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Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
La nutrizione è un fattore indispensabile ai fini della sopravvivenza.
L’alimentazione può essere causa di malattia quando:L’apporto è inadeguato al fabbisogno alimentare
•Ipo-•Iper-Alimentazione
Patologie da aumentato o Patologie da aumentato o diminuito apporto caloricodiminuito apporto calorico
Ingrassamento Ingrassamento Iperplasia Iperplasia IpertrofiaIpertrofia obesitàobesità
DimagramentoDimagramento Denutrizione Denutrizione
IpoproteinemiaIpoproteinemia Edemi da fameEdemi da fame
MarasmaMarasma
Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
Patologie da alimentazione Patologie da alimentazione squilibratasquilibrata
AcquaAcqua Fabbisogno giornaliero - 2 litriFabbisogno giornaliero - 2 litri Danno irreversibile - -10% di Danno irreversibile - -10% di
acqua acqua Intossicazione da acquaIntossicazione da acqua
Diabete insipidoDiabete insipido Potomania, malattia psichicaPotomania, malattia psichica
Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
Patologie da alimentazione Patologie da alimentazione squilibratasquilibrata
Sali mineraliSali minerali VitamineVitamine
IpovitaminosiIpovitaminosi IpervitaminosiIpervitaminosi
Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
VITAMINA B1 TIAMINA
Vitamina BVitamina B11: aspetti : aspetti generaligenerali
Assorbita efficacemente Assorbita efficacemente dall’Intestino (assorbimento dall’Intestino (assorbimento compromesso negli alcolisti)compromesso negli alcolisti)
Strettamente correlata al Strettamente correlata al metabolismo glicidicometabolismo glicidico
Forma attivaForma attivaIl TPP (tiamina pirofosfato), che Il TPP (tiamina pirofosfato), che si forma per trasferimento di un si forma per trasferimento di un gruppo pirofosfato dall’ATP alla gruppo pirofosfato dall’ATP alla tiamina.tiamina.
Encefalopatia di Wernicke
PellagraPellagra(Deficienza niacina)(Deficienza niacina)
Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
Deficienza da Niacina Deficienza da Niacina (pellagra)(pellagra)
© 2002 Charles H. Halsted
Disordini Disordini NutrizionaliNutrizionali
Iperomocisteinemia
L'omocisteina è un amminoacido contenente zolfo che si forma in seguito alla trasformazione enzimatica della metionina
tiolo
L'omocisteina è un amminoacido contenente zolfo che si forma in seguito alla trasformazione enzimatica della metionina
L'omocisteina viene considerata un fattore di rischio indipendente poiché da sola è in grado di aumentare l'incidenza di malattie cardiovascolari indipendentemente dalla presenza di altri fattori predisponenti. Già valori superiori a 10-12 µmoli per litro si correlano ad un aumentato rischio di aterosclerosi, ictus ed infarto del miocardio.
Così come il colesterolo l'omocisteina si associa ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, ma a differenza di questo aumenta il rischio di molte altre patologie sia del sistema cardiocircolatorio (trombosi venosa, embolia polmonare) che non (malformazioni fetali, decadimento mentale, Alzheimer, fratture spontanee).
Livelli di omocisteina normali nel plasma: 5-15 µ moli per litro
Se i valori ematici di omocisteina sono superiori alla norma si distinguono tre
classi di rischio: moderato (16-30 μmol/L)medio (31–100 μmol/L)severo (>100 μmol/L).
L'espressione del danno da iperomocisteina si espleta in alcuni passaggi consequenziali: - addensamento dell'intima- aumento del turnover piastrinico e dell'attivazione piastrinica- disfunzione endoteliale- attivazione dei leucociti- ossidazione dell'LDL e aumento della formazione di cellule schiumose per deposizione lipidica nella parete vasale, e proliferazione delle fibrocellule muscolari lisce.
Mangiando normalmente pasta, riso, pane, carne, pesce, uova, latte, dolci si introducono circa 100 microgrammi di ACIDO FOLICO. E’ necessario introdurre altri 200- 300 microgrammi di ACIDO FOLICO con la verdura!
