Post on 16-Feb-2019
S O M M A R I O
8
P E R I O D I C O d e l l ’ A S S O C I A Z I O N E L AV O R AT O R I C O M U N A L I - N u m e r o 23 - Dicembre 2004 - c o p i a o m a g g i o
Pag.3/4/5/6 GAZZETTINO LIVORNESE:
La quartasettimana
Pag.1/2 “Confronti” sull’Arte alla Bottega del Caffè
Pag.8 Bottega del Caffè: convenzioni ed altre notizieI marmi dimenticati di Villa Fabbricotti - Camp Darby, 52 anni fa - L’Artusi a Livorno
Notizie, convenzioni,iniziative alla
Bottega del Caffèwww.comune.livorno.it
link associazione lavoratori comunali
Uso della salaUn pomeriggio (circa 3 o 4
ore): soci e familiari euro 120iva compresa; non soci euro144 iva compresa.
(segue a pag. 2)
COMMERCIANTI, ARTIGIANI, PROFESSIONISTI
che hanno fatto un patto con la nostra Associazione:
TARIFFE CHIARE - SCONTI CERTI - I MIGLIORI SERVIZI
per i soci dell’Associazione Lavoratori comunali.
Elenco Convenzioni con l’Associazione Lavoratori Comunali
ASSICURAZIONI e FINANZIARIEAlleanza, Aurora, Il Duomo, La Fondiaria, Ina/Assitalia, Nanni-pieri, Unipol, Vullo/Winterthur per la Responsabilità Civile Auto( v. la Sasa/Sai) con sconti tariffari e rateizzazioni. EuroPrestiticon trattenute sullo stipendio (Via Montegrappa 6).
ASSOCIAZIONIArci, Agorà (corsi di lingue straniere:10% di sconto), Coop To-scana Lazio (buoni acquisto rateizzabili in tre rate), Sadhana (10%su iscrizione annuale e quota mensile).
CARTOLERIECarraresi/Buffetti (10% di sconto medio su tutti gli articoli), Car-totecnica (20% idem).
CICLI E MOTOCICLICarmilla (5% su tutti gli articoli), Plebe (10% cicli, 10% acces-sori, 15% abbigliamento, 5% ciclomotori, 20% Mtb, 20% noleg-gio).
COMUNICAZIONISimple Spa (tariffe telefoniche agevolate).
LIBRERIEGaia Scienza-Marcovaldo (5% testi scolastici, 15% cartoleria,10% libri vari), Matteucci (5% testi scolastici, 10% cancelleria,10% dizionari e atlanti), Raugi (6% testi scolastici, 10% atlanti).
OTTICIBolaffi (10% su tutti gli articoli), Mugnai (25% occhiali da vi-sta,15% occhiali da sole), Scolari (25% occhiali da vista e lenti acontatto, 15% occhiali da sole).
SPETTACOLOCel-Teatro di Livorno e Gestione Teatri Lippi (prenotazioni per ab-bonamenti e biglietti per singolo spettacolo riferiti alle stagioni teatrali e musi-cali programmate, sconti e rateizzazioni annualmente convenute).
SPORT (impianti, attrezzature, abbigliamento)Accademia dello Sport ( promozione: bonus di 12 accessi gratui-ti in palestra, altre convenzioni in via di definizione), GiacomelliSport (shopping card), Livorno Sport (10% nuoto individuale,20% corsi vari).
TURISMOCral A.T.L (gite organizzate nell’ambito di una collaborazioneda anni consolidata, che comprende anche l’ospitalità alla mensadi detto circolo con buoni pasto Passfood), Litoralsind Agenzia Viag-gi (dal 4% al 20% di sconto sui pacchetti turistici).
VARIEDolci Tentazioni (pasticceria fresca dolce e salata) e lo Spuntino(colazioni e merende): prezzi ‘genuini’ come il prodotto che viene offerto!, Parrucchiere Luigi & Ticla (15% di media su trattamenti vari).
PER I PAGAMENTI IN CONTANTE E’ INDISPENSABILE ESSERE MUNITI DELLA TESSERA DELL’ASSOCIAZIONE;PER I PAGAMENTI RATEALI OCCORRE COMPILARE GLI APPOSITI MODULI TRAMITE L’UFFICIO DI SEGRETERIA.
La Segreteria del-l’Associazione La-voratori Comunali(viale Caprera n°
35) è aperta dal martedì alvenerdì dalle 15.00 alle18.00. Tel. 0586/894228 -0586/820663.
Associazione Lavoratori ComunaliBottega del Caffè
viale Caprera / via delle Acciughe
Videoproiezione della partita di calcioCampionato nazionale di Serie A
A disposizione degli “spettatori” anche il servizio di bar.E’ richiesto un contributo “volontario” di 1 Euro e 50cent., per spese del personale del bar.Per informazioni su date ed orari delle partite rivolgersi al-l’ufficio di segreteria dell’Associazione.
No, non è il solito “realityshow”, dove donne e uominipiù o meno conosciuti o in cer-ca di notorietà estremizzano ipropri caratteri per strapparequalche apparizione televisiva.Questa nuova reality – se
qualcuno decidesse di farla –non si svolgerebbe su una ca-raibica “isola dei famosi”, onella finta casa del “grande fra-tello”. Il titolo potrebbe esse-re: “La quarta settimana” ecome sottotitolo “come vivereoggi con 1000 euro al mese”.Pensate: un gruppo di vip del-
la politica e dell’economia,che per tre o quattro mesi (nonsiamo così crudeli da far dura-re di più questa reality) dovreb-bero vivere con uno stipendio,che gli studiosi di statisticadefiniscono ai confini dellapovertà. E con questo, mangia-re, pagare bollette, tasse e af-fitto. Vince chi riesce a supe-rare indenne la “quarta setti-mana” del mese che, ci diconoancora gli esperti di statistica,essere la settimana in cui granparte degli stipendi medio bas-si sono ormai prosciugati.Vivere cioè la vita di quei tan-
ti italiani che negli ultimi annisi sono sempre più impoveritie che devono fare i salti mor-tali per arrivare alla fine delmese. Roba da Nobel perl’economia.A partecipare a questo reali-
ty show dovrebbero essere per-sone abituate a vivere con altiredditi (che di per sé non è una
colpa) e che ritengono che i“poveri” ed i “nuovi poveri”sono tali per colpa loro “per-ché non fanno niente per ele-varsi economicamente e nonsanno organizzare le loro spe-se”.La vita, i pensieri quotidiani,
che a volte non ti fanno dor-mire, il mangiare, il curarsi ela paura di non poterlo fare, farcrescere e far studiare i figli,il lavoro difficile e precario, lapensione che verrà, se verrà;vivere direttamente questa re-altà anche se per pochi mesi,
cambierebbe il loro modo divalutare le cose e dare giudi-zi? Chissà! Di una cosa siamo:certi che non ci sarà la fila aiprovini per partecipare alloshow.Sarà dura mettere in piedi “La
quarta settimana”, forse im-possibile, perché qui non si di-venterebbe famosi e poi - nonscherziamo - una cosa è parte-cipare ad un gioco televisivoda raccontare in qualche salot-to, altra cosa è vivere la realtàvera … o si dice reality.
m.m.
P r o s e g u econ il proget-to dal titolo “Confronti”, l’impe-gno dell’Associazione LavoratoriComunale nel settore culturale.Con questo progetto l’Associa-zione intende infatti caratterizzar-si in qualsiasi suo intervento cul-turale, come catalizzatore di opi-nioni, interessi e passione.A partire dal settore dell’arte.
E’ già avvenuto in occasione del-l’incontro con il libro e l’artistaSandro Martini (novembre scor-so); lo sarà con l’iniziativa “Ide-aloghi2005” che partirà a gen-naio, sempre nel 2005 - con unaretrospettiva dedicata al pittorePietro Addobbati, uno dei fonda-tori del movimento artistico Por-tofranco, sviluppatosi nella Li-vorno degli anni Ottanta.Come corollario di queste ini-
ziative è prevista una program-mazione dedicata ad artisti e mo-vimenti da tempo operanti o chehanno operato a Livorno; in que-ste occasioni verranno presenta-te monografie e affrontati dibat-titi inerenti alle tematiche artisti-che coinvolte.Tutte le iniziative del progetto
“Confronti”, promosse e sostenu-te dall’Associazione, avranno
“Confronti” sull’Arte nella Bottega del Caffè
Luca Barontini
Pag.7 A Teatro
Un Campus universitario internazionale, dove le più presti-giose università italiane, europee e mondiali collaborano perla realizzazione e lo svolgersi di corsi umanistici e scientificidi primo livello sui temi della coesistenza pacifica tra le na-zioni e la salvaguardia ambientale del nostro pianeta.
(segue a pag. 4-5)
■
Campus Darby
Alla Bottega del Caffè
dal 10 al 15 gennaioesposizione giochi d’epocaa cura dell’Associazione
Lavoratori Comunali
e Book & Company
(editore in Livorno)
Nell’occasione sarà possibile acquistare il libro“Livorno 1930 - 1960
giochi poveri e semplici svaghi”a cura di Ugo Canessa e Luciano Sanquinetti.
