TRATTO DA CAMAGNI-NIKOLASSY, CORSO DI ......Attributi: Dominio Il dominio di un attributo è la...

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DATABASE - MODELLO E-R

ENTITÀ E RELAZIONI TRATTO DA CAMAGNI-NIKOLASSY, CORSO DI INFORMATICA, VOL 2, HOEPLI

Informatica

Introduzione

L’astrazione permette di creare dei modelli su cui

vengono costruite le applicazioni

La fase di analisi serve a modellare il problema

per arrivare poi alla soluzione

Il primo passo è la creazione del modello dei dati

Il modello concettuale più utilizzato è il modello E-R

(Entità-Relazione)

Introduzione

Il modello E-R

Proposto da Chen nel 1976

Permette di modellare graficamente il mondo reale

utilizzando esclusivamente entità e relazioni

Alcuni vantaggi sono:

Può essere facilmente impiegato per la definizione dei

database relazionali

È semplice e facile da capire

Può essere usato come piano di lavoro per gli

sviluppatori del database

Entità

Un’entità rappresenta graficamente un concetto,

concreto o astratto, del mondo reale (che andiamo

a modellare)

Un’entità può essere una persona, una macchina, un

posto o un evento che raccoglie dati

È un gruppo omogeneo di informazioni

Le entità sono classificabili secondo un criterio di

omogeneità definendo il tipo di entità attraverso un

nome

Entità: esempio

Gli studenti di una scuola sono classificabili nel tipo entità

Studente

Le materie studiate sono classificabili nel tipo entità Materia

La classe di appartenenza è classificabile nel tipo entità

Classe

Graficamente vengono così rappresentate

Entità forti ed entità deboli

Un’entità si dice forte se non ha bisogno di altre

entità per essere identificata, debole altrimenti

Esempio: Paziente-Esame

Non possono esistere esami che non sono attribuiti a dei

pazienti, viceversa possono esistere pazienti che no

fanno esami

Esempio: Libro-Titolo

Libro: entità forte

Titolo: entità debole

Entità associative

Sono entità usate per associare due o più entità,

allo scopo di risolvere un’associazione multipla

Esempio: Paziente-Esame

Si inserisce l’entità associativa “Referto”

Esempio: Docente-Classe

Si inserisce l’entità associativa “Orario”

Istanza

Un’istanza di un’entità consiste in un singolo oggetto

descritto dall’entità

Cioè un singolo elemento dell’insieme omogeneo di tutti

gli elementi

Esempio 1

Alunni di una classe (entità)

Marco, Alessandra, Giovani,… (istanze dell’entità)

Esempio 2

Insieme di numeri naturali N (entità)

0,1,2,3,4,5,… (istanze dell’entità)

Attributi

Gli attributi descrivono le entità con le quali sono

associati. Una particolare istanza di un attributo è

detto valore

Esempio: Scontrino

Consideriamo lo scontrino di acquisto di un prodotto

L’entità è lo scontrino

Gli attributi sono i tre dati che lo compongono

Numero, Data, Importo

Scontrino

Numero Data Importo

Attributi: rappresentazione

Ci sono diverse modalità grafiche di

rappresentazione degli attributi, noi utilizzeremo

quella riportata di seguito

Scontrino

Numero

Data

Importo

Attributi: Dominio

Il dominio di un attributo è la collezione di tutti i

possibili valori che un attributo può avere

Per ogni attributo si devono specificare:

Il formato, che indica il tipo di valori che assume

(carattere, numerico, data/ora)

La dimensione, è un numero che indica la quantità

massima di caratteri o cifre inseribili

L’opzionalità, indica la possibilità di non essere sempre

valorizzato (valore obbligatorio o facoltativo)

Identificatori e descrittori

Gli attributi possono essere classificati in:

Identificatori (chiavi), che identificano univocamente

un’istanza di un’entità

Descrittori, che descrivono una caratteristica non unica

di un’istanza di un’entità

Esempi

Automobile

Targa

Marca

Importo

Modello

Colore

Impiegato

Codice fiscale

Cognome

Nome

Mansione

Stipendio

Relazioni (o associazioni)

Una relazione è un’associazione tra una o più entità

Ogni associazione ha due versi, ogni verso ha:

Un’entità di partenza

Un’entità di arrivo

Una descrizione per comprendere il significato

Una relazione è spesso rappresentabile con un

verbo:

I docenti insegnano una materia

Gli impiegati vengono assegnati a un progetto

I pazienti vengono sottoposti agli esami clinici

Relazione: esempio

Studente-Cellulare

Uno studente possiede un (o più) cellulare e un

cellulare è posseduto da un solo studente

Studente possiede

(è posseduto da)

Cellulare

Studente Cellulare

possiede

Relazioni: classificazione

Le relazioni (o associazioni) sono classificate in

termini di:

Grado

Cardinalità

Direzione

Esistenza

Grado di una relazione

Il grado di una relazione è il numero di entità

associate alla relazione

La relazione n-aria è la forma generale di grado n,

ma si considera n=2 poiché le relazioni binarie

sono quelle più comuni nel modo reale

Quelle di grado superiore vengono di solito

decomposte in più relazioni binarie

Cardinalità di una relazione

La cardinalità di una relazione descrive la mappa

delle istanze delle entità associate nelle relazioni.

Può assumere due valori: “uno” o “molti”

Quindi possiamo avere relazioni:

Uno a uno (1:1)

Uno a molti (1:N)

Molti a molti (N:N)

Relazione 1:1

Date due entità A e B, la relazione uno a uno si

ottiene quando a una istanza dell’entità A viene

associata una sola istanza dell’entità B

Nazione Ha come capitale

1

1

È capitale di

Capitale

Relazione 1:N

La relazione uno a molti si ha quando ad un’istanza

dell’entità A corrispondono più istanze dell’entità B,

mentre ad un’istanza dell’entità B corrisponde una

sola istanza dell’entità A

Donna Madre di

1

N

È figlio di

Figlio

Relazione N:N

Una relazione molti a molti quando a un’istanza

dell’entità A corrispondono più istanze dell’entità B

e viceversa

Atleta Partecipa a

N

N

Disputano

Gara

Direzione

La direzione indica l’entità da cui trae origine la

relazione binaria.

L’entità da cui si parte è detta entità padre mentre

quella di arrivo e detta entità figlio

La direzione viene determinata dalla cardinalità:

1:1, la direzione è dall’entità forte a quella debole, se

entrambi sono forti allora è arbitraria

1:N, l’entità padre è quella a cardinalità 1

N:N, direzione arbitraria

Esistenza della relazione

L’esistenza denota se l’esistenza di un’istanza di un’entità è dipendente dall’esistenza dell’istanza di un’altra entità correlata

L’esistenza può essere:

Obbligatoria: quando è obbligatorio specificare un’istanza dell’entità coinvolta

Opzionale: quando l’istanza di una certa entità non è richiesta

Graficamente l’obbligatorietà è rappresentata da una linea continua mentre l’esistenza opzionale da una linea discontinua

Esistenza obbligatoria e opzionale

Esistenza obbligatoria

Esistenza opzionale

Nazione Ha come capitale

1

1

È capitale di

Capitale

Donna Madre di

1

N

È figlio di

Figlio

Persona Può possedere

1

N

È posseduta da

Automobile

Conclusioni

Dallo schema E-R deve essere possibile ricavare le

frasi che ci hanno permesso la sua definizione

Il controllo della correttezza del modello E-R

avviene attraverso le regole lettura

Se applicando le regole otteniamo delle frasi nel

linguaggio naturale incomprensibili o prive di

significato significa che il modello presenta errori

Esercizio pag. 373

Esercizio pag. 374

Esercizio pag. 374 (continuo)