UIL Comunica NOVEMBRE 2014 Layout 1 - UILCOM Sicilia NOVEMBRE 2014.pdf · Fistel e SLC. Urge quindi...

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ILIL16 ottobre scorso,presso la sede del Mini-stero dello Sviluppo

Economico, si è svolto un incon-tro che ha visto impegnati i rap-presentanti del Governo, diAlmaviva e delle OO.SS tutte. Inquella occasione, sono state rie-videnziate le problematiche,ormai note, legate al fenomenodelle delocalizzazioni, delle gareal massimo ribasso, che stannocomportando già la perdita diposti di lavoro e il rischio dinuove perdite occupazionali finoal collasso dell’intero settore deicall center, paventando le im-maginabili conseguenze, nelcaso il Governo non intervengain tempi relativamente brevi conazioni concrete per regolamen-tare l’intero comparto. È statasottolineata l’importanza di far ri-spettare le normative già in vi-gore come l’articolo 24bis(Decreto 83/2012), nonché il ri-spetto, nelle gare d’appalto, deivalori retributivi espressi dai rin-novi contrattuali di settore. Visto la situazione drammatica cheha visto già la chiusura o il ridimen-sionamento di altre aziende di tlcsi è fatta presente la necessità ditrovare una soluzione definitiva, alfine di scongiurare scenari partico-larmente drammatici per AlmavivaContact, azienda che nel solo ter-ritorio siciliano occupa a tempo in-determinato più di 5000 dipendentie sui siti di Palermo circa 1000 la-voratori a progetto.

(Segue a pag. 2)

DDipendenti incatenati,in sciopero della fameo radunati in sit-in di

protesta. É così che gli ope-ratori del call center paler-mitano della multinazionaleAccenture hanno provato intutti i modi ad opporsi allaperdita del posto di lavoro.Ma invano. La crisi che ha investito inpieno i dipendenti del-l’azienda irlandese si è in-fatti tradotta nella perdita di262 posti di lavoro. Ma facciamo un piccolopasso indietro partendodall’inizio. La vertenza Bri-

tish Telecom – Accenture èla storia di due multinazio-nali con floridi bilanci chedecidono di confrontarsi in

termini contrattuali attra-verso reciproche propostedi gare al massimo ribasso.

(Segue a pag. 2)

SSi tratta di una situazione delicata, per la quale, leOO.SS. hanno inviato, il 20 ottobre scorso, un fax di

denuncia, fra i cui destinatari c’è il Presidente Crocetta.Ma vediamo di cosa si tratta. Per anni, sia al VittorioEmanuele di Messina come al Bellini di Catania, ilcontratto applicato era stato il Contratto Nazionale diLavoro per i dipendenti dei teatri lirici e sinfonici”. «Con

solerzia improvvisa - ci comunica il Segretario Generaledella Uilcom di Messina, Antonio Di Guardo - il Sovrin-tendente ha intenzione di applicare, per i dipendenti inorganico, il Contratto di Lavoro dei Dipendenti Regionali,

senza che ad oggi, dopo ben 14 anni dall’emanazione della Legge Regionalen.10 del 15 maggio 2000, siano stati attivati tutti i passaggi previsti, a partiredall’equiparazione del personale così come per il regolamento di attuazione».«Questa decisione comporta, da un lato, una negazione dell’opera delleOO.SS sinora occupatesi della questione, dall’altro, il fatto che ai lavoratorisiano negati i loro reali diritti. Con questa azione, il Sovrintendente si è arro-gato una decisione, la cui pertinenza è del C.d.A, come previsto dall’ art 13dello Statuto dell’Ente, in cui, inoltre all’art.21 si legge che al personale delTeatro di Messina viene applicato il CCNL che regola i rapporti lavorativi deicolleghi di Catania. Tra i dipendenti dei due teatri c’è, quindi, una difformitàcontrattuale. Il contratto poi, dei dipendenti regionali, mal si applica alla realtàteatrale, cominciando dai turni lavorativi che vedrebbero riduzioni orarie o dipagamenti per lavoro straordinario. È necessario quindi, fronteggiare il gestodel Sovraintendente e ripristinare i diritti delle maestranze che, per il momentovengono regolamentati dal CCNL delle Fondazioni; occorre inoltre che, a si-glare accordi contrattuali, ritornino le OO.SS cui i lavoratori avevano datomandato e non sigle non delegate dai dipendenti. Al momento permane unacontrapposizione tra le intenzioni del Sovraintendente e le OO.SS. Uilcom,Fistel e SLC. Urge quindi - conclude Di Guardo - un incontro con gli assessori,affinchè alle maestranze, con la legittimazione di un contratto, vengano ri-conosciuti gli effettivi diritti e le stesse maestranze non siano penalizzate odiscriminate».

