Scrivere di diritto al computer - Web server per gli...

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Scrivere di diritto al computer Prof. Giovanni Ziccardi, Università di Milano

Le regole di base:

Il documento come “contenitore”: analizzarlo.

La struttura del documento e le regole editoriali (se ci sono).

I Paragrafi presi singolarmente.

I singoli termini.

Le note.

La bibliografia.

Il documento

!   Si crea un nuovo documento su cui lavorare.

!   A4 (per evitare problemi in fase di stampa).

!   Margini a scelta a meno che non ci siano indicazioni specifiche (valutare se i margini che impostiamo noi rimangono fino alla fine, o vengono “lavorati” da un editor).

!   Salvataggio del documento vuoto (primo salvataggio) e scelta del formato e del nome.

Io

Margini: di solito 3,5 cm per parte. Così posso annotare a fianco con la penna.

Formato di salvataggio: di solito quello standard del programma di word processing che sto utilizzando (.doc, .docx, .odt, .rtf, .txt) che poi cambio nel momento in cui devo inviarlo, pensando a chi lo riceve.

Io

!   Primo step: nuovo documento e formato documento/margini e salva con nome.

!   Di solito salvo il documento sul desktop (per tenerlo in evidenza) per poi spostarlo in archivio.

!   Ricordatevi che se lo inviate, in alcuni casi rimane anche nella posta in uscita nel caso lo perdeste.

Scelta del formato

!   È solo vostro o deve essere modificato da qualcuno? Se deve essere modificato, agevolate il soggetto con un formato che siete sicuri possa usare.

!   Dovete tenere traccia delle modifiche: uso delle revisioni.

!   Dovete mandarlo per stampa: pdf non modificabile.

!   Vi domandano un formato particolare? Guardate nella lista di “salva con nome”

!   Rischio di perdita di formattazione nel cambio da un formato all’altro? Pensarci.

Esempi

!   Documento in .doc: comune

!   Documento in .docx: comune ma più recente (no vecchi Office se non conversione) e rischio di alterazione apparenza

!   Documento in .rtf: ottimo ma più semplice

!   Documento in .txt: molto semplice e non può prevedere cose complesse come note e immagini

!   Documento in .pdf: leggero (di solito) e facilmente stampabile, nonché una “fotografia” di come lo vedete.

Il paragrafo

!   Io di solito uso tra le righe una interlinea 1,5 quantomeno nella stesura provvisoria (anche 2 va benissimo) perché ho scoperto che la lettura è agevolata e le correzioni sono più semplici da inserire e hanno più “respiro”.

!   Poi riporto il documento all’interlinea singola.

!   Mi permette, meno fitto, di prestare attenzione ai singoli termini che, vedremo, diventano importanti in fase di correzione delle bozze.

I font e gli stili

!   Potete fare quello che volete ma ci sono regole di base.

!   I due più utilizzati sono il Times New Roman e il Garamond, nella misura che va da 9 a 12 punti.

!   Gli stili sono il corsivo, il sottolineato, il doppio sottolineato, il grassetto, il barrato.

!   Il font deve essere visto su carta o visto su monitor?

Esempi

Times New Roman

Garamond

Altri

Arial

Comic Sans

Carta o monitor

!   Times: ottimo su carta ma meno adatto su monitor perché hanno le cosiddette grazie, o abbellimenti, carini sulla carta ma inutili sul monitor.

!   Caratteri senza grazie pensati per il monitor: Verdana, Arial, Helvetic

!   4 famiglie: serif, sans-serif, calligrafici e fantasia.

Per monitor

Verdana Arial

Helvetica!

Serif, o “graziati”

! Serif: Hanno dei trattini più o meno elaborati in chiusura delle aste. Garamond, Bookman Old Style, MS-Serif, Book Antiqua, Times New Roman

!   San-serif o “bastoni”: non hanno le grazie: Verdana, Arial

!   Script o calligrafici: riprendono la grafia umana.

!   Fantasia: disegni o fregi.

! Monospaced: Courier. Tutte le lettere hanno la stessa larghezza e occupano quindi lo stesso spazio.

Graziati

!   Garamond

! Bookman Old Style

!   Microsoft Sans Serif

!   Book Antiqua

!   Times New Roman

Courier

Prova di testo Courier!

Incorporazione dei font

!   Alcuni programmi permettono, in fase di salvataggio, di incorporare i font nel documento di modo che i font viaggino con il documento stesso.

!   Aumentano le dimensioni del file ma è comodo se chi riceve non ha i font.

Citazioni e note

!   Citare significa inserire nel corpo del testo frasi o brani altrui

!   Nota significa richiamare a piè di pagina o alla fine di un documento alcuni concetti o autori.

! Notà a piè pagina molto europea. Nota a chiusura molto USA.

!   Libertà ma con alcuni limiti.

Libertà ma alcune regole

!   Indicazione dell’autore con nome puntato e cognome. Maiuscolo o maiuscoletto. E opera in corsivo

!   The Chicago Manual of Style

!   Basta che sia uniforme.

!   Harvard Style: si indica tra parentesi solo autore e anno e si lascia alla bibliografia il dato completo.

Come si fa

!   Inserisci nota a piè di pagina

!   La nota viene numerata e la sequenza può essere iniziata di nuovo a ogni capitolo o sezione

!   Dove posizioniamo la nota?

Qui1? Qui?1 «Qui1?» «Qui?»1 «Qui» 1. «Qui». 1

Trovare una regola

!   Di solito i problemi sorgono con la punteggiatura

!   Come sostiene Ziccardi1, : prima della virgola perché la nota rimanda a Ziccardi e non alla virgola.