Cianocobalamina
Idrossicobalamina
Metilcobalamina
Adenosilcobalamina
““L’Obesità rappresenta L’Obesità rappresenta una condizione in cui una condizione in cui esiste un eccesso di esiste un eccesso di
massa corporea dovuto massa corporea dovuto essenzialmente ad un essenzialmente ad un accumulo di grasso”accumulo di grasso”Wing R. et al. Wing R. et al.
Handbook of obesity, M Handbook of obesity, M Dekker, N.Y., 1998Dekker, N.Y., 1998
BILANCIO BILANCIO ENERGETICOENERGETICO
Mangiare in eccessoMangiare in eccesso
Criteri di Valutazione (1)Criteri di Valutazione (1)L’obesità viene valutata mediante l’Indice di L’obesità viene valutata mediante l’Indice di
Massa Corporea (BMI)Massa Corporea (BMI)
OBESITA’
Essenziale
Secondaria
ridotto consumoenergetico
stile di vitasedentariostile di vita sedentario
fattori genetici
aumentato introito
alimentare
abitudinialimentar
i
fattori genetici disturbi
dell’umoredisturbi d’ansia
forme genetiche
malattie endocri
ne
obesità da farmaci
disturbi mentali
malattie neurologiche
COMPORTAMENTO- iperfagia prandiale- grignottage- disturbo da alimentazione incontrollata
Consequenze Consequenze dell’obesitàdell’obesità
Fattori di rischio cardiovascolare
Patologie respiratorie
Patologie cardiache
Patologie della colecisti
Anormalità ormonali
Iperuricemiae gotta
Ictus
Diabete
OsteoartriteCancro
CONDIZIONI NEGATIVE ONCOLOGICHECONDIZIONI NEGATIVE ONCOLOGICHE
AUMENTATA INCIDENZA AUMENTATA INCIDENZA
NEOPLASIE:NEOPLASIE: MammellaMammella EndometrioEndometrio ProstataProstata ColonColon
AUMENTATA INCIDENZA AUMENTATA INCIDENZA
NEOPLASIE:NEOPLASIE: MammellaMammella EndometrioEndometrio ProstataProstata ColonColon
Estremamente elevato
>40Obesità severa
III
Criteri di Valutazione (2) : : Rapporto vita/fianchiRapporto vita/fianchi
DONNEDONNE vita/fianchivita/fianchi
ObesitObesitàà Ginoide Ginoide 0.780.78
IntermediaIntermedia 0.79-0.840.79-0.84
ObesitObesitàà Androide Androide 0.850.85
UOMINIUOMINI vita/fianchivita/fianchi
ObesitObesitàà Ginoide Ginoide 0.940.94
IntermediaIntermedia 0.95-0.990.95-0.99
ObesitObesitàà Androide Androide 1.001.00
La circonferenza della vita è La circonferenza della vita è una misura del grasso una misura del grasso
visceraleviscerale
Donne
>88 cm = aumentato rischio
Uomini
>102 cm = aumentato rischio
1Lean MEJ, et al. Lancet;1998:351:853–6
cm
Criteri di Valutazione (3)Criteri di Valutazione (3) :: la circonferenza addominalela circonferenza addominale
La Sindrome Metabolica (SM)La Sindrome Metabolica (SM)La SM è caratterizzata da:La SM è caratterizzata da: Obesità VisceraleObesità Viscerale definita da circonferenza definita da circonferenza
vitavita: : > 94cm nell’uomo> 94cm nell’uomo > 80cm nella donna> 80cm nella donna
e da e da almeno 2almeno 2 dei seguenti criteri diagnostici: dei seguenti criteri diagnostici: DislipidemiaDislipidemia definita da: definita da:
Ipertrigliceridemia Ipertrigliceridemia 150 mg/dL150 mg/dL bassi livelli di HDL-colesterolo <35mg/dLbassi livelli di HDL-colesterolo <35mg/dL
Ipertensione arteriosa Ipertensione arteriosa 140/90 mmHg140/90 mmHg Insulino-ResistenzaInsulino-Resistenza definita da: definita da:
IperinsulinemiaIperinsulinemia Iperglicemia a digiuno Iperglicemia a digiuno 100mg/dL 100mg/dL Grundy et Grundy et
al, Circulation 2005al, Circulation 2005
EpidemiologiaEpidemiologiaPersone di sesso maschile obese per classe di età e regione
Anno 2005 (tassi per 100 persone e tassi standardizzati) - Fonte: Istat