TEATRO VITTORIO EMANUELE DI MESSINA

Palermo, vertenza Bt-Accenture: c’è ancora un barlume di speranza?

Ridotte al lumicino le possibilità di salvare i 262 lavoratori del call center

Intervista con il Segretario Generale della Uilcom di Messina, Antonio Di Guardo

E il 21 novembreA ROMAscioperano

tutti i lavoratori dei call center

UILCOMunicaSEGRETARIO GENERALE GIUSEPPE TUMMINIA - ANNO III - N. 6 - NOVEMBREMENSILE D’INFORMAZIONE SINDACALE DELLA UILCOM PALERMO E SICI-

di Giuseppina Fidone

di Michelangelo Milazzo

di Claudio Carollo

DELOCALIZZAZIONIE GARE

AL RIBASSO

Wind: chiarezza,trasparenza, semplicità

e la solidarietàdei lavoratori

Ha lasciato il segno, per nondire il solco, l’esito delle scelteaziendali dei vertici di Wind di in-traprendere, in accordo con isindacati, un lungo percorso dicondivisa e necessitata politicadi austerity.

(Segue a pag.4)

UILCOMUNICA è il giornaledi tutti voi iscritti alla Uilcome pertanto è a vostra dispo-sizione anche per eventualicollaborazioni. I recapiti percontattare la redazione li tro-vate a pagina 4

di Angelo Bondì

«Ridare ai lavoratori i loro reali diritti»

A. Di Guardo

Novembre 20142 UILCOMunica

SCIOPERO NAZIONALE DEI CALL CENTERE NOTTE BIANCA

ROMA21 NOVEMBRE 2014

CALL CENTER«Immaginabili conseguenze, se il Governo non interviene in tempi relativamente brevi con azioni concreteper regolamentare l’intero comparto»

Ragazzi più o meno giovani che se va bene riescono a portare a casauno stipendio che varia dai 5 ai 6 euro lordi all’ora se gli va bene con lapaura di non essere rinnovati in qualunque momento e che li colloca inpieno nella fascia di povertà che nel nostro territorio va assumendo ormaidimensioni drammatiche. Pertanto, è fondamentale sottolineare l’ur-genza di accelerare i tempi decisionali da parte del Governo attraversointerventi straordinari e definitivi, al fine di salvaguardare i lavoratori diAlmaviva, e in uno scenario più ampio, le circa 80.000 famiglie occupatenel settore.Il Governo, nella persona del Vice Ministro De Vincenti, ha comunicatoil taglio dell’Irap a favore delle imprese, già con l’imminente legge di sta-bilità. Malgrado questa operazione sia auspicabile e positiva, il presi-dente del Gruppo Almaviva ha sottolineato che tale azione non saràsufficiente a risollevare le sorti aziendali, e che se l’attuale situazionenon dovesse vedere concreti interventi governativi a breve termine, agennaio sarà necessario aprire un tavolo di confronto con uno scenariomolto difficile, vista la scadenza del Contratto di Solidarietà a maggio2015 (nell’anno fiscale ottobre 2013 / settembre 2014, l’azienda ha subitouna perdita di 9 mln di euro). Sempre De Vincenti, ha comunicato che ilGoverno intende intervenire sulle gare d’appalto al massimo ribasso.Inoltre, incalzerà il Garante della Privacy per acquisire l’esito dell’inda-gine conoscitiva sulla delocalizzazione e il rispetto della privacy.All’interno di questo scenario di immobilismo e agghiacciante lentezzaburocratica del nostro governo si inseriscono le parole del segretario na-zionale Uilcom Salvo Ugliarolo: «Stiamo preparando una giornata di scio-pero del settore dei Call Center per il prossimo 21 novembre». Saràaltresì organizzata una NOTTE BIANCA DEI CALL CENTER, una nottebianca nella quale, dentro di noi, ci vestiremo a LUTTO per manifestareagli italiani, alle Istituzioni, al mondo della comunicazione, il nostro dolorenel vedere un settore ormai caratterizzato esclusivamente da licenzia-menti, delocalizzazioni, speculazioni, mancanza di regole certe ed ap-plicate. Di promesse siamo stanchi - conclude Ugliarolo - tutti ci sentonoma nessuno è disposto ad ascoltarci; se non si arriverà a breve ad unasoluzione del problema, il rischio non sarà tanto economico ma sociale.Oggi un italiano su otto vive alla soglia di povertà. Domani?!»Parole che lasciano il segno e disegnano uno scenario sempre più cupo:basti pensare ai colleghi di Accenture e 4u servizi a Palermo e ai 480 di-pendenti di Ecare a Cesano Boscone a cui va tutto il nostro appoggio ela nostra solidarietà. In questa situazione di immobilismo dilagante delle istituzioni, la Uilcomnon resterà a guardare e a fianco dei lavoratori metterà in atto ogniazione possibile per garantire l’occupazione di un settore che ha le po-tenzialità per essere risollevato.

