Riccardo Cenedella - my PORTFOLIO

Post on 27-Jul-2016

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Ciao, ecco un riassunto dei miei lavori !

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Cenedella Riccardo PRODUCT DESIGNER

my PORTFOLIO

1. WelcomeWaste

2. Mondo

3. Good Light

4. Music Table

5. Do It Together !

6. Co�ee Design

Il mio nome è Riccardo Cenedella, ho 21 anni,sono di Torino e studio Product design pressoil Politecnico di Torino. Mi laureerò nel seguente anno accademico, spero di iniziare presto la mia carriera da designer.

Progetto realizzato in colaborazionecol Politecnico di Torino e

l’associazione Ri.Accademiainsieme a:

Giulia CastelliGaia Chieregatti

Luca Alberto Folletto

elcome aste

Il progetto nasce in seguito alla richiesta dell’azienda T-Riciclo di Torino, di trovare un utilizzo, all’enorme quantità di legno di scarto che gli arriva e di cui non riesce a liberarsi. La diversità del materiale, viene quindi sfruttata per creare una pixelatura per creare un mezzo di orientamento nello spazio. Il valore del materiale viene incrementato mostrando il suo vero aspetto e utilizzando le imperfezioni come valore aggiunto.

DISEGNI TECNICI

A

A’

esempio composizione

modulogrande

modulomedio

modulopiccolo

sez.A-A’

RENDER FINALE

MONDOIl progetto è stato realizzato in collaborazione con il negozio

Mondo di Torino e il Politecnico di Torino, durante il corso di Exhibit

Design; insieme a :Luca Alberto Folletto

Alberto Megali

Il progetto è ambientato all’interno del negozio Mondo di Torino, sito in Piazza CLN, ed ha l’obiettivo di analizzare la situazione espositi-va/organizzativa del negozio e migliorarla; realizzando un esposi-tore che rispecchi il mood del negozio.Il concept vuole trovare soluzione ai problemi di organizzazione e omo-geneitò del negozio, creando una scia continua che faccia percepire l’ampiezza del negozio e che permetta di dare attenzione a capi punta della collezione, creando un percorso espositivo.

LIGHT DESIGNAttraverso l’uso di apparecchi illuminotecnici, richiamare il brand del negozio, attirando l’attenzione del fruitore e guidandolo in una passeggiata espositiva

ESIGEZE REQUISITI PRESTAZIONI MODALITÁ DI ILLUMINAZIONE

illuminare il capo punta dell’outfit

rendere omogenee le vetrine

comunicare il brand

attirare l’attenzionedei passanti

stimolare all’acquisto

valori d’illuminamentoadeguati

avere la stessa temperatura della luce

forme e colori simili

creare scenografiedi luce

faretti orientabili

illuminamento tra i 5000/7000 lx

3000/4000 K

fascio 30° circacolore azzurro (488 nm)

azzurro 488 nm

indice di resa cromaticaRA>80

faretti Occhio light

faretti e light tape

faretti e light tape

light tape

faretti Occhio light

0 100 700600500400300200 800 lx

FALSE COLOR

circonferenzasudivisa in 4porzioni

cironferenza

tensionata

da cavetti

d’acciaio

incastri traripiani e struttura

fissa

ggio con

viti

fissaggio con

viti

sfera

espositiva

per accesso

ri

SKETCH

DISEGNI TECNICIqute in mm

A

A’

sez. A-A’

Plexiglass

Alluminio

Elementi di giunzione

L’espositore è pensato per il primo piano. Esso vuole richiamare il brand del nego-zio e guidare i clienti sia all’inte-rno che all’est-erno dello store.

RENDER FINALI

Progetto realizzato in colaborazionecol Politecnico di Torino durante il

corso di Exploring Designinsieme a:

Giulia CastelliGaia ChieregattiCristina Co�ano

Luca Alberto FollettoAlberto Megali

Il progetto nasce da un’analisi sulla dematerializzazione e su un’inda-gine su due macro ambiti; il primo è la grande quantità di rifiuti derivanti dai packaging, oggetto progettato per essere scartato, il secondo problema è l’eccesso di compo-nenti decorative nell’ambito dell’illuminazione. Questi due problemi sono stati risolti attraverso il riuso integrato del pack che permette di creare un apparecchio illuminotecnico che rispetti sia i requisiti di packaging che quelli di illuminazione.

