VITA ORDINARIA sceneggiatura di Finetti Ester

VITA ORDINARIA

di Finetti Ester

cellulare: +393450908650

e-mail: esterfinetti@gmail.com

pubblicata il 24/06/2019

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EST. GIORNO - VEDUTA ROMA – ESTABLISHING, 1

SEQUENZA DEI SOGNI DI MATTIA

INT. GIORNO, APPARTAMENTO MATTIA, CAMERA DI OLGA E MATTIA, 2

SUONO DELLA SVEGLIA

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MATTIA si sveglia, legge l'ora: sono le 06:57.

Mattia preme il pulsante per spegnerla.

Si distende supino sul letto e fissa il soffitto bianco con sguardo assente e vuoto.

Dopo tre minuti guarda la sveglia che segna le 07.00 .

Si mette a sedere sul fianco del letto e si alza molto svogliatamente.

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INT. GIORNO, APP., BAGNO, 3

Va in bagno grattandosi con la mano destra la parte posteriore del collo.

Nel frattempo, sbadiglia.

Entra in bagno, chiude la porta dietro di sé e si mette ad orinare, sbadigliando.

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Guarda un punto fisso sul fondo del gabinetto mentre sente scorrere la sua pipì.

OLGA(F.C.)

“Vedi di centrare la tazza questa volta

Sennò li pulisci

TU gli schizzi, OK?!”.

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Mattia la imita goffamente, parlando a bassa voce.

Si tira su i pantaloni e si guarda allo specchio: si passa il mento con la mano e nota due peli.

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Prende il rasoio elettrico e se lo passa svogliatamente su e giù, a destra e a sinistra del mento.

INT. GIORNO, APP. , CUCINA 4

Mattia mette a posto il rasoio ed esce dal bagno .

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Poi entra in cucina dove c'è sua moglie OLGA.

Olga va in bagno a prepararsi.

ALBA, la figlia quindicenne di Mattia e Olga, entra in cucina. Ha i capelli sciolti, un rossettorosso, un top nero con la pancia fuori e dei jeans stretti.

MATTIA

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“Dove vai vestita così?”

(sbuffando, mentre messaggia

con il cellulare)

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“A scuola.”

MATTIA

“Torna in camera tua.

E cambiati.”

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“Oddio papà!

Che palle che sei!”.

Alba afferra con violenza la cartella appoggiata alla parete del salotto ed esce di casa,sbattendo la porta.

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Olga entra in cucina.

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“E' possibile che

tu e TUA figlia

dobbiate sempre litigare?”

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MATTIA

(urlando)

“MIA FIGLIA?!

Ti ricordo che Alba

è anche TUA figlia!”

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INT. GIORNO, APP., CAMERA OLGA E MATTIA, 5

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Olga guarda Mattia e arrovescia gli occhi.

Olga, mentre Mattia le urla addosso, se ne va dalla cucina. Entra in camera, afferra la borsa, edesce sospirando.

Si avvicina alla porta della cucina, rimanendo sull'uscio.

INT. GIORNO, APP. , CUCINA, 6

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“Stasera prepara tu la cena.

Farò tardi a lavoro”.

MATTIA

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“La preparo SEMPRE io

la cena, Olga.”

“Non è vero. E

Smettila di lamentarti”.

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Olga esce di casa sbattendo la porta.

Mattia si prepara il caffè, lo mette sul gas.

Si prende i biscotti dalla credenza e si mette a sedere sulla sedia del tavolo della cucina.

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Rimane a fissare il vuoto.

Poi, con movimenti meccanici, apre il pacco di biscotti, afferra una gocciola e comincia amangiarla.

Mastica molto lentamente, quasi a fatica.

Spezzetta il biscotto in quattro e deglutisce, quasi soffocandosi.

Tossisce e lacrima dagli occhi.

Respira affannosamente, poi, riprende a respirare normalmente.

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Si gira verso la moca del caffè e si accorge di averlo bruciato.

MATTIA

(sbuffando sonoramente)

“Cazzo ...”.

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Si versa il caffè in una tazza e ne beve un sorso, ma lo sputa nel lavandino.

Apre il rubinetto del lavandino e beve un sorso di acqua per risciacquarsi la bocca.

Va in camera ciabattando.

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Apre l'armadio e rimane fermo a fissarlo un istante per capire cosa indossare.

Si gira verso la sveglia per controllare l'ora: sono le 07:35.

Si rigira verso l'armadio, sceglie i vestiti a caso e si veste in velocità.

Si avvicina alla porta di casa, infila le scarpe allacciandole alla buona.

Esce dalla porta di casa chiudendola delicatamente.

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MATTIA

(sbuffando)

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“Le chiavi della macchina ...”

Rientra in casa e prende le chiavi della macchina appoggiate sul mobile del salotto.

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Esce di casa e va verso l'ascensore.

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INT. GIORNO, APP. , STUDIO DI OLGA, 7

MATTIA

“La ventiquattrore!

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Ma che cazzo di

problemi ho oggi?”.

Ritorna indietro, rientra in casa, va nello studio di Olga dove trova la sua ventiquattrore.

L'afferra e se ne va sbuffando.

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Scende le scale e pigia il pulsante dell'ascensore.

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INT. GIORNO – ASCENSORE, 8

Entra nell'ascensore e si guarda allo specchio con uno sguardo vuoto, inespressivo.

Si avvicina allo specchio, notando due crosticine vicino al mento dove si era passato il rasoio.

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Abbassa lo sguardo verso i calzini e si accorge che uno è blu e l'altro è nero.

Sbuffa e pigia il pulsante per andare al piano terra.

ROSSANA(F.C.)

“Un momento!”

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RUMORE (LIEVE E DISTANTE) DEI TACCHI DI ROSSANA

RUMORE DEI TACCHI PIU' FORTE E VICINO.

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Mattia ferma le porte dell'ascensore mentre si stanno per chiudere.

Appare ROSSANA: giovane donna, prosperosa, bella. Gli occhi neri, intensi e labbra carnose.

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ROSSANA

(sospirando).

“Ciao Mattia.”

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Rossana guarda Mattia, gli sorride ammiccando ed entra nell'ascensore.

MATTIA

“Ciao Rossana.”

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Mattia si ferma un attimo a fissarla impalato.

Rossana entra nell'ascensore.

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ROSSANA

“Piano terra, giusto?”

Mattia ritorna in sé.

MATTIA

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“Oh si … Si certo!”

Rossana e Mattia si sfiorano le mani mentre cercano entrambi di pigiare il bottonedell'ascensore.

Si fermano imbarazzati e si sorridono a vicenda.

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MATTIA

“Oh! Scusa... Sono un po'

sbadato oggi...”.

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ROSSANA

“Di nulla, tranquillo”.

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Rossana sorride a Mattia che ricambia imbarazzato.

Rimangono in silenzio imbarazzati mentre l'ascensore scende dal terzo piano al piano terra.

Rossana tira fuori uno specchietto e un rossetto dalla borsa.

Si mette il rossetto, aggiustandosi i bordi con il dito.

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Mattia lancia uno sguardo veloce sulla scollatura della camicia di Rossana da cui intravede unseno prosperoso.

Rossana non si accorge di nulla.

Rimette lo specchietto e il rossetto nella borsa e guarda Mattia.

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Giunti al piano terra, si aprono le porte dell'ascensore.

Mattia lascia passare prima Rossana.

Poi, passa lui.

ROSSANA

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“Buona giornata”.

MATTIA

“Altrettanto”.

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Mentre Rossana esce, Mattia le guarda il fondoschiena.

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INT. GIORNO – ATRIO DELL'APPARTAMENTO,9

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Mattia va a prendere la posta dentro alla casetta che c'è nell'atrio dell'appartamento.

Vede una bolletta, la guarda schifato e la rimette dentro alla cassetta postale.

Mattia cammina verso il garage.

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INT. GIORNO - GARAGE, 10

Mattia entra in garage, apre la macchina, ci sale e accende la radio.

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EST. GIORNO – STRADE DI ROMA, 11

Mattia fa la strada per andare a lavoro.

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Accende la radio e alza il volume della prima stazione radio che trova.

SPEAKER RADIOFONICO (V.N.)

“Oggi tre stelle per il sagittario.

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Niente di nuovo sotto il sole, purtroppo.

A lavoro evita di fare richieste

troppo azzardate.

In amore, fai attenzione alle distrazioni.”

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Mattia guida imprecando: le altre macchine gli tagliano la strada e trova spesso il semafororosso.

Mattia si ferma perché trova un semaforo rosso.

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MATTIA

“Guarda questo deficiente...”.

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Impreca, lamentandosi del ciclista che passa sulle strisce pedonali in bici.

Si guarda attorno e nota un negozio di biancheria intima.

Sulla vetrina c'è una donna che sta vestendo un manichino.

Le cade qualcosa a terra: si china a raccoglierlo, la maglietta si alza, lasciando scoprire i seniprosperosi.

Mattia si ferma a guardarla per alcuni minuti.

