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STRATEGIE DI

COMUNICAZIONI EFFICACI

GESTIONE DEI PROCESSI PSICOLOGICI E RELAZIONALI

6 Novembre 2014

Dott.ssa Sabina Sereno Scuola dello Sport CONI PIEMONTE

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RUOLO DI PRIMARIA IMPORTANZA DEL GESTO ATLETICO NELLA FORMAZIONE PSICO-FISICA DI OGNI INDIVIDUO

LO SPORT FAVORISCE LO SVILUPPO DI PREDISPOSIZIONI E CAPACITÀ.

OFFRE ESPERIENZE EMOTIVE DI CRESCITA E RELAZIONALI

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CARATTERISTICHE

PSICOLOGICHE

Attenzione

Capacità di concentrazione

Resistenza

Equilibrio psichico

Autocontrollo

Disciplina

Fiducia in se stessi

Costanza

Volontà

Preparazione tecnica – Senso del tempo

Capacità di pianificare i propri allenamenti

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PREPARAZIONE PSICOLOGICA

Corpo e mente costituiscono un’unità inscindibile

Tensione prima della competizione dipende da:

1. importanza della gara

2. fiducia in se stessi

3. preparazione effettuata

4. emozioni positive associate

5. emozioni negative associate

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INFLUENZE NEGATIVE

Ansia

Insicurezza

Dubbi sulla propria preparazione

Presunzione

Ambiente

Distrazioni

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SPAZIO DI CRESCITA

Socializzazione

Creatività

Tolleranza dei propri limiti

Destrezza

Controllo delle emozioni

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Deprimersi

•Trovare nuovi schemi

•Nuove soluzioni Gioco Pratica sportiva

Realtà che pone ostacoli

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•mie verso gli altri ed il contesto

•del contesto e degli altri verso di me

•legate al ruolo

•legate a caratteristiche personali

implicite

esplicite

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In ogni relazione tra due persone fisiche ci sono almeno sei persone in gioco: l’immagine che abbiamo di noi

l’immagine che abbiamo dell’altro l’immagine che l’altro ha di sé l’immagine che l’altro ha di noi l’immagine che crediamo l’altro abbia di noi l’immagine che l’altro crede noi abbiamo di lui

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LA MOTIVAZIONE

COMPETENZA DIVERTIMENTO AMICIZIA CONFRONTO/COMPETIZIONE SFIDA

Gestione emozioni

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Paura Ansia Attese Aspettative Giudizio Competizione Affaticamento Fiducia

Resilienza

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Si definisce resilienza la capacità di resistere alle frustrazioni, agli stress, in generale alle difficoltà della vita. Tale capacità permette di elaborare risposte adeguate e flessibili di adattamento a situazioni nuove o vissute come tali. La resilienza nasce dall’integrazione tra risorse individuali e aspetti contestuali (famiglia, gruppo di pari, scuola, comunità, società sportive…)

Assertività

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Capacità, da parte dell’individuo, di affermare le proprie esigenze all’interno dell’ambiente e di realizzarle (indicatore positivo di una buona immagine di sé)

Sé prototipico

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Quando parliamo di immagini prototipiche ci riferiamo alle caratteristiche rappresentative di una categoria. L’atleta, ricerca l’identificazione con comportamenti e gli atteggiamenti degli atleti di successo. La vicinanza o la lontananza tra l’autovalutazione e questo ideale contribuisce alla propria autostima. Un tale indicatore può, in alcuni momenti della carriera sportiva essere fonte di stress

FARE SQUADRA

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-Nell’attività agonistica, l’atleta è alla continua ricerca della migliore prestazione. -Per raggiungere tale obiettivo deve misurarsi con se stesso. -La vita di una squadra, in quanto vita di un gruppo, è caratterizzata dal fatto che acquistano importanza fondamentale sia la dimensione individuale, sia quella del gruppo nel suo insieme. -Il gruppo stesso diviene un soggetto attivo autonomo, ed è il risultato dell’interazione dinamica dei suoi componenti

