Semplice ricerca del piacere o patologia?. Noi uomini,forse per natura,o perchè frutto di una lenta...

Post on 01-May-2015

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Semplice ricerca del piacere o patologia?

Noi uomini,forse per natura,o perchè frutto di una lenta evoluzione,siamo sempre alla ricerca di qualcosa che possa appagarci,soddisfarci..

ma appena riusciamo a trovare ciò che riesca a darci quel pizzico di piacere,ecco che a poco a poco non riusciamo a

farne più a meno..

.

inizia una ricerca sfrenata e un desiderio incontrollato di tutto,facendo si che ciò che poteva sembrarci un

qualcosa di semplice,una piccola abitudine,diventa un desiderio irrefrenabile,dal

quale non si può più evadere...quindi un qualcosa di patologico ed esagerato,perdendo ogni controllo

Ed ecco che una volta arrivati a questo punto,quando pur di ottenere ciò di cui non possiamo fare più a meno,rischiamo di commettere anche gli sbagli peggiori, arrivando alla

DIPENDENZA

Ci sono innumerevoli tipi di dipendenza a cose che ,a noi sembrano banali,ma per molti altri diventano l’unica ragione di vita

UNA BRUTALE OSSESSIONE!!!

Dal punto di vista delle cause si può dipendere patologicamente da:

Sostanze stupefacenti o tossico dipendenza

 dipendenza sessuale,masturbazione convulsiva

DALLO SHOPPING…

Nutrirsi,è un fenomeno biologico,fondamentale per la nostra vita,in quanto consente,attraverso l’assunzione di sostanze necessarie al nostro organismo,di poter sopravvivere!!!

è considerato ormai noto che una dieta povera possa avere un impatto dannoso sulla salute umana e animale causando ad esempio nell'uomo malattie da

carenza,come scorbuto, rachitismo

mentre un’insana ed eccessiva alimentazione può causare l‘obesità e comuni malattie croniche sistemiche CARDIOVASCOLARI OSTEOPOROSI DIABETE

Al giorno d’oggi,soprattutto nei paesi molto sviluppati dov’è diffusa l’insana concezione di “bellezza”

molti non riescono a tollerare di non entrare in questi canoni diventando soggetti ad alcuni disturbi

ANORESSIA

ORTORESSIA

BULIMIA

OBESITA’

molti soggetti sovrappeso che quotidianamente lottano contro il pensiero del cibo,

falliscono nel tentativo di ignorare o controllare il proprio appetito,non traggono beneficio da misure dietologiche, semplicemente perché non sono in grado di gestire la propria tendenza nel mangiar troppo.

Ma soprattutto, queste persone sanno che il problema non si esaurirà nella perdita di peso, e che il problema dell’appetito ritornerà anche dopo essere dimagriti, causando un nuovo ingrassamento.

Ormai si può dire di essere dipendenti dal cibo,quando il desiderio di esso diventa implacabile…

.

Consumare il cibo diventa qualcosa di soddisfacente e gratificante,infatti in momenti di tristezza o disperazione è necessario consumare quelLA “DOSE”di cibo,proprio perche si ci riesce a staccare dal resto del mondo,a fare una “pausa

con il cervello”

l’appetito e quindi il comportamento di ricerca del cibo non sono controllabili

nemmeno avendo una forte motivazione al dimagrimento.

Mangiare più velocemente del normale, con il risultato di gustare di meno il cibo stesso

Mangiare anche quando ci si sente pieni. Alcuni usano magari bevande o alcol o caffè per favorire un rilassamento o uno svuotamento dello stomaco in maniera da poter introdurre ancora cibo, o al limite il vomito autoindotto.

Mangiare senza avere più la capacità di distinguere tra fame e sazietà.

Compiacersi nell’immaginarsi mentre si consuma cibo, pensare mentre si compiono altre attività a quando si andrà “finalmente” a mangiare.

Accorgersi che le proprie spese per il cibo, e anche il tempo dedicato al mangiare stanno aumentando in maniera imbarazzante.

Perchè è così facile resistere a carote, broccoli o spinaci mentre non riusciamo a staccarci da un pacchetto di patatine o dall’ultimo pezzettino,di torta…???

“COMFORT FOOD”

questo perchè gli alimenti particolarmente ricchi di zuccheri e di grassi sono definiti 

Ma come si può evadere da questo tunnel??