Claudio CAROLLO

Periodo nero, tra licenziamenti e “affaire” Lussemburgo

L’Accenture a gonfie vele nel mare delle operazioni oltre il limite della correttezza

In pratica, la British Telecom apre uninsediamento produttivo a Palermo, in-camera tutte le agevolazioni fiscali enormative e, dopo cinque anni, cedel’attività alla Accenture che, a sua volta,senza produrre nessun ulteriore inve-stimento, con gradualità, riduce il costodel lavoro tagliando le retribuzioni, in-troducendo strumenti di flessibilità,quali i tirocini formativi, e utilizzandoulteriori ammortizzatori sociali.A gennaio 2014 British Telecom co-munica ad Accenture la disdetta an-ticipata del contratto in outsourcingprevedendo il licenziamento dei 262

dipendenti. Da quella data è quindi iniziato un percorso di lottasindacale che ha visto l’interessamento di tutte le istituzioni.Ironia della sorte, proprio in questi giorni, nell’occhio del cicloneè finita anche la Accenture che sembrerebbe essere coinvoltanello scandalo LuxLeaks. La multinazionale irlandese, infatti, ri-sulterebbe inserita nella lunga lista di aziende che, dal 1995 al2013, avrebbero usufruito di generosi accordi fiscali da partedel Granducato del Lussemburgo proprio nel periodo in cuiJean-Claude Juncker, neo-presidente della Commissione euro-pea, era primo ministro. Da un’indagine realizzata da un con-sorzio internazionale di giornalisti d’inchiesta (organismo consede negli Stati Uniti), sono saltate fuori 28mila pagine di do-cumenti riservati dai quali risultano intese fiscali attraverso lequali aziende internazionali hanno trasferito denaro nel Gran-ducato per pagare meno imposte. Tra le società coinvolte (circa550) aziende del calibro di Fiat, Amazon, Pepsi, Ikea e appunto,Accenture. Non c’è altro da aggiungere.Ritornando alla vertenza dei 262 lavoratori, nel corso degli ultimiincontri a Roma, nei locali del Ministero dello Sviluppo Economico,il clima che si respirava sembrava quello di un intendimento versouna soluzione comune tra le Istituzioni presenti. Al contrario, le pro-cedure di mobilità messe in atto proprio l'ultimo giorno di com-messa della British Telecom hanno letteralmente spazzato via ogniottimismo. La società, infatti, ha ritenuto vantaggioso trasferire lacommessa ad un altro call center a Roma, dove i dipendenti ven-gono assunti con contratti a tempo determinato mentre ai 262 di-pendenti in mobilità la spada di Damocle della legge 223/91, dà75 giorni di tempo per raggiungere un accordo tra azienda e sin-dacati al termine dei quali i licenziamenti diventeranno definitivi.Ma qual è stata l’alternativa alla mobilità proposta dalle due mul-tinazionali se non quella di sottoscrivere alcune inaccettabili pro-poste consistenti in un accordo individuale cosiddetto “tombale”,con il quale i dipendenti avrebbero dovuto attenersi a: rinunciareai diritti maturati, impegnarsi a non mettere in atto alcuna ver-tenza, accettare un ulteriore taglio delle retribuzioni pari al 12%,rinunciare agli scatti di anzianità e, dulcis in fundo, mettere incantina tutte le garanzie occupazionali future. In seguito a queste inaccettabili proposte, la Uilcom ha lan-ciato l’ennesimo grido d’allarme alle istituzioni che come ef-fetto finale ha partorito la convocazione di una riunione alMinistero del Lavoro programmata per l’11 novembre al ter-mine della quale il Segretario Generale regionale, GiuseppeTumminia, ha dichiarato: «La British Telecom non si è presen-tata alla convocazione del Ministero del Lavoro tanto che nelmese in corso si paventa la chiusura formale della sede di Pa-lermo con la riconsegna dei locali da Accenture alla stessa Bri-tish Telecom. Il 14 novembre, al fine di sollecitare unasoluzione occupazionale alle due multinazionali, che sicura-mente non hanno i bilanci in rosso, con un gesto estremo i la-voratori della Accenture hanno bloccato l’autostradaPalermo-Messina».E, per il sindacato Uilcom si prospetta una nuova stagione di