GRUPPO/SQUADRA

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Il termine gruppo sta a designare un insieme di elementi di varia natura. Nel contesto specifico è prettamente riferito alla coesione di persone che condividono un’idea, un pensiero, un percorso, un processo. E’ la fusione di più individui in un tutto sovra-personale e sovra-individuale

FUNZIONI DEL GRUPPO

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Al gruppo vengono riconosciute diverse funzioni: Attribuzione dell’identità Senso di appartenenza Sentimento di difesa e protezione Aumento della fiducia e dell’autostima Condivisione di obiettivi Rinforzo

DISPONIBILITA’ A COOPERARE CON GLI ALTRI

DISPONIBILITA’ ALL’ASCOLTO E CAPACITA’ DI COMUNICAZIONE

Atteggiamenti e comportamenti facilitanti il lavoro di gruppo

ACCETTAZIONE/TOLLERANZA DEL PUNTO DI VISTA E DELLE ESIGENZE ALTRUI

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COINVOLGIMENTO DEI MEMBRI DELLA SQUADRA

CREAZIONE DI UN CLIMA FAVOREVOLE AL FUNZIONAMENTO DELLA SQUADRA

CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI

VALORIZZAZIONE DEI RUOLI E DELLE DIFFERENZE

Il teambuilding

VERIFICA E APPRENDIMENTO CONTINUO

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Forming: fase costitutiva

Il gruppo non è ancora tale ma un insieme di individui

che ricerca risposte su questioni base: perchè noi? a

fare che? (obiettivi, ruoli, comportamenti non sono

chiari)

predomina l’incertezza- centralità del leader

Storming: fase conflittuale

le persone cercano il loro spazio vitale – sentimenti di

inadeguatezza e di aggressività

predominio del leader

Fasi di evoluzione del gruppo 1/2

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Norming: fase di stabilizzazione

si cerca l’accordo su norme, modalità di lavoro,

modelli decisionali

il leader come membro del gruppo

Performing: fase realizzativa

il gruppo coopera efficacemente se supera le fasi

precedenti. sentimenti di onnipotenza ed euforia

il leader opera all’esterno del gruppo

Disbanding: fase di scioglimento

riallocazione dei membri del team

sentimenti di privazione e di abbandono

Fasi di evoluzione del gruppo 2/2

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Un team di successo ha

procedure e schemi per decidere

velocemente anche nelle

difficoltà

Le regole sono più forti se progettate e

condivise

Le regole di funzionamento

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SENSO DELLO SCOPO

PROCEDURE EFFICACI DI LAVORO

COMUNICAZIONE APERTA

FIDUCIA E RISPETTO RECIPROCO

LEADERSHIP DISTRIBUITA

APPRENDIMENTO CONTINUO

FLESSIBILITA’ ED ADATTABILITA’

COSTRUIRE SULLE DIFFERENZE

Caratteristiche della squadra vincente

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L’abilità COMUNICATIVA

permette di spiegare, descrivere, informare, condividere, raccogliere concetti o fatti utilizzando canali

differenti. Contempla la capacità di esporre in modo chiaro, adattando linguaggio e strumenti all’interlocutore

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Silenzio

Rinforzi verbali

Ripetizioni

Rinforzi selettivi

Verifiche

Possono favorire l’ascolto:

Non seleziona le risposte

Tipo: “bene”, “capisco”

Ripetizione speculare di una frase

Sottolineatura di una parte del

discorso

Riassunto del discorso

Amplia le risposte

Stimola a proseguire

Comunica attenzione e ascolto

Direziona il discorso successivo

Verifica la comprensione del messaggio

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Ogni comunicazione ha due

aspetti:

uno relativo al contenuto del

messaggio

l’altro riguardante la relazione che si

instaura tra chi comunica.