La terapia però  spesso inizia con un errore fondamentale, ovvero quello di trattare questi casi come se derivassero da un appetito abnorme per il modo in cui si genera:

si cerca di ripristinare un contesto normale di alimentazione, e di modulare fattori affettivi, cognitivi per riportare l’appetito in linea con la fame

Il successo delle diete è possibile, ma temporaneo, e non è seguito da un equilibrio soddisfacente e stabile con un regime alimentare più controllato, che è vissuto comunque come una privazione o una rinuncia.

Ma Questi alimenti attivano un recettore del nostro cervello,

LA DOPAMINA,la quale aumenta sempre quando siamo sottoposti ad un attività piacevole spingendo le persone a ripetere quell’attività.Per porre fine allo scaturirsi di questa dipendenza,si cerca di agire sul sistema della dopamina attraverso due tipi di farmaci

alimentano i recettori della dopamina che messi in attività, fanno scendere il desiderio di cibo.

Questi sonoPERGOLIDE

CABERGOLINA

ROTIGOTINA

Gli antagonisti della dopamina, invece, bloccano i recettori.Quelli più usati sono gli antidepressivi,che riducono l’appetito nella persona affetta da dipendenza,il cui vantaggio è quello di ridurre i sensi di colpa.

Il CIOCCOLATO è un alimento derivato dai semi della pianta del CACAO ormai diffuso in tutto il mondo.

esso è prodotto nelle forme più svariate; la più comune

è la tavoletta, ma,ne possiamo trovare di tutti i tipi,specialmente durante

le festività.

malgrado sia considerato ormai un “Piaga”,soprattutto per i giovani in quanto alimento ricco di calorie,il cioccolato ha anche proprietà benefiche

È un antiossidante naturale:

i flavonoidi che vi si trovano, proteggono le arterie dai danni dell‘arteriosclerosi e prevengono malattie cardiovascolari come l‘infarto e l'ictus. Il consumo quotidiano di piccole quantità di cioccolato fondente è inoltre in grado di abbassare lievemente la pressione arteriosa.

…MA??

È stato accertato che esistono alcuni componenti chimici di

questo alimento possono generare dipendenza..

Gli amminoacidi che vi si trovano per esempio,sono in grado di far produrre un ormone “SEROTONINA” che è capace da far scaturire nell’uomo sensazioni di piacere che a volte danno infatti l’impressione di essere innamorati!

Il cioccolato contiene importanti sostanze psicoattive: teobromina e caffeina, eccitanti e stimolanti del respiro e dell’attività cardiaca,

fenilanina e tiroxina, importanti mediatori del sistema nervoso centrale. 

La presenza di tali sostanze potrebbe spiegare l’efficacia del cioccolato nel contrastare stati di ansietà e di depressione e nell’indurre sensazioni di piacere, benessere fisico e psichico ed una aumentata capacità lavorativa.

Si tratta di una dipendenza di tipo psicologico scatenata da particolare processi:

• Il consumo di cioccolato viene generalmente associato a occasioni di festa e da la sensazione di momenti positivi pieni di emozioni;•rappresenta la conciliazione di opposti: può essere solido e liquido, chiaro e scuro, dolce e amaro che dà l’idea di un di un piacere completo e quindi più gratificante;• Coinvolge sfere inconsce sensoriali molto forti: per questo quando si gusta un cioccolatino si ha l’impressione di staccare da tutto il resto.

E non si può praticamente parlare di astinenza, perché i veri abusatori di cioccolato non smettono mai di mangiarne, non fanno nessuna differenza tra l’estate e l’inverno..

Il cioccolato viene consumato

prevalentemente dopo cena, come

ultimo e spesso unico piacere di una

giornata faticosa, o per calmare

l’irritabilità, dare nuova energia,omigliorare il tono

dell’umore.Viene maggiormente ricercato dalle donne

nel periodo che precede il ciclo

mestruale.

.Il cibo quindi non è solo un qualcosa di necessario alla nostra sopravvivenza

ma diventa una sorta di dipendenza e le fissazioni che ne derivano nel tempo, destabilizzano i vari contesti lavorativo, familiare, sociale, di coppia,e portano sempre maggiore ansia,stress e preoccupazione nell'individuo che le mette in pratica. 

Quindi pensiamoci un po’,rendiamoci conto che anche il cibo è diventato una piaga della nostra società e non prendiamo tutto con superficialità e presunzione,ma pensiamo a chiunque possa essere afflitto da questo problema e combattiamolo!

SITOGRAFIA:www. Wikipedia . Itwww. Corriere della Sera . Itwww. Medici Italia. It

BIBLIOGRAFIATrattato di Patologia medica di “Ugo Terroi”

IMMAGINI TRATTE DA:www. Google immagini . Itwww. Medici italia.it