelli di Famiglieincordata) arrivano con sei auto, tutti giovani, tanta grinta, attrezzatura di prim’ordine, cordialissimi e lieti di questa uscita assieme a noi. Fra loro c’è anche un noto istruttore Cai.Meta: le nevi attorno a Camporotondo Cappadocia. Un gruppo con ciaspole e sci da fondo scende al pianoro e si dirige verso il rifugio Saifar; un altro con ciaspole e sci da escursionismo sale al monte Monna Rosa. Sempre perfetto il collegamento fra di loro, grazie alle moderne diavolerie.Il tempo? Non è stata una splendida giornata di sole, ma la Majella si vedeva benissimo.A metà pomeriggio, con perfetta sincronia i due gruppi si ritrovano alle auto per esprimere commenti, scambiarsi indirizzi, formulare programmi per altri incontri, concludere con la preghiera GM. E per constatare, ancora una volta, come la montagna sappia generare amicizia.

BAMBINI E PRINCIPIANTI SULLA NEVE A CAMPO DELL'OSSO DEL 6 MARZO 2010 (a cura di Lidia Maura e Colette Pentimalli)

Tutti puntuali, anzi in anticipo sull'orario previsto, verso le dieci a Campo dell'Osso.Il tempo, brutto e freddo nei giorni precedenti, si è presentato per noi bello e assolato. Pochi, ma buoni, i componenti del gruppo di sciatori e ciaspolatori, sulle ottime e bencurate piste, hanno percorso un bel giro i sette adulti e i cinque bimbi, quasi tutti esperti per aver partecipato a questa giornata già negli anni passati. Alba ed Armando, che provavano per la prima volta le ciaspole, ci venivano vicini con passo sicuro.Dopo circa tre ore di un bel vario percorso tra salite e discese non troppo ripide e dopo un rapido pranzo al sacco, tutti soddisfatti della bella esperienza, hanno deciso di rientrare a Roma abbastanza presto. Qualcuno ha approfittato per prenotarsi già per il soggiorno invernale di una settimana prevista a Versciaco per l'anno prossimo.

GLI INCONTRI IN SEDE

MARTEDI 19 GENNAIO 2010 FREDDO, CALDO…….CALDERONE: IL GHIACCIAIO DEL GRAN SASSO

Relatore: Massimo Pecci(a cura di Serena Peri)

Una “calda” serata tra tanti amici vecchi e nuovi ci è stata offerta per il primo degli incontri in sede di quest’anno, dedicato ad un vecchio (stavolta proprio vecchio) amico: il ghiacciaio del Calderone. Come ci ha spiegato Massimo Pecci , glaceologo e nivologo, istruttore di alpinismo CAI , che già conosciamo come fondatore del gruppo “Famiglie in cordata”– il “nostro” ghiacciaio del Gran Sasso, un po’ come molti dei suoi confratelli, non se la passa affatto bene, a causa del riscaldamento del clima e dell’inquinamento. L’occhio affettuosamente clinico di Massimo e dei suoi amici dell’EIM (Ente Italiano della Montagna) lo tengono costantemente sotto controllo, a “botte” di grafici, misurazioni, statistiche e analisi. Il pubblico presente in sala, più o meno esperto in materia, ha potuto avere accesso al “bollettino sanitario” del Calderone ( ossia, in termine tecnico, al suo “bilancio di massa”) ma anche alla sua capacità di accogliere le storie delle persone: il bel documentario L’uomo del Calderone di Stefano Ardito (presente in sala e contento di conoscere de visu la Giovane Montagna a Roma, mentre la pensava confinata solo nelle regioni nordiche) ha aperto con belle immagini di una montagna speranzosamente abitata un incontro ricco e decisamente adatto ad iniziare un 2010 all’insegna della voglia di montagna, neve, natura e amicizia.