02468
1012141618
NORD CENTRO SUD
25-44 45-64 > 65
EpidemiologiaEpidemiologiaPersone di sesso femminile obese per classe di età e regione
Anno 2005 (tassi per 100 persone e tassi standardizzati) - Fonte: Istat
0
5
10
15
20
NORD CENTRO SUD
25-44 45-64 > 65
EpidemiologiaEpidemiologiaPersone di sesso maschile in sovrappeso per classe di età e regione
Anno 2005 (tassi per 100 persone e tassi standardizzati) - Fonte: Istat
0
10
20
30
40
50
60
NORD CENTRO SUD
25-44 45-64 > 65
EpidemiologiaEpidemiologiaPersone di sesso femminile in sovrappeso per classe di età e regione Anno 2005 (tassi per 100 persone e tassi standardizzati) - Fonte: Istat
05
1015202530354045
NORD CENTRO SUD
25-44 45-64 > 65
Global Prevalence of Obesity in Adult Males
% Obese% Obese
0-9.9%0-9.9%
10-14.9%10-14.9%
15-19.9%15-19.9%
20-24.9%20-24.9%
25-29.9%25-29.9%
≥≥30%30%
Self Reported dataSelf Reported data
Data not Data not availableavailable
North AmericaUSA 31%Mexico 19%Canada (self report) 17%Guyana 14%Bahamas 14%
South Central AmericaPanama 28%Paraguay 23%Argentina (urban) 20%Uruguay (self report) 17%Dominican Republic 16%
AfricaSouth Africa 10% Seychelles 9%Cameroon (urban) 5% Ghana 5% Tanzania (urban) 5%
South East Asia & Pacific RegionNauru 80%Tonga 47%Cook Island 41%French Polynesia 36% Samoa 33%
Eastern Mediterrane
anLebanon 36%
Qatar 35% Jordan 33%Kuwait 28%
Saudi Arabia 26%
European RegionCroatia 31%Cyprus 27%Czech Republic 25%Albania (urban) 23%England 23%… …. …..Italy 10%
With examples of the top 5 Countries in each Region
Sources and references are available from the IOTF. © International Obesity TaskForce, London –January 2007
Global Prevalence of Obesity in Adult Females
South East Asia & Pacific RegionNauru 78%Tonga 70%Samoa 63%Niue 46%French Polynesia 44%
AfricaSeychelles 28%South Africa 28%Ghana 20% Mauritania 19%Cameroon (urban) 14%
South Central AmericaPanama 36%Paraguay 36%Peru (urban) 23%Chile (urban) 23%Dominican Republic 18%
North AmericaUSA 33%Barbados 31%Mexico 29%St Lucia 28%Bahamas 28%
Eastern MediterraneanJordan 60%Qatar 45%Saudi Arabia 44%Palestine 43%Lebanon 38%
European RegionAlbania 36%Malta 35%Turkey 29%Slovakia 28%Czech Republic 26%… … …Italy 9%
With examples of the top 5 Countries in each Region
Sources and references are available from the IOTF. © International Obesity TaskForce, London –January 2007
% Obese% Obese
0-9.9%0-9.9%
10-14.9%10-14.9%
15-19.9%15-19.9%
20-24.9%20-24.9%
25-29.9%25-29.9%
≥≥30%30%
Self Reported dataSelf Reported data
Data not Data not availableavailable
Global Prevalence of Overweight in Boys2000-2006
% Overweight% Overweight
< 5 %< 5 %
5-9.9%5-9.9%
10-14.9%10-14.9%
15-19.9%15-19.9%
20-24.9%20-24.9%
25-29.9%25-29.9%
≥≥30%30%
Self Reported dataSelf Reported data
Data not Data not availableavailableSources and references are available from the IOTF. © International Obesity TaskForce,
London –January 2007
Global Prevalence of Overweight in Girls2000-2006
Sources and references are available from the IOTF. © International Obesity TaskForce, London –January 2007
% Overweight% Overweight
< 5 %< 5 %
5-9.9%5-9.9%
10-14.9%10-14.9%
15-19.9%15-19.9%
20-24.9%20-24.9%
25-29.9%25-29.9%
≥≥30%30%
Self Reported dataSelf Reported data
Data not Data not availableavailable
L’apporto lipidico raccomandato, calcolato per la popolazione italiana (LARN 1996) ammonta al 30% delle calorie totali nel bambino e nell’adolescente e diminuisce con il progredire dell’età fino al 20-25%.
