Sintesi No Assimilazione

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Umberto Montagna – Sfera Srl

www.sferasoluzioni.com - http://sferasoluzioni.wordpress.com

L’art. 195 del “Codice dell’Ambiente”, così come modificato dal Decreto legislativo n. 4/2008, nel determinare le competenze dello Stato, stabilendo che tra queste rientra “la determinazione dei criteri qualitativi e quali-quantitativi per l'assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali e dei rifiuti urbani”, definisce che:

“Non sono assimilabili ai rifiuti urbani i rifiuti che si formano nelle aree produttive, compresi i magazzini di materie prime e di prodotti finiti, salvo i rifiuti prodotti negli uffici, nelle mense, negli spacci, nei bar e nei locali al servizio dei lavoratori o comunque aperti al pubblico; allo stesso modo, non sono assimilabili ai rifiuti urbani i rifiuti che si formano nelle strutture di vendita con superficie due volte superiore ai limiti di cui all'articolo 4, comma 1, lettera d), del decreto legislativo n.114 del 1998”.

2

In pratica sono esclusi dalla possibilità di assimilazione

dei rifiuti che si producono:

› Nelle aree di produzione artigianale ed industriale

› Nei magazzini di materie prime

› Nelle superfici di vendita con superficie superiore a

450 mq nei comuni con meno di 10.000 abitanti e

superiore a 750 mq in tutti gli altri comuni

L’applicazione di tali previsioni comporta l’esclusione di

tali rifiuti dalla privativa comunale e, per conseguenza,

l’impossibilità di applicare alle superfici ed attività

rientranti nella casistica prevista la TARSU o la TIA.

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La norma, per quanto esecutiva, per essere effettivamente applicata abbisogna sia del “decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con il Ministro dello sviluppo economico” – che andava emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della norma, pubblicata sulla G.U. il 29 gennaio 2008 – sia della modifica dei Regolamenti comunali.

La piena operatività è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2009.

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Abbiamo provato a simulare gli effetti di

una “piena” applicazione della norma

su quattro casi di applicazione della TIA.

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COMUNE n. 1 – Nord Italia

› Abitanti 11.000

› Applica la TIA dal 2000

› TIA applicata dal gestore del servizio

› Comune prevalentemente residenziale

con attività commerciali e di servizio

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COMUNE n. 2 – Nord Italia

› Abitanti 24.000

› Applica la TIA dal 2003

› TIA applicata dal gestore del servizio

› Comune dell’hinterland milanese a

prevalenza residenziale con attività

commerciali e di servizio

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COMUNE n. 3 – Centro Italia

› Abitanti 56.000

› Applica la TIA dal 2006

› TIA applicata dal gestore del servizio

› Comune a prevalenza residenziale con

attività commerciali e di servizio

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COMUNE n.4 – Nord Italia

› Abitanti 9.000

› Applica la TIA dal 2000

› TIA applicata dal Comune

› Comune nella seconda cerchia

dell’hinterland milanese con grossa

presenza di aree industriali

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I DATI DI IMPUT GENERALE

10

UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

51% 47% 53%NON DOMESTICHE

49% 47% 53%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un

aumento superiore al 40% rispetto alle tariffe approvate per il 2008

11

Abbiamo ipotizzato di lasciare sostanzialmente

inalterate le tariffe NON DOMESTICHE e di

ricaricare la differenza sulle DOMESTICHE, in

considerazione del fatto che i rifiuti non assimilati

non vengono più consegnati al servizio pubblico

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UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

65% 47% 53%NON DOMESTICHE

35% 47% 53%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un aumento di

circa lo 0,24% rispetto alle tariffe approvate

per il 2008

Le utenze DOMESTICHE subirebbero un

aumento di circa il 27% rispetto alle tariffe

approvate per il 2008

13

I DATI DI IMPUT GENERALE

14

UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

59% 44% 56%NON DOMESTICHE

41% 44% 56%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un

aumento superiore al 49% rispetto alle tariffe approvate per il 2008

15

Abbiamo ipotizzato di lasciare sostanzialmente

inalterate le tariffe NON DOMESTICHE e di

ricaricare la differenza sulle DOMESTICHE, in

considerazione del fatto che i rifiuti non assimilati

non vengono più consegnati al servizio pubblico

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UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

