Post on 17-Feb-2019
REFERENDUM COSTITUZIONALE:
LE RAGIONI DEL «NO!»
A cura dei Cittadini per il Movimento 5 Stelle di Albano Lazialewww.facebook.com/Movimento5stelleAlbanoLaziale
www.5stellealbanolaziale.it
Che cos’è un «referendum»?
Il «referendum» è uno strumento di democrazia
diretta che permette agli elettori di pronunciarsi su
determinati argomenti con un «SI» o con un «NO»
senza alcun intermediario.
1
Perché gli elettori sono chiamati a
pronunciarsi ?
L’articolo 138 della Costituzione prevede che le leggi di
revisione costituzionale e le leggi costituzionali siano:
«… sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi
dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei
membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque
Consigli regionali … »
2
Le riforme costituzionali richiedono un ampio consenso politico per essere
adottate. La Costituzione, infatti, si propone di evitare le riforme «a colpi di
maggioranza».
Su quale provvedimento legislativo gli elettori
sono chiamati a pronunciarsi?
3
Sul DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE scritto da RENZI , BOSCHI e VERDINI
denominato:
«Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del
numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II
della Costituzione»
Che cos’è il «bicameralismo paritario»?4È un sistema che prevede identici poteri alle camere che formano il
Parlamento.
PARLAMENTO
CAMERA DEI DEPUTATI
SENATO DELLA REPUBBLICA
630
315
5
DEPUTATI
SENATORI
SENATORI
A VITA
Articolo 70 della Costituzione: «La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due
Camere»
La riforma supera il «bicameralismo
paritario»? NO!
Ci saranno 100 senatori
non eletti dai cittadini.
74 scelti tra i consiglieri dai consiglieri.
21 scelti tra i sindaci.
5 nominati dal Presidente della Repubblica.
5
Crea un sistema contorto e confuso con il quale i politici sceglieranno altri
politici. Gli elettori, invece, saranno privati del diritto di votare i propri
senatori.
L’iter legislativo sarà più snello? NO!Sarà più lungo. La riforma non produce alcuna semplificazione. Attualmente sono
previsti due procedimenti parlamentari. La riforma vuole introdurre ben dieci. Si
rischia di innescare un conflitto di competenza dinnanzi alla Corte Costituzionale!
ITER ATTUALE
10 Iter legislativi diversi
6
2 iter legislativi precisi
CON LA RIFORMA
• ORDINARIO
• COSTITUZIONALE
• ORDINARIO
• BICAMERALE
• D’URGENZA
• SU RICHIESTA DEL SENATO
• ECCETERA… ECCETERA…
Diminuiscono i «costi della politica»? NO!I sostenitori della riforma avevano parlato di 1 miliardo di euro di
risparmi, cifra puntualmente smentita dalla Ragioneria Generale dello
Stato (con nota del 28.10.2014) che quantifica il «risparmio» in soli 57,7
milioni di euro.
7
Il Senato rimarrà in piedi con i propri uffici, personale, gruppi e
commissioni parlamentari, con tutti i relativi costi a carico dei cittadini.
Il M5S invece ha proposto: l’approvazione di una vera legge
anticorruzione, dimezzamento dei deputati e dei senatori e abolizione dei
senatori a vita, NO ai condannati in parlamento, NO ai vitalizi, decadenza
della carica da parlamentare per reiterata assenza e limiti agli
emolumenti dei consiglieri regionali.
Promuove l’iniziativa popolare? NO!Triplica la quantità di firme necessarie per sostenere i disegni di legge di
iniziativa popolare.
8
50.000
FIRME
150.000
FIRME
PASSA DA A
INIZIATIVA
POPOLARE
Promuove il «confronto democratico»? NO!9
Se si dovesse votare oggi, la Camera dei Deputati sarebbe dominata da un unico partito
dato che l’attuale legge elettorale assegna il 54% dei seggi alla lista che ottiene il 40% dei
voti al primo turno o che vince il ballottaggio. I partiti non coalizzati saranno penalizzati
dall’altissima soglia di sbarramento (8%). In più 2/3 dei deputati saranno «nominati dai
partiti» e non «eletti dai cittadini».«ITALICUM»
Con la «riforma», il Senato si trasformerebbe in un organo «non elettivo» e, quindi, composto
da «politici che scelgono altri politici», permettendo così al Capo del Governo (cioè al
Segretario di un Partito) di nominare il Presidente della Repubblica, giudici della Corte
Costituzionale e membri del Consiglio Superiore della Magistratura a lui «graditi».
Inoltre il Governo potrà contare su una «clausola di supremazia» per far approvare le leggi a
scapito delle Regioni.
Mette a repentaglio le garanzie costituzionali e il sistema dei «pesi» e «contrappesi»
della nostra democrazia.
Riforma approvata da una maggioranza
delegittimata.
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La maggioranza che ha approvato questa «riforma» è entrata in Parlamento con
liste «bloccate» e grazie ad una legge elettorale dichiarata incostituzionale.«PORCELLUM»
La riforma è stata scritta da RENZI, BOSCHI e VERDINI e non dal Parlamento.
Approvata a colpi di «fiducia» e «canguro», hanno impedito ogni discussione
parlamentare e vanificato il consolidamento di un ampio consenso
interistituzionale.
LA COSTITUZIONE NON È
CARTA STRACCIA!
AL REFERENDUM VOTA
NO!A cura dei Cittadini per il Movimento 5 Stelle di Albano Laziale
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