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VALUTAZIONE DEI RISCHIE
USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Parma 20 dicembre 2006
a cura di : Claudio Arcari e Mariacristina MazzariAzienda USL di Piacenza
Articolo 4 comma 1 D. Lgs. 626/94
Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell’entità dell’azienda ovvero dell’unità
produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di
lavoratori esposti a rischi particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e
delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei
luoghi di lavoro
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RISCHIO
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, nell’espletamento delle loro mansioni, derivante dalle circostanze del verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro.
Probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione nonché dimensioni possibili del danno stesso.
Proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (es. agenti chimici, fisici e biologici; attrezzature di lavoro, metodi e pratiche di lavoro) avente il potenziale di causare danni.
PERICOLO
Linee Guida DG V della CEE (1992)
DEFINIZIONI
NORMA ISO1999:1990“Determinazione dell’esposizione a rumore e stima del deficit uditivo
indotto dal rumore”
• Rischio di perdita uditiva: percentile di popolazione che subisce un handicap uditivo
• Rischio di perdita uditiva dovuta al rumore : il rischio di handicap uditivo in popolazioni esposte a rumore tolto il rischio di handicap uditivo in popolazioni NON esposte a rumore MA equivalenti(comparabile) per il resto alla popolazione esposta(sesso, età anagrafica..).
HTLAN = HTLA + NIPTS
Dove: HTLAN spostamento soglia uditivaHTLA spostamento soglia uditiva dovuta all’età anagraficaNIPTS spostamento soglia uditiva dovuta al rumore
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• ≪Fence≫: il livello di soglia uditiva al di sopra del quale si considera esistente l’handicap uditivo (danno).
Nell’esempio seguente:- perdita media alle frequenze 1 - 2 e 4 KHz > 25 dB- perdita media alle frequenza 0.5 - 1 e 2 KHz >25 dB
Quindi il rischio di perdita uditiva dovuto al rumore dipenderà dalla definizione di danno che viene utilizzata
NORMA ISO1999:1990
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La norma non deve essere necessariamente utilizzata per il processo di valutazione del rischio rumore prevista dal Titolo V bis del D. Lgs. 626/94
L’utilità dell’applicazione di questa norma è massima per la valutazione di efficacia di politiche di prevenzione.
NORMA ISO1999:1990
ARTICOLO 49 – quinquies
VALUTAZIONE DEL RISCHIOIl DdL considera in particolare:
livello, tipo e durata dell’esposizionevalori limite di esp. e valori di azionetutti gli effetti su soggetti particolarmente sensibilitutti gli effetti derivanti da interazione fra:
rumore e sostanze ototossicherumore e vibrazionirumore e segnali di avvertimento
informazioni fornite dal costruttoreesistenza di attrezzature alternativeprolungamento dell’esposizione oltre l’orario in locali di cui èresponsabileinformazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria e dalla letteratura scientificadisponibilità di DPI con adeguate caratteristiche di attenuazione
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RUMORE E SOSTANZE OTOTOSSICHE
• NON OCCUPAZIONALI:- FARMACI- FUMO DI SIGARETTA- CONSUMO DI ALCOOL
• OCCUPAZIONALI:- SOLVENTI (toluene, stirene, xileni, etilbenzene, esano)- METALLI (piombo, mercurio, manganese)- ASFISSIANTI (monossido di carbonio)
TLV ACGIH 2006
Rivista la nota sugli ototossici:
- per monossido di carbonio, piombo, manganese, stirene, toluene e xilene audiogrammi periodici intensificati
- altre sostanze allo studio: arsenico, carbonio solfuro, mercurio, tricloroetilene
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RUMORE E VIBRAZIONI100 dB + 0,125 kHz a 2 m/sec2 per HAV
è stata dimostrata l’insorgenza di ipoacusia neurosensoriale permanente
WBV: effetto sinergico nella patogenesi del danno uditivo dalla esposizione contemporanea a rumore e vibrazioni
trasmesse a tutto il corpo (2-10 HZ a 10 m/sec2 )(Linee guida SIMLII)
Si può passare dalla identificazione del pericolo ad una graduazione del rischio con la semplificazione di
collegare intervalli di valori di esposizione con sistemi di punteggio quali +++ ; ++ ; +
RUMORE ESEGNALI DI AVVERTIMENTO
• Norma UNI EN 981: “Sistemi di segnali di pericolo e di informazione uditivi e visivi.” Norma di impostazione generale.
