TRADIZIONE, LAVORO E POLITICA Nonna Stella spopola con … · MARIA GRAZIA RONGO lSarà stato il...

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Mercoledì 9 marzo 2011 I IXBARI CITTÀ

DONNETRADIZIONE, LAVORO E POLITICA

Nonna Stella spopolacon le sue ricetteNovantatrè anni, dopo il successo su youtube, ora un suo sito

RUGGERO CRISTALLO

l Il segreto si nasconde tra i fornelli e ha gliocchi dolci e la forza d'animo d'una novan-tatreenne. E' sapienza culinaria, saggezza cheviene da lontano e finisce in tempo reale sulweb. E' il segreto di nonna Stella, custode dellacucina popolare barese, regina del piatto tipicoed ora protagonista di un sito tutto suo, dopostagioni passate su Youtube: provare per cre-dere all'indirizzo nonnastella.com.

Da qualche anno la nonna più famosa diinternet vive una seconda giovinezza. Ha tra-sformato la sua cucina in quella di tutti. Haelargito consigli culinari e infusioni di fiducia.Non intende fermarsi, ha una parola per tutti esu tutto. «Alle donne – afferma – vorrei dire dinon fermarsi mai, di superare gli ostacoli con ilsorriso e di avere fiducia nella vita. A 93 annifaccio tutto da sola. Comprese le orecchiettecon i funghi, il piatto che ho preparato pero ggi».

Con la signora Stella diviene inevitabile par-lare di cucina. Nel 2007 il nipote, Michele Sfor-za, un po' per gioco e molto per amore, hainiziato a riprendere la nonna mentre cuci-nava. Il risultato è stato strepitoso: ad oggi, suYoutube, in 176mila hanno imparato come farele orecchiette con le cime di rape. Le lezioni dicucina della nonna barese hanno così spo-polato, diventando un punto di riferimento perchiunque volesse dar vita a un piatto dellacucina popolare. Il successo, inaspettato, hacosì convinto Michele a chiamare a raccolta icugini, Dario e Ivan Virgilio. E così, mentre lanonna continuava a cucinare, i tre nipoti han-no pensato di aumentarne la popolarità. Han-no presentato un progetto che è diventato ideaimprenditoriale. Hanno partecipato e vinto«Principi attivi», il bando regionale che premiale migliori idee dei giovani. E, da qualche mese,hanno fondato il sito www.nonnastella.com,dando vita anche a una comunità virtuale chesi scambia consigli e ricette. In tutto il mondo.

«Abbiamo iniziato per gioco – afferma Dario–e ora ci troviamo a sviluppare un progetto più

complesso. Io sono laureato in economia, Ivanin scienze della comunicazione, Michele inmarketing. Abbiamo messo in comune le no-stre competenze, ma l'idea di base resta semprela stessa: non disperdere il patrimonio di co-

noscenze, di tradizione e di saggezza che èproprio di nonna Stella e di tutte le personeanziane».

Un patrimonio che è finito nelle cucine ame-ricane e canadesi. Una idea particolarmenteapprezzata, come testimoniano le centinaia di

email che arrivano ogni giorno agli ammi-nistratori del sito. «Ci seguono – dicono Mi-chele e Ivan – dall'Italia, dagli Stati Uniti, dallaGermania, persino dalla Svezia. Italiani di ter-za generazione, ma ancora attaccati alle lororadici».

L'affetto per nonna Stella, dunque, varca iconfini. Centinaia anche gli iscritti al fan clubche è stato spontaneamente creato su facebook.Alla nonna barese, però, questo non interessatroppo. E' contenta, certo. Ma soprattutto per inipoti. «Se loro sono contenti – sostiene – iosono ancora più contenta». Ma non crediateche passi tutto il suo tempo ai fornelli. «Con lemie amiche – dice – giochiamo a carte, uscia-mo, ci scambiamo consigli».

Fino all'ora di pranzo, ci mancherebbe. «Poivado a cucinare e anche con fretta soprattuttose a pranzo arrivano i miei nipoti». I tre for-tunati degustatori di quello che poi va in ondasul web.

UN CASO MEDIATICOLa sua cucina apprezzata in tutto ilmondo. «Donne non fermatevi mai,superate gli ostacoli con il sorriso»

DIRIT TI SCARSA ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DIROTTATA NELL’AULA CONSILIARE

« L’otto non solo a marzo»rincorre le paroledel corteo contro il caso Ruby

MARIA GRAZIA RONGO

l Sarà stato il vento gelido che sferzavasu Bari già dal giorno prima e che haobbligato il comitato organizzatore a spo-stare la manifestazione al chiuso, saràstata la concomitanza dell'8 marzo conl'ultimo giorno di Carnevale, fatto sta chel'iniziativa «L'otto non solo a marzo» nonha avuto il successo che ci si aspettava.

Inizialmente previstain via Sparano e poi spo-stata nella Sala consi-liare del Comune, la ma-nifestazione ha visto lapartecipazione di uncentinaio di donne, cer-to, molto motivate, mapur sempre un centi-naio tra professioniste,studentesse, casalin-ghe, che poco hanno a che fare con i grandinumeri dell'altra manifestazione alla qua-le si ispirava. «L'otto non solo a marzo» èstata infatti la naturale prosecuzione dellagrande manifestazione che si è svolta do-menica 13 febbraio a Bari (e in tante altrecittà d'Italia), intitolata «Se non ora quan-do?», alla quale parteciparono oltre die-

cimila persone. Lo stesso comitato che sicostituì per l'organizzazione di quell'even-to, ha promosso l'iniziativa di ieri sera.