lotte. L’ennesima. Michelangelo MILAZZO

Segue dalla prima pagina

Segue dalla prima pagina

GUAI SUL FRONTE FISCO PER LA MULTINAZIONALE

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3Novembre 2014UILCOMunica

Dal 2009 la Uilcom ha attivato, per isuoi iscritti, una sezione distaccata delpatronato Ital-Uil presso i locali dellasegreteria regionale in via Leonardo daVinci 172 a Palermo. Responsabiledello sportello, che riceve il martedì eil giovedì (dalle 15,30 alle 18,30) è Bia-gio Pirrone. Da 70 anni, infatti, la Uil èaccanto ai cittadini in ogni fase dellavita, per offrire un sostegno qualificato,competente e aggiornato rispetto aimutamenti legislativi su previdenza,assistenza, infortuni e malattie profes-sionali e molto altro ancora. Grazie aicostanti investimenti nella tecnologia,nella formazione e nell’informazione. AlPatronato offriamo: informazione suidiritti, verifica delle prestazioni otte-nute, consulenza legale e medico-le-gale e gestione delle praticheticaforniamo servizi adeguati e moderni. Questa l’attività del nostro Patronato:Previdenza • Pensioni da lavoro •Pensioni di invalidità • Verifica contri-buti • Previdenza complementare • In-dennità di disoccupazione ASpI eminiASpISalute • Tutela contro gli infortuni e lemalattie professionali • Sicurezza sulposto di lavoro • Consulenza medico-legale e legale Prestazioni assistenziali • Permessimaternità e paternità • Congedi per as-sistenza ai disabili • Servizi e tratta-menti per la famiglia • Prestazionisocio-assistenziali • Assegno SocialeMigrazione • Assistenza ai cittadini ita-liani residenti in altri paesi • Assistenzaagli immigrati in Italia e nel mondo.

PATRONATO ITAL-UILLa nostra attività

al servizio dei cittadini

Il punto di Rino Donato Lemma

Al congresso della Uilcom, svoltosi dall’8 al 10 ottobre,Salvo Ugliarolo confermato Segretario Generale Nazionale. Acclamazione per l’intervento del Segretario Regionale, Giuseppe Tumminia

Le delegate e i delegati ai lavori delcongresso nazionale hanno confer-mato segretario generale salvoUgliarolo.Salvo Ugliarolo ha mosso i suoi primipassi nel 2006 come dirigentesinda-cale nella nostra struttura territoriale.Per tutta la segreteria regionale èmotivo di grande soddisfazioneavere oggi al vertice della categoriaun siciliano ex componente dellascuderia Uilcom sicilia.La relazione di salvo Ugliarolo, cheha fissato in modo netto le politichesindacali della Uilcom per il prossimofuturo, ha in sintesi affermato che «laposizione del nostro sindacato sideve distinguere da quella delle altreOO.SS. per la concretezza e non perla demagogia messa in campo daaltre sigle».Ugliarolo ha sostenuto che «in unmomento dove il valore dei diritti sista calpestando sotto i piedi e doveil lavoro è una priorità per la gravecrisi occupazionale del nostro Paeseè più utile stanare i progetti del go-