MARTEDI 16 FEBBRAIO 2010 IL MONTE DEI COCCI E IL SUO RIONE: CARRELLATA STORICA SU TESTACCIO

Relatore: Gianni Borgianelli Spina(a cura di Marisa Alberti)

Abbiamo fatto un viaggio a ritroso nel tempo, sulle imbarcazioni di Roma repubblicana e Roma imperiale, lungo le coste del Mare Nostrum.Nella stiva delle navi c’era il carico di tante anfore panciute sapientemente allineate e ripiene delle derrate alimentari di diversa provenienza, destinate alla opulenta cittadinanza della grande Roma.Un viaggio virtuale con prolungamento all’età moderna e a quella più vicina a noi, costruito con tante belle immagini tratte da una estesa documentazione di archivio a carattere tecnico ed erudito. Grazie al relatore per il lavoro certosino che è stato arricchito dalle esperienze quotidiane di chi vive in un quartiere come quello di Testaccio, e ne osserva attentamente il patrimonio archeologico e le trasformazioni negli anni.Tre giorni dopo, a completamento dell’esposizione in sede, siamo saliti sul Monte dei Cocci e “in loco” per osservare la suggestiva discarica di “testae” compresse, primo esempio a Roma di raccolta differenziata (al proposito si legga a pag.19).

MARTEDI 16 MARZO “DARE LA VITA PER GLI ALTRI: DON PEPPE DIANA, UN SACERDOTE CONTRO LA CAMORRA”

Don Rosario Giuè - Don Gianni Novelli(a cura di Serena Peri)

La mafia è fenomeno umano: finirà, com’è finito l’impero romano o l’apartheid. Più o meno così si esprimeva, in modo apparentemente semplice, il giudice Giovanni Falcone nel suo libro Cose di cosa nostra. Il 19 marzo di 16 anni fa, a Casal di Principe nel Casertano, viene ucciso dalla camorra, in sacrestia, mentre sta per celebrare la messa del mattino, il giovane prete don Giuseppe Diana: è il giorno del suo onomastico. Che senso abbia ricordare un fatto come questo in uno degli incontri in sede è apparso chiaro martedì 16 marzo, quando, direttamente da Palermo, è venuto da noi don Rosario Giuè, teologo e giornalista, impegnato – come don Peppe – nella testimonianza fedele che “fare” il Vangelo non può voler dire far finta che la mafia non ci sia. Don Rosario, che ha scritto un libro sul sacerdote campano ( Il costo della memoria, ed. Paoline, 2007), ci ha raccontato che l’esperienza di un uomo e di un cristiano ( la sua come quella di don Diana) è “obbligata” in partenza dalla scelta evangelica di preoccuparsi, in ogni luogo in cui la vita ti mette, del dolore degli ultimi e della violenza fatta a chi non può o non sa difendersi. Anche se ogni scelta umana è libera e dunque possibile, non può con facilità “girarsi dall’altra parte” – magari rimanendo a svolgere le piccole pratiche quotidiane, anche religiose – chi ha scelto, abbracciando il Vangelo, di stare “dalla parte del samaritano, e non del sacerdote o del levita” della famosa parabola. Don Rosario, assieme a don Gianni Novelli, che coordina il Centro Interconfessionale per la Pace ed è anche lui impegnato da molti anni a lavorare perché la Chiesa impari ad essere “profetica” nei nostri tempi, ha risposto alle molte domande e osservazioni dei presenti all’incontro. Se lavorare contro la mafia è anche cercare di rompere pericolosi muri di silenzio e di apatia sull’argomento, allora le tante e sentite parole che ci siamo scambiati quella sera possono considerarsi un frammento di speranza sulle possibilità di costruire una società civile ( prima che religiosa) non tanto lontana, in cui la violenza e l’ingiustizia possano non avere più l’ultima parola. Sulla tomba di don Diana, del resto, rimane questo scritto: “Dal seme che muore fiorisce una messe nuova di giustizia e di pace”.




