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INDICE
Parco Ferrari, la piscina Virgin non c’entra01/04/11 Il Resto del Carlino Modena 2
CHE SORPRESA, LA GIUNTA DECIDE (O FORSE NO)03/04/11 L'Informazione di Modena 3
Effetto luna-park al parco Ferrari06/04/11 Gazzetta di Modena 5
«Certo, è una piscina per famiglie E il radical-chic che storce il naso non vuole bene alla sua città»06/04/11 L'Informazione di Modena 6
PISCINA Nuovo round della polemica: De Pietri controreplica a Sitta «L’insostenibile durezzadell’assessore: attacca chi lo critica ma non risponde»07/04/11 L'Informazione di Modena 7
Piscina al parco, i circoli calmano ... le acque07/04/11 L'Informazione di Modena 8
Lo scontro sulla piscina “azzoppa” i cavalli15/04/11 Gazzetta di Modena 9
‘Pd, basta con le autoflagellazioni E’ ora di scegliere un’idea di sviluppo’16/04/11 L'Informazione di Modena 10
«Parco Ferrari, era previsto anche un circo»24/04/11 Il Resto del Carlino Modena 12
Piscina, quasi raggiunti i tremila ‘no’26/04/11 L'Informazione di Modena 14
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Parco FerraLETTERE E COMMENTI
' a piscina Virgin non c'entra
CARISSIMO DIRETTORE,vedo che anche oggi lei insiste a dire che nell azona del parco Ferrati ci saranno tre piscine,lasciando intendere che anche la "Virgin" sa-rà un impianto natatorio . La "Virgin" è una pa -lestra che, fra i tanti servizi, propone anche at -tività in acqua, come peraltro fanno molt estrutture di questo tipo. Il progetto che ci è sta -to consegnato questa settimana prevede un avasca di 24) metri per 8, Non è quindi una pisci -na regolamentare, ma uno spazio d'acqua d isupporto all'attività principale della palestra.Per ciò che riguarda la parte politica, lasci tem -po al tempo. C'è un dibattito aperto ed è previ -sto un percorso che si concluderà con l'istrut-toria puhblica.Un'ultima cosa : è sempre ben eessere consapevoli di non rappresentare l'opi-nione di tutti i residenti . Questo vale per me,ma anche per il suo giornale .
Assessore Daniele Sitta
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press L.IfE03/04/2011
L'INFORMAZIONEdi Modena
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IL PUNT ODI EUGENIO TANGERTNI
CHE SORPRESA,
LA GIUNTA DEC DE
(o FORSE NO)* ose da pazzi in
questi prim igiorni di aprile:
irrompe una prima-vera che pare estate ein giunta decidono.Dopo la litania infi-nita di confessioni inpubblico, bruschi a-vanzamenti e retro -marcia repentini chehanno scandito mesidi dibattito sull'imper-dibile piscina nel par-co, stavolta la squa-dra di Pighi ha par-torito in sordina unadelibera che dà zl vialibera al progetto-bis~lell'archistar MarioBotta per il rifacimen -to di piazza & atteotti.Quello, per intenderci,che scatenò furibondepolemiche, l'estat escorsa, sotto le frondedegli alberi in odoredi abbattimento . 1 'un'operazione da cin-que milioni, micabruscolini, che secon-do l'assessore all'ur-banistica Sitta sarà acosto zero per l'am-ministrazione, o me-glio verrà ripagatadalla vendita dei ga-rage (100 posti) ne lparcheggio sotto lapiazza.
SEGUE A PAGINA 3
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press L.IfE03/04/2011
L'INFORMAZIONEdi Modena
Che sorpresa, la giunta decide
forse no)SEGUE. DALLA PRIMA
L a delibera risale a122 marzo ma non èstata pubblicizzata : strano, per
un'amministrazione che dà conto anchedella posa di un albero o della sostituzio-ne di una panchina. Il motivo, in realtà, èchiaro: il clamore non giova a una sceltaduramente contestata dalle minoranze eda un agguerrito comitato civico, mentreanche nel gruppo consiliare del Pd mugu -gnano perché non sono stati consultati adovere. la decisione, in ogni caso, era ob -bligata, perché è necessario approvare u nprogetto preliminare quando si vuole in-serire un'opera pubblica nel piano degliinvestimenti, e così e stato.
Sul progetto i pareri sono molto contra-stanti. Bitta sostiene che è bellissimo, mamolti residenti insorgono. Ci sono unaspecie di panchina-anfiteatro in primopiano, che in realtà serve a dare aria alrrba~i garage. e una fontana con ottantacannelle, ciascuna un pezzo unico in ce-ramica, che divide a meni la piazza del
passeggio dalla zona verde, in cui i nuovialberi saranno tali fra un belpo' di anni .
Cera bisogno di lanciarsi in questo re-styling in tempi di vacche così magre ?Mah. In ogni caso sulle intenzioni dellagiunta incombe la spada diDamocle del -la consultazione popolare, già decisa per -ché richiesta da un terzo dei consigliericomunali. Non è chiaro, però, come an-drà a finire, visto che chi ha escogitatoquesti strumenti di democrazia dal bassoli ha ingabbiati in procedure macchinose:i capigruppo dovranno mettevi d'accor-do sulla -forma ('referendum o semplicesondaggio) e se litigheranno sul quesitoda porre ai cittadini la questione verrà ri-solta, a maggioranza, con un voto in Con-sigllo.
Intanto il tenace Sfitta, che sta mettendoa punto gli ultimi dettagli con la Soprin-tendenza per non avere grane in piazzaMatteotti, taglia corto: "il referendum?Giunti a questopunto è una cosa da paz-zi, soldi gettati al vento Molti non saran-
no d'accordo, probabilmente, ma e unafrase che la dice lunga. Perché dimostrache questa decisionepresa in sordina e ta-le solo fino a un certo punto. Come per lapiscina, e per molte altre questioni (Peepdi via C'annizzaro, campetto alla Sacca )ancora irrisolte. la tecnica, in definitiva,rimane più o meno la stessa . prima la fu-ga in avanti, o se preferite la dimostrazio-ne che si decide, poi il ripiegamento, co nmille ostacoli che si frappongono tra l'in -tenzione e il risultato, Molti di questi osta -coli, il Pd e la maggioranza se li sono co -struiti da soli. Non potevano fare diversa-mente, stretti ira la volontà di ammini-strare e l'ansia di non perdere consensi ,che allarga a dismisura i processi di par -tecipazione.Per° non parlare del protago-nismo dei singoli e del dissidio, irrisolto,tra partito egiunta.
Cosi, alla-fine, il decisionismo è zoppo. oforse solo apparente. Proprio come questaprimavera che sa tanto di estate.
(EugenioTanger ni)
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Effetto luna-park
al parco Ferrari
L'ultima follia è la propo-sta di un assessore di "co-struire nel parco Ferrar iuna piscina estiva per le fa-miglie" . Speriamo si tratti d iuna voce dal sen fuggita, al-trimenti si dovrebbe pensar eche il nostro amministrator eha quantomeno le idee molt oconfuse .
Infatti, una "piscina estivaper famiglie" è, per definizio-ne, un grande caos e diventaun carnaio concentrato nell egiornate estive più calde (ve -di le eloquenti foto allegat edi quella realizzata a Reggi oEmilia) . Questo tipo di pisci-na che piace tanto al nostr oamministratore necessita, in -fatti, di uno spazio di enorm idimensioni, capace di acco-gliere grandissimi afflussi inquanto deve garantire, in po-che settimane, gli incassi suf-ficienti a ripagare la costru-zione, la gestione e la manu-tenzione dell'intera struttu-ra .
Secondo i tecnici del setto -re un impianto di questo ge-nere deve svilupparsi su al -meno 30 mila metri quadrat idi terreno che, per intender -ci, corrisponde ad una super-ficie superiore a cinque cam-pi di calcio affiancati! Lastruttura va poi dimensiona-
ta sugli afflussi massimi, per -tanto deve disporre di più va -sche, di una vastissima are aper l'esposizione al sole e dienormi parcheggi, stile iper-mercato .
E questo il futuro che l'as-sessore vuole per il parcoFerrari? Davvero pensa cheuna parte così rilevante delparco debba rimanere inuti-lizzata per otto mesi all'an-no?
Un parco urbano dovrebbeessere, prima di tutto, un luo -go di quiete, di rilassamento ,un'oasi verde dove rifugiarsidallo stress quotidiano o fareattività fisica all'aria pura enon un carnaio d'estate euno spazio inservibile d'in-verno .
Non bisogna demonizzarele "piscine estive per fami-glie", ma questi impianti de-vono essere realizzati in ter-ritori marginali e, comun-que, lontani dalle città e dal -le zone urbanizzate . L'esattoopposto del Parco Ferrariche si trova a 500 metri dalcentro e che sarebbe total-mente snaturato da unastruttura di questo tipo .
Sorge un dubbio : quel te-merario amministratore pub-blico che ha parlato di pisci-na estiva per famiglie ha for-se confuso un parco urbanocon un luna-park?
Andrea De Pietr iex assessore all'urbanistica
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press L.IfE06/04/2011
L'INFORMAZIONEdi Modena
IL CASO L'assessore &l'ur anistica S tta replica al predecessore De Pietr i
«Certo, è una piscina per famiglieE il radicalchic che storce il nasonon vuole bene alla sua città»
diEugenio TTngerini
iscina per famiglie» ,un'immagine che evo -
ca scenari tranquilli . Eppurequesta definizione fa scop-piare l'ennesima lite sulla«vasca che scotta», l'impian-to che la giunta vorrebbe farcostruire dai privati nel par-co Ferrati .
ll casus belli è una provo -cazione dell'ex assessore An-drea De Pietti, che citandoproprio l'espressione «pisci-na per famiglie» - usatadall'attuale responsabiledell'urbanistica Daniele Sittain una recente assemblea alVillaggio Giardino - ha com-mentato senza mezzi termi-ni: Al rischio è che diventi u ncarnaio concentrato nellegiornate estive più calde, co -me accade per il vicino i mpianto di Reggio Emilia . Que -sto tipo di piscina, che piacetanto al nostro amministrato -re - ha continuato l'ex asses -sore -necessita di uno spazi odi enormi dimensioni capa-ce di accogliere grandissimiafflussi, perché deve garanti-re, in poche settimane, in-cassi sufficienti a ripagare lacostruzione, la gestione e lamanutenzione della struttu-ra» .
Giudizio critico, insomma ,e non è una novità . Ma c'è unpassaggio, stavolta, che fa in-furiare Sitta : «Notì se ne pu òpiù - sbotta - di questi atteg -giamenti elitari e radi-cal-chic, che tra l'altro pro -vengono da chi si proclamadi sinistra e rappresenta piùo meno se stesso . Quando ,letteralmente, si definiscon ole famiglie "un carnaio", e-merge una concezione chia-ra delle relazioni sociali : die -tro c'è l'idea di suddividerela gente in categorie» .
Accuse di snobismo a D ePietra, dunque . Ma l'affolla -mento in piscina, e quindinel parco, è da mettere inpreventivo? «Neanche per i-dea», risponde zitta . E spie-ga: «Nelle piscine della cittànon ci sono mai stati proble -mi di sovraffollamento . Lafrequentazione normale nonè certo paragonabile a un e -vento da paiasport, con af-flussi di cinquemila persone .La punta massima registrata,
finora, è sulle mille unità» .E i parcheggi? «Si spera ch e
chi ama il nuoto raggiung al'impianto anche utilizzandola bicicletta . In ogni casoduecento posti auto al servi-zio della piscina sono pi ùche sufficienti, su circa sei-cento previsti in totale nell'a-rea del parco . Ricordo che lostesso sir lellicoe, così spes-so evocato, aveva previsto u-na quota di parcheggi in zo-na già nei primi anni Ottanta .
Ma servono per le feste e gl ieventi importanti, non per I nroutine quotidiana» .
Tutto ciò precisato, Sitta ri-tiene che «evocare il concet-to di piscina-caos, come faDe Pietri, è un modo scorret-to, pretestuoso e inaccetta-bile di affrontare il dibattito .Ma non mi stupisco troppo ,visto che la critica arriva d achi pochi anni fa si battevacontro la nuova muitisala ci-nematografica che oggi è u-
na realtà apprezzata dai citta-dini, con un milione di pue -senze l'anno» .
E' lo scontro, secondo Sit-ua, di due filosofie opposte .«lo che sono un vecchio co -munista - conclude - non hopaura della gente . Credo chefrequentare un parco nonattentare alla sua integrità . Oforse preferiamo una cittàche continua solo a interro -garsi e a piangere su se stes -sa?» .
LO SFOGO Ceìloi . .
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pressUnE
L'INFORMAZIONE07/04/2011
PISCINA Nuovo round defl a .-io :en3c : De Heth contrort-Oca a Sitt -
«L- insostenibile durezza &n'assessore °acca celi o critica mq non ris
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press L.If1E07/04/2011
L'INFORMAZIONEdi Modena
Piscina al parco ,i circoli calmano
le acque
na cinquantina di persone, diciott oInterventi, i sorrisi maliziosi di ch i
gufava' 1'lnter nella partita di Cham -pions I .eague e un'assemblea andata a-vanti fino all'una di notte . C è stato tuttoquesto nella riunione dei direttivi di cir-colo del Pd, che martedì sera ha messo
di fronte i rappresentanti delle circoscri-zioni 1, 2 e 3 . Un incontro tutto dedi-cato alla contestata piscina al parco Per -rari, anche se i toni sono stati più pacat irispetto agli incontri precedenti (com equello del mese scorso alla Madonnina) .Paolo Silingardi, responsabile del Foru m
ambiente del Pd, ha ribadito la sua con-trarietà alla collocazione dell'impiantonatatorio, giudicando eccessivo il nu-mero di parcheggi pianificati (t'obietti-vo e spingere i cittadini ad andare i npiscina con i mezzi pubblici o in bici-cletta)
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Lo scontro sulla piscina "azzoppa" i cavall iStop alla quindicesima edizione del concorso di salto a ostacoli
Le incertezze sul futuro dell'are adissuadono sponsor e organizzatori«Un anno sabbatico, poi si vedrà »
Polemiche e scontro politi-co sul progetto della piscin aal parco Ferrari hanno fattola prima "vittima illustre" .Dopo quindici anni non s ifarà il concorso di salto osta-coli "Città di Modena", tregiorni di grande equitazioneinseriti nel calendario degl iappuntamenti della Federa-zione internazionale . A con-fermare l'annullamento del-la manifestazione è stato i lpresidente del comitato orga-nizzatore, il colonnello Vitto-rio Varrà, fautore, con l ochef de piste Uliano Vezzani ,di una manifestazione cheaveva imposto il nome di Mo-dena tra quelli delle tapp epiù importanti del circuitodell'equitazione mondiale .
Nato, come detto, una quin-dicina di anni fa per la scom-messa di riportare lo spor tdei cavalli nel cuore dell acittà, il concorso aveva da su-bito trovato la sua sede natu-rale al parco Novi Sad, ex Fo-ro Boario, per cent'anni, da l1875 al 1974, sede del vecchi oippodromo . Poi, alla vigiliadella tredicesima edizione, l osfratto dovuto all'avvio de lcantiere per la costruzionedel parcheggio interrato e i ltrasloco nell'area verde de lFerrari, meno suggestiva m apiù funzionale per le decinee decine di enormi van che ,nei giorni della competizio-ne, si accatastavano attorn oal campo di gara . Così l'edi-zione 2009, pensata come l aprima di una fase transito-ria, aveva invece aperto unnuovo corso salutato da ungrande successo di pubblico
e dal gradimento dei cavalie-ri sia per il parco che per ilcampo di gara tecnicamenteall'altezza dei migliori im-pianti del mondo .
«Ci siamo visti varie voltefino al dicembre scorso - spie-ga Vittorio Varrà - sia conl'assessore Marino che con i lsindaco Pighi . Le condizion iper andare avanti col concor-so sfruttando appieno il po-tenziale del Ferrari eran oquelle di realizzare, accantoal campo in erba, un second ocampo in sabbia che avrebb econsentito di ospitare, in ba-se alle regole Fei, più manife-stazioni e di levatura ancorasuperiore a quella, già impor-
tantissima, del città di Mode -na. L'operazione sarebbe sta -ta interessante anche dalpunto di vista economico tan -to che avevamo già trovatosponsor . Poi, però, viste le in -certezza sul futuro del parco ,gli sponsor hanno ritirato laloro disponibilità» .
Per il concorso, dunque ,una battuta d'arresto che an-cora non vuol dire archivia-zione definitiva ma che si an -nuncia piena di ostacoli. Apartire dal diritto di rimane -re inseriti nei calendari Fei ,diritto che si perde in caso diinterruzione superiore all'an-no . «Un escamotage - spiegaancora Varrà - potrebbe esse -
re quello di organizzare qual -che concorso minore e il mo -do, grazie alla collaborazio-ne della Federazione provin-ciale, ci sarebbe . Ma questonon è tutto . Le condizioni delcampo si sono degradate . Fi-no allo scorso anno ce ne oc -cupavamo noi. Ora nonavrebbe senso e il Comunenon ha i soldi per sobbarcar -si questo impegno . Poi an-drebbe rivista la convenzio-ne che era stata fatta per l'u -so del parco a scopo eque-stre. Insomma tante coseche, purtroppo, non mi fan -no essere ottimista» .
Intanto, il 15 maggio al par-co Ferrari, Vittorio Varrà ,master della Società di cac-cia Gonzaga Estense ha orga -nizzato un cross . Per gli ap-passionati un'occasione, for-se l'unica, di vedere di nuovoi cavalli in centro a Modena .Poi non resterà che incrocia -re le dita .
(r.s .u.)
Pagina 1 4Rifiuti : neii inceneritore 18% in più
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L'INFORMAZIONEdi Modena
INTERVISTA H segretario a tutto campo su partito e rapporti con la giunta
`Pd, basta con le autoflagellazioniE' ora di scegliere un'idea di svilupp odi Eugenio iiOngerini
E? stato un inizio d'aprile
molto caldo, per il se-etario provinciale del Pd
Davide Baruffi, dopo ll.ne-dito braccio di ferro con ilsindaco Pighi sulle nominenel Cda di fiera. E adessoche clima si respira nel par-tito ?
«Negli ultimi giorni, come ve-de, la temperatura si è abbassa -ta. Abbiamo di fronte scadenz eimportanti, amministrative ereferendum. E il significato delvoto non è limitato ai sei Comu-ni della provincia, ma ha un ri -lievo politico nazionale» .
Insomma», llPdcerca difa-re quadrato sui grandi temi,dopo aver litigato sulle que-stioni locali .
«I punti di vista diversi si stan-no ricomponendo, se non altrosulla scelta del terreno di con-fronto . Se guardo i giornali misembra che si parli molto più diprima di città futura, economiae lavoro»
Fra i nodi importanti c'èanche l'ambiente.
«Certo . E la recente discus-sione sulle nomine di fiera n eteneva conto» .
In che senso?«Ci sono due elementi d a
considerare nei rapporti con lamultiutility- sviluppo e compa-tibilità ambientale - che saran -no al centro dei referendum d igiugno sull'acqua pubblica esui nucleare . L'ho detto ancheL'altra sera, nella relazione al di-rettivo provinciale del parti-to» .
Una relazione di un'ora e
mezza: abitudini «bulgare».«Ma no, nella tradizione co-
munista si andava molto oltre.E poi l'abbiamo divisa in du eparti : prima ho parlato io, poiVanni Bulgarelli sul piano rifiu-ti»,
Questione scottante: è ar-rivataa una raffica di emen-damenti.
«Se si riferisce A interventodi Giulia Morivi . credo che sianormale : lei fa parte dei Forano»ambiente e rappresenta anchesensibilità diverse . Ma alla fin ei€ documento e stato approvaloda tutti: significa che abbiamotrovato una formulazione con-veniente senza schivare i pro
- emi»Insomma, il partito vuole
riprendersi un ruolo di in-dirizzo politico .
«Ora si aprirà il dibattito sulpiano provinciale dei rifiuti enoi l'abbiamo anticipato con u-na discussione molto ampia,conclusa con un voto unanime .
RELAZION EDavide Baruffi
pala davanti all a
direzione
provinciale del Pd.
l'altra sera aPalazzo Europa . i n
alto a destra, uno
scorcio della platea
Ecco le basi per la nuova pro-grammazion e
Torniamo alle nominebeva: è sembrato uno scon-tro più sulle poltrone chesui contenuti.
«Se è finita così . non era nellemie intenzioni . Avevo messo inevidenza una questione di me-todo, sul doppio mandato di al-cuni consiglieri . Ma non volevoimporre camicie di i orza, né ap -pellarmi alla legge delle dodicitavole : chiedevo un criterio ra-gionevole per il ricambio . La di-scussione si è schiacciata su inomi, ma nelle mie intenzioniaveva un profilo diverso» .
E il diverbio con il sinda-co?
«Abbiamo discusso di politi-che industriali : Fiera è una levaessenziale che i Comuni hannoin rasano per fare la loro partedentro il grande capitolo dellagreen econoniy» .
Se tornasse indietro ria-prirebbe quello scontro?
«Mi sono assunto le mie re-sponsabilità sul fatto che alla fi -ne si sia focalizzato tinto sui no -mi . Tra l'altro parliamo di per-sone che stimo Ma su Fiera hosollevato una questione che èancora aperta . Nell'agenda del-lo sviluppo economico del ter-ritorio la leva dei servizi pubbli-ci locali e delle energie rinno-vabili è al centro dell'attenzio-ne, oppure viene consideratauna variabile secondaria? »
Ecco la strategia politicache divide partito e giunta .
«C 'è stato un po' di attrito ;a aa i temi meritavano di essereaffrontati . Il Pd, del resto, fa labattaglia per il "sì" a un referen-dum che non ha promosso . Ac-qua, gestione dei rifiuti ed e-nergia : un patrimonio che i t:o-muni non devono svendere . Epoi il piano del governo sul nu-cleare è ideologico, mentre ilsettore delle energie rinnova -bili dimostra di poker crescereanche in periodo di crisi» .
Ma Fiera deve fare di piùsu questo fronte?
«Penso di sì, e non vuole es-sere una critica, Con il pianodei rifiuti abbiamo già ottenutorisultati : siamo al terzo posto inItalia, tra i Comuni con più di15Omila abitanti, nella percen-tuale di raccoltadifferenziata, Equindi basta con le autoflagel-[az,ioni»: .
Basta anche con i rotta-matori nel Pd, come diconogli «anziani»?
«Sono due spinte ugualmen-te sbagliate : rottamazione econservazione . In mezzo c' èun partito giovane che non siri
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pressLIflE16/04/2011
L'INFORMAZIONEdi Modena
conosce in certe categorie . Ab -biamo bisogno, come dice Ber -sani, del nuovo sperimentato .La classe dirigente non s'inven-ta, ma nasce dai lavoro pazien -te di amministratori e segretaridi circolo» .
Intanto partito e giuntacomunale restano distanti .
«Agli occhi dei cittadini que -sta distinzione è incomprensi-bile . La gente vede il centrode -stra e il centrosinistra, ti misuraa tutto tondo dentro e fuori leistigazioni . Dobbiamo costrui-re un' agenda di lavoro comuneadeguata ai tempi che viviamo .E allora ben vengano gli statiGenerali susviluppo e la-voro, ad esem-pio, .
La capacitàdi governareè appannata .Di chi la col-pa?
«Se fosse ve-ro, direi che è colpa di tutti . M anon sono d'accordo . Penso chestiamo vivendo tempi non ordi-nari . e vedo a tutti i livelli la dif-ficoltà di fare sintesi : nella po -litica, nelle associazioni, neisindacati» .
Mal comune mezzo gau-dio—
«No, consapevolezza che ilmondo ci cambia sotto i piedi .Ecco perchè bisogna centrare itemi giusti del dibattito» .
11 rischio è di allargare adismisura la partecipazio-ne senza decidere.
«L'altra sera in direzione, vi-sto che c'erano orientamenti
diversi sul piano rifiuti, c'è chiha chiesto di rinviare il voto pernon dividersi . lo ho detto no ,ciascuno deve prendersi leproprie responsabilità . E l odobbiamo fare su tutto, anchesul futuro assetto della sanitàpu€ablica . E' il momento di sce -gliere» .
Non abbiamo ancora af-frontato il tema piscina .
«sul progetto ho un giudiziopositivo, ma è sbagliato parlarecosì a lungo di un tema no nstrategico per il futuro di Mode-na. Accapigliamoci sull'idea d isviluppo, piuttosto» .
O sui nuovi palazzi cheverrann ocostruit isulle faldein via Ari-stotele e viaCannizza-ro .
«Credo chechieste di-scussioni sia-
no una sorta di prova generaledel confronto sul nuovo pian oregolatore . Bene, ho detto ainostri amministratori di andarea vedere le carte, ma portand oil dibattito sui binari giusti» .
E' una critica aall'aa vsesoreBitta.;?
«No, mi pare che sostenga lestesse cose. Invece di litigare s uun piano particolareggiato ,confrontiamoci, anche in mo-do aspro, sul futuro della cittànei prossimi vent'anni. E rom-piamo gli indugi senza temereil convitato di pietra che si stamaterializzando : l'idea di svi-
o» .
u Fiera avevo postouna questione di politica
industriale, poi la
discussione si è
schiacciata sui nomi»
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«Parco Fe era previsto anche un drCO»L'esperto: «La proposta originaria conwendeva altre strutture oltre al lago canale »
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l'IDEA«In quel progetto si parlavaanche di una piscin acon la copertura apribile »
PARCO FERRAR! e compartoCorassori : l'intervento urbanisti-co più corposo effettuato a Mode-na negli ultimi trent'anni . Nellaproposta progettuale, uscita agl iinizi del 1980, si ritrovava l'ideadell'acqua, con l'ipotesi di un la-go-canale previsto come funzionedi arredo e come possibile elemen -to di fruizione, anche con la pre-senza di una piscina a coperturaapribile, Si potrebbe dire che la va -lutazione odierna dell'opportuni-tà o meno di un polo natatorio for-se potrebbe essere legata più a con -siderazioni di distribuzione terri-toriale, ovvero ad una individua-zione di strutture e di servizi pub-blici, che tenga conto della situa-zione dell'intero territorio urba-no. A meno che, con la propostaventilata, non si intenda realizza -re un impianto di grande impattoarchitettonico (in questo caso, per -ché non attraverso un concorso in-ternazionale?), a compensazionedi una qualità complessiva diun'area verde che è nata con un di -segno non sappiamo dire quant oesaltante, forse non tanto per col-pa di Sir jellicoe, il grande paesag -
va deformando e forse liquidand oattraverso opere sbagliate sul ter-reno e attraverso modifiche pro-gettuali collegate al bando di con -corso per la scelta della societàconcessionaria, oltre che ai patteg-giamenti conseguenti, Sempreper la cronaca, ricordiamo che i lprogetto del 1984 era stato divis oin due parti : il piano particolareg-giato per la zona Sud e l'interven-to pubblico diretto per il rettango-lo dell'ex-Autodromo, anche se ,in questo caso, con una destinazio -ne totale a parco pubblico non di-scussa interamente, sempre secon -do Benevolo, Per il quale il proget-to era comunque soddisfacente ,compresa la famosa stecca di 75 0
pista inglese, visto che l' interven-to non ci ha restituito un parcoall'anglosassone e, al tempo stes-so, secondo alcuni, è poco aderen-te alla storia e cultura della città .La verità è che l'ipotesi progettua-le di tutta l'area è nata appunt oagli inizi degli anni `80, si è svilup -pata poi con il progetto del 1984,comprendente il piano particola-reggiato della zona di S,Faustinoe il disegno di Jeilicoe per il Par-co, poi con le varianti Gregott i(del 1985) e dello Studio Lugl i(quella parziale del 1988, anno dacui inizia il processo di attuazionedel Parco, mentre nel 1989 si fir-mano le convenzioni urbanisti -che con la società Agorà 5 ; quellagenerale del 1991), Dal 1992 al2000, poi nel 2001 e nel 2010 ci so -no altre delibere in proposito . E 'evidente che si tratta di troppi an-ni per dare conto dettagliato ditutti i passaggi della storia, i ra det-to che già il progetto iniziale ave -va suscitato discussioni e critiche .In buona sostanza riportiamouna dichiarazione del 1988 di Be-nevolo, il consulente e coordinato -re incaricato — il progetto si sta -
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MOD E«Già vent'anni fasi promuovevan oi percorsi partecipati»
a stodaPresente, ma soprattutt opassato e futuro del parcoFerrari sono finiti alcentro del dibattitopubblico da quando i lComune ha reso noti suo iprogetti per I:area
metri che concentrava in una solazona tutte le edificazioni occor-renti., lasciando libera la maggio-re parte dell 'area residua . AncoraBenevolo fàceva riferimento all aconsistenza degli interessi antago-nisti dei costruttori locali, toccan-do l'argomento che lo stesso par-co pubblico, con le sue struttureaccessorie, in un certo senso servi-va a valorizzare le destinazioni pri-vate circostanti . Tra l'altro, Bene-volo ribadiva che, relativamenteal Parco, mancava un progetto ese-cutivo preciso, in particolare perla metà più importante dello stes-so, esistendo solo un disegno sche-matico di Jellicoe, e che la met àorientale era già pregiudicata dalnastro di viale Italia . Insomma ri-sulta chiaro che il progetto eracomplesso per le sue dimensioni ,ma anche complicato per ragioniprogettuali (si pensi che nelle ipo-tesi c'era pure l'idea di un Museodell'Automobile!) . Nella planime-tria della proposta originaria deiprimi anni '80 si scoprono un aquantità di cose curiose. L'asse at-trezzato, da via Emilia alla tangen-ziale sud, aveva un andamento
it futuro
non lineare ma articolato ed era ri-servalo al solo traffico leggero frail quartiere Sacca, zona nord e inuovi servizi a sud della via Emi-lia. All'interno del rettangolodell ' estAutodromo, c'erano il la-go-canale e tutta una serie di strut-ture accessorie, quali il teatro ten-da, il luna park, il circo, le attrez-zature sportive scoperte, piscin ainclusa. La previsione di un par-co 'continuo' portava alla sparizio-ne del taglio trasversale di vi aS.Fausùnoi Nella fascia compres afra questa via e viale Corassori, siprevedeva un complesso insediati -vo della residenza, oltre che di u nblocco di uffici e di un complessoa motel e altro, non distante dalcentro operativo bancario ; nell afascia tra viale Corassori e la tan-genziale insistevano invece com-plessi scolastici, palestre, poliva-lente sportivo, biblioteca, poli-sportiva, autostazione, un bloccodi uffici comunali, un centro com-merciale, nel caso specifico, a ca-vallo della via Formigina per otte-nere un collegamento con il quar-tiere Giardino . Infine, l'interven-to a verde veniva ipotizzato anch eoltre la tangenziale. Già allora siriteneva che il risultato conclusi-vo potesse essere conseguito no ntanto attraverso l'invenzione piùo meno geniale dei progettisti, m asoprattutto attraverso la partecipa-zione collettiva . Si parlava di pro-poste aperte.
La giunta ha intenzione d ìrealizzare una piscina eun lago canale per l ecanoe nel polmone verde .1 gruppi ambientalist ihanno dichiarato guerra aout mio progetto
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pressUnE
L'INFORMAZIONE26/04/2011
RACCOLTA FIRME Coritinu,3
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