Post on 07-Aug-2020
Stato Maggiore dell’Aeronautica 1° Reparto
L’ORDINAMENTO IN
AERONAUTICA MILITARE
Strutture organizzative e strumenti
ordinativi
Anno Accademico
2017 – 2018
L’Ordinamento in AM
1
PREMESSA
Negli ultimi anni la comunità internazionale è stata interessata da
numerosi e repentini mutamenti geopolitici che hanno influenzato in maniera
significativa le relazioni internazionali tra Stati. Lo scenario strategico globale è
orientato a perseguire un nuovo ordine internazionale più democratico, più
libero e più attento al rispetto dei diritti umani.
Nel periodo storico caratterizzato dal dualismo Est-Ovest la minaccia era
chiara e le risposte a eventuali situazioni di crisi erano pianificabili in termini
quantitativi e qualitativi. L’insicurezza e l’instabilità che hanno caratterizzato il
panorama internazionale post 1989, per molti osservatori del tutto inattese,
hanno indotto un significativo ripensamento dei modelli di Difesa delle nazioni
occidentali. Ogni Stato ha, quindi, dato corso a profonde ristrutturazioni per
adattare le organizzazioni difensive ai nuovi concetti strategici necessari per
fronteggiare le emergenti minacce multiformi, diffuse, multi-direzionali e
asimmetriche. Eserciti numerosi hanno lasciato il posto a componenti militari
assai più ridotte in grado di operare a grande distanza dalla madrepatria.
Contestualmente, sono aumentati gli interventi di carattere operativo
della compagine militare nell’ambito di operazioni di pace multinazionali (Crisis
Response Operations - CRO) sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni
Unite (ONU), della North Atlantic Treaty Organization (NATO) o dell’Unione
Europea (UE) per salvaguardare la sicurezza internazionale.
Nel contempo, la crescente professionalità richiesta allo strumento
militare e la continua contrazione delle risorse hanno determinato la necessità
di riorganizzazione del Dicastero Difesa. In tale contesto, l’Aeronautica Militare,
da un ventennio è in continua trasformazione.
Il presente testo è stato redatto con l’intento di descrivere in una sinossi
le strutture, i processi e le direttive che regolano il funzionamento di
un’organizzazione complessa quale quella costituita dalla FA. Quanto sopra
viene sintetizzato con il termine Ordinamento che, in linea con la Direttiva
SMA-ORD-001 “La Politica del Personale dell’Aeronautica Militare”, stabilisce le
relazioni, attribuisce le competenze e le responsabilità e disciplina le mansioni
specifiche del personale.
Considerata la portata dell’ambito di trattazione, il testo rappresenta un
documento di sintesi dei provvedimenti ordinativi della FA e un punto di
situazione aggiornato sulla realtà organizzativa per i frequentatori dei corsi di
formazione. Inoltre, può essere d’ausilio per gli insegnanti in quanto delinea un
collaudato percorso formativo per le lezioni sulla materia. Infine può essere un
L’Ordinamento in AM
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utile riferimento anche a coloro i quali, a tutti i livelli, desiderano seguire con
puntuale attenzione e partecipazione il processo di riorganizzazione.
I contenuti del testo sono stati elaborati dal personale del 1° Ufficio
“Ordinamento” del 1° Reparto dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, che
rappresenta l’articolazione dello staff del Capo di SMA chiamata a gestire
proprio gli aspetti ordinativi delle riorganizzazioni. L’aggiornamento del testo,
pertanto, è continuo e, considerato che parte del personale che si occupa della
redazione svolge attività di insegnamento della materia presso gli istituti di
formazione della FA, tiene conto dei commenti e dei bisogni formativi
rappresentati dai frequentatori.1
1 La presente sinossi è distribuita presso gli Istituti di Formazione dell’Aeronautica Militare allo scopo di integrare gli interventi
in aula dei formatori e non sostituisce i documenti ordinativi ufficiali della FA. In caso di riproduzione parziale dei suoi contenuti deve essere sempre indicata la fonte. Non può essere oggetto di alterazione rispetto al formato originario di
distribuzione o di pubblicazione, a nessun titolo, su siti internet.
La sinossi è oggetto di revisione annuale e/o in occasione di significative variazioni organizzative.
L’Ordinamento in AM
3
SOMMARIO
PREMESSA .............................................................................................................................. 1
SOMMARIO ............................................................................................................................. 3
1. L’ORDINAMENTO DELLE DIFESA - Il vertice politico-strategico. ................................. 6
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ........................................................................................... 6 a.
CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA ............................................................................................... 7 b.
IL PARLAMENTO.......................................................................................................................... 8 c.
IL GOVERNO ............................................................................................................................... 8 d.
IL MINISTRO DELLA DIFESA ..................................................................................................... 10 e.
SOTTOSEGRETARI DI STATO ALLA DIFESA ............................................................................... 12 f.
2. CENNI STORICI ........................................................................................................ 13
RIDUZIONE STRUTTURALE IN ATTO.......................................................................................... 15 a.
3. RIFERIMENTI NORMATIVI ........................................................................................ 17
AREA TECNICO-OPERATIVA ...................................................................................................... 20 a.
(1) Stato Maggiore della Difesa (SMD) ............................................................................................................... 22
(2) Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI) ......................................................................................... 23
(3) Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) .............................................................. 25
(4) Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) ........................................................................................................... 26
COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE ............................................................................... 28 b.
AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA ............................................................................................ 28 c.
AREA TECNICO-INDUSTRIALE ................................................................................................... 31 d.
(1) Agenzia Industrie Difesa (AID) ...................................................................................................................... 31
(2) Stabilimenti e Arsenali militari ...................................................................................................................... 32
4. MISSIONE DELLE FORZE ARMATE ............................................................................. 33
5. ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 37
LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................................................. 37 a.
INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO POSTBELLICO ........................ 40 b.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AM. .................................................................................... 41 c.
MISSION E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE ................................................................ 42 d.
STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE ........................................................ 45 e.
6. IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA) ................................... 47
7. ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ......................................... 50
STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA) ......................................................................... 52 a.
(1) I Reparti/Uffici Generali dello SMA ............................................................................................................... 54
UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA b.
MILITARE (UCRA – AM) ............................................................................................................ 59
UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE ANTINFORTUNISTICA E DELLA c.
TUTELA AMBIENTALE ............................................................................................................... 60
UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA (UCOVA) . 61 d.
DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA (DIPMA) ............ 62 e.
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ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV) .................................................................. 63 f.
ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) .................................................... 63 g.
GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL GENIO, DI COMMISSARIATO E h.
SANITARIO AERONAUTICO ...................................................................................................... 64
COMANDO 1ª REGIONE AEREA .................................................................................................. 64 i.
COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) ............................................................. 66 j.
UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM .......................................................................... 67 k.
8. COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE ............................................. 68
COMANDO DELLA SQUADRA AEREA ........................................................................................... 68 a.
(1) Il Vice Comandante ....................................................................................................................................... 70
(2) Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 70
(3) Comando Operazioni Aeree (COA) ............................................................................................................... 72
(4) Comando Forze da Combattimento .............................................................................................................. 75
(5) Comando Forze di Supporto e Speciali ......................................................................................................... 79
(6) 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW ........................................................................................................................... 85
COMANDO LOGISTICO DELL’AM ................................................................................................ 88 b.
(1) Il Vice Comandante ....................................................................................................................................... 89
(2) Lo Stato Maggiore ......................................................................................................................................... 90
(3) 2ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Aeromobili, Armamento e Avionica ............................................ 90
(4) 3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e Controllo, Comunicazioni e Telematica ...... 93
(5) Servizio dei Supporti ..................................................................................................................................... 95
(6) Servizio di Commissariato e di Amministrazione .......................................................................................... 98
(7) Servizio Infrastrutture ................................................................................................................................... 98
(8) Servizio Sanitario AM .................................................................................................................................. 100
(9) Centro Sperimentale di Volo ....................................................................................................................... 102
(10) Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu ............. 103
COMANDO DELLE SCUOLE DELL’AM/3ª REGIONE AEREA (CSAM/3ªRA) .................................. 103 c.
(1) Lo Stato Maggiore ....................................................................................................................................... 105
(2) Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze .......................................................................... 106
(3) Accademia Aeronautica - Pozzuoli .............................................................................................................. 107
(4) Scuola Specialisti AM - Caserta ................................................................................................................... 107
(5) Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo .............................................................................. 108
(6) Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto (verrà rinominata “Scuola Volontari AM”) ............................... 108
(7) Scuola di Aerocooperazione – Guidonia ..................................................................................................... 108
(8) Centro Selezione AM – Guidonia ................................................................................................................ 108
(9) 60° Stormo – Guidonia ................................................................................................................................ 109
(10) Centro di Formazione Aviation English – Loreto ......................................................................................... 109
(11) 61° Stormo – Lecce ..................................................................................................................................... 110
(12) 70° Stormo – Latina ..................................................................................................................................... 110
(13) 72° Stormo – Frosinone .............................................................................................................................. 110
(14) Centro Addestramento Equipaggi Multi Crew - Pratica di Mare ................................................................ 110
9. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”) .......................................... 112
LO STORMO ............................................................................................................................. 112 a.
QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI VERTICE (QG) ............................. 113 b.
IL COMANDO AEROPORTO ...................................................................................................... 113 c.
L’Ordinamento in AM
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TELEPOSTI AM ........................................................................................................................ 115 d.
TIPOLOGIE DI DISTACCAMENTO ............................................................................................. 115 e.
10. RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMi) ..................................... 117
11. ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE ........................... 118
12. CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE ......................................................................... 120
13. PRESIDIO MILITARE .............................................................................................. 121
14. PRESIDIO AERONAUTICO ....................................................................................... 122
15. GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE ...................................... 123
LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA .............................................................................................. 123 a.
I CONSIGLI DI COORDINAMENTO ........................................................................................... 123 b.
I CONSIGLI DI ALTO COMANDO .............................................................................................. 123 c.
16. POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ................................................... 125
POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) .................................................................... 125 a.
(1) Che cos’è l’ordinamento ............................................................................................................................. 125
(2) Scopo della politica ..................................................................................................................................... 125
(3) I Responsabili .............................................................................................................................................. 125
(4) Attuazione della politica ............................................................................................................................. 127
(5) Sviluppo delle attività ................................................................................................................................. 127
FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM ....................................................................................... 129 b.
(1) Il concetto di “dipendenza” ........................................................................................................................ 129
(2) La dipendenza gerarchica ........................................................................................................................... 129
(3) Il collegamento tecnico ............................................................................................................................... 130
(4) Il supporto logistico-amministrativo ........................................................................................................... 131
(5) Il Comandante di Corpo .............................................................................................................................. 131
(6) La continuità di comando ............................................................................................................................ 135
(7) La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi .......................................................................................... 136
(8) Decreto Ministeriale ................................................................................................................................... 137
(9) La Circolare Ordinativa ................................................................................................................................ 137
(10) Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO) ................................................................................................... 139
(11) Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO ................................................................................................. 140
(12) La potestà ordinativa decentratata............................................................................................................. 141
(13) L’Ufficio Stralcio .......................................................................................................................................... 142
(14) Il comprensorio operativo ........................................................................................................................... 142
(15) La posizione quadro .................................................................................................................................... 142
(16) Le posizioni di forza del personale .............................................................................................................. 143
ALLEGATI ........................................................................................................................... 145
Allegato “A” – Glossario….............................................................……………………………… A-1
Allegato “B” – Acronimo…….............…………………………………………….……………..……………………… B-1
Allegato “C” – Reparti Operativi e Sistemi d’Arma associati..……………………….………...………… C-1
Allegato “D” – Organigramma Generale dell’Aeronautica Militare.................................. D-1
L’Ordinamento in AM
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1. L’ORDINAMENTO DELLE DIFESA - Il vertice politico-strategico.
Nell'organizzazione militare di uno Stato occorre distinguere due
livelli: il primo è di natura politica, coinvolge le supreme istituzioni dello
Stato e richiede un coordinamento interministeriale risalente al capo del
governo, e nelle repubbliche presidenziali, al capo dello Stato (vertice
politico-strategico); il secondo è relativo all'organizzazione del vertice
tecnico-militare, cioè delle forze armate e dell'amministrazione della
difesa2. Per quanto riguarda l’Italia, nel primo livello possiamo annoverare il
Presidente della Repubblica, il Consiglio Supremo di Difesa, il Parlamento, il
Governo, di cui fa parte il Ministro della Difesa, e i Sottosegretari di Stato
alla Difesa.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA a.
Il Presidente della Repubblica, secondo la Costituzione, è il Capo
dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. L’art. 87 della Costituzione
assegna al Presidente il “comando delle Forze Armate e la presidenza del
Consiglio supremo di difesa”3.
Il “comando” non conferisce tuttavia al Presidente della Repubblica
il potere di dare ordini alle FFAA e quindi di disporre concretamente
dell’apparato militare. La funzione di difesa è nell’integrale disponibilità
del Governo. L’art. 87 intende invece valorizzare l’adesione (e
sottomissione) delle FFAA ai valori repubblicani, ponendo formalmente a
capo l’autorità che rappresenta l’unità nazionale. L’art. 87, più che
conferire un potere gerarchico in ambito militare, assegna al Presidente
un ruolo di garanzia, al fine di assicurare che il ricorso alle FFAA avvenga
nel rispetto delle disposizioni costituzionali
Per esercitare il delicato ruolo di garante, il Presidente si avvale
delle funzioni di Presidente del consiglio supremo di difesa, organo a
rilevanza costituzionale.
Sempre l’art. 87 della Cost. recita che il Presidente della
Repubblica “dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere”; alla
deliberazione delle Camere, consegue la dichiarazione formale di guerra
da parte del Presidente che fa scaturire una pluralità di “torsioni”
2 C. Jean, Organizzazione Militare, Enciclopedia delle scienze sociali - 1996 3 Art. 87 Cost. “Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Può inviare messaggi alle
Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei
disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice
il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere. Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo
stato di guerra deliberato dalle Camere. Presiede il Consiglio superiore della magistratura. Può concedere grazia e
commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica”.
L’Ordinamento in AM
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dell’ordinamento: si può prorogare la durata di una o entrambe le
Camere, si può sopprimere il ricorso per Cassazione rispetto ai
provvedimenti in merito alla libertà personale pronunciata dai Tribunali
miliari, si poteva, in passato, introdurre anche la pena di morte.4
CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA b.
Il Consiglio Supremo di Difesa è un organo istituito dall'articolo
87 della Costituzione che precisa che il Presidente della Repubblica "ha
il comando delle Forze Armate, presiede il Consiglio Supremo della
Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato
dalle Camere". Il Consiglio, pertanto, è l’unico Organo del Dicastero
Difesa a “rilevanza costituzionale”.
Il COM ne definisce le funzioni e la composizione.
L'art. 2 stabilisce che il Consiglio esamina i problemi generali
politici e tecnici attinenti alla difesa nazionale, determina i criteri e fissa
le direttive per l'organizzazione e il coordinamento delle attività che
comunque la riguardano.
L'art. 3 stabilisce che esso è presieduto dal Presidente della
Repubblica ed è composto dal:
Presidente del Consiglio dei Ministri, con funzioni di vice-
presidente;
Ministro degli Affari Esteri;
Ministro dell'Interno;
Ministro dell’Economia e delle Finanze;
Ministro della Difesa;
Ministro dello Sviluppo Economico;
Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Il Segretario del Consiglio, nominato dal Consiglio stesso e scelto al
di fuori dei suoi componenti, partecipa alle sedute.
L’art. 4 aggiunge che possono essere convocati alle riunioni i Capi
di Stato Maggiore delle FA, nonché persone di particolare competenza
nel campo scientifico, industriale ed economico ed esperti in problemi
militari.
L'art. 8 afferma che il Consiglio si riunisce almeno due volte l'anno
ed è, inoltre, convocato tutte le volte che se ne ravvisi la necessità, dal
4 V. Poli, V. Tenore, op. cit.
L’Ordinamento in AM
8
Presidente della Repubblica, di propria iniziativa o su proposta del
Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio Supremo è dunque un organo consultivo del
Governo, ovvero di un organo costituzionale, i cui interessi e le cui
finalità esulano dalla concreta competenza di un singolo Ministero ma
investono, invece, la vita sociale, economica, politica dello Stato, in
relazione al problema della Difesa del Paese. Il Consiglio Supremo è
un organo di carattere collegiale i cui atti deliberativi hanno la veste
di criteri e direttive, che investendo anche attività estranee al
quadro istituzionale della difesa, sono destinate a soddisfare le esigenze
generali, di natura politica e tecnica della Difesa (es. produzione
industriale, servizi, ricerca scientifica e tecnologica ecc.).
IL PARLAMENTO c.
“Il Parlamento è l’organo costituzionale che direttamente
rappresenta la volontà popolare. La Costituzione (artt. 56, 57, 70 e 71)
conferisce al Parlamento una posizione ed un ruolo centrale nel sistema
politico-costituzionale configurandolo come l’anello di congiunzione più
importante tra collettività e governati. La sua centralità nell’assetto
costituzionale si svolge attraverso la titolarità di funzioni di preminente
rilievo, tra cui quelle fondamentali sono la funzione legislativa e quella di
indirizzo e controllo politico del Governo. Appare evidente come le due
fondamentali funzioni del Parlamento si inseriscono in modo
determinante ed incisivo nella politica generale del Governo e quindi in
quella della sicurezza dello Stato”.5
L’art. 78 Cost. conferisce poi alle Camere la competenza a
“deliberare lo stato di guerra” prevedendo al contempo che le stesse
conferiscano al Governo i poteri necessari per la pratica attuazione; resta
inteso che la dichiarazione formale dello “stato di guerra” spetta, come
già detto, al Presidente della Repubblica.
IL GOVERNO d.
La Costituzione dedica il Titolo III della parte seconda al Governo e
in particolare all’art. 92, recita che “il Governo della Repubblica è
composto dal Presidente del consiglio e dai Ministri che costituiscono
insieme il Consiglio dei ministri”.
5 La Difesa, Libro Bianco 2002, pagg. 44-45.
L’Ordinamento in AM
9
Secondo l’art. 95 della Costituzione, “Il Presidente del consiglio dei
ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile.
Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e
coordinando l’attività dei Ministri”. In questo articolo la politica militare
non è espressamente citata; essa però rientra sicuramente nell’ambito
della politica generale che, di conseguenza, è responsabilità diretta del
Governo il quale, peraltro, in base al citato art. 78, diviene in guerra
l’organo supremo responsabile della sua condotta.
Nel nostro ordinamento non esiste una legge specifica e
conseguente alla Costituzione che stabilisca le responsabilità del Governo
quando la Nazione è in guerra; l’unico riferimento possibile è quello alla
L. 415 del 12/05/1940 intitolata “Organizzazione della Nazione per la
guerra” che è da ritenersi ancora in vigore perché non abrogata. Essa
assegna al Governo il compito di preparare, fin dal tempo di pace,
l’organizzazione dello Stato per la guerra e di attivare, dirigere,
coordinare e controllare la mobilitazione.6
Abbiamo visto quindi che la politica generale del Governo viene
fissata dal Consiglio dei ministri, attuata dai singoli ministri e coordinata
e diretta dal Presidente del Consiglio. Quest’ultimo non può impartire
ordini ai Ministri, né avocare a sé funzioni proprie di un dato Ministro ma,
nella sua veste di responsabile della politica generale del Governo:
dirige implicitamente e ne è responsabile, la politica attinente la
Difesa militare dello Stato;
promuove e coordina l’attività del Ministro della difesa;
è costituzionalmente al vertice della gerarchia della
responsabilità e, come tale, deve rispondere dell’opera propria e
di quella che tutto il potere esecutivo svolge per la efficiente
predisposizione della difesa interna dello Stato;
evita che la politica ignori e sottovaluti le esigenze militari
assicurando che le Forze Armate possano assolvere con il
dovuto prestigio i compiti che sono loro affidati in campo
nazionale e nel quadro dei vincoli delle alleanze politico-
militari.7
Oltre alle funzioni istituzionali previste dalla Costituzione, la legge
ordinaria definisce altre particolari attribuzioni del Presidente del
Consiglio dei Ministri in materia di Difesa Nazionale, infatti:
6 Organizzazione Centrale della Difesa – Ed. Scuola di guerra Aerea, febbraio 1998. 7 Organizzazione Centrale della Difesa – Ed. Scuola di guerra Aerea, febbraio 1998.
L’Ordinamento in AM
10
“Al presidente del Consiglio dei Ministri sono attribuiti, in via
esclusiva:
l'alta direzione e la responsabilità generale della politica
dell'informazione per la sicurezza, nell'interesse e per la
difesa della Repubblica e delle istituzioni democratiche poste
dalla Costituzione a suo fondamento;
l'apposizione e la tutela del segreto di Stato;
la conferma dell'opposizione del segreto di Stato;
la nomina e la revoca del direttore generale e di uno o più
vice direttori generali del Dipartimento delle informazioni per
la sicurezza;
la nomina e la revoca dei direttori e dei vice direttori dei
servizi di informazione per la sicurezza;
la determinazione dell'ammontare annuo delle risorse
finanziarie per i servizi di informazione per la sicurezza e per
il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.8
“Al Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro
per l'interno, e anche su richiesta degli organi della regione o
degli enti locali, spetta il compito di emanare apposito decreto
per la dichiarazione di catastrofe o di calamità naturale, salvo i
casi di evento non particolarmente grave cui provvedono gli
organi locali elettivi e gli organi ordinari della protezione civile”.9
IL MINISTRO DELLA DIFESA e.
Tra i due livelli che abbiamo citato all’inizio del paragrafo (quello di
natura politica e quello tecnico-militare) si colloca il Ministro della Difesa.
Il suo ruolo e le sue attribuzioni sono generalmente diversi in tempo di
pace e in caso di emergenza o conflitto. In tempo di pace il Ministro della
Difesa rappresenta il punto di collegamento fra il potere politico e le
forze armate e ha piena autorità su di esse. Invece, in caso di
emergenza o conflitto in quasi nessuno Stato è previsto questo anello
intermedio fra il vertice politico-strategico e il comando supremo delle
operazioni, anche per evitare inutili duplicazioni e garantire maggiore
tempestività alle decisioni e alla trasmissione degli ordini fra il vertice
8 Art. 1, Legge 3 agosto 2007, n. 124 “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del
segreto”. Con la legge 124/2007 è stato istituito il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e riformato il
comparto dell’intelligence italiana che, fino a quel momento, aveva operato sotto la vigenza della legge 801/1977. La
riforma del 2007 ha introdotto significative novità, prima fra tutte l’attribuzione della responsabilità politica dell’intero
settore al solo Presidente del Consiglio dei ministri. In questo modo è stata superata la condivisione di responsabilità
gestionale con i Ministri della difesa e dell’interno che era prevista dalla legge 801/1977. In base alla riforma, il Presidente
del Consiglio può delegare tutti i compiti, a lui attribuiti in via non esclusiva, all’Autorità delegata individuata nella figura di un Sottosegretario di Stato o di un Ministro senza portafoglio.
9 Legge 8 dicembre 1970, n. 996, “Norme sul soccorso e l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità – Protezione civile”,
(art. 5).
L’Ordinamento in AM
11
politico-strategico e quello tecnico-militare. Quest'ultimo, a cui viene
attribuita la direzione strategica delle operazioni, passa in tal caso alle
dipendenze dirette del capo del governo.10
I compiti istituzionali del Ministro della Difesa sono disciplinati
all'articolo 10 del COM.
Il Ministro della Difesa, preposto all'amministrazione militare e
civile della difesa, è massimo organo gerarchico e disciplinare:
attua le deliberazioni in materia di difesa e sicurezza adottate
dal Governo, sottoposte all'esame del Consiglio Supremo di
Difesa e approvate dal Parlamento;
emana le direttive in merito alla politica militare, all'attività
informativa e di sicurezza e all'attività tecnico-amministrativa;
partecipa direttamente o tramite un suo delegato a tutti gli
organismi internazionali ed europei competenti in materia di
difesa e sicurezza militare o le cui deliberazioni comportino
effetti sulla difesa nazionale;
approva la pianificazione generale e operativa interforze con i
conseguenti programmi tecnico-finanziari, nonché la
pianificazione relativa all'area industriale, pubblica e privata, di
interesse della Difesa;
propone al Presidente del Consiglio dei Ministri la relazione
annuale da presentare al Parlamento, in ordine allo stato della
disciplina militare e allo stato dell'organizzazione delle Forze
Armate;
può sopprimere o riorganizzare, con proprio decreto, emanato
su proposta del CaSMD, enti e organismi nell'ambito del
processo di ristrutturazione delle Forze Armate.
Il Ministro delle difesa oltre ad attuare le decisioni governative per
quanto di competenza del proprio Dicastero e ad approvare le attività di
pianificazione, ha una sfera di responsabilità propria e precisamente
definita, che sostanzia la “funzione d’indirizzo politico” che comprende,
ma non si limita ai settori della politica militare, delle politiche di sviluppo
ed impiego dello Strumento militare, delle politiche per il personale, delle
politiche industriali e delle relazioni a livello internazionale.11
10 C. Jean, op. cit. 11 Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa – 2015, art. 152.
L’Ordinamento in AM
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SOTTOSEGRETARI DI STATO ALLA DIFESA12 f.
I Sottosegretari di Stato sono nominati con decreto del Presidente
della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di
concerto con il ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare,
sentito il Consiglio dei ministri. Prima di assumere le funzioni i
sottosegretari di Stato prestano giuramento nelle mani del Presidente del
Consiglio dei ministri.
I sottosegretari di stato coadiuvano il ministro ed esercitano i
compiti ad essi delegati con decreto ministeriale pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale. Essi possono intervenire, quali rappresentanti del
Governo, alle sedute delle Camere e delle Commissioni parlamentari,
sostenere la discussione in conformità alle direttive del ministro e
rispondere ad interrogazioni ed interpellanze.
12 Art. 10, Legge 23 agosto 1988, n. 400 “Disciplina dell'attività' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei
Ministri”.
L’Ordinamento in AM
13
2. CENNI STORICI
Dopo la seconda Guerra Mondiale l’evolversi della dottrina militare e
dei criteri di impiego delle forze terrestri, marittime ed aeree portò
gradualmente ad unificare l’organizzazione delle FFAA. In sintesi, si è
sempre maggiormente sviluppato il criterio che la difesa di un Paese non
possa essere affrontata settorialmente, ma deve essere vista con una
visione unitaria e unitarie devono perciò essere le forme di
organizzazione.13
In Italia il processo di unificazione ebbe inizio con l’emanazione del
DCPS 4 febbraio 1947, n. 17, che riunì in un Ministero della Difesa i
Ministeri della Guerra, della Marina Militare e dell’Aeronautica, lasciando
però immutato il numero di segretari generali, direttori generali e
ispettorati. Conseguentemente, in molti settori, attività analoghe venivano
svolte da più organizzazioni sicché era particolarmente difficile, se non
addirittura impossibile, che si seguisse una uniformità di indirizzo. Si può
dire che l’unificazione venne quindi inizialmente limitata nella forma
strettamente indispensabile a consentire uno stesso indirizzo politico ed un
limitato coordinamento per alcune delle più importanti attività delle singole
amministrazioni militari.
Nel 1965 vennero alla luce i due decreti legislativi del Ministero della
Difesa e cioè:
DPR 18 novembre 1965, n. 1477 “Ordinamento dello Stato Maggiore
della Difesa e degli Stati Maggiori dell’Esercito, della Marina e
dell’Aeronautica, in tempo di pace”;
DPR 18 novembre 1965, n. 1478 “Riorganizzazione degli Uffici Centrali
del Ministero della Difesa”.
A seguito di tali provvedimenti si è avuto finalmente un radicale
mutamento di indirizzo, nel senso di una sostanziale unificazione delle Forze
Armate, pur nel rispetto delle tradizioni e delle esigenze tecnico-operative
proprie di ciascuna di esse.
Negli anni ‘90 fu percepita a livello politico la necessità di
riorganizzare il Dicastero della Difesa, la cui configurazione era ancora
disciplinata dai DPR 1477 e 1478 del 1965, per razionalizzarne la struttura
tecnico-operativa, quella tecnico-amministrativa e quella tecnico-industriale
allo scopo di individuare un'organizzazione più snella, funzionale e
sinergicamente rispondente ai compiti istituzionalmente affidati.
13 Organizzazione Centrale della Difesa – Ed. Scuola di guerra Aerea, febbraio 1998.
L’Ordinamento in AM
14
Con la legge 28 dicembre 1995, n. 549 (cd. legge finanziaria), il
Governo è stato delegato a predisporre uno o più decreti legislativi per
riordinare l'Amministrazione Difesa.
Furono pertanto emanati i seguenti provvedimenti:
D.Lgs. 464/97 relativo all’area Tecnico-Operativa;
D.Lgs. 264/97 relativo all’area Tecnico-Amministrativa;
D.Lgs. 459/97 relativo all’area Tecnico-Industriale;
D.Lgs. 265/97 relativo alla componente Civile della Difesa,
che hanno ridisegnato le strutture centrali e periferiche.
In particolare, per l’AM furono previsti e adottati, in un arco
temporale di sette anni (dal 1997 al 2003), una serie di provvedimenti di
riorganizzazione14 e soppressione15 di Enti/Reparti operativi di cui si
elencano i più significativi:
3° Stormo – Villafranca (soppressione e riconfigurazione in Reparto
Mobile di Supporto – Villafranca nel 1999, nel 2008 3° Stormo Supporto
Operativo e 3° Stormo nel 2012);
53° Stormo – Cameri (soppressione);
30° Stormo – Cagliari Elmas (soppressione e riconfigurazione in
Distaccamento Aeroportuale);
2ª Regione Aerea (soppressione);
Ispettorato Logistico (ILOG) e Ispettorato Telecomunicazioni e
Assistenza al Volo (ITAV) (soppressione e riconfigurazione in Comando
Logistico AM);
Soppressione di 2 Gruppi IT e di 10 Gruppi Radar AM;
Soppressione di numerosi Distaccamenti Aeroportuali e Aeronautici.
A completamento della cornice legislativa in cui inquadrare la
profonda attività di riordino iniziata in quegli anni, ai citati provvedimenti
normativi si aggiungano quelli relativi al personale civile della Difesa
(Accordi e/o Contratti Collettivi Nazionali), nonché quelli concernenti la
riorganizzazione strutturale della FA in chiave gerarchico-funzionale
attraverso la costituzione dei cd Alti Comandi (di cui si tratterà più
diffusamente nel successivo Cap. 5 "Ordinamento dell'Aeronautica
Militare").
Il riordino del Dicastero ha trovato, inoltre, il suo naturale
compimento nella Legge 25/97 e relativo DPR attuativo 556/99
14 Riorganizzazione, qualsiasi provvedimento connesso alla revisione o all'integrazione della missione dell'ente ovvero
qualsiasi determinazione volta ad accentrare in nuovi organismi funzioni svolte da enti soppressi o ridefiniti. 15 Soppressione, qualsiasi provvedimento connesso all'esaurita missione dell'ente da cui consegue lo scioglimento o la
ridefinizione dell'organismo per altra missione.
L’Ordinamento in AM
15
concernente le “Attribuzioni del Ministro della Difesa, ristrutturazione dei
vertici delle Forze Armate e dell’amministrazione Difesa”, riformando in
senso verticistico l’intero apparato del Dicastero.
Altro momento fondamentale è costituito dalla Legge 331/2000 (cd.
“Professionale”), con la quale è stata attuata una profonda e radicale
modifica delle Forze Armate, introducendo due novità sostanziali:
la sospensione della leva in tempo di pace;
il contingentamento degli organici a 190.000 unità.
La Legge prevedeva la progressiva trasformazione dello strumento
militare, da implementare entro il 31 dicembre 2006 (anticipata poi al
2004), in senso completamente professionale. Nell’ambito delle 190.000
unità, il D.Lgs. 215/01 ha assegnato all’AM 44.000 unità così ripartite:
5.700 Ufficiali, 9.480 Marescialli, 16.800 Sergenti, 7.049 Truppa in servizio
permanente e 4.971 Truppa in ferma volontaria.
RIDUZIONE STRUTTURALE IN ATTO a.
Recentemente sono stati adottati due provvedimenti normativi
finalizzati ad operare un’ulteriore significativa ristrutturazione in chiave
riduttiva dell’organizzazione militare.
Il primo, denominato “Spending Review” (D.L. 6 luglio 2012, n. 95
“Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza
dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle
imprese del settore bancario”, convertito, con modificazioni, dalla Legge
7 agosto 2012, n. 135), ha previsto la contrazione del volume organico
complessivo delle Forze Armate con una diminuzione dei dirigenti pari al
-20% per i Generali ed al -10% per i Colonnelli, da realizzarsi entro il 1
gennaio 2016. Con il DPCM 11 gennaio 2013 "Riduzione dell'entità
complessiva delle dotazioni organiche delle Forze Armate e
rideterminazione della relativa ripartizione" è stata fissata la riduzione a
170.000 unità dell'entità complessiva delle Forze Armate con la relativa
ripartizione (EI 100.211, MM 30.421 e AM 39.368) a decorrere dal 1°
gennaio 2016 e con il DPCM 22 gennaio 2013 le complessive dotazioni
organiche del personale civile del Ministero della Difesa sono state
rideterminate fissando la riduzione a 27.894 unità.
Il secondo, Legge 31 dicembre 2012, n. 244 “Delega al Governo
per la riduzione dello strumento militare nazionale e norme sulla
L’Ordinamento in AM
16
medesima materia” e discendenti Decreti Legislativi n. 7 e n. 8 del 28
gennaio 201416, disciplina la revisione in senso riduttivo:
dell’assetto strutturale ed organizzativo dello Strumento
Militare, secondo principi e criteri direttivi che prevedono, tra
l’altro: la riduzione strutturale complessiva non inferiore al
30%17 da realizzare in 6 anni, l’accentuazione del ruolo di
preminenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il
potenziamento del collegamento fra il COI ed i Comandi
Operativi di Componente, la standardizzazione organizzativa
dell’Area di Vertice e Centrale interforze e delle Forze Armate,
una diversa ripartizione di competenze fra l’Area Tecnico-
Operativa e l’Area Tecnico-Amministrativa, la revisione in ottica
interforze dei settori “sanità” e “infrastrutture”, entro il 2020;
delle dotazioni organiche complessive del personale militare a
150.000 unità (di cui circa EI 89.400 MM 26.800 AM 33.800),
entro il 2024;
delle dotazioni organiche complessive del personale civile a
20.000 unità, entro il 2024.
16 In vigore dal 26 febbraio 2014. 17 Sono previsti 368 provvedimenti di riorganizzazione.
L’Ordinamento in AM
17
3. RIFERIMENTI NORMATIVI
Il fondamento giuridico dell’ordinamento del Ministero della Difesa è
rappresentato dal D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 “Codice
dell’Ordinamento Militare” (cd. “COM”) e dal DPR 15 marzo 2010, n.
90 “Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di
Ordinamento Militare a norma dell’articolo 14 della legge 28
novembre 2005, n. 246” (cd. “TUOM”).
Il COM ed il TUOM sono il frutto di una intensa attività di ricognizione
e di analisi delle norme di interesse del Ministero della Difesa con lo scopo
di verificarne l’utilità e l’attualità. E’ stata all’uopo costituita una
commissione di studio denominata “Comitato scientifico per il
coordinamento delle attività del Ministero della Difesa in materia di
semplificazione della legislazione”, che ha proceduto al riassetto delle
norme di interesse della Difesa. In particolare, tutte le norme non più utili
sono state espressamente abrogate, facendo invece confluire le norme di
rango primario quali leggi, decreti legislativi, decreti legge e relative leggi
di conversione, regi decreti legge, decreti legislativi luogotenenziali e
decreti legislativi del Capo provvisorio dello Stato nel COM e le norme di
rango secondario quali decreti del Presidente della Repubblica, decreti del
Presidente del Consiglio dei Ministri, decreti del Capo provvisorio dello
Stato, decreti interministeriali, decreti ministeriali di natura regolamentare,
regi decreti, decreti luogotenenziali e regie patenti nel TUOM. I decreti del
Presidente della Repubblica e i Regi Decreti sono confluiti, in virtù della loro
valenza giuridica, nel COM quelli aventi forza di legge ovvero nel TUOM
quelli aventi natura regolamentare. Sul piano della semplificazione
normativa, si è passati da circa 1.600 fonti primarie e secondarie a una sola
fonte primaria e una sola fonte secondaria; da circa 17.000 articoli a 3.398
articoli complessivi.
L'organizzazione del Ministero della difesa è oggi articolata nelle
seguenti componenti:
uffici di diretta collaborazione del Ministro della difesa;
area tecnico-operativa;
area tecnico-amministrativa;
area tecnico-industriale;
due uffici centrali;
Servizio assistenza spirituale;
Commissariato generale per le onoranze ai Caduti;
L’Ordinamento in AM
18
Circolo ufficiali delle Forze armate.18
Nell’organigramma del Ministero troviamo anche i cosiddetti Enti
vigilati, si tratta di enti pubblici istituiti, vigilati e finanziati
dall'Amministrazione Difesa ovvero per i quali l'Amministrazione ha il potere
di nomina degli amministratori dell'ente, per i quali vi è l'indicazione delle
funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione. Gli
enti vigilati sono:19
l'Agenzia industrie difesa;
la Difesa servizi spa;
l'Unione nazionale ufficiali in congedo d'Italia;
l'Opera nazionale per i figli degli aviatori;
l'Unione italiana tiro a segno;
la Lega navale italiana;
l'Associazione italiana della Croce rossa, per le componenti ausiliarie
delle Forze armate;
la Cassa di previdenza delle Forze armate.
MINISTRO DELLA DIFESAPORTAVOCE DEL MINISTRO1
CONSIGLIERE MILITARE1
UFFICIO DI GABINETTO
UFFICIO LEGISLATIVO
SEGRETERIA PARTICOLARE
SEGRETERIE DEI SOTTOSEGRETARI DI STATOUffici di diretta collaborazione
UFFICIO DEL CONSIGLIERE DIPLOMATICO
NOTE:1 = qualora nominato dal Ministro 2 = per il tramite del CaSMA 3 = dipende direttamente dal Ministro per attribuzioni amministrative e dal CaSMD per attribuzioni militari
COMMISSAR. GEN. ONOR. CADUTI
RMI ITALBREGUET2
RMI El Alamein
ONFAUNUCI
UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO LEGA NAVALE ITALIANA
CASSA DI PREVIDENZA DELLE FF.AA.
Enti vigilati
ASS. ITAL. DELLA CROCE ROSSA
DIFESA SERVIZI SPAAGENZIA INDUSTRIE DIFESA
BILANDIFE
ISPEDIFE
CAPO DI STATO MAGGIOREDELLA DIFESA
SEGRETARIO GENERALEDELLA DIFESA/DNA3
Area Tecnico Amministrativa Area Tecnico Operativa
CONSIGLIERE GIURIDICO1
CONSIGLIERE PER LA SANITA’ MIL. 1
ORGAN. IND. DI VALUT. PERFORM.