Ai fini nutrizionali, oltre alla quantità, è anche la qualità:gli acidi grassi saturi non dovrebbero superare il 10% delle calorie totali, mentre la rimanente quota dovrebbe essere coperta da mono- e polinsaturi.
In particolare, gli acidi grassi essenziali (ac. linoleico ed ac. Linolenico) sono consigliati in quantità del 2,5% delle calorie totali nell’adulto.
Per coprire tali fabbisogni si consiglia che i 2/3 della quota lipidica sia di origine vegetale mentre 1/3 di origine animale
Per l’adulto sano la FAO e l’OMS hanno stabilito un apporto proteico di sicurezza pari a 0,75 g/kg peso corporeo al giorno di proteine di alta qualità (52,5 g per l’uomo di riferimento del peso di 70 kg).
Tenendo conto che le fonti proteiche sono sia animali che vegetali e che il valore biologico delle proteine mediamente è più basso ( NPU nella dieta degli italiani è stato valutato para a 70) tale valore è stato portato a 1g /kg peso corporeo al giorno, corrispondente al 10% dell’energia totale (LARN 1996)
Non è stato stabilito un apporto glucidico giornaliero ottimale, tuttavia i LARN per la popolazione italiana consigliano che almeno il 50% delle calorie totali sia formato da tali nutrienti, anche se in una dieta equilibrata, i valori oscillano tra il 55-65% delle calorie totali.
Gli zuccheri semplici non devono superare il 10-12% delle calorie totali mentre per la fibra i valori ottimali di assunzione per l’adulto si aggirano a 30-35 g/die.
Riduce il grasso addominale
ATTIVITA’ FISICA
Effetti dell’esercizio fisico Effetti dell’esercizio fisico
L’esercizio fisico regolare:L’esercizio fisico regolare:
Aumenta la massa magraAumenta la massa magra
Modifica la composizione delle fibre Modifica la composizione delle fibre muscolari (muscolari ( IIa, IIa, IIb) IIb)
Aumenta il dispendio energetico a riposoAumenta il dispendio energetico a riposo
•Aumento dispendio energetico da Aumento dispendio energetico da esercizio fisicoesercizio fisico•Aumento metabolismo basaleAumento metabolismo basale•Aumento termogenesi da cibo (?)Aumento termogenesi da cibo (?)
Esercizio fisicoEsercizio fisico
Aumento del Aumento del Consumo energeticoConsumo energetico
ENTEROPATIA SENSIBILE AL GLUTINE GENETICAMENTE DETERMINATA
GLIADINE
SEGALINE
ORNITINE
La predisposizione genetica è determinata dagli aplotipi DQ2 e DQ8 codificanti le molecole HLA di classe II che svolgono un ruolo cruciale nella risposta immunologica
CELIACHIA: COME E’ SORTA
10000 ANNI FA
STANZIALI
TRIBU’ NOMADI
INIZIANO LE COLTIVAZIONI
CEREALI PRIMITIVI
SELEZIONE DEI CEREALI
Albumine elettroforesi