• Norma EN 475 : “Segnali acustici di pericolo” Norma di requisiti specifici : i) comunque il segnale di pericolo deve superare di 15 dB il livello di rumore ambientale, ii) fornisce il metodo di prova e lo schema di calcolo per valutare la soglia di mascheramento del segnale, iii) indica linee guida per la progettazione, iv)in Appendice B fornisce 6 esempi d fra i quali uno sul calcolo del segnale acustico di pericolo nel caso in cui vengono indossati i protettori auricolari.
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ATTREZZATURE DI LAVORO
E’ stato abrogato l’articolo 46 del D. Lgs. 277/91 sulle attrezzature di lavoro
MA
si applical’articolo 4 comma 1 del D. Lgs. 626/94 che
prevede che il DdL valuti il rischio all’atto della scelta “… delle attrezzature di lavoro …”
(inserimento del Titolo V bis nel D. Lgs. 626/94)
ARTICOLO 49 – quinquies
VALUTAZIONE DEL RISCHIOSE PUÒ FONDATAMENTE RITENERSICHE I VALORI INFERIORI DI AZIONE
POSSONO ESSERE SUPERATIIL DATORE DI LAVORE
MISURA
I RISULTATI SONO RIPORTATI NEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
> 80 dB(A)
< 80 dB(A) VALUTAZIONE SENZA MISURE
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MISURAZIONE
• DIRETTIVA 2003/10/CEConsiderando (12)
• “Al fine di valutare correttamente l’esposizione dei lavoratori al rumore , è utile applicare un metodo di misurazione
oggettivo e, pertanto, viene fatto riferimento allo standard generalmente
riconosciuto ISO 1999:1990.”
ARTICOLO 49 – quinquies
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
METODI E STRUMENTAZIONE• Adeguata al rumore da misurare, alla
durata dell’esp. e ai fattori ambientali• Si può includere la CAMPIONATURA
purché rappresentativa• Si presumono adeguati se rispondenti alle
norme di buona tecnica• Il DdL tiene conto delle imprecisioni delle
misurazioni determinate secondo prassi metrologica
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INCERTEZZA DELLA MISURA
- INCERTEZZA STRUMENTALElegata all’errore dello strumento
- INCERTEZZA AMBIENTALElegata alla durata del campionamento rispetto all’effettivo tempo di esposizioneSe Tm = Te l’incertezza tende a zero
PROGRAMMA Lepdw_er dell’ispesl
ARTICOLO 49 – quinquies
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
La valutazione individua le misure di prevenzione e protezione
È documentata in conformitàall’articolo 4 comma 2 (del D. Lgs. 626/94)
È programmata ed effettuata con cadenzaalmeno quadriennale da personale
adeguatamente qualificato nell’ambito del SPP
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO• CRITERI PREDETERMINATI
art. 49-quinques comma 1
• MISURAZIONE PER SUPERAMENTO VIA=80dB(A)
• CRITERI PER LA MISURAZIONE:- STRUMENTAZIONE, METODO COMPRESO CAMPIONATURA
• “NORME DI BUONA TECNICA”
• DOCUMENTATA secondo art. 4 comma 2CON MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
< 10 dipendenti:AUTOCERTIFICAZIONE + RELAZIONE TECNICA
METODI E STRUMENTAZIONEADEGUATI A:
- CARATTERISTICHE DEL RUMORE- VARIABILITA’ INTRA E EXTRA GRUPPO- DURATA DELL’ESPOSIZIONE- VARIABILITA’ AI VARI LIVELLI DI RUMORE- FATTORI AMBIENTALI
CAMPIONATURARAPPRESENTATIVA DELL’ESPOSIZIONE DEL
LAVORATORE
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ANDAMENTO DEL Leq
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DEVONO RISPONDERE ALLENORME DI BUONA TECNICA
NON CI SONO PIÙ GLI ALLEGATI
METODI E STRUMENTAZIONE
STRUMENTI:- CLASSE 2 o MEGLIO (ISO 1999:1990)
- TARATURA PERIODICA
CLASSI DI PRECISIONE
