SETTORE SECONDARIO: attività che trasformano le materie ... · addetti al settore secondario e...

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1) SETTORE PRIMARIO: attività che ricavano dall'ambiente le materie prime (agricoltura, attività mineraria, pesca).

2) SETTORE SECONDARIO: attività che trasformano le materie prime in prodotti finiti (industria e artigianato).

3) SETTORE TERZIARIO: attività che non ricavano dalla natura le materie prime né le trasformano, ma lavora con i servizi (commercio, comunicazioni, turismo, finanza, pubblica utilità)

LA DISTRIBUZIONE DEGLI ADDETTI

Nei paesi economicamente più sviluppati il numero degli addetti al settore primario è molto inferiore rispetto a quello degli addetti al settore secondario e terziario.

In Italia:

Primario: 4% popolazione Secondario: 30%Terziario: 66%

Non è sempre stato così: osserva il grafico che ci mostra l'evoluzione degli occupati nel tempo

INDICATORE DI RICCHEZZA: PILIl PIL: Prodotto Interno Lordo ci permette di misurare la ricchezza globale di un paese, ovvero la ricchezza prodotta da tutti i 3 settori in un anno. (misurato in dollari)

Per capire la ricchezza media dei cittadini si considera il PIL pro capite: PIL totale diviso n° cittadini.

Per capire se un'economia è in crescita o meno si deve considerare la variazione del PIL negli ultimi anni.

DIVERSA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA EUROPEA

Europa: continente con maggior reddito pro capite al mondo.

Germania: ha il PIL più alto d'Europa.Svizzera: ha il PIL pro capite più alto d'Europa.

La Russia ha un PIL molto più elevato della Svizzera, ma secondo te questo significa che i russi sono più ricchi degli svizzeri?

NO: La Russia ha un'estensione e un numero di abitanti molto superiore alla Svizzera. Se consideriamo il PIL pro capite ci rendiamo conto che esistono 2 EUROPE:

Europa occidentale: PIL pro capite più alto.Europa orientale: PIL pro capite molto più basso. Questo perché l'Europa Orientale è uscita da poco(1989) da un regime socialista dove l'economia era nelle mani dello stato.

SETTORE PRIMARIOL'uomo ha modificato il paesaggio naturale per metterlo a coltura e creare il paesaggio rurale:

- modificato il terreno per renderlo più facile da coltivare (es. disboscamenti, terrazzamenti)

- scavato canali e deviato fiumi per irrigare

- usato concimi per fertilizzare o de-parassitare il terreno.

IL PAESAGGIO RURALEAgricoltura: portata in Europa nel IV millennio dal Medio Oriente. All'inizio si coltivavano: cereali + ceci e lenticchie + ulivo e allevamento. Poi: vite e piante da frutto.

Oggi: si possono distinguere diversi paesaggi rurali in Europa, a seconda del clima, altitudine, tipo di terreno. 1) foreste e boschi (zone a nord e in altitudine)2) grandi allevamenti (nord)3) colture cerealicole 4) paesaggio mediterraneo5) paesaggio improduttivo

AGRICOLTURA EUROPEA70% territorio europeo è coltivato.

Caratteristiche dell'agricoltura europea:

1) Uso intensivo del territorio (colture più concentrate in un appezzamenti di terra)

2) Meccanizzazione: uso di macchinari che permette di coltivare con meno mano d'opera

3) Utilizzo di fertilizzanti e pesticidi: per aumentare la produttività (ma diminuisce la qualità e salute dei cibi)

I PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA 1) LEGNAME: in Scandinavia e Russia (taiga)

2) PASCOLO bovini: in Europa orientale.

3) PATATE, LUPPOLO, FRUTTA: Europa orientale

4) GRANO: Europa occidentale e centrale.

5) ORZO, AVENA, SEGALE: Europa settentrionale

6) MAIS: Europa meridionale

7) PIANTE INDUSTRIALI: barbabietola da zucchero, girasole, soia, tabacco (Europa centrale e orientale)

8) GRANO DURO, ULIVO, VITE, FRUTTA: Mediterraneo

ALLEVAMENTO

1) Pianure di Francia, Paesi Bassi, Danimarca: allevamento pastorale (all'aperto) di bovini.

