Post on 23-Mar-2016
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L’Avventura di BubuPooka e Tata
Bubu era un morbido cagnolino di peluche, aveva due lungheorecchie che gli circondavano un muso grande e due tondi occhi dacucciolo. Portava un buffo paio di brache che cadevano larghe sullezampotte.
LAZZARETTI E
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Era il compagno di giochi di Riki, un bimbo di appena un anno che sireggeva poco sulle sue gambette cicciottelle ma portandosisottobraccio il suo fedele cagnolino di peluche, si sentiva piùaudace e sicuro così divennero inseparabili compagni di gioco.Riki viveva in una casa vicino al mare e nelle frequenti passeggiatecon la mamma non si separava mai dal peluche.La vista di quell’immensa distesa d’acqua affascinava il cagnolinoche sognava mondi lontani. Perchè continuare a fare il cane dacompagnia? Perchè non tentare l’avventura?Decise quindi di partire.Distaccarsi da Riki non sarebbe stata impresa facile, Bubu eradiventato il suo punto di riferimento e a sua volta il peluche si eraaffezionato molto al suo padroncino.
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Nell’attesa di trovare il coraggio per affrontare l’impresa eallontanarsi da Riki, tutte le notti Bubu studiava sull’atlante lerotte da seguire e i segreti della navigazione, metteva da partetutto ciò che trovava utile ad affrontare il viaggio: una vecchiabussola, delle cime, un cannocchiale….
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Una sera, mentre curiosava in ceste e scatole alla ricerca dimateriali utili al viaggio, Bubu trovò uno strano personaggio: un trolldimenticato dal padrone di casa al ritorno dalla Norvegia. Il suo nomeera Phooka e i due divennero subito amici, Bubu gli confidò il suosogno: viaggiare. Insieme decisero di condividere l’avventura allaricerca di nuove terre da scoprire.
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Iniziarono così a costruirsi una zattera chebattezzarono “Possiamo farcela!”.Distaccarsi da Riki non fu facile, ma l’entusiasmo per lapartenza era troppo forte, sognavano di oltrepassare lostretto di Gibilterra ed arrivare nel grande oceano, cosìsi misero in viaggio: Pooka sull’albero maestro scrutaval’orizzonte e come un vecchio marinaio indicava la rotta aBubu che abilmente si destreggiava con la vela.
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I giorni trascorrevano lenti, il mare era calmo con una leggerabrezza. Passavano loro accanto pesci colorati, delfini che con balziacrobatici li salutavano, enormi balene, insomma tutti gli abitanti delmare festeggiavano Bubu e Pooka per il coraggio dimostrato nell’intraprendere quel viaggio.
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Ma il mare può diventareinsidioso, difatti una notte ilcielo si rannuvolò, la luna nonfaceva più da lampione e si scatenòun grande uragano. I nostri naviganti nonce la facevano a contrastare la tempesta efurono scaraventati contro uno scoglio. Sisvegliarono alle prime luci dell’alba, tutto era finito, ilmare si era acquietato, ma la zattera era stata ingoiatadalle onde.
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Si guardarono negli occhi atterriti per l’accaduto, quando
apparvero due maestose tartarughe marine che andavano loro
incontro. Bubu e Pooka si affrettarono ad asciugarsi le lacrime e
gridarono loro: “ Aiuto! Aiuto! Veniteci a salvare! Siamo naufragati
su questo scoglio e dobbiamo raggiungere la terra ferma!”
Le due tartarughe, sagge e mansuete, si avvicinarono incuriosite :
“Strana coppia” dissero tra loro, “Possiamo darvi un passagio fino a
Gibilterra!”
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I nostri navigatori, qualche giorno dopo, sbarcarono sulle coste
spagnole e salutarono le due tartarughe che ripresero il loro
viaggio verso la corrente del golfo.
Accampati tra le dune della spiaggia, cominciarono a rovistare qua
e là nel tentativo di ricostruirsi un mezzo per proseguire la loro
avventura.
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Ad un tratto, a sorpresa tra i cespugli, saltò fuori una scimmietta
che incuriosita dai due nuovi arrivati esordì chiedendo:
“Cosa cercate strani forestieri?”
Pooka e Bubu raccontarono la loro avventura e Tata, così si
chiamava la scimmietta, decise di aiutarli a patto di potersi unire
a loro.
I tre si misero a fabbricare un nuovo mezzo per raggiungere la
Norvegia, ma questa volta, su suggerimento di Tata, costruirono
una mongolfiera!
Riprendere il viaggio fu entusiasmante, Bubu e Pooka non avevano
mai perso la speranza e ora, anche grazie all’aiuto di Tata, potevano
continuare a sognare.
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Sorvolarono la Spagna, la Francia, la Gran Bretagna e il Maredel Nord, sfidando le intemperie senza mai perdersi d’animo,finchè Pooka riconobbe le coste Norvegesi: ritornarefinalmente nella sua terra fu per il troll una gioia incontenibile.Bubu e Tata però non potevano rimanere tra quelle freddeterre del nord e i due decisero di riprendere il viaggio allaricerca di nuovi luoghi da scoprire e nuove rotte da seguire.Lasciarsi non fu facile, ma Bubu e la scimmietta promisero ditornare a far visita al loro fedele compagno di viaggio Pooka!
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16
La mongolfiera riprese il suo volo, alla volta delle coste africane
dove Tata avrebbe condotto Bubu a visitare il suo paese di origine,
saziando così la sua sete di conoscenza e di avventura che era
appena ripartita con loro.
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