NOTIZIE VARIE

SETTIMANA A SAN CANDIDO CON IL GRUPPO UNICREDIT DAL 13 AL 20 GIUGNO 2010

La Sezione Escursionismo del Gruppo “Unicredit”, insieme alla quale abbiamo già effettuato alcune ottime escursioni, organizza una settimana di vacanza sulle dolomiti, da domenica 13 a domenica 20 giugno p.v.La località scelta è San Candido, in val Pusteria, con soggiorno presso l'albergo Posta, al centro del paese. Il viaggio da Roma verrà effettuato in pullman che sarà a disposizione dei partecipanti per tutta la settimana della vacanza. San Candido è situata a pochi chilometri da Versciaco dove, come noto, si trova la casa di vacanza della Sezione GM di Verona; se in quel periodo ospiterà già alcuni Soci GM, si potranno condividere insieme a loro alcune gite. Il costo del soggiorno (di mezza pensione) è di 380 Euro in camera doppia, più 90 euro per il viaggio A/R in pullman.Coloro che fossero interessati a partecipare possono contattare il sig. Tiberti del Circolo Unicredit al n. telef. 06.54457795.

NUOVI SOCI

Diamo un caldo benvenuto a Benedetta Cardarelli, nipote di Luigi Ticci, Flaminia e Matteo Maura, nipoti di Lidia e Giancarlo e a Bianca Testarmata che così vengono ad aggiungersi alla nutrita schiera dei soci della GM romana. La Sezione esprime anche la sua soddisfazione nel cogliere, con l'aggregazione dei nipoti, il segno positivo del rinnovamento in seno alla sua Associazione.


ATTENZIONE: RINNOVO DELLE QUOTE ASSOCIATIVESollecitiamo i soci che non l'abbiano ancora fatto, a rinnovare la quota associativa per l'anno 2010 entro il 31 marzo c. a.. Entro questa data, infatti, la nostra sezione romana è tenuta a presentare l'elenco degli iscritti 2010 al “Centrale” anche per l'effettuazione della necessaria regolarizzazione assicurativa. Detto elenco, pertanto, conterrà solo i nominativi dei soci in regola con la quota associativa entro la data su riportata. I soci che rinnoveranno dopo tale scadenza non usufruiranno della automatica copertura assicurativa durante le attività GM.

APPELLO PRESSANTE A TUTTI I SOCI – EX SOCI – FIANCHEGGIATORI

Urgono le vostre memorie (brevi) su “la gita che non dimenticherò mai” da inserire nel redigendo libro del ventennale. Inviare a Serena Peri ([email protected]).

San Candido e il gruppo dei Baranci



NOTE LIETE

Nel mese di Dicembre, come speciale regalo di Natale, sono nati due gemelli, Emma e Luca, accolti con grande gioia dalle quattro sorelline - Gaia, Elisa, Sara, Alice - da mamma Elena e papà Fabio, e dal supernonno, Mario Bernardi.E proprio per Natale è nata Lia, figlia di Luca e Francesca, e prima nipote di Laura e Marcello Ruali, orgogliosissimi nonni.E' nata Clelia, figlia di Francesca e Antonello, nipotina di Alfredo e Carla Rivano: benvenuta Clelia, e auguri e congratulazioni a genitori e nonni. Qualche mese fa Daniela Cipriani Neroni è diventata nonna di Gabriele, e non ce l'aveva comunicato! Imperdonabile. Benvenuto Gabriele, e congratulazioni ai genitori, Matteo Neroni e Francesca, ed alla nonna un po' "smemorina".

NOTE TRISTI

La nostra socia carissima, Costanza Trigiani Biocco, ci ha lasciati il 16 gennaio. La ricordiamo, rimpiangendola, con la lettera aperta di Brunella Perretta riportata a chiusura del Notiziario.E' mancato a Lancaster, New York, Francesco, fratello di Berarda Paolini, nostra socia all'Aquila. E anche i nostri soci Antonello Sica e Assunta Centofanti, moglie del redattore di questo notiziario, piangono la scomparsa delle loro madri.

A tutti i soci ed ai loro congiunti le affettuose e sentite condoglianze da parte della sezione GM di Roma.