verno portandolo al confronto e re-spingendo al mittente le misure chenon si condividono piuttosto che par-tire prevenuti imbastendo azioni con-flittuali prima ancora di conoscereprogrammi e idee che ancora non sisono comprese e sulle quali, per dipiù, le istituzioni politiche e governa-tive non sono coese».Grande acclamazione di tutti i dele-gati ed invitati ha ottenuto l’inter-vento di Giuseppe Tumminia che haposto l’accento sulla battaglia ideo-logica che sta conducendo una partedella politica e del sindacato sull’ar-ticolo 18 che, pur considerandolo unimportante risultato di anni di lotte,rappresenta un falso problema e na-sconde le vere emergenze edistanze del paese. Prima di tuttequelle di un’agenda digitale e di unrilancio della cultura che possano ri-mettere in circolo valore, ricchezza,garanzia di occupazione e possibilitàdi nuova occupazione. Infine la soddisfatta presa d’atto di-chiarata da Tumminia, che la rela-

zione di Salvo Ugliarolo ha conside-rato importante, tra i suoi punti, latesi congressuale di Uilcom Siciliache ritiene i territori il punto di par-tenza per un migliore e più proficuoimpianto di alcune relazioni indu-striali con quelle aziende presenti suterritorio regionale. Si cita, per la memoria, un passag-gio della relazione di Giuseppe Tum-minia esposta al congressoregionale siciliano: «A proposito diterritori, desidero lanciare una pro-posta politica alla nostra organizza-zione, ai colleghi delle altreconfederazioni, alle istituzioni, cheattengono alla capacità di legare legrandi aziende dell’ITC a questo ter-ritorio, per incentivarne gli investi-menti, garantire la tenutaoccupazionale, valorizzare il terzosettore puntando su turismo e attivitàculturali. Tutto questo con la naturaleevoluzione dei Patti Territoriali stru-menti in grado di programmare edorientare le risorse infrastrutturali eu-ropee e regionali. A qualcuno può

sembrare la riedizione di strumentidel passato ma non è così: solo unnuovo sistema di relazioni industrialidefinito sul Territorio può consentireil pieno utilizzo delle risorse disponi-bili per l’innovazione tecnologicaprevista dalla nuova agenda euro-pea 2014/2020. Questo, infatti, è untreno che non possiamo perdere,non possiamo continuare ad incas-sare accordi sindacali che produ-cono solo perdite di salario diretto,fino al 15%. L’applicazione nazionaledell’accordo interconfederale del 28Giugno 2011, ha prodotto un risul-tato esclusivamente difensivo, lasfida è trasformare una contratta-zione difensiva in una contrattazioneespansiva obiettivo più facile da rea-lizzarsi se portiamo la contrattazionesul Territorio, realizzando specificiContratti D’area in grado di coinvol-gere le istituzioni regionali e le ri-sorse legate al territorio, aprendoanche alla contrattazione collettiva diprossimità».

CALTANISSETTA - Lo scorso 21 ottobre, nei lo-cali del Ministero del Lavoro, i rappresentanti del-l'azienda Sielte S.p.A e le 00.SS Nazionali hannosottoscritto un verbale relativo alla procedura dilicenziamento collettivo nei confronti di 39 lavo-ratori, di cui fanno parte i lavoratori dell'ex cantiereSielte di Caltanissetta. La Segreteria RegionaleUilcom Sicilia intende valorizzare attivamente lascelta di avere aggiornata la procedura, solleci-tando le parti in indirizzo a voler riconsiderare lecondizioni che riguardano il futuro dei lavoratori delNisseno. Tale considerazione è suffragata dagliultimi accadimenti di natura giudiziaria, che hannoriguardato l'Azienda subentrata a Sielte. Situazioni e responsabilità che non attengono ailavoratori e che non vanno certamente scaricatesulle loro spalle. La Segreteria Regionale UilcomSicilia, chiede a Telecom di garantire il volume diattività a salvaguardia del perimetro occupazionaledei lavoratori di Caltanissetta mentre a Sielte chie-diamo di riprendersi la locale Unità Produttiva,considerando che la stessa società non ha maiabbandonato la medesima area territoriale. Solo un'azione sinergica e responsabile, certa-