Ad aprire la serata, un video dal titolomolto suggestivo: La città si rivolta con ledonne (a cura di Giulia Dalena) realizzatoproprio durante la mobilitazione del 13febbraio e subito dopo è partita la staffettadi letture ispirate al grande movimentoche si è generato in quell'occasione. Bello

il passaggio con la let-tura di «Matria» ad ope-ra di una ragazza disa-bile, e poi: «Voglio por-tare al mondo parola edautorità femminile»,«Costruisco e parlo unlinguaggio che mi nomi-ni 365 giorni all'anno»,questi sono alcune dellefrasi che le donne di Bari

hanno scelto per simboleggiare la lorolotta per affermare che l'8 marzo deveandare oltre il rituale consumistico o lacommemorazione fine a se stessa. E an-cora, gli stralci degli otto brani letti, trattida riflessioni, articoli di giornali, com-menti sui blog, scritti a caldo, dopo il 13febbraio da Luisa Muraro, Alessandra

Bocchetti, Stefano Ciccone, Stefano Ro-dotà, Emma Baeri, Natalia Aspesi. A darsiil cambio nella staffetta di letture, anchedue uomini, che hanno letto brani dei due«autori uomini», Ciccone e Rodotà, sceltidalle organizzatrici per la profondità del-l'analisi rispetto al fenomeno «Se non oraquando?». E a Bari è arrivata anche lavoce delle donne che lottano in alte partidel mondo per far valere i propri diritti,infatti ieri è stato letto un appello tra-smesso dalla rete femminista araba «Don-ne unite per il futuro del Medio Oriente».

Al termine della serata le partecipantihanno invece esposto i loro «perché?» sul-la necessità di considerare che l'8 marzonon si vive solo un giorno all'anno.

EUDE ALBRIZIO

l Celebrare il rito della festa della donna per ricordarele battaglie vinte e quelle ancora da vincere nel campo deidiritti sul posto di lavoro. Ma non solo. Vincere le battagliedei diritti di oggi e di domani con un solo strumento: laformazione. Perché solo con percorsi conoscitivi si puòcontribuire all’affermazione del talento femminile sullavoro. Per dirla in altre parole: empowerment. Unaparola inglese che può essere tradotta in italiano con:«conferire poteri», «mettere in grado di aumentare ilproprio potere».

Questo l’obiettivo che il Coordinamento donne dellaCisl di Puglia, si è posto l’8 marzo, nell’ambito del se-minario formativo sui nuovi strumenti legislativi inmateria di lavoro insieme alla campagna Cisl «Adottiamoun sindacalista birmano». «Abbiamo voluto impiegare ilnostro tempo nello studio dei nuovi provvedimenti con-tenuti nel Collegato Lavoro (legge 183/2010), ritenendocosì di commemorare al meglio la giornata interna-zionale della donna - spiega la Coordinatrice regionaleCisl, Anna Masiello. La donna per il paese e la societàcostituisce ricchezza. Con iniziative concrete volte allasostenibilità delle competenze femminili, le lavoratriciavrebbero ruoli dotati di più autonomia e poteri».

Ma il problema della marginalizzazione della donnanell’ambiente lavorativo, sebbene sia stato affrontato dal-la legge con l’istituzione di quote di genere, ad oggi, non èstato ancora superato. Nella maggior parte dei casi, ledonne non hanno la possibilità di poter dimostrare ilproprio valore e professionalità. Se poi scatta la gra-vidanza e si diventa madri, non se ne parla nemmeno.Dati alla mano, in Puglia la situazione diventa sempre piùpreoccupante; il tasso di occupazione femminile è fermoal 29% contro il 60% registrato per l’Emilia Romagna. AFoggia si riconosce il dato più allarmante: solo il 21%.

Alla luce di queste realtà difficili, le donne cisline diPuglia hanno pensato di rinforzare il ruolo del sindacato,soffermandosi con attenzione anche sulle nuove normedel processo del lavoro in materia di: arbitrato, im-pugnativa di licenziamento, disciplina dell’orario di la-voro, flessibilità e permessi. La conciliazione e l’a r b i t r at o,con il Collegato del Lavoro, rappresentano un’oppor -tunità in più per i lavoratori e non precludono la viagiudiziaria. Rispetto al passato, la conciliazione può svol-gersi in sede sindacale con la possibilità, per le parti, diadire anche alla via arbitrale, mantenendo la stessacommissione di conciliazione. L’arbitrato, invece, con lariforma assume una maggiore centralità. In caso dimancata conciliazione prevede una vera e propria sen-tenza: il cosiddetto «lodo arbitrale». Novità anche per lemodalità di impugnazione del licenziamento: entro iltermine dei 60 giorni dal suo ricevimento in formascritta.

S TA F F E T TANell’aulaconsiliaredel Comune,invece chein via Sparanocomeannunciato,si è tenuta lamanifestazionedelle donne« L’otto nonsolo a marzo»[foto Luca Turi]

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NONNASTELLACon i suoinipotiMichele,Dario e Ivan ein azione permostrare invideo la suericette

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La Cisl: formazioneper vincerenel campo dei diritti

I NIPOTIMichele, Dario e Ivan hanno

vinto il bando «Principi attivi» egestiscono la pagina web

LE VOCIUn video e una staffetta

di letture di articoli,rflessioni e commenti

L’INCONTRO Presso la sede della Cisl Puglia [foto Luca Turi]