2) Pianura ungherese: allevamento di cavalli.

3) Zone umide con molto foraggio (Pianura Padana): allevamento intensivo di bovini.

Europa produce:il 35% del latte mondiale

Il 20% dei suini

PESCAIn Europa la pesca è molto sviluppata perché la maggior parte dei paesi si affaccia al mare.

Mari più pescosi: quelli nordici, più freddi, con fondali bassi e ricchi di plancton

Atlantico: ricco di pesce (aringhe, merluzzi)

Mediterraneo: gran varietà di pesci ma meno pescoso e più inquinato.

Allevamento di pesci o molluschi: acquacoltura Es. Ostriche in Francia

RISORSE MINERARIEIn Europa ci sono diverse risorse minerarie, ma esse non bastano a soddisfare il fabbisogno del continente (si ricorre all'importazione).

1) FERRO: Russia, Ucraina, Svezia

2) BAUXITE (per alluminio): Grecia, Ungheria, Francia

3) MERCURIO: Spagna, Finlandia.

+ PIOMBO, ZINCO, ARGENTO, RAME.

In Italia: MINERALI DI CAVA (sabbia, ghiaia, marmo, granito)

MINERALI “ENERGETICI”

In Europa ci sono pochi minerali che servono per produrre energia e si devono importare.

GIACIMENTI PETROLIFERI EUROPEI: sul Mar Caspio, Mare del Nord, al largo di regno Unito e Norvegia.

GAS NATURALE (metano): Mare del Nord, Russia.

CARBON FOSSILE: molto presente ma sempre meno usato (in Inghilterra, Germania, Francia, Belgio).

IL SETTORE SECONDARIO

UN PO' DI STORIA

L'industria nacque in Inghilterra nella seconda metà del 1700, dopo l'invenzione della macchina a vapore di James Watt che permise la costruzione di telai meccanici e di mezzi di trasporto.

Il processo di industrializzazione si diffuse poi in Belgio, Francia, Germania e Italia.

PRINCIPALI SETTORI INDUSTRIALI EUROPEI

1) ELETTRONICA: (costruzione di computer, telefoni, TV)

2) ELETTROMECCANICA: produzione di elettrodomestici

3) MECCANICA: costruzione di mezzi di trasporto

4) CHIMICA: produce materie plastiche, vernici, gomma, fertilizzanti, detersivi...

5) TESSILE (fu la prima industria europea)

6) AEROSPAZIALE

INDUSTRIA ITALIANAAlla fine dell'Ottocento si sviluppò nelle città di Torino, Milano, Genova.

Nell'ultimo ventennio grande sviluppo industriale in Emilia e Veneto. Il Sud è poco industrializzato.

L'industria italiana è al secondo posto (dopo quella tedesca) per numero di lavoratori impiegati. Ma le industrie italiane, anche se numerose, sono di piccole dimensioni.

LA CRISI DELL'INDUSTRIA EUROPEA

Da circa 10 anni: crisi dell'industria nell'Europa Occidentale a causa del calo dei consumi e aumento del prezzo del petrolio.

Molte fabbriche si sono trasferite in zone dove la manodopera costa meno (Europa Orientale) creando forte DISOCCUPAZIONE.

L'industria europea è dipendente dalle risorse energetiche che provengono dall'estero.

ARTIGIANATOAttività produttiva esercitata senza uso di macchinari e grazie all'alta professionalità dell'artigiano.

La differenza tra arte e artigianato è nata nel Rinascimento, quando pittura, scultura e architettura acquisirono più importanza.

L'artigianato è a rischio di estinzione per la difficoltà di tramandare le tecniche e competenze.

Progressiva scomparsa dei prodotti artigianali (ad eccezione di quelli alimentari) a causa degli alti costi e della mancanza di sensibilità culturale tra i consumatori.