72
Tutti al Teatro
BANCA DAL 1472
MONTEDEI PASCHIDI SIENA
TASSO CREDITORE* 0.854%
TASSO DEBITORE**: 4,204%
SPESE DI TENUTA CONTO:
Euro 2,58 trimestrali fino a 51 operazioni, oltre, Euro 0,52 unitarie
SPESE DI LIQUIDAZIONI : esenti
CARTA DI CREDITO “M’HONEY CARD” : gratuita per il
primo anno, successivamente euro 15,00 ad anno.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Agenzia M.d.P.S. c/o il Palazzo Portuali di Via S. Giovannie presso segreteria Associazione Lavoratori Comunali
* Pari alla media mensile delle Eurobor a 3 mesi diminuito del’1,25%. - **maggiorato di 2.10
Convenzione economica stipulata con
l’Associazione Lavoratori Comunali
(marzo 2004)
PICCOLI PRESTITI tasso 6,125%24 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 44,4936 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 30,5548 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 23,5960 mesisu importo euro 1000,00 rata mensile euro 19,43senza altre spese aggiuntive
I soci A.L.C. in quiescenza possonoavvalersi della convenzione
Palcoscenico Livorno 2005
Teatro Goldoni
Brevi
Stagione Lirica
(segue da pag. 1 - Confronti sull’Arte)
periodico dell’Associazione Lavoratori Comunali
Numero 23Dicembre 2004
Direttore ResponsabileMaurizio Mini
Redazione:Antonello Battaglia, Ugo Canessa,Effe Scaccino, Francesca Marini,Riccardo Ciorli, Donatella Ferrini,
Marina Pieri ButiLuca Barontini(vignette),
Emiliano Mini ‘Job - Dv’ (fotografo)
Redazione e AmministrazioneViale Caprera 35 - Via delle Acciughe
57100 LivornoTel. e Fax 0586 894228www.comune.livorno.it
(link associazione lavoratori comunali)
Grafica e ComposizioneNET Group Communication
di Roberto CioniStampa
NEOGRAF di Tofani StefanoLivorno
Finito di stampare il 20 Dicembre
Registrazione Tribunale di Livornon° 632 del 27 Marzo 1998
Sped. abb. post. n° 125
La sede dell’Avis EntiLocali (Palazzo comuna-le piano terra) è aperta ilmartedì e il giovedì dalle9,00 alle 11.00.
luogo negli spazi della Bottegadel Caffè, vero porto franco, luo-go naturale di incontro e di con-fronto di idee.
Ma cos’è “Idealoghi2005”?Dallo scorso ottobre si sono
svolte alla Bottega del Caffè unaserie di riunioni promosse dal-l’Associazione e dal Gruppo Artedella stessa associazione, allequali hanno partecipato attiva-mente giovani artisti livornesi edEnzo Neri quale coordinatore ar-tistico di questa iniziativa.A fine novembre è stato elabo-
rato il documento, che di segui-to riportiamo in cui sono sinte-tizzati i motivi e i programmi diquesta iniziativa.
Lo scorso novembre si sono svolte le elezioni per la eleggere inuovi rappresentanti sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori delComune.Hanno votato 1.019 dipendenti su 1.478 aventi diritto; 980 i votivalidi. Questi i risultati: Cgil 596 voti (60,82%); Sincobas 154voti (15,71%); Uil 111 voti (11,33); Cisl 61 voti (6,22%); Diccap(vigilanza urbana) 58 voti (5,92%).Sono stati eletti per la Cgil 14 rappresentanti: Daniela Garofani,Marisa Lecconi, Nadia Magagnini, Simonetta Scaffai, Antonio Ste-fanini, Tatiana Provetti, Giampaolo Repetti, Massimo Fanucchi,Mario Conflitto, Licia Gorlei, Clelia De Memme, Fabio Innocen-ti, Stefano Marconi, Massimo Petagna. Quattro per i Sincobas:Nedo Pieri, Silvestro Labate, Alessandro Marconi, AnnamariaBernieri; tre per la Uil: Luca Conti, Ennio Weatherford, MarcoIacoponi; due per la Cisl: Nella Benfatto, Paolo Morelli; Uno peril Diccap: Fulvio Cancelli.
La sede di via del Consiglio del Comitato d’Ente delle PariOpportunità è aperta il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.
Graziella Pierfederici è stata eletta Presidente della Commis-sione Provinciale per le Pari Opportunità.
Sabato 29 (ore 20.30) edomenica 30 gennaio (ore 16.30)La GiocondaMelodramma in quattro atti diAmilcare Ponchielli
Stagione di prosa,comici, danza e concerti
Denso ed interessante il program-ma previsto da gennaio a febbra-io (inizio degli spettacoli alle ore21.00).
ProsaI monologhi della vagina (gio-vedì 24 febbraio); Questi fanta-smi di Eduardo De Filippo, con
Silvio Orlando (martedì 8 mar-zo); B.B.B. Becht - Beatles –Bussotti (Giovedì 17 marzo); Lagatta sul tetto che scotta di Ten-nessee Williams (giovedì 24 mar-zo).
ComiciBollito misto con mostarda,Daniele Luttazzi (giovedì 10 feb-braio); Predisporsi al micidiale(parte prima: l’inaudito), Ales-sandro Bergonzoni (venerdì 18febbraio); Jovinelli varietà, Se-
rena Dandini e Francesco Paolan-toni. (sabato 26 febbraio); Primopiano, Banda Osiris e StefanoBollani (giovedì 3 marzo);Ognuno è libero, MaurizioCrozza (martedì 22 marzo); Ser-gio Sgrilli recital (sabato 2 apri-le).
DanzaMomix in Sun Flower Moon(martedì 1 e mercoledì 2 febbra-io); la Compagnia Cristina Hoyosin A tempo y a compàs – Fla-
Gtl Gestione Teatri Lippi
Martedì 11,mercoledì 12 egiovedì 13gennaioIl fantasmadell’operaDal romanzo diGaston Leroux
Teatrola Gran Guardia
ore 21,00La prima “installazione” di Idealoghi2005. Nella foto i igovani artisti e i dirigenti dell’A.L.C.
Logo realizzato dallo Studio Sergio Tani
“Dialogare, comunicare idee èil comune denominatore che uni-sce 22 artisti livornesi fautori diun evento espositivo che li vedràimpegnati a partire da gennaio2005, ospiti dei locali della Bot-
tega del Caffè.Estremamente rilevante ap-
pare la compartecipazione diun così elevato numero digiovani artisti, che consentedi osservare da vicino le piùrecenti tendenze dell’artecontemporanea, con ambitidi sperimentazione che infor-mano la video-arte, il lin-guaggio della performance,la fotografia, fino alle arti pit-toriche sostenute, sovente, davere e proprie installazioni.Tali invasioni, perché di
vere e proprie invasioni si tratta,all’interno di uno spazio apparen-temente così lontano dalle articontemporanee, si snoderanno inpercorsi singoli o duali con l’in-tento di proporre per ogni rasse-gna un motivo di dialogo, scatu-rigine di un’idea primaria.Da qui il suggerimento di fon-
dere due vocaboli apparentemen-te distanti: l’idea, etimologica-mente intesa come aspetto, appa-renza di una forma distintiva, e ildialogo ovvero discorso che sicompie attraverso due termini di
confronto.Idee e dialoghi saranno condi-
vise da Anonymousartstudio eKoroo; i due gruppi presenteran-no un progetto che andrà ad in-dagare, con l’ausilio di installa-zioni interattive, il concetto dimacchia, di peccato, con conse-guente metaforico lavaggio; LisaDoveri e Fabrizio del Moro dia-logheranno, invece, per mezzo di
video proiezioni sostenute da in-stallazioni collocate nello spaziodel luogo; Katia Alicante ed Eri-ca Sagona dialogheranno sulletestimonianze del tempo tra pit-tura ed installazioni; il progettodi Ilaria Giaconi coinvolgerà, fa-cendoli interagire, persone edambiente sul tema della “Passio-ne/Tempesta”, mentre SandroBottari proporrà un’installazio-ne “pittorico-statica” negli spaziinteressati.Idee di percorsi urbani saranno
proposte da Cecco Ragni e JariBiscard. Federica Casarosa dia-logherà “Senza Parole”; ErikoFurukawa intesserà un percorsoideale tra pittura-ideogramma eperformance ambientale; le “Di-latazioni” fotografiche di Simo-ne Perini dialogheranno in so-spensione, mentre Lorenzo Ghe-lardini indagherà il tema del-
l’icona-volto con la serie degli“Xerox paints”; Riccardo Rubertici condurrà nell’esplorazione diriflessi acquatici e le loro formedi vita primigenie.Dialoghi pittorici saranno af-
frontati da Piero Rolla, AndreaLuschi, Francesco Baratta, Bar-bara Bargagna, Maurizio Fonta-nelli, Tiziano Angri e NicolaVukic” .
“Idealoghi2005”, vedrà coin-volti gli artisti in mostre-eventidella durata di circa dieci giorniciascuna, e sarà affiancata e so-stenuta dall’Associazione Cultu-rale “Il Grande Rettile”, promo-trice e fautrice dell’Archivio Gio-vani Artisti di Livorno. ■
Martedì 18, mercoledì 19 e gio-vedì 20 gennaioGianburrasca Musical
Martedì 8 e mercoledì 9 febbraioFootlooseCon i ragazzi della trasmissio-ne “Amici”
Mercoledì 16 e giovedì 17 feb-braioNapoli hotel excelsiorDi Raffaele Viviani, con TatoRusso
Mercoledì 9 egiovedì 10 marzoA time for dirty dancingCon Michele Canfora
Mercoledì 30 egiovedì 31 marzoIl berretto asonagliDi LuigiPirandel loconSebastianoLo Monaco
menco (domenica 27 febbraio);Grazia Galante in Bolero daGhershwin a Ravel (sabato 19marzo).
ConcertiORT Orchestra della Toscana:(venerdì 4 febbraio) dirige Chri-stopher Hogwood; (venerdì 11febbraio) al pianoforte MicheleCampanella. Sharon Isbin, clas-sici per chitarra dell’ 800 e del‘900 (martedì 22 febbraio); ilpianista Alexander Lonquich(mercoledì 2 marzo);‘Le ottostagioni’ Gruppo strumentale“G. Malipiero”, musiche di Vi-valdi e Piazzola (sabato 12 mar-zo); The Genius in Jazz, tributoa Ray Charles, (venerdì 1 apri-le).
