REFERENDUM COSTITUZIONALE: LE RAGIONI DEL...

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REFERENDUM COSTITUZIONALE: LE RAGIONI DEL «NO!» A cura dei Cittadini per il Movimento 5 Stelle di Albano Laziale www.facebook.com/Movimento5stelleAlbanoLaziale www.5stellealbanolaziale.it

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REFERENDUM COSTITUZIONALE:

LE RAGIONI DEL «NO!»

A cura dei Cittadini per il Movimento 5 Stelle di Albano Lazialewww.facebook.com/Movimento5stelleAlbanoLaziale

www.5stellealbanolaziale.it

Che cos’è un «referendum»?

Il «referendum» è uno strumento di democrazia

diretta che permette agli elettori di pronunciarsi su

determinati argomenti con un «SI» o con un «NO»

senza alcun intermediario.

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Perché gli elettori sono chiamati a

pronunciarsi ?

L’articolo 138 della Costituzione prevede che le leggi di

revisione costituzionale e le leggi costituzionali siano:

«… sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi

dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei

membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque

Consigli regionali … »

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Le riforme costituzionali richiedono un ampio consenso politico per essere

adottate. La Costituzione, infatti, si propone di evitare le riforme «a colpi di

maggioranza».

Su quale provvedimento legislativo gli elettori

sono chiamati a pronunciarsi?

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Sul DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE scritto da RENZI , BOSCHI e VERDINI

denominato:

«Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del

numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle

istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II

della Costituzione»

Che cos’è il «bicameralismo paritario»?4È un sistema che prevede identici poteri alle camere che formano il

Parlamento.

PARLAMENTO

CAMERA DEI DEPUTATI

SENATO DELLA REPUBBLICA

630

315

5

DEPUTATI

SENATORI

SENATORI

A VITA

Articolo 70 della Costituzione: «La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due

Camere»

La riforma supera il «bicameralismo

paritario»? NO!

Ci saranno 100 senatori

non eletti dai cittadini.

74 scelti tra i consiglieri dai consiglieri.

21 scelti tra i sindaci.

5 nominati dal Presidente della Repubblica.

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Crea un sistema contorto e confuso con il quale i politici sceglieranno altri

politici. Gli elettori, invece, saranno privati del diritto di votare i propri

senatori.

L’iter legislativo sarà più snello? NO!Sarà più lungo. La riforma non produce alcuna semplificazione. Attualmente sono

previsti due procedimenti parlamentari. La riforma vuole introdurre ben dieci. Si

rischia di innescare un conflitto di competenza dinnanzi alla Corte Costituzionale!

ITER ATTUALE

10 Iter legislativi diversi

6

2 iter legislativi precisi

CON LA RIFORMA

• ORDINARIO

• COSTITUZIONALE

• ORDINARIO

• BICAMERALE

• D’URGENZA

• SU RICHIESTA DEL SENATO

• ECCETERA… ECCETERA…

Diminuiscono i «costi della politica»? NO!I sostenitori della riforma avevano parlato di 1 miliardo di euro di

risparmi, cifra puntualmente smentita dalla Ragioneria Generale dello

Stato (con nota del 28.10.2014) che quantifica il «risparmio» in soli 57,7

milioni di euro.

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Il Senato rimarrà in piedi con i propri uffici, personale, gruppi e

commissioni parlamentari, con tutti i relativi costi a carico dei cittadini.

Il M5S invece ha proposto: l’approvazione di una vera legge

anticorruzione, dimezzamento dei deputati e dei senatori e abolizione dei

senatori a vita, NO ai condannati in parlamento, NO ai vitalizi, decadenza

della carica da parlamentare per reiterata assenza e limiti agli

emolumenti dei consiglieri regionali.

Promuove l’iniziativa popolare? NO!Triplica la quantità di firme necessarie per sostenere i disegni di legge di

iniziativa popolare.

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50.000

FIRME

150.000

FIRME

PASSA DA A

INIZIATIVA

POPOLARE

Promuove il «confronto democratico»? NO!9

Se si dovesse votare oggi, la Camera dei Deputati sarebbe dominata da un unico partito

dato che l’attuale legge elettorale assegna il 54% dei seggi alla lista che ottiene il 40% dei

voti al primo turno o che vince il ballottaggio. I partiti non coalizzati saranno penalizzati

dall’altissima soglia di sbarramento (8%). In più 2/3 dei deputati saranno «nominati dai

partiti» e non «eletti dai cittadini».«ITALICUM»

Con la «riforma», il Senato si trasformerebbe in un organo «non elettivo» e, quindi, composto

da «politici che scelgono altri politici», permettendo così al Capo del Governo (cioè al

Segretario di un Partito) di nominare il Presidente della Repubblica, giudici della Corte

Costituzionale e membri del Consiglio Superiore della Magistratura a lui «graditi».

Inoltre il Governo potrà contare su una «clausola di supremazia» per far approvare le leggi a

scapito delle Regioni.

Mette a repentaglio le garanzie costituzionali e il sistema dei «pesi» e «contrappesi»

della nostra democrazia.

Riforma approvata da una maggioranza

delegittimata.

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La maggioranza che ha approvato questa «riforma» è entrata in Parlamento con

liste «bloccate» e grazie ad una legge elettorale dichiarata incostituzionale.«PORCELLUM»

La riforma è stata scritta da RENZI, BOSCHI e VERDINI e non dal Parlamento.

Approvata a colpi di «fiducia» e «canguro», hanno impedito ogni discussione

parlamentare e vanificato il consolidamento di un ampio consenso

interistituzionale.

LA COSTITUZIONE NON È

CARTA STRACCIA!

AL REFERENDUM VOTA

NO!A cura dei Cittadini per il Movimento 5 Stelle di Albano Laziale

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