ORDINARIO MILITARE
Il Ministro della Difesa per l’esercizio delle proprie funzioni si avvale di
Uffici di diretta collaborazione. Per definizione gli Uffici di diretta
collaborazione sono Elementi di Organizzazione aventi esclusive
18 Art. 16 comma 1 del COM. 19 Art. 20 del COM.
L’Ordinamento in AM
19
competenze di supporto dell’Autorità posta al vertice di un Organismo e di
raccordo di questo con l’esterno. Fra questi va citato l’Ufficio di Gabinetto,
che coadiuva il Ministro per lo svolgimento delle funzioni d’indirizzo politico-
amministrativo e per la cura dei rapporti con le strutture degli Stati
Maggiori, del Segretariato Generale della Difesa e degli enti e organismi del
Ministero, assistendolo nelle relazioni con gli organi costituzionali e nelle
altre attività istituzionali di interesse del Dicastero. Il Capo dell’Ufficio di
Gabinetto è nominato dal Ministro tra gli Ufficiali Generali o Ammiragli delle
Forze Armate in Servizio Permanente.
Riveste una particolare rilevanza anche l’Ufficio Legislativo, che cura
la definizione delle iniziative legislative e regolamentari, collaborando,
anche ai fini dello studio e della progettazione normativa, con i competenti
Uffici del Ministero e garantendo la qualità del linguaggio normativo, la
fattibilità delle norme introdotte, lo snellimento e la semplificazione
normativa, nonché l’analisi dell’impatto della regolamentazione. L’Ufficio
Legislativo, inoltre, esamina i provvedimenti sottoposti al Consiglio dei
Ministri e quelli d’iniziativa parlamentare, segue l’andamento dei lavori
parlamentari e assicura il raccordo con l’attività normativa delle Camere e
con le altre attività parlamentari. Tra l’altro, sovrintende al contenzioso
internazionale, comunitario, costituzionale nonché agli adempimenti relativi
al contenzioso sugli atti del Ministro (ferme restando le attuali competenze
in materia di contenzioso degli Uffici del Ministero), predispone le risposte
agli atti parlamentari di controllo e di indirizzo politico, svolge attività di
consulenza giuridica anche nei confronti degli Uffici dell’organizzazione
centrale del Ministero.
Inoltre, va evidenziato che i due Uffici Centrali (BILANDIFE20 e
ISPEDIFE21), ancorché inquadrati nell’ambito dell’Area Tecnico-
Amministrativa, dipendono direttamente dal Ministro. Del loro operato,
comunque, si avvale il Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale
degli Armamenti per l’assolvimento delle proprie attribuzioni in campo
nazionale, internazionale e tecnico-scientifico.
Dal Ministro della Difesa dipendono il Capo di Stato Maggiore della
Difesa (Autorità di Vertice dell’Area Tecnico-Operativa) e il Segretario
Generale della Difesa (Autorità di Vertice dell’Area Tecnico-Amministrativa e
Tecnico-Industriale).
20 Ufficio Centrale del Bilancio e degli Affari Finanziari. 21 Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative.
L’Ordinamento in AM
20
In aderenza a quanto previsto dal COM, il Capo di SMD è
gerarchicamente sovraordinato al Segretario Generale della Difesa (per le
attribuzioni tecnico-operative a quest’ultimo affidate), ai Capi di Stato
Maggiore di Forza Armata e al Comandante Generale dell’Arma dei
Carabinieri, limitatamente ai compiti militari devoluti all’Arma stessa (la
dipendenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal Capo di
SMD è conseguenza dell’elevazione a rango di Forza Armata dell’Arma dei
Carabinieri ai sensi della legge 31 marzo 2000, n. 7822). Il ruolo
sovraordinato del Capo di SMD rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle FA
rappresenta uno dei più importanti elementi di discontinuità rispetto al
passato quando, invece, il Capo di SMD era solo un primus inter pares.
CaSMD
CaSME CaSMM
Per le attribuzioni tecnico-operative
Limitatamente ai compiti militari
MINISTRO DELLA DIFESA
SGD-DNA
CaSMA Comte CC
AGENZIA INDUSTRIE DIFESA
ARSENALI E STABILIMENTI
AREA TECNICO-INDUSTRIALE
AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA AREA TECNICO-OPERATIVA
L’Agenzia Industrie Difesa è posta sotto vigilanza del Ministro che può esercitarla anche avvalendosi del SGD/DNA
L’architettura organizzativo-funzionale del Ministero delinea un
sistema fortemente caratterizzato dalla sua specificità, nel quale i principi
generali dell’azione amministrativa, derivanti dall’attività di indirizzo politico
del Ministro, sono combinati con le peculiarità dell’ordinamento militare.
AREA TECNICO-OPERATIVA a.
Dell’Area T/O della Difesa fanno parte:23
il CaSMD;
lo Stato Maggiore della Difesa e gli Organismi/Comandi
interforze;
22 Parzialmente abrogata dal COM. 23 D.Lgs. 66/2010, Libro Primo Titolo III Capo III “Area Tecnico-Operativa”.
L’Ordinamento in AM
21
il Comitato dei Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate;
le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri, limitatamente ai
compiti militari dell’Arma;
gli Addetti delle Forze Armate in servizio all’estero.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa24 ha la responsabilità
della Pianificazione, della Predisposizione e dell’Impiego delle FA nel loro
complesso. Egli emana direttive ai fini dell’esercizio di tutte le
attribuzioni dei Capi di Stato Maggiore di Forza Armata e del
Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (per i compiti militari) e
delle attribuzioni tecnico-operative del Segretario Generale della
Difesa/DNA. Inoltre, sulla base delle direttive del Ministro, il Capo di SMD
predispone, sentiti i Capi di SM di FA e il Comandante Generale dell’Arma
dei Carabinieri (limitatamente ai compiti militari dell’Arma), la
pianificazione generale finanziaria e quella operativa interforze,
definendo i conseguenti programmi tecnico-finanziari. Il CaSMD, inoltre,
è organo centrale di sicurezza per la Difesa.
CAPO DI SMD
Ufficio Generale del Capo di SMD
Centro Alti Studi per la DifesaComando Operativo di vertice Interforze
Stato Maggiore della Difesa
Scuola TLC delle FF.AA.2
Scuola Interforze per la Difesa NBC3
Scuola di Aerocooperazione4
NOTE:
1 Organo di consulenza del CaSMD.
2 Dipende dall’Ispettore delle Scuole della MM, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.
3 Dipende dal Comandante della Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’EI, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campointerforze e potestà ordinativa.
4 Dipende dal Com.te delle Scuole AM/3ª RA, su delega del CaSMD, ad eccezione emanazione direttive didattiche e formative in campo interforze e potestà ordinativa.
5 Rappresentanza Militare Italiana presso Comando Supremo Potenze Alleate in Europa
6 Ufficio dell’Addetto per la Difesa e Consigliere Militare presso la Rappresentanza Permanente d’Italia in seno all’ONU
7 Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea
8 Ufficio degli Addetti dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica presso la Rappresentanza Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico
9 Rappresentanza Militare Italiana presso il Comitato Militare della NATO e della UE
5-9 Gli Addetti delle F.A. presso le Rappresentanze Permanenti d’Italia in seno alle Organizzazioni Internazionali dipendono per l’impiego dal Rappresentante permanente(Ambasciatore) presso le organizzazioni e per gli aspetti disciplinari dal Ca.SMD
Comitato dei Capi di Stato Maggiore1
ITALUE7
ITALDELEGA5
Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali
ITALSTAFF9
ITALONU6
ITALNATO8
CUFA RAMDIFE
Le competenze del CaSMD sono riconducibili a due macro-funzioni:
operativa, in quanto ha la responsabilità della pianificazione,
predisposizione e impiego delle FA nel loro complesso;
24 Art. 26 del COM.
L’Ordinamento in AM
22
finanziaria, poiché predispone la pianificazione generale e
finanziaria e quella operativa interforze e definisce i conseguenti
programmi tecnico-finanziari.
In definitiva, si può ritenere che il Capo di SMD sia il Comandante
Operativo delle Forze Armate.
Per l’esercizio delle sue attribuzioni:
dispone dello Stato Maggiore della Difesa (SMD);
si avvale del Comando Operativo di vertice Interforze (COI).
(1) Stato Maggiore della Difesa (SMD)25
Lo SMD, competente per la pianificazione, il coordinamento e il
controllo nei vari settori di attività, è retto dal Sottocapo di Stato
Maggiore (SCaSMD), nominato con decreto del Ministro della Difesa,
su indicazione del Capo di SMD, scelto tra gli Ufficiali con grado di
Generale di Corpo d’Armata, Ammiraglio di Squadra o Generale di
Squadra Aerea in Servizio Permanente, appartenente a Forza Armata
diversa da quella del CaSMD. Il SCaSMD indirizza e coordina le attività
di 6 Reparti (Personale; Informazioni e Sicurezza; Politica Militare e
Pianificazione; Logistica ed Infrastrutture; Affari Generali; Sistemi C4I
e Trasformazione) e 2 Uffici Generali (Pianificazione, Programmazione
e Bilancio; Affari Giuridici), strutturati in senso interforze con organico
determinato su base di equilibrata rappresentatività delle Forze
Armate.
25 Art. 27 del COM e art. 92 del TUOM.
L’Ordinamento in AM
23
1° REPARTO Personale
5° REPARTO Affari Generali
SCaSMD
2° REPARTO Informazioni e
Sicurezza
Ce.Va CITS
4° REPARTO Logistica ed
Infrastrutture
3° REPARTO Politica Militare e
Pianificazione
Ufficio del SCaSMDSegreteria Particolare del
SCaSMD
CIFIGECII
Ufficio Protocollo Unico
Ufficio Amministrazione
Reparto Carabinieri dello SMD *
Ufficio Generale Pianificazione
Programmazione e Bilancio
6° REPARTO Sistemi C4I e
Trasformazione
Comando C4 Difesa
CIGC SICRAL
Ufficiale Generale Affari Giuridici
CUSI
IGESAN
CID
Centro JM&S
Dal 2° Reparto dello SMD (RIS) dipendono, tra gli altri, i
seguenti Enti, la cui missione riveste particolare interesse ai fini
dell’impiego dello strumento aerospaziale:
CII (Centro Intelligence Interforze): il Centro ha il compito di
assicurare le attività di ricerca, acquisizione, analisi,
valorizzazione, valutazione e disseminazione degli elementi di
informazione necessari per la configurazione dello strumento
militare nel suo complesso e per la pianificazione e la condotta
delle operazioni militari. Il Comandante del CII coincide con il Vice
Capo Reparto per le Informazioni Operative del RIS.
CITS (Centro Interforze Telerilevamento Satellitare): il Centro è
responsabile dell’esecuzione delle missioni nazionali del sistema
militare di osservazione satellitare HELIOS26 e del sistema di
osservazione satellitare COSMO-SKYMED27.
(2) Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI)28
Il COI è l’Elemento di Organizzazione mediante il quale il Capo
di SMD svolge le funzioni di pianificazione e di direzione delle
operazioni nonché delle esercitazioni internazionali e multinazionali.
26 Helios è una famiglia di satelliti da ricognizione francese progettato insieme a Italia, Spagna, Belgio e Grecia, messo in
orbita tra il 1995 e il 2009. Esso comprende quattro satelliti: due satelliti (Helios 1) lanciati tra il ‘95 e ‘99 e due satelliti
(Helios 2), più sofisticati, lanciati nel 2004 e il 2009. Nel 2016, due satelliti sono ancora operativi: Helios 2A e Helios 2B. 27 COSMO-SkyMed (COnstellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation) è il primo sistema duale (civile e
militare) di satelliti radar di osservazione terrestre; il sistema è promosso dall'Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero
della Difesa. COSMO-SkyMed è la componente italiana di un sistema italo-francese risultato di un accordo intergovernativo bilaterale Italia-Francia siglato nel 2001 – Accordo di Torino – e ratificato con la Legge 10 gennaio 2004, n. 20; è realizzato
dall'azienda italiana Thales Alenia Space Italia (ex Alenia Spazio) per conto dell'Agenzia Spaziale Italiana. 28 Art. 29 del COM e art. 94 del TUOM
L’Ordinamento in AM
24
In tale quadro, il Comandante del COI, nominato con DM e
scelto, su indicazione del CaSMD, tra i Generali di Corpo d’Armata,
Ammiragli di Squadra e Generali di Squadra Aerea, ha le seguenti
attribuzioni:
Capo dello Staff del Comandante Operativo delle Forze (CaSMD)
per l’esercizio del comando operativo;
Comandante Interforze in operazioni nazionali convenzionali
(COMINFOR) esercitando il controllo operativo sulle forze
assegnate all’operazione stessa, quando delegato dal CaSMD;
Comandante dell’Operazione (COPER) di operazioni multinazionali,
di cui l’Italia ha la leadership e, come tale, esercita il controllo
operativo sulle forze multinazionali assegnategli dalle Nazioni
partecipanti.
Il COI ha un Capo di Stato Maggiore il quale è responsabile dello
sviluppo delle attività dello Stato Maggiore secondo le direttive e gli
obiettivi fissati dal Comandante. A tal fine indirizza, coordina e
controlla l’attività dei 2 Reparti dipendenti: Reparto Operazioni e
Reparto Supporto Operativo.
RepartoSupporto Operativo
COMANDANTE
Joint Force Headquarters
VICE COMANDANTE
CAPO DI STATO MAGGIORE
RepartoOperazioni
Centro Operativo Interforze
Divisione J2Informazioni
Divisione J3Operazioni
Divisioni J5Piani
Divisione J7Esercitazioni
DivisioneJMED
Divisione J9 Cooperazione Civile
e MilitareJMCC
Divisione J1 Personale
Divisione J4Logistica
Divisione J8Finanziaria
DivisioneJ6Comunicazione
Aiutante di campo/ bandiera/volo
Segreteria Particolare
Ufficio del Comandante
Ufficiale Generale di Collegamento CC
Ufficiale Generale di Collegamento G. di F.
Ufficio Legale
Quartier Generale
Ufficiale Generale di Collegamento AM
Ufficiale Generale di Collegamento MM
Ufficiale Generale di Collegamento EI
Ufficio del Capo di Stato Maggiore
Divisione Joint Effects e Targeting
Dal Comandante del COI dipende il Joint Force Headquarters
italiano, Comando interforze a livello di Brigata. Il Joint Force
Headquarters è preposto alla pianificazione e alla conduzione di
L’Ordinamento in AM
25
operazioni di limitata entità (small operations), è posto in prontezza
operativa ed ha un assetto organizzativo molto flessibile al fine di
assicurarne la capacità “deployable”.
(3) Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali
(COFS)
Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e
condotta delle Operazioni delle Forze Speciali Interforze, nonché
dell’elaborazione e dell’armonizzazione della dottrina d’impiego e
dell’addestramento interforze delle Forze Speciali, sia in ambito
nazionale sia in contesti multinazionali.
Le Operazioni Speciali29 consistono in attività militari condotte
da forze appositamente designate, addestrate, organizzate ed
equipaggiate mediante l’impiego di tecniche operative non standard
per le forze convenzionali. Tali attività sono condotte in tutto lo
spettro delle operazioni militari, in maniera coordinata o indipendente
rispetto alle operazioni delle forze convenzionali, con lo scopo di
conseguire obiettivi politici, militari, psicologici o economici. Le
Operazioni Speciali si caratterizzano per essere svolte in ambienti
ostili o non permissivi, anche a grande distanza dalle unità amiche.
Il COFS è responsabile della concezione, organizzazione e
condotta delle operazioni nei principali e più delicati teatri operativi
avvalendosi del 9° Reggimento d'Assalto paracadutisti "Col Moschin"
dell'Esercito Italiano; del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della
Marina Militare; del 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare
(che trae le proprie origini e tradizioni dagli ADRA - Arditi Distruttori
Regia Aeronautica); del Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei
Carabinieri.
29 AAP-6 (Nato Glossary of Term and Definitions).
L’Ordinamento in AM
26
CAPO DI STATO MAGGIORE
Ufficio Amministrazione
COMANDANTE
Segreteria ParticolareConsulente
Giuridico-Legale
Ufficio J2Intelligence
Sottocapo di SM Operativo
Ufficio J3Operazioni
Ufficio J5Piani
Ufficio J6Comunicazione e
Informatica
Ufficio J7Addestramento e
Esercitazioni
Sottocapo di SM Supporto
Ufficio J4Logistica
Ufficio J1Personale
Ufficio J8Pianificazione Finanziaria
Sottocapo di SM Addestramento, Innovazione e
Interoperabilità
Ufficio J10Innovaz., Interop.
e Dottrina
Consulente Sanitario
(4) Centro Alti Studi per la Difesa (CASD)
Il CASD rappresenta l'organismo di studio di più alto livello nel
campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di
difesa. Da ciò discende la sua missione:
migliorare il background professionale e culturale degli Ufficiali di
alto rango e dei Funzionari e Dirigenti civili della difesa;
perfezionare la formazione professionale e la preparazione
culturale degli Ufficiali in uno spirito interforze;
elaborare studi relativi alle problematiche inerenti
all'organizzazione della difesa nazionale e alla preparazione dello
strumento militare.
Il CASD è strutturato in una Presidenza, in uno Stato Maggiore e
in tre istituti: l’Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l’Istituto
Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) e il Centro Militare di
Studi Strategici (CeMiSS).
L’Ordinamento in AM
27
Centro Militare Studi Strategici (CeMiSS)
Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze
(ISSMI)
Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD)
Sezione di Amministrazione
PRESIDENTE
STATO MAGGIORE
Aiutante di campo/ bandiera/volo
Segreteria Particolare
Ufficio Segreteria Personale e Benessere
Ufficio Coordinamento
Quartier Generale
Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI)
(1) (2)
(1) Collegamenti tecnici: dal I Reparto di SMD per gli aspetti formativi e dal IV Reparto di SMD per gli aspetti nella materia di pertinenza.(2) Ente dotato di autonome TOO
Sezione Servizio Prevenzione e Protezione
Lo IASD programma e conduce sessioni di aggiornamento
professionale annuali che vertono sull'analisi della politica militare,
sull'organizzazione delle Forze Armate e sullo studio di strategie di
sicurezza e difesa, al fine di:
aggiornare il background professionale e culturale degli Ufficiali di
alto rango e dei Dirigenti civili della Difesa nel campo della difesa e
sicurezza;
curare la diffusione della cultura militare e promuovere l'osmosi
culturale e scientifica con le maggiori realtà istituzionali e
produttive del Paese organizzando, a tale scopo, una "Sessione
Speciale" di studi.
L’ISSMI ha il compito di sviluppare e perfezionare la formazione
professionale e la preparazione culturale degli Ufficiali delle FA e della
Guardia di Finanza, al fine di consentire loro di ricoprire incarichi di
rilievo negli ambiti di Forza Armata, interforze e internazionale.
Il CeMiSS ha il compito di effettuare studi e ricerche di
carattere politico-militare e strategico-militare, promuovendo la
formazione e la specializzazione dei ricercatori scientifici nello
specifico settore. Nell’espletamento dei propri compiti istituzionali, può
collaborare con le Università e con i Centri di Ricerca italiani e
stranieri.
Dal Presidente del CASD dipende il Centro per la Formazione
Logistica Interforze (Ce.FLI) che opera nel campo della formazione
avanzata logistica coordinando i corsi e indirizzando gli studi per
L’Ordinamento in AM
28
istruire il personale di tutte le FF.AA. sulle procedure logistiche
interforze, nazionali e NATO UE.
COMITATO DEI CAPI DI STATO MAGGIORE b.
Il Comitato dei Capi di Stato Maggiore delle FA, istituito con legge
8 marzo 1968, n. 200, è adesso disciplinato dall’art. 28 del Codice
dell’Ordinamento Militare, che lo definisce quale “organo di consulenza
del Capo di Stato Maggiore della Difesa”.
Sono Membri del Comitato:
il Capo di Stato Maggiore della Difesa (Presidente);
il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito (Membro);
il Capo di Stato Maggiore della Marina (Membro);
il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (Membro);
il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (Membro);
il Segretario Generale e Direttore Nazionale degli Armamenti
(Membro).
In caso di indisponibilità, i Membri possono essere sostituiti dai
rispettivi Sottocapi di SM, dal Vice Comandante Generale dell’Arma o dal
Vice Segretario Generale.
Possono partecipare alle riunioni del Comitato:
in qualità di uditori ordinari, il Sottocapo di Stato Maggiore
della Difesa e il Capo Ufficio Generale del Capo di Stato
Maggiore della Difesa;
in qualità di relatori ordinari, i Capi Reparto/Uffici Generali
incaricati dell’esposizione degli argomenti in Ordine del Giorno
eventualmente accompagnati dal proprio personale di staff e
comunque limitatamente agli argomenti di competenza;
come relatori straordinari, gli Ufficiali delle FA, i funzionari
dell’Amministrazione Pubblica, nonché le personalità di
particolare competenza nel campo scientifico, industriale,
economico, giuridico e militare invitati dal Presidente del
Comitato, anche su proposta dei Membri, per essere ascoltati
sulle questioni all’Ordine del Giorno.
AREA TECNICO-AMMINISTRATIVA c.
L’Area Tecnico-Amministrativa cura la politica degli armamenti e
dei relativi programmi di cooperazione internazionale; il conseguimento
degli obiettivi di efficienza fissati per lo strumento militare; gli affari
L’Ordinamento in AM
29
giuridici, economici, contenzioso, disciplinari e sociali del personale
militare e civile; gli armamenti terrestri, navali ed aeronautici;
telecomunicazioni, informatica e tecnologie avanzate; lavori e demanio;
le attività di commissariato e dei servizi generali; la leva ed il
reclutamento; la sanità militare; le attività di ricerca e sviluppo,
l’approvvigionamento dei materiali e di sistemi d’arma.
Al vertice dell’area è collocato il Segretario Generale della Difesa
che ricopre anche la funzione di Direttore nazionale degli armamenti
(DNA).30
Il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale
degli Armamenti (SGD/DNA) è il responsabile, nel quadro della
pianificazione generale dello strumento militare, dell’organizzazione e del
funzionamento delle Aree Tecnico-Amministrativa e Tecnico-
Industriale31; è posto alle dipendenze del Ministro della Difesa, per le
attribuzioni amministrative, e del Capo di SMD per quelle tecnico-
operative.
In qualità di Segretario Generale, figura che si inquadra nel
contesto generale della Pubblica Amministrazione, assicura il
coordinamento dell’azione amministrativa, avvalendosi di due Vice
Segretari, di cui uno civile. Come Direttore Nazionale degli
Armamenti, esplica la propria funzione nei settori della ricerca, dello
sviluppo e dell’approvvigionamento dei materiali. Proprio in quest’ultimo
settore il DPR 270/1032 ha apportato le modifiche alla struttura
ordinativo-organica esistente, prevedendo, fra l’altro, la soppressione di
quattro Direzioni Generali33 (DIFESAN34, ARMAEREO35, NAVARM36 e
TERRARM37). In particolare, per quanto concerne la parte degli
armamenti, le attribuzioni delle soppresse TERRARM, NAVARM e
ARMAEREO, nonché di TELEDIFE, sono state allocate presso apposite
articolazioni (denominate “Direzioni”) del Segretariato Generale della
Difesa/Direzione Nazionale degli Armamenti (SEGREDIFESA), che si
configura come la principale “Agenzia di procurement” della Difesa. Sul
piano funzionale, è stata altresì confermata la previsione normativa che
30 V. Poli, V. Tenore, L’Ordinamento Militare, L’Ordinamento Militare. Fonti, Organizzazione, Funzioni, Mezzi, Giuffrè Editore,
2006. 31 Fanno parte dell’Area T-I gli stabilimenti e gli arsenali militari, gestiti dall’Agenzia Industrie Difesa, dipendenti dal
Segretariato Generale della Difesa, dai Comandi e dagli Ispettorati Logistici di FA. 32 “Regolamento recante modifiche al TUOM”. 33 TELEDIFE (Direzione Generale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate) era stata soppressa
con il DPR 145/09. 34 Direzione Generale della Sanità Militare. 35 Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità. 36 Direzione Generale degli Armamenti Navali. 37 Direzione Generale degli Armamenti Terrestri.
L’Ordinamento in AM
30
permette ai Capi di Stato Maggiore di FA, per l’ottimale realizzazione dei
programmi tecnico-finanziari approvati, di avvalersi delle citate Direzioni,
alle quali possono fornire anche specifiche indicazioni. Infine, con il DPR
191/12 è stata attuata una ulteriore razionalizzazione dell’Area Tecnico-
Amministrativa, con la riconfigurazione anche di GENIODIFE da Direzione
Generale dei Lavori e del Demanio a Direzione dei Lavori e del Demanio.
Il Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale degli
Armamenti è articolato in 5 Direzioni e 6 Reparti, presso i quali sono
attestate le attribuzioni e le attività concernenti la politica industriale e le
relazioni internazionali, la ricerca e lo sviluppo tecnologico ed il
contenzioso; a tali articolazioni è inoltre demandato, negli ambiti di
rispettiva competenza, il compito di supportare il SGD/DNA nell’attività
di predisposizione delle linee di indirizzo programmatico e di
coordinamento dell’Area Tecnico-Amministrativa.
SEGRETARIO GENERALE DELLA DIFESADIRETTORE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI
PERSOMIL PERSOCIV
COMMISERVIZIPREVIMIL
2 UTT (FI-NA)
II REPARTOCoordinamento Amministrativo
VI RepartoContenzioso e Affari Legali
III RepartoPolitica
Industriale Relazioni Intern.li
IV RepartoCoordinamento dei Programmi d’Armamento
VICE SEGRETARIO GENERALE VICE SEGRETARIO/ VICE DNA
V REPARTO Innovazione Tecnologica
funzioni di indirizzo, controllo e coordinamento
DirezioneTELEDIFE
STT Roma
STT Milano
DirezioneTERRARM
UTT Nettuno
UTT Torino
DirezioneNAVARM
UTT Roma
UTT Genova
DirezioneARMAEREO
UTT Milano
UTT Torino
UTT Napoli
DIRAMINTER
DIFEAMMISPEC
Aiutante di Campo
Segreteria Particolare
Ufficio Generale del Segretario Generale
Ufficio Generale CRA
DirezioneGENIODIFE
I RepartoPersonale
Ufficio formazione specialistica e
didattica
Sotto il Vice Segretario Generale/Vice Direttore Nazionale degli
Armamenti operano l’Ufficio Amministrazioni Speciali (UAS) e il
Circolo Ufficiali delle FA (CUFA) mentre sotto il Vice Segretario
Generale opera l’Ufficio formazione specialistica e didattica. Dal Capo del
II Reparto dipende la Direzione di Amministrazione Interforze
(DIRAMINTER).
Le 4 Direzioni Generali, di seguito elencate, rispondono
direttamente al Ministro, da cui dipendono per l’attuazione delle
L’Ordinamento in AM
31
Direttive Ministeriali ma, nell’espletamento delle proprie attività, sono
indirizzate, controllate e coordinate dal SGD-DNA:
PERSOMIL (Direzione Generale per il Personale Militare);
PERSOCIV (Direzione Generale per il Personale Civile);
PREVIMIL (Direzione Generale della Previdenza Militare e della
Leva);
COMMISERVIZI (Direzione Generale di Commissariato e di
Servizi Generali).
AREA TECNICO-INDUSTRIALE d.
Branca del Ministero della Difesa cui sono attribuite le funzioni e i
compiti in materia di:
pianificazione relativa all’area industriale di interesse della
Difesa;
programmi di studio nel settore delle nuove tecnologie per lo
sviluppo dei programmi d’armamento;
pianificazione dell’area industriale pubblica e privata.
Costituiscono l’Area T/I:
gli Stabilimenti e Arsenali militari e le sezioni staccate;
l’Agenzia Industrie Difesa;
gli Enti dipendenti dai comandi e dagli ispettorati logistici di
Forza Armata.
Gli enti dell’Area T/I e i Centri tecnici inquadrati nell’Area T/O del
Ministero della difesa si distinguono in:
enti gestiti dall’Agenzia industrie difesa, denominati unità;
enti dipendenti dal Segretariato generale della difesa;
enti dipendenti dai Comandi e dagli Ispettorati logistici di Forza
Armata.
(1) Agenzia Industrie Difesa (AID)
L’Agenzia Industrie Difesa, istituita con personalità giuridica di
diritto pubblico, è posta sotto la vigilanza del Ministro della Difesa, che
può esercitarla anche avvalendosi del Segretario Generale della
Difesa.
Scopo dell’Agenzia è quello di gestire unitariamente le attività
delle unità produttive e industriali della difesa indicate con uno o più
decreti del Ministro della Difesa. Sono organi dell’Agenzia il Direttore
generale, il Comitato direttivo e il Collegio dei revisori dei conti.
L’Ordinamento in AM
32
L’Agenzia utilizza le risorse finanziarie, materiali e umane delle unità
dalla stessa amministrate.
La responsabilità della manutenzione e della sperimentazione
dei beni funzionali all’impiego dello strumento militare rimane affidata
ai competenti comandi o ispettorati di Forza Armata.
(2) Stabilimenti e Arsenali militari
Gli Stabilimenti e gli Arsenali militari sono organi di produzione e
di lavoro a carattere industriale del Ministero della difesa, per il
supporto tecnico e logistico delle Forze Armate. Assolvono di massima
i seguenti compiti:
produzione di mezzi e materiali;
riparazioni, manutenzioni e trasformazioni di mezzi e materiali non
eseguibili presso gli organi logistici di Forza Armata;
conferimento di commesse esterne, con tutte le conseguenti
attività di controllo e collaudo;
studio ed esperienze;
realizzazione di prototipi;
analisi, studio e controllo in materia di costi e prezzi anche ai fini
di un’azione calmieratrice dei prezzi di mercato;
formazione e aggiornamento ai diversi livelli e per specialità del
personale tecnico dipendente dal Ministero della difesa.
Concorrono inoltre allo studio, nel rispettivo settore, dello
sviluppo di attività industriali di particolare interesse militare e della
loro eventuale conversione ai fini della produzione bellica.
Con decreto del Ministro della Difesa sono stabiliti tipo, finalità,
numero, dislocazione, ordinamento e ripartizione interna dei compiti
di ciascuno stabilimento e arsenale militare e delle rispettive sezioni
staccate.
Gli Stabilimenti e Arsenali militari sono retti, a seconda della
loro potenzialità, da Ufficiali Generali o Ufficiali superiori, il cui incarico
è conferito con decreto ministeriale. Sono strutturati sulla base di una
Direzione e di uno o più Servizi.
L’Ordinamento in AM
33
4. MISSIONE DELLE FORZE ARMATE
La missione delle Forze Armate ha il proprio fondamento giuridico nel
testo della Costituzione (articoli 1138, 5239 e 8740) e nel COM, in cui viene
stabilito (art. 87) che sono al servizio della Repubblica. Nel COM viene
altresì specificato che le Forze Armate (art. 89):
hanno come compito prioritario la difesa dello Stato;
devono operare al fine della realizzazione della pace e della sicurezza, in
conformità alle regole del diritto internazionale e alle determinazioni
delle organizzazioni internazionali delle quali l’Italia fa parte;
concorrono alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgono compiti
specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria
necessità e urgenza.
Inoltre, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di
mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale, i
Comandanti delle Forze Armate hanno il compito di vigilare, in concorso con
gli organismi internazionali competenti, sull’osservanza delle norme di
diritto internazionale umanitario.
Alle FA sono, altresì, assegnati dal quadro normativo vigente compiti
ulteriori, di seguito declinati:
fornire, compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei
mezzi in dotazione, il proprio contributo nei campi della pubblica utilità
e della tutela ambientale41;
garantire la sorveglianza e il controllo di obiettivi fissi, quali edifici
istituzionali e altri di interesse pubblico42.
Sulla base di tale disposizioni di legge e in esito alle linee di indirizzo
del livello Politico Militare (“Direttiva Ministeriale”), in cui vengono fissati gli
obiettivi e i criteri di sviluppo dello Strumento Militare, il Capo di Stato
Maggiore della Difesa:
fornisce la visione strategica del contesto di sicurezza;
definisce gli elementi di riferimento concettuali per il processo di
trasformazione delle FA;
38 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a
tale scopo.” 39 “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il
suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l'esercizio dei diritti politici. L'ordinamento delle
Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.” 40 “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale. omissis... Ha il comando delle Forze
Armate, presiede il Consiglio Supremo di Difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.”
41 Art. 92 del COM. 42 Art. 18 della Legge 128/01.
L’Ordinamento in AM
34
indica gli obiettivi generali da conseguire nel breve, medio e lungo
termine.
In questa ottica, il CaSMD ha individuato le “missioni delle Forze
Armate”, che si possono così sintetizzare (riportate in ordine di importanza
strategica, che non riflette necessariamente la probabilità di occorrenza):
1ª missione
Difesa dello Stato contro ogni possibile aggressione, al fine di
salvaguardare l’integrità del territorio nazionale - inteso come piattaforma
terrestre, spazio aereo e acque territoriali - la sicurezza e la libertà delle vie
di comunicazione, la sicurezza delle aree di sovranità nazionale e dei
connazionali all’estero, ovunque siano minacciati.
Questa missione implica per lo Strumento Militare la capacità di far
fronte a tutte le potenziali forme di minaccia realisticamente ipotizzabili -
dall’azione militare convenzionale all’attacco terroristico, all’impiego di armi
di distruzione di massa, alle forme di lotta non convenzionale e
asimmetriche – sul territorio nazionale e/o oltre confine.
Essa implica, inoltre, per quel che concerne la configurazione delle
capacità militari nazionali nel loro complesso, la disponibilità di uno
Strumento completo e bilanciato in tutte le sue componenti, ossia in grado
di assicurare, se necessario autonomamente, in un contesto esclusivamente
nazionale, la Difesa dello Stato contro ogni tipo e livello di aggressione
realisticamente possibile.
La rispondenza ai requisiti indicati consente allo Strumento Militare di
perseguire i fini della prima missione anche attraverso gli effetti dissuasivi
della deterrenza.
2ª missione
Salvaguardia degli spazi euro-atlantici, nel quadro degli interessi
strategici e/o vitali del paese, attraverso il contributo alla difesa collettiva
della NATO.
Questa missione, che può essere condotta sul territorio nazionale e/o
oltre confine, trova il proprio fondamento nel Trattato costitutivo
dell’Alleanza Atlantica e negli altri accordi sottoscritti e ratificati dal
Parlamento, e, più in dettaglio, nelle enunciazioni del Concetto Strategico
dell’Alleanza Atlantica “Active Engagement, Modern Defence” approvato nel
corso del Summit di Lisbona del novembre 2010.
L’Ordinamento in AM
35
3ª missione
Contributo alla gestione delle crisi internazionali, mediante la
partecipazione a operazioni di prevenzione e gestione della crisi, al fine di
garantire la pace, la sicurezza, la stabilità e la legalità internazionale,
nonché l’affermazione dei diritti fondamentali dell’uomo nello spirito della
Carta delle Nazioni Unite, nell’ambito di organizzazioni internazionali – in
primis la NATO, l’UE e l’ONU – e/o di accordi bi-multilaterali.
4ª missione
Concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e svolgimento di
compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di
straordinaria necessità e urgenza.
Questa missione comprende alcuni compiti non direttamente connessi
con le responsabilità primarie della Difesa, ai quali le Forze Armate
provvedono compatibilmente con le capacità tecniche del personale e dei
mezzi in dotazione. Essa richiede adeguate predisposizioni organizzative e
comporta oneri di non trascurabile entità, sia di carattere finanziario sia in
termini di risorse umane.
È possibile affermare che dette missioni sono strettamente
interdipendenti, perché utilizzano le stesse capacità e risorse, e fortemente
sinergiche negli effetti. Esse vanno sempre considerate in prospettiva
sistemica e con visione unitaria (4 missioni - 1 strategia).
Dal Modello di Difesa sopra delineato, discende la necessità che lo
Strumento Militare sia configurato per esprimere le seguenti CAPACITÀ:
comando, controllo, comunicazioni e consultazione di livello strategico e
di livello operativo;
interoperabilità in ambito interforze e multinazionale;
intelligence;
sfruttamento massimo dell’informazione mediante la disponibilità di
centri e di piattaforme terrestri, navali, aeree (pilotate e non);
targeting joint & combined;
mobilità strategica in grado di contribuire all’immissione e al supporto di
aliquote di forze in Teatro;
rilevazione e difesa CBRN;
condotta di operazioni speciali;
difesa integrata contro Theatre Ballistic Missile;
cooperazione civile-militare (CoCiM/CiMiC).
L’Ordinamento in AM
36
In tale quadro l’Aeronautica Militare deve essere in grado di
effettuare:
operazioni di Difesa Aerea contro minacce aeree pilotate e non,
tradizionali o emergenti (terroristiche), anche con capacità contro
Theatre Ballistic Missile;
operazioni Aeree Strategiche (simultanee, di concorso e autonome),
ovvero operazioni mirate a conseguire risultati con effetto strategico,
quali il bombardamento di precisione, il trasporto aereo ecc.;
operazioni Aeree Offensive e Difensive;
operazioni nello Spazio;
operazioni di Combat Search and Rescue, anche in contesti e con
formazioni interforze, ferme restando le capacità autonome di ciascuna
Forza Armata;
attività di concorso alle altre Istituzioni dello Stato.
L’Ordinamento in AM
37
5. ORDINAMENTO DELL’AERONAUTICA MILITARE
LA NASCITA DELL’AERONAUTICA MILITARE a.
Le origini dell’aviazione in Italia risalgono alla fine dell’800, quando
in Europa si comprese l’importanza dell’uso dei palloni aerostatici per
esigenze di carattere militare. Ciò orientò molti paesi a investire nel
settore; tra questi l’Italia che, nel 1884, con una Circolare del Ministero
della Guerra, autorizzò la costituzione di un “Servizio Aeronautico”
nell’ambito del 3° Reggimento Genio Militare trasformatosi, nel gennaio
dell’anno successivo, in “Sezione Aerostatica” del medesimo Reparto.
Con l’avvento dell’aeroplano e i successi del mezzo aereo nella
guerra di Libia (1911), si diffuse il convincimento che l’aviazione dovesse
essere un’arma autonoma, riorganizzando il settore con relativo
ampliamento delle competenze. Ciò portò all’emanazione della Legge 27
giugno 1912, n. 698 che istituì il “Servizio Aeronautico” presso la
Direzione Generale Genio e Artiglieria del Ministero della Guerra.
La costante ascesa dell’uso del mezzo aereo per scopi militari
indusse una rivisitazione ordinativa del settore aeronautico che
puntualmente si realizzò con la costituzione della “Direzione Servizio
Aeronautico” presso il citato 3° Reggimento Genio
e con la successiva istituzione, in luogo del
Servizio Aeronautico, del “Corpo Aeronautico
Militare” autonomo, ovvero equiparato con le altre
armi e corpi dell’Esercito e con organizzazione
indipendente dall’arma del genio (RD 7 gennaio
1915, n. 11).