CEL Teatro di LivornoTeatro di Pisa,
Teatro del Giglio di Lucca,
TERZA PAGINAC U L T U R A E A L T R O
3GAZZETTINO LIVORNESE
GAZZETTINO LIVORNESE
Cronache Livornesi
6
Poesia e Classici“Passeggiando nel tempo” con Rossano Vittori
L’Artusi a Livorno“Mi trovavo a Livorno altempo delle bagnature l’annodi grazia 1855. […] Un saba-to sera entro in una trattoria edimando: Che c’è di mine-stra? - Il minestrone, - mi furisposto. - Ben venga il mine-
strone, - diss’io. Pranzai e, fat-ta una passeggiata, me ne an-dai a dormire. Avevo preso al-loggio in Piazza del Voltone in
una palazzina tutta bianca enuovissima tenuta da un certoDomenici; ma la notte comin-ciai a sentirmi una rivoluzio-ne in corpo da fare spavento;[…] - Maledetto minestrone,non mi buscheri più! - andavospesso esclamando pieno dimal animo. […] Fatto giornoe sentendomi estenuato, presila corsa del primo treno escappai a Firenze ove mi sen-tii subito riavere. Il lunedìgiunge la triste notizia che ilcolera è scoppiato a Livornoe per primo n’è stato colpito amorte il Domenici. - Altro cheminestrone!”Questo aneddoto fa da pre-
messa alla quarantasettesimaricetta della Scienza in cucinae l’arte di mangiar bene di Pel-legrino Artusi, il manuale pereccellenza della cucina italia-na.Ma non era la prima volta che
l’Artusi, nato a Forlimpopolinel 1820 e figlio di un botte-gaio benestante, soggiornava aLivorno: vi aveva addiritturaabitato per quasi due anni dal1841 al 1842, giuntovi col de-siderio di far tirocinio da mer-cante in una grande città dimare. Il giovane Pellegrinoviene raccomandato a Giacin-to Micali, che in via Grandegestiva un negozio di antichi-
tà e che gli trovò un posto dalcognato Enrico Gebhard, tede-sco d’origine e commerciantedi generi coloniali. Micali eGebhard avevano sposato duesorelle del conte Pietro Basto-
gi, a quel tempo mazziniano esuccessivamente, nelle fila del-la destra storica, ministro del-le Finanze dell’Italia unita. DaLivorno Pellegrino intrattienerapporti commerciali con lecittà della penisola, in un cli-ma di apertura e di scambioche nella maturità gli permet-terà di delineare scientifica-mente i tratti della tradizionegastronomica del popolo italia-no.In seguito Artusi convincerà
tutta la famiglia a trasferirsi aFirenze abbandonando Forlim-popoli dopo il tragico episodiodella notte del 25 gennaio1851: la banda del Passatore
prende in ostaggio i notabilidel paese che si trovano a tea-tro, comparendo sulla scenacoi fucili spianati all’alzarsidel sipario all’inizio del secon-do atto. La casa degli Artusi èsaccheggiata dai briganti pro-babilmente guidati da un pre-te. La sorella preferita Geltru-de subisce violenza ed in se-
guito impazzirà.Artusi pubblicò La scienza in
cucina nel 1891 a proprie spe-se. Un illustre professore deltempo sentenziò: “Questo è unlibro che avrà poco esito”; edue forlimpopolesi, vinto ilvolume ad una lotteria di be-neficenza, sentendosi presi ingiro corsero a rivenderlo ad untabaccaio. Ma il successo nontardò ad arrivare, Artusi morìfamoso nel 1911 e La scienzain cucina diventò, assieme aiPromessi sposi e a Pinocchio,uno dei libri che non potevamancare nelle case del Regnod’Italia.
a.b.
Nel mese di novembre ha preso il via, in To-scana, lo screening di massa dei neonati. Unagoccia di sangue prelevata nelle prime ore divita consentirà di scoprire patologie gravi e rare.La decisione della regione Toscana è molto im-
portante ed interessa tutti noi, ma soprattuttochi è coinvolto nella “spirale” di una malattiarara sia a livello familiare o anche perché im-pegnato in specifiche associazioni di sensibi-lizzazione.E’ il caso di un nostro collega Marco Pagani,
presidente dell’associazione di volontariato sul-la sindrome di Klinefelter, una malattia a base
I marmi dimenticati
Il 23 aprile del 1701 la comu-nità Armena consacrò a SanGregorio illuminatore una pro-pria chiesa. Il fatto è riportatonelle antiche guide della cittàche la descrivono come “rico-perta di splendidi marmi e bel-lissime sculture” e così dove-va essere a giudicare dalla pe-rizia con cui i membri dellacomunità si erano attivati percoinvolgere i migliori architet-ti, scultori e scalpellini del ter-ritorio.Nei carteggi, un tempo con-
servati nella sacrestia dellachiesa, si faceva riferimento aGiovanni Del Fantasia per lafase progettuale, mentre il car-
Carità tutt’oggi visibili sullafacciata.Giovanni Baratta realizzò
invece le imponenti statuedelle Virtù riportate dallefonti a corredo di ogni alta-re.In particolare l’altare mag-
giore doveva essere di gran-de impatto con la sua formaa tempio, con quattro colon-ne agli angoli e sormontatoda un frontale in marmo conraggiera dorata sul modellodi quella delle chiese roma-ne. Purtroppo gran parte diqueste opere, assieme a nu-merose tele e opere pittori-
che, andarono perdute durantei bombardamenti aerei dellaseconda Guerra Mondiale, ma
Passeggiando nel tempo (Edi-zioni del Leone, 2004) è l’ultimolibro, in ordine di tempo, scrittodallo scrittore e poeta livorneseRossano Vittori.
Laureato in lettere moderne, cri-tico cinematografico, saggista eregista, Vittori ha pubblicato li-bri di poesie e saggi su Luigi Pi-randello e Ettore Scola. Come re-gista ha realizzato special televi-sivi, allestimenti teatrale e corto-metraggi. Ultima in ordine ditempo la regia del backstage delfilm di Carlo Lizzani “Le cinque
giornate di Milano”.Nell’ultimo suo libro l’autore
riporta il rapporto tra natura e sto-ria agli aspetti della propria quo-tidianità, mantenendo la poesiasospesa tra realtà e finzione; la-sciando che, alla fine di ogni pos-sibile disagio, sofferenza e disin-ganno che la vita ci fa sperimen-tare, si imponga un senso dellecose positivo e aperto.
Da Passeggiando nel tempo:“Al molo novo”.Remare / fra i torpidi gabbiani
/ che osservano sul molo / duebambinelle illuse / e, sotto / neivortici disfatti / veder liete e soa-vi / gonfiarsi le meduse.
Lo scorso 5 novembre si è svolto alla Bottega del Caffèuno spettacolo di poesia scritte dalle nostre colleghe AnnaMaria Bernieri, Antonella Cagnolini, Laura Cucciolini eDonatella Ferrini, e recitate da Antonella Cenci e Paola Pa-squi. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Lavo-ratori Comunali e dal Comitato Pari Opportunità.La nota attrice livornese Anna Ciucci, presente all’iniziati-
va, si è complimentata con le autrici e le interpreti.L’iniziativa è di buon auspicio per una collaborazione du-
ratura fra l’Associazione e il Comitato Pari Opportunità eper la costituzione nell’ambito dell’Associazione Lavorato-ri Comunali di un Gruppo “poesia e narrativa”, aperto - comeè nostro costume - a poeti e scrittori esterni, livornesi e nonsolo.
e’ successo .... in Bottega
un esiguo campionario di ma-teriali lapidei fu recuperato edimenticato (è il caso di dire)nei giardini di Villa Fabbricottie che invece dovrebbero tro-vare una collocazione più de-gna.Dispiace dover costatare che
non si tratta di un caso isolatoperché, passeggiando per i via-li del parco, è facile imbattersiin manufatti artistici anche dipregio che potrebbero avereuna collocazione senz’altro piùadeguata.E’ il caso dei busti granduca-
li un tempo a corredo del Pa-lazzo Balbiani nella via Ferdi-nanda (oggi via Grande) e oggiposti su colonnine nel viale diaccesso alla villa. Opere chenecessiterebbero di una mag-giore cura.
m.p.b.
Nella foto: l’ingresso della Chiesa degliArmeni di via della Madonna. Foto tratta dalvolume “La presenza Armena a Livorno”(Quaderni della Labronica).
Comune di Livorno - Ars nova e Associazione Lavoratori Comunali
OdisseaLettura antologica
Fino al 26 febbraio, musica, voci ed immagini alla Bottega del Caffè(9 e 16 dicembre, 27 gennaio, 3 e 17 febbraio)
e al Nuovo Teatro delle Commedie (13 e 20 gennaio – 10 e 26 febbraio)
Una vecchia trattoria di Livorno
Piazza della Repubblica alla fine dell’800
■
■
Sindrome di Klinefelter
genetica che prende il nome dal suo scopritoree che può comportare per il soggetto che ne èaffetto danni biologici (diabete, disfunzione ti-roidea ecc.) e psichici.Questa associazione promuove un informazio-
ne capillare su tutto il territorio nazionale.
Chiunque fosse interessato ad essere informatosulla sindrome Klinefelter può contattare MarcoPagani al numero di cellulare 335/7763387 oppure0586/401493 - Web www.klinefelter.it. E-mailklinefelter_italia@libero.it
d.f.
rarese Andrea Vaccà si cimen-tò nelle monumentali sculturedel Santo, della Fede e della
54 GAZZETTINO LIVORNESE GAZZETTINO LIVORNESE
■
Era il 14 dicembre 1947, quan-do in ottemperanza alle disposi-zioni del trattato di pace, si pro-cede alla evacuazione dell’ulti-mo scaglione di truppe america-ne di stanza nel nostro paese.Il transatlantico “Admiral
Sims”, alla fonda nel porto la-bronico, è pronto a trasportarenegli Stati Uniti 2000 soldati epersonale del comando.
Al suono di “Stars and Stripes”,viene ammainata la bandiera sta-tunitense che da 42 mesi sven-tolava sul porto di Livorno.Alle ore 13,52, i reparti ameri-
cani sfilano in parata dinanzi alleautorità (tra l’altro sono presen-ti il Prefetto, il Sindaco e il Ve-scovo) e quindi si imbarcano.Sono le 14,21 quando “L’Ad-
miral Sims” salpa dalla banchi-na, mentre la fanfara militare ita-liana intona “Angelina”.Stante il deteriorarsi, nel secon-
do dopoguerra, della situazioneinternazionale, gli americani ri-tornano in Italia dopo pochi anni.Agli inizi dell’estate del 1951,
comincia a circolare a Livornola voce che gli americani aveva-no intenzione di installare unabase logistica, a servizio delletruppe di stanza in Austria ed inGermania, proprio nella nostracittà, memori del fatto che du-rante il secondo conflitto mon-diale e nell’immediato dopo-guerra, il territorio livornese siera rivelato per la sua posizionee per la presenza di infrastruttu-re intermodali (porto, viabilitànazionale, ferrovia, grandi spa-zi pianeggianti e nelle adiacen-ze un ottimo aeroporto) una basemilitare strategica di prim’ordi-ne.