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Il semaforo è di nuovo verde, ma Mattia non se ne accorge.

Gli suonano il clacson da dietro.

AUTISTI INCOLONNATI DIETRO A MATTIA

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“'A figlio de una mignotta!”

“Ti muovi, cazzo?!”

“E' verdeeee!”.

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Mattia li manda a quel paese e riprende a guidare, dirigendosi a lavoro.

INT. GIORNO – UFFICIO DI MATTIA, 12

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Mattia entra nel suo ufficio e accende il computer.

Un collega di lavoro fa capolino, rimanendo fuori dalla porta dell'ufficio di Mattia.

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COLLEGA DI LAVORO

“Sono a livello 7 di Candy Crash.

Fra poco ti raggiungo, stronzo!”

MATTIA

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(sogghignando)

“Vedremo ... ”.

Il collega di lavoro se ne va.

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IMPIEGATA

“Buongiorno capo!

“Buongiorno.”

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Il capo bussa alla porta aperta dell'ufficio di Mattia ed entra.

Mattia chiude la pagina web di Candy Crash e apre quella delle e-mail di lavoro.

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“Riunione alle 17.00.

Siamo nella sala 2, ok?”

MATTIA

“Certo capo.”

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Il capo esce e Mattia riprende a giocare a Candy Crash.

Continua a guardare l'orologio da polso.

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Si lascia andare sulla poltrona.

Si alza e va a prendersi un caffè.

INT. GIORNO – CORRIDOIO CON MACCHINETTE DEL CAFFE', 13

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Incontra un COLLEGA DI LAVORO che finge di dargli una pacca sul fondoschiena.

Mattia si spaventa.

Il collega di lavoro scoppia a ridere.

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COLLEGA DI LAVORO

“Paura eh!”

COLLEGA DI LAVORO

(sussurrando all'orecchio di Mattia)

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“Hai visto la sventola

che ha sostituito Luisa?”

MATTIA

“No … Ma perchè?

Luisa si è licenziata?”

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COLLEGA DI LAVORO

“No, magari!

E' in maternità.

Qualcuno ha messo incinta

quel bidone dell'umido!”

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MATTIA

“Come si chiama quella nuova?”

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COLLEGA DI LAVORO

“Svetlana ...

Puoi immaginarti

il soprannome”.

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MATTIA

“Stai proprio in fissa, eh?!”

COLLEGA DI LAVORO

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“Dovessi vedere il suo culo, cazzo!

Parla da solo, è perfetto!

Altro che quello di mia moglie !”.

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Mattia lo ascolta disinteressato e si incammina per ritornare al suo ufficio.

Rientra, chiude la porta e si siede sulla poltrona sbuffando.

Guarda l'ora, si mette a giocare a Candy Crash.

Sbircia se c'è qualcuno e poi riprende.

Tira fuori una pallina antistress dal cassetto, distende le gambe sulla scrivania e comincia agiocherellarci.

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Mattia guarda l'ora sul suo orologio da polso: sono le 17:00.

Sbuffando, prende la sua ventiquattrore e va in sala 2.

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INT. GIORNO, SALA 2, 14

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Un GRUPPO DI COLLEGHI DI LAVORO di Mattia entra.

Tutti, Mattia compreso, prendono posto sulle sedie attorno al tavolo.

(Di fronte a Mattia c'è il collega di lavoro che gli ha parlato di Svetlana).

Il capo entra nella sala 2.

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“Bene, ora che ci siamo tutti

possiamo iniziare.

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Allora … “

Il capo parla, ma Mattia non lo ascolta.

Ha lo sguardo totalmente assente e osserva ogni minimo gesto del capo.

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Si sofferma sulle movenze del suo labiale.

Il collega di lavoro di fronte a Mattia lo fissa e richiama la sua attenzione facendogli un cenno.

Mattia non si accorge.

Lo stesso collega gli fa un altro cenno, ma Mattia non si accorge.

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Lo stesso collega gli dà un calcio sotto al tavolo: Mattia se ne accorge e lo guarda.

COLLEGA DI LAVORO

(indicandogli Svetlana)

“Svetlana, dietro di te”.

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Mattia, con fare disinteressato, si volta e vede SVETLANA.

Svetlana è bionda, alta, con il seno prosperoso.

Indossa un vestito succinto molto corto e un paio di tacchi vertiginosi.

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Svetlana percorre il corridoio con in mano dei fogli.

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Mattia si rigira verso il suo collega di lavoro che sogghigna e mima il seno prosperoso diRossana.

Mattia accenna a un sorriso.

“... Mattia, tu cosa ne pensi

del progetto di Marco?”

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Mattia viene colto di sorpresa: fa un leggero sobbalzo.

MATTIA

“ Si … si,io sono

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d'accordo”.

Il capo alza un sopracciglio, si gira verso la lavagna digitale e riprende a parlare.

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Mattia finge di ascoltarlo: appoggia i gomiti sul tavolo, la testa sulla mano e accavalla le gambe.

Continua a guardare l'ora sull'orologio appeso alla parete della stanza.

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Alle 18:00 termina la riunione e Mattia esce dalla sala.

EST. TARDO POMERIGGIO – STRADE DI ROMA, 15

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Mattia sale in macchina e la mette in moto.

Va nel bar da Mario.

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INT. TARDO POMERIGGIO – BAR DA MARIO, 16

Mattia entra nel bar da Mario.

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MATTIA

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“Mario, una bella bionda”.

Mattia si siede sulla sedia di fronte al bancone del bar.

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(ridendo)

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“Già qui?”

MARIO (il barista) : uomo maturo, alto, robusto, con i capelli neri e ricci.

prende il boccale di birra e lo riempie di birra fino al bordo.

Mattia lo osserva e sgranocchia una nocciolina che prende dalla ciotola sul bancone.

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MATTIA

“Non sei contento di vedermi?”

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MATTIA

(passandosi le mani sul viso)

“Sono stufo di lavorare in ufficio, Mario.

Voglio aprirmi un bar a Porto Rico.”

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Mario ride.

MATTIA

“Che c'è di tanto

divertente?”

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MATTIA

(guarda un punto fisso)

“Almeno faccio qualcosa di diverso,

vedo il mare,

conosco nuova gente, …

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ah, eh le donne …!”.

Mattia sgranocchia un'altra nocciolina.

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LA PORTA DEL BAR SI APRE

Rossana entra.

Mattia si gira verso di lei e la guarda.

MATTIA

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“Ciao!”

ROSSANA

“Ciao!”

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Rossana raggiunge Mattia, si siede di fronte al bancone e si sposta la folta chioma rossa.

ROSSANA

“Una bionda media, per favore.”

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Mario prende il boccale, lo riempie e lo appoggia sul bancone di fronte a Rossana.

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(mentre appoggia il boccale sul

bancone di fronte a Rossana)

“ Ecco qui la bionda media

per la signorina .”

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ROSSANA

(sorridendo a Mario)

“Grazie Mario.”

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Mattia beve un sorso della sua birra, evitando lo sguardo di Rossana.

Rossana lo guarda.

ROSSANA

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(sorridendo a Mattia)

“Abbiamo gli stessi gusti!”

Mattia ricambia il sorriso.

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Rossana beve un sorso della sua birra.

Passa un minuto.

MATTIA

(rivolgendosi a Rossana)

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“Non ti ho mai vista qui da Mario …

Lavori da queste parti?”

ROSSANA

“Si, lavoro in un negozio

di biancheria intima.

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E' qui vicino,

affianco all'incrocio”.

ROSSANA

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(giocherellando con i capelli)

“In realtà …

vengo qui da poco.

Da quando il mio ex mi

ha lasciata per un'altra”.

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MATTIA

“Oh … Mi dispiace ...”

ROSSANA

“No, non devi dispiacerti.

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E' stato uno stronzo.

Punto e basta.

Ma io non ci penso più”.

MATTIA

(facendo spallucce)

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“Di stronzi

ne è pieno il mondo”.

ROSSANA

(sorridendo)

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“Grazie.”

MATTIA

“Di che?”

ROSSANA

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“Per non avermi detto

che mi merito di meglio.

Sai, le solite frasi di

circostanza ...”

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MATTIA

(ridendo)

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“Figurati!Sono piuttosto diretto.

Ti dico solo quello che penso.”

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Rossana sorride a Mattia e gli sfiora leggermente la gamba.

Mattia finge di non accorgersene.

SQUILLO DI UN CELLULARE

Rossana fruga dentro alla sua borsa, tira fuori il cellulare e risponde.

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ROSSANA

“Pronto?

Si, si, sono io.

Certo, nessun problema.

Ok, gli confermerò

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per e-mail oggi stesso”.

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Rossana riattacca guarda Mattia sorridendo.

ROSSANA

“Beh, .. Io devo andare.

Ci vediamo.”

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Rossana passa le mani sulla sua gonna per raddrizzarla e prende la sua borsa.

MATTIA

“Aspetta … Vuoi un passaggio?”

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ROSSANA

“Beh … Si grazie!”