Le IEC 651 (Sound Level Meters) e IEC 804 (Integrating Sound Level Meters) stabiliscono quattro classi di strumenti:
• classe 0: fonometro da laboratorio di riferimento• classe 1: fonometro per misure di laboratorio o sul
campo in condizioni acustiche definite• classe 2: fonometro di uso generale per misure sul
campo• classe 3: fonometro per indagini sul campo di
carattere preliminare e per stabilire se eventuali limiti vengono superati
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CONTENUTI DEL DOCUMENTO• Lex,8h per persona o gruppo omogeneo• Individuazione dei DPI• Criteri di assegnazione per Lex,8h e DPI• Calcolo attenuazione sonora con particolare
attenzione a fenomeni di iperprotezione• Risultato finale dell’esposizione personale
Lex,8h: CONFRONTO CON I VALORI DI AZIONE
[Lex,mis – ATTENUAZIONE DPI]: RISPETTO DEL VLE COMUNQUE L’ESPOSIZIONE E’ > 85 dB(A)
COME USARE I DATI A DISPOSIZIONE?(in via provvisoria)
• Lep,d in dB(A)• Leq in dB(A)• Picco in lineare
Posso usare in attesa di una nuova misurazione il metodo SNR “corretto” (OSHA, NIOSH)
LAeq – (SNR - 7 dB) = L’ Aeq
(vedi anche Linee Guida ISPESL)
Posso utilizzare in fase di prima attuazione il Picco in lineare invece del Ppeak in dB(C)
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ARTICOLO 49 – septies
USO DEI DISPOSITIVI DIPROTEZIONE INDIVIDUALI
QUALORA I RISCHINON POSSONO ESSERE EVITATICON LE MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE
IL DATORE DI LAVORO FORNISCE I DPICONFORMI AL TITOLO IV del D.Lgs.626
ARTICOLO 49 – septies
USO DEI DISPOSITIVI DIPROTEZIONE INDIVIDUALI
FORNISCE I DPI
«FA TUTTO IL POSSIBILE PERCHÈ VENGANO INDOSSATI»
• SCEGLIE I DPI PREVIA CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI O DEI LORO RLS
• VERIFICA L’EFFICACIA DEI DPI
> 85 dB(A)
> 80 dB(A)
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ARTICOLO 49 – septies
USO DEI DISPOSITIVI DIPROTEZIONE INDIVIDUALI
IL DATORE DI LAVOROTIENE CONTO DELL’ATTENUAZIONE
PRODOTTA DAI DPI INDOSSATISOLO
AI FINI DI VALUTAREIL RISPETTO DEL VLE
> 87 dB(A) OBBLIGO D’USO
IL RISPETTO DEL VLE VA STIMATOA DISPOSITIVO INDOSSATO
NORME DI RIFERIMENTO:
- UNI EN 458:1995Raccomandazioni per la selezione, l’uso, la cura e la manutenzione
- UNI EN 24869-1:1993 [ISO 4869-1:1990]Metodo soggettivo per la misura dell’attenuazione sonora
- UNI EN ISO 4869-2:1998Stima dei livelli di pressione sonora ponderati A quando i protettori auricolari sono indossati
FONDAMENTALE INFORMAZIONE FORMAZIONE
ADDESTRAMENTO
USO DEI DPI
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INDIVIDUAZIONE DEI DPIMinistero del Lavoro
e della Previdenza Sociale_______________________________________
DECRETO 2 maggio 2001(pubblicato G.U. n° 226 - 8 settembre 2001)
CRITERI PERL’INDIVIDUAZIONE E L’USO
DEIDISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE (DPI)
• ALLEGATO 1 - UNI EN 458 (1995)PROTEZIONE DELL’UDITO
• ALLEGATO 2 – UNI 10720 (1998)PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
• ALLEGATO 3PROTEZIONE DEGLI OCCHI
FILTRI PER SALDATURAE TECNICHE CONNESSE
UNI EN 169 (1993)
FILTRI ULTRAVIOLETTIUNI EN 170 (1993)
FILTRI INFRAROSSIUNI EN 171 (1993)
• ALLEGATO 4 – UNI 9609 (1990)INDUMENTI PROTETTIVI DA AGENTI CHIMICI
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D.M. 2 maggio 2001
Articolo 2
1. Criteri per l’individuazione e l’uso dei DPI, diversi da quelli approvati al precedente art. 1, devono garantire un livello di sicurezza equivalente.