L’ accordo tra l’Italia e gli StatiUniti fu sottoscritto nel giugno1951 dal Ministro della Difesa,Randolfo Pacciardi, dal Ministrodegli Affari Esteri, Carlo Sfor-za, e dall’Ambasciatore ameri-cano James Dunn. Gli america-
ni si adope-rarono subi-to per ren-dere funzio-nale l’in-stallazionedella pro-g e t t a t astruttura, al-lora chia-mata Cen-tro Sbarchi,e, in parti-
colare, per l’uso esclusivo dellaCalata Assab (successivamenterichiesero anche la Calata Car-rara, ma in seguito l’istanza ven-ne meno) e il potenziamento delnodo ferroviario del Calambro-ne. Le cose all’inizio, però, nonfilarono lisce, e sul porto e nellacittà si crearono tensioni e pre-occupazioni.La difficile situazione dipende-
va dal fatto che il comandantedel 75-76 Logistical Command,Colonnello Normann H. Visse-ring, aveva reso noto che perquanto riguardava il personaleda utilizzare non sarebbero statiassunti “membri di organizza-zioni contrarie alla politica de-gli Stati Uniti”.Si preannunciava l’esclusione
della Compagnia Portuale dalleoperazioni connesse alla mani-polazione delle merci, privando-la del privilegio di effettuare inesclusiva il lavoro di carico escarico sulle banchine del por-to. Si accese, pertanto, una fati-cosa controversia, che vedeva daun lato il Colonnello Vissering,reduce da importanti incarichiconnessi al conflitto coreano, in-flessibile sostenitore dei princi-pi americani, e dall’altra il Con-sole della Compagnia On.VascoJacoponi (affettuosamente chia-
mato dai suoi portuali “bulone”),un uomo temprato da una vita dilotte a difesa degli interessi deilavoratori, e che rivendicava ildiritto dei portuali a operare sullebanchine.La vertenza, grazie al realismo
e all’intelligenza di Jacoponi, sirisolse con un rispettabile com-promesso.Si addivenne, infatti, alla costi-
tuzione di una apposita sezionedella Compagnia Portuale, com-posta di lavoratori portuali diruolo, graditi agli americani, ediscritti in una speciale rubricacon gestione amministrativa econtabile distinta, dedicataesclusivamente ai lavori per ilCentro Sbarchi.Si scongiurava così l’interfe-
renza di estranei nella movimen-tazione dei materiali sul porto.Il giornalista Luigi Pilo, allora
cronista del quotidiano cittadi-no “Il Tirreno”, che seguì da vi-cino la vicenda, rese noto a di-stanza di quasi quarant’anni, cheil Colonnello Vissering gli con-fidò, “off the cuff” (da non pub-blicare), che di Jacoponi “avevaavuto modo di apprezzare lacompetenza e la rapidità di ri-flessi”.In seguito si
verificò un calonei traffici dipertinenza delCentro Sbarchiper cui, a manoa mano, i dipen-denti della Se-zione Specialerientrarono neiranghi dellaCompagnia.Nel 1968 il
Centro Sbarchicessava di fun-zionare e le ban-chine militariz-zate restituitealle autorità civi-li.Nel frattempo
gli americani,
Cosa c’era nella zona dove oggisi trova Camp Darby e nelle sueimmediate vicinanze ? Facciamoun passo indietro di qualche cen-tinaio di anni.Per secoli Livorno è stata rap-
presenta come una “città senzaterritorio” in quanto il suo Capi-tanato era completamente circon-dato da zone paludose o così den-se di vegetazione da essere impra-ticabili. Le ampie paludi che esi-stevano a nord della città dovesecondo gli storici si trovava unodegli accessi al porto pisano, era-no il frutto del progressivo avan-zamento della linea di costa pro-vocato dall’estuario del vecchiotracciato del fiume Arno.In epoca rinascimentale la zona
è quindi semispopolata e solo inprossimità della via Regia Pisanasi sviluppa il borgo di Stagno.Noto fin dal medioevo come sededi un ospedale, quello di S. Leo-nardo, il piccolo abitato di pesca-tori è formato di alcune case e ca-
panne immerse nel verde o sper-dute nella palude.Con la nascita della città nuova
il porto di Livorno diviene cen-tro degli interessi granducali lacui vitalità è mantenuta dai traf-fici che si potevano garantire at-traverso il percorso dei canali. Inquesta maniera la zona di Stagno,quella del grande lago e della la-guna, diviene con la dinastia Me-dicea oggetto di lavori di bonifi-ca.Sul litorale, ancora nel 1700 la
situazione ambientale è inveceimmutata in quanto questo trattodi territorio tra la zona di Torret-ta e il fiume Ugione viene utiliz-zato per secoli come riserva dicaccia e pesca lasciando quasi in-contaminato tutto l’ambiente. Ecosì rimane fino a quando nel 18°secolo la città, che si presenta an-cora racchiusa dentro le sue muracinquecentesche, è costretta a ri-trovare degli spazi dove avviareun ampliamento urbanistico.Il governo della città avvertita
l’esigenza di affrontare il proble-ma. Sollecitato anche dal timoreche si creino problemi sanitariderivanti dal sovraffollamentopropone di realizzare una serie diprogetti con lo scopo di dare re-spiro all’urbanistica cittadina. Trai progetti c’è quello sostenuta dalgovernatore Carlo Ginori e rea-lizzato dall’architetto pistoiese
Romualdo Cilli che propone unimpianto urbanistico darealizzare nella zona diSan Jacopo. La secon-da ipotesi è quella so-stenuta dal Richecourtche prevede la costru-zione di un borgo nellazona a ponente dellacittà, presso la torre delMarzocco (verso Tom-bolo). L’idea è di duegrandi progettisti: l’in-gegnere militare Odo-ardo Warren e il prov-veditorato alle fortifi-cazioni Giuseppe DeBaillon.L’impianto ha qualco-
sa di moderno e avve-niristico: una scacchie-ra modulare, doveavrebbero dovuto tro-vare posto due schieredi 11 casette, ciascunadisposte sui lati lunghi,contenenti ciascunadue appartamenti. Ivani di ciascun appar-tamento (quattro) sonodisposti su due pianicollegati con scala in-terna. Sul retro un ortoo un grande giardino.Sembra quasi di leggere la tipo-logia dei fabbricati appena co-struiti in un moderno quartiere sa-tellite di Livorno.
Gli isolati sono se-parati da larghi cana-li creando un sugge-stivo ambiente lagu-nare e permettendol’accesso al cuore delborgo, dove si trovauna grande piazza,anche di chiatte piùgrandi e forse di qual-che piccola nave. Ilconcetto era quello dicreare una rete di viedi comunicazione flu-viale che permettesseil trasporto delle mer-ci e delle persone sen-za intasare le banchi-
Tombolo e dintorniprima di Camp Darby
ne del porto. La “nuova Venezia”(che non era quella attuale) ipo-tizzata dai suoi progettisti sareb-be stata costituita da 1200 abita-zioni che potevano ospitare, se-
condo gli standard abitativi deltempo, non meno di 6000 perso-ne. Sebbene il governo lorenesesi fosse dimostrato consenzientenel promuovere tra i due progettiquello riguardante la zona di SanJacopo, perché più economico,il “concorso” non ebbe seguito.E ancora per tutto l’Ottocento
la zona intorno al Marzocco nonviene urbanizzata, e solo agli inizidel 20° secolo vi vengono costru-ite alcune attrezzature per i ba-gni di mare la cui notorietà saràviva fino agli ultimi episodi del-l’ultimo conflitto mondiale.Dopo la fine della guerra, sia-
mo nei primi anni ’50, nell’areadi Tombolo, tra il Calabrone, Tir-renia, Stagno e Coltano sorgeCamp Darby.
r.c.
Camp Darbytra Pisa e Livorno dal 1952
che all’inizio avevano collocatoi loro materiali all’interno di fab-briche dismesse e in locali prov-visori, una volta completata lastruttura sorta nella pineta diTombolo, trasferirono qui la lorobase logistica e gli uffici del Co-mando, ospitati in un primo tem-po presso il “Nobile Interrompi-mento” (il palazzo situato al cen-tro della piazza Grande).La struttura è inaugurata uffi-
cialmente il 15 novembre 1952.Il Campo militare statunitense
realizzato tra Livorno e Pisa saràdedicato al Generale WilliamOrlando Darby, comandante del-la 10° Divisione di Montagna,caduto in combattimento neipressi del Lago di Garda, il 30aprile 1945.
u.c.
Camp Darby: ingresso
Da “La Domenica del Corriere” (luglio 1946), dalla matita di WalterMolino: sparatoria nella pineta di Tombolo tra Military Police emilitari alleati disertori.
■
In alto l’area paludosa dell’estuario dell’Arno tra Livorno ePisa tra il XVII e XVIII secolo.
Una cartografia del 1700, dove sono evidenziate la grande palude e la strada maestra che da Livorno va a Pisa,che costeggia la macchia di Tombolo.
Un Campus, tra Livorno e Pisa,che gradatamente riconverta labase militare americana di CampDarby, lì da 52 anni.Un sogno? Una utopia? In fin
dei conti dobbiamo essere ottimi-sti e pensare ad un mondo più pa-cifico, dove al posto delle basi mi-litari sorgano centri culturali e dipensiero, veri antidoti contro laguerra.
(segue da pag. 1 - Campus Darby)Camp Darby è una delle più
grandi e importanti basi ameri-cane in territorio non america-no (vi lavorano 1000 militariamericani, tra professionisti edella guardia nazionale, e 600dipendenti civili). Sorge suun’area di circa mille ettari si-tuata proprio nel mezzo tra Pisa,Livorno. In questo numero ri-cordiamo i motivi del suo inse-diamento.