su gel di amido
farina digrano
globuline
NaCl
Acqua Etanolo
insolubiliGlutenine
Gliadine
A-gliadina
α β γ ω
ultracentrifugazione Peptide 31-49
Digestione cianobromidica
- gln – gln – gln – pro -
Diarrea Dimagrimento Distensione addominale Arresto della crescita
Sintomi
La mucosa intestinale di un individuo normale
La mucosa intestinale di un paziente con MC
(Aumentata infiltrazione linfocitaria)
Ipertrofia delle cripte
Subatrofia dei villi intestinali
ETERODIMERO HLA DQ2
Forma CIS Forma TRANS
β α β α
DR3 DR5
DR70201
0201
05010501
Occludina
Claudina
Fodrina
ZO-1
ZO-2
p130
Cingolina
7H6
Simplechina
Spazio Paracellulare
COOHCOOH
COOHCOOH
ZOTNHNH22
ZONULINANHNH22
Vibrio Vibrio CholeraCholeraee
G
GGG G G
G
G
G
T-CD8 T-γ/δ
Branca efferente
T-CD4+
G G
CAP
T-CD4+ γ-INF
Espressione HLAPermeabilitàCripte
FNT
IL-6 B-Linfocita
IgA
IgMIgG
C5a
Eosinofili
Branca afferente
G
Metabolitidell' O 2
Catalizza il legame tra proteine
Deamidazione
Trasduzione dei segnali cellulari Apoptosi
Attività enzimatiche della transglutaminasi tissutale
P (CH2)2
O
NH2
C
Glutammina (Q)
+ P(CH2)4H2N
Lisina (K)
tTG
Ca2+P (CH2)2
O
N
C
H
P
Legame g-glutamil-e-lisina
(CH2)4
Glutammina (Q) Acido glutammico (E)
P (CH2)2
O
NH2
C
O -
P (CH2)2
O
CtTG
Ca2+
La transglutaminasi agisce a livello delle glutammine Le gliadine sono ricche in glutammine (36%) e in
proline (17%-23%) Le gliadine sono un substrato per la transglutaminasi
Gliadina e Transglutaminasi
Gliadina tTG
tTG
T
La tTG presente nella mucosa intestinale modifica i peptidi del glutine attraverso una specifica deamidazione di alcuni residui di glutammina
Enzimi presenti nel lume intestinale che idrolizzano il glutine in peptidi più piccoli
I peptidi modificati dalla tTG si legano efficientemente alle molecole HLA-DQ2, espresse sulla superficie delle cellule intestinali, presentanti l'antigene
HLA-DQ2
I linfociti T helper CD4+ presenti sulla mucosa intestinale dei soggetti celiaci riconoscono il complesso HLA DQ2-peptide deamidato e si attivano
Celiachia: Incidenza della malattia
QUAL’E’ LA CURA?
Diabete mellito di tipo 1 Tiroidite autoimmuneSindrome di Down Sindrome di TurnerEpatite e colangite autoimmune Cirrosi biliare primitivaNefropatia da IgAMiastenia GraveVasculiti con crioglobulinemiaAnemia emolitica autoimmuneConnettivitiSindrome di SjogrenMalattie Infiammatorie intestinaliMorbo di Addison
Percorso diagnostico per la rilevazione del morbo celiaco
AGA IgA - IgG EMA IgA- IgG Anti tTG IgA - IgG
AGA negativi
EMA assenti
Anti tTG negativi
AGA positivi
EMA assenti
Anti tTG negativi
AGA positivi
EMA assenti
Anti tTG b.l.