PROTETTORI AURICOLARI• CLASSIFICAZIONE
CUFFIE
INSERTI AURICOLARI
INSERTI AURICOLARI CON ARCHETTO
TIPI SPECIALI
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Raccomandazioni per:
- Selezione- Uso- Cura - Manutenzione
dei protettori auricolari
ad esclusione dei Tipi speciali che comprendono:
- protettori sensibili al livello- protettori per la riduzione attiva del rumore (ANR)- cuffie per comunicazione- elmetti acustici
UNI EN 458
BISOGNA TENERE CONTO DI FATTORI QUALI:
Marcatura di certificazioneCompatibilità con altri DPIConfortevolezza del portatoreAmbiente di lavoro e attività lavorativaRequisito di attenuazione sonora
UNI EN 458--- SELEZIONE ---
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MARCATURA DI CERTIFICAZIONEMARCATURA DI CERTIFICAZIONE
Requisiti essenziali di sicurezza(Allegato II D. Lgs. 475/92)
NOTA INFORMATIVA DEL FABBRICANTE
UNI EN 458--- SELEZIONE ---
NOTA INFORMATIVA DEL FABBRICANTE
• Le istruzioni per il deposito, l’impiego, la pulizia, la manutenzione, la revisione e la disinfezione.
• Le prestazioni ottenute dagli esami tecnici effettuati per verificare i livelli o le classi di protezione.
• Gli accessori utilizzabili e le caratteristiche dei pezzi di ricambio.
• Le classi di protezione adeguate a diversi livelli di rischio ed i corrispondenti limiti di utilizzazione.
• La data ed il termine di scadenza.• Il tipo di imballaggio per il trasporto.• Il significato della marcatura.• I riferimenti delle direttive applicate.• Nome, indirizzo, numero di identificazione degli organismi
notificati che intervengono nella fase di certificazione.
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CONFORTEVOLEZZA DEL PORTATORECONFORTEVOLEZZA DEL PORTATOREPossono essere importanti parametri quali:
- la massa- i materiali e la costruzione- la pressione esercitata dal cuscinetto- la forza esercitata dall’archetto di sostegno e la regolabilità delle cuffie
- la facilità di inserimento e di estrazione degli inserti auricolari
I REQUISITI SONO DEFINITINELLE NORME EN 352-1 E 352-2
UNI EN 458--- SELEZIONE ---
AMBIENTE DI LAVORO E ATTIVITA’ LAVORATIVAAMBIENTE DI LAVORO E ATTIVITA’ LAVORATIVA
Alta temperatura e umidità
Polvere
Esposizione ripetuta a rumori di breve durata
Suoni informativi del processo lavorativo
Segnali di avvertimento e trasmissione di messaggi verbali
UNI EN 458--- SELEZIONE ---
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UNI EN 458--- SELEZIONE ---
COMPATIBILITA’ CON ALTRI DPICOMPATIBILITA’ CON ALTRI DPI
• Indumenti di protezione• Occhiali• Occhiali di protezione• Visiere• Cappucci• Elmetti di sicurezza• Respiratori
Particolare attenzione in presenza di utilizzo dicuffie o inserti auricolari con archetti
REQUISITO DI ATTENUAZIONEREQUISITO DI ATTENUAZIONE
E’ auspicabile che un protettore riduca il livello di rumore all’orecchio del portatore al di sotto del livello di azione, tenendo conto
anche della necessità di evitare l’isolamento del portatore aumentandone le difficoltà
nella percezione dei suoni
METODI DI VALUTAZIONE
UNI EN 458--- SELEZIONE ---
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VALUTAZIONE DELL’ATTENUAZIONE SONORA DI UN PROTETTORE AURICOLARE
UNI EN 458:1995 – Appendice A
• METODO PER BANDA D’OTTAVA (OBM)è necessario conoscere i livelli sonori per bande d’ottava.