Mattia le prende la giacca che Rossana ha lasciato sul bancone, la aiuta ad infilarla e le sfioradelicatamente la schiena, accompagnandola verso la porta.

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Mattia apre la porta e la lascia passare per prima.

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Rossana gli sorride.

Poi passa lui.

INT. SERA – GARAGE DELL'APPARTAMENTO, 17

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ROSSANA

“Beh, grazie mille

per il passaggio!”

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MATTIA

“Di nulla.

Quando vuoi ...” .

La gonna di Rossana si solleva un pochino, lasciando intravedere le reggicalze.

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Mattia lancia una rapida occhiata alle reggicalze.

Rossana si sistema la gonna, si alza dal sedile della macchina di Mattia che lancia una rapidaocchiata al suo fondoschiena, passandosi la mano sulla bocca.

INT. SERA – APPARTAMENTO, SALOTTO, 18

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Mattia rientra a casa, lancia le scarpe a terra e si butta sul divano a pancia in giù, comprimendola sua testa sul cuscino.

A stento respira.

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Alba entra in casa.

“Ciao!”.

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MATTIA

“Ciao.”

Alba si chiude a chiave in camera sua.

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Dopo poco entra Olga.

“Ciao!”

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(mentre si toglie i tacchi

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e si massaggia i piedi)

“Non hai preparato nulla, Mattia?”

MATTIA

(prendendosi una birra

dal frigo)

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“No, sono appena tornato”.

“Bene! Devo sempre fare tutto

io in questa casa”.

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INT. SERA APPARTAMENTO, CUCINA, 19

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Mattia, sbuffando, va in cucina e comincia a preparare la tavola.

Mattia va verso Olga e tenta di baciarla, ma lei lo schiva.

Mattia rimane impalato con la salvietta in mano.

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Alba entra in cucina.

“Cosa c'è di buono da mangiare?”

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“Nulla. Tuo padre non ha preparato

la cena”.

Alba apre la porta del frigo.

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(si passa una mano fra i capelli)

“Alba, il frigo piange

o c'è ancora cibo”?

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“Si, si. Tieni”

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Alba passa il petto di pollo e l'insalata ad Olga.

Olga prepara la cena.

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Alba si siede a capotavola mentre messaggia con il cellulare e sorride.

Alba appoggia il telefono sul tavolo.

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INT. GIORNO , APP. , SALOTTO, 20

Mattia si siede sul divano per guardare la televisione.

RUMORE DEL FORNELLO ACCESO, DEL VAPORE, DELL'ACQUA.

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RUMORE DEI PETTI DI POLLO CHE SI CUCINANO.

INT. GIORNO, APP. , CUCINA, 21

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“A tavola!”

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Olga serve la cena e Mattia e Alba si siedono.

Olga si pulisce velocemente le mani sulla gonna nera e si mette a sedere per cenare.

RUMORE DI PIATTI, POSATE.

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TINTINNIO DEI BICCHIERI.

Alba sbriciola un pezzo di pane.

MATTIA

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“Voglio chiedere la promozione

al capo”.

MATTIA

(sorseggiando l'acqua)

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“E' da un po' che lavoro lì ...”.

(con lo sguardo assente)

“Mi sembra una

buona idea”.

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RUMORE DI PIATTI E POSATE.

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MATTIA

“Com'è andata

a scuola, tesoro?”

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MATTIA

(appoggiando la

forchetta sul piatto)

“Tutto bene?”

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“Mmh- mmh”.

(mangiando un pezzo di pane)

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“Mamma, posso andare dalla Ele

stasera?

Ripassiamo storia insieme”.

“Avete verifica domani?”

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“Si, con la Bortolazzi”.

“Ok.

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Basta che studiate.

L'anno scorso hai preso

il debito con la Bortolazzi

Ricordi?”

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“Si, si, vado dalla Ele per quello.

Lei è brava in storia”.

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VIBRA IL TELEFONO DI ALBA.

Alba prende il telefono e risponde al messaggio ricevuto.

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MATTIA

(sospirando)

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“Alba, ...Ti ho detto cento volte

di non usare il telefono a tavola...”.

MATTIA

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(passandosi la salvietta

sulla bocca)

“Lo sai...

Non è buona educazione...”.

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“Papà, che palle che sei!

Io non ce la faccio più

a vivere qui!”

MATTIA

“Sotto questo tetto rispetti

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le mie regole e quelle di tua madre.

OK?!”

Alba si alza rumorosamente dalla sedia e va in camera sua, chiudendosi a chiave.

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“Signorina,

Portati via il piatto!”.

Alba riapre con violenza la porta di camera sua, entra in cucina imbronciata e mette il suo piattoin lavastoviglie.

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Poi torna in camera sua sbattendo la porta.

MATTIA

“Perché non le dici mai nulla?

Io faccio sempre il lupo cattivo!”

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(beve un sorso di acqua)

“Da giovane ascoltavi

sempre i tuoi?”

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MATTIA

“Qualche volta combinavo le

mie cazzate.

Ma non ho mai

mancato loro di rispetto.

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Mai”.

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(emettendo un risolino)

“Eri il classico sfigato.”

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Mattia fulmina Olga con uno sguardo.

MATTIA

“Ricordi quando hai preso una

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sberla in faccia da tuo padre?

Io ho assistito a quella scena.

Gli avevi risposto male.

Tipo come fa tua figlia con me”.

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“Mio padre se la prendeva

per tutto,lo sai …”.

MATTIA

“Vedremo la prima volta che

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Alba ti risponderà male …

Voglio vedere se non ti incazzi!”

“Ma si, Mattia, rilassati …

E' solo una ragazzina ...”

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MATTIA

“A cui manca un po'

di disciplina.”

MATTIA

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(sospirando)

“Ma cosa te lo dico a fare...

Parlare con te è come

parlare con un muro ...”.

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Olga sospira.

Mattia comincia a sparecchiare.

Olga rimane ancora un po' a tavola a sorseggiare l'acqua, guardando un punto fisso.

Poi si alza e fa i piatti con gesti meccanici.

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ALBA (F.C)

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“Ciao, vado da Ele.

A domani!”.

“Ciao, tesoro”.

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MATTIA

“Ciao.”

Alba esce dalla porta di casa.

184 / 552

LA PORTA DI CASA SBATTE.

185 / 552

INT. NOTTE – APPARTAMENTO, SALOTTO, 22

Sono le 23.30.

186 / 552

Olga è a letto a dormire e Mattia sta guardando la televisione.

La sua camicia è stropicciata.

Mattia è disteso supino sul divano mentre guarda la televisione con disinteresse.

Continua a girare i canali a caso.

Poi sbadiglia, si mette a sedere sul divano e si passa le mani sul viso e tra i capelli.

Si alza e va in corridoio.

187 / 552

INT. NOTTE – APPARTAMENTO, STUDIO, 23

Mattia vede la luce accesa dell'abat-jour sulla scrivania dello studio di Olga.

188 / 552

Entra nello studio. Mentre sta per pigiare l'interruttore vede una scatola sulla scrivania.

Dentro è vuota.

Lancia un'occhiata al cestino: dentro ci sono scartoffie e un nastro regalo.

189 / 552

190 / 552

Mattia guarda meglio dentro al cestino: c'è un biglietto strappato in quattro pezzi.

Incuriosito li ricompone.

191 / 552

Ottiene un biglietto con una scritta.

BIGLIETTO

192 / 552

UN PENSIERINO SPECIALE,

COME TE . P.

193 / 552

Mattia guarda il biglietto in modo confuso e stranito.

Lo guarda, lo gira e lo rigira tra le sue mani.

Fruga tra le altre scartoffie nel cestino della moglie, ma non trova nulla.

194 / 552

Vede il computer di Olga sulla scrivania: lo accende e prova svariate password, tutte errate.

Prova con la data di nascita di Alba: 11/06/2003.

Funziona: controlla tra i messaggi di posta elettronica della moglie, ma è vuoto.

Le mani gli tremano.

195 / 552

Prova a guardare tra gli indirizzi più frequenti e trova quello di un certo Pietro (= pietro.accorsi@unipol.com).

Guarda stranito questo nome.

196 / 552

Controlla la cartella di immagini nel computer di sua moglie.

Si passa nervosamente le mani tra i capelli e in viso.

Respira affannosamente.

Afferra il cestino con violenza e ne rovescia il contenuto a terra.

Si mette in ginocchio a frugare in continuazione.

197 / 552

Rimette le scartoffie dentro al cestino e chiude il computer di Olga.

198 / 552

Soffoca un urlo mettendosi le mani davanti alla bocca.

INT. NOTTE – APPARTAMENTO, BAGNO, 24

199 / 552

Va verso il bagno a grandi passi e spalanca la porta socchiusa.

PORTA DEL BAGNO CHE SBATTE CONTRO LA VASCA DA BAGNO

200 / 552

Sposta il mobiletto del bagno e prende il pacchetto di sigarette e l'accendino nascosti lì dietro.