54 GAZZETTINO LIVORNESE GAZZETTINO LIVORNESE
■
Era il 14 dicembre 1947, quan-do in ottemperanza alle disposi-zioni del trattato di pace, si pro-cede alla evacuazione dell’ulti-mo scaglione di truppe america-ne di stanza nel nostro paese.Il transatlantico “Admiral
Sims”, alla fonda nel porto la-bronico, è pronto a trasportarenegli Stati Uniti 2000 soldati epersonale del comando.
Al suono di “Stars and Stripes”,viene ammainata la bandiera sta-tunitense che da 42 mesi sven-tolava sul porto di Livorno.Alle ore 13,52, i reparti ameri-
cani sfilano in parata dinanzi alleautorità (tra l’altro sono presen-ti il Prefetto, il Sindaco e il Ve-scovo) e quindi si imbarcano.Sono le 14,21 quando “L’Ad-
miral Sims” salpa dalla banchi-na, mentre la fanfara militare ita-liana intona “Angelina”.Stante il deteriorarsi, nel secon-
do dopoguerra, della situazioneinternazionale, gli americani ri-tornano in Italia dopo pochi anni.Agli inizi dell’estate del 1951,
comincia a circolare a Livornola voce che gli americani aveva-no intenzione di installare unabase logistica, a servizio delletruppe di stanza in Austria ed inGermania, proprio nella nostracittà, memori del fatto che du-rante il secondo conflitto mon-diale e nell’immediato dopo-guerra, il territorio livornese siera rivelato per la sua posizionee per la presenza di infrastruttu-re intermodali (porto, viabilitànazionale, ferrovia, grandi spa-zi pianeggianti e nelle adiacen-ze un ottimo aeroporto) una basemilitare strategica di prim’ordi-ne.
L’ accordo tra l’Italia e gli StatiUniti fu sottoscritto nel giugno1951 dal Ministro della Difesa,Randolfo Pacciardi, dal Ministrodegli Affari Esteri, Carlo Sfor-za, e dall’Ambasciatore ameri-cano James Dunn. Gli america-
ni si adope-rarono subi-to per ren-dere funzio-nale l’in-stallazionedella pro-g e t t a t astruttura, al-lora chia-mata Cen-tro Sbarchi,e, in parti-
colare, per l’uso esclusivo dellaCalata Assab (successivamenterichiesero anche la Calata Car-rara, ma in seguito l’istanza ven-ne meno) e il potenziamento delnodo ferroviario del Calambro-ne. Le cose all’inizio, però, nonfilarono lisce, e sul porto e nellacittà si crearono tensioni e pre-occupazioni.La difficile situazione dipende-
va dal fatto che il comandantedel 75-76 Logistical Command,Colonnello Normann H. Visse-ring, aveva reso noto che perquanto riguardava il personaleda utilizzare non sarebbero statiassunti “membri di organizza-zioni contrarie alla politica de-gli Stati Uniti”.Si preannunciava l’esclusione
della Compagnia Portuale dalleoperazioni connesse alla mani-polazione delle merci, privando-la del privilegio di effettuare inesclusiva il lavoro di carico escarico sulle banchine del por-to. Si accese, pertanto, una fati-cosa controversia, che vedeva daun lato il Colonnello Vissering,reduce da importanti incarichiconnessi al conflitto coreano, in-flessibile sostenitore dei princi-pi americani, e dall’altra il Con-sole della Compagnia On.VascoJacoponi (affettuosamente chia-
mato dai suoi portuali “bulone”),un uomo temprato da una vita dilotte a difesa degli interessi deilavoratori, e che rivendicava ildiritto dei portuali a operare sullebanchine.La vertenza, grazie al realismo
e all’intelligenza di Jacoponi, sirisolse con un rispettabile com-promesso.Si addivenne, infatti, alla costi-
tuzione di una apposita sezionedella Compagnia Portuale, com-posta di lavoratori portuali diruolo, graditi agli americani, ediscritti in una speciale rubricacon gestione amministrativa econtabile distinta, dedicataesclusivamente ai lavori per ilCentro Sbarchi.Si scongiurava così l’interfe-
renza di estranei nella movimen-tazione dei materiali sul porto.Il giornalista Luigi Pilo, allora
cronista del quotidiano cittadi-no “Il Tirreno”, che seguì da vi-cino la vicenda, rese noto a di-stanza di quasi quarant’anni, cheil Colonnello Vissering gli con-fidò, “off the cuff” (da non pub-blicare), che di Jacoponi “avevaavuto modo di apprezzare lacompetenza e la rapidità di ri-flessi”.In seguito si
verificò un calonei traffici dipertinenza delCentro Sbarchiper cui, a manoa mano, i dipen-denti della Se-zione Specialerientrarono neiranghi dellaCompagnia.Nel 1968 il
Centro Sbarchicessava di fun-zionare e le ban-chine militariz-zate restituitealle autorità civi-li.Nel frattempo
gli americani,
Cosa c’era nella zona dove oggisi trova Camp Darby e nelle sueimmediate vicinanze ? Facciamoun passo indietro di qualche cen-tinaio di anni.Per secoli Livorno è stata rap-
presenta come una “città senzaterritorio” in quanto il suo Capi-tanato era completamente circon-dato da zone paludose o così den-se di vegetazione da essere impra-ticabili. Le ampie paludi che esi-stevano a nord della città dovesecondo gli storici si trovava unodegli accessi al porto pisano, era-no il frutto del progressivo avan-zamento della linea di costa pro-vocato dall’estuario del vecchiotracciato del fiume Arno.In epoca rinascimentale la zona
è quindi semispopolata e solo inprossimità della via Regia Pisanasi sviluppa il borgo di Stagno.Noto fin dal medioevo come sededi un ospedale, quello di S. Leo-nardo, il piccolo abitato di pesca-tori è formato di alcune case e ca-
panne immerse nel verde o sper-dute nella palude.Con la nascita della città nuova
il porto di Livorno diviene cen-tro degli interessi granducali lacui vitalità è mantenuta dai traf-fici che si potevano garantire at-traverso il percorso dei canali. Inquesta maniera la zona di Stagno,quella del grande lago e della la-guna, diviene con la dinastia Me-dicea oggetto di lavori di bonifi-ca.Sul litorale, ancora nel 1700 la
situazione ambientale è inveceimmutata in quanto questo trattodi territorio tra la zona di Torret-ta e il fiume Ugione viene utiliz-zato per secoli come riserva dicaccia e pesca lasciando quasi in-contaminato tutto l’ambiente. Ecosì rimane fino a quando nel 18°secolo la città, che si presenta an-cora racchiusa dentro le sue muracinquecentesche, è costretta a ri-trovare degli spazi dove avviareun ampliamento urbanistico.Il governo della città avvertita
l’esigenza di affrontare il proble-ma. Sollecitato anche dal timoreche si creino problemi sanitariderivanti dal sovraffollamentopropone di realizzare una serie diprogetti con lo scopo di dare re-spiro all’urbanistica cittadina. Trai progetti c’è quello sostenuta dalgovernatore Carlo Ginori e rea-lizzato dall’architetto pistoiese
Romualdo Cilli che propone unimpianto urbanistico darealizzare nella zona diSan Jacopo. La secon-da ipotesi è quella so-stenuta dal Richecourtche prevede la costru-zione di un borgo nellazona a ponente dellacittà, presso la torre delMarzocco (verso Tom-bolo). L’idea è di duegrandi progettisti: l’in-gegnere militare Odo-ardo Warren e il prov-veditorato alle fortifi-cazioni Giuseppe DeBaillon.L’impianto ha qualco-
sa di moderno e avve-niristico: una scacchie-ra modulare, doveavrebbero dovuto tro-vare posto due schieredi 11 casette, ciascunadisposte sui lati lunghi,contenenti ciascunadue appartamenti. Ivani di ciascun appar-tamento (quattro) sonodisposti su due pianicollegati con scala in-terna. Sul retro un ortoo un grande giardino.Sembra quasi di leggere la tipo-logia dei fabbricati appena co-struiti in un moderno quartiere sa-tellite di Livorno.
Gli isolati sono se-parati da larghi cana-li creando un sugge-stivo ambiente lagu-nare e permettendol’accesso al cuore delborgo, dove si trovauna grande piazza,anche di chiatte piùgrandi e forse di qual-che piccola nave. Ilconcetto era quello dicreare una rete di viedi comunicazione flu-viale che permettesseil trasporto delle mer-ci e delle persone sen-za intasare le banchi-
Tombolo e dintorniprima di Camp Darby
ne del porto. La “nuova Venezia”(che non era quella attuale) ipo-tizzata dai suoi progettisti sareb-be stata costituita da 1200 abita-zioni che potevano ospitare, se-
condo gli standard abitativi deltempo, non meno di 6000 perso-ne. Sebbene il governo lorenesesi fosse dimostrato consenzientenel promuovere tra i due progettiquello riguardante la zona di SanJacopo, perché più economico,il “concorso” non ebbe seguito.E ancora per tutto l’Ottocento
la zona intorno al Marzocco nonviene urbanizzata, e solo agli inizidel 20° secolo vi vengono costru-ite alcune attrezzature per i ba-gni di mare la cui notorietà saràviva fino agli ultimi episodi del-l’ultimo conflitto mondiale.Dopo la fine della guerra, sia-
mo nei primi anni ’50, nell’areadi Tombolo, tra il Calabrone, Tir-renia, Stagno e Coltano sorgeCamp Darby.
r.c.
Camp Darbytra Pisa e Livorno dal 1952
che all’inizio avevano collocatoi loro materiali all’interno di fab-briche dismesse e in locali prov-visori, una volta completata lastruttura sorta nella pineta diTombolo, trasferirono qui la lorobase logistica e gli uffici del Co-mando, ospitati in un primo tem-po presso il “Nobile Interrompi-mento” (il palazzo situato al cen-tro della piazza Grande).La struttura è inaugurata uffi-
cialmente il 15 novembre 1952.Il Campo militare statunitense
realizzato tra Livorno e Pisa saràdedicato al Generale WilliamOrlando Darby, comandante del-la 10° Divisione di Montagna,caduto in combattimento neipressi del Lago di Garda, il 30aprile 1945.
u.c.