Con i livelli sonori complessivi si possono utilizzare :
• METODO HML livelli ponderati A e C
• CONTROLLO HML livello ponderato A
• METODO SNR livello ponderato C
VALORE DI PROTEZIONE STIMATOUNI EN ISO 4869-2:1998
APVfx = mf - αsf
pedice f = frequenza centrale della banda di ottavapedice x = fattore di protezione desideratomf = attenuazione sonora media (ISO 4869-1)sf = deviazione standard (ISO 4869-1)α = costante (Prospetto 1)
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Prospetto 1VALORI DI α PER DIVERSI FATTORI DI PROTEZIONE x
1.64951.28901.04851.00840.84800.6775
VALORE DI αFATTORE DI PROTEZIONE x (%)
NON TUTTI I LAVORATORI SONO PROTETTI
Distribuzione delle attenuazioni per una data banda di ottava
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Popolazione a cui è associata un’attenuazionesuperiore a quella media
Deviazione Standard (s)
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Popolazione compresa entro una Deviazione Standard (s)
Popolazione a cui è associata una attenuazione superiore a m-s
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Popolazione a cui è associata una attenuazione superiore a m-2s
I metodi fornisconol’ATTENUAZIONE MINIMA esercitata dai DPI
per l’84% degli esposti
LIVELLO DI RUMORE –
ATTENUAZIONE MINIMA =
LIVELLO DI MASSIMA ESPOSIZIONEper l’84% dei soggetti
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Quindi:Consideriamo m-s
Scegliamo con il metodo OBM, HML o SNR un DPIu
Livello a dispositivo indossato = 84,4 dB(A)
VALUTAZIONI DI EFFICACIA
Archetto WILLSONSound Ban 20
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VALUTAZIONI DI EFFICACIA
Cuffia BILSOM UF-1
Inserto preformatoPLASMED V-51R
VALUTAZIONI DI EFFICACIA
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VALUTAZIONI DI EFFICACIA
Inserto malleabile inlana-piuma EAR
Inserto preformato
VALUTAZIONI DI EFFICACIA
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Inserto malleabile
VALUTAZIONI DI EFFICACIA
EFFICACIA DEI DPI
• Efficacia: capacità di produrre l’effetto desiderato.
• Efficienza: capacità di raggiungere i risultati richiesti.
• Soddisfazione: rispondenza ai requisiti di comfort e accettabilità.
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EFFICACIA DEI DPI
• Sono prospettate varie soluzioni rispetto al compito di valutare l’efficacia ma non esiste una indicazione condivisa.
• Si ritiene di poter proporre, in attesa di soluzioni condivise, il metodo contenuto nei documenti NIOSH e OSHA.
EFFICACIA DEI DPI
• Uso dello NRR (Noise Reduction Rating )secondo le Norme ANSI.
• Le modalità di determinazione di NRR portano a valori più bassi del valore di SNR (stesso metodo di calcolo ma termine correttivo di 3 dB, NRR sottrae dal valore medio due deviazioni standard invece che una del metodo SNR).
• Il metodo sottrae dai valori forniti dai fabbricanti:- Il 25% per le cuffie- Il 50% per inserti espandibili- Il 75% per tutti gli altri inserti
• [analogia con FPO per gli APVR]
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UNI EN 458--- USO ---
Fornire spiegazioni efficaci sulla necessità di impiego dei DPI in particolare su:
• Influenza del periodo di impiego ai fini della protezione attenuta
• Disponibilità di protettori auricolari• Influenza di un corretto inserimento degli inserti e di una
adeguata chiusura a tenuta delle cuffie ai fini dell’effetto protettivo
• Udibilità dei messaggi verbali e/o dei segnali di avvertimento e di allarme
• Istruzioni per l’uso del fabbricantese necessario dovranno esser fornite informazioni ulteriori su:• Protettori auricolari “direzionali”• Compatibilità con altri DPI della testa con cuffie ed archetti
PERIODO DI INDOSSAMENTO
SE INDOSSATO 4 ORE SU 8 LA PROTEZIONE FORNITA DA QUALSIASI DPI NON E’ MAGGIORE DI 3 dB(A)
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IL PRODUTTORE DEVE DICHIARARE
• ATTENUAZIONE SONORA IN OTTAVE e relativa DEVIAZIONE STANDARD
• (H) (M) (L) attenuazione alle alte, medie e basse frequenze
• SNR (Simplified Noise Reduction)
Norma UNI EN 458
LIVELLO DI AZIONE Lact:
Massimo livello di esposizione quotidiana personale (Laeq, 8h) e/o livello di picco Lpeak
oltre il quale devono essere resi disponibili e/o indossati protettori
auricolari secondo quanto stabilito dalle leggi o dalle normative nazionali, o dalle
consuetudini e dalla pratica
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TROPPO ALTAminore di Lact – 15 65
ACCETTABILEtra Lact – 10 e Lact –15 70-65
BUONAtra Lact – 5 e Lact –10 75-70
ACCETTABILEtra Lact e Lact – 5 80-75
INSUFFICIENTEmaggiore di Lact 80
STIMA DELLA PROTEZIONE
LIVELLO EFFETTIVO ALL’ORECCHIO
L’A in dB
Norma UNI EN 458 - Prospetto A2
QuandoQuando si utilizza il Livello di Pressione Acustica ponderata (A) a DPI indossato calcolato ai sensi della Norma UNI EN 458?
Quando ho un Lex,8h superiore a 87 dB(A)
ComeCome si utilizza il Livello di Pressione Acustica ponderata (A) a DPI indossato calcolato ai sensi della Norma UNI EN 458?
Il LpA calcolato va inserito nella formula per il calcolo del Lex,8h a DPI indossato al fine di valutare il rispetto del VLE. ESEMPIO
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ESEMPIO
90,8340 (Te)9130Saldatura8830Saldatura9530Molatura
93.550Molatura92.035Molatura75.02077.52577.060
Assiemaggio e macchine utensili
93.030Molatura89,530Saldatura
Leq dB(A)TEMPO (min)ATTIVITA’
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Lex,8h = 90,8 + 10 log (340/480) = 89.3
SCELTA DPI
• INSERTO MONOUSO SNR = 21
• CUFFIA SNR = 27
METODO UTILIZZATO
SNR CORRETTO
LAeq – (SNR – 7)
40
74,4716875747275
77.5777370
Leq,A a DPI ind.CUFFIA SNR 27
Saldatura
Saldatura
Molatura
Molatura
Molatura
Assiemaggio e macchine utensili
Molatura
Saldatura
ATTIVITA’
75.077.5
78,190,87791748881958093.57892.075
77.57777.07993.07689,5
Leq,A a DPI ind.INSERTO SNR 21
LeqdB(A)
Lex,8h A DPI INDOSSATO
Lex,8h con INSERTO = 78,1 + 10 log (340/480) = 76,6
Lex,8h con CUFFIA = 74,4 + 10 log (340/480) = 72,9QUINDI:
- obbligo d’uso del DPI durante le attività di saldatura e molatura
- Lex,8h a DPI indossato inferiore al VLE di 87 dB(A)
- Classificazione dell’esposizione nella fascia superiore al VSA di 85 dB(A) e applicazione degli obblighi previsti
Lex,8h = 90,8 + 10 log (340/480) = 89.3
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UNI EN 458 – Appendice BMetodi di valutazione dell’attenuazione sonora rispetto al livello di pressione acustica di picco
Attenuazione sufficientequando L’peak è uguale o minore del livello di azione
L’peak ≤ p paek 135 dB (C)
Si considera la differenzatra i valori massimi dei livelli di pressione acustica
ponderata C e Amisurati con un fonometro a risposta “rapida”
LCFmax – LAFmax
< 5 dB rumori d’impatto/impulsivi di frequenza da media ad elevata(pistola chiodatrice, maglio per fucinatura pesante, dispositivo di raddrizzatura, pistola, ecc.)
> 5 dB rumori d’impatto/impulsivi di frequenza bassa(armi di grosso calibro, cariche esplosive)
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LCFmax – LAFmax < 5 dB
Il livello di picco sotto il protettore auricolare effettivo a livello dell’orecchio può essere calcolato sottraendo il valore M (metodo
HML) dal livello di picco misurato
L’peak = Lpaek - M
• Mettere a disposizione i DPI in caso di Lex,8h maggiore di 80 dB(A)
• Rivedere interventi di informazione, formazione e addestramento all’uso
• In caso di Lex,8h ≥ 85 dB(A) “fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati”
• Lex,8h > 87 dB(A) uso obbligatorio
COSA DOVRA’ FARE L’AZIENDA?