Esce di casa e va sulla terrazza del condominio.

201 / 552

EST. NOTTE – APPARTAMENTO, TERRAZZA, 25

Mattia vede in lontananza Rossana che sta fumando.

Mattia la raggiunge.

202 / 552

MATTIA

“Ciao!”

ROSSANA

“Ciao!”

203 / 552

MATTIA

“Posso farti compagnia?”

204 / 552

ROSSANA

“Si, certo!

Non sapevo fumassi ...”

MATTIA

“Ogni tanto sai...

205 / 552

Quando mi viene voglia ...”

Mattia guarda il panorama del quartiere in cui abita con un'espressione vuota e triste.

Rossana si accende la sigaretta e la passa a Mattia che se l'accende a sua volta.

206 / 552

Mattia osserva il braccio di Rossana e nota il suo tatuaggio.

MATTIA

“Sei gemelli?”

207 / 552

ROSSANA

“Si … Come fai a saperlo?”

MATTIA

208 / 552

“Guardando il tuo tatuaggio”

Mattia le indica il tatuaggio.

209 / 552

ROSSANA

“Conosci i segni?”

210 / 552

MATTIA

“Nah … non sono

un esperto, ma so

qualche cazzata riguardo ...”

211 / 552

ROSSANA

“Tipo? Le date di ogni segno?”

MATTIA

“Si, e anche le caratteristiche”

212 / 552

MATTIA

(fa un tiro con la sigaretta)

“Più o meno ...”

ROSSANA

213 / 552

“Io sto in fissa con i segni!”

MATTIA

“Io sono ...”

ROSSANA

214 / 552

“No, aspetta!

Provo ad indovinarlo io.”

ROSSANA

(sorridendo)

“Dammi qualche indizio ...”.

215 / 552

MATTIA

“Allora ...”.

216 / 552

MATTIA

(appoggiando le mani sul

corrimano)

“Sono … un ottimista incallito;

amo viaggiare, mangiare, …

217 / 552

Insomma, adoro i piaceri

della vita, ...

Mh … “.

MATTIA

(guardando Rossana)

218 / 552

“Odio la routine …

Ho sempre bisogno di

emozioni intense, di adrenalina,

Si, insomma ….

Non sono fatto per

219 / 552

la monotonia ...”.

ROSSANA

“Sagittario!”

220 / 552

MATTIA

“Esatto!”

ROSSANA

“Beh … io non credo

più di tanto alle previsioni;

221 / 552

sai, tipo l'oroscopo giornaliero...

Credo alle caratteristiche

dei singoli segni …”.

ROSSANA

“Per farti un esempio:

222 / 552

la mia collega di lavoro ha

la testa sempre fra le nuvole,

è simpatica, buona e super creativa...

Sai di che segno è?”

MATTIA

223 / 552

“Beh, di sicuro sarà

un segno d'aria …

Ma non saprei ...”

224 / 552

225 / 552

ROSSANA

“E' dell'acquario.

Avevo una mezza sensazione che

226 / 552

fosse di quel segno …

Così, le ho chiesto quando

compie gli anni.

Mi ha detto che il suo

compleanno è il 10 febbraio”.

227 / 552

MATTIA

“Azzeccato in pieno!”

ROSSANA

228 / 552

(sorridendo)

“Già … credo di avere

un sesto senso

per i segni...”.

229 / 552

Rossana tira fuori un'altra sigaretta dal suo pacchetto.

ROSSANA

“Ne vuoi un'altra?”

230 / 552

MATTIA

“Si, grazie”.

Rossana sorride a Mattia e tira fuori una sigaretta per lui.

Mattia la prende, prende l'accendino di Rossana.

231 / 552

Accende la sigaretta di Rossana e poi la sua.

MATTIA

232 / 552

“Allora, da quanto vivi

a Roma?”

ROSSANA

“Da poco. Circa quattro

mesi e mezzo”.

233 / 552

MATTIA

“Quanto la odi

da uno a dieci?”

234 / 552

ROSSANA

(ridendo)

“No, io sono innamorata

235 / 552

di questa città...”

MATTIA

“Imparerai ad odiarla, vedrai.

Questa non è una previsione

236 / 552

astrale, puoi starne certa”.

ROSSANA

(sorridendo)

“Addirittura!

237 / 552

Beh, se la metti così

allora, ...”.

MATTIA

“Però potrai

sempre scappare

238 / 552

all'estero …

Qualora ne sentissi

il bisogno ...”.

ROSSANA

(sorride)

239 / 552

“E' così che fai

tu per sopravvivere a Roma?”

MATTIA

(sospirando e appoggiando i gomiti sul corrimano)

240 / 552

“Facevo …

Ora non lo faccio più ...”

ROSSANA

“Come mai?

241 / 552

Soffochi il

Sagittario che c'è in te?”

MATTIA

“No, ma ho una famiglia...

Non posso più viaggiare

242 / 552

come prima ...”.

243 / 552

ROSSANA

244 / 552

“Oh … Capisco”.

ROSSANA

(giocherellando con i

capelli)

“In che posti sei stato?”

245 / 552

MATTIA

“Beh … Sono stato a New York, …

Barcellona, … Londra, Egitto.

Ma il miglior viaggio

è stato in Thailandia …

246 / 552

Unica!”

ROSSANA

“Davvero?”

MATTIA

247 / 552

“Si, assolutamente.

Ho visitato il parco di

Khao Yai e la città

storica di Ayuttaya …

Incredibili!”

248 / 552

ROSSANA

“Ma sei andato lì da solo?”

MATTIA

“Si, mi sono preso un anno

249 / 552

sabbatico dopo il liceo.”

MATTIA

(sorridendo)

“Ho passato il Capodanno lì ed

è stato una figata”.

250 / 552

ROSSANA

(sorridendo)

“Immagino ...”

MATTIA

251 / 552

“Lo rifarei subito!”

ROSSANA

“Se ti dessero un

biglietto di sola andata

252 / 552

per la Thailandia,

lo accetteresti?”

253 / 552

MATTIA

“Partirei stasera

stessa, scherzi?!”

254 / 552

Rossana scoppia a ridere.

Mattia ride.

MATTIA

“Tu? Che viaggi

255 / 552

ha fatto?”

ROSSANA

“Non molti …

256 / 552

Ho visitato Londra e

Amsterdam …

Ma mi piacerebbe andare

a New York …”

ROSSANA

257 / 552

(sospirando)

“Dovevo andarci con

il mio ex quest'estate,

ma poi ...”

258 / 552

Mattia e Rossana rimangono in silenzio per un paio di minuti.

MATTIA

“Se ti dessero un biglietto

di sola andata per

New York, partiresti oggi stesso?”

259 / 552

ROSSANA

“Si, certamente.

Non so cosa farei lì,

ma ci andrei anche se non

260 / 552

ho programmato nulla.

Mi piace vivere alla

giornata, sai, senza

programmare qualsiasi

cosa della mia vita ...”

261 / 552

Mattia scoppia a ridere.

262 / 552

ROSSANA

“Perché ridi?”

MATTIA

263 / 552

“Nulla, solo che

è la stessa cosa

che ho pensato stamattina

mentre andavo a

lavoro ...”.

264 / 552

ROSSANA

“Davvero?”

MATTIA

“Si”.

265 / 552

ROSSANA

(toccando il petto a Mattia)

“Allora, c'è ancora

266 / 552

un po' del Sagittario

qui dentro!”

Rossana e Mattia scoppiano a ridere.

267 / 552

Poi rimangono in silenzio per qualche istante.

Rossana lancia a Mattia uno sguardo languido.

Mattia si avvicina a Rossana, le prende delicatamente il viso fra le mani, le dà un bacio sullafronte.

Le dà un bacio sulla punta del naso e poi arriva a sfiorarle le labbra.

La bacia a stampo sulle labbra.

268 / 552

La guarda e vede che lei ha gli occhi socchiusi e le labbra schiuse.

La bacia appassionatamente, infilandole le mani tra i capelli (sotto la nuca).

Rossana si lascia trasportare, cinge la vita di Mattia, stringendolo forte a sé.

Mattia si ferma di colpo e guarda Rossana che ha l'aria intontita.

Mattia impallidisce.

269 / 552

MATTIA

“Scusami …

Non posso...

Non posso farlo ...”.

INT. NOTTE – APP., BAGNO, 26

270 / 552

Mattia se ne va dalla terrazza e scappa a casa sua, entrando di soppiatto e facendo il minorrumore possibile.

Mattia va in bagno e si guarda allo specchio: è pallidissimo.

Sbatte nervosamente le mani sul lavandino.

271 / 552

MATTIA

(passandosi le mani sul viso)

“Che cazzo ho fatto?! ...”

Mattia esce dal bagno, prende la sua giacca ed esce di casa.

272 / 552

EST. NOTTE – STRADE DI ROMA,27

Mattia cammina imbronciato e con le mani chiuse a pugno.

273 / 552

Percorre le strade poco illuminate di Roma.