Tuttavia, è solo nel 1923 che la componente
aerea militare italiana fu elevata al rango di Arma
indipendente rispetto alle altre forze armate con la
costituzione, dapprima, del “Commissariato per
l’Aeronautica43”, avvenuta con il RD 24 gennaio
1923, n. 62 e, successivamente, con la costituzione, proprio alle
dipendenze del neo Commissariato, della “Regia Aeronautica44” (RA),
43 Tale istituto aveva la funzione di coadiuvare il Ministro nella discussione dei provvedimenti normativi che richiedevano
particolari conoscenze tecniche. Il Commissario per l’Aeronautica esercitava tutte le attribuzioni del Governo per quanto
concerneva l’Aeronautica civile e militare. Il Commissariato era articolato in un Comando Generale, al quale facevano capo
le forze aeronautiche del territorio metropolitano e delle colonie nonché un’Intendenza Generale che sovraintendeva a tutti i servizi tecnici.
44 La Royal Air Force (1918) e la Regia Aeronautica sono state le prime aeronautiche militari al mondo a nascere come forze
armate indipendenti. La Luftwaffe, ad esempio, nacque solo nel 1935 e l’USAF nel 1947.
L’Ordinamento in AM
38
avvenuta con il RD 28 marzo 1923, n. 645 alla quale erano subordinate
tutte le forze aeree militari del Regno e delle Colonie.
La Regia Aeronautica era costituita da un Comando Generale della
Regia Aeronautica dal quale dipendevano i Comandi di Squadra Aerea e
di Divisione Aerea costituiti da:
stormi di aeroplani da bombardamento notturno o diurno, da
caccia, da ricognizione;
stormi di idrovolanti;
un gruppo dirigibili;
Regia Accademia e da una scuola di applicazione alle specialità;
centri (depositi di aeronautica) e servizi.
Gli aspetti tecnico-amministrativi erano competenza
dell’Intendenza Generale dell’Aeronautica (organizzata in Direzioni
Superiori) che rappresentava, pertanto, l’organo tecnico-amministrativo
del Commissariato dell’Aeronautica.
Il personale della RA, costituito da Ufficiali e Sottufficiali (naviganti
e non naviganti), e da personale di Truppa, venne interessato da una
serie di provvedimenti adottati nel 1923 e negli anni immediatamente
successivi che contribuirono a definire nei dettagli le professionalità
necessarie affinché la nuova Arma fosse efficace ed efficiente.
Il 31 luglio 1923 con apposito Decreto Commissariale (DC) venne
costituito il Regio Corpo del Genio Aeronautico che esercitava tutte le
“funzioni tecniche, direttive, ispettive e sperimentali inerenti al progetto,
alla costruzione, all’allestimento e alla manutenzione del materiale
aeromobile, mobile e immobile dell’Aeronautica di Stato”.
Con altro DC, emanato sempre in data 31 luglio 1923, venne
costituito il Corpo di Commissariato militare dell’Aeronautica per
esercitare le “funzioni amministrative di carattere direttivo, sia per
quanto riguarda il bilancio dell’Aeronautica, l’approvvigionamento e la
gestione del materiale necessario così allo svolgimento delle varie attività
aeree, come alla vita dei reparti e sia per quanto riguarda la gestione
economica delle direzioni e dei servizi dipendenti”.
Il Corpo di Stato Maggiore della RA, attuale Ruolo Naviganti, venne
istituito con il Decreto Commissariale 12 ottobre 1923, n. 7. Il personale
appartenente a tale corpo esercitava tutte le funzioni devolute al
comando degli aeromobili, nonché tutte le altre funzioni tecnico-militari
L’Ordinamento in AM
39
sull’impiego dei mezzi aerei e sull’addestramento e impiego di tutte le
forze in attività di servizio e di riserva.
Il Regio Corpo degli Aeroporti, attuale Ruolo delle Armi, fu
costituito con DC 10 dicembre 1923 per “presiedere tutti i servizi degli
aeroporti assicurandone il regolare funzionamento” e per evitare di
distogliere il personale navigante dalle attività di volo.
Il quadro dei provvedimenti di costituzione dei ruoli del personale
della RA venne completato con l’emanazione del Decreto Commissariale
25 agosto 1924, n. 200 che istituì il Corpo degli Equipaggi della Regia
Aeronautica, e del Decreto Commissariale 27 agosto 1924, n. 183 che
costituì il Corpo Ufficiali degli Equipaggi della Regia Aeronautica.
La bandiera dell’Aeronautica fu concessa con RD 17 ottobre 1920,
n. 1485 all’allora Corpo Aeronautico e successivamente venne
consegnata alla neo-costituita Regia Aeronautica il 4 novembre 1923 nel
corso del primo raduno generale dell’arma azzurra tenutosi presso
l’aeroporto di Centocelle (Roma). In questa occasione la Bandiera venne
consegnata nelle mani del Comandante Generale pro-tempore, il Gen.
Piccio.
L’ulteriore sviluppo dell’arma aerea, il significativo livello raggiunto
dai singoli servizi e l’autorevolezza dimostrata dalla RA indussero a
elevare il Commissariato a livello di Ministero. Si trattò, di fatto, di un
provvedimento che tradusse in precisi termini ordinativi la realtà dei fatti
che vedeva, in concreto, il Commissariato operare come un vero e
proprio Ministero pur non avendone il rango e, pertanto, incontrando una
serie di inconvenienti sia in materia di bilancio sia nei rapporti con le
altre amministrazioni militari45. Il passaggio da Commissariato a
Ministero si realizzò con l’emanazione del RD 30 agosto 1925, n. 1513.
Tale provvedimento rappresentò il culmine di una serie di atti adottati
per assicurare all’Aviazione Militare il posto che le competeva e per
stabilire le condizioni necessarie per il futuro sviluppo.
L’ordinamento della RA subì negli anni tra le due Guerre Mondiali
una serie di modifiche, trovando la sua ultima espressione legislativa nel
RDL 22 febbraio 1937, n. 220.
Tale provvedimento prevedeva per la RA:
1 Ufficio di Stato Maggiore;
4 Comandi di Zona Aerea Territoriale;
45 Tratto dalla relazione del Commissario per l’Aeronautica al Re relativa al RD per l’elevazione a rango di Ministero del
Commissariato.
L’Ordinamento in AM
40
6 Comandi di Aeronautica (Sicilia, Sardegna, Egeo, Libia, Africa
Orientale Italiana e Albania).
Inoltre, l’articolo 6 del RDL definiva gli elementi della Regia
Aeronautica come segue:
l’Arma Aeronautica;
il Corpo del Genio Aeronautico;
il Corpo di Commissariato Aeronautico;
il Corpo Sanitario Aeronautico46;
le Scuole Militari della Regia Aeronautica.
È rilevante sottolineare che la locuzione “Arma Aeronautica”
comprendeva:
l’Arma Aerea, ovvero il complesso delle forze aeree destinate ad
assolvere i compiti della guerra aerea, compresa la difesa aerea
del regno e dei territori comunque soggetti alla sovranità dello
Stato;
l’Aviazione per il Regio Esercito (RE), costituita dalle forze aeree
destinate ad assolvere i compiti assegnati in pace e in guerra ai
comandi del RE;
l’Aviazione per la Regia Marina (RM), costituita dalle forze aeree
destinate ad assolvere i compiti di impiego assegnati in pace e
in guerra ai comandi della RM;
Aviazione Coloniale, costituita dalle forze aeree dislocate nei
territori delle colonie destinate esclusivamente ad assolvere i
compiti di presidio assegnato in pace e in guerra.
INFLUENZA DELLA 2ª GUERRA MONDIALE SULL’ORDINAMENTO b.
POSTBELLICO
Le unità aeree della RA erano state organizzate in modo da dover
necessariamente contare su una rigida organizzazione di supporto a
terra. La 2ª Guerra Mondiale si rivelò una guerra di movimento e ciò
mise in crisi le nostre unità aeree, costrette a spostarsi su basi di fortuna
affrettatamente approntate e sprovviste delle strutture organizzative di
supporto logistico indispensabili per garantirne l’operatività.
Da questa esperienza derivò, da una parte, la tendenza a rendere
autonomi, almeno per un certo periodo di tempo, i reparti di maggiore
valenza operativa, dotandoli dei necessari mezzi tecnici e, dall’altra,
46 Il RDL 22 febbraio 1937, n. 220 costituisce per la prima volta il Corpo Sanitario che, pertanto, viene costituito con ritardo
rispetto agli altri Corpi istituiti nel 1923.
L’Ordinamento in AM
41
quella di predisporre, sin dal tempo di pace, aeroporti di rischieramento
in grado di garantire l’immediata operatività ai reparti di volo.
Anche nei settori della difesa aerea e terrestre, i reparti furono resi
maggiormente autonomi mettendo loro a disposizione uomini e mezzi.
Rispetto alla legge ordinativa fondamentale del 22 febbraio 1937, furono
soppressi i Comandi di Armata e Squadra Aerea.
Per quanto concerne invece l’ordinamento territoriale, in luogo
delle Zone Aeree Territoriali (ZAT), furono costituiti, con la legge 8
giugno 1961, n. 509 i Comandi di Regione Aerea e le Circoscrizioni
Aeroportuali. A queste modifiche si sono poi aggiunte quelle derivanti
dall’applicazione del DPR 18 febbraio 1965, n. 1477 relativo alla
ristrutturazione dello Stato Maggiore della Difesa a degli Stati Maggiori di
FA.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AM. c.
Nella cornice legislativa delineata nei precedenti paragrafi, anche
l’Aeronautica Militare ha ridefinito il proprio ordinamento,
tradizionalmente incentrato su un'organizzazione di tipo
“territoriale”, ed ha riconfigurato la propria struttura in base alle
principali funzioni di FA (operativa, addestrativa, logistica e
formativa) attestandole a Comandi appositamente istituiti.
Alla fine degli anni ’90 l’Aeronautica Militare, in attuazione delle
disposizioni del D.Lgs. 464/97, ha assunto una struttura organizzativa di
tipo gerarchico-funzionale con la costituzione dei Comandi di Vertice (cd.
Alti Comandi): il Comando della Squadra Aerea (CSA), il Comando
Logistico dell’AM (CLOG AM) e il Comando Operativo delle Forze
Aeree (COFA) che si sono aggiunti al pre-esistente Comando
Generale delle Scuole (CGS) che è stato riorganizzato. A tali Alti
Comandi sono state assegnate, rispettivamente, la funzione
“addestrativa”, quella “logistica”, quella “operativa” e quella “formativa”.
La riorganizzazione della FA ha interessato nel 2008 il Comando
Generale delle Scuole che, con il cambio di sede da Guidonia a Bari, è
stato oggetto di accorpamento con la 3ª Regione Aerea e ridenominato
Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (CSAM/3ªRA).
Successivamente, alla luce della piena funzionalità del Comando
Operativo di vertice Interforze e considerata la necessità di ottimizzare la
struttura della Forza Armata, nel dicembre 2010 è stato soppresso il
L’Ordinamento in AM
42
COFA, attestando al CSA (riorganizzato di conseguenza) sia la funzione
“addestrativa” sia la funzione “operativa”.
Inoltre, nel tempo alle funzioni sopracitate si è aggiunta in maniera
autonoma e peculiare la funzione “territoriale”, che è stata attestata, con
il D.Lgs. 253/2005, ai due Comandi di Regione Aerea, transitati perciò
alle dirette dipendenze dal Capo di Stato Maggiore dell’AM, e
(recentemente) al Comando Aeronautica Militare Roma.
COMANDO DELLA SQUADRA AEREA (2)
CAPO DI SMA
COMANDO 1ª REGIONE AEREA (1)
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’AMPER AREE FUNZIONALI
COMANDO LOGISTICO DELL’AM (3)
COMANDO DELLE SCUOLE DELL’A.M./3ª REGIONE AEREA
(1) (4)
NOTE:(1) Funzione Territoriale(2) Funzione Operativo/Addestrativa(3) Funzione Logistica(4) Funzione Formativa
COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA(1)
MISSION E COMPITI DELL’AERONAUTICA MILITARE d.
Nell’ambito della cornice di riferimento normativo illustrata vanno
inquadrate la Vision e la Mission dell’AM, che si riportano di seguito:
Vision:
Una Aeronautica sempre più coesa e sempre più utile al
Paese.
Un unico grande Stormo di solidi valori che con unità di intenti
sappia porre la propria professionalità al servizio esclusivo del
bene dell’Italia anteponendo l’interesse comune a qualsiasi
considerazione personale.
Un’Aeronautica sempre più efficiente ed integrata a livello
interforze, che oltre a garantire la difesa del territorio e la tutela
della sovranità nazionale, possa esprimere significative capacità
operative del sistema geopolitico di sicurezza internazionale e
L’Ordinamento in AM
43
contribuire, nel contesto interdisciplinare, alla salvaguardia delle
persone, delle cose, della cultura e dei valori del Paese.
Mission:
Evolvere coniugando le peculiari caratteristiche del potere
aerospaziale e le capacità operative già conseguite verso
un’Aeronautica che sia in grado di sviluppare prioritariamente
persistenti capacità di sorveglianza e consapevolezza della
situazione operativa, elevata mobilità, più estese capacità di
difesa aerea integrata e ingaggio di precisione. Oltre l’Air
Superiority ed all’Ingaggio di Precisione, sviluppare persistenti
capacità Information Superiority, Strategic Awereness e Mobilità
Strategica.
Ampliare i campi d’azione delle singole specialità alle componenti
attigue nell’ambito di una sempre più elevata sostenibilità
finanziaria ed efficienza complessiva nell’ambito reale e sinergica
integrazione interforze ed interagenzia per garantire al contempo
l’assolvimento dei compiti assegnati ed elevata utilità complessiva
al sistema paese.
Ridisegnare l’intera pianta dell’aeronautica ponendo al centro
dell’organizzazione l'unità operativa fondamentale - lo STORMO –
a cui conferire priorità organica, sostenibile efficacia operativa e
logistica in una organizzazione più agile e snella a partire dalle
strutture di staff e di comando.
Realizzare una sorta di “palestra del pensiero aeronautico”
esteso a tutto il personale della Forza Armata che consenta di
dare sostenibilità morale e vivacità alle idee per favorire
ispirazione, creatività, innovazione e cambiamento condiviso, al
fine di rafforzare gli elementi di riferimento e di valori etici propri
dell’organizzazione.
Creare un ambiente dove il personale possa realizzare se stesso,
dove il benessere fisico ed intellettuale di ognuno,
congiuntamente alla soddisfazione nel lavoro, costituisca la base
della considerazione, della premura, del rispetto e della dignità di
tutti gli altri.
L’Ordinamento in AM
44
Dalla missione dell’Aeronautica Militare e ai fini didatti della
presente pubblicazione, discendono i compiti della FA che possono
essere, a titolo esemplificativo, così schematizzati:
compiti operativi, derivanti da esigenze nazionali;
compiti operativi derivanti da accordi internazionali;
altri compiti di interesse nazionale;
compiti complementari derivanti da accordi internazionali.
I compiti operativi derivanti da esigenze nazionali sono:
assicurare la difesa dello spazio aereo; mantenere la necessaria
prontezza per condurre operazioni aeree di attacco; assicurare
la ricerca e il soccorso aereo; assicurare l’attività di supporto
alle operazioni aeree; concorrere con la MM nelle attività di
ricerca antisommergibile; partecipare ad azioni congiunte con le
altre FA; svolgere attività informativa; assicurare la protezione
delle installazioni aeronautiche; concorrere alla difesa del
territorio.
I compiti operativi derivanti da accordi internazionali sono:
integrare la difesa aerea nazionale nel sistema NATO; condurre
le operazioni aeree previste dai piani operativi
alleati/internazionali; mantenere in prontezza gli assetti
operativi resi disponibili a seguito di accordi ONU, NATO, UE,
nonché bi e multilaterali; assicurare il necessario sostegno
logistico alle unità alleate stabilmente costituite, ovvero
operanti temporaneamente, sul territorio italiano in base a
specifici accordi; garantire la prontezza e il mantenimento in
efficienza nel corso delle operazioni, degli assetti operativi
designati per la partecipazione ad operazioni combinate di
Peace Support Operations (PSO)/Crisis Response Operations
(CRO), sulla base degli impegni assunti nell’ambito della politica
estera nazionale.
Altri compiti di interesse nazionale sono:
assicurare l’alta direzione tecnica, operativa e di controllo dei
servizi di assistenza al volo; presiedere all’alta direzione tecnica
operativa e di controllo dell’intero servizio meteorologico;
provvedere alla formazione dei piloti di aeroplano e di elicottero
delle altre FA e al rilascio dei relativi brevetti; assicurare i
collegamenti aerei per esigenze militari e civili nei casi previsti
dalla normativa vigente; delineare gli indirizzi e i criteri generali
della sicurezza del volo; concorrere a studi, ricerche e
L’Ordinamento in AM
45
sperimentazioni nel campo aerospaziale; concorrere, quando
richiesto, alle operazioni di difesa civile, di ordine pubblico, di
soccorso e assistenza alle popolazioni in caso di pubbliche
calamità e assicurare i servizi essenziali di pubblica necessità.
I compiti complementari derivanti da accordi internazionali
sono:
diffondere gli elementi di situazione meteorologica; sviluppare il
necessario coordinamento con gli organismi non governativi che
partecipano alle PSO/CRO; partecipare alle attività di studio
ricerca e sperimentazione di interesse nel settore aerospaziale.
STRUTTURA ORDINATIVA DELL’AERONAUTICA MILITARE e.
L’Aeronautica Militare è organizzata secondo un modello
gerarchico-funzionale47.
COMANDI COMP. OPER.VA
COMANDI COMP. LOG.CA
ORGANISMI DI VERTICE
SMA, UCOPRATA, UCOVA, UCRA-AM, DIPMA, ISV, ISSV, Uffici Gen. Ruolo delle Armi e dei Capi dei Corpi, CommissioniAvanzamento e Segreteria Permanente e UCSMA.
Com. 1ªRA COMAER
COMANDI DI VERTICE
CSA COMLOG CSAM/3ª RA
EdO Operativi EdO Logistici EdO TerritorialiEdO Formativi
47 Un'organizzazione è costituita da diverse entità, grandi o piccole, orientate ai risultati, relativamente autoregolate, capaci
di cooperare con gli altri e di interpretare gli eventi esterni. Le connessioni che collegano queste entità in modo
semplicistico determinano la tipologia di organizzazione. La struttura organizzativa consta sostanzialmente di due
dimensioni: una dimensione verticale e una orizzontale. La dimensione verticale esprime l’attribuzione del potere
gerarchico all’interno dell’organizzazione e si sostanzia nella creazione di vincoli di cultura organizzativa e connessioni di
subordinazione/dipendenza. I collegamenti verticali vengono creati per coordinare le attività tra il vertice e la base
operativa; la dimensione orizzontale consente di superare le barriere tra le varie unità organizzative e fornisce il supporto
necessario tra i dipendenti. Nell’ambito di organizzazioni complesse possono essere create delle unità organizzative,
mediante la riunione di più persone dotate di competenze comuni, alle quali viene affidato il raggiungimento di un
determinato obiettivo. Si sviluppa così una dimensione orizzontale (divisione del lavoro, specializzazione delle mansioni, formazione di unità organizzative che prendono il nome di funzioni aziendali) e una dimensione verticale (introduzione di
uno o pii livelli gerarchici tra vertice strategico e nucleo operativo). Si passa in sostanza alla forma organizzativa
gerarchico-funzionale.
L’Ordinamento in AM
46
Oltre ad essere suddivisa per funzioni (operativa/addestrativa,
logistica, formativa e territoriale), descritte in precedenza, la FA
strutturata su 3 livelli gerarchici:
livello centrale, composto da:
Organismi di Vertice direttamente dipendenti dal Capo di Stato
Maggiore con funzioni di indirizzo generale, deputati a fornire
supporto decisionale al CaSMA nell’espletamento delle funzioni
attribuitegli e a tradurre in direttive gli obiettivi necessari per
conferire allo strumento militare la capacità di assolvere le
missioni affidategli;
Comandi di Vertice che assicurano la direzione unitaria di ogni
singolo settore di attività (“operativo/addestrativa”, “logistica” e
“formativa”);
livello intermedio, al quale appartengono tutti quegli
organismi i cui compiti, riferiti a uno specifico settore di attività
(es. addestrativo, operativo, logistico, tecnico, manutentivo,
amministrativo, infrastrutturale, sanitario) comportano
l’esercizio di un’azione di comando, indirizzo, coordinamento e
controllo di Enti, Comandi e Reparti dipendenti, anche
complessi, di livello periferico. Di fatto, fungono da demoltiplica
tra gli enti periferici e i Comandi di Vertice. Gli Organismi di
livello intermedio possono avere una propria sede, distinta da
quella dell’Alto Comando dal quale dipendono, o, in alternativa,
possono essere embedded se co-ubicati sullo stesso sedime del
Comando sovraordinato. Tale livello non è presente nell’area
organizzativa dello CSAM/3ª RA.
livello periferico, composto da tutti quei Comandi/Enti che
costituiscono la base dell’organizzazione in quanto assolvono
compiti di carattere esecutivo nei vari settori di attività.
L’Ordinamento in AM
47
6. IL CAPO DI STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (CaSMA)48
I compiti e le relative attribuzioni, nonché i rapporti con gli organismi
militari e civili nazionali, sono disciplinati nel COM e nel TUOM.
Il CaSMA è scelto tra gli Ufficiali Generali di grado non inferiore a
quello di Generale di Squadra Aerea, viene nominato con DPR, previa
deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della
Difesa, sentito il Capo di SMD. Ha rango gerarchico preminente nei riguardi
di tutto gli Ufficiali Generali dell’AM e dispone delle seguenti articolazioni
poste alle proprie dipendenze: Ufficio Generale del CaSMA, Consulente
Giuridico del CaSMA, Aiutante di Volo, Segreteria Particolare e Ufficio del
Vicario Episcopale per l’AM.
Il CaSMA detiene il comando della Forza Armata e, in questa veste, è
il Comandante delle Forze Aeree (CFA) ed è responsabile
dell’organizzazione e dell’approntamento della Forza Armata, nonché delle
attività relative all’impiego e al governo del personale, all’addestramento e
alla logistica.
Egli propone al Capo di SMD il programma relativo alla FA ai fini
della pianificazione generale interforze, i piani operativi dell’AM,
l’aggiornamento delle normative relative a reclutamento, selezione,
formazione, stato giuridico, avanzamento, trattamento economico,
disciplina e mobilitazione del personale, gli Ufficiali Gen. di SA per gli
incarichi di FA, gli Ufficiali per incarichi in ambito internazionale o presso
altri dicasteri.
Il CaSMA è sentito dal Capo di SMD per:
la predisposizione della pianificazione generale finanziaria dello
strumento militare, della pianificazione operativa interforze e dei
conseguenti programmi tecnico finanziari;
l’individuazione degli obiettivi operativi dell’AM;
la definizione degli obiettivi e lo sviluppo della ricerca informativa
dell’AM, la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività volte
alla tutela del segreto e di polizia militare in ambito AM;
la predisposizione dei piani operativi e contingenti, nonché delle linee
guida per il necessario supporto logistico e di mobilitazione;
la formulazione di direttive concernenti la configurazione complessiva
della struttura ordinativa e dei relativi organici, lo schieramento, la
prontezza e l’impiego operativo dell’AM;
48 Artt. 32 e 33 del COM.
L’Ordinamento in AM
48
la stesura delle direttive relative alla difesa dello spazio aereo nazionale,
nonché delle vie di comunicazione aeree;
la definizione delle linee generali dell’ordinamento dell’AM da proporre al
Ministro della Difesa;
la ripartizione delle risorse del personale militare e civile da assegnare
agli organismi tecnico-operativi nonché di quelle del personale militare
da assegnare agli organismi amministrativi e tecnico-industriali della
Difesa, da proporre al Ministro della Difesa;
l’emanazione di disposizioni, a carattere interforze, che investono le
attività generali e territoriali dell’AM;
la formulazione di direttive concernenti la mobilitazione e le relative
scorte;
la definizione di disposizioni di carattere generale sugli obiettivi del
reclutamento, della selezione, della formazione e dell’addestramento;
l’impiego degli Ufficiali dell’AM presso organismi interforze;
la definizione degli obiettivi, degli indirizzi e delle priorità degli studi e
delle sperimentazioni tecnico scientifiche di interesse dell’AM.
Il CaSMA nell’esercizio delle sue attribuzioni:
si avvale delle Direzioni di SEGREDIFESA interessate, per
l’ottimizzazione dei programmi tecnico finanziari approvati, di cui segue
lo stato di avanzamento tenendo informati il Capo di SMD e il Segretario
Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti;
provvede all’impiego operativo dei fondi del settore investimento per la
realizzazione dei programmi di competenza AM e del settore
funzionamento;
provvede alla diretta amministrazione dei fondi del settore finanziario
finalizzati ad assicurare l’efficienza dei mezzi, degli equipaggiamenti, dei
materiali e delle infrastrutture, anche avvalendosi delle competenti
Direzioni Generali, nei limiti degli stanziamenti approvati dal Ministro;
è organo centrale di sicurezza dell’AM;
determina l’ordinamento, gli organici e il funzionamento dei comandi e
dei reparti, le esigenze del personale civile per i comandi e i reparti, le
giurisdizioni territoriali delle Circoscrizioni e dei Presidi, le modalità
attuative della mobilitazione e delle relative scorte;
emana le direttive per il reclutamento, la selezione, la formazione,
l’addestramento e l’impiego del personale;
assicura, per l’esecuzione di operazioni ed esercitazioni nazionali ovvero
multinazionali interforze, la disponibilità qualitativa e quantitativa delle
forze, stabilita dal Capo di SMD, individuando i relativi reparti;
L’Ordinamento in AM
49
definisce l’attività addestrativa ed esercita le funzioni delegate di
comando operativo in relazione alle operazioni ed esercitazioni di Forza
Armata;
esercita le attribuzioni connesse all’attività logistica, esercita la
gestione, il controllo, la determinazione e il ripianamento delle
dotazioni, delle scorte e dei materiali di consumo, provvede alla
gestione dei fondi occorrenti per l’espletamento delle correlate attività
logistiche e tecnico amministrative.
Il CaSMA in campo tecnico-scientifico individua le esigenze e
definisce i requisiti militari e operativi dei sistemi d’arma, i mezzi, i materiali
e gli equipaggiamenti e ne valuta l’idoneità all’impiego operativo; è
responsabile in materia di valutazione tecnico-operativa dei propri sistemi
d’arma, dei mezzi e dei materiali e, in caso di peculiari o particolari
esigenze operative, della certificazione e omologazione tecnico-operativa di
quelli sottoposti a modifica o integrazione presso strutture tecniche dell’AM
e ne autorizza l’impiego operativo; a tale scopo si avvale di appositi
comandi od organismi tecnico logistici di FA. Egli è responsabile
dell’approntamento e dell’impiego del dispositivo per la difesa dello spazio
aereo nazionale e coordina tutti i mezzi che a essa concorrono, predispone,
con gli altri organi competenti, i piani per l’impiego dell’aviazione civile in
caso di emergenza. Delinea gli indirizzi e i criteri generali della sicurezza del
volo, presiede, tramite appositi comandi, all’alta direzione tecnica operativa
e di controllo dei servizi di assistenza al volo e dell’intero servizio
meteorologico.
Il CaSMA, per l’esercizio delle sue attribuzioni, dispone di uno Stato
Maggiore, ordinato in Reparti e Uffici, competente per la pianificazione, il
coordinamento e il controllo dei vari settori di attività e si avvale di Alti
Comandi/Ispettorati per l’esercizio delle sue attribuzioni.
In caso di assenza improvvisa o impedimento all’esercizio delle
funzioni è sostituito dall’Ufficiale Generale più anziano tra i Comandanti di
Vertice e il Sottocapo di SMA, mentre in caso di assenza programmata il
CaSMA designa un sostituto tra gli Ufficiali Generali di Squadra Aerea.
L’Ordinamento in AM
50
7. ORGANISMI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE
Gli Organismi di Vertice dell’AM sono enti direttamente dipendenti
dal Capo di Stato Maggiore con funzioni di indirizzo generale, deputati a
fornire supporto decisionale al CaSMA nell’espletamento delle funzioni
attribuitegli e a tradurre in direttive gli obiettivi necessari per conferire allo
strumento militare la capacità di assolvere le missioni affidategli. Sono
Organismi di Vertice:
lo Stato Maggiore dell’Aeronautica (SMA);
la Direzione per l’Impiego del Personale Militare dell’Aeronautica
(DIPMA);
l’Ufficio Generale di Coordinamento della Prevenzione
Antinfortunistica e della Tutela Ambientale (UCOPRATA)
l’Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza
Antinfortunistica (UCOVA);
l’Ufficio Generale Centro di Responsabilità Amministrativa –
Aeronautica Militare (UCRA-AM);
l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo (ISV);
l’Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo (ISSV);
l’Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi;
gli Uffici dei Capi dei Corpi;
le Commissioni di Avanzamento e la Segreteria Permanente;
il Comando 1ª Regione Aerea;
il Comando Aeronautica Militare Roma (COMAER);
l’Ufficio Generale del Capo di SMA.
L’Ordinamento in AM
51
CAPO DI SMA
1° Reparto
Ufficio Generale del CaSMA Aiutante di Volo del CaSMA
Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM
Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale
Segreteria Particolare CaSMA
Ufficio Generale Centro Responsabilità Amministrativa - AM
RGS
3° Reparto
4° Reparto 6° Reparto
Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare
Ufficio Generale di Coordinamento Prevenz. Antinf. e Tutela Ambientale
Direzione per l’Impiego del Personale Militare Aeronautica
Ufficio Vicario Episcopale per l’AM
Comando 1ª Regione Aerea
SOTTOCAPO DI SMA
5° Reparto
Collegamento diretto in relazione alle attribuzioni del Capo di SMA quale Organo Centrale di Sicurezza.
Collegamento Tecnico per i compiti istituzionali.
Ispettorato per la Sicurezza del Volo
Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo
Ufficio del Generale del Ruolo delle Armi e dei Capi dei Corpi
Commissioni di Avanzamento e Segreteria Permanente
Ispettore dell’Aviazione per la Marina
Comando Aeronautica Militare Roma
Comando Carabinieri per l’AM
Ufficio Generale di Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica
Consulente Giuridico del CaSMA
Presidente Capo dei Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa per l’AM
Consulente Tecnico Militare Problematiche d’Avanzamento
Ufficio Generale per lo Spazio
Inoltre, dal Capo di SMA dipendono:
l’Aiutante di Volo del Capo di SMA;
la Segreteria Particolare del Capo di SMA;
il Consulente Giuridico del Capo di SMA;
il Consulente Tecnico Militare Problematiche d’Avanzamento;
il Presidente Capo dei Sottufficiali, Graduati e militari di Truppa
per l’AM;
l’Ufficio Vicario Episcopale per l’AM;
il Comando Carabinieri per l’AM.
Dal Capo di SMA dipende anche, per quanto attiene alle attività di
specifica competenza dell’AM, l’Ispettore dell’Aviazione per la Marina
(ISPAVIAMAR), Ufficiale Generale del ruolo naviganti dell’AM, che
sovrintende alle attività tecniche e logistiche dei reparti di aviazione
antisommergibile e al relativo addestramento tecnico professionale.
Dall’Ispettore dipende il 41° Stormo AS di Sigonella, l’Ente dell’AM deputato
allo svolgimento di attività operativa nel ruolo antisom.
La missione assegnata allo Stormo è la seguente: “Conseguire e
mantenere la prontezza operativa dei velivoli da pattugliamento marittimo
L’Ordinamento in AM
52
in dotazione, assicurando la capacità di assolvere tutte le missioni operative
ad esso assegnabili”.
L’aviazione antisommergibile è costituita dal complesso degli aerei e
degli equipaggi, dei mezzi e del personale tecnico a terra, specificamente
destinati a condurre azioni aeree nella lotta contro i sommergibili e di
concorso alle Forze Navali di superficie impiegando velivoli da
pattugliamento marittimo.49 I comandanti dei gruppi e delle squadriglie
antisommergibile sono ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma Aeronautica. Il
pilotaggio di ciascun aereo è affidato a ufficiali dei ruoli naviganti dell'Arma
Aeronautica e a ufficiali di Marina piloti e le funzioni di primo pilota e il
comando dell'aereo sono affidati al più elevato in grado o più anziano di
detti ufficiali50. L’aviazione antisom fa parte organicamente dell'Aeronautica
Militare e dipende per l'impiego dalla Marina Militare.51
L'Ispettore dell'Aviazione per la Marina è un Ufficiale Generale AArnn
che sovrintende alle attività dei reparti antisom e sul quale convergono le
responsabilità che il Codice dell’Ordinamento Militare assegna all’AM e alla
MM. L’Ispettore ha pertanto una doppia dipendenza (dal Capo di SMA e dal
Capo di SMM). Le sue attribuzioni sono:
sovrintendere, per conto del CaSMA, alle attività tecniche e logistiche
dei reparti di aviazione antisommergibile ed al relativo addestramento;
fornire allo SMM il necessario contributo specialistico per assicurare il
miglior impiego della componente antisom e per il conseguimento e
mantenimento delle desiderate capacità operative.
L’Ispettore, per l’espletamento delle proprie attribuzioni, si avvale
dell’Ufficio dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina (UIAV) che è posto
alle sue dipendenze ed è parte dell’organizzazione centrale della MM.
L’UIAV dipende gerarchicamente dal Capo di SMM. L’ordinamento della
Marina prevede altresì un “coordinamento funzionale” fra l’UIAV ed il
Sottocapo di SMM.
STATO MAGGIORE DELL’AERONAUTICA (SMA)52 a.
La missione dello SMA, che è retto dal Sottocapo di SMA
(SCaSMA), è la seguente:
“Supportare il Capo di Stato Maggiore nella pianificazione,
organizzazione, coordinamento e controllo dei vari settori di attività
dell’AM”.
49 Art. 152 del COM. 50 Artt. 125 e 152 del COM.
51 Art. 125 del COM. 52 Art. 34 del COM.
L’Ordinamento in AM
53
Lo Stato Maggiore fornisce al Capo di SMA gli elementi per le
decisioni di sua competenza, predispone regolamenti, direttive, piani,
programmi e ordini e ne controlla l’attuazione.
Il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di
Squadra Aerea/Divisione Aerea, è responsabile di tutte le attività di
competenza dello SMA. In caso di assenza è sostituito dal Capo
Reparto/Ufficio Generale più elevato in grado/più anziano.
1° RepartoOrdinamento e
Personale
4° RepartoLogistica
SOTTOCAPO DI SMA
Reparto Generale Sicurezza
5° RepartoComunicazione
3° RepartoPianificazione dello
Strumento Aerospaziale
6° RepartoAffari Economici e
Finanziari
Ufficio del SCaSMA Ufficiale Addetto al SCaSMA
Segreteria Particolare del SCaSMA
Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare
Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale
Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM
Ufficio Generale per lo Spazio
Dal SCaSMA dipendono, oltre l’Ufficio del Sottocapo, la Segreteria
Particolare e l’Ufficiale Addetto:
il 1° Reparto “Ordinamento e Personale” (SMA-ORD);
il Reparto Generale Sicurezza (SMA-SEC);
il 3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale”
(SMA-PIANI);
il 4° Reparto “Logistica” (SMA-LOG);
il 5° Reparto “Comunicazione” (SMA-COM);
il 6° Reparto “Affari Economici e Finanziari” (SMA-FIN);
l’Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare (SMA-
UCAM);
l’Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale (SMA-UIM);
l’Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM (SMA-
UCAG);
l’Ufficio Generale per lo Spazio (SMA-SPAZIO).
L’Ordinamento in AM
54
I Reparti/Uffici Generali sono strutturati in Uffici che sono, a loro
volta, articolati in Sezioni. I citati Elementi di Organizzazione sono retti,
rispettivamente, da Ufficiali Generali, Colonnelli e Tenenti Colonnelli.
(1) I Reparti/Uffici Generali dello SMA
1° Reparto “Ordinamento e Personale”
Il Reparto si articola su:
Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
Ufficio di Programma per la Politica del Personale;
1° Ufficio: Ordinamento;
2° Ufficio: Reclutamento, Stato Giuridico e
Avanzamento;
3° Ufficio: Formazione e Impiego del Personale Militare;
4° Ufficio: Personale Civile e Relazioni Sindacali;
5° Ufficio: Condizione militare e accordi di
collaborazione;
6° Ufficio: posizione quadro;
7° Ufficio: Trattamento Economico.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: definire la struttura ordinativa e organica degli
Enti/Reparti della FA; concorrere a elaborare quella interforze e
internazionale; trattare gli aspetti connessi con il personale
militare e civile (reclutamento, stato giuridico, avanzamento,
trattamento economico, formazione e impiego) e seguire
l’evoluzione della legislazione vigente di interesse della FA.
Reparto Generale Sicurezza
Il Reparto si articola su:
Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
1° Ufficio: Attività informative difensive e abilitazioni di
sicurezza;
2° Ufficio: INFOSEC;
3° Ufficio: Sicurezza e Segreteria Speciale principale
COSMIC/ATOMAL-UE/SS;
Gruppo Carabinieri Sicurezza.
L’Ordinamento in AM
55
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’esercizio delle
attribuzioni di Organo Centrale di Sicurezza della FA; curare gli
adempimenti relativi al procedimento di rilascio del NOS; svolgere
attività di ricerca e controllo dei fatti afferenti alla sicurezza
nell’ambito dell’AM; supportare le Superiori Autorità nell’esercizio
in FA delle attribuzioni di sicurezza.
Il Reparto mantiene un collegamento tecnico con il Capo di
SMA in relazione alle sue attribuzioni quale Organo Centrale di
Sicurezza. Dal Capo Reparto dipende il Centro Coordinamento
Sicurezza AM di Ciampino, deputato a svolgere attività di ricerca e
controllo dei fatti afferenti la sicurezza in ambito AM e di concorso
nel settore delle informazioni operative. Dal Comandante del
Centro dipendono due Gruppi Sicurezza, che dirigono, coordinano
e controllano i Nuclei Sicurezza dipendenti, sia in Italia
(complessivamente 30, suddivisi per aree geografiche di
responsabilità) sia quelli all’estero53 inseriti nell’ambito di unità AM
in OFCN.
3° Reparto “Pianificazione dello Strumento Aerospaziale”
Il Reparto si articola su:
Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
1° Ufficio: Pianificazione Generale e Trasformazione;
2° Ufficio: Politica di Generazione e Impiego delle Forze
Aerospaziali;
3° Ufficio: Politica Spaziale Aeronautica;
4° Ufficio: Politica Internazionale Aeronautica;
5° Ufficio: Addestramento al Volo, Esercitazioni e
Valutazioni;
6° Ufficio: Forze Speciali, Non Convenzionali e di
Protezione.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: formulare gli indirizzi per la preparazione e l’impiego
dello strumento aerospaziale; concorrere alla definizione della
politica di sicurezza e difesa nazionale; curare gli aspetti connessi
L’Ordinamento in AM
56
con la cooperazione tecnico-militare della FA in ambito
internazionale.
Dal Capo Reparto dipendono il Centro di Eccellenza per
Aeromobili a Pilotaggio Remoto (CdE APR), la RAMi EAG di High
Wycombe (GBR), la RAMi presso il Pentagono – Washington DC
(USA), la RAMi presso il Quartier Generale dello Stato Maggiore
della Difesa di Kuwait City (KWT) e la RAMi USAFE A2 di Ramstein
(DEU).