(Dall'Editoriale di prima pagina)

Mi permetto di proporvi un ultimo pensiero inerente alla speranza, un tema proposto per la vostra prossima "pausa di riflessione" . Per rigenerare una cultura che ispiri nuovi stili di vita e comportamenti alternativi a quelli diffusi dalla società odierna del benessere e consumi è necessario essere "testimoni di speranza", sia laici che credenti, i primi sorretti da valori universali, i secondida una fede adulta.Mi riempie di gioia nominare gli amici di Roma con i quali ho condiviso con fraterna amicizia questo lungo periodo di appartenenza associativa. Il socio onorario Ilio Grassilli, dalle grandi doti umane, gli ex presidenti Umberto Novello, Luigi Ticci, Mario Bajocco, la solare Serena Peri, "I Francigeni" Alberto Alberti, Giuliano Borgianelli, Enea Fiorentini e Rino Villani, la guida spirituale Padre Bernardo, e non per ultima la brava e generosa presidente in carica Lidia Maura. Vi chiedo di assecondarla, ha esperienza e capacità, nonostante l'età non più verde, per guidare con sicurezza una sezione alpinistica che fa onore


S CADENZARIO 2010 Notiziario Termine Invio

DocumentazionePeriodo delle Attività

in ProgrammaData Prevista di

DistribuzioneN°1 28/02/10 Aprile/Giugno 21/03/10 (Pausa di Riflessione)N°2 27/05/10 Luglio/Settembre 18/06/10 (Festa dell'estate)N°3 5/09/10 Ottobre/Dicembre 26/09/10 (Gita con bambini)N°4 18/11/10 Gennaio/Marzo 2011 12/12/10 (Gita di Natale)



alla città di Roma.Ho conosciuto i presidenti delle sottosezioni di Latina e dell'Aquila, il primo, di cui non ricordo il nome, ad una settimana di Pratica Alpinistica a San Martino di Castrozza , l'altro, Sergio Corsi, in diverse occasioni associative. Mi è dispiaciuto molto della breve vita di queste due sezioni. Ma confido, come lo è stato per Roma, in una nuova fondazione, soprattutto per quella dell'Aquila.Sarebbe bello che alpinisti e amanti della montagna dell'Aquila e dintorni, in un momento così doloroso a causa del terribile terremoto che ha colpito la loro città, ritrovino nella Giovane Montagna momenti di sollievo, solidarietà e amicizia. E' l'augurio che faccio alla sezione di Roma.Ora esprimo un vivo ringraziamento per la cordiale accoglienza riservatami e riservo un segno di gratitudine a voi tutti cari amici, responsabilmente convenuti, per continuare a sorreggere il ruolo della Presidenza centrale, affinché essa possa dar sostegno e valore ai consigli sezionali per realizzare obiettivi comuni e condivisi in unità di intenti di pensiero e di azione.Il Presidente centraleG. B. Piasentini


DI COSA SI E’ PARLATO AL “CENTRALE”

Con questo numero del Notiziario diamo avvio ad una nuova rubrica.Si ritiene opportuno, infatti, informare ogni tanto i soci sui lavori del Consiglio Centrale della GM, al quale partecipa la nostra consigliera Serena Peri, eletta dalla Assemblea dei Delegati lo scorso 24 ottobre a Roma. Fino ad allora (e per ben 16 anni) la nostra Sezione era rappresentata da Ilio Grassilli.Il Consiglio Centrale si riunisce normalmente ogni trimestre. Fra i temi trattati nelle prime due riunioni (Novembre 2009 e Febbraio 2010) riteniamo utile segnalare :

l’insediamento del nuovo Presidente Centrale (Tita Piacentini, presidente della sezione di Venezia) e il completamento del nuovo organigramma, che vede, in particolare: Lorenzo Tealdi (presidente di Pinerolo) come nuovo coordinatore della CCASA e Eugenio Gianotti (Torino) come nuovo segretario centrale.

la decisione di pubblicare, sotto forma di Quaderni, per ora tutta la documentazione relativa al lavoro prodotto in vista dei “100 anni di GM” (il famoso Documento e gli atti del Convegno di La Verna). I Quaderni, la cui idea è nata dal presidente Piasentini che ne curerà direttamente la pubblicazione assieme a coordinatori di volta in volta nominati, non sarebbero in concorrenza con la Rivista né con i notiziari sezionali perché affronterebbero, quando se ne presenti l’occasione e non con cadenza prevista e regolare, argomenti particolari della storia dell’associazione, trattati in maniera “monografica” e disponibili per un futuro “archivio” delle vicende salienti della nostra storia associativa.