72% 47% 53%NON DOMESTICHE

28% 47% 53%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un aumento di

circa l’1,80% rispetto alle tariffe approvate

per il 2008

Le utenze DOMESTICHE subirebbero un

aumento di circa il 22% rispetto alle tariffe

approvate per il 2008

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I DATI DI IMPUT GENERALE

18

UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

47% 53% 47%NON DOMESTICHE

53% 53% 47%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un

aumento superiore al 23% rispetto alle tariffe approvate per il 2008

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Abbiamo ipotizzato di lasciare sostanzialmente

inalterate le tariffe NON DOMESTICHE e di

ricaricare la differenza sulle DOMESTICHE, in

considerazione del fatto che i rifiuti non assimilati

non vengono più consegnati al servizio pubblico

20

UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

57% 53% 47%NON DOMESTICHE

43% 53% 47%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un aumento di

circa lo 0,32% rispetto alle tariffe approvate

per il 2008

Le utenze DOMESTICHE subirebbero un

aumento di circa il 21% rispetto alle tariffe

approvate per il 2008

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I DATI DI IMPUT GENERALE

22

UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

44% 60% 40%NON DOMESTICHE

56% 60% 40%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un

aumento superiore al 210%rispetto alle tariffe approvate per

il 2008 segno delle caratteristiche

“industriali” del Comune.

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Abbiamo ipotizzato di lasciare sostanzialmente

inalterate le tariffe NON DOMESTICHE e di

ricaricare la differenza sulle DOMESTICHE, in

considerazione del fatto che i rifiuti non assimilati

non vengono più consegnati al servizio pubblico

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UTENZE INCIDENZA QUOTA FISSA QUOTA VARIABILE

DOMESTICHE

80% 53% 47%NON DOMESTICHE

20% 53% 47%

In sintesi tutte le categorie NON

DOMESTICHE subirebbero un aumento di

circa l’1,60% rispetto alle tariffe approvate

per il 2008

Le utenze DOMESTICHE subirebbero un

aumento di circa l’82%% rispetto alle tariffe

approvate per il 2008

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La norma in questione si riferisce all’assimilabilità dei rifiuti speciali agli urbani

La TIA è costituita da quota fissa e da quota variabile

La quota fissa è determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti,

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La quota variabile è rapportata alle

quantità di rifiuti conferiti, al servizio

fornito e all'entità dei costi di gestione

Naturale che tutte le utenze concorrano

alla copertura dei costi fissi

Proposta: inseriamo tutte le superfici

delle utenze nel calcolo della quota fissa

e stralciamole solo dal calcolo della

quota variabile

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Abbiamo ricostruito la simulazione

partendo dall’inserimento di tutte le

superfici – interessate dall’art. 2, comma

26 del D.lgs 4/08 – nel calcolo della

quota fissa

I risultati modificano sostanzialmente gli

scenari

Di seguito la sintesi comune per comune

partendo dal “carico” solo sulle UND

28

La prima elaborazione mantiene il

ricarico dovuto all’applicazione della

norma sulle sole utenze non domestiche

I dati di imput non stati modificati rispetto

alla prima simulazione

Le utenze non domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 24% a fronte

del 40% della prima simulazione

29

Ripetendo l’operazione di riequilibrare

l’incidenza percentuale:

Le utenze non domestiche avrebbero un

aumento medio inferiore all’1%

Le utenze domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 18% a fronte

del 28% dello scenario precedente

30

La prima elaborazione mantiene il

ricarico dovuto all’applicazione della

norma sulle sole utenze non domestiche

I dati di imput non stati modificati rispetto

alla prima simulazione

Le utenze non domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 27% a fronte

del 49% della prima simulazione

31

Ripetendo l’operazione di riequilibrare

l’incidenza percentuale:

Le utenze non domestiche

manterrebbero invariata la tariffa in

essere

Le utenze domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 15% a fronte

del 22% dello scenario precedente

32

La prima elaborazione mantiene il

ricarico dovuto all’applicazione della

norma sulle sole utenze non domestiche

I dati di imput non stati modificati rispetto

alla prima simulazione

Le utenze non domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 10% a fronte

del 24% della prima simulazione

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Ripetendo l’operazione di riequilibrare

l’incidenza percentuale:

Le utenze non domestiche

manterrebbero invariata la tariffa in

essere

Le utenze domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 10% a fronte

del 21% dello scenario precedente

34

La prima elaborazione mantiene il

ricarico dovuto all’applicazione della

norma sulle sole utenze non domestiche

I dati di imput non stati modificati rispetto

alla prima simulazione

Le utenze non domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 73% a fronte

del 214% della prima simulazione

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Ripetendo l’operazione di riequilibrare

l’incidenza percentuale:

Le utenze non domestiche avrebbero un

aumento medio dell’1%

Le utenze domestiche avrebbero un

aumento medio di circa il 52% a fronte

dell’83% dello scenario precedente

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