Il CDEAPR, con sede presso l’aeroporto di Amendola, ha il
compito di supportare lo sviluppo interforze del settore aeromobili
a pilotaggio remoto, ricercando soluzioni integrate a vantaggio
dell’interoperabilità e perseguendo l’efficace condotta delle
operazioni di settore.
4° Reparto “Logistica”
Il Reparto si articola su:
Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
1° Ufficio: Programmi C4 ISTAR;
2° Ufficio: Programmi Mezzi Pilotati, Sistemi ed
Armamento Aereo;
3° Ufficio: Velivoli a Pilotaggio Remoto, Sistemi Spaziali,
Mezzi e Sistemi per il Combat Support;
4° Ufficio: Servizi di Supporto e Infrastrutture;
5° Ufficio: Programma F-2000;
6° Ufficio: Programma JSF.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: fornire gli indirizzi per l’acquisizione dei mezzi, dei
sistemi, degli equipaggiamenti, delle infrastrutture e dei servizi
della FA, nonché per il loro mantenimento; seguire i programmi
nazionali e internazionali assegnati e mantenere i contatti con
l’industria aerospaziale.
Dal Capo Reparto dipende l’Esperto Nazionale presso
l’Agenzia NACMA54 di Bruxelles (BEL).
5° Reparto “Comunicazione”
54 NATO ACCS (Air Command and Control System) Management Agency.
L’Ordinamento in AM
57
Il Reparto si articola su:
Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
1° Ufficio: Strategie di Comunicazione;
2° Ufficio: Relazioni esterne;
3° Ufficio: Pubblicistica, editoria e multimedialità;
4° Ufficio: Storico;
5° Ufficio: Cerimoniale.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: promuovere i valori, il ruolo e l’immagine dell’AM
secondo le linee evolutive della società, sviluppando politiche
comunicative e strategie di comunicazione calibrate alla
dimensione militare; curare gli aspetti connessi al cerimoniale che
prevedono la partecipazione del Capo di SMA e del Sottocapo di
SMA e assolvere le funzioni di collegamento con le Associazioni
aeronautiche curando la sincronizzazione delle iniziative da queste
provenienti con gli intenti di FA.
6° Reparto “Affari Economici e Finanziari”
Il Reparto si articola su:
Responsabili di Progetto (dipendenti dal Vice Capo
Reparto);
Organi di staff del Capo Reparto;
1° Ufficio: Pianificazione, Programmazione Integrata e
Bilancio;
2° Ufficio: Gestione Bilancio;
3° Ufficio: Controllo di Gestione;
4° Ufficio: Accordi e Studi Economico – Finanziari.
Il compito assegnato al Reparto può essere così
sintetizzato: predisporre gli strumenti finanziari e di bilancio
necessari per la pianificazione strategica dell’AM e per la
realizzazione dello Strumento Aerospaziale.
Ufficio Generale per la Circolazione Aerea Militare
L’Ufficio si articola su:
Organi di staff del Capo Ufficio Generale;
1º Ufficio: Regolamentazione e Certificazione dei Servizi
della Navigazione Aerea e delle Procedure di Volo;
L’Ordinamento in AM
58
2º Ufficio: Regolamentazione e Certificazione operazioni
volo e Aeroporti;
3º Ufficio: Supervisione e Sicurezza ATM.
Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così
sintetizzato: supportare il Capo di SMA nell’espletamento delle
funzioni di alta direzione tecnica, di regolamentazione, di
certificazione, di vigilanza e controllo attinenti la circolazione aerea
militare e la fornitura dei servizi per la navigazione aerea.
Ufficio Generale per l’Innovazione Manageriale
L’Ufficio si articola su:
Organi di staff del Capo Ufficio Generale;
1° Ufficio: Sviluppo Sistema Gestione Qualità;
2° Ufficio: Gestione Progetti (P3O).
Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così
sintetizzato: assistere gli Alti Comandi e gli Organismi di Vertice
della FA nel settore dell’Innovazione Manageriale al fine di attuare
il costante miglioramento dei processi decisionali finalizzati
all’attuazione sinergica di programmi e progetti.
Ufficio Generale Consulenza e Affari Giuridici dell’AM
L’Ufficio si articola su:
Organi di staff del Capo Ufficio Generale;
1° Ufficio: Affari giuridici amministrativi, civili e
internazionali;
2° Ufficio: Affari giuridici penali, disciplina e legislazione
aeronautica.
Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così
sintetizzato: assicurare univocità di indirizzo alla consulenza
giuridica, finalizzata alla omogenea trattazione delle pratiche in
materia di diritto. Fornire, nel settore della potestà disciplinare e
delle inchieste, consulenza per il CaSMA, SCaSMA, Alti Comandanti
e gli Organismi di Vertice della FA; curare la trattazione delle
pratiche giuridiche di maggiore rilievo per la FA, delle pratiche in
materia disciplinare riguardanti il personale in servizio presso gli
AACC e OOVV e delle pratiche connesse all’esercizio della funzione
di Polizia Giudiziaria Militare dell’Autorità di Vertice di FA e degli
AACC e OOVV.
L’Ordinamento in AM
59
Ufficio Generale per lo Spazio
L’Ufficio si articola su:
Organi di staff del Capo Ufficio Generale;
1° Ufficio: Innovazione per l’aerospazio;
2° Ufficio: Politica spaziale e operazioni.
Il compito assegnato all’Ufficio Generale può essere così
sintetizzato: definire la policy di FA nel settore spaziale e
aerospaziale nonché la strategia e le risorse necessarie al
conseguimento degli obiettivi dell’AM; delineare le linee di
sviluppo capacitivo del settore e le tecnologie abilitanti; assicurare
l’utilizzo integrato, coordinato e sincronizzato dei servizi e delle
capacità aerospaziali e spaziali; mantenere i rapporti con le
Istituzioni coinvolte nello sviluppo e ammodernamento dei sistemi
spaziali e con l’Agenzia Spaziale Italiana; definire i profili di
addestramento del personale impiegato nel settore.
UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ b.
AMMINISTRATIVA – AERONAUTICA MILITARE (UCRA – AM)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di Palazzo AM
(PALAM) ed è retto da un Gen. SA/DA.
La missione è la seguente:
“Curare il complesso delle attività tecnico-amministrative per la gestione
delle risorse finanziarie iscritte nei capitoli delle Unità Previsionali di Base
(UU.PP.BB.) del CRA dell’AM, nell’ambito della programmazione
finanziaria approvata ed in linea con le direttive impartite dal CaSMA.
Assicurare il finanziamento degli Enti/Distaccamenti/Reparti di FA, la resa
dei relativi conti amministrativi e patrimoniali ed esercitare l’azione di
controllo amministrativo nei confronti degli Enti stessi.
Svolgere gli adempimenti amministrativo-contabili relativi alla
liquidazione delle fatture nell’ambito della contabilità ordinaria”.
L’Ordinamento in AM
60
1° UfficioPrevisione dei Fabbisogni e
Gestione Cassa
4° UfficioConsulenza, Controllo e
Contenzioso
CAPO UFFICIO GENERALE
2° UfficioContratti beni e Servizi
5° UfficioLiquidazione Fatture
3° UfficioContratti Lavori del Genio
Miliare
Ufficio Coordinamento Generale
Vice Capo Ufficio GeneraleSegreteria
DIREZIONE DI AMMINISTRAZIONE (1)
(1) ENTI DOTATI DI AUTONOME TOO
CENTRI CONTRATTUALI(1)
Gli Uffici sono posti alle dipendenze di un Ufficio di Coordinamento
Generale retto da un Brig. Gen. CCrn, da cui dipendono la Direzione di
Amministrazione (DIRAMM) e i Centri Contrattuali.
UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA PREVENZIONE c.
ANTINFORTUNISTICA E DELLA TUTELA AMBIENTALE
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).
La missione è la seguente:
“Formulare la politica della FA nel settore della tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro e della tutela ambientale, favorendo la
creazione e condivisione di una cultura antinfortunistica; definire le linee
di indirizzo per l’attività di prevenzione nei settori di competenza”.
L’Ordinamento in AM
61
CAPO UFFICIO GENERALE
2° UfficioAmbiente
1° UfficioPrevenzione
Consulente Giuridico
Vice Capo Ufficio Generale
Segreteria
Comandante della Squadra Aerea, del Comando Logistico, della 1ª RA e del COMAER (1)
(1) Collegamento tecnico per le attività consulenza antinfortunistica e ambientale
UFFICIO GENERALE DI COORDINAMENTO DELLA VIGILANZA d.
ANTINFORTUNISTICA (UCOVA)
L'Ufficio Generale ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è
retto da un Gen. DA/BA (o gradi corrispondenti).
La missione è la seguente:
“Svolge le attività di vigilanza ispettiva e tecnico-amministrativa nel
campo della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro degli Enti
di Forza Armata e conduce, su delega, le indagini in materia”.
L’attività ispettiva è condotta da personale qualificato Ufficiale di
Polizia Giudiziaria (UPG).
L’Ordinamento in AM
62
CAPO UFFICIO GENERALE
2° UfficioVigilanza Tecnico-Amministrativa
1° UfficioVigilanza Ispettiva
Consulente Giuridico
Vice Capo Ufficio Generale
Segreteria
DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE e.
DELL’AERONAUTICA (DIPMA)
LA Direzione ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retta da
un Gen. SA/DA.
La missione è la seguente:
“Attuare gli indirizzi di politica formativa e di impiego del Capo di SMA
attraverso la gestione e la finalizzazione dei programmi e delle pratiche
relative all’impiego del personale militare dell’AM”.
DIRETTORE
Segreteria Particolare
2° UfficioImpiego Ufficiali
Direttivi
4° UfficioImpiego Personale
non Direttivo
5° UfficioGenerazione Forze
di Crisi
1° UfficioImpiego Ufficiali
Dirigenti
Ufficiale addetto
Consulente Medico Legale
Ufficio del DirettoreUfficio Contenzioso e
Consulenza Giuridica per l’Impiego
3° UfficioImpiego Enti
Internazionali e Organismi di
Sicurezza
Vice Direttore
L’Ordinamento in AM
63
ISPETTORATO PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISV)55 f.
L'Ispettorato ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è retto
da un Gen. DA/BA.
La missione è la seguente:
“Formulare la policy di FA nel settore della Sicurezza del Volo (SV),
svolgere attività di prevenzione ed osservazione presso Reparti ed Enti
della FA e definire le linee guida per l’attività di investigazione sugli
incidenti di volo”.
ISPETTORE SV
Segreteria
1° UfficioPrevenzione
2° UfficioInvestigazione(1)
3° UfficioGiuridico
Vice Ispettore
COMANDANTI DI VERTICE
(1) Collegamento tecnico: il Capo del 2º Ufficio con i Comandanti di Vertice, per gli aspetti connessi alla investigazione degli incidenti/inconvenienti di volo occorsi ad aeromobili appartenenti ai rispettivi Alti Comandi
ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO (ISSV) g.
L'Istituto ha sede presso il comprensorio di PALAM ed è presieduto
da un Gen. DA/BA che si identifica con l'Ispettore per la Sicurezza del
Volo.
La missione è la seguente:
“Assicurare la formazione del personale operatore nel settore della
Sicurezza del Volo a livello nazionale riguardo aeromobili militari e di
Stato”.
55 Art. 140 del COM.
L’Ordinamento in AM
64
PRESIDENTE
1ª SezioneFormazione e Corsi SV
2ª SezioneRivista Sicurezza Volo
Segreteria Corsi
Ufficio Formazione e Divulgazione
3ª SezioneStudi, Ricerca e Analisi
GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI E CAPI DEL CORPO DEL h.
GENIO, DI COMMISSARIATO E SANITARIO AERONAUTICO56
Sono consulenti del Capo di SMA per le questioni attinenti al
rispettivo Ruolo/Corpo, con particolare riguardo alla formazione e ai
profili d’impiego del personale, fornendo un parere tecnico non
vincolante in termini d’impiego e, quando richiesto, per le questioni
tecniche di competenza dei ruoli citati.
Sono altresì membri della Commissione Superiore di Avanzamento
quando la valutazione riguarda gli Ufficiali del rispettivo Ruolo/Corpo.
Per quanto riguarda il Capo del Corpo di Commissariato è referente
dell’AM per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza.
Per assolvere alle proprie funzioni, dispongono di un apposito
Ufficio.
COMANDO 1ª REGIONE AEREA i.
Il Comando della 1ª Regione Aerea ha sede a Milano ed è retto da
un Gen. SA/DA.
La missione è la seguente:
“Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli Enti e le
Amministrazioni Territoriali/Locali. Garantire l'espletamento delle attività
56 Artt. da 147 a 150 del COM.
L’Ordinamento in AM
65
di natura presidiaria e costituire il naturale anello di congiunzione tra la
FA e gli enti governativi locali. Trattare le pratiche del personale in
congedo che risiede nell'area di giurisdizione. Curare gli aspetti previsti
per norma in materia di mobilitazione, servitù57, servizi e vincoli militari,
territorio e patrimonio. Concorrere con le autorità governative alla
organizzazione e gestione nelle situazioni di pubbliche calamità”.
COMANDANTE
Ufficio Comando
Ufficiodel Cappellano Militare
Vice Comandante
Segreteria Particolare
Ufficio Territoriale Personale
Ufficio Territorio e Patrimonio
Ufficio Affari Generali
Sezione Pubblica Informazione, Relazioni Esterne e Cerimoniale
Centro Logisticoe Sportivo di Presidio
Ufficiale Addetto
Organo Periferico di Sicurezza
Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante della 1ª
Regione Aerea.
57 Una servitù (o servitù prediale nel caso di terreni), nel lessico giuridico, indica un diritto reale minore di godimento su cosa
altrui, consistente nel peso o limitazione imposto a un fondo (detto servente) per l'utilità di un altro fondo (detto
dominante) appartenente a un'altra persona (art. 1027 del Codice Civile italiano).
L’Ordinamento in AM
66
COMANDANTE1ª REGIONE AEREA
Comando Aeroporto /Quartier Generale della
1ª Regione Aerea - Linate
Centro Logistico di Supporto Areale Istituto
U. Maddalena - Cadimare
Distaccamento AM Capo Mele
Distaccamento Aeroportuale Dobbiaco
In particolare, il Centro Logistico di Supporto Areale / Istituto U.
Maddalena - Cadimare garantisce "il supporto logistico ai corsi
addestrativi per il personale della FA, delle altre FF.AA. e corpi Armati
dello Stato, svolti sul sedime di Cadimare", provvede "alle azioni di
competenza derivanti dall'applicazione della normativa concernente la
gestione degli organismi che espletano attività di protezione sociale" e
garantisce "il corretto funzionamento dell'Istituto U. Maddalena",
curando la formazione etica, morale e culturale dei giovani volontari in
ferma speciale".
COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA (COMAER) j.
Il Comando Aeronautica Militare di Roma (COMAER) ha sede
presso l’Aeroporto di Centocelle (Roma) ed è retto da un Generale di
Squadra AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con Enti e
Amministrazioni Territoriali nell’area della Capitale.
Assolvere le funzioni previste dalla Pubblicazione OD.1 in merito ai
compiti assegnati quale organismo presidiario nell’ambito del territorio
dell’area della Capitale.
Assicurare il supporto amministrativo agli enti di FA e a quelli interforze
ubicati nel comprensorio di Palazzo AM (PALAM), dell’Aeroporto di
Centocelle e dell’Aeroporto di Vigna di Valle”
L’Ordinamento in AM
67
Dal Comandante del COMAER dipendono:
il Comando Supporti Enti di Vertice (COMSEV);
il Comando Aeroporto di Centocelle – Quartier Generale del
COMAER;
il Comando Aeroporto Vigna di Valle / Centro Storiografico e
Sportivo dell’AM.
In particolare, il COMSEV è l’Ente deputato a assicurare il supporto
logistico agli Enti di FA e interforze ubicati nel comprensorio di PALAM.
Dal Comandante del COMSEV dipende il Distaccamento Aeronautico
Terminillo.
COMANDANTE
Ufficio Amministrazione
Ufficio del ComandanteComando Supporti Enti di Vertice (1)
Segreteria Particolare
Comando Aeroporto Vigna di Valle/Centro Storiografico e
Sportivo dell’AM (1)
Ufficio Presidio e Cerimoniale
Servizio Amministrativo PALAM
Servizio Amministrativo Vigna di Valle
Comando Aeroporto di Centocelle/Quartier Generale del
COMAER (1)
Servizio Amministrativo Centocelle
Distaccamento Aeronautico -Terminillo (1)
Ufficio Coordinamento Tecnico-Logistico
(1) ENTE DOTATO DI AUTONOME TOO
Ufficiale Addetto
UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’AM k.
L’Ufficio, costituito nel 2008 e posto alle dirette dipendenze del
Capo di SMA, ha il compito di coordinare l’azione pastorale dei Cappellani
militari della FA e di curare l’assistenza spirituale del personale militare e
civile in servizio presso gli enti di FA e interforze con sede nel
comprensorio di Palazzo AM e aree adiacenti.
L’Ordinamento in AM
68
8. COMANDI DI VERTICE DELL’AERONAUTICA MILITARE
I Comandi di Vertice dell’AM (cd. Alti Comandi), retti da Generali di
Squadra Aerea, sono il risultato della profonda opera di trasformazione
organizzativa che ha interessato il Dicastero e, in particolare, l’area
Tecnico/Operativa delle tre Forze Armate alla fine degli anni ’90. Tale
ristrutturazione, che da un punto di vista normativo è stata originariamente
introdotta con il D.Lgs. 464/97, trova adesso il proprio fondamento giuridico
nel COM.
Essi dipendono dal Capo di Stato Maggiore dell’AM.
COMANDO DELLA SQUADRA AEREA58 a.
Retto da un Generale di Squadra Aerea, il CSA è stato oggetto di
una complessa riorganizzazione ordinativa mirata a:
razionalizzare le funzioni di generazione, addestramento e
sostentamento delle Forze;
attestare presso il COA la capacità di “Component Command” ai
fini della pianificazione e della condotta delle operazioni aeree
mediante il trasferimento degli uffici “A” da Centocelle a Poggio
Renatico.
Contestualmente il CSA, in aderenza a quanto previsto nel
“Progetto Governance”, è stato rilocato presso PALAM.
Il processo di riordino ha reso possibile la costituzione di una
struttura in grado di esprimere le 7 capacità operative fondamentali
(prepare, operate, project, inform, protect, sustain, command) nel
processo di generazione, approntamento e impiego dei Force Elements,
in linea con quanto stabilito dagli indirizzi di carattere interforze59.
La recente ristrutturazione del settore METEO, finalizzata a
incrementarne efficacia e efficienza tramite una razionalizzazione di
strutture e funzioni, ha comportato per l’AC:
la costituzione nello SM del CSA del “Reparto per la Meteorologia”,
articolato su una Sezione in posizione di staff (“Coordinamento e
Rivista Meteorologica Aeronautica”) e 2 Uffici (“Sistemi e Risorse” e
“Regolamentazione e Cooperazione”). Il Capo Reparto per la
Meteorologia è, nel rispetto degli indirizzi di policy definiti dallo SMA,
il Rappresentante Nazionale presso l’Organizzazione Meteorologica
58 Art. 142 del COM. 59 “Direttiva per la Pianificazione Generale della Difesa” SMD-PG-001.
L’Ordinamento in AM
69
Mondiale e gli Organismi Direttivi delle Agenzie Internazionali di
settore;
il riordino della “Sezione Meteorologia” in “Ufficio Meteorologico”
nell’AOC del COA;
la rivisitazione di funzioni e competenze del Centro Nazionale di
Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) e la contestuale
costituzione, alle dipendenze della 9ª Brigata Aerea ISTAR- EW, del
Centro Operativo per la Meteorologia (COMET);
la riorganizzazione del “Centro AM di Montagna” Monte Cimone
(CAMM) e del “Reparto Sperimentazioni di Meteorologia Aeronautica”
(ReSMA) ridenominato “Centro Tecnico per la Meteorologia” che
diventano Reparti del Comando Logistico dell’AM.
Il CSA, in estrema sintesi, si configura quale staff operativo del
CFA e sovraintende alla preparazione e all’impiego delle forze. È altresì
l’Alto Comando mediante il quale viene esercitato il Comando e Controllo
sugli assetti dell’AM impegnati in attività operativa ed esercitativa.
La missione è la seguente:
“Assicurare la generazione delle forze in accordo agli intendimenti delle
SS.AA., nel pieno rispetto dei requisiti e degli standard previsti per i
singoli Force Elements.
Assicurare, avvalendosi delle articolazioni dipendenti, l’efficace impiego
delle Forze Aeree, attraverso un processo di pianificazione operativa e di
gestione delle operazioni, sulla base delle direttive e per il livello di
comando e controllo attribuito alle Superiori Autorità.
Generare, approntare ed impiegare con efficacia ed efficienza le capacità
aero-spaziali disponibili per l'assolvimento dei compiti assegnati alla
Forza Armata e per contribuire alle operazioni interforze e interalleate
dentro e fuori il territorio nazionale.
Costituire, attraverso la produzione di capacità, competenza e cultura
aero-spaziale, efficace riferimento verso il COI/COFS per le esigenze
operative/esercitative interforze.
Gestire il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e i Servizi di
Assistenza al Volo e della Difesa Aerea”.
L’Ordinamento in AM
70
COMANDANTE
Ufficiale Addetto
Segreteria Particolare
Vice Comandante
Segreteria
Responsabili di Progetto
Ufficio Generale del Com.te della S.A.
Segreteria
Ufficio Comando
Ufficio Personale
Stato Maggiore del CSA
R.A.M.I.ALBACETE
Comando Operazioni Aeree
Comando delle Forze da Combattimento
Comando Forze di Supporto e Speciali
9ª Brigata Aerea ISTAR-EW
Il COMCSA è quindi chiamato a svolgere i compiti relativi alle
seguenti attività:
Generazione e preparazione delle Forze mediante:
addestramento ed esercitazioni;
supporto tecnico, logistico e amministrativo.
Impiego delle Forze attraverso una struttura di comando e
controllo in grado di dirigere e controllare lo svolgimento delle
operazioni aeree, interoperabile in ambito interforze e
internazionale.
(1) Il Vice Comandante
È un Generale di Squadra Aerea, la cui posizione è attivabile in
relazione a esigenze determinate dal Comandante del CSA, che svolge
le funzioni vicarie di comando. Coadiuva il Comandante in ogni
attività, partecipando alle attività informative e decisionali.
(2) Lo Stato Maggiore
E’ responsabile dello sviluppo delle attività dello Stato Maggiore,
secondo le direttive e gli obiettivi fissati dal Comandante del CSA.
Indirizza, coordina e controlla l’attività degli Uffici e dei Reparti
dipendenti.
Individua le esigenze di adeguamento degli organici dei
Reparti/Enti dipendenti.
L’Ordinamento in AM
71
Definisce le esigenze di risorse tecnico-finanziarie e materiali, le
modalità di ripartizione, per l’Alto Comando e per i Reparti/Enti
dipendenti, nonché i criteri e le priorità per la gestione e il
sostentamento delle Forze.
Emana direttive per la difesa e la sopravvivenza al combattimento
delle forze, contribuendo all'individuazione di equipaggiamenti,
dotazioni materiali e mezzi, per l’addestramento e l’impiego dei
Reparti/Enti dipendenti, definendo programmi, procedure
esecutive, tecniche e tattiche di impiego, per il conseguimento e il
mantenimento della prevista capacità operativa.
Coordina e controlla l’attività dei Reparti/Enti del CSA, verificando
che il livello addestrativo conseguito sia in linea con gli standard
fissati dal Comandante del CSA.
Coordina con il Comando Scuole dell’AM/3ª RA i programmi
addestrativi e operativi dei Reparti di Volo.
Definisce, in coordinamento con ISPAVIAMAR, le norme per
l’addestramento tecnico-professionale dei piloti e degli equipaggi
di volo dell’Aviazione per la Marina.
Coordina con gli altri Alti Comandi le attività di interesse in ambito
interforze e internazionale.
Svolge azione di controllo sull’applicazione delle direttive relative
alla condotta ed il controllo delle ispezioni reali e simulate
connesse all’Arms Control ed alle misure CSBM, ponendo in essere
le azioni per la risoluzione delle diverse problematiche.
In qualità di Referente Unico dei Servizi per la Navigazione Aerea
assicura, sulla base delle disposizione del ComCSA, la
predisposizione ed il coordinamento delle azioni per la fornitura
standardizzata dei SNA della Forza Armata, assicura il
coordinamento tecnico e la cooperazione tra AACC/OOVV/OTC per
l’erogazione del Servizio Meteorologia Aeronautica (MET), servizio
informazioni aeronautiche (AIS), servizio traffico aereo (ATS),
comunicazione navigazione e sorveglianza (CNS), inoltre cura i
rapporti con i fornitori dei SNA civili per gli aspetti tecnico-
operativi di mutuo interesse.
Esercita le funzioni di responsabile della formazione (Training
Manager), per la formazione Specialistica e l’Addestramento dei
controllori militari del traffico aereo, nei confronti dell’ENAC.
L’Ordinamento in AM
72
CSA –CAPO DI STATO MAGGIORE
Ufficio Logistica & C.I.S.
Ufficio Risorse Umane e Ordinamento
Ufficio del CaSM
RAMI TLP Albacete (E)
Vice Capodi Stato Maggiore
Ufficio Coordinamento Operazioni
Sala Situazioni di Vertice
Ufficio Supporti Sistema d’Arma
UfficioAddestramento
UfficioSpazio Aereo
Ufficio Risorse Finanziarie
Uff. Implement. Prog./Prog. e Sist. di Gest. Qualità
Sezione Visite ConoscitiveSezione Protocollo
e Segreteria
Repartoper la Meteorologia
(3) Comando Operazioni Aeree (COA)
Comando Intermedio retto da un Gen. SA/DA posto alle
dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso il
sedime di Poggio Renatico (FE)
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficace impiego delle Forze, attraverso un processo di
pianificazione operativa e di gestione delle operazioni/esercitazioni.
Assicurare la condotta delle Operazioni Aeree al fine di assolvere i
compiti assegnati dal Comandante della Squadra Aerea nell’ambito
dell’impiego delle Forze. In tale contesto e per il tramite dell’Air
Operation Centre (AOC) Nazionale sono esercitati gli opportuni e
commisurati livelli di Comando e Controllo sugli assetti della D.A., del
T.A., e del S.A.R.
Addestrare il personale a operare all’interno delle strutture di
Comando e Controllo nell’ambito di impiego nazionale, di coalizione,
multinazionale ovvero all’interno delle organizzazioni NATO e UE.
Approntare un nucleo iniziale di Joint Force Air Component Command
(Core JFACC).
Assicurare la preparazione, direzione/supervisione di tutte le attività
esercitative nelle diverse fasi di organizzazione e di gestione
esecutiva.
L’Ordinamento in AM
73
Provvedere alla pianificazione e all’impiego operativo dei sistemi e del
personale delle Unità ASACS (Air Surveillance And Control System) e
GBAD (Ground Based Air Defence), curando il conseguimento e
mantenimento dell'efficienza tecnico-operativa dei sistemi di Difesa
Aerea.”
COMANDANTE
Reparto Preparazione alle Operazioni
Vice Comandante (2)
Ufficio Affari Giuridici, Cons. legaleStudi e Ricerca (U.A.Gi.Co.)
Reparto Supporto Servizi Generali
(RSSG) (1)
Reparto Servizi Coord. e Controllo AM CIAMPINO
(RSCCAM) (1)
RAMI CDAOA Parigi (FRANCIA)
Segreteria Particolare (3)
Ufficiale Addetto (3)
NOTE:(1) Enti dotati di autonome TOO.(2) P.O. ricoperta dall’Ufficiale Generale più anziano tra il Comandante R.P.O. e il Comandante AOC Nazionale.(3) Articolazioni attive solo quando il Com.te del COA è Gen. S.A.(4) Reparto D.A.M.I. (Reparto Difesa Aerea Missilistica Integrata)
Ufficio Comando
Reparato Mobile Comando e Controllo
(RMCC) (1)
Ufficiale alla S.V.
Ufficio Coordinamento Operativo
Air Operation Centre(AOC) Nazionale
REPARTO D.A.M.I. (4)
RAMI EATC Eindhoven (OLANDA)
22° GRAM(Licola) (1)
In particolare, Il Comandante del COA:
esercita il Controllo Operativo (OPCON) sugli assetti dedicati alla
Difesa Aerea Nazionale, al SAR, al Trasporto Aereo militare
(esclusi i voli di stato) e quelli dedicati a Operazioni nazionali di FA
e interforze;
impiega le Forze assegnate attraverso delle strutture di
Pianificazione dedicate;
emana l'Ordine di Operazioni (OPORDER) relativo alla fase di
"pianificazione operativa discendente";
assicura la supervisione, il coordinamento e l'approvazione
dell'attività di Traffico Aereo Operativo (Operational Air Traffic-
OAT);
è responsabile della predisposizione e del funzionamento
operativo del sistema di Difesa Aerea60 quale complesso delle
60 La Difesa Aerea è costituita da una rete di sensori elettronici - a terra, fissi o mobili - per l’avvistamento, il riporto e il
controllo di aeromobili in volo. La dislocazione tattica degli Enti Difesa Aerea è attuata in modo da consentire la totale copertura radar dello spazio aereo e la parziale sovrapposizione della copertura di due o più postazioni radar confinanti, allo
scopo di sopperire all’eventuale inoperatività di una postazione con la copertura radar dell’unità vicina. La rete radar
nazionale, basata a terra, è costituita da GrRAM (Gruppo Radar Aeronautica Militare) e SqRR (Squadriglia Radar Remota).
L’Ordinamento in AM
74
unità ASACS (Air Surveillance and Control System) e SBAD
(Surface Based Air Defence).
(a) REPARTO MOBILE DI COMANDO E CONTROLLO – Bari Palese
Retto da un Colonnello AAran C.S.A.D.A.M.I., dipende
gerarchicamente dal Capo Reparto Preparazione alle Operazioni del
COA.
La missione è la seguente:
“Assicurare al Comandante del COA l’esercizio della funzione di
Comando e Controllo mediante uno strumento rischierabile61 di tipo
modulare, trasportabile, flessibile, sicuro, tecnicamente
autosufficiente, integrato con i sistemi nazionali di Forza Armata e
interoperabile con quelli interforze, NATO e dei Paesi Alleati”.
(b) REPARTO SUPPORTO SERVIZI GENERALI – Poggio Renatico
Retto da un Colonnello AArnn/AAran, dipende
gerarchicamente dal Comandante del COA.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto logistico-amministrativo e la sicurezza delle
installazioni al Comando Operazioni Aeree e agli organismi
coubicati Nazionali e NATO”.
Assolve le funzioni di Quartier Generale Interforze a supporto dei
Comandi NATO/Internazionali coubicati.
(c) REPARTO SERVIZI COORDINAMENTO E CONTROLLO AM –
(RSCCAM) – Ciampino
Retto da un Colonnello AAran C.S.A.T.A., dipende
gerarchicamente dal Comandante dell’AOC Nazionale del COA. Ha
alle dipendenze tre SCCAM di Milano Linate, Abano Terme e
Brindisi, retti da Tenenti Colonnelli AAran C.S.A.T.A.
La missione comune è la seguente:
“Assicurare, nello spazio aereo di competenza, il supporto alle
operazioni aeree, attraverso il controllo e il coordinamento del
Traffico Aereo Operativo (OAT), la gestione dello spazio aereo a
61 Il Reparto ha il requisito operativo della mobilità, ed è pertanto dotato di equipaggiamenti (container mobili attrezzati) che
consentono di assicurare le funzioni di Comando e Controllo. É rischierabile per operazioni fuori area e viene periodicamente attivato per la conduzione di operazioni/esercitazioni al fine di addestrare il personale e mantenere
l’efficienza.
L’Ordinamento in AM
75
livello pre-tattico e tattico ed il coordinamento delle attività della
Difesa Aerea nel contesto del Traffico Aereo Generale.”
In aggiunta il RSCCAM di Ciampino, quale Ente sovraordinato
agli altri tre Servizi:
“Assicura l’efficienza operativa dei Servizi dipendenti provvedendo
alla regolamentazione della fornitura del servizio, alla
standardizzazione delle procedure operative, al coordinamento e al
controllo delle attività/compiti operativi assegnati”.
(d) 22° GRUPPO RADAR AM (GrRAM) - Licola
Retto da un Tenente Colonnello AAra, dipende
gerarchicamente dal Comandante dal Reparto D.A.M.I.
La missione è la seguente:
"Sorvegliare lo Spazio Aereo nell'area assegnata/di responsabilità.
Identificare il traffico nell'area di responsabilità. Svolgere quando
delegato le funzioni del controllo tattico dei mezzi attivi di Difesa
Aerea. Condurre le azioni tattiche. Diffondere le informazioni
relative alla situazione aerea nell'area di responsabilità agli altri
Centri della rete di Comando e Controllo della F.A. Concorrere alle
operazioni aeree ed in particolare alle operazioni SAR.
Sovraintendere all’attivitò tecnico-operativa svolta dalle dipendenti
Squadriglie R.R.".
(4) Comando Forze da Combattimento
Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea
alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede
a Milano.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi
della difesa aerea, di attacco e di ricognizione, provvedendo
all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali,
all’addestramento e standardizzazione del personale ed al costante
aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative.”
L’Ordinamento in AM
76
COMANDANTE
Ufficio Forzedi Attacco e Ricognizione
Ufficio Gestione Risorse
Ufficio Comando
Vice Comandante
UfficialeSicurezza Volo
Consulente Giuridico
Ufficio Forzedella Difesa Aerea
Di seguito sono elencati gli Enti dipendenti dal Comandante delle
Forze da Combattimento.
COMANDANTECOMANDO FORZE
DA COMBATTIMENTO
2° StormoRivolto
RAMIMoody (USA)
Comando Aeroportodi Aviano
RAMIHolloman (USA)
6° StormoGhedi
37° StormoTrapani
36° StormoGioia del Colle
4° StormoGrosseto
32° StormoAmendola
51° StormoIstrana
313° G.A.A.Rivolto
Squadriglia Collegamenti
Linate
(a) 2° STORMO – Rivolto
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare e mantenere la prevista prontezza operativa della
componente missilistica della F.A.
L’Ordinamento in AM
77
Assicurare il regolare svolgimento dei servizi aeroportuali ed il
mantenimento delle infrastrutture e degli impianti anche a favore
del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico operante sulla base e
quant’altro necessario per il transito di altri velivoli.
Concorrere nel rispetto delle direttive emanate dalle SS.AA., al
servizio di Difesa Aerea.”
(b) 4° STORMO - Grosseto
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la difesa aerea dell’area d'interesse nazionale,
concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo
relativo.
Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel
quadro della partecipazione a operazioni internazionali di
prevenzione e gestione della crisi.
Assicurare la conversione operativa dei piloti della F.A. da
impiegare nella linea EF2000”.
(c) 6° STORMO - Ghedi
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di
attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie, ricognizione
elettronica e di supporto alle forze di attacco contro obiettivi relativi
alle forze e al potenziale nemico.
Assicurare l’attività di conversione operativa e di standardizzazione
per gli equipaggi di volo assegnati alla linea Tornado IDS/ECR per il
loro successivo inserimento nei Reparti Operativi.”
Il 6° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeroportuale di Piacenza.
(d) 32° STORMO - Amendola
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la capacità di effettuare operazioni di
attacco, combinate e di supporto alle forze di superficie contro
obiettivi relativi alle forze e al potenziale bellico nemico.
L’Ordinamento in AM
78
Svolgere l’attività operativa, addestrativa e tecnica degli aeromobili
a pilotaggio remoto, al fine di acquisire e mantenere la capacità di
effettuare operazioni ISTAR nazionali e di coalizione.”
Il 32° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeronautico di Jacotenente (FG).
(e) 36° STORMO - Gioia del Colle
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la difesa aerea dell’area d'interesse nazionale
concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo
relativo.
Effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel
quadro della partecipazione a operazioni internazionali di
prevenzione e gestione della crisi”.
(f) 37° STORMO - Trapani
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la difesa aerea dell’area d’interesse nazionale,
concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo
relativo”.
Il 37° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeroportuale di Pantelleria (TP) e il Distaccamento AM di
Lampedusa (AG).
(g) 51° STORMO - Istrana
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare e mantenere la prevista prontezza ed efficienza
operativa dell’Ente, necessaria per effettuare operazioni di attacco
e ricognizione contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale
bellico nemico, nonché operazioni combinate di supporto alle forze
di superficie.
Assicurare l’addestramento operativo dei piloti e la
standardizzazione delle procedure d’impiego per la linea AMX.
Concorrere all'attività SAR, per esigenze di copertura aerea, ad
integrazione del servizio SAR nazionale.”
L’Ordinamento in AM
79
Il 51° Stormo ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeroportuale di S. Nicolò (VE)
(h) Comando Aeroporto – Aviano
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Sovrintendere all’applicazione degli Accordi Bilaterali relativi alla
presenza dei reparti USA rischierati sull’Aeroporto.
Assicurare le funzionalità di tutti i servizi generali dell’Aeroporto.
Fornire il supporto tecnico-logistico agli enti rischierati”.
(i) 313° Gruppo Addestramento Acrobatico - Rivolto
Retto da un Ten.Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in manifestazioni
aeree in Patria e all’estero con programmi di volo acrobatico
collettivo. In tali occasioni il Gruppo assume la denominazione di
PATTUGLIA ACROBATICA NAZIONALE (PAN).
Acquisire e mantenere la capacità di concorrere alle operazioni
belliche con azioni di Supporto Aereo Offensivo in appoggio alle
forze terrestri.”
(5) Comando Forze di Supporto e Speciali
Comando Intermedio retto da un Generale di Divisione Aerea
alle dirette dipendenze del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede
sull’Aeroporto di Centocelle.
La missione è la seguente:
“Acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi di
Proiezione, Protezione ISTAR-EW, Personnel Recovery62 e Operazioni
Speciali, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei
mezzi e dei materiali, all’addestramento del personale e al costante
aggiornamento e standardizzazione delle procedure operative”.
62 Nel passato, il concetto di Personnel Recovery (PR) tendeva ad indentificarsi con quello di Combat Search and Rescue
(CSAR) ma tale visione, alla luce dei moderni scenari, in cui assetti militari conducono operazioni distribuite all’interno d i
teatri di crisi in presenza di minaccia ibrida, non appare più valida. Quindi è necessario un nuovo approccio alla
problematica in un’ottica interforze e multidisciplinare che consenta il recupero del personale isolato o in pericolo in tempi
brevi mediante interventi mirati e tempestivi.
Il “Sistema” del Joint Personnel Recovery (JPR) abbraccia una serie di opzioni di intervento rivolte a favore del personale posto sotto la responsabilità del Comandante. In determinati casi, quando l’Autorità Politica lo ritiene opportuno, le
procedure del JPR possono essere rivolte a favore di personale civile appartenente a IO/GO/NGO e quindi, coinvolgendo
altri Dicasteri, è necessario un coordinamento con gli altri strumenti del potere nazionale.