mente con ilcontributo isti-tuzionale per ilgoverno dellee c c e d e n z e ,può garantireuna soluzionein grado di mi-tigare forti rica-dute sociali inun territorioche storica-mente pre-senta un tassodi disoccupa-zione tra i piùalti in Italia. I bandi e le risorse, già messe a dispo-sizione per la realizzazione della banda larga, pro-venienti dai Fondi Europei, dagli stanziamentiprevisti dalla nuova legge di stabilità, dai bandi re-gionali relativi alla cablatura delle zone rurali, rap-presentano un bacino di risorse economiche utilial raggiungimento degli obiettivi sociali posti dallapresente istanza.

Nel licenziamento dei 39 lavoratori,coinvolta anche la sede di Caltanissetta

La Sielte opera tagli al personale su base nazionale

La Segreteria Regionale scende in campo in difesa dei dipendenti conun importante documento inviato alla Telecom, alla Segreteria NazionaleUilcom, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alla stessaSielte. Il Segretario Generale, Giuseppe Tumminia, a fronte della dolorosavicenda degli sfortunati lavoratori, che lo scorso 21 ottobre sono staticatapultati nel gravoso percorso della procedura di licenziamento, sot-tolinea che «situazioni e responsabilità che non attengono ai lavoratorinon vanno certamente scaricate sulle loro spalle»

Giuseppe Tumminia

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L’accordo dello scorso 29 Luglio(per i lavoratori quello della soli-darietà), prodotto e sottoposto aisindacati a seguito dell’analisi delquadro microeconomico dei piùimportanti indici di bilancio elabo-rati dal Management di Wind,nasce fondamentalmente qualerimedio temporaneo e non esau-stivo, per fronteggiare due emer-genze: da un lato, un pluriennaleed elevato indebitamento azien-dale, stimato ad oggi in circa 10mld di euro già in flessione graziead un rifinanziamento della pro-prietà per circa 500 mln. accom-pagnato da operazioni diconsolidamento del debito, prope-deutiche al risanamento finanzia-rio; dall’altro la riduzioneprogressiva dei ricavi, diminuiticostantemente e come da previ-sione anche per tutto il 2014 pervia di un mercato saturo, strettoda un patrigno quadro regolatorionazionale. Agli occhi della vastaplatea dei lavoratori di Wind, oggipiù di 6000 unità, tale accordo èda leggersi sotto varie sfaccetta-ture come una “novità” improvvisaperché inaspettatamente conca-tenata, con il precedente accordodel 10 Ottobre 2012. D a v -vero ravvicinato per non intuirneun filo conduttore comune chesanciva altrettanto obbiettivo co-mune: allora, è servito per salva-guardare il perimetro complessivooccupazionale fino al 2017, attra-verso la riduzione e rimodulazionedi alcuni istituti contrattuali, in ot-tica di riduzione dei costi comples-sivi e del lavoro, con conseguenteprevisto risparmio di circa 55 mi-lioni di euro. Oggi il nuovo accordoche come noto è stato siglato inestate, consente di fronteggiareesuberi dichiarati dall’azienda peroltre 500 unità di Area Staff, attra-verso l’attuazione per 18 mesi deicontratti di solidarietà difensivi, (dal10/09/2014 al 09/03/2016) misuraposta in essere per consentire lamessa in sicurezza dei livelli occu-pazionali ed evitare che gli esuberiannunciati potessero divenire trau-maticamente operativi. Il fatto chela solidarietà tecnicamente colpi-sca la quasi totalità dell’ interaforza lavoro, esclusi i dirigenti perlegge, lo si può sicuramente in-quadrare nella logica della equadistribuzione delle eccedenzeaziendali. Vero è che il costo dellaoperazione colpisce la quasi tota-lità dei lavoratori, ma è altrettantochiaro che l’impatto sugli esuberidichiarati, consentirà una loro pro-gressiva riqualificazione oltre chereale eliminazione delle scarsemarginalità accumulate dalla ge-stione negli anni. In questo modograzie al coinvolgimento del sinda-cato, vengono riqualificati i lavora-tori, ma vengono ingressateattività che da sempre venivanosvolte fa enti fornitori di Wind, il co-siddetto insourcing. Verrebbe dachiedersi perché non sia stato at-tuato con lungimirante e preven-tiva pianificazione, tale modello direingresso delle attività date a sog-getti terzi (talune strategiche) efino ad oggi estranee al know-how

