Separazione di sostanze omogenee

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Elenco prove separazione omogenei

• 1) distillazione• 2) Cromatografia su carta• 3a) estrazione con solvente cristalli di iodio e

tetracloruro di carbonio• 3b) estrazione con solvente (alcool o acqua)

della clorofilla

1) DISTILLAZIONE

La distillazione è un processo che permette di separare due componenti di una miscela allo stato liquido.

Principio di funzionamento

• Si basa sul fatto che ogni sostanza ha una sua temperatura di ebollizione, e quindi una temperatura specifica in cui passa da liquido a vapore.

• Un esempio particolare: l’acqua evapora a 100°C e l’alcool a 78°C (se riscaldati il primo ad evaporare sarà l’alcool).

Facciamo la distillazione:

• Materiale occorrente:• limone• Distillatore costituito dalle parti illustrate nella

fig. (1)• Riscaldatore a gas• Becher di raccolta

Fig. 1

Procedimento:

Mettiamo l’alcool con il limone nel pallone, colleghiamo i refrigeranti e iniziamo il riscaldamento.

• Attraverso il tubicino di gomma collegato alla camicia del refrigerante, facciamo scorrere dell’acqua fredda in modo da raffreddare il vapore distillato.

• Riscaldiamo l’alcool che si colora di giallo estraendo “il limone”.

Cosa otteniamo?

• Nel pallone il liquido diventa sempre più “giallo” finché evapora e esce dal pallone.

• Passa nel tubo refrigerante.• Resta il liquore al limone!

Ripeti l’esperienza con una soluzione di alcool ed acqua.

• Inserisci in un pallone 50 parti di acqua e 50 di alcool.

• Scalda la soluzione fino a portare ad ebollizione una delle due sostanze, quella che bolle a temperatura inferiore (l’alcool).

Due termometri

• Il primo in basso nella miscela• Il secondo in alto, al collo della beuta,

quest’ultimo darà la temperatura della sostanza che per prima evapora (cioè quella con T° di ebollizione più bassa.

Dopo aver messo la miscela su una piastra riscaldante …

• La prima sostanza che abbandonerà la miscela sarà quella con una temperatura di ebollizione più bassa.

• Il termometro ci dirà tale temperatura, sapremo che è quella quando i valori si saranno stabilizzati, sappiamo infatti che durante i passaggi di stato T è costante!

La piastra continua a fornire calore …

• Dopo un po’ bolle anche l’acqua. Siamo infatti a 100°C.

2) CROMATOGRAFIA SU CARTA

• alcuni pezzetti di carta da filtro (circa 3x 8 cm)• un vasetto di vetro con coperchio• alcol etilico (va bene l'alcol denaturato per

disinfezione)• una biro nera o pennarelli colorati

(possibilmente marrone e verde)

PROCEDIMENTO

• Aiutandovi con un righello, con la biro nera eseguite una riga a circa 1 cm dal bordo di uno dei lati stretti del primo pezzetto di carta da filtro.

• La carta in questa esperienza rappresenta la fase fissa.

• Mettete nel vasetto un po' di alcol, che rappresenta la fase mobile, in modo da coprirne il fondo

( NON ESAGERARE perché, una volta introdotta la carta da filtro, la riga nera deve rimanere sopra il livello dell'alcol).

Introducete la carta con la riga verso il basso, appoggiatela alla parete del vasetto e chiudetelo con delicatezza. Il vostro sistema dovrà apparire all'incirca così:

• Ora aspettate che il liquido salga per capillarità sulla carta da filtro e inizi a trascinare l'inchiostro.

• Quando l'alcol arriverà ad un paio di centimetri dal bordo superiore del pezzo di carta l'esperienza potrà considerarsi conclusa.

• Potrete ripetere l'esperienza con pennarelli di vario colore e osservare i diversi risultati

BIRO PENNARELLO VERDE

PENNARELLO MARRONE

3a) Estrazione con solvente:

Materiale e strumenti:• 50 mL di acqua distillata• Becker• cristalli di iodio• un imbuto separatore da 250 mL• 30/40 mL di tetracloruro di carbonio

Procedimento

• In 50 mL di acqua distillata, versati in un becker, si fanno sciogliere pochi cristalli di iodio, fino a formazione di una soluzione debolmente gialla

• Si versa la soluzione, trattenendo eventuali cristalli non sciolti, in un imbuto separatore da 250 mL, col rubinetto chiuso, e si aggiungono 30/40 mL di tetracloruro di carbonio .

• Si tappa l'imbuto, si agita con vigore per alcuni secondi e si pone l'apparecchio su idoneo sostegno.

• Subito si nota che il tetracloruro di carbonio si colora di viola, mentre l'acqua tende a schiarirsi:

Il CCl4 è, infatti, un solvente selettivo per lo iodio per cui lo sequestra all'acqua.

*A causa della immiscibilità dei due liquidi e della maggior densità del tetracloruro le due fasi risulteranno ben distinte:

- lo strato inferiore il tetracloruro - quello superiore l'acqua.

3b) Estrazione con solvente della clorofilla

• La clorofilla può essere facilmente estratta dalle foglie verdi di qualunque pianta, è consigliabile scegliere foglie di consistenza non coriacea come quelle che comunemente vengono consumate in insalata.

Materiali e strumenti

• Alcool a 95° (oppure dell'acetone)• Un mortaio di vetro, porcellana• Una provetta o altro piccolo recipiente di

vetro.

Procedura• Si fa a pezzetti una certa

quantità di foglie• Si mettono nel mortaio e si

schiacciano con il pestello• aggiunge una piccola quantità di

alcool, si continua a schiacciare le foglie col pestello aggiungendo ancora dell'alcool.

• .

• Dopo qualche minuto si versa l'alcool dal mortaio nella provetta, eventualmente,

• si procede alla filtrazione del liquido per eliminare i frammenti di foglia rimasti Si otterrà un liquido di

colore verde intenso a causa del contenuto di

clorofilla sciolta nell'alcool.