Camp Darby: ingresso
Da “La Domenica del Corriere” (luglio 1946), dalla matita di WalterMolino: sparatoria nella pineta di Tombolo tra Military Police emilitari alleati disertori.
■
In alto l’area paludosa dell’estuario dell’Arno tra Livorno ePisa tra il XVII e XVIII secolo.
Una cartografia del 1700, dove sono evidenziate la grande palude e la strada maestra che da Livorno va a Pisa,che costeggia la macchia di Tombolo.
Un Campus, tra Livorno e Pisa,che gradatamente riconverta labase militare americana di CampDarby, lì da 52 anni.Un sogno? Una utopia? In fin
dei conti dobbiamo essere ottimi-sti e pensare ad un mondo più pa-cifico, dove al posto delle basi mi-litari sorgano centri culturali e dipensiero, veri antidoti contro laguerra.
(segue da pag. 1 - Campus Darby)Camp Darby è una delle più
grandi e importanti basi ameri-cane in territorio non america-no (vi lavorano 1000 militariamericani, tra professionisti edella guardia nazionale, e 600dipendenti civili). Sorge suun’area di circa mille ettari si-tuata proprio nel mezzo tra Pisa,Livorno. In questo numero ri-cordiamo i motivi del suo inse-diamento.
TERZA PAGINAC U L T U R A E A L T R O
3GAZZETTINO LIVORNESE
GAZZETTINO LIVORNESE
Cronache Livornesi
6
Poesia e Classici“Passeggiando nel tempo” con Rossano Vittori
L’Artusi a Livorno“Mi trovavo a Livorno altempo delle bagnature l’annodi grazia 1855. […] Un saba-to sera entro in una trattoria edimando: Che c’è di mine-stra? - Il minestrone, - mi furisposto. - Ben venga il mine-
strone, - diss’io. Pranzai e, fat-ta una passeggiata, me ne an-dai a dormire. Avevo preso al-loggio in Piazza del Voltone in
una palazzina tutta bianca enuovissima tenuta da un certoDomenici; ma la notte comin-ciai a sentirmi una rivoluzio-ne in corpo da fare spavento;[…] - Maledetto minestrone,non mi buscheri più! - andavospesso esclamando pieno dimal animo. […] Fatto giornoe sentendomi estenuato, presila corsa del primo treno escappai a Firenze ove mi sen-tii subito riavere. Il lunedìgiunge la triste notizia che ilcolera è scoppiato a Livornoe per primo n’è stato colpito amorte il Domenici. - Altro cheminestrone!”Questo aneddoto fa da pre-
messa alla quarantasettesimaricetta della Scienza in cucinae l’arte di mangiar bene di Pel-legrino Artusi, il manuale pereccellenza della cucina italia-na.Ma non era la prima volta che
l’Artusi, nato a Forlimpopolinel 1820 e figlio di un botte-gaio benestante, soggiornava aLivorno: vi aveva addiritturaabitato per quasi due anni dal1841 al 1842, giuntovi col de-siderio di far tirocinio da mer-cante in una grande città dimare. Il giovane Pellegrinoviene raccomandato a Giacin-to Micali, che in via Grandegestiva un negozio di antichi-
tà e che gli trovò un posto dalcognato Enrico Gebhard, tede-sco d’origine e commerciantedi generi coloniali. Micali eGebhard avevano sposato duesorelle del conte Pietro Basto-
gi, a quel tempo mazziniano esuccessivamente, nelle fila del-la destra storica, ministro del-le Finanze dell’Italia unita. DaLivorno Pellegrino intrattienerapporti commerciali con lecittà della penisola, in un cli-ma di apertura e di scambioche nella maturità gli permet-terà di delineare scientifica-mente i tratti della tradizionegastronomica del popolo italia-no.In seguito Artusi convincerà
tutta la famiglia a trasferirsi aFirenze abbandonando Forlim-popoli dopo il tragico episodiodella notte del 25 gennaio1851: la banda del Passatore
prende in ostaggio i notabilidel paese che si trovano a tea-tro, comparendo sulla scenacoi fucili spianati all’alzarsidel sipario all’inizio del secon-do atto. La casa degli Artusi èsaccheggiata dai briganti pro-babilmente guidati da un pre-te. La sorella preferita Geltru-de subisce violenza ed in se-
guito impazzirà.Artusi pubblicò La scienza in
cucina nel 1891 a proprie spe-se. Un illustre professore deltempo sentenziò: “Questo è unlibro che avrà poco esito”; edue forlimpopolesi, vinto ilvolume ad una lotteria di be-neficenza, sentendosi presi ingiro corsero a rivenderlo ad untabaccaio. Ma il successo nontardò ad arrivare, Artusi morìfamoso nel 1911 e La scienzain cucina diventò, assieme aiPromessi sposi e a Pinocchio,uno dei libri che non potevamancare nelle case del Regnod’Italia.
a.b.
Nel mese di novembre ha preso il via, in To-scana, lo screening di massa dei neonati. Unagoccia di sangue prelevata nelle prime ore divita consentirà di scoprire patologie gravi e rare.La decisione della regione Toscana è molto im-
portante ed interessa tutti noi, ma soprattuttochi è coinvolto nella “spirale” di una malattiarara sia a livello familiare o anche perché im-pegnato in specifiche associazioni di sensibi-lizzazione.E’ il caso di un nostro collega Marco Pagani,
presidente dell’associazione di volontariato sul-la sindrome di Klinefelter, una malattia a base
I marmi dimenticati
Il 23 aprile del 1701 la comu-nità Armena consacrò a SanGregorio illuminatore una pro-pria chiesa. Il fatto è riportatonelle antiche guide della cittàche la descrivono come “rico-perta di splendidi marmi e bel-lissime sculture” e così dove-va essere a giudicare dalla pe-rizia con cui i membri dellacomunità si erano attivati percoinvolgere i migliori architet-ti, scultori e scalpellini del ter-ritorio.Nei carteggi, un tempo con-
servati nella sacrestia dellachiesa, si faceva riferimento aGiovanni Del Fantasia per lafase progettuale, mentre il car-
Carità tutt’oggi visibili sullafacciata.Giovanni Baratta realizzò
invece le imponenti statuedelle Virtù riportate dallefonti a corredo di ogni alta-re.In particolare l’altare mag-
giore doveva essere di gran-de impatto con la sua formaa tempio, con quattro colon-ne agli angoli e sormontatoda un frontale in marmo conraggiera dorata sul modellodi quella delle chiese roma-ne. Purtroppo gran parte diqueste opere, assieme a nu-merose tele e opere pittori-
che, andarono perdute durantei bombardamenti aerei dellaseconda Guerra Mondiale, ma
Passeggiando nel tempo (Edi-zioni del Leone, 2004) è l’ultimolibro, in ordine di tempo, scrittodallo scrittore e poeta livorneseRossano Vittori.
Laureato in lettere moderne, cri-tico cinematografico, saggista eregista, Vittori ha pubblicato li-bri di poesie e saggi su Luigi Pi-randello e Ettore Scola. Come re-gista ha realizzato special televi-sivi, allestimenti teatrale e corto-metraggi. Ultima in ordine ditempo la regia del backstage delfilm di Carlo Lizzani “Le cinque
giornate di Milano”.Nell’ultimo suo libro l’autore
riporta il rapporto tra natura e sto-ria agli aspetti della propria quo-tidianità, mantenendo la poesiasospesa tra realtà e finzione; la-sciando che, alla fine di ogni pos-sibile disagio, sofferenza e disin-ganno che la vita ci fa sperimen-tare, si imponga un senso dellecose positivo e aperto.
Da Passeggiando nel tempo:“Al molo novo”.Remare / fra i torpidi gabbiani
/ che osservano sul molo / duebambinelle illuse / e, sotto / neivortici disfatti / veder liete e soa-vi / gonfiarsi le meduse.
Lo scorso 5 novembre si è svolto alla Bottega del Caffèuno spettacolo di poesia scritte dalle nostre colleghe AnnaMaria Bernieri, Antonella Cagnolini, Laura Cucciolini eDonatella Ferrini, e recitate da Antonella Cenci e Paola Pa-squi. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Lavo-ratori Comunali e dal Comitato Pari Opportunità.La nota attrice livornese Anna Ciucci, presente all’iniziati-
va, si è complimentata con le autrici e le interpreti.L’iniziativa è di buon auspicio per una collaborazione du-
ratura fra l’Associazione e il Comitato Pari Opportunità eper la costituzione nell’ambito dell’Associazione Lavorato-ri Comunali di un Gruppo “poesia e narrativa”, aperto - comeè nostro costume - a poeti e scrittori esterni, livornesi e nonsolo.
e’ successo .... in Bottega
un esiguo campionario di ma-teriali lapidei fu recuperato edimenticato (è il caso di dire)nei giardini di Villa Fabbricottie che invece dovrebbero tro-vare una collocazione più de-gna.Dispiace dover costatare che
non si tratta di un caso isolatoperché, passeggiando per i via-li del parco, è facile imbattersiin manufatti artistici anche dipregio che potrebbero avereuna collocazione senz’altro piùadeguata.E’ il caso dei busti granduca-
li un tempo a corredo del Pa-lazzo Balbiani nella via Ferdi-nanda (oggi via Grande) e oggiposti su colonnine nel viale diaccesso alla villa. Opere chenecessiterebbero di una mag-giore cura.
m.p.b.
Nella foto: l’ingresso della Chiesa degliArmeni di via della Madonna. Foto tratta dalvolume “La presenza Armena a Livorno”(Quaderni della Labronica).
Comune di Livorno - Ars nova e Associazione Lavoratori Comunali
OdisseaLettura antologica
Fino al 26 febbraio, musica, voci ed immagini alla Bottega del Caffè(9 e 16 dicembre, 27 gennaio, 3 e 17 febbraio)
e al Nuovo Teatro delle Commedie (13 e 20 gennaio – 10 e 26 febbraio)
Una vecchia trattoria di Livorno
Piazza della Repubblica alla fine dell’800
■
■
Sindrome di Klinefelter
genetica che prende il nome dal suo scopritoree che può comportare per il soggetto che ne èaffetto danni biologici (diabete, disfunzione ti-roidea ecc.) e psichici.Questa associazione promuove un informazio-
ne capillare su tutto il territorio nazionale.
Chiunque fosse interessato ad essere informatosulla sindrome Klinefelter può contattare MarcoPagani al numero di cellulare 335/7763387 oppure0586/401493 - Web www.klinefelter.it. E-mailklinefelter_italia@libero.it
d.f.
rarese Andrea Vaccà si cimen-tò nelle monumentali sculturedel Santo, della Fede e della
72
Tutti al Teatro
BANCA DAL 1472
MONTEDEI PASCHIDI SIENA
TASSO CREDITORE* 0.854%
TASSO DEBITORE**: 4,204%
SPESE DI TENUTA CONTO:
Euro 2,58 trimestrali fino a 51 operazioni, oltre, Euro 0,52 unitarie
SPESE DI LIQUIDAZIONI : esenti
CARTA DI CREDITO “M’HONEY CARD” : gratuita per il
primo anno, successivamente euro 15,00 ad anno.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Agenzia M.d.P.S. c/o il Palazzo Portuali di Via S. Giovannie presso segreteria Associazione Lavoratori Comunali
* Pari alla media mensile delle Eurobor a 3 mesi diminuito del’1,25%. - **maggiorato di 2.10
Convenzione economica stipulata con
l’Associazione Lavoratori Comunali
(marzo 2004)
PICCOLI PRESTITI tasso 6,125%24 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 44,4936 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 30,5548 mesi:su importo euro 1000,00 rata mensile euro 23,5960 mesisu importo euro 1000,00 rata mensile euro 19,43senza altre spese aggiuntive
I soci A.L.C. in quiescenza possonoavvalersi della convenzione
Palcoscenico Livorno 2005
Teatro Goldoni
Brevi
Stagione Lirica
(segue da pag. 1 - Confronti sull’Arte)
periodico dell’Associazione Lavoratori Comunali
Numero 23Dicembre 2004
Direttore ResponsabileMaurizio Mini
Redazione:Antonello Battaglia, Ugo Canessa,Effe Scaccino, Francesca Marini,Riccardo Ciorli, Donatella Ferrini,
Marina Pieri ButiLuca Barontini(vignette),
Emiliano Mini ‘Job - Dv’ (fotografo)
Redazione e AmministrazioneViale Caprera 35 - Via delle Acciughe
57100 LivornoTel. e Fax 0586 894228www.comune.livorno.it
(link associazione lavoratori comunali)
Grafica e ComposizioneNET Group Communication
di Roberto CioniStampa
NEOGRAF di Tofani StefanoLivorno
Finito di stampare il 20 Dicembre
Registrazione Tribunale di Livornon° 632 del 27 Marzo 1998
Sped. abb. post. n° 125
La sede dell’Avis EntiLocali (Palazzo comuna-le piano terra) è aperta ilmartedì e il giovedì dalle9,00 alle 11.00.
luogo negli spazi della Bottegadel Caffè, vero porto franco, luo-go naturale di incontro e di con-fronto di idee.
Ma cos’è “Idealoghi2005”?Dallo scorso ottobre si sono
svolte alla Bottega del Caffè unaserie di riunioni promosse dal-l’Associazione e dal Gruppo Artedella stessa associazione, allequali hanno partecipato attiva-mente giovani artisti livornesi edEnzo Neri quale coordinatore ar-tistico di questa iniziativa.A fine novembre è stato elabo-
rato il documento, che di segui-to riportiamo in cui sono sinte-tizzati i motivi e i programmi diquesta iniziativa.
Lo scorso novembre si sono svolte le elezioni per la eleggere inuovi rappresentanti sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori delComune.Hanno votato 1.019 dipendenti su 1.478 aventi diritto; 980 i votivalidi. Questi i risultati: Cgil 596 voti (60,82%); Sincobas 154voti (15,71%); Uil 111 voti (11,33); Cisl 61 voti (6,22%); Diccap(vigilanza urbana) 58 voti (5,92%).Sono stati eletti per la Cgil 14 rappresentanti: Daniela Garofani,Marisa Lecconi, Nadia Magagnini, Simonetta Scaffai, Antonio Ste-fanini, Tatiana Provetti, Giampaolo Repetti, Massimo Fanucchi,Mario Conflitto, Licia Gorlei, Clelia De Memme, Fabio Innocen-ti, Stefano Marconi, Massimo Petagna. Quattro per i Sincobas:Nedo Pieri, Silvestro Labate, Alessandro Marconi, AnnamariaBernieri; tre per la Uil: Luca Conti, Ennio Weatherford, MarcoIacoponi; due per la Cisl: Nella Benfatto, Paolo Morelli; Uno peril Diccap: Fulvio Cancelli.
La sede di via del Consiglio del Comitato d’Ente delle PariOpportunità è aperta il mercoledì dalle ore 10 alle ore 12.
Graziella Pierfederici è stata eletta Presidente della Commis-sione Provinciale per le Pari Opportunità.
Sabato 29 (ore 20.30) edomenica 30 gennaio (ore 16.30)La GiocondaMelodramma in quattro atti diAmilcare Ponchielli
Stagione di prosa,comici, danza e concerti
Denso ed interessante il program-ma previsto da gennaio a febbra-io (inizio degli spettacoli alle ore21.00).
ProsaI monologhi della vagina (gio-vedì 24 febbraio); Questi fanta-smi di Eduardo De Filippo, con
Silvio Orlando (martedì 8 mar-zo); B.B.B. Becht - Beatles –Bussotti (Giovedì 17 marzo); Lagatta sul tetto che scotta di Ten-nessee Williams (giovedì 24 mar-zo).
ComiciBollito misto con mostarda,Daniele Luttazzi (giovedì 10 feb-braio); Predisporsi al micidiale(parte prima: l’inaudito), Ales-sandro Bergonzoni (venerdì 18febbraio); Jovinelli varietà, Se-
rena Dandini e Francesco Paolan-toni. (sabato 26 febbraio); Primopiano, Banda Osiris e StefanoBollani (giovedì 3 marzo);Ognuno è libero, MaurizioCrozza (martedì 22 marzo); Ser-gio Sgrilli recital (sabato 2 apri-le).
DanzaMomix in Sun Flower Moon(martedì 1 e mercoledì 2 febbra-io); la Compagnia Cristina Hoyosin A tempo y a compàs – Fla-
Gtl Gestione Teatri Lippi
Martedì 11,mercoledì 12 egiovedì 13gennaioIl fantasmadell’operaDal romanzo diGaston Leroux
Teatrola Gran Guardia
ore 21,00La prima “installazione” di Idealoghi2005. Nella foto i igovani artisti e i dirigenti dell’A.L.C.
Logo realizzato dallo Studio Sergio Tani
“Dialogare, comunicare idee èil comune denominatore che uni-sce 22 artisti livornesi fautori diun evento espositivo che li vedràimpegnati a partire da gennaio2005, ospiti dei locali della Bot-
tega del Caffè.Estremamente rilevante ap-
pare la compartecipazione diun così elevato numero digiovani artisti, che consentedi osservare da vicino le piùrecenti tendenze dell’artecontemporanea, con ambitidi sperimentazione che infor-mano la video-arte, il lin-guaggio della performance,la fotografia, fino alle arti pit-toriche sostenute, sovente, davere e proprie installazioni.Tali invasioni, perché di
vere e proprie invasioni si tratta,all’interno di uno spazio apparen-temente così lontano dalle articontemporanee, si snoderanno inpercorsi singoli o duali con l’in-tento di proporre per ogni rasse-gna un motivo di dialogo, scatu-rigine di un’idea primaria.Da qui il suggerimento di fon-
dere due vocaboli apparentemen-te distanti: l’idea, etimologica-mente intesa come aspetto, appa-renza di una forma distintiva, e ildialogo ovvero discorso che sicompie attraverso due termini di
confronto.Idee e dialoghi saranno condi-
vise da Anonymousartstudio eKoroo; i due gruppi presenteran-no un progetto che andrà ad in-dagare, con l’ausilio di installa-zioni interattive, il concetto dimacchia, di peccato, con conse-guente metaforico lavaggio; LisaDoveri e Fabrizio del Moro dia-logheranno, invece, per mezzo di
video proiezioni sostenute da in-stallazioni collocate nello spaziodel luogo; Katia Alicante ed Eri-ca Sagona dialogheranno sulletestimonianze del tempo tra pit-tura ed installazioni; il progettodi Ilaria Giaconi coinvolgerà, fa-cendoli interagire, persone edambiente sul tema della “Passio-ne/Tempesta”, mentre SandroBottari proporrà un’installazio-ne “pittorico-statica” negli spaziinteressati.Idee di percorsi urbani saranno
proposte da Cecco Ragni e JariBiscard. Federica Casarosa dia-logherà “Senza Parole”; ErikoFurukawa intesserà un percorsoideale tra pittura-ideogramma eperformance ambientale; le “Di-latazioni” fotografiche di Simo-ne Perini dialogheranno in so-spensione, mentre Lorenzo Ghe-lardini indagherà il tema del-
l’icona-volto con la serie degli“Xerox paints”; Riccardo Rubertici condurrà nell’esplorazione diriflessi acquatici e le loro formedi vita primigenie.Dialoghi pittorici saranno af-
frontati da Piero Rolla, AndreaLuschi, Francesco Baratta, Bar-bara Bargagna, Maurizio Fonta-nelli, Tiziano Angri e NicolaVukic” .
“Idealoghi2005”, vedrà coin-volti gli artisti in mostre-eventidella durata di circa dieci giorniciascuna, e sarà affiancata e so-stenuta dall’Associazione Cultu-rale “Il Grande Rettile”, promo-trice e fautrice dell’Archivio Gio-vani Artisti di Livorno. ■
Martedì 18, mercoledì 19 e gio-vedì 20 gennaioGianburrasca Musical
Martedì 8 e mercoledì 9 febbraioFootlooseCon i ragazzi della trasmissio-ne “Amici”
Mercoledì 16 e giovedì 17 feb-braioNapoli hotel excelsiorDi Raffaele Viviani, con TatoRusso
Mercoledì 9 egiovedì 10 marzoA time for dirty dancingCon Michele Canfora
Mercoledì 30 egiovedì 31 marzoIl berretto asonagliDi LuigiPirandel loconSebastianoLo Monaco
menco (domenica 27 febbraio);Grazia Galante in Bolero daGhershwin a Ravel (sabato 19marzo).