L’Ordinamento in AM
80
COMANDANTE
Ufficio Operazioni Linee di Supporto
Ufficio ComandoUfficiale alla
Sicurezza Volo
ConsulenteGiuridico
Ufficio Addestramento
Linee di Supporto
Ufficio Forzedi Superficie
Ufficio Efficienza Sistemi d’Arma
Ufficio Supporto Logistico
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante delle Forze di Supporto e Speciali.
COMANDANTECOMANDO FORZE
DI SUPPORTO E SPECIALI
46ª Brigata Aerea 31º StormoComando Aeroporto
di Capodichino
1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali
RAMI NAEWGeilenkirchen (DEU)
14º StormoComando Aeroporto
di Sigonella
RAMILittle Rock (USA)
RAMIBrize Norton (UK)
RAMI presso ETAC Saragozza (ESP)
(j) 1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” – Cervia
Retta da un Generale di Brigata Aerea, è un Comando di
Specialità competente per le Forze Speciali e di Supporto alle
Operazioni speciali, per la Force Protection (FP) e il Personnel
Recovery (PR).
L’Ordinamento in AM
81
La missione è la seguente:
“Assicurare la specializzazione, l’addestramento e la qualificazione
delle dipendenti Forze di superficie e delle Forze per il Supporto
aereo alle Operazioni Speciali e per le attività di PR, garantendo il
costante aggiornamento delle procedure, la standardizzazione e
l’integrazione dell’attività addestrativa, nonché l'efficienza dei
sistemi d’arma e dei mezzi necessari.
Assicurare la specializzazione, la qualificazione, l’addestramento e
l’organizzazione della componente di Force Protection di FA e della
componente cinofila dell’AM, espletando funzioni di studio e
standardizzazione nei citati settori.
Fornire elementi per l’elaborazione della dottrina e la definizione
delle procedure d’impiego delle Unità dipendenti.
Esprimere le capacità necessarie a comporre il framework di uno
Special Operation Air Task Group in operazioni ed esercitazioni sia
a livello di F.A. che a livello interforze e internazionale”63.
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante della 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali.
9º Stormo
COMANDANTE1ª BRIGATA
AEREA OPERAZIONI SPECIALI
15º Stormo16º Stormo
Protezione delle Forze17º StormoIncursori
i. 9° STORMO – Grazzanise
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
63 SOATG brevemente descritto nel capitolo 11 “Elementi di Organizzazione expeditionary/deployable”
L’Ordinamento in AM
82
“Assicurare e garantire il supporto aereo alle Operazioni delle
Forze Speciali nazionali, NATO o di coalizione in Patria e
all’estero.
Assicurare le operazioni CSAR, SMI (Slow Mover Intercept) e
qualora richiesto, concorrere alle operazioni SAR.
Concorrere con l'impiego dei Fucilieri dell'Aria, alla protezione
delle installazioni delle Forze rischierate in Patria e all'estero.
Assolvere alle funzioni di Quartier Generale Interforze a
supporto dei Comandi NATO coubicati.”
Gestire la pista semipreparata a supporto dell’attività
addestrativa di Forza Armate straniere autorizzate.
ii. 15° STORMO – Cervia
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Provvedere al recupero di equipaggi di aeromobili militari
incidentati o abbattuti, nonché di altro personale militare isolato
in pericolo anche in territorio ostile, attraverso operazioni
autonome o in concorso con altri assetti terrestri, aeromobili o
navali, ovvero Reparti di Forze Speciali.
Integrare il dispositivo di Difesa Aerea Nazionale attraverso
operazioni di controllo dello spazio aereo e contrasto della
minaccia proveniente da aeromobili a basse e bassissime
prestazioni.
Concorrere alle operazioni di soccorso per la salvaguardia della
vita umana e provvedere alla qualificazione di piloti ed
equipaggi di volo destinati a unità di volo con compiti di
soccorso”.
Concorre a garantire il supporto areo alle Operazioni delle Forze
Speciali nazionali, NATO o di coalizione in Patria e all’estero.
Costituiscono parte integrante del 15° Stormo:
80° Centro CSAR - Decimomannu;
82° Centro CSAR - Trapani Birgi;
84° Centro CSAR - Gioia del Colle;
85° Centro CSAR - Pratica di Mare
iii. 16° STORMO Protezione delle Forze - Martina Franca
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
L’Ordinamento in AM
83
“Provvedere alla protezione di personale, sistemi d’arma, mezzi
e materiali nonché aree, sedimi e infrastrutture ubicati sul
territorio nazionale o all’estero, anche in ambiente contaminato
o sotto minaccia Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare
(CBRN), integrando l’eventuale preesistente sistema di
Protezione delle Forze o attivandolo in toto sui sedimi
d’interesse anche in operazioni interforze, nazionali e
internazionali.
Effettuare, in qualità di Polo Addestrativo Nazionale di Forza
Armata, corsi per il conseguimento della specialità Difesa
Terrestre e nel settore STO (Survive To Operate)/FP.
Proiettare componenti di Force Protection anche tramite
l'attività aviolancistica.
Assicurare supporto alle Forze Speciali”.
Il 16° Stormo ha alle proprie dipendenze il Centro Cinofili
dell’Aeronautica Militare – Grosseto.
iv. 17° STORMO Incursori - Furbara
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Condurre Operazioni Speciali in ogni condizione ambientale e
in presenza di minaccia in territorio ostile, operare in qualità di
Combat Controller, condurre operazioni CSAR in autonomo o in
concorso ad altri Reparti, fornire supporto alle operazioni
condotte dalle Forze Aerotattiche.
Provvedere all’addestramento del personale, della FA e non, in
specifici settori di interesse”.
(b) 46ª BRIGATA AEREA – Pisa
Retta da un Gen.BA. AArnn
La missione è la seguente:
“Assicurare la mobilità tattica e strategica per via aerea di forze e
risorse nelle aree di interesse nazionale, attraverso la
predisposizione, il trasporto, il rifornimento e il recupero di
personale, equipaggiamenti e materiali”.
La 46ª Brigata Aerea ha alle dipendenze il Distaccamento
Aeroportuale di Sarzana Luni (SP).
L’Ordinamento in AM
84
(c) 14° STORMO - Pratica di Mare
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Condurre missioni aeree di supporto nel settore del trasporto,
rifornimento in volo, radiomisure e SIGINT”.
(d) 31° STORMO – Ciampino
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Effettuare attività di trasporto aereo per soddisfare le esigenze
dell’Autorità di Stato, Interforze e di FA.
Provvedere all’addestramento per la prontezza operativa degli
equipaggi di volo e alla standardizzazione delle procedure
d’impiego per le linee volo in dotazione al Reparto”.
(e) Comando Aeroporto – Sigonella
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Fornire il supporto tecnico, logistico, amministrativo e operativo al
41° Stormo A/S, agli Enti co-ubicati e ai Reparti in
transito/rischierati sulla Base, assicurando i servizi necessari per il
sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo”.
(f) Comando Aeroporto – Capodichino
È retto da un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
"Assicurare la funzionalità di tutti i servizi generali d'Aeroporto e lo
svolgimento dell'attività degli aeromobili militari nazionali,
appartenenti a Paesi Terzi o alla NATO, nonché degli aeromobili di
Stato. Assicura il supporto logistico-operativo agli Elementi di
Organizzazione Internazionali coubicati in ossequio a quanto
stabilito dagli Accordi".
L’Ordinamento in AM
85
(6) 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW
Comando Intermedio retto da un Gen. BA posto alle dipendenze
del Comandante della Squadra Aerea. Ha sede presso l’aeroporto di
Pratica di Mare (RM),
La missione è la seguente:
“Condurre attività operativa, informativa e di supporto nei settori
Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance
(ISTAR) and Electronic Warfare (EW) anche a supporto della
componente interforze/alleata/di coalizione;
Assicurare il conseguimento e il mantenimento della prontezza
operativa dei Reparti dipendenti, provvedendo all’efficienza operativa
dei sistemi in dotazione, alla standardizzazione e all’addestramento
del personale”.
COMANDANTE DELLA9ª BRIGATA AEREA ISTAR-EW
Ufficio Coordinamento ISTAR/EW
Ufficio FusioneISTAR/EW
Segreteria
Vice Comandante
Organo di Sicurezza
Consulente Giuridico
Ufficiale P.I.e Comunicazione
CIFRA
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante della 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW.
L’Ordinamento in AM
86
COMANDANTE DELLA9ª BRIGATA AEREA ISTAR-EW
Comando AeroportoPratica di Mare
Centro Nazionale Meteorologia e
Climatologia Aeronautica (CNMCA)
Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA)
Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche
(CIGA)
Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica
(ReSTOGE)
Centro Operativo per la Meteorologia
(COMET)
(a) Comando Aeroporto Pratica di Mare
Retto da un Gen. BA/B o Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto tecnico-logistico, amministrativo e operativo
agli Enti/Reparti dell’AM ubicati sul sedime aeroportuale, nonché
agli Enti di altre FF.AA./Corpi Armati dello Stato presenti.
Assicurare i servizi necessari per il sicuro ed efficace svolgimento
delle attività di volo.
Assicurare la gestione delle attività connesse alla ricezione, imbarco
e sbarco di uomini materiali e mezzi”.
(b) Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia
Aeronautica (CNMCA) – Pratica di Mare
Retto da un Direttore che riveste il grado di Col. GArn Fis.
La missione è la seguente:
“Supporta la Protezione Civile, elaborando dati e prodotti
meteorologici ricevuti dalle competenti articolazioni di FA.
Fornisce i richiesti servizi di supporto alle attività produttive del
Paese in aderenza a quanto previsto da accordi o convenzioni per
scopi di meteorologia generale”.
L’Ordinamento in AM
87
(c) Centro Operativo per la METeorologia (COMET) – Pratica di
Mare
È retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Fornire supporto meteorologico agli assetti dell’Aeronautica
Militare, della Difesa, della NATO, dell’UE ovunque impegnati sia sul
territorio nazionale che in teatro operativo.
Sviluppare e mantenere la capacità autonoma di elaborare dati
meteorologici e climatologici per generare prodotti ed informazioni
meteorologiche, necessari per lo svolgimento dei compiti sia
assegnati alla Difesa sia derivanti da accordi Nazionali ed
Internazionali.
Fornire supporto meteorologico ad Amministrazioni dello Stato
esterne all’A.D. sulla base di accordi o convenzioni.
Fornire il servizio di meteorologia aeronautica a beneficio del
traffico aereo operativo (OAT) e del traffico aereo generale (GAT).
Subentrare ad altre articolazioni dell’AM, in caso di necessità,
nell’erogazione dei servizi e nella generazione dei prodotti di
carattere meteorologico”.
(d) Centro Informazioni Geotopografiche Aeronautiche (CIGA)
– Pratica di Mare
Retto da un Direttore che riveste il grado di Colonnello
AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto alle operazioni aeree attraverso la
produzione, l’elaborazione e la disseminazione delle informazioni
geotopografiche, aeronautiche e dei dati immagine provenienti dai
sensori di ricognizione, sorveglianza e acquisizione bersagli della
FA, promuovendo nel contempo lo sviluppo tecnico-scientifico e
tecnico-operativo nel relativo settore”.
(e) Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA) –
Pratica di Mare
Retto da un Colonnello AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’addestramento del personale impiegato nei settori del
Traffico Aereo, della Difesa Aerea e della Meteorologia, in relazione
L’Ordinamento in AM
88
alle esigenze di impiego dello strumento aereo, svolgendo corsi di
specializzazione e qualificazione, nonché attività di studio tese al
miglioramento professionale e a una più elevata
standardizzazione”.
(f) Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica
(RESTOGE) - Pratica di Mare
Retto da un Colonnello AArnn.
La missione è la seguente:
“Fornire il supporto tecnico-operativo di Guerra Elettronica (GE) ai
Reparti dell’AM attraverso attività operative, tecniche e
addestrative finalizzate a migliorare l’autoprotezione degli
aeromobili e ad assicurare una tempestiva risposta alle evoluzioni
della minaccia presente in uno scenario operativo.
Fornire supporto operativo ai sistemi di Difesa Aerospaziale,
concorrere allo sviluppo delle tattiche di impego operativo e
addestrativo, in concorso e in modo integrato, in ambito Joint e
Combined.
Pianificare e condurre attività operativa di volo nella capacità
Electronic Warfare Support (EWS)”.
Il RESTOGE ha alle dipendenze il Nucleo Iniziale di
Formazione del Centro Interforze per il Supporto Operativo alla
Guerra Elettronica (NIF CISOGE).
COMANDO LOGISTICO DELL’AM b.
Retto da un Generale di Squadra Aerea, ha sede nel comprensorio
di PALAM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza e i supporti tecnici, logistici dei sistemi d’arma,
degli apparati, degli equipaggiamenti, dei mezzi, delle infrastrutture, dei
materiali, dei beni e servizi in dotazione, nonché l’assistenza sanitaria al
personale, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia
con gli altri Alti Comandi”.
L’Ordinamento in AM
89
4° Ufficio Standardizzazione
e Materiali
1° Ufficio Pianificazione, Organizzazione
Logistica Infrastrutture
5° Ufficio Bilancio
COMANDANTE
Vice Comandante
3° Ufficio Operazioni e
Addestramento
Segreteria
Ufficiale Addetto
Segreteria Particolare
Responsabili di Progetto
Ufficio Generale del Comandante Logistico
Ufficiale SV/ATM
Ufficiale Addetto
Capo di Stato Maggiore
Vice Capo di SM
Segreteria
Ufficio Implementazione Progr./Prog. e Sist. di Gestione per la Qualità
Ufficio Certificazione
L’organigramma che segue riporta gli Enti dipendenti dal
Comandante Logistico dell’AM.
Servizio Infrastrutture
2ª DivisioneSupp. Tecn. Operativo
Aeromobili/ Armamento/Avionica
Servizio dei Supporti
COMANDANTE LOGISTICO DELL’AM
VICE COMANDANTE
Servizio di Commissariato e Amministrazione
3ª DivisioneSupp. Tecn. Operativo Sistemi Com. Controllo Comunic. e Telematica
Centro Sperimentale di Volo
Servizio Sanitario AM
Poligono Sperimentale di Add.to Interforze (PISQ)
(1) Il Vice Comandante
È un Generale SA/DA che svolge le funzioni vicarie di comando e
coadiuva il Comandante partecipando alle attività informative e
L’Ordinamento in AM
90
decisionali. Assolve, inoltre, gli incarichi particolari che il Comandante
ritiene di assegnargli.
(2) Lo Stato Maggiore
Retto da un Gen. DA/BA, ha tra i principali compiti: assistere il
Comandante Logistico dell’AM indirizzando e controllando le attività
dei Reparti dipendenti; predisporre le proposte di programmazione
finanziaria; individuare gli obiettivi da assegnare alle Divisioni/Servizi
del COMLOG; verificare il raggiungimento del livello addestrativo
conseguito dai Reparti ed Enti della Comando Logistico, anche
attraverso l’effettuazione di esercitazioni, propedeutiche alle
esercitazioni programmate nazionali, interforze e/o multinazionali e
alle valutazioni tattiche; elaborare i piani di contingenza per
assicurare il supporto tecnico e logistico ai reparti Operativi.
(3) 2ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Aeromobili,
Armamento e Avionica
Comando Intermedio retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso il
presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi
d’arma e dei materiali d’armamento dei Reparti dell’AM, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture
tecniche degli altri Alti Comandi”.
COMANDANTE
Segreteria
Ufficio Gestione Risorse
Ufficio Coordinamento Tecnico
Ufficio Contratti e Amministrazione
1° RepartoSupp.to Aeromobili
2° RepartoSupp.to Sistemi
Avionici/Armamento
6° RME – Pratica di Mare
5° GMV - Capodichino
10° RMV - Lecce
11° RMV - Sigonella
Centro Logistico Munizionamento e Armamento - Orte
RAMI IEST C/O CASA Madrid (SP)
RAMI IAFFT C/O IWSCC Hallbergmoos (GE)
RMV: Reparto Manutenzione Velivoli RMM: Reparto Manutenzione MissiliGMV: Gruppo Manutenzione Velivoli RME: Reparto Manutenzione Elicotteri
Ufficio Supporto Logistico e Operazioni
3° RMV - Treviso
Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici - Cameri
2° RMM - Padova
Comando Aeroporto Cameri
1° RMV Cameri
RAMI IEST (BAE) Warton (UK)
RAMI C130J C/O WPAFB Dayton -OHIO(USA)
Vice Comandante
1° Servizio Tecnico Distaccato di Caselle Torinese (TO)
Nucleo Iniziale di formazione JSF Cameri
Centro Logistico Polivalente di Guidonia
Ufficio Straord. Coord. Tecn. Log.
L’Ordinamento in AM
91
(a) Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici (CEPVA) – Cameri
Retto da un Generale Ispettore GArn/Gen.DA, il CEPVA
assicura la gestione unitaria della base di Cameri e degli Enti
coubicati, costituendosi come polo unico per la gestione delle
molteplici attività tecnico-logistico-amministrative connesse con
l’introduzione in servizio del velivolo Joint Strike Fighter.
(b) 2° Reparto Manutenzione Missili - Padova
Retto da un Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la gestione tecnico-logistico-manutentiva dei Sistemi di
Difesa Aerea Terra/Aria, dell’Armamento di Bordo e dell’Armamento
Terrestre in dotazione all’AM, assicurano inoltre la manutenzione
(revisione generale) degli Elicotteri AB/212”.
(c) 5° Gruppo Manutenzione Velivoli - Napoli
Retto da un Ten.Col. GArn.
La missione è la seguente:
”Effettuare ispezioni periodiche, revisioni motori e riparazioni
velivoli a reazione e alternativi”.
(d) Reparti Manutenzione Velivoli – Sedi Varie
Retti da un Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Assicurare la gestione tecnico-logistica-manutentiva del Sistema
d’Arma ad ala fissa secondo le direttive tecnico-operative emanate
dal Comando Logistico dell’AM nell’ambito della pianificazione
generale della Forza Armata”.
(e) 6° Reparto Manutenzione Elicotteri – Pratica di Mare
Retto da un Col. GArn.
La missione è la seguente:
”Assicurare la gestione tecnica logistica e contrattuale degli
elicotteri HH/3F, NH/500 a AB/212 (contestualmente alla riduzione
in FA delle attività manutentive sui precitati elicotteri) nonché deve
acquisire gradualmente tale capacità anche per la flotta dei velivoli
L’Ordinamento in AM
92
di stato e dei P/180, secondo le disposizioni del Comando Logistico
dell’AM”.
(f) Centro Logistico Munizionamento e Armamento – Orte (VT)
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare l'approvvigionamento, il rifornimento, il trasporto, la
gestione, l'alienazione dei materiali del settore armamento e
munizionamento, comprensivo dei materiali presenti in ditta,
garantendo anche il necessario supporto tecnico, amministrativo e
regolamentare, nonché il servizio di manutenzione dei materiali di
armamento e munizionamento”.
(g) Centro Logistico Polivalente – Guidonia (RM)
Retto dal un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’approvvigionamento, il rifornimento, il trasporto, la
gestione, l’alienazione dei materiali del settore efficienza linea,
comprensivo dei materiali presenti in ditta, e della gestione e
concessione dei materiali di interesse storico didattico, garantendo
anche il necessario supporto tecnico, amministrativo e
regolamentare, sia nei confronti di Enti/Reparti di FA che di parti
terze, nonché il servizio di calibrazione e la manutenzione dei
materiali di sopravvivenza”.
(h) 1° Servizio Tecnico Distaccato – Caselle Torinese (TO)
Retto dal un Ten.Col. GArs.
La missione è la seguente:
“Verificare la corretta esecuzione dei contratti stipulati dagli Enti
committenti del Comando Logistico dell'AM per i sistemi d'arma e
per l'Air Ground Equipment (AGE) con le ditte contraenti".
(i) Ufficio Straordinario per il Coordinamento Tecnico Logistico
– Roma
Retto dal un Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Svolgere compiti di sorveglianza, coordinamento e management
per le flotte prive di specifico Ente tecnico logistico di riferimento".
L’Ordinamento in AM
93
(4) 3ª Divisione Supporto Tecnico Operativo Sistemi Comando e
Controllo, Comunicazioni e Telematica
Comando Intermedio retto da un Gen. DA/BA (o gradi
equivalenti), ha sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico dei sistemi di
Comando e Controllo, nonché degli Impianti, Sistemi e Mezzi
DA/AV/METEO/EAD, di Comunicazione e Telematici degli Enti e Reparti
dell’AM, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia
con le strutture tecniche degli altri Alti Comandi”.
COMANDANTE
Reparto Sistemi Informativi Automatizzati - (ReSIA)
Roma
Segreteria
Ufficio Gestione RisorseUfficio Coordinamento
Tecnico Operativo
Ufficio Contratti ed Amministrazione
2° RepartoSistemi Automatizzati
4ª Brigata Telecomunicazioni e
Sistemi per la D.A. e A.V.Borgo Piave (LT)
Reparto Gestione ed Innovazione Sistemi
Comando e Controllo -(ReGISCC) Pratica di Mare
Ufficio Sistemi Comando e Controllo
VICE COMANDANTE
Squadriglie Radar Remote
1° RepartoSistemi D.A./A.V./TLC
1°/2° RTC
CENTRO TECNICO PER LA METEOROLOGIA
(a) Reparto Gestione e Innovazione Sistemi Comando e
Controllo (ReGISCC) – Pratica di Mare (RM)
Retto da un Col. AA/GA.
La missione è la seguente:
“Assicurare la gestione dei sistemi di supporto alle funzioni di C2 e
alle capacità C4-ISR della Forza Armata garantendo altresì il
controllo di configurazione e promuovendo l’innovazione attraverso
lo sviluppo e la sperimentazione”.
(b) Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (ReSIA) –
Acquasanta(RM)
L’Ordinamento in AM
94
Retto da un Colonnello AAran.
La missione è la seguente:
“Progettare, realizzare e mantenere procedure applicative per
l’automazione delle aree funzionali della Logistica, al fine di
incrementare l’operatività della FA assicurando sia la gestione e il
controllo di configurazione del software e delle correlate banche
dati e l’addestramento/assistenza agli utenti dei sistemi
automatizzati, sia l’interoperabilità degli stessi con quelli presenti
presso altri Enti dell’AM e/o interforze/internazionali e la gestione e
il controllo di configurazione della rete AERONET”.
(c) 4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la D.A. e A.V. (4ª
BTS) – Borgo Piave (LT)
Retto da un Gen. B.A. AArn /Gen. B. AAran
La missione è la seguente:
“Progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione sia sul
territorio nazionale che in operazioni fuori dai confini nazionali:
- di 3° livello tecnico per i sistemi di telecomunicazioni ed
elettronica;
- fino al 3° livello tecnico per i sistemi radar e dei relativi
sistemi automatizzati e d'integrazione;
- di 3° livello tecnico per i sistemi per le radio assistenze al
volo e di aiuto alla navigazione aerea;
- di 3° livello tecnico per i sistemi di supporto alla meteorologia
della F.A.;
Qualificazione e addestramento del personale assegnato al settore
TLC/AV/DA/MET e Rifornimenti;
Analisi e validazione dei sistemi/appartati di telecomunicazioni,
elettronica e informatica di nuova introduzione in Forza Armata non
connessi con il vettore aereo.”.
Da esso dipendono il 1° RTC di Milano Linate (con alle
dipendenze il Centro AM di Montagna di Monte Cimone -MO), il 2°
RTC di Bari Palese, il Centro Tecnico per la Meteorologia di Vigna di
Valle (RM) e le Squadriglie Radar Remote.
i. 1° e 2° Reparto Tecnico Comunicazioni (RTC) - Milano e
Bari
Retti da un Col. AAran.
L’Ordinamento in AM
95
La missione è la seguente:
“Assicurare, nel territorio di giurisdizione, nei settori di
pertinenza e nell’ambito delle competenze definite dalla 4ª BTS
di Borgo Piave, il supporto tecnico-operativo e logistico generale
fino al 2° livello di manutenzione.
ii. Centro Tecnico per la Meteorologia (CTM) - Vigna di Valle
Roma
Retto da un Ten.Col. GArn.
La missione è la seguente:
“Porre in essere le attività necessarie a garantire un adeguato
livello di efficienza della rete osservativa, il mantenimento degli
standard prestazionali previsti per le osservazioni
meteorologiche, la redazione ed aggiornamento della
documentazione tecnico/logistica per gli assetti meteorologici, la
sperimentazione ed il test di strumentazione, l'individuazione
del corretto posizionamento presso i siti, il supporto
tecnico/procedurale all'automatizzazione della rete."
(5) Servizio dei Supporti
Comando Intermedio retto da un Gen. D./B. AAran (o gradi
equivalenti). Ha sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’efficienza tecnica e il supporto logistico nei settori
trasporti, dogane, motorizzazione, carbolubrificanti avio/auto,
ossigeno avio, antincendi, NBC, cinefototipografico e controlli chimico-
fisici ecologici/ambientali degli Enti e Reparti dell’AM, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture
tecniche degli altri Alti Comandi”.
L’Ordinamento in AM
96
4° Ufficio Standardizzazione
e Materiali
1° Ufficio Pianificazione, Organizzazione
Logistica Infrastrutture
5° Ufficio Bilancio
COMANDANTE
Vice Comandante
3° Ufficio Operazioni e
Addestramento
Segreteria
Ufficiale Addetto
Segreteria Particolare
Responsabili di Progetto
Ufficio Generale del Comandante Logistico
Ufficiale SV/ATM
Ufficiale Addetto
Capo di Stato Maggiore
Vice Capo di SM
Segreteria
Ufficio Implementazione Progr./Prog. e Sist. di Gestione per la Qualità
Ufficio Certificazione
(a) 3° STORMO – Villafranca
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
“Assicurare le capacità di Sopravvivenza Operativa e il Sostegno
Logistico ai Reparti di Volo, alle Unità mobili sistemi missilistici e a
componenti mobili del sistema di Comando e Controllo proiettati ad
operare, in tutto o in parte, al di fuori delle proprie sedi stanziali.
Assicurare la proiezione di capacità logistiche aeroportuali,
autonome, integrabili e scalabili, dimensionate al supporto della
Forza Integrata Nazionale, sia sul territorio nazionale sia fuori dai
confini nazionali, tanto in operazioni militari quanto in esercitazioni,
garantendo gli effetti necessari, al momento giusto e nel luogo
richiesto.
Curare la predisposizione di procedure, metodologie, attrezzature
idonee ad ottimizzare e razionalizzare l’attività delle dipendenti
articolazioni in occasione di rischieramenti campali, assicurando la
manutenzione degli equipaggiamenti/attrezzature in dotazione.”
(b) Centro Tecnico Rifornimenti (CTR) – Fiumicino
Retto da un Col. AAran.
La missione è la seguente:
L’Ordinamento in AM
97
”Assicurare, sulla base delle direttive ricevute dal Servizio dei
Supporti del Comando Logistico, l’acquisizione, il rifornimento e la
gestione dei materiali e mezzi nei settori motorizzazione, trasporti,
carbolubrificanti avio/auto, ossigeno, controlli chimico/fisici,
antincendi, CBRN e cinefototipografico, garantendo la relativa
assistenza tecnica, logistica e doganale agli Enti e Reparti della FA”.
i. Comando Rete POL – Parma
Retto da un Tenente Colonnello AAran che dipende dal
Comandante del CTR.
La missione è la seguente:
“Curare la ricezione, l'immagazzinamento, il trasporto e la
distribuzione dei carburanti assegnati agli Enti utilizzatori”.
ii. Gruppi Manutenzione Autoveicoli – Forlì e Mungivacca
Retti da un T.Col. AAran/GArs Mot. Auto, sono posti alle
dipendenze del Comandante del CTR di Fiumicino.
La missione è la seguente:
“Assicurare la manutenzione di 3° LT di autoveicoli e Gruppi
Elettrogeni.
(c) Laboratori Tecnici AM di Controllo
I Laboratori sono posti alle dipendenze del Capo del Servizio
dei Supporti e sono gli EdO di FA preposti ai controlli a carattere
chimico-fisico e chimico-tecnologico. Il Capo Laboratorio è un
Ufficiale Superiore GArn Chim. (con l’eccezione del 5° e del 6° LTC
per i quali è invece previsto un Cap. GArn Chim.).
I Laboratori sono 6 e hanno sede:
1° Laboratorio a Padova;
2° Laboratorio a Fiumicino (RM);
3° Laboratorio a Mungivacca (BA);
4° Laboratorio a Parma;
5° Laboratorio a Decimomannu (CA);
6° Laboratorio a Trapani.
(d) Distaccamento Aeroportuale – Brindisi
Retto da un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
L’Ordinamento in AM
98
“Assicurare il supporto logistico amministrativo agli Edo/Organismi
Internazionali coubicati sul sedime aeroportuale.
Assicurare i servizi di assistenza al volo, controllo traffico aereo e
meteo per tutto il traffico aereo militare e civile operante sulla
base.
Assicurare l’efficienza del poligono di tiro di Punta della Contessa
coordinandone e gestendone l’utilizzo".
(6) Servizio di Commissariato e di Amministrazione
Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CCrn. Ha
sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative ai settori del
contante, del vettovagliamento, del vestiario-equipaggiamento, del
materiale ordinario, dei servizi generali di supporto degli Enti e
Reparti dell’AM, nonché della corresponsione dei trattamenti
economici al personale della FA in servizio e in ausiliaria, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in coordinamento con gli Alti
Comandi dell’AM”.
Repartodi Amministrazione
CAPO
Repartodi Commissariato
Segreteria
Segreteria
1° Ufficio
2° Ufficio
Sez. Dist. Coord. Log.
Vice Capo
Segreteria
1° Ufficio
2° Ufficio
Ufficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo
3° Ufficio
3° Ufficio
4° Ufficio
(7) Servizio Infrastrutture
Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. GArn Infr.
Imp.. Ha sede presso il Palazzo AM.
L’Ordinamento in AM
99
La missione è la seguente:
“Assicurare il soddisfacimento delle esigenze relative al settore delle
infrastrutture comunque in uso agli Enti e Reparti dell’AM, con
particolare riguardo alle piste e alle infrastrutture di volo, attraverso
l’opera dei Reparti ed Enti dipendenti e in sinergia con le strutture
tecniche degli altri Alti Comandi.
Collaborare alla definizione dei programmi per l’acquisizione, la
dismissione e l’utilizzazione del patrimonio immobiliare in uso all’AM”.
2° RepartoLavori
CAPO
1° RepartoProgrammi
SegreteriaUfficio Gestione Risorse e Coordinamento Operativo
Ufficio Contratti e Amministrazione
Ufficio Collaudi e Certificazioni
Reparti Genio AMReparti Genio AMReparti Genio AM
(e) Reparti Genio AM – RGAM
Retti da un Col. GArn Infr. Imp., hanno sede presso
Villafranca (1°), Ciampino (2°) e Bari Palese (3°).
La missione è la seguente:
“Finalizzare studi, indagini, progettazioni, appalti ed esecuzione di
lavori necessari per assicurare la disponibilità e l’efficienza delle
infrastrutture in uso all’AM anche in situazione di crisi.
Progettare, appaltare e curare, su delega di GENIODIFE,
l’esecuzione dei lavori di FA, SMD e SGD, nonché dei lavori di
manutenzione per le aree SMD e SGD”.
I Reparti hanno alle proprie dipendenze i Servizi Tecnici
Distaccati Infrastrutture collocati nel proprio territorio di
giurisdizione.
L’Ordinamento in AM
100
(8) Servizio Sanitario AM
Comando Intermedio retto da un Gen. Isp./Brig. Gen. CSArn. Ha
sede presso il Palazzo AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare l’attività di prevenzione e di assistenza sanitaria nei
confronti del personale dell’AM, comprensiva degli accertamenti di
specifiche idoneità operative, a beneficio anche di altre FA e/o di
organismi esterni alla FA, attraverso l’opera dei Reparti ed Enti
dipendenti e in sinergia con le strutture tecniche degli altri Alti
Comandi”.
La sanità di aderenza64 è assicurata dalle Infermerie Principali
AM e dalle Infermerie di Corpo, alle quali si fa cenno nel prosieguo
della presente pubblicazione.
CAPO
1° UfficioApprovvigionamento e
Amministrazione
Vice Capo Segreteria
3° UfficioIgiene e Assistenza Sanitaria
2° UfficioMedicina Legale, Medicina del Lavoro
e Medicina Aeronautica e Spaziale
Ufficio Gestione Risorse Umane Ufficio Coordinamento Tecnico
64 Attività espletata prevalentemente dalle “Infermerie di Corpo” nell’ambito delle seguenti aree: assistenza sanitaria di
urgenza, attività diagnostica/prevenzione al personale degli Enti ove sono dislocate; compiti medico legali di accertamento
dell’idoneità al servizio, follow up sanitario pre e post deployment, provvedendo altresì alle pratiche vaccinali; cura
dell’efficienza psico-fisica del personale navigante attraverso controlli periodici e straordinari, aggiornamenti sull’aerofisiologica, aspetti connessi al volo e norme dietetiche/igieniche; attuazione, in collaborazione con il datore di
lavoro e con il Servizio di Prevenzione e Protezione, delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica del
personale militare e civile, assicurando un’azione capillare sul territorio di competenza
L’Ordinamento in AM
101
CAPO
Infermeria PrincipalePratica di Mare
Istituto di Perf.to e Add.to Med. Aeron. e Spaziale -
Roma
Commissione Sanitaria d’Appello Roma
Istituto di Medicina Aerospaziale AM
Milano
Istituto di Medicina Aerospaziale AM
Roma
Centro AeromedicoPsicofisiologico Bari
DMML Bari
(a) Istituto di Medicina Aerospaziale dell’AM – Milano e Roma
Retti da un Brig. Gen. CSarn, sono posti alle dipendenze del
Capo del Servizio Sanitario AM.
La missione è la seguente:
“Svolgere i compiti previsti nel Libro I, titolo V del D.Lgs. 66/10
della Sanità Militare, nei confronti di tutto il personale militare
aeronavigante e non, secondo le procedure consolidate, nelle more
dell’adozione da parte del Ministero della Difesa di decreti aventi
natura non regolamentare in cui potrà essere recepita la
regolamentazione prevista nel RD 2410/1926 -Regolamento sul
Servizio Sanitario Aeronautico-.
Svolgere i compiti previsti dalla normativa sanitaria nazionale, con
particolare riguardo a quella riguardante l’Aviazione Civile e quelli
comunque assegnati dalle SA”.
Gli Istituti, inoltre, svolgono tutte le altre attività sanitarie
sulla base di appositi protocolli di intesa fra l’AM e altri soggetti
giuridici; trattano e definiscono le pratiche medico-legali relative al
personale di FA (visite mediche preventive, periodiche e
straordinarie); effettuano attività diagnostica, terapeutica e
preventiva finalizzata al mantenimento, potenziamento e recupero
dell’efficienza psicofisica del personale.
L’Ordinamento in AM
102
(b) Infermeria Principale - Pratica di Mare
L'Infermeria Principale assicura la funzione sanitaria di
aderenza. Essa garantisce le operazioni di supporto alle operazioni
Fuori Area contribuendo in attività specifiche di assistenza sanitaria
avanzata e di evacuazione aeromedica – CASEVAC, MEDEVAC e
STRATEVAC - (IP di Pratica di Mare).
L'Infermeria Principale di Pratica di Mare dipende dal Capo
del Servizio Sanitario AM.
(c) Istituto di Perfezionamento e Addestramento in Medicina
Aeronautica e Spaziale - Roma
Retto da un Direttore Brig. Gen. CSArn che dipende dal Capo
del Servizio Sanitario AM.
La missione è la seguente:
“Assicurare la corretta organizzazione di tutte le attività formative e
addestrative in campo sanitario, svolgendo le attività connesse con
la qualifica di unico Provider di Forza Armata di Educazione
Continua in Medicina”.
(9) Centro Sperimentale di Volo
Ente retto da un Gen.DA/BA. Ha sede presso l’aeroporto di
Pratica di Mare.
La missione è la seguente:
“Affrontare con metodologie interdisciplinari (tecnico-operative,
ingegneristiche e mediche del settore aeronautico, chimico - fisiche
e sanitarie) ed in sinergia con le eccellenze aeronautiche nazionali
ed internazionali, le attività di studio, ricerca, sperimentazione,
collaudo e valutazione tecnico-operativa, dei nuovi sistemi d’arma
aeronautici, anche a beneficio di altre FF.AA. e/o C.A. dello Stato,
quando richiesto”.
L’Ordinamento in AM
103
COMANDANTE
Reparto Medicina Aeronautica e
Spaziale
Sezione Locale Prevenzione e Protezione e Tutela
AmbientaleUfficio Comando
Reparto Sperimentale Volo
RepartoTecnologie Materiali
Aeronautici e Spaziali
Ufficio Coordinamento Risorse e Attività
Ufficio Contratti e Amministrazione
RAMI SCUOLA EPNER ISTRES
CEDEX (FR)
(10) Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto
di Quirra (PISQ) – Perdasdefogu
Retto da un Gen. BA, comprende la base e il poligono “a terra”
di Perdasdefogu e il distaccamento AM di Capo S. Lorenzo. Il poligono,
alimentato con personale AM (50%), EI (35%) e MM (15%), è stato
costituito nel 1956 ed è l’unico del genere in Italia.
La missione è la seguente:
“Condurre attività di sperimentazione e addestramento con sistema
d'arma delle Forze Armate (FA), sia nazionali che estere nonché, ditte
civili, raccogliendo ed elaborando i relativi dati. Tale missione è svolta
secondo gli adempimenti previsti dalle direttive interforze in vigore".
COMANDO DELLE SCUOLE DELL’AM65/3ª REGIONE AEREA c.
(CSAM/3ªRA)
Retto da un Gen. SA, il CSAM/3ªRA ha assunto l’attuale
denominazione e sede di servizio (Bari) dal 1° luglio 2008 a seguito di
una profonda trasformazione ordinativa che ha visto l’accorpamento con
il Comando della 3ª RA.
La missione è la seguente:
65 Art. 146 del COM.
L’Ordinamento in AM
104
“Assicurare sulla base delle direttive e delle deleghe ricevute, la selezione
e le attività correlate al reclutamento del personale da immettere in Forza
Armata.
Provvedere, per il suddetto personale, alla formazione militare e culturale
propedeutica al successivo addestramento e impiego, ivi compreso quello
dirigenziale e, nei casi contemplati, del personale di altre Forze Armate,
Corpi e Organismi nazionali ed esteri.
Assicurare le funzioni territoriali e di collegamento con gli enti e le
amministrazioni territoriali”.
Tutto il settore formativo della FA è stato oggetto di una profonda
ristrutturazione, in attuazione del D.Lgs. 464/97 e successive
integrazioni (D.Lgs. 253/05) nonché Legge 7 agosto 2012 n. 135 (cd.
Spending Review), mediante soppressione, accorpamento e
razionalizzazione degli Istituti di Formazione.
