Sono passati cento anni ma la strada delle...

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la classifica

4 S E T T E M B R E 2 0 0 9I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A 4 S E T T E M B R E 2 0 0 9 151150

1 Volkswagen Golf 50.3292 Ford Fiesta 40.1613 Peugeot 207 33.4244 Fiat Punto 30.9525 Opel Corsa 30.7006 Ford Focus 29.1137 Opel Astra 27.2108 Fiat Panda 26.9549 Renault Clio 25.12910 Peugeot 308 21.500

DIECI MILIONI PER UNA ROLLS

TOP TEN I modelli più venduti in Europa, a luglio 2009 (fonte Jato Dynamics)

la curiosità la novità

Nelle nuove LX e S 125-150 c’è tutto lo spirito Vespa:tanta innovazione tecnica con lo stile di sempre. I due scooter di Pontedera ora propongono, infatti,un’inedita iniezione elettronica, non solo pergarantire consumi ed emissioni più bassi, ma ancheper regalare «più fluidità di marcia e maggior piacerenella guida» come promettono i tecnici Piaggio.Effettivamente, i due propulsori quattro tempi, duevalvole, raffreddati ad aria ora sono anche più potentivisto che hanno rispettivamente 10,7 e 12,1 cavallie una bella dose di coppia (la vera forza del motore)

in più. Questo significa piùgrinta nelle continueaccelerazioni che la guidacittadina impone.L’orgoglio di questemodifiche? È che sono nate,così come tutte le Vespa, a Pontedera, in Italia, dovefra l’altro c’è uno dei piùimportanti centri di ricercanel campo dei motori a livello mondiale.D’altra parte la Vespa, sin dalla sua primaapparizione nel 1946, si è sempre «nutrita» di innovazioni che, passodopo passo, l’hanno portatadalla celebre intuizione

di aver inventato il fenomeno scooter, al record di vendite di oltre diciassette milioni di pezzicommercializzati nei cinque continenti. Un recordancora imbattuto a livello mondiale, nonostante i tanti

tentativi di imitazione. Infine i prezzi: la LX 125 iecosta 3.350 euro e la 150 3.550, mentre la S 125 ieha un listino di 3.500 euro, contro i 3.700 della 150. Per tutti e due i modelli ci sono poi da segnalare

anche nuovi colori e una gamma di accessori più ricca.

Sommando tutte le novità il risultato non cambia: Vespa

ORGOGLIO PARTICOLARETutte le modficheapportate ai nuovi modellisono frutto di anni di studio negli uffici di Pontedera

SCATTI QUOTIDIANIGrazie ai due propulsoriquattro tempi, la nuovaVespagarantisce più grinta nellecontinue accelerazioni che la guida cittadina impone

Nella storia dellaLotus un sito webcosì bello non c’èmai stato. Cosìmerita davvero una visita lo speciale

on line all’indirizzowww.lotusevora.it dovegli appassionati del marchio inglesepotranno conoscere tutti i segretidella Evora, la nuova Gt 2+2.

LA LOTUS PIÙ BELLA È ON LINEil sito

n GRANDI INNOVAZIONI TECNICHE PER LE ULTIME LX E S, COMPRESAUN’INEDITA INIEZIONE ELETTRONICA, MA SENZA ALTERARE LO STILE

la moto di vincenzo borgomeo

È una Rolls-Royce del 1934 l’auto piùcostosa del mondo. Soprannominata«Star of India», la lussuosa vetturad’epoca fa parte della collezioneprivata di Hans-Gunther Zach e saràmessa all'asta il 15 settembre.La Phantom II continental «All-weather convertible», costruita su misura per un maharaja indianonel 1934, potrebbe raggiungere,secondo il Daily Mail, la cifra recorddi quasi 10 milioni di euro.

GM VUOLE FARLA ECONOMICAContinua la corsa all’auto economica.Stavolta l’annuncio arriva dallaGeneral Motors. La casa americanastarebbe infatti pensando a unavettura da 4 mila dollari da produrrein Asia. È quanto riporta il Wall StreetJournal sottolineando che questaoperazione permetterebbe alla GM di sfruttare l’espansione dei Paesiin via di sviluppo e di bilanciarealmeno in parte la flessione dellevendite negli Usa e in Europa.

I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A

C ent’anni fa Henry Ford met-teva sul mercato la Ford T,

la prima automobile costruita ingrande serie e venduta in tutto ilmondo (oltre 15 milioni di esem-plari fino al 1927). Sempre cen-t’anni fa, per l’esattezza l’11 set-tembre 1909, veniva completataanche la strada delle Dolomiti,tra le arterie in alta quota, unadelle più spettacolari del mondo. Un percorso sterrato di 182 chi-lometri e 100 metri, realizzato inotto anni da 2.500 operai che, daBolzano, permette di arrivare fi-no a Cortina, attraverso la Val diFassa e i passi del Pordoi, Falza-rego, Tre Croci. L’idea di questastrada era stata di due pionieridel turismo tirolese, Albert Wa-chtler e Theodor Christomannos,i soldi, invece, li aveva messi il go-verno austroungarico che nel1897, con una legge speciale, ave-va stanziato la cifra, altissima,necessaria per la realizzazionedell’opera. Basti pensare che duemilioni di corone furono spese so-lo per i tratti del Passo Pordoi edel Falzarego (tre anni di lavori,dal 1904 al 1907), i punti più deli-cati del tracciato che, a causa del-la friabilità del terreno, richiese-ro innovative e costosissime solu-zioni tecniche.

Il motto di Christomannos? «Senza strada nessun hotel, sen-za hotel nessuna strada». Mai in-tuizione fu più profetica. Nellaguida illustrata alla nuova stradadelle Dolomiti, Christomannosscrisse che l’intero percorso daBolzano a Cortina e, poi, fino aDobbiaco era fattibile in tre tappedi un giorno ciascuna, sia in car-rozza che a piedi, naturalmente«di buon passo»: da Bolzano a Ca-

nazei (51 chilometri), da Canazei aCortina (61) e da Cortina a Dob-biaco (30). Ma l’arrivo dell’auto-mobile come sempre bruciò ognitappa e i tre giorni diventaronoimprovvisamente uno. Tanto ba-stava per fare l’intero percorso.Una piccola rivoluzione che benpresto rese l’auto protagonistadelle cartoline illustrate e deimanifesti dell’epoca che pubbli-cizzavano la nuova strada.

E così oggi saranno proprio le au-to a celebrare il primo secolo distoria di questa strada (partenzal’11 settembre da Bolzano e arri-vo il 13 in corso Italia, a Cortina)con una rievocazione che vedràimpegnati molti dei modelli piùbelli e importanti costruiti nel-l’ultimo secolo. Oltre 35 le autoche ripercorreranno la stradadolomitica, a cominciare da quel-le italiane come Lancia (Lambda

degli anni Trenta), Alfa (2300,1750 di prima della guerra e 2900del ’48) e naturalmente Ferrari(250 GT, Testa Rossa Barchetta eDino 246). Ma ci sarà anche unaPorsche 550 RS Barchetta, leMercedes SL «Ali di gabbiano» eroadster e una Bugatti. Tutteperfettamente restaurate. Comela strada delle Dolomiti che, oggi,ha sostituito con l’asfalto la pol-vere e la terra di un tempo.

BELLEZZE D’ALTRI TEMPIA sinistra, la Mercedes SL «Ali di gabbiano». A destra, il perecorsodella strada delle Dolomiti: 182 chilometri e 100 metri,realizzata cento anni fa

INVITOLa locandina della sfilatadi auto d’epoca in programma lungola strada delleDolomiti. Sopra,immagini d’epoca

automotoridolce

vitaDI VALERIO BERRUTI

Sono passati cento anni ma la strada delle Dolomitiè ancora la via del successo

CANAZEI

CORTINA D’AMPEZZO

DOBBIACO

BOLZANO

n COLLEGA BOLZANO CON CORTINA ATTRAVERSANDO SPETTACOLARI PASSI. L’ARTERIA, VOLUTA DA DUE PIONIERIDEL TURISMO TIROLESE, FESTEGGIA CENTO ANNI CON UNA SFILATA DI AUTO D’EPOCA. PER CELEBRARE UNA ZONACHE, A PROPOSITO DI OSPITALITÀ E SERVIZI, NON TEME CONCORRENZA. ANCHE PER MERITO DI QUESTA OPERA

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