AGA positivi
EMA positivi
Anti tTG positivi
Biopsia digiunaleTipizzazione HLA
Assenza di specifiche lesioni della parete intestinale
Presenza di specifiche lesioni della parete
L’individuo non può essere definito celiaco. E’ opportuno attendere
L’individuo è definito celiaco
DQ2/DQ8 positivi:
si attende
DQ2/DQ8 negativi:
si esclude morbo celiaco
DQ2/DQ8 positivi:
si attende DQ2/DQ8 negativi:
si esclude morbo celiaco
DQ2/DQ8 positivi:
si attende
DQ2/DQ8 negativi:
si esclude morbo celiaco
Ricerca sierologica degli:
EMAEMA
Gli anticorpi anti-endomisio sono Gli anticorpi anti-endomisio sono autoanticorpi diretti verso autoanticorpi diretti verso l’endomisio della muscolatura liscial’endomisio della muscolatura liscia
L’endomisio (endo-; gr. L’endomisio (endo-; gr. Mus=muscolo) è il delicato Mus=muscolo) è il delicato rivestimento di fibre reticolari che rivestimento di fibre reticolari che circonda ciascuna cellula muscolare circonda ciascuna cellula muscolare liscialiscia
substrato (tessuto)
anticorpo (EMA)
anticorpo fluorocromizzato anti-immunoglobuline (coniugato)
Immunofluorescenza indiretta
Immunocomplesso fluorescente
ProblematicheProblematiche
Fonte del substratoFonte del substrato
Interpretazione Interpretazione soggettivasoggettiva
Differenti substratiDifferenti substrati
Specificità del coniugatoSpecificità del coniugato
Esofago di scimmia III inferiore
Es-EMA
Es– Controllo negativoEs– Controllo negativo
Effetto mascheranteEffetto mascherante
È provocato dalla presenza di SMA È provocato dalla presenza di SMA sugli EMAsugli EMAIn tal caso i sieri andranno testati a In tal caso i sieri andranno testati a titolo superiore (1:20; 1:50; …)titolo superiore (1:20; 1:50; …)La diluizione provocherà La diluizione provocherà diminuzione della fluorescenza degli diminuzione della fluorescenza degli SMASMAL’eventuale presenza di EMA potrà L’eventuale presenza di EMA potrà essere meglio discriminata essere meglio discriminata
EMA e SMAEMA e SMA
HUC HUC Cordone Cordone Ombelicale Ombelicale UmanoUmano
HUC: arteria e venaHUC: arteria e vena
Espressione del risultatoEspressione del risultato
La quantizzazione (+, ++, +++), La quantizzazione (+, ++, +++), ad ogni lettura positiva ad ogni lettura positiva dell’endomisio, pone difficoltà di dell’endomisio, pone difficoltà di standardizzazione del risultatostandardizzazione del risultato
La refertazione in La refertazione in presenzapresenza o o assenzaassenza rende meno soggettiva la rende meno soggettiva la valutazione diagnosticavalutazione diagnostica
Ricerca anticorpale nella Ricerca anticorpale nella MCMC
AGA IgG
AGA IgA
EmA*
Anticorpi Sensibilità Specificità
60-90% 75-80%
55-70% 80-90%
95-100% 100%
* Ridotta Sensibilità in pazienti asintomatici
Estrazione
Elettroforesi
Inizio
Campione PCR
MIX 1 MIX 2
Identificazione
Assegnazione degli aplotipi
DQA1*0501DQB1*0302
DQB1*02
Schema della procedura operativa
Rilevamento
Elettroforesi sottomarina tramite gel d’agarosioElettroforesi sottomarina tramite gel d’agarosio
Visualizzazione delle Bande
Transilluminatore UV
I raggi UV eccitano il bromuro di etidio intercalato tra due molecole di Timina.L’eccitazione UV provoca emissione di fluorescenza
C1
M1 M2
C2
M1 M2
C3
M1 M2
C4
M1 M2
C5
M1 M2
C6
M1 M2
C7
M1 M2
C8
M1 M2
Campione 7
Campione 1
Campione 2
Campione 3
Campione 4
Campione 5
Campione 6
Campione 8
x
x
x x
x
x
x
x
x
x xxx
DQ2
DQ2
Neg
DQ2
DQ8
Neg
DQ2 / DQ8
DQ8
NomeDQA1*05
(DQ2)DQB1*0302
(DQ8)DQB1*02
(DQ2)DQA1*0201
(DQ2)ESITO
209 bp 125 bp 188 bp 139 bp
Mix 1 (blu) Mix 2 (rossa)
QUAL’E’ LA CURA?