COMANDANTE
1° Ufficio Pianificazione
Generale
Ufficio Comando
Segreteria
VICE COMANDANTE
Segreteria Particolare
Ufficiale Addetto
UfficioConsulenza Affari Giuridici
UfficioSicurezza Volo
UfficioPersonale
Responsabili di Progetto
Ufficio Territorio e Patrimonio
Ufficio Territoriale Personale
Ufficio Affari Generali
Ufficio del Servizio Intermedio Prevenzione
e Protezione
Cappellano MilitareUfficiale Sicurezza
Volo/ATM
CAPODI STATO MAGGIORESala Situazioni e
Operazioni
Sezione Coordinamento e Segreteria
2° Ufficio Ordinamento
Personale e Affari Amministrativi
3° UfficioFormazione
Addestramento e Standardizzazione
4° UfficioTecnico Logistico
Sezione EAD
Ufficio Implementazione Programmi/Progetti e Sistema di Gestione
della Qualità
Sezione Pubblica Informazione e Comunicazione
Organo Periferico di Sicurezza
L’organigramma che segue riporta gli Enti/Reparti dipendenti dal
Comandante delle Scuole dell’A.M./3ª RA.
L’Ordinamento in AM
105
COMANDANTE delle SCUOLE dell’AM/3ª RA
61° Stormo(Lecce)
Scuola di Aerocooperazione(Guidonia)
VICE COMANDANTE
Scuola Specialisti AM
(Caserta)
70° Stormo(Latina)
72° Stormo(Frosinone)
RAMI SHEPPARD(USA)
RAMI KALAMATA(GRECIA)
Scuola Volontari di Truppa AM
(verrà rinominata «Scuola Volontari
AM»)(Taranto)
Scuola Marescialli AM/Com. Aeroporto(Viterbo)
Quartier Generale CSAM / 3ª RA (Bari)
Distacc. Aeroportuale(Alghero)
Distacc. Aeronautico(Montescuro)
Centro Selezione A.M. (Guidonia)
Distacc. Aeronautico(Otranto)
Distacc. Aeronautico(Siracusa)
CAE MULTI CREW(Pratica di Mare)
Accademia Aeronautica (Pozzuoli)
Centro di Formazione Aviation English (Loreto)
Istituto di Scienze Militari Aeronautiche
(Firenze)
Scuola Militare Aeronautica «G. Douhet»
60° Stormo(Guidonia)
RAMI Cazaux (FRA)
(1) Lo Stato Maggiore
1° Ufficio Pianificazione
Generale
CAPODI STATO MAGGIORE
Sala Situazioni e Operazioni
SezioneCoordinamento e Segreteria
2° Ufficio Ordinamento
Personale e Affari Amministrativi
3° UfficioFormazione
Addestramento e Standardizzazione
4° UfficioTecnico Logistico
Sezione EAD
Ufficio Implementazione Programmi/Progetti e
Sistema di Gestione della Qualità
Accentra le funzioni di coordinamento di tutte le
attività/responsabilità del settore formativo, assistendo il Comandante
L’Ordinamento in AM
106
nell’espletamento dei suoi compiti per l’assolvimento della missione
assegnata all’Ente.
I compiti consistono nello sviluppare le attività di studio in
materia di ordinamento e impiego del personale in forza al Comando
delle Scuole e fornire gli indirizzi e le priorità per la gestione delle
risorse umane assegnate; fornire supporto al processo decisionale
delle SA per la direzione, il coordinamento e il controllo delle attività
dei Comandi ed Enti dipendenti; predisporre l’emanazione delle
direttive nel settore della formazione e della selezione finalizzate al
conseguimento degli obiettivi del Comando delle Scuole; proporre
modifiche, varianti o correttivi da attuare al fine di ottimizzare
l’attività formativa e selettiva, nonché l’impiego delle risorse
assegnate per l’assolvimento della missione.
(2) Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (ISMA) - Firenze
Retto da un Gen. DA/BA.
La missione è la seguente:
“Elevare il livello culturale generale, tecnico-scientifico e professionale
degli Ufficiali e, per specifiche competenze professionali, del personale
appartenente alle altre Forze Armate (FA) e personale civile
dell’Amministrazione Difesa (AD), sviluppandone e perfezionandone la
preparazione professionale nelle mansioni direttive e dirigenziali della
FA mediante la pianificazione e lo svolgimento di specifici Corsi di
formazione avanzata, di tipo tecnico – manageriale e metodologico –
didattico, anche, nei casi previsti, di livello universitario.
Pianificare e svolgere Corsi per Ufficiali responsabili dei settori
istruzionali e per Ufficiali e Sottufficiali insegnanti e istruttori a terra
delle Scuole AM e personale di altre FA o Corpi dello Stato e personale
Civile della Difesa.
Svolgere la prima fase dei Corsi per Istruttore di Volo e di Specialità
(formazione teorica a terra) per Ufficiali Piloti.
Svolgere attività di focal point AM per gli aspetti delle discipline
leadership, comunicazione e Project Management e per ciò che
concerne la progettazione e produzione della formazione e-learning.
Svolgere attività di ricerca e sviluppo sulle metodologie innovative ed
esperienziali in AM. Esercitare azione direttiva, coordinatrice e di
controllo sulle attività svolte presso la dipendente Scuola Militare
Aeronautica G. Douhet”.
L’Ordinamento in AM
107
COMANDANTE
DirezioneStudi
Ufficio Comando
Ufficio del Cappellano Militare
Consulente Giuridico
Infermeria di CorpoServizioAmministrativo
VICE COMANDANTE
NUCLEOCC PM
Ufficio Presidio
Sezione PUMASSServizio Locale Comprensoriale
Prevenzione e Protezione
SezionePubblica Informazione e Cerimoniale
ComandoCorsi
RepartoServizi Tecnici e
Generali
Psicologo
CIFRA
SCUOLAMILITARE AERONAUTICA “G.
DOUHET”
REPARTOPER LA FORMAZIONE
DIDATTICA E MANAGERIALE (REFODIMA)
La Scuola G. DOUHET, retta da un Colonnello AArnn/AAran, è
posta alle dipendenze dell’Istituto ed è ubicata sullo stesso sedime.
(3) Accademia Aeronautica - Pozzuoli
L’Accademia Aeronautica, Retta da un Gen. DA/BA, è il
principale Istituto di Formazione degli Ufficiali in SPE. Istituita il 5
novembre 1923, ha iniziato la propria attività nella sede attuale di
Pozzuoli (NA) dal Dicembre 1962.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale dei giovani destinati a
diventare Ufficiali dell’AM nonché alla loro istruzione professionale
specifica e, nei casi previsti, a quella universitaria, propedeutiche
all’esercizio del comando nelle mansioni direttive e dirigenziali della
FA.”
(4) Scuola Specialisti AM - Caserta
Retta da un Col. AArnn/AAran.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale degli Specialisti
destinati a prestare servizio nell’Aeronautica Militare, nonché del
personale specialista di altre Forze Armate (FA), Corpi Armati e Forze
di Polizia legato all’assistenza dei mezzi aerei”.
L’Ordinamento in AM
108
(5) Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo
Retta da un Col. AArnn Nav./AAran.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale nonché all’istruzione
professionale specifica degli Allievi Marescialli e dei Sottufficiali del
Ruolo Marescialli dell’AM.
Assicurare la fornitura dei Servizi della Navigazione Aerea e garantire,
in accordo a quanto previsto nei piani operativi di settore, l’efficienza
delle installazioni aeroportuali funzionali all’attività di volo”.
(6) Scuola Volontari di Truppa AM – Taranto (verrà rinominata
“Scuola Volontari AM”)
Retta da un Col. AArnn Nav. Pil./AAran.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione militare e morale del personale di Truppa
destinato a prestare servizio in AM, nonché alla relativa istruzione
professionale specifica”.
(7) Scuola di Aerocooperazione – Guidonia
Retto da un Gen. BA, è un Istituto a carattere Interforze.
Dipende dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e, per
l’impiego, dal Comandante delle Scuole dell’AM/3ª RA, su delega del
CaSMD, a eccezione dell’emanazione di direttive didattiche e
formative in campo interforze e della potestà ordinativa, che risalgono
esclusivamente al Capo di SMD.
La missione è la seguente:
“Qualificare il personale delle FA e dei Corpi Armati dello Stato nel
campo dell’interpretazione delle immagini telerilevate (aeree e
satellitari) e in quello dell’aerocooperazione. Qualificare nei suddetti
settori anche personale esterno all'Amministrazione della Difesa e
personale appartenente a Forze Armate dei Paesi NATO PfP, previa
autorizzazione dello Stato Maggiore della Difesa. Fornire
collaborazione per l'elaborazione della normativa d'impiego negli
specifici settori del telerilevamento e dell'aerocooperazione”.
(8) Centro Selezione AM – Guidonia
Retto da un Col. AAra/AArn.
L’Ordinamento in AM
109
La missione è la seguente:
“Provvedere allo svolgimento delle attività selettive e di orientamento
professionale relative ai concorsi di interesse dell’Aeronautica
Militare”.
(9) 60° Stormo – Guidonia
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Assicurare il supporto logistico–amministrativo agli Enti/Reparti
ubicati sul sedime aeroportuale, nonché tutti i servizi necessari per il
sicuro ed efficace svolgimento dell’attività di volo.
Svolgere i Corsi di Volo a Vela per i frequentatori dei Corsi Normali
dell’Accademia Aeronautica per il conseguimento dell’abilitazione
aliante prevista dall’iter Brevetto Pilota Militare nonché l’attività
volovelistica prevista per il Personale Militare e concorrere nell’attività
promozionale dell’immagine della Forza Armata, mediante lo
svolgimento dei Corsi di Cultura Aeronautica.
Supportare l’attività di volo del Comando delle Scuole dell’AM
mediante voli di collegamento e trasporto, assicurando, per quanto di
competenza, le attività tecniche di manutenzione assegnate.
Sviluppare e supportare l’attività semestrale di volo minima e/o
complementare per il personale del Ruolo Naviganti in FEO presso gli
Enti Centrali che sia stato assegnato per tale attività presso il 60°
Stormo”.
(10) Centro di Formazione Aviation English – Loreto
Retto da un Col. AArnn Nav./AAran.
La missione è la seguente:
“Curare la formazione nel settore dell’Aviation English del personale
aeronavigante dell’Aeronautica Militare e di altre Forze Armate e
dicasteri e del personale non navigante (quali Controllori di volo), per
la successiva certificazione ENAC ai fini del rilascio della licenza di
pilota commerciale standard EASA e della licenza comunitaria dei
controllori del traffico aereo e del personale appartenente a precise
specialità che, in accordo a normative europee di settore, impongono
un adeguato livello di conoscenza tecnico–linguistica per il
conseguimento della licenza di manutentore aeronautico."
L’Ordinamento in AM
110
(11) 61° Stormo – Lecce
Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.
La missione è la seguente:
“Provvedere alla formazione degli Allievi Piloti e del personale
navigante dell’Aeronautica Militare e dei paesi stranieri, in ossequio
agli accordi bilaterali/multinazionali decretati dalle SSAA, ai fini del
conseguimento del Brevetto di Pilota Militare (BPM) e
dell'addestramento alla fase pre-operativa. Concorrere con i propri
assetti all'attività operativa della Forza Armata secondo le modalità
richieste”.
(12) 70° Stormo – Latina
Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.
La missione è la seguente:
“Svolgere le previste selezioni e corsi per il conseguimento del
brevetto di pilota/navigatore d’aeroplano e per l’addestramento
iniziale su velivoli a elica, per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre
FA e Corpi Armati dello Stato.”
(13) 72° Stormo – Frosinone
Retto da un Col. AArnn Nav. Pil.
La missione è la seguente:
“Svolgere i previsti corsi per il conseguimento dell’abilitazione di pilota
d’elicottero per i piloti militari dell’AM, nonché i corsi per il
conseguimento del brevetto di pilota di elicottero per il personale delle
altre FA e Corpi dello Stato”.
(14) Centro Addestramento Equipaggi Multi Crew - Pratica di Mare
Retto da un Col. AArnn.
La missione è la seguente:
“Svolgere i corsi per l’addestramento avanzato su velivoli plurimotore,
per gli allievi naviganti dell’AM, delle altre FA e Corpi Armati dello
Stato al fine del conseguimento del brevetto di pilota militare (BPM).
Assicurare l’addestramento basico del personale neo assegnato
reimpiegato alle linee Multi Crew, assicurando la standardizzazione
dell’addestramento delle varie linee operative. Effettuare i corsi per il
conseguimento delle qualifiche e delle licenze riconosciute dall’autorità
L’Ordinamento in AM
111
civile competente (ENAC) secondo le direttive dello Stato Maggiore
Aeronautica”.
L’Ordinamento in AM
112
9. ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DELL'AM (Enti “Tipo”)
L’organizzazione periferica dell’AM comprende tutti i Reparti ed Enti,
dipendenti dai tre Comandi di Vertice e dislocati sul territorio nazionale,
attraverso il cui operare l’Aeronautica Militare porta a compimento i compiti
istituzionali assegnati.
LO STORMO a.
Gli Stormi sono unità operative di riferimento per la F.A.
organicamente costituite e dotate della necessaria autonomia nel campo
dell’impiego, logistico, tecnico ed amministrativo, al fine di consentire
loro l’assolvimento della missione assegnata. Di seguito si riporta
l’organigramma tipico. Corre, tuttavia, l’obbligo di precisare che alcuni
Reparti hanno strutture diverse in funzione degli assetti/sistemi d’arma
assegnati.
Gruppo/i Volo
COMANDANTE
Reparto Logistica
Gruppo Efficienza Aeromobili
Gruppo Protezione delle Forze
Ufficio Operazioni
Ufficio Sicurezza Volo
Consulente Giuridico S.L.P.P.e Tutela Ambientale
Nucleo CC A.M.
Infermeria di Corpo
Organo Perifericodi Sicurezza
Ufficio Comando
Servizio Amministrativo
Cappellano Militare
Gli Stormi sono sede di Comando di aeroporto armato, di Presidio
Aeronautico e alcuni di essi fungono anche da Capoluogo di
Circoscrizione.
La missione è fissata dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica,
ed enunciata nei suoi elementi essenziali nelle TOO dello Stormo.
La denominazione è fissata nella Circolare Ordinativa di
costituzione e nella rispettiva TOO nella quale sono riportati anche i
compiti di dettaglio che il Comandante di Stormo deve assolvere.
L’Ordinamento in AM
113
È d’obbligo evidenziare che presso il 32° Stormo di Amendola si è
provveduto, sulla base delle risultanze di uno specifico Gruppo di Lavoro
(GdL) e nel rispetto delle specificità operative distintive del Reparto, a
calare una struttura sperimentale/prototipale66 studiata per avere in un
prossimo futuro uno Stormo:
- più snello nella struttura per agevolare un’efficace azione di comando,
mantenendo l’attuale livello di capacità;
- che operi nel concetto “train as you fight, fight as you train”;
- ideato per facilitare l’integrabilità e l’interoperabilità in ambito
NATO/Multinazionale.
QUARTIER GENERALE DI ALTO COMANDO/ORGANISMO DI b.
VERTICE (QG)
Il QG è l’Ente di FA preposto ad assicurare il supporto logistico o
logistico/amministrativo al Comando/Organismo di Vertice coubicato e
agli altri Enti AM/Interforze/Direzioni Generali/Enti dell’area TA della
Difesa coubicati.
Sono unità organicamente costituite e dotate di autonomia nel
campo dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo, tale da
consentire l’assolvimento dei compiti assegnati.
Al QG possono essere assegnati compiti di natura “presidiaria”, ma
non di capoluogo di circoscrizione. In tal caso si avvarrà di un apposito
Ufficio Presidio.
Attualmente sono costituiti i seguenti QG:
Comando Aeroporto/QG della 1ª Regione Aerea – Linate
(MI):
Comando Aeroporto di Centocelle/QG del COMAER;
QG Comando delle Scuole dell’AM/3ª Regione Aerea (BA).
IL COMANDO AEROPORTO c.
Il Comando Aeroporto ha il compito di assicurare il supporto
logistico-amministrativo agli EdO di Forza Armata/Interforze ubicati sul
proprio sedime o nella circoscrizione di competenza. Inoltre garantisce il
coordinamento e il controllo dell’attività di volo svolta sull’aeroporto
assicurando, di norma, i Servizi alla Navigazione Aerea.
66 La sperimentazione è terminata il 1° giugno 2016.
L’Ordinamento in AM
114
Il Comando Aeroporto ha un’architettura simile a quella dello
Stormo, dal quale si differenzia per l’assenza sia di assetti di volo
organicamente costituiti e permanentemente assegnati sia delle altre
articolazione direttamente correlate all’impiego del mezzo aereo (Gruppi
di Volo, Gruppo Efficienza Aeromobili, Ufficiale SV, ecc…).
È Comandato da un Col. AArnn/AAran, fatta eccezione per il
Comando Aeroporto – Pratica di Mare che invece è retto da un Gen. B.A.
(o, in alternativa, Gen. B. AAran).
Attualmente sono costituiti i seguenti Comandi Aeroporto:
Comando Aeroporto – Pratica di Mare (RM);
Comando Aeroporto – Aviano (PN);
Comando Aeroporto – Cameri (NO);
Comando Aeroporto – Capodichino (NA);
Comando Aeroporto - Sigonella (SR);
Comando Aeroporto Vigna di Valle/Centro Storiografico e
Sportivo dell’AM;
Scuola Marescialli AM/Comando Aeroporto – Viterbo.
Servizio/Sezione Amministrativo
Reparto/ServizioLogistica
Gruppo/Compagnia Protezione delle Forze
COMANDANTE
Cappellano Militare
Infermeriadi Corpo
Ufficio Comando
Servizio Locale Prevenzione e Protezione e Tutela
Ambientale
Organo Perifericodi Sicurezza
Ufficio Presidio e Circoscrizione (1)
Ufficio Operazioni
(1) Ove previsto da SMA – 1° Reparto
UfficioSicurezza Volo
Ufficiale P.I. e Comunicazione
Nucleo CC AM
L’Ordinamento in AM
115
TELEPOSTI AM d.
I Teleposti possono essere:
Teleposti Meteorologici (METEO);
Teleposti per Telecomunicazioni (TLC);
Teleposti misti TLC/METEO.
I Teleposti Meteo assicurano i rilievi meteorologici e l’inoltro dei
dati relativi, nonché l’efficienza dei sistemi e degli apparati in dotazione.
Sono dislocati sul territorio al fine di garantire la necessaria copertura.
I Teleposti TLC assicurano Il regolare flusso del traffico (voce e
dati) in transito presso l’E.d.O. e l’efficienza dei sistemi di
telecomunicazione in dotazione.
Sono retti da 1° Marescialli Lgt e dipendono, in ragione della loro
specificità (Meteo, TLC o TLC/Meteo) rispettivamente dagli Stormi che
forniscono loro Supporto Logistico-Amministrativo i primi e dal 1° e 2°
RTC, in base alla loro dislocazione geografica, gli altri.
È in itinere un progetto di remotizzazione dei teleposti mediante
l’implementazione di sistemi di gestione automatizzata.
TIPOLOGIE DI DISTACCAMENTO e.
I Distaccamenti sono Edo autonomi costituiti per esigenze
operative, tecniche, logistiche e amministrative.
Esistono 3 tipologie di Distaccamenti:
Distaccamento Aeroportuale: assicura il supporto logistico-
amministrativo agli E.d.O. di Forza Armata/interforze come
riportato nelle T.O.O.; garantisce il coordinamento e il controllo
dell’attività di volo svolta sull’aeroporto assicurando, di norma,
tutti o parte dei Servizi alla Navigazione Aerea; ha
un’architettura simile a quella del Comando Aeroporto ma
ridimensionata negli organici e nelle strutture organizzative.
È comandato da un Col./T.Col. A.A.r.n.n./A.A.r.a.n.
Distaccamento Aeronautico: assicura il supporto logistico-
amministrativo agli E.d.O. di Forza Armata/interforze come
riportato nelle T.O.O. Può essere spesso sede di Organismo di
Protezione Sociale e in tal caso assicura tutte le funzioni legate
al relativo supporto; ha un’architettura simile a quella del
Distaccamento Aeroportuale dal quale si differenzia per
l’assenza di infrastrutture per l’attività di volo e
L’Ordinamento in AM
116
conseguentemente ridimensionato negli organici e nelle
strutture organizzative. È generalmente comandato da un Ten.
Col. AAran.
Distaccamento Straordinario: costituito per garantire
l’esecuzione di attività di natura logistica circoscritte nella
dimensione temporale e spaziale. Viene costituito con Circolare
Ordinativa a cura dello S.M.A. o degli di A.C./R.A. (per questi
ultimi di durata non superiore a 170 giorni e limitatamente al
territorio nazionale – vedasi al riguardo la potestà ordinativa
decentrata). La struttura organizzativa è estremamente snella e
generalmente le posizioni sono previste in secondo incarico.
Presso alcuni Distaccamenti sono attivati Organismi di Protezione
Sociale (OPS) a favore degli appartenenti alle FA e ai loro familiari.
Attualmente sono costituiti i seguenti Distaccamenti:
Distaccamento Aeroportuale – Brindisi;
Distaccamento Aeroportuale – Alghero (SS);
Distaccamento Aeroportuale – Dobbiaco (BZ);
Distaccamento Aeroportuale – Pantelleria (TP);
Distaccamento Aeroportuale – S. Nicolò (VE);
Distaccamento Aeroportuale– Sarzana Luni (SP);
Distaccamento Aeroportuale– Piacenza (PC);
Distaccamento AM – Capo Mele (SV);
Distaccamento AM – Lampedusa (AG);
Distaccamento – Capo S. Lorenzo (CA);
Distaccamento Aeronautico – Jacotenente (FG);
Distaccamento Aeronautico – Montescuro (CS);
Distaccamento Aeronautico – Terminillo (RI):
Distaccamento Aeronautico – Otranto (LE);
Distaccamento Aeronautico – Siracusa.
L’Ordinamento in AM
117
10. RAPPRESENTANZE DELL’AERONAUTICA MILITARE (RAMi)
La complessità dei moderni sistemi d’arma, unitamente agli alti costi
associati alle attività di ricerca e sviluppo, hanno spinto molti Paesi a
ricercare sinergie industriali e logistiche per gestire programmi che
altrimenti sarebbero troppo complessi e onerosi per una singola nazione e
conseguire, in tal modo, economie di scala.
L’Aeronautica Militare partecipa in maniera attiva alle iniziative di cui
sopra inviando il proprio personale all’estero sia presso organismi
internazionali sia presso strutture costituite ad hoc e denominate
Rappresentanze dell’Aeronautica Militare (RAMi). Le Rappresentanze
dell’Aeronautica Militare all’estero sono Elementi di Organizzazione costituiti
per seguire attività di cooperazione in paesi stranieri regolate da accordi
internazionali (Memorandum of Understanding, Lettera di Intenti, Accordo
Tecnico etc.). Le citate attività riguardano, di norma, lo sviluppo,
l’acquisizione, l’ammodernamento e la gestione di sistemi d’arma, la
cooperazione nel campo logistico ed in quello dell’addestramento del
personale finalizzato alla standardizzazione di procedure, tecniche e tattiche
di combattimento, la standardizzazione degli armamenti, la definizione di
dottrine operative comuni.
La costituzione di tali elementi di organizzazione all’estero è
autorizzata dal Ministro della Difesa a fronte di richiesta formulata dallo
Stato Maggiore della Difesa, sulla base delle esigenze prospettate dallo
Stato Maggiore dell’Aeronautica.
L’Ordinamento in AM
118
11. ELEMENTI DI ORGANIZZAZIONE EXPEDITIONARY/DEPLOYABLE
Lo strumento Militare, alla luce degli impegni internazionali assunti
dall’Italia e dei nuovi scenari geopolitici, dovrà essere in grado di
fronteggiare improvvise minacce e di operare a distanza dalla Madrepatria.
Per queste ragioni, la FA ha deciso di dotarsi di strumenti
“expeditionary/deployable” in grado di operare tanto sul territorio nazionale
quanto all’estero. Tali organismi sono strutturati secondo criteri di
modularità organizzativa ed in maniera tale da esprimere capacità
operative/logistiche interoperabili ed integrabili in contesti interforze e
internazionali. Gli Elementi di Organizzazione (EdO) che soddisfano i
suddetti criteri appartengono alle tipologie di seguito elencate.
Deployment/Redeployment Team (D/R Team): Unità leggera di
proiezione logistica che assicura la capacità di dispiegare gli elementi
abilitanti del Combat Service Support (CSS) per supportare operazioni
nella terza dimensione, mediante l’implementazione dei servizi
aeroportuali e di supporto indispensabili per consentire al Potere Aereo
di esprimersi secondo dottrina. Al termine dell’esigenza operativa
provvede al ripiegamento e recupero dei componenti, sistemi ed assetti
riutilizzabili.
Air Mobility Operation Unit (AMOU): Unità in grado di assicurare, stand-
alone o in maniera integrata con i “Deployment/Redeployment Team”,
le funzioni di Air Terminal Operations, provvedendo alla gestione di
ponti aerei e/o trasporti multimodali, in ambiente Joint & Combined, per
l’attivazione di insediamenti aeronautici e per il supporto specifico di
componenti/elementi del Potere Aereo di particolare rilevanza (quali, a
titolo esemplificativo, JFACC e SOATG).
Forward Support Base (FSB): Insediamento aeronautico avanzato
nell’Area of Operation (AoO) idoneo a operare per periodi di tempo
circoscritti. Comprende elementi di proiezione logistica in grado di
assicurare i livelli basici dei servizi CSS a supporto delle operazioni
aeree.
AirPort Of Debarkation (APOD): Insediamento aeronautico avanzato,
generalmente collocato all’interno dell’Area of Operation (AoO),
rispondente a esigenze di intervento sostenute nel tempo per
l’immissione nell’AoO delle forze e dei materiali necessari. Rappresenta
il punto di ingresso/uscita in/dall’AoO per via aerea.
Deployable Operating Base (DOB): Insediamento aeronautico avanzato
nell’AoO rispondente a esigenze di intervento sostenuto nel tempo ed
avente configurazione ordinativa di tipo modulare, attivabile in funzione
L’Ordinamento in AM
119
delle esigenze operative. Comprende componenti CS/CSS ad elevata
prontezza ed in grado di assicurare tutti i servizi aeroportuali
indispensabili per il supporto alle forze aeree nazionali e di coalizione e
di soddisfare le esigenze di Real Life Support del contingente
rischierato.
Joint Force Air Component Command (JFACC): Comando in grado di
condurre la pianificazione e l’esecuzione di operazioni aeree complesse.
Il Comando riceve supporto da un QG che comprende componenti
CS/CSS. Il Comando deve essere in grado di mantenere il controllo
centralizzato delle operazioni aeree nell’AoO e la sua attivazione si
rende necessaria per la conduzione di operazioni sostenute nel tempo.
Struttura e funzioni del JFACC sono disciplinate nel dettaglio nella
pubblicazione NATO AJP-3.3.
Task Force Air (TFA): Raggruppamento di unità di carattere
Operativo/Combat, posti alle dipendenze di un unico Comandante,
costituito con lo scopo di portare a termine una determinata operazione
o missione. La Task Force è dimensionabile in funzione della missione
assegnata ed in grado di operare autonomamente o all’interno di un più
ampio dispositivo Joint e/o Combined.
Reparto Autonomo di Volo (RAV): Reparto costituito allo scopo di
assicurare la cornice ordinativa necessaria per inquadrare Forze,
provenienti da uno o più Enti, deputate allo svolgimento di attività di
volo, di tipo addestrativo e/o operativo, in scenari complessi ed in
contesti a carattere internazionale. L’EdO, oltre alle unità di volo,
comprende di norma le componenti necessarie per il rischieramento
degli assetti, per la trattazione di aspetti di carattere amministrativo e
per il sostegno logistico e manutentivo degli aeromobili.
Special Operations Air Task Group (SOATG): EdO costituito per
assicurare il supporto aereo alle operazioni delle Forze Speciali. E’
organizzato in un Headquarters (HQ) con funzioni di C2 ed in
componenti operative (Special Operation Air Task Unit). Il Task Group
comprende inoltre gli elementi di CS/CSS necessari in funzione della
missione assegnata.
L’Ordinamento in AM
120
12. CIRCOSCRIZIONE AEROPORTUALE
Per Capoluogo di Circoscrizione si intende un aeroporto armato al
quale sono attribuiti compiti non attinenti alla “missione operativa”
istituzionale, ma relativi alla gestione del personale, alle predisposizioni
operative e alla supervisione di altri Enti AM presenti nell’area di
competenza.
I Capoluoghi di Circoscrizione, e le rispettive giurisdizioni territoriali,
sono determinati dal Capo di SMA, anche su proposta dei Comandi di
Vertice, con apposita CO predisposta dallo SMA - 1° Reparto. La
giurisdizione territoriale coincide con una o più province amministrative, in
modo da assicurare, senza soluzione di continuità, la copertura dell’intero
territorio nazionale.
Gli aeroporti “Capoluogo di Circoscrizione” sono individuati tra quelli
sede permanente di Brigata/Stormo in quanto strutturati con elementi di
organizzazione in grado di ottemperare efficacemente ai compiti assegnati, i
principali dei quali sono:
l’elaborazione e l’attuazione dei piani di dettaglio per l’attivazione degli
aeroporti non attivati, la preparazione delle zone di terreno
predesignate quali sedi di reparti operativi e il relativo mantenimento in
funzione e sorveglianza;
l’implementazione delle misure previste nei sistemi di allarme
nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione;
il coordinamento ed il controllo delle attività relative alla protezione del
personale, delle installazioni aeronautiche, dei mezzi in dotazione
nell’ambito degli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione;
l’attuazione dei provvedimenti connessi con la mobilitazione, anche per
quanto riguarda gli Enti/Reparti dislocati sul territorio di giurisdizione.
L’Ordinamento in AM
121
13. PRESIDIO MILITARE
Si intende per Presidio Militare una porzione di territorio sede
stanziale o temporanea di unità militari che per consistenza e livello di
comando consentono l’assolvimento delle attribuzioni presidiarie.
Nelle località in cui coesistono Comandi di Presidio di diverse FA, essi,
ai fini delle attribuzioni presidiarie, sono tra loro indipendenti. Ciascun
Comandante assolve le proprie funzioni limitatamente al personale e agli
Enti della propria FA. Il Comandante di Presidio più elevato in grado (o più
anziano), purché con dipendenza dal Ministero della Difesa, dà disposizioni
per il coordinamento e la direzione, nel campo delle esigenze presidiarie di
interesse comune, alle singole FA ed entro i limiti territoriali di Presidio
concordati tra i singoli Comandanti.
L’Ordinamento in AM
122
14. PRESIDIO AERONAUTICO
Si intende per Presidio Aeronautico una determinata area geografica
nella quale sono insediati stabilmente Enti AM retti da un Ufficiale. Il
Presidio Aeronautico può anche avere carattere di temporaneità qualora
Reparti di volo o Enti AM siano provvisoriamente rischierati in una
determinata località non facente parte di altro Presidio Aeronautico.
I Capoluoghi di Circoscrizione Aeroportuale svolgono anche le funzioni
di Presidio Aeronautico per tutto il territorio della Circoscrizione. In talune
province, tuttavia, le funzioni presidiarie sono sottratte alle competenze del
Comando Capoluogo di Circoscrizione Aeroportuale e sono assegnate a
Comandi specifici.
Il Comandante di Presidio Aeronautico:
rappresenta l’Autorità aeronautica nei rapporti con le Autorità religiose,
civili e delle altre Forze Armate;
impartisce disposizioni ai Corpi, Reparti ed Enti di F.A. dislocati nel
Presidio in occasione di riviste, parate, onori militari e onori funebri
militari nel Presidio;
regola l’alternarsi dei reparti nell’uso degli impianti comuni (campi
sportivi, palestre, ecc.);
dispone per l’impiego delle Forze disponibili e dislocate nel territorio del
Presidio Aeronautico, nel servizio di ordine pubblico o in occasione di
pubbliche calamità o in caso di sciopero dei servizi di pubblica utilità,
secondo le norme vigenti in materia;
è responsabile della disseminazione nell’ambito del proprio presidio
delle circolari e/o comunicazioni d’interesse della FA.
Il Comandante di Presidio Aeronautico disimpegna di massima il
suo servizio nello stesso Ufficio del proprio incarico primario e si avvale del
personale di detto Ufficio. Terrà però distinti i carteggi dei due incarichi
ricoperti.
L’Ordinamento in AM
123
15. GLI ORGANI COLLEGIALI DELL’AERONAUTICA MILITARE
LE RIUNIONI DI VERTICE DI FA a.
Il CaSMA, periodicamente, convoca le Riunioni di Vertice di FA. In
tale sede sono valutati aspetti di interesse per la Forza Armata relativi ai
vari settori di attività.
I Consigli sono presieduti dal CaSMA che ne stabilisce i componenti
e le procedure di funzionamento.
L’ufficio del CaSMA funge da organo di coordinamento per
l’attuazione di tutte le predisposizioni connesse allo svolgimento dei
Consigli di Vertice.
I CONSIGLI DI COORDINAMENTO b.
I Consigli di Coordinamento sono convocati per esaminare una
specifica problematica e prevedono la partecipazione dei rappresentanti
dell’AM che, nelle diverse sedi dell’AD, sono direttamente coinvolti nello
specifico settore.
I Consigli di Coordinamento sono, di norma, convocati dal
Sottocapo di SMA e si volgono presso il Palazzo AM.
I CONSIGLI DI ALTO COMANDO c.
L’alto Comandante, per favorire la condivisione degli obiettivi di FA
e agevolare la “comunicazione orizzontale”, si avvale del “Consiglio di
Alto Comando”. Tale organismo collegiale si compone, oltre che dell’Alto
Comandante, del Vice Comandante, del Capo di Stato Maggiore, dei
Comandanti dei livelli Intermedi e di eventuali altri dirigenti della FA che
saranno appositamente convocati. In funzione degli argomenti previsti
nell’agenda, l’Alto Comandante può convocare esperti/consulenti
specialisti dello specifico settore, sia di FA sia di altre strutture della
Difesa coordinando opportunamente con lo SMA per le questioni di
competenza.
Il Consiglio, oltre a rappresentare un consesso ottimale per il
coordinamento orizzontale tra i Dirigenti dell’Alto Comando, consente al
Vice Comandante la diretta e sistematica partecipazione nei processi
decisionali. Tale interazione fornisce all’Alto Comandante l’opportunità di
acquisire contributi di pensiero che, attraverso la condivisione e il
L’Ordinamento in AM
124
consenso sin dalla fase di impostazione delle iniziative, sono utili per
migliorare e snellire l’analisi e velocizzare i processi decisionali.
Lo Stato Maggiore dell’Alto Comando è l’organismo responsabile
per il coordinamento, la predisposizione e lo svolgimento dei Consigli di
Alto Comando.
I Consigli di Alto Comando introducono nell’organizzazione una
nuova metodologia di lavoro, basata sul concetto “rete”, tesa alla
continua e sistematica condivisione delle informazioni con lo scopo di
migliorare l’efficacia dell’organizzazione.
L’Ordinamento in AM
125
16. POLITICA E FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM
POLITICA DELL’ORDINAMENTO (SMA-ORD-001) a.
(1) Che cos’è l’ordinamento
L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti e delle direttive
necessari per definire la struttura ed i processi che regolano il corretto
ed efficace funzionamento della Forza Armata. Esso stabilisce le
relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli Elementi
di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del
personale.
(2) Scopo della politica
La politica dell’ordinamento è quindi volta ad ottimizzare e
razionalizzare l’organizzazione dell’Aeronautica Militare, per
migliorarne l’efficacia e l’efficienza salvaguardandone le peculiarità.
Essa individua gli obiettivi del settore, definisce le linee guida alle
quali informare l’azione ordinativa, identifica le responsabilità, delinea
le strutture e le metodologie.
(3) I Responsabili
Gli organismi della Forza Armata che hanno specifiche
competenze nell’ordinamento sono:
STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 1° Reparto:
propone al CaSMA la politica dell’ordinamento e le direttive
attuative definendo, in coordinamento con tutti gli altri
responsabili, gli indicatori di processo e di risultato;
concorre con gli altri reparti dello SMA alla definizione della
struttura della FA proponendo eventuali adeguamenti;
predispone gli atti ordinativi necessari alla costituzione ed al
funzionamento dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare, attraverso
i quali il Capo di SMA esercita, in armonia con le Direttive del Capo
di SMD e conformemente al quadro giuridico vigente, la potestà
ordinativa;
condivide, formula ed aggiorna gli Obiettivi della Politica del
Personale (OPP) della FA nel settore dell’ordinamento proponendo
e concertando con gli altri responsabili gli opportuni indicatori;
L’Ordinamento in AM
126
partecipa, quando necessario, al processo di pianificazione e
programmazione finanziaria proponendo gli elementi necessari al
conseguimento degli OPP.
Il Capo del 1° Reparto è il responsabile del coordinamento tra la
politica ordinativa e le altre politiche del personale, nonché delle
relazioni tecniche con le altre componenti del Dicastero Difesa.
Il Capo Ufficio Ordinamento dello SMA è il “Responsabile del
Processo” della politica dell’ordinamento ed è responsabile delle
direttive ordinative e della verifica sulla coerenza ordinativa della FA.
STATO MAGGIORE AERONAUTICA – 3° Reparto:
elabora le esigenze operative generali dello strumento
aerospaziale sulla scorta delle quali concorre, con gli altri Reparti
dello SMA, alla definizione della struttura della FA (struttura delle
forze, struttura di comando, struttura logistica ecc.);
contribuisce alla definizione, in coordinamento con gli altri Reparti
SMA, la pianta organica dei diversi EdO dell’Aeronautica Militare;
elabora concetti operativi di impiego delle forze evidenziandone gli
aspetti di natura ordinativa.
ORGANISMI DI VERTICE E ALTI COMANDI:
assicurano che gli atti di propria competenza siano coerenti con la
politica del personale della FA e con i principi della politica
ordinativa;
propongono allo SMA variazioni afferenti il proprio assetto
ordinativo e quello degli Elementi di Organizzazione (EdO)
subordinati dopo averne valutato la necessità e verificato la
coerenza con la politica ordinativa;
partecipano con lo SMA 1° Reparto all’individuazione degli
indicatori e delle priorità necessari alla concretizzazione degli OPP;
identificano ed assicurano le risorse (personale e materiale)
richieste dal “Governo del Progetto”;
emanano, nei limiti previsti della potestà ordinativa decentrata (AC
e RA), gli atti ordinativi di propria competenza nel rispetto delle
linee guida in materia di politica ordinativa;
assicurano lo scambio informativo necessario alla misurazione
dell’efficacia.
COMANDANTI DI CORPO A TUTTI I LIVELLI ORGANIZZATIVI:
Sono i responsabili delle attività ordinative nell’ambito della loro
L’Ordinamento in AM
127
area di competenza e, pertanto:
verificano l’efficacia, l’efficienza e l’economicità della struttura
organizzativa di pertinenza rispetto alla missione assegnata;
garantiscono la coerenza dell’azione di comando con la politica
ordinativa della FA;
rappresentano il “dispositivo di controllo sul campo” della politica
ordinativa fornendo i ritorni in merito alla sua efficacia.