!   […] e ciò è stato confermato anche da Ziccardi1.

!   […] e ciò è stato anche confermato da Ziccardi in un suo libro.

!   Dove la mettiamo? Vicino a Ziccardi1 o vicino a libro1?

!  

Sempre prima del punto

[…] e così furono tutti d’accordo su questa teoria1.

I tre puntini: tenere presente che sono sempre e solo tre, perché indicano una sorta di “sospensione” oppure, tra parentesi quadre, indicano che riportate una frase che non è completa ma per correttezza indicate che prima c’era qualcosa.

E la guardò negli occhi mentre, in sottofondo, Gigi D’Alessio cantava…

Come sosteneva Rossi, « […] non si può continuare così […] e arriveremo a una fase di rigetto».

Gli spazi!!!

Gli spazi sbagliati sono errori.

Questa frase ha un errore .

Esiste la possibilità di far sì che il vostro word processor vi indichi gli spazi.

Questa altra frase 1 ha un errore.

Questa altra frase , naturalmente , ha due errori.

Questa nota ha un errore: G.ZICCARDI, Il Diritto in Internet, Milano, Giuffrè, 2013.

Il check delle bozze

!   Distinzione tra contenuto e forma.

!   In questa fase lasciamo perdere il contenuto, che di solito è la prima lettura, ma si cerca di astrarsi e di guardare le parole e le lettere senza farsi distrarre dal contenuto.

Che errori?

!   Sintassi e grammatica.

!   Cambio automatico da parte del correttore

!   Digitazione e lettere invertite

!   “Giusto ma non giusto”: apparentemente ok ma se andiamo a vedere le regole di stile che ci siamo dati, è sbagliato.

Scopo finale

!   Perfezione nella sostanza

!   Perfezione nella forma

!   Uniformità assoluta.

In pratica

!   Il maiuscoletto. ECCOLO. Diverso da ECCOLO (maiuscolo).

!   Differenza tra G. ZICCARDI, Entro 48 Ore, Marsilio, Venezia, 2014 e G. ZICCARDI, Entro 48 Ore, Marsilio, Venezia, 2014.

!   Ci sono funzioni di maiuscoletto ma anche di “tutto maiuscolo” (le trovate in formato/carattere)

!   Si usa il termine “tondo” (carattere in tondo) per indicare un carattere semplice.

Dove usiamo il maiuscoletto?

!   Di solito nelle note.

!   A volte anche nel testo quando si cita un autore mentre il testo corre (ma abbastanza raro)

!   È un carattere che interrompe un po’ la fluidità della lettura, quindi non abusarne.

Come scrive ZICCARDI nella sua Opera, Internet deve rimanere libera.

Come scrive Ziccardi nella sua Opera, Internet deve rimanere libera.

Il maiuscolo

!   Molto visibile ed enfatico: si usa il meno possibile.

!   INTERNET, IBM, etc.

!   Alcuni prediligono solo la prima maiuscola

!   Corte di cassazione, Corte costituzionale, Codice civile.

!   Di solito è specificato nelle regole di stile.

!   In ambito Internet vuol dire “gridare”

I simboli (questi sconosciuti)

!   Le virgolette: ‘’, “”, «».

!   Le prime sono semplici, le seconde doppie, le terze vengono dette caporali.

!   Non usare questi due simboli (errore comune) << >>

!   Notate la differenza: «» e << >>.

!   Si usano secondo le regole che vi vengono date, di solito “” più comuni anche per citare frasi, mentre le singole usate all’interno delle doppie.

Esempi

!   Come scrisse Rodotà: “la libertà dei diritti è la libertà della rete”.

!   Come scrisse Rodotà: «la libertà dei diritti è la libertà della rete»

!   Cfr. G. Ziccardi, Il diritto in Internet, in «Ciberspazio e diritto», 1997, n. 4, pp. 321.

!   Come scrive Ziccardi: “Internet è in realtà un ‘mondo’ a sé stante”.

Le note

!   Un libro, un articolo, un sito, un contributo a un’opera, una specificazione

Un libro

Frase introduttiva: Cfr. o Si veda o Vedi o Sia consentito il rinvio a

G. Ziccardi, Il diritto in Internet, Modena, Mucchi, 1990.

G. Ziccardi, Il diritto in Internet, Mucchi, Modena, 1990.

G. Ziccardi, Il diritto in Internet, Mucchi, Modena, 1990.

G. ZICCARDI, Il diritto in Internet, Mucchi, Modena, 1990.

ZICCARDI, Il diritto in Internet, Mucchi, Modena, 1990.

Un articolo

G. Ziccardi, La libertà della rete, in Il diritto dell’informazione e dell’informatica, n. V, 2012, pp. 345 e ss.

G. Ziccardi, La libertà della rete, in «Il diritto dell’informazione e dell’informatica», n. V, 2012, pp. 345 – 347.

Il trattino medio (usatissimo)

Diverso da –

Diverso da _

Ad esempio l’ho usato tra le pagine pp. 345 – 346. o Lo uso per frasi che spezzano dove non voglio usare la virgola.

“Non ne posso più” – disse lo studente stremato – “prima di lanciare il manuale dalla finestra”.

Un contributo in un libro

Capitolo

Si cita come un articolo

G. ZICCARDI, Internet e censura, in S. Rodotà (a cura di), Internet e Libertà, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 235 e ss.

Semplicità

!   Non usare tutto ciò che è automatizzato, soprattutto elenchi, se il vostro documento deve essere revisionato da altri.

!   Ma neppure formattazioni o caratteri strani.

Un esempio di regole

Regole editoriali