Oggi l’unica terapia è la dieta priva di glutine
MALASSORBIMENTO
SINTOMI E SEGNI MALASSORBIMENTO DIDiarrea carboidrati, acidi biliari, acidi
grassiCrampiDistensione addominale carboidratiFlatulenzaPerdita di peso nutrienti variTetano, ParestesieOsteomalacia, Fratture vit D, Mg, Ca, fosfatoFacile sanguinamentoEcchimosi vit K e vit CGlossite, CheiliteStomatite vit B12, folati, vit C, ferro
MALASSORBIMENTO
SINTOMI E SEGNI MALASSORBIMENTO DI
Edema proteine e albumina
Amenorrea proteine e lipidi
Cecità notturna vit A
Acrodermatite zinco e acidi grassi
Unghie sottili ferrocoilonichia
Malassorbimenti parziali
(Lipidi eProteine) Bassa concentrazione endoluminale di Sali BiliariGrave insufficienza epaticaColestasiFarmaci (colestiramina)Interruzione del circolo enteroepatico dei Sali BiliariResezione ileo terminaleCrohn ilealeOvergrowth batterico nel tenueAnatomica (ansa cieca, fistole, stretture)Funzionale (diabete, sclerodermia, pseudoostruzione)
Malassorbimenti globali
(Lipidi, Proteine e Carboidrati)
Deficit di idrolisi enzimaticaInsufficienza Pancreas esocrino (Pancreatite cronica, Ca Pancreas, Fibrosi Cistica)Zollinger Ellison
Ridotto numero di enterociti in contatto con i nutrienti
Resezioni digiunaliBypass digiunaliCeliachiaCrohn digiunaleEnterite da raggi
Malassorbimenti globali(Lipidi, Proteine e
Carboidrati)Ostacolato accesso dei nutrienti alla circolazione sanguigna
LinfomaWhippleScompenso cardiaco congestizioVasculiti intestinali
Steatorrea E’ il primo segno presente neimalassorbimenti piu’ comuni Feci abbondanti, giallastre, oleose Grassi fecali aumentati Esame funzionale delle feci [semiquantitativo(Sudan)] Concentrazione grassi fecali >6g/die[quantitativo]
Fisiopatologia dei Malassorbimenti Normalmente piu’ del 94% dei grassi delladieta viene assorbito (principalmente nei 2/3prossimali del digiuno) Quindi se la quantita’ di grassi fecali eccede i6 grammi/24 ore (con una dieta di 100grammi di grassi/24 ore) si consideramalassorbimento dei grassi
INDAGINI LABORATORISTICHE
Esami chimicoclinici = emocromo con formula e piastrine, colesterolo, trigliceridi, albumina, PT, Fe - ferritina, Ca, Ac; folico, vit. B12, TSH - FT4, Anticorpi anti-
endomisio, gastrina
Esame delle feci ed esame qualitativo e quantitativo dei grassi fecali
Test al D-xilosio
Test di Schilling (assorbimento Vit B12)
Breath test al 14C o Idrogeno marcato
Test allo xilosioMonosaccaride assorbito nel digiuno per diffusione facilitata.25 g per os, raccolta delle urine per 5 oree/o prelievo di sangue dopo un’ ora. Positivo se l’escrezione urinaria è minore di 4 go con una xilosemia minore di 30 mg/dl. Test generico, poco sensibile.Se positivo permette di ipotizzare una enteropatia
MALASSORBIMENTO
INDAGINI STRUMENTALI
- Ecografia = studio fegato, vie biliari, pancreas, anse intestinali
- Studio radiologico dell’intestino tenue = può evidenziare calcificazioni pancreatiche, M. celiaca, M. di Crohn, linfomi, dierticoli, stenosi e occlusioni
- TAC = dimostrazione di linfonodi addominali indicativi di M. di Whipple o linfomi
- ERCP
• Breath test all’Idrogeno ( H2): si somministra lattosio, fruttosio, sorbitolo e si misura la escrezione di H2 nel respiro (Test di malassorbimento selettivo degli zuccheri)
• Anticorpi anti gliadina, anti-endomisio e anti-transglutaminasi tissutale Specifici per la diagnosi di malattia celiaca (specie gli anti-endomisio e antitransglutaminasi IgA). Utili anche per identificare soggetti a rischio senza sintomi specifici di malattia celiaca (familiari di I grado, pazienti con anemia sideropenica, con ipertransaminasemia ecc.). Utili per controllare l’aderenza del paziente alla dieta
• Biopsia intestinale ( della II porzione duodenale in corso di EGDS)Permette di identificare patologie come la celiachia, il morbo di Whipple, l’abetalipoproteinemia, la linfangectasia intestinale
• Rx tenue seriato o enteroclisma del tenuePermette di identificare patologie dell’intestino con carattere segmentario ( Crohn) o con atonia diffusa come la sclerodermia, o le fistole entero-coliche