degli stessi dipendenti diretti. Icosti della rescissione dei contratticon i partner sarebbero stati real-mente più elevati dell’ affidamentodi tali attività ai singoli centri dicosto aziendali? Ed in che misura?L’unica cosa certa è che già daSettembre, la busta paga di un ad-detto Full Time Equivalente diWind, mediamente considerato,subisce una riduzione del monteore lavorate stimato sulla basedelle Macro Aree indicate nell’ac-cordo, in alcuni casi del 5% in altridel 10% con relativa riduzionedella retribuzione. Come è noto ilContratto di Solidarietà difensivo,prevede che il lavoratore (neigiorni ricadenti la CDS) percepiscanon più del 70% della retribuzione,di cui il 10% a carico del Governoattraverso fondi appositamentestanziati. Dal punto di vista contri-butivo, vi è l’agevolazione cheporta l’aliquota a carico del lavora-tore dal 9,49% al 5,84%. Resta in-variato invece il regime fiscale chesegue le regole della progressivitàdell’imposta.In un’ottica di ripianamento deldebito aziendale, già in consolida-mento ed una costante ed incertariduzione dei ricavi, dicevamoanche per il 2014, non si percepi-scono segnali di una ripresa intermine di redditività. Se poi, vo-gliamo considerare la dichiarataintenzione del management dimantenere inalterati i livelli quali-titativi, della componente Networkritenuta “così per come essa sipresenta” sufficientemente di-mensionata in termini di investi-menti, ancora una volta sipropende per un cauto ottimismocirca l’evoluzione della dinamicadell’accordo. E per citare le notizieufficiose ed ufficiali che hanno se-

gnato tutta l’estate appena tra-scorsa circa il presunto matrimo-nio tra Wind e Tre, poi fallito perovvie divergenze di vision sul bu-siness del mercato italiano, nonpossiamo non tirare in ballo l’astasulla cessione delle Torri di telefo-nia Wind. Chi sarà il prossimo ac-quirente, quanto potrà giovare lavendita di questo Asset tecnolo-gico? E’ solo una operazione di in-casso, o costerà qualcosa ancorauna volta ai lavoratori. Ad esem-pio quelli del sito di Palermo chesi chiedono spesso quale ruolo, oquali ricadute avranno le scelte diassegnazione delle attività ingres-sate a seguito dell’accordo di so-lidarietà. Ed ancora, si ritiene lasede siciliana strategica e motorepropulsore del cambiamento? Quipiù che altrove, è forte la neces-sità di ribadire un percorso di con-tinuità e riconoscimento delleprofessionalità, attraverso per-corsi di graduale adattamento allenuove sfide, alla valorizzazionedelle eccellenze ed alla ricerca disoluzioni di lavoro stabili, rispet-tose della meritocrazia e condi-vise a pieno sul piano dellemigliori relazioni industriali. Poi-ché chiarezza trasparenza e sem-plicità si costruiscono se tutte lecomponenti sono disposte a spin-gere in una unica direzione, oggipiù che mai è l’azienda a doversistringere attorno ai propri dipen-denti e non solo il contrario. Se lasolidarietà è un importante istitutodi legge, sicuramente dettatodalla congiuntura economica,ancor più importante lo è il valoreintrinseco della stessa che uniscetutti a tutte le latitudini. Siamo tuttigente di Wind. Anche noi di Pa-lermo.