ConcertiORT Orchestra della Toscana:(venerdì 4 febbraio) dirige Chri-stopher Hogwood; (venerdì 11febbraio) al pianoforte MicheleCampanella. Sharon Isbin, clas-sici per chitarra dell’ 800 e del‘900 (martedì 22 febbraio); ilpianista Alexander Lonquich(mercoledì 2 marzo);‘Le ottostagioni’ Gruppo strumentale“G. Malipiero”, musiche di Vi-valdi e Piazzola (sabato 12 mar-zo); The Genius in Jazz, tributoa Ray Charles, (venerdì 1 apri-le).
CEL Teatro di LivornoTeatro di Pisa,
Teatro del Giglio di Lucca,
S O M M A R I O
8
P E R I O D I C O d e l l ’ A S S O C I A Z I O N E L AV O R AT O R I C O M U N A L I - N u m e r o 23 - Dicembre 2004 - c o p i a o m a g g i o
Pag.3/4/5/6 GAZZETTINO LIVORNESE:
La quartasettimana
Pag.1/2 “Confronti” sull’Arte alla Bottega del Caffè
Pag.8 Bottega del Caffè: convenzioni ed altre notizieI marmi dimenticati di Villa Fabbricotti - Camp Darby, 52 anni fa - L’Artusi a Livorno
Notizie, convenzioni,iniziative alla
Bottega del Caffèwww.comune.livorno.it
link associazione lavoratori comunali
Uso della salaUn pomeriggio (circa 3 o 4
ore): soci e familiari euro 120iva compresa; non soci euro144 iva compresa.
(segue a pag. 2)
COMMERCIANTI, ARTIGIANI, PROFESSIONISTI
che hanno fatto un patto con la nostra Associazione:
TARIFFE CHIARE - SCONTI CERTI - I MIGLIORI SERVIZI
per i soci dell’Associazione Lavoratori comunali.
Elenco Convenzioni con l’Associazione Lavoratori Comunali
ASSICURAZIONI e FINANZIARIEAlleanza, Aurora, Il Duomo, La Fondiaria, Ina/Assitalia, Nanni-pieri, Unipol, Vullo/Winterthur per la Responsabilità Civile Auto( v. la Sasa/Sai) con sconti tariffari e rateizzazioni. EuroPrestiticon trattenute sullo stipendio (Via Montegrappa 6).
ASSOCIAZIONIArci, Agorà (corsi di lingue straniere:10% di sconto), Coop To-scana Lazio (buoni acquisto rateizzabili in tre rate), Sadhana (10%su iscrizione annuale e quota mensile).
CARTOLERIECarraresi/Buffetti (10% di sconto medio su tutti gli articoli), Car-totecnica (20% idem).
CICLI E MOTOCICLICarmilla (5% su tutti gli articoli), Plebe (10% cicli, 10% acces-sori, 15% abbigliamento, 5% ciclomotori, 20% Mtb, 20% noleg-gio).
COMUNICAZIONISimple Spa (tariffe telefoniche agevolate).
LIBRERIEGaia Scienza-Marcovaldo (5% testi scolastici, 15% cartoleria,10% libri vari), Matteucci (5% testi scolastici, 10% cancelleria,10% dizionari e atlanti), Raugi (6% testi scolastici, 10% atlanti).
OTTICIBolaffi (10% su tutti gli articoli), Mugnai (25% occhiali da vi-sta,15% occhiali da sole), Scolari (25% occhiali da vista e lenti acontatto, 15% occhiali da sole).
SPETTACOLOCel-Teatro di Livorno e Gestione Teatri Lippi (prenotazioni per ab-bonamenti e biglietti per singolo spettacolo riferiti alle stagioni teatrali e musi-cali programmate, sconti e rateizzazioni annualmente convenute).
SPORT (impianti, attrezzature, abbigliamento)Accademia dello Sport ( promozione: bonus di 12 accessi gratui-ti in palestra, altre convenzioni in via di definizione), GiacomelliSport (shopping card), Livorno Sport (10% nuoto individuale,20% corsi vari).
TURISMOCral A.T.L (gite organizzate nell’ambito di una collaborazioneda anni consolidata, che comprende anche l’ospitalità alla mensadi detto circolo con buoni pasto Passfood), Litoralsind Agenzia Viag-gi (dal 4% al 20% di sconto sui pacchetti turistici).
VARIEDolci Tentazioni (pasticceria fresca dolce e salata) e lo Spuntino(colazioni e merende): prezzi ‘genuini’ come il prodotto che viene offerto!, Parrucchiere Luigi & Ticla (15% di media su trattamenti vari).
PER I PAGAMENTI IN CONTANTE E’ INDISPENSABILE ESSERE MUNITI DELLA TESSERA DELL’ASSOCIAZIONE;PER I PAGAMENTI RATEALI OCCORRE COMPILARE GLI APPOSITI MODULI TRAMITE L’UFFICIO DI SEGRETERIA.
La Segreteria del-l’Associazione La-voratori Comunali(viale Caprera n°
35) è aperta dal martedì alvenerdì dalle 15.00 alle18.00. Tel. 0586/894228 -0586/820663.
Associazione Lavoratori ComunaliBottega del Caffè
viale Caprera / via delle Acciughe
Videoproiezione della partita di calcioCampionato nazionale di Serie A
A disposizione degli “spettatori” anche il servizio di bar.E’ richiesto un contributo “volontario” di 1 Euro e 50cent., per spese del personale del bar.Per informazioni su date ed orari delle partite rivolgersi al-l’ufficio di segreteria dell’Associazione.
No, non è il solito “realityshow”, dove donne e uominipiù o meno conosciuti o in cer-ca di notorietà estremizzano ipropri caratteri per strapparequalche apparizione televisiva.Questa nuova reality – se
qualcuno decidesse di farla –non si svolgerebbe su una ca-raibica “isola dei famosi”, onella finta casa del “grande fra-tello”. Il titolo potrebbe esse-re: “La quarta settimana” ecome sottotitolo “come vivereoggi con 1000 euro al mese”.Pensate: un gruppo di vip del-
la politica e dell’economia,che per tre o quattro mesi (nonsiamo così crudeli da far dura-re di più questa reality) dovreb-bero vivere con uno stipendio,che gli studiosi di statisticadefiniscono ai confini dellapovertà. E con questo, mangia-re, pagare bollette, tasse e af-fitto. Vince chi riesce a supe-rare indenne la “quarta setti-mana” del mese che, ci diconoancora gli esperti di statistica,essere la settimana in cui granparte degli stipendi medio bas-si sono ormai prosciugati.Vivere cioè la vita di quei tan-
ti italiani che negli ultimi annisi sono sempre più impoveritie che devono fare i salti mor-tali per arrivare alla fine delmese. Roba da Nobel perl’economia.A partecipare a questo reali-
ty show dovrebbero essere per-sone abituate a vivere con altiredditi (che di per sé non è una
colpa) e che ritengono che i“poveri” ed i “nuovi poveri”sono tali per colpa loro “per-ché non fanno niente per ele-varsi economicamente e nonsanno organizzare le loro spe-se”.La vita, i pensieri quotidiani,
che a volte non ti fanno dor-mire, il mangiare, il curarsi ela paura di non poterlo fare, farcrescere e far studiare i figli,il lavoro difficile e precario, lapensione che verrà, se verrà;vivere direttamente questa re-altà anche se per pochi mesi,
cambierebbe il loro modo divalutare le cose e dare giudi-zi? Chissà! Di una cosa siamo:certi che non ci sarà la fila aiprovini per partecipare alloshow.Sarà dura mettere in piedi “La
quarta settimana”, forse im-possibile, perché qui non si di-venterebbe famosi e poi - nonscherziamo - una cosa è parte-cipare ad un gioco televisivoda raccontare in qualche salot-to, altra cosa è vivere la realtàvera … o si dice reality.
m.m.
P r o s e g u econ il proget-to dal titolo “Confronti”, l’impe-gno dell’Associazione LavoratoriComunale nel settore culturale.Con questo progetto l’Associa-zione intende infatti caratterizzar-si in qualsiasi suo intervento cul-turale, come catalizzatore di opi-nioni, interessi e passione.A partire dal settore dell’arte.
E’ già avvenuto in occasione del-l’incontro con il libro e l’artistaSandro Martini (novembre scor-so); lo sarà con l’iniziativa “Ide-aloghi2005” che partirà a gen-naio, sempre nel 2005 - con unaretrospettiva dedicata al pittorePietro Addobbati, uno dei fonda-tori del movimento artistico Por-tofranco, sviluppatosi nella Li-vorno degli anni Ottanta.Come corollario di queste ini-
ziative è prevista una program-mazione dedicata ad artisti e mo-vimenti da tempo operanti o chehanno operato a Livorno; in que-ste occasioni verranno presenta-te monografie e affrontati dibat-titi inerenti alle tematiche artisti-che coinvolte.Tutte le iniziative del progetto
“Confronti”, promosse e sostenu-te dall’Associazione, avranno
“Confronti” sull’Arte nella Bottega del Caffè
Luca Barontini
Pag.7 A Teatro
Un Campus universitario internazionale, dove le più presti-giose università italiane, europee e mondiali collaborano perla realizzazione e lo svolgersi di corsi umanistici e scientificidi primo livello sui temi della coesistenza pacifica tra le na-zioni e la salvaguardia ambientale del nostro pianeta.
(segue a pag. 4-5)
■
Campus Darby
Alla Bottega del Caffè
dal 10 al 15 gennaioesposizione giochi d’epocaa cura dell’Associazione
Lavoratori Comunali
e Book & Company
(editore in Livorno)
Nell’occasione sarà possibile acquistare il libro“Livorno 1930 - 1960
giochi poveri e semplici svaghi”a cura di Ugo Canessa e Luciano Sanquinetti.