«Quantità di batteri fuorilegge nell' acqua» TI Comune ... · di batteri che vivono nella parte...

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VENERDì 13 LUGLIO 2012 IL GJORNO

,IL CASOIL MOTIVOIL CORPO FORESTALE HA CHIESTO

A PALAZZO BROLETTO DI VIETARE

TUTTI GLI USI IPOTETICI DI ACQUA

«Quantità di batteri fuorilegge nell' acqua»

TIComune vieta l'uso della roggia MolinaE il Corpo Forestale usa telecamere digitali per proseguire le indagini

- LODI ­

«NON USATE l'acqua di quellaroggia».Alla precisa richiesta inol­trata dal Comando provincialedel Corpo Forestale dello Stato, ilComune di Lodi ha dispostoun'ordinanza del sindaco che vie­ta di usare «aqualsiasi scopo le ac­que della roggia Molina, nel trat­to scoperto a valle del tratto tom­binato in località Selvagreca, sinoal confine del tetritorio comuna­le». L'ordinanza è stata emessa intermini di urgenza, «ai fini dellasalvaguardia della salute pubbli­ca, in considerazione dei valoridei parametri biologici rilevaticon analisi di laboratorio da partedell'Arpa su campioni di acquadella roggia Molina prelevati loscorso 19 giugno dal Corpo Fore-,stale lungo il tratto tombinato», fasapere il Comune. Secondo quan­to segnalato dai responsabili delleanalisi, i risultati suggerisconol'opportunità di impedire qualsia­si uso delle acque della roggia,compreso quello irriguo in agri­coltura, <<peraltro già escluso dal­la elevatissima concentrazione diEscherichia coli (una delle speciedi batteri che vivono nella parteinferiore dell'intestino di animalia sangue caldo, la cui presenza nel­leacque indica contaminazione fe­cale,ndr)>>, si legge nella relazionefirmata dall'Arpa, l'Agenzia regio­nale per l'ambiente di Lodi.

SEMPRE negli accertamenti ef­fettuati sull'acqua della roggia,l'Arpa ha rilevato che «isingoli pa­rametri chimici riscontrati, purindicando uno stato di alterazio­ne del corpo idrico, almeno inquesta fase dell'indagine non co-

NEL MIRINO

Dopo il blitz al depuratorerestano sotto inchiestai vertici della società Sal

stituiscono traccianti utili per rin­tracciare precise fonti di inquina­mento». A proposito di quest'ulti­mo aspetto, si ricorda che attual­mente sono in corso lungo il trat­to tombinato della roggia Molinaattività di "videoispezione", di­sposte dal Comune su richiestadel Corpo Forestale dello Stato e

finanziate da Palazzo Brolettocon uno stanziamento di circa20mila euro.

L'INCHIESTA che ha messonel mirino l'inquinamento nellaroggia Molina è esplosa a fine gen­naio, con il sequestro del depura­tore di Lodi d'iscrizione sul regi­stro degli indagati 'del presidentedi Sal (Società acque lodigiane),Antonio Redondi, e del direttoregenerale della stessa società, Car­lo Locatelli, per le ipoteSi di reatodi getto pericoloso çli cos~, dan­neggiamento aggravato, fròde riel-

le pubbliche fomiture e irregolari­tà amministrative. Secondo laProcura, infatti, da lì sono usciti iveleni che per decenni hanno in­vaso il corso d'acqua. Sul quale datempo è in corso un "braccio diferro" legale fra l'imprenditoreagricolo proprietario dei terrenicircostanti e della cascina di Cà

. Bassa,Pietro Zanaboni, 62 anni, eil Comune che ha sempre negatodanni economici da inquinamen­to all'uomo. Ma Zanaboni, nelprocesso in corso in Tribunale a .Lodi, ha chiesto a Palazzo Brolet­to danniper 1,8milioni di euto.

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