(4) Attuazione della politica
Gli OPP dell’ordinamento delineano l’orientamento generale della
FA nel settore ordinativo. Essi sono:
verificare l’adeguatezza dell’attuale struttura ordinativa rispetto
alle esigenze operative. Tale studio, da attuare secondo un
approccio modulare, deve individuare le criticità
dell’organizzazione proponendo adeguamenti alle strutture, ai
processi, ai flussi informativi e alle procedure;
adeguare le “posizioni organiche” alle dotazioni di legge
razionalizzando le strutture per consentire un’ottimale impiego
delle risorse umane a disposizione della FA;
promuovere la conoscenza dei principi ordinativi in FA. In
particolare l’azione formativa deve coinvolgere sia il personale dei
Comandi di Vertice direttamente impiegato nel settore sia i
Comandanti di Corpo in quanto responsabili delle attività
ordinative dei loro EdO;
studiare efficaci ed efficienti soluzioni ordinative funzionali a
rispondere prontamente all’estrema variabilità delle esigenze
operative. L’ordinamento è al servizio dell’operatività e, quindi,
deve contemperare la ridotta flessibilità degli strumenti normativi
con la pronta ed efficace risposta alle necessità operative;
verificare il corretto bilanciamento nella distribuzione delle risorse
umane tra quelle dedicate all’assolvimento delle missioni specifiche
di FA rispetto a quelle impiegate in ambito interforze,
internazionale e presso altri Dicasteri.
(5) Sviluppo delle attività
Per concretizzare la politica dell’ordinamento è opportuno fornire
le linee guida cui informare l’azione ordinativa di FA:
L’Ordinamento in AM
128
rispettare, nelle proposte di revisione delle TOO, i criteri disposti
dal Capo di SMA avendo cura di promuovere l’ottimale impiego
delle risorse umane disponibili;
applicare gli studi di settore nell’elaborazione delle proposte
ordinative. Nel caso non fossero disponibili tali studi, proporre
strutture snelle indicando il livello di capacità esprimibile e
l’organico minimo necessario al regolare assolvimento della
missione assegnata;
ridurre le possibilità di errata interpretazione dei provvedimenti
ordinativi, utilizzando terminologia condivisa e specificando nel
dettaglio eventuali scostamenti;
promuovere l’utilizzo di procedure e metodologie mirate alla
diffusione delle informazioni e alla condivisione delle scelte
(consigli, comitati, gruppi di studio, reti locali, posta elettronica
ecc.). L’impiego di strumenti informatici e la propensione al loro
utilizzo concretizza il principio del “need to share” in luogo del
“need to know”, rappresentando un fattore abilitante dei processi
decisionali;
tendere verso una struttura organizzativa che ripartisca le risorse
(Ufficiali, Sottufficiali, Truppa) in linea con il “modello” previsto per
il comparto Difesa;
delineare strutture ordinative flessibili in grado di rispondere
efficacemente alle crescenti esigenze organiche in ambito
internazionale. Il contributo di risorse per tali esigenze non deve
pregiudicare la funzionalità dell’ente ovvero deve essere
quantificata la riduzione della capacità;
costituire le strutture ordinative in funzione della missione
prevedendo il numero minimo di EdO, evitando di proporre
strutture solo per salvaguardare lo status quo e il personale in
FEO. Le esigenze del personale saranno salvaguardate per altre
vie, evitando di distorcere l’organizzazione della FA;
integrare nelle strutture la componente civile valorizzandone le
peculiarità e promuovendo lo scambio professionale con il
personale militare;
salvaguardare il principio dell’unicità di comando e della
semplificazione (riduzione) dei livelli gerarchici;
tendere a realizzare strutture organizzative uniformi a quelle
adottate a livello interforze e internazionale, salvaguardando le
peculiarità di FA.
L’Ordinamento in AM
129
FONDAMENTI ORDINATIVI DELL’AM b.
(1) Il concetto di “dipendenza”
Le fonti giuridiche del concetto di dipendenza sono costituite dal
COM67 e dal TUOM68. Poiché tali norme discendono dal concetto di
disciplina, è frequente l’assimilazione di quest’ultimo con il rapporto di
dipendenza.
Sovente, però, si tende ad attribuire al termine disciplina
un’accezione riduttiva, riferita unicamente agli istituti sanzionatori. Al
contrario, per avere la piena cognizione del termine, è necessario
rifarsi al citato TUOM il quale indica l’ampio spettro di ricadute che la
disciplina militare determina in ogni aspetto della vita militare,
imponendo principi che trascendono il semplice dovere
dell’obbedienza. La disciplina militare, infatti, oltre a comprendere il
dovere di obbedienza, compendia anche i principi della gerarchia e del
rapporto di subordinazione, e, pertanto, identifica i parametri
organizzativi primari delle FA.
La disciplina militare rappresenta, quindi, una regola
fondamentale per i cittadini alle armi in quanto costituisce il principale
fattore di coesione e di efficienza.
Appare consequenziale affermare che – avuto riguardo all’art.
715 del TUOM, in cui si materializza la trasposizione tra il principio di
gerarchia (concetto ideale) e la dipendenza gerarchica (rapporto
concreto) – la disciplina militare costituisce patrimonio genetico della
dipendenza gerarchica.
(2) La dipendenza gerarchica
Per dipendenza gerarchica si intende il rapporto sancito dall’art.
1346 del COM: “Per il conseguimento e il mantenimento della
disciplina sono determinate le posizioni reciproche del superiore e
dell’inferiore, le loro funzioni, i loro compiti e le loro responsabilità. Da
ciò discendono il principio di gerarchia e quindi il rapporto di
subordinazione e il dovere dell’obbedienza”. Inoltre, ai sensi dell’art.
715 comma 1 del TUOM “Dal principio di gerarchia derivano per il
militare (…) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei
confronti dei superiori di grado e dei militari di pari grado o di grado
67 Art. 626. 68 Titolo VIII “Disciplina militare”.
L’Ordinamento in AM
130
inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti
delle attribuzioni loro conferite”.
In altri termini, il rapporto di subordinazione scaturisce dal
principio di gerarchia e ne consente la concretizzazione sul piano
dell’esercizio del comando o di carica direttiva, divenendo lo
strumento per il conseguimento del fine.
Il citato art. 71569 costituisce conferma della indivisibilità dei
concetti di dipendenza gerarchica e di disciplina militare.
La dipendenza gerarchica implica la supremazia da parte
dell’autorità individuata sui subordinati, al fine di conseguire la
missione assegnata. Al titolare della supremazia gerarchica risalgono
infatti i poteri di:
assegnare compiti, impartendo ordini e direttive attinenti al
servizio e alla disciplina, nei limiti dei compiti di istituto;
controllare e verificare il raggiungimento degli obiettivi e
intraprendere le azioni ritenute necessarie;
impiegare il personale subordinato, nei limiti delle norme vigenti,
in relazione alla missione assegnata;
valutare l’operato dei dipendenti attraverso la redazione della
documentazione caratteristica, secondo la normativa vigente;
esercitare la potestà sanzionatoria nel campo disciplinare, secondo
quanto previsto dal TUOM e dalla Direttiva SMA-ORD-013;
delegare ovvero avocare l’autorità per l’espletamento di particolari
mansioni.
(3) Il collegamento tecnico
La configurazione organizzativa dell’AM è il risultato della
combinazione fra due tipologie di strutture: gerarchica e funzionale.
Ne consegue che l’ordinamento dell’AM prevede apposite relazioni di
servizio che permettono di combinare la dipendenza gerarchica con le
69 1. Dal principio di gerarchia derivano per il militare:
a) il dovere di obbedienza nei confronti del Ministro della difesa e dei Sottosegretari di Stato per la difesa quando esercitano le funzioni loro conferite per delega del Ministro;
b) i doveri inerenti al rapporto di subordinazione nei confronti dei superiori di grado e dei militari pari grado o di
grado inferiore investiti di funzioni di comando o di carica direttiva, nei limiti delle attribuzioni loro conferite.
2. Nelle relazioni di servizio e disciplinari il militare è tenuto a osservare la via gerarchica.
3. Per la sostituzione del militare investito di comando o di carica direttiva in caso di morte, assenza o impedimento si
applicano le disposizioni previste da ciascuna Forza armata o Corpo armato. In mancanza di particolari disposizioni, al
militare investito di comando o di carica direttiva deceduto, assente o impedito, subentra di iniziativa, fino alla nomina del
successore da parte dell'autorità competente, il militare, che ne ha titolo, in servizio presso lo stesso comando o reparto più
elevato in grado, e, a parità di grado, più anziano, tenendosi presente che il militare in servizio permanente ha il dovere di
esercitare il comando sui militari pari grado delle altre categorie, prescindendo dalle anzianità. 4. In ogni atto riferito al servizio o compiuto in servizio che comporta l'assunzione di responsabilità con conseguente
emanazione di ordini il militare delle categorie in servizio permanente ha il dovere di esercitare il comando sui militari pari
grado delle altre categorie, prescindendo dall'anzianità.
L’Ordinamento in AM
131
esigenze di carattere funzionale. Tali relazioni di servizio, che esulano
dal rapporto di dipendenza gerarchica in senso stretto, sono
denominate “collegamento tecnico”.
Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione
tecnica (quali, ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario,
amministrativo e infrastrutturale) per i quali esistono organismi,
collocati al di fuori della linea gerarchica, deputati a disciplinare le
specifiche attività. Il rapporto esistente tra questi organi e i
destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato collegamento
tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo preposto,
di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche.
Questi documenti – compatibilmente con gli ordini che
promanano dall’autorità gerarchicamente sovraordinata –
costituiscono direttive per i destinatari. In nessun caso il titolare della
regolamentazione tecnica in uno specifico settore assume nei
confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore gerarchico.
Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino
incompatibili con le sopracitate prescrizioni dell’organo deputato alla
trattazione degli aspetti tecnico-funzionali, prevale la direttiva del
superiore gerarchico; qualora l’incompatibilità sia insormontabile
occorre risalire ai comuni superiori delle due catene al fine di dirimere
le incongruenze.
(4) Il supporto logistico-amministrativo
Quando un Reparto dell’AM non è autonomo sotto l’aspetto
logistico, ma fruisce dei beni e dei servizi forniti da un altro reparto, si
parla di “supporto logistico-amministrativo”. Questo tipo di rapporto di
servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di
collegamento tecnico e nella stesura delle TOO vengono riportati,
qualora esistenti, gli Elementi di Organizzazione supportati o che
forniscono tale servizio.
(5) Il Comandante di Corpo
Il Comandante di Corpo è “l’Ufficiale preposto, secondo le
disposizioni in vigore, al comando o alla direzione di unità, di ente o
servizio organicamente costituto e dotato di autonomia nel campo
dell’impiego e in quello logistico, tecnico e amministrativo”. Per
l’Aeronautica Militare il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica
individua con propria direttiva (SMA-ORD-013) gli incarichi che
L’Ordinamento in AM
132
comportano l’esercizio della potestà sanzionatoria nel campo della
disciplina militare.
Per individuare gli Ufficiali che esercitano le funzioni di
Comandante di Corpo, i fattori che devono essere presi in
considerazione sono:
la dipendenza gerarchica, significando che l’autorità designata
quale Comandante di Corpo ricopre un incarico lungo la linea
gerarchica di ciascuna struttura organizzativa;
la dipendenza disciplinare, intesa come potestà sanzionatoria
attribuita ai Comandanti di Corpo, allorquando si renda necessario
individuare un’autorità militare al di fuori della linea di impiego nel
caso in cui questa faccia capo ad un funzionario civile oppure
straniero;
particolari condizioni in cui il personale militare potrebbe trovarsi:
ricoverato in ospedale civile oppure presso struttura
sanitaria militare il cui direttore è di grado inferiore;
sospeso dall’impiego, dalle funzioni del grado, dal
servizio e dalle attribuzioni del grado.
La Direttiva SMA-ORD-021 “Manuale del Comandante di Corpo”
fornisce agli Ufficiali designati per l’esercizio delle relative funzioni una
guida teorico-pratica per l’esercizio dell’azione di comando e per la
risoluzione di casi concreti. Il manuale compendia le norme relative ai
settori della disciplina militare, delle funzioni di polizia giudiziaria
militare e ordinaria (compresa quella relativa agli illeciti amministrativi
e penali connessi all’uso di sostanze stupefacenti) dello svolgimento di
alcune peculiari attività amministrative concernenti: il diritto di
accesso alla documentazione amministrativa; la tutela dei dati
personali e sensibili; l’attività certificativa militare; la tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; la vigilanza sull’esercizio
di attività extraprofessionali; l’avvio delle pratiche per la tutela legale
del personale dipendente.
Il Comandante di Corpo è tenuto, innanzitutto, a rispettare i
doveri generali imposti a tutti i superiori. Quanto ai doveri particolari,
il Comandante di Corpo, nell’ambito del Reparto, è direttamente
responsabile:
della disciplina;
dell’organizzazione;
dell’impiego;
dell’addestramento del personale;
L’Ordinamento in AM
133
della conservazione dei materiali e della gestione amministrativa,
nei limiti previsti da apposite norme.
Inoltre, ai sensi dell’art. 301 del cpmp, il Comandante di Corpo
(così come il Comandante di distaccamento o di posto) esercita le
funzioni di polizia giudiziaria militare per i reati soggetti alla
giurisdizione militare.
Al Comandante di Corpo spetta, altresì, la potestà sanzionatoria
di corpo.
Il Comandante di Corpo ha, quindi, la potestà di comando, di
direzione e di coordinamento nei confronti del personale dipendente,
nonché quella di regolare e organizzare tutte le attività che si
svolgono nell’ente a cui è preposto, assicurandone il funzionamento,
l’efficienza e l’efficacia, cioè il raggiungimento della missione e degli
obiettivi assegnati all’ente stesso.
Al Comandante di Corpo sono devolute anche le seguenti
ulteriori attribuzioni:
disporre l’adozione, se ritenuto necessario per la sicurezza delle
installazioni militari, di particolari controlli del personale in uscita o
in entrata con lo scopo di impedire che dall’ente sia asportato
materiale dell’Amministrazione militare o che sia introdotto
materiale che possa nuocere al singolo o alla comunità. Tali
controlli sono eseguiti dal personale impiegato nelle articolazioni
preposte alla protezione locale;
curare l’inoltro, per via gerarchica, delle istanze di conferimento
con le SA e dei plichi chiusi diretti al Ministro della Difesa;
adottare i provvedimenti di riesame, sospensione e condono delle
sanzioni disciplinari di corpo;
esprimere il parere sulle istanze intese ad ottenere la cessazione
degli effetti delle sanzioni disciplinari di corpo;
concedere e/o promuovere le ricompense per lodevole
comportamento e particolare rendimento in servizio (elogi ed
encomi);
esprimere il proprio parere nell’ambito delle inchieste formali
disciplinari previste dalle leggi di stato del personale militare e
dall’esame del giudicato penale;
proporre la sospensione precauzionale facoltativa dall’impiego o
dal servizio, nei casi di gravi trasgressioni che impongano
l’immediato allontanamento dal servizio, in quanto gravemente
L’Ordinamento in AM
134
lesive del prestigio delle Forze Armate o siano incompatibili con lo
status di militare in servizio permanente;
avviare il procedimento per proporre il proscioglimento dalla ferma
dei Volontari in ferma prefissata per “gravi mancanze disciplinari”
o la dispensa dal servizio permanente del personale non direttivo e
non dirigente (Sottufficiali e Volontari in servizio permanente), per
inidoneità a disimpegnare le attribuzioni del proprio grado, per
insufficienza delle qualità necessarie e/o per scarso rendimento;
esercitare il potere discrezionale di richiesta di procedimento
penale davanti al giudice militare ai sensi dell’art. 260 cpmp;
esercitare, qualora rivesta il grado di Ufficiale Superiore, le
funzioni di polizia giudiziaria ordinaria in relazione alle misure di
prevenzione e repressione dei reati previsti dal TU delle leggi in
materia di sostanze stupefacenti e psicotrope (D.P.R. 309/90), ove
commessi da militari in luoghi militari, ai sensi dell’art. 1499 del
COM;
redigere la relazione tecnica sugli eventi di particolare gravità o
risonanza verificatisi nel proprio ente, prevista dal DPR n.
83/2005;
esercitare le funzioni di “Titolare” in materia di tutela dei dati
personali e sensibili ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003;
esercitare le funzioni di “Datore di lavoro” ai sensi del D.Lgs. n.
81/2008 e successive modificazioni;
predisporre e gestire, nell’ambito del proprio ente, gli atti di
competenza in materia di attività certificativa militare, con
particolare riguardo alla legalizzazione di firme, ai sensi del DPR n.
445/2000, nominando i funzionari (militari e/o civili) incaricati di
svolgere tali compiti;
esprimere il parere sulle istanze finalizzate all’esercizio di attività
extraprofessionali, compatibili con lo status di Ufficiale,
Sottufficiale e Volontario di Truppa;
esprimere il parere sulle eventuali richieste di gratuito patrocinio
da parte dell’Avvocatura dello Stato avanzate da personale
dipendente interessato da procedimenti giudiziari per fatti correlati
al servizio;
esercitare, nei riguardi del personale civile dipendente, la potestà
sanzionatoria prevista per i “Capi della Struttura” ai sensi del
D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento
del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e
successive modifiche ed integrazioni.
L’Ordinamento in AM
135
Indipendentemente dall’assunzione o meno delle funzioni di
Comandante di Corpo, il militare investito di comando o carica
direttiva è responsabile di tutte le attività e di tutti i provvedimenti
posti in essere nell’ambito dell’ente cui egli è preposto, in relazione
all’assolvimento della missione assegnata. Sotto l’aspetto
organizzativo – in particolare nell’ambito dell’area di vertice della FA –
può rendersi necessario formalizzare procedure che consentano di
decentrare e snellire la trattazione e la gestione delle singole
problematiche. Tali procedure sono regolamentate dall’Autorità posta
al vertice.
(6) La continuità di comando
La mancata designazione del titolare dell’incarico, la sua
assenza od anche l’impossibilità di esercitare le proprie funzioni
determinano la necessità di individuare il sostituto per garantire
continuità nell’azione di comando. Gli enti e i comandi
dell’organizzazione di vertice dell’A.M. – sulla base delle linee guida di
seguito dettate – determinano i criteri e disciplinano le modalità per
assicurare la continuità di comando nell’ambito dei reparti dipendenti.
La sostituzione del titolare di comando o di carica direttiva
avviene, di norma, qualora egli si assenti dalla sede del reparto per un
periodo superiore alle 72 ore, a qualsiasi titolo (anche per servizio) e
deve essere oggetto di notifica anche nell’Ordine del Giorno. Nel caso
il Comandante/Direttore si rechi fuori dal territorio nazionale la
sostituzione avviene all’atto dell’effettiva partenza.
Solo se le condizioni di distanza e di durata dell’assenza del
titolare non pregiudicano l’efficacia dell’azione di comando, l’Ente
gerarchicamente superiore, preventivamente informato, può
autorizzare il titolare a mantenere il comando.
Negli altri casi, vale a dire nelle circostanze in cui avviene un
formale, anche se temporaneo, passaggio nell’esercizio del comando,
l’Ufficiale investito di funzione vicaria:
rileva tutte le responsabilità che caratterizzano l’incarico, se non
diversamente previsto dalla normativa in vigore e da disposizioni
particolari emanate dal titolare;
si astiene dal modificare sostanzialmente le istruzioni e le
disposizioni date dal titolare, al quale si deve rivolgere per ricevere
L’Ordinamento in AM
136
istruzioni, qualora si trovi nelle circostanze di dover modificare gli
ordini in vigore;
esercita pienamente il comando/funzione direttiva nei confronti di
tutti i militari di grado inferiore ovvero meno anziani nel grado ma
può impartire solo istruzioni od ordini di servizio ad Ufficiali più alti
in grado o più anziani dipendenti dal titolare, tanto effettivi all’ente
quanto temporaneamente ivi presenti, per fatti specifici
determinati dalla necessità di perseguire il principio di efficienza e
buon andamento dell’amministrazione, informandone quanto
prima il titolare;
non può fare nomine ad incarichi, ovvero proposte per nomine o
destinazioni fuori l’Ente, senza il consenso del titolare o, nel caso
in cui questi sia impossibilitato, del Comandante gerarchicamente
superiore.
(7) La potestà ordinativa e gli strumenti ordinativi
La potestà ordinativa è l’autorità di definire, attraverso
appropriati strumenti ordinativi, l’ordinamento, gli organici e il
funzionamento degli EdO di FA.
Lo strumento ordinativo è il provvedimento adottato dall’autorità
titolata attraverso il quale si sostanzia tale potestà, allo scopo di
“legiferare” (in senso ordinamentale) in tema di strutture e organica
di un elemento di organizzazione.
Normalmente i processi ordinativi vengono innescati da norme
di rango primario o secondario (leggi, decreti legislativi, decreti del
Presidente della Repubblica, decreti ministeriali/interministeriali) con i
quali il Legislatore o l’Autorità Governativa delineano i principali
lineamenti organizzativi. La posizione occupata dalla norma nella
gerarchia delle fonti è funzione della rilevanza dell’organismo oggetto
del provvedimento stesso. Successivamente all’emanazione del
provvedimento ed allo scopo di renderlo “operativo” è sempre
necessario produrre un documento ordinativo, a livello di FA, che
consenta di precisare tutti gli aspetti rilevanti per il funzionamento
dell’organizzazione.
La potestà ordinativa in ambito FA è del Capo di SMA, che la
esercita in armonia con le direttive del Capo di SMD e conformemente
al quadro giuridico vigente. Pertanto, ferma restando l’autonomia
riconosciuta dalle normative, tale attività organizzativa deve essere
L’Ordinamento in AM
137
armonizzata con i provvedimenti posti in essere nel campo della
Difesa dagli organi istituzionalmente preposti.
I provvedimenti ordinativi che possono essere emanati per gli
Enti di FA sono:
il Decreto Ministeriale (DM), di competenza del Ministro;
le Circolari Ordinative (CO);
le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO);
le Aggiunte e Varianti alle Tabelle Ordinative e Organiche (AAVV);
Messaggio Ordinativo (MO);
Disposizioni particolari (atti dispositivi/decretazioni).
(8) Decreto Ministeriale
Nel settore ordinativo, il Decreto Ministeriale (cosiddetto
“decreto di struttura” per i suoi contenuti e finalità organizzative) è
l’atto amministrativo tipico con cui il Ministro della Difesa interviene
nel processo di ristrutturazione delle Forze Armate (ai sensi dell’art.
10 del COM).
Normalmente questo strumento è impiegato per la modifica di
organismi istituiti con analogo atto ministeriale, oppure per particolari
provvedimenti di interesse per l’intera struttura dell’Amministrazione
Difesa sanciti in norme di rango superiore.
È lo strumento ordinativo indispensabile nei casi di
provvedimenti che coinvolgono gli interessi di diverse FF.AA. o che
riguardano diversi settori del Dicastero (area tecnico-operativa e
tecnico-amministrativa).
(9) La Circolare Ordinativa
La Circolare Ordinativa (CO) è lo strumento interno di FA
attraverso il quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa
conferitagli per legge e viene adottata nei casi di:
costituzione;
soppressione;
riorganizzazione;
trasferimento di sede/rilocazione;
cambio di dipendenza gerarchica di Enti/Reparti dell’AM.
Gli elementi essenziali che devono disciplinati mediante CO sono
differenti a seconda del motivo che ne ha comportato l’emanazione. In
particolare:
L’Ordinamento in AM
138
in caso di “costituzione” di un nuovi Ente, nella CO devono essere
riportati gli elementi salienti per il funzionamento del nuovo
organismo, demandando alla stesura delle relative TOO la
dettagliata definizione di compiti, struttura, ordinamento e
organici;
in caso di “soppressione” di un Ente, con la CO devono essere
fornite tutte le indicazioni di dettaglio relative al reimpiego del
personale militare e civile, l’eventuale transito delle funzioni svolte
dall’Ente soppresso e tutte le previsioni ordinative necessarie al
funzionamento degli “uffici stralcio” che saranno costituiti a cura
dell’AC competente;
in caso di “riorganizzazione” di un Ente, con la CO vanno
disciplinate le caratteristiche fondamentali dell’organismo
(denominazione, struttura di base, ,missione) come pure la
cessazione o transito di funzioni ad altri Elementi di
Organizzazione.
Le Circolari Ordinative sono elaborate a cura dello SMA 1°
Reparto e poste all’approvazione del Capo di SMA.
La CO deve contenere le seguenti disposizioni e informazioni:
generalità (norme di rango primario e secondario, precedenti
provvedimenti ordinativi, ecc.);
missione e compiti;
dipendenza gerarchica (ed eventuali collegamenti tecnici);
il supporto logistico e amministrativo (fornito ad altri enti e reparti
ovvero ricevuto da altri enti e reparti);
sede ed indirizzi;
“posizioni di forza” del personale;
Comandante di Corpo;
ordinamento e organici;
disposizioni particolari.
La CO è altresì utilizzata per definire modifiche ordinative
trasversali a specifici settori (ad esempio: amministrativo, sanitario,
etc..) presenti in molteplici realtà organizzative della F.A. In questi
casi essa assume la denominazione di CO “quadro” perché non è
immediatamente esecutiva, ma definisce la cornice di riferimento,
l’end state desiderato, nonché i limiti ed i vincoli da rispettare nel
processo di riordino.
L’Ordinamento in AM
139
(10) Le Tabelle Ordinative e Organiche (TOO)
Le TOO costituiscono l’atto ordinativo più completo mediante il
quale il Capo di SMA esercita la potestà ordinativa conferitagli per
legge. Le TOO di ogni Ente disciplinano tutti gli aspetti ordinativi e
organici necessari per il suo completo funzionamento. Le TOO sono
composte da tre parti:
I Parte “Generalità”, in cui sono indicati:
l’elenco dei provvedimenti ordinativi che si sono succeduti nel
tempo riguardanti l’ente;
la missione;
i compiti (ove previsto);
la sede (o le sedi, qualora trattasi di ente dislocato su più aree)
e gli indirizzi (postale, telegrafico e telematico);
la dipendenza gerarchica;
il collegamenti tecnici (ove previsti);
il supporto tecnico, logistico e amministrativo fornito ad altri
Enti e Reparti;
il supporto tecnico, logistico e amministrativo eventualmente
ricevuto da altri Enti unitamente alla configurazione
amministrativa (ente amministrativo, distaccamento
amministrativo o reparto amministrato);
le “posizioni di forza” del personale;
l’autorità che esercita le funzioni di Comandante di Corpo;
particolari delle articolazioni.
II Parte “Ordinamento e Organici”, in cui sono indicate per
ciascuna articolazione dell’EdO, l’organigramma, i compiti e le
“posizioni organiche” con il relativo profilo professionale,
necessarie per assolvere i compiti assegnati.
Per ogni posizione organica (po) sono indicati:
incarico;
numero della po;
grado, categoria e specialità richiesti;
livello di NOS richiesto;
requisiti aggiuntivi in cui si precisano gli eventuali titoli richiesti
(livello di conoscenza della lingua straniera, qualifiche ecc.);
note aggiuntive in cui vengono riportate ulteriori informazioni.
III Parte “Riepiloghi”, in cui sono riportate le dotazioni
organiche complessive del personale (suddiviso tra Ufficiali,
Sottufficiali, Truppa, Personale civile) distinto per ruolo, categoria
L’Ordinamento in AM
140
e specialità, oltre al riepilogo finale delle articolazioni
precedentemente dettagliate.
Le TOO in genere sono proposte dai singoli Enti/Reparti al
rispettivo Comando di Vertice e successivamente da questi inoltrate
allo SMA-ORD il quale, dopo averle analizzate ed elaborate, le pone
all’approvazione del Capo di SMA.
(11) Tipologia degli incarichi previsti nelle TOO
Con il termine incarico si indica la denominazione ordinativa che
sintetizza il livello di responsabilità, le competenze, i compiti specifici
e le attività connesse con una particolare posizione definita con
apposito atto amministrativo.
Di norma gli incarichi delineati nelle TOO sono strutturati per
impiegare il personale con continuità durante tutta l’attività
giornaliera; tali incarichi sono indicati come “incarichi esclusivi”. Per
questa tipologia di incarico nella parte Organica delle TOO non è
prevista alcuna simbologia particolare di fianco alla relativa po.
Solo per quelle attività che non prevedono un continuo e
costante impegno del personale durante l’intera attività lavorativa
giornaliera, sono istituite posizioni organiche particolari (denominate
Principale “P” e Secondario “S”) tali da suddividere l’attività del
medesimo individuo su distinte funzioni. Tali funzioni sono correlate
tra loro ed indicate in modo esplicito nelle TOO. Questa è la tipologia
definita dal binomio “incarico principale” (lettera “P” sulle TOO accanto
al numero di po), ed “incarico secondario” (lettera “S” sulle TOO
accanto allo stesso numero di po previsto come principale).
Per consentire il giusto livello di flessibilità, l’ordinamento
dell’AM prevede posizioni organiche particolari attivabili in determinati
periodi o per specifiche circostanze. Tali PO sono individuate mediante
la simbologia sotto descritta:
(T): posizione organica, attivata per periodi limitati in ragione di
specifiche esigenze, solitamente di impiego. Viene istituita dal 1°
Reparto di SMA di iniziativa o, in alternativa, su richiesta della
DIPMA o del Comandante di Corpo, per via gerarchica;
(R): posizione organica che individua un incarico assolto
normalmente da personale dello stesso Ente, identificato di volta
in volta secondo specifiche esigenze o regole pre-codificate (es. il
L’Ordinamento in AM
141
più anziano dei Capi Ufficio). L’incarico è svolto dal personale
individuato in aggiunta alle normali attribuzioni.
La posizione si configura al pari di un incarico secondario “S” per il
quale, non essendo possibile o appropriato definire a priori ed in
maniera univoca il corrispettivo incarico principale in TOO, il
soggetto è discrezionalmente individuato per l’attestazione dei
compiti previsti per la posizione “R”. Ove sia necessario individuare
peculiari professionalità, può essere ricoperta da personale di altri
Enti.
Nel caso si verifichino particolari esigenze organizzative ad una
stessa persona possono essere assegnati contemporaneamente
più incarichi tabellari; in questo caso si parla di “incarichi plurimi”.
Questa particolare situazione di “anomalia organizzativa” non va
confusa con quanto previsto per le posizioni tabellari “P” ed “S”
(che si riferiscono ad un solo incarico diviso in due funzioni).
Gli incarichi plurimi sono attribuiti con apposito atto dell’autorità
competente che avrà cura di specificare, nel relativo atto la
numerazione dell’incarico (le diciture da utilizzare sono: “primo
incarico”, “secondo incarico”, ecc.).
Solo in caso di incarichi plurimi, è inoltre competenza
dell’autorità responsabile del conferimento degli stessi, stabilire
formalmente quale sia l’ “incarico preminente”.
(12) La potestà ordinativa decentratata
I Comandanti di Vertice, il Comandante della 1ª Regione Aerea
ed il Comandante del COMAER possono costituire con apposita
Circolare Ordinativa, nell’ambito dell’area funzionale di propria
competenza e per un periodo non superiore a 170 giorni
(eventualmente rinnovabili su autorizzazione del Capo di SMA),
organismi denominati “Straordinari” per soddisfare esigenze
temporanee.
Tali organismi consentono di fare fronte ad esigenze di carattere
operativo, addestrativo, tecnico, logistico e amministrativo il cui
soddisfacimento è strumentale al conseguimento della missione
assegnata.
Gli organismi straordinari devono essere costituiti utilizzando
risorse interne alla propria area organizzativa o presso gli enti co-
ubicati ed impiegando in secondo incarico personale già assegnato.
L’Ordinamento in AM
142
Per la costituzione dell’organismo straordinario è necessaria una
Circolare Istitutiva redatta secondo lo schema tipo di CO.
La potestà ordinativa decentrata non è delegabile e può essere
esercitata solo sul territorio nazionale.
(13) L’Ufficio Stralcio
Per far fronte alle incombenze tecnico-amministrative
conseguenti alla soppressione, trasferimento di sede o rilocazione di
un Ente si provvede alla temporanea costituzione di un Ufficio Stralcio
a cui viene assegnato il compito di assicurare l’espletamento delle
connesse attività logistiche-amministrative e delle conseguenti
rendicontazioni finali.
L’organismo viene costituito con Circolare Ordinativa.
La costituzione dell’Ufficio Stralcio è facoltà del Capo di SMA o,
su sua delega, degli Alti Comandanti/Comandanti di Regione Aerea
che la possono esercitare con le stesse limitazioni previste per gli
Organismi Straordinari.
(14) Il comprensorio operativo
Il Comprensorio Operativo è riferito ad una particolare esigenza
operativa o logistica e deriva dalla dislocazione geografica di un ente o
reparto dell’AM le cui articolazioni insistono, per ragioni di varia
natura, su aree geografiche anche non contigue.
In tali condizioni – fermo restando il presupposto che ciascuna
articolazione concorre, attraverso l’assolvimento dei propri compiti
specifici, alla corretta esecuzione della missione generale – la sede
dell’ente è costituita dall’insieme di tutte le aree di cui trattasi e
assume la connotazione di Comprensorio Operativo. La “sede legale”
dell’ente si identifica nella sede dove è ubicato il Comandante
(“rappresentante legale” dell’ente).
Il Comprensorio Operativo è istituito da SMA-ORD,
autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato.
(15) La posizione quadro
La “posizione quadro” è una particolare condizione ordinativa di
un elemento di organizzazione della Forza Armata per il quale –
ancorché sia stata definita la struttura con l’indicazione di tutti i
riferimenti ordinativi (compiti, sede, dipendenza, Comandante di
L’Ordinamento in AM
143
Corpo, posizioni di forza) – le funzioni sono sospese e,
conseguentemente, non viene assegnato personale.
Questo particolare assetto organizzativo è generalmente
adottato nei seguenti casi:
mantenere la struttura ordinativa di un EdO le cui funzioni, non
avendo più carattere continuativo, vengono sospese;
predisporre la configurazione ordinativa di un EdO le cui funzioni
potranno essere attivate al verificarsi di determinate circostanze.
La “posizione quadro” è istituita dallo SMA-ORD,
autonomamente o su proposta dell’Alto Comando interessato.
(16) Le posizioni di forza del personale
Le “posizioni di forza” del personale sono riferimenti ordinativi
necessari per consentire gli adempimenti di natura matricolare e
amministrativa, da parte degli organismi preposti, connessi al servizio
e all’impiego di ogni singolo militare. In particolare:
la Forza Effettiva Organica (FEO) indica la consistenza di personale
militare assegnato ad un Ente per prestare servizio con continuità.
la Forza Matricolare (FoMa) indica la consistenza di personale
militare assegnato ad un Ente soltanto ai fini della tenuta dei
documenti matricolari e personali;
la Forza Amministrativa (FoAm) indica la consistenza di personale
militare assegnato ad un Ente solamente ai fini della gestione
amministrativa (corresponsione delle competenze e la trattazione
delle relative pratiche);
la Forza Addestrativa di Volo (FoAV), indica la consistenza di
personale assegnato ad un Reparto di volo per lo svolgimento
dell’attività di volo e per la trattazione delle attività da essa
derivanti (indumenti di volo e del materiale speciale aeronautico
connesso al volo);
la Forza Amministrata Non Effettiva (FANE), indica la consistenza
di personale militare che, pur essendo assegnato in forza
matricolare (FoMa) e in forza amministrativa (FoAm) ad un Ente
non è in FEO allo stesso né ad altri Enti. Questa condizione si
verifica in occasioni di particolari tipologie di stato giuridico o di
impiego (es. personale sospeso dal servizio, allievi in forza agli
Istituti di Formazione privi di prima assegnazione, ecc).
L’Ordinamento in AM
144
Tali previsioni non vanno confuse con quanto previsto nel Libro
Terzo del T.U.O.M. al Titolo I “Disciplina dell’Amministrazione e
contabilità degli organismi della Difesa” Capo IV “Amministrazione del
personale”, art. 455, che prevede la composizione della “Forza
Amministrata”, ripartendola tra forza effettiva, forza aggregata e forza
potenziale.
L’Ordinamento in AM
145
ALLEGATI
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-1
GLOSSARIO
AMPIEZZA DELL’AREA DI GESTIONE (o DI CONTROLLO/D’AUTORITÀ)
(SPAN OF MANAGEMENT/OF CONTROL/OF AUTHORITY): Numero di
subordinati che si riferisce a un dato manager.
AREA FUNZIONALE: Articolazione del Dicastero Difesa in macro Aree che
identificano la funzione assolta dagli Enti o dagli Organismi Atipici afferenti una
determinata area. La suddivisione si articola in area: Tecnico-operativa,
Tecnico Amministrativa e Tecnico Industriale; ad esse si affiancano, per motivi
organizzativi, l’Area Ministeriale, Altri Dicasteri, nonché Internazionale. In AM
si identificano le seguenti aree funzionali: Operativa/Addestrativa, Logistica,
Formativa e Territoriale.
ARTICOLAZIONE: Elemento di Organizzazione (EdO) non dotato di un
autonomo atto ordinativo di costituzione, non ha un assetto organizzativo
indipendente. L’EdO è quindi parte di un Ente e la sua configurazione
ordinativa ed organica è definita nell’atto costitutivo o nelle TOO dell’Ente
medesimo.
AUTORITÀ: Il potere concesso al singolo affinché possa adottare le decisioni
finali in uno specifico settore, ovvero potere di fare qualcosa, o di farlo fare a
qualcun altro, al fine di conseguire gli obiettivi dell’organizzazione.
CATENA DI COMANDO: Indica le relazioni d’autorità e di responsabilità che
legano superiori e subordinati nell’intera organizzazione.
COLLEGAMENTO TECNICO: Oltre alla dipendenza gerarchica, nell’ambito
dell’A.M. – in quanto organizzazione complessa derivante dalla combinazione
dei due tipi fondamentali di struttura (gerarchica e funzionale) – si sviluppano
anche relazioni di servizio che esulano dal rapporto di dipendenza gerarchica.
Ciò avviene, in particolare, nei settori a spiccata connotazione tecnica (quali,
ad esempio, quello logistico, manutentivo, sanitario, amministrativo ed
infrastrutturale) per i quali esistono organismi, collocati al di fuori della linea
gerarchica, deputati a disciplinare le specifiche attività. Il rapporto esistente tra
questi organi ed i destinatari delle norme da essi prodotte è chiamato
collegamento tecnico e si sostanzia con l’emanazione, da parte dell’organo
preposto, di manuali, procedure, prescrizioni e normative tecniche. Questi
documenti – compatibilmente con gli ordini che promanano dall’autorità
gerarchicamente sovraordinata – costituiscono direttive per i destinatari. In
nessun caso il titolare della regolamentazione tecnica in uno specifico settore
assume nei confronti del destinatario le potestà esclusive del superiore
gerarchico. Qualora gli ordini ricevuti dal superiore gerarchico risultino
incompatibili con le sopraccitate prescrizioni dell’organo deputato alla
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-2
trattazione degli aspetti tecnico-funzionali prevale la direttiva del superiore
gerarchico; qualora l’incompatibilità sia di difficile soluzione occorre risalire ai
superiori comuni delle due catene al fine di dirimere le incongruenze.