SKETCH

gancio

plastica

paralume

pluriball

modalità

di chiusura

Bag Lamplampada che sfrutta le potenzialità dei materiali da pack quali: polistirolo e pluriball

Be flexiblelampada relizzata

interamente in cartone, crea giochi di luce

attraverso le pieghe

RISULTATO FINALE

Foto di Alessandro Rizzo

Tavolo self made, costruito per posizionare il giradischi e ascoltare

della buona musica. Progetto personale di autocostruzione.

MUSIC TABLE

Il tavolo doveva essere semplice e veloce da montare. Ho pensato quindi di realizzare un tavolo con due ripiani e le gambe a croce. Come materiale ho utilizzato del legno di scarto. Ogni componente è stato tagliato con un seghetto e assemblato con viti e trapano.

SKETCH

angolari metalliciper supportare iripiani

viti per fis

sare

le gambeincastro tra gmbe

e ripiao centrale

MAKING OF

Esperienza di autocostruzione e di progettazione partecipata.

Workshp realizzato in collaborazio-ne con Umo Design Studio, con

Città di Torino- Settore Piano Adolescenti; Città di Torino- Circo-

scrizione 2; TechLab, Chieri

DO ITTOGETHER !

Il workshop si è tenuto dal 2 al 6 marzo 2015 presso il "Centro di Protagonismo Giovanile", CPG, "L'isola che non c'è" di Mirafiori Nord, insieme ad altri studenti e con alcuni dei ragazzi che frequentano il centro; lo scopo era quello di cam-biare lo spazio. In particolare, due spazi fuori dal centro, meno utile e apprezzato.

Le lineeguida erano poche: ascoltare, co-progettare, costruire, assemblare, pro-durre in modo autonomo, e soprattutto divertirsi. I partecipanti dovranno, infatti, tirarsi su le maniche e riappropriarsi delle proprie capacità manuali, trasformando per una settimana il centro in un vero e proprio makerspace.

I 21 partecipanti sono stati suddivisi in 5 gruppi, ciascun gruppo ha approfondito una tematica attinente alle abitudini degli adole-scenti (rilassarsi, necessità di esprimersi, ascoltare/fare musica); io ed il mio gruppo ci siamo occupati della tematica fare musica.

Il progetto prende il nome di Suoni Inno-centi in quanto realizzato tramite un’accu-rata regolazione delle lunghezze dei pali innocenti di recupero forniti, è stato realiz-zato realizzato uno xilofono su grande scala in grado di replicare suoni simili alle sette note della scala musicale. Il gruppo di lavoro era composto da: -Andrea Calvagna-Riccardo Cenedella -Martina Milanesio-Martina Ortuso

Foto di Umo Design Studio

sperimentazione intorno al mondo del ca�è, per indagare visioni

possibili, future, e provando ad innescare ambiti di ricerca

innovativi sul prodotto, sul consu-mo, sulla comunicazione.

In collaborazione con il Traning Center LAVAZZA.

COFFEE DESIGN

Il workshop si è tenuto dal 2 al 5 marzo 2016 presso il Traning Center LAVAZZA di Settimo torinese, insieme ad altri studen-ti del politecnico; lo scopo era quello di trovare il modo di far riscoprire il rito del ca�è nascosto dietro alla macchinetta A Modo Mio.

I 20 partecipanti si sono ritrovati immersi per una settimana tra i chicchi tostati e il suono della macchina a cialde.

Suddivisi in 5 gruppi, ciascuno ha approfondito una tematica di�erente legata al mondo delle cialde LAVAZZA e del siste-ma A Modo Mio. Io ed il mio gruppo ci siamo occupati della tematica legata al far riscoprire la tradizione, ormai persa, del ca�è, scoprendo ed inventando una nuova ritualità.

Il progetto prende il nome di Tesoro LAVAZZA in quanto esso si presenta come

una scatola anonima, che attraverso rotazioni e cassetti svela al suo interno spezie varie, cioccolatini e cardamomo; rendendo il ca�è un momento davvero speciale

Il gruppo di lavoro era composto da: -Riccardo Cenedella-Edoardo Facciolla-Simone Giaretto-Benedella Manfredi-Simone Pasquale

+39 320 0723289

riccardo.cenedella@gmail.com

Orbassano (TO)

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CONTATTI

“Se non siete curiosi, lasciate perdere. Se non vi interes-sano gli altri, ciò che fanno e come agiscono, allora

quello del designer non è unlavoro che fa per voi.”

A.Castiglioni