Prende a calci un bidone della spazzatura.

MATTIA

“Ma che cazzo ho fatto?!”

274 / 552

Vede un bar di Bangladesi con l'insegna “Aperto” e si dirige verso quel bar.

275 / 552

INT. NOTTE – BAR DEI BANGLADESI,28

Mattia entra nel bar e si ferma davanti alla vetrina trasparente del frigorifero piena di bottiglie dialcolici.

Si ferma a guardarle con uno sguardo inespressivo.

276 / 552

Fa la conta con il dito per scegliere la bottiglia.

Alla fine della conta, il suo dito punta una bottiglia di rum che afferra.

Mattia va a pagare e il cassiere lo guarda, alzando il sopracciglio.

Mattia fa finta di nulla e paga.

277 / 552

278 / 552

EST. NOTTE – PARCO,29

Mattia esce dal bar e va in un parco lì vicino.

Si siede su una panchina: cerca di aprire la bottiglia con le mani, ma non riesce.

279 / 552

Usa i denti per strappare via l'involucro con il quale la bottiglia è chiusa.

Mattia apre la bottiglia e si mette a bere a canna.

Dondola con la testa e comincia a vedere annebbiato il parco.

Beve una grande quantità di alcol.

280 / 552

L'alcol gli va di traverso e comincia a tossire violentemente.

Riprende a respirare normalmente.

Beve un altro sorso e sputa per terra.

Si distende sulla panchina con il fianco rivolto verso il cancello del parco.

Vede delle sagome indefinite di un GRUPPETTO DI RAGAZZI in lontananza.

Chiude gli occhi e li riapre.

281 / 552

Si passa una mano sugli occhi.

Chiude gli occhi e li riapre.

Vede sempre meno i ragazzi.

La bottiglia di alcol che tiene in mano gli cade a terra.

RUMORE DEL VETRO DELLA BOTTIGLIA

282 / 552

Mattia chiude gli occhi.

283 / 552

EST. GIORNO – PARCO, PANCHINA, 30

Una BAMBINA sfiora con il dito il viso di Mattia che si sveglia di soprassalto.

La MAMMA DELLA BAMBINA le si avvicina e le toglie il dito dal volto di Mattia.

284 / 552

MAMMA DELLA BAMBINA

“No, Lisa, no!

Non avvicinarti

agli estranei...

285 / 552

Vieni qui!”

286 / 552

La mamma afferra la bambina e la porta via.

Mattia si stropiccia gli occhi.

Si passa una mano sugli occhi per coprirli dal sole.

Guarda l'ora sul suo orologio da polso: sono le 07:40.

Si alza in piedi e torna a casa sua.

287 / 552

INT. GIORNO – APPARTAMENTO MATTIA , BAGNO, 31

288 / 552

Mattia entra in bagno, si spoglia e si lava velocemente, passandosi più volte le mani sul viso.

Esce dal box doccia.

289 / 552

RUMORE DELLA TENDA DELLA DOCCIA

INT. GIORNO – APPARTAMENTO DI MATTIA, CAMERA DA LETTO, 32

290 / 552

Mattia si veste velocemente, esce dalla camera da letto, si infila le scarpe allacciandole male.

Mattia esce da camera sua, scende le scale velocemente e va in garage.

EST. GIORNO – VIA FLAVIA 56, 33

291 / 552

Mattia parcheggia l'auto nei dintorni di “Unipol Banca”.

Si avvia a grandi passi verso la banca.

Sale i gradini a due a due mantenendo un'espressione dura sul volto.

292 / 552

INT. GIORNO – ATRIO DELLA BANCA, 34

Mattia entra nell'atrio della banca e vede sua moglie da lontano.

293 / 552

Olga sta per timbrare.

Mattia si nasconde dietro a una colonna da dove osserva sua moglie.

GIOVANNI, un uomo alto e moro, si avvicina a Mattia.

294 / 552

GIOVANNI

“Ehi, Mattia!Sono io!

Non ti ricordi di me?”

MATTIA

295 / 552

“No, no …

Mi dispiace amico!”

GIOVANNI

“Dai, eravamo in classe

insieme alle medie!

296 / 552

Sono Giovanni!”

MATTIA

“Ah si, si … Ciao

Giovanni!”

297 / 552

GIOVANNI

(ridendo)

“Beh, che stai facendo

nascosto qui dietro?”

MATTIA

298 / 552

“Nulla … Stavo...

Stavo guardando una cosa...”

GIOVANNI

“Cosa?”

299 / 552

MATTIA

“Una cosa...

Nulla di

importante...”

300 / 552

GIOVANNI

“Beh, comunque se vuoi

un giorno possiamo prenderci

un caffè insieme,se dici …”

301 / 552

MATTIA

“Come?

Ah si … Si,certo!

Scusami, ma ora sono

impegnato !”

302 / 552

303 / 552

Mattia dà una pacca sulle spalle a Giovanni che se ne va con confuso.

304 / 552

INTERCUT, BANCA – CENTRO DELL'ATRIO, 35

305 / 552

Olga vede un uomo (=Giovanni) da lontano che sembra parlare da solo con la colonna vicinoall'atrio della banca.

Olga lo guarda con uno sguardo stranito.

PIETRO, un uomo alto, muscoloso e di e di bella presenza si avvicina ad Olga da dietro.

Le cinge i fianchi e la tira a sé.

306 / 552

Olga è colta di sorpresa.

“Ehi!”

PIETRO

307 / 552

“Ehi ...”

Pietro guarda Olga che gli sorride dolcemente.

Pietro le prende la testa fra le mani e la bacia dolcemente.

308 / 552

Olga si lascia andare e si avvicina a Pietro, posandogli le mani sui fianchi.

I due si baciano appassionatamente.

Olga si stacca da Pietro e si morde il labbro.

Olga abbassa lo sguardo e sorride timidamente.

309 / 552

INTERCUT, BANCA – DIETRO ALLA COLONNA DELL'ATRIO, 36

310 / 552

Mattia assiste alla scena.

Si stropiccia gli occhi.

Si passa nervosamente le mani tra i capelli.

Mattia diventa rosso in viso.

311 / 552

312 / 552

INTERCUT, BANCA – CENTRO DELL'ATRIO,37

Olga abbraccia Pietro.

Olga guarda la colonna dietro alla quale c'è Mattia, fissandola con uno sguardo confuso.

313 / 552

PIETRO

“Quando stacchi

oggi?”

314 / 552

“Per le 13:00”

PIETRO

“Allora pranziamo

insieme, che dici?”

315 / 552

“Si, si, certo ...”

PIETRO

“Ottimo”.

316 / 552

PIETRO

(bacia Olga sulla testa)

“Ah, sei ancora in debito

con me, sai?

Mi sa che per rimediare,

317 / 552

dovrai indossare questo ...”

Pietro passa ad Olga un pacco.

318 / 552

“Che cos'è?”

PIETRO

“La tua penitenza”

319 / 552

“La mia penitenza?!

Ah, certo!”

320 / 552

321 / 552

Olga scoppia a ridere e si mette a scartare il regalo.

Pietro la ferma.

PIETRO

“No, non ora …

Devi aprirlo

322 / 552

in privato...”

“Uh … Addirittura!”

323 / 552

(sollevando il sopracciglio)

“Che fai? Mi tieni

sulle spine?!”

PIETRO

324 / 552

“Può essere ...”

Olga bacia Pietro e si gira verso destra, ma Pietro la trattiene.

La tira a sé e la bacia di nuovo.

325 / 552

“Ci vediamo dopo!”

PIETRO

“Non vedo l'ora ...”.

326 / 552

Olga va verso la porta di destra e Pietro verso quella di sinistra.

Olga si gira verso Pietro che sta timbrando il cartellino.

Olga si gira verso la porta di destra.

327 / 552

Pietro si gira verso Olga che sta per varcare la porta di destra.

Olga si gira di nuovo verso Pietro.

Gli sguardi di Olga e Pietro si incrociano per alcuni istanti: si sorridono a vicenda.

328 / 552

Olga distoglie lo sguardo da quello di Pietro e scuote la testa. Olga guarda per un'ultima volta lacolonna vicino all'atrio (dietro alla quale c'è ancora Mattia).

Olga varca la porta di destra.

Pietro varca la porta di sinistra.

329 / 552

INTERNO – BANCA, DIETRO ALLA COLONNA DELL'ATRIO, 38

330 / 552

Mattia si passa nervosamente le mani tra i capelli, esce dalla banca e scende gli scalini.

Prende a calci una lattina che trova su uno dei gradini.

331 / 552

MATTIA

(digrignando i denti)

“MALEDETTA!”

332 / 552

ALCUNI UOMINI, che sorseggiano del caffè sulle scalinate della banca mentre chiacchieranotra loro, guardano incuriositi Mattia.

Mattia diventa rosso dall'imbarazzo.

Scende i gradini correndo e torna alla sua macchina.

333 / 552

EST. GIORNO – STRADE DI ROMA, 39

334 / 552

Mattia guida in modo spericolato con la sua macchina verso casa sua.