il progetto, a cura della CCASA, di una pubblicazione relativa all’etica dell’alpinismo; il coordinamento è stato affidato a Luciano Caprile, ex presidente centrale e membro della CCASA.

il progetto di curare una pubblicazione per la celebrazione dei 100 anni di GM: Tita Piasentini se ne è assunto in prima persona il coordinamento, assieme al prof. Basaldella. L’idea è quella di offrire, attraverso il patrimonio di ogni sezione, percorsi alpinistici collegati con figure di rilievo delle singole storie sezionali. Ma ne sapremo di più nei prossimi mesi.

la decisione di arricchire il “Rally” prevedendo, oltre a quella tradizionale di scialpinismo, anche una competizione a squadre su ciaspole. Si inizia con la edizione di quest’anno, a Pragelato, che sta registrando un numero di iscrizioni molto elevato.

la volontà di potenziare il sito Internet GM, con l’invito a tutte le sezioni di fornire la collaborazione per una nuova rubrica dedicata alle “attività francigene”; il responsabile del sito, che rappresenta il Consiglio Centrale, è Stefano Vezzoso (sez. di Genova).

la preparazione del 1° Corso base di Arrampicata (21-23 maggio 2010) aperto anche ai principianti. la costituzione di una “Sottosezione Virtuale” per raccogliere e collegare, in tutto il territorio nazionale,

escursionisti interessati ai Sentieri Frassati e, più in generale, agli ideali associativi della Giovane Montagna.

Torneremo prossimamente ad aggiornarvi con altre notizie.



Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo, facendola nostra, la lettera aperta di Brunella Perretta in memoria di Costanza Trigiani Biocco:


Cara Costanza

La morte ti ha portato via il 16 Gennaio scorso, all'improvviso, sorprendendo tutti e forse soprattutto te, che contro di lei stavi conducendo una lotta strenua e solitaria e che volevi a tutti i costi vincente.

La conoscenza del tuo male, sin dall'inizio, ha fatto nascere in te la determinazione di affrontarlo in maniera quasi provocatoria, certa che il tuo corpo ancora vigoroso avrebbe avuto la meglio.

Apprezzavi troppo il valore di una 'vita autentica' che non hai mai voluto barattarlo con un'agonia che poteva essere spaventosa. “Voglio poter vivere come una persona sana” è quello che mi hai ripetuto più volte e questa tua convinzione ti ha portato ad imboccare quel tunnel lungo e faticoso alla fine del quale tu intravedevi la luce.

Il coraggio e la forza che hai dimostrato sono un grande esempio e tutta la comunità che si è raccolta intorno a te, nella tua terra, l'ha testimoniato a più voci: quella giovane ed accorata dei tuoi cari nipoti e quella matura dei tuoi fratelli e sorelle, parenti, amici. Tutti hanno testimoniato la grande generosità, la tenacia e la determinazione che hanno caratterizzato diversi momenti della tua vita e soprattutto la genuinità dei tuoi sentimenti.

A scuola sei stata un'insegnante seria e appassionata che ha sempre preteso molto dagli alunni cercando di tirar fuori tutte le loro potenzialità. L'umanità e l'amore che mettevi nel tuo lavoro ha dato certamente i suoi frutti: mi raccontavi, con orgoglio, le parole di stima e di affetto che percepivi tutte le volte in cui, girando nel quartiere, incontravi ex alunni ormai diventati adulti.

Cara Costanza,

ti ho accompagnato fino a quel luogo buio dove è stata rinchiusa la tua 'fisicità' e ora che non ci sei più il tuo dolce sorriso e i tuoi occhi allegri e profondi saranno sempre con me.

Il mio pensiero va al tuo Luciano. A lui dico di essere fiero di te e forte nella convinzione che, nel dolore, il valore della tua persona lo accompagnerà e sosterrà per sempre.

Ciao Costanza

la tua amica Brunella


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