COMANDARE: La funzione di influenzare e determinare comportamenti e
azioni del personale con lo scopo di conseguire gli obiettivi assegnati. Include
la qualità, lo stile e il potere del leader, nonché tutti i fattori che definiscono la
capacità di leadership quali la comunicazione, la motivazione e la disciplina.
COMITATO: Gruppo formato per coordinare e per scambiare informazioni, per
consigliare l’alta direzione o anche per decidere direttamente.
CONTROLLARE: La funzione manageriale di predeterminazione di modi e
mezzi per assicurare che la performance pianificata sia effettivamente
ottenuta.
CONTROLLO: Il processo con il quale si garantisce il conseguimento degli
obiettivi generali dell’organizzazione e degli obiettivi particolari dei singoli.
CONTROLLO DI QUALITÀ: Attività coordinate per guidare e tenere sotto
controllo un’organizzazione in materia di qualità.
DELEGA: Processo con il quale si affidano alcune attività ad altre persone
conferendo loro l’autorità necessaria ad effettuarle. Il processo di delega è
basato sul principio secondo il quale colui che esercita attività delegate non
può, a sua volta, delegarle.
DOWNSIZING: l’aumento dell’efficienza con il ridimensionamento degli
organici.
ELEMENTO DI ORGANIZZAZIONE (EdO): Struttura organizzativa
riconducibile alle seguenti fattispecie: Ente, Articolazione, Organismo Atipico.
ENTE: Elemento di Organizzazione (EdO), che risponde contemporaneamente
a tutti i requisiti sotto elencati:
- esiste una circolare ordinativa di costituzione e una tabella ordinativa
organica autonoma che ne delinea un assetto organizzativo indipendente e
una missione specifica e univoca;
- la struttura ordinativa deve prevedere almeno un comando (dotato o meno
d’organi di staff) e due articolazioni dipendenti;
- al vertice vi è posto un comandante di corpo cui è attribuita, tra le altre
competenze, anche la responsabilità amministrativa prevista per gli enti,
distaccamenti e reparti come definiti nel COM e TUOM. La specificità delle
funzioni attribuite al Comandante di Corpo, garantiscono il necessario livello
di autonomia in tutti i settori (impiego, logistico, tecnico e amministrativo).
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-3
FUNZIONI DI SUPPORTO: Funzioni necessarie a mantenere operative quelle
primarie.
FUNZIONI PRIMARIE: Le tre funzioni essenziali alla sopravvivenza delle
organizzazioni: operativa, logistica e amministrativa.
INCARICO TABELLARE: Denominazione ordinativa che sintetizza il livello di
responsabilità, le competenze, i compiti specifici e le attività connessi con una
particolare posizione ordinativa. Alla posizione ordinativa di norma è associata
una determinata figura professionale.
INCARICO EXTRA-TABELLARE: Incarico che non ha diretta correlazione con
posizioni ordinative definite in TOO, ma che è attribuito a seguito di norme o
atti amministrativi di diversa natura. È questo il caso, ad esempio, delle
nomine dei gruppi di lavoro o delle commissioni formalizzate con apposito atto
o decretazione (atti dispositivi, decretazioni dirigenziali, etc.).
GRUPPO DI LAVORO: I Gruppi di Lavoro sono una metodologia per la
risoluzione di problematiche specifiche, istituiti temporaneamente, con
personale scelto per le proprie competenze professionali e con il compito di
produrre un risultato tangibile in tempi relativamente brevi (non superiori ad
un anno). Possono essere costituiti a qualunque livello organizzativo con atto
dispositivo dell’Autorità di Vertice dell’E.d.O., che definisce compiti,
dipendenza, durata, nominativi dei partecipanti, modalità di lavoro, sede. Nel
caso siano interessati differenti Comandi/Organismi di Vertice, l’atto dispositivo
è firmato dal Sottocapo di S.M.A., coinvolgendo lo S.M.A. 1° Reparto per un
parere di merito. Non hanno dignità ordinativa propria e non danno luogo a
documentazione caratteristica.
GRUPPO DI PROGETTO: I Gruppi di Progetto sono organi collegiali
temporanei costituiti per la risoluzione di problematiche complesse tutte
attinenti ad una medesima tematica, che necessitano della partecipazione di
rappresentati di enti e reparti diversi della F.A. e richiedono periodi
relativamente medio/lunghi (solitamente maggiori di un anno). Si configurano
come E.d.O. con propria dignità ordinativa costituiti con Circolare Ordinativa a
firma del Capo di S.M.A., predisposta dallo S.M.A. 1° Reparto su proposta dei
Reparti/U.G. dello S.M.A., degli Alti Comandi o degli altri Organismi di Vertice.
In ragione della peculiarità della tematica da trattare, sono posti alle
dipendenze dei Capi Reparti dello S.M.A., dei Comandanti di Vertice o Capi di
Articolazioni interne all’A.C., delle cariche di vertice degli altri OO.VV. Gli
incarichi di Presidente, Vice Presidente (ove previsto), Addetto e Segretario
(ove previsto) non sono esclusivi (“secondi incarichi”), significando che il
personale interessato mantiene l’incarico prevalente presso l’Ente di
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-4
appartenenza. Nel caso la problematica sia di esclusiva competenza di un A.C.,
possono essere costituiti anche con potestà ordinativa decentrata, nel rispetto
delle previsioni ordinative indicate in precedenza.
MISSIONE (MISSION): Stabilisce il fine ultimo dell’organizzazione.
Rappresenta la ragione di esistenza dell’Ente, ne esprime l’identità ovvero
definisce chi è, cosa fa, dove opera e perché. Essa è specifica per ogni Ente ed
è riportata nelle TOO.
OBIETTIVO: Risultato, conclusione desiderata in un tempo finito da parte
dell’organizzazione (o servizio o anche individuo). Un obiettivo per essere tale
deve essere SMART ovvero Specific, Measurable, Agreed to/Achievable,
Realistic/Rewarding/Relevant, Time-Related.
ORDINAMENTO: L’ordinamento è l’insieme dei provvedimenti necessari per
definire la struttura, i processi e le direttive che regolano il corretto ed efficace
funzionamento di un Elemento di Organizzazione o di un’attività. Esso
stabilisce le relazioni, attribuisce competenze e responsabilità a tutti gli
Elementi di Organizzazione (EdO) ed evidenzia le mansioni specifiche del
personale. Componenti essenziali dell’ordinamento sono le risorse umane, le
norme, le strutture organizzative.
ORGANISMO ATIPICO: Per specifiche e ricorrenti esigenze di Forza Armata è
necessario costituire degli EdO che per loro natura non rispondono a tutti i
requisiti richiesti nella definizione di Ente ma solo ad alcuni. Tali EdO non
risultano neanche catalogabili tra le Articolazioni perché, in molti casi, hanno
una configurazione ordinativa autonoma anche se con compiti direttamente
funzionali ad altri Enti. È questo il caso degli organismi con una durata
prestabilita, degli Uffici Stralcio, dei NIF e di molte altre realtà organizzative
costituite, in generale, per specifiche esigenze e necessità delle FA.
ORGANIZZAZIONE: Funzione manageriale che consiste nello stabilire le
risorse e le attività occorrenti per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione,
nel combinarle nell’ambito di una struttura formale, nell’assegnare le
responsabilità e delegare autorità per svolgere gli incarichi affidati.
ORGANIZZARE: Determinare le risorse e le attività occorrenti al
conseguimento degli obiettivi dell’organizzazione, combinarle in una struttura
formale, assegnare a individui capaci la responsabilità del conseguimento dei
singoli obiettivi, delegando ad essi l’autorità necessaria.
PIANIFICARE: Funzione manageriale che consiste nello scegliere e definire gli
obiettivi e, quindi, nel determinare le azioni occorrenti per il loro
raggiungimento.
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-5
PIANIFICAZIONE: Il processo con il quale si stabiliscono gli obiettivi e si
determina qual è il modo migliore per conseguirli.
PIANIFICAZIONE STRATEGICA: Comprende le attività con le quali si
definisce la mission dell’organizzazione, si stabiliscono i suoi obiettivi generali e
si elaborano le strategie che le consentiranno d’agire con successo nel suo
ambiente.
POSIZIONE DI FORZA: Riferimento ordinativo necessario a consentire gli
adempimenti di natura matricolare ed amministrativa, da parte degli organismi
preposti, connessi all’impiego di ogni singolo militare. Rientrano nelle posizioni
di Forza sia termini quali la Forza Effettiva Organica, quella Matricolare, quella
Amministrativa, quella Addestrativa al Volo, quella Amministrata non Effettiva,
ecc., sia quelli di Comando e Distacco disciplinati dalla SMD-P-103.
POTERE DECISIONALE: Responsabilità nel completamento soddisfacente di
un compito specifico (potere decisionale = autorità + responsabilità).
PROCEDURA: Piano dettagliato che specifica gli standard di performance e le
tecniche esecutive. Le procedure riguardano generalmente le attività ripetitive.
QUALITÀ: Insieme delle proprietà e delle caratteristiche di un prodotto e/o di
un servizio che gli conferiscono la capacità di soddisfare i bisogni espliciti e
impliciti del fruitore.
RESPONSABILITÀ: L’obbligo contratto dai singoli nei rispettivi ruoli
nell’organizzazione formale per eseguire con efficacia i compiti assegnati.
SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (SGQ): É un insieme di
procedure, comportamenti, risorse che coerentemente concorrono a definire ed
attuare attraverso tutti i processi, la Qualità dell’output dell’organizzazione (sia
esso un prodotto od un servizio). Il SGQ spinge l’organizzazione ad analizzare i
requisiti del cliente e a migliorare continuamente la propria capacità di
soddisfare le parti.
STAFF: Articolazioni inserite in una struttura organizzativa che aiutano le unità
di linea a conseguire con maggiore efficacia e efficienza gli obiettivi
dell’organizzazione. Comprende quindi tutti i dipendenti che non sono
direttamente coinvolti nelle attività fondamentali dell’organizzazione. Si
suddivide in staff personale e specialistico.
STAFF PERSONALE: Riguarda l’assistenza, l’aiuto e il servizio a un certo
manager.
STAFF SPECIALISTICO: Riguarda la consulenza, l’assistenza, l’aiuto e il
servizio dell’organizzazione nel suo complesso in un particolare ambito.
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-6
STRUTTURA FUNZIONALE: Struttura organizzativa nella quale le attività
sono raggruppate, dalla base fino al vertice dell’organizzazione, secondo una
funzione comune. Tale struttura facilità le economie di scala, premette lo
sviluppo di conoscenze e capacità approfondite, permette all’organizzazione di
conseguire obiettivi funzionali. Per contro ha lenti tempi di risposta rispetto ai
cambiamenti ambientali che richiedono coordinamenti tra le unità
organizzative, la gerarchia è sovraccarica dalle decisioni da prendere, mostra
lentezza nell’innovazione e comporta una limitata visione degli obiettivi
generali da parte dei dipendenti.
STRUTTURA GERARCHICA: Struttura organizzativa caratterizzata da una
linea diretta di autorità dal dirigente supremo fino ai livelli intermedi e agli
esecutori e da una corrispondente linea di subordinazione dal basso verso
l’alto. Di norma è adottata per le unità operative. Tale struttura da il massimo
rilievo al principio organizzativo secondo il quale bisogna assicurare in ogni
unità operativa l’unitarietà d’azione e, nel contempo, da scarsa rilevanza alla
divisione del lavoro secondo il criterio delle competenze specialistiche.
STRUTTURA GERARCHICO-FUNZIONALE (oppure line-staff): Struttura
organizzativa in grado di contemperare le esigenza di specializzazione con
quella della esatta definizione dei rapporti di autorità. Tale struttura si
caratterizza per l’innesto di organi specialistici – di staff – sulla linea
gerarchica. Le unità operative sono poste lungo la linea gerarchica (in line)
volta ad assicurare unitarietà d’azione e di comando, a cui si affianca lo staff,
organismi funzionali o operativi indiretti, ciascuno con funzioni specializzate.
Nasce con l’ambizioso obiettivo di coniugare i vantaggi delle strutture
gerarchiche e di quelle funzionali cercando di ridurne i rispettivi svantaggi.
STRUTTURA MATRICIALE (o PER MATRICE): É un ibrido nel quale, oltre
alla tradizionale divisione per funzioni, viene anche adottata una ripartizione
per compiti o prodotti (riferiti generalmente a progetti o a iniziative di durata
limitata). Serve principalmente per combinare le specializzazioni di diverse
unità organizzative nel conseguimento d’un obiettivo specifico. Di solito una
struttura matriciale offre il vantaggio di essere flessibile, articolata, polimorfa e
temporanea. Incrementa i punti decisionali, privilegia il coordinamento e
l’operazione rispetto al controllo realizza dei coordinamenti efficaci. Raggiunto
l’obiettivo il gruppo si scioglie e i membri ritornano nell’ambito dell’unità
organizzativa di appartenenza. Tale struttura è utilizzata quando sia
l’esperienza, sia l’innovazione e il cambiamento sono importanti per
raggiungere gli obiettivi organizzativi e si è constatato che le altre tipologie di
strutture non garantiscono lo stesso risultato.
L’Ordinamento in AM
Allegato “A”
A-7
SUPPORTO LOGISTICO-AMMINISTRATIVO: Al fine di ottimizzare l’effettiva
erogazione di particolari servizi (logistici e/o amministrativi) e di ridurre la
quantità di E.d.O. omologhi è possibile costituire Enti che non dispongono di
tutte le strutture logistiche/amministrative necessarie al regolare svolgimento
delle attività. In questo caso un altro Ente avrà il compito di fornire il
necessario “supporto logistico e/o amministrativo”. Questo tipo di rapporto di
servizio non rientra nel rapporto di dipendenza gerarchica né di collegamento
tecnico. Nella stesura degli atti ordinativi sono riportati sia gli E.d.O. supportati
sia quelli che sono deputati a fornire il supporto logistico – amministrativo.
Tale supporto non ha attinenza con l’autonomia nel settore
logistico/amministrativo di ogni Ente.
TABELLA ORDINATIVA E ORGANICA (TOO): La TOO costituisce l’atto
ordinativo più completo di un Ente mediante il quale il Capo di SMA definisce
tutti gli aspetti ordinativi ed organici necessari al corretto funzionamento della
struttura. É organizzata in tre parti distinte: Generalità; Ordinamento e
Organici; Riepiloghi.
UNITÀ DI COMANDO: Principio secondo il quale ogni individuo in
un’organizzazione deve dipendere solo da un capo diretto e deve rispondere
solo a lui.
UNITÀ DI LINEA: Le unità che svolgono le attività più strettamente connesse
alla mission o al fine dell’organizzazione.
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
B-1
ACRONIMI
AAran Arma Aeronautica ruolo delle armi normale
AAras Arma Aeronautica ruolo delle armi speciale
AArnn Arma Aeronautica ruolo naviganti normale
AArns Arma Aeronautica ruolo naviganti speciale
AC Alto Comando/Alti Comandi
AD Amministrazione Difesa
AOC Air Operation Center
APR Aeromobile a Pilotaggio Remoto
ATOC Air Terminal Operation Center
AVAC Analisi, Valutazioni, Ammaestramenti e Correttivi
AWC Air Warfare Center
CAE Centro Addestramento Equipaggi
CASD Centro Alti Studi per la Difesa
CASEVAC CASualty EVACuation
CeMiSS Centro Militare Studi Strategici
CCrn Corpo Commissariato ruolo normale
CCrs Corpo Commissariato ruolo speciale
CFA Comandante Forze Aeree
CII Centro Intelligence Interforze
CiMiC Civil and Military Cooperation
CIS Communication and Information System
CITS Centro Interforze Telerilevamento Satellitare
CO Circolare Ordinativa
CoCiM Cooperazione Civile e Militare
COFS Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali
COI Comando Operativo di vertice Interforze
COM Codice dell'Ordinamento Militare
CPMG/cpmg Codice Penale Militare di Guerra
CPMP/cpmp Codice Penale Militare di Pace
CPP/cpp Codice di Procedura Penale
CRO Crisis Response Operations
CS Combat Support
CSAR Combat Search And Rescue
CSArn Corpo Sanitario Aeronautica ruolo normale
CSArs Corpo Sanitario Aeronautica ruolo speciale
CSS Combat Service Support
C2 Comando e Controllo
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
B-2
C4ISTAR Command, Control, Communications, Computers, Intelligence,
Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance
DIS Dipartimento Informazioni per la Sicurezza
DM Decreto Ministeriale
DMML Dipartimento Militare Medicina Legale
DT Deposito Territoriale
EAD Elaborazione Automatizzata Dati
EdO Elemento/i di Organizzazione
FA Forza/e Armata/e
FANE Forza Assegnata Non Effettiva
FEO Forza Effettiva Organica
FO Foglio d’Ordine
FOA Foglio d’Ordine Aeronautica
FoAV Forza Addestrativa di Volo
FoAm Forza Amministrativa
FoMa Forza Matricolare
Garn Genio Aeronautico ruolo normale
Gars Genio Aeronautico ruolo speciale
GBAD Gruond Based Air Defence
GMA Gruppo Manutenzione Autoveicoli
GRS Gruppo Ricezione e Smistamento
ICT Information and Communication Technology
IASD Istituto Alti Studi Difesa
INFOSEC INFOrmation SECurity
ISSMI Istituto Superiore Stato Maggiore Interforze
JFACC Joint Forces Air Component Command
JSF Joint Strike Fighter
LTC Laboratorio Tecnico di Controllo
MEDEVAC MEDical EVACuation
MEF Ministero dell’Economia e Finanze
NACMA NATO Air Command and Control System Management
NATO North Atlantic Treaty Organization
NBC Nucleare, Biologico e Chimico
NBCR Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico
OAT Operative Air Traffic
OFCN Operazioni Fuori dai Confini Nazionali
ONFA Opera Nazionale Figli degli Aviatori
ONU Organizzazione delle Nazioni Unite
OPCON OPerational CONtrol
L’Ordinamento in AM
Allegato “B”
B-3
OPORDER Operation ORDER
OV Organismo di Vertice/Organismi di Vertice
PCN Punto di Controllo NATO
POL Petroleum Oil Lubrificant
PSO Peace Support Operations
QG Quartier Generale
RA Regione Aerea
RAMDIFE Raggruppamento Autonomo Ministero Difesa
RAMi Rappresenzanza dell’Aeronautica Militare
RIS Reparto Informazioni e Sicurezza
RMI Rappresentanza Militare Interforze
RM-PUmaSS Rappresentanza Militare – Promozione UMAna, Sociale e Sportiva
R&S Ricerca e Sviluppo
SAC Scuola di Aerocooperazione
SAR Search And Rescue
SGD/DNA Segretario Generale della Difesa/Direttore Nazionale degli
Armamenti
SIV Sistema Informativo di Vertice
SLCPP Servizio Locale Comprensoriale Prevenzione e Protezione Rischi
SLPP Servizio Locale Prevenzione e Protezione Rischi
SMA Stato Maggiore Aeronautica
SMD Stato Maggiore Difesa
SME Stato Maggiore Esercito
SMM Stato Maggiore Marina
SOATG Special Operations Air Task Group
STRATEVAC STRATegical EVACuation
TOO Tabelle Ordinative e Organiche
TU Testo Unico
TUOM Testo Unico disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento
Militare
UAS Ufficio Amministrazioni Speciali
UGAG Ufficio Generale Affari Giuridici
UGPPB Ufficio Generale Pianificazione, Programmazione e Bilancio
UIAV Ufficio dell’Ispettore per l’Aviazione della Marina
UPI Ufficio Pubblica Informazione
L’Ordinamento in AM
Allegato “C”
C-1
REPARTI OPERATIVI E SISTEMI D’ARMA ASSOCIATI
Di seguito l’elenco che riporta l’abbinamento tra i sistemi d’arma e i Reparti
della F.A. presso i quali sono dislocati. I sistemi d’arma sono indicati con la
denominazione disciplinata dalla direttiva SMA-LOG-006. Tra parentesi è stata
riportata la denominazione comune.
Reparto SEDE SISTEMA D’ARMA
46ª BRIGATA AEREA PISA C 27J, YEC-27J, C-130J, C-130J-30
2° STORMO RIVOLTO (UD) Sistema missilistico Spada - missile
Aspide
4° STORMO GROSSETO F-2000A (EFA- Typhoon), TF-2000A
6° STORMO GHEDI (BS)
A-200A (MRCA Tornado), TA-200A
(Tornado Trainer), A-200C (Tornado
MLU), TA-200B (Tornado MLU Trainer),
EA-200B (Tornado ECR), EA-200D
(Tornado ECR MLU)
9° STORMO GRAZZANISE (CE) HH 212 (AB-212), RQ-10C (STRIX)
14° STORMO PRATICA DI MARE (RM) KC 767A, VC-180A, VC180B (P-180).
15° STORMO CERVIA (RA) HH101, HH-139A, HH-212A, TH-500B
31° STORMO CIAMPINO (RM)
VC 50A (Falcon 50), VC 900A e B
(Falcon 900 Ex e Easy), VC 319A
(Airbus A 319CJ), VH 139A, UH-139A
32° STORMO AMENDOLA (FG) MQ-1C PREDATOR A+, MQ-9A
PREDATOR B, T-339A, FT-339C, F35A
36° STORMO GIOIA DEL COLLE (BA) F-2000A (EFA- Typhoon)
37° STORMO TRAPANI F 2000A (EFA- Typhoon)
41° STORMO SIGONELLA (SR) P 1150A (Breguet Br. 1150 Atlantic)
51° STORMO ISTRANA (TV) A-11B (AM-X), TA-11A, TA-11B (AMX-
T)
60° STORMO GUIDONIA (RM)
Grob Twin Astir, Nimbus 4D, Nimbus
4DM, LAK 17, U 208A, TH 500B,
T339A, FT339C
L’Ordinamento in AM
Allegato “C”
C-2
61° STORMO LECCE T346A (M346), FT 339 C (MB339CDII),
T 339A
70° STORMO LATINA T 260B (SF.260 EA), T2006A (TECNAM
P2006)
72° STORMO FROSINONE TH 500B (NH 500E),
OH 500B (NH500D), HH-139A
313° GRUPPO
ADDESTRAMENTO
ACROBATICO
RIVOLTO (UD) AT 339A (MB.339PAN)
80° CENTRO C/SAR DECIMOMANNU (CA) HH 212A (AB-212)
81° CENTRO
ADDESTRAMENTO
EQUIPAGGI
CERVIA (RA) HH101, HH-139
82° CENTRO C/SAR TRAPANI HH 139A
83° CENTRO C/SAR CERVIA (RA) HH 139A
84° CENTRO C/SAR GIOIA DEL COLLE (BA) HH 139A, TH 500B
85° CENTRO C/SAR PRATICA DI MARE (RM) HH 139A, TH 500B
SQUADRIGLIA DI
COLLEGAMENTI LINATE (MI) TH-500B, U-208A
RSV PRATICA DI MARE (RM)
T 260A,
T 339A,FT 339C,
TA 11B,
A 200A, A 200C
F 2000A,TF2000
VC 180,
C 27J,
TH 500B,
HH 212
L’Ordinamento in AM
Allegato “D”
D-1
CAPO DI STATO MAGGIORE
SOTTOCAPO DI SMA
Ufficio del Sottocapo
SMAUFFICIO DEL GENERALE DEL RUOLO DELLE ARMI DELL’ARMA AERONAUT.
UFFICIO DEL CAPO DEL CORPO DEL GENIO AERONAUTICO
UFFICIO DEL CAPO DEL CORPO DI COMMISSARIATO AERONAUTICO
UFFICIO DEL CAPO DEL CORPO SANITARIO AERONAUTICO
DIREZIONE PER L’IMPIEGO DEL PERSONALE MILITARE DELL’AERONAUTICA
ISTITUTO SUPERIORE PER LA SICUREZZA DEL VOLO
ISPETTORATO PER LA SICUREZZA VOLO
COMMISSIONE ORDINARIA D’AVANZAMENTO UFFICIALI
SEGRETERIA PERMANENTE COMMISSIONE SUPERIORE DI AVANZAMENTO
COMMISSIONI PERMANENTI DI AVANZAMENTO DELL’A.M.
UFFICIO GENERALE DEL CAPO DI S.M.A.
UFFICIO DEL VICARIO EPISCOPALE PER L’A.M.
1� Rep. Ordinamento e
Personale
1� Ufficio Ordinamento
2� Uff. Reclutamento
Stato Giur. e Avanz.to
3� Uff. Formazione
Impiego Pers.Militare
4� Uff. Personale Civile
e Relazioni Sindacali
5� Uff. Condizione Mil. e
Accordi di Collaboraz.
Uff. di Programma per la
Politica del Personale
6� Ufficio** in posizione quadro
7� Ufficio
Trattamento Economico
6� Rep. Affari Economici
e Finanziari
3� Ufficio
Controllo di Gestione
1� Uff. Pianificazione,
Programmazione
Integrata e Bilancio
2�Ufficio
Gestione Bilancio
4� Uff. Accordi e Studi
Economico-Finanziari
SERVIZIO CARABINIERI PER L’A.M.
Situazione aggiornata al 01 settembre 2017
Organigramma Generale dell’A. M.
ISPETTORE DELL’AVIAZIONE PER LA MARINA
41� Stormo A/S (Sigonella)
UFF.GEN. COORD. PREV.NE ANTINFORTUNISTICA E TUTELA AMBIENTALE
Distaccamento Aeroportuale (Dobbiaco)
COMANDO 1ª REGIONE AEREA
Comando Aeroporto/Q.G. della 1ª Regione Aerea (Linate)
Centro Logistico di Supporto Areale/Istituto U. Maddalena (Cadimare)
Distaccamento Aeronautica Militare (Capo Mele)
COMANDO AERONAUTICA MILITARE ROMA
Comando Aeroporto/Centro Storiografico e Sportivo dell’A.M. (Vigna di Valle)
Comando Aeroporto/Quartier Generale del COMAER (Roma - Centocelle)
Comando Supporti Enti di Vertice (Roma)
Distaccamento Aeronautico (Terminillo)
UFF.GEN. COORD. VIGILANZA ANTINFORTUNISTICA
61� Stormo (Galatina)
RAMi Scuola AJETS Cazaux (FRA)
70� Stormo (Latina)
72� Stormo (Frosinone)
Istituto Scienze Militari Aer.(Fi)
Scuola Militare Aeronautica DOUHET (Firenze)
Centro di Formazione AviationEnglish (Loreto)
Accademia Aeron. (Pozzuoli)
VICE COMANDANTE
Centro di Selez. AM (Guidonia)
Dist. Aeroportuale (Alghero)
Quartier Generale del
CSAM/3ª RA (Bari Pal.)
Dist. Aeronautico (Montescuro)
Sc. Maresc.AM/Com. Aerop.
(Vt)
Scuola Volont. Truppa AM (Ta)
RAMi ENJJPT Sheppard (USA)
RAMi Kalamata (GRC)
Scuola di Aerocooperazione1 (Guidonia)
1 La potestà ordinativa e i programmi didattici sonoresponsabilità del Capo di SMD.
Dist. Aeronautico (Otranto)
Dist. Aeronautico (Siracusa)
COMANDANTE DELLE
SCUOLE DELL’AM/3ª R.A.
CAE MC (P.Mare)
60� Stormo (Guidonia)
Scuola Specialisti AM (Caserta)
CAPO DI STATO MAGGIORE
3� Uff. Formaz., Addestram. e Standardione
1� Uff. Pianificaz. generale
2� Uff. Ordinam., Person. e Aff. Amminstr.
4� Uff. Tecnico Logistico
Sala Situazioni
Sezione EAD
Ufficio Implementazione P2O e S.G.Q.
TELEPOSTI METEO
Dipendono gerarchicamente dagli
Stormi/Comandi Aeroporto che
forniscono loro Supporto Logistico-
Amministrativo.
VICE COMANDANTE
Com. Aerop. (Aviano)
2� Stormo (Rivolto)
4� Stormo (Grosseto)
6� Stormo (Ghedi)
32� Stormo (Amendola)
Dist. Aeron. (Jacotenente)
36� Stormo (Gioia d Colle)
Dist. A.M. (Lampedusa)
Dist. Aerop.le (Pantelleria)
37� Stormo (Trapani Birgi)
Dist.Aerop.le (S. Nicolò)
313� Gr. Add. Acrob. (Rivolto)
Squad. Collegam. (Linate)
RAMi Holloman (USA)
RAMi Moody (USA)
51� Stormo (Istrana)
Comando delle Forze da
Combattimento
COMANDANTE DELLA
SQUADRA AEREA
NIF CISOGE (Pratica di Mare)
Com. Aerop. (Pratica di Mare)
RESTOGE (Pratica di Mare)
RACSA (Pratica di Mare)
CIGA (Pratica di Mare)
CNMCA (Pratica di Mare)
9ª Brigata Aerea
ISTAR-EW
COMET (Pratica di Mare)
RAMi TLP Albacete (ESP)
Vice Capo di S.M.
Ufficio Logistica & CIS
Ufficio Risorse Finanziarie
Ufficio Supp.ti Sistemi d’Arma
Ufficio Addestramento
Ufficio Spazio Aereo
Ufficio Risorse Umane e Ord.to
Sala Situazioni di Vertice
CAPO STATO MAGGIORE
Ufficio del C.S.M.
Uff. Coordin.to Operazioni
Ufficio Implementazione P2O e S.G.Q
Reparto per la Meteorologia
Ufficio Comando
Ufficio Personale
Ufficio Generale del Com.te
della Squadra Aerea
Comando Operazioni
Aeree
R.M.C.C. (Bari )
RAMi CDAOA di Parigi/
CASPOA di Lione (FRA)
RAMi EATC Eindhoven (NLD)
RSCCAM (Ciampino)
SCCAM (Linate)
SCCAM (Abano Terme)
SCCAM (Brindisi)
RPOAOC
Rep. Supp. Serv. Gen.li (P.Ren.)
22� GrRAM
(Licola)
Ufficio Generale del
Com.te Logistico dell’A.M.
Ufficio Area Personale
Ufficio Area Comando e Sicurezza
COMANDANTE LOGISTICO
DELL’AM
Is.Perf.Ad.Med.Aer.Sp. (Roma)
Comm. San. Appello (Roma)
Inf. Principale (P. di Mare)
Ist.Medic.Aerosp.A.M. (Milano)
Ist.Medic.Aerosp.A.M. (Roma)
Dip. Mil. Med. Leg. (Palese M.)
Centro AeromedicoPsicofisiologico (Bari)
Servizio Sanitario A.M.
(Roma)
Servizio Commissariato e
Amministrazione (Roma)
Direzione di Commissariato
(Guidonia)
RAMi EPNER Istres (FRA)
Centro Sperimentale Volo (P. Mare)
3� Rep. Genio A.M.(Palese M.)
2� Rep. Genio A.M.(Ciampino)
1� Rep. Genio A.M.(Villafranca)
Servizio Infrastrutture
(Roma)
301 S.T.D.I. (Amend.)
302 S.T.D.I. (G.d.Col.)
304 S.T.D.I. (Sigonella)
201 S.T.D.I. (Pisa)
205 S.T.D.I. (Decimo.)
208 S.T.D.I. (P.di M.)
209 S.T.D.I. (Grosseto)
308 S.T.D.I. (Pozzuoli)
101 S.T.D.I. (Cameri)
102 S.T.D.I. (Ghedi)
108 S.T.D.I. (Istrana)
113 S.T.D.I. (P.Renat)
Distac. AM Capo S.Lorenzo
PISQ (Perdasdefogu)
RSSTA (Decimomannu)
Poligono Capo Frasca
ReGISCC (P.di M.)
Re.S.I.A. (Roma Acquasanta)
1� R.T.C. (Milano)
2� R.T.C. (Palese M.)
4^ Brig. TSDAAV.(B.Piave)
Squadriglie Radar Remote
112ª Sq. Radar R. (Mortara)
113ª Sq. Radar R. (L.di Conc.)
114ª Sq. Radar R. (P. Picena)
115ª Sq. Radar R. (C. Mele)
121ª Sq. Radar R. (Poggio Ballone)
123ª Sq. Radar R. (C.Frasca)
131ª Sq. Radar R. (Jacotene.)
132ª Sq. Radar R. (Crotone)
133ª Sq. Radar R. (S.G.Teat.)
134ª Sq. Radar R. (Lamped.)
135ª Sq. Radar R. (Marsala)
136ª Sq. Radar R. (Otranto)
137ª Sq. Radar R. (Mezzogregorio)
Centro Tecnico Meteor.
(Vigna Valle)
CAMM – M. Cimone
3ª Divisione
S.T.O.S.C2.C.T.(Roma)
VICE COMANDANTE CAPO DI STATO MAGGIORE
1� Uff Pianif., Organizzazione Logistica e Infrastrutture
3� Uff Operazioni e Addestramento
4� Uff Stand e materiali
5� Uff Bilancio
Vice Capo
Ufficio Implementazione P2O e S.G.Q.
9� Stormo (Grazzanise)
Distacc Aerop. (Sarzana L.)
46ª Brigata Aerea (Pisa)
14� Stormo (P. di Mare)
15� Stormo (Cervia)
17� Stormo (Furbara)
16� Stormo (Martina Fr.)
31� Stormo (Ciampino)
RAMi NAEW (Geilenk. DEU)
RAMi Brize Norton (GBR)
RAMi Little Rock (USA)
Com. Aerop. (Sigonella)
1ª BAOS (Cervia)
Centro Cinofili AM (Grosseto)
Com Aerop (Capodichino)
Comando Forze di
Supporto e Speciali
Ufficio Generale
Consulenza e Affari
Giuridici dell’AM
1� Uff. Aff.giur.
Amm.vi, civ. e int.li
2� Uff. Aff. Giur. Pen., disciplina e legisl. aer.
Ufficio Generale per
l’Innovazione
Manageriale
1� Uff. Sviluppo Sist.
Gestione Qualità
2� Uff. Gestione
Progetti (P3O)
RAMi EAG HIGH
Wycombe (GBR)
RAMi Pentagono
Washington (USA)CDE APR (Amendola)
RAMi Kuwait City
(KWT)
RAMi USAFE A2
Ramstein (DEU)
3� Rep. Pianif.ne dello
Strumento Aerospaziale
1� Uff. Pianificazione
Generale e Trasform.ne
3� Uff. Politica
Spaziale Aeronautica
4� Uff. Politica
Internaz.le Aeronautica
5� Addestramento al
Volo, Esercitazioni e
Valutazioi
6� Uff. Forze Speciali,
non Conv. e di Protez.
2� Uff. Politica di
Generazione e Impiego
delle Forze Aerospaziale
10� R.M.V. (Galatina)
2ª Divisione
S.T.O.A.A.A.(Roma)
11� R.M.V. (Sigonella)
11� S.T.D. (Frosinone)
10� S.T.D. (Pomezia)
8� S.T.D. (Campi Bisenzio)
6� R.M.E. (P.di Mare)
9� S.T.D. (Foligno)
Centro Logistico
Munizionamento e Armamento
(Orte)
13� S.T.D. (Brindisi)
2� R.M.M. (Padova)
Centro Logistico Polivalente
(Guidonia)
1� S.T.D. (Caselle)
5�G.M.V.(Capodichino)
1� R.M.V. (Cameri)
3� S.T.D.(Villanova)
I.E.S.T. (Torino)
Comando Aerop. (Cameri)
Centro Polifunzionale Velivoli
Aerotattici
NIF JSF
7� S.T.D. (Barlassina)
3� R.M.V.(S. Angelo TV)
4� S.T.D.(Casc.Costa)
6� S.T.D.(Venegono)
RAMi DIPENDENTI
RAMi IEST Hallbergmoos (GER)
RAMi IEST Warton (GBR)
RAMi IEST Madrid (SPA)
RAMi C130J WPAFB-Dayton (USA)
Uff. Straord. Coordinamento
Tecnico Logistico
(Roma – Palam)
Reparto Generale
Sicurezza
Centro Coordin.to
Sicurezza AM
1� Uff. Attiv. Inform.ve
Difensive e Abilitazioni
di Sicurezza
2� Ufficio INFOSEC
30 Nuclei Sicurezza
3� Uff. Sicurezza e Segr.
Speciale Principale
COSMIC/ATOMAL-UE/SS
Gruppo Carabinieri
Sicurezza
4� Rep.
Logistica
1� Ufficio Programmi
C4ISTAR
2� Uff. Progr. Mezzi
Pilotati, Sistemi ed
Armamento Aereo
3� Uff. Vel. Pilotaggio
Rem., Sistemi Spaz.,
Mezzi e Sist. per il CS
4� Uff. Servizi Supporto
e Infrastrutture
5� Ufficio Programma
F2000
6� Ufficio Programma
JSF
Uff. NATEX NACMA
Bruxelles (BEL)
Servizio dei Supporti
(Roma)
Centro Tecn. Riforn. (Fiumic.)
Comando Rete POL (Parma)
1� Gr. Ric. Smist. (Novara)
65� Dep. Ter. A.M. (Taranto)
2� Gr. Manut. Autov. (Forlì)
3� Gr. Manut. Autov. (Mungiv.)
1� Lab.Tec. A.M. Contr.(Padova)
2� Lab.Tec.A.M. Contr.(Fiumicino)
3� Lab.Tec.A.M. Contr. (Mungivacca)
4� Lab.Tec.A.M. Contr.(Parma)
5� Lab.Tec.A.M. Contr.(Decimoman.)
6� Lab.Tec.A.M.Contr.(Tr. Birgi)
3� Stormo (Villafranca)
Distaccamento Aeroport.le (BR)
RAMi DIPENDENTI
RAMi EF2000 Torrejon De Ardoz (SPA)
RAMi PA200-EF2000 Bicester (GBR)
RAMi MRCA-EF2000 Diepholz (DEU)
Stato Maggiore
Area di vertice
Area Operativa
Area Logistica
Area Formativa
Area Territoriale
CODICE COLORI:
Marina Militare
Carabinieri
5� Rep.
Comunicazione
1� Ufficio Strategie di
Comunicazione
2� Ufficio Relazioni
Esterne
3� Uff. Pubblicistica,
Editoria e Multimedialità
4� Ufficio Storico
5� Ufficio Cerimoniale
Ufficio Generale
per la Circolazione
Aerea Militare
1� Ufficio Regol.ne e
Cert.ne dei S.N.A. e
delle Procedure di
Volo
2� Uff. Regol.ne e
cert.ne Oper.ni Volo
e Aeroporti
3� Uff. Supervione e
Sicurezza ATM
UFFICIO GENERALE CENTRO DI RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA – AM
Direzione di Amministrazione (Roma)
Centro Contrattuale-Roma
Rep. D.A.M.I.
Ufficio Generale per
lo Spazio
1� Uff. Innovazione
per lo Spazio
2� Uff. Politica
spaziale e operazioni
Dist. Aeron. (Piacenza)
RAMi Saragozza (ESP)