Angelo BONDÌ

4 Novembre 2014UILCOMunica

Segreteria regionale

Uilcom Palermo e Sicilia

Via Leonardo Da Vinci, 17290145 - Palermo

(0916765629 - Fax 0916766285e-mail: sic_uilcom@uilcom.itSegretario Generale-regionale

Uilcom Palermo e Sicilia: Giuseppe Tumminia

Uilcom Agrigento

Via Piersanti Mattarella, 11592100 - Agrigento

Responsabile territoriale: Alfredo Picone

Uilcom Caltanissetta/Enna

Via Napoleone Colajanni, 8793100 - CaltanissettaSegretario generale:

Sergio Profeta

Uilcom Catania

Via A. di Sangiuliano, 36595123 - Catania

Segretario generale: Giovanni Nicotra

Uilcom Messina

Strada statale 114 Complesso Top Residence - 98125 - Messina

Segretario generale: Antonio Di Guardo

Uilcom Trapani

Via Nausicaa, 5391100 Trapani

Responsabile territoriale:Francesco Silvano

Uilcom Ragusa/Siracusa

Via Roma, 21697100 Ragusa

Segretario generale: Sergio Carmina

Uilcom Siracusa

Via dell’Arsenale, 3896100 - Siracusa

Responsabile territoriale: Ernesto Bovari

LA UILCOMIN SICILIASegue dalla prima pagina

Rimedio temporaneo per i lavoratori Wind

Dall’agenzia AdnKronos del 17 ottobre 2014

«Il taglio del 40% operato sul fondodei Patronati è sbagliato e inaccetta-bile ed è una gravissima ingiustizia».Così Gilberto De Santis, presidente

Ital-Uil, commenta la norma dellalegge di stabilità approvata nei giorniscorsi dal Consiglio dei ministri. «Contale provvedimento - aggiunge - il Go-verno colpisce ancora una volta i cit-tadini più deboli che trovanoquotidianamente nei Patronati assi-stenza, capacità di ascolto e aiuto neldistricarsi tra le maglie della burocra-zia. I patronati svolgono da sempreun lavoro prezioso che contribuisceanche al buon funzionamento deglienti pubblici, di quelli previdenziali eassistenziali fornendo spesso presta-zioni che non sono in alcun modo re-tribuite». Il sindacato inoltre ricorda alGoverno «che recenti indagini demo-scopiche di importanti istituti indipen-denti hanno fotografato l’importanzaed il ruolo di questi istituti anche nelrapporto costi/benefici». Con questotaglio dunque, conclude, «il Governomette anche a repentaglio migliaia diposti di lavoro e la presenza di moltiuffici sul territorio nazionale».

Giovannini sul quotidiano“La Stampa” del 19 ottobre 2014«Vedremo se la norma verrà confer-mata nell’esame parlamentare dellalegge. Di sicuro, se davvero i 30 pa-tronati oggi esistenti dovranno chiu-dere i battenti, problemi ce nesaranno, eccome. Come detto, i pa-tronati svolgono (gratuitamente per icittadini, tutta l’attività è remuneratadal Fondo) molte prestazioni di “frontoffice” che gli uffici Inps ormai forni-scono quasi soltanto per via telema-tica. Attualmente, chi deve presentareuna domanda di pensione o sempli-cemente vuole chiedere un chiari-mento o un informazione – ma vuoleparlare con un essere umano incarne ed ossa, e non con un compu-ter o un call center – va in un patro-nato. Stesso discorso per le praticheinfortunistiche Inail. E anche i per-messi di soggiorno per migranti li ge-stiscono i patronati: “prima” davantiagli uffici erano normali i bivacchi not-turni e le risse».

Fondo dei Patronati: «tagli sbagliati e inaccettabili»

Su iniziativa della CGIL, CISL eUIL, sotto i portici di Piazzale Un-gheria a Palermo, é iniziata sabato15 novembre la raccolta di firme asostegno dell’attività dei patronati.

Mensile di informazionesindacale della Uilcom Direzione, redazione e amministrazione

Via Leornardo da Vinci, 17290145 Palermo ( 0916765629

Fax 0916766285Anno III Numero 6

Novembre 2014Periodico registrato

il 13 giugno 2012 al Tribunale di Palermo

Iscritto al n. 13/2012

Direttore editoriale

Giuseppe TumminiaDirettore responsabile

Michelangelo MilazzoCoordinatore della redazione

Rino Donato LemmaHanno collaborato:

Angelo Bondì, Claudio Carollo,Rosy Contorno, Licia Corsale, Giu-

seppina Fidone e Alice Violante* * * * *

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