Passa tre volte con il rosso e taglia la strada a un pedone che lo manda a quel paese.

Mattia arriva a casa sua.

335 / 552

INT. GIORNO – APPARTAMENTO DI ROSSANA, CAMERA DA LETTO, 40

336 / 552

Mattia bussa alla porta di Rossana che gli apre la porta.

Rossana indossa un vestito nero in pizzo che lascia intravedere i seni prosperosi.

ROSSANA

“Ciao!

Tutto be ...”.

337 / 552

Mattia non lascia finire la frase a Rossana.

338 / 552

Mattia la bacia appassionatamente, infilandole le mani tra i capelli.

La stringe forte a sé e Rossana comincia a slacciargli i pantaloni, per poi abbassargli lemutande.

Mattia tenta di slacciarle il reggiseno, ma non riesce.

Rossana se lo slaccia da sola.

ROSSANA

339 / 552

“Non ti preoccupare...

Faccio io.”

Rossana si distende supina sul letto e Mattia si toglie la maglietta.

340 / 552

FLASHBACK – INTERNO – BANCA – DIETRO ALLA COLONNA DELL'ATRIO, 41

Mattia vede Olga baciare Pietro in modo appassionato.

341 / 552

RITORNO AL PRESENTE

Mattia e Rossana intrattengono un rapporto sessuale durante il quale Mattia mantiene unatteggiamento rude e aggressivo.

GEMITI DI ROSSANA

342 / 552

RESPIRI AFFANNATI DI MATTIA

LUNGO SOSPIRO DI MATTIA

343 / 552

Rossana e Mattia continuano ad intrattenere rapporti sessuali fino alla sera.

Rossana si distende supina sul letto e Mattia la imita.

344 / 552

Rossana appoggia la sua folta chioma rossa sul petto di Mattia.

Mattia giocherella con i suoi capelli.

Poi le accarezza la schiena, facendo su e giù con il dito.

ROSSANA

345 / 552

(guardando Mattia)

“Mi era mancato il

buon sesso ...”.

346 / 552

Mattia sorride.

ROSSANA

“Ti va un

bicchiere d'acqua?”

347 / 552

MATTIA

“Si, grazie.”

348 / 552

INT. POMERIGGIO, APP. ROSSANA, CUCINA, 42

Rossana va a prendere un bicchiere di acqua per Mattia in cucina.

349 / 552

INT. POMERIGGIO, APP. ROSSANA, CAMERA DA LETTO, 43

Mattia si alza dal letto, si passa nervosamente le mani sul viso, si riveste velocemente.

350 / 552

Infila i jeans saltellando.

Si prende una sigaretta dal pacchetto di Rossana appoggiato sul tavolo del salotto.

Mattia si siede sul divano del salotto.

Si fuma la sigaretta.

Guarda l'ora sul suo orologio da polso : sono le 19:00.

351 / 552

Rossana torna da Mattia e gli porta un bicchiere di acqua.

Mattia lo afferra e lo beve tutto d'un sorso.

Mattia fa l'ultimo tiro con la sigaretta e la spegne sul posacenere.

Rossana lo guarda con aria trasognata.

352 / 552

Rossana si accende una sigaretta e comincia a fumarla.

Si appoggia a Mattia e comincia a baciarlo sulla guancia e sul collo.

Rossana appoggia la sua testa sul collo di Mattia.

Mattia sposta delicatamente la testa di Rossana dal suo petto.

353 / 552

Mattia si alza dal divano.

ROSSANA

(strizzando gli occhi)

“Già te ne vai?”

354 / 552

MATTIA

“Si, ho delle cose

355 / 552

da fare ...”

MATTIA

(baciando Rossana

sulla fronte)

356 / 552

“Ciao! Ti

chiamo ...”.

ROSSANA

“Si, certo ...”.

357 / 552

INT. GIORNO – APPARTAMENTO DI MATTIA, BAGNO, 44

358 / 552

Mattia esce dall'appartamento di Rossana e torna nel suo.

Entra, si toglie le scarpe, getta le chiavi sul mobile del salotto e va in bagno passandosi unamano sul collo.

Si spoglia e si fa una doccia.

RUMORE DEL GETTO DELLA DOCCIA

359 / 552

Mattia appoggia entrambe le mani sul muro della doccia.

Poi si passa le mani sul viso e si stropiccia gli occhi.

RUMORE DELLA PORTA CHE SBATTE

360 / 552

ALBA (F.C.)

“Ciao!”.

Alba si chiude in camera sua.

361 / 552

Mattia esce dal box doccia, si infila l'accappatoio e usa un asciugamano lì vicino, passandosivelocemente i capelli.

Osserva la sua immagine riflessa allo specchio del bagno.

Passa la mano sullo specchio, ripulendo le goccioline di vapore.

Si guarda allo specchio con uno sguardo inespressivo e vuoto.

362 / 552

INT. SERA, APP. , CAMERA DA LETTO MATTIA, 45

Mattia va in camera sua e indossa una pigiama.

363 / 552

Mattia bussa alla porta della figlia.

INT. SERA, APP., CAMERA DA LETTO DI ALBA, 46

364 / 552

ALBA (F.C.)

“Avanti!”

365 / 552

Mattia entra e vede la figlia distesa supina sul letto.

Alba ha le braccia conserte.

366 / 552

MATTIA

“Tutto bene, tesoro?”

“Si, tutto ok.”

MATTIA

367 / 552

“Sicura?”

Alba comincia a piangere.

368 / 552

(con la voce spezzata)

“No ...”

Mattia si siede sul bordo del letto affianco alla figlia.

Mattia accarezza dolcemente il suo viso.

369 / 552

MATTIA

“Che succede?”

MATTIA

“E' per via di qualche

370 / 552

ragazzo?”

“Si ...”

371 / 552

MATTIA

“Dimmi tesoro, …

lo sai che con me

puoi parlare ...”

372 / 552

RUMORE DELLA PORTA DI CASA CHE SBATTE

373 / 552

INTERCUT, INT. SERA, APP. , INGRESSO, 47

374 / 552

Olga entra in casa, butta la borsa a terra e si toglie i tacchi.

“Ciao!”

375 / 552

(togliendosi

gli orecchini)

“C'è nessuno?”

376 / 552

INT. SERA, APP., CAMERA DI ALBA, 48

Olga va verso la camera della figlia.

377 / 552

Sente parlare ed entra.

Olga trova Mattia e Alba abbracciati.

“Tesoro, ma che succede?”

378 / 552

Olga si siede a bordo del letto di fronte a Mattia.

Olga accarezza il viso di Alba e le asciuga delicatamente una lacrima.

379 / 552

MATTIA

“E' per via di un imbecille,

un certo Michele ...”

380 / 552

381 / 552

382 / 552

“Che ti ha fatto?

Ti ha picchiata?

Ti ha toccata?

Ti ha fatto del male?

Giuro che se ti ha storto

383 / 552

un capello io, io ...”

“No, no, mamma, non mi ha

384 / 552

fatto male … “

(emettendo un lungo sospiro)

Almeno,

385 / 552

non fisicamente ,...”

“Cosa ti ha fatto?”

386 / 552

(incupendosi in viso)

“Siamo usciti insieme...

Ieri pomeriggio...

Lui … Lui ...”

387 / 552

Alba scoppia a piangere.

Mattia le prende le mani fra le sue.

Olga prende un fazzoletto dal pacchetto di fazzoletti che è appoggiato sul comodino di Alba.

Olga glielo passa.

388 / 552

Alba singhiozza.

“Abbiamo camminato...

Chiacchieravamo e …

389 / 552

E lui mi faceva domande...

Mi faceva ridere...

Stavo bene...

Stavamo bene, ...”.

390 / 552

Alba prende il fazzoletto che Olga le passa e si soffia il naso.

391 / 552

“Quando ci siamo salutati,

lui mi ha detto che

era stato da dio,...

Sembrava che volesse

rivedermi ...”.

392 / 552

(balbettando)

“Poi … Io …

Io ...”

393 / 552

(tirando in su con il naso)

“Poi mi ha baciata...

E mi ha detto che

mi avrebbe riscritto...”

394 / 552

(spostandosi i capelli)

“Ieri...Quando...

Quando sono andata

dalla Ele …

Stavamo studiando e

395 / 552

le è arrivato un messaggio...”

(con voce rotta)

“Era Michele...

396 / 552

Le ha chiesto di uscire...”.

Alba scoppia a piangere.

Olga accarezza Alba in viso.

397 / 552

“Oh tesoro,...Mi

dispiace tantissimo!

Lo sai che i ragazzi

maturano sempre dopo...

Non lo fanno con cattiveria:

398 / 552

semplicemente, non ci

arrivano!”

399 / 552

400 / 552

(sorridendo ad Alba)

“Tesoro, tu non sei bella:

tu sei meravigliosa!

E ti meriti molto di

401 / 552

più di un ragazzino

rincretinito come Mattia!”

“Michele, mamma...