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Risposte svalutanti • Ironia e sarcasmo

• Silenzio ostile

• Offesa e minacce

• Attribuzione di “etichette”

• Eccessiva protezione

• “Lezioni di vita”

consolare offrire soluzioni cambiare discorso ...

moralizzare ammonire fare la predica ...

CONTRASTO: si manifesta sul piano dell’oggettività, quando vi sono interessi divergenti, (es risorse scarse)

CONFLITTO: si manifesta sul piano delle relazioni, quando le persone si contrappongono le une alle altre (es contrasto di ideologie)

I CONTRASTI si possono risolvere sul piano razionale

I CONFLITTI sono molto più difficili da risolvere

LA NEGOZIAZIONE impedisce che un Contrasto degeneri in Conflitto

Contrasto e conflitto

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ascoltare molto per capire il punto di vista

altrui (domande aperte, riformulazioni)

evitare risposte svalutanti

esplicitare gli obiettivi organizzativi

focalizzare l’attenzione su azioni future

piuttosto che sul passato

pianificare con chiarezza alcune strategie

specificando chi farà cosa e quando

stabilire un momento di verifica dei progressi

Come gestire la situazione conflittuale

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Consigli pratici per gestire i conflitti:

•rimanere sempre a tema

•scambiarsi informazioni piuttosto che lanciare accuse

•prestare attenzione a tempi e luoghi (come nei duelli)

•evitare insulti generici e totalizzanti

•evitare rievocazioni fuori tema del passato

•evitare interpretazioni e letture del pensiero

•evitare ripetizioni costanti di uno stesso concetto

•evitare il ricorso ad argomentazioni insostenibili

•puntare all’obiettivo

•tenere conto delle emozioni proprie ed altrui

Analisi forze, debolezze, minacce, opportunità

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FORZE (Strenghts)

Le forze (o punti di forza) sono quelle risorse e competenze distintive che permettono di ottenere significativi successi.

Vanno continuamente alimentate e sviluppate per garantire risultati di eccellenza.

DEBOLEZZE (Weaknesses)

Le debolezze (o punti di debolezza) sono carenze e limitazioni che vengono dalle caratteristiche personali, atletiche, motivazionali, relazionali.

Vanno individuate per poterle rimuovere e superare mediante azioni specifiche, o minimizzare attraverso la migliore valorizzazione delle forze.

OPPORTUNITA’ (Opportunities)

Sono situazioni esterne o eventi favorevoli che consentono di valorizzare e rendere produttive (dal punto di vista del risultato) le nostre caratteristiche personali, atletiche,…

Vanno individuate e colte tempestivamente per tradurle in vantaggi strategici.

MINACCE (Threats)

Sono situazioni esterne o eventi sfavorevoli nel presente o nel futuro che possono minacciare o intaccare la resa sportiva.

Le minacce vanno individuate per poter approntare contromisure appropriate o per minimizzare gli impatti.

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FORZE (Strenghts)

competenze tecniche

motivazioni

gestione emozioni

tecnici, competenza tecnica e

organizzativa società

DEBOLEZZE (Weaknesses)

gestione emozioni

Competenze tecniche

motivazioni

limiti nel presidio delle competenze

Relazioni

apprendimento

OPPORTUNITA’ (Opportunities)

nuove competenze

(evoluzione) meccanismi di

integrazione/cooperazione

(possibili ulteriori) supporti allo

sviluppo

(valorizzazione) rete e delle ‘migliori

esperienze’

MINACCE (Threats)

fallimenti

rapporti / comunicazione

nuovi interessi

fatica psicofisica

stress

Analisi forze, debolezze, minacce, opportunità

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Evidenziare le 3 competenze ritenute attualmente meglio presidiate e le 3 attualmente più critiche/ carenti

Competenze + -

1 - capacità e motivazione

2 - capacità di relazione (comunicazione, ascolto, gestione dei rapporti) e di rappresentanza sociale (pubbliche relazioni)

