Renato Sclaunich:

Nato a Gorizia nel 1967, dal 1996 vive a Bolzano e altrove. Poeta, poeta

visivo, musicista, insegnante, è laureato in Pedagogia e diplomato in

Musicoterapia. Ha conseguito un Master in Clinica della Formazione e una

Masterclass in regia tatrale secondo il metodo Stanislavshij.

Suoi lavori di poesia visiva sono inseriti nei seguenti cataloghi e antologie:

El mail Tao n°65, Mail art Galaxy, Manifesta 7 Parallel Event, castello di

Segonzano, 53. Biennale di Venezia World Pavilion Parallel Event, Adress

Berlino No/Muro 20, No Commercial Potential, Your Theory, II Biennal

International del Pequeño Formato, Segni oltre il confine, Artefiera off,

Museo Minimo, Now Fluxus, Arte y trastorno mental, Florean Museum,

Biennal de poesia experimental ex!Poesia, Bantul National Museum,

Miniature Masterpiece art Exibition, Las formas des las letras, John Cage mail

art, Artbahnkreuz 3, Poesia visiva oggi, BAU.

Che cos'è la poesia visiva?

Per parlare di poesia visiva bisogna soffermarsi sui movimenti principali da cui essa ha preso spunto e linfa: il futurismo con le sue parole in libertà, i calligrammi (carmi figurati), la gestualità dadaista, il surrealismo, Fluxus e la Pop Art.

Tutto ciò porta alla nascita di nuovi codici e nuove tecniche compositive che si muovono nel continuo accostamento-sovrapposizione tra parola e immagine. E' una continua ricerca in cui si accavallano e integrano immagini, un continuo rituale fatto di saliscendi tra parola, rebus, francobolli e colore. Un punto di riferimento importante è la quotidianità e i suoi oggetti (un tappo di bottiglia, uno scontrino, un biglietto dell'autobus, ecc.) che assumono nuovi significati grazie ad interventi manuali fatti di vernice e di bulloni. Negli anni la poesia visiva è andata ben oltre i confini d'origine; l'accostamento immagine - frase verbale, problematizza entrambi lasciando spesso irrisolti molti l'interrogativi.

obra visual: