Questa lingua è la mia Patria

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Questa lingua è la mia Patria. Dalla Patria alla Matria : è la Lingua che ci ha fatto Italiani. Mettiti nei panni degli altri: vedrai che le apparenze ingannano. IL VIDEO CI PORTA A RIFLETTERE SUI CONCETTI DI IDENTITÀ, CITTADINANZA E PATRIA. - PowerPoint PPT Presentation

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Dalla Patria alla Matria : è la Lingua che ci ha fatto Italiani

Questa lingua è la mia Patria

Mettiti nei panni degli altri: vedrai che le apparenze ingannano.

IL VIDEO CI PORTA A RIFLETTERE SUI

CONCETTI DI IDENTITÀ,

CITTADINANZA E PATRIA.

Identità : « Il risultato di un processo che si forma in risposta a sollecitazioni

sempre mutevoli. » 

L'espressione corrente in Italia per designare la propria identità è " Il mio Paese". La frase suona diretta, sincera, autentica, affettuosa ed anche ambigua

Cittadinanza : in termini giuridici la cittadinanza è la condizione della persona fisica alla quale

l’ordinamento giuridico di uno stato riconosce la pienezza dei diritti civili e politici.

Status del cittadino e rapporto giuridico fra il cittadino e lo stato stesso.

Patria: un sinonimo più aulico della parola Nazione. Essa è usata con una certa ritrosia, derivata forse dalla difficoltà che si

prova a nutrire l’orgoglio di essere Italiani.

Ma a cosa allude effettivamente l’idea di Patria?

Pessoa: “la mia Patria è la lingua portoghese. Anche noi possiamo affermare : La mia Patria è la lingua Italiana.

Ed è proprio vero, perché è la lingua italiana a renderci

cittadini italiani. Patria sono le lingue in cui siamo in grado di

capirci e di farci capire, non solo attraverso il linguaggio verbale, ma anche attraverso espressioni

artistiche, musicali e i gesti.

•È cosa meno esclusiva del sangue e della religione

•È dinamica, disponibile a nuove acquisizioni, ha una capacità impositiva incalcolabile. •Ha la fortuna di ricondurre l’uomo al suo

rapporto primario con le cose, con le idee, è l’universo in cui entriamo alla nascita e che

viviamo poi durante tutta la vita.•È dentro di te, è bonaria, ti veste e ti tiene

fra le sue braccia.

Lingua:

La parola non è solo al vertice di tutti i codici, ma è come un cantiere per l’artista, tutto attivo

e tiene conto di tutto senza sprecare nulla.

Quindi cosa può permetterti di sentirti parte di una patria più

della Lingua?

A supporto di ciò abbiamo la testimonianza di alcuni compagni di classe provenienti dalla Tunisia e

dall’Argentina:

[..] « Sono arrivata in Italia tre anni fa. Il problema della lingua è stato il più duro da superare: non riuscivo a capire le spiegazioni dei professori, le parole dei compagni di classe…Oggi posso affermare che, grazie alla scuola, sono in grado di comunicare con gli altri…Continuo comunque a praticare la lingua spagnola con i miei familiari... Mai smetterò di sentirmi argentina, ma è stata la lingua italiana che mi ha fatto sentire a modo mio finalmente parte di questo stato » [..] (Florencia Verdicchio, Argentina)

[..] Sono venuta in Italia quando avevo solo 10 anni. Ho dovuto imparare una lingua totalmente diversa dalla mia.Ciò che mi spaventava di più era il fatto di non capire le parole dei miei insegnanti e dei miei compagni di classe. Le cose sono cominciate a cambiare dal momento che ho iniziato a farmi capire e a comprendere l’Italiano. Nonostante le diverse origini e abitudini ci rendano tutti diversi, la lingua ha la capacità di renderci tutti uguali, sullo stesso piano , capaci di comunicare e ridere insieme.[..]’’ ( Hazar Ayari, Tunisia)

Questo ci fa capire effettivamente l’importanza dell’apprendimento della lingua locale quando si emigra in un nuovo paese. Le difficoltà da affrontare ed anche le

opportunità che l’Italia ha da offrire.

A questo punto, cerchiamo di partire dalle origini per capire come si è sviluppata nei secoli la lingua

Italiana.

«  Ex linguis gentes, non ex gentibus linguae exortae sunt » :

sono le lingue che fanno i popoli, non i popoli già costituiti che fanno le lingue.

Non è stata una Nazione in Italia a produrre una letteratura, ma una letteratura a prefigurare il progetto di una nazione.

Dal libro di Gian Luigi Beccaria : Mia Lingua Italiana

Foscolo esordì dicendo : “amate palesemente e generosamente le lettere e la vostra nazione, e potrete alfine conoscervi fra di

Voi.”

Dante nel De Vulgari Eloquetia vede l’Italia come lo spazio geografico su cui una lingua

letteraria ha da diffondersi.

Bembo additava per il volgare i buoni libri degni di imitazione : i classici fiorentini dell’aureo

Trecento.

Diverse parole italiane affondano le radici nei classici letti a scuola. Dante stesso ha fornito al parlare varie

terminologie ancora oggi vive : “Natio loco”, “Le dolenti note”, “senza infamia e senza lode”.

De Mauro : «quando Dante comincia a scrivere la Commedia il vocabolario fondamentale è già costituito al

60%. » « alla fine del Trecento il vocabolario fondamentale

italiano è configurato e completo al 90% .»

L’elaborazione letteraria trecentesca ha fornito alla nostra lingua le strutture fondamentali con i grandissimi testi delle «

Tre corone », Dante, Petrarca, Boccaccio.

L’Italiano non era una lingua materna, materni erano solo i dialetti. L’Italiano era una lingua colta, destinata alla scrittura.

Le due soluzioni alla questione della lingua sono state date da :

Manzoni : Urgenza di un

vocabolario di base fiorentina.

Ascoli :Integrazioni delle culture diverse.

Cattaneo sosteneva che : « il patrimonio della lingua deve raccogliersi da tutti i libri, da tutti i labbri, senza distinzioni di

secoli e province. »

Ai non toscani l’Italiano appariva una lingua talvolta quasi “Straniera”, da impararsi sui libri.

L’Italiano era una lingua « morta », come il sanscritto.

Ciò che mancava era una lingua della conversazione, usata per le occorrenze quotidiane:

una lingua media.

Soltanto dopo l’unità d’Italia la lingua è riuscita a raggiungere una maggiore compattezza e sviluppo. Questa unità noi rifacciamo ogni giorno anche nel

parlare quotidiano, lo sostiene anche Raffaele La Capria

«Ogni volta che compongo una frase chiara e precisa nella bella lingua che abito, mi sembra

di rifare l'unità d'Italia. »

Quale tipo di paese certificò il 1861?

Al momento della sua proclamazione, il Regno d’Italia era una nazione composta da :

10% era in grado di parlare Italiano

Analfabeti . Gli impedimenti erano dovuti a :

La precarietà delle condizioni di vita del popolo

La precarietà delle strutture scolastiche

La diffusione dell’Italiano moderno è un processo di lunga durata e deve il suo risultato ad alcuni fattori:

La Predicazione

La pubblicazione di diversi generi di romanzo

La letteratura per l’infanzia e di viaggio

La nascita dei fumetti ed i giornali

L’invenzione del cinema, della radio e della televisione

La musica leggera

Il Melodramma

Cristianesimo : Si propose come religione della parola ed incoraggiò l’istruzione per permettere ai fedeli di raccontare il proprio cammino di fede. Utilizza una lingua chiara a tutti e ciò spinse i più grandi religiosi a discutere sulla lingua da adottare:Il latino classico : la lingua ufficiale della

ChiesaIl volgare: per l’insegnamento elementare del Cristianesimo

D’altro canto si usò:

Il dialetto : nelle famiglie ed anche nelle poesie.

Il Latino : viene abbandonato come lingua liturgica in favore delle lingue moderne nel 1965 , con il Concilio Vaticano.

Tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’’800 : la fioritura di nuovi generi di romanzi.

Romanzo storico ( Walter Scott)

Romanzo realistico ( linguaggio letterario ricco di tecnicismo)

Romanzi popolari francesi (Balzac, Dumas)

La letteratura di consumo (genere autonomo basato su storie analoghe)

I primi testi letteraridi viaggio e di avventura risalgono al XII secolo

Compaiono i primi resoconti di viaggio scritti in Latino

Con “letteratura di viaggio” ci si riferisce a testi di epoche diverse, apparteneti a generi distanti tra loro ed uniti dal comune desiderio di descrivere : paesi lontani, città, luoghi utili per il commercio

Nel ‘700 la letteratura di viaggio fu legata alla moda del Grand Tour.

Contribuiranno all’unificazione linguistica dell’Italiano la letteratura per l’Infanzia e il fumetto

• Si diffonde nel ‘700;• “Cuore” e “Pinocchio” sono i

testi di maggiore importanza;• Un linguaggio rapido e

educativo;

• Un genere importante del ‘900;

• È caratterizzato da una sequenza di disegni e

nuvolette con le parole;• L’uso di una fraseologia colloquiale, incompleta ed

onomatopeica;• Oggi troviamo espressioni come “chiudere il becco” o

“accidenti”;

Melodramma :

• Nasce nel tardo Cinquecento• è caratterizzato dalla presentazione di drammi in musica

• In ogni ambiente culturale cittadino tendevano a modellarsi sui gusti degli abitanti

• Il primo vero momento di gloria arriva con Pietro Metastasio• Nell’Ottocento conosce un notevolissimo successo,

soprattutto grazie alle opere verdiane• Sarà destinato ad arrestarsi già con l’Unità.

La diffusione dei giornali :• La lingua dei giornali rimase ancorata a quella letteraria • Agli inizi del ‘900 diventa un genere di scrittura rapida,

espositiva, autonoma.

La nascita del cinema e della radio :

• A partire dal 1930, ha cambiato le abitudini linguistiche degli italiani, poiché sono stati posti a diretto contatto con la lingua italiana;

• All’inizio Il linguaggio usato era aulico e formale; • Più tardi si realizzano commedie basate su vicende quotidiane e su

linguaggio più vicino al popolo;

Televisione : • Primo periodo : Italiano medio

• Successivamente : tendenze sbilanciate verso la quotidianità e un parlato spontaneo

• Grazie alla varietà degli argomenti trattati , la presenza di immagini ed un prezzo accessibile diventa motivo di

coinvolgimento della società • Programma televisivo : “non è mai troppo tardi” di Alberto

Manzi Musica :

• Partendo dalle prime canzonette esotiche degli anni Venti, si giunge alle canzoni di protesta degli anni

’70 ispirate dall’ attualità.

DOPO 150 ANNI DALL’ITALIA UNITA

COME È CAMBIATA LA LINGUA ITALIANA?

Massimo Arcangeli : “L’italiano è cambiato moltissimo, anche per effetto delle trasformazioni prodotte dai mezzi di comunicazione di massa. I vocaboli nel tempo sono mutati

per effetto di importanti processi: non solo grazie alla televisione, la radio e carta stampata, ma anche alla rivoluzione dei mezzi di trasporto, alle innovazioni

tecnologiche e al gergo utilizzato dai giovani”

Il Web e in particolari i social Network hanno cambiato il linguaggio.

• Facebook• Chat

I Social Network ci affascinano e ci permettono di risparmiare sulle telefonate e sui messaggi.

Facebook sta lentamente sostituendo i dizionari della lingua italiana tra i giovani.

Uso di molti termini stranieri ed errori di grammatica a cui nessuno fa più caso

Traduttori, insegnanti di lingua e di letteratura italiana sostengono che: “i Social Network sono più deleteri di una malattia terminale”. Costringono la lingua italiana

a sprofondare nel baratro per mano dei suoi stessi parlanti.

Realizzato da : Arianna Garzia

Hazar Ayari Marcella Cordisco

della classe 5 B Turistico coordinati dalla docente

Patrizia Camaioni