3 - capacità e disponibilità a ‘mettersi in discussione’

4 – senso di appartenenza e aderenza al gruppo

5 - equilibrio e gestione delle emozioni

6 - capacità di dare responsabilità, visibilità e autonomia

7 - capacità di impegno e organizzazione

8 - capacità di porsi come esempio per gli altri

9 - approfondita conoscenza e competenza del gesto atletico

10 - conoscenza proprie competenze e limiti

11 - conoscenza dei sistemi e dei meccanismi di sviluppo dell’attività motoria

12 - capacità di resilienza

FORZE (Strenghts)

DEBOLEZZE (Weaknesses)

OPPORTUNITA’ (Opportunities)

MINACCE (Threats)

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Analisi forze, debolezze, minacce, opportunità

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SPORT ED HANDICAP:

ASPETTI PSICOLOGICI

E RELAZIONALI

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità

l’ HANDICAP è

Una condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona in relazione all’età, al sesso e ai fattori socioculturali

Esso è caratterizzato dalla discrepanza tra l’efficienza o lo stato del soggetto e le aspettative di efficienza e di stato sia dello stesso soggetto che del particolare gruppo di cui egli fa parte

La MENOMAZIONE è

la perdita o malformazione o insufficienza

di un organo o struttura o funzione

La DISABILITÀ è

la riduzione parziale o totale della capacità di

compiere un’attività con modalità o nei limiti

considerati normali

L’ HANDICAP è

Lo svantaggio che deriva dall’impairment o dalla

disability

Limita o impedisce il compimento di un ruolo

considerato come normale

La relazione tra il manifestarsi della disabilità e la percezione dell’handicap non è costante

Cambia a seconda del contesto e delle attività svolte, della discrepanza tra efficienza e aspettative di efficienza

IMMAGINE CORPOREA

Insieme di affetti, pensieri e percezioni che il soggetto attribuisce a se stesso

Modo con cui ognuno vive e sperimenta il suo corpo

Immagine dinamica

L’handicap A) lacerazione che modifica le relazioni interne ed esterne di una persona B) mette in crisi i ruoli e le relazioni

BENEFICI FISICI della pratica sportiva

Miglioramento coordinazione motoria

Acquisizione nuove e diverse abilità

Maggior controllo proprio corpo

Maggior equilibrio

Costruzione di nuovi schemi motori

BENEFICI PSICOLOGICI e SOCIALI della pratica sportiva

Incremento della fiducia in se stessi e della autostima

Scarica delle pulsioni aggressive e dei conflitti interni

Senso di appartenenza e condivisione delle problematiche

Miglioramento delle relazioni interpersonali

Disabili

Interlocutori

Condivisa

Realtà che pone ostacoli

MECCANISMI DI DIFESA

•REGRESSIONE

•NEGAZIONE

•PROIEZIONE

•ISOLAMENTO

•FORMAZIONE REATTIVA

REGRESSIONE

Tentativo di tornare a fasi evolutive precedenti.

Si concretizza nel bisogno di essere accuditi in modo eccessivo rispetto alle esigenze reali.

Eccesso di dipendenza

NEGAZIONE

Tentativo di cancellare una realtà che non si riesce ad accettare

PROIEZIONE

Mettere negli altri la responsabilità delle proprie mancanze e difficoltà

Attribuire loro sentimenti di ostilità, aggressività, disagio

ISOLAMENTO

Separare l’aspetto affettivo dalla rappresentazione mentale

Prendere le distanze affettive dalla propria condizione

FORMAZIONE REATTIVA

Recuperare un aspetto positivo che permetta di trovare un soddisfacimento e un controllo affettivo in luogo della sofferenza che deriva dalla condizione sfavorevole

Impegno personale

La limitazione fisica non può, non

deve essere negata, ma la

soddisfazione di una conquista, la

gioia per una vittoria sono

espressioni di benessere psichico,

non sempre e solo legate allo status

fisico