Si chiama Michele!”

402 / 552

“Oh si, … Si, scusami!

Comunque, davvero: tu ti

meriti il meglio, amore!

Sei la creatura più bella

403 / 552

che io e tuo padre

potessimo fare!”

(abbracciando Alba)

404 / 552

“Non è vero, Mattia?”

MATTIA

“Oh si... Assolutamente!

Tu sei meravigliosa e

meriti qualcuno che ti

405 / 552

sappia apprezzare per come

sei, tesoro”.

MATTIA

(sospirando e sistemandosi

406 / 552

sul letto)

“Lo so, è difficile trovare

un ragazzo che sia alla tua

altezza, … il mondo pullula

di deficienti come Michele, ma

vedrai che lo troverai,...

407 / 552

prima o poi. Non avere

fretta, tesoro!”

MATTIA

(asciugando

408 / 552

le lacrime di Alba)

“Ah, dimenticavo!

Prima che vi mettiate

insieme, deve passare il

mio test!”

409 / 552

(stranita)

“Quale test, papà?”

410 / 552

MATTIA

“Lo metterò alla prova...

Voglio vedere se ti

merita per davvero!”

411 / 552

(ridendo)

“Si , si, certo!”

412 / 552

MATTIA

“Guarda che non

scherzo, signorina!”

413 / 552

Mattia abbraccia Alba e Olga li guarda sorridendo compiaciuta.

MATTIA

“Magari hai un ammiratore

segreto... sai, uno di

quelli che ti regalano

414 / 552

mazzi di fiori,

che ti scrivono poesie,...”

MATTIA

(sorridendo)

“Sai, quelli timidi che ti

415 / 552

scrivono bigliettini come

-Un pensierino speciale,

come te”.

416 / 552

Mattia guarda Olga che rimane di pietra.

(ridendo)

“Ma dai, papà!

Non esistono più

417 / 552

quelle cose lì...

Ormai sono da vecchi!”

418 / 552

MATTIA

“Ah si?! Non va più di

moda fare queste cose?”

419 / 552

“No, ora ci si scambia i

cuori su Instagram.”

420 / 552

MATTIA

“Oh … Davvero?!

Sono rimasto un po'

indietro, allora!”

421 / 552

(sorridendo)

“Direi di sì!”.

422 / 552

Olga finge di ridere divertita.

Mattia si accorge del suo sguardo cupo.

Olga accarezza Alba sul viso.

Poi si alza ed esce dalla camera di sua figlia, socchiudendo la porta.

423 / 552

Si posa le mani sui fianchi.

INTERCUT, INT. SERA, CUCINA, 49

424 / 552

Olga va in cucina, apre il frigo e prende una birra.

Ha lo sguardo atterrito e inespressivo.

Apre la birra e la beve a canna.

425 / 552

INTERCUT, INT. SERA, CAMERA DA LETTO DI ALBA,50

426 / 552

Mattia sorride ad Alba.

Mattia si alza dal letto e va verso la porta.

La apre e sta per uscire.

427 / 552

“Papà?”

428 / 552

MATTIA

“Si tesoro?”

“Ti voglio bene!”

429 / 552

MATTIA

“Anch'io te ne voglio.

Sei la mia vita.”

430 / 552

Alba sorride a Mattia che esce e chiude piano la porta della camera di Alba.

Mattia va in cucina.

431 / 552

INT. SERA, APP., CUCINA, 51

432 / 552

Mattia vede che Olga sta bevendo.

Apre il frigo e tira fuori le verdure che comincia a tagliare.

RUMORE DEL COLTELLO

433 / 552

Olga prende la carne dal frigo e la mette su una padella.

Mattia la ferma.

MATTIA

434 / 552

“Cucino io stasera”.

(con un filo di voce)

“Ok ...”.

435 / 552

436 / 552

Olga lo fissa con un'aria atterrita.

Olga riprende la birra e la beve.

437 / 552

Si asciuga la bocca con il dorso della mano.

Olga esce dalla cucina e va nella sua camera da letto.

INT. SERA , APP. CUCINA, 52

438 / 552

Mattia apparecchia la tavola e versa il cibo nei piatti.

MATTIA

“A tavola!”

439 / 552

Olga e Alba entrano in cucina e si siedono a tavola.

MATTIA

440 / 552

“Oggi lo chef propone:

melanzane fritte con

pollo aromatizzato

all'arancia.”

441 / 552

“Wow! Da quando

questa passione

per la cucina?”

MATTIA

“Così...

442 / 552

Stasera mi è venuta

voglia di sperimentare...”

MATTIA

(sbattendo il cucchiaio sul piatto di Olga)

“Di provare qualcosa...

443 / 552

di nuovo...”

“Ma papà...

Lo sai che a mamma

444 / 552

fa schifo l'arancia, vero?”

MATTIA

“Oh davvero?!”

445 / 552

MATTIA

446 / 552

(colpendosi

la fronte con la mano)

“Azz! Mi ero dimenticato...”

MATTIA

“Perdonami tesoro!”

447 / 552

“Fa niente!”

448 / 552

Olga, Alba e Mattia cenano insieme a tavola.

Alba è molto pallida in viso e rimane in silenzio per tutta la cena.

Sposta il cibo con la forchetta da una parte all'altra del piatto.

449 / 552

“Papà...Il pollo

è buonissimo!”

MATTIA

450 / 552

“Ti piace?”

“Si, veramente bravo!”

MATTIA

451 / 552

“Mi fa piacere.”

“Tutto bene mamma?”

452 / 552

Olga solleva la testa dal piatto.

Ha un'espressione triste dipinta sul viso.

“Si,...si, certo!”

453 / 552

“Sicura? Sei molto

pallida in viso!”

454 / 552

455 / 552

“Si, si, sto bene”.

Olga si alza da tavola e va in bagno.

456 / 552

“E' successo qualcosa?”

MATTIA

457 / 552

“Non saprei...”

Alba alza le spalle e riprende a mangiare.

458 / 552

INT. SERA, APP. CAMERA DA LETTO OLGA E MATTIA,53

459 / 552

Olga entra nella sua camera da letto e guarda Mattia.

Gli sguardi di Mattia e Olga si incrociano per un lungo istante.

Olga si siede sul letto di fronte alla finestra, dando le spalle a Mattia.

460 / 552

Una lacrima scende lentamente sul volto di Olga.

“Io... Io …

Non so cosa mi

461 / 552

sia preso …davvero

non lo so...”.

(con la voce rotta)

“Io … Io ho perso

462 / 552

il controllo della

situazione, tutto qui...”

MATTIA

“Tutto qui?!

Come sarebbe a dire

463 / 552

tutto qui?!

Mi stai prendendo in giro?”

464 / 552

“No, no, … Io ...”

(singhiozzando)

“Io non …”

465 / 552

MATTIA

“Sono tutto orecchi...

Illuminami, Olga.

Ti prego.”

466 / 552

Olga si alza dal letto e guarda Mattia.

“Io non mi sentivo

più amata, ok?”

467 / 552

MATTIA

“Oh si, adesso la

colpa sarebbe mia,

468 / 552

giusto?”

“Tu non mi

guardavi più,...

Tu non mi

469 / 552

toccavi più...

Da molto...

Troppo tempo..”

MATTIA

“Oh si, certo!

470 / 552

Ma come ho fatto

a non capirlo, cazzo!”

MATTIA

(colpendosi la fronte

con la mano)

471 / 552

“E' tutta colpa mia!

Sono proprio un

pessimo marito.”

472 / 552

(piangendo a dirotto)

“No, no...Non

volevo dire questo...

Non sei tu... Sono

io che...”

473 / 552

MATTIA

“Che? Che cosa?”

“Che ho bisogno

474 / 552

di più attenzioni!”

MATTIA

“Di quelle che ti do io?”

475 / 552

Olga rimane in silenzio.

MATTIA

“Allora? E' una

domanda molto semplice.”

476 / 552

(abbassando lo sguardo)

“Si...”

477 / 552

MATTIA

“Pietro te ne dà, vero?

Lui è perfetto, no?

Non è così?”

MATTIA

478 / 552

(passandosi nervosamente le mani

fra i capelli)

“Ci hai già scopato?”

479 / 552

Olga rimane in silenzio.

Ha l'aria atterrita.

Guarda per terra.

480 / 552

INTERCUT, INT. NOTTE, CAMERA DA LETTO DI ALBA, 54

URLA DI MATTIA

481 / 552

Alba si sveglia di soprassalto ed esce di corsa dalla sua stanza.

Va verso la camera dei suoi e appoggia il suo orecchio alla porta.

482 / 552

INTERCUT, INT. NOTTE, CAMERA DA LETTO OLGA E MATTIA, 55

483 / 552

Mattia passeggia avanti e indietro per la stanza.

Olga è seduta ai piedi del letto.

MATTIA

“Anche questa è

484 / 552

una semplice domanda, Olga.

Ce la puoi fare...Su!”

MATTIA

(inginocchiandosi

di fronte ad Alba)

485 / 552

“Avete scopato?

Si o no?”.

486 / 552

Olga rimane in silenzio mentre fissa il pavimento per terra.

Due lacrime copiose le scendono lungo la guancia.

MATTIA

“Allora?”

487 / 552

Mattia afferra Olga per le braccia e la strattona.

488 / 552

“Si...”.

489 / 552

Mattia si ferma.

MATTIA

“Come scusami?

490 / 552

Io non...Non ho

sentito bene...

Potresti ripetere?”

(a bassa voce)

491 / 552

“Si...”

MATTIA

“Non sono sicuro di

492 / 552

aver sentito...

Puoi...Puoi ripetere?”

“Si! Si, l'ho fatto,

ok?! Si, si, si!”

493 / 552

Olga scoppia a piangere.

Mattia si alza in piedi e fissa la finestra della camera, portandosi le mani alla bocca.

494 / 552

Olga si getta ai suoi piedi.

(singhiozzando)

“Mattia, mi dispiace

tantissimo...

495 / 552

Mattia, ti prego, Mattia!

Ti giuro, io … Io...

Mi dispiace …

Ti prego...

Perdonami!”

496 / 552

MATTIA

“Per... Perdonarti?!”

MATTIA

(afferra la giacca)

497 / 552

“No! Tu hai appena

rovinato il nostro

matrimonio!”.

498 / 552

Mattia esce dalla camera e Alba lo afferra cercando di tenerlo fermo.

Mattia si libera dalla presa della figlia ed esce di casa.

Olga lo segue.

499 / 552

“Mattia! Mattia! Mattia!”

“Mamma! E' tutto vero?

Tu...”

500 / 552

(deglutisce a fatica)

“Tu hai tra...

501 / 552

Hai tradito papà?!”

“Oh... Tesoro!

Io... Io posso

spiegarti tutto!”

502 / 552

Olga si avvicina ad Alba che si allontana dalla madre, guardandola con disprezzo.

“Aspettami qui tu!”

503 / 552

Olga esce di casa e segue Mattia.

504 / 552

EST. NOTTE, MARCIAPIEDE, 56

Olga corre verso Mattia che sta camminando su un marciapiede.

Olga lo ferma.

505 / 552

“Mi dispiace, mi

dispiace, non volevo.

Giuro che mi dispiace.

Ti prego, ti scongiuro

506 / 552

di perdonarmi.

Lo so, lo so...

Io ho sbagliato...

Sono una stupida

e mi dispiace...”

507 / 552

(afferra la mano di Mattia)

“Ti prego, Mattia.

Guardami, ti prego.”

508 / 552

Mattia non la guarda negli occhi, ma si gira dall'altra parte.

Alba corre verso di loro.

509 / 552

MATTIA

“Mi fai schifo, cazzo!

Non riesco nemmeno a

510 / 552

guardarti in faccia!”

“Lo so, lo so!

Ti prego, Mattia,

perdonami!

511 / 552

Te lo scongiuro!”

(inginocchiandosi)

“Ti imploro...

512 / 552

Ti prego di perdonarTI...

Perdonami!”

Mattia si passa nervosamente le mani sul volto.

513 / 552

Un GRUPPETTO DI PERSONE si avvicina per assistere alla scena.

MORMORIO DEL GRUPPETTO

514 / 552

(piangendo)

“Ok, allora dimmi

una cosa...

Dimmi un cosa sola...”.

515 / 552

(guarda Mattia)

“Dimmi che non mi

ami più, che mi odi,

che non vuoi più

vedermi per il

516 / 552

resto della mia vita...

Dimmelo...”

(con un filo di voce)

“Dimmelo e me

517 / 552

ne andrò dalla

tua vita per...”.

518 / 552

(deglutendo a fatica)

519 / 552

“Per sempre.”

Il gruppetto di persone aumenta.

MATTIA

520 / 552

“Io...

Io...”.

Olga guarda Mattia con gli occhi gonfi di lacrime.

521 / 552

MATTIA

“Io...Io voglio il

divorzio.”

522 / 552

Olga assume un'aria atterrita e si accascia a terra.

Alba l'assiste.

“Papà! Papà! Papà!”

523 / 552

Mattia guarda Alba e si volta dall'altra parte.

524 / 552

Mattia se ne va.

EST. SERA , STRADE DI ROMA, 57

525 / 552

Mattia girovaga per le strade di Roma con le mani in tasca.

INT. SERA, APPARTAMENTO MATTIA,58

526 / 552

Mattia torna al suo appartamento.

Sale le scale e si ferma davanti alla porta di Rossana.

Sta per bussare ma si ferma.

527 / 552

528 / 552

INT. SERA, APP. CAMERA DA LETTO,59

Mattia infila lentamente le chiavi nella serratura, le gira ed entra molto silenziosamente.

529 / 552

Va verso la sua camera da letto (porta socchiusa) ed entra.

Olga e Alba stanno dormendo abbracciate a cucchiaio e rivolte verso la finestra.

Vicino a loro, a terra, c'è una montagna di fazzoletti.

Mattia riempie un borsone con tutti i vestiti che riesce a prendere e fruga tra i cassetti percercare il passaporto.

530 / 552

Trova il passaporto.

Si passa nervosamente le mani tra i capelli.

Mattia afferra il borsone e la giacca; si gira un'ultima volta verso sua moglie e sua figlia.

Dà un bacio sulla fronte ad Alba e guarda Olga.

531 / 552

FLASHBACK, INT. GIORNO, BANCA, 60

532 / 552

Pietro prende delicatamente il braccio di Olga e la tira a sé.

La bacia appassionatamente e Olga si lascia trasportare.

RITORNO AL PRESENTE

533 / 552

Mattia guarda Olga con un'espressione aspra e dura dipinta sul suo volto.

534 / 552

EST. SERA, STRADE DI ROMA, 61

535 / 552

Mattia va in garage e sale in macchina.

Appoggia le mani sul volante ed emette un lungo sospiro.

536 / 552

Mattia guida, passando davanti all'ufficio in cui lavora.

Abbassa i finestrini e fa il dito medio in direzione dell'ufficio.

537 / 552

MATTIA

(urla a squarciagola)

“Fanculo stronzi!”

538 / 552

Mattia viaggia per le strade di Roma e imbocca l'autostrada per l'aeroporto Roma-Fiumicino.

Guarda l'ora sull'orologio dell'auto: sono le 06:00 .

Mattia accende la radio e trova la canzone :” Freedom” di George Michael.

539 / 552

Mattia comincia a cantarla a squarciagola, battendo le mani sul volante e scuotendo la testa.

FREEDOM

540 / 552

I DON'T BELONG TO YOU,

YOU DON'T BELONG TO ME,

YEAH, YEAH!

FREEDOM!

541 / 552

FREEDOM!

INT. GIORNO, AEROPORTO ROMA-FIUMICINO, 62

542 / 552

Mattia arriva all'aeroporto.

Entra e si toglie gli occhiali da sole, mentre nota che una GIOVANE DONNA BIONDA lo staguardando.

La giovane donna lo guarda ammiccando e Mattia solleva il sopracciglio in modo sensuale.

543 / 552

Un UOMO TATUATO si avvicina alla giovane donna.

L'uomo tatuato fulmina Mattia con uno sguardo.

Mattia guarda dritto davanti a sé, facendo finta di nulla.

544 / 552

Mattia compra un biglietto di sola andata per Bangkok.

L'orario di partenza è alle 06:57.

545 / 552

Mattia si siede ad aspettare su una fila di sedie nella sala attesa di fronte al check-in.

Mattia appoggia la sua testa sopra al borsone e socchiude gli occhi mentre vede appannarsi lascritta giallognola “Bangkok” sul tabellone delle partenze.

Chiude gli occhi e si addormenta.

546 / 552

FINE SEQUENZA DEI SOGNI DI MATTIA

INT. GIORNO, APP., CAMERA DA LETTO OLGA E MATTIA, 63

547 / 552

RUMORE DELLA SVEGLIA CHE SUONA

Mattia si sveglia sul suo letto.

548 / 552

Si gira verso la sveglia, la spegne e guarda l'ora: sono le 06:57.

Si gira verso la finestra.

Olga è distesa sul letto di fronte a Mattia.

I loro sguardi si incrociano e Olga guarda Mattia stranita.

549 / 552

“Ti sei agitato parecchio

stanotte! Cos'hai sognato?”

MATTIA

(con uno sguardo

vuoto)

550 / 552

“Non me lo ricordo …

So solo che era troppo bello

per essere vero .”

551 / 552

552 / 552

VITA ORDINARIA sceneggiatura di Finetti Ester · VITA ORDINARIA sceneggiatura di Finetti Ester...

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De finetti

ESTER Testo greco∗

VITA ORDINARIA sceneggiatura di Finetti Ester...VITA ORDINARIA sceneggiatura di Finetti Ester MATTIA si sveglia, legge l'ora: sono le 06:57. Mattia preme il pulsante per spegnerla.

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